Commemorazione del 30° anniversario dell'attentato al Tempio Maggiore, avvenuto il 9 ottobre 1982

Il
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Da voi vista
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Ielo
A uno il il verbale
Signora
Che linea indi
Né
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Affermare da domani glielo
Va il nel verbale
Il
Bene
Sicuri
Massima Arenas legata dove leggo che missione
A nome del Consiglio la Comunità ebraica di Roma desidero dare il benvenuto al Capo dello Stato Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente del Senato
Al Presidente del Senato Renato Schifani
Al Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini
Agli ambasciatori dello Stato di Israele presso l'Italia
No orchi l'on
E presso la Santa Sede sì o no e però mi
Alle autorità civili e militari presenti qui oggi
Il Consiglio desidera ringraziare pubblicamente le forze dell'ordine il personale medico e paramedico per l'aiuto dato all'otto per mille duecentottantadue e nei giorni successivi alle vittime dell'attentato e alle loro famiglie
Un saluto ed un pensiero affettuoso da parte nostra alla famiglia capace
Ed ai feriti ai quali siamo legati con il cuore con la mente
Assisteremo ora un video che doveva partire prima ce ne scusiamo per problemi tecnici ovviamente che descriverà quello che è accaduto nove ottobre dell'ottantadue con immagini e che diremo ovviamente con la stessa angoscia di quelle ore di quel giorno
Non è vero che linea in
Né
Comma voi vista
Appare la
Aerei dietro
Ma uno il nel verbale
Bene
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Massima
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Oratorio discutevo sono sfuggite per ora all'intercettazione
Oggi per gli ebrei e l'attività
Ribadisco
Nel giorno in cui i bambini entrano a far parte integrante della comunità religiosa
è andata molto dunque una grande festa
Quest'oggi dal punto di erano molti ragazzi di dodici tredici anni
Alcuni di loro dicevo sono stati
Però se già è stato detto
Assume una particolare gravità e crudeltà per il fatto che la cerimonia religiosa che era appena conclusa la Sindaco o che era il bar Nizza una cerimonia ebraica che ti vale un po'la prima comunione dei cattolici della nella religione cattolica e infatti la maggior ansa dei feriti sono proprio dei bambini dei ragazzi intenso in giovane età dodici tredici anni perché appunto era
A loro dedicata a questa cerimonia
Altri feriti come diciamo oltre a quelli che sono qui al Santo al Fatebenefratelli sono anche a un altro ospedale il Santo Spirito
E ancora al San Giacomo un'altra decina è ricoverata violata ospedale più vicino lo Regina Margherita
Decine di volontari si presentano per donare il sangue Fatebenefratelli arriva anche in Trentino caro
Li ho trovati
In sala operatoria stanno cercando di operare un bambino di due anni spettano tace
Due proiettili in testa non c'è nulla da fare Stefano
Muore dopo una breve
Sull'Isola Tiberina in tanto più che un elicottero dei carabinieri li riportano in corso una barella sopra cioè il fratellino più grande di Stefano Gabriele quattro anni
Alcune schegge di bombe in testa e nel mondo
Tutto si porteranno al San Camillo
Ma le sue condizioni sono disperate
Anche l'amante dei due bambini e ferito tutta l'equipe medica ha fatto l'impossibile per curare i feriti
Si tiene ancora nella vita di altri cinque o sei i ventidue ricoverato
In particolar
Una modico trentadue anni Manuele specifici
Colpito imputati
Prognosi riservato è stata una tentata dette con ogni probabilità era diretto e contro i bambini perché era il giorno in cui si faceva la benedizione dei bambini e ce ne erano tanti sia aspettato proprio che uscissero quelli fatta anche
Cioè i feriti sono bambini h a chiare lettere
Il ne fa andrò attentato era dietro a questi innocenti
Però a questa pare che sia la civiltà del nostro secolo senta questa notte si sono riunite le comunità ebraiche di tutta Italia quali decisioni sono stati
Stasera faremo alle sei e mezzo di una veglia qui
Nella quale
Parleremo del quanto è accaduto perché a mio avviso non si tratta di un fenomeno che riguarda soltanto la comunità ebraica ma riguarda la democrazia italiana
Quarant'anni fa
Si è cominciata con gli avrei selettività con la seconda guerra mondiale
Non vorrei che si ricomincia secoli avrei data la situazione internazionale che voi ben conoscete cioè
La situazione economica di tutta l'Europa non vorrei che anche questo fosse un sintomo inquietante di un pericolo che potrebbe essere imminente va in perdita e da queste sono le immagini girate poco fa
Davanti alla sinagoga dove mentre vi parliamo in corso una veglia di preghiera c'era tanta gente tanta gente che si è raccolta pregare in silenzio
Cioè qualcosa di nuovo anche nelle indagini sull'attentato tre dei cinque o sei uomini del commando hanno un volto
Lo hanno ricostruiti nottata tratteggiando lo con le pratiche mettendo insieme i tasselli di foto fitte i carabinieri del reparto operativo della Regione Roma
Per quanto riguarda le condizioni dei feriti permangono disperate quelle dica di alta share fratellino Di Stefano il bimbo di tre anni è rimasto ucciso
Quattro riferiti ancora in sala di rianimazione davanti alla sinagoga di Roma sul luogo dell'attentato la gente tornata anche oggi a deporre fiori
Non vogliamo pietà vogliamo giustizia c'è scritto su un cartello attaccato sulla cancellata del tempo Pietro Bruno Zevi chi ha parlato a nome della comunità israelitica ha detto che l'antisemitismo
Colto un po'di tutti emerge in forme inedite nella storia del nostro Paese
Era un segnale già chiaro alcuni anni fa oggi esplosivo insieme aggiunti rappresentante della comunità israelitica teniamone conto e corriamo ai ripari
Ricordiamo che contemporaneamente in questo momento e in altre comunità ebraiche italiane stanno celebrando questa giornata e ricordando Stefano garitta Ascenzi cronica fra
Prende ora la parola al Presidente della Comunità e prega di Roma Riccardo Pacifici
Rivolto innanzitutto il saluto il benvenuto a nome mio e della Comunità ebraica di Roma al nostro Presidente de la Repubblica onorevole Giorgio Napolitano
Ai Presidenti era Bini delle diverse comunità ebraiche italiane qui presenti
Agli ambasciatori dello Stato di Israele presso lo Stato italiano no validi donne presso lo Stato del Vaticano azione però a me
Alle autorità civili e militari tutte
Con il permesso del Rabbino Capo
Ed era beni presenti
Siamo
Oggi qui con lei
Per commemorare quel triste nove ottobre di trent'anni fa
Quando in seguito ad un vile attentato terroristico di matrice palestinese
Furono gravemente ferite mentre stavano pregando in questa sinagoga quarantadue persone ed un piccolo bambino di soli due anni fu ucciso dai proiettili dei terroristi
Stefano Gaita Ascenzi sono libera fa
Le sole immagine concesse da RAI Teche fotografano con chiarezza lo Stato moda animo di noi ebrei domani in quel periodo e ringrazio ancora Bruno Zevi zigano libera per immemorabile discorso che ha tenuto al Consiglio comunale
Chi le parla da questo luogo sacro non è solo il Presidente della più antica comunità ebraica della diaspora occidentale
Ma il figlio di un sopravvissuto a quel vile gesto
Mio padre Emanuele qui presente e che saluto
Allocato permessi fra la vita la morte dopo che una bomba frammentazione di aveva conficcato schegge in tutto il corpo
Lacerato il ventre squarciato alla gola e ferito gravemente un occhio ancora oggi porta nelle sue carni quelle schegge destina il comune più dei quaranta feriti
Ve ne racconto esanime danze erano astrologo dicono libera
Che lo portò di ospedale Fatebenefratelli ora o mai creduto morto i medici gli stessi era un solo bianco
A fianco del piccolo Stefàno
Nei dati l'ultimo salute benedizione
Il nostro l'abbinamento Elio Toaff che salutiamo tutti con devozione
Il rabbino merito Alioto affaire si rese conto che ancora respirava
Cercherò quindi di richiamare l'attenzione dei medici fra cui il professor Oliviero scrivilo implorando lo di tentare il tutto per tutto
Così fece insieme professori Stefano Picchioni e Giuseppe Cucchiara
Ed oggi mio padre non sarebbe ancora vivo se quei medici e tanti altri negli anni avvenire non si fossero prodigati con amore per le sue cure grazie ancora a voi
La mia vita il mio destino così come quella delle famiglie dei tanti feriti cambio alle ore dodici del nove ottobre del mille novecentottantadue
Tutti i miei progetti e le mie aspirazione di giovane studente all'ultimo anno delle scuole medie superiori furono abbandonati perché dovevo mantenere i miei genitori
Questa esperienza assegnato non solo le mie aspirazioni ma anche la mia vita ebraica quel giorno giura e a me stesso che avrei combattuto con anima e corpo per la mia comunità per Israele
L'Italia da quel nove ottobre non avrebbe più dopotutto e dovuto essere la stessa
La sua presenza qui signor Presidente e la conferma che avevamo ragionando in demordere e ne e a non dubitare della vicinanza delle istituzioni che il nostro grido con ogni mezzo
Per le ragioni che noi ebrei italiani dello Stato di Israele potesse essere recepito nel dibattito civile nelle scuole in Emilia e soprattutto nel mondo politico e istituzionale
Quanta acqua è passata sotto i ponti
Ricordo che nostro rabbino emerito temeva durante i funerali di Stato hanno Di Stefano le reazioni incontrollate di una comunità infuriata con tutti
Come le ho qua interamente recitato in un manifesto affisso da giovani del movimento culturale studenti ebrei poco dopo l'attentato
Una rabbia alimentata dal gesto vergognoso compiuto un mese prima durante un corteo sindacale vi devo porre una bara vuota fuori dalla sinagoga di questa sinagoga il compagno gli ebrei italiani di quanto accadeva in Medioriente
Con i media che davano voce solo allora lp di Arafat e dei suoi rappresentanti in Italia e chiedevano agli ebrei di discolparsi dalla guerra in Libano
Con i politici che erano unanimi contro Israele
Le costanti e bilaterali esternazioni a sostegno della causa palestinese
E soprattutto l'omaggio l'accoglienza riservata con tutte le onore al mandante di tante altre stragi mezza Europa e poi a Roma Yasser Arafat era il triste emblema di unità la di un italiano prostrata le ragioni del mondo arabo
Tutto ciò foce sentire questa comunità sola e abbandonata al compenso sotto processo
Sono Giovanni Spadolini all'epoca dei fatti Presidente del Consiglio sia benedetta la sua memoria
E a Marco Pannella qui presente
Fu concesso di entrare in questa sinagoghe condividere con noi il dolore di quanto accaduto
Perché si erano rifiutato di unirsi al coro unanime o della condanna degli ebrei di Israele per questo
Oggi abbiamo voluto con le stesse formazioni politiche Partito Repubblicano i radicali oggi rappresentati dagli onorevoli Nucara e Giorgio La Malfa e dallo stesso Marco Pannella Emma Bonino fossero con noi e li ringrazio ancora
A trent'anni di distanza la sua prestigiosa presenza qui con noi per commemorare Stefano Gaeta scene ci commuove profondamente Presidente
Proprio lei che ha accolto la richiesta dei familiari di inserirlo tra le vittime italiane degli anni Budel del terrorismo
Ringrazio a tal proposito l'amico Pierluigi Battista del Corriere della Sera per la sua campagna di sensibilizzazione a riguardo
Siamo orgogliosi di avere con noi il Primo Presidente della Repubblica che con coraggio dichiaro al Quirinale il ventisette gennaio del due mila sette il suono all'antisemitismo anche quando si traveste da antisionismo
Ma sono ancora troppe le ombre e dubbi su quell'attentato e ci auguriamo con il suo dovremo intervento vengono sciolti e chiariti
Mario Moretti uno dei capi delle Brigate Rosse ha recentemente scritto che fecero da basisti
Per l'organizzazione di operazione della Palestina a conferma del legame che vi erano fra le due organizzazioni terroristiche
Il giudice Carlo Mastelloni inizio mandato di cattura nei confronti di Yasser hanno fatte per forniture di armi
Dallo L.P. alle Brigate Rosse ma in seguito anzi ignorato
Più domande ancora oggi ci tormentano perché quel giorno e sottolineo
Solo quel giorno non vi era la presenza delle forze dell'ordine di fronte a questa sinagoga
è forse vero come abbiamo letto da più parti che siamo stati anche noi vittime del cosiddetto lodo Moro nuovi come altre vittime italiane
In Italia e all'estero sono queste signor Presidente alcune delle domande alle quali vorremmo fossero date delle risposte e che vengono tolti tutti i segreti di Stato a riguardo
Sino ad oggi non solo ha tentato un avuto un voto o Sanapo dell'alzo Omar
Condannato in contumacia dai tribunali italiani all'ergastolo grazie all'impegno la passione dell'avvocato Oreste Bisazza Terracini che ancora oggi ringraziamo tutti
Lo stesso alzo ma
Verrà poi catturato in Grecia per altri reati ed estradato
In Libia
Da cittadino libero
Senza alcuna protesta da parte italiana il primo interessarsi della sua esposizione ma ventott'anni di distanza è stato il Ministro degli esteri uscente Franco Frattini che ringrazio pubblicamente grazie
Citando però
A salutarla a nome di tutta la comunità ebraica con parole di speranza e ottimismo
Le forze dell'ordine sono un esempio in Europa per l'impegno che insieme all'esercito italiano presidiano giorno e notte le nostre istituzioni scuole sinagoghe danno un forte senso di produzione da parte dello Stato grazie
Non
Il nove ottobre ottantadue la vita della nostra comunità ruotava intorno a sè sinagoghe e scuole ebraiche dall'altra parte di Ponte Garibaldi e dopo l'attentato ci si interrogava su cosa sarebbe successo la comprensibile ma
L'ho rivolto all'induceva nascondersi a togliere i figli alle scuole ebraiche ed evitare quanto più possibile il tempio i luoghi e momenti di aggregazione Branca ma il coraggio ha prevalso sulla paura
Ed oggi siamo i rappresentanti di una comunità risorta non solo dalla cederei la Shoah ma anche da quelle dell'ottobre mille novecentottantadue
Diciassette sono oggi
Le sinagoghe a Roma
Le nostre scuole sono in costante crescita e sempre maggiore il desiderio dei nostri studenti riconoscere le proprie tradizioni e di dare applicazione precetti dei nostri padri
Oggi si ebree non solo vantando illustri antenati ma costruendo il case famiglie consapevoli del proprio ebraismo assistiamo ad un vero e proprio risveglio del Risorgimento ebraico
Le nostre comunità trovano rispetto nel dibattito politico e civile anche quando vogliono rappresentare le ragioni di Israele e soprattutto la verità
Il quartiere Braida e fonte di ricchezza culturale riferito non solo dalla presenza da pochi anni delle scuole ebraiche ma dal Museo ebraico dalle tante attività che era tristi che che attraggono turisti italiani e stranieri
Stefano Gaeta sceglie danni fa parte della memoria di Roma e non soltanto di quella ebraica
I giovani del bene per il piano hanno dedicato alla loggia di Roma nel quartiere di Monteverde vecchio ma sinagoga porta il suo nome ebraico Beppe Michel l'amministrazione cittadina di radicata dieci anni
Il premio Stefano Gaeta scene dove noi giuria
Composta da alunni della scuola elementare della capitale esamina tra virgolette scrittori e artisti in particolare Walter Veltroni che abbiamo voluto qui con noi oggi
Ha sempre tenuto il ricordo di Stefano nei suoi discorsi e ha dedicato a luglio fuori dalla sinagoga largo Stefano Gaeta scene da pochi mesi sede legale della nostra comunità
Sappiamo che non siamo più soli a condividere la paura di Gadi e dei suoi genitori
Che si possa dimenticare la giovanili vita di un ebreo italiano spezzata alle tenera età di due anni dall'odio antisionista
Siamo convinti che l'Italia nonostante i problemi che si trova ad affrontare e risolvere grazie anche al suo gesto di oggi saprà trovare la forza di non far cadere nell'oblio la memoria del piccolo Stefano Gaeta scene
La nostra richiesta
E che tutti coloro che non hanno ancora pagato per quel vile attentato mandanti ed esecutori
Possono essere finalmente processati dai tribunali della nostra Repubblica la nostra è una semplice richiesta di giustizia grazie signor Presidente
Prende ora la parola il Presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna
Illustri autorità e cari amici
Porto in questa odierna cerimonia la vicinanza la solidarietà e l'affetto
Di tutte le comunità ebraiche italiane a Daniela agli ossi a Gardini e a tutti i membri delle famiglie GAI e tace
Illustre
Illustre e caro Presidente Napolitano
Questa sua visita arricchisce il lungo elenco di occasioni di incontro che si sono succedute nel corso degli anni
E attraverso le quali
Si è sempre più approfondito il grande rapporto di stima di condivisione e di affettuosa partecipazione a tutte le numerose iniziative
Che da lei sono state promosse
Si è sempre trattato
Dice il tempo finalizzate a difendere la coesione interna del nostro Paese
E a rafforzare l'opzione democratica e repubblicana mirabilmente codificata dall'Assemblea costituente
Scelte che sono sempre state
Di sostegno ad una politica estera mirata a tentare di sostituire le trattative e gli arbitrati I conflitti armati per la soluzione delle controversie fra gli Stati
E tra le diverse componenti che convivono negli stessi Stati
Questo incontro odierno
Ha un significato particolare
Sia perché gli ebrei hanno il piacere e l'onore di ospitare il Capo dello Stato in una propria sede
Sia perché questo avviene a trent'anni dall'attacco terroristico nel quale
Perse la vita il piccolo Stefano Gaeta scemi
E molte altre persone restarono gravemente ferite
Quel bambino fu certamente una vittima del terrorismo
E se molto abbiamo insistito perché questo fosse riconosciuto non è solo per un atto di giustizia ma anche per riaffermare i valori che ci uniscono
Illustre Presidente
Gli ebrei insieme a tutti coloro
Che si riconoscono nei valori democratici
Hanno visto in quel gesto criminale un concentrato
Di tutto ciò che di più barbarico la mente umana potesse concepire
C'è l'uso di bombe e di armi da guerra contro i civili inermi
C'è la violazione di un luogo sacro nel quale quel giorno si era celebrata una festività dedicata i bambini
C'è il disprezzo per la vita umana e l'intenzione di colpire indiscriminatamente
Sussistono tutti gli elementi che da noi tutti sono sempre stati considerati la negazione stessa della morale del diritto e della civiltà
Non hanno colpito
Solo le persone
Ma la sensibilità che gli ebrei italiane condividono con tutta la società civile
Quell'atto criminoso rivelava inoltre una componente di intolleranza religiosa
Il cui ritorno ha caratterizzato la fine del ventesimo secolo
E sembra ancora in crescita preoccupante
Quei fatti denunciano la mistificazione
Di chi voleva falsificare deformare la storia
Come lei stesso Presidente indicò con grande lucidità usando parole per noi indimenticabili
Antisionismo significa negazione della fonte ispiratrice dello Stato ebraico delle ragioni della sua nascita ieri della sua sicurezza oggi
Al di là dei Governi che si alternano alla guida di Israele
No all'antisemitismo anche quando esso si traveste da antisionismo
Quello di osso crimine che oggi ricordiamo
E tanti altri che sono stati commessi successivamente
Sono la tragica conseguenza della mancanza di educazione in molti Paesi delle giovani generazioni al riconoscimento dei diritti fondamentali
Della laicità della separazione tra religione e politica del rispetto delle minoranze
Che come noi ha vissuto il periodo del ritorno dell'Italia alla democrazia
Trova che ad alcune speranze allora molto diffuse
Di un fedele rispetto dei principi di libertà e uguaglianza che ebbero ampio spazio è una precisa codificazione nella nostra Carta costituzionale non abbia fatto ancora seguito una puntuale applicazione
Altri Stati hanno seguito direzioni diverse e negli ultimi cinquant'anni sono gradualmente scivolati nella pericolosa china dell'integralismo e del fondamentalismo
Caro Presidente il mondo occidentale sta pagando a caro prezzo l'illusione di poter esportare in altri continenti
I propri valori fondamentali la cui la cui conquista è stata realizzata in Europa lentamente e seguendo rotte e itinerari non sempre le rettilinei
Anche la nostra Italia dopo il Risorgimento e L'Unità che avevano illuso tutti gli italiani di aver intrapreso un percorso di progresso solido irreversibile ricade nella dittatura nel fascismo e nel razzismo
Ma la democrazia
Rimane un bene prezioso e inestimabile
Che deve essere in ogni caso strenuamente difeso
Senza compromessi
Senza arroganza ma anche senza ingenuità e senza cedimenti nei confronti di chi intendesse colpirla sfruttando gli spazi concessi da un'altra Società aperta grazie
Prende ora la parola il Rabbino Capo di Roma dottor Riccardo Di Segni
Signor Presidente
Mentre la saluto e la ringrazio per la sua visita
E con lei tutte le autorità vorrei ricordare in particolare i rappresentanti del Governo
Ministro cancelliere ministro Riccardo
Sindaco di Roma
Il Presidente della Provincia
Governatore del la Regione Lazio insieme a tutti termici qui presenti vuole portare
Prima di tutto una testimonianza personale poco nota
Il pomeriggio delle seppie Di Stefano Gaeta esce ero
Con un piccolo gruppo di rabbini nella camera mortuaria dell'ospedale Fatebenefratelli qui davanti all'Isola Tiberina
Raccolti intorno alla piccola bara quando arrivo al Presidente Pertini accolto nelle strade da un assordante gelido silenzio
Davanti alla bara
Pertini scoppio in un pianto in frenata dice
Certamente non cerimoniale
Sono convinto che fosse una commozione sincera ma quel pianto rappresentava per noi il culmine di una drammatica contraddizione tra la commozione per la tragedia e l'atmosfera in cui si era determinata
L'attentato alla sinagoga non era stato un evento isolato
Il dissenso legittimo nei confronti di una guerra e di un Governo si era trasformato in una campagna di demonizzazione degli ebrei in quanto tali condivisa a tutti i livelli
Fu elaborato con disinvoltura un mito collettivo di colpevolizzazione che doveva portare ad una sorta di sacrificio rituale di cui noi fumo le vittime designate
La politica non ci aiuto
Anzi esasperano l'attenzione per fede politica o in cerca di consensi demagogici
Ricavando crediti mitologici di bontà e affidabilità a chi nelle sue imprese terroristiche non andava troppo sottile nella scelta delle sue vittime
Stiamo parlando dello L.P.
Ancora ben lontana all'epoca
Da qualsiasi compromesso politico
Quando ci fu una gara tra gli esponenti del potere democratico italiano ad accogliere con entusiasmo acritico e tutti gli onori il leader di questa organizzazione
Provammo di nuovo l'ancestrale sensazione di distacco dal potere e di rifiuto nei nostri confronti che ci ha accompagnato nella nostra lunga storia fin remoti tempi biblici
Che poi le farò riferimento al libro di esterno
I leader sindacali chiede giustificare noti depose una bara vuota e qui davanti qualche giorno prima dell'attentato si erano dimenticati dei loro maestri dei loro dirigenti e dei loro compagni ebrei
Dimenticavano la preoccupazione costante dell'ebraismo per la promozione dei diritti dei lavoratori a cominciare delle pagine della Torah che in questo luogo conserviamo insegniamo e onoriamo
Il primo rigo mandamenti può esposti ricorda il signore che liberò i nostri antenati dalla schiavitù egiziana
Fu questa opposizione manichea tra buoni e cattivi e noi eravamo tra quest'ultimi
Il credito politico dato senza riserve ad una causa e che confuso condiviso anche i massimi livelli che ci sconvolse Ciferri prima ancora delle bombe
E questo continuo negli anni successivi malgrado la lunga scia di sangue nelle nostre città un Capo di Governo italiano arrivo a paragonare il leader dell'orto a Mazzini
Mazzini Giuseppe Mazzini era un rivoluzionario ma non sparava sui bambini all'uscita dei luoghi di culto fosse gli anziani
Posso gli anziani
In sedia a rotelle Mazzini vorrei ricordarlo
Era morto clandestinamente a Pisa nascosto in casa di un ebreo
Pellegrino Rosselli
Che sarebbe divenuto il nonno di Aldo morto da ufficiale nella Grande Guerra
E dei suoi fratelli gli antifascisti Nello e Carlo voi uccisi dai miliziani francesi
Nel secolo scorso abbiamo vissuto come ebrei due grandi crisi identitaria
Nel mille novecentotrentotto l'Italia risorgimentale costruita con la nostra partecipazione entusiastica ci considero prima cittadini di seconda classe e poi nemici da eliminare
La seconda crisi è maturata dal sessantasette in avanti e culminò nell'ottantadue quando una parte dell'Italia nata dalla Resistenza l'Italia della Costituzione firmata da un ebreo
Ci chiese di dissociarsi dei nostri affetti di denunciare la nostra complessa identità
Ho pensato molto a questa parola volevo usare diversità nove complessa identità che arricchisce questo Paese c'è esposti infine alle raffiche dei terroristi
Dei vecchi mondi ostili potevamo aspettarci uno
Ma non dagli amici a fianco dei quali
I nostri Badri avevano combattuto per ricostruire un Paese democratico
Signor Presidente caro Presidente
Sono passati trent'anni dall'evento che ricordiamo e molte cose sono cambiati nel mondo e in Italia
Molte cose sono migliorate altri problemi si affacciano
La sua visita in questo luogo segna una nuova tappa nella lunga storia dei rapporti dello Stato con la comunità ebraica che qui vive da ventuno secoli
Conosciamo e apprezziamo il suo impegno a garanzia delle istituzioni e per questo non dubitiamo che comprenda le nostre angosce le nostre
Perplessità come cittadini ebrei italiani
Il luogo sacro in cui ci troviamo fu costruito nel mille novecentoquattro per festeggiare l'inizio di una nuova era la conquista di una cittadinanza dignitosa
Purtroppo gli eventi hanno contraddetto queste speranze trasformando questo luogo in un monumento alla sofferenza
Ma proprio questo luogo che ha accolto le visite di due Papi e che sempre più affollato nelle riunioni di preghiera e di studio e anche simbolo di fedeltà di dialogo e di apertura
è con questo spirito che accogliamo oggi la sua visita per quanto siano dolorosi i ricordi che l'hanno determinata grazie Presidente la collega
Prende ora la parola la studentessa del liceo ginnasio new Curioni sconti signorina Martina campagne anni la studentessa partecipata al premio Stefano Gaeta share
Non c'è una chiara al Galliani e allegro sarà nane anni quanti anni
Usando un'altra campagna anni e relazionale anni quando
Pianista aggraziati sinistra è D'Alema letta delibere viste definirla
E di guardare a
Un almeno Chiasserini e anni era stata strappata
Grazie deceduti sentito e
E dagli oratori e
E non è neanche in
Cui Sertubi non poteva sapere nulla
La sua morte era il terribile risultato di un cubo clima di intolleranza che voleva mantenere un dovrà contrapposizioni tra culture
Diverse invece di cercare la strada positiva del dialogo
Oggi che sono al liceo ho un ricordo positivo di quei giorni in cui
I segnavamo un
Un mondo a colori
Era bello infatti pensare
Che ognuno di noi potesse insegnare qualcosa agli altri anche i genitori a cui approntavamo le esperienze di studenti in classe una volta tornati a casa
Ed allora che so che molte
Riflessioni fatte da bambina mi sono rimaste dentro soprattutto quando Santone fatti di cronaca in cui
E rispetto dell'altro viene calpestato
Ecco perché
Io
Che ho
Vissuto
L'onore di partecipare
Al
Premio Stefano Gaeta scelte sa quanto sia importante tutta rari fin da bambini che il
L'altro non sia solo un valore in sé ma anche
Ma anche una risorsa Bert per tutta la comunità in particolare oggi in una società come la nostra così ricca di differenze religiose etniche culturali
Ecco perciò
E mi sento di dire grazie a chi reato
Il premio Stefano Gaeta assieme
E sono sicura
Che insegni getta ti nelle tante classi che in questi dieci anni hanno partecipato all'iniziativa hanno dato e daranno i frutti migliori tra noi e deve sentire umani
Prende ora la parola viali alle idealità scene fratello Di Stefano che fasce
Il ferito durante l'attentato
Intanto
Permettetemi di presentare e di
Dare il benvenuto
Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
A tutte le autorità civili presenti
Saluto inoltre
Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni il Presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici
E tutte le autorità religiose presenti
Chiedo scusa se
Sono un po'emozionato
Sono passati trent'anni da quel nove ottobre mille novecentottantadue giorni giorno che cambio radicalmente
La mia vita
Quella della mia famiglia della Comunità ebraica di Roma
In tutti questi anni mi è sempre stato chiesto di parlare di raccontare proprio il mio amico Riccardo Pacifici
Mi ha sempre ripetuto che nessuno meglio di me avrebbe potuto ricordare Stefano
Avrebbe potuto descrivere la mia sensazione
Aveva ragione
Ma evidentemente la mia timidezza
Non mi permetteva di farlo
In realtà dentro di me molte volte
Avrei voluto intervenire
Nelle ricorrenti cerimonie di commemorazione
Avrei voluto spessore gridare al mondo la mia tristezza
Brava la disperazione che attanagliava tutta la mia famiglia
E la rabbia
Per una giustizia mai arrivata
Oggi
Le cose sono cambiate
Forse perché crescendo ci si rende conto di
Di quanto sia importante conservare la memoria diventi così tragici
Oggi io sento il dovere
Di essere qui come testimone
Perché ora sono cosciente che tocca a me fare in modo che il ricordo di Stefano non si dissolvono
Nella nebbia della storia
Tocca a me ricordare al mondo che l'innocenza di un bambino ancora una volta è stata violata da mani assassine guidate dall'odio antisemita
Testimone sì
Però
Però anche sopravvissuto di quel vile attentato
La mia vita vorrete letteralmente salvata
Dai numerosi medici del Fatebenefratelli prima e del San Camillo poi
E qui devo il mio più profondo e affettuoso ringraziamento
Essi essi seppero tutti indistintamente non solo curare
Con grande professionalità
Le gravi ferite
Causate dalle schegge di bomba sul mio corpo
Ma anche e soprattutto curare la mia anima
Facendomi sentire i loro da loro profonda umanità e permettendo i miei familiari di starmi vicino al più profonde il più possibile
A tutti si oggi sono qui in piedi
Davanti a tutti voi
Io lo devo principalmente a loro ancora una volta grazie
Ancora
Una cosa a tutti quei medici alcuni dei quali sono qui presenti tra noi e che io considero i miei Angeli vorrei dire che
Anche se con gli occhi di un bambino terrorizzato tagli dolorosi seppur necessari interventi a cui ero sottoposto
Non ho mai dubitato dell'affetto con quindi curare o no
Dal nove ottobre dello scorso anno quando finalmente presi la decisione di esternare al mondo le mie emozioni
Ho personalmente sentito l'affetto e la vicinanza di molte persone
Ho avuto come la sensazione di aver risvegliato molte coscienze
Chi era già a conoscenza di quel tragico attentato
Esternò a me e alla mia famiglia la sua approvazione per quello che stavo facendo
Chi invece perché appartenente ad una generazione che non aveva vissuto quel periodo non aveva potuto conoscere più e approfondire la storia di quel tragico giorno mi ascoltò
Io ascolto con interesse commozione
Sono sicuro che quei ragazzi porteranno nel loro cuore
I miei i miei racconti e li trasmetteranno i loro figli e questo era il mio principale obiettivo
Certamente mi sarebbe piaciuto poter raccontare ci era Astaire fanno
Mi sarebbe piaciuto
Poter ricordare qualche aneddoto purtroppo però non ho ricordi nitidi la cosa più terribile che mi è stata fatta
è stato togliermi la possibilità di conoscere mio fratello
Mi è stato portato via un compagno di giochi un compagno di vita
Con cui parlare confidarsi scherzare e anche litigare
Il fondo avevo solo quattro anni quando mi fu portato via
Un'età in cui è difficile capire che
Il fratellino più piccolo con qui giocati non c'è più
La mia apertura verso l'esterno lo scorso anno comunque non sarebbe stata possibile senza l'incoraggiamento di Riccardo Pacifici che ringrazio
E soprattutto senza l'aiuto di dell'editorialista del Corriere della Sera Pierluigi Battista che vorrei
Ringraziare pubblicamente
Per tutto
Per tutto quello che ha fatto per riportare il nome di Stefano alla memoria di tutta la comunità italiana
Infine a lei signor Presidente
Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare
La sua presenza in questa sinagoga da questa giornata un significato molto particolare profondo
Quella in cui si trovava
L'Italia trent'anni fa era senz'altro un'atmosfera pesante difficile per tutto il popolo italiano
Ancora di più lo era per gli ebrei di tutta Europa sotto accusa è sotto attacco a causa della guerra in Libano
Basti pensare agli attentati a Parigi a Milano poco prima della morte di Stefano
Purtroppo la storia ci insegna che anche il il clima politico non incoraggiava il dialogo
Ma oggi le cose sono diverse lei è qui insieme a me
E a tutta la comunità a ricordare Stefano ad ammonire le nuove generazioni
Ad incoraggiare il dialogo tra i popoli
Vorrei inoltre ringraziarla per le belle parole da lei pronunciate il nove maggio scorso in occasione della commemorazione di tutte le vittime italiane del terrorismo
In cui nomino il mio piccolo fratellino
Dal due mila tredici a quanto pare
Il nome di Stefano Gaeta scene sarà inserito nella lista di tutte le vittime italiane del terrorismo
E questo
E questo non può che riempire il mio cuore di gioia e di speranza
Oggi sono convinto più che mai
Che il nostro piccolo Stefano non sia morto invano
Oggi la comunità ebraica non è più sola
Grazie grazie a tutti
Grazie agli albi
Il rabbino capo il Presidente non mi sembra che di Roma procedono alla consegna di pergamene commemorative alla ripresentarsi civili e militari che prestarono i primi soccorsi il giorno dell'attentato
Motivazione vera ricompensa la Comunità ebraica di Roma nel trentesimo anniversario dell'attentato alla sinagoga maggiore avvenuto nove ottobre del mille novecentottantadue
Ricorda con commozione e riconoscenza quanti si adoperarono così vi chiedo di solidarietà di umana fratellanza al soccorso delle vittime colpita l'uscita dal luogo di preghiera
Per le strutture sanitarie ospedale dal bere fratelli ritira il dottor Stefano Picchioni
Ospedale Regina Margherita Ospedale Santo Spirito ritirano dottor Camillo Riccioni e dottoressa Maria Sabia
Ospedale San Camillo Forlanini ritirano
Il dottor Aldo marrone il dottor Gregorio Baroggi dottor Ernesto Maria cari evento la dottoressa Annalaura clerico
Il dottor Vittorio Creazzo il dottor Giuseppe Cucchiara il dottor Giancarlo Falcinelli il dottor Giacinto Marrocco il dottor Alberto Massari il dottor Filippo molle
Il professor Mazzoni il dottor Nizzoli dottor Gianluca patti dottor Bruno Ragni il dottor Oliviero scriverò
Per le forze dell'ordine
Carabinieri ritirano generale Baldassare Favara il generale Maurizio mezza villa
Guardia di finanza il colonnello Ignazio G.B. Larocca
Polizia di Stato il dottor Fulvio Della Rocca
Per la stampa ritirano il dottor Luigi Contu e il signor Massimo Capodanno
Per il Corpo dei vigili urbani ritirano la signora Alberta Baron Ciani il signor Stefano Napoli e per il signor Franco Borromeo i familiari
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano coadiuvato dal Ministro dell'interno ministro Cancellieri
Procede alla consegna della medaglia d'oro ricordo delle della vittima del terrorismo Stefano Gaeta sceglie
Ritira il fratello signor gradiente Gaeta scene
Motivazione della Medaglia d'Oro a una piccola innocente vittima
Per essere stata intenzionalmente spregevole mente colpita come simbolo di una comunità riunitasi in una celebrazione religiosa all'interno della sinagoga di Roma Roma nove ottobre due mila dodici
Basta
Vi preghiamo dimettervi seduti per cortesia
In memoria di Stefano che fasce composizione liturgica del maestro via Piattelli
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