Economia ed elezioni. Intervista a Giorgio Guerrini

Radio radicale continuiamo occuparci di elezione in questo spazio che si chiama economia ed elezioni che dedicato ad esponenti dell'impresa della dell'Università dei sindacati delle professioni insomma che hanno delle competenze sette cori che pratica in campo economico che hanno deciso di entrare in politica e oggi parliamo con Giorgio Guerrini che Presidente della Confartigianato ed è collegato telefonicamente con noi pervenuto Guerini
Altre
Grazie dell'invito e un saluto a tutti gli ascoltatori allora noi le chiediamo se candida per la la lista Monti cosiddetta insomma giusto
Ma dunque io mi candido come capolista in Toscana per l'UDC alla Camera appoggia la lista molto perfetto allora perché ha fatto questa scelta lei essendo stato Presidente di Confartigianato
Fatto la scelta di entrare in politica
Ma dunque la scelta dovuta ad una appartenenza
Lunga a diciamo a questa cultura politica
Che deriva diciamo dalla Democrazia Cristiana nel senso che
Io per formazione tu giovanile e per appartenenza soluzione prestato in questo ante o di
Diciamo Unamuno area politica transculturale ecco che poi
Non un avuto uno sviluppo
In una rappresentanza sindacale di impresa ma che è stata sempre vicino a questo mondo e quindi la mia candidatura e in linea con quello che ho fatto fino adesso
Sino a questo si è anche il che conferma il dato semplice in maniera un po'semplificando veniva considerata l'Associazione degli artigiani di centro e con somma nonna mentre la CNR quella di sinistra senta allora insomma
Lei quindi dovrebbe un po'portare immagino insomma i temi di quelle che saranno le piccole e media impresa soprattutto sono nel suo programma somma quali saranno sono nelle sue priorità in in materia economica insomma nella prossima legislatura
Perché io credo che uno questo
Difficile dal punto di vista economico come ancora sta attraversando il Paese Paese l'a priori ai temi che riguardano il lavoro
L'occupazione e soprattutto l'occupazione giovanile e femminile l'impresa lo sviluppo la crescita siano fondamentali
E uno porta un'esperienza ormai decennale di rappresentanza
Di quella che è chiamata all'impresa diffusa all'impresa di territorio l'impresa di piccole e medie dimensioni che classe portante dell'economia del Paese
Per riuscire a invertire una tendenza che purtroppo non da ora ma da venti anni ha creato condizioni difficili per
Potersi sviluppare noi abitiamo purtroppo in un Paese che ha
Il record mondiale di entrerebbe è un rapporto tra abitanti e impresa e che tra i più elevati del mondo ma che ha un terreno quanto mai
Difficile per lo sviluppo e per la crescita dell'impresa ecco questo terreno è stato desertificato in questi anni
Creando difficoltà e problemi a chi ancora inverte
Sviluppa sviluppo economia attraverso attraverso l'impresa ha creato il terreno poco fertile perché
La burocrazia dei corpi che non hanno pari al mondo
La pressione fiscale soprattutto in questi ultimi dieci anni si è intensificata e il rapporto tra quello che
Viene speso per tenersi in piedi la macchina pubblica e l'organizzazione dello Stato e l'aumento della pressione fiscale strettamente collegato io ritengo invece che si debba fare
Una politica diversa che vada operare i risparmi che va ad operare i tagli in tanti settori non produttivi e possa recuperare risorse per poter diminuire la pressione fiscale ecco io credo che la mia
Partecipazione a questa campagna elettorale
Pure così a volte difficile complicata abbia un significato perché
Vorrei mettere al centro il problema del lavoro il problema dell'impresa
Il problema del non sviluppare l'economia
Relatori adesso c'è un po'entriamo poi nello specifico sono delle cose delle diceva intanto giustamente notava già noi abbiamo una pressione fiscale molto alta anche qui una spesa
Pubblica note una somma quindi la necessità
Di tagliare un po'di questa spesa improduttiva ha qualche idea insomma quale potrebbe essere la spesa da tagliare
Ma guardi intanto dovremmo
La prima volta seriamente ripensare una nuova struttura di rappresentanza politico-istituzionale che ha
Livelli che non sono uguali e che che che sono diverso
No dal da tutto il resto d'Europa ecco nel senso che noi abbiamo
Un meccanismo che
A troppi livelli
Perché invece che semplificare complica
E quindi riflettere su come riorganizzare la rappresentanza politico-istituzionale credo che sia uno dei compiti maggiori
Quindi tagliare le Province ovvero se traduco bene
Ma più che tagliare le Province razionalizzare che noi abbiamo ad esempio sul livello sottostante che è quello dei Comuni un numero di comuni che che non era
è però lesse Musitano è cambiata è che non possiamo credo che non possiamo credo permetterci io faccio sempre un esempio
Nell'isola debba ci sono otto Comuni ecco potrebbe essere
Siccome a Roma ci sono Comuni pure con qualche centinaia di abitanti Mario perorare un accordo però noi abbiamo affrontato questo tema deve se volte qui da Radio radicale
Però spesso ci si scontra con le difficoltà di quelle che sono le lobby insomma come pensa di superarle
Ecco io credo che
Quello che abbiamo visto in questi ultimi anni non sia più realizzabile nel senso che in questi ultimi anni il meccanismo che ha guidato è stato spendi e tassa
Non controlla l'appello ai aumenta le tasse e quindi aumenta la pressione fiscale siamo arrivati a dei livelli in cui non possiamo ulteriormente incrementare la spesa fiscale
E dobbiamo agire sul fronte invece del recupero di risorse quindi sarà obbligatorio
Altrimenti dovremmo rassegnarci a vivere in un Paese che non cresce più ma so che l'unico modo per poter creare occupazione e attraverso la crescita attraverso gli investimenti
Recuperare risorse che vengono sprecate
E allocare queste risorse invece su iniziative che contempla no
Di sviluppare infrastrutture
Iniziative che contenta no
Di ieri Vecchiato all'economia io credo che sia la con l'unica cosa che possiamo fare sì ma cioè appunto
Prego completamente cose perché tutti quanti siamo d'accordo o no sulla crescita su creare sviluppo occupazione eccetera però poi alla fine
Sembra un po'anche speso parole
Sì buone intenzioni cioè praticamente le dice rilanciando le ottime opere pubbliche potrebbe essere se ho ben capito guardi in questo Paese
Le opere pubbliche che vero che realmente servono ai cittadini sono state in qualche modo
Per troppo tempo abbandonate
Nel senso che
Non si sono trovate le risorse per fare quelle tante opere di mantenimento del territorio di sviluppo delle infrastrutture che sono necessarie
Se lei va a vedere quello che è successo in questi ultimi decenni vediamo come l'unica grande infrastruttura che è stata
Creata di nuovo è stato il collegamento veloce tra Napoli
E minano
E però io credo se andiamo a vedere anche all'estero in questi ultimi decenni si sono sviluppate tante cose positive da questo punto da questo punto di vista e quindi è necessario poterne
Recuperare risorse da mettere in queste importanti voci e non utilizzare queste risorse per una gestione ordinaria
Noi abbiamo una pubblica amministrazione che costa quali ottocento miliardi di euro all'anno ecco io credo che
Difficilmente potremo permettercelo in futuro difficilmente potremo permetterci un futuro una gestione della sanità così disinvolta come abbiamo avuto e quindi il tema dell'efficienza il tema
Del contrarre i costi è un tema efficiente finale
Io mi auguro che si riesca a trovare
Una condivisione al di là delle divisioni di oggi in campagna elettorale per poter affrontare una volta per tutti questi argomenti
Senta lei poco fa parlava anche di desertificazione comporre la piccola impresa non somma non
Siccome poi trovare delle politiche condivise insomma non sarà anche facile
In questi anni insomma se c'è stato l'ordine venne ultimi venti anni sarà un po'abbandonata piccola e media impresa lo stesso non si può dire di Confindustria insomma che comunque ha dettato
L'agenda economica del Paese insomma ecco CEO tra queste associazioni tra le sociale le piccole e media impresa insomma
Potere le piccole e medie imprese è quella di Confindustria scelte necessario un riequilibrio per orientare in maniera diversa le politiche economica il Paese
Parli in questi anni noi abbiamo fatto degli sforzi per poter
Nell'aria sintesi con proposte si riferisce alle imprese taglio mi riferisco all'esperienza di Rete imprese Italia mi riferisco anche al coordinamento che c'è stato in questi anni fra Confindustria Rete imprese Italia
Alagna abbini Alleanza delle cooperative
E che ha dato
Luogo a importanti iniziative
Di
Promozione suoi termini fondamentali di questo anno
Faccio l'ultimo ad esempio al quale ho direttamente partecipato e che è stato il Patto per lo sviluppo
E in cui tutte queste sigle hanno seppur con
La fatidica che che che presuppone interessi diversi trovato soluzioni comuni ecco io credo che la politica industriale di un Paese importante come il nostro che la seconda piattaforma produttiva d'Europa il secondo Paese dopo le la Germania che esporta
In Europa
Sia da fare molto spesso sono più le cose che uniscono l'impresa di territorio quella di piccole dimensioni di impresa cooperativa
E quella industriale che le cose che dividono mi sembra che i gruppi dirigenti che hanno rappresentato queste associazioni questo sforzo lo hanno fatto
Spesso la politica però non lo ha apprezzato onorando ha
Preso a riferimento ecco io vorrei
Invece che in futuro
E chi ha il dovere di proporre iniziative che vadano nella direzione auspicata della crescita e dello sviluppo tenga conto delle proposte che sono fatte da chi le impresa e le rappresenta
è però queste era diventata un po'un problema della reale rappresentatività delle associazioni di categoria perché poi alla fine insomma se sono nati movimenti spontanei se molta gente cacci cancella delle varie associazioni di categoria è un problema un po'come lo stesso la se l'altra faccia del problema che hanno i sindacati con i lavoratori che non ci scrivono c'è anche un problema di
Difficoltà a ha interpretato i sentimenti della base
Guardi io quello che ho visto in questi anni però è stato l'esatto contrario nel senso che nei momenti di maggior difficoltà agli imprenditori apprezzo hanno l'attività
Sindacale che svolgono alle associazioni di rappresentanza ecco io non ho visto diminuire associati nella mia
Associazione anche nei momenti di crisi uno sente più il bisogno di essere quindi le aziende chiudono e più quelle che che che rimangono in vita si scrivono ancora di più
Agli alle associazioni di categoria prevale aziende chiudono ma per fortuna anche tante nuove nascono se lei va a vedere l'iscrizione alla Camera di Commercio
Prevede per fortuna ancora in questo Paese ci sono centinaia prevede che nascono la difficoltà di quelle che chiudono e che purtroppo si è creato un terreno
Che è quanto mai favorevole all'impresa
Se lei va a vedere in Italia
E viene misurato ogni anno con degli indicatori internazionali ecco il nostro Paese si trova dall'ottantatré virgola ottantasette al primo posto al mondo su dove è più facile investire e quindi sono Duso dove è più facile fare impresa
Ecco io vorrei che queste condizioni
Nel tempo
Sì modificassero e quindi ci fossero
Costi minori di burocrazia per aprire
L'azienda noi
Diritto in passato delle iniziative di legge
Che recitavano l'impresa in tre giorni ecco son passati degli anni per aprire un'impresa non ci vogliono tre giorni a volte neanche bastano tre metri però io non vorrei ore sulle però è pure vero che mi pare che si abrogano studiosi confà
D'altronde sono mi vado a memoria però dove un numero consistente di aziende chiude entro i primi cinque anni negli probabilmente problema non è tanto aprire l'impresa mai stare sul mercato ecco è questo la capacità anche imprenditoriale del del soggetto che intraprende
No non è rinnovabile nascita imprenditoriale perché la capacità imprenditoriale degli italiani credo che sia riconosciuta in tutto il mondo tant'è che noi abbiamo moltissime piccole e medie imprese
Che riescono a a far fronte alla competizione internazionale che
Pappano e che in tempi difficili come questi sono riusciti a stare aperti noi abbiamo invece
Non fare sistema che quanto mai favorevole perché sorprende
Perché abbiamo tempi di pagamento lunghissimi perché non abbiamo la certezza del diritto perché abbiamo un costo della burocrazia così elevato perché abbiamo i servizi
Che sono spesso Popovici efficiente molti costa e molto costosi quindi tutta una serie di parametri che
In confronto dei competitor europei sono sfavorevoli noi dobbiamo riportare l'impresa al centro dell'attenzione di chi governa per permettere che
Ci sia la possibilità per gli imprenditori italiani e di sviluppare
Maggiori attività ma soprattutto anche per permettere a chi ha voglia di investire in questo Paese
E poterlo senta meglio adesso notava giustamente una cordicella abbiamo tantissime imprese no però e questo anche un po'il nostro limite perché quest'piccola impresa sommandosi Ceva piccolo è bello negli anni Ottanta insomma eravamo tutti contenti andava bene perché dal piccolo operaio
Che si emancipare va e diventava a sua volta imprenditori solo che in questo momento c'è o meno una economia globalizzata a il piccolo è bello non cioè non va più bene insomma e fa ormai superato quindi c'è anche un'esigenza di come dimostrano tutti i dati insomma ufficiali dalla Banca d'Italia somma i vari
Che c'è la necessità di in grandissimo e espandersi nei Paesi emergenti insomma dove ANM nuovi mercati ecco bisognerebbe fare delle politiche e che tipo di politica bisognerebbe fare per fare
Cioè incentivare le imprese insomma da aggregarsi aumentare di consistenza per
Espandersi nel i mercati emergenti
Ma guardi io sono anni che cento politiche di aggregazione delle imprese e quello che nella realtà è successo che
Le uniche impresa e che hanno resistito sono quelle di piccole e medie dimensioni perché quelle sono quelle che hanno resistito però ci sono quelle che guadagnano e che guadagnano grazie agli investimenti che hanno fatto in tempi non sospetti nelle
Do ovetto delocalizzare non parlavo di delocalizzazione non parlavo di delocalizzazione però un ampio delocalizzare imprese di grandi dimensioni e rimanere a produrre qua in Italia le imprese piccole
Quindi quello che è successo concertato un po'il contrario nel senso che l'impresa di piccole dimensioni se avesse un terreno fertile per potere
Per potersi sviluppare farebbe quello che è successo negli anni Sessanta e Settanta e cioè dalla dimensione piccola diventa media si diventa grandi se lei va a vedere nella storia delle grandi imprese italiane via questo percorso
Purtroppo dopo un certo periodo questo percorso sia interrotto perché non si sono create in più le condizioni
Io credo che sarebbe invece utile per il Paese riprendere la strada e per far sì che ci siano nuove generazioni
I piccoli imprenditori che possono crea far crescere la loro azienda e farla diventare media e grande
Non è attraverso un decreto che si fa l'aggregazione di impresa
Ma Traverso anche delle politiche fiscali Provaroni tavole ecco e noi no ma infatti noi su questo ce ne vuole del creare politiche fiscali che vadano incontro al sistema della piccola e media impresa e non e che non favoriscono solo i grandi gruppi
Senta un'ultima a comandato ma non si sente parlare in queste settimane insomma decreto è uno dei dibattiti fra l'altro la base probabilmente del dibattito economico del Paese in questi in campagna elettorale e li Mou insomma la tassa sugli immobili ecco lei crede pensa siccome
Evidente che se si toglie limo come propone qualcuno qualche parte sti soldi bisognerà prenderli e non sarà facile tagliando le spese a questo punto che tipo di tassazione preferire tassare più l'impresa il lavoro
O la rendita in questo caso insomma immobiliare o finanziario
Farvi abbiamo pure un altro se ha ventuno abbiamo visto purtroppo che operazioni
Con abolizione del listino hanno prodotto l'anno dopo ad una tassa sugli immobili superiore e quindi credo che in questo Paese di demagogia ne abbiamo vista troppa
E di populismo che abbiamo pagato le conseguenze io credo che sia necessario fare un'operazione dove
L'incidenza della pressione fiscale su
Gli immobili sia sopportabile e quindi un'operazione di alleggerimento delle tasse sulla prima casa per favorire soprattutto i ceti più bassi e poi il trasferimento della tassazione
Dal lavoro alla rendita finanziaria quella di grandi dimensioni perché noi bisogna alleggerire il lavoro le tasse sul lavoro sono troppo pesanti e questo determina un nuovo sviluppo
Va bene allora ringraziamo Giorgio Guerrini candidato l'UDC al Senato ed ex Presidente della Confartigianato grazie
Grazie a voi e buonasera