Sono stati discussi i seguenti argomenti: Assad, Cina, Comunismo, Dimissioni, Esteri, Informazione, Obama, Petraeus, Politica, Rassegna Stampa, Servizi Segreti, Siria, Tibet, Usa.
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Voi giornalisti dottori di Radio Radicale martedì tredici novembre presso l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo dalle
Dimissioni del capo della ci ha
Generale David Petraeus per una vicenda diciamo extraconiugale personale
Ma che potrebbe avere alcuni risvolti politici come sottolineano vuol sui giornali in un editoriale
Per il quale si interroga il quotidiano americano perché molte persone a Washington sapevano dell'inchiesta su Petraeus ma il presidente non era stato informato
Alcuni giornali come il New York Times Washington possa profitto ma anche di questa vicenda per parlare delle sfide di politica estera del Presidente Obama nel suo
Secondo mandato leggeremo editoriale del quotidiano liberal di
Io Jorge un commento di Jackson dai dalla Washington posto ci occuperemo poi di Siria che una delle sfide più immediate di Obama
Nel fine settimana c'è stata una riunione della dell'opposizione per tentare di formare una sorta di governo
Di transizione governo unitario unire le forze ribelli leggere mondo Alfano Giunta insomma editoriale i ribelli hanno trovato una voce comune nella battaglia contro Assad
Infine ci occuperemo del diciottesimo congresso del Partito comunista cinese partiremo però dal Tibet dove continuano le Imola stazioni col fuoco dei
Monaci non solo anche di alcuni studenti tibetani
Le modo oggi racconta quanto sta accadendo i tibetani occupano le strade dopo altre immolato azioni mentre le autorità cinesi considerano che questi incidenti siano manipolati dalle forze tibetani in esilio sul congresso vere e proprie del partito comunista cinese e la transizione di leadership vedremo invece editoriale dal Paese sa germogli verdi cinesi il titolo un po'
Ironico il miglioramento dell'economia rende ancor più necessario e la lotta alla corruzione e le riforme politiche ma
Cominciamo accennando alle dimissioni dite ventitré usi il capo della CIA per una vicenda
Personale almeno
Facciata molti giornali
Nella fine settimana hanno scritto che queste dimissioni erano necessarie in molti ovviamente hanno
Anche se presso il dispiacere per perdere per la perdita in qualche modo del Generale Petraeus un elemento chiave nei conflitti che l'America condotto negli ultimi anni Iraq Afghanistan poi nel suo ruolo
Il capo della CIA
Il Wall stringerla riunito viale invece solleva alcuni interrogativi di tipo politico l'inchiesta Petraeus il titolo molte persone a Washington sapevano ma perché il Presidente non sapeva nulla questo
L'interrogativo il Wall Street Journal lascia intendere che forse questa vicenda è stata
In qualche modo manipolata per evitare che scoppiasse prima delle elezioni presidenziali americane mettendo in difficoltà il presidente Barack Obama alcuni giornali come il New York Times
Ne approfittano però anche per
Parlare delle sfide di politica estera di Obama l'agenda di politica estera il titolo dell'editoriale di ieri del quotidiano liberal di New York che ritrovate oggi sulle Herald Tribune scrive
Il New York Times la sicurezza nazionale non ha giocato un ruolo centrale nelle elezioni presidenziali ma l'eredità il bilancio definitivo del Presidente Obama e il futuro dell'America saranno determinati
Tanto dalla politica estera e dalle decisioni di difesa che Obama prenderà nei prossimi quattro anni quanto dalle decisioni di politica interna uno dei contributi originali di Obama
Nel suo primo mandato è stato una visione del mondo senza armi nucleari per ora si tratta di un obiettivo piuttosto vago che comunque non sarà realizzato nel suo secondo mandato ma offre comunque un quadro di lavoro
Sulla base del quale ridurre l'arsenale nucleare dell'America e spingere con credibilità affinché altri Paesi facciano altrettanto da questo punto di vista secondo il mio al Times
La priorità evidentemente dire alla fine della campagna elettorale potrebbe ridurre le pericolose prese di posizioni partigiane sul programma nucleare iraniano lira nell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica stanno per riprendere
I loro colloqui il prossimo mese ma per una soluzione diplomatica ci vorranno negoziati diretti tra Washington e Teheran
Nel frattempo le sanzioni internazionali che stanno seriamente danneggiando l'economia era ignara devono essere
Rigorosamente applicate rafforzate militari americani poi tra qualche settimana dovrebbero raccomandare un calendario per il ritiro delle forze dall'Afghanistan dopo decenni il decennio di sangue
Americano sul Paese il Presidente Obama
Farebbe bene a dichiarare che quel calendario sarà determinato unicamente dalla necessità di garantire la sicurezza
Alle truppe e che il ritiro sì realizzerà entro un anno le politiche di Obama hanno seriamente indebolita Al Qaeda ma l'estremismo sta aumentando in molte regioni come l'Africa del nord del Pakistan
Affrontare questa sfida probabilmente di vera diventerà ancor più difficile così come
Le scelte che Obama dovrà prendere di certo dovrà riesaminare l'uso dei troni chiedersi se davvero l'approccio giusto
Poi ci sono i Paesi della primavera araba sotto il New York Times Obama è stato saggio riconoscere che Washington non può destare
Le loro evoluzioni democratiche ma farebbe
Bene gli accordi dialogare di più offrendo più assistenza leader islamisti
Che devono ricostruire le loro economie rapidamente ricordando loro Obama deve ricordarlo loro che il sostegno americano sarà calibrato sul rispetto dei diritti umani dello stato di diritto
Obama deve anche resistere al moltiplicarsi degli appelli per un intervento
Militare americano il Siria
Ma al contempo deve ricercare un modo per rafforzare
L'opposizione nella guerra civile in particolare in questo momento in cui le diverse fazioni ribelli sembrano sulla via dell'unificazione
Molti sono poi pessimisti sulla possibilità di fare qualcosa per la pace israelo palestinese fino a quando il premier Benjamin Netanyahu incarica i palestinesi saranno divisi tra al Fatah
E a Massa ma sarebbe un errore tra Obama cancellare questa sfida dall'est dalla sua lista di priorità in politica estera
Deve continuare a cercare delle aperture per promuovere la soluzione dei due Stati Obama dovrebbe usare il suo secondo mandato anche per approfondire l'impegno con l'ASI al fine di proteggere gli interessi americani assicurare l'America
Accesso alle opportunità economiche di quella regione e questa potrebbe rappresentare la sfida più grande visto il cambio di leadership in corso a Pechino si tratta comunque
Sottolinea New York Times di una lista inesauribile quella che riguarda la politica estera Obama congelato le maggiori iniziative
Quelle più controverse in quest'anno di campagna elettorale ora a due anni prima che la prossima stagione elettorale gli leggi le mani deve decidere sulle sue priorità e agire mentre ancora lo spazio il capitale politico per farlo così
Il New York Times in questo editoriale che segnò un po'
Qui torno al sostenere una politica
Isolazionista o comunque Liding Trompia end come viene definita la dottrina
Di Obama guidare da dietro e il Living Trompia in viene criticato da Jackson dai al del Washington post le bandiere rosse nella politica estera di Bush
Obama scriverlo il columnist brevi e di questo quotidiano Barack Obama trascorso
Il suo primo mandato a smontare quelli che riteneva gli eccessi della politica estera americana del dopo guerra fredda dalle guerre Medioriente all'insufficiente attenzione per l'Asia e secondo quanto lui stesso ha detto
Ha sostanzialmente avuto successe in questo ma ci sono
Altre chance che Obama se costretto a trascorrere il suo secondo mandato da affrontare le conseguenze delle sue scelte il primo
Contrariamente alla solita narrativa repubblicana Obama non ha portato un ritiro degli Stati Uniti
Dal mondo anzi Obama ha cercato di perseguire gli stessi interessi ma senza gli stessi mezzi di sempre ha cercato di preservare il posto dell'America come Nazioni indispensabile ritirando le truppe dalle zone di guerra
Riducendo il bilancio della Difesa tagliando i progetti di nation building impedendo interventi guidati dagli Stati Uniti
Se definire questa politica Liding trombi anche guidare da dietro potrebbe sembrare offensivo beh allora secondo Jackson dai la si può chiamare dottrina dell'impronta leggera
è una strategia che presuppone che una diplomazia multilaterale paziente possa risolvere problemi come
L'Iran nucleare una strategia che presuppone che gli attacchi con i doni funzionino allo stesso modo delle truppe di terra presenti la fuga Amistadi per prevenire un attacco terroristico col sul suolo americano è una strategia che presuppone che crisi come quelle della Siria possono essere lasciate
Al Consiglio di sicurezza dell'ONU negli ultimi due anni questa dottrina ha funzionato sufficientemente bene da permettere Obama di inserire la politica estera tra gli argomenti a favore della sua rielezione
Ma l'attacco terroristico contro il consolato americano Bengasi l'undici settembre avrebbe dovuto segnalare una bandiera rossa un come dire un campanello d'allarme a tutti quelli che credono che questo Presidente abbia
Inventato un nuovo modello di successo per la leadership degli Stati Uniti nel mondo lungi dall'essere un'eccezione Bengasi è stato un tipico prodotto tossico
Di questo approccio di questa dottrina dell'impronta leggera e probabilmente è stato anche il primo di molti altri boomerang il problema di Bengasi non è tanto
Il fatto che il Dipartimento di Stato non abbia garantito la sicurezza adeguata per gli americani a partire dall'ambasciatore americano in Libia
Ma se mai che è stato causato proprio dalla dottrina Obama essendosi fatto trascinare in modo riluttante da Francia e Germania nella rivoluzione libica Obama poi deciso di ritirare ieri americani il più presto possibile e una volta terminata la guerra la Casa Bianca
Ha insistito per non mantenere forze sul terreno nemmeno per addestrare l'esercito libico o assistere
Il nuovo Governo né il disarmo delle milizie il risultato che la Libia un anno dopo la morte di Gheddafi e ma hanno una serie di milizie
Il Governo appena eletto non autorità su questi uomini armati che scorrazzano per il Paese
E questo Governo ancor meno capacità di affrontare le forze già viste che
Stanno a Bengasi la squadra Obama può sperare di poter controllare la minaccia jihadista in Nordafrica come ha fatto con Al Qaeda nella penisola Ari battaglia arabica con
Cioè con gli attacchi con i troni addestrando le forze speciali locali
Ma anche la strategia dei troni comincia ad apparire sempre più fragile l'opposizione sta crescendo si in America sia tra gli alleati degli Stati Uniti per non parlare dei paesi dove avvengono gli attacchi
E secondo alcuni se gli attacchi con i troni verranno attuati Nordafrica contro gruppi non direttamente legati alla leadership originari di Al Qaeda potrebbero sorgere
Problemi di tipo giuridico sia sulla base della legge americane che del diritto internazionale insomma prosegue
Jackson dai se andrà bene la Libia rimarrà un mal di testa bassa intensità durante il secondo mandato ma il peggior boomerang della dottrina Obama sarà non la Libia la ma la Siria
Ciò che era iniziata con una ribellione pacifica di massa contro un altro dittatore arabo in assenza di leadership americana si è trasformata in una brutale
Guerra settaria in cui Al Qaeda e altri jihadisti stanno giocando un ruolo crescente
La strategia della dell'impronta leggera di Obama
è in gran parte responsabile di questo caos senza un cambio di direzione e la Sicilia diventerà
Come la Bosnia per Bill Clinton o l'Iraq per Giorgio d'avvio Boucher il più grande problema del secondo mandato Obama così tra l'altro il Washington post
A proposito della politica estera di Barack Obama invece sulla Siria
Il famoso pensieri commentava con un editoriale
L'accordo che sembra essere stato raggiunto a Doha su
Una sorta di
Governo unico del dell'opposizione l'opposizione siriane ribelli hanno trovato una voce comune nella battaglia contro Assad scrive Tirano della siti il controllo di Bashar al-Assad sulla Siria si sta indebolendo la scorsa settimana ventisei alti ufficiali dell'esercito tra cui due generali
Hanno lasciato il Paese nella più grande diserzione degli ultimi mesi ma anche se il presidente siriano dovesse andarsene il problema è che la sua caduta potrebbe provocare un causa ancora più grande
Le forze dell'opposizione divise ora devono cogliere l'opportunità per creare un'alternativa credibile al governo Assad questo fine settimana
Diversi gruppi ribelli spiega Fraktion tanti si sono messi d'accordo
Per creare una nuova forza politica con un coordinamento migliore di quello che c'è tra le forze che combattono sul terreno
E vitale che questo sforzo abbia successo il Consiglio nazionale siriano quella che era stata finora la voci dell'opposizione composta principalmente da esuli
Non è riuscito ad attrarre sufficiente sostegno dentro la Siria per fornire una leadership politica convincente
Inoltre le voci della minoranza compresi gli alla cui ti di Assad rimangono deboli in questo Consiglio nazionali siriano quelli sulla linea del fronte sono comprensibilmente irritati per il fallimento della comunità internazionale
Nel contribuirà a far pendere la la l'ago della bilancia
Contro il regime indice nove mesi la guerra fatto più di trenta mila morti mentre undici mila siriani lasciano il paese di notte per fuggire al bagno di sangue
Ma le divisioni dell'opposizione hanno impedito di costruire una forza in grado di sconfiggere Assad ed hanno dato una facile scusa
A chi nella comunità internazionale riluttanti intervenire
Ora che vanno che Obama è stato rieletto è più libero secondo fra la Giunta ha insistito affrontare la crisi siriana il problema che ha già detto che gli Stati Uniti devono essere assolutamente certi di sapere chi sono quelli che aiutiamo prima di fornire
Supporto materiale ci sono elementi jihadisti che hanno infiltrato l'opposizione la Russia si oppone un intervento una soluzione politica
è possibile solo se la nuova iniziativa siriana riuscirà a produrre un Governo transitorio rappresentativo ed efficace deve essere un organo credibile
Attraverso cui canalizzare e controllare armi e fondi queste cruciale secondo Frasson Times
Per
Evitare una guerra civile nel caos nel momento in cui Assad dovesse cadere
Ma anche l'Occidente ha un interesse nella prossima fase come ospite della riunione dell'opposizione andò a il Qatar assunto il suo ruolo di lei ha regionale chiave ma c'è un problema che realizzando il suo sostegno attraverso gruppi legati fratelli mussulmani sta mettendo un marchio islamista
Sulle era posta Assad apre determinando l'evoluzione di un paese che sostanzialmente laico
Lo sforzo per aiutare l'opposizione si chiama trovare una voce comune deve rimanere internazionale solo questo Lara I siriani una speranza per un futuro stabile così la vede
Il Financial Times
E veniamo alla Cina al Congresso del Partito Comunista cinese tra l'altro portino alla si tiri pubblicava un intervento ve lo segnaliamo raro da leggere di Daniel
Belle ricche lì professori entrambi
A uno alla si guarda universi ti l'altro
I invece un un un rappresentante di una venture capital con base a Shanghai
E i due scrivono a difesa del modus cinese di scegliere il leader invece di sprecare tempo e soldi per fare campagna elettorale il leader possono migliorare le loro conoscenze le loro performances questa la giustificazione ma insomma
Arriveremo tra poco al congresso prima però con le monde un aggiornamento sul Tibet che
è in ebollizione proprio in coincidenza con questo appuntamento che segna la transizione di leadership alla quinta generazione
I tibetani occupano le strade dopo altre Imola azioni questo
Il pezzo di le Monde che scrive la seconda volta in otto mesi che rep Cong si solleva giovedì otto dicembre come marzo questo centro conosciuto per la pittura tibetana situata in una regione confini degli altipiani
Esatto il luogo di importanti manifestazioni dopo una serie di immolarsi di con il fuoco venerdì poi migliaia di studenti abitanti hanno sfilato per le strade di Roma Buò il capoluogo del Cantone a significa la capitale della Provincia de alcuni studenti tibetani e l'organizzatore avvenga con delle candele
Rep Cong come lunga Gabanelli assicurando è diventato il focolaio delle tensioni maggiori in queste province cinesi che sono al confine con
La Regione autonoma del Tibet
La la le le ragioni di queste manifestazioni sono note la repressione cinese repressione innanzitutto culturale e poi la sì il fatto che ci sia un colonialismo
Del degli quando nella al
Le stia cinese le misure di ritorsione che seguono immancabilmente ogni manifestazione alimenta la spirale della protesta anche l'emulazione
Delle immolarsi ogni ce ne sono state settanta con il fuoco dal
Due mila e nove questa escalation il costo tipici una sfida maggiore per la futura leadership del partito
Che il diciottesimo congresso sta per incoronare l'impatto di questi incidenti apparentemente Stato minimo sul congresso nessun media ne ha parlato
Interrogato venerdì durante una riunione dei delegati del Tibet a margine del congresso il vice governatore della regione autonoma tibetana ha reiterato la linea dura del Governo cinese accusando come al solito
I tibetani in esilio in particolare il Dalai lama di fomentare le auto Imola azioni e le proteste ma questo l'una mai contribuito in passato a
Risolvere la questione tibetana invece sul congresso per signora territoriale
Di El Pais ieri
Il miglioramento dell'economia rende ancor più necessaria la lotta alla corruzione e le riforme politiche
Perché sì è vero l'economia cinese è cresciuta enormemente negli ultimi dieci anni con un pool finta o anche gli ultimi segnali
La scorsa settimana sono positive
Segnali pubblicati giusto prima del congresso che segna l'ascesa al potere della quinta generazione
Di leader ma l'economia
Non è tutto si usa in tal dieci anni fa aveva dichiarato che la lotta alla corruzione sarebbe stata la sua priorità a questo congresso è andato oltre affermando che potrebbe distruggere il Paese lo stesso Partito comunista
La peste della corruzione è aumentata in questo decennio di Hu Jintao e la prima beneficiaria della della
Della della corruzione è stata la leadership cinese o in modo diretto attraverso le famiglie la domanda centrale sulla Cina sarà in grado di debellare la corruzione senza profonde riforme politiche
Su questo conclude El Pais il partito si gioca il suo destino e quello della stessa Cina ci fermiamo
David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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