Intervista a Paolo Guerrieri sull'attuale situazione economica italiana

Radio radicale per la cui condanna sanatoria non senatore del PD il professor Paolo prevede economista professor guerrieri l'economia italiana mi mi pare messa molto male
Si è messa male perché in realtà sta male da tempo particolarmente come sappiamo è in una situazione di recessione che in Europa dopo quella della Grecia era più grave
E
Importantissimo naturalmente sarebbe quello di posizionarci perché anche se con molte cautele si sta profilando una qualche ripresa a livello globale internazionale
Ecco noi in queste condizioni rischiamo di mancare o sfruttare pochissimo se norme i minimi termini questa ripresa anche perché mi pare la nostra crisi di competitività e tutt'altro che risolta
La crisi di competitività in realtà va distinto perché c'è un gruppo di impresa e che sono poi quelle notte internazionalizzata e quelle che sono presenti sui mercati che continua a fare benissimo
Pertanto che il dato è ex porte è relativamente confortante poi c'è il grosso nel sistema industriale italiano che invece in mezzo a un baluardo da molto tempo insita subendo proprio a causa soprattutto della crisi
Dei finanziamenti cioè delle risorse del credito credit crunch come dicevo
Un credit crunch cioè che a questo punto spetta di vent'anno in qualche modo endemica nel senso che e qualche cosa che non non è chi clicco ma è
Strutturale quindi questo è il polo che più ci preoccupa perché se questo grosso del sistema industriale dovesse perdurare in questa situazione di crisi noi rischieremmo di rimettere in discussione questa posizione di grande polo manifatturiero europeo
Che cosa dobbiamo fare che cosa parlare un'eventuale prossimo governo ammesso che come dimostrato in un prossimo
Ma in qualche modo dato per scontato che le nostre possibilità di fermare questa situazione recessiva e di trasformarla in una ripresa sono molto legate a questa domanda
Mondiale quindi la possibilità di rilanciare l'export quello che va evitato
E che l'avvitamento del mercato interno cioè la caduta che attualmente sta caratterizzando la domanda interna possa più che compensare uno stimolo positivo che possa venire dall'export
Quindi noi dobbiamo
Immediatamente diciamo intervenire su questa caduta della domanda interna mettendo in moto da subito una serie di iniziative quale
Ma innanzitutto c'è questo tema fondamentale dei debiti della pubblica amministrazione c'è questo tema fondamentale della revisione del patto di stabilità interno che significano anche qui
Svariati miliardi di euro e quindi c'è la possibilità di intervenire da subito
In modo da frenare questa caduta della domanda interna e cercare a a questo punto di evitare che appunto che compensi in negativo uno stimolo che potrebbe venire da un export che potrebbe giovarsi sia della ripresa che si sta consolidando negli Stati Uniti e sia poi come sappiamo da un'altra e del Pacifico che per quanto
Viene il rallentamento viaggia su tassi di crescita tra il sei all'otto per cento quindi politica un po'il politica dalla domanda mi fa il che mi sia
Non sono tutte e due quello che ci servono ci serve una politica della domanda che iniziano a ci serve una politica dell'offerta Schumpeter Jana come si dice
Cioè bisogna ciò nessun premio bisogna unire questi due grandi economisti perché noi abbiamo bisogno di tutti e due dobbiamo attualmente frenare questo bassissimo utilizzo e la capacità che ce l'abbiamo ma bisogna rilanciare questa capacità rinnovando la perché la nostra capacità produttiva si deve adeguare alla nuova competizione globale perché per certi versi lo ha fatto le imprese che è successo per molti altri aspetti invece deve fare
Suppl in qualche modo avere un profondo rinnovamento quindici servono assolutamente politiche della domanda e dell'offerta e sbagliato sia insistere solo sulle prime Sapienza viste le solo sulla seconda
Chiarissimo la ringrazio perché sono il professor Paolo quelli ed economista neo senatore del PD buon ascolto da Radio Radicale