Intervista a Donatella Poretti sull'esame del disegno di legge in materia di diffamazione

Radio radicale siamo con la senatrice Donatella Poretti del partito democratica radicale oggi siamo a sul disegno di legge sulla diffamazione siamo arrivati a un passo dal naufragio in Aula
Che cosa è successo ieri era intervenuta
Ribadendo la posizione radicale di difesa dei tifa Amati dichiarando di favorevole alle pene detentive ha una posizione che ha sollevato qualche
Discussione ecco anche qualche sorpresa come le ha interpretate che cosa hai detto
Ma intanto cerchiamo di fare il punto qui stiamo facendo una legge sulla diffamazione che prende il punto di vista soltanto del diffamatori
Perché questa legge parte con uno specifico obiettivo e da uno specifico caso c'è un direttore di un giornale che è stato condannato ormai fino all'ultimo all'ultimo grado
Per aver pubblicato un articolo diffamatorio nei confronti di un magistrato è probabilmente questa celerità
Della
Della condanna in primo secondo e terzo grado è data proprio dal da da questi protagonisti direttore di un giornale
E magistrato la persona diffamata
Per i probabilmente tanti diffamati ignoti questa celerità non c'è e non c'è stata direttore del giornale che ha pubblicato un articolo firmato in maniera anonima
In cui si dava una notizia appunto diffamatorie completamente a falsa in questi casi si chiede la rettifica la rettifica non è stata fatta
Si prevedono delle sanzioni economiche le sanzioni non sono state pagate quindi va da sé che come ultimo ultima istanza c'è la pena detentiva io ricordo che diffamare
Una persona pubblicare una notizia falsa in alcuni casi può ucciderla
Può infierire in maniera letale un
La il la persona che si è sentita diffamata soprattutto se non c'è rettifica se non c'è
In qualche modo chiarimento DD della dalla Iride della realtà o altro questo è un reato non solo contro la persona contro il diffamato ma anche contro
La la libertà di stampa e la libertà di essere informati dalla stampa è un qualcosa davvero di grave
Quindi il dibattito sulla possibilità e non sul volere il carcere per i giornalisti che togliamo togliamo di mezzo questo aspetto folcloristico la possibilità che una sanzione
Massima come quella appunto del carcere la possibilità che questa sanzione possa esistere nei confronti di una persona che di fama
A mezzo stampa ha una possibilità che può essere presa in considerazione abbiamo detto in particolar modo sono intervenuta io in Aula ma a nome comunque di tutti e tre i senatori
Perché il reato è gravissimo
Poi parlare di situazione dell'illegalità italiana dell'illegalità delle carceri della possibilità delle pene alternative di scontare in maniera diversa il carcere
Di un'amnistia per tutti quelli che stanno anche giustamente detenuti in Italia questo è un altro discorso ma non
Si potrebbe fare per fare un discorso teorico sull'abolizione del carcere dell'istituto carcere in quanto tale
Ma appunto non non mischiamo le cose
Il problema è che siamo arrivati a un disegno di legge portati da un caso appunto singolo che è quello del direttore di un giornale del giornale
Che a questo punto e un che un diffamato corretta e che si vuole salvare dal carcere
Carcere il quale lui stesso evidentemente vuole andare perché non ha fatto nulla per evitare che si si arriva false
A questa conclusione allora o
In questi casi qui se si fanno le leggi ad personam che non scandalizzano interi a nessuno se quella leggiate persona non va a risolvere altri casi che devono essere risolte devono essere affrontati
Non era questo il caso però tra la pressione di risolvere un caso particolare di un di formatore a e le pressioni degli organi di stampa che hanno parlato di una legge bavaglio il risultato è che siamo ad una legge che
Sicuramente
è tutta sbilanciata a favore dei diffamatori e non guarda assolutamente all'onore alla reputazione dei diffamati
Stavate avevano chiesto almeno di fermarci
Di sospendere questo dibattito perché più va avanti e più rischiamo di complicare una legge e quella che attualmente in vigore che nei fatti non viene applicata ma a a peccato e per a danno de di fama
Ecco però lo scontro grosso oggi in Aula c'è stato sulle sulle pene detentive
C'è stato uno scontro forte tra Rutelli e Li Gotti sulle sulle
Sulle pene pecuniarie qual è la giusta misura che può salvaguardare l'esistenza dei giornali
è rischi e queste che appunto l'aver voluto togliere poco ancora non non è stato fatto nulla perché non è stato votato l'articolo uno in cui effettivamente si toglie il reato
Il la pena carceraria però
Questo è l'obiettivo della legge ok di eliminare la pena a detentiva come pena massima per il diffamatori
E quindi
Va sostituita da adeguate adeguate sanzioni economiche e pecuniarie
Il rischio è che più e levi le sanzione e le pene pecuniarie e più c'è il rischio
Che possano essere viste soprattutto dall'altra parte dei giornalisti della libera informazione come un a possibilità di controllare i giornalisti e i giornali e tra virgolette di minacciare la loro chiusura per delle sanzioni elevatissime allora si paga da un punto se sono troppo alte
E e sono così rischiose allora passiamo alle
Però non è cioè intendiamoci non si può perfino ridurle a zero e allora dare libertà il mandato di diffamare e di spendere anche mille euro per questa diffamazione e di dare il tempo così di una rettifica fatta in fretta e furia
Io credo che questo non non lo si possa consentire non lo si possa fare quindi si è riaperto il dibattito non punto cruciale o si segue un'impostazione la si segue seriamente
Ok eliminiamo il carcere ma andiamo a fare una serie di norme che costringano però poi i giornali o le testate o quant'altro a dare una giusta corretta rettifica e a pagare se non appunto con la sanzione penale a casa a pagare con la sanzione
Economica e quindi a pagare e pagare i soldi però è il problema è che questa fretta di fare una legge in Aula
Con emendamenti improvvisati anche scritti in fretta e furia rischia di fare una legge pessima e di non risolvere appunto null'altro che un caso singolo che è quello da cui siamo partiti
Ecco ma penso che al di là di tutto questo del diciamo dopo che si era usciti dalla Commissione
Con un accordo precario ti aspettavi tutta questa confusione in aula e pensi che questa in realtà poi sia la spia di voler far saltare tutto senza che nessuno capisca di chi siano realtà alle responsabilità di questo fallimento
La vicenda è partita male perché è partita con un disegno di lui di legge che doveva essere un disegno di legge come si dice in gergo
Bipartisan e in realtà non era bipartisan perché non c'erano opinioni condivise all'interno dei Gruppi maggiori o comunque di tutti i Gruppi sul fare quel tipo di intervento lì
In Commissione giustizia si è subito visto che non avrebbe retto e perché alla prima occasione non siamo in uscita toglieva deliberante
Ma nella seconda occasione la delibera ante è stata tolta dalla dalla Commissione giustizia quindi era evidente che non teneva non c'era un accordo
Il testo che è uscito dalla
Dalla Commissione è stato un testo votato in fretta e furia per arrivare in Aula Sempre per questa fretta di risolvere un caso singolo in tempi in tempi rapidi
E e non ha retto di fronte a una più di cento di cento emendamenti di fronte ai quali
Alla prima pronuncia dei relatori sul loro parere il loro parere era quello di rimettersi all'Aula
E va va da sé che cento più di cento emendamenti in cui i relatori non si esprimono non può altro che provocare una una una legge scritta in maniera a
Condivisibile o meno a togliamolo di mezzo ma una legge che non no non tiene proprio da un punto di vista giuridico che rischia di contraddirsi di scrivere delle cose e sbagliate da un punto di vista tecnico
è quindi prima le sospensioni poi tentativi dirgli accordarsi ma è un accordo che non tiene perché
Ribadisco non si guarda dalla parte del diffamato si guarda dalla parte del di formatore il tutto sotto le pressioni dei giornali di quando che dicono che questa è una legge bavaglio
Ecco un'ultima annotazione dicono del sul come si sono sbizzarriti si china una in Commissione sugli emendamenti qual è stato l'emendamento più insensato che hai visto che è stato presentato tra le tante sorprese che ci ha regalato questo provvedimento
Allora faccio una da un'auto un auto denuncia probabilmente il nostro quello che chiedeva di abolire l'ordine dei giornalisti perché se c'era un caso avendo in cui si dimostrava l'inutilità
Dell'ordine dei giornalisti battaglia decisamente storica dei radicali era questo l'ordine dei giornalisti non è servito a vigilare sul direttore di un giornale che pubblicava
Articoli diffamatori non l'ha sanzionato non ha impedito quindi non ha impedito con un suo iscritto facesse ciò per il direttore gel di un giornale non è riuscito a impedire che un non giornalista addirittura non solo non iscritto all'ordine ma radiato dall'ordine pubblicarsi
Articoli diffamatori e non venisse scoperta non venisse alla luce chi era
Ecco più più inutile vicenda in cui si è dimostrata la l'inutilità
Era proprio questo evidentemente era così fantasioso questo emendamento che è stata infatti dichiarato ammissibile in Commissione e inammissibile in Aula perché probabilmente sarebbe anche
Stato votato
Bene allora almeno aspettiamo gli eventi e venerdì prossimo per vedere come finirà grazie ringraziamo la senatrice Donatella
Poretti radicale nel nel gruppo del Partito Democratico