V edizione di Big&Small "Restart the system - Ripensiamo lo sviluppo" - Prima giornata dei lavori (15 /16 novembre)

Benvenuti a questa quinta edizione del convegno che va sotto il logo di di Bigas molla e che si intitola quest'anno restate sistema
Che è un termine restate che sono un po'complicato da tradurre in italiano probabilmente non c'è una
Una traduzione perché volendo mantenere diciamo solo una una parola e non usarle due come spesso
Si fa in italiano bisognerebbe dire riavviare il sistema però perdiamo quella idea di nuovo inizio di
Di ripartenza no a far ripartire il sistema
Questo è esattamente il momento io dirò poche cose perché sono il meno titolato di tutti mi limiterò a moderare quindi a cedere la parola guidare un po'il
Il dibattito che come vedete e di altissimo livello
Vi dirò subito che abbiamo una defezione per causa di forza maggiore del professor De Benedetti mentre il professor Amadori interverrà grazie a ai potenti mezzi tecnologici di questo convegno
Da da Milano perché ha perso il treno anche lui per cause di forza maggiore quindi interverrà anche presenteremo comunque
Slide del professore Amadori che ci illustrerà le sue analisi in tema in linea con con quello che è il cuore di questo di questo nostro appuntamento
Quindi far ripartire il sistema come come riuscire a crescere
Innovando facendo appunto sistema questo e l'altro termine chiama chiave parleremo di impresa Italia di impresa e di produzione e distribuzione innovazione tecnologica settori strategici
Pubblica amministrazione e tutto questo nel quadro nel quadro del dell'Europa in qualche modo sarà un glossario ragionato della della ripresa
Come vi dicevo il il logo di questo convegno che è alla quinta edizione Bigas molla ed è nato da una idea di Di Mauro noi che amministratore unico di dimetto s'mento sul
Ce lo spiegherà meglio Alloi però io ve lo anticipo è una società di consulenza di marketing che
Si è fatta le ossa nella grande distribuzione che ha un'esperienza di vent'anni soprattutto all'inizio nell'agroalimentare ma che poi si è occupata nel corso appunto di questi vent'anni di settori chiave nella produzione nel suo interfaccia sempre con la la distribuzione
Di gas molla a lo scopo di colmare quello che era in parte è ancora un un vuoto una carenza nell'articolazione continua coerente tra tutti i soggetti della filiera produzione distribuzione
Un progetto come dicevamo che nato nel due mila otto e che e che poi per questa edizione
Ha portato a Mauro noi a collaborare con Valerio Valla che fanno in partner dell'omonimo studio balla e con Luca bronco lo studio artis comunicazione
Lo studio Valla lo conoscete è uno è uno studio che opera da da tredici anni nel settore della consulenza alle imprese e agli enti locali
E ed è uno studio che aiuta ottenere i finanziamenti europei quelli che purtroppo noi utilizziamo soltanto in una parte molto limitata fra l'altro va alla
Ci darà credo oggi anche dei dati delle cifre fresche
Su qual è effettivamente quale sia la percentuale che noi utilizziamo di questi fondi inciderà anche probabilmente un'interpretazione del perché e di come potremmo potremmo fare fare meglio
E poiché abbiamo l'ARDIS comunicazione che si occupa di comunicazione per per l'impresa quindi piani campagne e venti l'intento di tutte e tre queste realtà creare una rete fare networks
E tutto questo in un momento come quello attuale
Che inutile dirlo è un momento difficile e ed è ed è al centro delle delle preoccupazioni e delle e dell'attualità di delle preoccupazioni di tutti noi
A questo punto io passerei rapidamente al dibattito e quindi Mauro lo inviterei al al podio
E io mi mi aspetto da da da Mauro noi che ci ci illustri il modo in cui possibile oggi promuovere la crescita cioè aiutare l'impresa a costruire
Una rete capace di di integrarle e ci spiegherà soprattutto in questo momento di crisi quanto sia decisivo fare fare sistema e lo pregherei anche di darci qualche esempio concreto
Grazie
Una piacevole emozione per me introdurre la quinta edizione di dighe Small evento dedicato all'analisi del settore delle attività produttive e più in generale all'economia anzi è nazionale
è un'occasione in questa in cui riflettere sull'andamento dei mercati e favorire i rapporti tra i protagonisti delle filiere
Vi chiedo molle è un incontro tra saperi ed esperienze che lo scorso anno Mato definire fiera delle idee ma che oggi ha spicco diventi di propulsore di nuove strategie
La nuvola di idee che abbiamo visto generarsi in quest'ultimo anno per rispondere allo stato di emergenza che ha coinvolto l'Italia tutta
Oggi deve lasciare il posto la tempesta di strategie per riequilibrare il sistema economico e definire un modello virtuoso di sviluppo
Quindi restante sistema è la nostra proposta per ripensare il futuro del Paese un titolo che reputiamo sintetizzi l'attuale periodo storico
Impresa dei consumi e territori sono i temi che affronteremo sotto l'aspetto della finanza agevolata e del credito
Della comunicazione e del commercio elettronico e in ultimo dell'eccellenza dell'agroalimentare
Saluto e ringrazio tutti i presenti in sala gli ascoltatori di Radio Radicale collegati in diretta con noi egli oltre trenta relatori che avremo il piacere di ascoltare in questa due giorni
Il mio ringraziamento più sentito l'urlo rivolga i rappresentanti delle istituzioni
L'assessore all'attività produttiva lavora litorale di Roma Capitale onorevole Davide Bordoni il Sottosegretario lo sviluppo economico onorevole Massimo Vari e il vicepresidente della Commissione europea onorevole Antonio Tajani
Tante le novità di questa quinta edizione la prima è la parte nascite con due professionisti della consulenza aziendale Valerio Valla e Luca bronco lo
Da quest'anno affiancano metto sarà l'organizzazione di Bigas molla al loro e la e alle aziende che rappresentano va il mio ringraziamento più affettuoso perché condividono con noi una stessa strategia
Allo sviluppo dell'impresa unita ad una spiccata attitudine alla progettualità che li ha portati aderire al network di Bigas mondo
Nel due mila e tredici la mia azienda mento se giunge ad un importante traguardo venti anni di attività
Li vogliamo festeggiare la prossima primavera avviando un corso di formazione post-laurea sulla comunicazione e di Desailly applicato all'industria manifatturiera
Un corso di studi che nasce in partnership con il Centro sperimentale di Mesagne poli arte per rispondere all'esigenza di specializzazione che il mercato sta richiedendo
Un mercato che vede solo lo zero virgola cinque per cento dei giovani conseguire un titolo distruzione post secondaria professionalizzante
Ma torniamo alle novità della quinta edizione
All'arricchimento dei temi proposti è corrisposto un aumento delle sessioni di lavoro che raggiungono quota quattro
A tali sessioni si aggiungono le pillole di Bigas molla nuovi momenti di confronto che abbiamo programmato per il due mila tredici
Il primo appuntamento si terrà ad Assisi il prossimo ventidue febbraio in cui presenteremo le tesi di questa edizione sia informato il book sia nel consueto cartaceo
Tradotte per la prima volta in lingua inglese
Nella stessa occasione esporremo una ricerca sul marketing territoriale come elemento di integrazione delle risorse locali per la valorizzazione dei territori
Il secondo appuntamento in primavera sarà dedicato al marketing agroalimentare turistico per ripensare la cultura del cibo
Bigas molla è sempre più attento a far convergere dialogare il tessuto imprenditoriale nazionale
E quest'anno inaugura la galleria espositiva dedicata alle aziende che hanno permesso la realizzazione dell'evento con l'occasione quindi saluto e ringrazio gli sponsor che hanno accolto questo opportunità di promozione e di business
Bigas modo mille dodici si innova anche sul versante decoro logico
Trovate i contenuti di questa edizione sulla piattaforma digitale Info Point Wi-Fi
Accessibile tramite smartphone e tablet dotati di un collegamento Wi-Fi che verranno aggiornati in tempo reale mano a mano che vari interventi si susseguiranno
Altra novità lavori di gusto una diversa modalità di workshop che associa in una degustazione dibattito e conoscenza dei prodotti enogastronomici
Come nuova modalità di fare cultura del cibo
Questo perché il tempo passa da tavole piacere e relax ma può diventare anche cultura
Dopo i grandi ipermercati con la massificazione delle merci con vendite record dopo il proliferare degli atelier dei sapori e la destrutturazione dei pasti con l'aumento della domanda di Rimini al e snack
Desideriamo proporre un ritorno della cultura del gusto che premia l'idea dell'acquisto consapevole anche perché testato
Domani pertanto con eccellenza punto it sessione dedicata alla green nel tagliare sperimenteremo questa nuova modalità di lavoro per conoscere confrontarci sui prodotti di qualità dei nostri territori
Tante quindi le novità di quest'anno frutto di uno spirito di condivisione che unisce diverse realtà in un unico sistema
Uno spirito che auspichiamo possa contaminare le tante piccole e medie imprese del made in Italy a cui oggi vogliamo dare voce parlando delle loro esperienze e delle loro difficoltà nel resistere all'evoluzione dei mercati
E soprattutto della loro ragion d'essere
Forse anche messa in discussione
Questo perché il dibattito generale punta spesso i riflettori sulle grandi realtà industriali che essendo più strutturate hanno maggiori capacità nel direzionali mercati a proprio vantaggio
Le piccole impresa al contrario sono trascinati dall'andamento generale e per rimanere competitive
Necessitano di ulteriori attenzione attraverso sistemi mirati di aggregazione ed accompagnamento alla crescita
Così come la crisi sconvolge tutti anche il futuro riequilibrio del quadro economico dovrà interessare ogni singola realtà sostenendo la seguire la linea evolutiva dei mercati
Il tempo di crisi lasciano indietro solo chi non s'adegua arsi al cambiamento
Il guru del marketing Philippe Cotler ha ribadito se tra cinque anni sei nello stesso business vorrà dire che non sarei più nel business
Credo che abbia molto ragione la velocità di cambiamento sempre più accelerata siamo oggi di fronte alla decadenza del sistema economico che ha traghettato le economie occidentali nel terzo millennio
Un sistema che ha spinto l'acceleratore dei consumi su un'obsolescenza programmata
Che sempre di più sta contraendo il ciclo di vita dei prodotti
Consumi diventati sempre più di tipo emozionale d'impulso ovvero che vanificano il beneficio del prodotto dopo solo pochi istanti dall'acquisto
Abbiamo vissuto il passaggio da consumi di bisogno al bisogno di consumare
è stato invertito il consueto flusso produzione distribuzione grazie ad una conoscenza più approfondita ed immediata del mercato di riferimento
La distribuzione monomarca in particolare è divenuta interprete delle tendenze degli orientamenti del consumatore che sempre di più si sta elevando a consuma oppure
In grado di direzionare l'offerta del mercato
Questa tendenza è ben visibile nella filiera dell'abbigliamento siamo passati
Negli anni
Dalle due collezioni annuali alle quattro poi al Pronto Moda fino alle proposte modificato ogni quindici giorni secondo le performances dei prodotti diventa quindi
Una tendenza questa che ha generato grandi cambiamenti ed ottimizzazioni delle filiere produttive e degli stock rimanenti
L'integrazione di filiera è stata agevolata dal progresso digitale che consente di accorciare le distanze
L'enorme mole di dati contenuti nel Siber spazio agevola la conoscenza del pubblico di riferimento che oggi non è più analizzato insediamenti ampi ed omogenei ma in classi sempre più piccole di consumatori
Dal generale si sta arrivando a conoscere i gusti di ogni singolo utente
Con il dilagare dei social network i consumatori del mondo si sono aperti nella Rete mostrando gusti necessità e desideri
Se nel due mila e undici sono stati creati mille ottocento miliardi di gigabyte se che hanno alimentato magazzini digitali che bruciano Energia pari a quella prodotta da trenta centrali nucleari il marketing affatto il resto
Siamo giunti a filiere Polaroid come amo definirle ovvero in grado di dare immediata rappresentazione al desiderio di un consumatore sempre più bulimico di prodotti e di innovazioni
L'accelerazione impressa sembra aver inghiottito il concetto del tempo inteso come misura
La misura della produzione dell'informazione del consumo
La misura dello sviluppo
La cosiddetta modernità liquida si trova a dover fronteggiare il delirio consumistico e quindi a riallineare il rapporto produzione distribuzione
Il sistema quindi deve essere obbligatoriamente resettato
L'Italia
Casa della vita Casa della memoria come scriveva Mario Praz esse e aggiungo io doverosa casa del nostro futuro
Sì doverosa sono colpito nel vedere tanti giovani guardare all'estero per il proprio futuro senza che il sistema evidenzi loro le opportunità silenti della nostra terra
Il bel Paese oggi gravato da una crisi strutturale che tocca l'intero Europa e da scandali di potere e denaro là continua ribalta delle cronache vive un pesante conflitto sociale e finanziario
Un avvitamento partito dal sistema americano che ha determinato a pioggia al collasso generale
Dopo questa fase di grande instabilità è il momento di ripensare ad una responsabilità lontana da logiche di mera o se si inizia l'ISMU non più perseguibili uno Stato come sistema equilibrato garante della crescita delle diverse realtà produttive
Negava nella classifica stilata dalla società americana futuro brand
Che analizza i Paesi come brand valutandone diversi asset l'Italia nell'ultimo anno è scesa di cinque posizioni dalla decima la quindicesima raggiungendo appunto la quindicesima posizione nonostante questa
Questa grande scivolata il bel Paese rimane al primo posto nel mondo come patria di arte cultura e turismo
Oggi godiamo quindi di una competitività antica grazie alla nostra cultura creativa ed ingegnosa
La forza del brand Italia è legata indissolubilmente all'estro e alla mano vita dei nostri artigiani
Un'eredità manufatto Viera quella nata nelle botteghe italiane di ieri è proseguita nell'azienda di oggi divenuta un cliché vendibile in automatico
Quindi trascurato in termini di promozione ed accompagnamento all'estero del settore
Ma signori quanta bella Italia c'è nel mondo dalle ceramiche italiano esposta all'Hermitage di San Pietroburgo alla Pietra Serena fiorentina che è stata usata per gli arredi della Prost ordino Yorker
Dalla Gioconda alla teca che la protegge realizzata da una piccola azienda milanese numero uno al mondo nel settore sono segni di un'italianità da riscoprire e mettere a sistema
Il nostro futuro può iniziare da qui da un'Italia come seconda economia mano fattori europea che valorizza il proprio DNA di artigiani del buon e ben fatto
Puntando sull'innovazione l'aggregazione e l'internazionalizzazione
Corre il rischio di ripetermi
Ma sono sempre più convinto di quanto affermo danni ovvero che esista l'italiani in gara
L'Italia delle menti l'Italia in movimento l'Italia del fare
E l'Italia che scorgiamo ancora nei distretti interi industriali che producono innovano manufatti di qualità pronti a conquistare i consumatori del mondo
Realtà imprenditoriali attive vivaci che percorrono la strada dell'innovazione sostenendo pesanti zavorre come l'alto costo del credito una lenta giustizia civile una dispendiosa burocrazia
E infine il costo dell'energia elettrica più alto d'Europa
Ad aggravare il quadro c'è anche il crollo della produttività pari a meno due virgola uno per cento il più forte nella UE
Unità la disoccupazione e soprattutto dei giovani
Questo ultimi vivono ancora il mito della laurea solo come cultura dell'occupazione di alto livello non come cultura del saper fare ed innovare
Ci sono tante figure professionali della nostra tradizione che si stanno perdendo nel tempo
Ma che se valorizzate in termini di appeal e remunerazione possono rispondere all'emergenza occupazionale e all'innovazione della nostra inimitabile cultura
Una cultura professionale che deve sempre più trovare spazi di esercizio e momenti aggregativi e di confronto
E questa è una necessità a cui rispondere creando nuovi spazi di studio ricerca e attività commerciale
Per esempio ne tanti edifici pubblici abbandonati al degrado
All'occupazione abusiva
Interventi che vedano impegnati istituzioni e privati in progetti di riconversione del demanio pubblico per riaccendere aree urbane creare nuove opportunità per le categorie
Le ultime rilevazioni Istat fotografano la crescita dell'esportazione del ma dignità lì
Nei primi sei mesi dell'anno l'impresa manifatturiera su due quindi il quarantanove virgola otto per cento ha incrementato le vendite dei propri prodotti all'estero rispetto allo stesso periodo del due mila e undici
Molti dati contrastanti i mercati che tiro di più sono altre Anna Stati Uniti o pesce Giappone e Russia sono già cambiati dall'altra hanno
è cambiato l'assetto qui dei mercati
Dall'America centrismo
Passiamo oggi ad un reticolo di centri nevralgici per la crescita
Dati che evidenziano continue evoluzioni e nuove geografie di crescita e di consumi con la difficoltà delle pericoli impresa nel cogliere una domanda estera fortemente attiva è continuamente in evoluzione
Sempre rispetto a quelle interna che ormai è stagnante
Per rispondere a questi segnali il tessuto produttivo manifatturiero e quindi chiamata di organizzarsi attraverso uno sforzo congiunto tra imprese rappresentanze ed istituzioni
Un ruolo primario nel processo di valutazione di valorizzazione e affidato alla rappresentanza
Cui spetta il compito di sostenere il progresso dei settori trasmettendo una cultura del rinnovamento e non più del mantenimento delle posizioni acquisite
Le situazioni a vario livello dovranno obbligatoriamente strutturarsi in un unicum operativo in grado di adeguare i sistemi di accompagnamento all'estero alle nuove richieste del mercato
Questo per debellare il fenomeno dell'internazionalizzazione fai da te
Costruita nella solitudine delle realtà imprenditoriali che danno vita ad aggregazioni spontanee senza strategie di sistema
Dall'arte della manifattura passiamo oggi all'arte della terra passiamo adesso il settore agroalimentare
Rappresenta una sette centrale dell'economia italiana con un valore complessivo di duecentocinquanta miliardi pari al quindici per cento del PIL
Un segnale forte dall'Italia della tradizione che nonostante l'evoluzione settoriale dell'economia verso il terziario punta ancora sulla terra per produrre ricchezza ed occupazione
La Kroll inventare primo settore delle quattro a che trainano immagini tali rivendica un'unicità che consente ipotizziamo il potenziamento del brand Italia
Primi in Europa per numero di qualità certificata con duecentoquarantacinque riconoscimenti
L'Italia fa sentire il proprio peso del lupo nell'Europa che studia e progetta la politica agricola comune e che propone INFOR tanti forme di tutela della qualità
Il successo dell'export agroalimentare tuttavia evidenzia una forte concentrazione in pochi prodotti che rappresentano il novantasette per cento del fatturato complessivo
Il vino su tutti
Segno evidente di come le forti specializzazioni derivate dall'affermazione del fenomeno del localismo devono essere aiutati con programmi di sviluppo di filiera
La debolezza della piccola distribuzione al dettaglio né cogliere il rinnovato localismo il vicinato è compensata dalla grande distribuzione che diventa contenitore delle diverse espressioni dei territori
La GDO adotta strategie di rafforzamento della private lei bolla che oggi tende sempre più verso gli store brand
E alla fusione con la ristorazione
Aprendo così alle piccole e medie imprese sparsi difficilmente percorribili a livello individuale nel mercato sia interno sia esterni
All'azione della GDO tuttavia deve accostarsi quella istituzionale
Tesa a creare non solo nuove opportunità di business nell'economia in crescita ma anche le basi per l'innovazione e lo sviluppo del settore
Abbiamo rilevato una carenza
Del sistema di promozione di tutte le eccellenze agroalimentari dico tutte
Siamo strutturando quindi una proposta che abbiamo identificato con unica Italia
Una fiera dedicata alle ottantacinque mila imprese del comparto DOP e IGP STG testimoni di qualità semplicemente perché italiane
Un momento promozionale da Greg cattivo delle culture delle eccellenze agroalimentari dove i produttori dei nostri territori incontro nei loro competitors internazionali i consumatori la distribuzione nazionale ed estera
Il confronto non può inibire al contrario può solo fortificare smascherare quell'artigianalità che definisco del male
E di recente l'ultimo caso di Italian sounding del vino in polvere il GUA in kit
Venduto in Inghilterra e immediatamente bloccato dalla UE
Una ferita aperta quella delle contraffazioni alimentari che ritengo debba essere interpretata come una seconda faccia in questo caso onerosa della riconoscibilità del made in Italy
Le nostre produzioni sono sinonimo di un'eccellenza da copiare
Ma che in realtà sono inimitabili
è questo il caso di un'età Lomi dicano che ha fallito nel tentativo di riprodurre la mozzarella di bufala campana da vendere a ristoranti lo IOR Casey
Al prezzo di cinquanta euro per mezzo chilo non è ancora venduta una
Segnali questi non solo di una domanda crescente ed educare al vero gusto italiano ma anche di un'offerta che prima dell'unico vantaggio competitivo ancora in nostro possesso
La qualità intrinseca dei nostri prodotti fu frutto di un nuovo antico
Ci sono ancora grandi spazi per la nostra cultura agroalimentare se benché analizzati e valorizzati sull'eccellenza
è proprio valorizzando il nostro DNA che possiamo riqualificare i nostri territori e le nostre imprese e una volta di più esportare il nostro modello conoscitivo verso quei territori ancora vergini
Una nuova epopea di colonizzazione per creare nel mondo distretti agricoli di fatture italiana in grado anche di rispondere al deficit di suolo agricolo che vende l'Italia
Il quinto su scala mondiale
Per coprire consumi della popolazione in termini di cibo fibre tessile biocarburanti al nostro Paese servirebbero quarantanove milioni di ettari in aggiunta ai dodici milioni oggi già utilizzati
Dagli anni cinquanta ad oggi il mattone ricoperto un'area agricola pari all'intera Calabria si tratta spesso di costruzioni abbandonato al degrado da destinare improrogabilmente alla produttività
Dall'agro alimentare alla cultura
Un altro assente strategico per ripensare la vitalità del sistema Italia
In Europa nel mondo si moltiplica il dibattito sul ruolo che i beni culturali devono giocare nelle società del futuro
L'Italia possiede un inestimabile patrimonio storico architettonico e culturale
Oggi ancora troppo ingessata in una politica di solitarie conservatorismo statico
Un patrimonio che deve essere messo a reddito
Vantiamo una tradizione secolare frutto di un accumulo di ricchezza e civiltà che crea un'armonia unica tra beni e territori
Una ricchezza da valorizzare in chiave di fruizione commerciale capace di livelli di rivitalizzare le economie locali favorendo occupazione e turismo
Gli visori fondi a favore dei beni culturali che diventano ancora più esigui se confrontati con quelli di Francia e Germania
Quest'ultima nell'ultimo in quest'anno aumentato il suo paginette per i beni culturali del sette per cento
Non sono sufficienti a valorizzare un patrimonio che necessita di politiche e fondi per diventare come potrebbe una realtà produttiva
Guardando al nostro assetto e normativo la legislazione è pressoché ferma al mille novecentonove
Con l'istituzione della notifica
La grande difficoltà nella circolazione delle opere d'arte che li relega nei nostri territori porta ad una provincializzazione del nostro mercato dell'arte
Ad una perdita di valore delle opere stesse favorendo l'illegalità
Il quadro economico invece evidenzia l'assoluta possibilità e necessità di concedere ulteriori spazi privati in questo campo
L'intervento di quest'ultimi non potrà più
E non dovrà limitarsi a semplici attività commerciali nei musei come book shop punti di ristoro semplici sponsorizzazione
Ma dovrà tendere alla gestione e all'ottimizzazione
Godiamo di un patrimonio bunker Rizzato da potenziare in ambito commerciale seguendo un rinnovato concetto di fruibilità
La Galleria degli Uffizi primo sito italiano a comparire la classifica mondiale al ventunesimo posto
Con un milione settecentosessanta
Mi sessantasei mila visitatori espone soli quarantaquattro per cento delle opere in suo possesso
Quello dei beni artistici chiusi nei magazzini è un danno per l'intera economia culturale che può trovare via d'uscita nel prestito temporaneo delle opere i privati
A questi spetterebbe il restauro e la sicurezza dell'opera oltre ad un corrispettivo della locazione
Un'importante iniziativa che solleverebbe inoltre le istituzioni dal gravoso onere manutentivo che oggi è tra le prime cause ad impedire l'esposizione delle opere
Seguendo l'esperienza del Louvre che sta aprendo un museo satellite ad Abu Dhabi in cui trasferirà il suo brand
Il know how e opere d'arte selezionate dalle più importanti gallerie antiquarie francesi
Portando introiti per le casse statali di circa settecento milioni di euro da rinvestire nel museo parigino oltre al business e degli operatori del settore
Perché non creare la stessa opportunità anche per i nostri musei
Il patrimonio nascosto non l'oscurità dei depositi potrà moltiplicare larve divini la redditività in alcune
In altre allocazione
Un'occasione per contaminare colture globali con la bellezza italiana e per innescare il desiderio di visitare i luoghi dove queste è stata creata se guardiamo ai molteplici musei egizi sparsi nel mondo
Nessuno di questi limita la voglia di scoprire la terra dei farà UNI al contrario contribuisce ad alimentarla
La nostra arte non può più essere solo locale la ma deve diventare global
Dall'idea di arte come cultura da vivere conosce e conoscere
Auspico inoltre la creazione di grandi poli museali che definisco rubando un termine alla grande distribuzione di attrazione
Che superino l'idea del Museo di vicinato
Poli d'attrazione che credono sistemi capaci di inglobare le diverse forme d'arte del territorio per ricreare un'economia culturale capace di auto mantenersi e generare nuova ricchezza
La capitale degli Emirati Arabi dopo il polo del lusso e dei grandi centri commerciali diventerà presto anche centro del turismo culturale internazionale grazie all'apertura entro il due mila cinque ed un del due mila e quindici del Louvre
Nel due mila e se discipline lo Zaia dei nasce un al Museum e nel due mila e diciassette del Guggenheim da Buzzati
Questo patrimonio che gli altri devono comprare loro e lo abbiamo già
Dobbiamo solo ricomporlo in un moderno concetto di fruibilità
Penso sempre ai bronzi di Riace sono giunti al terzo restauro e riposizionamento e impallidisce SCO per il loro isolamento in un territorio che non crea sistemi integrati di attrattori
Nell'avviarmi a concludere
Siamo di fronte
Ad una vera e propria rivoluzione copernicana
Che cambierà le modalità economiche di ingaggio
Una rivoluzione che impone un riequilibrio dei sistemi produttivi distributivi dei consumi e delle informazioni un riequilibrio del tempo della vita
Se l'Italia è riconosciuta come espressione del senso di potere
Inteso nella sua accezione massima di qualità etica e morale nel saper condurre il Paese verso il progresso un senso ben visibile a Roma tra Quirinale e Vaticano
La storia recente ci ha visto però propendere verso uno sviluppo di stampo americano
Legato all'idea di denaro come mezzo per raggiungere il benessere ho auspicato un modello di sviluppo quindi lontano da valori come storia cultura senso di crescita collettiva
Sono innegabili difficoltà in cui versa il Paese ma tuttavia credo nel coraggio dell'Italia come Rete
Reti di impresa reti di istituzioni reti di italianità punti che prendono coscienza del cambiamento uniscono le forze
Modificano gli atteggiamenti per costruire un futuro stabile uno sforzo congiunto per recuperare quelle eredità che abbiamo spesso solo consumato
Cominciate col fare ciò che è necessario poi quel che è possibile e all'improvviso vi sorprendete a fare l'impossibile
Un pensiero semplice frutto di chi interpretava la vita con grano Salis sono parole del produttore di Italia
San Francesco d'Assisi
Qui mi appello per ritrovare il coraggio come cittadino e come imprenditore
Di credere ed investire una volta di più nel nostro Paese
Un coraggio che rintracciare le aziende italiane che si evolvono perseguire il mercato rimane in piedi
Un coraggio che apprezzo le brillantemente tricolori che inventa nel futuro e poi lo lanciano nel mondo veicolando lo come patrimonio italiano
Esemplare in questo senso la donazione all'Università di Padova del brevetto dell'antenna vorticosa vera rivoluzione nel campo della comunicazione da parte di un ricercatore precario con uno stipendio di mille trecentottanta euro al mese
L'astrofisico richiesto da università i centri di ricerca tra i più prestigiosi del mondo
Continua ad inseguire la cattedra che fu di Galileo Galilei affermando siamo il Paese dei Guglielmo Marconi degli Argos fermi costretti ad emigrare per una volta che una buona idea nasce in Italia sarebbe un delitto portarla via
L'Italia tutta ad ogni singolo livello è oggi chiamata ad affrontare un grande sforzo culturale oltre che economico
Uno sforzo che vede fuggire dall'idea di Stato assistenzialista per abbracciare quella di uno stato lungimirante che valorizza e promuove le proprie ricchezze umane e culturali
Istituzioni vicine ai cittadini all'impresa i che tentano di annullare i propri Minosse o me li malus per fortificare i propri plus ovvero le eccellenze
L'Italia un Paese che allo stesso tempo irrita per la sua burocrazia ed intriga per la sua bellezza una bellezza che attrae che bisogna imparare a conoscere rispettare e difendere
è per questo che nell'immediato futuro
E non è una provocazione auspico l'istituzione di un Ministero del marketing
Perché avere un dicastero capace di interconnettere in chiave di mercato i settori della cultura dell'agroalimentare dello sviluppo economico e del turismo sia utile e doveroso per proiettarci in maniera vincente nel mondo globalizzato
Credo che la prossima tappa devoluzione dei sistemi sia non solo economico dove il tempo riprendo un fluire regolare e non più accelerato dove il consumo e più oculato ed evita gli sprechi sia di prodotto sia di territorio
Dove il disuso si trasforma il nuovo opportunità
Dove i padri accompagnano i figli a diventare padri
Il futuro del nostro economi è per quanti sapranno cogliere i segnali di vitalità dei mercati cavalcando il restyling del DNA del made in Italy
Noi
Come network d'impresa deve sosteniamo ed accompagniamo quanti accolgono il percorso verso l'integrazione l'innovazione l'internazionalizzazione
Perché se incontrarsi e condividere una stessa strategia e prendere coscienza del cambiamento creare reti integrati per lo sviluppo è diventare protagonisti del futuro
Ora voi cari ospiti per ripensare lo sviluppo grazie a tutti
Ma grazie ma Mauro Loi gli avevo chiesto qualche esempio ci ha positivamente inondati di esempi positivi e e negativi
è un intervento che mi ha intenerito per certi aspetti perché dietro diciamo la competenza e l'esperienza
C'è questo amore per per per l'Italia per il made in Italy
E questo tentativo di di sostenerlo ora l'Italia naturalmente non è
Un tassello isolato l'Italia incastonata anzitutto in in Europa
Per la verità alle previsioni d'autunno della Commissione europea che ovviamente ci monitora come tutti gli altri Stati
Sono previsioni fortemente aggravate rispetto anche a quelle precedenti
Che parlano di una Italia ancora in recessione anche nel due mila e tredici fortemente in recessione quest'anno ma anche il prossimo anno di uno zero cinque per cento due-tre quest'anno
A fronte di una situazione che per noi davvero davvero all'Alma allarmante non c'è solo
L'altissimo debito pubblico e in assenza dell'attività regolatrice di una vera banca centrale ma c'è un calo di competitività tasse
Troppe tasse un ambiente ostile al business eccetera l'Europa del resto da noi e vista anche come un ostacolo per certi aspetti per la policy che sta
Facendo no però l'Europa e anche una grande fonte di opportunità che noi non sappiamo sfruttare e di questo vorrei che ci pare scusate che ci parlasse Valla
Valerio Valla
Grazie grazie Marco
Io ringrazio tutti quanti voi per essere qui presenti e ringrazio veramente soprattutto
All'origine da cinque anni ideatore il patron l'anima
Di questo evento quest'anno abbiamo voluto
Fondere un po'di esperienze e di di studio Vallardi archi sedimento osso e speriamo che possa essere il primo esperimento di una lunga serie
Come giustamente diceva Marco Ventura la situazione ahimè in cui che stiamo vivendo la conoscete tutti quanti che la situazione molto complicata molto difficile
Sulla quale penso che nessuno abbiamo qui presenti tra l'altro professor Martino che
Molto molto meglio di me potrà dirci di questo ma è chiaro che nessuno può avere in tasca la soluzione le soluzioni potrebbero essere tante di più diverso e più disparate
Viviamo una situazione comunque piuttosto grave
Ma io ho voluto non voluto
Intitolare il mio intervento d'Europa come motore di De e di sviluppo perché e ne sono fermamente convinto penso che comunque l'Europa possa essere
Un motore
Non solo di sviluppo ma soprattutto di opportunità
Prima però di
Arrivare
Presentarli quello che per me è l'indicazione di quello che per me il
Il concetto d'Europa dobbiamo però prima a partire da qualche
Analisi sono analisi che molte di voi conoscono quindi probabilmente non aggiungeranno molto però qualche dato secondo me non guasta mai soprattutto perché
Ci chiarisce alcuni passaggi che spesso e volentieri la stampa
Anche quella specialistica ci dà a tutti i giorni ma disaggregati diventa poi
Molto difficile molto arduo poterli leggere è la prima slide che vi presento è questa e lavoro
Importante è che
Segnala come debito Publitalia dall'Unità d'Italia mille ottocentosessantuno ad oggi ha sempre viaggiato piuttosto spedito ovviamente come vedete nella slide ci sono momenti di picco
Tra la prima guerra mondiale soprattutto per poi tornare a crescere alla seconda guerra mondiale per scendere in maniera rapidissima parliamo del venti trenta per cento nella parte
Della partecipa per la successiva la seconda guerra mondiale e tornare a crescere come purtroppo sappiamo negli anni settanta ottanta abbiamo un debito pubblico che
Viaggia per oltre cinquant'anni della storia repubblicana oltre il cento per cento
E nell'ultima parte quindi diciamo dal novantadue che al momento forse turco ad oggi e raggiunge il centoventi per cento il novantadue per tornare a scendere per tornare a salire
In questi giorni purtroppo sappiamo che dati Eurostat ci danno quest'anno al centoventisei per cento di debito pubblico in percentuale del PIL che è un dato veramente ahimè straordinario in negativo ovviamente
Questa è l'ultima parte l'ultima fetta di di di di di rilevazione e lei lo sta da novantacinque ad oggi e come vedete
Se negli ultimi anni del degli anni Novanta i primi anni Duemila riusciamo
A tornare di poco sopra il cento per cento nell'ultimo periodo anche grazie ahimè una crisi internazionale abbiamo raggiunto centoventi oggi centoventisei per cento
Questa è un'altra
La slide che invece e qui diciamo raffronta i vari debiti pubblici a livello europeo
Il peggiore lo sappiamo tutti al debito pubblico greco debito pubblico che arriva addirittura centottanta per cento ma subito dopo abbiamo i nostri
Abbiamo il debito pubblico italiano centoventisei per cento come vediamo invece i debiti pubblici dei Paesi diciamo noi vicini come Germania Francia
Che Gran Bretagna
Hanno dei livelli sensibilmente inferiori che chiaramente consente loro di poter attuare politiche
Non dico espansive ma sicuramente in linea con quelli che sono le esigenze del momento attuale
Questa
Invece rappresenta
La percentuale debito pubblico in mano ai cittadini di ogni Paese e agli investitori stranieri in questo devo dire la verità l'abbiamo segnalato siamo abbastanza in linea con gli altri Paesi quindi non c'è soprattutto seguito due mila undici non c'è
Una sperequazione rispetto agli altri Paesi europei
Ma oltre il debito l'altro tallone d'Achille del nostro Paese è la crescita crescita su cui si parla e crescita di cui vogliamo parlare oggi anche qua i dati
Sono piuttosto eloquenti abbiamo una caduta di crescita nel due mila nove l'anno peggiore di questo periodo che ormai ci portiamo dietro da anni è uno dei peggiori tre cessazioni
Vissuto dal dopoguerra ad oggi sicuramente la peggiore anche perché più su purtroppo la più duratura più basta a livello nazionale ed internazionale anche qui purtroppo in limine nove abbiamo un po'meno sei per cento
E faticosamente
Siamo risaliti ma anche quest'anno purtroppo lo sappiamo abbiamo dei dati negativi
Quindi
I due
Punti dolenti di tutta questa situazione sono
Il debito pubblico e la bassa crescita ovviamente i due sono hanno una relazione tra di loro ma quali sono anche i motivi di questo
Ma è uno di questi abbiamo individuato in una bassa percentuale di popolazione attiva questo è un altro punto dolens nel nostro Paese perché come vedete nella slide abbiamo dieci punti percentuali in meno rispetto alla Germania ad esempio
Anzi scusate quindici addirittura di popolazione attiva che tratto sono dati questi che si susseguono gli anni che sono ahimè costanti qui diciamo una popolazione attiva inferiore a quella degli altri Paesi europei
Questa è un po'la situazione in cui ci troviamo
Che tutti quanti bene o male conoscete ovviamente i punti
Non sono soltanto quelli che ho adesso menzionato sono molti di più abbiamo un'alta percentuale di evasione fiscale abbiamo una giustizia che spesso interi non funziona che mantiene
Gli investitori stranieri lontani dal nostro Paese
Abbiamo un problema di credito di cui poi ci parlerà meglio tutto Napolitano relativamente i pagamenti ma in questo almeno in questo senso ci sono notizie positive
Perché la direttiva europea che tra l'altro ha voluto fortemente vicepresidente Antonio Tajani è stata recepita da poco e quindi finalmente questo sarà un punto
Che finalmente il Governo è riuscito almeno ad affrontare noi siamo vissuti in tutti questi anni almeno nel dopoguerra ad oggi
Nella sensazione di una crescita costante tutti quanti abbiamo pensato che la crescita non solo italiano ma a livello europeo a livello internazionale fossi fatto costante
Siamo vissuti in quello che io definisco il dogma della crescita c'è una crescita costante perenne
Ma questo purtroppo ormai da oltre da quasi dieci anni sappiamo che
è stato
Smentito dai fatti e oggi viviamo una una crisi profondissima di cui purtroppo nessuno vede l'uscita
Crisi che peraltro è ovviamente
Diciamo fagocitato comunque in qualche modo è stata trasmessa dal dal dagli Stati Uniti d'America e da questo a tutto il sistema internazionale
Anche le previsioni degli altri Paesi delle altre giro diciamo parti già economiche del del del del globo non sono molto distanti da quelle europee chiaramente loro partire una crisi profondissima
Ma quello che purtroppo fa preoccupare è anche la situazione internazionale
Qui abbiamo rappresentato velocemente una una slide sulle previsioni di crescita in Cina che sappiamo tutti essere un motore anche se molto discutibile e questo lo sappiamo di crescita a livello internazionale
E abbiamo dei dati che chiaramente in linea con quelle che sono le alle alle aspettative cioè una crescita che chiaramente nel prossimo decennio e ancor dopo successivamente
Va decrescere quindi rimane forte ma è chiaro che
Nel lungo andare nel nel nel medio nel medio termine
Anche questa crea dei dei dei problemi abbiamo gli Stati Uniti
Che don nonostante la variazione delle del Presidente Obama stanno vivendo un altro momento di crisi importante
Che di questi giorni la discussione sul pacchetto della crescita sul pacchetto fiscale ci sono detrazioni importanti che il prossimo anno cadranno che non verranno rinnoviamo le rinnovate che questo chiaramente potrebbe portare
A una crisi profonda anche negli Stati Uniti d'America
L'Italia lo sappiamo tutti vive una crisi importantissima purtroppo sul fronte del lavoro domani ci sono dottor Castano nel capo di unità di crisi al tavolo sulle nuove sfide nuove regole dell'Europa
Che ci purtroppo ci racconterà di quello che tutti sappiamo la disoccupazione che il bollettino della Banca d'Italia
Di metà ottobre da oltre dieci per cento che raggiunge il trentacinque che lo supera per i giovani
A tutto questo
A tutto questo
Diciamo guardiamo con grande preoccupazione con qualche segnale di
Ottimismo almeno nei paesi
Non dico diciamo più nei Paesi in via sviluppo nei libri che quindi dall'ASI delusa India e Cina che hanno ancora
Dei ritmi di crescita piuttosto sostenuta sono dei paesi in grandissima crescita che stanno trainando in parte anche gli altri Paesi che anche le esportazioni
Qui abbiamo
Un altro passaggio importante sulla variazione percentuale del debito privato perché
E qui veniamo alla seconda parte del discorso perché attualmente non non vorrei annoiare con dati che va
Bene o male conoscete e che purtroppo tutti quanti viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle
Quali sono i punti di forza del Paese i punti forti del paese sono come tutti sappiamo un alto
Un alto risparmio che
Questo ha consentito di sostenere il debito pubblico in questi anni
E nonostante sia peggiorato e questa è la dimostrazione perché guardate in pochi anni di quanto lamentato in percentuale
Il debito privato in Italia e anche gli altri Paesi però come vedete l'Italia da una parte e la Germania
Sono ancora dei livelli decisamente inferiori a Francia Gran Bretagna
Quindi questo comunque è un punto di partenza da cui possiamo ripartire
L'Italia per fortuna nonostante la crisi c'è ancora un altissimo altissima percentuale di risparmio un debito privato pro capite decisamente inferiore a quello degli altri Paesi troppe
Questo in parte tra l'altro è sostenuto anche da dai dati dell'economia come diceva giustamente prima orologi il made in Italy ancora Traina l'economia italiana
Se guardiamo in termini assoluti chiaro che la Germania con cento milioni di
Di di cittadini che è un'economia avente più forte la nostra a una fetta molto importante e del
Del del commercio internazionale
Ma è anche vero che Italy la Francia si attestano comunque su
L'Inghilterra si attestano comunque su
Grado un grado di esportazioni piuttosto elevato quindi questo come giustamente ci ha Mauro prima e un punto su cui ripartire
Poi il terzo punto su cui ripartire oltre appunto questo risparmio che rimane molto alto questo export che rimane molto alto
è una
è una
Scusatemi un
Perdonatemi mi sono mi sono perso ecco è un un perdonatemi ancora e il patrimonio dello Stato che
Stimano recenti recenti stime internazionali a mille ottocento miliardi di euro quindi è un patrimonio lo Stato che si
I numeri fossero confermati e lo dovrebbero essere potrebbe da solo queste chiaramente soltanto un'ipotesi
Ma che ovviamente non è realistica ma da solo potrebbe coprire il debito pubblico italiano ormai purtroppo sappiamo ha superato
Di poco i due miliardi di euro P due due mila miliardi di euro l'altro punto importante che il sistema bancario di fatto ha retto rispetto tutto quello che è accaduto in giro per il mondo le banche italiane sono ancora ben capitalizzate
Il secondo la classifica del doing business della Banca mondiale
L'Italia e si è riuscita a salire seppur di poco nella diciamo la classifica internazionale di quelle che sono le possibilità di aprire di sostenere degli investimenti nel nostro Paese
Questo comunque è un piccolo segnale di di miglioramento
I dati di questa mattina oggi abbiamo dei dati abbastanza aggiornati che
Vi vivi il vi leggo molto velocemente non sono positivi perché rispetto a un anno fa quindi rispetto agli ultimi giorni del precedente Governo abbiamo la Borsa di Milano che più o meno stabile una disoccupazione che purtroppo è salita
Un PIL che dal meno zero cinque dell'anno scorso è passato alle due e cinque almeno due cinque di quest'anno una produzione industriale che calata e di molto
Un debito pubblico che appunto sfiora
I due milioni di miliardi
E un debito rispetto al PIL che come dicevo prima
Raggiunge il centoventisei per cento del
Certezze per cento del PIL nazionale questi sono tutti dati negativi e su cui ormai penso sia
Inutile soffermarsi e continuare a proseguire quello che invece è un po'il segnale di quello che oggi e anche domani mattina nella prossima il nel tavolo
Legato alla nuova nobile ANCI europeo
Chiedo che volevo lanciare è legato all'Unione europea perché di uno euro per
Posso Martino
Il parlerà più diffusamente e meglio di me ma di un'ora per spesso mentre si parla poco e male si parla sempre
In maniera poco ragionata e poco equilibrata
Europea è la nostra casa
E la casa di tutti quanti gli europei di tutti quanti italiani o che l'acconto questa brevissima nota di un viaggio che ho fatto poco tempo fa con altri amici e capitanato dalla vicepresidente Tajani
è stato un viaggio all'interno delle Mission for profit che la Commissione opera in particolare DG industria sviluppano a favore degli imprenditori europei in giro per il mondo
Siamo andati in Messico e in Colombia Stato bellissimo viaggio ma
Quella cosa che mi ha particolarmente colpito è stata questa che
Noi
Italiani non cittadini europei spesso e volentieri non ci sentiamo europei fino in fondo comunque non percepiamo l'importanza di stare in un contenitore che l'Unione europea
E gli altri di altri Paesi soprattutto un punto in Paesi lontani dall'Europa in questo caso l'America centrale America latina vedono invece noi un'unica forza
E la chiamo proprio forza perché in realtà erano giorni anche complicate perché era maggio quindi era anche un momento molto particolare dove la Banca centrale europea non prendeva
Le decisioni che poi ha preso giustamente il presidente Draghi tra giugno e luglio dopo vertici del ventinove giugno a Bruxelles
Ecco loro vedono inno invece un'unica forza un unico Stato e ci confondono quello che noi non vogliamo
Soltanto che per quanto vi siano stati errori anche importanti nella costruzione dell'Euro che tutti quanti purtroppo restiamo vedendo sulle nostre su diciamo nella nostra vita quotidiana è anche vero che
L'Europa è ormai irreversibile come la costruzione dell'Euro sono due passaggi ormai fondamentale della storia di questo continente la storia del mondo che quindi penso che sia inutile attardarci costantemente a pensare a
Valutazioni contrastanti a un'unione che invece deve essere spinta un'integrazione essere vera perché
Se l'integrazione sarà probabilmente anche questa crisi verrà
Verrà verrà sconfitta
Io di questo ne sono
Particolarmente convinto propriamente sbaglierò questo è chiaro ma penso che invece questo sia un messaggio importante l'Europa è la nostra casa noi viviamo in questo condominio da tanti anni siamo uno dei Paesi fondatori
Che penso che questo sia ormai un processo ineludibile in questi giorni tra l'altro si sta
Discutendo nuovo bilancio europeo due mila quattordici due mila e venti
è un bilancio che vale
Oltre trecento miliardi di euro stiamo parlando dell'un per cento del PIL a livello europeo può apparire
Costo un per cento un dato tutto sommato
Di di di secondo ordine rispetto ai problemi che abbiamo io invece lo ritengo molto importante perché come molti sanno in questa sala ci sono anche amministratori locali
Che hanno a che fare tutti i giorni col Patto di stabilità cioè oggi come oggi il patto di stabilità fa sì che la compressione della spesa da parte degli enti locali sia tale che i fondi europei i fondi strutturali
Siano una delle poche vie di uscita per poter fare ancora sviluppo e investimenti
Del resto non dimentichiamoci che i fondi europei sono i soldi nostri in che ci vengono in parte ridati dalla Commissione europea quindi dobbiamo oramai ne parliamo penso da anni
E penso che non sia fondamentalmente un problema squisitamente politico un problema che investe tutto il Paese perché investe l'impresa investano istituzioni che gestiscono i fondi
E investe anche tutti noi cittadini che comunque in parte anche con questi fondi vediamo attività economiche crescere e svilupparsi
E
Andare ad aggredire i mercati internazionali è una fetta enorme di fondi
Che non possiamo più di dei quali non possiamo più demandarla gestione qualcheduno bisogna che ormai lo si dice per troppo tempo ma anche di questo io sono fermamente convinto il Governo attuale Governo futuro sviluppi e un una scuola assieme forse la scuola pubblica su di di di Pubblica ministero azione
Un percorso formativo per manager e per persone che di questo si occupano
Perché soltanto così cioè mandando in Europa coloro i quali riescono o potrebbero essere d'aiuto al nostro Paese
Avremo l'opportunità finalmente di spendere questi soldi giustamente Marco Ventura prima mi chiedeva quali sono i dati
Della programmazione due mila sette mila e tredici sono sono dati di un'altra volta drammatici
Ecco questi sono i dati sul sul sul bilancio proprio dove le quattordici mila venti
Il Consiglio europeo è convocato per il ventidue ventitré novembre ovviamente ci dirà meglio di me
Chi vicepresidente Antonio Tajani ma
Questi sono i numeri in gioco li vedete da soli è inutile che di commento sono numeri enormi
Soltanto la parte agricola di cui poi Arturo Semerari uno dei massimi esperti a livello nazionale ci potrà parlare vale seicentocinquanta miliardi di euro
Solo le politiche dico lesioni valgono trecentotrentasei milioni di precedentemente trentasei miliardi di euro che su questo c'è la battaglia che su questo soprattutto l'Inghilterra
Che peraltro ha goduto di grandi
Diciamo di grandi benefici in passato dal sistema dei fondi europei dei fondi strutturali su questo l'Inghilterra Cameron è stato due giorni col sono qui a Roma
A colloquio con col Presidente Monti su questo l'Inghilterra vorrebbe addirittura porre il veto perché non vede in questo la possibilità di un aumento di risorse che invece
Appaiono
Le uniche risorse disponibili e saranno le uniche risorse disponibili
Solo per ricordarvi in brevissimo come funziona il sistema dei contributi dei fondi strutturali
I fondi strutturali sono una parte importante della tassazione del reddito nazionale lordo di ogni Stato
Vengono erogati dalla Commissione europea dopo la Commissione ovviamente via di fatto prelevati dalle mani di ogni contribuente quindi per il tramite degli Stati membri
Qui vedete altri dati importanti che fanno secche
Chiaramente ci sono paesi
Rallo surplus cioè hanno l'opportunità di avere più fondi a disposizione di quelli che hanno
In realtà ha investito
E altri come ovviamente l'Italia con i Paesi più ricchi e come è giusto che sia ricordiamoci che il principio di solidarietà è un principio cardine della costruzione dell'Europa
Ovviamente pagano lo scotto di questo allora se aggiungiamo
Al fatto che siamo dei contribuenti Nettis coloro i quali
Pagano di più di quello che hanno in cambio
E che peraltro su una parte importante di questi c'è un
Taglio netto una perdita di potere
Vero da parte del del del Paese perché non riusciamo ad impegnarli o lo facciamo sempre all'ultimo momento come accadrà anche quest'anno beh allora a questo punto è chiaro
Perché ovviamente
La situazione e davvero
Davvero grave ed è una situazione ripeto che vale numeri che vi ho
Dirò
Diciamo illustrato poc'anzi
Una delle ultime slide che vi volevo presentare questa e questo è un altro segnale purtroppo di quanto la crisi in Italia sia forte
Perché questa cartina ci dice quali sono le aree più povere di tutta l'Europa quelle in rosso sono le aree che hanno un PIL pro capite inferiore settantacinque per cento della media europea
Ed è brutto dirlo purtroppo quasi tutta l'area convergenza nostro meridione d'Italia dopo tantissimi anni sta ancora in questa situazione e come vedete la Spagna di cui tanto parliamo ormai uscita quasi contro
Completamente rimane solo il Portogallo io ovviamente rimangono gran parte dei territori dell'ex est Europa
Però questo purtroppo è da una parte l'ennesimo schiaffo
Perché è chiaro che quelle aree sono leale
Più povere drammaticamente dell'Europa dall'altra però l'ultima opportunità perché il bilancio due mila quattordici due mila venti che probabilmente
Andrade essere definito la prossima settimana a Bruxelles
Vedrà ancora una grande opportunità è forse questa sarà veramente l'ultima
Opportunità che non possiamo sprecare
Perché è incredibile che questo Paese continui a non poter investire mezzi propri che gli vengono dati alla Commissione ma che non sono altro che una partita di giro
Alitalia tornava a Bruxelles e da Bruxelles viene visto ornato in Italia
Questo è
Un po'l'esempio di quello che vi ho detto questi sono i dati della politica di coesione due mila sette due mila tredici dell'Italia abbiano una spesa che deve arrivare a dicembre a superare il trenta per cento siamo in una situazione
Purtroppo
Anche questa volta di grande ritardo il ministro barca debbo dire
Comunque dal tecnico di primo livello quale è sempre stato sta lavorando a questo ma è chiaro che
Arriveremo probabilmente anche quest'anno all'ultimo momento arriveremo al trenta per cento di pochissimo con grave
Nocumento per tutti per tutti quanti per le imprese in questo momento non possiamo permetterci questo i fondi strutturali sono un'opportunità vera concreta
E quindi io penso che sia venuto il momento che tutti quanti facciamo una riflessione su questo porto unità
Sapete
Che cosa sta succedendo tra l'altro alcuni attori nazionali stanno lavorando a questo Giavazzi è stato nominato
Dal Presidente Mario Monti come capo del riordino di tutti gli incentivi io di questo e me come tutto come molti di voi sanno mi occupo
Trovo che
Anche su questo ci sia sempre grande ritardo è un altro errore che continuiamo a commettere il fatto di nominare persone autorevolissime in questo settore ma che spesso e volentieri non hanno non hanno
Un'esperienza tale che gli consenta di fare questo
L'Europa in un momento drammatico lo sappiamo tutti io penso che non ci dobbiamo sentire più i cittadini europei e penso che l'Europa debba fare tutto a quanto passo avanti anche perché come ben sappiamo e come abbiamo potuto
Tutti quanti valutare abbiamo una Grecia che vale due per cento del PIL comunitario che ci ha praticamente messo in ginocchio e abbiamo la grande California che è fallita due anni fa
Che non ha scalfito se non di poco nel dollaro negli Stati Uniti nella crescita in America
Questo secondo me significa solo una cosa che finché non sarà una coesione vera tra tutti i Paesi europei finché non si provvederà a quella che molti auspicano una banca centrale europea di ultima istanza
Su cui
Per fortuna questa estate si sta iniziando a lavorare cioè finché finalmente l'Europa non avrà unica voce
L'Europa sarà sempre sotto scacco perché questi dati
Dicono proprio questo cioè dicono che la situazione in Europa è sicuramente grave ma non è più grave di altrove vi do un dato su tutti gli Stati Uniti hanno un PIL un debito sul PIL del di centoquaranta punti percentuali quindi superiore alla media europea
Che viaggia di poco del centro del di cento punti percentuali il Giappone addirittura un debito pubblico duecentoventisei
Punti sul PIL Giappone paga gli interessi inferiore al mondo meno dei Paesi del PAI dei Paesi
Più importanti del globo se l'Europa con la Grecia è in ginocchio da troppo tempo
Dobbiamo quindi continuare io spero che l'istituzione europea anche gli italiani che stanno Brussa stanno facendo molto però penso che a questo dobbiamo credere perché
Come diceva anche Altiero Spinelli io qui lo leggo perché ovviamente non non posso andare a memoria ma
Spinelli come tutti sapete è uno i padri fondatori del dell'Unione europea nel manifesto di Ventotene
Diceva proprio quest'oggi il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso tutto quello che si era immaginato scartare gli inetti fra i vecchi
E suscitare nuove energie fra i giovani oggi si cercano e si incontrano cominciando a tessere la trama del futuro coloro che hanno scorto i motivi dell'attuale crisi
Della civiltà europea
E che perciò raccolgono l'eredità di tutti i movimenti di elevazione dell'umanità naufragati per incomprensioni del fine per raggiungere e dei mezzi come raggiungerlo
La via da percorrere non è facile né sicura ma deve essere percorsa e lo sarà ma io penso che queste sono
Anche se sono frane come una frase del manifesto di Ventotene alla fase conclusiva del quarantaquattro sono sono veramente attuali io spero che
Come allora Spinelli e molti altri hanno avviato questo percorso di integrazione europea
Penso che ne lo sappiamo
Sapremo tutti quanti proseguirlo pensando che l'Europa è la casa di tutti noi grazie
Bene grazie Valerio avalla io intanto vorrei salutare avete visto che ci ha raggiunto
Ci ha raggiunti l'assessore alle attività produttive all'amore al litorale di di roba Davide Bordoni lo ringrazio di essere con noi
E di CIPE fra l'altro vi confermo che ci raggiungeranno anche il Sottosegretario vari il vice Presidente del
Commissione europea per gli anni
Criminale
Polemiche che hanno in questo momento e saranno anche loro anche loro con noi
Io non so se siamo in grado di collegarci con il professor Amadori
Ecco
Il professor Amadori
Alessandro Amadori è dottore amministratore delegato di coesistere Research
Voi tutti conoscete è l'uomo che ha ha introdotto in Italia
L'applicazione del non lo studio applicato della Psicologia alle rilevazioni demo scoprì che
è un grande è un grande esperto non soltanto di sondaggi ma di analisi dell'orientamento dell'emotività e dell'orientamento sia degli elettori sia dei consumatori perché il marketing poiché
E polivalente insomma il marketing si applica la politica così come ai consumi e l'abbiamo visto anche in queste ultime elezioni americane non so se siamo in grado appunto di collegarci
Professore ci sente professor maggiori
Benissimo il professor Amadori era previsto che fosse qui con noi ma per cause di forza maggiore diciamo ha perso il treno
Però evoluto comunque ha voluto comunque partecipare ci ha mandato anche
Il suo
Power point che e sarà lui stesso a illustrarci grazie professore l'ho già presentata
Grazie mille buonasera a tutti e
Complimenti per l'iniziativa che mi sembra molto stimolante molto interessante anche molto ben organizzata
Io vi posso portare una piccola equazione più per quanto riguarda diciamo così modelli il consumo emergenti
Ho preparato punto una presentazione che potremmo scorrere assieme rapidamente allora per tre anni che
Se partiamo dalla slide comunque la prima pagina del testo situate in produzione da almeno tre anni che
Istituti
Concentrano
Crescenti risorse per cercare di comprendere come i consumatori si stiano riorganizzarlo per affrontare sul medio lungo termine una crisi che non pare più congiunturale ma addirittura frutto strutturale
Nuovi paradigmi di consumo vanno sviluppandosi e oggi siamo in grado in iscrivermi abbastanza dettagliatamente niente in via generale quello pieno e come osservatori
OSP registriamo e che i consumatori hanno reagito
Se stanno tuttora reagendo rimodulando i propri comportamenti in parte hanno semplicemente deciso di spendere meno
Ma in parte maggiore hanno cercato e stanno ancora cercando di spendere meglio quindi non è una in ritorno diciamo così a comportamenti Paolo per iscritto è una crescente importanza del concetto di per informare i sistemi per avere valore
Acquistano complessivamente meno cose interrompa il modo più mirato più consapevole neanche meglio bilanciato tra razionalità ed emotività
Tra programmazione impulso cambiano alla pagina successiva sempre
Produzione sulla interne
Possiamo un po'di affermare che nel complesso sta crescendo la maturità dei consumatori e questo obbliga i produttori dei beni e servizi a rivedere i propri schermi
A prendere a loro volta coscienza sarà maggiore complessità dei processi di acquisto mi faccio un esempio pratico persino un concetto che appariva
Sottolineato in modo ormai ineludibile quello di marcatura di brand in questa fase di transizione deve essere rivisto adeguato migliorato perché perché
Il presente la marca non è più tali incondizionatamente non c'è più una delega incondizionata fiduciaria alla marca come invece avveniva per esempio negli anni Ottanta negli anni Novanta oggi anche una marca una marca
Ecco una marca consolidata un brand delle continuamente confermare la propria affidabilità per accettare la sfida per esempio di una costante possibilità di verifica e di messa in discussione
La parte persino del singolo consumatore
Sta diventando sempre più importante presidiare la blenda reputation un'occupazione di marca perché voi tecnologie un particolare interesse consentono al singolo consumatore di mettere in discussione un referto balzana credibilità stamattina
Quindi siamo di fronte a un vero e proprio cambiamento di paradigma dato dal concetto di marketing al concetto di Society in questo e proprio
Un punto chiave sviluppato già da qualche anno dal maggiore che ora i colombiani marketing cioè
Completare
Il valore oggi sì costruisce questo il concetto di Society impopolare pacco costruito in una logica molto più partecipativa passato
Non ci sono varie indagini sull'argomento che potrebbe assumere io ne ho individuato una crema di prostitute sembrava
Mi rendo
Sia un'elegante per cui non si parli sicuro ne ho trovata una molto interessante che credo vorrei proporre appunto come stimolo di riflessione
è stata realizzata un istituto specializzato diciamo in modo cioè che qualitativamente si chiama asta Rea e che è guidato da tutto dalla dottoressa Laura Cantoni teniamolo per la slide quattro perché i risultati di questa indagine di astenerci consentono di capire
Bene attraverso uno schema sintetico questo semplice quali sono i nuovi trenta emergenti le nuove logiche tutto in fumo
Ma le premesse quello che gli ho fatto prima già io
Prolungarsi di una situazione economica negativa
Ha determinato e sta continuando a determinare una diversa vocazione diversa allocazioni perpetuo
In questo scenario vedute comunque poco efficace il tentativo di mantenere le quote di mercato agendo semplicemente sui prezzi fino si tratta
Genericamente i agire solo e soltanto sui prezzi si tratta di
Comprendere i nuovi bisogni nuovi desideri e rimodulare a propria volta l'offerta tenendo conto della rimodulazione dei comportamenti da domani
I ricercatori via Sterea studiando i nuovi modelli di consumo
Hanno evidenziato alcuni fatti interessato per esempio la ricerca la crescente tendenza cercare da parte dei consumatori massima compatibilità possibile
Prada questo del prodotto e il servizio e le possibilità reali dell'individuo quindi diciamo si cerca di fare il passo sempre esattamente sulla lunghezza della gamba c'è più prudenza c'è più attenzione aumenta uccidere questo è un investimento si porta anche un forte aumento dalla Procura critica non c'è più solo un expertise
Consumatore ma c'è anche un crescente senso sette colleghi sedi capacità critica
Aumenta anche la solidarietà sociale nel processo di consumo e aumenta la percezione di responsabilità individuali
Adesso vediamo qualche concetto che celeberrime straniamento nominate evidenza come con nuovi parole chiave per capire il futuro due parole sono dannosa insegnare più gravissima
Sono due dei principali prende l'attuale dinamica di mercato
Conseguenti alla crisi l'attuale crisi tenga penali consumi questo concetto appunto di causa sì
E a far prediligere prodotti di qualità ma l'opposto e questo concetto difendermi sfugge sì e frugale nel senso di rinunciare all'inessenziale
Al superfluo a favore di una concentrazione sul vero valore superiore forma
Descrive più in dettaglio c'è un modello un modello struttura Sterea io cerco di riassumere il per
Sintetizzare i temi emergenti e quindi facilitare
Ci sono i dibattiti di comunicazione su in tempi veloci e caotici come quelli che stiamo attraversando allora vediamo
Passando alla slide cinque quali sono gli elementi che hanno dentro delle parole chiave utilizza bastare sono fondamentalmente due i concetti li mai se tra
Cioè di sette mentale il concetto di ambito tutta quella sono immense sono organizzatori mentali snodi concettuali che seconda stare al secondo piano al punto di incrocio
Tra le esigenze dei consumatori fenomeni sociali culturali le nuove espressioni la comunicazione e le proposte più innovative del impresa del credito insomma organizzatori menta
Immense interagiscono con gli ambiti di vita che sono le forme del vivere contemporanee somatico sociale colpita
Individuate nel modello che sta vera sulla base di accoppiamenti antinomici atletico indicativo per esempio indoor è un punto
Come ambiti di vita sono le modalità concrete in cui Iman sette si esprimono quanto prodotti servizi atteggiamenti e comportamenti specifici includendo il rapporto con le diverse categorie merceologiche
In breve da una parte ci sono mi schemi mentali prima in sette dall'altra parte ci sono gli ambiti di vita noi adesso possiamo fare un mea prima lasciamo così possiamo generare una vasta
Che andiamo a vedere a pagina sei
Parte successiva
Se se non sono chiaro
Dite voi no no è chiarissimo e stiamo seguendo slide slide grazie prevediamo vediamo il Martina Sterea per
Se come dire interpellare in qualche modo o le tendenze emergenti è un piano cartesiano che A due A sull'asse verticale
è un asse orizzontale l'asse orizzontale contrappone il fin da una parte el imballato cioè la tendenza alla sensazione alla contemplazione alla percezione infiniti daccapo posti invece la tendenza ad azioni
Sulla si verifica l'abbiamo a nord presenti cioè capacità possibili precettare cambiare rischia
Comportamento e perciò su abbiamo concesso di ecstasy espandere
Espansione e rese
Versus utile action se non può incrociamo queste macro categorie troviamo dei comportamenti specifici che spiegano abbastanza bene diciamo che cosa sta accadendo Dutan mentre allora se noi incrociata espresse cioè cambiare modificarsi svolgere con il feeling continuiamo il comportamento che è noto l'UDC tra noi stiamo osservando una crescente tendenza dei consumatori a cercare soluzioni concrete quindi
In qualche modo a sdrammatizzare il prodotto mia ad avvicinarvi al quotidiano a rendere il più
Prendi dall'impiego di Patrizio queste concetto giuridicità quindi
Si cerca di spendere meno si cerca di spendere meglio ma si cerca di mantenere elevata la gratificazione processo complesso e quindi ripeto non è un ritorno al palo per il rinnovo degli anni
Cinquanta o quaranta assolutamente qualcuno aveva parlato i cambiamenti sarà diciamo abbiamo compreso perpetrato una rimodulazione con il recupero di elementi del passato
Ma riletti con come capi della post-modernità quindi Fini avesse ingenerano una
Vocazione del consumatore cercare la duplicità l'aveva intuito bene Steve Jobs contro i prodotti
Allegri belli e divertenti ed è una tendenza che noi continuiamo a osservare pur nel quadro di una rimodulazione anche non se ne pente risparmio nel corso
Se conveniamo invece diverse in Colle rinvia cioè Fondazione otteniamo complemento diciamo
Attivo segniamo della pubblicità che la creatività
Essere coprotagonisti creare generare generare valore insieme
Non solo fruire il vapore generato data alle aziende molti modo friendly queste la pubblicità ma addirittura come dicevo prima co creare il valore essere compartecipe del processo che
Interessante poi in particolare la combinazione fra Fini che
Ex ante due perché qui dentro ricadono due due canne forti una tendenza alla racchetta va detto che ex perché proprio come tradizione ricorda la tradizione stiamo riscoprendo
Chiave proposta moderna
Comportamenti valori pensieri azioni del passato non è il ritorno al passato e saggi ma è una rilettura del passato con una forte propensione a ritornare gli elementi fondamentali
Ecco perché c'è anche una dimensione di upgrading quindi sono passato ma per ottenere un valore maggiore non valgono
Qui abbiamo due tendenze che sono la contaminazione e basta è che possiamo diciamo voi scrivere meglio proprio del genere più anche commenti che fa l'aura Cantoni i reparti passerei alla slide sette
Così sentiamola la viva voce per la ricerca e qui c'è la mia collega se tutto a stare a lavora Cantoni un'osservazione che fa la seguente le evidenze più forti derivati dalla recessione economica sono intercambiabili nella dimensione come dicevo prima le armi setting contrapposta letti
E riguardano globalmente una maggiore intelligenza e creatività della spesa i consumatori acquistano seguendo criteri di qualità e risparmio con un occhio rivolto tende alla semplificazione degli acquisti
O in alcuni casi adottando la filosofia del asciugare il pluralismo un risparmio
Diciamo che diventa un comportamento distintivo e che assoluta quasi un carattere ostenta comincia oggi spendere bene spendere meno per spendere bene per cercare l'essenziale è questo concetto di Cruise non è più
Non è più qualcosa dentro valorizzati sul piano dello status symbol ma anzi sta diventando nuovo elemento di status oggi esteri U.L.S.S. riuscire a spendere venga spendendo meno
Dunque abbiamo un ripensamento critico del consumo ce l'avrei Cantoni che offre tutti noi che studiamo
Comportamenti consumo noi confermiamo qua ci il ripensamento critico del consumo a cui però lo dicevo prima comica una mappa si pone con prendi carattere ludico
Quindi critici nel senso buono del termine a tempi ma senza voler rinunciare alla competenza del piacere di consumo l'aspetto ludico l'aspetto anche venire adolescenziale le persone
Nel melting seconda Sterea questo questa dimensione la missione ludica si occupa si colloca appunto nell'area del re Serfin feeling come abbiamo visto ma l'incrocio tra la dimensione del film ammissione delle sette in cui si riscontrano servono comportamenti di acquisto di consumo che sfruttano la recessione reazione diventa un'opportunità non solo un problema
Per creare stili distintivi eh sì ma
E per questo il punto chiave per capire la differenza con il pluralismo del passato agricoltori qualcosa
Non si tratta di consumare meno in chiave punitiva ma si tratta di consumare meglio spendendo in modo più mi ha dato i soldi in modo che i propri soldi in modo più consapevole
Arrivando addirittura trasformarlo dottore distintivo è stimata oggi può essere stimata essere frugano in questo diciamo
Questa accezione dodici
Dicevo che
E due degli altri comportamenti
Islam l'impasse sui scrivere contaminazione bastino crediamo di poter basti lì per funzionalità dei prodotti
E il potenziamento delle loro performances fino al limite io rappresenta secondo Cantoni in un trend esteso anche alla produttività personale c'è tutta un'area di
Settant'paure nello sviluppo del perse
Sottolinea Cantoni nelle attività come nello sport e la bellezza del tempo questo un altro grande filone basti impegni si spende meno
Si cerca di spendere meno per spendere meglio non per consumare peggio spendere questa Consulta meglio
Mantenendo la collocazione al divertimento la gratificazione questa è la elettricità e cercando l'effetto basta un cioè prodotti che siano iper funzionale e consentano un potenziamento sia delle loro performances che di quelle del consumatore
Cui la crescente richiesta quindi
Benessere quindi attività ripetitive di sport l'estetica
Uno dei più grandi mercati introdurre l'assenza due già lo sarà ancora di più borgo della bellezza eternità e bellezza sostanzialmente sono
Due dei principali mercati emergenti a livello mondiale poi abbiamo la tendenza alla Pirelli
E abbiamo visto comunque che prima della mappa questo portare a prediligere oggetti di design stile ricercati educativi innovative funzionalità
Del ritorno alla che
Primordiale ho già detto prima il mitico magico atteso spiega Cantoni con una pensione la multi senso rendita
Che in parte ogni pratica del consumo lasciano intravedere un ritorno alla tradizione culturale quindi quel passato che ritorna troppi sperato dai criteri dalla modernità
E come abbiamo visto prima la che si colloca nell'area Guspini ex tranquilli
Ieri dicevo una contaminazione proprio per le zone molto diffusa come pratica contenente un tra individui per discipline tra funzioni e la Rete recente peggiorerebbe facilita questo processo ben contaminazione
La potenza trova nel mentre nella Rete Polato venga con la R maiuscola il terreno per eccellenza e tutto questo porta una crescente integrazione di idee sui linguaggi quindi conosciamo se quindi innanzitutto il sud cercando di trarre vendere conclusioni dottrinario da questa interessante esposizione per quanto sinteticamente convenuti
Si lavora Cantoni verrebbe arricchimento dell'offerta ai consumatori rappresenta un tempo non ricco di opportunità perché sarà un'esigenza sempre più sentita
Soprattutto in fase di uscita dalla crisi su cui occorre prepararsi con capacità innovativa quindi ripeto la tendenza a spendere in meno non deve trarre in inganno
Non deve portare una riduzione dell'offerta al contrario deve portare un arricchimento selettivo ammirarlo aperta centrato su queste nuove tendenze darete le diverse forme di networking costituiranno lo strumento di base e la comunicazione non più gerarchica
E le Marche devono accettare questa maggiore simmetria consumo è sempre più simmetrico perché questo è il
Un cambio di paradigma ancora dall'asimmetria del marketing tradizionale alla simmetria verso sai
Relazione virtuale consumatori cittadini informare impresa alle associazioni dovrà agganciarsi la modalità di incontro nella vita reale quindi punti-vendita nel sistema distributivo
è facile trovare soluzioni alternative
Operativa dorme usura marketing esperienziale
Questo è insomma un tentativo di riassumere il futuro concretamente emergere ventiquattro parole-chiave dove ricordo ancora
Ex ante espandere espande
Presenti cambiare resettare cambiare schema modificare riproporre inventario
Feeling importanza del sentire per l'infanzia quel periodo la stimolazione multisensoriale e poi ovviamente la sua controparte attiva tende quindi
Se all'interno di questo schema mentale torniamo varie parole varie dimensioni consumare implicita
Grazie quindi a
Venerdì l'effetto basti molto importante diciamo che spiega per la salute dei cittadini vari mercati per cui ripeto è quello dell'estetica produttività sporte benessere la empirico passa ma
Alla luce la post-modernità e poi la comunicazione io
Questo giunto qualche Stato invece quantitativo
Tratto da Istat Eurostat
Questo giusto per per dire che diciamo dall'Aula riduzione della capacità di spesa risparmio c'è e quindi non si tratta si tratta di un fenomeno allora immaginare un fenomeno assolutamente reale
Anche qui capacità in particolare di risparmi da chi Istat ed Eurostat segnalo che in particolare certi risparmi impegnandosi a sportello ridotta
Vi ricordo comunque che la spesa media familiare nel due mila undici costruiamo
Nazionale regge al plenum penso resta piuttosto elevata sono circa due mila cinquecento euro al mese momenti
Con una forte differenza
Territoriale si scende a mille settecentonove delle isole fosse sarà mia cura mila ottocentosessantaquattro lordo
Però mi sono i redditi sono in contrazione e soprattutto sono in costruzione una sono stazionarie sono invece in contrazione dei risparmi ruspa
Esistono poi degli elementi turco prudenza
Alla possibilità degli elementi comunque relativamente tradizionalisti fa parte diciamo per impegni improrogabili italiane per esempio
Quattordici crediamo che l'incidenza dei beni alimentari delle bevande sul totale spezza la spesa
Famiglie italiane resta più elevata della media europea noi abbiamo un'incidenza diciamo dell'alimentazione
Quelle per qua le quindi beni
Base c'è
Ancora oggi superiore rispetto alla media europea
Viceversa dobbiamo alle slide quindici sedici e diciassette
Abbiamo una
Però
Qua e quindi ci vediamo che ne spendiamo di più anche nelle attività inserite indicate quindi generale abbiano
Una propensione ad un incidenza maggiore di mutazione importante sulla spesa mi ha e una
Maggiore
Tendenza alla spesa la ristorazione variano perché parte ce lo siamo sotto la media
Mentre siamo sotto media sul soluzioni servizi non sono più avanzati riapre quindi aspetto per esempio imposte sul trasporto italiane più bassa rispetto alla media europea questo vediamo alla fine sedici
Persino le spese per la casa la spesa per la casa è ampiamente Tersigni anche tecnicamente basta rispetto alla media europea piazza dovrebbe diciotto vediamo Piruea anche quelle in elettrodomestici quindi la modernità
Ha fatto il suo ingresso in Italia già da tempo lo sta facendo sempre più presso le tendenze temiamo illustrato prima con un moderno e quella dottoressa canto
Però restiamo un Paese che anche lui elementi segnano sani per alcuni aspetti di tradizionalismo per esempio questo forte incidenza di spesa alimentari bevande ponendo in generale del consumo anche al l'ordine sul cibo mentre spendiamo sotto media rispetto all'Europa in altri servizi
Trasporti casa dottor quando devono stare Asahi diciannove
Con una quantità enorme di principio concludere
Sono state due indicatori mandamento diciamo nel tempo di due indicatori il clip di fiducia dell'Istat indicatori di fiducia dell'Istat chiede constato copre tutto falsariga dell'impianto risentimento Università del Michigan
E l'indicatore inquilini congiunturale dei consumi percorrere per i consumi di Confcommercio PCC
Vedete che questi due enti e poi soprattutto quello del clima di fiducia
Diciamo passando guarda bisogno nei due anni ha avuto una costante tendenza
Alla discesa quindi rimane un clima di fiducia
Accusano quella del trenta
Piuttosto basso d'Italia uno dei Paesi per un atto che nell'Adriatico pacifica mondiale si auto rappresenta come comunque più pessimisti al
Quindi
Una certa senza pessimismo nostro sette
Un indicatore di fiducia Istat che mostra l'andamento costantemente calante negli ultimi tempi e un indicatore diciamo dei consumi Confcommercio che non segue
In modo abbastanza correlato anche se diciamo l'andamento né per secondo le parole questo per dire che cosa sostanza e conseguentemente per dire che insomma la
La crisi esiste non è un'invenzione restiamo un Paese solido se è un Paese molto patrimonializzato con grandi risorse finanziario ambulante
Però diciamo gli elementi di criticità ci sono alcuni sono come i progetti
Riduzione del risparmio la stagnazione dei redditi altri sono elementi di percezione per esempio la fiducia sul
E poi di fiducia degli italiani che resta piuttosto basso e tende a scendere
Troppo tempo ormai
E l'indicatore congiunturale con consumi tipo commercio
Questi sono dati oggettivi copia degli archivi segnalano che su complessiva da domani
Compratore complessa soluzioni complica ci sono criticità oggi file ci sono tre diceva soggettive vero però aspetto positivo e costruttivo perché la modernità entra
Fortemente nel nostro Paese si stanno anche qui consolidando nuove competenze spesi tranquilli
Abbiamo cercato di riassumere utilizzando utilizzando moderno
La nostra collega un altro istituto
Si tratta appunto di guardare con fiducia al futuro qui comprendere questa questo passaggio storico dal marketing society
Mi comprendere il cambiamento la società italiana non solo la sottoporremo anche nei suoi desideri sui bisogni
Sottese e si tratta di rimodulare l'offerta su una domanda che diciamo diventa più prudente Gratta e più critica più consapevole ma che continua a piovere soddisfare i desideri
La grande parla chiaro consumi già esistenti
Attraverso la la ricerca di prodotti ad elevata qualità cercando di pare poste evenienze per cui risparmi possibile senza però rinunciare a dimensione ludica senza rinunciare perché evita senza rinunciare alla bellezza estetica senza rinunciare a a guardarlo
Non sono di realizzare negli stessi nei libri diventare delle persone migliore impronta opportunità con più possibilità è quella qualità della vita a lungo
Ecco questi sono coi prende che mi sentivo di nessuno e per il niente brevemente c'è un secondo ricorrendo ristretto soltanto in alcuni miei quanto quelli oggettivi
E consolidati l'Istat ed Eurostat questo modello della collega Cantoni che ho trovato interessante e stimolante soprattutto semplice descrive in Consiglio
Professore io la ringrazio moltissimo è stata credo per tutti noi una esposizione esemplare anche perché ci ha dato la possibilità diciamo grazie al prestito della sua intelligenza nella lettura degli indicatori economici di
Continuare a riflettere come stiamo facendo oggi sull'atteggiamento dei consumatori nelle cui nei confronti della crisi ecco questo è il dato il dato di fondo ringrazio molto professore anche per essere riuscito comunque essere con noi oggi
Grazie ancora
Non riusciamo a sentirla ma sicuramente ci avrà salutati e la esatto la ringrazio molto linguaggio gestuale perfetto
Allora io saluto ci ha raggiunto anche il sopra Sottosegretario allo sviluppo economico Massimo Vari
Persona di grande valore che tutti noi conosciamo che stato magistrato della Corte dei Conti giudice costituzionale
E poi anche nella nella Corte dei conti europea quindi insomma con una variegata esperienza e che in questo momento e impegnato soprattutto sul tema dell'Agenda digitale per quelle che sono le sue competenze
Di governo io vorrei dare adesso la parola al professor Martino professor Antonio Martino
Non c'è veramente nulla da dire sul professor Martini no però una cosa mi piacerebbe dirla e cioè che si è sempre detto
Che lei è antieuropeiste io ho avuto sempre il sospetto anche considerando il fatto che lei è in tutti i sensi figlio dell'Europa no
Appunto
Io insomma lo l'ho vista anche da dar da vicino come ministro della difesa
Difendere quello che è l'interesse italiano in Europa senza contraddire quelli che sono gli interessi europei quindi non è contro l'Europa ma è contro una certa gestione no immagino
Grazie professore
Questa è un'ottima introduzione a quanto mi propongo di dire io vorrei anzitutto ringraziare sentitamente Mauro voi per l'invito
Rinnovargli i miei complimenti perché il suo discorso che è stato un discorso da autentico patriota
E
Fare una breve premessa
La defezione dovuta
A causa di forza maggiore del senatore Franco De Benedetti ha indotto Mauro a farmi sapere che avrei dovuto parlare un po'più del previsto la mia risposta è stata io sono come la pizza al taglio dimmi quanta ne vuoi eccetera lo
Però cercherò di farlo rispettando quella che è la regola d'Oro di un discorso in pubblico un discorso in pubblico deve essere come la minigonna corto abbastanza da attirare l'attenzione
Lungo abbastanza da coprire l'argomento
Quindi cercherò di attenermi a questa regola anche se parlerò un po'più di quanto preventivato l'anno scorso in occasione di questo incontro
Ho sostenuto che l'Italia era in via di sottosviluppo
E mi hanno anche indicato alcune delle cause principali le tendenze demografiche negative una scuola che non forma adeguata mente i giovani
Un sistema pensionistico che incentiva persone in età lavorativa ad abbandonare l'impiego e lavorare in nero una spesa pubblica totalmente fuori controllo e così via
Quest'anno invece vorrei occuparmi di quanto sta accadendo ai nostri giorni e in particolare del Trid lemma col quale dobbiamo fare i conti
Semplificando
Forse eccessivamente credo
Che possiamo avere soltanto due delle seguenti tre cose
Il Welfare tradizionale lei euro e lo sviluppo economico vediamo
Il primo caso è sotto i nostri occhi abbiamo l'euro
E abbiamo un referto tradizionale
I cui costi astronomici hanno fatto raggiungere la spesa pubblica qualcosa come il cinquantadue per cento del prodotto interno lordo ma non abbiamo la crescita il PIL è in diminuzione
La disoccupazione a superare il dieci per cento per la prima volta da molti anni la disoccupazione giovanile
Dato da prendere con le molle come ora vi dirò supera il trentasei per cento c'è una moria generalizzata di piccole e medie imprese artigiani e commercianti sono in grado di
Fa
E i consumi anche di di beni in genere resti a subire cali sono in forte diminuzione si pensi per esempio alla diminuzione del venti per cento di vendite di carburanti
E alla diminuzione del dieci per cento rivendite di sigarette ieri sera ero con un imprenditore amico mio
Che ricava la maggior parte dei suoi utili dalle la pubblicità
E le sue aziende sono in gravissima difficoltà perché la crisi ha indotto le aziende a tagliare la pubblicità
Ora prima di passare a alle agli altri due casi
Vorrei chiarire perché la disoccupazione giovanile non mi commuove
La disoccupazione storicamente è stata sì non è mio degli seria nel mille novecentoventinove all'epoca della grande depressione essere disoccupati significava non avere alcun reddito
Fare la fame la discorsi alle giovanili attuale non ha nulla a che vedere
Con l'indigenza e anzi un indice di ricchezza
I nostri disoccupati in giovane età infatti non fanno la fame non dormono sotto i ponti non girano ignudi
E affamati nella maggior parte dei casi sono vivono con i genitori sono ben nutriti alloggiati ben vestiti e riccamente intrattenuti televisore computer
Videogiochi e quant'altro
Telefono cellulare ne sono senza lavoro perché non riescono
A trovarlo ma perché quello disponibile
Non è di loro gradimento non si sognano nemmeno di raccogliere pomodori olive fra parentesi se non fosse per i pochi immigrati cui consentiamo rientrare in Italia
La gastronomia italiana sarebbe già finita da un pezzo perché la gastronomia italiana è fondamentalmente basata sul pomodoro se nessuno li raccoglie
La gastronomia italiana è finita
Quindi non avere bere non lavorerebbero mai come si può atterri nelle cucine dei ristoranti o negli ospedali
Non prendono nemmeno in considerazione la possibilità di lavorare prima per e poi con un artigiano quelli sono tutti i lavori molto al di sotto
Delle loro dei loro medici
Molto al di sotto i loro mezzi offensivi per chi ha conseguito ha valore legale un diploma o una laurea in
Sociologia della menopausa
O Psicopatologia della comunicazione
Allora in conclusione moltissimi disoccupati giovanili non sono per nulla disoccupati sono TEN occupabili
Parassiti della società vogliono un posto a vita
In un ufficio pubblico uno stipendio garantito con connessa tredicesima e ferie pagate sarà un sadico ma non mi commuove la disoccupazione giovanile non mi con nuove per nulla
La seconda possibilità
E di avere le euro e la crescita economica riformando il welfare in modo da ridurre la spesa pubblica a un livello inferiore al quaranta per cento del prodotto interno lordo
La sanità e il primo dei settori del nostro assistenzialismo che deve essere riformarlo per ragioni che sono sotto gli occhi di tutti il suo costo astronomico
è costituito da quanto è contabilizzato come spesa sanitaria più
Quanto i privati spendono per ottenere ciò che il servizio sanitario non fornisce per nulla o non fornisce adeguatamente o tempestivamente
A queste somme va aggiunto l'ottanta per cento del costo delle Regioni
Governo e Parlamento regionali
Burocrazia regionale consulenze regionali aziende regionali in perdita e così via perché l'ottanta per cento del bilancio delle regioni e spesa sanitaria
Quindi l'ottanta per cento del loro costo va aggiunto al costo del servizio sanitario
Nazionale
Arriviamo
Quindi
A un a un totale che la sanità in Italia costa circa duecento miliardi all'anno se anche solo si riuscisse a ridurla della metà
Noi conseguire un risultato molto importante per i conti pubblici
Se a questo si aggiunge che il sistema sanitario nazionale
Trasferisce il reddito da i meno abbienti ai ricchi
Perché i farmaci gratis non sono gratis perché le industrie farmaceutiche
Spinte dal
Dall'amore per il prossimo regalano quanto producono perché gli operai delle aziende farmaceutiche decidono di lavorare
Gratis per il bene comune perché i materiali vengono forniti gratuitamente grati se è un'ipocrisia
Sono pagati da altri se Berlusconi ricevere i farmaci gratis le hanno pagate persone che hanno meno soldi di Berlusconi
è una redistribuzione regressiva di reddito assolutamente vergognosa e inaccettabile si aggiunge che gli episodi di malasanità sono almeno tre a settimana
Vi rendete conto perché questa mostruosa macchina creata in un delirio di statalismo farneticante deve essere assolutamente smantellata
Dobbiamo ha come prima cosa passare
Dal un sistema universale che prende a tutti e da quando sono lo ricordo a tutti a un sistema selettivo dove soltanto coloro i quali non sono in grado
Di acquistare un'insicura azione sanitaria corrispondente a certe caratteristiche
Specificate dalla legge
Ricevono dallo Stato un buono che gli consenta di acquistare quell'assicurazione presso la compagnia di loro scelta gli altri tutti gli altri quelli che si possono pagare le cure sede paghino
Così facendo fra l'altro elimineremmo la marea di scandali vergognosi che caratterizza il nostro servizio sanitario nazionale
La terza possibilità sarebbe avere il welfare e lo sviluppo ma non l'euro e qui rispondo a Marco Ventura io sono stato per anni decenni ma in realtà
Accusato di essere euroscettico ora da un lato
Considero la cosa un complimento perché lo scetticismo anche se ignoriamo l'antica Grecia e uno dei filoni fondamentali della filosofia dell'Occidente
In secondo luogo essere io accusato di essere contrari all'Europa quando ho visto nascere
A casa mia d'Europa
Perché voi ricorderete che quando nel cinquantaquattro
Fallì la Comunità europea di difesa
Per la mancata ratifica del relativo trattato da parte del Parlamento francese si badi bene i francesi avevano loro
Proposto la Comunità europea di difesa ma poi cambia la maggioranza andare al potere i socialisti F non ratificare un il trattato istitutivo del lascerebbe
Si pensò che la il processo di unificazione del vecchio continente fosse irrimediabilmente bloccato
L'anno dopo il Ministro degli esteri italiano convoco i Ministri degli esteri la Comunità Europea del Carbone e dell'acciaio nella sua città natale Messina
Quel Ministro degli esteri era mio padre Gaetano Martino a Messina si raggiunse
L'accordo di tentare di integrazione economica come strumento per arrivare all'unione politica
E questo accordo che poi venne sì sancito dalla Conferenza di Venezia cinquantasei porto I Trattati di Roma del cinquantasette ora che venga accusato di essere uscenti co io
E che venga accusato da quelli che avevano fatto manifesti per denunciare lo spreco di denaro pubblico
Che aveva compiuto mio padre invitando questi cinque ministri a Messina vengano spesi cinque milioni gli allora centocinque milioni allora non erano i cinque milioni di lire
Di oggi erano una cifra ma per un processo che avrebbe portato al mercato comune alle orata ma successivamente all'Unione europea mi sembra che vengano spesi abbastanza bene
Non fu una scelta facile
Erano contrari i comunisti che con scarso senso del ridicolo denunciavano l'Europa dei Monopoli come
Se si aprivano le frontiere si introduceva finalmente un po'di concorrenza all'interno dell'Europa e per loro quello era l'Europa dei monopoli
Si astennero i socialisti erano contrari i sindacati era contraria alla destra perché ricevere tutto questo avrebbe cancellato le identità nazionali
Erano contrari persino i federalisti europei una lorde delegazione guidata da Ugo La Malfa
Andò a Messina per scongiurare i sei ministri hanno
Adottare la via dell'integrazione economica puntare subito all'unione politica che sarebbe il significato non fare niente
Saggiamente invece
Si puntò sull'integrazione economica perché dico saggiamente ma perché l'ideale massimo di tutti gli europeisti
Era quello di scongiurare le due catastrofiche avevano insanguinato l'Europa e avevano cancellato
La sua importanza politica fino al mille novecentoquattordici la parola civiltà non aveva procurare c'era la civiltà ed era la civiltà europea e il resto erano strani modi di vivere
Il resto del mondo era coloni europea
Ora ex coloni europea ora troppo lontano per essere rilevante d'Europa era il mondo
Dopo la Seconda guerra mondiale l'Europa era come disse un uomo d'affari americano le mosse dalle volpi sobrio Restelli indurlo la proprietà immobiliare a più alto valore al mondo
E padri fondatori volevano impedire che si ricomincia se a fare le guerre nero ma volevano la pace e l'hanno ottenuta perché fa proprio perché puntare uno sull'integrazione economica perché come ci ha insegnato Federico Bastia nel diciotto
Vien diciannovesimo secolo
Dove non passano le merci pari sanno gli eserciti
è vero che il liberismo non garantisce ipso facto la pace ma è anche vero che le guerre molto spesso sono state prima guerre commerciali e poi guerre combattute guerreggiare
Il protezionismo è stato causa di morte guerre avere abbattuto le
Barriere doganali non messo in difficoltà l'industria italiana come temeva la Confindustria ma al contrario
è servito a rappacificare diffondendo gli interessi i Paesi europea è stato un gran successo e arrivo al esponenti
Dell'allora parte che non sia più articoli del Partito Comunista dire a me che sono euroscettico mi sembra
Semplicemente bizzarro però
La terza possibilità sarebbe dicevo tenerci l'assistenzialismo di Stato
Così come adesso
Avere lo sviluppo economico e rinunciare all'euro allora prima di tutto
Se noi non cresciamo la colpa non è dell'euro se noi non cresciamo
La colpa è dell'insaziabile appetito di un apparato pubblico che si concili comporta come un neonato
Da un lato e assolutamente ingorgo e dall'altro manca totalmente di responsabilità proprio come i neonati
Se noi vogliamo ragionare seriamente dobbiamo renderci conto che uno degli errori della costruzione dell'euro è stato proprio quello di avere buttato via la chiave
Ci siamo chiusi in una stanza abbiamo buttato via la chiave o meglio siamo saliti su una barca senza nemmeno preoccuparsi di avere un salvagente i costruttori dell'euro non si sono neanche posto il problema che facciamo
Se non ha successo quindi e irreversibile quando tra i vicini reversibile ha ragione
Ma questo è uno demerito dalla costruzione non un merito ogni volta che si propone una nuova istituzione una nuova legislazione bisogna sempre avere un piano B per l'eventualità in cui quella proposta non funzioni
Se noi
Dal suicidio
Ora
Io sono sempre stato contrario alla moneta comune perché
Sono stato contrario ossia per il modo in cui essa è stata introdotta sia per alcuni gravi difetti nella sua costituzione ora cominciamo da questi ultimi
I Trattati di Maastricht dicono che la Banca Centrale Europea e indipendente ma da chi e indipendente la Banca centrale europea
Non esiste uno Stato europeo nei confronti del quale si ponga il problema dell'indipendenza la Banca centrale l'indipendenza e la Banca centrale a livello assenso a livello nazionale
La Banca centrale deve essere indipendente dal Governo nazionale ma non esiste uno Stato europeo un Governo europeo quindi da chi deve essere indipendente l'abbiccì
Dire che dovesse indipendente si traduce nel fatto che le decisioni che la Banca centrale europea vengono assunte da persone che rispondono soltanto avvio del loro operato
Non rispondono a nessuno del loro operato sbagliata quindi
La
Costituzione monetaria
Ancora più sbagliata e la costituzione fiscale
Perché i trattati prevedo salatissime multe per quegli Stati membri che non rispetta erano i parametri previsti per lo stock di debito e per il deficit annuo
Al momento dell'introduzione dell'Euro c'era un solo Stato
Che rispettasse tutti i parametri ed era il Lussemburgo
Un po'poco per fare un'Unione Europea
Duecentottanta mila abitanti
In più dare salate multe
Astaldi che non rispettando i parametri sono rischiano di insolvenza non li aiuta certamente a risolvere i loro problemi e infatti non molte salate hanno dato agli stadi che rischiamo l'insolvenza ma aiuti
Cioè hanno incentivato la condotta irresponsabile degli Stati ora tutto questo non ha senso comune
Giustamente e correttamente il Trattato di Maastricht dice
Che la Banca centrale europea non può
Acquistare titoli del debito pubblico degli Stati membri non può monetizzare il debito
Cosa significa questo significa
Che l'euro dovrebbe funzionare come il dollaro
Tutti i cinquanta Stati americani utilizzano il dollaro comunità ma ogni Stato americane perfettamente libero di decidere la gestione del suo bilancio la sua politica tributaria il suo livello di specie
Se uno Stato rischia l'insolvenza se la vede lui sono fallite conta e sono falliti Stati n
Il Governo federale nella febbre né tanto meno altri Stati sono intervenuti in loro soccorso oggi il Texas
è uno Stato in là e in rapida espansione compiti pubblici straordinariamente attivi e così via non pagherà mai i debiti della piscina California che pesantemente indebitate non ci ha mai pensato i tedeschi e si preoccupano
Perché temono per la condotta irresponsabile di alcuni Stati europei costringerà i loro cittadini a pagare i debiti di quegli Stati
Sono totalmente fuori pista perché non c'è questa possibilità lo stesso Trattato di Maastricht dice che non si possono
Acquistare titoli del debito pubblico
De da parte della Banca centrale europea ne dice da nessuna parte che debbano acquistare altri Stati membri
Da questo punto di vista le decisioni che sono stare fermi per come ora Viro
Sono stato assolutamente sbagliato
Poi
Il modo di introduzione dell'euro è stato semplicemente insensato
Prendere un pezzo di carta sporcavano con inchiostro e metterci su alcune cifre
E poi pretendere che quel pezzo di carta che non ha mai circolato Como moneta
Abbia un potere d'acquisto è esattamente uguale a mille novecentotrentasei virgola ventisette righe oggi e per l'eternità e soltanto da analfabeti economici
è una riedizione moderna del mito del valore imposti Fuschi era caro i sovrani medievali i sovrani medievali sostenevano che il valore delle monete veniva imposto loro dal sovrano
Sovrano diceva questa moneta è una sterlina benissimo
Mi qualsiasi metallo fosse fatta avrebbe dovuto essere una sterlina che facevano poi
Tosato hanno la moneta riducevano il titolo eccetera aumentavano le scuole scoprivano che c'era sempre scritto una sterlina ma che quello che è quella sterline acquistava andar via via diminuendo perché i vecchi prezzi aumentava
La stessa cosa è accaduto con l'euro ammesso che abbia mai avuto un parole prossima due mila lire oggi certamente non ce la fa con due milioni di lire al mese una famiglia viveva non dico è certamente ma sopravvivere
Con uno stipendio di mille euro al mese nessuno riesce a sbarcare il lunario quindi il potere d'acquisto
Di questa moneta fiduciaria estinte senza storie sia ridotto almeno la metà
E questo l'aratro lo devo dire perché se noi potessimo fare quello che loro hanno tentato di fare siccome stampare una banconota non costa niente potremmo inondare il mondo
Di queste nuove banconote
Che dato che hanno sempre lo stesso potere d'acquisto trasformerebbero tutti in agiati non dovremmo più lavorare Remo solo mandare tanti elicotteri carichi di banconote che buttano banconote sulle città e la gente spende
E diventa agiata erri
Mi sembra concepibile a meno
Quindi l'introduzione è stata sbagliata
Secondo i suoi
Fautori la moneta unica europea avrebbe dovuto tenere unita l'Europa la realtà contemporanea dimostra che ha fatto la cosa opposta
Se la signora Merkel continuerà nel suo caparbio tentativo di salvare lei euro che i suoi cari cittadini chiamano Toyota che interessa
Ordini del rincaro e perché lo chiamo nottolino
Invece che poi dico perché appena è arrivato hanno scoperto che comprano via via sempre meno di quello compravano coi marchi
Anche lì accoglie cambia in tutti i Paesi
Imporranno l'Europa una recessione che distruggere che era
L'Europa
Se invece vuole salvare l'Europa deve accettare il fallimento della moneta unica così come congegnata
E farsi parte diligente di un ritorno a Maastricht
Ho detto al ministro muova vero
Finora il simbolo dell'Europa è stata una processione via esterna che è una
Cittadine Lussemburgo che fa due passi avanti e uno indietro voi dovete fare due passi indietro per poterne fare poi uno avanti
Per fare due passi indietro e tornare a Maastricht
Mettere in chiaro i problemi della costituzione fiscale e monetaria che soprassedere che che il Regolamento e poi potrete fare dei passi avanti
Ma ora dice no ma non è nel frattempo vorremmo gli Stati Uniti d'Europa vi va bene quando lo vedrò ci credo
Ci
La cancelliera
Chi è meno stagnanti per adesso è piuttosto simpatica una gara ragazzo non ha alcun titolo per impartire lezioni di ortodossia fiscale a nessuno anche la Germania pesantemente barato sui conti
Lo denuncia un articolo del mondo
In cui si dice virgolette non è che la Germania sia proprio questo modello di virtù il debito infatti supera il tetto del sessanta per cento rimasti
E il dato ufficiale e truccato per via del modo in cui Berlino ha contabilizzato in miliardi immessi dopo la crisi del due mila otto queste somme
Sono state collocati fuori dal bilancio in un fondo speciale
Senza questa astuzia sostiene sempre nel mondo il deficit tedesco non sarebbe stato il tre virgola due per cento ma del cinque virgola uno per cento cioè superiore a quello francese
Lo so nel mondo il giornale francese ed è comprensibile che difenda
Che difenda la Francia però questi sono dati sono fatti
Non sono
Lasciamola cancelliera i suoi trucchetti il vero problema secondo me e un altro
L'Italia adottando la moneta unica ha delegato la sua sovranità monetaria alla bici
Ma non ha delegato a nessuno la sua sovranità di politica economica e fiscale
Nessuno men che meno la BCE ha il diritto di dirci cosa possiamo e cosa non possiamo fare
Né tanto meno imporci l'agenda di politica economica
Invece questo è quanto è accaduto con l'accettazione la ratifica del fisco compatta che non ha avuto il mio voto il voto di alcuni colleghi per le seguenti ragioni anzitutto
L'accordo intergovernativo si traduce in un obbligo italiano per la riduzione del debito di circa cinquanta miliardi danno per vent'anni
Una enormità
In secondo luogo
Ci impegniamo a pareggiare in tempi brevi il bilancio pubblico
Se sono convinto che il pareggio del bilancio sia un principio primario di trasparenza nella gestione della cosa pubblica perché sia anche un caposaldo del pensiero liberale basti pensare
A Marco Minghetti
Che al raggiungimento del pareggio del bilancio sacrifico la sua parte politica
Riuscire ad annunziare trionfalmente l'avvenuto pareggio del bilancio il sedici marzo del mille ottocentosettantasei il diciotto marzo due giorni dopo il suo Governo
Venne battuto e alle elezioni successive la destra scomparve dalla storia d'Italia
Consapevolmente Minghetti aveva perseguito questa politica che sapeva contraria agli interessi del suo partito perché riteneva il raggiungimento del pareggio del bilancio un obbligo fondamentale della condotta del Governo
Pensate a Luigi Einaudi che d'accordo con Ezio Paluzzi Vanoni fece introdurre quel principio nella nostra Costituzione all'articolo ottantuno
La sinistra non ho mai avuto non ha mai amato questo criterio di finanza pubblica
Soggiogata da Kenzo ha sempre preferito sostenere il deficit spending
Per promuovere sviluppo e occupazione basti pensare al monumentale
Volume che certamente il sottosegretario conosce le leggi di spesa nella Costituzione
Con cui Valerio Onida ha costruito la sua brillante carriera
Quel volume dedicato fra l'altro a sostenere che le teorie keynesiane sono più importanti dell'intenzione del legislatore costituente e che il principio del bilancio è un principio arcaico
Il pareggio del bilancio secondo me è desiderabile quando la spesa pubblica inferiore al dieci per cento del reddito nazionale com'era i tempi di Minghetti
O quando si aggira intorno al trenta per cento del reddito nazionale come tempi di Einaudi ma non lo è per nulla quando come adesso supera il cinquanta per cento
Dal momento che nella specie per lo più costituito da intanto un mese che sono quelle spese che a legislazione invariata non si controlla
Pareggiare il bilancio nei tempi previsti dal fisco al comparto significa continuare a fare inseguire l'aumento delle spese dalla crescita dell'imposizione
Una politica che potrebbe solo scatenare una recessione che è già iniziato
Il prodotto interno lordo continua a diminuire e se le stime dell'Istat saranno confermate l'anno prossimo la pressione fiscale supererà il cinquantacinque per cento cioè il contribuente medio
Verserà il cinquantacinque per cento del suo reddito allo Stato
E quanto pagheranno coloro che hanno un reddito sopra la media e le imprese
Voi sapete che Squinzi neo Presidente Confindustria dichiarato nella sua relazione
Cresca oneri contributivi e tributari
Le imprese italiane sono gravate di
Di un carico del sessantadue virgola due per cento contro una media europea del quarantacinque cinque
Se l'aumento ma quanto lo portiamo al settanta all'ottanta al novanta per cento e voi pensate che si continuerà a lavorare e produrre occupi assumere
Con una valutazione contabile e fiscale diversi e la ricetta più sicura per trasformare quella che potrebbe essere
Una breve
Blanda recessione in uno tenta che catastrofe aggiungerei un'altra considerazione vedete
Ma Fuenti sosteneva che il cavallo occorre
Per una differenza di opinioni se ci sono due cavalli uno bianco e l'altro nero la corsa al luogo se c'è uno che scommette sul bianco che scommette sul nero i mercati funzionano però a differenza di opinione
Una determinata azione può essere venduta a condizione che ci sia un altro che la compra chi vende convinta che destinata a diminuire di prezzo chi compra che disegnata ad aumentare è una differenza di opinioni che fa funzionare i mercati
Lo stesso in un certo senso vale per le politiche economiche quando i Paesi di una stessa area
Perseguono politiche di segno opposto le conseguenze delle politiche tendono ad attenuarsi
Ma se tutti i Paesi dell'eurozona fanno politiche recessive le conseguenze delle politiche di ogni Paese verranno amplificate l'Europa precedente era in una recessione grave profonda vogliamo questo percorsa
Per rassicurare i Crespi sul Patto non dovranno pagare
I nostri libri oltretutto consentitemi di dire che l'Italia e il Paese se è più solido finanziariamente dell'eurozona molto più della Germania e non lo dico io
Lo dice un gruppo di economisti è un rifiuto universitari Friburgo economisti tedeschi
Che hanno fatto dei calcoli complicati in base ai quali e
è evidente che noi siamo più soli o Germania
è stato fatto vedere che la percentuale di debito pubblico detenuta da italiani e maggioritaria quindi quel debito pubblico italiano e compensato da un credito pubblico italiano
Le aste non sono mai andate deserte anzi la domanda in genere supera l'offerta
C'è lo sterminato patrimonio sto e il pubblico immobiliare e mobiliare c'è un valore enorme
E che potrebbe ritirare una parte cospicua dello stock di debito innescando un processo virtuoso perché qui i mercati
Cioè
Chi acquista e vende titoli pubblici nel mondo
Funziona in base a piccoli indicatori sebbene non lo stock di debito comincia a diminuire anche se di poco più peritale sta facendo forse
Non abbiamo nessun bisogno che lo Stato italiano punto in essere
Petroliere produttore di elettricità intrattenitore con la RAI e così via biscazziere
Faccia il suo mestiere di stata faccia lo Stato garantisca l'ordine pubblico e l'Amministrazione esatto della giustizia difenda le nostre frontiere che sono i suoi compiti
E l'hashish un po'del resto a chi sa fare queste cose molto meglio molto meglio dei politici
Ratificando quindi il fiscal Campa che l'Italia ha delegato la sua sovranità in materia di bilancio che l'essenza stessa dell'attività di Governo
Non agli Stati Uniti d'Europa non a un Governo europeo democraticamente eletto ma un insieme di regole dettate da un turn accordo Inter statale il che a me sembra inaccettabile
Siamo diventati
Col nostro consenso colonia della Germania e dei suoi alleati
Vede quando ebbi un dibattito nel novantaquattro alla festa dell'Unità con Piero Fassino
Per illustrarli perché avevo perplessità
Sull'Unione europea l'Unione monetaria e così via gli dissi tour ricorderai quella scenetta che
Tutti abbiamo visto una volta in televisione fra Walter Chiari e Carlo Campanini
Carlo Campanini chiede a Walter Chiari cosa fai per guadagnarsi da vivere
E chiarisce vendo patemi Quaglia dice ma ci metti solo carne carne di qualità nel patetici erano ci metto anche carne di cavallo i valori imbrogli no in parti uguali un cavallo una quaglia un cavallo una qualche
C'era la Germania che era il cavallo e poi c'è il Lussemburgo che eravamo agli atti
Un aggiornamento di questo potrebbe essere il tentativo di fare indossare a Piero Fassino è Giuliano Ferrara un abito della stessa parte
Il governatore
Della BCE Draghi ha detto per le ore revocabili come ha detto prima lo credo anch'io e anche non considero questo navi
Vorrei richiamare l'opinione recentemente espressa Dacia Attali persona per la quale peraltro nessuna simpatia in un'intervista a Repubblica ha dichiarato
Nessuno di ridere nei Germania in Francia
Ha il coraggio di dire i suoi elettori che salvare l'euro costerà ogni paese oltre cento miliardi di euro perché non farlo avrebbe un prezzo addirittura superiori
Vorrei concludere tornando a quello che il tema di questa cosa è possibile fermare il declino dell'Italia io credo di sì ma bisogna avere il coraggio di fare quanto avrebbe dovuto essere fatto molto tempo fa
Bisogna ricondurre spese pubbliche Toffali al di sotto il quaranta per cento del PIL
Rinunziando al carattere universale del servizio sanitario nazionale e riformando drasticamente il sistema di enti locali riducendone i livelli e il numero occorre altresì fare una riforma fiscale
Che riduca il numero e il livello delle aliquote
Il nostro fisco infatti e vessatorio e rende poco
Tutte le imposte dirette rendono solo circa il venti per cento del PIL l'adozione di un'unica aliquota del venticinque per cento
Consentirebbe sul reddito delle persone fisiche e giuridiche Società e attività produttive
Stimolerebbe l'economia e renderebbe di più all'erario
Con una spesa diciamo del trentacinque quaranta per cento e una nel Gotha unica per le imposte dirette in pareggio del bilancio sarebbe fattibile e privo di effetti negativi per lo sviluppo
L'alienazione dello sterminato patrimonio pubblico un biliare immobiliare consentirebbe una significativa riduzione dello stock di debito
Se poi riuscissimo anche rendere il nostro ambiente economico meno ostile agli investimenti esteri la via dello sviluppo economico
Ci sarebbe nuovamente aperti
L'ingegno la laboriosità il gusto italiano continuerebbero a produrre i loro frutti in conclusione so che non è politicamente corretto citarlo
Ma sono pienamente d'accordo comune euro deputato conservatore inglese Naga al fare oggi che al Parlamento europeo si è rivolto a Barroso presidente della Commissione rende commissari economiche Baron qui
Con queste parole
Di chi la responsabilità del disastro attuale la risposta è di nessuno perché nessuno di voi è stato eletto
Nessuno li voglia una legittimazione democratica per il ruolo che ricopre in questa crisi
Devo dire
Signor Barrot micron qui che quando ci siamo incontrati per la prima volta un anno e mezzo fa mi ero sbagliato sul suo conto
La definì un assenso un assassino silenzioso delle democrazie degli Stati nazionali non è più così lei è piuttosto rumoroso nel suo operare
Lei
Non è detto è andato in Italia
E ha detto questo non è in un tempo di votare e il tempo di agire ma chi le dà il diritto in nome di Dio di dire queste cose agli italiani
Fare ha ragione ed è triste che sia un inglese ABI fende la sovranità dell'Italia mentre noi ci siamo astenuti dal farlo una cosa c'è e certe
Questa Europa
L'unione dei Van Rompuy delle direttive sulla curvatura delle banane e la lunghezza dei preservativi
Non mi piace
Non ha nulla a che spartire con l'Europa nella quale credevano i padri fondatori perché cito grido senza paura di scopo unica questa Europa non la voglio rivoglio ritardi grazie
Grazie professor Martino è un tale piacere sempre ascoltarla che ci è
Capiamo facilmente perché la chiamano fin dagli Stati Uniti insomma per per sentirla ne abbiamo la fortuna di averla qui con noi e quindi la ringrazio ancora
Adesso vorrei invitare a a parlare il presidente dell'Associazione distribuzione moderna Camillo De vera De Berardinis
Che è stato per anni anche come sapete amministratore delegato di Conad nazionale e quindi è uno dei protagonisti dello scenario evolutivo della grande distribuzione in Italia in questi in questi vent'anni
Noi sappiamo sappiamo che uno dei problemi che determinano proprio la recessione il calo della domanda interna e il calo dei consumi ecco mi aspetto
Che appunto il Presidente dell'Associazione distribuzione moderna sci CdA un un quadro sulla base della sua esperienza della sua competenza
Grazie
Devo dire che dopo l'intervento del del professor Martino ci sono
Bisogna ri cercherò di ripartire allacciandomi aveva ad alcuni temi ma insomma ripartirà un po'più in basso perché
Dell'intero soprattutto su quella che è la situazione del settore dette il settore distributivo in Italia che qui in qualche modo però una chiave di lettura di quello che più complessivamente sta succedendo nel Paese
Intanto faccio vedere un dato che si riallaccia a quello che si è discusso prima queste l'andamento del PIL
Dei principali Paesi di alcuni dei principali paesi europei Stati e poi gli Stati Uniti Giappone e della media generale dell'area euro e si vede che l'Italia il PIL dell'Italia questa è una
è una stima
Che
Fa vedere come diritti limpide Italia sia il peggiore come vedete almeno due virgola tre come previsione nel due mila dodici e l'ipotesi di previsione due mila tredici è dello zero del meno zero sette per cento quindi
Abbiamo una situazione che sicuramente non è rosea e ci sono addirittura anche delle stive che prevedono un ulteriore peggioramento da qui a fine anno
Lo ecco entriamo ora sulla sull'effetto della sulla situazione della distribuzione perché come dicevo è un termometro molto sensibile e di quello che succede nel Paese vediamo questa situazione che che impatti sta determinando
Nelle diverse aree territoriali innanzitutto intanto vediamo nel nord-ovest
Abbiamo
Una una tenuta sostanziale
Delle vendite annue ha valore a Rete complessiva quindi non RTI omogenea ma questo tiene conto anche delle nuove aperture abbiamo un più uno e otto nel due mila
E undici e un più uno e cinque nei primi nove mesi del due mila dodici nel nord est abbiamo un più uno e due nel due mila e undici e un più due virgola cinque nel due mila dodici
Nel centro Italia abbiamo un più zero otto come vedete mano a mano che si scende la situazione
Tende a diventare più negativa e un più
Zero quattro nel due mila
Nel due mila e un meno zero quattro nel due mila dodici nel sud
Avevamo un più uno e nove nel due mila undici che poi su cosa su cui mi soffermerò prima e un meno due virgola sette
Nel
Due mila dodici
Quindi una media complessiva che fa vedere una frenata una frenata abbastanza forte della
Dell'andamento delle delle vendite della della GDO
E questo dai intanto conferma che c'è una forte differenziazione fra le varie aree geografiche
Egli sia in termini di vendite si anche in termini di modalità di sviluppo perché nel nord del Paese in particolare del nord-ovest sono prevalenti le grandi superfici di vendita
E questa l'unica area del Paese in cui i punti di vendita con superficie superiore due mila cinquecento metri rappresentano
Quasi la metà delle vendite complessive e quindi superano il fatturato degli altri canali mentre nell'Italia meridionale e insulare
Hanno un peso molto maggiore di discount ISI supermercati piccoli supermercati libero servizio
Che rappresentano circa il trentotto per cento delle vendite complessive
Però c'è un dato nel sud che è importante se lo guardiamo in un periodo in una periodo temporale più lungo perché nonostante il dato negativo delle vendite che abbiamo visto
è l'area del Paese che ha evidenziato negli ultimi negli ultimi anni negli ultimi tre-quattro anni la maggiore dinamica in termini di
Aperture di nuove aperture di di anche di chiusure di cambi di proprietà e di
Quindi c'è stato un evoluzione molto forte del mercato e oltre il cinquanta per cento dei punti di vendita
Della di della GDO in quell'area non c'erano o erano diversi cinque anni fa vediamo ancora un dato che riguarda
Le dinamiche di sviluppo della della GDO
A rete complessiva abbiamo visto vediamo che nel due mila undici avevamo un dato positivo più uno e mezzo
Che frena fortemente bruscamente nel due mila dodici siamo a più zero cinque a parità di vede il dato è negativo negativo nel due mila undici in negativo
Nel due mila dodici per e peggiora che passa da meno zero otto a meno uno virgola quattro
Vediamo ora questo
Questo dato l'abbiamo visto prima il dato ha valore vediamo ora volume a volume
Ha voluto
Chiedo scusa a volume abbiamo nel due mila undici e nel due mila dodici un meno uno e cinque
E
A parità andrete complessiva e a parità di Reder abbiamo meno tre virgola quattro e questo come si spiega si spiega col fatto che comunque nelle
C'è un effetto infrazione che attenua l'effetto della caduta quindi caduta dei volumi ma con l'inflazione
Questo dato si attenua per cui Hill uscita finale in termini di fatturato ha un impatto minore
Ecco vediamo ora le dinamiche di canale che abbiamo i perché gli ipermercati che
Continuano ad andare male e da alcuni anni che stanno
Che stanno registrando dati negativi
Meno uno e otto nel due mila undici meno uno e cinque nel due mila dodici
I supermercati che comunque dimostrano una tenuta erano a più due sette nel due mila undici e a due e sei al più zero sei nel due mila dodici la prossimità
Che è quella che ha risentito di più della situazione di crisi insieme l'iter
Meno uno e cinque meno due sette i discount d'
Che hanno
Che continuano a crescere anche se nel due mila dodici hanno una crescita
Quasi dimezzata rispetto
Rispetto alla all'anno precedente siamo passati da un più sette sei a un più quattro virgola tre i drugstore stanno sviluppandosi transitori intesi come specialisti casa cioè queste catene
Stanno crescendo anche se rappresentano in termini complessivi una un vanno un'incidenza minore
Sulle vendite complessive cosa ci dicono questi dati che chi il la l'andamento delle vendite complessive della GDO è il risultato di risultati differenti per formato e c'è un
Sì denotano una grande sofferenza delle
Degli ipermercati e delle su soprattutto di quelli al di sopra degli otto mila metri quadri di diaria vendita che vedono che ormai
Stanno dimostrando di essere una formula matura crescono invece informati intermedi
I grandi supermercati super store o i piccoli per
Che mantengono ancora di tassi di sviluppo che sono al di sopra della media di settore
I e questo è un dato importante l'altro dato è chiesti ipermercato si sta trasformando
Aumenta la superficie
A un aumenta Ciampoli incidenza del food dello spazio dedicato al food che passa dal cinquanta al settanta per cento
E poi c'è una ristrutturazione in atto del canale con una riduzione delle superfici e molti stanno passando da iper rame Castoro super store
Un altro dato importante è quello come di come evidenziavo il
Continua il trend di crescita dei discount e il buon andamento dei super store che hanno anche un'altra caratteristica sono informato distributivo
Che sta ottenendo le migliori performances di produttività metro quadro
Quindi è una formula
Che da questo punto di vista sta dando dei risultati estremamente positivi
Poi c'è un altro fenomeno che in termini di peso complessivo è diciamo meno rilevante ma che comunque è un segno di un trend che è quello anche del commercio
Del commercio al di fuori della rete di vendita tradizionale cioè del commercio non sto ora ma da una parte c'è un filone più tradizionale che è quello degli ambulanti che negli ultimi
Tre-quattro anni comunque avuto un incremento del sei virgola quattro per cento immensa come dato medio e poi c'è un'esplosione anche se rimane ancora un fenomeno di nicchia
Del commercio on line che ha avuto degli incrementi a tre cifre addirittura ma stiamo parlando di una base di partenza molto ridotta per cui ancora
Il ci a Mola dimensione di questo fenomeno poco rilevante poco percepibile però indica una tendenza indica un trend evolutivo di un commercio che sta cambiando
Diamo ora un attimo qual è la percezione sulla durata della crisi perché
E sulle aspettative dei consumatori e sulle sulla e su come
Vedono l'evoluzione la prospetti dall'ottimismo la fiducia dei consumatori che poi si basa anche la spinta ai consumi come vediamo c'è un dato mi soffermo solo su questo
Che dice
C'è una
Ecco
Non so cosa sia successo
Vi do eccolo qui c'è un dato che voglio sottolineare
C'è un cinquantasette per cento della cinquantasette virgola otto per cento dei consumatori che dice che pensa che la crisi conto durerà ancora più di due anni quindi c'è una parte rilevante del Paese che
A ancora una c'ha che ha un livello di fiducia sulle prospettive del futuro molto limitate negativa e questo
è un dato che
Ha degli effetti sulle vendite e sui comportamenti di consumo
Devo dire che questa è anche un dato un po'che è giustificato giustificato da un fatto sono sei anni il sesto anno consecutivo che il potere d'acquisto delle famiglie scende
è negativo quest'anno siamo almeno due e mezzo se facciamo i conti di quello che è successo negli ultimi anni stiamo parlando di sette otto punti almeno di perdita del potere d'acquisto
Ed è evidente che questo influisce pesantemente sui consumi
E tant'è che il il giro d'affari dei diversi formati distributivi nel due mila e undici enti se lo si calcola valori correnti è inferiore a quello del due mila cinque
E nel primo semestre del due mila dodici non solo stanno entrando sono entrate in difficoltà i piccoli negozi
Che comunque da anni stanno soffrendo ma c'è un dato complessivamente negativo che investe anche la grande distribuzione tant'è che ci sono anche
Alcuni grossi operatori stranieri che hanno cominciato a
Disinvestire da alcune aree del Paese e questo è un altro dato da tenere presente
Poi va bene c'è una un dato il settore alimentare avuto un un una maggiore tenuta ma il settore non alimentare che comunque ha un peso estremamente importante in forte difficoltà
Le vendite le vendite sono in calo e ci sono dei prodotti si si parla di il a giugno due mila dodici del due
Meno due virgola tre per cento come dato generale che
Creato giù prevalentemente dal non alimentare e questo andamento particolarmente negativo caratterizza alcuni settori non alimentari beni durevoli
Abbigliamento calzature ma anche e questo è un sintomo secondo me prodotti farmaceutici c'è oggi
Questo questi aspetti cominciano incidere su
Su elementi che insomma la salute le cose che sono elementi
Importanti nella vita delle persone perché magari si può comprare più tardi una lavatrice ma insomma se si comincia a tagliare sulla spesa farmaceutica questo è un segnale che dobbiamo cogliere
Un altro dato cerco di andare velocemente come reagiscono ai consumatori
Beh intanto il PIL come vedete il primo primo dato è
Meno acquisti di beni non strettamente necessari quindi il rinvio o la riduzione degli acquisti più acquisti della marca connessi o più dell'ottantadue per cento più acquisti di marca commerciale solo settantatré virgola due
Poi c'è un altro dato che è interessante beh più attenzione volantini promozionali meno scorta di prodotti
Cosa produce questo come affetti intanto produce una minore fedeltà minore Bubu quando si parla di fiducia qui non si parla di
Si parla di
Di fiducia non si parla di
Fiducia in mancanza di fiducia nella qualità di separati minore
Diciamo maggiore sostituibilità c'è consumatore pensa che i prodotti siano quindi minore fedeltà ai prodotti di marca
Quelli che compravano una sola marca sottolineo solo questo fenomeno per non dilungarmi troppo sono però passati del dal due mila nove al due mila dodici dal ventiquattro virgola cinque
Cioè sono
Scusate
Avevamo nel d'i usiamo sono passati dal ventiquattro virgola cinque del due mila nove al venti virgola uno del due mila dodici
Quelli che invece sono in meno fedeli alla marca i promiscui che non hanno nessuna marca di fiducia sono passati dal diciannove nove al ventinove quattro
Mi fermo su questi due poli pertanto vedere che
L'interesse o sottolineare un dato che quasi il novanta per cento delle famiglie ha riorganizzato la propria spesa il nostro il proprio modo di spendere quindi c'è un grande cambiamento nel modo di spendere e di consumare
Un altro dato riguarda la fedeltà i punti di vendita
Fedeltà e punti di vendita
Anche qui vediamo che i consumatori che hanno cambiato il punto di vendita di fiducia anche negli ultimi mesi sono passati ne prendo nell'ultimo anno
C'era più nomadismo nel due mila cinque poi c'è stato un recupero
Nel due mila dodici sono passati dal venticinque al ventidue uno quelli che non hanno cambiato sono scesi da settantanove e cinque in due anni a settantasette nove dell'ICI a un due per cento di consumatori che si spostano quindi
E cercano anche attraverso
Ciampoli infedeltà al punto di vendita di
Recuperare un po'di potere d'acquisto quindi promozioni marca privata nomadismo questi sono i fenomeni più accentuati vediamo un attimo la crescita della marca privata la crescita marca privata è passata dal due mila sei
Del due del dal due mila sei al due mila dodici da una quota di mercato del dodici virgola sei deve fare al diciotto
Per cento
Con un incremento come vedete molto elevato che
è trainato soprattutto dalle maggiori catene della GDO perché in glam i minori non hanno un'offerta dalla marca commerciale così ampia e aggressiva
E quindi queste tre nato dalle grandi catene come Coop Conad esse lungo Carrefour eccetera che hanno delle quote ormai ben superiori al venti per cento si parla del ventidue ventitré
Per cento
L'altro aspetto è quello promozionale
La pressione promozionale che comunque
Crescente ed è sempre meno
Ed è sempre meno
Diciamo ormai efficace perché
La l'effetto della pressione promozionale tende a sovrapporsi
Tra le varie catene e il consumatore ovviamente questo accento nomadismo
Passa da un negozio all'altro cercando di cogliere le le occasioni promozionali così come
Come vengono offerte quindi cercando di ridurre
Diciamo di di di ridurre l'impatto della sperpero del suo potere d'acquisto quindi questo è il quadro che riguarda i consumi rispetto a questo
C'è un ci c'è un dato più generale su cui mi vorrei soffermare quindi torno indietro perché questo dato
Che una un fattore nuovo che quest'anno si che si è verificato che l'entrata in vigore
Quindi ci sono degli elementi che sono legati all'andamento complesso del mercato ce n'è un altro che avrà degli effetti sulla distribuzione perché questa andamento del mercato avrà degli effetti
Sicuramente di selezione tra gli operatori ma si aggiunge un fatto nuovo che è quello dell'entrata in vigore
Del
Dell'articolo sessantadue del decreto legge
Cresta che è stato accolto varato dal Governo nel
All'inizio dell'anno che regola i pagamenti fra la distribuzione dei fornitori
Devo dire che questo
Questo provvedimento investe tutta la filiera agroalimentare e nasce da un intento corretto c'è una direttiva europea che dice che i pagamenti devono essere fatti
Per quindi tutti i Paesi lo devono recepire a a sessanta e a trenta giorni a seconda che siano generi vario prodotti deperibili salvo diversi accordi tra le parti
Nel recepire
Nel recepire questo provvedimento il Governo il Parlamento italiano
Questa ditta direttiva hanno messo in piedi un provvedimento che va molto oltre perché non si limita a regolare questo ma crea una gabbia molto rigida nei rapporti di nel negoziali fra l'industria distribuzione con tutta una serie di effetti
Negativi il primo quale il primo è
Una un impatto molto forte sull'equilibrio finanziario del settore distributivo
è questo il avviene in un po'in un periodo in un contesto di in cui è sempre più difficile e oneroso l'accesso al credito al credito bancario
E questo avrà degli effetti e le ha leggi entrate in vigore il ventiquattro di ottobre avrà degli effetti sul circolante con un impatto sul fabbisogno finanziario sugli interessi passivi di tutto il settore distributivo
E
Generale c'è sottrarrà risorse agli investimenti c'è un calcolo che è stato fatto dal chairman sbocco CONI che parla di un impatto di circa sei miliardi di euro quindi c'è uno spostamento di sei miliardi di euro
Che va da una parte all'altra del tavolo con con tutta una serie di problemi
E questo è già un problema molto serio
L'altro aspetto che enti è che questo produrrà un impatto
Molto negativo sugli investimenti e quindi ci sarà una su una una forte frenata
Sulla sugli investimenti nuovi punti di vendita con uno sprint pesante
Input con una pesante effetto sullo sviluppo dell'impresa
E e molte imprese
Di piccole e medie dimensioni
Rischieranno di andare in crisi finanziaria perché non trovano accesso non hanno accesso al credito non riescono a reggere questa situazione quindi credo che questo genererà un forte un'accelerazione dei fenomeni di concentrazione nel nostro Paese nel settore distributivo
Terzo aspetto e questo io lo trovo forse il dato in assoluto più negativo è la moltiplicazione degli oneri amministrativi con tutti i costi
Indotti di questa
Complicazioni questa maggiore complessità
Di struttura che derivano da una forte burocratizzazione dei rapporti di fornitura qui si interviene pesantemente sul rapporto fra due soggetti privati che sono due imprese che regolano
I loro rapporti commerciali e questa burocratizzazione è può generare forte contenzioso e forte complessità gestionale si pensava che all'inizio questo problema
Fosse un problema solo per la distribuzione ci si è accorti che questo problema sta creando gravissime difficoltà a tutto il mondo della produzione tant'è che è stata è stato Squinzi Presidente della Confindustria crede a chiedere al Governo
Ma non ha ottenuto questo risultato di rinviare l'India e la la l'Aprica l'applicazione di questa legge di alcuni mesi
Proprio per permettere alle imprese di organizzarsi e per gestire questa misura
Quindi questi dicevo sono gli effetti
E e poi c'è anche un altro effetto questo cambierà il modo di operare
Perché sposterà di più
Su aspetti legali diciamo ci sarà una prevalenza gli aspetti legali amministrativi rispetta quelli commerciali marketing che sono quelli che dovrebbero regolare i rapporti fra un soggetto che Compre uno che vende perché tutti hanno un obiettivo quello di rendere al consumatore
E in
Dice questo diventerà un problema tutto con forte
Il rischio di contenziosi ma c'è un altro aspetto che c'è il Clean civili diciamo l'impatto sull'operatività delle imprese
Perché
Modificando sì in questo modo di rapporti negoziali con le sanzioni tutto una complessità ci sarà una un effetto anche sulla revisione degli assortimenti e sulle modalità di effettuazione degli ordini
Perché accorciandosi in maniera anche improprie tempi di pagamento perché c'è chi addirittura considerato prodotto fresco la carne Simmenthal allora voi potete immaginare se la carne si inventa che si vende due volte l'anno
In mente il secondo logiche stagionali uno la deve pagare a trenta giorni con
Perché gliele considerare prodotto fresco è evidente che si ordinerà cioè gli ordini si fanno con un'altra logica quindi
Ci saranno ci sarà una maggiore Cesara una proliferazione degli ordini con una riduzione dei quantitativi medi perché
I distributori cercheranno di lasciare lo stock nel magazzino del distinte il produttore invece che tenerli nel magazzino perché è un un prodotto non può essere pagato prima di esser venduto questo è uno dei problemi
Però purtroppo quando si fanno
Certe cose non si ragiona su quelle che sono gli effetti reali sulle imprese e poi
Poi dopo di i problemi aumentano e invece di dare delle risposte è un problema reale che era quello del rispetto dei tempi di pagamento corretti si è voluto creare un
Un
Una gabbia che creerà grossi problemi e rapporti tra le imprese
E qui e questo l'ho sottolineato perché tutto questo avviene in un momento in cui lo sviluppo della GDO si sta affermando
Dopo più di un decennio di crescita ininterrotta negli ultimi due anni diamo assistito a un progressivo rallentamento come avete visto i numeri della GDO
E
Il saldo aperture e chiusure di un saldo che ormai comincia a essere negativo
Per la prima volta nel due mila dodici è il più per la prima volta abbiamo un dato negativo nella del nella storia della GDO italiana dal dopoguerra a oggi quindi questo
è
Un un elemento estremamente preoccupante a mio avviso
E devo sottolineare una cosa che in questo due mila dodici di fronte a questo scenario che è un percepibile perché basta guardarsi intorno il tema su cui si è discusso di più su cui si è acceso di più il dibattito
Relativa alle questioni del commercio è stato quello degli orari
Cioè in una situazione come questa dove c'è una frenata degli investimenti un saldo negativo tra nuora tra punti di vendita che chiudono e nuove aperture
Una caduta delle vendite
Il tema su cui si è discusso di più è stato quello se si deve aprire la domenica non si deve aprire se stile c'è di
Creare ulteriori problemi che ulteriori ostacoli all'operatività delle imprese questo secondo me la dice lunga sulla sensibilità che c'è
Di fronte ai problemi reali delle famiglie delle imprese distributive ma anche di quelle produttive di produzione
E mi avvio a concludere faccio due considerazioni finali
Ecco io non ci sono stati solo risultati negativi in questi anni in questi ultimi anni ci sono anche alcuni segnali positivi molte imprese hanno
Hanno avuto hanno investito hanno spinto sull'innovazione hanno
Hanno anche incrementato l'export in questo inizio di due mila dodici ci sono anche dei dati positivi
Ma c'è un problema di fondo che la mancata crescita nel del della dell'economia del nostro Paese di quel dato del PIL dipende al settanta per cento dalla caduta della domanda interna perché il settanta per cento del PIL è domanda interna
E se non si
Se non c'è una politica di sviluppo e il
E di rilancio dell'occupazione e della domanda interna non è immaginabile che ci possa essere una ripresa economica e una ripresa dei consumi questo è
Un dato con cui
Ci dobbiamo misurare
Che cosa
Cosa ci si può attendere
Allora rispetto a questa situazione
Intanto credo che non si possa continuare di pensare a un risanamento della finanza pubblica basato soltanto sulla fiscalità
O quasi esclusivamente sulla fiscalità diretta e indiretta perché fino ad oggi
Il tentativo di riequilibrio della finanza pubblica che questa politica di riequilibrio è stata fatta al novanta per cento con la leva fiscale e questo oggi è un dato insostenibile lo ha sottolineato anche
Professore Martino prima ma credo che sia un dato che di cui abbiamo tutti quanti consapevolezza occorrono delle misure concrete
Di sostegno ai redditi medio bassi e di sostegno agli investimenti bisogna tentare di rilanciare i consumi di rilanciare gli investimenti favorendo le imprese che investono soprattutto quello ad alto tasso di occupazione
Poi c'è bisogno di fare delle riforme non tutte le riforme costano ce ne sono alcune che non costano ci vuole solo coraggio costano solo un po'di coraggio che sono
Delle liberalizzazioni
Bisogna
Il devo dire che all'inizio
Primo decreto del sulle liberalizzazioni del Governo a dato dei segnali di apertura ma bisogna andare avanti su questa strada
Perché le resistenze anche a livello regionale quando per esempio c'è stato un apertura sulle sulla sulla rete distributiva dei carburanti il Governo ha eliminato col decreto tutta una serie di vincoli le Regioni li stanno introducendo
Con delle interpretazioni della legge molto fantasiose
Bisogna andare avanti su cosa sulle liberalizzazioni sui carburanti sull'Energia sulle utili disse
Ricordato Loya all'inizio che l'Italia il Paese che su pagarli l'energia più cara di tutti a livello europeo
Credo che paghiamo circa il costo dell'energia in Italia sia circa il trentasei per cento più alto nella media europea rispetto alla media europea
Ma c'è un'altra grande riforma che va fatta che è quella della semplificazione burocratica
E dell'aumento dell'efficienza dell'apparato pubblico riducendone il peso e il costo e quello della semplificazione delle regole
E della certezza sulla loro interpretazione e applicazione io facevo prima
L'esempio delle Regioni facevo l'esempio dei carburanti non è possibile a vivere una situazione in cui
Per un'impresa non c'è certezza nell'interpretazione di una norma esce una legge nazionale
E questa legge nazionale viene interpretata in maniera diversa
Non soltanto
Non soltanto
Per i carburanti ma parlo in generale viene ma parlo del nostro settore perché il commercio
Grazie alla riforma del Titolo quinto della Costituzione passata completamente sotto la competenza delle regioni e quindi commercio è competenza delle Regioni e concorrenza è competenza dello Stato nazionale questo che cosa comporta
Comporta che
Da regione a regione cambia il modo di interpretare le leggi
Riguardo assalti promozioni nuove aperture orari di lavoro e il
E via discorrendo come può un'impresa essere incentivata di investire e a continuare a fare sviluppo in questo contesto
Quando la stessa legge
Dalla Lombardia al Piemonte il Piemonte ha liberalizzato completamente le aperture la Toscana ha raddoppiato i vincoli rispetto a prima ma
è questa la strada per incentivare le imprese a investire quanto costa questo al Paese
In termini di occupazione intermedi mancate occasioni
Quindi questo è un dato importantissimo poi c'è un ultimo punto secondo me che è quello della dismissione qui mi ha preceduto molto più autorevolmente onorevole Martino
E quello delle dismissioni mirate dei beni pubblici e io non parlo soltanto del patrimoni immobiliare si ce n'è tanto ma patrimoni immobiliari anche qua dovrebbe avere certezza di destinazione
Perché nessun impresa acquisisce un immobile se non sa cosa ci può fare
Possedeva magari andare a discutere dieci anni per capire che cosa ci si può fare con quell'immobile quindi bisognerebbe venderlo dandogli già una destinazione ma c'è un altro problema
Ci sono
Le risorse che si possono recuperare riportando il pubblico a fare il suo mestiere e cito il problema della rete distributiva dei carburanti faccio l'esempio dell'ENI che sta facendo una grande politica in questo momento ma il ruolo strategico dell'ENI
è quello di garantire l'approvvigionamento energetico del Paese non quello di fare il pieno nelle macchine degli automobilisti
Un conto è garantire l'approvvigionamento energetico che ha un ruolo strategico e un conto è gestire le pompe di benzina
Si potrebbero benissimo mettere sul mercato
Creare più concorrenza aprire il mercato la concorrenza
E fare cassa
E utilizzare queste risorse o per investimenti o per abbattere il debito pubblico
Questo dato lo sottolineo perché
C'è un aspetto l'Italia
C'è una uno studio fatto dalla World Bank perché sulla
Difficoltà di fare impresa l'Italia bene far l'Inghilterra e al settimo posto
La Francia e al ventinovesimo la Spagna al quarantaquattresimo l'Italia l'ottantasette siamo posto
Per la difficoltà di fare impresa perché
Gli input gli oneri fiscali previdenziali le leggi non chiare le regole
Interpretate in un modo in un altro allora questi sono i principali fattori che rendono meno competitivo il sistema Paese e che disincentivare gli investimenti
E occorre mettere mano su questo perché queste riforme molte di queste non costano soldi ne portano nelle casse dello Stato
E io
Su chiudo con questa sottolineatura fino a oggi la la GDO ha dato un risultato importante un contributo importante alla crescita prima e al contenimento degli effetti della crisi poi cercando di
Contenere anche l'impatto dell'inflazione ha investito per recuperare
E a fu tutto fare questo perché investito per recuperare efficienza innovazione ha fatto ammodernamento della rete
E ha retto meglio la distribuzione italiana rispetto a quella straniera
Perché oggi se andiamo a cui a confrontare i dati delle catene italiane con quelle straniere oggi la distribuzione italiana ha dimostrato di avere una capacità di resistere in una difficoltà di mercato come questa molto maggiore dei grandi concorrenti esteri
Ma io dico per quanto se non si adottano delle politiche
Che vanno
Verso le imprese che favoriscono le imprese
La GDO italiana in particolare potrà continuare
A
Portare questi risultati
Questa secondo me la sfida e questo è quello che ci si può aspettare
Perché altrimenti sarà difficile reggere alla caduta dei consumi e alla caduta dei margini perché tutto questo è stato fatto pagando anche prezzi molto importanti in termini di margini
Per garantire un prezzo
Concorrenziale alle famiglie per andare incontro a esigenze delle famiglie quindi
Questa secondo me è la sfida e credo che
L'altro aspetto sia quello che dobbiamo
Sforzarci di considerare l'attività la grande distribuzione la distribuzione moderna come un processo industriale come un'azienda industriale
Così come si fa in Francia come si fa in Inghilterra come si fa negli altri Paesi l'attività distributiva oggi è un processo complesso che assolutamente comparabile con quello della grande industria grazie
Grazie a Camillo De Berardinis io sono costretto a me dispiace farla chiederei prossimi oratori di essere sintetici perché ne mancano ancora cinque
E sono le le le otto meno dieci quindi queste è il segno della vitalità del del convegno ma insomma questa è un po'sono anche i limiti che abbiamo
E l'intervento che abbiamo appena ascoltato ha a che fare proprio col tema della competitività noi
Siamo al quarantaduesimo posto nella rapporto del World Economic Forum del due mila dodici tredici
C'è un Paese col quale noi siamo
Praticamente appaiati su vari in vari ambiti
Perverso con questo Paese siamo appaiati per quello che riguarda l'irregolarità dei pagamenti favoritismi nella pubblica amministrazione l'indipendenza nella giustizia
E questo Paese lo Zimbabwe dello Zimbabwe si trova più o meno nella nostra stessa posizione
Allora io inviterei a a parlare Arturo Semerari che il presidente dell'ISMEA che come sapete e l'Ente principe che si occupa di
Crediti e assicurazioni per quello che riguarda il settore agricolo e a che fare con l'agroalimentare e che probabilmente diciamo dopo l'ultimo intervento che era proprio nel segno del pessimismo potrebbe anche farci un po'respirare perché è un settore che sembra andare meglio di altri no
Sì i numeri dicono questo anche se i pericoli anche per il settore agroalimentare e ci sono e bisogna stare molto attenti che una situazione relativamente positiva possa rapidamente peggiorare
Avrò l'occasione anche di rispondere da un'altra vedendo le cose dall'altra parte al
Al al relatore perché mi ha preceduto sulla
Sull'articolo sessantadue perché
Diciamo chi sta dalla parte della produzione la vedo in maniera un po'diverso così sei miliardi che differente i sei miliardi famosi sei miliardi che si spostavano settore all'altro magari fosse speriamo che se le cose
Come vedete da questo grafico quasi vede l'andamento del PIL italiano a sinistra con il crollo della della crisi precedente le parziale recupero e il nuovo crollo dell'attuale crisi
E mentre l'altro quello di destra e quello dell'agroalimentare ricordo che l'agroalimentare settore non tanto considerato
Nei grandi salotti nei grandi forum nazionali e il secondo settore manifatturiero d'Italia rappresenta il sedici per cento
Del nostro PIL e alla caratteristica di essere anticiclico cioè un settore più stabile in un settore
Che risente meno sia dei momenti di crescita
Ma anche dei momenti di crisi e in quanto produce un bene e necessario alla vita di tutti quanti noi quindi e una settore
Che nei momenti di crisi riesce un po'più ad emergere in quanto mantiene una sua certa vitalità e questi dati l'andamento delle curve senza entrare nei numeri lo dimostrano
Lo stesso è anche nel discorso della dell'occupazione mentre nel settore industriale
Si è vissuto un notevole un tenore di me serramento dall'occupazione il settore che il settore agricolo agroalimentare pur avendo avuto anch'esso un certo ridimensionamento reagisce meglio agli andamenti avversi
Anche l'indice della produzione che nel per l'industria manifatturiera è crollato
Per poi riprendere di nuovo ridursi come vedete la linea blu la linea gialla e il settore agroalimentare mantiene una stabilità che gli altri settori non hanno
Se vediamo l'indice del clima di fiducia che il mio istituto
Misura per quanto riguarda il settore agroalimentare vedete come raffrontato con con industriale fattori ed in generale pur avendo una caratteristica di curva abbastanza simile anche se un po'più frammentata
Già comincia a registrare qualche segnale di ripresa a differenza
Dell'indice dell'industria manifatturiera
Questo nonostante si stia riscontrando anche per il
Settore agroalimentare un cedimento nei consumi alimentari cosa che storicamente non è mai avvenuta
Da qualche tempo si sta registrando anche per l'alimentare una riduzione dei consumi queste dovuto in parte a motivi oggettivi a motivi diciamo che esulano anche dalla crisi sono motivi demografici cioè la popolazione italiana non cresce rimane stabile diminuiscono gli italiani crescono
Coloro che vengono da Paesi extra europei che portano con sé diciamo tradizioni alimentari che ovviamente importano anche del loro Paese e quindi è evidente che il consumo interno
Di prodotti alimentari stia cominciando a calare e che diciamo intendenza non si può prospettare una ripresa di questi consumi
D'altra parte però si segnala un incremento dell'esportazione mentre
Sodo per il prodotto trasformato mentre per i prodotti agricoli prodotti freschi diciamo c'è una situazione stazionaria
Per i prodotti trasformati il l'export e la vera sfida per il futuro cioè l'export italiano non solo la legge
Ma tira
Aumenta
E questo lo fa però con una contraddizione che la prima contraddizione che rilevo del settore dell'agroalimentare la contraddizione che a un aumento dell'export
Del dei prodotti agroalimentari corrisponde un aumento delle importazioni dei prodotti agricoli cioè vuol dire che l'Italia sta diventando un Paese trasformatore
Paese trasformatore che probatoria sua forza non solo sulla qualità ma sul made in Italy erano su questo bisogna cominciare interrogarsi cosa vuol dire made in Italy se vuol dire made in Italy solo la trasformazione
Di un marchio italiano
è questo punto si comincia a parlare come si diceva
Sulla contraffazione se c'è un italiano che vive in Argentina e fa un prosciutto che si chiami in italiano cose contraffazione e Italian sounding o è un prodotto simile al nostro quindi su questo bisogna
Stare molto attenti
Perché noi intendiamo
Prodotto italiano quel prodotto prodotto da un'impresa italiana
Che utilizza in una certa parte non dico totalmente perché non sarebbe possibile ma in buona parte produzioni italiane su questo forse bisogna
Webber rivedere lo sviluppo non solo dell'agroalimentare inteso come fase industriale fase di trasformazione ma anche la produzione primaria la produzione agricola che invece
E calante in Italia come lo è in Europa per una politica comunitaria che ha scordato su questo professor Martino ha sempre ragione ha scordato che il Trattato di Roma da lui evocato
Si fondava anche e soprattutto
Sulla sicurezza alimentare il Trattato di Roma quindi il meccanismo c'è e poi l'Unione europea nascono per garantire
Ai cittadini loro europei un livello di sicurezza alimentare adeguato
Sicurezza alimentare che nel tempo
è stata distorta della sua nel suo significato originale insicurezza chissà né cosiddetta Sassetti cioè sicurezza che quello che mangiamo non sia dannoso per la nostra salute non ci faccia a faccia male
Ma coloro che hanno
Firmato il Trattato di Roma non avevano questa intenzione sicurezza alimentare significava garantire alle popolazioni europee un minimo di auto approvvigionamento la politica agricola che pur
Utilizzarla reca parte anzi il primo
Diciamo all'interno del bilancio dell'Unione europea e la prima voce del Bilancio enorme europea si è scordato questo piccolo particolare e quindi si è trasformato a una politica che doveva
Mantenere un certo grado di autoapprovvigionamento in una politica sociale quindi oggi la politica agricola comunitaria non è una propoli ittica industriale non è una politica di sviluppo
è una politica semplicemente socia al tante che l'Unione europea che il primo Paese inteso se vogliamo intendere l'Europa come Paese e il primo importatore mondiale di derrate alimentare di materie prime alimentare
E questo è un aspetto da tener presente molto pericoloso perché quando
Si dismettono capacità produttive nel settore agricolo e difficile recuperarle sia per gli investimenti necessari per i tempi con cui l'agricoltura da
Produzione a chi investe in agricoltura e per specializzazioni e competenze che oggi non si trovano o non c'è la disponibilità più a fare e anche su questo
Martino quando ha detto non ci sono più quelli italiani che son disposta la Colli pomodori aveva ragione
Ecco
Qui le esportazioni stanno crescendo e sanno sano diversificando anche per Paesi di destinazione il Paese diciamo
Storicamente trainante nelle esportazioni agroalimentari italiani e la Germania
E in generale e l'Unione europea stessa adesso comincia a esserci delle ai soci delle dei segnali molto forti fuori dall'Unione europea e su questo avviene fuori la seconda contraddizione dels nostro settore
E a contrasto alla coalizione che piccolo non è più bello la forza dell'agroalimentare è sempre stata la
Particolarità la diffusione sul territorio la l'estrema qualità ma le piccole dimensioni oggi le piccole dimensioni rappresentano sì l'eccellenza ma l'eccellenza rappresenta
Può rappresentare la punta di diamante del nostro sistema ma non può fare i numeri i grandi numeri che oggi l'agroalimentare fa e che può fare
In futuro te cara avere mercati che si allontanano rispetto al luogo di produzione quindi se si pensa ai mercati
Non dico solo statunitensi canadesi che pur crescono ma in mercati emergenti tipo la Cina
Tipo l'India
Ecco la piccola dimensione chiaramente va contro questa possibilità di sviluppo quindi
Oggi bisogna contenere prendere a ragionare non più sul piccolo il piccolo non è più bello a meno che non venga riorganizzato i sistemi di rete
Il sistema di distretti che ha dato qualche risultato oggi i sistemi di rete possono dare pur mantenendo
Diciamo le caratteristiche che fanno la forza della singola impresa del singolo marchio della della qualità di quel prodotto devono essere integrati
Per la ricerca per la formazione per la commercializzazione in sistemi di rete che possono permettere a questa impresa di
Arrivare di entrare in mercati che si sono allontanati
E che la indichi prospettiva cresceranno
Sempre di più
L'altro aspetto Ettore un momentino alla politica che regola comunitaria
Sono gli andamenti dei prezzi che dobbiamo considerare come vedete nella curva blu soli andamenti dei prezzi delle cosiddette commodities agricole che hanno un atteggiamento schizofrenico
Schizofrenico perché sono soggetti non solo ai cambiamenti climatici che con me tutti voi vedete sono fortemente cambiate rispetto
A anelli agli anni passati quindici amo la non le alterazioni climatiche incidono pesantemente anche sulla capacità produttiva
Ma anche perché sulle grandi commodities agricole
Si è inserita la speculazione
Quindi la speculazione dei grandi mercati delle grandi borse delle grandi banche d'affari essi e concentrata anche sulle commodities e quindi specula sia nelle fasi di crescita che nelle fasi di riduzione
Dei prezzi
Quindi questo andamento qua e un andamento che poi guarda caso quando c'è il picco in in
In crescita di questi prezzi sì corrispondono alle rivolte che ci sono stati nei Paesi del Maghreb o in altre
Zone del mondo
E questo deve far pensare lo europee su una capacità di autoapprovvigionamento che deve essere stabilizzata con una capacità di avere scorte strategiche con una volta venivano
Chiamate che devono ritornare e non si può più pagarle agricoltori perché
Non producano o che tengano in maniera diciamo corretta la loro azienda
Oggi la PAC la politica agricola comunitaria è come se dovesse avere continuamente una Vallo da parte dei cittadini europei per motivi il paesaggistici ambientali che sono importantissimi perché gli aspetti le esternalità positive dell'attività agricola sono
Indubitabile
Ma non bisogna scordare che l'attività agricola
E l'agroalimentare sono settori economici come gli altri e sono ed è un settore economico strategico perché
E cosa di cui mangiamo ci preoccupiamo dell'energia
Primo settore della nostra sul bilancia dei pagamenti
Ma non ci preoccupiamo dei per le produzioni agricole che se la seconda voce della sbilancia dei nostri pagamenti quindi riprendere rivedere riformare
Una politica comunitaria riprendendo anche una capacità produttiva credo che sia
E non più rinviabile
Poi
Collego adesso a quello che diceva chi mi ha preceduto sull'articolo sessantadue io non volevo parlare dell'articolo sessantadue ma quello che dico è collegato
Come vedete nella catena del valore dei prodotti dell'agricoltura faccio un raffronto tra il due mila e il due mila e nove come sono cambiati i rapporti di forza su cento Euro pagato da un con dal consumatore
Per i prodotti dell'agricoltura cioè sono parlando prodotti freschi non trasformati
Su cento euro pagato dalla consumatore nel due mila sessantotto euro andavano alla distribuzione ai servizi ai trasporti quindi alla fase
Diciamo Abballe quella che è a contatto col consumatore
Sette euro Han vanno alla
All'agricoltore quindi questa diciotto euro vanno andavano all'agricoltore in dieci anni
La la parte della grande distribuzione passato del sessantotto e settantadue euro l'agricoltore è passato da diciotto a dodici euro
Se si vede sul prodotto trasformato
La grande distribuzione mila fasi commercializzazione cresciuto suo peso dal quarantacinque al quarantotto per cento la fase che ricorre calato dall'otto virgola cinque al sei per cento la fase industriale trasformazione calato dal quattordici
Al dodici per cento
Se l'articolo sessantadue con tutti i suoi problemi di applicazione difficoltà spostasse veramente i sei miliardi che diceva il relatore prima di me io ne sarei felicissimo
Perché significherebbe ridare fiato e spazio a chi produce
Perché fino ad oggi Griffin fiato e spazio l'avuto chi vende
E se si dà spazio solo a chi vende e non a chi produce il sistema Paese va a picco chi più chi vende potrà sempre comprare da altri Paesi ma sicuramente il nostro sistema Paese da questo punto di vista va a picco
E l'agroalimentare non è solo un settore importante che rappresenta nel suo diciamo agglomerato complessivo circa il sedici per cento del PIL
E anche il fattore uno dei fattori più importanti di attrazione del made in Italy in generale
Con la moda col turismo sono questi diciamo i nostri asset vincenti sui mercati stranieri per farci conoscere e per portare in Italia
In via altri diciamo i cittadini del mondo quindi credo che questo sia l'aspetto che assolutamente deve essere
Rivisto credo che
La grande distribuzione protesta oggi per l'articolo sessantadue in parte ha ragione per le problematiche applicative dell'articolo sessantadue ma se forse se fosse
Prima su pressione e su
Diciamo richiesta della parte produttiva che è sempre stata molto divisa gli agricoltori da una parte
E gli industriali trasformatori dall'altra quando invece avrebbero
Interessi comuni si fosse diciamo raggiunto un tavolo di concertazione e di corretta
Distribuzione degli degli utili dei redditi dei pagamenti eccetera probabilmente l'articolo sessantadue sarebbe stato non necessario o sarebbe bastata l'applicazione
Come si diceva della normativa europea in Italia c'è un problema particolare che l'articolo sessantadue ha posto al centro l'attenzione Seedorf si potrà
Modificare si dovrà rendere più applicabile d'accordo
Ma
E necessario che la grande seduzione si faccia anche diciamo una sua analisi
Per sostenere questa parte
Debole diciamo la parte storicamente debole della produzione il l'ISMEA che è un ente del Ministro l'Agricoltura
Che
A una una caratteristica che un ente fuori dalle fan famigerato elenco Istat cioè non è un ente
Che riceve finanziamenti dallo Stato è un ente che gestisce dei finanziamenti dei diciamo dei dei fondi pubblici
Con un meccanismo di rotazione per cui si automantiene oggi uscito dal bilancio oggi da qualche anno uscì dal bilancio posso dallo Stato quindi
Non non grava più sulle finanze pubbliche ma da alcuni servizi rivolti ai giovani per favorire l'insediamento dei giovani quindi le cosiddette start-up giovanile a condizioni agevolate
Favorisce il subentro favorisce il ricambio generazionale per un altro problema dei nostri prende la nostra impresa agricola agroalimentare letta elevata degli imprenditori e quindi è necessario favorire un ricambio generazionale
Favorisce l'accesso al credito ISMEA gestisce quello che
Il Mediocredito centrale ora Banca Mezzogiorno gestisce per il mise per il settore agricolo quindi le garanzie di ultima istanza e le garanzie di prima istanza
Gestisce
Fondi capitali di rischio cioè la possibilità di partecipazione
Di un ente pubblico acque in in come socio di minoranza in impresa e per favorirne la capitalizzazione l'espansione perché sempre per
Risolvere cercare di aiutare le imprese a risolve il problema della sottocapitalizzazione delle piccole
Dimensioni
Gestisce un forieri assicuratore pubblico sulle calamità naturali quindi gestisce un fondo di riassicurazione che favorisce l'innovazione assicurativa
Nel settore agricolo perché l'agricoltura non scordiamoci
E l'agroalimentare in generale a differenza degli altri settori non ha un tetto sopra la testa quindi è più che il settore più esposto alle agli andamenti climatici avverse e bisogna aiutarli imprenditori
A
Percepire la necessità di ridurre il proprio rischio aziendale cedendolo a terzi in questo caso le assicurazioni fondo credito che un sistema per favorire
Una ripresa
Del un dell'accesso al credito fortemente ridotto in questi ultimi tempi col credit crunch
Attraverso la possibilità di unire fine e la la PAC una diciamo una provvista finanziaria di mercato da parte delle banche con la provvista finanziaria
Agevolata pubblica
Ahimè a tale da ridurne i costi il vantaggio di questi strumenti che sono strumenti abbastanza agevoli hanno il difetto per alcuni che siccome non c'è il fondo perduto
Bisogna restituire anche se a condizioni diciamo
Più agevolate quello che si è preso ma è proprio questo il diciamo l'input che abbiamo dato anni fa quando abbiamo impostato il lavoro cioè quello di non dare soldi a fondo perduto e questo credo che sia importante perché si vuole favorire la vera impresa grave l'impresa
Ha bisogno di finanziamento e di finanziamenti che possa restituire quindi corretti nel tasso corretti nei tempi
Di restituzione ma fondo perduto spesso attira
Non imprenditori ma prenditori ne vogliamo tenerci lontani da imprenditori e vogliamo ragionare con gli imprenditori
E su questo
Martino ha fatto un altro passaggio importante noi gestiamo dei fondi per i giovani se ne parla tanto
In questo momento io giro le sette chiese per spiegare gli strumenti per
Per parlarne eccetera spesso da me vengono a parlare dei genitori vengono a parlare dei consulenti
Ma difficilmente mi vengono a parlare dei giovani la sensazione che anch'io come ha detto per Sommer Tino che forse i nostri giovani un po'viziati lo sono e forse bisognerebbe che le famiglie cominciassero
Parlo io per primo che voglio cacceremo i fili di casa
Ha
Non dica metterli in mezzo alla strada ma sono a fargli capire che la musica è cambiata grazie
Bene grazie ad Arturo Semerari
è stato è stata un'esposizione molto dettagliata su un settore che a Belle peculiarità che lo rendono veramente diverso dagli altri ma che è fondamentale e strategico
A questo punto io vorrei chiamare era a parlare Nicola Napolitano
Che è responsabile amministrativo di ENI versare Issac sinonimo di chimica come sapete in in Italia
Ma è che è poi personalmente un grande esperto di sviluppo delle aziende e anche di crisi aziendali
Quindi qui parliamo delle difficoltà che incontrano le aziende in questo ambiente ostile che
L'Italia intanto saluto anche Antonio Tajani vicepresidente della Commissione europea
Lo ringrazio a nome di tutti di essersi unito a noi è inutile presentarlo lo conoscete tutti quanti magari
E lascerei la parola appunto a a Nicola Napolitano sì buona sera a tutti ringrazio innanzitutto il dottor balla per l'invito quest'oggi vorrei portare il mio contributo che si basa sull'esperienza professionale vissuta
In questi ultimi quattro anni affrontando in particolare tematiche legate al credito nonché al quotidiano dialogo con imprese di imprenditori clienti dell'industria petrolchimica italiana
Sono stato credit manager responsabile amministrativo della Vezzali essa
Molti di voi la ricorderanno come ENI che a me azienda che fattura sei miliardi e mezzo di euro l'anno
Cinque mila ottocento dipendenti e sedici impianti petrolchimici in Europa e presenta questa azienda
Un portafoglio di circa tre mila clienti di cui ottocento Ottocento aziende sono in Italia
Come sapete successivamente alla crisi del due mila otto sempre più aziende si sono dotati di forte strutture organizzative sul credito
Ovvero si sono dotati di strumenti per studiare l'affidabilità della clientela
Attraverso dati quantitativi di queste aziende e dati economici particolare analizzando i bilanci di queste aziende
Ma anche attraverso dati non solo quantitativi ma anche qualitativi quindi cercando di comprende nell'affidabilità della clientela magari andando a visitare
Andando a visitare quelle che sono le aziende loro clienti che rappresento non la vita il loro pane quotidiano
Lei maggiore difficoltà devo dire sulla base di quella che è stata la mia esperienza ed è tutt'oggi la mia esperienza di queste imprese non solo italiane ma anche
A livello europeo
Sono che hanno vissuto negli ultimi quattro anni a partire dalla crisi del due mila otto
Sono legate in larga misura devo dire ad una graduale restrizione del credito bancario
E parallelamente ad un significativo calo della domanda dei consumi
Da un lato le banche
Parlando con gli imprenditori mi rendo conto che hanno smesso di sposare i progetti credibilità splende delle aziende
Per vincoli dettati molte volte
Dalle banche centrali e dall'altro le stesse imprese hanno cercato e cercano tutt'oggi di finanziarsi a loro volta con i propri fornitori
Cercando di sostituire il loro fido finanziario bancario
Con il fido commerciale
Tale approccio durante un treno di crisi sempre più acuta direi trimestre dopo trimestre ha contribuito ad aumentare significativamente problemi aziendali legati a lei alla liquidità
Al credito e quindi agli incassi e più in generale alla gestione del capitale circolante delle aziende
Mio parere per far ripartire sistema sarebbe quello di continuare celermente
A lavorare in ambito europeo ma anche italiano su normative che rally no regoli noi gli aspetti legati alla puntualità dei pagamenti
E quindi la relazione finanziaria tra aziende
Contemporaneamente sarebbe probabilmente necessario allentare
I paletti imposti
Alle banche centralmente sulla concessione del credito alle stesse aziende
Per ristabilire l'equilibrio sul credito povero darsi una regola forte imponendo le ad
Rende pubbliche e private appagarsi per esempio a sessanta giorni massimo
Sarebbe
A mio avviso auspicabile e necessaria una forte flessibilità del credito bancario almeno nel breve periodo
Come può un cliente che oggi paga il proprio fornitore a centoventi giorni o centocinquanta giorni domani
Pagare a sessanta giorni inevitabilmente le banche
Devono aumentare a questi niente il proprio fido bancario perlomeno nel breve termine
Molto recentemente come altri relatori prima di me hanno detto in Italia è stato approvato l'articolo sessantadue della legge ventisette due mila dodici con decorrenza scorso ventiquattro ottobre
Che impone ad aziende del settore agroalimentare la forma contrattuale step scritta e vincola i termini di pagamento a trenta o sessanta giorni massimo a seconda della deperibilità dei beni probabilmente il punto di debolezza
Di tali normative così come la direttiva CEE numero due mila del trenta trentacinque che regolamenta in ambito europeo la lotta contro i tardivi pagamenti nelle transazioni commerciali e ancora l'assenza di un regime sanzionatorio particolarmente incisivo
Come sa come sapete la direttiva CEE è stata recepita solamente
Formalmente in Francia in Spagna e per ultimo in parte con l'articolo sessantadue di di cui si è parlato
Oltretutto con legge modalità distinte ad esempio in Francia la legge impone
Termini di pagamento tra aziende francesi a quarantacinque giorni fine mese o a sessanta giorni dall'emissione della fattura
In Spagna si arriverà gradualmente a questo obiettivo all'obiettivo quindi dei sessanta giorni
Nel nel due mila tredici
Ma che cosa stanno facendo oggi le aziende italiane per far fronte a questa tesi crisi pluriennale quali strategie stanno adottando la maggior parte delle aziende
Stanno investendo per penetrare mercati per loro inesplorati in periodi pre-crisi l'Asia in particolare la Cina l'India la Malesia ma anche il Sud America in particolare il Brasile
Paesi questi che hanno solamente recentemente vissuto leggero rallentamento in termini di crescita ma che continuano comunque rappresentare realtà economiche
Estremamente diverso rispetto al continente europeo
La Cina abbiamo visto recentemente che ha subìto un rallentamento
è pur vero che in questi continenti in questi Paesi si respira un'altra aria ciò che aiuta oggi
Le esportazioni per queste aziende sono alcuni importanti fattori quali ad esempio la solvibilità della clientela di riferimento in questi Paesi
Sovente è facile trovare in prese che pagano la merce in anticipo e senza richiedere dilazioni
I costi di logistica
Sono sempre più contenuti verso questi paesi sudamericani ed asiatici probabilmente oggi costa più un carico di nave trasportata dal Mare del Nord alla Sicilia rispetto apportare con lo stesso carico in Cina
Il tutto è legato dal fatto che in questi Paesi piacciono delle nostre aziende italiane le competenze tecnologiche il nostro l'ai sensi dei nostri brevetti il nostro know how
Stiamo quindi assistendo sempre più ad aziende che cercano di esportare i propri prodotti e le proprie competenze
Con la strategia molte volte di costituire giù invento con partner in particolari asiatici e sudamericani al fine di produrre e commercializzare localmente ma anche sul territorio italiano prodotti di nuova generazione Comau italiani
Molte aziende italiane stanno tuttavia pagando
Il ritardo con cui hanno cominciato ad affacciarsi su questi mercati ma soprattutto non avere mai sostenuto in modo adeguato i propri investimenti in ricerca e sviluppo non provenendo un periodo di crisi così duramente lungo
Vorrei concludere con a diciamo una riflessione personale mi mi sono rivisto in Todi se nel
Nell'intervento del professor Martino credo sinceramente sulla base della mia esperienza professionale che l'Italia debba muoversi risolvere il problema del credito il che vuol dire che
Non è pensabile che oggi tra azienda ci si paghi
A termini di pagamento di violazione superiore a sessanta giorni
Quindi la mia conclusione è che per far questo probabilmente ci vuole un vincolo
Ed un allentamento dei paletti
Sul credito bancario
Perfetto grazie allora Nicola Napolitano lo ringrazio anche per la sintesi che però non ha tolto niente diciamo alla alla all'intensità e alla mole delle delle informazioni e degli spunti che che ci ha dato
Peraltro
Sempre riguardo alle classifiche che citavo prima mi piacciono le classifiche anche perché sono semplici da leggere per quello che riguarda il credito alle alle aziende
L'accesso al credito e tutti i problemi collegati con il credito questo per esemplificare anche quello che ci diceva Nicola Napolitano noi siamo nella classifica appunto del voto Economic Forum accento undicesimo posto
Un altro elemento che forse potrebbe essere ricordato prima poi di passare al prossimo oratore
è quello che abbiamo evocato ma del quale non abbiamo molto parlato in
Questo pomeriggio che il problema della lentezza della giustizia civile che contribuisce moltissimo
Alla allo studio all'ambiente ostile nei confronti dell'impresa
Se i numeri qui parlano molto chiaro cioè in in Italia per definire una causa commerciale ci vogliono mille duecentodieci giorni mediamente
Rispetto ai trecentotrentuno della Francia o hai trecentonovantaquattro della Germania ecco questi sono i problemi che fronteggiamo
Problemi che poi quotidianamente deve affrontare chi ha responsabilità politiche qui entriamo nella fase dei tre oratori che hanno funzioni e responsabilità politiche più importanti
E e quindi l'assessore inviterei a parlare l'assessore Davide Bordoni Assessore alle Attività Produttive alla Corea litorale del Comune di Roma
Parliamo di una realtà che se non sbaglio come il bilancio del Comune di Roma
A Montà qualcosa come dieci miliardi di euro con sessanta mila dipendenti e poi lei personalmente a
Responsabilità hanno sulla carne viva dell'economia di questa città metropoli
Sì
Sì non è facile in questo momento
Intanto un ringraziamento a Amma orologi per l'opportunità che cita ogni anno
In a su questo vostro sul tema del commercio del nell'agroalimentare dello sviluppo
Economico non mi fa piacere pure portare il saluto del Sindaco che doveva venire poi per impegni istituzionali e mia ha chiesto di portare il saluto appunto di Roma capitale
Io ho preparato tutta una serie di interventi ma vista l'ora credo che vado a semplificare e a sintetizzare
E anche a fare anche un bilancio di questi quattro anni e mezzo a Roma e
Evidentemente rispetto ad altre città a è appunto particolare
E su diversi aspetti non a caso
E il Parlamento ha riconosciuto appunto
è stato la costituzione del nuovo ente di Roma capitale proprio perché è una scelta così estesa così complessa
Ha bisogno di funzioni e di capacità di intervento diverse rispetto a quelle che sono state nel passato
Intanto credo che la prima cosa che dobbiamo fare da amministratori e
Anche da cittadini è quello di semplificare
Purtroppo in Italia a sono
Troppe norme che a volte si conta vanno comunque addirittura di possono essere anche contrapposte troppe competenze strappi stratificate
E queste questo è un grande un grande problema ne abbiamo dato un forte una forte competenza i singoli dirigenti che vanno
Ad autorizzare però a volte la differenza tra norma comunale norma statale norma regionale
Il parere della singola Sovrintendenza o del singolo ufficio alla fine crea problemi allo sviluppo
Noi in passato abbiamo perso risorse economiche a Roma proprio perché gli investitori non sono stranieri ma anche italiani avevano paura di investire perché
Non sia aveva la certezza dei tempi
Io credo che questo dobbiamo problema che dobbiamo risolvere altrimenti
Non siamo più appetibili e non si vuole più investire a Romano in questi anni abbiamo cercato innanzitutto di semplificare sburocratizzare
Lo strumento dello sportello unico è uno strumento che
Abbiamo creato e abbiamo affinato
Certe norme anche dei passati Governi comunque
Hanno dato una mano ma dobbiamo cercare di
Continuare
A a a ad abbattere questo muro che a volte un vero e proprio muro di gomma
La maggior parte delle mie riunioni è stato quello di cercare un accordo tra le parti interessate le cosiddette conferenze dei servizi noi
Dobbiamo cercare
Di cercare di evitare anche tanti passaggi che poi vanno a creare anche
E quel numero che sci equipara creda lo Zimbabwe se ho capito bene per quanto riguarda la la burocrazia per quanto riguarda anche la corruzione per quanto riguarda i tempi quindi credo che la prima cosa da fare sia quella di continuare a semplificare e continuare a sburocratizzare
La scia la segnalazione certificata dato la possibilità a Roma è Roma è stato uno dei primi Comuni che attuato questa norma di poter aprire un'attività in ventiquattro ore
Abbiamo semplificato anche tanto l'aspetto dei pubblici esercizi abbiamo messo mano a un Piano del commercio che era inesistente quindi abbiamo cercato anche di dare certezza
Non solo a chi opera su Roma ma anche a chi vuole investire a Roma ahimè
Però
Una città come Roma perché sicuramente da un punto di vista
Turistico archeologico non era per nessuno ti impone tutta una serie di vincoli
Con i quali dobbiamo fare i conti e il tema
Della tutela de la Sovrintendenza un tema importante tant'è che noi nel decreto di Roma Capitale abbiamo chiesto di avere di poter avere maggiore
Competenza proprio nell'ambito appunto della tutela monumentale
Perché questo è un tema assolutamente da da affrontare
E credo poi che dobbiamo cercare sempre più di inserirci nel contesto che è un mix funzionale importante di di rilancio economico sicuramente il turismo legato alla cultura legata a Leno costa in gastronomia
Legata al commercio può rappresentare un ambito di sviluppo economico per Roma molto significativo
Va fatta anche una grande promozione del nostro Paese all'estero
Sicuramente il ruolo delle Regioni nella nella materia del turismo è un ruolo
Importante ma serve una strategia di insieme e quindi quello che è l'Istituto del commercio estero quello che può essere una politica unica del turismo è sicuramente importante perché oggi
In particolare così
Russi cinesi possono rappresentare comunque una possibilità ne abbiamo cercato anche di intervenire su quella che è una scelta che è stata una scelta sbagliata del Piano regolatore a Roma
Per quanto riguarda anche le attività commerciali
Nel piano regolatore della città di Roma il centro doveva essere rappresentato da piccole botteghe quando oggi se non hai almeno uno stordimento cinquecentodue mila metri non puoi competere con altre città europee quindi abbiamo modificato
Questo aspetto tant'è che anche nuove attività che sono nate in centro rappresentano l'esempio di Louis Vuitton a San Lorenzo in Lucina
Quello che sarà Benetton abbia Tomacelli sono tutte iniziative che sono state rese possibile proprio con un abbattimento e con una forte volontà politica di semplificare
E di sburocratizzazione
E l'altro elemento importante sicuramente quello della formazione quello dell'apprendistato quello di avvicinare sempre più i giovani al mondo del lavoro oggi i giovani
Anche di una certa età sono distanti dal mondo del lavoro non solo perché è difficile trovarle lavoro ma anche perché come diceva prima il professor Martino
Cercano lavoro e sperano di non trovarlo anche questo forse le famiglie italiane che sono famose
A livello sociologico per tutelare per coccolare giorni devono dare un incentivo e sicuramente anche normative importante legata all'apprendistato debbono essere
Utilizzate
E soprattutto a Roma i tirocini formativi tutta una serie di attività che noi come Amministrazione abbiamo portato avanti hanno dato la possibilità a questi giovani di poter capire che cos'è il mondo il mondo del lavoro quindi un ringraziamento a Mauro lo IRI Ametros per
Per questa opportunità e spero veramente che si possa
Continuare in un confronto come dice appunto il titolo del convegno Bigas molto che oggi diventa assolutamente fondamentale grazie
Grazie Assessore Bordoni grazie mille
A questo punto siamo a siamo al Governo
Nel senso che
Invito a parlare il Sottosegretario vari Massimo Vari
Che proprio in questi giorni è molto impegnato sulla sulla vicenda anche parlamentare della dell'Agenda digitale e che quindi può parlarci di soprattutto innovazione tecnologia di cui abbiamo fame
Saluto cordialmente
Gli organizzatori di questo incontro
Saluto in particolare
L'onorevole Antonio Tajani vicepresidente della Commissione
Che tra l'altro ha in questo momento dalle responsabilità a livello europeo molto importanti per i problemi che ci interessano e che si occupa di politica industriale
Si occupa di piccole e medie imprese che sono la spina dorsale del nostro sistema economico
Dunque
In questo scorcio di pomeriggio quando io sono arrivato ho sentito parlare di tante cose politiche di sviluppo problemi del credito
Internazionalizzazione dell'impresa di semplificazioni amministrative giovani e mondo del lavoro ecco io vorrei tentare
Una sintesi di questi problemi visti da una particolare angolazione cioè
Visti e da quella convocazione che rappresenta oggi come oggi il mio compito principale al Ministero dello sviluppo come il Sottosegretario con delega alle telecomunicazioni cd
In pratica alla information society potremmo dire qualche cosa
Circa vent'anni fa nei primissimi anni novanta
A ridosso del Circolo recessivo che interessò l'economia mondiale
Fu agevole avvertire
Da parte degli osservatori più attenti
Che è uno dei grandi
Il motore della ripresa e poi dello sviluppo futuro sarebbe stato un ampio processo di diffusione sociale delle nuove tecnologie dell'informazione
E della comunicazione
E cioè dire information and communication Technologies
La lunga stagione della digitalizzazione era solo agli insorti
E l'amministrazione degli Stati Uniti
Si trattava dell'Amministrazione Clinton Gore
Non c'ho il piano delle
Cosiddette information supera
Ahimè
Le grandi reti di fibra ottica che avrebbero dovuto permettere
Una migliore e più veloce e trasmissione dei dati
E consentire di conseguenza il decollo di una serie di servizi che avrebbero
Trasformato non solo le industrie direttamente tecnicamente interessate
Come ad esempio il settore delle telecomunicazioni e dell'elettronica ma l'intera Società
Era chiaro già allora che grazie alle nuove tecnologie
Gli ambiti dell'educazione del lavoro del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione
Come anche quelli
Della produzione e distribuzione di contenuti e più in generale l'intera economia nei servizi avrebbero subito con una forte trasformazione
Che gli Stati dovevano guidare e sostenere
Qual era l'obiettivo l'obiettivo era la creazione di basi solide per lo sviluppo di una innovativa economia dei servizi digitali
E la creazione
Di un volano importante per la
Crescita economica
Nella convinzione che l'intero
Sistema sempre più information intensivo in tutti i suoi ambiti
Avrebbe tratto giovamento dallo allo sviluppo dell'economia
E delle culture digitale
A ben riflettere
Il processo era la diretta conseguenza di una evoluzione strutturale della società già compreso è spiegata con precisione direi dall'economista Fritz
Ma ce l'ha che nel mille novecentosessantadue pubblico un saggio indicando
Che già alla fine degli anni Cinquanta il ventinove per cento dell'economia USA dipendeva dalla produzione e distribuzione di conoscenza e così
La NAU legge society essi evolveva rapidamente grazie allo sviluppo dall'informatica delle reti in information society
Devo dire però che negli anni Novanta e quindi più o meno dello stesso ammasso di tempo anche gli Stati europei misero appunto una serie di piani di investimenti e sviluppo a sostegno della innovazione delle reti e nei servizi ET fatto aprirono
La grande stagione degli impegni pubblici per la digitalizzazione della società
Ciò che è accaduto in questi ultimi vent'anni
Si pensi soltanto ad esempio all'affermazione di internet come ambiente del Globe
Tale e multifunzionale e dunque centrale per l'intera società fossi pensieri allo sviluppo della comunicazione mobile
Ecco tutto questo fa considerato però oggi come una sorta di media antefatto o preambolo di un processo in corso e ancora tutto da guidare e sostenibile
E questo perché ci sono
Ancora importanti nodi da sciogliere
Dal momento che come è noto il nostro Paese si colloca
Imposizione non proprio virtuoso rispetto atta a tutti indicatori dell'economia digitale
Tasso di diffusione della banda larga
Ve l'ho citato le reti
Adozione di servizi avanzati come quelli relativi agli ambiti dell'e-commerce
E delicato argomento sono due argomenti che abbiamo sentito riecheggiare con varie intonazione degli interventi che mi hanno preceduto
Eversiva aggiungere
Che
L'attuale ciclo recessivo del quale abbiamo sentito del pari parlare ampiamente rende ancora più cogenti i processi di innovazione
Ne rende chiara la valenza litorale imponendo ai Governi maggiore capacità nel guidarli e nel sostenerlo
Guidare sostenere significa
Fornire regole e dare risposte politiche precise
Grazie in grado di interpretare le trasformazioni in atto
E questo considerando per di più che il deficit pubblico e la crisi conclamata dei debiti sovrani
Rende oggi la situazione più difficile e richiede una più decisiva azione anche dello Stato nel creare le prospettive per lo sviluppo
Potremmo dire che da questo punto di vista le crisi del due mila otto due mila nove quella più recente che ha colpito con particolare forza alcuni Paesi dell'eurozona
Sono stato in un certo senso dei punti di svolta
Non soltanto sul versante
Finanziario ed economico attenzione ma anche su quello della consapevolezza del ruolo dei Governi nella guida dei processi economici e sociali nel medio e lungo periodo
Vorrei aggiungere che la crisi che stiamo attraversando è stata ed è anche crisi di
Assenza di regole direi
E divisioni dello sviluppo
Mentre è evidente che le dinamiche congiunturali
Della recessione vanno affrontate con me visioni sistemica e questo
è
Qualcosa del Co quale
Il Governo ha grande consapevolezza
E sono appunto quelle missioni sistemi che cui si ispira nel decreto crescita e l'agenda digitale
E vengo al punto
In certo senso dopo vent'anni la storia si ripete mi permetterei di dire anche oggi come agli inizi degli anni Novanta le agende digitali europee tendono per un verso a rispondere
Ad una visione strategica di lungo periodo ma solo per altro verso anche
Rilevanti nella particolare congiuntura economica
è inutile dire che la ripresa della crescita perché possono essere effettive devono essere
Sostenibili intelligenti ed inclusiva
E ciò naturalmente dipendenti parte rilevante dalla capacità dei Governi di creare un contesto favorevole per l'innovazione
Per lo sviluppo la competitività della imprenditorialità come pure per l'accesso dei cittadini e delle stesse impresa ai servizi
Accesso che deve essere sempre più agevole io appunto recepito molto questa desiderio e questo bisogno di semplificazione accesso che deve essere sempre più agevole adeguato alle reali possibilità offerta dalla tecnologia
Per semplificare per e rendere più chiaro il mio dire
Se oggi è possibile prenotare un volo aereo acquistare financo un'automobile con poche cricche permaloso
Deve essere
Altrettanto facile e rapido ottenere un certificato dalla pubblica amministrazione
Un potere interagire con essa
In altri termini
L'individuo consumatore individuo consumatore ne abbiamo sentito parlare abbastanza anche di questo però ecco l'individuo consumatore non deve essere più avanti
Dello stesso indirizzo quando questo e cittadino
Il giovane studente non deve essere più indietro dello stesso giorno il consumer musica on line
Perché il rischio è uno scollamento irreparabile fra individuo è stato
Tra cittadino e Governo che finisce per rimanere alla base per le minare alla base della stessa coesione sociale e dunque le potenzialità dello sviluppo
Vorrei soffermarmi per un momento su questo aspetto che ritengo molto importante e cruciale e cioè il rapporto tra l'individuo la pubblica amministrazione dello Stato
Oggi l'esperienza della cittadinanza
Che dipende da sempre dall'efficienza dei servizi della pubblica amministrazione nel passaggio dalla concezione
Dello stato autoritario lo stato di diritto si è sempre detto che l'aspirazione e che ci sia un rapporto paritario
C'è il cittadino non come suddito ma
Come cittadino nei confronti della pubblica amministrazione in un rapporto sostanzialmente paritario
Ecco direi che oggi l'esperienza della cittadinanza che come ripeto dipende
Dal sempre dall'efficienza dei servizi per la pubblica amministrazione
Si misura anche sulla base degli Starwood hard contemporanei e condivisi dell'interazione digitale
è un discorso che mi pare
Abbia pieno titolo
Resta il fatto in
Questa sala in cui parliamo di
Ripensare lo sviluppo e perché un profilo molto importante
Senonché
è facile constatare
Considerato sempre questo arco degli ultimi vent'anni cioè
Attendo da quegli anni Novanta crea ho citato che in Italia più che in altri Paesi
Ma digitalizzazione cresciuta più sul versante del mercato e dei consumatori e meno su quello dello Stato dei cittadini
Per contro se noi pensiamo all'identità del cittadino come individuo attivamente partecipe di una comunità sociale solidale solidale
Ci rendiamo conto che
Questa cittadinanza si forma
Anche in virtù delle possibilità per il cittadino stesso di sulle rive dell'efficienza sistemica che il comunità in grado di produrre al suo massimo livello organizzativo che appunto ha mostrato per la pubblica amministrazione
Ciò
A partire dai più semplici contatti
La scuola
Nella prima esperienza del cittadino all'uno
E poi di seguito i diversi sistemi organizzativi con cui il cittadino stesso ordine in contatto
Il sistema della giustizia altro tema evocato poc'anzi il sistema fiscale
Quello sanitario
Il problema è che
A due dandoci chiaramente già da oggi gran parte degli individui sono
Potremmo dire nativi digitali ma la pubblica amministrazione non lo è
Si pensi che in Italia la percentuale di coloro
Che interagiscono e via internet con la pubblica amministrazione e sono dell'otto per cento
A fronte di una media europea del ventuno per cento
Allora
Detto tutto questo qual è l'obiettivo del decreto crescita alla cui conversione stiamo attendendo proprio in questi giorni
E dell'economicità vuole essere una risposta immediata è necessaria alla congiuntura che interessa il nostro Paese
Una risposta che al tempo stesso si inserisce nell'ambito di questo nell'ampio disegno tracciato a livello comunitario
Dal piano Europa due mila venti una strategia per una
Crescita intelligente sostenibile e inclusiva questo il titolo del
Il proponente
Il valore
Dell'impegno
Del Governo ha assunto con il decreto crescita sta proprio nella agganciare e nell'affrontare per quanto possibile dato il contesto e due versanti della crisi quello congiunturale e quello strutturale
E in effetti all'interno delle sette aree di lavoro
O iniziative faro indicatori dal Piano Europa due mila venti
Su cui gli Stati membri si stanno impegnando il decreto e crescita interviene recependo i principi dell'Agenda digitale europea
Dal canto suo l'agenda digitale italiana programma lo sviluppo della digitalizzazione nazionale fino al due mila e venti
Con l'obiettivo di ridurre i costi dello Stato nell'erogazione dei servizi ai cittadini e all'impresa e nelle funzioni organizzative degli stessi servizi
Ed è proprio seguendo questo filone conduttore questo filo conduttore che il decreto legge
Cento settantanove che appunto il il recente decreto di cui stiamo parlando prevede iniziative su diversi piani
Infrastrutture di rete
Integrazione dei sistemi information e communication technology
Nella pubblica amministrazione
Digitalizzazione dei rapporti di imprese e cittadini verso la pubblica amministrazione
Con previsione
Di switch-off diffusione dei sistemi di pagamento elettronico e una serie di semplificazione sviluppi del digitalizzazione nel sistema sanitario
Sul versante della scuola sempre nel quadro di quanto definito dall'agenda digitale il decreto
Introduce un articolo che riguarda
L'uso dei contenuti digitali nella
Didattica
Consentendo alle famiglie un risparmio consistente nell'acquisto di libri di testo fino
Pari circa al venti per cento
Un altro aspetto molto importante al quale vorrei fare una rapidissima accendo e quello della creazione di un contesto favorevole alla creazione di start-up innovative
Attraverso misure che creano nuove condizioni rispondono a raccomandazioni specifiche dell'Unione europea Presidente Pagliaro
Queste cose ovviamente le conosce molto bene avere del sont impegno quotidiano
Rispondo quindi a raccomandazioni specifiche dell'unione europea le quali
Individuano per l'appunto nelle start-up una leva di crescita e di occupazione per l'Italia
Qual è l'obiettivo l'obiettivo è quello di guidare la crescita sostenibile per l'occupazione soprattutto giovanile
C'è quel giovane ai quali accennava prima
Il collega Martino quando diceva che insomma hanno qualche resistenza ad uscire di casa e quindi a lanciarsi proprio sul mercato della vita esso al mercato delle professioni
Quindi l'obiettivo è quello di creare la crescita sostenibile soprattutto giovanile
In settori importanti dal punto di vista delle innovazione tecnologica
E credo che tutti quanti
Siamo del parere che la creazione di un ecosistema favorevole per le start-up potrebbe permettere al Paese di diventare meta di capitali e talenti stranieri altro problema
Con il quale ci troviamo a fare i conti in
Questo torno di tempo
E soprattutto limitare la fuga dei nostri talenti
La cosiddetta fuga dei cervelli all'est
Ovviamente
Sarebbe
Errato pensare che ci possono essere effetti risolutori immediati
Soprattutto in un contesto così critico nel quale come è stato detto
Il problema norme quello del tasso di inattività dell'impresa ma quello della
Loro capacità di crescere o direi meglio di resistere
E accedere con facilità i capitali e ai mercati esteri
è certo però mi avvio alla conclusione che lei l'impegno del Governo sulle start-up crea per la prima volta nel panorama legislativo italiano un quadro di riferimento
Nazionale
Estremamente coerente su questo tema
Ed è un quadro di riferimento che si colloca nella più ampia prospettiva di un sistema
Che come si legge nella relazione che accompagna il decreto legge
è destinato a passarsi sempre più sulla circolazione del sapere sulla condivisione delle informazioni di pubblica utilità
Sulla possibilità di sviluppare imprenditorialità facendo leva su tecnologie
E attività di ricerca e sviluppo
E il tutto
Nell'intento di aprire per il nostro Paese una nuova fase che sia
Di sviluppo sostenuto e sostenibile ad un tempo con benefici per tutti quanti grazie per la terza
Grazie a Massimo Vari grazie azoto Sottosegretario lo sviluppo economico adesso invito al podio Antonio Tajani vicepresidente della Commissione europea
Se mi posso permettere qualcuno che non ci ha deluso cioè che ci rappresenta degnamente in Europa
Che e ha una straordinaria capacità di lavoro e che in tutti questi anni ha lavorato con straordinaria serietà lo dico anche insomma per quel poco che conosco
Dell'Europa e dei meccanismi europea vorrei fare qualche cosa perché avendo lavorato come per tanti anni fa dalla giornalista
Sono caduti i capelli per colpa mia presente ed è un possibile e devo ammettere
La veramente grazie
Marco complimenti per il lavoro che fa e per i libri che scrive
E anche per
Moderare dibattiti su temi che sono cruciali
Il sottosegretario varie entrato
Direi con determinazione sul problema dei problemi che poi il problema l'ordine del giorno
Di questa fine
Novembre
Oggi
Molti premi Nobel l'hanno sottoscritto un appello rivolto a tutti gli Stati dell'Unione europea perché non riducano
Nelle prossime prospettive finanziare dell'Unione
Quelle che diciamo di fatto
Costituiscono il bilancio dal due mila e quattordici al due mila e venti i fondi destinati alla innovazione e le ricerca perché questo pericolo anime cioè
La Commissione europea accolto con una soddisfazione
Questa
Lettera questo appello noi abbiamo proposto di incrementare nel bilancio
I fondi per l'innovazione la ricerca proprio perché siamo convinti che si debbono raggiungere gli obiettivi di cui parlava Massimo Vari
Attraverso l'innovazione la ricerca aiutare
L'impresa a trovare aiutare l'industria aiutare i nostri
Giovani cervelli impegnati nel mondo della ricerca a non perdere il lavoro proprio perché
E soprattutto a fuggire all'estero proprio perché una ricerca applicata all'industria diventa strumento fondamentale di crescita ecco il problema è proprio questo io voglio essere molto chiaro
Sono assolutamente convinto che i sacrifici da soli non servano a nulla
Anzi sono dannosi se non sono accompagnati da una forte azione che punti sulla crescita sulla reindustrializzazione della unione europea
Sulla
Sullo sforzo di creare occupazione
Forse qualche cosa deve essere rivisto
Certo dobbiamo fare di più
Perché l'economia reale torni al centro della nostra azione
Economia reale che mercato interno che industria che le piccole e medie imprese io non sono
Convinto
Che l'obiettivo da raggiungere sia quello di diventare gli Stati Uniti d'America siamo europee siamo un'altra cosa
Quello che è successo in America ha provocato la crisi
La tutela del dollaro e le azioni a favore del dollaro hanno fatto un danno alla moneta europea
C'è stata una speculazione le agenzie di rating e
Una volta tanto sono d'accordo con l'azione della magistratura hanno agito in nome e per conto di chi voleva colpire l'unione europea
Questo non significa che l'Europa
Sia perfetta questo non significa che tutto ciò che viene deciso in Europa sia giusto anzi
Noi siamo metà del guado non credo che si debba tornare indietro che si debba tornare all'epoca degli Stati nazionali non credo che si debba
A Bam donare lei euro e rinunciare all'Euro per fare che cosa per far tornare la moneta unica che poi alla moneta nazionale che poi diventa
Valletta del dollaro
Ho
Della moneta e
Cinese non credo che debba essere questo il nostro Obiettivo ce ne vogliamo competere a livello globale dobbiamo invece fare un passo in avanti
Verso una unità politica verso una banca centrale europea che possa agire sulla crescita Draghi sta facendo bene
Draghi sta nell'ambito delle regole attuali lavorando a favore dell'economia reale come banchiere
Centrale
Bene allora io credo
Che da questo punto di vista
L'Europa della politica l'Europa politica se vuole
Che non cresca
Il malcontento
Che non cresca il sentimento anti europeista
Perché l'Europa non sono le banche l'Europa non è la finanza d'Europa e la nostra storie qualcuno se la se lo dimentica la nostra storia
Non è quella di Giorgio Washington la nostra storia è quella che affonda nella cultura greca nella cultura romana nelle radici cristiane nel diritto romano nel
Rinascimento
Mellea anche capacità di esserci dati un modello di civiltà
Dove unitaria al mondo non esiste la pena di morte
E questo mi pare un risultato importante acquisito perché
Dimostra quanto l'Europa possa essere all'avanguardia e l'unica
Aree al mondo dove
In fondo si vive
L'unico continente
Dove
Non ci sono guerre
La me Nordamerica dire la stessa situazione ma il Sudamerica ha vissuto momenti diversi e momenti meno lunghi di pace detto questo se la politica vuole essere protagonista deve rimettere al centro
La politica per la crescita proprio per la Grecia significa politica industriale significa reindustrializzazione l'Europa che non significa tornare a una
Industria modello anni ottanta o anni settanta anni Sessanta
Non penso alle ciminiere non penso all'industria che inquinano
Penso a un modello industriale moderno e competitivo che possa confrontarsi e vincere la partita della qualità non della quantità nella sfida globale
Che possa dedicare la gran parte dei propri investimenti pubblici privati
Ed europei nazionali ed europee ad alcuni settori chiave dove noi siamo all'avanguardia penso alle tecnologie chiave abilitanti pento rosso alle smart Grid penso al settore dell'auto ecocompatibile penso al settore
Delle costruzioni anche se ecocompatibili penso alla green economi
Che è uno strumento di lotta contro il cambio climatico che però
Vede grandi investitori nei Paesi che meno sono impegnati nel cambio climatico
Guardiamo
Quanti investimenti e quante ritorni economici sono in Cina e la green economy e quanti sono gli Stati Uniti
Bene allora
Io penso
Che questi settori
Compreso quello delle materie prime
Possono diventare il centro di un mosaico
Attraverso il quale
Rilanciare un sistema economico non può essere basato soltanto sulla finanza perché la finanza fa circolare una politica economica basata sulla scuola sulla finanza fa circolare denaro
E spesso il denaro finisce nelle tasche di chi già cena tanto
Mentre un'economia basata sulla
Sull'industria sull'impresa sul mercato
Fa crescere il benessere produce ricchezza nuovamente soltanto in circolazione diceva ecco puntando su questi settori noi aiuteremo anche gli altri c'è la crisi dell'acciaio ma se il settore dell'auto e il settore che noi consideriamo chiave e il settore
Per esempio delle costruzioni cominciano a crescere
Che e si principale se crescono i principali clienti del settore dell'auto del
Dell'acciaio anche il settore dell'acciaio e destinato a
Cresce ma tutte queste cose non si può non si possono fare se non c'è una forte politica dell'innovazione e della
Ricerca il bilancio comunitario così come è stato presentato da noi
Commissione europea prevede un incremento da cinquantasette a ottanta miliardi di euro per l'innovazione la ricerca una ricerca finalizzata
Ho citato le tecnologie chiave abilitanti sono quelle dove non europei e cerchiamo
Pensiamo che
Grazie nostra eccellenti risultati ottenuti a livello di ricerca le industrie cinesi e giapponesi hanno usato
I nostri risultati
E li hanno applicati alle loro industria che guarda caso competono con le nostre
Noi ci abbiamo la cosiddetta Valle della Morte che il terreno dove noi nel quale noi nono utilizziamo risultati dalla nostra ricerca ecco
Perché serve una rivoluzione anche culturale
L'industria non è quella degli anni passati ma è
Un modello moderno altamente competitivo noi ci siamo dati e questo
E
Il cambio politico che c'è stata qualche settimana a Bruxelles un obiettivo
Accanto
Al venti venti venti cioè la riduzione del venti per cento di emissioni di C o due e all'incremento delle energie
Alternative da portare al venti per cento entro il due mila e venti c'è un quarto venti che quello del prodotto interno lordo europeo che deve diventare frutto dei risultati del manifatturiero
Questa è
Il cambio politico che c'è stato per molti anni ci siamo
Innamorati della finanza e di una politica ambientale
Senza renderci conto che queste politiche
Potevano teoricamente essere positive ma hanno
Portato dei risultati
Non positivi abbiamo visto con la finanza la politica ambientale lotta contro il cambiamento climatico è giustissimo ma non possiamo
Come vorrebbe qualcuno aumentarle
La soglia del venti per cento perché questo sarebbe pernicioso per le imprese e quindi non sarebbero in grado di poter
Andare avanti quindi sarebbero costrette
A
Delocalizzarsi delocalizzarsi significa non soltanto a far perdere lavoro in Europa ma significa anche condurre un'azione che è l'esatto contrario
Di quella che vogliono i sostenitori della lotta al cambio climatico perché se un'industria si delocalizza va a lavorare in Paesi dove non ci sono regole stringenti
Contro le emissioni di CO due e quindi
Continuerebbe anzi aumenti avrebbero le emissioni di CO due perché non esistono le frontiere per quanto riguarda la lotta al cambio climatico quindi una delocalizzazione dell'industria sarebbe
Per me Giosa proprio per l'azione contro il cambio climatico
All'interno di questa strategia
Che noi consideriamo fondamentale per lo sviluppo economico e per l'uscita dalla crisi dell'unione europea contano molto anche le piccole e medie imprese io sono reduce dalla prima Assemblea europea delle piccole e medie imprese che si sta svolgendo
In questi giorni a
Nicosia a Cipro durante la Presidenza cipriota nel corso di questa è la nella giornata di apertura ho annunciato anche
La presentazione di un piano d'azione per la riscoperta dello spirito imprenditoriale in Europa
Purtroppo oggi
E lo diceva anche Davide Bordoni sono pochi i giovani che credono del potere di poter diventare imprenditori
Eppure
Ci sono grandi opportunità e grandi possibilità
Però manca la fiducia mancano anche
Alcune condizioni importanti le possibilità ci sono ma mancano anche alcuni elementi che possano favorire
La nascita di nuove in prese costituito da giovani che costituita da donne
Che rappresentano un altro elemento chiave per la crescita dell'economia
Perché vediamo che dove ci sono imprese nelle realtà dove ci sono imprese guidate da donne e l'economia cresce ancora di più
Bene lanceremo questo piano d'azione pensiamo anche di prevedere Investimenti
E di ripetere il Progetto Erasmus per giovani imprenditori che permetterà molti giovani di potersi confrontare di poter
Manifestare le proprie capacità facendo un'esperienza come fanno gli studenti che partecipano al programma Erasmus per
Universitari in questo caso presso impresa
Ecco queste sono un po'le cose che sono in cantiere certamente la digitalizzazione fondamentale non avremo
Fra
Qualche anno il novanta per cento degli impieghi
Che
Prevederanno la conoscenza obbligatori a quanto meno degli elementi e fondamentali
Dell'informatica
Rischiamo di avere
Una
Fetta importante se non ci adeguiamo
E sono adeguiamo i nostri sistemi anche dare per quanto riguarda la formazione
Di analfabeti digitali quindi persone che non saranno in grado di poter occupare lo spazio che meritano all'interno dalla società e all'interno del
Del lavoro dell'ufficio o del
Dell'impresa dove lavorano ecco perché c'è uno sforzo comunitario come ricordava
Il Sottosegretario vari e mi fa piacere che gli Stati membri assecondino questa
Scelta comunitarie che l'Italia lo faccia d'Italia
Fortunatamente ha recepito anche la direttiva sul ritardo dei pagamenti che l'altro grande tema quello dell'accesso al credito delle
Né in prese discutendo
Anche di
Come sarà la Grecia del futuro discutendo di come si dovranno sviluppare
Né nei prossimi mesi nei prossimi anni anche attraverso il lavoro che
In prese come e quella di di Valerio vallate promuovono
Avere la possibilità per un'impresa di essere pagata in tempi certi significa anche
Salvare molti posti di lavoro e significa anche
Agevolare nuovi Investimenti perché spesso
L'investitore
Europeo ed extraeuropeo di fronte a una mancanza di certezza giuridica preferisce investire uno la finanza o andare investire in altre parti del mondo
Quindi diventa fondamentale anche questo
Aspetto che non è soltanto quello del credito
Dovuto da parte delle amministrazioni pubbliche
Sono in Italia circa novanta miliardi ma
Più tutti quelli che
Che assumersi accumuleranno
Per fortuna la direttiva sul ritardo dei pagamenti in Italia entrerà in vigore dal primo dell'anno e quindi le imprese erano tutte pagata entro trenta massimo sessanta giorni poi c'è il credito sperato e lì bisogna lavorare
Molto
Siamo al
Cercando di fare in modo che Basilea tre non si trasformi in una
Normativa perniciosa delle piccole e medie imprese siamo lavorando e ringrazio e Massimo Baldini nato il mio Gabinetto che sta
Conducendo una battaglia non facile
E
Le norme a sostegno delle piccole e medie imprese alcuni emendamenti presentati
Dal Parlamento europeo venga non vengano cancellati dalla futura normativa
Europea dedicata ma Basilea tre ultimo tema importante interessante nel quale impegnato anche
Valere ovale quello della internazionalizzazione delle imprese se noi vogliamo
Fare in modo
Che le nostre imprese siano competitive crescano dobbiamo fare cercare di
Di permettere loro di poter esplorare anche nuovi orizzonti
I dati sono preoccupanti soltanto il tredici per cento delle piccole e medie imprese europee lavora fuori i confini dell'Unione e soltanto il ventisei per cento fuori dei confini nazionali
Certamente bisogna fare in modo che si aggreghino fra di loro che parteciperà cluster accompagnati anche da grandi in prese però la possibilità di
Andare ad operare sia dal punto di vista commerciale ma anche dal punto di vista
Di Lizza azione di impianti imprenditoriali può rappresentare una straordinaria opportunità
Io
Parlo di internazionalizzazione non di delocalizzazione significa conservare gli impianti la realtà imprenditoriale in Europa
Ma a crearne contemporaneamente un'altra per
Intervenire su altri mercati abbiamo organizzato per questo missioni
Per la crescita accompagnando
In prese europee
Che rappresentano la forza la nostra economia in Sudamerica negli Stati Uniti Messico sono reduce della di una visita importante di una missione importante in
Egitto che si sta concludendo in queste ore una missione dell'Unione europea gli Stati membri la Commissione europea
Il Parlamento europeo e molte imprese sono previsti cinque miliardi di investimenti però per la crescita la qua del di quel
Paese che a noi interessa per la stabilità anche geopolitica con una situazione complicata che c'è
Ma questo significa anche per le nostre imprese poter investire e lavorare
Superando gli ostacoli che ci sono in quell'area presto saremo in Tunisia e Marocco che rappresentano altre e poi in Perù
E civile all'inizio del prossimo anno già tutti i paesi che
Dove ci sono ottime opportunità per l'internazionalizzazione delle nostre
Impresa ecco questo è un po'il quadro
Per il quale non ci siamo impegnando
Abbiamo bisogno del sostegno degli Stati membri la battaglia sulla innovazione la ricerca
Sul sostegno alle posizioni della Commissione da parte degli Stati diventa fondamentale chiedo all'Italia di essere protagonista di questa azione perché senza innovazione e ricerca
Non si è e competitivi non c'è possibilità di far crescere l'economia
Reale
L'Europa può
Rappresentare un valore aggiunto per questa battaglia
E per questo tentativo di uscire dalla crisi puntando sulla crescita puntando sul lavoro e non puntando solo sui sacrifici
Dobbiamo fare in modo
Che il pilastro crescita sia
Forte o magari più forte anche del Pilastro
Sacrifici e cioè contenimento del debito ha ragione tra i vari cioè non bisogna
Impegnarsi
Per rispettare alcune regole aumentando le tasse ma tagliando
Alcune spese
Superflue magari non sarebbe male
Dimezzare anche il numero dei parlamentari sarebbe una cosa giusto se ne parla sempre non si
Non si fa ma che per quello sarebbe il vero modo per risparmiare non tanto ridurre qualche Benefit diventa più propaganda che
Sostanza e la dimezzare i parlamentari forse sarebbe qualche cosa che farebbe sul serio risparmiare alle casse dello Stato a TAN celare qualche scorta pure non farebbe male
Beh insomma non sono tanti modi cui si possono tagliare le spese
Della Pubblica
Amministrazione soprattutto invece di sperperare denaro pubblico sarebbe meglio arrivare al pagamento dei debiti che alla pubblica amministrazione senza nascondersi dietro artifizi contabili alle piccole e medie impresa
Siccome è ora di cena credo parlato fin troppo non ho rispettato i limiti europei però ci tenevo a sottolinearvi fronte
A questa assemblea quanto sia determinante l'azione a favore della economie reale quanto sia importante invertire la rotta tornare a mettere al centro della nostra politica economica
L'industria le imprese il mercato interno la finanza certamente
E uno strumento utile ma
Diventa utile sul serio per tutti i cittadini se
è lo strumento
Portato a sostegno dell'economia reale perché così si crea occupazione così si crea crescita perché il nostro obiettivo non è quello di sostenere il mercato non è quello di far arricchire pochi non è quello di far
Crescere
Le borse o far crescere
Alcuni
Settori finanziari ma è quello attraverso il mercato di fare politica sociale il nostro obiettivo e quello di aiutare a crescere mezzo miliardo dei cittadini europee che hanno il diritto
Di a vere questa soluzione da parte della politica ed è
La soluzione per la quale
Io misto impegnando sperando di essere parte di un successo che dovrà riguardare mezzo miliardo di persone che ringrazio
Grazie
Grazie Antonio Tajani e allora buon lavoro buona prosecuzione del lavoro in Europa
E fra l'altro nell'ultima parte dell'intervento sentito proprio lecco di alcune battaglie fatte appunto come giornale per quello che riguarda le riforme il dimezzamento dei parlamentari la diminuzione delle scorte eccetera
Io ringrazio voi tutti per essere rimasti direi ormai per quasi cinque ore così numerosi ad ascoltarci
Ma lo prendo anche come un segno così di apprezzamento per per questo convegno e a nome vostro vorrei ringraziare Mauro lo i Valerio avalla e Luca bronco lo che hanno appunto lavorato a lungo per organizzare al meglio questo convegno
Che non è finito convegno che non è se non prosegue adesso perché sente veramente eccessivo però domani mattina riprende
Jenna e c'è un ci sono datori che sono di alto livello altissimo livello anche domani e si parla di Europa di eccellenza italiana di commercio di comunicazione ancora grazie a tutti buonasera
S.p.A.