Presentazione delle idee e degli impegni della lista "Rivoluzione Civile" per dare all'Italia un governo di pace

Bene
Allora buongiorno a tutti una filosofia
Sì
Non so se gli altri giornalisti sono entrati tutti
Aspettiamo ancora un attimo
Ci siamo mossi dei punti
Bene
Allora buongiorno a tutti
Benvenuti a questa
Vostra
Questa nostra altra conferenza stampa noi
Appelli rivoluzioni civile transiamo una lista e un movimento politico che ha dei contenuti ha dei contenuti chiari elementi e dice parole chiare e nette
La nostra l'abbiamo detto l'ho detto fino alla prima conferenza stampa dalla nostra bussola che ci dai punti cardinali e la Costituzione
E e e
Gli articoli che rappresenta noi punti cardinali dal fra gli articoli ad attendere i punti cardinali
Dei devoluzione civile CS certamente l'articolo undici ecco perché oggi abbiamo voluto insieme a quadrotti infaticabile organizzatore la marcia la pace modo infaticabile organizzatore va vista anche un'azione civile
E abbiamo voluto fare una conferenza stampa programmatica sul tema della pace
è del disarmo ieri abbiamo fatto una conferenza stampa sul lavoro sono tutti temi sui quali noi siamo impegnati faremo più tardi una conferenza stampa sul tema della lotta alla mafia però poi la conferenza stampa sul tema
Nel dell'economia del del carico fiscale mal distribuito bene oggi parliamo di pace di disarmo perché noi riteniamo che anche su questo tema e su questo fronte si siano fatti troppi pazienti
E anche su questo tema e su questo fronte c'è bisogno della rivoluzione la rivoluzione che mette praticamente
L'Italia impieghi perché non abbiamo vitale alla rovescia militare che dovrebbe essere secondo la Costituzione soprattutto portatore portatrice Paese portatore di pace nel mondo è invece stato portatore di guerra
Interventi militari sono ripetuti che noi vogliamo
Che si cambi pagina definitivamente ecco perché anche in questo siamo rivoluzioni civile all'evoluzione della società civile dalla società civile come farlo pidiessini impegnato da anni
In questa in questo fatta che noi vogliamo tagliare le spese militari lo vogliamo bloccare tutti i programmi di acquisto di nuove armi
A cominciare cacciabombardieri F tre trentacinque voi vogliamo che spenga davvero attuato l'articolo undici lavoriamo che tengano immediatamente ritirate le truppe militari italiani dall'Afghanistan
Poi insomma vogliamo che l'Italia sia davvero soprattutto Paese strumento di pace vogliamo tornare a stimolare la cooperazione internazionale sui quali anche su questo si sono fatte troppi pazienti il nostro diciamo esperto battagliero Facco leggero Flavio Lotti vi dirà nel dettaglio quale quali sono le nostre nostri indirizzi programmatici tutto su questo
Grazie grazie Antonio e grazie anche a tutti quanti voi per essere venuti in questa che è la casa la prima casa di di evoluzione civile
Anche questo è un piccolo segno perché tante conferenze stampa si sono state sono state fatte in questi giorni in tante sale diverse
Questa cioè quella in cui parliamo del mondo la facciamo dentro a casa nostra perché se c'è una cosa che dobbiamo fare che rivoluzioni civile vuole fare
è quella di riaprire gli occhi dell'Italia sul mondo che ci circonda
Per fare che cosa è in la nostra agenda e l'avete visto anche con
Il gesto simbolico che abbiamo appena fatto che Antonio Ingroia appena fatto siglando
Il l'appello di di Amnesty International
La nostra agenda è l'agenda politica dei diritti umani e oggi voi avete una fotografia
Qui davanti a voi una fotografia di che cosa noi intendiamo per diritti umani ecco questo
Questo il diritto al cibo
è il diritto al cibo il primo grande diritto violato nel mondo il diritto al lavoro
Il diritto all'informazione
Il diritto alla cultura
Il diritto alla pace
Il diritto alla salute
Lo facciamo pubblicità il diritto all'acqua
E infine
Il diritto di avere diritti la nostra dichiarazione universale dei diritti umani un testo che è stato scritto pochi mesi dopo della nostra Costituzione
Quindi noi abbiamo una motivo in più perché in questi due testi ci sono vengono usate le stesse parole
Noi non usciamo da una
Situazione
Anzi vogliamo uscire da una situazione gravissima
Uno dei segni più evidenti del disastro in cui l'Italia è precipitata è anche proprio la perdita di credibilità vedi autorevolezza internazionale le responsabilità
Sono certamente del Governo molto del Governo Berlusconi ma anche i tecnici nominati dal Governo Monti hanno portano delle grandissime responsabilità ora mai l'Italia eh
Fuori dal mondo
Una visione miope
Un'agenda dettata soprattutto dei grandi gruppi economici finanziari come l'ENI e Finmeccanica
E una strumentazione profondamente inadeguata hanno provocato il declino internazionale dell'Italia e l'hanno messa fuori gioco noi oramai non contiamo nulla
Ma il dramma è che tutto questo ci impedisce di affrontare come dovremo i problemi degli italiani
E per questo continuiamo a a precipitare verso il basso noi vogliamo abbiamo bisogno di riaprire i nostri occhi sul mondo e per farlo
Abbiamo come dire vogliamo introdurre una nuova idea della politica
Noi non crediamo più che esista la politica estera e la politica interna perché oramai non c'è più differenza non c'è più barriere non ci sono più visti confini esiste una politica nuova
Non violenta
Fondata sui diritti umani e sulla giustizia che deve essere realizzata
Oggi noi
Ci ritroviamo
Qui a
Proporre a presentare
I nostri impegni male la prima grande innovazione che vogliamo introdurre
è quella
Che riguarda il metodo
Perché la crisi
E la perdita di rilievo internazionale del nostro Paese è così grave
Che non basteranno i proclami non basteranno le gli impegni avremo bisogno di
Adottare un metodo nuovo ecco perché noi oggi ci impegniamo a introdurre in Italia
Una una innovazione davvero straordinaria ne vogliamo aprire le porte del Parlamento e del Governo alla società civile responsabile
E perché anche qui c'è tutta una discussione da fare fanno tutti gran parlare di società civile siamo tutti società civile
Il problema è che c'è qualcuno che pensa solo a fare i propri affari
E c'è invece qualcun altro
Che si preoccupa di del bene comune che cerca di preoccuparsi del bene comune che fa del proprio meglio con gratuita mettendo a disposizione il proprio tempo e spesso anche le proprie risorse
Ecco noi non
Crediamo più che si possa affidare alla diplomazia ai diplomatici che stanno chiusi dentro la Farnesina o nelle ambasciate in giro per il mondo
Noi non possiamo pensare che affidare a loro il una nuova politica ci aiuterà ad uscire dalla
Dallo sprofondato in cui siamo finiti noi abbiamo bisogno di agire
Come sistema Paese
Questo è quello che noi ci impegniamo a fare perché nel nostro Paese ci sono tantissime organizzazioni tantissimi Gruppi
Giornalisti esperti
Organizzazioni missionarie del mondo del volontariato che tutti i giorni stanno nei luoghi dove si esistono i problemi e stando al nel cuore dei problemi hanno anche la capacità
Di indicare le soluzioni
Perché spesso le praticano
Quotidianamente nel loro impegno quotidiano
Ecco
è facile dire lottare contro la povertà
è facile dire che come gli abbiamo detto e diremo e ci batteremo per
Ripristinare ricostruire la cooperazione internazionale dell'Italia aumentare i fondi a disposizione per la lotta alla povertà e contro la morte per per fame il problema è come lo faremo dopo
Perché di soldi ne abbiamo avuto anche tanti in passato ora non più siamo all'ultimo posto della lista ma poi quei soldi non hanno prodotto quel risultato di cui il mondo ha bisogno
Ecco perché noi vogliamo attivare tutte le energie di questo nostro Paese e vogliamo creare un
Tavolo permanente un luogo una sede permanente dove ci sia ascolto
Dove ci sia ascolto non belle GA ascolto che non c'è mai stato
Dialogo dialogo vero perché noi spesso abbiamo incontrato una politica
Che sente ma non mi ascolta
Che ti guardano ma non si vede e non ti riconosce ecco noi invece vogliamo ascoltare
Riconoscere vedere e poi anche collaborare insieme
Su quali su quali temi beh innanzitutto c'è una ragione quando ci siamo incontrati con Antonio è è emersa e immediatamente perché Antonio il simbolo della lotta all'illegalità
E questa lotta all'illegalità non conosce confini
E allora io voglio ribadire che per rivoluzione civile la guerra e la miseria sono illegali
La guerra è vietata dal diritto internazionale dei diritti umani
E la povertà è la violazione delle primo grande diritto internazionale che il diritto alla vita e quindi noi ci assumiamo l'impegno di lottare contro questa illegalità
Internazionale che è dimenticata che è cancellata questa è la prima
Noi siamo i primi che presentano la propria agenda di politica internazionale di nuova politica direi
Aperta al mondo e sfidiamo tutte le altre forze politiche a confrontarsi sul merito dei programmi le vogliamo vedere dei dibattiti televisivi in cui si parli del Mali
In cui si parli della decisione che con un semplice ordine del giorno il nostro Paese ha fatto trascinando l'Italia è una guerra di cui non sa non si sa
Se e quando ci sarà una fine
No noi nonna non possiamo permettere che questa campagna elettorale venga ancora una volta condotta come se la crisi nostra si potesse risolvere guardando esclusivamente al nostro ombelico
I problemi nostri sono nati certamente hanno una buona parte a casa nostra ma sono nato io costruita
E noi abbiamo ben prima di arrivare a Bruxelles è saranno ma ha dovuto attraversare l'Atlantico ne abbiamo bisogno
Di costruire una politica nuova una politica che sappia frequentare abitare quei luoghi non per tenere un posto per sventolare
Sventolare la bandierina ma per
Essere capaci di far cambiare rotta a questa Europa e a questa comunità internazionale
Che guarda sempre e solo alle banche che si dimentica della vita delle persone e dei popoli ecco perché
Noi vi distribuiremo adesso voglio concludere vi distribuiremo un elenco di dieci impegni
Di dieci priorità la prima è sicuramente quella di lottare contro la miseria la morte per fame la seconda mi ha mi ripeto perché Antonio già
Ha già dico soltanto le parole chiave
Miseria Afghanistan F trentacinque mediterraneo Europa Medio Oriente Africa
Finanza diritti umani ONU queste sono le parole chiave del nostro programma un programma di cui però non vogliamo essere i rappresentanti
Noi vogliamo essere coprotagonisti insieme a tutte le persone le donne gli uomini per bene che in questo Paese questi problemi li affrontano tutti i giorni
Grazie
Bene grazie a tutti voi per me che non ci sia qualche domanda di qualcuno altrimenti
Passiamo accorpate
Tre sì
Affidata certamente alla nostra diplomazia ma una diplomazia innanzitutto
Che nuove l'Italia
E non agisce come agito fino ad ora tenendo fuori d'Italia
Noi abbiamo bisogno che le nostre sedi diplomatiche diventi non non
Di come dire gli uffici stampa di Berlusconi come sono stati fino a qualche tempo fa
Noi abbiamo bisogno che le ambasciate in giro per il mondo non si trasformino in uffici commerciali
Come ha cercato di trasformare il Governo Berlusconi lo abbiamo bisogno
Che lei case in Italia Ebea particolare le nostre case culturali
Che ci sono in giro per il mondo diventino lo spazio per far crescere le relazioni per che esistono già nel nostro Paese con tante parti del mondo vedete
Noi spesso parliamo del mondo quando attraverso i nostri confini entra qualcuno di questi problemi
E ci dimentichiamo che al di fuori del mondo
Al di fuori del nostri confini c'è un mondo di opportunità
Che noi non riusciamo accogliere e che quindi fanno male al nostro Paese quindi noi abbiamo bisogno certamente dei diplomatici della diplomazia ma abbiamo anche bisogno dei missionari
Dei volontari della cooperazione di tutti coloro che hanno competenze che si pone occupano
Per esempio sull'Afghanistan noi voglia ci batteremo per il ritiro immediato dall'Afghanistan perché questo vuol dire risparmiare settecento milioni di euro nel due mila e tredici
Settecento milioni di Euro ma noi contemporaneamente proponiamo che una parte noi diciamo almeno il trenta per cento
Rimanga in Afghanistan e aiuti le organizzazioni della società civile le donne è le le le forze democratiche che ci sono io sono stato a Kabul
L'anno scorso siamo stati lì e abbiamo visto una realtà straordinaria che dodici anni di guerra
Hanno costantemente ignorato ora noi ci stiamo preparando per andare via da quel Paese ma lasceremo un disastro noi non vogliamo lasciare un disastro abbiamo dei debiti nei confronti di quelle persone
Ma per cercare di saldare qui debiti abbiamo bisogno di muovere l'Italia di muovere tutte le energie migliori del nostro Paese
Qui Antonio prima di concludere vorrei anche dire che ci sono diverse persone che vengono da diversi mondi con i quali abbiamo lavorato in questi anni c'è anche un rappresentante se posso dire
De dei militari con il quale abbiamo
Associazione scusate il nome dell'organico
Ha solo di poco con il quale abbiamo una grande preoccupazione perché per comprare questi e trentacinque il Governo vuole licenziare quarantatré mila persone quarantatré mila persone
Questa è la decisione di comprare gli F trentacinque porterà a una riforma delle forze armate che noi contrasteremo
Con la non violenza Candiana ma con
Voi no voi sapete che non violenza
Si scrive un'unica parola senza il trattino perché non è il contrario della violenza è qualche cosa è un'energia positiva ed è carica di forza e di determinazione
Che noi contrasteremo quella riforma perché pensiamo che bisogna sempre e comunque investire sulle persone e non sulle armi e lo faremo anche con quei militari che si rendono conto che non è possibile mantenere
Un'armata Brancaleone ma che allo stesso tempo diciamo le cose si fanno rispettando sempre la dignità e il lavoro e la professionalità delle persone
E quindi insomma prego
Per intanto che io potrei dire quello che abbiamo fatto che stiamo facendo adesso diciamo perché il io vorrei che fossimo giudicati non sulle promesse ma su quello che abbiamo fatto e stiamo facendo
Allora intanto ci siamo opposti a che con un colpo di mano si violasse per l'ennesima volta l'articolo undici della nostra Costituzione camuffa andò
Quel la partecipazione logistica e sostegno logistico con che invece è un vero atto il primo passo di una cooperazione militare la seconda cosa Hoecke bisogna
Parlare innanzitutto con coloro che i mali lo conoscono
Con coloro che in una l'Africa la abitano
E se noi andiamo ad ascoltare il loro per esempio oggi ritorno citare e mi perdonino i missionari perché non sono i soli certamente ma sono diciamo tra quelli più attenti perché presenti in quei luoghi loro dicono che con la guerra non si risolverà alcun problema
L'abbiamo già visto in Afghanistan il terrorismo non si sconfigge con la guerra si sconfigge innanzitutto risolvendo il problema è il primo problema lì
è il problema dei Tuareg un problema pluridecennale che la comunità internazionale non ha mai voluto affrontare e che Sant'così
Aveva strumentalizzato per cercare di liberarsi di da Gheddafi al punto tale che è è ricca ha lasciato a i Tuareg tutte gli armamenti pesanti che hanno potuto riprendersi
Al momento della caduta del del regime
Ora abbiamo un nuovo Governo in Francia Olanda che ha cambiato la politica anche
Che nel frattempo però in mezzo ai Tuareg che si sono in forte infiltrati anche altre formazioni che stanno distruggendo quel nuovo quel movimento
Legittimo e non non del non dimentichiamo che i confini di abbiamo tracciati noi con una matita su una cartina geografica
Quindi il problema è risolvere il problema dei Tuareg uno secondo Up affrontare il problema della miseria
Che c'è in quel Paese in quei Paesi dell'Africa in generale in maniera particolare ne sarei terzo
Liberarci di quel conflitto di interessi che purtroppo vizia ancora una volta l'intervento francese perché se i francesi sono intervenuti
Perché nel Niger non minimali ma nel Niger ci sono le le miniere di uranio che riforniscono lo oltre l'ottanta per cento la l'approvvigionamento energetico francese
Il Niger eccome
E l'Arabia Saudita per gli Stati Uniti
Per per la Francia e e e siccome così il rischio è quello del contati gioco a un certo punto landa deciso che al momento di tagliare e non si dica che l'ha fatto in nome della Richter dichiarazione dell'ONU del venti dicembre
Perché non è assolutamente vero quella dichiarazione di dell'ONU prevede tutt'altro tipo di intervento
Quindi nessuno in Italia si permetta
Di citare quella risoluzione perché siamo veramente
Nel nella falsità più totale
Bene
So bene o male
Grazie a tutti
Grazie intenzioni