Radio carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Adesso anche insieme all'idea che argomentate
Guardate
Ma cerchiamo di ragionare qualcosa maggiormente aprite come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi secondi in una città ricca superiore
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque il codice di procedura penale aveva accolto l'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parti di Riccardo Arena questa sera prima di leggere le tante lettere che ci sono arrivate dalle carceri italiane
Vi vogliamo fare entrare per qualche minuto all'interno del carcere Regina Coeli Roma infatti
Qualche giorno fa c'è arrivata una telefonata una segnalazione che evidenziava che denunciava la realtà
Di una persona detenuta ristretta nel centro clinico del carcere Regina Coeli Roma che dire in condizioni a dir poco disumane
Denutrita sporca si tratti di una persona che non è in grado di badare a se stessa è una persona non vedente cieca e gravemente malata
Di cuore quella che tra poco ascolterete tutelata dall'anonimato e anche camuffata la voce di un operatore che lavora nel carcere
Regina Coeli Roma e che ci ha segnalato questa vicenda che potremmo definire di ordinario degrado di ordinaria illegalità
Lei lavora nel carcere Regina Coeli di Roma è vero e alla Regione eccetera
Lei ci ha contattato per segnalare
Un caso assai grave che è presente nel carcere Regina Coeli di Roma il caso di una persona detenuta che è cieca non vedente vero
Ne
Argenteria Calabria c'erano le
Questa persona detenuta dure ristretta
Tra queste le sarà stare per iniziare a Regina Coeli al terzo piano del centro clinico
Reparto che oggi
C'è una cella
Dovettero detenuta questo signore che da un anno che in attesa di giudizio avuta un'operazione già da detenuto come perché per un arresto cardiaco
E allo stato attuale fondere quasi cieco
E quasi cieco e quasi cento e quindi come è stato durante il giorno a orientarsi dentro quella cella le fasce teoria che è l'ora della carta affari a pelle
Aliosca francamente bene la realtà
Però ecco poi quella persona detenuta poi va via e quindi quella quel queste persone dovuta cioè che rimane solo in cella
Che allo stato attuale c'è
Lei ci segnalava
Che poi è la ragione per cui ci ha contattato ci segnalava una condizione detentiva particolarmente disumana che subisce questo
Persona detenuta non vedente Regina Coeli qual è questa condizione Bernardini avrà referente locale Fanelli
Sotto la tutela di un altro detenuto anche qui a problemi sia nell'alimentazione sia la sua nella somministrazione dei nell'inferno dei farmaci
E del cibo
è ovviamente condizioni psicologiche molto estreme
Per cui è abbastanza suscettibile e comunque ha difficoltà a integrarsi sia con gli altri detenuti ossia che con gli operatori
Ecco questa persona detenuta nel centro clinico del carcere di Regina Coeli questa persona di durata non vedente lei dice che ha problemi
Talmente da quanto riferisce mangia palco viene siccome non vede gli altri detenuti
Probabilmente se ne approfittano di lui
Salienti alle volte ad alleviare reiterata cioè gli viene rubato da mangiare perché non vedente
Di fatto essi e succede questo
E invece diciamo gli agenti Obizzi evidenziati i medici come si comportò nei confronti di queste persone del non vedente chiaramente
ANAS
Intorno agli operatori sanitari gli viene detto che nello scorso artata attuale lui non deve stare in carcere viene rassicurato in questa maniera ma nella pratica i documenti attestano che il il penitenziaria non fate nulla per fare per favorire la sua
Eventuale altre forme di detenzione
Perché nei documenti che si era paga dopodiché dicono testualmente che li può essere benissimo integrata nella popolazione carceraria
Nonostante che sia non vedente di seicento che alla fine perché non è
è la vera realtà
Carta
Walter nota lei ha visto questa persona detenuta recentemente
Pieno non artatamente disumano vi dovete se ne rende conto praticamente a un calo del peso corporeo l'ordine del venti venticinque per cento per cui
Alle ossa sinceramente è una questione proprio di
Liguori perché è una delle
Deve fermare perché veramente sta
In una situazione veramente di
Diventata totale
Ecco è dimagrita questa persona non vedente il detenuto a Regina Coeli dimagrita ha difficoltà anche a lavarsi voglio dire a vederla questa persona e abbandonata non soltanto perché non si nutre ma anche abbandonata nell'aspetto
Molta trasandato sì Walter Santagata evidentemente io su questo non posso ovviamente andare a fondo perché ognuno ha i suoi validi però una destra che non vede che sta in un ambiente così ristretto a sinceramente anche problemi con l'igiene personale
Problemi che si notano toscano
Possiamo parlare di una detenzione
Disumane e degradanti ad accatastare
Senta lei prima faceva riferimento alla difficoltà che questa persona cieca detenute del carcere di Regina Coeli a nell'assunzione dei farmaci proprio perché
E cieca non riesce ad assumere i farmaci di cui ha bisogno o c'è un altro problema
Divenne totalmente dai detenuti nel rimettere a fianco
è toccato alla pace
Dovrebbero valere
Appena franamento
Quindi capita che arriva la persona sbagliata viene magari non gli dà la medicina tale raccolta
Locatore
Mi scusi ma gli infermieri che ci stanno a fare del centro clinico di Regina Coeli peccare allarme sociale
Alle parole
Ci sono gli infermieri eccetera
Fanno altro
Diciamo che è andato legato alla
Alla
Ad accudire questa personalizzazione
I detenuti
Questa persona cieca ristretta in centro clinico di Regina Coeli sta da sola in cella durante la notte
Canada già altre persone quanti sono in cella parallela cioè non era stata
Quattro-cinque cooperazione nella lotta all'evasione
Senta lei ci ha chiamato proprio per segnalarci questo caso un caso che tra l'altro verrà approfondito da una delegazione dei radicali ma
Lei quando vede questa persona non vedente ristretta nel carcere di Regina Coeli persona in attesa di giudizio
Ridotto in questi
Questi ma in questa maniera dentro di sé cosa pensa cosa prova per
è opportuno accadevano potrà fare la farà
Credo che
Una persona un essere umano se meritevoli
Ma mi scusi un'ultima osservazione forse lei ci può aiutare a capire perché non possiamo entrare nel carcere di Regina Coeli ma la direzione del carcere è a conoscenza delle condizioni in cui vive questa persona detenuta non vedente
Certo alla conoscenza
Alle tutti i giorni
Ripeto stando a quanto riferisce
Riparto sanitario la tranquillizzare sul fatto che lo daranno parere positivo
A altre forme di prevenzione
Però allo stato
Delle pratiche amministrative vertano risulta perché pare che ci è stato invece un parere negativo perché
La
Parlavate astratto cioè a parole lo tranquillizzano poi nei fatti danno dicono che può rimanere detenuto a Regina Coeli per
Fatto
Errore
Penale occorre valutare l'avvocato dell'accusa
Io credo
Cieco non vedenti preso in giro paradossale adottato
All'avvocato
Sette ma le sembra fisiologico che un operatore di un carcere
Debba chiamare
Protetto dalla norme dall'anonimato debba chiamare radio carcere Radio Radicale per
Denunciare una realtà che dovrebbe essere diciamo risolta all'interno del carcere
Lei me lo deve spiegare io non sono in grado di poter rispondere a questa domanda però io sarò costretto a fare così
Lei è costretto a fare così
Senta un'ultima questione il centro clinico di Regina Coeli è una struttura
Relativamente alla quale sono stati investiti tanti tanti soldi parliamo di milioni di l'Europa eppure lì oggi
C'è una persona detenuta non vedente che è trattata in modo a dir poco disumano e degradante lei ce lo ha ben descritto
Se questo è inammissibile già in un carcere normale figuriamoci in un centro clinico o sbaglio
Chiaramente ragione la struttura è quella che nulla strutturale paragonabile piovana una o la fretta
Piano certo che
Della struttura su cui si lavora quella struttura con cui lavorano gli operatori e quella struttura con cui hanno ricoverati detenuti
Beh insomma questa è una delle tante una delle tante realtà degradate
Presenti nel carcere nel vecchio carcere Regina Coeli Roma un carcere non soltanto vecchio antico antichi si può e degradato un carcere dove la pubblica amministrazione lo Stato ha investito milioni e milioni di euro
Milioni di euro tanti soldi pubblici pere sostenere pere finanziare il degrado esattamente
Quel degrado che abbiamo cercato
Con questa testimonianza no Lima
Di documentare questa sera
E dal degrado di Regina Coeli ci sposiamo al degrado adesso di tante altre carceri italiane perché è arrivato il momento di leggere lettere scritte delle persone detenute nelle vecchie sovraffollate
Patrie galere benvenuti benvenuti nelle carceri italiane
Ci scrive Alexandru dal carcere Rebibbia di Roma che afferma cara radio carcere ti scrivo perché il mio caso eh emblematico di come il cattivo funzionamento della giustizia
Contribuisca e non poco ad aumentare il sovraffollamento nelle carceri devi sapere infatti che il quattro marzo del due mila e dodici sono stato con la NATO a otto mesi di detenzione si tratta di una condanna che non ho volutamente impugnare perché non vi erano i requisiti e perché diventando subito
Definitivo avrei potuto beneficiare anche della liberazione anticipata ebbene anche se sono sette mesi che sono detenuto perché condannato in via
Definitiva e anche se ho più volte chiesto
Alla procura
Di poter a vedere il certificato della mia condanna passate in giudicato non ho mai non ho mai ricevuto risposta la conseguenza è più che evidente non avendo ancora REACH c'è voluto il certificato che attesta la mia condanna in via definitiva mi lasciano mi lasciano abbandonato in una sorta di limbo e per questo non posso chiedere nessun beni Licio e finirò di scontare fino all'ultimo giorno la mia pena invece di poter chiedere come prevede la legge la liberazione anticipata liberazione che ove mi fosse stata concessa mi avrebbe con titoli essere libero già a settembre mentre ancora ancora oggi mi trovo qui dentro sappi comunque che nel carcere di Rebibbia siamo in tanti a seguire radio caro c'era un caro saluto la lettera è firmata Halexsandro persona detenuta nel carcere Rebibbia di Roma e Bessie succede anche questo succede che seppur condannare in via definitiva non riesce
Purtroppo a ottenere i benefici perché non ha l'attestato della famosa definitività ecco nelle carceri succede anche questo dal carcere Rebibbia di Roma ci spostiamo al carcere Don Bosco di Pisa perché ci scrivono da lì tre persone detenute tre persone detenute che ci segnalano un peggioramento delle condizioni detentive presenti nel carcere un Bosco di Pisa una Sul una struttura dove fino a un po'di tempo fa tra luci e ombre la detenzione poi non era così legale invece scrivono queste tre persone detenute appunto nel calcio Don Bosco di Pisa caro Arena siamo tre detenuti
Dividono lassista piccola cella del secondo reparto giudiziario del carcere di Pisa un carcere che per come si è ridotto
Meriterebbe una visita
Dei radicali pensi infatti che oltre a a dover vivere in celle fatiscenti ci costringono a fare la duo cioè imposti talmente esporti rovinati che neanche che neanche i cani ci entrerebbero
Immagini che nelle docce la muffa eh ovunque
E c'è talmente tanto muschio c'è talmente tanto muschio che basterebbe per allestire un presepio un presepio vivente
Per il resto anche noi come la maggior parte dei detenuti d'Italia passiamo le nostre giornate ad Ozieri in cella
Infatti anche qui il lavoro quello formativo non c'è mentre solo per fare Visco Pini o il porta vitto ci fanno aspettare fino a un anno per poi
Farci lavorare soltanto per dieci giorni e persone tre ore
Insomma come dire che anche nel carcere di Pisa la famosa rieducazione
è una parola senza senso o meglio una parola che suona sempre più come una presi in giro fatta sulla pelle dei
Detenuti speriamo tanto di ascoltare anche la nostra voce durante radio carcere anche perché noi ascoltiamo tutti i martedì
E i giovedì la sua rubrica la svolgiamo Constin ma la lettera firmata tre persone detenute nel carcere Don Bosco di Pisa
Dalla Toscana ci spostiamo in Puglia perché Gianluca ci scrive dal carcere di Foggia Gianluca che afferma carissimo Riccardo La Celle in cui mi trovo ho rinchiuso insieme ahimè compagni assomiglia di più a una piccola stanza di un lazzaretto dove non c'è alcuna speranza di essere curati
Prima di tutto infatti viviamo in quattro detenuti dentro un buco di cella e diritti che siamo costretti in condizioni disumane sarebbe riduttivo poi ognuno di noi soffre di gravi patologie patologie che però non vengono non vengono curate io ad esempio sono invalido al sessantasette per cento e ho dei seri problemi
Si Cologgi circa un altro mio compagno di cella invece invalido all'al settantacinque per cento e soffre di continue crisi epilettiche mentre c'è anche un ragazzo qui con noi che è costretto a passare tutte le sue giornate sdraiato sulla branda e questo perché
Gli manca gli manca una gamba
Come ti dicevo e nonostante tali patologie
Viviamo nell'abbandono più assoluto tanto che solo per avere una medicina o solo per avere una visita dentistica dobbiamo aspettare
Nesi e mezzi lo ripeto questa del carcere di Foggia non è una cella è una piccole sovraffollate la stanza
Di un lazzaretto dimenticato dove non c'è alcuna speranza alcuna speranza di essere curati chiave grazie la lettera prima da Gianluca persona detenuta malate non curata nel carcere di Foggia
Adriano poi ci scrive dalla colonia agricola di Isili Isili è un paesino sperduto nel cuore della Sardegna Adriano che afferma care radio carcere anche se sono di Torino
Ti scrivo dalla sperduta colonia agricola di Isili una colonia agricola dove mi hanno sbattuto per scontare non una pena ma una misura di sicurezza detentiva
Misura che come sai si basa non sull'accertamento dell'età della commissione di un reato ma sulla una preso
Ma su una presunta pericolosità dell'internato
Misura che prevede il lavoro come dimostrazione del nostro recupero sociale
Ebbene non solo tale misura e assurda proprio perché
è una detenzione che non consegue a una condanna ma in più nella colonna agricola di Isili
Pochi pochissimi tra noi internati sono messi in condizioni di poter lavorare
Ora la domanda sorge spontanea afferma Adriano dalla colonia agricola divisi che senso ha chiuderci in una casa lavoro se poi qui il lavoro non c'è come potremmo mai dimostrare il venir meno della pericolosità che ci viene attribuita se non possiamo lavorare ma non solo scrive ancora Adriano darà tra colonne agricola divisi ma non solo considera che qui molti internati sono poveri e che anche se il magistrato di sorveglianza gli concede dei permessi questi non possono usufruirne perché non hanno i soldi necessari per prendere pullman aereo e treno e raggiungere i familiari come dire
Noi internati a ISI lì siamo detenuti senza condanna ma siamo anche condannati ad essere i detenuti senza sapere senza sapere la fine
Della nostra pena
Ciononostante ti informo che anche da qui chi seguiamo sempre
Tanto che pure noi abbiamo aderito alla battitura della speranza anche se le nostre firme non te le hanno non te le hanno fatte arrivare con stima e affetto la lettera firmata Adriano
Persona internata nella colonia agricola
Di Isili una colonia agricola quella divisi mister Du avuta
Nelle montagne della Sardegna io che ringrazio Adriano ne approfitto anche vere mandare un pensiero a coloro che sono ristretti in un'altra piccola colonia
E della Sardegna ovvero le persone sono internati nella colonia agricola di tour vino Cologna Greco
Ma istituto penitenziario che pensate non è neanche segnalato ufficialmente tra le carceri italiano insomma un un pensiero a coloro che sono sbattuti
In un posto ancora più sperduto rispetto Isili ovvero a turbina
Dalla Sardegna ci spostiamo in Basilicata perché Mario ci scrive dal carcere di Potenza ed afferma carissimo Arena ti scrivo per segnalati l'odissea giudiziaria che sono vivendo divisa per infatti che da circa un anno sono stato sottoposto a misura cautelare in carcere perché accusato per una rapina una rapina che però io non ho mai non ho mai commesso e dal più di un anno che la mia vita è stata stravolta da un'accusa che si basa su un vago riconoscimento fatto da una signora che ha più di ottant'anni una signora che dice
Di avermi riconosciuto dalle movenze
Durante questo anno di custodia cautelare ho cercato di difendermi io ho cercato di dimostrare la mia innocenza e per questo ho nominato un consulente di parte un consulente che visualizzando il video della sul egli ANSA dove si presume sia stata effettuata la rapina ha stabilito che i rapinatori non erano soltanto uno ma erano due uno altro un metro cinquantanove l'altro alto un metro ottantatré mentre io sono alto
Un metro e settantuno purtroppo scrive ancora Mario dal carcere potenza purtroppo neanche questo elemento di prova è servito quantomeno per farmi ottennero gli arresti domiciliari e ora mi chiedo che devo fare che d'
Devo fare per dimostrare la mia innocenza cosa sarà della mia vita il giorno in cui mi condanneranno ingiustamente ti confesso che ora mi sento non solo indifeso ma anche considerato come un oggetto da scarto e spero tanto che i giudici che mi dovranno giudicare mi sapranno smentire e sapranno fare giustizia insieme a me comunque ti salutano anche i miei compagni ristretti nella cella quattro del calcio di potenza che si chiamano Paolo Rocco il Mirko ti mando una forte stretta di mano la lettera è firmata Mario persona detenuta nel carcere di Potenza
Questa lettera ha una sua riveste rilevanza tra l'altro anche perché
Sono frequenti i casi in cui le persone vengono messe in carcere in base a dei riconoscimenti fotografici
Basati su dei ricordi delle persone
Insomma non c'è non c'è cosa più fallace che il ricordo di una persona ecco perché tra l'altro abbiamo letto questa lettera comunque Mario si manda nell'ordinanza di misura cautelare le conclusioni del tuo consulente e mandami anche
Se puoi gli eventuali rigetti che ha ricevuto perché evidentemente questo caso ha degli aspetti di interesse
Emiliano dal carcere di Monza caro Riccardo e da circa otto mesi che mi trovo detenuto nel carcere di Monza e credimi
Solisti hanno gli impazzire infatti dentro queste mura c'è un degrado indescrivibile e noi detenuti veniamo trattati come pacchi postali da dimenticare
Considera che qui considera che qui in molte celle ci sono dei ragazzi costretti a dormire per terra la maggior parte di noi non ha neanche il sapone per lavarsi
E solo pochissimi i soliti noti sono ammessi al lavoro
Insomma non una carcerazione ma una vera e propria tortura io prima ero detenuto a San Vittore e poi a Busto Arsizio e ti posso dire che in quelle due carceri seppur tre degradate
Non ho mai visto le cose che accadono qui nel carcere di Monza per queste ragioni ho fatto decine e decine di istanze per essere trasferito in un altro carcere perché se adesso qua dentro sono sicuro
Che prima o poi
Mi farò del male
Ti mando un forte abbraccio la lettera è firmata emiliano persona detenuta
Nel carcere di Monza pace scrive un gruppo di persone detenute nella sezione uno a del reparto giudiziario del carcere di Civitavecchia
E sentite sentite quello che ci raccontano cara radio carcere probabilmente il Ministero della giustizia considera noi detenuti di Civitavecchia come delle cavie da laboratorio e ti spieghiamo e ci spieghiamo il perché
Devi sapere infatti che recentemente l'acqua del Comune di Civitavecchia acqua che beviamo anche lui in cella
è stata dichiarata non potabile e al suo interno è stata rilevata un'ingente quantità di scorie di alluminio
Tanto che il Comune di Civitavecchia ha affisso numerosi manifesti per la città invitando alla popolazione sia di bere l'acqua sia di usarla anche per cucinare
Ora ti domande RAI cosa ha fatto in questo contesto la direzione del carcere di Civitavecchia o il DAP per noi
Detenuti noi che abbiamo a disposizione solo l'acqua piena di alluminio la risposta eh
Nulla non hanno fatto assolutamente nulla ed infatti
Noi detenuti nel carcere di Civitavecchia continuiamo ad essere costretti out lutti ad utilizzare
Quell'acqua dichiarata non potabile e piena di alluminio ma non finisce qui noi infatti abbiamo anche scoperto che
Nel carcere dice mi deve e chiaro si fa qualcosa di più per rendere quell'acqua ancora più velenosa infatti la conservano all'interno di cassoni di
è termite ti rendi conto sì di eternit
Questa e la nostra condizione di oggi ovvero dover bere e usare per cucinare acqua che non è potabile che è piena di alluminio e che viene conservata
In cassoni di
Eternit una condizione illegale ingiusta che si somma ha una vita detentiva passate in celle sovraffollate
Senza cure mediche senza lavoro e senza avere la possibilità di pensare neanche a un domani migliore
Ti salutiamo tanto con la speranza che presso si approvi l'amnistia e che si accenda una luce in questo Paese di pochi mesi la lettera è firmata da un gruppo di persone detenute in una Sezione uno Adele parto giudiziario del carcere di
Civitavecchia ragazzi grazie per questa lettere anzi fateci sapere un po'come come avanti questa faccenda dell'acqua che siete costretti a bere e ad utilizzare anche se non potabile e non utilizzabili
Nel carceri e Civitavecchia inutile giocarcela saremo anche contemporaneamente disposti a ospitare anche una dichiarazione del direttore del carcere ICI da vecchia che sappiamo essere persona attenta su questo tema
Poi
Ci scrive Salvatore dal carcere Badu e Carros di Nuoro Salvatore che è una persona condannata all'ergastolo fine pena mai Salvatore che afferma
Carissimo Arena sono un detenuto rinchiuso in un carcere senza luce e senza speranza ma sono anche un uomo ombra già un uomo ombra un uomo che in pratica non esiste
Infatti
Sono un ergastolano o meglio sono uno di quelli che è stato condannato all'ergastolo ostativo il vero fine pena mai ergastolo ostativo che non consente per legge
A noi ergastolani di poter essere soggetti a nessuno esame valutativo da parte del magistrato in poche parole
La mia pena come quella di altri Grasso Lani ostativi la mia pena non finirà mai e uscirò da qui dentro soltanto da morto
Sono entrato in carcere scrive ancora Salvatore dal carcere Badu e Carros di Nuoro sono entrato in carcere che avevo venticinque anni e ora nero quarantacinque
In questi venti anni di carcerazione ho fatto tanti sacrifici per rendere la mia detenzione a vita un po'più sensata ho frequentato corsi formativi
Per il lavoro e soprattutto ho fatto ciò che non avevo fatto mai da Libero ovvero ho studiato ho studiato tanto uno studio che mi ha aperto la mente
E che mi ha aiutato a capire tanti errori commessi
Sta di fatto però che qualche mese fa quel minimo quel minimo tentativo di dare un senso a questo ergastolo è svanito è svanito nel nulla infatti
Mi hanno preso e mi hanno trasferito lontano nel carceri Nuoro una struttura dove non c'è nella possibilità di studiare né tanto meno quella di lavorare
Ma c'è anche di peggio infatti nel carcinoma Oro Noyer Grasso Lani non viviamo in celle singole ma siamo ammassati in cinque all'interno di una piccola cella
Chi lasci immaginare
Cosa sia questa nostra vita ed infatti come potranno mai vivere cinque ergastolani chiusi tutti quanti insieme per vinti due ore al giorno in una cella cosa cosa si potranno mai dire
In queste lunghe ore quali cambiamenti positivi potranno mai vere
Delle domande
La risposta a queste domande sono più che evidenti scrive infatti salvato dal carcere Badoer Carosi Nuoro
E io sento che dentro di me invece di andare avanti subisco una regressione e come se sessi tornando indietro
Ma se questo e l'ergastolo di oggi perché allora non ci ammazzano prima
Ora ti lascio ti ringrazio tanto fatto sentire anche la mia voce la voce di un uomo ombra di un uomo che non c'è la lettera c ma da Salvatore persona detenuta nel carcere Badu e Carros di Nuoro
Salutiamo Vincenzo nel carcere di Rieti che afferma non solo di essere stato condannato perché mal difeso ma che ferma anche che avendo bisogno di cure fisioterapiche non riesce a punto da essere curato salutiamo Roberto al carcere di Foggia che
Bravo si è iscritto a radicali italiani salutiamo Diego dal carcere Oprah di Milano che denuncia alcuni atti di violenza Medioevo facci sapere in modo più preciso di cosa si tratta salutiamo Dario dalla terza sezione del carcere Ucciardone di Palermo Khelifi riesce di dover scontare la sua pena in condizione di poco disumane
Salutiamo Rocco dal carcere di Palmi però con la tua precedente lettera non mi è arrivata questa è la comunicazione che ti aspettavi Angelo dal carcere Busto Arsizio che o oltre ai Grammy solo sovraffollamento ci segnala che da lì non riescono più ad ascoltare le frequenze di Radio Radicale qui non riescono più ad ascoltare radio carcere salutiamo Pino Maio Franz e Mario dal carcere di
Alba spero di avere detto beni nomi salutiamo c'era un che è un cittadino malesi anno che si trova e detenuto nel carcere di Prato salutiamo Andrea dal carcere di Biella e Cinzia dal carcere di Trieste
E allora come al solito prima di salutarvi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno chiamate se siete da poco usciti dal carcere chiamate se avete subito un'ingiustizia dal processo come quella che ha subìto Luca e che avete ascoltato questa sera
Vi ricordo che siamo anche presenti su Facebook basta cercare il nome Riccardo Arena e di spunterà fuori il SIN lo
Di radio carcere su Facebook di ricordo il nostro indirizzo e-mail ovvero radio carcere
Che oggi sola radio radicale punto ittiche
E poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come migliorare il legame che c'entra voi che state incarcerati e noi che cerchiamo di far sentire la vostra voce e le ingiustizie che subite questo l'indirizzo radio
Radicale
Rubrica radio carcere via
Principe Amedeo
Due
Zero zero uno
Otto e cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere
Non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette dal silenzio e da quelle quattro mura a e poi mi raccomando chiedete i vostri familiari di inviarvi la scheda elettorale
Tenetevi pronti preparata e mi alle prossime elezioni
Politiche amministrative e regionali che ci saranno chiedete i vostri parenti di inviarvi in carcere la scheda elettorale
Grazie a Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un cast a me e da una cella sovra affollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione
Sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Okay cadesse
Hanno anche nella linea che
Abilitate aumentate maggior in particolare
Qualcosa
Acquisite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino assecondino UNAGIPA dica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale
Ovviamente il cinque il Codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento