Speciale giustizia: scritti di Moro trovati in un ex covo BR

Buon pomeriggio eccoci all'appuntamento con la vetrina dello Speciale giustizia di che cosa ci occupiamo quest'oggi nella cronaca giudiziaria di radio radicale
Saranno due programmi
Diversi questo di oggi pomeriggio quello della sera alle ventuno con ogni probabilità resteremo in quella lavoro di cronaca minuta dell'attualità processuale
Intorno almeno a due processi che
Stanno in fasi diverse
Ai due capi della penisola il processo di appello contro Cosa Nostra il maxiprocesso di Palermo che sta arrivando la sentenza e stavamo ascoltando nelle precedenti puntate dello Speciale giustizia
Un'arringa
L'arringa dell'avvocato Salvo in difesa di uno degli imputati chiamati in causa per un grosso traffico di droga con risvolti internazionali Leonardo Greco di questa arringa cioè che sta ancora da ascoltare qualche passaggio che
Salvo novità del pomeriggio
Torneremo a completare questo lavoro di documentazione questa sera alle ventuno così come con ogni probabilità ci occuperemo anche di un altro processo giunto a Venezia ad una fase invece di escussione testimoniale dopo aver ascoltato tutti gli o parte degli imputati
Il processo per un traffico di armi fallo L. P. l'Organizzazione per la liberazione della Palestina e le Brigate Rosse con un ruolo a dir poco ambiguo ma che i giudici dell'ufficio istruzione di Venezia ritennero
Degno di sanzione
Penale da parte dei vertici dei servizi segreti italiani
Nella loro gestione immediatamente successiva all'epurazione dovuta alla ritrovamento negli elenchi della P due dei vertici dei servizi stessi si parla dunque in questo processo del
Della gestione Lugaresi dei servizi segreti quella che segue alla gestione Santovito e precede la gestione dell'ammiraglio Martini che ancora si protrae
Questo dunque l'argomento con ogni probabilità dello speciale di questa sera alle ventuno
Per quel che riguarda invece il materiali oggi noi abbiamo due notizie dalla attualità proprio della giornata che vogliamo proporre sotto forma di intervista
Con alcuni protagonisti di due vicende
Avete già avuto notizia della sentenza della Suprema Corte a proposito della vicenda del processo per risarcimento intentato da Enzo Tortora è poi proseguito dei suoi eredi nei confronti dei magistrati che Enzo Tortora arrestarono rinviarlo a giudizio a giudizio e condanne erano in primo grado
Di questa sentenza che è di oggi ci siamo già occupati nel corso di una programmazione di radio radicale vi faremo ascoltare in un passaggio del convento dell'avvocato degli eredi di Enzo Tortora Giandomenico Caiazza nel corso proprio di questo programma
Restiamo invece nella prima parte di questo programma al ad un altro argomento che domina ancora oggi le pagine dei quotidiani e dei settimanali
La vicenda i misteri del covo di via Monte nevoso la rocambolesca scoperta dei documenti e delle lettere dei e degli appunti sia pur fotocopiati di Aldo Moro
E dunque la necessità
Per molti versi di andare a scavare su quella prima operazione compiuta il primo ottobre del mille novecentosettantotto dai carabinieri del Nucleo speciale di Carlo Alberto Dalla Chiesa nel covo brigatista dove vennero arrestati Bonisoli Azzolini e Nadia Mantovani tre personaggi di grande
Rilievo nell'organigramma dell'epoca delle Brigate Rosse e dove però quei documenti non vennero ritrovati per poi rispuntare fuori per poi rispuntare fuori nelle nei giorni scorsi con gli esiti dirompenti che sappia bene
Andando a riesaminare
I giornali dell'epoca successivi nelle settimane alla irruzione nel covo di via Monte nevoso
Si scoprono due cose una diciamo così di carattere generale quella operazione immediatamente dopo il suo compimento scatenò una serie di
Illazioni di perplessità
Vi fu chi visse che appunto già all'epoca
E scrisse anche che forse tutto quello che da dal verbale di perquisizione risultava essere stato ritrovato non era l'interezza dei materiali presi dalle dai carabinieri vi furono delle polemiche
Ma a parte questo alone di mistero che circondo l'operazione non si andò poi molto oltre abbiamo già ricostruito tutta la vicenda anche delle proteste dei brigatisti rossi stessi che dicevano
Ma dal verbale di perquisizione risultano mancare cosa che noi sapevamo esservi
E tutto questo poi lo abbiamo ricostruito anche attraverso i le deposizioni proprio di Azzolini e di Bonisoli due capi delle BR arrestati e via Monte nevoso che abbiamo poi ascoltato riprendendo le dall'archivio di radio radicale
C'è più
Un'altra vicenda che pure merita che può apparire una vicenda minore ma che pure merita in qualche modo di essere segnalata agli ascoltatori
Perché nell'ottobre del mille novecentosettantotto succede una cosa
Negli uffici giudiziari di piazzale Clodio a Roma
La procura generale cioè diciamo così molto rozzamente l'istanza più alta
Per quel che riguarda la gestione della pubblica accusa nei procedimenti penali
Avvocato sì
Le inchieste sulla vicenda Moro
Cioè dice
Questa inchiesta per la sua delicatezza
Ritengo la procura generale ritiene di dover prendere direttamente sotto la sua gestione e il procuratore generale della compresso la corte di appello Pascalino all'epoca appunto reggente l'ufficio fa anche un'altra operazione
Dice però siccome
Questa inchiesta necessita anche di
Magistrati che la giunge gestiscano in modo particolarmente specializzato facendosi forti delle loro particolari conoscenze del fenomeno
Io chiedo che due magistrati della Procura vengano pro-tempore spostati dalla procura al mio ufficio alla Procura generale per poter condurre le indagini
Uno di quei questi due magistrati uno dei due era Domenico Sica
L'altro era Claudio Vitalone
Magistrato già all'epoca al centro di una serie di polemiche
Soprattutto per i suoi rapporti veri o presunti ma Dapporto un qualche rapporto politico Vitalone se non altro inseguito lo deve aver sviluppato visto che ora e addirittura incarichi governativi milita nella corrente andreottiana della Democrazia Cristiana e dopo essere stato eletto anche al Senato
Uno dentro l'altro ieri l'altro magistrato gli appunto Claudio Vitalone che era però già entrato in conflitto con un magistrato della procura generale
Il
Pro sostituto procuratore generale Cesare D'Anna
Già prima di tutta questa vicenda del mille novecentosettantotto aveva presentato degli esposti nei confronti di Vitalone
Accusandolo di una serie di atti a dire di danni assolutamente contrari alla
Al allo stile che un magistrato deve tenere anche come stile di vita e come rapporto appunto con le i personaggi politici rapporti ai quali Vitalone era accusato di indulgere un po'troppo
Dunque nell'ottobre del settantotto Claudio Vitalone viene investito dopo la vocazione della procura generale ancora di portare avanti le indagini su Moro
Resta questo problema un problema di polemica con un magistrato abbastanza solo abbastanza isolato
Ritenuto un magistrato molto retto molto onesto forse anche troppo dice qualche
Suo detrattore ma in ogni caso un po'rompiscatole che sulla vicenda di vitellone
Assunto pro tempore la procura generale pianta un'ira di Dio
Minaccia dimissioni rifiuta di stare nello stesso ufficio con questo con questo suo collega con cui non vuole avere a che fare
C'è incuriosito questa storia che di cui c'è traccia in un articolo in una intervista di Panorama che data al sette novembre settantotto Cesare D'Anna
Viene intervistato da un giornalista ed Andrea Barberi
E il titolo dell'articolo è nel nome del padrino perché Claudio Vitalone notoriamente legato ad Andreotti è stato improvvisamente infilato nell'istruttoria Moro questo il sottotitolo
La data di Panorama è del sette novembre mille novecentosettantotto allora forse anche questa storia medica in qualche modo di essere ricostruite noi siamo andati a cercare il giudice D'Anna Laura magistrato in pensione
E questa storia ce la siamo fatta raccontare quello che molto gentilmente acconsentito di rispondere a qualche domanda sentiamo che ci ha detto
Otto quando
L'inchiesta Moro passa di mano passa dalla procura la procura generale cioè precisamente cose può ricostruire per gli ascoltatori che cosa succede
Succede questo io non so con precisione in che poca è quale giorno
Procuratore generale Pascalino decise di avvocati che il processo dalla procura della Repubblica eccetera
Lo so con certezza che in un dato momento io mi accorsi che al mio ufficio procura generale e la corte di appello era stato
Assegnato in maniera amo fa un magistrato che era della Procura della Repubblica
Dico in maniera Moffa perché
In genere quando c'è un'applicazione o altro di un magistrato gli uffici da un ufficio all'altro
Si procede alla verbalizzazione cioè si si forma si crei un verbale di presa di possesso questo verbale non può mai fatto o si sarà sì fu fatto fu fatto dopo molto tempo dopo che il giudice della procura della Repubblica passo alla procura generale ci con questo giudice col quale io ripeto non ho nessuno
Nessuna sentimento o risentimento personale però con questo giudice io avevo dei contrasti perché non lo ritenevo adatto e e fosse degno di fare il magistrato e e NTA beh mi avevo parlato ne avevo scritto su di un
Dal settimanale il pensiero nazionale
E quindi c'era un evidente contrasto tra me e questo giudice e allora io
Spiega scrissi al procuratore generale specificando che non potevo che non vede più
Allo se subisce in cui
A a arrivava questo magistrato
Siccome procuratore generale non mi diede ascolto io me lasciai l'ufficio
Ex abrupto
Però nel contempo
Specifica notifica al Consiglio superiore il mio comportamento perché spiegando anche naturalmente i motivi di avevano spinto a questo gesto il giudice di cui parliamo la situazione il tempo queste nell'ottobre del mille novecentosettantotto e il giudice Vitalone sì circa il giudice Claudio Vitalone
Giudice Claudio Vitalone cinque col quale ripeto io non ho mai avuto sentimenti di carattere personale
Ecco che si arriva a voi a queste
Questa presa d'atto da parte del CSM di questa situazione che si vede sì il CSM per esatto del del chiesto dell'atto compiuto dal procuratore generale
Impose di
L'avvocato questa applicazione
Sì poi
Naturalmente il procuratore generale obbedendo
Alle disposizioni e il Consiglio superiore pensò bene di kamut anche l'applicazione in un'altra forma adesso non ricordo quale fu ma insomma somalo pennelli lo tenne a lì è il Consiglio superiore ancora una volta smentito procuratore generale
Disponendo che anche quest'altra forma era illegittima
Il procuratore generale Pascalino non ne vuole sapere in nessuna maniera
E trattenne righe Tallone
A tutti i costi anche a costo
Di
Perde la la grande fiducia che io arrivi Luís che poi divenne esce est grande sfiducia e dieci stigma
Fiducia sfiducia e ti si stima che io concretizzati in cinque missive certamente non elogiativa anzi gran gravemente offensive rivolte al spedite il ricevute dal procuratore generale Pascalino senza nessunissima reazione
Ecco poi cioè tutta la vicenda dei suoi rapporti processo e mi reco costretto a mettersi in aspettativa ed è dei problemi per questa sua presa di posizione io ho avuto dei problemi perché sei mesi io non mi sentivo in condizione di potere
Per citare le mie funzioni con la serenità necessaria a anche esercizio naturalmente a dire perché la magistratura e allora mi misi in pensione mi misi in pensione e per naturalmente leghe
Legittima questa mia assenza dall'ufficio mi sottoporsi a al a giudizio di due professori di due medici
Adesso non mi ricordo i nomi e i quali tutte e due dichiararono che io non era in condizione non
Italia in nome in quel momento non era in condizione di esercitare le mie funzioni e che aveva bisogno di tranquillità mentale
Ecco poi la sua situazione in realtà si si risolse se non bene certo con molti davanti ma insomma a un certo punto il CSM dovette prendere atto della della giustezza di alcuni suoi rilievi facciamo un passo indietro quando viene avocata dalla procura generale
Chiesta perché per l'inchiesta Moro stiamo parlando sì sì sì parliamo dell'inchiesta per l'uccisione di Moro certamente perché questo è un punto ci sono c'è un dato centrale anche alla luce degli avvenimenti di questi giorni
Questa vocazione che è un atto lei lei corre legittima diciamolo pure in questo caso
Senz'altro ma voglio dire in anche il sì quando fosse legittimo è un atto comunque straordinario non non normale corre non è la prassi
Avviene nell'ottobre del settantotto quindi pochi giorni dopo perché il ritrovamento delle carte via Monte nevoso e il primo di ottobre del settantotto la fondazione non ricorda quando precisamente ma insomma sicuramente dopo il primo ottobre
Questo va be'non è che qui si voglia fare un rapporto di causa ed effetto però è una circostanza temporale che oggi
Come dire risalta l'altro aspetto è l'inchiesta che faceva la procura non andava bene o che nuove indagini che nuove attività Vic l'alone effettuò sotto la direzione del procuratore generale
Io devo dire quello che penso
Posso anche sbagliare però io ritengo decisamente che il fatto che procuratore generale Pascalino pensò bene e decise di avocare il processo per l'uccisione di Moro e quindi di consegnarlo cioè tetto consegnarlo a un giudice fidatissimo
Fu dovuto a qualche interferenza Esterna
Per questo e certo un è una considerazione che viene viene da fare è inevitabilmente anche perché poi il percorso di Vitalone
Come magistrato diventa poi il percorso di un uomo politico Vitalone arrivato agli incarichi di governo e prima alla al Senato
D'altro canto ecco cosa dire di questi percorsi adesso a parte Vitalone di questi percorsi che abbiamo visto dalla magistratura alla politica lei che è un magistrato pubblicista polemista che ha avuto anche dei
Dei fastidi dei guai per questi sue polemiche ha fatto sempre senza posso precisare avuto quattro procedimenti penali disciplinari
Che sono finiti in sostanza tutti a mio nome e anche in un processo penale per diffamazione a mezzo stampa terminato con questa considerazione che il ci il gioco il pubblicista Chiesa che danno è anche magistrato quindi aveva tutto il diritto di scrivere quello che si capisce
Se quindi lo si assolve perché il fatto non costituisce reato chiede il querelante del Claudio Vitalone
Ecco rispetto al rapporto magistrati politiche indipendenza della magistratura lei mi pare che in una delle lettere che citava prima Pascalino città un passato del giudice marrone che poi gli ascoltatori di radio radicale conoscono è un dei fondatori di Magistratura democratica a Roma
Parliamo di questo magistrati indipendenza ci sono ci sono delle considerazioni da fare forse questa di marroni sembrava pertinente
E Magician perché non ho capito la domanda magistrati indipendenti i magistrati civili dovrebbero tutto essere indipendenti che naturalmente non possono non avere idee politica perché tutti gli uomini sono animali politici come diceva Platone
Quindi poi guarda essendo animali politici però non devono essere legati in maniera partitica ai vari alle varie correnti politiche
In sostanza mi pareva che Maroni dicessi quella frase che verificare che proprio i magistrati più sì a come dire
Prossimo testano la necessità della loro ebraico proprio quelli che più ipocritamente assieme lecito dire dichiarano di ieri che i magistrati hanno urgente necessità necessità assoluta necessità di essere indipendenti sono proprio quelli che hanno
Ma dopo dono al momento opportuno si piegano ad esigenze di carattere politiche di carattere extra processuale di carattere disonesto
Ecco io volevo chiederle un'ultima cosa solo quegli anni e anni dedicati Fini negli uffici giudiziari romani lei poi a un certo punto ne è uscito è andato in Cassazione termine Rosi la sua la sua carriera di magistrato partirà ma quelli sono anni particolarmente delicati perché ci sono i primi alle inchieste sull'estrema destra e poi ci sono le inchieste sul terrorismo rosso poi inizia il periodo dei grandi schermi dello scandalo Petroni della vicenda Pecorelli
Di troviamo mi pare una certa continuità di personaggi che si occupano di queste vicende proprio proprio in quel periodo io mi rivolsi alle più alte autorità dello Stato
Per ottenere una seria inchiesta sulla Procura della Repubblica di Roma la quale capo a sentire gli stessi colleghi giudici di Milano e di Padova
Era quell'ufficio il il quale o richiamava anche qualche volta in maniera violenta concessi che non appartenevano a Rho
Ma che appartenevano a queste competenze li trascinavano a Roma per poi farli addomesticare quando mentale
E anche qui la l'attualità e sceglie c'è ancora di una qualche utilità perché anche in su quest'ultima vicenda degli tiri di moda abbiamo visto un conflitto di competenza fra Milano e Roma risolversi sostanzialmente a favore di Roma ha visto questa
Compì questo sì però io
In in questa situazione
Non ritengo ti poteva esprime lo stesso giudizio per spesso poco fa in rapporto alla Procura della Repubblica dell'epoca mille novecento cioè settantotto e serpenti sorella di gestione lungo credo credo cento senza dubbio perché siccome conosco personalmente i magistrati della Procura della Repubblica è soprattutto conosco il magistrato il procuratore generale che
Uno dei pochissimi che io stimo senza senza diciamo Riserve che si chiama Filippo Mancuso quindi conoscendo questi uomini io ritengo che non non sono non si possa ripetere quella operazione nefanda diciamolo pure che si operò ripetutamente negli anni di cui abbiamo parlato
Va bene speriamo che lei abbia ragione grazie
Ecco così dunque il magistrato Cesari Danna
A proposito di questa vicenda è che si situa parallelamente alla vicenda di via Monte nevoso o quanto meno nel tempo
Questa
Questione della assunzione in carico da parte della procura generale di Claudio Vitalone per proseguire l'indagine sull'omicidio Moro dopo il ritrovamento delle carte di via Monte nevoso è una vicenda che riguarda i manda un po'ai misteri
Della negli uffici giudiziari romani dell'epoca
E che senz'altro va pur
Segnalata messa nel quadro complessivo di tutti i misteri intorno a via Monte nevoso che più che di ragazzi sì assommano in queste ore in questi giorni
Dalla dalle vi dà queste vicende passiamo adesso ma credo che non ne abbiamo più il tempo perché abbiamo praticamente esaurito il nostro stazionare quella notizia che invece rimanda ad una decisione della Suprema Corte a proposito della
Eccezione presentata di incostituzionalità presentata dalla
Difesa dei magistrati Nembo napoletani che avevano arrestato rinviato a giudizio e condannato in primo grado a Enzo Tortora nella causa intentata da torture poco seguito dei suoi eredi di risarcimento civile nei confronti di appunto di questi magistrati
Ne abbiamo ve l'ho già parlato nel corso del notiziario alle quattordici il venti per la precisione
E torneremo ad occuparci di questa sentenza sentenzia che va approfondita per tutta una serie di dati che essa contiene non non del tutto univoci
Nel corso dei programmi successivi di Radio Radicale per quel che riguarda invece il programma delle ventuno
Esso è ancora come potete immaginare un poco in costruzione ma in ogni caso dovremmo ritornare ad occuparci del processo di Palermo
E del processo di Venezia e quello per il traffico d'armi fra oltre BR che vede anche sul banco degli imputati alcuni dei dirigenti dei servizi segreti dell'epoca negli anni ottanta questo è tutto con la vetrina dello Speciale giustizia appuntamento per la cronaca giudiziaria dalle aule di giustizia alle ventuno per altre notizie invece sulla sentenza tortura e su quant'altro la cronaca giudiziaria dovesse dove si esprime nel corso del pomeriggio al notiziario delle diciannove
Qui