Inaugurazione dei corsi della Scuola Superiore della Magistratura

Il Presidente della Repubblica
Inizio la cerimonia di inaugurazione dei corsi di formazione per i magistrati ordinari in tirocinio
Prende la parola
Il Presidente della Scuola superiore della magistratura
Professor
Valerio un'idea
Signor Presidente della Repubblica
Signor ministro signor vice Presidente signori componenti del Consiglio Superiore della Magistratura
Signor Presidente della Corte costituzionale
Signor vice Presidente del Senato
Signori magistrati in tirocinio
In questa sala nell'altra sala collegata
Signore e signori
Con l'inaugurazione odierna si compie la prima fase del lungo cammino iniziata a fine due mila e cinque
Con la legge di delega
Numero centocinquanta che ha previsto la istituzione della Scuola Superiore della Magistratura come ente pubblico autonomo competente per la formazione iniziale e l'aggiornamento professionale dei magistrati ordinari
Un cammino che non è partito e non parte da zero naturalmente
Non solo perché una iniziativa in qualche modo analogo era sorto per breve tempo possibile primi anni Novanta del secolo scorso su iniziativa del Consiglio Superiore della Magistratura
Ma soprattutto perché l'attività di formazione dei magistrati è stata assicurata fino ad oggi dallo stesso Consiglio
In particolare attraverso l'attività della sua Nona Commissione e del Comitato scientifico che la FIAT
Nonché dei magistrati incaricati nei diversi distretti della formazione decentrata
Il patrimonio di esperienze e di iniziative così accumulato non vada disperso esso costituisce insieme la premessa
è una eredità prezioso di cui la scuola si avvale e si avvarrà anche in futuro
Oggi questo compete assegnato alla scuola
E a loro volta le strutture della formazione decentrata preesistenti sono già
E saranno anche in futuro gli elementi costitutivi locali della Rete di formazione organizzata sotto la responsabilità della scuola medesimo
Una novità sostanziale prevista dalla legge nell'ambito della formazione iniziale
E l'inserimento nel programma del tirocinio dei magistrati di nuova nomina di una sessione di sei mesi affidata alla scuola
Quella che oggi si inaugura e per il primo dei due gruppi in cui sono stati suddivisi tra centoventi magistrati nominati nel giugno scorso
Da questo punto di vista dunque si può parlare di continuità
In particolare vorrei sottolineare che l'attività formativa della scuola ancorché si svolga centralmente in una sede diversa da Roma in questa splendida sede tipica espressione delle ineguagliabile patrimonio storico-artistico del nostro Paese
E e continua ad essere rivolta in modo unitario
Ai magistrati che operano in tutte le aree territoriali del Paese
Non che insieme agli appartenenti alla magistratura giudicante agli appartenenti alla magistratura requirente cioè ad ogni articolazione dell'ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere che per Costituzione e la magistratura ordinaria
è simbolicamente significativo che questa inaugurazione del luogo alla presenza del Presidente della Repubblica
Non solo come Presidente dell'organo di governo dei magistrati ma ancor prima come rappresentante dell'unità nazionale vertice
Del sistema istituzionale
Che bensì articolato pluralistico e difficile
Come deve essere in uno Stato democratico costituzionale ma risponde a profonde ragioni di unità
E ha esigenze ineludibili di coordinamento
A lei signor presidente
Ma anzitutto il nostro grazie non solo per la sua presenza di oggi ma per l'attenzione e la cura da lei sempre dedicate alla delicata fase
L'istituzione di avvio della scuola
E vorrei se mi è permesso a questo proposito ricordare
Il contributo prezioso che a tale scopo ha dato come suo autorevole collaboratore alla Presidenza della Repubblica
Il grande caro magistrato Loris D'Ambrosio di recente purtroppo mancato
La scuola nasce e si potrebbe dire all'incrocio fra i compiti e la responsabilità nei due altre istituzioni costituzionali il Consiglio superiore organo di governo dei magistrati storia e della loro indipendenza
E il ministro per la giustizia a cui la Costituzione attribuisce compiti di organizzazione di funzionamento
Dei servizi relativi alla giustizia
La giustizia infatti funzione fondamentale di garanzia dell'applicazione in parte della legge nei casi concreti rimessa alla professionalità e alla coscienza di magistrati che godono di indipendenza esterna e interna
Ma si sostanzia anche in un servizio pubblico reso alla collettività cui tutti i magistrati sono chiamati nei loro diversi ruoli a contribuire
E che non può esimere esimersi dall'assicurare ai cittadini
Standard accettabili di efficienza e di efficacia e risultati effettivi
Questo incrocio fra istituzioni trova piena espressione del canone costituzionale
Della leale collaborazione fondamentale criterio affermato la Corte costituzionale
Lo ricordo come particolarmente inserire ricordo come particolarmente significativa in proposito la sentenza del mille novecentonovantadue in tema di procedimento di nomina dei titolari degli uffici giudiziari diretti
La scuola in virtù di tale collocazione vede il suo organo direttivo prendere vita da nomine proveniente dai due organi costituzionali CSM ministro
è opera pur nella sua autonomia sulla scorta di linee programmatiche provenienti sia dal CSM e dal ministro
Al Consiglio superiore
E al suo vice presidente
Nostro grazie per la loro presenza di oggi
Ultima prova della Permanente attenzione dedicata alle vicende della nascita dello sviluppo della scuola anche attraverso la promozione di periodici incontri tecnici volti a risolvere i problemi pratici di interpretazione di concertazione che via via si presentano
Grazie al ministro per la giustizia il cui impulso è stato determinante per l'avvio effettivo della scuola
E dal quale questa riceve le risorse di personale di cui si avvale l'appoggio della collaborazione dell'intera struttura ministeriale è stata ed è per noi un indispensabile supporto
Ancora un ringraziamento è dovuto alle istituzioni territoriali la Regione Toscana la Provincia di Firenze il Comune di Scandicci il Comune di Firenze la cui generosa disponibilità al di là degli obblighi istituzionali
E il cui fattivo intervento hanno reso possibile il tempestivo avvio delle attività della scuola
Ne voglio dimenticare il prezioso contributo di appoggio venuti costantemente dei dirigenti degli uffici giudiziari fiorentini
E in special modo se mi è consentito dirlo dal Procuratore Generale presso la Corte d'appello che il primo che ha individuato questa come possibile sede della scuola
Il passaggio dalla scuola dei compiti di formazione dei magistrati
Magistrati di carriera e onorari perché anche per loro è la scuola
Non si esaurisce non può esaurirsi in una mera variante organizzativa
E in un nuovo assetto logistico delle attività
Tantomeno esso questo passaggio rappresenta e deve rappresentare un riassetto è una dislocazione di potere burocratico o corporativo
O un indebolimento dello statuto di indipendenza dei magistrati
Ho un'interferenza dello svolgimento delle loro carriera
Deve rappresentare invece un modo per cercare di rispondere sempre meglio l'obiettivo di avere una magistrature dei magistrati messi in grado di svolgere adeguatamente la loro funzione
Il mestiere il magistrato presuppone certamente il possesso continuamente aggiornato di conoscenze e abilità tecnico-giuridiche eppure un certo grado di specializzazione
Specie nel mondo giuridico di oggi sempre più complesso e articolato
Ma richiede anche doti di equilibrio
Di capacità di relazione doti morali e di rigoroso rispetto di Standard deontologici
Doti di cultura non solo strettamente professionale capacità e volontà di dedizione al servizio pubblico
Rendere giustizia
Perseguire la giustizia
è un mestiere difficile
Tanto più difficile oggi in un tempo in cui
Da un lato come molti hanno osservato la domanda sociale rivolta alle istituzioni della giurisdizione sembra crescere
E addirittura talora sostituirsi informa di supplenza Filumena impropria o perfino prevalere sulla domanda sociale rivolta alle istituzioni più propriamente politico rappresentative
Dall'altro lato la complessità del contesto sociale e gli interessi delle esigenze individuali e di gruppo le Regioni di conflitto e di ricerca di nuovi equilibri sembrano aumentare vertiginosamente
E sempre più spesso aprire nuovi campi di confronto in cui le ragioni e le logiche della giurisdizione si urtano più o meno esplicitamente con ragioni e logiche di altro genere
L'ente Eniko conflitto fra politica e giustizia che nel nostro Paese ha assunto da tempo connotato e particolarmente Astrio e francamente patologici ma che anche in altri Paesi si manifesta in modi non radicalmente diversi
Provoca ragioni supplementari tensione nella società e interpella tutti coloro che sono pensosi del futuro di essa
Tensioni poi si manifestano anche nell'ambito della stessa giurisdizione fino ad esplodere non di rado
Segnale preoccupante
Invece propri scontri o patologiche guerre fra uffici giudiziari
E loro titolari
Combattute con le armi proprie della funzione
Nessuno del resto anche a livello di cultura diffusa vede più una il giudice solo una fedele bocca della legge come si diceva semplice esecutore di volontà altrove interamente formate e giustificati
E se mai la legge che sembra dipendere spesso dalla bocca
E dalla voce dei giudici
E nel modello costituzionalmente fondato
E irrinunciabile della giurisdizione come potere diffuso questa voce non è sempre univoca perché fa capo a una pluralità colate di organi di gradi di giudizio
In ogni caso sempre meno legge la fiducia
O l'illusione che la giurisdizione possa essere preservata con una sfera
Pure immune dalle tensioni che attraversano la società
Ma la sorte di pacifica Isola della ragione separata dal mondo degli interessi delle passioni perché protetta dallo scudo di una legge univoca e condivisa
Di una logica separata dalla vita concreta o di una dogmatica indiscutibile e indiscussa
A proposito della dogmatica giuridica si ricordi ciò che scrisse Piero Calamandrei
In quella preziosa raccolta di pensieri aforismi fatti aneddotiche l'elogio dei giudici scritto da un avvocato raccontando l'episodio della sua vita forense
Debito di valuta principio nominalistico
Idoli inesorabilmente ai quali
Pur di rispettare la giurisprudenza consolidata
Non era vietato sacrificare vittime umane
La giustizia non è separabile dalla vita dalla vita degli uomini e donne in carne e ossa su cui essa va ad incidere e spesso in modo pesante
E tuttavia lo sforzo irrinunciabile necessari di rendere giustizia non secondo preferenze del momento o interessi di parte ma secondo una ragione spiegare linee per sua sicuramente motivabile
Facendo parlare della legge alla luce dei principi e dalla realtà adoperando le procedure per perseguire risultati sostanziali e non piegando i risultati
A imperscrutabili esigenze procedurali
Tutto questo è richiesto ognuno che si è investito di questa funzione
Tutto ciò si riflette necessariamente sul sesso sui contenuti e sui modi della formazione dei magistrati e dunque interpella la scuola
Quando l'attività di formazione e
E deve restare lontana dalle questioni di potere interno ed esterno alla magistratura
Dalle logiche associativi o corporative tanto essendo necessariamente coinvolta quest'attività di formazione quando si tratta di sapere che tipo di magistrato vogliamo aiutare formasse
Non a caso quando in Francia scoppiò il cosiddetto per ultroneo a seguito di un errore giudiziario riconosciuto ad anni di distanza venne chiamata in causa la scuola
Cola operante come noto fino al mille novecentocinquantotto
Della quale scuola si arrivò a chiedere la soppressione
E che
Ha seguito e anche di questo caso vide riformati sui programmi di formazione innesto la formazione
E il modo in cui la giurisdizione si esercita
Il magistrato deve essere un bravo tecnico del diritto certamente
Ma non è non può essere il sacerdote di un rito iniziatico
Che si svolge lontano dalla vita reale e quindi ignorata e perfino deve ignorare ciò che accade fuori dalle aule giudiziarie nelle società che è l'unico affida il compito di rendere giustizia
Le dinamiche dei rapporti sociali familiari economiche di categoria politiche che precedono e condizione dicendo è sottoposto a giudizio
Le attese le domande che quella società rivolge alla giurisdizione il modo in cui le sue risposte sono lette e valutata e le relazioni culturali e sociali che suscitano
La funzione sociale della giurisdizione non può restare oggetto di considerazione solo per i sociologi
E allora
L'ambiente che sta intorno al mondo giudiziario non può restare estraneo
Ai programmi di formazione dei magistrati
Ma che cosa vuol dire per i magistrati a rispondere alle domande di giustizia che emergono dalla società
Inoltre in una società che proprio perché libera
Pluralista e democratica esprime volta a volta richieste anche contraddittorio maggioritarie e minoritarie individuali e collettive a breve termine a lungo termine
Non vuol dire cento adeguare la risposta concreta alle ultime sollecitazione del momento può quelle recate
O enfatizzate dei mezzi di comunicazione agli umori agli interessi realmente o apparentemente prevalente
Cercare prima di tutto il consenso alle proprie decisioni
Nemmeno coloro che svolgono funzioni politiche dovrebbero mai condizionare pedissequamente le proprie scelte alle esigenze di raccolta del consenso a breve termine
Ma piuttosto elaborare proposte ragionevoli intorno alle quali costruire
Il consenso democratico
Ma tanto meno possono inseguire il consenso dei giudici il cui compito di garanzia a prescindere dalle preferenze dagli interessi tanto più dagli umori della maggioranza del momento
Almeno fino a quando non si siano prodotti
Involontarie Gigli attiva
Non contrastante con i superiori esigenze di giustizia discendenti e dalla Costituzione e in generale dei principi cui anche la legge
è sottoposta
è questo il proprio
Ed è questo anche il dramma
Del giudice
La sua opera incide sulla realtà
Deve rispondere alla domanda sociale ma facendo valere le ragioni della giustizia anche contro umori ora mozioni diffuse
Se del caso contro ragioni ragioni di pochi anche contro pretese di molti
Lo dico
Lo voglio dire con le parole di un giudice l'ex Presidente della Corte suprema israeliana a Roma
Darà
E con le parole di una sentenza da lui scritta che riguardava il conflitto fra diritti fondamentali e l'interesse dello Stato a combattere il terrorismo
Sono queste le parole il nostro compito è difficile
Noi siamo membri della nostra società
Benché siamo talvolta in una torre d'avorio
Quella torre e nel cuore della città Gerusalemme ma sta scritto
Come ogni altro cittadino anche noi riconosciamo la necessità di difendere il Paese e i suoi cittadini dalle ferite inferte dal terrorismo dal terrorismo
Siamo consapevoli che nel breve termine questa decisione questa che stavano prendendo non renderà più facile tutto loro a alla lotta dello Stato contro i suoi nemici ma noi
Siamo giudici
Quando sediamo in giudizio
Noi
Ci sottoponiamo al giudizio
Per rispondere al suo compito però il magistrato non può chiudersi in uno splendido isolamento individuale e autosufficiente
Anche quando il singolo magistrato è chiamato ad operare come giudice monocratico
E oggi accade sempre più spesso la giurisdizione è sempre tendenzialmente collegiale e comporta dunque la necessità per ciascuno di confrontarsi con gli altri magistrati e di concorrere
Alla costruzione di posizioni comuni
Ma nemmeno può chiudersi
Compito del magistrato nel recinto del suo categoria
Vista spesso dal di fuori con una casta e limitare il confronto le relazioni con i colleghi all'interno dell'ufficio o magari gli scambi attraverso Memedi visti gruppo o di associazione
La società che esprime la domanda di giustizia e quella che vive fuori dai palazzi di giustizia
Il giudice non può ignorarlo
Ecco perché la formazione che la scuola è chiamata ad assicurare
La voce né voci della siccità esterna e non solo degli operatori del diritto devono avere spazio alimentare il confronto e la riflessione interpellare i magistrati
Anche a questo la scuola deve servire
Aprendo le proprie aule
Alle voci che vengono dal di fuori della magistratura
Naturalmente sempre sola attraverso la riflessione
E il confronto culturale e formativo non per dare spazio ad arene di altra natura
è una sfida non da poco quella che attende la nostra scuola anche da questo punto di vista
Mi chiamate ad affrontare non sono soltanto i responsabili e gli operatori dei programmi formativi ma anche direi soprattutto i magistrati chiamati a partecipare
Alle attività di formazione
A cominciare da voi magistrati in tirocinio oggi esecutori primo giorno
Una vera scuola infatti non è un luogo di trasmissione prevalentemente unilaterale di sapere
E dunque i magistrati in tirocinio devono accanto
Arriverà ho il timore di essere chiamati a replicare una volta di più modalità di insegnamento di cui hanno a lungo fruitori dell'università e nelle scuole post universitaria di specializzazione e nei corsi di preparazione al concorso
Ma soprattutto la scuola e deve essere un luogo per i docenti e discenti insieme costruiscono nuovi livelli di conoscenza
Dalla realtà
E di consapevolezza dei problemi in esso si manifesta
In quest'opera
La scuola si avvarrà di tutte le occasioni inutili di collaborazione e di sinergia con altre istituzioni formative
Italiane ma anche europee e internazionali a partire dagli organismi formativi
Delle altre categorie di operatori del diritto e dalle istituzioni e scientifica una delle quali l'Istituto universitario europeo e nostro dirimpettaio
Sulle colline di Fiesole
Infatti uno dei connotati della giurisdizione presente in altri giorni è in grado crescente di internazionalizzazione
Sia naturalmente l'Europa dell'Unione dov'è in corso un processo lungo e ESA accidentato quanto ci vuole ma irreversibile di integrazione
E sappiamo come l'Europa del diritto abbia spesso preceduto e concorso a costruire d'Europa del mercato unico e dell'integrazione politica
Sia nel più ampio ambito del Consiglio d'Europa soprattutto sul terreno dalla protezione dei diritti fondamentali
Ed era relativo a giurisprudenza
E in quello in quell'ambito di un mondo nel quale i processi di internet internazionalizzazione del diritto e dei rapporti giuridici crescono impetuosa in mente
Da domani
In queste aule
Saremo al lavoro signor Presidente con questi intenti e con questi obiettivi grazie
Prende la parola il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura uno ore vuole avvocato Michele Vietti
Pubblica
Autorità magistrati signore e signori a nome del Consiglio Superiore della Magistratura
Porgo un saluto non rituale a tutti i presenti in particolare ai componenti del comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura e al suo Presidente professor Valerio oggi
Una scuola
Unitaria per una formazione unitaria
Questa frase pronunciata
Dal Ministro della giustizia in occasione della cerimonia di consegna delle chiavi la sede di Castel Pulci che oggi
Ci ospita
Racchiude in sé a mio avviso le senza dell'incontro odierno e definisce icastica mente l'idea che il Consiglio superiore
Nel corso della sua ormai ventennale attività di formazione professionale a perseguito ed acqua
Oggi è
Finalmente
Il giorno del passaggio delle consegne per questa missione
Un giorno importante non solo per il Consiglio superiore ma per l'intera magistratura italiana
La formazioni iniziale e permanente
è
Per il giudice un diritto e un dovere
Essa deve essere organizzata sotto la supervisione della magistratura
La formazione è un importante elemento di garanzia dell'indipendenza dei giudici nonché della qualità e dell'efficacia del sistema giudiziari
Fine della citazione questa citazione tratta dalla Magna Carta dei giudici del due mila e dieci che ha recepito i princìpi condivisi dei diversi sistemi giuridici è un po'
Il legame tra aggiornamento professionale e autonomia e indipendenza della magistratura eh perciò ormai pacifico e inscindibile
Baldo degli Ubaldi che non è fuori luogo credo citare qui vicino a quella Firenze in cui pure ha insegnato notava correttamente come la mente del giudice deve possedere due saldo
Quello che la coscienza
Per non essere diabolica e quello della conoscenza per non essere insistita
Come ha sottolineato il Consiglio superiore in una
Serie innumerevoli di sue deliberazioni a cominciare dal mille novecentonovantasei
Soltanto un elevato livello di professionalità diffusa dei magistrati
Consente all'intervento giudiziario di esse che davvero indipendente ed autori
Se autonomia significa come deve significare non c'ha la possibilità di scelte arbitrarie soggetti Vischi che casuali o frutto di ignoranza
Ma consapevole
E veramente autonoma scenetta autonoma perché è consapevole e culturalmente fondata dare interpretazioni possibili della norma
Del fenomeno reale
E del proprio stesso vuole
Soltanto un elevato livello di professionalità conferisce legittimazione all'intervento giudiziario
Anche a quello innovativo e a quello che afferma la difficile cultura della legalità e delle garanzie
Soltanto un elevato livello di cultura della funzione mette il magistrato al riparo dalla tentazione
Di imboccare la strada delle scorciatoie
Ed era disinvoltura pur di raggiungere un risultato anche giusto
Ed è spesso il magistrato non corretto quello più portato ad improntare i suoi comportamenti all'indifferenza
Verso i valori della persona verso il valore delle garanzie
Verso il ruolo della difesa
In definitiva la professionalità costituisce un fattore indetto inabile di legittimazione della funzione giudiziaria
Sin dall'entrata in vigore del decreto legislativo che ha istituito la scuola il Consiglio superiore si è mosso sempre
In un'ottica
Di leale collaborazione con il Ministero prima
E con il Consiglio Direttivo poi
E ha praticato una interlocuzione assidua per cooperare per quanto i
Propria competenza al concreto avvio della nuova struttura formativa che oggi
Festeggiare
Non posso non rilevare con soddisfazione
Come il ministro si sia fatto carico di alcune esigenze di adattamento del sistema normativo delineato dalla legge
Come
Auspicato fortemente proprio nel corso della cerimonia di insediamento del Comitato direttivo presso la sede di Palazzo dei Marescialli
Mi riferisco in particolare
Alla esigenza di
Unità e concentrazione dello
Fare tanfo normativa erogata a tutti i magistrati italiani sull'intero territorio nazionale
Il più recente riscontro della leale collaborazione tra le nostre istituzioni lo ha dato il Consiglio nel corso del plenum del dieci ottobre nominando il nuovo componente del Comitato diretti
Qualche perplessità permane
Qualche difficoltà ancora la dobbiamo affrontare ma la vogliamo affrontare e superare con questo stesso spinto
Qualche problema esiste a proposito del personale amministrativo da destinare alla nuova struttura lo ha ricordato il presidente Onida ovviamente questa è una competenza del ministro ma il Consiglio offre comunque la propria
Disponibilità a discuterne fattivamente
Analoga disponibilità al confronto viene rappresentata con riferimento ai temi della formazione decentrata e della formazione internazionale alla cui importanza proprio poco fa accennava il presidente ogni
Nell'ambito del contesto europeo e internazionale in particolare il Consiglio superiore a negli anni maturato un patrimonio di esperienze e di capacità professionali unanimemente riconosciuta
Che sarebbe esiziale disperdere
Per l'intera magistratura e per l'immagine dell'Italia e che invece siamo certi la scuola saprà proseguire
La risoluzione del Parlamento europeo sulla formazione giudiziaria del quattordici marzo di quest'anno
Ha richiamato come esempio virtuoso espressamente il piano d'azione varato nel due mila undici dal Consiglio superiore della magistratura per il rafforzamento della cultura europea dei magistrati Italia
In Italia
Il mondo accademico ha manifestato grande interesse per i corsi di formazione organizzati dal Consiglio valorizzando dei contenuti nei circuiti scientifici e offrendo un prezioso contributo a livello di da
Ma il dato più rilevante
è costituito dall'apertura dei corsi di formazione permanente alla partecipazione al contributo dei soggetti esterni provenienti dal mondo accademico dal nota gli ATO dalle altre magistrature dall'Avvocatura dello Stato dai dottori commercialisti da tutte le componenti onorarie soprattutto dal foro
L'auspicata cultura
Comune della giurisdizione e passata e passa anche di
Sono certo che il Comitato direttivo
E la scuola
Sapranno riconoscere e valorizzare questa preziosa attività consiliare proseguendo la senza soluzione di continuità
Non si parte da zero
Ben lo sa il presidente Onida
E con orgoglio per ciò che il Consiglio affida alla scuola questo patrimonio di conoscenza e di capacità professionali accumulato in oltre vent'anni di attività di formazione
Perché continui a rappresentare
Un investimento sui magistrati e per essi sul sistema giudiziario
Che mai come in questo momento può Ederle aiutare la ripresa economica del nostro Paese vi ringrazio
Prende ora la parola il Ministro della Giustizia professoressa avvocato Paola Severino
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Corte costituzionale signor vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura signori componenti del Consiglio Superiore della Magistratura
Signor Presidente signori componenti del comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura signore magistrati signori magistrati signor Presidente e la Corte autorità tutte
Mi sia innanzitutto consentito di rivolgere a lei signor Presidente della Repubblica il mio deferente saluto ed anche il ringraziamento di tutta la istituzione giudiziaria e mio personale
Dell'attenzione che anche oggi ha voluto riservare alla giustizia
Non credo ci siano
Così molti tabù così tanto i precedenti di una così intensa partecipazione
Del Capo dello Stato quindi anche nella veste di Presidente del Consiglio superiore
E la magistratura in questo ambito istituzionale villa infatti signor Presidente ha voluto presenziare sia
Alla cerimonia di insediamento del Comitato Direttivo della Scuola sia oggi all'effettivo avvio della scuola stessa
Oggi abbiamo completato un'opera
E possiamo affermare che dopo due anni di intenso lavoro la scommessa e vinta parlo lei signor Presidente di una scommessa da vincere
Oggi direi che possiamo proprio dire che quella scommessa vinta e che la scuola è una realtà grazie anche alla sinergia con il Consiglio Superiore della Magistratura
Con le istituzioni locali ed i vertici della magistratura della Toscana che hanno saputo svolgere un ruolo essenziale per la scelta definitiva di questa sede
Ed alle quali va il mio più sentito ringraziamento
Ho già avuto modo di dire che la scelta di utilizzare villa Castel Pulci come unica sede operativa della scuola non è stato facile
Ma sostegno di questa non facile scelte
Noi tutti siamo stati però confortati anche dalle sue parole signor Presidente allorché allorché la con il consueto garbo istituzionale cito a riflettere si fosse o meno opportuno istituire in questo momento di particolare difficoltà per il Paese tutte e tre le sedi operative della scuola come CUP prevedeva originariamente l'ASP la legge istitutiva
Ciò ha consentito di assumere con maggiore serenità ma anche con la necessaria fermezza
La scelta responsabile di concentrare in questa unica sede operativa l'impegno per la formazione dei magistrati oggi la scuola gode di una straordinaria collocazione
In un'area in cui la cultura italiana trova le sue secolari radici ed è pronta a proiettarsi nel futuro
In questo storico edificio infatti a seguito di un'eccezionale restauro che fonde insieme antico e moderno si è potuta installare un rinfresco in un'infrastruttura informatica d'avanguardia
Che grazie all'intenso lavoro del Dipartimento per l'organizzazione giudiziaria è stata inserita all'interno dei sistemi di rete ministeriali
Rendendo così impossibile l'utilizzo di tutti i software
A applicativi normalmente in uso presso gli uffici giudiziari
Potrà anche dal modo essere curata nel migliore dei modi la formazione informatica dei magistrati in vista di quella modernizzazione dell'attività giurisdizionale alla quale
Abbiamo sin dall'inizio attribuito tutti un'importanza strategica
Ai fini di un miglior funzionamento dell'intero sistema e che oggi ha trovato un primo sbocco concreto nell'ultimo decreto legge sull'informatizzazione delle notifiche e delle comunicazioni di cancelleria
Sempre nell'ottica della razionalizzazione ed efficienza
Desidero ricordare che grazie al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sia garantita la custodia dell'edificio attraverso la rassicurante presenza in loco degli agenti di polizia ne pensiamo
Da oggi
Qui si lavorerà per garantire a voi nuovi magistrati una formazione d'eccellenza
Che nel quadro delle linee guida elaborate imperfetta intesa
Tra il Ministero della Giustizia il Ministro della Giustizia e il Consiglio Superiore della Magistratura
Mira a costruire una nuova generazione di giudici
Proprio voi sarete in prima linea tra pochi mesi chiamati a rinforzare gli organici nella delicatissima fase di avvio della nuova geografia giudiziaria
Su voi e sui magistrati che verranno nei prossimi anni contiamo di costruire una giustizia più efficiente passando da un modello di giurisdizione non sai
Fondato sulla carta capillarità territoriale ad un servizio giustizia on line
Dotato di maggiore specializzazione delle funzioni è basato anche sulle capacità di organizzare i propri uffici
A voi desidero rivolgere il mio personale benvenuto e gli auguri di buon lavoro consapevole come sono del fatto che state per intraprendere non una professione
Ma una vera e propria missione al servizio dei cittadini e del Paese così l'ha definita
Ben prima e meglio di me il Presidente della Repubblica
Cito le sue parole l'esercizio della giurisdizione
Ed a dire in occasione nato per questa costituisce il contenuto di un servizio primario che lo Stato deve rendere sui cittadini
Assume perciò prevalente importanza
La vostra capacità di calarmi nella realtà del Paese facendomi carico delle ansie quotidiane delle aspettative che nutre la collettività e non dimenticando mai
Che i diritti e gli interessi sui quali siete chiamati a pronunciarmi promanano da situazioni che vedono al loro centro l'uomo con i suoi problemi e le sue ansie di giustizia
Fine della citazione
La legge e la Costituzione che consegnano un compito arduo e complesso l'esercizio del potere
Giudiziaria
A voi
Il compito di non abusarne mai di non farlo anche soltanto percepire al cittadino come un privilegio di casta e meno che mai come un mezzo per occupare la ribalta mediatica conquistando frammento noi
Negli anni trascorsi nelle aule di giustizia di tutto il Paese ho conosciuto tanti magistrati e so bene come nella stragrande maggioranza dei casi questi principi siano quotidianamente praticati e spesso caratterizzati
Da un operoso silenzio ho avuto padre ed Zina distratti
E da oggi la tradizione di famiglia e proseguita da un giovane magistrato che qui con voi
Mi riempie di orgoglio sapere che i valori di equilibrio equità operosità e riserbo che hanno rappresentato per loro
Una regola di unità possano essere trasmessi a chi ora si inoltra in questa straordinaria missione dello ius dicere
E a proposito di esempi virtuosi nessuno si stupirà sia oggi anch'io ne ricordo uno per tutti l'amico ed insostituibile consigliere non ristampa così
Prematuramente scomparso dopo essere stato profondamente toccato da una logorante esposizione mediatica
Particolarmente difficile da tollerare per chi aveva trascorso l'intera esistenza a servizio delle più alte istituzioni del Paese
Cercando sempre di evitare la luce dei riflettori e il palcoscenico della notorietà
Lo cito volutamente in questa sede e lo indico come esempio a voi giovani magistrati perché sono sicura che se fosse ancora tra noi
Indicherebbe a mantenere la schiena dritta
L'equilibrio e il senso del rispetto delle istituzioni anche qualora si tenga
Giustamente avvisati o esposti ad ogni forma di aggressione
Poiché forse proprio questa capacità di resistenza proprio in questa capacità di resistenza al condizionamento si concreta la qualità più alta del magistrato
Mi auguro con tutto il cuore di poter sempre camminare a testa alta orgogliosi di aver seguito questi insegnamenti vi ringrazio
Prende la parola il Presidente della Repubblica
Signor Presidente della Corte costituzionale signori rappresentanti del parla
Punto nella regione degli enti locali signor ministro signor vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Signor primo Presidente della Corte di Cassazione signori consiglieri del CSM cari magistrati in tirocinio
Ecco un forte senso di partecipazione istituzionale e personale che intervengo a questa cerimonia
Inizia finalmente la sua attività la Scuola superiore della magistratura
A conclusione di un cammino come ha ricordato il presidente unità
Iniziato si nel due mila cinque e considero il raggiungimento di questo traguardo che ha avuto come abbiamo sentito tra i suoi principali artefici
Il vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura il Ministro della Giustizia
E che ha attraversato due legislature parlamentari e molteplici alterne vicende politiche
Parte importante del bilancio degli anni che sono stati anche quelli del mio mandato come Presidente della Repubblica e del GSM
Non ritorno su quello che ebbi modo di dire in del comitato direttivo della Scuola e qui saluto nuovamente all'atto del loro insediamento nel settembre del due mila undici
Rinnovo a voi
Che state per assumere le conseguenti responsabilità operative a voi e i vostri collaboratori il più cordiale saluto ed augurio
E sottolineo in particolare il valore della decisione
Di allocare da scuole in un'unica sede
Non solo per severe ragione di Bilancio ma al fine di evitare rischi di difformità nell'offerta didattica meglio garantendone l'impronta unitaria
Ma di tutto quel che attiene alla scuola alla sua fisionomia e alla sua collocazione istituzionale ha detto il Presidente non è da come meglio non si poteva con sapienza e passione e in stretto rapporto con una visione corretta e ampia giustizia come funzione di garanzia e come servizio alla collettività il del mestiere di magistrato
Nel solco dell'esperienza compiuta in questo campo dal Consiglio Superiore della Magistratura
La scuola saprà ne sono certo assicurare una crescita tra i nostri magistrati
Del livello di professionalità arricchendo neanche l'apertura europea
E insieme della complessiva consapevolezza della missione che ad essi assegna la Costituzione repubblicana
Il nostro incontro qui oggi
In questo storico e moderno Palazzo scelto come degna sede della scuola rappresenta per me è anche un'occasione significativa di incontro con i nuovi magistrati in tirocinio
Ed è l'occasione migliore
Per qualche suggestione chiarimento che dedico innanzitutto a loro sulle tematiche della politica della giustizia in rapporto agli sui più recenti sviluppi
è in rapporto a vicende oggetto di dibattito pubblico negli ultimi tempi
Per una più ampia riflessione al riguardo sono lieto di potervi offrire come sussidio spero utile la nuova e conclusiva raccolta ancora fresca ristampa dei miei interventi sulla giustizia
Quali si sono succeduti nel corso del settennato
Chi avrà la pazienza di scorrere
Potrà accogliere numerose costanti avendo io rinnovato a più riprese approfondendo le ho aggiornandole
Talune indicazioni ditemi e di contenuto che mi sono apparse sin dall'inizio essenziali
Non sarò certo ora richiamarle tutte ma desidero sottolinearne almeno qualcuno il filo rosso che emerge potrei dire quello del collega
La riaffermazione tutela del fondamentale valore dell'autonomia e indipendenza della magistratura da un lato a imperiosa e necessità di riforma è rinnovata efficienza del sistema giustizia
E dall'altro alla qualità e al rigore
Dell'impegno del magistrato nello svolgimento delle sue alte e complesse funzioni
Naturalmente
Per la riforma della giustizia sia l'attività e i comportamenti del magistrato si collocano in un delicato contesto di rapporti tra politica e giustizia
E quest'ultimo il nodo che ho più ampiamente affrontato
Nel mio discorso del febbraio due mila otto al Consiglio Superiore della Magistratura nel momento in cui già si resti distrarre profilava l'inasprirsi del contrasto
Tra mondo della politica e magistratura e anche l'acuirsi di un paralizzante conflitto tra maggioranza e opposizione in Parlamento sui temi della giustizia e della sua di forma
Mi permetterete di ricordare due passaggi di quel mio discorso il primo diceva cito
La politica e la giustizia i protagonisti ancor più le istituzioni rappresentative
Dell'una e dell'altra non possono percepire siede esprimersi come mondi ostili guidati dal sospetto reciproco anziché uniti in una comune responsabilità istituzionale
E più avanti riferendomi alla diffusione
Di pratiche il corruzione di altre violazioni della legge penale non occorre che dica quanto quel riferimento sia attuale e scottante affermavo
La rigorosa osservanza delle leggi il più severo controllo di legalità rappresentano un imperativo assoluto per la salute della Repubblica
E dobbiamo avere il massimo rispetto per la magistratura che investita di questo compito essenziali
Un compito aggiungo che il magistrato è chiamato ad assolvere come ho molte volte ribadito
Comunque l'assoluta imparzialità e quel senso della misura che sono il miglior presidio della sua autorità ed è la sua indipendenza
Ecco questi sono stati per me dei punti fermi che non hanno conosciuto l'usura del tempo per quanto molte cose siano mutate dal due mila
E sei ad oggi
Rimane cruciale l'impegno anche di questa scuola a trasmettere dunque un valido Codice deontologico essenziale rimane più in generale ogni sforzo volto a superare
La spirale di contrapposizioni e ritorsioni che hanno negli anni arrecato danni assai gravi alla credibilità della politica e al prestigio della magistratura
Cessano nel più recente periodo avendo i segni di uno almeno tendenziale superamento di quella spirale
E si si sono manifestati nel clima più costruttivo nel quale l'attuale Governo ha potuto operare in sede parlamentare su più versanti compreso quello sempre drammatico e angoscioso delle carceri
E compiuto interventi sul fronte della giustizia
Mi auguro vivamente che questa evoluzione non sia smentita nei prossimi giorni e settimane
Così come recenti segni positivi debbano considerarsi riflessioni e discussioni più schietta in seno alla magistratura
Traggo da tutto ciò l'aspettativa che prove difficili come quelle che abbiamo davanti vengano risolte in uno spirito
Di leale collaborazione istituzionale a Taranto ad esempio
Dove deve essere possibile contemperare i diversi valori un fuoco attraverso la comprensione l'intesa tra magistratura e istituzioni rappresentative nazionali e locali
Scorrendo le pagine di questa pubblicazione potrete trovare credo onestamente di poter dire trasparenza e coerenza e a trasparenza e coerenza
è stata ispirata anche la decisione che a fine luglio ho dovuto prendere sollevando conflitto di attribuzione con la procura di Palermo dinanzi alla Corte costituzionale
Decisione obbligata per chi abbia giurato dinanzi al Parlamento di osservare lealmente la Costituzione e avverta dunque la necessità di una chiara puntualizzazione nella sola sede appropriata
Delle norme poste a tutela del libero svolgimento delle funzioni del Presidente della Repubblica
Decisione obbligata quella preso a fine luglio anche nel riferirsi alla Procura di Palermo
Dopo che da essa è solo da essa nel corso del mio mandato era stata data pubblica notizia di avvenute intercettazione di mie conversazioni telefoniche
Ed era venuto a un'interpretazione difforme da quella che ritengo costituzionalmente legittima
Delle normative vigenti della loro applicazione
Come purtroppo ricordiamo si è tentato da qualche parte di mescolare tale iniziativa di assoluta correttezza istituzionale
Con il travagliato percorso delle indagini giudiziarie sulle ipotesi di trattativa stato mafia negli anni Novanta
Insinuando nel modo più gratuito il sospetto di interferenze smentite da tutti gli interessati da parte della Presidenza della Repubblica
Quel tentativo condotto attraverso i canali di un'informazione sia essa azionari Istica e di qualche marginale settore politico
è durato poco ma ne è stata pesantemente investita una persona
Un magistrato di straordinaria linearità e probità Loris D'Ambrosio
E dedicando a luglio alla sua memoria la pubblicazione che avete davanti a voi io gli ho semplicemente reso il tributo di omaggio morale e di riconoscenza istituzionale che gli era dovuto
Peraltro
Peraltro il conflitto con la Procura del capoluogo siciliano volto a sciogliere una delicata questione di rilievo costituzionale non ha Fuscagni non non offusca in alcun modo il massimo apprezzamento e sostegno
Sempre espresso dalla Presidenza della Repubblica
Per tutti gli uffici e i magistrati antimafia che a partire da Palermo hanno portato avanti con fermezza fino all'estremo sacrificio
La lotta contro la criminalità organizzata il nome dei principi di giustizia e progresso civile consacrati nella nostra Costituzione
Come ho detto rivolgendomi ai magistrati Parlamento palermitani
Unity in Assemblea il diciannove luglio scorso considero innanzitutto un imperativo è un dovere comune
Giungere alla definizione dell'autentica verità sulla strage di via D'Amelio sull'assassinio di Paolo Borsellino
Procedendo su solide basi di indagine a fugare ogni ombra e a sanzionare ogni colpa che possono aver pesato su quei tragici eventi
E sul successivo amento su via e sul successivo sviamento delle indagini e delle relative conclusioni processuali
Concludo rivolgendomi ai giovani magistrati in tirocinio esprimendo profonda fiducia anche
Nell'incoraggiamento e lo stimolo che potranno trarre dalle riflessioni e indicazioni affidate agli interventi svolti o oggi da questa tribuna affrontate
Con
Serenità delle responsabilità che via Pennello non lasciatevi condizionare turbare da contrapposizioni e polemiche nel passato
Lontano e ancora vicino abbiamo bisogno del vostro sguardo fresco e lucido per rinnovare la giustizia in Italia per renderla sempre di più impegna della fiducia dei cittadini
E questo il messaggio che trasmettono voi e ben presto a chi mi succederà al vertice delle istituzioni repubblicane grazie