La prima, socialista e antifascista, è una delle cinque donne che, nel ’46, fanno parte della Commissione dei 75 della Costituente.
A lei, e alla sua ostinazione, si devono le parole “senza distinzione di sesso” nell’art.
3 sull’uguaglianza dei cittadini.
Oggi la Merlin viene ricordata soprattutto per la sua campagna contro le “case … chiuse”, invece a lei si devono molti interventi in favore della famiglia e della parità dei sessi nel lavoro.
La seconda è Emma Bonino, approdata alla politica dopo una tragica esperienza personale.
All’inizio degli anni Settanta, infatti, abortisce clandestinamente con l’aiuto del CISA, il Centro di Informazione sulla Sterilizzazione e sull’Aborto fondato dalla femminista radicale Adele Faccio.
Si iscrive al Partito Radicale, si autodenuncia e si fa arrestare.
Poi, giovanissima, la sua elezione alla Camera dei Deputati e, quindi, al Parlamento Europeo.
Quando, nel 1995, la Bonino diventa Commissario Europeo, le molte missioni nelle aree di crisi le valgono stima e fama a livello internazionale.
In Italia, nel ’99, in concomitanza con l’elezione del Presidente della Repubblica lancia la campagna “Emma for President”: solo una provocazione, ma con alto livello di gradimento fra le donne.
Nel 2010 corre per la presidenza della Regione Lazio, vinta, per pochi punti, da Renata Polverini.
Ma per Newsweek è lei Emma, l’unica italiana nella lista delle “donne che smuovono il mondo”.
Chiude la puntata l’ editoriale di Paolo Mieli.
(di Paola Lasi).
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