Cinema & cinema: "Un sapore di ruggine e ossa" di Jacques Audiard

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Una delle più risapute funzioni del cinema e quella di dare corpo i desideri cioè pare apparenza di cose reali a personaggi o a situazioni che invece sono ideali
A ben guardare una funzione che appartiene anche ad altri linguaggi artistici ma
Evidentemente solo il cinema può dare a tali realtà ideali la concretezza di un'immagine fotografica animata
Un sapore di ruggine e ossa ed è questo il titolo dell'ultimo film di un raffinato regista francese che si chiama giacché Audiard
Ecco è un film che a prima vista
Sembrerebbe non sfruttare questa possibile funzione del cinema in effetti non sembra esserci niente di ideale
Nella storia di un padre disoccupato centri insieme al figlio bambino che lui da solo deve accudire
è costretto a chiedere ospitalità alla sorella e poi per arrotondare il salario di guardiano notturno di un grande magazzino
Combattenti in incontri di box clandestini di strada ecco piuttosto che alla realtà ideale è una storia che sembra appartenere alla realtà alla realtà più sgradevole come si dice la più grossa
E poi a fare da pendant alla vicenda di quest'uomo cioè la storia ancora più disgraziata di una donna si tratta di una ragazza che a destra in una piscina le orche marine
Perché in seguito a un incidente finisce con le gambe mozzate da uno di questi pesci
Ecco eppure una realtà ideale desiderata vagheggiata
Nel film di Audiard c'è e la si comincia a intravedere in un'immagine il lottatore clandestino da donna senza gambe si incontrano
L'unica invita passare una giornata sulla spiaggia e con disinvoltura come se fosse del tutto evidente che per lei mostrare il proprio corpo mutilato agli altri bagnanti non deve costituire una ragione imbarazzo
Una volta sulla spiaggia per farle fare il bagno solleva sulle sue braccia così forti il corpo disarmato della ragazza
Ecco l'ideale che si ritrova a mio parere a quo al cuore del film
è proprio quello della forza i della forza anche fisica non è certo un caso che il corpo nudo dell'uomo un po'pingue ma sostenuto da una poderosa muscolatura
Siamo strato ripetutamente alla analiticamente per tutto il corso del filmato
Ora nel cinema la forza fisica che quasi sempre e la forza maschile quando è saltata alla funzione di stroncare i nemici e magari di ucciderli
Nel film di Audiard si tratta invece quasi sempre
Di una forza benefica protettiva
è vero l'eroe pratica come dicevo la boxe di strada
In un primo tempo compassione poi con fatica quasi con disperazione ma ecco senza mai traccia di odio o di sadismo nei confronti degli avversari
Lo sport in fondo è una manifestazione della sua confidenza della sua dimestichezza con il proprio corpo
Ed è anche grazie a questa confidenza che ridurrà alla ragazza la sessualità e dopo la mutilazione lei poteva ritenere perduta
Ed è una sessualità del tutto disinibita almeno in un primo tempo senza complicazioni sentimentali ma anche Gentile
Ecco forse ho chiara temuto di aver reso il suo personaggio troppo positivo e per questo un posto che vuole e allora smussato il ritratto ha suggerito che la sua forza a volte è cieca non ha per esempio coscienza politica come guardiano notturno
Di un grande magazzino si fa complice di un sistema
Di sorveglianza illegale dei dipendenti ma senza nemmeno rendersene conto
Il film è tuttavia
Predispone per lui un percorso di maturazione quella che si dice un'educazione sentimentale grazie alla quale fra l'altro diventerà un padre e più attento più consapevole
Ma in questa educazione alla fine fiorisce il suo istinto più profondo e con la qualità per la quale probabilmente il future ha voluto raccontare la sua storia e tale qualità riassumendo
è una
Possente bontà
Dunque un sapore di ruggine e ossa di Jacques Audiard un saluto da Gianfranco Cercone