Incontro con la stampa al termine della visita al Carcere di Taranto di una delegazione della Lista Amnistia Giustizia Libertà

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Abbiamo visitato il carcere di Taranto con Sergio D'Elia e Anna Rita Di Giorgio
Una cosa che possiamo dire perché è un'eccezione in tutta Italia che qui
è l'unico posto a quel che mi risulta dove le funzioni la magistratura di sorveglianza
La magistratura di sorveglianza però deve fare i conti che applica molto le misure alternative deve fare i conti
Con una struttura che non per colpa del direttore o del comandante ma per colpa dell'Amministrazione centrale cioè dello Stato è completamente illegale
Pur avendo una capienza regolamentare di duecento posti
Al ministero truccare i dati dicono che sono
Trecentotrenta in posti regolamentari in realtà qui ci sono cinquecentosessanta detenuti quindi siamo fuori da ogni regola
Inoltre i detenuti non hanno la possibilità
Di lavorare seppure qui si lavori di più che in altre carceri
Se non in numero limitato ci sono trecento casi psichiatrici
Moltissimi tossicodipendenti il quaranta per cento non abbiamo fatto una visita già l'anno scorso in agosto
E qualcosa è migliorata nel senso che sono stati stanziati dei finanziamenti per esempio per
La caserma degli agenti ma deve essere assolutamente ristrutturata per esempio la
La sala colloqui che è totalmente legale ancora con il nulla muretto divisorio quindi
C'è uno stato di totale illegalità però come lista amnistia giustizia e libertà ci teniamo a sottolineare che non è solamente il carcere ad essere illegale
Abbiamo lo Stato che è costantemente condannato dalla Corte europea per l'irragionevole durata dei processi
Noi abbiamo in Italia oltre i dieci milioni fra procedimenti penali e cause civili pendenti abbiamo un Paese in ginocchio
Dal punto di vista della giustizia e se non risolviamo questo problema come noi proponiamo con la lista
Amministrativi a giustizia libertà il nostro Paese è destinato alla rovina e al declino ci auguriamo
Che la classe dirigente rientri nella legalità e nella democrazia
E finalmente decida di agire di risolvere questo problema
Anch'Rita Bernardini deputata radicale
Per Radio Radicale possiamo continuare questo incontro che ci sono comunque anche un giornalista della carta stampata tanto di Taranto oggi che vuole sentire in maniera più articolata alle ragioni di questa nostra visita
Insieme a me che sono Sergio D'Elia c'è anche lo ricordava Rita
Alla vita di Giorgio che ci ha accompagnato in questa ennesima visita ispettiva in un carcere peraltro che ha dato il suo contributo acché la lista amnistia giustizia libertà fosse presente
Alle elezioni perché sono stati detenuti che hanno firmato la lista
Centoventi
Ora il problema si tratta di tradurre questo
Questo sostegno che la lista
Sia presente in in voti io dico una cosa da questo punto di vista poi doveva dare la parola anche agli altri sono insieme a me Giuseppe De maltese
Che è candidato al Senato e che da almeno dieci giorni indossano credo che solo porti anche quando va a dormire questo
Uomo sandwich con il cartello davanti e didietro il ventiquattro venticinque febbraio alla Camera il Senato vota lista mi stia giustizia libertà Giobbe una massa anche lui candidato al Senato e Anna briganti candidata alla Camera
Dei deputati per in realtà noi oggi abbiamo svolto una sorta di servizio civile democratico
Per tentare di recuperare una carenza assolutamente inaccettabile
Che è quella della conoscenza portata in maniera non burocratica ma capillare ai detenuti della loro diritto
Li esercitare il voto alle elezioni politiche
Se si fa l'eccezione del carcere di Lecce dove
La direzione del calcio dottor Fullone a messo nelle condizioni detenuti davvero di poter votare perché
Hanno fatto una sorta di cella cella di informazione fornendo
I documenti necessari perché il voto fosse effettivamente esercitato nelle carceri che abbiamo visitato Brindisi Trani dove siamo stati ieri anche quello di Taranto vero hanno
Davvero si conta poteva contare sulle dita di due mani detenuti che avevano espletato gli adempimenti necessari per esercitare il diritto di voto
E cioè visto che siamo a Radio Radicale e che nelle carceri ci ascoltano i detenuti sono due
Intanto la richiesta
Di
Voto di poter votare secondo importantissima in questo caso siamo sapeva nessuno praticamente nessuno che devono essere entrare in possesso della tessera elettorale
Ebbene la tessera elettorale alcuni se la sono fatta mandare dai parenti altri non fanno i colloqui non la possono portare Berno ha testé letto e si può ottenere anche chiedendo al direttore
Il duplicato della tessera che il delitto direttore può chiedere deve anzi chiede perché la legge lo impone I Comuni di residenza dei detenuti
Non è che voto non solo i detenuti di Taranto qui siamo a Taranto i detenuti di Lecce se il calcio di Lecce possono dare tutti i detenuti italiani che siano in queste carceri e il direttore tenuto a chiedere
Ai Sindaci dei Comuni di residenza l'attestato o il coniuge duplicato della tessera elettorale
Facendo il cella cella che abbiamo fatto noi già abbiamo informato i detenuti di questi perché è importante questo
Molti detenuti non sapevano neanche del loro diritto perché per il solo fatto di essere finiti in cella in un carcere
Pensavo di averlo perso questo diritto certo poi ci sono quelli che l'hanno perso legalmente perché
Hanno subito con la sentenza l'interdizione dai pubblici uffici ma la stragrande maggioranza dei detenuti e ancora titolare di questo diritto democratico
E se le lo si esercita io credo che sia il primo grado il primo passaggio non solo per considerarli cittadini a tutti di affetti
Ma anche come dire per il loro reinserimento sociale che innanzitutto secondo me deve essere il reinserimento
Costituzionale e democratico soltanto se si è consapevoli che anche queste persone questi cittadini
Hanno questo diritto fondamentale umano civile e politico da esercitare io credo che sia il primo passaggio per poter poi parlare davvero di un possibile eventuale e futuro
Reinserimento nella nella società abbiamo svolto ripeto questo servizio civile e democratico oggi
Attraverso Radio Radicale chiediamo a tutti i detenuti di rivendicarlo questo questo loro diritto
Io mi fermo qui però vorrei sentire intanto Anna Rita che è stata con noi nella visita e poi anche i nostri candidati anche non è che avete perso anche voi i diritti civili e politici all'informazione del conoscente Antoine
Fatemi fare la tarantina io ci tengo a dire che è importante
Riconoscere il lavoro che è stato fatto dei deputati radicali in tutti questi anni
E ci tengo a dire che sono stati gli unici che come gruppo
Sia alla Camera che al Senato hanno votato no non solo al decreto i vacche come Marco Pannella
Ha ben descritto è un decreto eversivo
Ma anche al primo anche avevano chiamato il primo decreto IVA quello di ottobre dello scorso anno
Divisi dello dello scorso anno
E che cosa faceva quel decreto stanziava quattrocento milioni di Euro togliendoli al Protocollo di Kyoto è a rischio di ore idrogeologico
Per darli al porto di Taranto quindi neanche alla città di Taranto all'Ilva ma alle infrastrutture ai due terzi di quella di quella di quello stanziamento andavano infrastruttura
E come tramite un commissariamento quindi il problema principale di Taranto che proprio la mancanza di legalità la strage di legalità che è stata fatta in tutti questi anni
Loro pensavano di risolverla con un commissario che deroga la legge secondo
Per per legge appunto e quindi un decreto di necessità ed urgenza fatto ad ottobre è il commissario è stato nominato due mesi fa quindi questa era la Lalla urgenza anche che avevamo
E per qui i deputati radicali sono stati gli unici a votare contro
Questo sulla base di una lotta che diradati da più di diventare mio proposta lo presenti un comizio di Pannella nel novantatré che diceva qua bisogna riconvertire illibata bisogna fare altro
Se l'avessimo fatto già da allora non ci saremmo trovati
Oggi in questa in questa situazione
Ci tengo a dirlo anche per tutte e i cittadini di Taranto che in questi giorni vengono o insomma ma massacrati di manifesti abusivi che sono piani piani per la città soprattutto dai candidati che sono appunto i candidati di Taranto
Ecco non non è necessario per forza esterni tanto per difendere questa città
E il lavoro che è stato fatto dai deputati radicali in particolar modo dalla deputata di Sabetta Zamparutti in tutti questi anni lo dimostra basta andare sul ti sito della Camera open poi sta a vedere
Appunto il lavoro gli lavoro che che hanno fatto per cui un'attenzione questa lista la lista di scopo per la miss di ATV DOP però anche appunto Perra o per l'ambiente ma soprattutto per un ripristino della legalità
A cominciare dalla città di Taranto
L'orologio buona Massa
Io sarò molto più breve per
Collega precedente io vorrei fare solo il precedente un appello non solo a livello locale ma anche a livello nazionale di non dimenticare mai
Quella che è stata la forza radicale in tutti questi anni
L'unico movimento che riesce a ad avere forza sui diritti dell'uomo rimaniamo esclusivamente soltanto noi al di là delle problematiche legate
All'amnistia giustizia ma parlo soprattutto di libertà libertà di vivere in libertà di come vivere
Soprattutto non dimenticate avere la forza abbia avuto in tanti anni per queste cose
Grazie al giogo una massa Giuseppe De Matteis
Candidato al Senato
A tutti gli ascoltatori un appello a tutti gli ascoltatori di Radio Radicale di mobilitarsi di mandare messaggi messaggi né di telefonare in tutt'Italia a far conoscere le lotte radicali
Come se fosse come sarebbe l'Italia se non ci fosse una radicale
Immaginate come sarà dopo il venticinque febbraio se non ci sarà la rappresentanza radicale alla Camera o al Senato per cui un abbraccio forte a tutti i compagni e agli ascoltatori di Radio Radicale
Di mobilitarsi è far conoscere le nostre lotte e votare
Per la lista amnistia giustizia libertà
Volevo
Alla fine di questa conferenza stampa che
Siamo al momento vede presenti Radio Radicale un giornalista Taranto oggi
Volevo proprio soffermarmi sul problema della giustizia in Puglia perché
Perché andando a riprendere i dati nazionali scopriamo che in Puglia si trova la Puglia si trova penultima in classifica
Ed è una classifica in negativo per
Numero di procedimenti penali pendenti cause civili pendenti
Cioè qui abbiamo o un procedimento penale o una causa civile pendente ogni una virgola cinque famiglie
Quindi questo ci rendiamo conto che siamo allo sfacelo chi va peggio in Italia solo la Campania dove c'è un procedimento penale o una causa civile pendente
Ogni una virgola uno famiglie
La media nazionale di una un procedimento penale a causa civile ogni cinque virgola sei famiglie quindi diciamo che stiamo parlando di due Regioni
Che si trovano agli ultimi posti da questo punto di vista e questo significa
Che è più difficile far camminare l'economia
è più difficile anche a vere e sicurezza
Perché i magistrati hanno le scrivanie piene di vecchi procedimenti e non perseguono come dovrebbero nei tempi che ci impone l'Europa i nuovi procedimenti penali
E questo ritengo che sia molto grave noi nelle galere incontriamo centre di più persone che magari si erano rifatte una vita lavoravano e che entrano in galera perché è arrivata la sentenza
è arrivato a sentenza un processo vecchio di anni
E quindi devono scontare la pena nel momento in cui si sono reinseriti nella società
L'ultimo dato che volevo sottolineare ieri noi siamo stati anche a Trani
Ecco lì è voce unanime dei detenuti dire che la magistratura di sorveglianza non funziona
E e va be'a Salerno
Alcuni detenuti avevamo definito la magistratura di sorveglianza un promotore ed esecuzione credo che a Trani ci troviamo grossomodo agli stessi livelli
E e il paragone corre subito con invece la città di Taranto dove abbiamo unico caso in Italia una magistratura di sorveglianza oggi vedevo i dati della centonovantanove qui in duecento sessantasette casi
è stata concessa la legge centonovantanove che consente di scontare gli ultimi diciotto mesi di detenzione I domiciliari
Nelle altre carceri si misurano nel sulle dita di una mano o poco più
E e anche le altre misure alternative qui sono concessi sono concessi i permessi a decine e per molti giorni e i detenuti rientrano tutti in carcere quindi questo vuol dire che c'è anche fiducia
Che un percorso riabilitativo che per quanto difficile in un carcere come questo
Sovraffollato comunque è in moto
E purtroppo ripeto se in Italia non risolviamo questo problema che è un problema sociale innanzitutto di legalità
Della giustizia io credo che siamo destinati stiamo sul
Limite di un burrone
è un problema che
L'Italia non ha voluto risolvere per decenni e adesso i nodi vengono al pettine anche perché cito troviamo a confrontarci con un'Europa dove le cose funzionano meglio che da noi
Ne siamo puniti
Non solo per le condizioni di detenzione inumane degradanti adesso con una sentenza pilota ma siamo puniti severamente per l'irragionevole durata dei processi ci auguriamo che la politica
Speriamo anche con la nostra presenza risolva finalmente questo problema e lo prenda di petto è un problema di democrazia e di legalità