L'intervista è stata registrata sabato 23 ottobre 1982 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Crisi, Galli Della Loggia, Partito Radicale.
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Continuiamo ad occuparci della al dell'articolo di Ernesto Galli della Loggia pubblicato sull'Europeo in edicola Roma da venerdì nella rubrica Prima pagina della Loggia si occupa del prossimo congresso radicale
Il titolo del suo articolo è perché i radicali sono in crisi perché è difficile che ne schema
Ma al di là del titolo l'articolo come abbiamo visto a una serie di riflessioni abbastanza abbastanza interessante abbiamo sentito l'opinione di Gianfranco Spadaccia ora ci ci dice la sua
Vice Segretario del Partito Radicale Giovannini
Ma in se vogliamo partiamo dal titolo
Parliamo dal titolo che Tito piuttosto curioso per questo articolo devo dire parte mia abbastanza stupito perché è un titolo inadeguato ad esprimerlo
Difatti non penso che sia poi di Galli della Loggia ha questo titolo può sembrare
Uno dei tanti che in questo periodo compare sulla stampa italiani al dito alcuni in crisi difficile che ne escano eccetera invece questo di Galli della Loggia credo che sia uno dei contributi più seri che è venuto da parte della stampa scritta al dibattito del partito radicale
Fra i tanti che conducono un'analisi superficiale liquidatoria questo di Galli della Loggia sicuramente non è e anche c'è un mutamento mi pare nella stessa persona di Galli della Loggia perché un anno fa invece ci ritrovammo a criticare anche con asprezza un suo intervento che sembrava atteggiarsi in modo diverso
Da questo vale a dire
Sembra un pochino prendere questo foglio che per sradicare fanno un po'di carta straccia mi pare fosse sull'Espresso mi pare che il tipo di analisi sia decisamente resa acuta sia diventata specifica e
Intelligente
Ecco allora vediamo un po'i punti i passaggi di questa analisi ovviamente chiedendo una serie di pari arde esponenti radicali su questo articolo che appunto come dicevi tu si inserisce di fatto nel dibattito precongressuale per la per la sua serietà
Non non ci serve scelto no un un passaggio per punti all'interno dell'articolo ma piuttosto una serie di pari se c'è un parere c'è un parere che mi pare positivo di Galli della Loggia rispetto al ruolo di opposizione del Partito Radicale
Che dice Galli della Loggia non è un polo posizioni di sua Maestà come il gruppo Democrazia proletaria o il partito liberale mi tale da chi duramente eccetera e quindi c'è questa questo aspetto viene colto ed è un aspetto che i radicali hanno rivendicato più volte
C'è però il problema del passaggio da piccolo gruppo l'opposizione ha partito che si pone una progetto politico molto grande al di là Hariri sfondamento del sistema Paris fondamento del sistema partitocratico col problema
Che peraltro appare come il filo conduttore di questo congresso radicale riposare duri tutta la vita del piazzale di Calais vede bene ed è giusto certo sempre la rinuncia permanente altri all'ex il partito dell'uno del due del tre per cento e l'ambizione viceversa di e per questo nasce il partito radicale altrimenti penso che il nucleo storico del partito radicale avrebbe potuto con facilita e direi anche con fortuna
Politica in termini di mestiere politico essere componente di altro partito di governo o di opposizione con un peso un rilievo visto dalla sua capacità ha il suo mestiere anche politico ma viceversa l'ambizione di essere altro e cioè di essere partito
Di sfondamento del sistema partitocratico con una serie di iniziative di temi che affrontino che attraversino orizzontalmente il prospetto partitico e dicerie alloggia che è un brindisi con da proprio perché
E il in partito radicale espressione della crisi della democrazia italiana e del tentativo difficilissima divenirne a capo
E comunque individua il partito radicale come una delle poche carte di riserva della democrazia italiana ecco io qua volevo fare un ragionamento perché questa è che legato all'analisi che successivamente fa Galli sulla leadership sull'esercizio di leadership di Marco Pannella ecco in questo ho sempre trovato abbastanza carenti negli osservatori politici
Una un'attenzione e cioè che invece del Partito Radicale oggi come oggi nel momento in cui la vicenda caldi per esempio vanifica qualsiasi ricerche qualsiasi rincorsa al dibattito sul sui modelli e sugli schieramenti dal Polo laico al centrosinistra nuovo alla nuova alternativo al rilancio del compromesso storico o a non so che cosa
Ecco nel momento in cui questo sistema partitocratico appare sempre più un tutt'uno nella sua nei suoi momenti della verità perché i momenti della verità sono per esempio quelli del della vicenda caldi e dell'intreccio
Gli interessi che sono alla base del sistema partitocratico così come viene qui definito ebbene io penso che il partito radicale sia una delle poche carte di riserva della democrazia
Italia
Ma indipendentemente direi quasi a prescindere persino ormai dal contenuto delle nostre stesse lotte cioè per come esso è organizzato di per sé fosse organizza
In questo modo a destra tanto per semplificare posso organizzato in questo modo al centro dello schieramento politico fosse organizzato ovunque organizzati in questo modo e con questo Statuto
Per cui si arriva a dire poi in realtà Marco Pannella e garante della diversità del partito e la normalità sarebbe la sua morte e Marco Pannella garantisce che ci sia il non partito
Ecco io penso che qua dice verso a Vicenza andrebbe bisognerebbe sarebbe necessario approfondire andare oltre
Vale a dire è stato Ina atto è stato costituito sono state date delle linee direttrici a a alla costituzione all'organizzazione del partito con lo Statuto lo statuto di ormai che ha un'età Statuto che ormai è un'età veneranda intuizione per l'epoca assolutamente straordinaria che ricalca un po'il modello laburista e un po'altri in particolare per quanto riguarda gli organi statutari del partito il loro esercizio di mandato nel corso di un anno siamo più direi di fronte al modello presidenzialisti come il piano sempre così almeno lo accostato io e quindi c'è il tentativo di costruzione e del del partito nuovo quando Marco Pannella dice in realtà abbiamo vissuto i miracoli sono stati con
Gli ultimi racconti ci vengono riconosciuti anche quest'articolo comunque quelli che tutti e conoscono i miracoli per la democrazia italiana in pochi e tutto questo è stato possibile grazie
A quel modello organizzativo grazie a quell'intuizione grazie quel pezzo di teoria politica e che io penso che questo sia vero e non lo dico qua con delle riserve mentali quasi obbligatoriamente a dover difendere il ruolo del partito rispetto al peso che ha avuto il fenomeno diverse di per sé significante che è quello del Pannella uomo politico che comunque c'è esiste e di tutto il peso della sua capacità e della sua forza ma io credo che attraverso quel quell'intuizione dello Statuto in realtà sia stato messo un mattoni in più che ha consentito il miracolo radicale senza il quale alcuni miracoli radicali non non ci sarebbero stati
Ed è vero che ci sarà sempre probabilmente una spinta di carattere interno in perno magari l'armata come dice Galli della Loggia per come come spinta di quello che un'insopprimibile desiderio di normalità di normalizzazione di stabilizzazione di un settore della cosiddetta base dei cosiddetti quante
Ed è chiaro che altrettanto la normalità
Sarebbe in questo senso credo la nostra fine e de a
Terzo fatto altrettanto un curioso che non si noti poi e non si dia il giusto rilievo era quello che già dicevo che credevo proprio di capirlo al congresso di Genova e che cioè il fenomeno Pannella rispetto al partito radicale e un fenomeno assolutamente origina
Alé assolutamente
Specifico rispetto a altri esempi di leadership del panorama politico italiano cioè che è ben vero che da Togliatti a Ugo la Malfa da Giorgio armi tante a Pietro Nenni da Giuseppe Saragat a Giovanni Malagodi e così via altri leader politici potrebbero essere qui citati il il potere sul sul partito il potere nei confronti dei militanti nei confronti degli iscritti in realtà si traduce sempre i controllo in leadership che controlla o controllo di apparato con una necessità fisiologica dell'essere sempre segretario del partito o controllo del denaro ero del finanziamento pubblico attraverso appunto ancora il finanziamento di un apparato che sorregge le tesi della maggioranza del partito e quindi il segretario mentre la storia di Marco Pannella rispetto al partito radicale in presenza di di altri dirigenti politici che alti dirigenti politici per poi è facile liquidare in questo gioco abbastanza me Cani che banale dire va be partito radicale e Marco Pannella tout-court ecco non è vero perché siamo in presenza di una generazione di
Di militanti politici e di dirigenti politici estremamente validi estremamente capace stranamente maturi per esempio ho difficoltà riferirmi cui esempio Gianfranco Spadaccia
E altri nomi potrebbero essere fatti il fenomeno della leadership di Marco Pannella un fenomeno assolutamente originale perché e fenomeno di influenza sulla vita del partito e non di potere diretto di potere diretto sulla vita del partito influenza che a volte si traduce nell'esercizio diretto della leadership vale a dire con un'assunzione di responsabilità per esempio la s'Gray Feria del partito radicale e a volte invece si è trattato di esercizio di leadership attraverso quello che produceva al di fuori del corpo politico radicale all'e sterno con le leghe con
Le iniziative con quanto appunto sapeva mettere in opera e questo ci differenzia da tutte le forze politiche italiane sì
Mi pare però che nel prosieguo dell'articolo voi Galli Della Loggia ponga alcuni problemi
Il primo non è un problema che peraltro ha posto solo Galli della Loggia è un problema di fra l'altro mi pare sia stato interno anche al dibattito del partito radicale in questi anni gli ultimi du ho in particolare dice Galli della Loggia che hanno cercato di proporre direttamente come oggetto di programma dei principi morali in tutta la loro assolutezza
Questo dice Galli della Loggia è un grosso problema per riuscire poi a impostare una battaglia politica che per esempio non sia riesca ad evitare la demagogia e poi proprio in conclusione dell'articolo fa un traccia una linea di ipotesi proprio organizzativa proprio di di forma partito abbastanza abbastanza inquietante almeno dovrebbe dovrebbe inquietare
Ed è quella della sostanziale tendenza dice Galli della Loggia del partito radicale del rischio anziché il partito radicale diventa qualcosa di simile ai partiti comunisti nel periodo fra le due guerre mo'
Sì condannati dalla loro fede nel valore Palin genetico della rivoluzione mondiale per non poter far politica dei loro paesi già lo diceva l'anno scorso mi pare anche prove radio radicale dicendo che ricorda un pochino alle spalle
Sapersi internazione la lista
E così via
Sì c'è questo aspetto ma infatti l'articolo di Galli della Loggia poi mi trova in dissenso su numerosi punti ed è articolo nel contempo mi pare di ottimo livello politico in sostanza è vero questi punti questo punto e quello portante il filo conduttore di tutta la seconda parte di questo intervento
Principi morali nella loro assolutezza etica quindi e morale non sul piano da concreta lotta politica per così dire l'assolutezza emotiva dell'istanza morale con la inevitabile demonizzazione tendenza demonizzazione degli avversari e così via
E con io questo questo genere di obiezioni in questo sì penso sia tracciabile una
Un parallelo anche di carattere storico
Con la battaglia sul divorzio
Io penso non si debba dimenticare
Di fronte a quanto diceva un giorno del luglio passato anche ad Aldo Ajello di fronte a chi nel negli anni Sessanta diceva I Radicali denunciano questa battaglia
Che era follia
Dare regolazione dare sistemazione giuridica e normativa ai sentimenti e lo diceva a sinistra e lo diceva con fortissimo senso apparente a nostro avviso velleitario del realismo politico
Ecco oggi il paragone lo si possa tracciare
Cioè non si può dire che noi siamo sul piano dei principi morali e non siamo sul piano della politica quando noi per esempio chiediamo una inversione di tendenza
Nella politica dello sviluppo e per la salvezza di vite umane minacciate all'Olocausto della fame questa battaglia in realtà credo che Galli della Loggia nulla comprenda non non senta non una non la sento non avverta come necessaria indispensabile come capitolo di pace come momento di costruzione della pace come unico momento possibili costruzione della pace
E qua non si tratta di principio morale qua si tratta di precisa analisi politica contro che cosa
E lo diceva per esempio Franco Roccella nel suo di partito con Aldo Ajello contro il pendolo se apriamo il discorso fame lotta all'Olocausto lotta lo sterminio per fame se apriamo questo questo discorso contro il pendolo che fa oscillare in continuazione le posizioni delle forze politiche dal minimalismo assistenzialistico la carità pelosa cosiddetta e comunque un minimalismo fallimentare che mai nulla risolverà e tende ad essere in operativo sul piano appunto della attività e l'altro pendolo quella della
Del del nuovo ordine economico internazionale che dovrà arrivare un giorno e chi rappresenterà per tutti soprattutto per i popoli sfruttati il momento del riscatto ecco no questo questo pendolo è presente all'interno della stessa sinistra ed in tutto il panorama politico italiano
Il tre milioni divisi subito con le firme consapevoli sempre di fatto perché rivelano una contraddizione la comprensione dell'uomo della strada che dice no qualche cosa bisogna fare qualche cosa dobbiamo fare qualche cosa si deve fare adesso ora c'è a partire dal grande per grande spartiacque spartiacque morale etico politico culturale del dire si passivamente o del dire non all'Olocausto mi ribello e quindi e non mollare ma è non mollare degli anni trenta e non credo che ma si possa essere ci possa essere un accostamento con quell'esperienza dei partiti comunisti fra le due guerre mondiali io vedo in questo il collegamento proprio e l'ho detto con quel concretissimo sarde Mignano e con quella tradizione del non mollare della G le subito non attivisti talmente ma con lucidità con lucidità anche apparati disperata con lucidità a Tati fatta di solitudine come Alcide do una fortissima una fortissima capacità di tensione certo ma anche di sintesi politica il progettualità politica quando io ho paura in questo senso perché leggo ancora sull'Europeo
E vi dico siamo alla altro che alla al mollare della Presa partitica sullo stato siamo al Principato democristiani non sono più la democrazia cristiana quando mi spavento leggendo che Ciriaco De Mita dice in trent'anni in quarant'anni la Democrazia Cristiana fatto solo battaglie di libertà una sola non è stata battaglie di libertà ed è stata quella del divorzio ma l'abbiamo fatto per coerenza con la nostra fede ecco introducendo questa parola io credo che si vada verso tempi in cui grandi devi forza di questo genere e anche di di tensione interiore certo di etica di moralità finalmente tenderanno a re introdursi nella politica purché altrimenti la politica sarà sempre più la politica del distacco di milioni di uomini e di donne da quello che è il prodotto il portato di questa politica tremende terribile che si sta facendo che sta conducendo in questi anni ecco ho paura perché limita gioco una ripresa totale in termini di schermi in termini di chiavi interpretative della vita politica il divorzio poi che la sinistra non ha saputo comprendere tutto si fosse unificato la sua forza il divorzio non diventa più una grande battaglia dell'alternativa contro la piovra clericale contro il clericalismo come cemento qui sono d'accordo con Angelo Panebianco così come sono da ho con Angelo Panebianco che i radicali non sono mai andati di moda Galli della Loggia invece dici radicali non sono più di moda su la storia radicale estone di tutto ciò che antico e che può essere il nuovo ma sempre controcorrente sempre tremendamente minoritari sul piano dell'attualità
Naturale ecco altri sono quelli che vanno a fare i convegni e con i sarti italiani con Versace Armani non so con chi non li conosco ne manco ecco invece temo molto di più fare mansioni quali questa di De Mita perché la sinistra non ha la capacità di di cogliere il senso di cosa poteva essere di cosa è stata nel cuore di milioni di persone quella bandiera ecco
Non tentiamo di alzare delle bandiere quindi la bandiera della lotta contro l'ho causato e tentiamo di tradurle iniziativa politica diretta che non ha niente a che fare con la rivoluzione palingenetiche non ha niente a che fare con tutto ciò etnei demonizziamo il nostro avversario facciamo leva su tutte le sue contraddizioni
Certo quando oggi assistiamo a Lagorio che dice l'esercito somalo ha bisogno di molto per difendersi e non glielo daremo de diciamo che c'è un concorso diretto in una politica violenta del presidente Siad Barre e della della giunta militare sono ma la queste sono ormai collusioni estremamente preoccupanti in un panorama della stampa per cui queste notizie si possono apprendere per esempio dal Financial Times a giugno
Ma non c'è un giornale italiano che abbia di il becco di dire bah su una vicenda di questo tipo e quindi non sono accorato una mente su questo
Si tratta
Di riprendere anche di ridare corpo forse in questo la maturità radicale dopo una giovinezza una Giorgio ventuno di un certo genere di Kale ci può essere una maturità radicale estremamente legata a quella grande scuola quella grande dottrina che la vera dottrina seppellita culturalmente politicamente del nostro paese del concretissimo Salvemini hanno degli Ernesto Rossi della Néstor Rossi che dice critiche che sembra tira fuori la cosa più mostruosa la cosa più utopistica la cosa più pazzi per farla rivoluzioni in Italia ridendo guardando le prime avvisaglie sessantotto ICI per fare la rivoluzione in Italia basta una bomba carta sotto il palazzo delle tasse ed è che imposta ecco io però in quello una grandiosità di pensiero molto grossa
E concretissimo che un modo di vedere le cose al quale ci dobbiamo assolutamente riallacciare di cui fa fa parte il capitolo tre mila miliardi di lire per provare a portare vita quei tre milioni di persone otto migliaia di lire per l'acqua e in quella parte della Sicilia poche migliaia di lire per costruire tot case e così via questo penso sia sempre più a questo si debba tendere
Bene credo che a questo punto il tuo pensiero sull'articolo sia più che più che chiarito avevi parlato di una serie di punti appunto di di disaccordo con l'articolo ma mi pare che riabbia gli abbia enucleati sì non so se ne hai altri da aggiunge le sue cosce questo inizio i radicali non sono più di moda corteggiati dai mass media quando la loro immagine
Per percepire come trascinarsi no noi non siamo mai stati di Monza assolutamente nel negli anni Sessanta perire le sedi
Al fuori non era proprio di moda parlare di divorzio in quell'Italia anche a sinistra era la cosa più contro moda
Non appena finito il divorzio accenna ma l'abortì dirigenti comunisti ci dissero adesso mica verrete a parlarci della Bortot Santo Iddio ecco perché i Catto UDC e così via non eravamo fatto di moda non sono mai stati corteggiati in realtà dai dai mass media
Dal settantasei al settantanove e Katie moda un attimo di moda finché quando con la forza la verità dando gambe alla verità per esempio sul caso leone abbiamo fatto la campagna la Lockheed e così via perché
Naturalmente la si poteva fare c'erano tutti i margini per condurla ma ecco il il periodo della moda radicale la moda radicale io non la vedo così come adesso ma chi sono questi radicali sono gli Hare Krishna con la loro fame nel mondo sono gli arancioni ecco non solo di mode ma che fanno fanno il Requiem alla radio fanno che stanno a fare sono diventati Patti tutto meno che di moda tutto menti culturalmente maggioritaria però questo Paese l'abbiamo cambiato così e facce che poi si quindi il Martelli o non so chi a raccontarci che adesso bisogna fare la fila via dei meriti e dei bisogni perché si è compiuta la rivoluzione dei diritti civili in Italia ebbe forse lo sappiamo anche noi che qualcuno la rivoluzione diritti civili in Italia la cambiata cedola si sarebbe che inviata come i comportamenti e le metodologie e l'attenzione veramente la e la piccola stupida politica dell'arrembaggio qualsiasi fenomeno emergente che è stata tipica dei mesi passati del e del gruppo dirigente socialista tanto per intenderci questa vista la mostruosa chi fa le celebrazioni garibaldine per mettere sotto terra una volta di più un certo spirito di una frazione della Resistenza per seppellire una volta di più i Gobetti fratelli rossa e lì il gli Ernesto Rossi i Salvemini e per mettere sotto terra questa grande tradizione questa grande scuola e questo e ripeto ogni tanto si ha un senso disperato della necessità radicale per questo
Grazie
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