Legge antigay in Uganda, manifestazione dei Radicali a Roma davanti l'ambasciata. Intervista a Sergio Rovasio

Oggi alle dodici e trenta all'ambasciata dell'Uganda varie serrande aver Giulio Cesare settantuno si terrà una manifestazione settima per
Denunciare la nuova legge appena approvata contro l'omosessualità ci saranno manifestazioni anche in altre città italiane e del mondo Lasorella l'iniziativa promossa dalla sua sorella di cave certi diritti insieme a una se la tesi che ha tutta la galassia radicale ma ci facciamo nella quota di tutti i dettagli da
Sergio Rovasio che in collegamento come che è successo esattamente in un
Grazie ma in Uganda che è un paese che appunto vive di Conforti influente più predicatori evangelici
Emigrati dagli Stati Uniti che vanno a approfittando anche di alcune situazioni di disagio sociale
Cercano di propagandare una cultura di odio e di promozione di vera e propria omofobia
Aiutando le folle proprio per le strade ci sono alcuni documentari delle ad identificare in tv che lo hanno documentato
Lì come questa popolazione piena evitata non si capisce bene perché ce l'hanno solo contro gli omosessuali e quindi questi predicatori
Fanno proselitismo c'è nell'opinione pubblica sempre
Il grave problema della Società pare che sia solo quello
E quindi politici che campano anche lì come del resto non sono lì ma anche l'Italia in altri anche democratici purtroppo
Fanno influenzare da questi da questi giochi abbastanza
Di demagogici e anche poi piccoli ma anche molto pericolosi diciamo per il mondo civile
Per cui due anni fa prefata presentata una proposta di legge che prevede la pena di morte per le persone omosessuali dopo diversi tante pressioni internazionali addirittura il Presidente degli Stati Uniti è intervenuto
E dopo uno delle campagne che hanno addirittura visto l'assassinio di dedicato che esula che lo ricordo a un militante
Dei diritti civili e massacrato nella sua abitazione nel gennaio due mila undici dopo che era stato a Roma tra l'altro il nostro congresso e al Parlamento europeo per denunciare queste campagne di odio
Che avvenivano nel Paese
Alla fine dopo un anno e mezzo quasi due anni finalmente il Parlamento e riuscito nonostante tutte le proteste internazionali le le le iniziative di alcuni Paesi
Che hanno minacciato di non aiutare più l'Uganda
Nei loro progetti appunto di aiuto di cooperazione allo sviluppo una commissione del parlamento ugandese la scorsa settimana approvato in sede di Commissione terra per adesso
E il testo di questa di questa proposta di legge che è diventata quindi che fa nel suo iter sta per essere approvate dal Parlamento che prevede appunto infine per adesso l'ergastolo
Per alcune questioni riguardanti la l'omosessualità
E con il rischio anche che non riesco neanche troppo lontano che questo ergastolo si tramuti in pena di morte allora
Noi ci stiamo mobilitando inferno molto organizzazioni in Europa nel mondo per fare in modo che il presidente del parlamento ugandese che ha detto vogliamo fare un regalo di Natale ai sostenitori di questa legge approvandola
Che magari cambi idea che si renda conto che usare queste frasi usare questa demagogia
Non è proprio una bella cosa rispetto appunto all'evoluzione e alla necessità di affermare i diritti civili anche per il popolo candele
Noi oggi saremmo davanti all'ambasciata ugandese così come avverrà anche in altre città italiane nei in questi giorni ma in altre ore appunto in altri Paesi europei e del mondo
E ricordo l'appuntamento che promosso insieme all'Associazione radicale Certi diritti con il Partito Radicale Nessuno tocchi Caino radicali Roma il dieci Center Amnesty International circola Mario Mieli
E molte altre organizzazioni ed esponenti di associazioni che si battono per i diritti civili
Saremmo in viale Giulio Cesare settantuno alle ore dodici e trenta e chiedo anche chi ci ascolta che può se può venire anche a testimoniare il suo impegno il proprio impegno per queste Campania
Di avviare una protesta ma anche una proposta all'Uganda
E di bloccare questo Billè anche omosessuale che veramente si dovesse essere approvato definitivamente metterebbe l'Uganda al pari di Paesi come l'Iran
Come altri Paesi dittatoriali arabe che prevedono appunto la pena di morte per le persone gay
Bene grazie allora Sergio Rovasio appuntamento alle dodici e trenta davanti all'ambasciata dell'Uganda viale Giulio Cesare settantuno