Rassegna di Geopolitica. L'Afghanistan dopo il 2014 - a cura di Lorenzo Rendi

Buongiorno di ascoltatori di Radio Radicale lunedì quattordici gennaio due mila tredici oggi con la rassegna di geopolitica ci occupiamo della visita del Presidente arcano calzari a Washington dove ha incontrato Barack Obama
I la questione del ruolo delle truppe americane del loro status in Afghanistan dopo il completamento del
Ritiro previsto per il due mila quattordici vediamo intanto le agenzie di stampa internazionale come raccontano l'esito di questo vertice
Obama e chiarezza hanno tenuto una conferenza stampa congiunta di cui l'Associated Press racconta questi passaggi chiave
I due leader si sono detti d'accordo nell'accelerare la tabella di marcia per quanto riguarda la transizione della responsabilità in tema di sicurezza dalle truppe americane ad esserci in Afghanistan
Anche con un'accelerazione per quanto riguarda i tempi previsti dal passaggio di consegne
Invece che in estate aver addirittura in primavera
Accordo si è registrato anche sul fatto che il Governo afgano prenderà pieno controllo dei centri di detenzione e dei detenuti che vi si trovano nessun passo avanti invece si è fatto su un'altra questione cruciale
Cioè se alle truppe americane che rimarranno in Afghanistan dopo due mila quattordici debba essere riconosciuta l'immunità dalla legge afgana che ciò che gli Stati Uniti richiede perché gli afgani
Non vogliono concedere intervenendo il console conferenza stampa Barack Obama ha dichiarato che è prematuro poter definire le cifre e i tempi del ritiro delle truppe americane
Che dovrà comunque completarsi entro il due mila quattordici questo l'obiettivo fissato attualmente ci sono sessantasei mila
Unità militari americane nel Paese secondo le agenzie di stampa insomma Obama è stato chiaro sono gli afgani che devono prendersi le loro responsabilità dal punto di vista della sicurezza e prima e meglio è
Attualmente in Afghanistan ci sono trecentocinquantadue mila persone tra esercito e polizia in addestramento o in servizio attivo
Sebbene questo numero sia visto da molti come insostenibile a causa del fatto che il Governo è quasi completamente dipendente dagli aiuti internazionali per appagare i salari
Molti analisti soprattutto tra le parti della Pentagallo sono convinti che un ritiro troppo rapido o un numero di forze americane troppo esigue dopo il due mila quattordici
Potrebbe portare allo scenario peggiore per il futuro del Paese c'è una collasso dell'Afghanistan e su questo punto si discute o quindi dei comandanti militari è che nel Afghanistan debbano rimanere tra i sei mila e i quindici mila militari americani
Opinione della Casa Bianca invece sembra essere che va giusta cifra di militari americane in Afghanistan
Sia attorno I tre mila o quantomeno più vicina possibile allo zero
Così dunque le agenzie di stampa l'Associated Press in particolare racconta questo vertici tra Barack Obama direttamente a casa alla Casa Bianca e dunque gran parte del dibattito sembra notare attorno alla cifra del numero dei militari
Americani da mantenere in Afghanistan dopo il due mila quattordici secondo un sondaggio pubblicato dal Washington post per il sessanta per cento degli americani la guerra in Afghanistan non vale i suoi costi
E addirittura per il cinquantaquattro per cento degli americani bisogna ritirare immediatamente le truppe dal Paese anche se ad oggi l'esercito afgano non è in grado di assumersi la responsabilità per quanto riguarda la sicurezza
Molto diverse sono anche le opinioni e di analisi dei centri studi americani mi segnaliamo due che erano i neo quote AAMS per il Center for America un progresso nel centro studi vicino ai democratici
Il rapporto appena pubblicato intitolato gestire la transizione politica in Afghanistan tra adesso che il due mila quattordici vediamo che cosa scrive
Sebbene le questioni militari siano quelle che richiamino l'attenzione degli organi di informazione del Congresso degli Stati Uniti la più alta priorità per i legislatori nel nostro Paese e dei loro parte
Deve essere quella di sostenere il processo politico che porti una risoluzione del conflitto in Afghanistan
Questo obiettivo ricadrà soprattutto sulle spalle degli afgani e dei diplomatici internazionali e non del personale militare che dunque
L'Amministrazione Obama dovrà essere chiara in tal senso nel corso del vertice con il presidente Cassa in questi giorni a Washington
Una forte ripresa della violenza nel Paese o addirittura un rischio di collasso dell'Afghanistan potrebbero avere conseguenze umanitari
Terribili per gli afgani e creare anche grande pressione sul Pakistan ma mano che
La violenza e i rifugiati oltrepassano le frontiere di questo Paese
Prevenire questo scenario dipenderà soprattutto sui compromessi politici ampi tra gli afgani e gli attori regionali e non dalle vittorie dal punto di vista militare
Il rapporto dell'assente formali che al progresso e poi delinea tre priorità chiave per agli Stati Uniti nei confronti dell'Afghanistan e sono le seguenti
Prima di tutto elezioni presidenziali provinciali nel due mila quattordici che siano trasparenti libere ed eque
Poi un nuovo accordo politico che possa meglio riconoscere gli interessi in competizione delle principali fazioni nel Paese tra cui
Il governo dell'Afghanistan i principali attori politici della società civile che i gruppi di rappresentanza delle donne
Assieme anche ai rappresentanti della insorgenza dei ribelli cioè terzo puntare ad un accordo regionale
Sul futuro politico dell'Afghanistan è che il risultato anche del dialogo con i vicini di questo Paese in particolare con il Pakistan queste in sinti e si LEA raccomandazioni dal Centre for America un progresso del Centro Studi vicino ai democratici nel rapporto intitolato gestire la transizione politica dell'Afghanistan
Da adesso alla due mila quattordici più soluzione diplomatica e politica rispetto a vettori militari sul campo in sostanza
All'altra estremità invece dello spettro politico troviamo le tesi di Frederick gamma dell'American Enterprise Institute al Centro studi conservatore
Checché ne Stato tra i più accesi sostenitori
Del cosiddetto sorge cioè il magari sforzo da oltre trentatré mila uomini in Afghanistan i tempi del generale Crystal per combattere l'insorgenza
L'analisi che è stata proprio pubblicata sulla americane tre paesi si tutta è intitolata come buttare un decennio in Afghanistan
Fonti vicine all'Amministrazione Obama sano facendo circolare la notizia che la cifra dei militari americani in Afghanistan dopo il due mila quattordici non sarà più piccola rispetto a quella richiesta dal generale giornalmente
A Lenna che il comandante americano nella regione ha dichiarato che
La dimensione di questa forza militare nel Paese dovrebbe essere da un minimo di sei mila a un massimo di venti mila truppe circa
La Casa Bianca invece parla di una cifra tra i tre mila e quattro mila militari
Queste divergenze sulle cifre riflettono la differenziazione che c'è tra le politiche americane e le percezioni che riguardano questo Paese
Teme di cani presso la che la guerra sta andando male e che si tratti di un'impresa senza speranza
L'Amministrazione Obama invece sostiene che il processo di transizione il responsabile nel comparto della sicurezza verso l'esercito afgano sta andando sufficientemente bene addirittura da anticiparne
I tempi da qui al due mila quattordici
L'obiettivo di questa missione espellere Al-Qaeda dal Paese ed impedirne il ritorno cosa che è stata già fatta rapidamente facilmente tra il due mila uno al due mila due il nostro Paese scrive ancora checché ne ha da tempo ha riconosciuto il fatto che alcuni territori non governative rimarranno in Afghanistan così come il Pakistan dunque alcuno degli sforzi del nostro Paese lì
è stato quello di ridurre le dimensioni di queste aree dove possono agire impunemente i terroristi
Gli Stati Uniti hanno perseguito questo scopo da una parte costruendo una forza di sicurezza nazionale afgana
Con alla presenza di un Governo afgano minimamente funzionale e una forza internazionale rappresenta il lungo periodo
Senza dubbio l'Amministrazione Obama promettere anche gli Stati Uniti continuano a fornire assistenza all'esercito afgano oltre a continuare le operazioni antiterrorismo nel Paese
Ma la realtà militare e che non possiamo condurre né le missioni né l'addestramento dato il livello di forza che il Presidente sta attualmente valutando
Al numero di truppe che l'Amministrazione considera gli Stati Uniti saranno tutt'al più in grado di mantenere due basi nella Paese soprattutto per ragioni logistiche a Bagram che forse anca bolla quo Kandahar
Che queste saranno non abbastanza vicine per adesso se nell'operazione antiterrorismo dove sarà più richiesto
è dunque probabile che il ritiro degli Stati Uniti all'interno di una o due bassi al massimo in Afghanistan lascerà il campo libero per il ritorno della guerra civile che ha portato i talebani al potere
Tirando dunque le somme con una presenza delle truppe americane drasticamente ridotta
Il governo dell'Afghanistan che il suo esercito inevitabilmente andremo incontro fratturazioni i signori della guerra
Ricominceranno a combattersi tra di loro che gli insorgenti e i terroristi riprenderanno il controllo di questi territori non governati
Le condizioni saranno ideali per il ritorno di Al Qaeda questa la tesi di Federica Ghana analista della American Enterprise insito tra centro sud i conservatori degli Stati Uniti nell'analisi intitolata come gettare con decennio in Afghanistan
Questi due esempi che abbiamo citato sono esemplari per quanto riguarda il tenore del dibattito che si sta sviluppando negli Stati Uniti per quanto riguarda il futuro della FIAT e San dopo il due mila quattordici opere
La dimensione militare quella più presente nelle discussione ma non è così perché anche le sfide economiche per questo Paese
Sono importanti se non enorme veniamo allora che cosa scriveva riguardo il sito interattive di Radio Free Europe le Ford se straniere si preparano lasciare il Paese i capitali esteri anche ed è scopo obiettivo primario del Governo afgano trattenerli
Per rispondere a questo obiettivo il Ministro delle Finanze afgano ha messo a punto un pacchetto di incentivi per garantire a compagnie o individui che i loro investimenti nel Paese ci saranno al sicuro
Anche dopo il ritiro di tutte le truppe occidentali dopo il due mila quattordici
Queste incentivi errori compenseranno coloro che investiranno nel Paese nei prossimi due anni con significativi sconti fiscali che anche il diritto ad acquistare terreni no per prezzi simbolici
Il settore che verranno più probabilmente favoriti secondo il Ministero delle Finanze afgano saranno in particolare il manifatturiero il minerario che quello agricolo
D'altronde i timori sono forti perché secondo la Banca nazionale dell'Afghanistan almeno quattro virgola sei miliardi di dollari sono stati ritirati dall'Afghanistan nello scorso anno
Uno sviluppo attribuito soprattutto ai timori circa l'insicurezza crescente e la corruzione
Dopo ritiro delle truppe nel due mila quattordici in particolare è la sfida della sicurezza la più preoccupante il Governo afgano infatti ha difficoltà a fornire alla sicurezza perfino i suoi investitori esteri di più alto profilo
All'inizio dello scorso hanno infatti un gruppo di minatori cinesi ha dovuto abbandonare l'Afghanistan dopo che i militanti aveva attaccato la miniera di rame di Aina che nella provincia orientale di Nogara
Il contratto per lo sfruttamento della miniera di rame di canina che tra il governo dell'Afghanistan e il cena nella logica del gruppo a durata trentennale ed è stato concluso nel due mila sette
Il primo tra tutti gli investimenti di alto profilo nel Paese il Governo afgano sperava che fosse l'apripista per una serie di altri contratti estremamente lucrativi
Nei settori minerari piede energetici secondo diverse stime infatti il Paese Arese le potenziali significative di rame e ferro Oro
Gas naturale che petrolio nonostante ciò a causa delle crescenti minacce alla sicurezza e della diffusa cultura della corruzione le compagnie straniere hanno non sono corse ad investire nel Paese ad oggi
Questo è quanto scriveva nei giorni scorsi sul proprio sito internet radio free EuropeAid che ci porta alla segnalazione conclusiva
Andiamo nuovamente negli Stati Uniti lo UC perché allo United States Institute of peace nei giorni scorsi ha pubblicato un'analisi molto interessante intitolata
Le miniere per la pace in Afghanistan la transizione il passaggio di assunzione di responsabilità in tema di sicurezza in Afghanistan da attuarsi da qui al due mila quattordici a dominato la discussione circa il futuro di questo Paese
Ma la transizione economica sarà una sfida altrettanto grande
Mentre miliardi di dollari in aiuti internazionali diminuiscono il Paese dovrà fare molto di più per sostenere che il proprio futuro economico
L'industria estrattiva in Afghanistan cioè minerali petrolio e gas naturale al potenziale di generare miliardi di dollari nel prossimo decennio
Questi questi soldi potrebbero sostenere lo sviluppo di lungo termine nel Paese che sarà essenziale alla stabilità dell'Afghanistan ma anche aiutare e promuovere la sicurezza nella regione ed oltre
Se le industrie estrattive verranno sviluppate in assenza di effettiva governance instabilità corruzione violenza e aumento
Delle milizie armate saranno il probabile risultato questo fenomeno che ha definito la vendita delle risorse
La cosiddetta vendetta delle risorse si manifesta proprio in quei Paesi in cui non ci sono forti istituzioni ed efficace è stato di diritto che sopra intendano
Allo sfruttamento di questa ricchezza naturale per contro la corruzione associata con l'estrazione delle risorse naturali poteva durare rafforzare lei lite corrotte al potere
Dunque con alla comunità internazionale che sta ritirando le proprie forze militari che diminuisce anche gli aiuti allo sviluppo verso l'Afghanistan dopo due mila quattordici
Aiutare il governo locale a creare uno Stato che funzioni efficacemente a vantaggio della sua popolazione fondamentale
Questa è la tesi centrale di questa analisi intitolata miniere per la pace in Afghanistan accorate la UC perché lo United States Institute of peace
Affrontare cioè le sfide l'Afghanistan non solo dal punto di vista della sicurezza e militari ma anche
Quelle della sostenibilità economica del lungo periodo per questo Paese
Questa segnalazione come anche le altre che abbiamo citato nel corso la puntata di oggi potete ritrovare attraverso il nostro sito internet radio radicale punto e che attraverso il motore di ricerca basta scrivere rassegna di geopolitica
è tutto dunque per ora la puntata di oggi con la saluto da allora insolente ci risentiamo mercoledì mattina alle ore sette