Sono intervenuti: De Martini, Rosa Filippini.
Tra gli argomenti discussi: Democrazia, Diritti Civili, Lazio, Referendum, Regioni.
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16:30 - SENATO
15:30 - Senato della Repubblica
9:30 - Roma
11:30 - Aula
16:30 - Roma
9:00 - Vicenza
10:00 - Milano
18:00 - Milano
18:30 - Torino
Alle sul tema della degli istituti di democrazia diretta regionale cioè i referendum regionali e le leggi di iniziativa popolare regionale
Volevo segnalare questo appunto è un argomento fra l'altro di carattere non si sente
Volevo appunto dicevo volevo segnalare tra l'altro la presenza in sala del se rancore Terrasini che appunto è uno
Che è stato il presidente della Costituente parliamo questa sera appunto di un argomento che costituzionale c'è anche dell'attuazione dell'articolo centoventitré della Costituzione in base al quale appunto gli statuti regionali
Devono appunto attuare poi questo questo articolo e istituire questi istituti di democrazia diretta volevo ringraziare poi il centro Calamandrei c'è un problema che credo ecco pongo già posto alle altre forze politiche cittadine
Dell'utilizzazione delle sale
Del comune di Roma perché prese non come partiti certe volte ci troviamo nell'impossibilità di fare Concato pesa
Perché non si trovano sale e presente questo questa riunione di questa sera era programmata già da tempo e non riuscivamo a trovare anche a pagamento la alberghi certe volte appunto non è possibile fare e questo tipo di riunioni ecco quindi noi tre gli echi
Chiediamo alle forze politiche
Che governano la Giunta capitolina la concessione anche dietro un rimborso di spese di queste sale che vengono sistematicamente negate
Ai partiti politici
E quindi credo che sia un grave problema questo
E proprio perché o è la vita democratica dalla città possa svolgersi eccolo chiediamo che d'ora in poi dico una ci sia una prassi vive diversa sull'utilizzazione di queste sale e che ovviamente è un discorso che vale per tutti
E queste sale devono essere a disposizione con una regolamentazione
Di tutti i partiti delle forze sociali della città
Questo tema di questa sera appunto sono presenti e qui che questo dibattito avverrà con il rappresentante del partito comunista italiano che Gianni Borgna capogruppo alla Regione Lazio per il partito comunista con Francesco Spinelli il segretario regionale del Partito Socialista Italiano con credo Cutolo e consigliere regionale del Partito liberale italiano e con un l'avvocato Corrado De Martini del centro Calamandrei e con Giuseppe Galderisi del comitato nazionale dei referendum
Brevemente è con noi credo che è un punto importante questo dell'attuazione dell'articolo centoventitré della Costituzione la Regione Lazio
Ad oggi e questo dico da parte nostra è stato un motivo abbastanza polemico anche pesantemente polemico in questi ultimi tempi
E l'Ulivo l'unica grande regione italiana che non ha attuato appunto l'articolo centoventitré malgrado con lo Statuto agli articoli trentanove e quaranta sia previsto il referendum regionale
E è specificato tutto su che cosa si può fare o non fare un referendum regionale anche le leggi di iniziativa popolare a nove anni
Dalle istituzione dell'ente Regione ancora purtroppo e non c'è una legge d'attuazione sono strumenti ad oggi inutilizzabili
Quest'altra mi ci saranno le Regioni le elezioni regionali quindi ci approssimiamo alla scadenza
Di questa legislatura regionale e noi vogliamo ecco faremo di tutto riteniamo che sia possibile entro breve tempo arrivare appunto all'attuazione degli articoli trentanove e quaranta
Dello Statuto regionale
Ripeto la Lazio ormai è rimasto l'unica nell'unica grossa grande regione d'Italia parte il Molise e la Basilicata che non hanno attuato appunto questi strumenti e a parte la Sicilia e il cui statuto non prevede il re il referendum regionali e le leggi iniziativa popolare proprio perché lo Statuto siciliano credo sia stata approvato prima della Costituzione italiana
E quindi appunto non è non aveva tenuto conto della dell'articolo centoventitré della Costituzione
Ecco un altro dato importante credo
Che può essere uscire fuori anche da questo convegno prima parlavo con il capogruppo del Partito comunista la Regione e mi diceva che c'era una c'è una disponibilità concreta ad attuare e a lavorare rapidamente per l'attuazione di questi articoli trentanove e quaranta
E anche un altro cioè che mano mano in tutte le regioni e sia andata al all'attuazione
E poi di questi strumenti di democrazia diretta le leggi di attuazione sono andate peggiorando e in alcune regioni e su questo credo che parlerà essere studiato a lungo questo problema
Giuseppe Calderisi mano mano che si è andata avanti nel tempo sono andate peggiorando nel senso che in alcune regioni poi questi strumenti previsti
Dagli statuti sono assolutamente inutilizzabili è prevista la raccolta di firme previsto gliel'dove sono previsti gli argomenti su cui si possono svolgere
Poi però per esempio tanto per fare un esempio poi parleranno più diffusamente chi giudica nel merito presente l'Ufficio di Presidenza della Regione
Che ovviamente poi rappresentato da certe forze politiche per cui se l'ufficio di presidenza dice no questo referendum non si fa la raccolta delle firme
Cioè magari cinquanta mila cittadini diventa assolutamente inutile oppure addirittura Seedoo preferendo si può ottenere solo in certi momenti e non in altri quindi praticamente con dei meccanismi che sono estremamente difficili e questo quindi può essere per un momento importante anche per una controindicazione per una controtendenza rispetto a questa legislazione che via via sempre sa andata peggiorando
Delle altre diverse regioni quindi Lazio credo anche se magari in questo caso arrivando fa buon ultimo però potrebbe arrivare magari con una legge d'attuazione
Seria e rigorosa il realmente rispettosa poi dell'articolo centoventitré della Costituzione
Do la parola adesso appunto per l'illustrazione ecco un altro dato il partito radicale a quando si scende poi su questi temi si presenta con con content concretezza cioè con una sua bozza di legge
Di attuazione di questi articoli trentanove quaranta che ovviamente
Apre al dibattito di chiunque a qualsiasi contributo anche a qualsiasi critica attrazione a qualsiasi discussione però appunto ci presentiamo in concreto un qualcosa di preciso
Ecco queste bozze di legge sono all'ingresso per chi le vuole appunto suppose sono sono in distribuzione dopo appunto per l'illustrazione
Di questa bozza di legge d'attuazione regionale la parola all'avvocato Corrado De Martini del centro Calamandrei
Ma io credo che preliminarmente
Sia mio dovere chiarire perché centro manderei si interessa di questo problema di referendum che essere interessi il partito radicale è abbastanza ovvio
Io vorrei appunto dire perché anche il centravanti le sentenze di fare soltanto un fatto di vicinanza
Politica la Fondazione Calamandrei nasce per la tutela dei diritti costituzionali del cittadino
Ma dire che siccome il referendum ma è un istituto costituzionale allora la Fondazione si interessa è certamente una spiegazione semplicistica
La realtà è che
L'istituto del referendum non è un istituto costituzionale qualsiasi
è un istituto costituzionale che ha Milano nel disegno della nostra carta costituzionale in un qualche modo una centralità
E per capire fino a che punto l'istituto del referendum è significativo del tipo di Stato del tipo di società civile che la carta costituzionale segna bisogna forse risalire un continente
Quando nel Settecento
è venuto meno avvenuta minore legittimazioni divina
Della sovranità quando i che sono caduti prima nelle teste dei pensatori e poi nell'Ottocento
Realtà politica e concreta
Si è posto immediatamente il problema di dove si trasferì
Cioè fino al Settecento la sovranità discendeva dal cielo e trovare la sua legittimazione in Dio
Cancellato il dio cancellata la legittimazione divina agli Ittiti nazione celeste della sovranità è evidente
Che si poneva il problema di dove andava poi a cercare
Perché dire che la sanità e del popolo
è dire poco
E in una qualche misura dire nulla
Perché popolo cosa vuol dire popolo innanzitutto identificare il soggetto popolo è un'operazione complicata e difficile anche da un punto di vista puramente filosofica pensate che popolo nelle democrazie liberali dell'ottocento
Popolo conta a peso nell'esercizio atonalità quella parte della popolazione che a un certo censo pensate ancora adesso attualmente in Europa esistono Paesi in cui è popolo soltanto la popolazione maschile e non anche la femminile riferisca Svizzera
Quindi già identificare il soggetto è difficile
Ma l'operazione poi si complica se ci riferiamo ha
Ha uno stand una struttura la struttura democrazia rappresentativa come la conosciamo oggi con la conosciamo da due secoli
Perché
Se nella piccola città greca parlare di popolo aveva un senso anche concreto e immediato in un in paesi in cui i cui abitanti sono svariate decine di milioni
E certamente il soggetto popolo divi si diffonde diventa un concetto molto chiaro forse filosoficamente ma certamente in pratica un soggetto difficile identificare
E allora
Chi è il popolo sono tutti i cittadini sono soltanto gli elettori o sono gli eletti
E un altro problema altri problemi chi è che identifica la volontà del popolo
Chi è chiamato a dichiarare questa volontà e a esercitarla chi esercita di fatto il potere dove trovare la legittimazione
Qui
Questa
Questo genere di problemi
E dibattuto diceva dal Settecento
Non è male forse ritornare adesso che
Per parlare in questi ultimi episodi di questa viaggio della
Della civiltà umana
Attraverso di ultimi secoli ricordare un momentino da dove nascono tutte queste cose prova la matrice di pensiero
Nel Settecento dicevo nasce lo Stato moderno
Ma nasce già all'origine con due concezioni completamente diverso
C'è una concezione in cui
Il potere alla sovranità viene identificata in una uno strano concetto astratto che si chiama volontà generale
E questa volontà generale non è la volontà del singolo
Non è neanche la volontà di una serie di singoli ma è la volontà di tutti
La volontà di tutti significa però la volontà di un con
Di un soggetto astratto
Perché certamente non consista filosofico né possiamo pensare che la volontà generale si è costituita da una somma di volontà ma verificare poi questo nel concreto significa anche cercare chi identifica l'unità tutti questo era russo che diceva che la volontà generale faceva leggi che a sua volta generale faceva legge che chi si poneva contro la volontà generale si poneva fuori del consorzio civile
è quel tipo di
Democrazia autoritaria che nasce gli russo ma che poi ha avuto nel corso degli anni dei secoli degli sviluppi la vediamo ancora oggi
Dopo questo ci sono i giacobini dice una
Un'ipotesi sto voglio dire una un esperimento storico molto preciso di fino a che punto la teoria della volontà generale come concetto astratto in realtà significhi il predominio totalitaria di una parte sul tutto
E Pablo esempi svolti notifica anche più recentemente dico paesi a democrazia a diciamo a Democrazia popolare e anche lì anche lì anche quelle ideologiche partono dallo stesso tipo di base filosofica
C'è un'altra teoria che nasce nel Settecento che Montesquieu quale invece parla di volontà generale come somma dei contrasti
Dove la sovranità si esprime attraverso il contrasto e la discordia dove la discordia è elemento fondamentale dell'esercizio della sovranità nel concreto
E questa sarebbe la democrazia pluralistica
Ecco io credo che nella storia dell'Europa occidentale certamente fino a oggi
Le dottrine che fanno capo al russo che fanno capo cioè a un concetto in un qualche modo autoritaria dello Stato
Hanno pagato
Sono certamente state vincenti
E loro erano da un punto di vista teorico anche nel momento in cui la nostra carta costituzionale è stata approvata
Lo erano perché negli ultimi di gran lunga prevalente in quel momento
Erano dottrine che
Si richiamavano in qualche modo che erano assimilabili alla teoria della democrazia totalitaria
Cioè la prima dottrina secondo la quale la sovranità
Andava identificata
Dava trovata nel momento concreto
Nella nazione
Che è una specie di entità collettiva astratta
Di cui le camere di cui il Parlamento è un organo allora se la sovranità spetta alla nazione
E la nazione si estrinseca attraverso organi uno dei quali è la Camera e l'Assemblea elettiva il Parlamento è chiaro che poi in realtà chi esercita la sovranità e la carne
Un'altra donna e devo dire che l'esercizio della sovranità da parte del Parlamento e autonoma insindacabile perché non c'è niente al di sopra e niente accanto
Un'altra tutti nella stessa epoca il
Parliamo di vent'anni fa
Concepiva la sovranità come attribuita allo Stato altro Impastato
Però dare una propria personalità sicché nessun componente dello stato poteva ritenersi in un qualche modo soggetto autonomo
Quindi anche le camere anche il Parlamento in questo ricostruzioni teorica sono parti di un tutto le intestato in cui in realtà nessuno ha la parola definitiva ma certamente se non c'è il Parlamento neanche il corpo elettorale
Poteva dire enunciare la volontà di Fini
è questo il quadro in cui si pone la nostra carta costituzionale
E devo dire e veramente
La soluzione adottata dalla Costituente è radicalmente diversa da tutte quelle che gli si prospettano in termini teorici davanti
Perché
Dice la Carta costituzionale
Che la sovranità appartiene al popolo e questa potrebbe anche essere ritenuta una frase fatta
Però aggiunge
Il quale lei esercita
Nelle forme e nei modi previsti dalla Costituzione
Allora ci troviamo qui di fronte a qualcosa di diverso non è più il popolo non è più un soggetto astratto un concetto filosofico un qualche cosa che sta nel mondo delle idee il popolo è qualcosa di concreto che sta lì
Che esercita la sovranità
Perché lega attraverso i propri rappresentanti elettivi oppure direttamente
Cosa sia il popolo secondo la dottrina costituzionalista italiana anche successiva la carta costituzionale molto evidente il corpo elettorale tutti coloro che votano
Allora questo è il soggetto la sovranità che si eserciti si estrinseca attraverso i modi previsti dalla Costituzione e quali sono questi no ma il modo di polizia costituzione sono per l'appunto l'elezione del Parlamento
Che è un modo di esercizio delegato della sovranità e poi la democrazia diretta cioè essenzialmente il referendum
Allora voi capite bene in questo così precisati i termini del problema è chiaro che il referendum diventa un momento centrale della costruzione dello Stato è un momento centrale della che qualifica un certo tipo di società
Perché se il referendum
E cioè se il popolo può esercitare direttamente la sovranità senza intermediari senza passare attraverso gli schermi più o meno
Irrealistici delle costruzioni giuridiche o filosofiche Malabo esercitare invece concretamente di fatto indirettamente in prima persona beh è chiaro che qui abbiamo fatto un salto di qualità
Non siamo più soltanto nella fase della delega
Non siamo più soltanto nella fase in cui si costruisce una struttura giuridica e poi c'è in realtà che si dice che il popolo è sovrano ma poi in realtà sovrano è parlamento o o altri corpi
No qui siamo invece in una in una struttura in cui il popolo è sovrano di fatto e direttamente
Nello stesso quadro dalla carta costituzionale anche l'istituto Regione alla stessa
Matrice e allo stesso scopo
Perché anche qui anche attraverso la creazione sulle regioni e questo tipo di decentramento che non è una delega dall'alto
Ma è invece una una raccolta dal basso
Anche l'istituto Regione a questa indicazioni precise di trasferire la sovranità nei fatti
Vicino possibile alla base
Perché in
Voi sapete bene che l'Europa per
Due secoli circa è stata governata
Anche il regime diciamo così democrazia da stati fortemente centralizzati e burocratizzato in cui il potere in cui la sovranità di fatto venire esercitata al centro in cui le componenti popolari
Tanto più erano staccati dal centro tanto meno pesavano sulle decisioni del centro
La scelta indolore sarà scelta cioè riavere invece quanti più corti rettili quanto più potere attribuito alla periferia significa di fatto trasferire quanto più pezzi di sovranità
Più vicini alla base
Allora abbiamo queste due indicazioni da una parte un'indicazione precisa del referendum che ci dice che qui in questa Repubblica la sovranità appartiene al poco appartiene di fatto non teoricamente
Appartiene dell'esercito
Dall'altra parte abbiamo una conferma attraverso le strutture dello Stato organizzazione per cui la sovranità trova anche nei suoi momenti decentrati nell'ente regione prese
E quando dico un'altra cosa
Che estremamente singolare
E che spesso tipo di indirizzo teorico simbolico
Il referendum previsto dalla Costituzione per l'abrogazione di leggi statali come voi sapete è un referendum abrogativo di leggi
Il referendum regionale
Non è un referendum abrogativo leggi o meglio non è soltanto un referendum abrogativo
è un referendum che investe le leggi
I regolamenti e i provvedimenti amministrativi
Che sono i provvedimenti emessi accettabili e ministeri sono gli atti concreti di governo gli atti di esercizio concreto del potere
Nata amministrativo è qualsiasi atto della pubblica amministrazione
Ecco la possibilità di intervenire sugli atti concreti di governo è un ulteriore elemento un ulteriore segno della dell'intendimento del legislatore costituzionali a di attribuire quanta più parte di sovranità effettive reale al popolo al corpo elettorale in quanto tale
Qual è la realtà e poi però realizzata
In questo Paese
Dal momento che la carta costituzionale in poi
Relativamente a questo istituto
E voi sapete bene che i referendum nazionale in realtà è diventato un l'istituto praticabile vivente soltanto nel mille novecentosettanta e soltanto per una concreta eventualità politica cioè per un accidente politico
Accaduto in quell'anno
Per consentire ai cattolici uno sbocco su la battaglia del divorzio
Quindi non c'è stata una scelta di costruire la Repubblica voluta dalla Costituzione c'è stato soltanto un espediente
Di dare ingresso questi istituto perché in realtà al questo consentiva di appianare un contrasto
E la legge che ha attuato questo istituto è tutt'altro che soddisfacente
Perché è una legge che va in senso esattamente opposto a quell'ora la card della carta costituzionale laddove intendimento del legislatore costituente quello di veramente trovare la sovranità nei singoli cittadini nel corpo elettorale il legislatore ordinario del mio Novecento cioè settanta va cercando di limitazioni va cercando cioè di restringere quelle facoltà di esercizio della sovranità che la cosa la carta costituzionale aveva riconosciuto ai cittadini
E poi su questo ente si è inserita anche la giurisprudenza la Corte costituzionale
Che ha ulteriormente aggravato il problema perché lì se la legge consentiva certe cose
E non parlava di certi limiti
Nuovi limiti sono stati introdotti all'istituto del referendum dalla sentenza della Corte costituzionale
E che cosa ne dei referendum regionali
Prego regionali
Son tutti i successivi alla legge settanta ampiamente perché perché le Regioni non c'erano
è vero è dico qui bisognerebbe fare anche un minimo di riflessione sull'esasperante lentezza con cui in questo Paese si è proceduto la realizzazione di istituto regionale
Che non è
Un fatto non è un caso è anche questa una scelta anche questa una scelta di segno opposto acque lacustri
E c'è di fatto nella nostra legislazione nella nostra giurisprudenza costituzionale un ostilità all'Istituto regionale
E attribuiti i poteri che secondo la Costituzione la Regione spettano e che di fatto poi le regioni fino a ieri non poteva esercitare se voi andate a guardare la legislazione regionale
Negli anni in cui le regioni sono esistite egli una povertà sconcertante ma questo non dipende dal potere politico regionale
Dipende forse anche addivenga certamente dal fatto che una massa di poteri che secondo la Costituzione spetta alle regioni in primo piano in primo luogo in realtà non erano state trasferite alle Regioni duravano legate da tutte le parti limitata
In questo tipo di istituto Regione è chiaro che il referendum anche lui il referendum regionale laddove esiste anche lui un segno opposto a quello dalla Carta costituzionale si introducono limitazioni di ogni genere
Si cerca di limitare questo potere si cerca di quarta la sovranità popolare
Ed è significativo che tutto questo avvenga progressivamente dalle prime leggi alle ultime le più recenti i limiti siano sempre più gravi le gli ostacoli sempre più difficili da superare
E così via ma di questo credo che carristi parlerà molto meglio
C'è da fare un'ultima osservazione per tornare poi per venire qui a nostra regione
Che è abbastanza significativo che la Regione Lazio proprio la Regione Lazio non abbia regionale
E non parlo e non mi riferisco tanto ai problemi delle maggioranze esistono e la Regione Lazio e maggioranze cinesi
Ma proprio il fatto che la Regione Lazio e della regione in cui ha sede la capitale in cui ha sede hanno sede
Dei rappresentanti diciamo i simboli visibili del potere centralistico così come esisteva prima della carta costituzionale come ha continuato tutto sommato esistere dopo
Allora nel
In questo quadro guardare al problema referendum regionale Lazio è chiaro che
Se si deve superare recuperare una una
Un ritardo che è grave
Occorre recuperarlo bene occorre recuperarlo cioè nel segno voluto dalla Carta costituzionale
Nel segno voluto dal legislatore costituzionale ritornare alle origini torna la Costituzione tornare a vedere se si riesce qui almeno in questa regione
Per coprire nel coprire il ritardo che abbiamo almeno riuscire ad avere un istituto che sia quello che il legislatore costituzionale ha voluto
Io non cederò agli esami dei singoli articoli del zebre progetto che abbiamo fatto però vorrei Nieri alcuni punti che mi sembra importante
Il primo problema il problema di fondo
In questo momento è il problema dei controlli
Cioè
Effettuate le raccolte di firme
I controlli sulla legittimità
Della richiesta dei del quesito referendario
E sulla ammissibilità
Quindi sul numero delle firme raccolte eccetera
Non possono essere attribuiti a un organo che è espressione dell'altra forma di esercizio della sovranità perché se noi questo facciamo e questo hanno fatto molte regioni evidentemente subordiniamo l'esercizio diretto della sovranità all'esito al modo delegato di esercizio della sovranità euro nel momento in cui la sovranità popolare può esprimersi attraverso due canali
Se l'uno l'Assemblea elettiva ha il controllo su quello che fa l'altro è chiaro che abbiamo fatto una scelta di valore e abbiamo creato una gerarchia che la carta costituzionale non c'è
Quindi
è impensabile se vogliamo costruire un istituto referendario che sia serio e sia aderente
Ai precetti costituzionali è impensabile che i controlli vengano appiedati al Consiglio regionale
Dobbiamo cercare un organo che sì al di fuori delle parti
Del resto non è un caso nella legge nazionale il controllo gestore del Nazionale il controllo è affidato alla ufficio Ficini centrale cioè la Corte di Cassazione e alla Corte costituzionale
Pensate se il controllo fosse stato affidato al Parlamento pensate voi in questo Paese sarebbero mai fatte
E quindi questo è il primo problema
Che ha gravato da un'altra da un'altra considerazione che va pur fatta
Mentre bene o male
Per i referendum nazionali
Un possibilità di controllo di difesa di intervento giurisdizionale esiste
Esiste attraverso il meccanismo dei conflitti di attribuzione
Certamente per quanto riguarda le regioni questo meccanismo di controllo non c'è
Non c'è perché perché la la Costituzione dica che non c'è
Ma perché un'incerta interpretazione data dalla Corte costituzionale ai propri poteri in materia di conflitto d'attribuzioni esclude che la Corte costituzionale possa intervenire come giudice conflitti all'interno della regione
Che vuol dire questo va be'è chiaro che se ci fosse un contrasto fra Consiglio regionale e corpo elettorale regionale questo contrasto non trova al suo giudice naturale della corte costituzionale
Devo dire che questo a me pare un altro di quei sintomi preoccupanti di disfavore dell'istituto regionale perché chiaramente lasciare se è vero che la Costituzione si preoccupa dei conflitti che possono esistere fra organi tra Poteri
è abbastanza strano che poi non si preoccupi dello stesso genere di conflitti che esistono fra organi e poteri all'interno di un corpo nell'ambito della Repubblica che ha una struttura assai analoga a quella dell'intera Repubblica
Ma comunque questa è la realtà di fatto la gara la Corte costituzionale non è non sarebbe una garanzia in caso di conflitto
Relativamente al referendum tra corpo elettorale comitato promotore e Consiglio regionale
Quindi a maggior ragione essenziale che il controllo i controlli di legittimità invisibilità siano demandati
A uffici giudiziari
Al giudice cerchiamo la porta la corte d'appello ritardi chi volete ma è essenziale che ci sia questo controllo meglio la corte d'appello se mi è consentito perché credo che qui parliamo di diritti e non di interessi legittimi
E quindi mi pare anzi che parliamo di diritti fondamentali
Sarebbe poi opportuno che per evitare
Le frustrazioni anche
Una certa dose di mancanza di serietà con i controlli sull'ammissibilità delle dei quesiti referendari fossero fatti prima perché veramente beh voi
Ricordate tutti
Gli otto referendum quale momento sono caduti nel trionfo e quanta fatica e quanto impegno quei referendum che sono poi i caduti dei quesiti referendari che sono poi caduti avevano richiesto a tutti
Bisogna anche stare molto attenti che la legge non introduca
Attraverso meccanismi già usati e altre regioni
Ulteriori limitazioni all'Istituto referendum regionale che non sarebbero ammissibili nei secondo la Carta costituzionale nel leggere lo statuto la Regione Lazio secondo lo statuto non facciamo anche qui nel Lazio ciò che è avvenuto in altre regioni che attraverso una legge di attuazione si sono poi negate cose riconosciute dallo Statuto e certamente pacifiche per la corte
C'è poi il problema delle spese
Perché meccanismo referendario è un meccanismo che costa
E se noi vogliamo che l'esercizio diretto della sovranità assediare leale effettivo
Se andiamo alle leggi c'è anche qui se cerchiamo di applicare anche qui un articolo che esiste nella Costituzione che all'articolo tre secondo comma troppo spesso dimenticato sull'effettività del potere e dei diritti attribuiti alla costituzione non possiamo dimenticarci di questo problema fondamentale che è quello che sapete perché direi che ciascuno di noi ha diritto di promuovere un referendum è dire una cosa vuol farne infatti se non li conto se non consentiamo a tutti di esercitare questo potere questa facoltà con un minimo di necessiti possibilità finanziarie che sono nei fatti e nelle cose
Quindi è opportuno che si prevedono meccanismi per l'attrezzi quali il meccanismo referendario dal suo inizio sia finanziato dalla dall'ente Regione d'altra parte questo è un attività è un istituto è un'attività che interessa l'intera collettività regionale e non si vede perché la Regione non debba assumersi le spese
Ultimo problema
Quello del possibile conflitto di fatto fra potere referendario e potere civile potere assembleare
Cioè qui a proposito la Regione di molto aggravato il rischio di conflitti che si sono già verificati veri riferendo nazionali
Di molto aggravato perché per l'appunto ma anche un giudice sono conflitti non giustiziabile allora ha molto maggior ragione è necessario che una legge regionale preveda si preoccupi di questo tipo di conflitto mi riferisco internet
Esprit per essere esplicito all'ipotesi in cui raccolte le firme per un centro elaborazione di una certa legge regionale inceppata amministrativo intervenga il consiglio regionale e modifichi la legge più o meno formalmente
Perché se abbiamo in sede nazionale un controllo da parte la Costituzione Corte costituzionale si è in sede regionale questo controllo non c'è e allora sarebbe forse sufficiente per impedire l'effettuazione del referendum che le modifiche fossero puramente formale
Quindi è essenziale in questa prospettiva essenziale che si prevede legislativamente una limitazione delle facoltà della potestà legislativa dell'Assemblea del consiglio quanto meno dal momento in cui il referendum è stato indetto fino al momento in cui il referendum viene espletato
Altrimenti assisteremo a Hypo a a fattispecie molto più gravi di quelle a cui abbiamo assistito in sede nazionale cui eravamo lì e io voglio ricordare
I referendum gli abbiamo fatto l'undici giugno erano stati convocati il quattordici aprile le leggi che hanno sottratto al popolo la facoltà di esprimersi su quegli argomenti sono stati pubblicati alla fine di maggio
Rendetevi conto c'è stata una sottrazione di potere costituzionale al corpo elettorale all'ultimo momento da parte di un altro degli organismi previsti dalla Costituzione come facoltizzati esercitare la sovranità non possiamo certo pensare di abbiamo una difesa non so fino a che punto efficiente
Ma una difesa c'è in sede regionale non ci sarebbe neanche
Io credo che abbia detto tutto perché il resto
La durata della raccolta venerdì nella campagna di raccolta i problemi di autenticazione sono tutti i problemi su cui si può discutere
Ma questi punti sono invece senza
Un esame ritagliato evidentemente organico mi tutte le norme regionali sui referendum sia gli statuti sia dove sono stati attuate delle leggi sarebbe estremamente complesso richiederebbe molto tempo per cui mi limiterò ad alcune semplici considerazioni leggere generali alcune semplificazioni
Era una h una considerazione di carattere generale da fare e che antichi aveva teorizzato l'eccezionalità della referendum a livello nazionale in contrasto con quella che poi come a illustrato Demartini e un'interpretazione nostra visto della Costituzione quella per cui anche i referendum nazionale non ha questo carattere di eccezionalità ma comunque anche costoro l'Assemblea costituente avevano invece ritenuto che a livello regionale l'istituto del referendum dovesse avere un carattere di normalità tutto il dibattito all'Assemblea Costituente
è stato caratterizzato in questo senso è anche attualmente
Studiosi giurista eccetera continuano a esprimersi in questo senso l'amato più volte sul mondo operaio ma tantissimi altri
Pertanto è comunque normale questo istituto che finora in Italia non ce ne non se ne svolto neanche uno
E anzi uno in realtà era stato era stato promosso da democrazia nazionale non ci interessa più il contenuto era una legge sull'espropriazione dei suoli in Trentino in una provincia del Trentino
Ricevo non ci interessa il contenuto non è questo il problema ecco cosa è successo in Trentino vale la pena forse di ricordarlo perché interamente significativo e successo che questo referendum previsto dal rendere da una legge del cinquantasette quindi ancora una legge relativamente molto buona perché non ne risentiva di un clima politico del di questi ultimi anni
Che evidentemente ha molto influito sulle normative regionali approvate appunto di recente ecco una legge molto buona vale riprendendo la tenersi era stato già addirittura convocato indetto dal Presidente della Giunta del ventidue
Ottobre scorso
A un mese o poco più di distanza dall'altezza del consiglio regionale bene cosa è successa una stati addirittura anche distribuiti i certificati elettorali agli elettori il consiglio regionale ha approvato una legge con la quale sic e simpliciter pigliare prendono lo rinvia disegni si dovrebbe tenersi forse nettamente i prossimi giorni ecco credo che questa sia una violazione così patenti così palese diritti costituzionali Beattie
Dei cittadini direttori del Trentino che sia estremamente significativa questo come esempio della sostanziale avversione profonda avversione credo del del nei confronti del referendum regionale non di più e forse ancora di più nondimeno e forse ancora di più dicevo che a livello nazionale
E questa questione la possiamo vedere da tantissimi fattorino attentissimi fatto
Dobbiamo andare camminare sotto questo punto di vista sia le normative a livello costituzionale sia la normativa a livello statutario cioè del dei degli statuti regionali della propria provati come sapete con leggi dello Stato sia poi dove sono dove ci sono delle leggi invece regionali
E chiediamo innanzitutto che per esempio la Costituzione articolo centoventitré non aveva limitato il referendum sul referendum abrogativo per esempio
Ma aveva previsto con una dizione completamente differente dall'articolo settantacinque che prevede per a livello statale soltanto riprendo abrogativo aveva lasciato immagini porte aperte per un'ampia tipologia di di referendum referendum sotto questo punto di vista sospensivi dell'entrata in vigore dividi diventino ancora promulgata il premier consultivi e le prendo un alibi deliberativi che affidassero agli elettori dell'esercizio della funzione legislativa
Tutti i referendum viene chiamata di scartati completamente dagli Statuti regionali che hanno già in questo operato una grossa limitazione prevedendo sullo di referendum abrogativo
Ecco è poi cosa successe quel successo quello che è già stato qui ricordare i ritardi i ritardi nell'attuazione delle delle delle delle leggi regionali in quanto cos'è successo la Costituzione demandata in realtà agli statuti il compito di e e e regolare direttamente l'esercizio le modalità di esercizio del dell'istituto del referendum senza dover attendere successive legislature
Invece cosa hanno fatto gli statuti hanno previsto solo alcune modalità di questo esercizio alcuni limiti poi come vedremo magari restano rimandato ad una legge successiva questo non era previsto dalla Consob non è che affidava al dito direttamente agli statuti il compito di provvedere in questo senso ecco si siano verificati ritardi che sono stati detti ricordati ai venticinque anni ci son voluti per fare le regioni ci sono aggiunte
Per quanto riguarda l'attuazione di questi istituti altri anni solo dieci o undici regioni attualmente hanno una legge d'attuazione molti altre Lazio Eleni gli apra le più grandi poi tutta una serie di regioni minori invece emanato una legge d'attuazione del del referendum della Trenno ed anche dell'iniziativa dell'iniziativa popolare
Ecco quindi già queste sono alcune considerazioni posta mettere in evidenza la profonda avversione dicevo nei confronti di questo istituto anche da parte del potere e diciamo regionale
Ma è ci sono anche altri altri fattori altri altri i limiti di contenuto vale a dire mentre la Costituzione non prevedeva a parte diciamo le materie tributarie e di bilancio altri esclusioni altri limiti alla di contenuto cioè degli atti e sottoponibili a referendum e sul cioè se invece che da o gli statuti o le leggi di attuazione hanno previsto una serie di limiti in ulteriori in alcuni casi sono limiti
E molto molto grossi addirittura cercato per esempio delle Puglie discutono completamente i provvedimenti amministrativi che sono previsti dalla dalla stessa Costituzione così arrivato addirittura questo o i rom chiedo perdono espunte le leggi urbanistiche se approvata a maggioranza dei due terzi o i piani di sviluppo regionale in un'altra sede di regioni o tutta un'altra serie di atti ed è evidente e di leggi ecco quindi questo incontrato credo con con con il dettato costituzionale ancora più grave è stato e pittura il caso in cui questi limiti ulteriori oltre che su previsti dallo statuto che fatto grave ma addirittura sono stati previsti molti casi dalle successive leggi di attuazione cioè a livello di leggi di attuazione si è andato peggio in molti casi a violare
La il dettato costituzionale e e abbiamo dei casi che sotto questo punto di vista sono estremamente significativi
Per esempio se vogliamo citarne alcuni chessò in Toscana
La legge
Scusate un attimo
La la legge d'attuazione esclude oltre i limiti gli attriti otto al punto di piano biennale i programmi d'intervento settoriale gli atti organizzazione interna del Consiglio provvedimenti amministrativi di assunzione mutui emissione preti
Le norme sul personale i provvedimenti concernenti lezioni nomine e designazioni revoche e decadente eccetera eccetera per esempio o per esempio abbiamo applicato come il Piemonte che ha interpretato la norma dello Statuto in cui si diceva che erano esclusi dalla sotto pulita a referendum dei provvedimenti amministrativi di interesse e cioè solo quell'interesse regionale poté non è stato possibile salendo ma ha inteso questa norma nel senso invece di escludere tutti gli atti della camicia divide la giunta ce la dovete proprio e equiparazione gli atti amministrativi Prettegiani sono solo qui al Consiglio quella Giunta no poiché in pratica
Chiedo che gli atti amministrativi siano nel novantanove per cento dei casi esclusi dalla sotto quintali pari a referendum quindi attraverso meccanismi surrettizi eccetera si è andato a prevedere questo tipo di limitazioni ecco poi oltre che l'imitazione di carattere diciamo contenutistico delle materie sottoponibili a referendum ci sono soprattutto lì
L'ammissibilità che viene demandato proprio all'organo nei confronti di quale di fatto rivolta la proposta la richiesta di referendum perché chiaramente se i cittadini vogliono abrogare degli atti o delle leggi fatte dal Consiglio regionale perché evidentemente non approvano questo tipo di
Questo tipo
Di decisioni del Consiglio regionale si si rimette al Consiglio regionale spesso e e il il la facoltà di decidere sull'ammissibilità ecco evidentemente si introduce un meccanismo distorto che e non si può accettare
Soprattutto quando voi i criteri di ammissibilità sono così poco oggettivi sono estremamente discrezionali atti d'interesse generale quali sono gli atti amministrativi di interesse generale tanto per fare un esempio
Allora è come si vede l'organo al quale demandato il giudizio di ammissibilità ha un potere altamente discrezionale
Quindi darlo poi al Consiglio regionale questo potere credo che sia un'assurdità incredibile di di di di queste leggi di attuazione del del resto
Ecco quindi credo osso ha cenato alcuni problemi dicevo prima non ho fatto una trattazione
Organica di tutta la materia che stranamente complessa una materia che poi è in gran parte simile perché è stata poco quasi dappertutto leggi di attuazione ma vanno ricopiata dal dal referendum nazionale hanno fatica presso l'impianto delle prego nazionale hanno in pratica ricopiato prevedendo però una serie di meccanismi ancora più più complicate ancora più artificiosamente ancora più tali da creare in mente ostacoli artificiose
Già si sono tantissimi le critiche che sono state fatte alla legge nazionale quindi a maggior ragione si possono fare critiche nei confronti delle leggi delle leggi regionali di attuazione delle nelle regioni in cui sono state approvate e inesausta tanta si può dire che queste leggi mancano mancano quasi completamente di quei mi di quei meccanismi di quelle garanzie di dei meccanismi di automaticità del referendum che dovrebbero caratterizzare questo istituto c'è quest'istituto dovrebbe essere garantito
Dare i meccanismi di automaticità nel momento in cui si raccolgono le firme è è a meno che si tratti nettamente di avere raccolto situati esclusi dall'ammissibilità del referendum sapete essere sicuri delle che si vada al giudizio popolare al voto invece in queste leggi spesso sono previsti dicevo prima una serie di meccanismi di indizi è di mattina Macchi ingegnosità tali dare il tempo in pratica
Difficilissimo l'esercizio concreto
Del del del referendum ecco
De Martini già accennava ai problemi della possibilità quanto meno a livello nazionale di poter ricorrere alla Corte costituzionale di potere
In qualche modo trovare degli ambiti in cui contestare eventuali decisioni discrezionali limitativi di questo istituto ecco devo dire che questo appunto a livello regionale guidano in qualche modo garantire anche questa possibilità ma bisogna in ogni caso diciamo un po'risolvere a monte il problema garantendo di procedimenti che siano domattina automatici norme che non siano estrema confuse contraddittorie come spesso accade perché non accada insomma
Ecco diciamo che a livello nazionale il fatto di aver potuto fare per esempio di di corsi per conflitto di attribuzione alla corte costituzionale ci ha permesso per esempio di poter sottoporre prendo quell'articolo cinque legge reale che era stato inizialmente escluso in base all'interpretazione incredibile della della della norma dell'articolo trentanove
Ecco però veniamo anche a casi in cui noi adesso non so se una cosa nota ci sarà il ricorso perché abbiamo anche sollevato ricorso contro la decisione che ha escluso terreno sull'inquirenti lo scorso anno ricordava prima di Martini
Il parlamento lo scorso anno nel maggio scorso all'ultimo momento approva una serie di leggi per impedire lo svolgimento di alcuni referendum
Leggi che as ha ha visto di appunto del legislatore modificavano sostanzialmente normative persistenti no abbiamo contestato
Questa a questa carattere sostanzialmente innovatore di queste leggi dicendo che invece al in alcuni casi in particolare sull'inquirente queste norme introdotte in realtà non facevano altro che fa vinto d'un gioco in tre carte di non cambiavano inverta la sostanza
De de dei problemi ecco avremmo il ricorso si discuterà il sei di aprile davanti alla Corte costituzionale sarà molto cobalto sibila io dico anche questo viste anche tutti i fatti che sono successi in questi giorni in tema di inquirente
Che la conteggi posta dà ragione ma molto probabilmente ce lo darà in modo tale che ne prendo non si terrà quest'anno ma verrà rimandato ad un'altana perché non si farà temi poi materialmente a farlo temi per cui in pratica avremo un referendum che avrebbe dovuto tenersi l'altra anche limitando densi quest'anno ma che non si tiene mai
Poi magari il Parlamento farà un'altra modifica e così via
Per cui l'istituto del referendum assume un carattere di eventualità di mera eventualità da un referendum che rischia di non farsi mai anche se si sarebbe dovuto teneri
Ecco quindi bisogna evitare che ci siano questo tipo di situazioni anche a livello regionale e dicevo che questo può essere garantito soltanto da procedure che fissando i criteri di automaticità delle fedi una volta che sono raccolte le firme il procedimento deve andare avanti e si deve arrivare alla votazione alla votazione senza rinvii senza trovare tutta quella serie di meccanismi di indizi
Dicevo prima in concomitanza con altre lezioni eccetera ex
Ecco questo sul referendum brevemente volevo comunque accennare sull'anche un altro un'altra questione
Sul referendum consultivo ho visto che c'è stata una proposta della Giunta e vedo sul referendum consultivo questo è relativo alla istituzione di nuovi comuni cioè l'articolo centotrentatré della Costituzione prevede che nel caso in cui si debba istituire non comune debbano essere sentite le popolazioni interessate prevede per conoscerne gli orientamenti non è un un voto che poi ha influenza e solo un voto orientativo per il consiglio
Regionale che può e deve approvare la legge di costruzione o meno del nuovo del nuovo comma
Ecco a me preoccupa sinceramente non so quali siano le intenzioni in questo senso che sia sì odia l'ha detto solo questa parte che non vuole che si arrivi ad uno stralcio della normativa di attuazione del referendum soltanto per quest'aspetto che credo sia relativamente secondario e marginale rispetto alla Nolan normativa di attuazione invece di tutti gli istituti democrazia diretta del referendum abrogativo delle delle egizia dia popolare
Questa è una prima considerazione l'altra considerazione da fare i tre riguardo referendum consultivo
è che è questa vale a dire se è vero che lo Statuto regionale come quasi tutti gli statuti regionali hanno escluso una diversa e più ampia tipologia di referendum in realtà ci sono state anche alcune regioni che hanno previsto
Degli referendum consultivi a discrezione in realtà dei consigli regionali
è presente lo si sta vedendo in questo in questo periodo in alcuni in alcune regioni si stanno raccogliendo firme per chiedere che il Consiglio regionale dei libri per esempio
L'indizione di un referendum consultivo sul problema delle centrali nucleari ecco è un non si dovrebbe chiamare referendum serve molto meglio chiamarlo consultazione perché non si tratta di un diritto
Degli elettori nel senso che garantita il voto al momento in cui vengono accolte le firme ma di un potere discrezionale del consiglio regionale
Ecco io credo che essendo appunto una consultazione non un referendum
In questo caso si Possa alla legge regionale possa dare attuazione anche a questo tipo di istituto che dovrebbe essere ceduto diciamo a favore che che serve a diciamo al Consiglio regionale più che essere un diritto dicevo prima dei cittadini potrebbe se disciplinato anche questo tipo di referendum
Bene o male consentirebbe l'allargamento un minimo della tipologia de delle consultazioni popolari pur non essendo previsto dalla dallo Statuto regionale il testo cioè quello che i sotto questo punto di vista non trattandosi di freddo ma di consultazione
Non ci sia riserva statutaria ma si possa procedere come semplice legge regionale all'attuazione pratica di questi istituti
Per quanto riguarda le gesta di volare sarò brevissimo sotto questo punto di vista sicuramente a livello regionale sia data attuazione ad una ad una normativa più favorevole rispetto alla quella esistente per legislativa popolare a livello nazionale sapete che a livello nazionale purtroppo sono state più di ottanta o novanta le leggi l'iniziativa volare finora Promos ma nessuna non solo non è stata provata ma neanche in pratica discussa male al Parlamento che le ha sempre prese tenuto nel cassetto ecco quindi sotto questo punto di vista garantire che anche la legge d'attuazione
Prevedere i meccanismi tali per cui il le leggi non rimangono nei cassetti ma ci siano dei limiti precisi e abbastanza anche ridotti entro i quali il Consiglio regionale del comunque prende una decisione a favore o contro del progetto di legge o di cambiamento eccetera ma sul comunque sia garantito il fatto che il Consiglio regionale si esprima e non rimandi sine die la trattazione degli argomenti sottoposti alleggerite attiva popolare ecco questo è una brevissima panoramica sicuramente disorganica
Del resto dicevo prima una trattazione sarebbe analitica sarebbe anche interessante perché serve per la vedere tanti piccoli particolari estremamente significativi ma è che evidentemente non è possibile svolgerla in questo momento
Un modo però
Ma io vorrei compagno d'armi che a me pare
Che il problema che qui viene trattato stasera
Debba essere un momentino inquadrato è un problema più generale che e quello della partecipazione
Di una partecipazione non mistifica cioè di un consenso a posteriori di decisioni prese altrove ma di una partecipazione reale alle decisioni ed è un racconto anche tra democrazia delegata
Democrazia diretta
Tra istituzioni e cittadini
Al di là delle considerazioni giuridiche
Ho deve porre oggetti articolati di legge credo il problema reale sia proprio problema che indubbiamente non è facile risolvere non è stato risolto in maniera soddisfacente
Nel nostro Paese né in altre democrazie problema al quale lo strumento referendario però può portare un notevole contributo
Emendamento che partito che io rappresento
Non solo ha collaborato nella Costituzione apporre questo strumento referendario ma direi che è abbastanza coerentemente ha contribuito atti non si drammatizzato di ricorsi al referendum insedierà o addirittura non si tentasse di criminalizzare assente
I referendum come qualche volta pure si è avuta la sensazione che si faccia come espressione di appunto di una volontà o con una estensivo eccetto io sono tra quelli che si rammarica no che il referendum anche a livello nazionale sia un referendum che abbia soltanto il carattere abrogativo
Nel senso che dicevo prima
Cioè di strumento di partecipazione
Il referendum a livello regionale io credo che possano e debba avere una maggiore valenza in un certo senso proprio perché più le dimensioni sono piccoli dell'elettorato il più ci si avvicina
Ai problemi concreti e reali di una comunità e più facile e esprimere anche oggettivamente e senza eccessive suggestioni
Da parte centrali di potere
La propria opinione su fatti importanti e direi che in questo senso
Io farei addirittura una scala di valori diciamo nei nei referendum regionali
Nella quale metterei al primo posto per legge di iniziativa popolare al secondo posto i referendum consultivi promossi dalla istituzione prima della promulgazione di una legge e al terzo posto il referendum abrogativo che pure ha la sua importanza se non altro come strumento di controllo dell'operato degli eletti che vengono delegati esercitare i poteri legislativo ma indubbiamente se noi riuscissimo a mettere realmente in modo naturalmente senza abusarne senza farne uno strumento di rissa continua ogni chiamata continua le urne dei cittadini perché poi anche il voto continuo stanca questo dei media ce lo diciamo e lo sappiamo
Ma se ne facciamo uso corretto
Di questo strumento soprattutto in positivo ripeto nella parte propositiva io credo che possa essere un passo avanti notevole della democrazia
E in questo senso lo statuto del Lazio direi che è uno statuto abbastanza avanzata c'è ci sono state delle carenze di cui anche noi ci assumiamo la parte di responsabilità non aver emanato le leggi di attuazione di quanto detto nello Statuto regionale e comunque un qualche cosa che l'attuale maggioranza agente proposito di fare tant'è vero che nelle bozze
Del programma di fine legislatura che la maggioranza sta preparando proprio in questi giorni e previsto anche questi cioè il fare prima della fine della legislatura riportare in consiglio regionale le leggi attuative del resto e io raccolgo l'augurio che faceva qualcuno prima che chi viene per ultimo e poi mi pare di aver capito che lui non siano proprio gli ultimissimi perché anche altre maggiore sono fatti in queste condizioni chi viene per ultimo possa far meglio degli altri cioè non faccia una legge che sia fatta tanto per così dare attuazione all'articolo dallo Stato ma una legge che metta in molto realmente queste possibilità e che mette in moto realmente quindi uno strumento di partecipazione reale e quindi di vinificazione in un certo senso della democrazia perché poi credo che questo sia in fondo lo scopo per il
Mi pare che noi dobbiamo perseguire anche attraverso questi strumenti la proposta che è stata presentata dal Partito Radicale
Nel suo insieme nella sua sostanza e adesso non riuscendo nei dettagli mi pare che sia una proposta positiva condivisibili da le altre forze politiche ed in particolare dalla nostra alcuni particolari eccetto quando medio determinati come per esempio quello della spesa che è un elemento che pure ci deve sempre preoccupare certo non basta dire cento milioni sul capitolo Rizzo eccetera eccetera e io credo che quindi anche queste conquiste democratiche possa e debba andare in porto prima della fine della seconda legislatura
Anche qui comprendendo tutti quanti che indiane in cui la Regione ha cominciato a funzionare non è che poi ci siano tanti
La Regione ha cominciato a funzionare concretamente dal settantadue Nonda Z questo lo sappiamo tutti quanti sappiamo che un una per lo meno una metà dalla prima legislatura è stata occupata proprio nella fase costituente che i problemi anche organizzatori di programmazione
Di servizi da impiantare molto o o quanto meno da razionalizzare sono stati tanti
Che questo ritardo anche se noi Cominardi de io credo che sia riformabile in in tempo utile anche perché poi non mi pare che anche le altre regioni
Ci hanno creato questo strumento legislativo fino ad oggi ne abbiano fatto uso almeno dico che appena fatta la legge dobbiamo per forza valga avulso perché è stata fatta la legge ma che ci sia lo strumento legislativo che consenta realmente l'intervento popolare sulle cose importanti è io questo colleghi sulle cose importanti sulle scelte di fondo reali che una Regione fa e questo io dico lo ritengo un fatto positivo ritengo come partito di maggioranza abbiamo il dovere di insistere perché la maggioranza estesa anche presenti una sua proposta al Consiglio regionale e si impegni a far approvare prima dalla scadenza della legislatura non mi pare di dover aggiungere molto anche tra l'altro per non togliere spazio agli altri oratori vi chiedo scusa in anticipo il se verso le otto dovrò allontanarmi per impegni precedenti anche perché credevo che cominciassimo prima
Ringrazio
Dall'avvocato consiglieri domande pervenute
Ma
Grillo convegno sta affrontando un tema di estremo interesse
Però secondo me andava al meglio inquadrato il problema perché congiuntamente alla necessità della legge sui referendum
C'è anche quello della legge sulla iniziativa
Che sec. è stato secondo me relegato in secondo piano ma che ha invece una rilevanza notevole ove si consideri che il diritto di iniziativa per la Regione Lazio dallo Statuto è previsto in cinque mila
Elettori e previsto da parte di consigli comunali consigli provinciali e quindi è uno strumento che se realizzato può essere
Facilmente attuabile vedi una rilevanza notevole c'è anche un altro problema oltre quello dei referendum
Che non è stato affatto trattato quello del Difensore civico
Previsto nello statuto regionale
Ed è uno dei pochi Statuti regionali dell'aprile del nostro Paese che prevede due mi pare in tutta in tutta l'Italia che prevede appunto la figura del Difensore civico
Altro istituto che dovrebbe trovare attuazione che invece rimane inerte nello Statuto regionali
Ora io vorrei ricordare per memoria non per polemica
Non è nelle mie intenzioni fare alcuna polemica vorrei ricordare che per quanto concerne il gruppo liberale
Fin dal mille novecento settantasei fin dai primi del mille novecento settantasei le varie proposte di attuazione degli articoli trentanove quaranta ventidue mi pare ventidue e venti
E ventotto
Ventotto dello statuto oltre che la proposta di attuazione della della figura del Difensore civico giacciono
Regolarmente depositate presso l'amministrazione regionale
E furono affidate all'allora presidente della ottava Commissione consigliare nel mille novecentosettantasei
E ripeto non vuole essere ha fatto cenno polemico all'amico De Cataldo
Era del partito radicale
Se era del Partito Radicale era il presidente della Commissione ora io non è che con questo voglia dire che ci siano responsabilità perché so bene che successivamente De Cataldo si dimise per concorrere alle elezioni politiche non ebbe certamente il tennis poco di potersi occupare di questo problema rimane però secondo me il fatto che queste proposte di legge sono regolarmente depositate
Presso guarigione
E cioè sia quello per i referendum sia quello per la iniziativa popolare sia quello per il difensore civico che sono le proposte distinte tutte quante le con la mente depositate ad iniziativa del gruppo liberale presso la regione Lazio
E io devo ringraziare i relatori perché alcuni aspetti del problema sono stati da me li recepiti nel senso che per esempio naturalmente nessuno può essere perfetto mentre nella proposta liberale per quanto concerne la spesa
è previsto che la scure dei sì ma sì a carico della Regione non vi è nessun cenno per quanto riguarda l'altro aspetto importantissimo che quello dei controlli
E che devo confessare non è che l'avessi del tutto sottovalutato ma è un po'era un aspetto che non avevo sufficientemente approfondite quindi non ho nessuna preoccupazione di riconoscere che questo per esempio è un suggerimento che deve essere tenuto presente ai fini di una integrazione eventualmente delle proposte
E devo dire anche che una certa preoccupazione ho dovuto constatare nell'intervento del collega Spinelli del Partito socialista
Perché amici miei la Regione è in da indù funzione dal mille novecentosettanta
E siamo al mille novecentosettantanove
Ora se dopo nove anni delle delle delle figure che prevede sono prede gli istituti previsti nello Statuto malgrado che ci siano stati da parte di gruppi
Iniziative tendenti a a realizzare questi istituti attraverso la presentazione di appositi disegni di legge o meglio proposte di legge ebbe inizio se tutto questo ancora non trova realizzazione e francamente si rimane
Molto perplessi e devo dire che la cosa mi preoccupa perché ho notato l'intervento del collega Spinelli e lo dico con estrema tranquillità
Una certa preoccupazione soprattutto nei confronti dell'istituto del referendum
Odissea sentito riecheggiare alcune posizioni note quelle cioè che si ritiene che il referendum possa essere
Pericoloso perché ancora si ritiene che il nostro tessuto presenti una fragilità
Il nostro tessuto sociale e politico
Poi il referendum viene considerato come una iniziativa distraendo
Se non addirittura vent'avventurosa queste sono posizioni che noi non possiamo e non dobbiamo condividere e quindi ritengo quanto mai utile e speriamo anche estremamente proficuo questo convegno come elemento incalzante quanto meno di spinta perché queste realizzazioni possano realizzarsi io vorrei fare una proposta concreta
Che ho già fatto in sede regionale presso l'ufficio di presidenza senza naturalmente peraltro alcuna fortuna come sono destinate tutte le proposte delle opposizioni
Ma speriamo che anche unendo le nostre forze
Che pur modeste però hanno un loro peso perché di dibattono problemi di estremo interesse e di grande rilevanza la proposta è questa se noi continuiamo a sperare
Che le proposte possano essere realizzate attraverso gli istituti di cui oggi gode la Regione e cioè le commissioni consiliari
Perché poi sono proposte che vanno esaminate da varie commissioni consiliari perché hanno ha riflessi differenti
Anche di natura finanziaria e quindi sono coinvolte varie commissioni si arriverà credo addirittura prevedere che queste proposte debbano passare per tre quattro Commissioni consiliari addirittura
Se non li speriamo che queste proposte
Possono trovare realizzazione attraverso i canali istituzionali e dalla Regione e allora vuol dire che da qui a qualche anno ci ritroveremo in questa stessa sala discute lo stesso problema con la stessa situazione odierna la proposta è questa
Che l'ufficio di presidenza intesa naturalmente con i gruppi consiliari dia vita come fece all'epoca dello Statuto regionale a un comitato di esperti
Rappresentativo naturalmente delle forze politiche incluse quelle che non hanno rappresentanza al Consiglio ma che siano espressioni di opinioni di correnti che pure esistono perché acquisti Esperti sia dato un mandato vincolante a che entro un tempo estremamente breve coordinino tutte le proposte che esistono o quelle che verranno presentate sì da presentare progetto unificato da potersi sottoporre finalmente ha voluto del consiglio regionale io colgo l'occasione della presenza in quest'aula del collega Borga capogruppo del Partito comunista del collega Spinelli magna pars del partito socialista per insistere su questa mia proposta che è di carattere estremamente pratico odio no comunque un fatto mai voli pindarici vado sempre ai problemi direi più pedestre quelli che si devono risolve attraverso la logica attraverso i dati decine quindi vorrei ancora una volta pubblicamente rivolgere invito ai colleghi che io ho citato perché quest'la proposta che io vado caldeggiando da tempo possa trovare realizzazione perché a mio avviso è l'unico mentre l'unica via attraverso la quale possiamo finalmente realizzare il
Obiettivi per i quali siamo oggi qui riuniti obiettivi io condivido appieno tanto da aver dimostrato di avere appena ahimè in ordine ai medesimi già assunto
Iniziative precise con la presentazione di proposte di legge ringrazio i gli amici che hanno organizzato il convegno perché ritengo che questi argomenti se continuamente dibattuti possono veramente trovare la dovuta soluzione
Prima di dare la parola d'ordine Gianni Borgna capogruppo per il partito comunista alla Regione Lazio volevo ricordare che avevamo invitato ci aveva garantito la sua presenza anche il segretario regionale dell'altro grosso partito c'è la democrazia cristiana che aveva assicurato la sua piena disponibilità per l'attuazione appunto
Uno di questi articoli trentanove e quaranta dobbiamo constatare l'assenza questa sera appunto del malgrado questa assicurazione pagare spostamenti richiesta
Riunione tavola rotonda richiesta sia un po'l'assenza del segretario regionale mobili stiano poi vedremo nei fatti e perché dobbiamo anche costatare che Pera mi hanno avuto prima presidenza poi tra l'altro della Giunta regionale la parola Gianni Borgna e poi alla compagna Rosa Filippini lì del Partito Radicale
Poche cose compagni
Ringraziando prima di tutto il partito radicale per l'invito cioè rivolto a partecipare a questo interessante e importante dibattito mi sembra che il tema discussione del resto sia le relazioni introduttive sia gli interventi vanno sottolineato sì appunto quello del ritardo con il quale ancora oggi non si è data attuazione nella regione del Lazio
Ad alcuni articoli assai qualificanti dello Statuto regionale in particolare agli articoli trentanove quaranta dello statuto che prevedono e leggi di iniziativa popolare
E qui io credo che questo ritardo sia negativo e non voglio come dire fare una difesa d'ufficio della regione o della stessa attuale maggioranza
Quindi accampare delle scuse per un ritardo che deve essere supera formato al più presto
Credo ecco però che alcune
Motivazioni vi siano soprattutto se pensiamo alla vita molto travagliata della nostra stessa regione e in modo particolare da una parte il fatto che le Regioni in quanto tale in realtà sono decollati soltanto negli ultimi anni per una lunga fase le regioni hanno vissuto
Appunto una fase costituente e uno dei relatori ricordata anche gli intralci e molti Miccichè il Governo centrale ha frapposto alla vite al decollo delle regioni e allo stesso completamente poteri regionali che in realtà è avvenuto soltanto in questi ultimissimi anni tra il settantasette
Per il settantotto in parte tanto ora venendo
Dall'altra parte s'è anche utile ricordare come nella nostra regione in particolare in questi ultimi anni quando al governo della regione
Si è insediata la nuova maggioranza democratica di sinistra e con noi abbiamo atteso e abbiamo dovuto tende soprattutto ad affrontare i problemi di una pesante eredità che ci era stata lasciata dei precedenti governi a direzione democristiana forse cento
Sottovalutando alcuni aspetti tra i quali questo degli articoli trentanove quaranta dello Statuto purtuttavia nel tentativo di affrontare alcune questioni l'assoluta emergenza per quanto riguarda che riguarda il problema del lavoro dell'occupazione e di alcuni servizi essenziali della vita della Regione
Però ecco io credo che oltre a questo sia
Giusto utile sottolineare come forse anche un certo riflesso condizionato una certa chiusura concerto burocratismo vi sia stato da parte delle Apuane amministrazioni pur di sinistra nell'affrontare soprattutto le questioni della partecipazione popolare del rapporto con gli organi democrazia di base con le popolazioni
Nel senso che forse un po'troppo e si è avuta la preoccupazione di non disturbare eccessivamente il manovratore impedire così
E quindi in onda intendere a esaltare appieno l'elemento della partecipazione e del protagonismo di massa
Laddove invece sappiamo che in fondo lo stesso voto mille novecentosettantacinque del settantasei prima la grande vittoria
Referendum del dodici maggio sono stati costruiti proprio attraverso un'ampia partecipazione popolare uno sviluppo impetuoso
Del tessuto democratico della Rete democratica nel territorio ad esempio che noi riteniamo debba essere invece rafforzate
Con la quale ci si deve costantemente collegare anche e soprattutto quando si hanno incarichi e funzioni di governo certo voi sapete che sul terreno del
Discorso la partecipazione del rapporto che deve intercorrere tra società civile e società politica ad usare dei termini ricorrenti del dibattito politico e teorico anche di questi anni
Vi sono delle opinioni difformi tra voi e noi che sarebbe
Inutile sterile negarlo
Sapete anche che noi siamo contro unito eccessivo del peso il ruolo della società civile e soprattutto siamo non per una contrapposizione ma per un rapporto dialettico
Tra la società civile e la società politica tra gli organismi della democrazia delegata e gli organismi della democrazia di base vedendo sempre
Del resto la tradizione anche del nostro pensiero il problema del potere come una delle questioni centrali che debbono essere risolti avanzata reale delle forze lavoratrici e delle classi subalterne
Ma certo credo che nonostante tutto questo sia giusto sottolineare come alcuni rischi di chiusura nella società politica quindi alcuni rischi anche di verticismo e di distacco
Dallo sviluppo composito e impetuoso della società civile dei movimenti di massa dei movimenti di partecipazione questo rischio questo rischio di distacco ci sia e credo che facciano bene i compagni del Partito Radicale sul piano politica anche teorico ad ammonire talvolta anzi spesso la sinistra dai rischi di una democrazia autoritario
Per quanto riguarda più da vicino il problema che oggi è in discussione cioè leggi di iniziativa popolare devono essere presentate dalla regione del Lazio noi giudichiamo importante questa vostra iniziativa vogliamo ricordare che del resto la Giunta ha già predisposto un testo di legge e lo ha approvato per quanto riguarda i referendum il referendum istituto ho referendum consultivo ciò non significa che noi non attribuiamo la stessi alla medesima importanza
Al referendum abrogativo e al referendum propositivo significa soltanto che si pensava di far
Le due leggi distinte una appunto riguardo alla tematica del referendum consultivo altre riguardo alla tematica
Dell'iniziativa popolare sia in chiave referendum abrogativo sia in chiave il referendum propositivo quindi ambedue queste leggi ho un'unica legge se alla fine si deciderà di fare soltanto una legge attuativa degli articoli dello statuto della stessa costituzione eccola
Si potranno essere fatte su questo non ci sono problemi del resto già il compagno Spinelli ricordava come uno dei punti qualificanti della intesa istituzionale
Sottoscritta dei partiti democratici alla regione del Lazio e appunto quello dell'attuazione di questi articoli dello statuto così come nello stesso programma di fine legislatura
Dei partiti della maggioranza regionale partiti di sinistra che oggi governano la Regione vi è tra i primi punti quello appunto dell'attuazione di questi articoli dello statuto e quindi del varo delle leggi di iniziativa popolare io credo però detto questo iniziativa poster sia importante anche perché può servire può servire da stimolo e da controllo diventa anche perché un'esperienza che per esempio io faccio i tempi di lavoro della Regione spesso sono anche troppo lunghi troppo faticosi e il la materia sulla quale si interviene molto vasta
Ci potrebbe essere potrebbe continuare ad esserci come dire una certa sottovalutazione di questo problema che invece va risolto rapidamente nel merito delle vostre proposte che noi abbiamo punto da qualche tempo che abbiamo attenta mente valutato ecco io posso dire che giudico e giudichiamo più in generale nel gruppo consiliare positive le proposte del Partito Radicale che nel complesso ci trovano d'accordo sui punti che credo forse siano anche quelli più qualificanti comprese le questioni che qui sono state ricordate proprio stasera nelle relazioni introduttive anche tutte le questioni relative al controllo relative anche Aelle quei meccanismi un po'soubrette sì che sono stati ricordati che altre regioni hanno voluto frapporre al all'uso diciamo più antico il più democratico
Dell'istituto del referendum
In più da parte nostra c'è la massima disponibilità al confronto solo con la nostra presenza qui stasera ma anche nel lavoro che dovremmo portare avanti nel corso dei prossimi giorni delle prossime settimane realizzare queste leggi come voi sapete il partito radicale con è rappresentato dal Consiglio regionale
E allora io credo anche facendo mia raccogliendo la proposta che è stata fatta dall'amico letta Cutolo
Che oltre a costituire un gruppo di lavoro alla Regione in questi giorni per approfondire tutta la tematica
E per fare una proposta organica non oltre la prossima primavera cioè questi mesi di marzo e aprile non andando oltre rispetto a queste scadenze credo che il gruppo di lavoro della Regione possa essere senz'altro integrato anche con la presenza di rappresentanti del partito radicali che appunto non hanno una rappresentanza in consiglio regionale
Del Lazio questo è il nostro impegno noi quindi vogliamo condurre questo confronti in maniera positiva unitaria ripeto siamo sostanzialmente d'accordo sulle questioni di fondo che sono state sollevate in merito a queste leggi o a questa legge che il Consiglio regionale dovrà approvare al più presto e ci auguriamo anche nuovi pur arrivando ultime o quasi ultime al traguardo dell'espletamento di queste norme statutarie
E costituzionali il lavoro che faremo nel Lazio il possesso di un lavoro positivo unitario che coinvolga ad un risultato utile ad un risultato buono
Allora il segretario nell'ordinamento
Ora credo che il partito radicale
Da una sala con Fini
Questo attorno ufficiale del Comune ed è la prima cosa
Riusciamo a capire il nostro incontro con i rappresentanti dei maggiori partiti rappresentanti dei rappresentati in Regione e che intervengo
Dopo l'intervento di grido qualificati perché si invita e che sono entrati nel la nostra proposta e si trovano essenzialmente dal bordo sulla necessità di approfittare questa legge da Buttiglione che si aspetta da nove anni
E però penso che Saddam può anche arrivare compariamo austera
E il rio riprenderà in altri temi tradizionali e quindi mi sia consentita anche impongono imminenti e io credo che non sia è stato già intentato il problema dei nominativi avvinta assente come dice Martinelli io penso che non si sì sono passati in realtà poi nord
Dall'inizio dell'attuazione delle regioni e di ammenda rispetto all'attuazione di alcuni articoli qualificanti dello Statuto regionale Perilli peraltro che la Costituzione
Sono passati nove anni e illazione ritrova trova Anna pochissime regioni al Molise e la Basilicata prenda stasera da Peppino anche all'Emilia ma in realtà tre o quattro perché tutte le altre regioni del tempo
Attuato icone dello statuto
E d'altra parte c'è sembra esserci una contraddizione in questo discorso perché stasera l'abbiamo visto Ecce homo nel senso devo dire quasi totale da parte delle altre forze politiche all'Arco mai cioè come mai questo assenso e come mai invece hanno Mirelli attesta rispetto a questa attuazione e infine io mi sono battuto più volte come giusto credo che si ponga una forza d'opposizione laddove
Dal presidente larga
In questi anni residente a Tuturano dice non valuta disinteresse da parte delle forze politiche denaro procura sono al governo della Regione
Ma io penso che quanto meno in corso di questi nove anni certamente a sperare che evidentemente cambi la realtà delle cose sia tentato senza dubbio di tutte e due le cose nata e di non voler e divisi in tre
Ah perché lo dico perché c'è una linea conduttrice credo quanto meno nella storia della Regione si parla ora molto di decentramento diceva giustamente il futuro questo è un problema molto più grande non è un problema soltanto di attuazione
Gli articoli dello statuto regionale un problema di partecipazione dei cittadini diventa alla vita delle istituzioni delle istituzioni locali problema di partecipazione quindi dicevo si è parlato molto si parla molto pudore decisioni
Ma decentramento autonomia da sei impegni partiti della sinistra sono state in Italia i banditi regionalisti i partiti che si battevano per le regioni conto trent'anni di governo democristiani avviso due governo di una politica nazionale accentrata accentratrice che nascondeva poi nei meandri del sottogoverno qualsiasi cosa agli occhi dell'opinione pubblica agli occhi dei cittadini e finalmente c'era stata una grossa svolta con la svolta che ricordavo comparto nel settantacinque quando
C'è stata questa esplosione attraverso anche un grosso meccanismo di partecipazione questa vittoria delle sinistre nella Regione Lazio che ha trasformato la Regione Lazio dalla regione fra le più brutte regioni bianche inondata in una grossa testa popolare appunto quel giorno del settantacinque
Quelle speranze del settantacinque però io credo che sia rimasta molto diligente ed è a perché penso che questi partiti regionalisti dibattiti della sinistra non si siano poi a loro volta regionalità ma soprattutto non hanno attuato una politica degli
Voglio dire evidentemente non si dovevano ripetere negli organismi locali e nelle istituzioni locali quello che è successo a livello nazionale si doveva anche andare
Di creare proprio per
Mantenere per far ridere sempre di più la partecipazione dei cittadini dei meccanismi diversi a livello locale ancora a maggior ragione cito degli esempi si ripropone dunque la lottizzazione Biribanti mi
In tutti i livelli magico dal Parlamento alle regioni al Comune e persino delle circoscrizioni addirittura nei comitati di quartiere dunque noi dunque si formi un organismo politico l'intervento nella vita politica del e dei cittadini per
Far pressione sulle istituzioni per essere presenti all'istituzione si ripropone dovunque la lottizzazione dei partiti non ce l'hai la possibilità o meno non è stata finora di partecipazione di trenta anni e questa è una grave mancanza cioè in realtà si oppure dal livello nazionale a livello locale fino all'ultimo gradino di partecipazione spontanea la lottizzazione dovunque non c'è stata eppure dico c'erano dei precedenti non voglio fare dei paralleli evidentemente ce sta
A Torino lamento evidentemente come ricordava Borgna non soltanto questa paura però che è uscita fuori negli interventi comunque di tutti no deriva non disturbare il manovratore diceva Borgna ampio meno no non disturba il manovratore perché poi in realtà questa grossa partecipazione potrebbe anche un po'dare fastidio potrebbe smuovere quadro politico gente
E quindi evidentemente non per non disturbare i manovratori soprattutto quando il manovratore era impegnato
Che si trova di fronte ai guasti provocati da anni di malgoverno democristiano e allora naturalmente ci sono stati dei ritardi
Ma questi ritardi nella partecipazione nella politica regionale
Sono molto più gravi sono molto più gravi perché una politica regionale nel Lazio non c'è stata non voglio dire che c'è una continuità fra la gestione democristiana della regione e la gestione della sinistra non è Quince l'ombra di continuità in un certo senso si può parlare la prova perché ricordiamo tutti negli anni passati quando la Regione Lazio non era ancora governata dalle sinistre l'esempio il motivo di discussione che erano perduti le regioni rosse le regioni russe i banchi della sinistra hanno da sempre ogniqualvolta
Si verificava una maggioranza di sinistra in talune regioni a prescindere dal giudizio politico che possono o non possono dare i radicali sul contenuto di quella politica regionale o locale di volta in volta
Erano politiche regionali che si qualificavano quanto politiche regionali avevano una loro identità precisa politica ecco questa dalla Regione Lazio non è successa il quadro che nascono spesso allora nella Regione Lazio una controfigura della politica nazionale è ancora oggi una regione Lazio una controfigura soltanto della politica nazionale non esiste una qualificazione politica dell'azione amministrativa e perché queste successe auditor veramente c'è una quantità incredibile che bisogna in qualche modo rompere non è possibile che le sinistre arrivando al potere in una regione che è più significativa di tutte le altre perché era peggiore nelle regioni bianche perché era dominata da secoli di questo segno dalla capitale del potere nazionale dei partiti nazionali eccetera evidentemente quindi dovere proprio qui doveva succedere una rivoluzione in questo senso ed è proprio qui invece che non è successo nulla non è sul
Su nulla la politica nazionale allora non certo di un certo segno e la politica nazionale oggetti un altro segno ma sempre una politica nazionale e di queste cose si pagano spinse pezzi
Sono ecco vogliono tornare su questo punto perché poi in realtà anche la grossa crisi che c'è stata nello scorso anno quando si sono verificate le elezioni a Trento e a Trieste è quando le liste autonomiste sono presentate quando c'è stato un calo delle forze politiche tradizionali della sinistra e della democrazia cristiana e con
Temporaneamente una ricerca da parte delle letture venti nuove forme di partecipazione ma comunque o qualche volta anche sbagliando
No ma comunque di nuove di nuovi simboli di nuove di muovere leggeri cerca di partecipazione
E allora è scoppiata questa grossa polemica ma che cosa succede c'è la crisi del qualunquismo non c'è più fiducia dei partiti eccetera eccetera sì pare no allora la grossa polemica i partiti romani fuori da Trieste fuori da Trento i partiti romani io penso che a maggior ragione nell'alta sì si debba temere da parte dei partiti della sinistra una risoluzione di di questo genere più che mai e a Roma
I partiti sono romani più che mai a Roma i partiti sono legati alle direttive della politica nazionale più che mai a Roma sono controfigure della politica nazionale tutti almeno la si mantengono gli equilibri intatti dal livello nazionale a quello locale
E questa cosa evidentemente deve finire perché ripeto poi se ne pagano respinse ma facciamo l'esempio poiché le circoscrizioni credo che sia il più eclatante c'è stato un servizio sul Messaggero due tre giorni fa diceva che il sessantacinque per cento dei romani
Non sanno nemmeno che cosa sia la circoscrizione quelli che sanno che il boss della circoscrizione la maggior parte dei casi pensano che sia della vecchia delegazione comunale che ha cambiato nome adesso si chiama circoscrizione sempre comunque continua a rilasciare documenti Biden
Italcementi sfigati di nascita più di questo i cittadini non sanno è vero non ci sono state le le elezioni circoscrizionali e questo fa do molto grave non si capisce come i cittadini dovrebbero conoscere l'esistenza dei delle circoscrizioni si non hanno nemmeno partecipato ad eleggerlo
Ma non si capisce però non non si ferma qui la cosa in realtà circoscrizioni non sono un protagonista politico non solo un interlocutore politico per il cittadino continueranno a sé così continuerà a essere ad essere semplicemente un
Un'espressione del decentramento burocratico che ora c'è e vanno maluccio giorno fra qualche mese andrà anche bene ma continuerà a essere semplicemente un decentramento Bureau e non ci sarà un livello locale circoscrizionale finché continua questo stato di cose realmente la partecipazione dei cittadini su che cosa continuare a parlare di partecipazione finché esistono queste realtà
E dico anche voi verrebbe
A livello comunale ecco la penso che il la rappresentazione migliore di questa politica regionale e si parla facendo ad esempio sul Wigan cui radicali penso siano molto legati ed è quello per esempio della programmazione
Genetica ecco in questa regione non si distingue nemmeno per un dato di produrre di programmazione eppure dico nel Lazio ce ne sarebbe un grosso bisogna non esiste programmazione in nessun campo ma soprattutto in quello energetico che mi pare che abbia potuto i cittadini
Nel Lazio fin dall'inizio
Mi riferisco naturalmente all'installazione della centrale nucleare di Montalto di Castro la partecipazione se io ne ho sentito parlare moltissimo perché poi seguito questi dibattiti sono tanti o meno dappertutto e va sicuro che era
Da una lode la partecipazione come lo discutiamo con i cittadini peccato che la decisione era già stata prevista accoglie disse la discussione a partecipazione sarda fare ingoiare il rospo mi pare che siamo ancora molto lontani e di nostro si trattava ma anche la Regione Lazio o la Giunta regionale Lazio pensa che le centrali nucleari e in particolare la centrale nucleare di Montalto di Castro sia quanto di meglio si potesse avere nell'ansia se a capo della Giunta regionale ci fosse stato un amico di Donat Cattin fosse uscito dicendo a una famiglia e di così non ci poteva succedere era quanto meno una scelta autonoma questa non è stata una scelta autonoma è stata una cosa passiva subiti dalla regione sconta subire i cittadini attraverso una partecipazione posticipata alla decisione e questo credo che sia intollerabile e questo che cosa dimostra questo fatto non vorrei dare delle cose senza dare dei dati di fatto la pensate al fatto che la zona nord del Lazio non è interessata solo alla centrale di Montalto è interesse ad esempio la più grossa concentrazione energetica che c'è in Europa
Che ci sarà se saranno realizzate tutte le centrali termiche e nucleari che lei nella previsto a
Civitavecchia esiste già una centrale da due mila megawatt è in costruzione una seconda a Montalto di Castro saranno molto probabilmente due unità da due mila megawatt di corsa se vi rendete conto nel raggio di sessanta chilometri ci saranno circa sei mila megawatt
Prodotti di elettricità installati la più grossa concentrazione energetica di tutta Europa è stata questa la Regione Lazio si apposta delle domande ma che io sa
No accettato passivamente tanto la centrale di Montalto di Castro quanto il con la concentrazione energetica della di Civitavecchia questa è una follia peraltro le
Già ci dice dei suoi programmi che previsti da un'altra centrale nucleare più grossa ancora mille duecentocinquanta megawatt assunte dell'ansia non si sa ancora localizzazioni ma è già prevista è possibile che la Regione non si chieda non chieda all'ENEL
A giorni chiarimenti non chieda cosa prevede per la localizzazione non vi è una sua risposta alla sua indicazione una sua programmazione
Evidentemente qua
Ma non esiste programmazione non esiste nemmeno qualificazione politica dell'azione amministrativa questo ripeto il punto centrale è il punto nodale
E della vita politica in questa regione
E il problema energetico non è non finisce tutto lì dico potrebbe esserci anziché delle soluzioni passibile ammettiamo che no non si possa poi in realtà prendere altre decisioni e io non credo che sia così perché poi il Molise è stato un esempio credo
Per tutti ecco in Molise c'è un presidente democristiano ma democristiano di ferro di quelli inquadrati no che ha preso una posizione assolutamente durissima su questo sarei citato e con lui tutti i partiti che fanno parte della Giunta ma tutti dal primo all'ultimo tutte le pelli d'e contrariamente installazioni centrali nucleari nel Molise sono state prese all'unanimità è una regione che per la prima volta è uscita fuori o messo fuori Scapin ha detto
E non gli andava bene no e pure si tratta del Molise che poi dico veramente e la regione più dimenticata tessuto sviluppata più emerge maternità
E dico questo non poteva succedere lancia mettiamo malore interventi in positivo è possibile fare delle leggi regionali programmi una programmazione soprattutto perché qui non si tratta di progetti di legge
Pretendiamo che dall'oggi al domani la Regione Lazio si metta a sfornare progetti di legge come panini evidentemente non è così però la programmazione quello che serve soprattutto in tema energetico più che mai
No N insegna dal momento che ci troviamo un blackout ogni mezzo minuto e a parte il fatto che è strumentale e di sicuro è dovuto alla non programmazione no e in questo campo più che mai sarebbe possibile intervenire anche con interventi positivi
Eppure vediamo quello che succede non solo a livello regionale ma anche a livello comunale dico Roma diventerà di sicuro uno degli esempi così di grande avanzamento perché la giunta comunale ha previsto il consiglio comunale ha previsto che il venti per cento degli finito che si andranno a costruire dovranno avere impianti solari dico vada questa ondata semplicemente allucinante del tipo in termini di programmazione edilizia di incentivi all'installazione di questi di questi strumenti di incentivi
A un certo tipo di edilizia non c'è nulla nome sarà la vetrina dell'energia solare rampa si sarà anche una mostra qui a Roma di tutti
Meccanismi per l'energia solare in realtà in termini di programmazione no nulla in termini leggi nulla
Su questo penso che in realtà in con quando il discorso dei referendum dell'iniziativa diretta si inserisce in un quadro di questa gente non si può averne paura non ci sarà nessuno che disturba il manovratore protegge evidentemente se questa è una cosa previste dalla costi zio se prevista l'iniziativa diretta da parte dei cittadini questo non può cambiare questo non può che rafforzare la democrazia in nessun caso c'è il disturbo del manovratore ma semmai c'è l'indirizzo c'è il binario il binario dritto in cui se il manovratore bravo riesce a stare in piedi se ma dove non è non è bravo poi cade ma voglio dire qui ognuno si assume i suoi rischi ma che in ogni caso dico di sicuro gli strumenti di democrazia diretta sarebbe un incentivo enorme echi
Altri esposizione innanzitutto identici guardi regionali dei partiti politici tutta la classe politica qui non ci sono appunti a qualcuno in particolare evidentemente ma di tutta la classe politica per andare verso una nuova direzione
Ancora
Meglio l'unica cosa che volevo sì mi sono segnata per interventi che ci sono stati sa dell'intervento di Spinelli che d'altra parte ha già ricordato appunto perché leggermente non accusa anima Invernizzi insomma spesso
Tutto bene siamo tutti d'accordo però stare attenti insomma non ne fate però perché poi si abusa perché poi non si sa che cosa succede facciamo un OLAF no scienza già nello Statuto regionale previsto che ci sia una consultazione l'anno io spero che per una consultazione l'anno si voglia intendere una consultazione cioè una chiamata alle urne l'anno su questo siamo perfettamente d'accordo mica ci costa ogni quindici giorni però serve per rispondere a quante domande e ballerini non è proprio possibile che ci sia una consulta una consultazione l'anno sono referendum perché allora facciamo un esempio che la Democrazia cristiana si sveglia presenta diciotto referendum che faccio amo aspettiamo diciotto anni prima di proporne uno di cui siamo impazziti non è proprio possibile quindi mi auguro che questa svista almeno si tratta di una svista dello Statuto regionale sia superata in qualche modo
E e dico veramente voi non non credo che ci si e non posti di preferenza cioè non viene al primo posto la legge di iniziativa popolare al secondo posto referendum consultivo al terzo posto referendum abrogativo io non penso proprio che si possa stabilire una scala di questa gente fa perché ride il referendum non può fare paura a chi è veramente nell'ottica della partecipazione dei cittadini portata un ragazzo devi far paura ad altri problemi ma di sicuro non alle sinistre che hanno uscì che hanno spinto per anni nella via della Regione intuizione e che a questo punto non possono ripetere l'esperienza disse ai quali ormai in questa città che vive solo di riflesso delle politiche nazionali
Il nome di questa sera dobbiamo prendere atto di una disponibilità mi pare effettiva probabilmente proprio per questo ritardo
Da parte dei rappresentanti dei partiti direi per esempio in particolare del discorso anche in cui ho colto mi pare sinceri scemi anche autocritici di Gianni Borgna e comunque degli spunti interessanti e quindi credo che potremo del verificare poi questa poi quindi in concreto cioè se in questo programma di fine legislatura finalmente perché sta al tram ci sono le elezioni avremo l'attuazione degli articoli trentanove quaranta ecco questo volevo solo dire una cosa per esempio che qual è stato detto questo punto è previsto nel programma di fine legislatura nell'accordo la maggioranza io mi ricordo che negli incontri anche con il segretario regionale socialista Spinelli e devo dire allora forse la nostra azione nostre cose sono servite era un punto che non c'era oggi questo punto ce ne prendiamo atto erano possiamo e non possiamo non prenderne atto che positivamente che ovviamente ci fa ci fa piacere eccoci fa meno piacere però dobbiamo essere fra chi e sinceri per esempio essere presi per il guru non ci fa piacere dal presidente del regione Lazio Santarelli perché se Santarelli pensa di avere a che fare con degli ingenui che ovviamente si sbaglia perché Santarelli un incontro che gli abbiamo richiesto c'aveva detto che la Giunta regionale aveva già un una legge un progetto di legge su le leggi di iniziativa popolare e sulle salite cosa è uscito fuori dopo cinque giorni facevamo un seminario al partito radicale c'era un signore che è venuto dice ma sono un funzionario della Regione Lazio un collaboratore e di questo ecco do atto di una sincerità a a Bormio alleva Colombini che hanno detto non abbiamo fatto su dobbiamo farlo ma ce l'hanno detto subito e questo funzionario che Venuto a questo seminario tra l'altro è un socialista e dicevo io sono un collaboratore all'assessore aveva combinino cioè referendum consultivo un progetto di legge per quanto riguarda l'istituzione dei comuni delle circoscrizioni ma sul resto siamo in alto mare ce lo dobbiamo ancora far c'è la volontà di farlo ma non c'è ecco Santarelli ci aveva detto che era stata approvata evade Coltro dove lo spedisco ovviamente non c'ha spedito nulla perché non c'è poi stirpe allora dico il presidente della Regione abbiamo avuto anche del diciamo gli scontri vivaci un Santarelli anch'io personalmente il proprio specificamente su questi punti e staterelli dice Varé l'ultima volta io non ce l'ha detto che domanda ovunque andiamo noi e ci sono Casini succedono i casini allora noi riusciamo a essere come siamo stati stasera credo dirette e civili addirittura quasi ufficiali in questa sala anche ovattati livelli al limite un po'troppi però casino altre a Santarelli dico anche in termini proprio di persona e non come i rappers intanto e poi al Partito Socialista rispetto a certi atteggiamenti di coglierlo piantiamo se continua Vigo poi sei poi si continua ad operare in questo modo e allora dice per concludere chi e verificheremo questa volontà di cui evidentemente siamo aperti a qualsiasi discussione e collaborazione sui contenuti riteniamo di andare avanti con questa spinta con la nostra petizione su questo punto ecco ovviamente se ci si chiede su questo la collaborazione un confronto di colori non possiamo che prenderne atto e non possiamo che prestare e questa collaborazione per quanto anche o riguardare le la stesura appunto di un progetto di legge per l'attuazione degli articoli trentanove e quaranta
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Sessanta
No
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