La Corte Europea dei diritti dell'uomo condanna l'Italia sulle carceri. Intervista a Giuseppe Rossodivita

L'Italia viola i diritti dei detenuti tenendo l'in celle dove hanno a disposizione meno di tre metri quadrati e pertanto la Corte europea di diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per trattamento inumano e dei Galante riferendosi in particolare al sette carcerate detenuti nel
Carcere Busto Arsizio e in quello di Piacenza
Entrato la Corte a condannava Italia anche pagare I sette dei minuti un ammontare totale di cento mila euro per danni morali e allora
In questa sentenza dall'altro la Corte in vita per l'ennesima volta l'Italia porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario desta è una sentenza di
Più sarà messa in rete poco fa uno degli avvocati che patrocina uno questo ricorso era moderato Giuseppe russo o di vita che abbiamo collegamento telefonica la diciamo subito che non è la prima volta che
La Corte europea dei diritti dell'uomo
Condanna l'Italia per questo e e quindi c'è anche la recidiva non
Sì c'è anche c'è anche la recidiva mi piace sottolineare che questa è una sentendo appunto che riguarda sette detenuti per prete di questi
Si diciamo si tratta appunto di detenuti
Che hanno proposto il ricorso con la resistenza del sottoscritto e uno di questi con l'intento della collega avvocato Claudia orticoli
Nell'ambito appunto di una iniziativa a assunta in tal senso dal Comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei quindi questa è una
Sentendo sarà
Che
Diciamo un rispetto e faretto appunto di un'iniziativa
Radicale e penso che
Dopo la sentenza Sulejmanovic sia appunto l'Argentario Sulejmanovic è quella che già in precedenza aveva condannato
All'Italia mio nonno tirato per i trattamenti inumani e degradanti
Cui sottopone i propri detenuti ecco questa
Una sentenza molto importante
Innanzitutto perché quella sentenza pilota di cui sostanzialmente abbiamo parlato anche qualche mese fa
Era nell'aria la Corte lo aveva anticipato
Con questa sentenza appunto la Corte esamina il dato o strutturale della situazione italiana relativa al trattamento dei detenuti
E detta una serie di principi Equitalia dovrebbe a un anno di tempo praticamente per dar seguito a quanto dice la corte
Che
Far sapere anche che c'è un numero
Elevatissimo di ricorsi
Cinquecentocinquanta e la Corte scrivere sentenze lei questi ricorsi sono in continuo aumento
Appunto provenienti dalle carceri italiane
E anche questo numero di ricorsi evidentemente testimonia alla inadeguatezza strutturale del il problema strutturale
Italiano e per tale motivo poi la Corte appunto ha scelto come ci aveva precedentemente informato per quanto ci aveva precedentemente informato anche su questo c'è stata una interlocuzione
Tra le parti in causa quindi i ricorrenti il Governo italiano e la Corte
E alla fine la Corte oltre emanare questa ecco tra l'altro è uscita questa sentenza proprio in piena lotta radicale proprio su queste tematiche proprio nel momento in cui
Si preannunciano queste liste ammissiva giustizia e libertà secondo tempo l'ascolto diciamo Cavour l'auditorio politico sarà in qualche modo
Almeno un poco più interessato all'argomento dopo questa sentenza
E io spero che l'uditorio politico e soprattutto quello istituzionale species
Stia attento a questa sentenza di condanna
Così come
C'è la giusta e legittima pretesa nei confronti di ciascuno imputato
Nel momento in cui questo viene ad essere condannato all'ora la società innanzitutto lo Stato la duole che comunque condannato di come dire si rimetta in Pica no
Che vuole che un condannato non torni più a
Delinque
Altrimenti si applicano appunto una serie di aggravanti come la recidiva vengono meno una serie di benefici anche in termini di esecuzione della pena
Ora questa condanna che chiaramente non è una condanna penale ma è una condanna appunto
A mio avviso ancor più importante di una condanna penale impone allo Stato italiano di chiudere questo capitolo del sovraffollamento delle carceri
Di porre rimedio o magari possiamo anche esaminare i punti a questa situazione strutturale io mi aspetto che lo Stato italiano come è stato condannato come un qualche altro condannato faccia di tutto
Per evitare di tornare a violare la legge
Ora
Chiaramente troviamo in una fase di
Come dire paesaggio istituzionale politico ci sono le elezioni da qui a breve
Ma davvero non penso che cioè davvero penso che chiunque andrà a assumerà il Governo di questo Paese
Non potrà più
Mi pare almeno di approntare i finanzieri a mente questo problema
E quando dico affrontare teoricamente questo problema
Faccio specifico riferimento anche a quel che emerge da questa sentenza
Perché questa sentenza una sentenza che ha visto ovviamente come dicevo prima non solo in termini procedurali ma anche nel merito l'interlocuzione delle parti in causa e quindi ricorrenti
E dall'altra parte lo Stato con a la sua avvocatura
Bene la Corte di Strasburgo a sostanzialmente detto che tutto quanto
Quello che è stato fatto finora
Per porre rimedio al sovraffollamento delle carceri rispetto al dal momento del due mila nove dell'orientamento Sulejmanovic rispetto al due mila dieci
Momento di introduzione di questi ricorsi davanti alla Corte europea di Strasburgo è stato inadeguato è insufficiente
Addirittura ci sono due princìpi che mi piace sottolineare e che emergono da questa sentenza uno
Perché ritengo anche
Ho ritenuto come dire durante questa procedura poco poco corretto il comportamento dell'al Governo
Il quale ha fatto pervenire diverse memoria la Corte europea di Strasburgo dicendo che
Scrivendo non dicendo scrivendo che il problema del sovraffollamento delle carceri
Era in via di risoluzione che le carceri italiane rispetto al momento sia della sentenza Sulejmanovic sia dell'introduzione del ricorso
Tavano riconquistando praticamente la via bella condizione sufficienti idonei per proteggere la dignità e diritti umani dei detenuti
Nel Cleaver questo il Governo avrei fatto riferimento tanto al piano carceri
Quanto alla cosiddetta svuota carceri la centonovantanove del due mila dieci che sappiamo che non è nei uno svuota carceri neutra va carceri come pure l'hanno chiamato
E ve la porterò per i diritti dell'uomo ha detto non ci troviamo
Ho detto non ci siamo sono misure queste che non hanno portato
Tarda una effettiva tutela dei diritti Cumani dei detenuti e che hanno
Portando diciamo al momento in cui la Corte ha preso in esame questa vicenda
Ho portato o ad una riduzione del sovraffollamento in Italia dal centocinquantuno per cento al centoquarantotto per cento per la Corte europea ha detto questo non è affatto
Sufficiente risolutivo così come
Un altro punto il Governo italiano aveva pertanto di sostenere la improcedibilità di questi ricorsi
Perché prescritto sempre il Governo italiano la magistratura di sorveglianza in buona sostanza il giudice della pena in Italia hanno IP potere di imporre
All'amministrazione penitenziaria di trovare ora ritornare la condizione in cui vive un detenuto appunto ad una condizione lei illiceità
E il Governo italiano quindi già
Sostenuto che attraverso questa via ricorso interno i diritti dei detenuti sono sufficientemente tutelata
Noi sappiamo che
Ci sono parte Lippi camionisti magistrati di sorveglianza
Che hanno appunto messo delle ordinanze e poi imponevano all'Amministrazione
Di attivarsi per impedire il protrarsi delle Commissioni di detenzione disumani e degradanti
Sappiamo anche che c'è stata una sentenza della Corte costituzionale che ha parlato di queste ordinanze
Come dico ordinanze che sono e debbono essere inteso in termini immediatamente precettive all'Amministrazione
Tant'è che di fronte all'inerzia dell'Amministrazione scrive la Corte costituzionale
L'amministrazione stessa può essere passibile
Di a sua volta individuato il soggetto di omissione in atti d'ufficio
E però la Corte europea dei diritti dell'uomo con una come dire visione poi del diritto
Molto più pragmatica rispetto alla quanto avviene appunto nell'ambito dei confini italiani a hanno scritto chiaramente che
Da un punto di vista teorico sia ricorsi interni da quanto scritto la Corte costituzionale
Possono apparire come dei rimedi ma appunto possono apparire come dei rimedi perché poi da un punto di vista pratico risultato che pertanto le ordinanze dei magistrati di sorveglianza
Quanto appunto gli altri provvedimenti sono pertanto inadeguato e di proprio perché il problema è strutturale e quindi anche se un magistrato di sorveglianza ordina
C'è un'amministrazione penitenziaria come dire di mettere in regola il carcere di Regina Coeli poi l'Amministrazione penitenziaria del carcere di Regina Coeli
Non lo mette in regola e nonna e non lo può mettere in regola e quindi i detenuti nel carcere di Regina Coeli continuano a vivere esattamente condizioni degli umani depresso grazie
Allora continueremo a monitorare che tipo di impatto
Ci sarà su questa sentenza per ora grazie all'avvocato Giuseppe Rossodivita creando