L'intervista è stata registrata venerdì 31 agosto 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Carcere, Droga, Giustizia, Legge, Tossicodipendenti.
La registrazione audio ha una durata di 17 minuti.
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MEDICO
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Francesco C Saud o presidente della Mapei l'associazione che riunisce i medici penitenziari
Dunque la nuova legge sulla droga implica drammaticamente il problema dei detenuti tossicodipendenti che si prevede affluiranno in massa nelle carceri una volta che passato questo periodo di rodaggio estivo in meccanismi sanzionatori predisposti dalla legge intere hanno in funzione a pieno regime dunque c'è saldo a suo avviso le carceri italiane sono in condizioni di ricevere questa massa di tossicodipendenti allo stato attuale
La risposta immediata senza dubbio negativa perché il problema nelle tossicodipendente nell'ambito delle strutture carcerarie assunto negli ultimi tempi delle dimensioni veramente sconvolgenti
Creando degli effetti già preoccupante logico che io mi riferisco soprattutto abitanti un pochettino pregressi perché gli effetti della dell'attuale legge sulla droga ancora non sono colpi attivabili in termini molto concreti anche da un punto di vista numerico
Indichiamo che avvalendoci degli indici statistici più recenti forniti dall'aspetto architetture generale possiamo parlare con estrema tranquillità di un'inciviltà
Circa il venticinque trenta per cento di detenuti tossicodipendenti pretende attualmente nell'ambito dalla popolazione detenuta
Questi quindici raggiungono delle cifre veramente paurose in determinati distretti per mi riferisco in particolar modo alla cava circondariale di Milano alla cava circondariali di Verona
Lo tetro carcere Sollicciano per esempio diffidente ecco questi dati a che anno si riferiscono si riferiscono alla al primo trimestre primo quadrimestre del mille novecentonovanta quindi l'anno a farle quindi ottanta il problema
Già in spesso è presente con effetti sconvolgenti anche perché la predetta di un detenuto tossicodipendente comporta nel momento in cui entra in carcere un insieme di circostanze particolari che il medico penitenziario
Fornito di una discreta esperienza riesce ad intravedere una situazione tempistica che mentre cosiddetto Trauma pietà carcerazione viene vissuto da chi entra in carcere per la prima volta in maniera particolarissima perché pende un effetto sconvolgente per un soggetto era in carcere ecco il detenuto tossicodipendente il trauma nella carcerazione lo vive doppiamente mentre ognuno di noi perché io come il mitico quindi parlo come tecnico della materia intravedo nell'detenuto tossicodipendente non un detenuto che è stato perché e che è stato portato da determinati eventi a commettere un determinato reato per procurarsi una determinata quantità di droga ma vedo piuttosto una persona ammalata abbisognevole di determinate cure e quindi lo tanto di carcerazione non si può pre vedere come un tentativo di risoluzione della situazione tipo per esempio il medico penitenziario artiste purtroppo in maniera partiva diciamo in queste circostanze abitati particolari
Mi chiedo che il detenuto in comune per esempio dopo alcuni giorni
Dall'ingresso in carcere riesce a trovare una forma di allattamento l'ambiente alle persone alle strutture e quindi riesce a tirare avanti diciamo la sua vita il detenuto tossicodipendente proprio perché
Non ha un equilibrio psicologico un equilibrio mentale un una condizione dico che implica pallida non riesce che a trovare Intek quelle energie giuste necessarie per potersi adattare all'ambiente e quindi ecco che assistiamo a un dato pauroso per quello che il tentativo di suicidio che il detenuto tossicodipendente
Mette in azione soprattutto nel primo periodo della carcerazione proprio come un gesto di reazione dire pulita a all'ambiente carcerario quindi questo è un dato molto importante
Con particolare riferimento alla pienamente allattamento mentre il detenuto comune riesce ad adattarsi il detenuto tossicodipendente
Soffre questa doppia carcerazione proprio perché non riesce ad Avatar e alla frattura e all'ambiente ecco un altro problema è quello
Relativo ai tossicodipendenti detenuti malati di AIDS eletto nelle carceri esistono operatori in grado di affrontare questa emergenza ma li chiamò che
In Italia come al solito vengono fatte le leggi e vengono calate in una realtà completamente avulsa dalla stessa legge quindi
Nelle strutture né tanto meno gli operatori sono pronti per ricevere e per avere l'impatto con questo disegno legislativo
è successo con la legge Gozzini tal succedendo succederà con la legge della droga per cui e alle tecnostrutture che agli stessi operatori
Sono sempre quelli quindi ci sarà un sovraccarico pauroso P. lavoro privatizzazioni particolari per cui te e non prendono
Provvedimento molto probabilmente la legge non troverà quella che l'applicazione che dovrebbe trovare anche te è una legge sulla quale i medici penitenziari esprimono forti il mio perplessità
Perché come al solito in Italia verrà privilegiata la via più facile la via in discesa la chiamo io che è quella di caricare
Con molta facilità il tossicodipendente in carcere piuttosto che intraprendere la via incallita la via difficile che è quella del recupero sociale della del del soggetto ecco proprio a questo proposito il problema
Monte è quello dell'efficacia della rieducazione coatta le
Quindi non è su questo
Io come tecnico e credo che ogni individuo dotato di un minimo di logica riesce a capire
Da solo che la colpa è completamente assurda il io mi pongo un'altra domanda invece per rispondere alla sua e dico che
La società
Con tutte le sue bellezze con tutte le sue brutture diciamo non riesce a trovare impieghi pinoli e i momenti necessari per cercare di creare
Questo tentativo di rieducazione io mi domando come può essere il carcere che è l'antitesi della società che è l'antitesi della vita perché il carcere lo possiamo definire in mille modi però dichiarato l'impatto con il carcere è un impatto sconvolgente cioè
Non c'è posto più per esempio per la dimensione umana implica affettiva del detenuto è una realtà allucinante una realtà piena di sull'azione abbrutisce e quindi noi dobbiamo è ripeto qui mi piace un pochettino
Sottolineare questo concetto che noi come i medici sì siamo molto preoccupati di questa situazione che ti verrà a creare anche perché il medico un pochettino per
Preparazione filosofica diciamo così è un po'per preparazione scientifica vede nell'uomo non di certo una bestia da domare o un bersaglio da colpire va bene piuttosto una persona dato per aiutare in dunque circostanza ti trovi e per qualunque causa scrittore in una determinata struttura carceraria quindi e logico che la situazione che presenterà veramente drammatica e riallacciandomi al discorso che lei mi faceva prima in merito alla situazione di etichette ecco e allora io le dico che mentre prima parlava di una doppia emarginazione del detenuto tossicodipendente io a questo punto devo parlare di tempi che emarginazione del detenuto tossicodipendente perché pur troppo ormai anche nella struttura portarci l'aria è diventata un luogo comune quello di fare una facile qualche one-shot detenuto Totti potrebbe dei it uguale qua e sicuramente al soggetto portatore di etichette e quindi purtroppo e subisce volente o nolente un'ulteriore emarginazione in quanto avviene ritenuto potenziale portatore di questa determinata malattia ora e logico che i dai dati statistici e che parlano che in Italia bimbo un pochettino forte diverso anche dal dagli Stati Uniti d'America il detenuto che i tossicodipendenti sono veramente scolpiti nel settanta per cento sta questa benedetta malattia che il settanta per cento dei portatori di questa malattia sono tossicodipendenti quindi
I logico che crescerà in maniera
Veramente enorme anche questo tipo di malattia il cui approccio purtroppo quello che è per il momento attuale sia dal punto di vista dell'impostazione terapeutica che Lampard dell'impostazione prognostica e quindi i credo che ci sia veramente dal spettare poco di buono per il prossimo futuro Colorno
La legge pre ed è anche l'istituzione di carceri a custodia attenuata per il per i detenuti tossicodipendenti di cosa si tratta e secondo lei verranno effettivamente costituirvi quest'anno
Ottico di carcere va che sulla tregua dell'esperienza un pochettino sono riuscito a ad accumulare dopo diciotto anni che faccio il medico penitenziario debbo dare un esempio un una risposta sulla strega di questi elementi debbo dire che sono fortemente pessimista perché già la stessa legge trecentocinquantaquattro del mille novecentosettantacinque comportava la configurazione di queste strutture con alla custodia attenuata
Da creare in determinati distretti in determinati istituti cosa che ha avuto un pallido tentativo nel carcere di Poggioreale Napoli se non ricordo male inizialmente ma poi tutto svanito nel nulla quindi nonostante ci sia una codifica io ne legislativa ben precisa che lo dice chiaramente prettamente poiché chiamo dovuti imbattere in una realtà di tipo diverso perché è una ne ha realtà strutturale e qui al di fuori di quegli istituti moderni dove Peter in altre situazioni possono essere anche create abbiamo a che fare con istituti che sono vecchi conventi che sono vecchio ospedale che sono vecchie strutture sulle quali lavorare anche un tentativo architettonico di divisione può diventare anche un bonus è il primo problema quindi qui io ripeto è una legge del mille novecentosettantacinque lasciava ben sperare su questo e ci il problema e invece poi troppo non ha prodotto alcun risultato quindi su quale base anche se una successiva legge niente in termini categorici che va creata questa situazione ed io debbo debbo pensare che verranno create chiarito che l'amministrazione penitenziaria anche per colpa nei ghetti sta morendo si sta muovendo però è come al solito
La verrà a crearsi una grossissima discrepanza perché qui sono stati un pochettino troppo dimentica degli operatori quindi questa legge verrà caricata nell'ambito di strutture ancora non pronte a realizzare questo disegno legislativo e soprattutto con operatori e mi riferisco a medici mi riferisco ai direttori mi riferisco agli esperti psicologi agli affettati empirico storia
E non hanno
E c'è una motivazione nessuna gratificazione nessuna incentivazione quindi sono completamente demotivati per affrontare quest'ulteriore sovraccarico che comporta altrettanto un dispendio di diritti di energie
Dico critiche notevoli ecco quali sono a questo proposito le proposte le richieste di chi per esempio come medici penitenziari si trovano ad affrontare quotidianamente questi problemi insomma Emanuele innanzitutto
Diciamo che la società deve creare le premesse perché il tossicodipendente non finisca in carcere perché il carcere possono amplificare i problemi esistenziali del tossicodipendente e vecchio ne valeva testimonianza l'auto
Numero di tossicodipendenti che si sono suicidati in carcere come ricordavo prima perché richiedono né con la terapia a base di metadone che per esempio si può fronteggiare la Beretta situazione che si è venuta a creare in carcere
Ecco qui c'è un tentativo un pochino strano da parte dall'amministrazione che quello di voler creare queste convenzioni con l'UNIFIL quali e quanti avete paura beni trattare personalmente un problema che un problema drammatico quindi crea queste convenzioni e attendere l'alibi di poter dire in fin dei conti e luglio che non funziona ma non è l'amministrazione che funziona perché che nell'ambito di questa servizio che viene creato con Lou Reed io come medico e come presidente dell'associazione dei medici penitenziari devo esprimere fortissime perplessità
Perché questo medico mandato dall'utile non fa altro che distribuire e centellinare il metadone e basta quindi Bitonto si riduce a una terapia a calare in di metadone mentre gli ambiti e le necessità di queste persone sono e tutt'altro tipo quindi è e Coca Cola che proponiamo e cosa vogliamo dire come medici penitenziari è innanzitutto vanno creati cioè bisogna curare le cause e non gli effetti della prossimo dipendenza quindi a risalire un pochettino
A monte e cercare di vedere con la società quindi attraverso gli Enti locali attraverso le steppe
Comunità terapeutiche attraverso i centri sociali investire moltissimo su questo piano e logico che e il detenuto tossicodipendente proprio perché il medico lo vede come una persona malata non avrebbe bisogno di entrare in un carcere però vedere entrare gran chiaramente in un carcere facciamola entrare in una struttura a custodia firmata
è la presenza dell'agente di custodia Pierino al minimo dovette a privilegiata per esempio la presenza di operatori specializzati e quindi mi riferisco a psichiatri mi mi riferisco a psicologi mi riferisco ad educatori assistenti sociali gli i miei vicini la presenza dell'agente di custodia io lo vedrei al minimo proprio ridotto ridotta al minimo accetterà possibile hanno sparire sarebbe sarebbe ancora meglio da tutti i punti di vista quindi custodie attenuanti vive e possibilità di i integrare questi benedetti istituti a custodia attenuata col territorio quindi detenuto ostico dipendente che ha la possibilità di poter scontare la pena nell'ambito del proprio territorio e non essere magari fatto emigrare in Sardegna o in Sicilia o in Lombardia Mario e la Toscana perché questo costituisce un grossissimo problema anche dal punto di vista perché per familiare e sia da un punto di vista di quello che potrebbe essere un reinserimento un tentativo diciamo anche se ai primordi e senz'altro da considerare il tentativo dell'Istituto Rizzoli c'erano due dove chiaramente è una struttura però è una struttura che
O avere una capienza di quaranta cinquanta detenuti e anche la selezione rigorosissima edicola vittima quindi mi pare più lentamente a università anche non un esame
Si dovrebbero pochettino essere tutti promossi direttamente tutti alla prova sotto questo aspetto se vogliamo un pochettino incidere in modo particolare però ripeto io una parte le strutture che sono quelle che sono e che non sono assolutamente in grado di ricevere questa nuova utenza io mi soffermerei momentino sull'accettazione degli operatori che sono veramente demotivati che all'interno della struttura ne sono è in grado di poterlo Foppolo Flinders fornire alcun contributo in più rispetto a quello che offre perché c'è una demotivazione assoluta pur dopo qualche attimo propensione anche se non vittima quale può essere quella del medico se non alle due leggeste incentivazioni e prima o poi si inaridisce e quindi
Purtroppo i risultati poi sono sotto l'attenzione di tutti ecco io la ringrazio per questa intervista ricordò ai nostri ascoltatori Cara Francesco Chessa auto presente della Mapi l'associazione dei medici penitenziari
Dopo
Ma
Questa
Qui
Quindi
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