Politiche 2013: intervista a Gaetano Quagliariello sulle liste elettorali del Pdl

Radio Radicale abbiamo ora qui con noi il vicepresidente dei senatori del PdL Gaetano Quagliariello Presidente e Quagliariello diciamo così il parto delle liste delle PDL è stato piuttosto difficile
è un po'arto travagliato
Con taglio cesareo
Sì con taglio cesareo finale però alla fine devo dire che
L'infante venuto fuori che sanno grazie al cielo qual è la logica guarda
Prima cosa
Questa legge
Che
A questo aspetto
Che quasi deciso all'inciviltà e cioè che
Insomma fare le liste e quasi determinare l'elezione Quagliarello però l'avete votata voi sta leggi
Grande
Io le dico questo che ecco veramente questa legge piaciuta tanti
Io personalmente non l'ho votata anche il PD lei dice fissi sì ma non solo io personalmente non ho votato perché non ero in Parlamento non perché poi
In politica
Se si fanno degli errori non è che poi bisogna per forza differente chiarissima continuiamo
D'altra parte voglio dire ha fatto qualcosa per cercare di cambiarla in questa legislatura questo è il primo aspetto secondo aspetto perché ha preso difficile a cosa
E che io sono convinto le cose cambieranno stanno già cambiando il cambieranno ancor di più in questo mese
Ma è evidente che questa legge particolarmente difficile odiosa quando nel momento delle candidature c'è un'aspettativa di contrazione e non di ampliamento nella rappresentanza parlamentare
Perché evidentemente qui in questo caso c'è da mettere il più nel Medina
Terzo aspetto che però mi sembra il più importante noi avevamo due
Problemi il primo è quello di contemperare le diverse anime di un grande partito che non vuol perdere la sua vocazione maggioritaria e per questo vuol continuare a sperare di poter vincere queste elezioni
Il secondo aspetto e contemperare
Alcun aspettativa nell'opinione pubblica
Con
Il garantismo che è un tratto caratteristico di questo partito per cui dovevamo ribadire
La volontà di fare noi le liste e di non farcela imporre dalla magistratura ma d'altra parte tener conto anche
Della opportunità
E certe Terni datore per opportunità ripeto non fossero proposte
Presidente Quagliarello due domande la prima lei ha detto le aspettative di vittoria che il P.D.L. continua ad avere è pur vero però che per come si è candidato al Senato il no alla Camera e questo lascia sospettare che anche l'ex Presidente Consiglio sappia e diciamo così e molto difficile per il PdL stavolta vince seconda
Seconda domanda lei e passato comunque hanno del PD alla questo punto quali rapporti comune
No allora
Sulla prima cosa
Francamente non capisco c'è stato un momento sulla prima domanda c'è stato un momento della storia d'Italia
Dove i i leader andavano alla Camera il Senato era fondamentalmente una Camera di riflessione
E il dibattito politico si incentra Valli
Questo ormai un ricordo del passato le due Camere sono su un
Piano di parità
E spesso invece il centro della vita politica si è giocata al Senato è stato così nella legislatura nella legislatura due mila sei due mila otto e devo dire anche
L'ultima legislatura insomma forse le cose più rilevanti
Sono state fatte qui in Senato e d'altra parte la scelta di Berlusconi non è una scelta solitaria tanti altri liberali anche di altri partiti hanno
Hanno scelto il Senato se mi permette una battuta anche duro pur se fosse vero quello che lei sostiene bene visto che una schieramento e sostenuto a come l'iter un senatore a vita questo vuol dire che penso a quello a vita si è condannata a perder ecco non mi pare francamente che sia
Sostenibile
Sulla la seconda domanda riguarda volevo quel settore ecco vede
Io o ritenuto
Per un certo periodo che
La candidatura
Di
Monti potesse
Essere funzionale a riunire tutti quanti i moderati che a riaprire una partita io sono convinto che la caratteristica più importante
Del nuovo centro destra quello che è nato nel novantaquattro che di essere competitivo nei confronti della sinistra e di puntare a vincere non accontentarsi di testimoniare una identità
Questa opinione non era solamente mia era la stessa identica opinione di Berlusconi
Evidentemente
E qui evidentemente c'è stata anche un errore di valutazione non era l'opinione di molti perché molti invece di fare un appello I liberali invece di fare un appello ai popolari aspre ferito
Chiudere a destra sbarrare la porta a destra e diciamo proporsi come
Direi come il coinquilino di una maggioranza con la sinistra dramma metterà presente quello che è un po'complicato mettere assieme i populismi della lega separatisti anti europei con me una posizione di Governo europeo alla se devo escludo c'era un po'complicato
Se io guardo il quando sento la parola al populismo metto la mano alla pistola perché è un po'mi ricorda un po'forse la la prescrizione come si usava un tempo l'antifascismo specie di passe-partout che copriva tutto dal di appalti rifinizione ex nunc però voglio dire guardi sono d'accordo ma
In quel caso non si trattava nella unione dei moderati e se si fosse fatto un appello a tutti quanti popolare
Perché insomma ovviamente il discorso con la lega avrebbe potuto
Anche non esserci è diventato invece obbligatorio proprio nel momento nel quale
Questo discorso non si è voluto fare
Ma l'operazione di Montella spiegata molto bene
Qualche settimana fa Angelo Panebianco sulle
Sulle colonne del Corriere della Sera anziché sviluppare una logica bipolare quindi al punto raggruppare tutti quanti
I moderati per riaprire la partita anzi nemmeno i moderati tutti quelle persone che ritengono che questa sinistra abbia nel suo DNA qualcosa del vecchio partito comunista che ovviamente contrasta con il fronte della libertà
Questo era un discorso che si sarebbe potuto a sviluppare sviluppando anche quella dinamica bipolare maggioritaria ce la caratteristica della storia d'Italia dal novantaquattro invece lei diceva plus premiante
Professor Panebianco ha chiarito
Benissimo come l'operazione di Monte sotto un'operazione diversa e cioè quella di delegittimare il centrodestra e di dire il Governo in Italia può essere fatto solamente nemmeno da un centrosinistra manda un sinistra centro
Perché evidentemente chiaro
Che Bersani addendo la sono comunque egemoni con i numeri e Monti non può pensare che in un Paese nel quale c'è un partito che prende il trenta per cento e uno prende il quindici poi il Presidente del Consiglio lo faccia quello del cui con il quindici
Insomma e questo mi sembra l'abbia capito molto bene per usare il suo linguaggio non a caso sta salendo a compromessi con Vendola vediamo come se il Presidente Quagliariello vice presidente dei senatori del PdL per l'ascolto darà glielo dica