XXV Congresso Nazionale della FGCI

I lavori nel venticinquesimo congresso nazionale della sintesi sì
Ringrazio a nome di tutti voi le compagne ed i compagni della FIGC del partito di Pesaro che ci ospitano e che ci hanno dato un aiuto determinante nella preparazione del congresso
Che continueranno a lavorare in questi giorni per consentire il migliore svolgimento della nostra discussione
Presente in oltre al congresso le dimissioni del consiglio federativo e del comitato direttivo nazionale della FGCI
Prima di iniziare i lavori vogliamo ricordare che non sono qui con noi oggi due nostri compagni
Due compagni due diverse generazioni di comunisti che vogliamo ricordare insieme
Il compagno Giancarlo Paietta
Il ragazzo rosso che sacrifica agli anni della sua giovinezza
Quelli più belli forse nell'arco dell'esistenza di una persona in carcere
Quegli stessi anni che noi anche grazie alle sue battaglie stiamo vivendo nella ricerca nella politica ma anche nella possibilità di conciliare il nostro impegno con il divertimento
Di lui ci piace ricordare la sua voglia di discutere con noi con Chiara più giovani di lui i suoi litigi con i pacifisti al nostro congresso di Napoli il suo intervento improvviso nel nostro Stand alla festa nazionale dell'Unità Genova
Il desiderio di confronto anche il più aspro di un anziano comunista con la FIGC l'invito che ci rivolgeva a non abbondare mai l'avventura di una politica che magari a volte lui non condivideva fino in fondo
Dalle discussioni con lui abbiamo imparato molto e l'abbiamo ascoltato non solo per dispetto della sua storia della sua esperienza di vita ma per la ricchezza e il valore delle sue idee oggi che ci apprestiamo ad affrontare una delle tappe più difficile importanti di questa avventura vogliamo salutare ancora quel ragazzo rosso
Vogliamo unire idealmente il ricordo di Giancarlo Paietta ad una storia diversa che pure ci ha segnato profondamente l'improvvisa scomparsa del compagno e Nicola torrini segretario della gli inquirenti
L'improvvisa scomparsa di Nicola assegnato al più da vicino forse la nostra comunità
Quella dei giovani comunisti ha fatto sentire ad alcuni di noi per la prima volta tutta la rabbia e il senso di impotenza verso qualcosa che nemmeno la politica può cambiare
A quelli di noi che lo hanno conosciuto più da vicino mancano la sua simpatia il sorprenderci e prendersi in giro il suo vivere la politica come un gioco un gioco serio a cui non si può non partecipare se non in modo impegnativo
La sua insofferenza verso le forme più vecchie rituali della politica che a volte ci sono anche dentro alla FIGC
Ma forse tutti noi conosciamo bene quel modo di essere e di stare nella politica e nella vita è il modo di questa generazione di comunisti
Vogliamo salutare allora oggi Nicola con quella frase ci è venuta in mente subito dopo la sua scomparsa il mondo che vogliamo lo costruiremo anche con il tuo suo utilizzo
E ancora tutti i compagni di osservare un minuto di silenzio per ricordare questi due compagni
Siamo alla presidenza
I compagni
Gianni Cuperlo Cristina Bevilacqua pensano vecchi Francesca artista Raffaella Bolini Cecilia D'Elia
Claudio De Salvo Sergio Goretti Stefano Fassina Angelo Viganò Federico Ottolenghi Francesco Petrelli Paolo Fedeli Nicola ferro Nicola Zingaretti Daniela Lanzilotti Antonello Cracolici
Oscar Cardarelli Gigi Rossetti Carla De Lazzari Francesca Chiavacci Francesca Poletti Noemi Colombo Serena De Carlo Umberto Gentiloni Vittorio Biondi Ilaria Perrelli
Carla Bertolini Piero Vizzani Roberto Adorno
Chiara Platania Carlo Giani Mimmo Talarico Catiuscia Marini Cristiana Manenti Lino De Guido Orietta Ferri Andrea piano invidiati lotta Danilo Zaki Roli
Sì ci sono proposte sulla presidenza
Se non ci sono proposte metto in votazione la proposta di presidenza ci sono compagni contrari
No
Invita inoltre alla presidenza dei compagni compagni della delegazione del partito il sindaco dipesa ero Aldo Amati e Mauro branchi sì segretario della FGCI di pesca
Do la parola la presidenza effettiva però deve salire su
Chiamiamo alla Presidenza né mera Mark delegato generale dello stato di Palestina e l'Italia
Un ringraziamento Rai tanti ospiti stranieri e alle rappresentanze di movimenti organizzazioni associazioni italiane presenti che vogliano contribuire in modo fattivo alla nostra discussione
Diamo la parola al sindaco del peso ero Aldo Amati
Caro Zannini cari compagni delegati invitati ospiti di questo venticinquesimo congresso nazionale della FGCI
Sono veramente felice di portare tutti voi il mio saluto il saluto di tutta la città di Pesaro
Vi sono molto grato per aver scelto la città di Pesaro come sede di un congresso di grande importanza
In cui una storia splendida di impegno politico di lotte e di sacrifici di creatività ideale politica di formazione di coscienze
Impegno internazionalista di solidarietà umane e politiche
Questa splendida storia dicevo si supera sì tra sponde in un nuovo soggetto giovanile di sinistra capace di far vivere eradicare nel presente quella storia e quelle idealità
Vi ringrazio perché questa settimana segna una tappa importante nella vostra storia nella storia dei giovani italiani segnerà anche un momento significativo indelebile nella storia della nostra città
Nel compimento di questo importante lavoro che avete davanti troverete sono troverete
Come incubatrice
L'accoglienza fatta di serenità e di calore di una città Serena ma piena di calore umano di ospitalità di passione politica democratica
Una città che ha una lunga tradizione democratica in cui è forte ed è diventata linfa delle istituzioni
L'apertura il rispetto per chi è diverso la solidarietà verso i popoli che soffrono e che lottano per essere liberi l'amicizia internazionale
Ed io voglio rivolgere un particolare caloroso saluto a tutte le delegazioni straniere qui presenti
Vorrei abbracciarli e come Pesaro ha sempre abbracciato e sostenuto nei decenni passati
I rappresentanti di Zita di popoli di movimenti ed i Paesi di ogni continente dal Sudafrica al Civile al Nicaragua al Vietnam alla Palestina la Cecoslovacchia alla Spagna
Una città nella quale ininterrottamente da quarantacinque anni
Giunte di sinistra guidate dai comunisti hanno assicurato uno sviluppo progressivo sostanzialmente equilibrato che ha portato ad un benessere diffuso ma un benessere che si misura non soltanto i redditi e capitali ma soprattutto si misura dalle risposte sociali ai bisogni della gente
Dai bisogni primari
L'acqua per esempio si dirà
Ma come è possibile che si debba considerare un segno di progresso l'acqua
Che dovrebbe essere il bisogno primario ovunque soddisfatto ma voi sapete come me che non è così ebbene penso che è una città che ha sofferto questo problema ha avuto un'emergenza idrica oggi è una città nella quale si dispone di acqua potabile in quantità doppia rispetto a quelle che sono le esigenze quotidiane della città e così possiamo fornire questo prezioso liquido a tanti altri Comuni della nostra provincia
O il lavoro certo anche a Pesaro ci sono giovani che ancora non trovano lavoro che fanno fatica a trovare un lavoro pari a quelle che sono le loro aspirazioni e tuttavia in questo periodo Pesaro a un livello di disoccupazione cioè di cittadini iscritti alle liste di collocamento che richiedono un lavoro che è al di sotto del cinque per cento e quindi un livello che per certi versi si può considerare fisiologico cioè legato alla non sincronia fra formazione e mercato del lavoro
E così rispetto ai bisogni magari meno materiali come questi
E meno evidenti ma forti ai bisogni di solidarietà di opportunità uguali anche per coloro che portano un handicap
Dignità di vita qualunque sia la condizione sociale o di economica di della gente
Come ai bisogni di livello superiore quelli più sofisticati
Il bisogno di opportunità di incontro e di aggregazione
Di formazione di vita culturale
Di dimensione umana nella vita individuale e sociale di dimensione umana nella vita della città
E da questi elementi che si misura il progresso di questa città il suo sviluppo il suo benessere
Certo più difficile sarebbe rispondere se mi si chiedesse quanto questa città e a dimensione dei giovani quanto e dei giovani e per i giovani anche se potrei ricordare
Il volontariato sociale che impegnato assieme al Comune nel realizzazione di servizi importanti della città e che vede l'impegno di tanti giovani in servizi per le persone in servizi di grande utilità sociale
Potrei ricordare il livello dei servizi scolastici le opportunità culturali che questa città offre e offre quindi anche ai giovani e forse dire in primo luogo i giovani se vi dico che
Per la stagione teatrale importante che si svolge in questa città abbiamo due mila abbonamenti al teatro significa per fare un paragone che Milano dovrebbe avere sessanta mila abbonamenti al teatro più di quanti ce ne sono
Allo stadio di San Siro e molti di questi sono giovani molti a teatro sono giovani molti nella Festival dei gruppi di arte drammatica sono i giovani che partecipano molti alle attività musicali ai concerti per fino alle opere rossiniane sono i giovani che partecipano e così nelle tante altre attività culturali che in questa città si si svolgono o la pratica sportiva matita di novanta mila abitanti che ha oltre duecento gruppi associazioni e società sportive che vedono la partecipazione la pratica di migliaia di persone per gran parte giovani
O l'avvio anche se non è ancora grande cosa di strumenti gestiti dai giovani per i giovani come lo sportello Informagiovani come il Centro di informazione locale sull'occupazione o le prime esperienze di centri sociali Autogestito in questo caso parlo di un centro sociale di grande significato perché Autogestito da giovani e anziani
E così altre cose che in questa città sono per tutti ma certamente significa un'opportunità più grandi anche per i giovani però dicevo con la domanda è una domanda a cui è difficile rispondere
E difficile perché questo e più in generale la risposta non data da una società che come ebbe a dire a Pesaro don Ciotti
Con un'affermazione terribile ma molto vera è una società per la quale spesso i giovani sono di troppo
Sono un surplus e la società sembra soltanto impegnata a parcheggiare queste scorte ingombranti a tenerle fuori dal mercato
Come risorse inutilizzate da congelare affinché non esplodono in un tubino l'equilibrio delle cose
Noi abbiamo messo a base del programma di governo di questa città per questa legislatura proprio un obiettivo di risposta quella frase di don Ciotti abbiamo detto il nostro programma deve voler dire perché i giovani non siano di troppo in questa città il che vuol dire crescita dell'opportunità una formazione che renda le risorse giovanili necessari e ricercati ma soprattutto allargare gli spazi creare gli spazi nuovi che spesso sono concreti spazi fisici anche da definire nei quali i giovani autonomamente possono sviluppare la propria creatività
Investire si come risorsa umana e sociale e produttiva autogestirsi
Entrare da protagonisti nel mercato sociale senza aspettare che altri aprono la porta c'è dunque molto da fare
C'è molto cambiamento da fare e per questo non basta un governo democratico e di sinistra riformatore in una città
Se questo poi è costretto ad operare al meglio si ma dentro compatibilità determinate per gran parte da altri
Ciò che conta come sempre anche nel governo democratico di una città sono i rapporti di forza
Il governo di una città è diventato tremendamente complesso e governo democratico di sinistra di una città ha bisogno di rapporti di forza in cui la sinistra sia forte dinamica si faccia sentire e pesi
E un governo democratico di sinistra dimensione dei giovani ha bisogno di una sinistra giovanile forte che scende in campo tutti i giorni
Che sappia far scendere in campo i giovani a partire dalle loro domande
E che sia capace di agire sulle contraddizioni della città ma anche sulle riforme nazionali di cui c'è bisogno per dare comuni strumenti moderni di governo del territorio per fare un esempio che a Pesaro di grande attualità
E che richiama le due esigenze suddette rapporti di forza strumenti di governo il Comune persegue da oltre vent'anni l'obiettivo di trasformare un'ampia area verde nel nei cuore della città
Di proprietà privata in un parco pubblico urbano dopo aver atteso venti anni di poterlo fare con gli strumenti dell'esproprio che come sapete sono stati rese sempre più inutilizzabili oggi vuol perseguire ugualmente questo obiettivo con lo strumento del piano regolatore che dovrebbe consentire di una proprietà privata di trentatré ettari e mezzo di trasferirmi alla collettività gratuitamente ben trentuno ettari
Sia per risolvere i problemi della viabilità e del traffico in un punto nevralgico sia per creare un vasto parco urbano cioè un'area di cui siano padroni finalmente fruitori non più due o tre possidenti ma tutti i novanta mila cittadini di Pesaro
Ecco allora che quando si chiede al Comune di salvaguardare non solo i trentuno ettari ma magari tutti e trentatré gli ettari di quell'area
Bisogna porre con forza l'esigenza di una legge sui suoli che non costringa a pagare prezzi astronomici per acquisire un parco c'è un bene primario per la collettività
Così quando in questi giorni si dice i soldi per espropriare il parco il Comune non li trova però per fare il nuovo palasport si sono trovati ecco bisogna ricordarsi che per cinque anni si sono fatti sentire soltanto quelli soprattutto giovani anche quelli naturalmente che per strada fermavano il sin dove chiedevano il palasport dove che al Palazzo dello Sport tutte le domeniche facevano i cori contro il sindaco per avere il palazzo dello sport nuovo e facevano scrivere ai giornali
Tutte le settimane titoli cubitali sul Palasport inadeguato
Gli altri forse la maggioranza dei cittadini di peso perché magari non sentivano questo come esigenza primaria tacevano però non scendevano in piazza
Oltre alla giusta esigenza allora anche questi rapporti di forza nella città hanno certamente determinato quel tipo di scelte così come oggi il movimento per il parco che si è sviluppato soprattutto un movimento di giovani consente al Comune di spostare più avanti il tiro di far di dare con più forza
Di dare più forza la volontà di fare il parco ma ci consente di migliorare le scelte di migliorare il piano particolareggiato di dare ancora più spazio alle esigenze ambientali della città
C'è bisogno quindi di una sinistra e di una sinistra giovanile che sia animata da grandi idealità e che sappia misurarsi con le questioni concrete del governo della città
Questi sono mesi importanti per definire gli strumenti e la natura del potere locale è in atto una fase costituente dell'autonomia locale ma ciò si colloca in un duro scontro una legge entrata in vigore a giugno suscita attese indica prospettive di grande autonomia
Ma al contempo in atto una vera e propria controriforma è molto pesante crescono i controlli burocratici si riduce lo spazio dei comuni nel quadro complessivo delle risorse nazionali
Sul territorio
Piovono interventi e agli interventi decisi autonomamente si sostituiscono però sempre più interventi di leggi speciali decisi a Roma insedi tecnico clientelari
Bisogna sconfiggere questa controriforma altrimenti si svuota era di significato la partecipazione alla fase costituente di comuni alla definizione degli statuti dell'autonomia comunale
è una parte essenziale di questi statuti dovrà riguardare la partecipazione in primo luogo la partecipazione giovanile
E bisognerà evitare di moltiplicare istituti di partecipazione preconfezionati strumenti di una partecipazione azionata spesso dall'alto occorre invece predisporre spazi per una partecipazione creativa
I canali lungo i quali potranno poi scorrere le autonome iniziative di partecipazione che sorgono dal basso
Questo a mio avviso deve valere anche per l'autonoma per le Autonomie forme di partecipazione giovanile
Ecco compagni della FIGC ho voluto presentare di un po'la mia città perché ripartendo sabato portiate con voi non solo un ricordo forte del vostro congresso del congresso di Pesaro ma anche di Pesaro in quanto città e spero di aver fornito qualche spunto per la vostra discussione
Spero soprattutto di aver di fatto comprendere quanto forte sia l'interesse per il nostro dibattito anche da parte di un sindaco io ritengo che sarebbe da parte di tutti sintetici che pensano ad un governo democratico e progressi progressista delle loro città e per questo che rinnovando il mio saluto vi auguro con fraterna partecipazione buon lavoro
Ringraziamo il sindaco di Pesaro diamo la parola al segretario della FGCI di Pesaro Mauro brani tesi
Compagne e compagnia delegati voglio dare a tutti voi il benvenuto
E rivolgere un caloroso e cordiale saluto che voglio estendere a tutti gli invitati alle delegazioni estere
E agli operatori dell'informazione scritta e parlata che seguiranno i lavori di questo venticinquesimo congresso nazionale della FGCI
Voglio anche ringraziarvi a nome dei compagni della provincia di Pesaro e Urbino
Per essere venuti appeso per questo appuntamento nazionale
Sicuramente questo non sarà un congresso rituale per la nostra organizzazione
Sarà infatti comunque l'ultimo appuntamento della Federazione giovanile comunista italiana in quanto tale
Non essendo un congresso rituale mi permetto quindi di non fare la solita introduzione rituale
Per questo voglio parlarvi di un fatto quasi strettamente personale chiedendomi scusa in anticipo per questo peccato di presunzione
Oltre a portarvi il saluto dei compagni della FIGC di Pesaro
Mi è stato chiesto da alcuni ragazzi che con me fino a ieri mattina hanno condiviso l'esperienza del servizio militare
Nella scuola perfezionamento sottufficiali dell'Aeronautica Militare di Loreto
Di portarvi un loro messaggio
Dieci giorni fa in questa base durante la celebrazione della Madonna di Loreto patrono dell'Aeronautica militare italiana
è stato letto di fronte a loro e da me
Il messaggio del capo di stato maggiore di condoglianze per le dodici vittime dell'aereo militare caduto sulla scuola di Casalecchio di Reno
Noi semplice a Vieri
Siamo stati costretti però dei motivi ad ascoltare passivamente parole ipocrite che riguardavano la morte di un ragazzo che poteva essere nostro fratello
E di undici ragazze che potevano essere nostre sorelle o nostra fidanzato
Dodici giovani vite che non riteniamo stroncate non solo dalla fatalità
Ma anche dalla volontà di coloro che persegue erano pure dopo quanto sta succedendo a livello di distensione internazionale
Nel fare giochi di guerra con macchine militari la cui unica funzione quella di spegnere la vita di altre persone
Questi mi ormai ex compagni darmi mi hanno chiesto di rivolgere l'invito ai giovani della sinistra del nostro Paese e a tutti coloro che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni affinché si battono per vietare l'utilizzo di in tutti i mezzi militari
Al di fuori di aree specifiche al di fuori di Al specifiche nella prospettiva di una loro eliminazione per trasformare l'area nautica militare dopo i danni provocati anche nel caso Ustica in un ente di soccorso civile
E infine per vietare la destinazione di miliardi di lire ha basi militari inutili come la Scola perfezionamento sottufficiali di Loreto visto che in questi giorni stanno iniziando i lavori per un suo notevole ampiamente mi chiedo ancora perdono per aver approfittato di questa sede per parlare di questo caso particolare
Tornando a noi voglio concludere questo breve assoluto facendo alcune considerazioni su questo nostro venticinquesimo congresso nazionale
Sarà credo sicuramente un congresso diverso rispetto ad altri precedenti che hanno segnato la vita della nostra organizzazione in questi ultimi anni
Ci Torre ci troviamo a discutere qui a Pesaro
Ditemi argomenti sui quali non mancherà tra di noi un dibattito aperto e sincero
Su ciò che dovremo costruire nei prossimi anni
Abbiamo appuntamenti internazionali e nazionali
Che segneranno la vita di tutti noi e dei giovani del nostro Paese
Sarà nostro dovere dare voce nuovi bisogni di libertà e di democrazia che sono in impellenti per costruire una società migliore
Perciò credo che questo sarà un bel congresso
Spero che tutti quanti Gori tornando a casa i miei compagni Dio rimanendo qui
Avremo un bel ricordo di questo elemento che ci dell'impulso necessario per continuare le nostre lotte il nostro impegno in favore di un mondo migliore tre nuove generazioni presenti e future grazie
La parola
Anni M. rammarico delegato generale dello stato di Palestina in Italia
Compagni e compagni
Grandi
Onori grandi piaceri
A partecipare con voi
Nel vostro
Venticinquesimo
Congresso
Un ringraziamento
A tutti voi
Re presentanti
Di un branco di movimento
Democratico
Dicevo Venini
Che qualunque cui
Nomi prendi
Rimani la crampi forza democratica giovani heavy-metal
Questa forza compagni e compagne
Le sue parole
Adesso quello va
Una cosa che non riguarda
L'Italia elitarie anzi
Ma riguarda questo mondo
Non solo questo lato
Il Mediterraneo
Ma le guarda un mondo
E tutti noi
Voliamo ed esseri
Un mondo di pace
De fraternità
Un mondo dove l'Anci oppressi e oppressori
O al mondo
Dosi non ci e imperialismo chili Sisti anche oggi
Il popolo palestinese Company e compagni
Non ha mai
E s'è messo
Delle ore pilotare i
Non perché piace di
Di combattere
Ma lontani per ridere
Per affermare il
Le così
Che sono essenziali per qualunque popolo
L'identità
Il diritto artiglieri
E impasti nella sua patria
La lunga lotta del nostro popolo
La politica Secchia e riallestita
Dell'organizzazione delle operazioni dalla Palestina
E del presidente compagnia sarà Rafa
Hanno dimostrato all'opinione pubblica internazionali
E agli o forse sì
Che si richiamano ai valori della libertà
E della Paci
Che la nostra e una lotta per la liberazione
E contro uniformati razzismo ed ex e di discriminazione
Gente fatta
La lotta non violenta e di massa
Nei territori occupati
Esplosa
A dicembre i dei tre anni fa
Non è stato un evento
E improvviso e passeggero
Ma la continuazione di lunga lotta popolare
L'intifada e caratterizzata da una lotta di massa non violenta
Chi scatta capaci di corte neri
L'assemblea stia anche delle forze di pace israeliani
L'intifada esplosa
E in seguito all'uccisione di quattro operai palestinesi di Gaza
Che strappano recandosi
Al famoso che si chiama Mercato delle schiave
Vicino a Tel Aviv
Lo stesso
Dove nel maggio scorso
Altre sette operai palestinesi sono state massacrate
Oggi avente fatale presenta più che ogni altro momento
L'unità per lotta del popolo palestinese
Non distante le norme difficoltà economici l'ostacoli che l'autorità di occupazione israeliana
Pongano undici giorno alla vita quotidiana e non è stanti l'altissimo numero di fitti
La situazione nei territori occupati
Peggio ora di giorno in giorno
De Nevers età sono chiusi da tre anni
E prese nere sono migliaia
L'autorità di occupazioni continuano a demolire le case di palestinesi
Ad espellere i e né armi cittadini dalla loro terra
E oggi
E ministri del governo estremista di destra dice mia
Parlano apertamente di dalla volontà PT deportazioni in massa
Dei palestinesi della Cisgiordania e di Gaza e in Giordania
Così come avevano fatto
Nel mille novecentoquarantotto Emily novecentosessantasei
La situazioni
E resa più gravi
Per quanto attiene oggi nel Golfo
Che non mi e incominciato soltanto al due agosto
Il Medioriente e come sapete tutti i compagni compagni
Non è stato un uomo anzi
Di pace e stabilità
Anzi
L'instabilità un fatto o stenti
Da più di quarant'anni
Perché non nessuno
O dimenticare
Nessuno ti
Vede la situazione nel Medio Oriente i e non occhi aperti nobili attività
Nessuno può dimenticare che la creazione dello Stato di Israele
E avvenuto nel pieno del processo di di cure metilazione
Le Stati arabi crescente indipendenza
Così come il popolo palestinesi
Se sono trovati
Subito dopo la seconda guerra mondiale mondiali
è un fronte della tra città di un Stato
I conti un sostegno militari politico economico praticamente i illimitato da parte dell'Occidente
Poi quando parliamo dell'armamento e il pericolo di armamento nel Medio Oriente
Le norme riarmo del Medio Oriente ti apre di fatto i Paesi arabi della possibilità di sviluppo tante di loro come l'Egitto la Siria e responsabilità e di Paesi ti hanno fornito a Israele
Delle armi più sofisticati
Compresa l'arma atomica
Le creste di vita l'espansionismo israeliano
Hanno facilitato il consolidato di Risi IMI militare nei Paesi arabi
Sorti con il pretesto
Di difendere il
La patria del pericolo che sterno
E imponendo una gravi arretratezza
Anche i alle vita democratica e in cui il Paese
Le vittorie militari israeliani ottenuti grazie
Al sostegno americano modo particolari
Sono una delle principali Causi delle diffusioni del senso di impotenza che disperazioni fra le masse arabe
Kiefer indiano spinti così
Verso o radicalismo religioso o l'estremismo politico
Oggettivamente non si può non vedere i
Undici anni
Fra i DS problemi del Medio Oriente
Dalla crisi del coi crisi del Golfo
E al problema palestinese
La comunità internazionale
Deve assumersi le proprie responsabilità di fronte a tutti i problemi
Della regione
Il primo fra questi ritiro israeliano dai territori occupati vende che letta
Delle annessioni addestrare il verde chiaro Salento del collante
Dell'idea che l'ITEA Linda che letterati lì insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati
Stata compagne e compagni
Come sapete tutti per
Un PRI e dove non mi Brevi
Una enorme Campania propagandistica
Controllo
Considerando che come palestinesi comparto coi
E credo compagno Arafat è stato chiaro
Nell'incontro
Con gli ex compagni re presentante di associazioni pacifisti chi fuori io sa lottare ai loro occhi perché sono stati primi
Di andare a sentire direttamente da Vivaldi a loro chi cosa la posizioni palestinese
E anche grazie a loro
Che sono andati a Baghdad
Non vero
Mark and Merk interni qualcosa
Ma sono stati commi una vera missione di pace
Quelle che sono letterati tornati e con loro
Lo sanno bene mi i cosa stato la posizione dell'olio e che cosa
L'olio affatto
Noi
Non abbiamo compagni e compagne giustificato
E non vogliamo giustificare l'occupazioni dal Kuwait da parte dell'era
Ma nelle
Sia indivisibili italiche detta internazionali sia condivisibile
Non
Non è possibile che nel momento quanto del Consiglio di sicurezza
Sicuramente sotto l'influenza delle Stati Uniti d'America
Parenti
E dieci alle soluzioni
Contro l'occupazioni era che noi dal Kuwait
Tutto il Consiglio di Sicurezza bloccato
Perché le americani non vogliano votare
Un colosso lozioni
Chi non tieni embargo sola sarà eletto non chi è di sanzione solo sorelle
Chiede due cose
Il popolo palestinesi al diritto all'autodeterminazione il secondo punto con grande compromesso da parte nostra
Abbiamo accettato una formica
Riguarda la convocazioni
Di una conferenza internazionali
E nel tempo opportuno
O le soluzioni dove ci sono questi due punti
Il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese
Conferenza internazionali e in tempo opportuno fino a questo momento gli Stati Uniti d'America e Loca la votazioni
Il Consiglio di sicurezza
Da da cui viene la garanti amarezza del popolo palestinese
Chi fidi due pesi e due misure
Noi con molto chiarezza
Non crediamo
Che le truppe di americani
Nel Golfo
Hanno qualcosa di fari coniugali che Letta e internazionali
Sono convinto
Per loro affari nel petrolio
Per noi palestinesi
Gli Stati Uniti d'America
La forza imperialistica
Perché non è finita l'imperialismo
Ogni anno continuare a controllare e il petrolio
E contemporaneamente i sostenere Israele
E Lettieri
Una sua condanna
L'attuale crisi nel Golfo
Può essere il
E trasformata in una occasioni veramente di pace
Con sforzi mirati alla ricerca di soluzioni a tutti i problemi chi minacciano la pace in Medio Oriente
Noi diamo
Che tutti gli sforzi debbano essere i fatti
Per promuovere in un'iniziativa politica capaci di garantire i una pace giusta e globali in Medio Oriente
Chirurgo Michea con il ritiro era che nude alcuna
E crea un meccanismo in grado di definire i e accelerare i le tubazioni di un processo di pace e in tutta l'area
Compagni
E compagni
In questi difficile signor costanza
E il popolo palestinesi
Continuate avvierei bisogno della vostra solidarietà
Nella sua lotta per fermare i e Soweto diritti legittimi
Eccomi
Sapete tutti
Nessun ragazzo palestinesi
Non conosci
Non solo la FIGC
Ma conosci enti e il vostro slogan sì per noi
Molto caro
A norme significato
La Palestina nelle cuori tutti voi nelle occorre dalla Palestina tra
La parola per la relazione a Gianni Cuperlo
Care compagne e cari compagni
Sono passati solo due anni dal mosto ventiquattresimo congresso
Solo due anni eppure non basterebbe tutta questa relazione a descrivere i sommovimenti che si sono verificati in Europa e nel mondo
Poche settimane dopo Bologna iniziava l'anno che avrebbe cambiato la geografia politica del nostro continente
L'anno che avrebbe posto fine alle dittature dell'Est e che avrebbe aperto le porte alla riunificazione della Germania
L'anno che avrebbe accelerato in modo persino impensabile ai tempi delle trattative sul disarmo e che avrebbe alimentato nell'Unione Sovietica di Gorbaciov pericolose spinte nazionaliste in uno stato drammatico dell'economia
Due anni soltanto allora e di mezzo il crollo del Muro l'arresto Dione che il volto contratto di Ceausescu appena fucilato ed ancora la liberazione di Mandela l'avvio della signora Thatcher gli accordi sul disarmo
L'aggressione di Saddam Hussein il pericolo di una nuova egemonia statunitense sugli ancora fragili nuovi equilibri del pianeta
L'impressione di vivere un'altra realtà qualcosa che non potevamo nemmeno immaginare due anni prima
Eppure qualcosa che non ci consente di pensare ad un pianeta finalmente pacificato finalmente libero
Viviamo il contrasto tra una realtà nuova che travolge tante certezze ed un'immobilità di uomini vicende e tragedie ancora aperte
Interi popoli si sono liberati ma se oggi come due anni fa abbiamo chiesto al nostro fratello e compagno Nemer Hammad di aprire questo congresso è perché tutte le evoluzioni possibili per le quali continuiamo a batterci
Non saranno completate fino a quando la terra di Palestina lo Stato Palestinese occupato non sarà restituito alla sovranità legittima del popolo che su quella terra ha diritto di vivere in serenità e pace
La crisi del Golfo e l'annessione del Ku vai ti rischi di guerra hanno dimostrato in questi mesi quanto grande sia il bisogno di un altro ordine del pianeta
Non bastano gli accordi sul disarmo a realizzare una soluzione complessiva dei conflitti aperti interi decenni abbiamo vissuto in uno scontro bilaterale quello sconto sì fondato su una politica di potenza ad est e ad ovest
Una politica che ha determinato sottosviluppo riarmo ed una negazione del valore della democrazia in interi continenti
Gorbaciov con grande coraggio scelto di porre in discussione tutto ciò ha posto fine alla sua dottrina della sovranità limitata hanno infatti operato scelte inedite sul terreno di un disarmo unilaterale
Tutto questo quasi in tempo reale ha mutato la realtà del nostro pianeta e dei suoi equilibri
Aperto speranze finora inedite verso una possibile economia di pace ma tutto questo anche consentito l'esplosione di nuovi conflitti
E ciò perché avere intrapreso questa strada non significa ancora il superamento del sottosviluppo di conflitti regionali o gli stolti di una negazione della democrazia e dei diritti umani in tante parti del mondo
Ecco il punto che le grandi novità di questi anni non hanno ancora portato a soluzione le cause dello squilibrio nell'ordine mondiale il problema vero è che aggredire risolvere quelle cause e questione decisiva
Altrimenti non solo parlare di governo mondiale sarà semplice letteratura
Ma ci troveremmo di fronte ha fatto incontrollabile dello sviluppo del Sud del mondo che potranno dare vita ad altri devastanti conflitti regionali per il controllo delle risorse
Non ci sfugge allora in questo quadro il rischio grave che la vecchia logica bipolare si sostituisca semplicemente un nuovo potere egemone dell'unico blocco politico e militare esistente cioè degli Stati Uniti d'America
Ma appunto per queste decisivo creare delle regole a livello internazionale capaci di pesare sulle cause degli squilibri attuali capaci cioè di contribuire alla nascita di un nuovo ordine politico ed economico sull'intero pianeta
A questo livello abbiamo collocato il ruolo dell'ONU fino dall'inizio di questa crisi a questo livello abbiamo considerato l'embargo come lo strumento alternativo alla guerra di maggiore pressione verso Saddam Hussein affinché le cedesse dalla sua aggressione
E per queste stesse ragioni abbiamo detto che l'Iraq doveva ritirarsi che gli ostaggi andavano liberati che le forze presenti nel Golfo non dovevano superare i limiti strettamente previsti dall'embargo
Che si doveva accompagnare l'embargo con la forza politica della trattativa
Che infine si doveva aprire una fase completamente nuova nella vita delle nazioni unite le quali per essere credibili
Non potevano più ritenere vincolante l'applicazione solo di alcune delle loro i soluzioni ma dovevano con coerenza cliccare tutte le risoluzioni adottate sulla questione mediorientale a partire da quelle che riguardano la ventennale occupazione dello stato di Palestina
Abbiamo posto con forza cioè la necessità di una riforma radicale dell'ONU e la stessa riforma delle altre istituzioni internazionali a partire da quelle coinvolte nelle politiche sul debito estero
Dentro a questo quadro soprattutto abbiamo sempre detto e ripetiamo oggi no alla guerra noi in qualunque caso ad uno sbocco militare anche se tale ipotesi fosse stata alla fine avallata da un organismo internazionale come le nazioni unite
No perché se hanno una loro logica le riflessioni fatte non può essere in alcun caso la guerra lo strumento intorno al quale realizzare la soluzione delle cause dello squilibrio mondiale
Per questo motivo abbiamo criticato un possibile automatismo contenuto nell'ultima risoluzione del Consiglio di sicurezza
Perché l'embargo come è stato detto necessita di tempi adatti e di pazienza nella trattativa mentre il ruolo svolto da alcune forze non andava e non va in questa direzione
In questo senso la nostra richiesta di ritiro delle navi italiane dal Golfo evoluta e sono strumento di pressione verso il governo italiano affinché si impegnasse per evitare quello sbocco
Noi ripetiamo che chiediamo il ritiro di tutte le forze militari superiori all'applicazione dell'embargo
E poniamo l'esigenza che sia un comando dell'ONU e non degli Stati Uniti a garantire il rispetto delle sanzioni fuori dall'ipotesi di una in stabilimento della legalità attraverso l'uso delle armi
Non pensiamo però anche dopo l'approvazione dell'ultima risoluzione dell'ONU
Che la guerra sia un dato irreversibile anzi a Liberazione di tutti gli ostaggi la possibilità di una conferenza di pace sul Medio Oriente aprono speranze motivate ad una soluzione politica
Abbiamo chiesto al governo italiano di lavorare attivamente in questa direzione a partire da una dichiarazione di indisponibilità del nostro Paese
Ad essere coinvolto in un conflitto e che faccia esplicito riferimento quindi all'uso negato di basi straniere sul nostro territorio per questo fine
Ed abbiamo criticato il governo per le scelte compiute il ruolo avuto verso gli ostaggi la subalternità nei confronti degli Stati Uniti sono notizie di stamattina sulle pagine dei giornali
Mesi e mesi con mille chiacchiere sull'Europa e poi stamane bella prova di ipocrisia quella della cioè che rifiuta di incontrare il ministro Aziz prima che questi abbia parlato con il presidente Bush dove è finita la vostra autonomia
Noi ripetiamo da questo congresso che spinge per una soluzione pacifica è una questione assolutamente decisiva
Vi sono posizioni tenta l'amministrazione americana che lavorano per una devastante soluzione militare sono posizioni che vanno sconfitte
Deve farsi sentire la voce dei popoli di un movimento di libere coscienze che spinga con ogni mezzo affinché la follia di una guerra non si concretizzi
L'appuntamento del dodici gennaio la manifestazione nazionale su questi temi per certe in questa direzione così come in questa direzione andava la delegazione di pacifisti che nelle scorse settimane sia incanta a Baghdad
Non c'è però soltanto bisogno di una mobilitazione unitaria di tutte le forze di pace per le cose dette sentiamo oggi il bisogno di un nuovo ruolo radicale nei suoi contenuti del movimento pacifista
Una nuova possibile diplomazia dei popoli un'altra ipotesi ed altre compatibilità per lo sviluppo
Un movimento che ragioni della cooperazione internazionale per quanto riguarda il nostro Progetto di quello che abbiamo chiamato un orizzonte transnazionale del lavoro futuro
E ancora un movimento pacifista che dentro questo scenario nuovo tematici tutto il capitolo della riconversione dell'industria bellica
Quello della smilitarizzazione del Mezzogiorno a una riforma radicale del nostro modello di sicurezza e di difesa
Lo ricordava Mahone il suo saluto al congresso lo ricordo anch'io abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini della tragedia di Casalecchio
E sappiamo che in ospedali situati a pochi chilometri da questa sala da questa città
Ancora decine di ragazzi e di ragazze feriti sono ricoverati e a loro va il nostro abbraccio più affettuoso e il nostro pensiero vale dodici vittime innocenti di quella strage e alle loro famiglie
Il nostro pensiero occorre però anche a quel giovane che pilotava un aereo militare impazzito
Sta pagando anche lui certo dentro disse un prezzo alto per quanto è accaduto sta riflettendo e sta soffrendo
Una ragazza dell'Istituto Salvemini parlando i funerali delle dodici vittime diceva che non ce l'ha fatta l'Italia in quell'incidente aveva ragione
Perché nemmeno noi riusciamo a pensare che solo la traiettoria di quella di Auckland in fiamme fosse impazzita
La follia non è un guasto meccanico
Follia e oggi costruire vendere adoperare strumenti di guerra e di morte rifiutando anche solo l'idea che quel commercio potrebbe non servire più e che di un'altra sicurezza sentiamo il bisogno
Casalecchio non è una fatalità e purtroppo non è un caso isolato ogni anno decine di ragazzi perdono la vita durante il servizio militare spesso incidenti che non vengono mai chiariti che non arrivano nemmeno sulle pagine dei giornali
Noi avanziamo da qui una proposta semplice chiara
Diciamo al governo se la vita di questi ragazzi ha un significato sospendete subito tutte queste esercitazioni inutili costose pericolose
E che la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla condizione giovanile stendo una mappa oggi inesistente tizzone di situazioni a rischio
E allora si vari una riforma radicale dell'organizzazione delle forze armate nella direzione di un loro utilizzo civile e pacifico
Almeno questo almeno questo è dovuto a quei ragazzi e a quelle ragazze di Casalecchio
Una nuova stagione del pacifismo dunque che sappia guardare in avanti senza rinunciare alla sua radicalità
Oggi la realtà del mondo ci chiede di essere più radicali e più combattimenti ma davvero e solo il pacifismo del disarmo che oggi può essere sufficiente
Crediamo di no
Anche se molti obiettivi su questo terreno fanno ancora raggiunti questo pacifismo il pacifismo del disarmo toglie le armi ma ancora non lo risolve le cause che provocano le guerre qualcuno afferma che nel disarmo giusto e necessario vive un po'la logica del proibizionismo tolgo la bottiglia ma non ho di nuovo le cause che conducono tanti ad ubriacarsi
Ci serve allora un pacifismo che senza le guerre sappia risolvere le questioni di fondo che a quelle guerre conducono sì ci serve anche questo pacifismo perché esso va oltre la teoria del disarmo ed accetta la strada della non violenza
Non violenza allora che non significa dire soltanto togliete le armi dire questo può non bastare non violenza significa aprire vie nuove inedite per la soluzione delle cause di guerra nuova
Via di liberazione umana nuove vie di saggezza
Ha ragione chi dice che oggi questa strada per affermarsi ha bisogno di uno Stato mondiale di un Governo mondiale Enrico Berlinguer lo aveva compreso bene un altro quadro di regole per un altro ordine del pianeta
Ma allora una questione si pone in tutta la sua gravità
è lecito
Che quella nuova realtà dominio denominata governo mondiale applichi l'uso della forza utilizzi essa stessa lo strumento della guerra fosse pure per i fini della ristabilimento della legalità
Io credo di no
Se si afferma che la guerra va collocata fuori dalla storia ciò significa che la storia va costruita con altri mezzi
E però qui vedo da giovane comunista vivere la forza rivoluzionaria del mio del nostro pacifismo la sua radicalità oltre il disarmo ed anche oltre le tecniche della non violenza
La scelta cioè di assumere la pace e non come un obbligo dettato dalle compatibilità ma come una scelta come un fine
Un pacifismo che soprattutto agisce sulle coscienze sui valori individuali sulla concezione che sia degli altri
E il tema delle obiezioni che ritorna prepotente l'obiezione di chi rifiuta le armi la loro costruzione il loro uso e un grande immenso terreno di battaglia politica al quale conquistare la sinistra
è la ragione che ci fa sentire vicino anche il giovane pilota di Casalecchio che nel modo più tragico ora forse ha capito come la forza grande della vita deve travolgere deve cancellare ogni strumento di morte
Ecco perché oggi il nostro pacifismo può essere più forte ecco perché può non bastare più svuotare gli arsenali se rimane aperta la logica della distruzione dobbiamo lavorare con altri perché l'idea stessa degli arsenali venga rimossa e ciò va fatto ogni giorno in una fabbrica che produce cannoni o in una scuola dove di tutto questo non si parla davanti ad una base militare o tenta una caserma
A me pare che dentro questo intreccio di temi e di questioni aperte vi siano gli spazi per un'azione forte e penso che non serva a nessuno invece di fronte ai rischi di guerra
Alle enormi domande che si pongono dividere energie risorse tra un pacifismo vero ed un altro domenicale tra la non violenza sincera di alcuni e quella magari un po'ipocrita gli altri
Per parte nostra lasciamo volentieri a chi lo ritiene legittimo e possibile il compito di stabilire la nostra sincera matrice pacifica
E non violenta diciamo solo che non ci permetteremo mai di mettere in discussione le convinzioni e di valori di riferimento di alcuno che non siamo noi stessi
Diciamo soltanto che continuiamo fermamente a credere che non civili vide da nessuno di via della Pace
Come unica via da seguire e quella della guerra come possibilità da collocare fuori dalla storia
Un nuovo umanesimo abbiamo detto ma è l'idea stessa di umanità che esclude quella di nemico perché anche il nemico non cessa mai di essere un uomo
Ecco allora la ragione ultima che ci fa ancora essere qui
E la coscienza che lo sforzo necessario e giusto per comprendere la vastità e la grandezza degli eventi di questi anni ci aiuta a conoscere un mondo sicuramente diverso da prima ma ci consente anche di vederne le ingiustizie profonde
Dentro quelle ingiustizie vive un bisogno insopprimibile di liberazione e di emancipazione umana
Dentro a quelle ingiustizie possono trovare risposte nuove le ragioni della pace e dello sviluppo della dignità di ognuno e del rifiuto degli interessi del più forte
Per ciascuna di queste ragioni sono aperti oggi esiti diversi
Ciascuna di queste ragioni per interi decenni che abbiamo alle nostre spalle e per ancora un lungo tempo che abbiamo davanti
Se tale era i valori e la logica di un sistema dove il profitto e denaro sono guida dell'agire umano da un'alternativa possibile a tutto questo
La lotta per affermare un'altra logica ci fa stare oggi uniti
La lotta contro chi cerca guadagno persino sugli aiuti alimentari la lotta contro chi difende l'infanzia sotto le festività
Ha poi non muove un dito verso i bambini di Gaza e verso tutti gli altri per i quali pasto quotidiano di assai più misero del nostro alcuni giorni fa la polizia ha fatto irruzione in una casa di riposo per anziani
Si pagavano rette molto costosa e però questi vecchi venivano maltrattati legati trattati come animali se qualcuno li visitata una parvenza di rispettabilità era pronta ad accogliere i talenti
Questa logica pare avvolte regolare il mondo la violenza esiste esistono la fame la miseria ma è sempre lecito impedire che si dedicano settecento milioni di persone vivono in uno stato di denutrizione grave eppure non ci sono
Non li vediamo in qualche modo non ci appartengono e come se fossero chiusi in una grande casa di riposo con le finestre sbarrate
Per essi vale la carità quando stanno a casa propria spesso l'insulto col foglio di via quando partono verso occidente per sopravvivere
Combattere questa logica significa in qualche modo abbattere quegli ospizi guardare in faccia quella realtà ma soprattutto capire che solo un'altra scala di valori di priorità
E di interessi può trasformare la carità in libertà di tutti in libertà solidale
In un mondo che cambia come il nostro le velocità i ritmi il tempo di questi mutamenti ci appaiono talvolta vorticosi
La storia santa e consegnato nelle mani delle classi più potenti il controllo del tempo il tempo poteva condizionare la vita di milioni di uomini e di donne poteva obbligare i gesti manipolare le coscienze orientare la socialità
è il tempo della produzione il ricatto della catena di montaggio la noia dei gesti
è il tempo delle società capitaliste e l'asse che si fonda sulla centralità del lavoro non come primato dell'uomo sulla macchina ma come strumento di potenti gerarchia
Profitti e consumi monetizzando il tempo di ognuno Berlinguer ci invitava a guardare criticamente al futuro questa modernità ci propone di subirlo un po'in silenzio
Eppure basterebbe un governo diverso del tempo di lavoro per modificare i valori di quelle gerarchia
Ma ecco quello che spaventa i potenti che si modifichino i meccanismi della macchina il tempo del lavoro e quello della formazione il tempo delle città quello delle metropoli
Nell'Ottocento l'uomo passò con il telegrafo e con la ferrovia da un tempo locale ad un tempo sovralocale questo secolo si chiude con i satelliti e la scoperta di un tempo mondiale che abbatte i confini e pomolo gare lingue culture consumi
Ma proprio ora queste possibilità consentono di restituire il tempo liberato agli individui un governo individuale del proprio tempo di vita
Un tempo di qualità dove non si vale per quanto si produce per i trenta sul libretto per il rispetto delle audience televisive
Noi crediamo che tra tanti giovani questa domanda di qualità esiste esista nelle scuole nelle scelte culturali nelle fabbriche dove sono giovani ora manifestare e nelle aggregazioni spontanee di ragazzi
Oggi una domanda di libertà nelle scelte di socialità di solidarietà la fine del dominio dell'uomo sulla natura una visione ecologica dell'economia sono le nostre aspirazioni di un tempo nuovo
Non il tempo razzista di un orario di lavoro che impone al bracciante immigrato una doppia fatica de una mezza retribuzione
Sentiamoci che questo tempo spesso non ci appartiene ci viene sottratto viene organizzato da altri
Sentiamo che ciò può cadere in una scuola dove la vita è organizzata sugli interessi di pochi insegnanti
Sentiamo che accade dentro quello stabilimento che impone ad un contrattista ritmi di lavoro incomprensibili accade nei quartieri dove l'organizzazione degli spazi persino degli edifici e capace di impedire l'incontro la socialità
Vedere tutto questo non significa evadere dei problemi ma guardando in faccia
Significa comprendere che la forza più grande di un idea dove tutto si acquista e tutto si può attendere sta proprio nella capacità di impedire che milioni di individui di conquistino il diritto di decidere sul disse
Il diritto di modificare il tempo della propria vita
L'orologio dei tempi di questa società non è altra cosa dei poteri che hanno reso quelle ineguaglianza l'unica alternativa possibile al caos ma non c'è una sola alternativa tra il caos ed ineguaglianza
Fa persino impressione vedere che ogni qual volta forze diverse mettono sotto accusa questa struttura dei poteri la reazione durissima spesso violenta isterica
Ed è incredibile vedere come ogni volta ciò accade quella violenza viene giustificata in nome del caos e cioè il nome della difesa dell'ordine
Noi vogliamo lavorare invece per costruire questa alternativa che non è l'alternanza di un governo ma è la costruzione di un progetto diverso ed ambizioso che solo può partire dagli individui dei soggetti sociali in carne ed ossa dalla rottura possibile di quelle compatibilità che hanno reso questa società
Una società ineguale ingiusta
La politica allora fatta dagli individui associati vivi nella loro irripetibile soggettività i vivi nel loro agire collettivo
Un'idea di politica capace di modificare la cultura i valori egemoni gli interessi le coscienze
Io penso che tutta la storia della Federazione giovanile comunista italiane del comunismo italiano sia stata segnata da questo approccio un bisogno insopprimibile di trasformazione della realtà di liberazione di grandi masse di uomini e di donne
Un bisogno che si è sempre proiettato nella storia così ancora oggi vedo il senso del concetto di egemonia ingrandisce o l'idea togliattiana di un partito di massa oggi non dobbiamo e non possiamo io credo rinunciare a questo non ci convincono le moderne Sociologia l'idea di una politica ridotta all'OP a movimento di opinione o peggio controllo di pochi media sia chiaro vediamo i rischi presenti in tutto ciò ma vediamo anche che molti segnali vanno in un'altra direzione
E qualcuno dovrà pure spiegarci perché e come è possibile che decine di migliaia di metalmeccanici scendano in piazza blocchino le stazioni
Per rivendicare non solo il loro legittimo contratto ma anche una diversa organizzazione dell'orario di lavoro
Lavoratori che ancora su questo punto non hanno vinto ma che sono solo all'inizio della loro battaglia
Oggi intorno a noi dicono società che non solo non è sempre silenziosa ma che in tanti modi diversi recuperato voce identità rabbia
Solo pochi mesi fa la grande stampa italiana è stata travolta dal movimento della pantera ci siamo sentiti parte di quel movimento
Abbiamo detto che quella protesta non era rivolta solo contro un pessimo disegno di legge ma rappresentava il punto di caduta per una crisi profonda di tutto il sistema formativo in questo Paese
Abbiamo detto che quel movimento parlava alla sinistra i suoi ritardi di elaborazione rivendicata la capacità da parte di tutti di ricollocare il nodo del sapere e del potere sulle conoscenze al centro della riforma della società italiana
Quel movimento oggi può ritornare i canali forti e di massa per una sua espressione
Ci sono state rivolte delle critiche di segno diverso su questo punto
Da parte di alcuni l'accusa di un eccessivo rispetto dell'autonomia di quel movimento da parte di altri l'accusa opposta di un'eccessiva appartenenza all'organizzazione della fase più alta della protesta degli studenti
I fatti sono davanti a tutti noi davanti a tutti voi
Oggi forse si tratta di capire come rilanciare un'esperienza di straordinario valore nella vita politica di questo Paese guai a noi se ritenessimo esaurita la spinta contenute in quella protesta
E guai a noi se non ritenessi mondo vere capire nella nostra riflessione
Quali scelte di impegno possono contribuire a qualificare quella domanda di cambiamento che lì si stressa
Giovani della Pantera allora giovani metalmeccanici che sfilano per la prima volta nei cortei del sindacato
Bianco i ragazzi delle autogestioni scolastiche i giovanissimi di Gela ed un arcipelago quasi infinito di esperienze anche elementari di socialità e di azione volontaria e solidale
Ecco lì con nome e cognome nuovi soggetti sociali di questi anni novanta ed ecco anche indicati i grandi conflitti che segna ne segneranno l'identità politica di questa generazione
Ne sappiamo però che non ci basta enunciare i nomi e cognomi
La domanda è quanto tutto ciò ha cambiato in questi anni la politica il rapporto tra gli individui e lo Stato il legame tra movimenti di massa delle aggregazioni politiche tradizionali l'idea stessa di libertà il tema dei diritti individuali e collettivi
Qualcuno ha fatto notare come gli anni Ottanta abbiano modificato modificato le forme tradizionali dell'agire politico
L'idea di una società civile diffusa che si organizza spontaneamente intorno i propri bisogni spesso materiali il passaggio poi ad una dimensione sindacale di rivendicazione dei diritti anche attraverso l'azione di movimenti
E quindi la proiezione politica di tutto ciò nelle istituzioni il ruolo dei partiti
Questi amici parlano spesso di soggetti che si organizzano da subito su di un terreno sindacale e politico di rivendicazione di lotta
Soggetti che a volte superano la vecchia sequenza e stabiliscono un rapporto diretto con le stesse istituzioni al di fuori del filtro tradizionale delle forze politiche
I familiari delle vittime delle stragi impunite che si riuniscono tra loro i movimenti giovanili contro la criminalità una pluralità di gruppi e di associazioni spesso tematiche concrete
Tutto questo ci parla di una riforma della politica che in questi anni è avanzata anche al di fuori dei soliti canali una riforma della politica che si è espressa attraverso una domanda forte di autorganizzazione di individui che vedevano nella politica tradizionale
Nello stesso sistema dei partiti troppe volte un ostacolo ed un vincolo alla libera espressione dello interessi
Qualcosa del genere ci dicono persino le cronache di queste ore
Vi è qualcosa di immorale nello spettacolo che sta seguendo il terremoto siciliano di pochi giorni fa
è l'immoralità di un ministro dello Stato che gli imputati i limiti delle operazioni di soccorso alle responsabilità dei terremotati ma c'è anche la risposta popolare che deve fare riflettere
Quella gente non crede più alle parole non si fida più
E quindi chi dovrebbe fidarsi
A Lentini da centocinquanta roulotte sono rimaste ferme per due giorni mentre la gente dormiva nelle automobili ed allora i senza tetto hanno deciso di prendersi a lei scriveva ieri il cronista dell'Unità da Lentini
C'era chi spingeva la nuova casa con la macchina e chi con le mani grandi e piccoli non e nipoti mentre la parola che si diffonde autogestione
Un giornale pubblicava ancora ieri due foto una di seguito all'altra la prima con le roulotte di Lentini la seconda con le baracche del Belice baracche
Ventidue anni dopo un altro terremoto e questa la vera vergogna e la vera immoralità
Che ci siano ragazzi di vent'anni ragazzi come noi come tanti tra voi
In questo Paese moderno nati e cresciuti sempre dentro una baracca come facciamo a non chiederci quali idea possono avvenire questi giovani dello Stato della politica di uno Stato di diritto
Questo è lo scandalo ovvero di questo Paese
Ma di questo non si parla mai
Adesso spenderanno miliardi
Inventeranno sofisticati sistemi di irrigazione importavano agronomi giapponesi pure di vedere l'erba di crescere negli Stati miliardari di Italia novanta il Belice allora
E Luca di Montezemolo ecco le due facce estreme e assurde intollerabili di questo sistema
Eccetto tutto ciò
Nel senso di sfiducia diffuso molto ha pesato l'immagine della politica ridotta a Palazzo ridotta furto tangente a logica dello scambio un'immagine di questo tipo ha prodotto risultati gravi che non possiamo trascurare
Quanti sono i giovani e le ragazze i nostri amici
Che quando pensano alla politica pensano a quel concorso pubblico dove i posti sono già stati tutti lottizzati
A questi giovani noi dobbiamo offrire l'immagine credibile di una politica diversa tanti sono gli esempi possibili ma io vorrei proporre a questo congresso di fare propria l'iniziativa dei compagni della Sardegna
La richiesta di una riforma radicale dei concorsi pubblici con l'esclusione dalle Commissioni delle componenti di nomina politica e sindacale
E la presenza esclusiva di docenti universitari magistrati amministrativi ordinari e persone abilitate alla professione secondo le norme dei rispettivi ordini e altri
Una riforma della politica allora si è già compiute in questi anni
Ciò che è decisivo capire però che i valori fondanti l'esperienza storica del movimento operaio rimangono oggi attuali
Il solidarismo civico l'uguaglianza delle opportunità l'utilizzo sociale delle conoscenze ed ancora la rispetta e la valorizzazione delle differenze noi sentiamo nella fase storica che viviamo che tutto ciò si carica di nuovi significati
Sentiamo che diviene decisivo costruire un incontro di questi due elementi solo in apparenza contraddittori vale a dire una società anche giovanile che sempre di più si sente il bisogno di autorganizzarsi
Ed una sinistra capace di riconquistare una propria egemonia politica e culturale
Dentro questo orizzonte compagne e compagni collochiamo il nostro oggetto ripensare noi stessi per assumere fino in fondo una diversa concezione della politica
Ricostruire un legame forte con i principi della partecipazione individuale e della solidarietà
In un certo senso raccogliamo la sfida più alta rivoluzioni ama il nostro modo di agire nella politica il nostro modo di costruire la politica
Questo significa costruire campagne reali che siano frutto di una rete di iniziative dal basso come abbiamo detto
Se tutto ciò è vero allora non è stata solo una difficoltà organizzativa che ci ha impedito troppe volte di fare sentire attivi è coinvolto in un progetto comune tanti nostri giovani giovanissimi compagni e compagne
Troppe volte abbiamo riprodotto una vecchia idea dell'organizzazione in difficoltà nella sua azione quotidiana oggi si tratta di concepire un'azione di massa come il risultato che mette migliaia di giovani della condizione di definirlo e di governarlo
La nostra battaglia per una trasformazione della scuola sarà più forte se renderà protagonisti decine di migliaia di giovani
Dalla lotta per i finanziamenti all'edilizia all'impegno contro l'aumento delle tariffe nei trasporti dai coordinamenti sull'evasione scolastica alla contestazione di una didattiche immobile
Dalla distruzione di ogni barriera architettonica l'iniziativa culturale promossa e gestita dagli studenti da un'azione solidale con i figli degli immigrati ad un legame diverso con i problemi del territorio con i temi della sessualità della tutela ambientale
Di un altro modo possibile di stare insieme
Tutto ciò se diviene un processo creativo diffuso
Di esperienze che tra essendone in collegamento arricchendosi le une con le altre tutto ciò rende più forte non più debole un'ambizione di cambiamento reale delle condizioni di partenza di tanti e di tante
Tutto ciò può divenire un esperienza che negativa ricca e gratificante tutto ciò chiede a tanti e tante di pensare e ricostruire non la politica ma la loro idea concreta e quotidiana di una politica che muta lo stato di cose presenti
Cosa significa allora tutto questo per il progetto che avanziamo perché scegliamo i luoghi del conflitto giovanile come la sede nella quale costruire tutto ciò
Perché gli anni Ottanta non sono gli anni di una falsa pacificazione sociale sono gli anni di una modernità reale ma tante volte ingiusta
Sono gli anni durante i quali nella scuola nelle facoltà nei quartieri del centro della periferia dentro i posti di lavoro e avanzato un disegno di attesa comprimere libertà e persino le scelte individuali a volte sul terreno del proprio tempo libero
Non vogliamo ancora essere tacciati di catastrofismo no non descriviamo una società giovanile composta solo da esclusi
Sappiamo che esistono anche questi giovani così come conosciamo la modernità che ha segnato la vita e le ambizioni di altri milioni di persone
Ma crediamo che il compito della sinistra sia quello di guardare criticamente a questa modernità cercando di capire che cosa è oggi un disegno di emancipazione individuale nei comportamenti nel modo di rapportarsi agli altri insomma nell'essere persone libere consapevoli diciamo che ciò in qualche modo riguarda tanto i giovani immigrati che gli studenti dell'università le periferie delle grandi città e quell'aria diffusa di benessere materiale che non sempre coincide con una gratificazione nella propria vita di ogni giorno
Noi pensiamo allora un'idea di politica utile
Capace di mettere tanti e tanto nella condizione di dire agisco perché così posso cambiare la mia vita e ciò che mi sta attorno certo tutto questo non significa rinunciare ad un progetto di cambiamento sarebbe un suicidio per la sinistra farlo
Come faremmo senza quel Progetto a parlare di un filo rosso della liberazione umana
Cosa tiene unita nella lettura della realtà la condizione oppressa di tanta parte del Mezzogiorno con l'assenza di democrazia di intere parti del Paese
La filosofia aziendale dove il cervello e braccio dell'operaio sono funzionali alle più recenti teorie di marketing con una logica già ora fallita
Che vorrebbe prevenire il disagio apponendolo ad esempio con la riapertura subdola dei manicomi che il governo di recente approvato a questa relazione di fatti di persone di interessi noi non intendiamo rinunciare
Non lo vogliamo fare perché le prospettive della liberazione umana si possono oggi amplificare e non impoverire
Quali passi enormi si sono compiuti sul terreno del disarmo e quanto grande oggi lo spazio per un intervento nuovo ed efficace contro la morte per fame
Nuove possibilità di liberazione umana allora
Quante volte ci hanno criticato perché non capivamo l'etica degli affari non capiva messaggi sulla nuova frontiera dell'etica del profitto etica e profitto ma cosa lega questi due termini
La scienza la mai potrà piantare quasi ogni tipo di organo dà un colpo ad un altro
Norberto Bobbio racconta che sulla rivista canadese veniva scritto che il modo migliore per disporre di reni sufficienti ai trapianti era il loro acquisto insomma un mercato direi
Ebbene forse siamo nati fuori tempo ma noi ci chiediamo chi venderà i regni e chi li compra
Quale violenza cioè in quel termine mercato che fuoco potrebbe non fermarsi dinnanzi a nulla nemmeno dinnanzi all'integrità di un essere vivente
Vuole dire questo nega ogni spazio al mercato non certa ma col dire che non tutto può essere mercato
Vuol dire che etica e profitto non vanno nella stessa direzione
E che quella straordinaria capacità della scienza potrà essere un fattore grande di liberazione se incontrerà invece una libertà solidale la libertà di mettere la scienza al servizio della vita
Che un'altra cosa concettualmente un'altra cosa dal volere mettere la scienza al servizio del guadagno
Non può essere il mercato a stabilire ciò che è lecito e ciò che è lecito non è e se la politica cede invece a quella logica allora enormi possono essere i guasti che si creano Fireball scriveva sembra in corso una svendita continua una liquidazione continua ammettiamolo anche di valori
E certo se qualcuno non trova grandi rimorsi nel commerciale in organi di ricambio come fossero i pezzi di un motore
Quale pudore lo potrà trattenerne dallo scambiare dignità principi e coscienza di altri milioni di individui
La grande difficoltà io allora conservare oggi un equilibrio tra il terreno dell'azione quello dei valori che l'identità delle aspirazioni ideali in questo equilibrio si misura la forza politica la funzione storica di un soggetto di cambiamento
Se privilegiamo e se la sinistra privilegia solo la sfera operativa il rischio è quello di una frantumazione del conflitto che oggi aperto tra alternative diverse per lo sviluppo delle società nelle quali di diamo
Ma se si privilegia solo l'ambito dell'identità e dei valori il rischio è quello di divenire testimonianza anche significativa anche coraggiosa solo testimonianza
è invece il valore di una politica cosciente conflittuale di massa di cambiamento che vali proiettato nel futuro a questo non si può e non si deve rinunciare nella consapevolezza di tutti questi problemi credo che abbiamo intrapreso in questi mesi la strada giusta
Arriviamo al Congresso dopo un anno di discussione reale faticosa abbiamo compiuto certamente degli errori e molti limiti potevano essere superati o evitati
Ma arriviamo a questo congresso senza avere mai smesso comunque io penso di Agira nella politica
Dalla partecipazione l'anno scorso la catena umana di Gerusalemme i movimenti degli studenti nelle scuole nelle università
Dall'iniziativa contro la mafia e poteri criminali era presenza alla marcia da Perugia ad Assisi nei nostri villaggi di villa Literno e di Cerignola sino alle centinaia di progetti di aggregazione di lavoro di partenza che sono partiti in questi mesi
Oggi cioè arriviamo al nostro congresso sapendo che siamo già infatti qualcosa di nuovo ed il più ricco ci sentiamo diversi perché sentiamo le novità della Società italiana perché sentiamo che i suoi conflitti più aspri ci chiedono di essere all'altezza della battaglia che si è aperta
La vicenda di Gladio compagne e compagni
E la crisi della democrazia ci parlano in modo persino clamoroso di tutto questo Gladio non è soltanto l'ennesimo scandalo di una classe politica di governo troppe volte collusa è qualcosa di più e di diverso
Ci dicono che da più di trent'anni una struttura militare clandestina composta da civili al volati secondo criteri di fedeltà ideologica doveva vigilare su di una possibile invasione straniera
Ma i fatti e le rivelazioni delle inchieste aperte confermano che quella struttura è stata usata per un controllo illegale delle vicende politiche interne
Vale a dire per un'azione tesa ad evitare che la sinistra in Italia assumesse posizioni di primo piano nel confermo del Paese
Ci dicono insomma qualcosa di enorme e di incredibile al tempo stesso cioè che la Costituzione è stata violata
Introducendo delle regole truccate dal momento che una parte dei cittadini di questo Paese comunque non avrebbe dovuto avere accesso attraverso le proprie rappresentanze al governo
E tutto ciò mentre affiorano verità inquietanti sui molti misteri che hanno accompagnato la vita della nostra Repubblica
Il ruolo svolto dei servizi segreti in tutte le trame eversive nei tentativi di golpe nella stessa strategia della tensione
Le domande senza risposta intorno al rapimento di Aldo Moro il ritorno a posti di primo piano di uomini della P due di Licio Gelli un elenco quasi infinito di depistaggi copertura insabbiamenti
Eppure di fronte a tutto ciò colpisce con uno schiaffo violento l'inamovibilità di questa classe dirigente
Figure direttamente coinvolte nelle vicende più scure più torbide gravi rimangono al loro posto come se non fosse accaduto nulla
Noi ripetiamo che è immorale
è immorale che Giulio Andreotti si era sulla poltrona della presidenza del Consiglio e lo ripetiamo non solo perché in ogni Paese civile e democratico in mente davanti alle istituzioni viene cacciato dal posto che occupa ma anche perché la sua parabola politica e fino in fondo l'emblema dello strapotere e dell'impunità che questi personaggi hanno goduto per interi decenni
Sappiamo bene che Gladio non è il punto di caduta per tutte le trame che hanno segnato la vita del paese troppo e per questo però vogliamo conoscere i fatti e le responsabilità
Lo spettacolo offerto dal governo che un misto che è stata l'ipocrisia ed il ridicolo
Prima stabilisce che un comitato di saggi verifichi la legittimità della struttura di Gladio poi dopo una lettera del Presidente della Repubblica che lascia intravedere una profonda crisi istituzionale cambio opinione attraverso l'onorevole Andreotti dichiara che Gladio
è sempre stata legittima senza spiegargli a che cosa mai servirà allora quella Commissione di saggi che è stata nominata
No non è davvero uno spettacolo degno quello offerto dal governo né quello offerto da un Presidente del Consiglio bugiardo
E da un Presidente della Repubblica che elogia pubblicamente Ricardo sogno che offende duecento mila cittadini scesi in piazza democraticamente a chiedere verità
Che lancia
Che lancia moniti
Che lancia moniti ed accuse che sono incompatibili con la sua carica non conosciamo tutte le ragioni di questo comportamento sappiamo però e lo diciamo con rispetto
Con umiltà
Che non è un comportamento legittimo e terrà Rispetto verso le istituzioni verso l'opinione pubblica verso i giovani di questo Paese noi da qui dal nostro congresso chiediamo le dimissioni del capo dello Stato
Dicemmo
Che la vicenda Gladio ci parla di qualcosa di più credibile
Ma dicevo che la vicenda Gladio ci parla di qualcosa di più e di diverso Gladio è in qualche misura l'indicatore del vero capolavoro compiuto lungo questi decenni dal sistema di potere democristiano
Per quali ragioni altrimenti non si dovrebbe dimettere una classe di governo così poco trasparente così poco presentabile in Italia e all'estero davanti agli occhi di tutta l'opinione pubblica
Perché questa classe di potere
Da un lato i artefice di Gladio e depistaggi dell'uso deviato dei servizi segreti delle vicende più oscure degli anni sessanta e settanta
Ma dall'altro lato gli stessi uomini loro stessi le stesse correnti di partito hanno garantito un governo quotidiano dello Stato dove la logica della tangente del furto a tante volte rimosso libertà e diritti
Noi diciamo che una cosa non escludeva l'altra e che anzi se oggi è così difficile mettere Mancini gli uomini che da decenni di governo la vita totalmente il Paese
La ragione va cercata anche in quella rete possente di coperture alleanze
In quel vero e proprio sistema di potere di riproduzione del consenso che è stato costruito tante volte illegalmente soprattutto in alcune regioni di questo Paese
Ecco perché non può valere alcuna per viva pacificazione tanto meno poi se proviene dall'onorevole Antonio Gava come a dire se perdiamo le ombre del passato ed apriamo una nuova fase
Perché oggi costruire una nuova fase della vita del Paese significa rendere credibile un'alternativa reale delle classi dirigenti
Significa rifondare la politica significa costruire un governo senza la Democrazia Cristiana
Significa mettere finalmente fuori dalla porta volti e figure che da sempre
Rappresentano il vero tappo per una piena espressione della democrazia
Non c'è demagogia tutto ciò noi oggi poniamo una questione tutta politica e delicatissima solleviamo il tema della crisi della democrazia in una realtà che rischia di assumere sempre di più i caratteri di un vero e proprio regime ecco perché fa bene il pc sia poi il tema di una rifondazione dello Stato perché se non si riesce ad intervenire a questo livello gli affetti e le conseguenze potranno essere gravissimi
Noi vediamo questi effetti vivere in mezzo ai giovani alle ragazze
è il rischio che una o due generazioni di giovani vengano privati di qualsiasi prospettiva di cambiamento se passa questa logica però se gli altri ottengono questo risultato io credo che tutto diventa più difficile anche per la sinistra
Abbiamo di fronte al rischio di una spinta estremistica che possa apparire come l'unica strada possibile di fronte all'impermeabilità del palazzo e delle istituzioni
Non è una questione di poco conto non è possibile che si continui a chiedere a questa generazione di giovani un impegno vero sincero contro la mafia e poteri criminali per una riforma radicale dell'università per la trasparenza negli atti amministrativi
Se poi puntuale scatta un tentativo teso rimuovere quelle domande quelle aggregazioni senza offrire alcuna risposta
Il problema non è quello di rimuovere un bisogno giusto di radicalità
Giovanni facendoli sentire protagonisti individuali di questa battaglia di liberazione
Allora qui a questo livello acquista senso la proposta di una rottura radicale ancora sul terreno di una riforma della politica
Qui ha senso un vero e proprio motto di liberazione dal basso di massa
Capace di individuare in una scuola in una facoltà nei quartieri tranquilli di una delle nostre città o dentro una periferia nella monotonia quotidiana di un posto di lavoro le ragioni di impegno e gli obiettivi possibili
Di un'alternativa a questo stato di cose
Dentro ciascuno di quei luoghi come ci dicono le autogestioni e il movimento dell'università i ragazzi in tuta blu nei cortei sindacali
O le migliaia di associazioni sorte in ogni parte del Paese vide una domanda spesso inevasa di incontro di socialità di comunicazione
Di azione politica per il mutamento delle proprie condizioni di vita e di quelli altrui
Lì vivono valori e idealità una volontà di organizzarsi anzi di autorganizzarsi scegliendo le forme i tempi i modi e persino i linguaggi del proprio agire
Possiamo cogliere una domanda che esiste che vive di rifiuto dell'omologazione a tutti i costi sull'ultimo numero di Linus un giovanissimo milanese scrive
Parlando del suo desiderio di un mondo veramente umano del rifiuto di dovere essere solo numero commerciabile mentre una sua coetanea parla della convinzione di non dover vendere ciò che fa per sapere se veramente vale qualcosa che a quanto ammonta questo valore
Siamo diversi allora non solo perché le strutture della FIGC in alcuni casi hanno già deciso di superare la propria esperienza
Ma perché questo per amento non è stato un atto burocratico ma una scelta nata dentro i fatti che abbiamo costruito in questi anni
Ecco allora perché arriviamo a questo congresso con una rete di progetti e di beni che rappresentano l'identità di un nuovo soggetto politico de la sinistra
Ecco perché la FIGC del Triveneto ha deciso di aprire un centro di formazione sulle politiche ambientali uno spazio fisico dove realizzare corsi di educazione seminali e che vuole aprire subito vertenze sulla questione del Delta del Po della costiera adriatica
è la stessa logica che ha portato la FIGC star dal progetto di un associazione giovanile contro la violenza che nelle zone segnate dal dramma delle faide costruisca tra le scuole di territorio per i centri di solidarietà spazi di aggregazione e di nuova politica che oggi mancano
Un'associazione che stabilisca un rapporto con i familiari delle vittime
Per spezzare la cultura che sta all'origine di quel fenomeno oh ecco perché a Pisa si dà vita ad un centro di coordinamento sulle questioni del commercio delle armi e della presenza di basi straniere in Italia con l'obiettivo di collegare il lavoro e la lotta di tante realtà per liberare intere aree dai vincoli delle servitù militari
Oh ecco perché i compagni di Bolognano fondato il Centro Rostagno impegnato nella formazione di operatori nel campo del disagio giovanile
E perché vogliono dare in Italia ancora Modena Reggio a nuovi circoli culturali di aggregazione di incontro
Ecco perché tra sapone D'Alessandro è nato un Centro di iniziativa per il recupero della Val Bormida inquinata dalla al quale hanno aderito più di cento giovani che non avevano mai incontrato la FIGC ed ecco perché a Salerno la FIGC ha deciso di costruire una scuola di obiezione civile sulle questioni della camorra della democrazia della pace
Perché a Napoli un gruppo di studenti ha poi dopo scuola nel quartiere di Forcello perché da Gela esce la proposta di costruire un centro giovanile
Proposta nella quale scegliamo di impegnarci portando la prossima estate lì nel cuore ferito della Sicilia centinaia di giovani
A vivere questa straordinaria esperienza di conto di socialità e di lotta politica
Decine di progetti che tutti insieme dovremo costruire potremo costruire fare vivere nei prossimi mesi che qualificheranno il nostro lavoro e nuclei promotori delle associazioni se decideremo di dare vita questo percorso
Percorso
Ed ecco perché possiamo dire di avere già cominciato a rovesciare la piramide della politica
Perché ci rendiamo conto che non può reggere più un'organizzazione della quale si istanza entro un vertice tirati una linea d'una periferia che lei segua negli anni della rifondazione abbiamo con coerenza ha fatto molto per evitare per superare proprio questo limite
Non sempre ci siamo riusciti oggi noi vogliamo che una vera e propria rivoluzione
Della nostra cultura politica restituisca ciascuno di noi e da quanti potranno venire coinvolti in questo progetto il diritto di costruire gli strumenti le sedi i contenuti le verifiche di questo lavoro
L'associazionismo politico allora il volontariato politico divengono i terreni di un'aggregazione forte e motivata dove l'unità di un progetto i valori di un'identità sono il prodotto di una rete di esperienza diffuse
Dove la multirazziali Tell ambiente la vita nelle città i diritti di chi studia o lavora siano la costruzione quotidiana di una parte della società giovanile
Che a sinistra si organizza e trasforma la realtà attraverso un agire politico comune di massa
Volontariato associazionismo come la risposta più forte a quel bisogno di rifondazione dello Stato che abbiamo sollevato non solo strumenti di azione ma un'idea un'idea tale da fare della politica il canale di una liberazione individuale dal ricatto e dalla solitudine io credo che sia di questo soprattutto che hanno paura
Lì nel palazzo dei potenti inamovibili fa paura una società che si organizza e che giorno dopo giorno intacca i distrugge i meccanismi di quel potere ritenuta li chiama per nome
Vedete se Angela tra un anno davvero esisteva quel centro giovanile
La sua forza non sarà solo nelle risultato concreto raggiunto dal fatto che ci sarà un centro giovanile che prima non c'era
La sua forza sarà nell'avere dimostrato a cento mila abitanti di Gela che quel centro si poteva fare e che quella città può divenire davvero un'altra città è una scommessa grande
Impegnativa è la rifondazione della politica a partire dagli individui alle persone in carne ed ossa che si sporcano le mani e che lottano per ottenere quel risultato e permettere gli altri di fronte alle loro spietate responsabilità
Tutto questo presuppone un capovolgimento coraggioso del nostro modo di organizzarci del nostro modo di dirigere il lavoro che abbiamo davanti non ci serve
Perché è un'altra cosa un'organizzazione di quadri capaci non ci serve un piccolo partito ci servono organizzazione
Di operatori continui individui motivati e disponibili a vivere un'esperienza di crescita individuale di socialità collettiva di azione politica di confronto culturale
Conflittualità certa ogni antagonismo verso questo stato di cose verso la vecchia politica ma anche formazione attenzione al singolo individuo socialità comunicazione è una domanda che mi pare va in questa direzione
Metto tutto ciò che chiedo una rete diffusa di terminali di operatori di militanti
Non affrontando ideologicamente il tema della direzione politica il progetto che mettiamo in campo esige più direzione politica da parte di tutti e non meno ma esige soprattutto una direzione politica diversa sempre più garante di reali Autonomie ripercorso sempre meno centralistica sempre più capace di svolgere un ruolo essenziale e decisivo di coordinamento tra percorsi diversi
Di questo discuteremo probabilmente nella seconda parte del congresso
La voglio subito dire che se queste riflessioni hanno un senso io credo che dovremmo ripensare radicalmente alle forme della nostra direzione questa dovrà essere sempre inserita nei progetti di lavoro anche quando essa magari dovrà svolge funzioni di coordinamento generale della Confederazione
Penso ad una modifica radicale di una possibile struttura centrale di coordinamento che potrà essere composto da un numero ridottissimo di persone che dovrà svolgeva una reale funzione di coordinamento tra quanto si costruisce all'e sterno
Non affrontiamo allora una svolta organizzativa
Mettiamo in campo un progetto politico forse il più ambizioso sento vivere al nostro interno alcune domande di grande rilievo come verificare questo nostro lavoro come costruirlo
Abbiamo detto che non è pensabile rimanere uguali a noi stessi non è la crisi della sinistra
Ma è la crisi più complessiva della politica italiana dello Stato democratico che ci chiedono di svolgere una parte di terza siamo a questo crocevia della storia del nostro Paese
Ma come si definirà quel progetto di cambiamento al quale abbiamo detto di non voleva rinunciare
Quali orizzonti e quali valori possiamo fare scendere in campo non ha più senso io credo difendere la logica di una famiglia guardia politica
Non è nostro compito definire quel progetto di cambiamento radicale poi con altri iniziano a praticarlo
La grande scommessa è oggi quella di costruire quel progetto insieme ad altri in un rapporto che non è separabile tra Soggetti luoghi del conflitto giovanile i temi di vecchie e nuove discriminazioni i valori di una moderna futura cittadinanza
Vogliamo dire con questo che pretendiamo di assorbire quanti esiste nel nostro progetto magari tutta la richiesta dagli è grata di una sinistra giovanile no
Vuole dire che vogliamo contribuire a definire la funzione storica la cultura politica della sinistra consapevoli che la nostra esperienza e la nostra cultura da sole non bastano a raggiungere questo risultato
Un atto di umiltà compagne e compagni e un atto di volontà secondo me per questo siamo qui qui a questo livello collochiamo il senso della nostra tradizione la cultura del movimento operaio l'attualità di quelle contraddizioni che segnavano lo sviluppo della sinistra più di un secolo fa sommate i nuovi capitoli di un impegno futuro
Ecco allora perché una rete di soggetti reali che si organizza non può e non deve rimuovere la progettualità l'identità l'aspirazione ad un'alternativa radicale quindi della questione del comunismo e del nostro essere ieri et oggi Giovani Comunisti italiani
Diverso è nelle radici di questa storia originale seconda che ha saputo intrecciare filoni e culture diverse senza mai rinunciare a quel progetto di cambiamento
Qui però è anche la forza possibile del progetto che noi mettiamo in campo
Proiettare tutto ciò nel future conquistati a questa prospettiva anche chi oggi
Può sembrare distante da questo ragionamento e dalla disponibilità individuale che esso rivendica non possiamo nasconderci compiremmo un errore gravissimo io penso non possiamo nasconderci davanti a questo problema
Esistono mondo intero di ragazzi e di ragazze che non conosciamo neppure giovani normali come vengono definiti a sproposito vivono la loro vita spesso tranquillamente senza drammi ma tante volte anche senza entusiasmi
Giovani che non leggono le nostre letture che non parla ma con le nostre parole che forse non sognano gli stessi nostri sogni eppure sono milioni di ragazzi e di ragazze che possono venire conquistati
Ad un'idea per la quale valga la pena sporcarsi le mani
Possono venire conquistati al piacere dell'incontro della comunicazione di un impegno più tardi alla loro vita
Giovani che stanno pigiati sugli autobus del mattino nei bar del centro negli Stati dell'Italia mondiale giovani che suonano e che scrivono che ballano che ama
La sfida più grande non è convincere noi stessi del fatto che esistiamo e che non ha rinunciato alle cose per le quali ci siamo battuti la sfida più alta è quella di saper ascoltare forse questo immenso il variegato universo e sapeva conquistare all'idea che quelle cose hanno un senso preciso e dando una realtà storica per la quale possono essere realizzate la sfida è vincere insieme a tutti questi conto quanti punirà giovinetto gli omosessuali conto che ci vorrebbe schiavi dei quiz del processo del lunedì
Contro chi vorrebbe vedere questa generazione invecchiare silenziose muta arida persino delle speranze e delle aspirazioni di una società più giusta e più umana
C'è infine un punto di grande importanza del nostro dibattito che riguarda il rapporto tra il comitato promotore di una nuova Sinistra giovanile e la futura forza che nascerà dal ventesimo Congresso del partito comunista italiano
Spesso è ritornato in questi mesi
A commento della nostra discussione
Da parte di giornalisti e non solo l'immagine di una svolti Ina
Alla quale ci saremmo apprestati per adeguarci supinamente a quanto andava maturando nel partito adulto anzi io vorrei chiedere come un favore personale agli amici giornalisti che sono venuti i non titolare così domattina se possibile non di turno svolti in ha chiamato in altro modo mai un termine che ci pare davvero non rifletta la fatica lo sforzo e l'impegno che abbiamo messo in questa nostra ricerca non credo davvero si tratti pittoresco e lo dimostra la volontà con l'attuale anche attraverso posizioni diverse abbiamo cercato di definire un nostro progetto che non andava nella direzione di una semplice riverniciatura Esterna
Sarebbe sbagliato dire che il dibattito del partito non ci ha riguardato e come poteva lasciarci indifferenti il dibattito che si è aperto sul futuro di quella forza nel solco della quale si è inserita tutta la nostra esperienza storica
E una parte significativa della nostra tradizione culturale
è logico allora che abbiamo guardato con rispetto e partecipazione
Al confronto della più grande forza della sinistra italiana di quel soggetto che ha incarnato la forza l'originalità e l'autonomia del comunismo italiano a partire da Antonio Gramsci
Di questo confronto abbiamo colto le ragioni abbiamo vissuto le parti le potenzialità ma anche i difetti
Scegliendo di non dividerci su quel terreno di non accettare che le mozioni del partito in qualche modo vincolarsi con la nostra ricerca
Sappiamo bene quanto la crisi di egemonia della sinistra la capacità di proiettare nel futuro i suoi valori fondamentali riguardino direttamente anche la nostra riflessione e sappiamo bene che aveva riaperto questa riflessione difficile anche tra di noi ci ha fatto probabilmente pagare dei prezzi un appannamento del nostro lavoro di pressione di stimolo verso un partito catturato troppo nella sua dialettica interna
Una perdita di adesioni ed un'immagine a volte subalterna rispetto ad un confronto tra posizioni diverse che finiva per avvitarsi su se stesso
Non dobbiamo avere paura allora a riconoscere anche impietosamente i nostri errori
E però penso che arriviamo qui ha preso avendo cercato di porre le basi per il passaggio ad una fase completamente diversa del nostro rapporto il partito lo sappiamo non ospitati scontento di una semplice sistemazione organizzativa
Un intero secolo di storia che vede cambiare le coordinate intorno alle quali la sinistra e la sinistra comunista avevano costruito la propria funzione tutti i continenti in un modo o nell'altro sono toccati da questo processo si tratta di una rivoluzione profonda che forse non ha precedenti vecchie contraddizioni di classe prima tra tutte quella tra capitale e lavoro si uniscono a nuovi conflitti ambiente e sviluppo il rispetto di differenze irriducibili
I grandi flussi migratori e le loro ricadute sulla politica della cittadinanza sono solo alcuni degli esempi
Come molti secoli fa la nascita dello Stato nazionale fu il risultato di nuove esigenze economiche di nuovi modi di produzione
Così oggi lo sviluppo della scienza e del capitalismo
L'integrazione dell'economia a livello planetario del suo incontro con i movimenti popolari di liberazione e con nuove istanze morali chiede un altro assetto politico del mondo ed un nuovo sviluppo
I flussi migratori ci dicono che la fame di sottosviluppo sono un pericolo per tutti e non solo per una parte
La telematica creato un unico villaggio dell'uomo e ciò apre questioni inedite sul terreno della democrazia per il controllo delle informazioni la produzione di consumi per la prima volta attaccano l'equilibrio dell'ecosistema
Insomma l'interdipendenza economica tecnologica e culturale dell'umanità
Rende evidente il contrasto tra il carattere sovranazionale del mercato ed il carattere nazionale degli ordinamenti politici
Un mondo o nessuno questo è l'imperativo storico che sentiamo vivere
Ecco perché diciamo anche guardando il dibattito della sinistra che non ci sentiamo alla fine della storia
Ma invece lo straordinario inizio di un nuovo ciclo possibile della civiltà umana ma allora con grande umiltà
Ci collochiamo qui dentro a questa ricerca e qui vive anche il nodo del nostro rapporto con il pc o con il futuro partito
Perché se davvero è il complesso delle cose dette finora che ha un significato allora dobbiamo sapere che e ha aperto una fase alta e complessa di costruzione di una nuova cultura politica adeguata a fronteggiare tutto ciò
Dobbiamo sapere che esiste una questione giovanile che è centrale
Assolutamente centrale per governare questo processo
Dobbiamo sapere infine che esiste un patrimonio enorme politico culturale umano rappresentato dal pc e dei Comunisti italiani che rappresenta una variabile decisiva proprio su questo terreno questo patrimonio la sua storia le sue passioni rappresenta un contributo unico per individuare gli sbocchi e le risposte da offrire a tutto ciò
La nostra storia allora la nostra identità politica e culturale non ci consentono credo di limitarci ad osservare lo sviluppo degli eventi
Non ci sentiamo spettatori di questo confronto né crediamo che esserne attori debba significare solo ed esclusivamente collocarci in una con l'altra delle mozioni
Noi vogliamo contribuire a capire come quel patrimonio nel quale ci riconosciamo può svolgere ancora una funzione nazionale
Come può proiettare in avanti la parte migliore del movimento comunista italiano e dei suoi valori ispiratori
Vogliamo fare ciò perché sentiamo che da questo dipenderà non le forme del rapporto tra noi ed una nuova forza politica della sinistra ma dipenderà tanta parte anche del futuro nostro e della sinistra e perché vogliamo che nel nostro Paese la sinistra torni a vincere
A questo livello vogliamo pesare con la nostra esperienza
Possiamo farlo forse con una rapporto alla pace
Abbiamo detto con un patto politico e programmatico non parlerei anche alla luce degli orientamenti dei compagni e delle compagne in questi mesi di un patto federativo
Un patto politico che individui terreni comuni di confronto e di lotta di massa strumenti di lavoro e di pressione sulle istituzioni verifiche periodiche degli impegni assunti penso alla possibilità di adottare un principio di verifiche articolate che ci consenta se lo decideremo di stabilire un patto nazionale e locale ma che non ci obbliga a riprodurla in quelle realtà dove venissero a mancare le basi oggettive
O le coerenze affinché un tale rapporto si stabilisca con questo spirito siamo usciti dalla maggioranza regionale in Toscana dopo l'approvazione da parte della Giunta di sinistra della variante di valico appenninica sarebbe questa la rinuncia alla nostra autonomia si tratta di una relazione nuova che deve prevedere in tempi ravvicinati una completa autonomia finanziaria e non solo politica si tratta di una scelta che non deve impedire altre forme di rapporto e relazione con veri e propri patti
Di azione anche con altri soggetti gruppi associazioni e movimenti ma scegliendo di ricostruire un legame critico con il soggetto politico che in questo Paese rappresenta ed esprime la volontà di cambiamento e di alternativa per le categorie più colpite e penalizzante
Con il soggetto politico che storicamente ha fatto incontrare in un unico blocco storico le forze vitali della trasformazione non proponiamo nessuno una tensione subito la al nuovo partito no tutt'altro
Pensiamo ad una scelta di patto collettivo e trasparente proprio per segnare la novità di un rapporto che vuole portare le naturali conseguenze la nostra scelta di autonomia pesando con intelligenza con rigore
E soprattutto con fatti di massa nella conquista di una nuova egemonia della sinistra
Possiamo qui discutere
E decidere soltanto le linee
L'orientamento di questa scelta
Nessun impatto va sottoscritto illogico prima che il PC tenga il suo congresso di Rimini ascolteremo e valuteremo nella nuova realtà
Gli esiti di quel dibattito e solo allora se ce ne saranno le condizioni potrà eventualmente essere raggiunto un accordo viale tra il nuovo partito ed il comitato promotore della sinistra giovanile io ho cercato di spiegare le ragioni della proposta che oggi mettiamo in campo certe in modo imperfetto e me ne scuso con voi fin da subito e lasciando forse alcune questioni alcune anche importanti sullo sfondo
Ma con la volontà di delineare le ragioni essenziali di questo nostro progetto
Alcune volte anche tra i nostri compagni in questi mesi e tornata l'impressione che dietro a tutto ciò di potesse essere un'idea di rinuncia
L'ho sentito dire anch'io più volte nelle assemblee negli attivi dei congressi ai quali ho potuto partecipare un'idea di rinuncia la rinuncia ad un'identità quella di giovani comunisti italiani
La rinuncia ad una critica aspra radicale a questa società al suo funzionamento alle sue regole alle sue ingiustizie alle sue degenerazioni
La rinuncia ad una lotta in grado di affermare le nostre parole calde di libertà i giustizieri solidarietà di un nuovo socialismo e molte volte mi sono chiesto perché e come fosse possibile che simili dubbi interrogasse o a qualcuno tra noi
Mi sono chiesto se davvero questo era il segnale offerto e se non dovevamo correggere ciò che stavamo facendo
Abbiamo discusso anche per trovare una risposta tutto ciò
Ci siamo confrontati è la proposta che o ci mettiamo in campo non è già più incerto l'ipotesi originaria male risultato faticosa al quale tutti insieme siamo giunti è il prodotto di una discussione viva
Tra opinioni anche diverse tra materiali diversi che ci hanno aiutato criticamente e collegialmente io penso ad arrivare a questo punto è la rinuncia alla nostra identità allora sarebbe un peso insopportabile da tollerare sulle spalle di ciascuno di noi
è la rinuncia alla nostra identità io non lo credo personalmente profondamente dentro di me non lo penso mi guardo attorno e scopro giorno dopo giorno le ragioni forti del nostro essere di parte
Sento che il nostro essere giovani comunisti italiani sia di carica di un significato preciso lo stare nella storia la volontà di lavorare per cambiarla
Nel mille novecento e quarantasette Elio Vittorini così scriveva Palmiro Togliatti
Gli scriveva io non mi sono iscritto al Partito Comunista Italiano per motivi ideologici
Quando mi sono iscritto non avevo letto una sola opera di Carlo Marx e dunque non aderì ad una filosofia iscrivendo mia questo partito aderirà degli uomini ad una lotta io seppi che cosa era il PC da come vidi che erano i comunisti erano i più onesti i più seri i più coraggiosi meno Haiti e vuoti
E poi proseguiva la lettera di Vittorini conosco più di un compagno che sarebbe capace di ovvietà mi perché se non sei un marxista tu parli tu scrivi perché non ti limiti ad imparare
Egli pensa cioè proseguiva Vittorini che non essendo o non chiamandomi marxista io non possegga la verità e dovrei fare a meno di parlare per coerenza di comunista
Ma il diritto di parlare concludeva lo scrittore non deriva gli uomini dal fatto di possedere la verità
Deriva piuttosto dal fatto che si cerca la verità e guai se non fosse così come se si volesse legarlo ad una sicurezza di possesso della verità
Lo si legherebbe la presunzione di quel possesso e non parlerebbero che predicatori e coloro che non cercano ecco allora come ci sentiamo forti e ricchi del nostro patrimonio di lotte e di valori ma umili nella volontà di continuare a cercare e l'umiltà che abbiamo appreso non dentro una fede l'abbiamo preso dentro la tensione morale di una comunità di uomini e di donne libere
Che ha rappresentato nella storia di questo Paese il patrimonio grande inestimabile ricco del comunismo italiano
Rinunciamo allora alla lotta per fare vivere dentro gli individui nei rapporti tra essi e tra popoli diversi i valori della liberazione umana io credo di no personalmente profondamente dentro di me penso Dino
Ma come potremo farlo proprio oggi quando l'umanità lentamente puoi prendere nelle mani le sorti del proprio futuro
Quasi due secoli fa qualcuno immagino un edificio assai particolare
Un edificio a forma di anello con al centro dell'anello una torre
Le finestre dell'attore guardavano alla faccia Interna dell'anello e questo a sua volta era diviso in tante celle ciascuna con due finestre una rivolta alla torre e l'altra all'esterno
La scoperta stava nel fatto che bastava mettere un solo sorvegliante nella torre includendo in ogni cella un passo un malato un condannato a morte o se volete voi un operaio un giovane una ragazza la luce filtrando dalle finestre consentiva al sorvegliante di controllare contemporaneamente nello stesso tempo nello stesso istante tutte le sagome dei prigionieri
E quella semplice invenzione era una rivoluzione rovesciava il principio delle segrete la luce ed il sorvegliante controllata non meglio del carcere buio che alla fine poteva persino proteggere i prigionieri
Ne sto Balducci in un saggio molto bello ci fa notare che quel principio e ben applicato oggi alle carceri speciali dopo uno sguardo può controllare un detenuto per ventiquattro ore al giorno
Ma la metafora di quell'edificio però va ben oltre i confini di una prigione
Riguarda la possibilità stessa di trovare oggi un unico punto di vista che ci consenta di raccogliere una domanda davvero universale di liberazione umana
è una domanda intrigante questa compagne e compagni che ci dobbiamo porre e che ci impone di capire se possiamo dire se possiamo dire se crediamo di possedere già dentro alla nostra storia alla nostra cultura dentro la nostra stessa identità quel punto di vista così decisivo se siamo già saliti nella torre
E con umiltà rispondiamo di no che non è così e diciamo che quell'antica sete di ricerca vive tra noi non c'era tutto per rimuovere l'identità di qualcuno e tanto meno la nostra ma per individuare le risposte nuove che questa realtà rivendica
Forse e proprio così
Non c'è nessuno che stando ritto al centro dell'attore possa da solo trovare le risposte su tutto nessuno che da solo possa trovare l'assoluzione dell'enigma della storia interetniche ma degli uomini
Ancora Balducci racconta che era costume tra i cristiani consegnare a chi partiva per un viaggio un pezzo di un vaso di terracotta al ritorno da questo lungo viaggio componendo la sua parte con quella degli altri gli sarebbe stato riconosciuto
E ugualmente noi non rinunciamo a ciò che ci ha consentito finora di viaggiare
Semplicemente rifiutiamo l'idea che il nostro pezzo di vaso possa rappresentare il tutto
E sentiamo che altri pezzi con i quali siamo entrati in contatto in questi anni ci hanno insegnato molto e che la forza grande oggi quella di sapere proiettare in avanti nel futuro tra la gente
Questi insegnamenti
C'è una discontinuità vera nelle cose che vogliamo fare
Non ci adeguiamo organizzativamente ad una società giovanile mutata
Non ci si muove il bisogno di aderire meglio le mille pieghe della società hanno ci muove la coscienza che il conflitto per un altro mondo che un mondo nuovo attraversa tutta intera la lotta emozionante e un altro individuo libero solidale non violento vivo
Questa lotta è la più elevata forma nella quale io
Compagne e compagni sento vivere la mia identità di comunista questa lotta e la conquista di altri e di altri alla volontà di rifiuto dei vecchi interessi
è la conquista di tanti ad una scelta individuale di libertà di altruismo di impegno di politica nuova
Solo il nome di ciò di questa enorme ambizione merita iniziare un percorso che cambiando ci forse potrà aiutarci a cambiare un pezzo del mondo forse potrà aiutarci a cambiare il mondo
Questa enorme ambizione che ci collega ancora il passato di quanti si sono spesi per un mondo nuovo che ci collega sempre l'idea di un socialismo mosto è la prova che forse dobbiamo superare insieme compagne e compagni tutti e tutte forse potremmo farcela forse ce la faremo
E aggiunto
C'è giunto un messaggio del presidente della Camera dei deputati Nilde Iotti di quelli con lettura
Desidero far pervenire a tutti i giovani delegati riuniti per il venticinquesimo congresso della Federazione giovanile comunista il mio più caloroso saluto ed auguri o di buon lavoro la vostra assise è chiamata a pronunciarsi su una scelta molto significativa per la vostra organizzazione
Dare vita ad una nuova formazione politica giovanile della sinistra in grado di rispondere alle tante domande che da questa parte della società avvengono che sono innanzitutto quelle di vivere in un mondo governato dalla pace
In cui si affermi no e si rafforzino sempre più i valori della libertà e della democrazia della solidarietà verso i più deboli del rispetto dei diritti di ogni essere umano
Della pari dignità di ogni uomo e di ogni donna
Grandi passi avanti sono stati fatti in questa direzione negli ultimi anni che sono stati anni di grande mutamento
Molto resta da fare in Italia e nel mondo e i giovani possono avere una funzione preziosa nel recepire le trasformazioni e nel sostenere un impegno di innovazione profonda
Sono convinta che la vostra spinta verso il nuovo il vostro bisogno di capire sempre di più i problemi della società in cui vivete il vostro impegno per il volontariato e l'associazionismo queste vostre scelte di campo possono essere altrettanti strumenti di grande efficacia per assolvere i compiti che avete di fronte e già sono un patrimonio di grande ricchezza per la vita politica del nostro Paese che ha bisogno di energie nuove per affrontare un profondo ed urgente rinnovamento
Un rinnovamento che chiama in causa in primo luogo il nostro partito in questo senso la vostra ricerca e il vostro impegno sono un contributo importante al dibattito di tutti noi
Buon lavoro dunque nel rinnovare il mio saluto a tutti i delegati e a quanti assisteranno al congresso
Ringraziamo onorevole
Dunque prima della pausa dobbiamo fare degli adempimenti
Dobbiamo votare gli ordini dei lavori di questo congresso
Come tutti sapete l'intenzione è quella di dividere la nostra discussione in due parti una prima parte oggi e domani riservata alla discussione e quindi alla votazione dei documenti congressuali
Una seconda parte alla quale parteciperanno con diritto di voto anche i delegati esterni nel momento in cui nella misura in cui l'ipotesi in discussione passi
Il terzo il quarto giorno cioè a partire dal ventuno di dicembre fino al ventidue di dicembre vi propongo questo ordine
Dei lavori
Nel pomeriggio subito dopo pranzo mi rendo conto che già abbiamo in qualche maniera
Un orario abbastanza ristretto
Alle quindici e trenta
L'Assemblea si divide in quattro gruppi di lavoro per la discussione dei documenti congressuali
L'esigenza di dividerci in gruppi di lavoro e seguita alla scelta di dare la massima possibilità di partecipazione alla nostra discussione
E siccome i tempi a disposizione sono ristretti non ci consentivano di avere una discussione tutta in plenaria
Siamo convinti che la scelta migliore che va nella direzione della massima partecipazione sia quella di dividerci in gruppi omogenei
Il primo gruppo facciamo la proposta che sia coordinato da Francesca Chiavacci e Mimmo Talarico
E si riunisce nella sala a a questo gruppo partecipano i compagni e le compagne che hanno il cognome iniziante per lettera a fino alla lettera c
Nel secondo gruppo proponiamo il coordinamento di Carla De Lazzari e Leandro li Moccia questo gruppo si riunisce nella sala B sempre alla sinistra della presidenza
E partecipano i compagni e le compagne con cognome dalla di alla lettera L compresa il terzo gruppo coordinato da Ilaria Perrelli e Vittorio blu Biondi salaci
Al quale partecipano i compagni dalla lettera h alla lettera q compresa il quattro Gruppo coordinato da Lidia di lotta e Luca fanciulla ci si riunisce in questa sala e partecipano i compagni e le compagne dalla lettera R alla lettera Z compresa
Ci ritroviamo dopo la discussione nei gruppi Inga plenaria alle diciotto e trenta
Dove il PCI sarà un intervento degli speaker dei gruppi che sintetizzano la discussione dei gruppi stessi
Poi ci sarà la cena e alle ventuno avremo la seduta plenaria dedicata alle ragazze in cui discuteremo delle ragazze
Nella giornata di domani proponiamo per il mattino tutta la mattinata e il primo pomeriggio la seduta plenaria alle sedici e trenta la replica di Gianni Cuperlo e alle diciassette e trenta la votazione di emendamenti e documenti
Noi dobbiamo praticamente votare l'ordine dei lavori di questi due giorni perché la presidenza avrà funzioni solo per questi due giorni dopo di che a partire dal terzo giorno dobbiamo rinnovare la presidenza perché abbiamo una fase diversa della nostra discussione
Proponiamo inoltre io faccio tutta la proposta complessiva in modo da se siete d'accordi se non ci sono opposizioni da votare tutto il complesso della proposta
Proponiamo che gli emendamenti al documento e eventuali ordini del giorno devono essere presentati entro e non oltre le ventuno di questa sera
Invece per quanto riguarda gli eventuali emendamenti al vocabolario essi vanno presentati entro le tredici del ventuno di dicembre questo perché pensiamo il vocabolario possa essere uno strumento anche della futura organizzazione che mettiamo in piedi
Un'altra proposta che vi facciamo gli interventi in plenaria proponiamo che abbiano una durata massima di cinque minuti questo per consentire anche in plenaria una possibilità di interventi di più compagne di più compagne
Questo anche vista la ristrettezza dei tempi lei dei tempi in imperi plenaria e proponiamo che le iscrizioni al parlare si facciano entro le dieci e trenta di domani mattina dichiarando anche per non ingolfare il lavoro della presidenza la propria disponibilità ai segretari ai segretari Daria
Dunque se non ci sono
Opposizioni io metterei sì prego
Ora mozione d'ordine volta a cambiare l'argomento di discussione dei gruppi di lavoro
Se la Presidenza no per metà eccetera intero
Allora
Ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro più fermo dissenso nei confronti delle scelte sia di metodo che il contenuto operata dal gruppo dirigente nazionale nell'organizzazione del venticinquesimo congresso nazionale della FGCI
In particolare l'impegno la ristrettezza dei tempi a disposizione abbia consentito il dibattito un dibattito adeguato all'importanza delle questioni sul tappeto
Che sia stato scorretto aver proposto come alternativi l'uno all'altro due documenti sostanzialmente identici nelle proposte
E sia profondamente antidemocratico il fatto che non sia stata data in alcun modo la possibilità di presentare documenti alternativi in quanto il termine ultimo per tale è stato fissato il Regolamento in data ventisei ottobre mille duecentonovanta
Mentre Regolamento stesse è stato pubblicato all'inizio di novembre e diffuso successivamente
Dal momento dunque cani tant'è stata altra scelta che esprimersi su un documento non emendabile vent'anni uno che giunge comunque alle stesse conclusioni
Si ha l'impressione che il Congresso così organizzato non possa far altro che ratificare una scelta il superamento della FIGC sostanzialmente già presa
Ci pare che questa scelta sia frutto di un'analisi inadeguata e la situazione attuale della FIGC dei suoi problemi interni dei suoi rapporti con realtà sociale del nostro Paese
Riteniamo che il limite principale che la FIGC ha mostrato in questi anni si è stata l'incapacità di realizzare pienamente il proprio i Progetti organizzazione delineata dal congresso di Napoli
Questa soprattutto per resistenze opposte rinnovamento dalle venti ancora legati alle vecchie forme organizzative la massiccia presenza del funzionariato una struttura direttiva ancora verticistica la centralizzazione decisioni e il conseguente distacco tra militanti di base organismi dirigenti
Persino i documenti congressuali non si arriva a capire perché se necessario un superamento della FIGC e non somiglierà niente
Crediamo infatti che una struttura meno verticale con ripensamento del ruolo e una riduzione del numero di funzionari permetterebbe alla FIGC evidenziano tentazione elastica in cui tutti senza veramente coinvolti nel lavoro e nelle decisioni
Una struttura di questo tipo di soluzione del più credibile all'e sterno riuscendo a coinvolgere efficacemente un numero maggiore di ragazzi e ragazze permetterebbe anche lavorare su progetti specifici al di fuori proprie strutture creando anche originali forme associative
Una sinistra giovanile così articolata debbono determinante la società italiana
è necessario però che rimanga un'organizzazione in cui tutti gli scritti a penna in comune delle idee guida come quella di essere giovani comunisti che lavora per la trasformazione di questa società e superamento di questo modello di sviluppo
Ci sembra che associazioni prospettata in documenti congressuali Nardino questo carattere un'insalatina
Si correrebbe veramente il rischio di dare vita a un puro e semplice volontariato togliendo peso politico all'organizzazione
Per questo motivo credo che dal congresso escussione conseguente votazione aperta preliminarmente sulle ipotesi di una riorganizzazione interna e la FIGC il lodo adesso proposto superamento in conseguenza in questo propongo
Che illustri
Di lavoro separatamente si occupino della riduzione delle funzioni del funzionariato
Le forme di autofinanziamento
E dei diritti degli scritti grazie
USA ma
Ci sono altre questioni
Dunque io
E io metterei ai voti se il
Sì
Dopo il bagno siccome questa è una discussione molto delicata chi ha bisogno di tempi democratici io credo che sia come dire irrisorio chi in plenaria si parla per cinque minuti cinque minuti significa ciao come stai e di dove sei e allora ed è vero che noi altri centri a una discussione di gruppi di lavoro poi ho bisogno di ragionare di aver il tempo opportuno per ragionare in maniera collettiva con tutte le compagne e compagni
E cinque minuti praticamente mi fa di risultato degli slogan quindi la proposta è almeno dieci minuti
Dunque no scusate ci sono altre questioni
Chiudiamo
Va bene allora per quanto riguarda la mozione d'ordine io farei questo tipo di proposta
Scende Ray il documento proposto dai neri Eric aggiungo Giovanni
Volante
Perché tutta la prima parte riguarda la nostra discussione congressuale che avremo domani e dopodomani cioè il giudizio sugli organismi dirigenti il giudizio
Sulla proposta politica fatta e quindi il giudizio sui documenti noi avremo la possibilità di farlo nei gruppi di lavoro
E poi nella plenaria
Di di domani per cui in questa fase io mettemmo mettere in votazione la mozione d'ordine vera e propria che credo sia
Inclusa in quest'ultimo in questi ultimi quattro righi chiediamo al Congresso che la discussione e una conseguente votazione verta preliminarmente sulla ipotesi di una riorganizzazione interna della FIGC
In luogo del suo proposto superamento questo solo per motivi procedurali perché noi in questa fase la mettiamo in discussione le mozioni d'ordine gli ordini del giorno eventuali proposte politiche ne discutiamo
Domani sera se siete d'accordo io chiederei se ci sono interventi a favore o interventi contro dispetto alla mozione dopodiché Prodi procediamo nelle votazioni
Ci sono interventi a favore
Interventi contro
Bene
Chi è d'accordo con la mozione d'ordine alzi la delega
Scusate nominerei degli scrutatori
Gentiloni
Vizzari dall'altro lato
E io non vedo perché ci sono quelle luci che non mi fanno vedere nulla quindi non
Sì sì però pregherei i compagni e le compagne di sedersi altrimenti è complicato fare il conteggio
Va be'facciamo la controprova chi è chi è contro la mozione d'ordine
Mi sembra che non ci siano dubbi chi si astiene
Perfetto la mozione bocciata
C'è la seconda questione che proponeva Leandro sui tempi della discussione in in plenaria no io voglio motivare soltanto la proposta che come presidenza avevamo fatto
I tempi della plenaria per le esigenze particolari e per l'organizzazione atipica rispetto al passato di questo nostro congresso non ci consentono di avere dei tempi lunghi
Con interventi di cinque minuti noi riusciamo a far parlare credo qualcosa come quarantacinque cinquanta compagni quaranta compagni
Se invece noi obbediamo per i dieci minuti a parlare in plenaria saranno ovviamente solo venti si tratta di fare una scelta politica perché noi vogliamo scegliere la strada di consentire in qualsiasi luogo sia nei gruppi sia in plenaria la possibilità di una espressione più ampia
Dei delegati e delle delegate beninteso che gli interventi saranno ripartiti a seconda delle opzioni espresse nei congressi territoriali
In base all'appartenenza di struttura in base all'appartenenza di sesso è chiaro che su questo ci sono tutte le garanzie possibili e su questo dopo riuniremo la presidenza insieme ai segretari di Area
Per riorganizzare il lavoro non so se Leandro vuole formalizzare la proposta Nunzio e dobbiamo
Va bene votiamo ci sono interventi a favore la proposta di Leandro
Sì Nicola vedrà
Ecco io proporrei dei tempi molto ristretti due minuti per l'intervento a favore due minuti per l'intervento contro
Allora a me dispiace che le hanno abbiamo formalizzato una proposta alternativa precise però ritengo che essa possa essere non ventidue metri nei tempi che ordinariamente diranno in questa discussione cioè dieci minuti
Ridurre invece a cinque minuti non pensa di aggiungere una farfalla più condanna venga semplicemente funzionale a a dare la l'impressione che più persone parlino anche per lavori queste persone non hanno nessuna possibilità reale di intervenire e io continuo a ribadire una critica che ho sempre fatto su queste questioni che se vogliamo parlare concretamente vivono nella politica e non possiamo poi dire che aboliamo le figure di coordinamento e avevano squilibra i cinque minuti la realtà singolo delegate è la relazione alla conclusione torrenziale che fanno i nostri segretari nazionali quindi ritenga per questa ragione e quindi formalizzando la proposta selle hanno dato e sarebbe essere dieci minuti il tempo delle armi
Ecco
Io verso che si Alhambra della zona che agli altri con cinque piloti e parlo più compagni ed è giusto che vanno più compagni della base
Con dieci Mirko dieci minuti di uno che cosa si può e sta dalla diciamo Novaro proposta cioè votare su questa cosa mi sembra un po'ridicolo ecco cinque dieci meno decessi potrebbe trovare una via di mezzo che so
No appalto spaziosa dirà se su questa cosa già ci facciamo riscontri caloroso c'era un mese approva se si può trovare una via di mezzo magari allungare anche la plenaria che sorta non vale la pena avere qualche una mezz'oretta di qualcosa interporto Doran tre quarti d'ora e magari dare più inutile questo quei voglio dirà del pallone
Raffaella a favore poi votiamo
Cioè scusate contro la proposta l'idea
A favore della proposta da
Ma abbiamo oltraggiare compagno intervenuto prima non drammatizzare questo questa discussione
Pensa che si tratti solo di scegliere la cosa che c'è più utile e penso che dobbiamo tenere in considerazione due fatti come la Scelta che mi sembra sia tutta dentro alla proposta di ordine dei lavori di avere un congresso che sia un po'diverso dai congressi che anche in anni precedenti abbiamo tenuto di favorire cioè con questo congresso una comunicazione che passi molto attraverso i gruppi e la possibilità per tutti di esprimersi
In questo senso abbiamo meno tempo per la plenaria ma è una scelta e credo che però allora
Sia utile avere una discussione in plenaria dove sia possibile nel tempo che abbiamo a esprimersi per più compagni per fare avere a tutti un quadro più ampio delle posizioni delle esperienze che portiamo
Anche per evitare che poi Erika li facciamo entrare dalla finanza dalla finestra quello che facciamo oggi facciamo uscire dalla porta e cioè la sensazione che parlare in Gruppi sia importante ma parlare in plenaria la cosa più importante di tutti io credo che questo abbiamo imparato a non considerarlo più come una verità è la seconda cosa che volevo dire questa ricordiamoci anche delle esperienze concrete abbiamo per esempio aprimi mi fatto la stessa discussione abbiamo scelto di fare interventi di dieci minuti abbiamo cominciato coi di Parma dieci minuti ne parla in realtà dodici tredici alla fin ne i compagni che ha democraticamente insieme sarà scelto che parlassero hanno dovuto han certo punto dopo i primi interventi essere considerati i compagni di fatto di serie B perché hanno dovuto parlare a quel punto per cinque minuti allora mi sembra che decidere di in fare degli interventi per cinque minuti si è una cosa che ci permette di avere un quadro generale della delle opinioni che abbiamo e sono anche convinta che in cinque minuti tante volte siamo riusciti a dire tante cose importanti
Va bene no io in questa fase procedurale eviterei gli applausi euro dunque mettiamo in in votazione la proposta
Di avere l'assemblea plenaria di cinque minuti
Mettiamo pure sì la proposta più lontana la proposta di Leandro allora quella di tenere la plenaria di dieci minuti chi è favorevole a questa proposta alzi una delle
Cioè va bene sì
Scusate no no abbassato perché c'è una una dichiarazione di voti che possibile lavorando
Io faccio la dichiarazione di voto a favore della proposte Leandro di parlare di dieci minuti
Perché a Rimini sono stato uno di quei compagni che hanno parlato per cinque contando il tempo di cinque minuti mi sono trovata seriamente in difficoltà con il rischio di appunto a fare un intervento che ha per slogan
Ritengo che se la nostra preoccupazione è quella di fare spine quanti più compagnie possibile ci sono i gruppi di lavoro oggi pomeriggio le facciamo per questo altrimenti oggi tifa la plenaria fa io farei fare quest'altra proposta
E che invece domani mattina appunto il problema non è la quantità ma la possibilità di a tutti i fans di di esprimersi pienamente liberamente e quindi per questo sono favorevole alla proposta i dieci minuti
Ritengo anche che se passasse una di cinque minuti sarei seriamente in difficoltà HTA come riesco in cinque minuti a intervenire a fare un intervento che possa parlare compagnie non a dare una sei di slogan uno di uno di seguito all'altro
Va bene
Votiamo
Favorevole all'OPA proposta di
Sì
Sedetevi per favore
No sede degli altrimenti non con non conteggia molti muta in piedi
Ci siamo
Quindi non vedo niente
Quel capannello alla mia sinistra
Allora possiamo votare
Chi è favorevole alla proposta di Leandro e cioè di a vere l'assemblea gli interventi in plenaria di dieci minuti
Giù le mani
Sì no facciamo prima la verifica e poi se
Chi è contrario
Subito credo che non ci siano dubbi chi si astiene
Va bene la proposta è bocciata
Adesso mettiamo in votazione scusate ancora un attimino e poi andiamo a mangiare tranquilli adesso mettiamo in votazione la proposto al complessiva degli ordini dei lavori
Così come l'ho presentata all'inizio chi è favorevole alzi la delega
Ok giù chi è contrario uno
Chi si astiene
L'ordine dei lavori approvato un attimo ancora un attimo ancora dobbiamo eleggere la commissione politica
Io volevo farvi riflettere un attimo su le funzioni che in questo congresso la commissione politica
Secondo noi debba avvenire
Noi pensiamo ad una funzione meramente notarile e cioè di verifica accoppare Acco accorpamento eventuale di e membri emendamenti simili
Senza esprimere così come abbiamo fatto nei congressi passati nessun giudizio politico
Perché riteniamo che il giudizio politico possa essere espresso liberamente dai delegati e dalle delegate allora nel momento della votazione nel momento della discussione degli emendamenti questo a noi sembra un grande una grande novità che ci caratterizza rispetto al passato e alla tradizione di dare dei giudizi sugli emendamenti
Allora passo alla proposta Cuperlo duetti Zingaretti Iran mobilia emiliana Calicchia Bizzi colà Attilio Licciardi Luciano Vecchi Oddati Francesco Fanizzi Gigi Rossetti
Catiuscia Marini Danilo Zaki Roli Marina Zucconi Antonello a Brescello Milla romano Francesca Chiavacci
Luca Cangemi coordinati da Sergio
Duetti allora
Se ci sono proposte aggiuntive o sostitutive questioni se non ci sono questioni mettiamo in votazione la proposta
Con le funzioni specificate all'inizio allora sempre tutti seduti per cortesia chi è favorevole alla proposta alzi la delega
Bene giù chi è contrario
Bene
Chi si astiene
La proposta è passata
Un attimo ancora solo alcune informazioni che vi saranno utile per poter mangiare allora dunque il pranzo sarà servito in due turni al primo turno parteciperanno i ragazzi e le ragazze che hanno avuto alla resa
Sean il tagliando normale invece al secondo turno andranno i ragazzi e le ragazze che hanno ricevuto il tagliando
Barrato
Eccola lì eccola lì allora chi invece aveva il tagliando è pregato pregato di pregato diritto un attimo calma sì ora attivo
Offre
Chi non ha il tagliando è pregato di ritirarlo altrimenti non mancia la mensa è al piano superiore uscì
Ritardi quattro
Ultime ultima informazione anzi penultima il materiale che avete ricevuto avete trovate in cartellina è incompleto il restante materiale
Compresi i dati del tesseramento il documento del movimento delle ragazze vi sarà distribuito al vostro posto c'era un ultima comunicazione
Un breve comunicato di Serena De Carlo
Curato meglio un attimo di attenzione
Sì volevo dire si pregano i compagni delegati del documento alternativo di trattenersi in questa sala e di mangiare invece con il secondo turno
Grazie
Un'ultima cosa di
La presidenza e i segretari dei comitati dare a si vedono adesso qua così pure la
Commissione politica
Sì
O ecco si vedono alla
Residenza anche le compagnie del gruppo redigente della carta
Riprendiamo alle quindici e trenta nei gruppi di lavoro ci rivediamo in plenaria alle diciotto e trenta con le relazioni degli Spiders Buon appetito
Persone pregati di presentarsi alla presidenza
Cristiana di Brescia
Ma corali Manuela Gabriele e Silvia Vinci
Scusate compagni vi volevo chiedere venti secondi di attenzione in questa pausa perché desideravo con poche battute credo anche a nome vostro
Ringraziare modo sincero caloroso gli amici e i compagni di radio radicale che trasmettono indiretta in tutta Italia tutti i lavori del nostro congresso
Lo volevo fare perché al di là delle differenze delle opinioni di vera sede in punti di incontro e di iniziativa comune che abbiamo avuto in tanti momenti con i compagni radicali
Mi sembra che di fronte a quella denuncia che io credo giustamente non da soli avanziamo spesso di un vero e proprio blocco
Di potere che Gemo Nizza l'informazione in questo Paese garantendo a poche realtà economiche di controllare gran parte delle informazioni che vengono veicolate ecco io credo che sia una grande prova di inciviltà di apertura politica
Di disponibilità reciproca quella dei compagni radicali a fare in modo che la loro radio divenga uno strumento credo straordinariamente utile per comunicare all'esterno da qui da pesa no
Le cose che noi stiamo discutendo e quindi offrirci un servizio del quale siamo loro veramente sinceramente
Garanti grazie anche a voi
Allora diamo la parola a Mimmo Talarico
Va bene io farò un breve resoconto descrittivo
Del mio gruppo di lavoro descrittivo perché e Breve perché ha avuto incontrato molta difficoltà a mettere insieme gli appunti che ho preso per cui i compagni mi scuseranno per eventuali limiti e omissioni sono stati ventiquattro gli interventi del mio gruppo di lavoro per centocinquanta minuti di discussione
I lavori del gruppo sono stati aperti da Camillo Barbato di Palermo presente al congresso per portare dice lui la voce di chi non c'è i ragazzi del Malaspina dei ragazzi e chiedono aiuto
La nuova associazione dice Barbato deve rompere i muri che dividono sto città quelli che dividono i giovani politicizzati dai giovani non politicizzati bisogna fare nostre le esperienze di volontariato continua Barbato mettere insieme diversità per costruire ricchezza
Il tema del volontariato è ricorrente ma discussione ne parlano Manuel di Roma
Per farne un elemento di forte diversità dal Partito comunista e Brunori a proposito l'associazionismo
Sempre sul volontariato vengono fatti riferimenti critici alla parte avversa relativa del documento dei documenti documenti che ad alcuni appaiono limitati insufficienti
Relativamente ad alcune questioni quali l'ambiente la questione meridionale tesi sostenuta questa da Mimmo Di Bari poi ripresa da Criscuolo secondo il quale quella meridionale dovrà necessariamente assurge la questione nazionale
C'è una sottovalutazione della FIGC del Nord prosegue Criscuolo
A proposito di questo problema la raccolta di firme sul reddito minimo garantito è indicativa c'è una questione democratica che bisogna affrontare non solo sotto l'aspetto delinquenziale
Sempre parola di parole di Criscuolo ma anche considerando la pervasività del sistema clientelare democristiano nel Sud
Che Claudio di lecco che fa eco a Criscuolo ponendo il problema delle leghe registrando anche qui evidente insufficienza dalla Federazione giovanile comunista
La presunta incompiutezza del documento però raccoglie consensi e apprezzamenti è il caso di Stefano di Milano
Che dice di essere colpito dal primo documento perché indefinito un'organizzazione che sancisce un'ora inizio dice Stefano non può esaurire tutto il suo essere in un documento
Ancora una organizzazione nuova presuppone strumenti nuovi dice Stefano tema ripreso anche da Brunori ed Anzalone quest'ultimo si richiama all'esperienza della pantera per affermare che quel movimento ci insegna a cambiare metodo
Ci dice che la nostra FIGC non basta e da solo avrebbe mai fatto ciò che ha fatto la Pantera
Andiamo una questione molto delicata e Spinosa il Golfo
C'è una diffusa diffusa ma non troppo interpretazione in chiave bellica della presenza delle nostre navi nel Golfo
Questa interpretazione salvata ancora una Mimmo di Bari e da Gigi di Ragusa il quale propone la riconversione della base militare di Comiso da civile a militare e da assegnare quella base ai cinque mila senza tetto della Sicilia
Giampiero di Roma il problema dice era di misurare la non violenza in una situazione difficile l'embargo l'unica forza alternativa alla guerra non abbiamo fatto cedimenti alla cultura guerrafondaio dice Giampiero di Roma concetti questi eh sostenuti con forza da Brunori e da Silvia Albano
La quale poi ha corretto anche l'impostazione data alla posizione la FIGC sul Golfo
Una convinta adesione al progetto e dare vita ad un'associazione politica cioè la sinistra avviene la cacciatore
Secondo il quale si apre una nuova stagione politica e la riforma della politica passa essenzialmente da queste iniziative iniziative che incontreranno ispirazioni culturali e politiche diverse anche Fabio condivide lo spirito del Progetto pure invitandoci a ridefinire un luogo per comunicare a quella generazione che non è ancora sceso in campo
Ora sul patto con il futuro PDS
Secondo Anzalone ci sono indicazioni generiche a proposito della Università nemmeno Brunori interessa un patto generico per cui questi ed altri compagni ci sollecitano a definire a compiere modo serio
Queste una politica la parte politica programmatica del patto col PDS
Ci sono alcune note sparse poiché sono emerse dalla discussione
Per Gigi bisogna uscire dalla NATO subito
Poi
Fabio oppone il problema della legalizzazione
Secondo Fabio non può essere discussa a livello centrale una questione così delicata come la legalizzazione ma va affrontata anche a livello periferico Giancarlo suggerisce a Cuper Lodi trattare meglio la questione dei metalmeccanici infatti per Giancarlo la relazione del segretario o della FIGC a proposito dei metalmeccanici ha presentato evidenti insufficienze
Cioè Francesca che pone un problema molto serio e originale anche per nostro la nostra discussione a proposito della impresa Francesca dice di Francesca di Caserta non mi sento di demonizzare l'impresa manca un'analisi del documento sull'impresa ed è vero
E utile una politica della FIGC per una impresa pulita
Ancora Francesca pone un'altra questione assai delicata che discuteremo più tardi dice non sono d'accordo con la rappresentanza proporzionale dei sessi
Sempre rimanendo nel tema delle nuove sparse
C'è Cutillo che pone il problema del documento alternativo secondo Cutillo questo documento ha dato un input alla discussione
è sempre Secondo
Secondo Cutillo
Scusate se trovo gli appunti
Il documento alternativo avuto molti consensi nel Mezzogiorno affermazione questa subito smentita da me ed altri
Spesso alcune realtà associative dice Cutillo quelle realtà associative con le quali dovremo incontrarci sono solo delle delle sigle
Per cui bisogna fare i conti anche con la propria esperienza nel prendere posizione a proposito bene mi sembra di aver messo in evidenza posto in evidenza le questioni salienti che sono emerse dalla discussione sicuramente sicuramente ha promesso qualcosa di importante erano troppo non ovocita alto il pensiero di alcun i compagni però i capirete difficile mettere insieme venticinque punti di vista Diversi portarle a conoscenza dell'Assemblea
Sembra però di essere riuscito almeno a fare emergere quelle questioni che meritavano maggiore attenzione rispetto alle altre d'aver portato un contributo come gruppo di lavoro un contributo utile alla discussione plenaria vi ringrazio
Adesso tocca Manuela Gabriele per la sintesi del secondo gruppo di lavoro
Cristiana di Brescia ecco
Allora neanche per me è semplice riportare la discussione fatta nel gruppo in quanto sono intervenuti ventidue compagni pentito compagni erano rappresentativi sia delle aree geografiche ma anche e soprattutto delle varie esperienze sensibilità politiche
Io non non non riportato a dir la verità alla l'esatto penserei compagni cercate riportare un po'i temi ricorrenti nella discussione che sono stati tanti
Uno dei temi ricorrente è stata quello riguardante la relazione di Cuperlo ci stupefatta delle critiche riguardanti la parzialità di questa relazione
In quanto alcun qualcuno trovava che mancavano in essa dei temi importanti quale l'esperienza delle ragazze del movimento delle ragazze comuniste
Il problema dell'ambiente soprattutto per quel che riguarda tutta la tematica portata avanti recenti per l'ambiente con l'idea del consumo solidale della produzione solidale
Il lavoro con particolare riguardo a quanto è avvenuto in questi giorni sul contratto dei metalmeccanici e del giudizio che la FIGC deve dare su questo contratto
Cosa c'è in questo contratto di positivo cosa di negativo
Qualcun altro pur ritenendo parziale questa relazione ha ritenuto invece questa parzialità fosse positiva in quanto proprio il fatto che non venissero tracciati in modo completo tutti i temi di per di per sé non prefigurava il percorso del dibattito precongressuale lasciando quindi libertà al dibattito
Qualcuno ha anche ritenuto che forse proprio guardando al nostro desiderio di riforma della politica la relazione fosse un po'troppo evocativa e di fatto poco concreta
Un altro discorso fatto al quello riguardante il sicuramente molto importante è quella riguardante il rapporto tra i luoghi e i temi della costruzione della nuova associazione allora perché riguarda un i luoghi uscito praticamente da tutti l'importanza di non considerare i luoghi come contenitori da qualcuno però è stato posto il problema
Della non decisione di non dividere per temi le associazioni in quanto si rischia una frammentazione
Mente ad altri compagni proprio allora rapporto tra luoghi e tieni è stato ritenuto fondante importante per il nuovo per quella nuova cultura politica di cui Cuperlo parlava durante la relazione
Sempre riguardo coi per la questione della rapporto tra luoghi lavoro il rapporto con i movimenti è stato anche sulle posto il problema del patto con la nuova formazione politica della sinistra in quanto si ritiene che ha in questo congresso siano poste uno attesteremo tempo importante cioè se si deve deve rimanere di fatto un rapporto appunto col partito oppure se come qualcun'altro ritiene come qualcuno ritiene sia necessaria invece fare in modo che chi aderisce a questa nuova associazione non debba aderire a a d'una parte di fatto ad una diciamo opzione politica ma una soluzione politica quella di influire sul sistema politico tramite questo patto col partito
Una questione che è stata posta e purtroppo è stata posta quasi esclusivamente ai compagni del Meridione è stata la questione meridionale strettamente collegata al discorso sulla democrazia alla democrazia e uscito ancora quanto sta venendo in questi giorni con il fatto Gladio
Emana questa della democrazia legata una questione di Poteri sottratti ancor più i giovani poteri reali la mancanza di poteri reali di decisione che ha di fatto prodotto quella politica di scambio così ignoti in uso in Meridione
Più un altro problema posto e che ha percorso un po'tutti gli interventi riguardava il problema della significato di ridiscutere il significato di sinistra politica esista sociale in quanto si è detto che non esiste più una sola sinistra politica o comunque non è più definibile in quanto diciamo in presenza di una sinistra in quasi tutti i partiti c'è quindi una sinistra che trasversale rispetto ai partiti e che di fatto difficilmente si caratterizzarono di sinistra rispetto e programmi che portano avanti
Ritenendo quindi importante che la FIGC lavori per chiarificare il panorama politico ed inoltre cerchi di raccogliere la sinistra sociale non rimanendo schiacciata sulla sinistra politica
L'altro tema è costato quello dell'associazionismo e volontariato un tema molto discusse che sicuramente richiede un ulteriore approfondimento è un'ulteriore discussione sono stati è stato fatto notare come il la pratica del volontariato provocasse il rischio di riduce un collateralismo di stampo democristiano per fare un esempio i tossicodipendenti oggi vanno nelle diciamo comunità passo quasi esclusivamente cattoliche c'è rischio di fare me dimettere di tossicodipendenti qualcuno poneva rischia di mettere i tossicodipendenti
Cattolici nelle comunità cattolici e più al Trinity cattoliche i tossicodipendenti di sinistra nelle comunità di sinistra
Alcuni compagni a questo hanno risposto dicendo che legando invece una forte rivendicazione politica ad un'azione concreta questo rischio di fatto veniva annullato
Ed inoltre nota è stato trattato in modo anche ampio quella che è stata l'esperienza della FIGC dal mille novecentottantacinque ad oggi è stato da tutti ritenuto al di là della delle opzioni coi date anche nel nostro gruppo sono state anche posti commi si sono anche presentati compagni che non non accettano il superamento della FIGC
Chiedono appunto che la FIGC rimanga come organizzazione aggira dicevo di queste divisioni da tutti e ha ritenuto che il che questo congresso si inserisca a pieno nella nell'esperienza che la FIGC ha fatto in questi ultimi cinque anni è stato però riscontrato come rispetta i propositi messi in campo a Napoli non lo siamo però riusciti a portarli effettivamente avanti ad esempio il discorso del verticismo
Non siamo riusciti nei fatti a diciamo a ribaltare come già dicevamo allora la la piramide si dice appunto che proprio da questi limiti dall'analisi dei limiti che abbiamo riscontrato in questi anni è necessario dare partire per creare questa nuova associazione un limite nota molto ha sottolineato riguarda il ritardo della FIGC nell'esprimere una chiara posizione su importanti avvenimenti quale quello sul Golfo e quello sulla richiesta delle dimissioni del presidente della Repubblica Cossiga
Sul Golfo è stato inoltre espresse l'opinione che neanche l'embargo l'embargo sia conforme alla pratica della non violenza pratica che siamo parola che valore che viene riportato nei nostri documenti dato variando
Io non credo di essere stata esaustiva rispetto a tutto il dibattito fatto ho cercato solo di riportare i termini
Più ricorrenti
Prima di dare la parola Manuela Gabriele si è pronta volevo ricordare ai fumatori che in questa sala non è consentito fumare
Allora la parola Manuela per la sintesi del secondo gruppo di lavoro
Allora io cercherò di essere mi sa che parlo troppo ad alta voce
Cercherò di essere abbastanza cercherò di riportarvi un attimino al dibattito anche se è stato difficile rimettere insieme i vari punti toccati anche perché è stato un dibattito molto lungo
è stato un dibattito che tra l'altro all'inizio a vissuto in maniera molto forte la difficoltà di a rompere il ghiaccio
Ed è stato un dibattito stanza voler esprimere giudizi ci mancherebbe però molto legato alle citazioni dei documenti congressuali e al problema dell'identità e forse troppo poco di riflessione e di proposta in particolare dal punto di vista della progettualità nel dibattito le prime cose che son venuti fuori sono stati la lunghezza della relazione e di Gianni anche se per alcuni esempi in negativo cioè provo nel senso del del vedere una relazione troppo lunga come qualche cosa che fa parte di una vita politica diversa da quella che vogliamo costruire peraltro invece si diceva che c'è stata l'esigenza in questa relazione di puntualizzare tutti quanti gli aspetti della proposta anche per poterla discutere appunto nella fase dell'Assemblea e dei gruppi di lavoro
A era stata fatta una critica rispetto alla relazione di Gianni Cuperlo dicendo che questa relazione ha in qualche modo presentato un primo documento il primo documento
Mentre non si è data la possibilità di presentare il secondo e le stesse persone
Riportavano dei punti che mancavano in questa relazione tra cui il fatto che non si parlava delle ragazze che non si è parlato del reddito minimo garantito che non veniva citato il Mezzogiorno
Che non c'era un'analisi del rapporto tra l'università e la privatizzazione che si parlava di antiproibizionismo in maniera troppo superficiale
Che non si parlava del rapporto che c'è tra la non violenza e il gufo
E che
Non c'era un abisso sul nesso che esiste tra Liberazione e lavoro e liberazione
Del sapere a queste critico ovviamente sono state date anche delle risposte nell'ambito del dibattito dunque le risposte sono state che per quanto riguarda il movimento degli universitari se ne ha parlato tantissimo che da quell'esperienza abbiamo ripreso noi come Federazione giovanile comunista
Un cliché cella la partecipazione proprio dei ragazzi dall'i cassetti degli dei compagni Ranica studenti universitari all'interno di quel movimento
E come
E come come studenti ma con un'esperienza collettiva anche alle spalle
E di questo movimento è una cosa che si riconosceva in positivo e quella più importante è che abbia cambiato il clima all'interno dell'università tra gli studenti almeno portando i valori della socializzazione della solidarietà e della disponibilità anche se oggi da quel movimento si sono trovate poi strade diverse sono aperti esperienze diverse alcuni son tornati a lavorare nei collettivi come facevano anche prima
Ma noi della FGCI pur tornando a discutere nella lega degli studenti universitari di questa esperienza ci siamo resi conto che la stessa lega e la FIGC non bastano più
E
Togliere la sigla perché poi di questo non si tratta perché non si tratta solo di togliere la Sica la lega studenti universitari ma cambiare quindi appunto la proposta dell'associazione di studenti universitari non significa perdere l'identità ma la scelta stessa dei temi e delle posizioni politiche che poi questa associazione avrà ci saranno essere cc caratterizzeranno e quindi saremo può o comunque una parte di parte
Rispetto alle ragazze si ha detto invece che non è vero che nella relazione i documenti congressuali mancano le ragazze perché vivono nella discussione in modo trasversale per cui sicuramente mancheranno la parola ragazzo o ragazza appiccicata oppure il capitoletto sulle ragazze ma vivono invece nel discorso sulla lista senza e sui tempi in particolare tutta quanta la relazione di già c'è una parte della relazione di Gianni parlava proprio di questo dei tempi
E della differenza si parla nel momento in cui noi diciamo che esistono le differenze che devono essere valorizzate
E quando ne parliamo di liberazione degli individui se a questo per noi significa il punto più alto coi del far vivere la nostra differenza come riconoscimento della differenza sessuale ma come riconoscimento di tutte quante le differenze quindi piena cittadinanza
Dunque un'altra cosa molto importante è stato il modo di di c'è stato capire quindi confrontarci con chi ci guarda in qualche modo dall'esterno e cioè come gli esterni che hanno partecipato nostri congressi di base a questo congresso e a la prima parte di questo congresso vedono il nostro dibattito congressuale
Federica di Roma che è una ragazza Sterna dell'associazione anni spezzati che è un'associazione che da informazione nessun servizio civile porta avanti delle campagne sulla smilitarizzazione
Federica si diceva che le interessa la nostra proposta politica perché Nesta trova la volontà comune di cambiare la politica e di rappresentare i soggetti nuovi il nostro dibattito però in particolare per quanto riguarda il secondo documento le sembra qualcosa di molto astratto e mi sembra che la discussione quando diventa appunto uno scontro di questo tipo divergeva discussione troppo interno alla FIGC che poco può interessare chi sta fuori di qui mentre per quanto riguarda il primo documento lei diceva che non vi legge il tentativo di negare l'identità comunista ma anzi di trova la volontà di collaborare con altri soggetti per quanto riguarda sempre il rapporto con gli esterni c'è stato l'intervento di un ragazzo che diceva che ha sempre vissuto rapporto molto conflittuale con la FIGC lavorando da esterno
E la il fatto di trovare in questa proposta la possibilità di rovesciare quella che ne abbiamo chiamato la piramide quindi verticismo mi è stato per lui uno dei motivi che lo ha spinto appunto acquisti a non ma solo a partecipare da esterno a questa fase ma a di scriversi alla FIGC
E se infatti è venuto fuori nel dibattito il rapporto tra politica nazionale e politica locale cioè delle campagne
Che giustamente la FIGC ha portato avanti in questi anni e che però poi troppo poco si sono rivelate momento propositivo di politica concreta anche a livello quotidiano locale
E c'era un ragazzo che in particolare faceva un esempio
Parlando di Gladio e diceva appunto che la FIGC adesso sta raccogliendo le firme ha proposto le dimissioni di Cossiga
A Gela loro hanno cercato di fare questa cosa dando un significato particolare rispetto alla realtà in cui vivono
E cioè stanno raccogliendo le firme per le dimissioni di Cossiga però rivendicando questo fatto che loro hanno chiesto da più di un anno e mezzo un incontro con Cossiga
Per affinché intervenga in una situazione in cui lo Stato non esiste più e quest'incontro non sono mai riusciti ad averlo su questo loro hanno creato costruito un centro di giovani che senza etichette lui ribadiva sono giovani di sinistra
Perché fanno una battaglia contro la mafia perché si pongono il problema di quali tipo di qualità della vita vogliono in questo Paese
Allora
A abbiamo parlato anche
Appunto della dell'autonomia e di come l'autonomia vive all'interno della FIGC di che cosa è stata finora
Se ne ha parlato in positivo e in negativo in negativo si è detto che l'autonomia della FIGC non è stata poi in concreto e reale fino in fondo perché di fatto siamo ancora legati a quelle che sono le posizioni politiche del PC
Perché appunto qualcuno ritiene che più che partire da posizioni nostre per quanto riguarda esempio le dimissioni di Cossiga o ritiro delle navi dal Golfo abbiamo aspettato prima di risate dire come la pensa il PC su queste cose molti invece hanno detto che la FIGC ha avuto una spinta dal punto è stata una spinta da questo punto di vista perché in qualche modo è stata molto ha reagito in maniera molto più pronta nella proposta politica
Rispetto a quello che è stato il dibattito e la presa di posizione del PC su queste due cose e in particolare rispetto al patto che noi andiamo assicurare alle linee di patto politico-programmatico
Qualcuno ha detto che questo fatto è una riproposizione di fatto di un'autonomia dimezzata della FIGC perché comunque ne continua a pesare solo entrando negli organismi dirigenti PC e votando mentre qualcun'altro ritiene che il patto sia qualche cosa di positivo perché permette a due soggetti di discutere a pari dignità nel senso che sono due se pensiamo due soggetti autonomi
In cui non esiste più l'organizzazione giovanile di partito ma esistono due soggetti che si confrontano dal punto di vista del programma e quindi di una battaglia politica su Progetti concreti
Per quanto riguarda
Ci accomuna delle cose è venuta fuori secondo me anche abbastanza grave cioè appunto il il dato dell'astensionismo che viene riportato coi dai congressi dei comitati territoriali
E le motivazioni che hanno dato i compagni che sono intervenuti nel dibattito sono quelle che secondo loro in questo dibattito non c'era possibilità reale discutere perché ad esempio il secondo emendamenti il documento non si può emendare perché ambedue hanno lo stesso sbocco e quindi prevedono il superamento della FIGC e molti infatti si sono chiesti perché oggi si arriva a demonizzare l'essere comunisti o parlare dico di comunismo
Mente in maniera molto problematica è stato posto il problema tra libertà e giustizia sociale molti hanno anche detto che è appunto la scelta di essere astensionisti nel dibattito non significa restare fuori del dibattito ma in qualche modo è un atto di protesta
Per questi due documenti che hanno ambedue lo stesso sbocco politico mentre gli interessa di più misurare le differenze e le convergenze sulla progettualità e su appunto il rapporto che riusciamo a instaurare con la nuova formazione del Partito comunista
Molti altri invece hanno detto proprio rispetto a questa cosa del dibattito che a un dibattito che potrebbe essere ricco dal punto di vista proprio delle delle delle persone dei soggetti nuovi
Che noi andiamo ad incontrare perché nel momento in cui abbiamo cominciato a lavorare molte realtà su progetti concreti ci siamo resi conto non solo di i nostri i limiti ma anche della ricchezza che viva all'e sterno una ricchezza che può essere arricchimento reciproco dei momenti di confronto
Battaglia comune su progetti concreti
Penso di aver di detto tutto
Sì
Ok
Allora per l'ultima sintesi la parola Silvia Vinci
Allora io pure sarò molto descrittiva nel senso che citerò intervento che gli interventi devo dire comunque che la la discussione andava abbastanza bene soprattutto pure emergendo molte opinioni diverse
Era molto pacato e tranquillo a mio parere il primo a intervenire è stato fette Spadaro che è stato diciamo un un leader del movimento degli universitari
A Palermo e non a caso ha subito sollevato
Una tematica molto importante cioè pur trovandosi d'accordissimo sulla proposta
Di un associazionismo diffuso e capillare tuttavia era molto esprimeva le sue perplessità sul finanziamento pubblico perché a suo avviso da una
Dipendenza nei confronti del partito
Comunista dipendenza economica ma anche politica si rischiava di diventare dipendenti nei confronti dello Stato
Intervenuto quindi Nicola dal Como che dopo una breve critica alla relazione di Gianni
Per quanto egli si trovasse d'accordo con tutti i contenuti ma avrebbe voluto trovare qualche riferimento più specifico alle tematiche ambientali che a suo avviso sono diciamo non solo da ricitare dal punto di vista prettamente delle problematiche energetiche del della natura e del rispetto dell'ambiente ma anche come e miglioramento della qualità della vita e che gli avrebbe visto molto ben legato col discorso di Cuperlo sui tempi della società
è poi ha concluso con la nota anche potrebbe sembra ma ha subito molte cioè che nella dal congresso di Como molti hanno votato a favore
Di tutti e due i documenti quello che comunque usciva da quel congresso è l'indicazione a uno sforzo unitario perché a loro avviso i documenti in realtà sono quasi complementari
Roberto Di Bari anche indicato la relazione di Cuperlo perché la ha detto che era una relazione di parte che quindi sarebbe dovuto essere permessa anche un'illustrazione del secondo documento polemizzano poi anche con
Il rapporto della FIGC con le autogestioni ma che comunque questo argomento è stato ripreso
Nel corso del dibattito e anche con l'uscita dell'Italia dalla NATO che a suo avviso doveva essere fatta in una richiesta che dovesse essere fatta immediatamente
Ah ecco voi anche aggiungeva che secondo lui il chiedere le dimissioni di Cossiga era una proposta forte ma bisognava chiedere anche le dimissioni di altri gli rispondeva sul figlio Filippo d'albergo e dicendo che non è il caso di fare un elenco di Paul di nemici politici ma i veri il vero nemico fondamentale
è un certo modo di fare politica cioè condurre la cosa pubblica in una maniera mafiosa
Fa Dio diceva inoltre che a suo avviso questa pluralità di interventi non era altro che là dentro il segno di molta democrazia
Poi interveniva Marcello che diceva a mio avviso una cosa molto importante c'è lui sentiva la richiesta di un'organizzazione molto più giornalista avvertendo le grandi differenze che ci sono fra per esempio le regioni settentrionali e meridionali ma anche quelle
Angelo da Gela ci diceva che gli piaceva molto la proposta della relazione di Gianni Cuperlo
Perché appunto la proposta di una grande organizzazione che riesce ad essere finalmente per qualcosa e non soltanto contro ma soprattutto che riusciva a essere centro giovanile di aggregazione
Una associazione Asso associazione capillare che promuovesse il volontariato
è soprattutto una nuova organizzazione l'organizzazione è elastica di base
è critica c'è critica soprattutto nei confronti della struttura centrale perché a suo avviso noi troppo spesso prendevamo diciamo quasi con automatismo le direttive che ci venivano dall'alto
Stefano di Modena quelli batteva le critiche sulla relazione di Gianni dicendo che Gianni sia verrà ovviamente espresso il suo punto di vista ma aveva introdotto anche la discussione che secondo lui ovviamente sarebbe avvenuta tra venerdì e sabato un altro importante tema che è stato molto riprese è stato quello del comunismo per l'emendamento del la parola comunismo al vocabolario e allora Paolo di Firenze diceva che secondo lui una cosa molto bella il comunismo è un'utopia
è il nostro compito sarebbe quello di trasformare quell'utopia impossibilità
Anche altri esprime invece parere favorevole sulla relazione di Cuperlo e a chi appunto il la diceva carente di alcune tematiche egli ribatteva che non si può fare sempre il riassunto delle puntate precedenti ma che giustamente su quegli argomenti in cui le nostre posizioni sono ben assodate era inutile ritornare
Luciano da Taranto voi così sintetizzava a mio avviso abbastanza chiaramente
Tutto in fondo le problematiche di questo congresso si può dire cioè il perché trasformarsi uno alle sfiderà Lester due la crisi delle istituzioni e della politica in Italia questo noi dobbiamo rispondere con una con l'associazionismo e il volontariato utile
è Massimiliano Di inizia di Imola aggiungeva inoltre che vi è una nuova richiesta di impegno sociale è che alla quale noi dovevamo rispondere con una politica utile che doveva essere il mezzo di liberazione
Della liberazione quotidiana è la Fondazione era alunni è l'unico modo a suo avviso di andare verso questo obiettivo ma anche il discorso dell'autonomia finanziaria comunque il segnale di un percorso di autonomia politica
Concludeva quindi ora io dicendo che il coraggio di essere giovani e giovani comunisti era quello di superare l'ideologia di rimettersi in discussione eventi così di rivolgersi lei faceva l'esempio dell'articolo della su questi è uscito sul Messaggero sulla FIGC di Palermo in cui lui aveva appreso che a Palermo sono molti ragazzi che non non vanno a scuola allora lui si diceva come si fa a parlare di biologia quel ragazzo ma il superamento delle nostre ideologia rimetterci in discussione
Bene una una comunicazione per i napoletani la delegazione di Napoli si riunisce subito dopo questa sessione qui in sala
Adesso Luca credo aveva chiesto di intervenire per una mozione prego
Prova di voler porre un problema che è emerso abbastanza evidentemente dalle relazione degli speaker dei gruppi
Che è anche un problema che sento dentro di me in difficoltà questo mi
è evidente che tosto dibattito si dispiega su due ipotesi su due
L'analisi che hanno differenze che io ritengo che proprio perché questa analisi deriva da documenti diversi discusso e dire se sia giusto sì
Sì è giusto che sia data la possibilità a tutti i compagni di ascoltare anche la lettura di questa fase che stiamo per affrontare contenuta nel secondo documento
Questo perché ritengo che bisogna garantire un reale dibattito troverà la sua organizzazione un confronto sulle idee e sulle strategie e sulle finalità
Anche perché mi sembrava che le compagnie ovvero la sua relazione è stato anche nell'ambito dei tanti problemi Gallo affrontare di attualità stringente politica di immediatezza anche novità spesso un punto di vista suo insomma e quindi ritengo gli chiede di poter chiedere all'Assemblea che sia data la possibilità di fare un intervento di quindici minuti circa insomma così questo loro problema da parte di un firmatario di questo secolo documento
Per illustrare i due fondamentali differenze con il primo cioè tutto ciò perché sono convinto che attraverso un dibattito franco ed aperto
è possibile dare a questa fase una ricchezza e un dibattito alto che vedo tutti i compagni intenda comprendere ascoltare differenze fili di quella delle dell'ascolto reciproco nel quale siamo cresciuti e per la possibilità di una chiarezza di una contaminazione reciproca
Dunque
La la proposta Fini mi sembra chiara volevo dire al mondo alcune cose
Rispetto a questo tipo di di proposta
Nell'organizzazione dei nostri lavori congressuali e anche in tutta la fase precedente di dibattito nei comitati territoriali nelle federazioni
Abbiamo ritenuto insieme di non ritenere di riproporre un tipo di schema che ha caratterizzato la discussione del partito comunista italiano questo per evitare soprattutto che ci fosse un irrigidimento su posizioni contrapposte e immodificabili
E anche perché pensavamo che mantenere viva la possibilità di
Cambiarsi di modificarsi di contaminarsi lungo il percorso
Di discussione e lungo tutta questa fase congressuale la ritenevamo o una cosa utile come la riteniamo tuttora
Per questo la stessa organizzazione dei lavori congressuali nazionali ma anche l'organizzazione dei lavori congressuali nelle federazioni
Hanno proposto delle relazioni degli interventi non pensate come l'espressione di una miopi mozione o dell'altra mozione
La stessa relazione di Gianni di questa mattina credo sia stato un contributo molto serio e molto positivo che andava in questa direzione unitaria e non credo possa essere identificata come la presentazione della del primo documento
Dopo di che ci rendiamo conto che come Presidenza della presenza di questa esigenza e cioè e la possibilità di illustrare meglio le posizioni del secondo documento volevamo esprimere un parere non negativo rispetto a questa a questa proposta
Io direi di metterla in votazione con l'indicazione di esercitare questa funzione
Nella ripresa della sessione plenaria subito prima della discussione sulla traccia delle delle ragazze
Allora pregherei gli scrutatori di questa mattina se ci sono di contare
Allora ci dà una mano anche X
A scusate no ci sono interventi
Sì
Ma i compagni io giusto un flash insomma mi esprimo contrario alla proposta formulata poc'anzi perché
Penso che questa mattina Cooper labile parlato da questo podio come segretario della FGCI e non come segretario della prima dalla prima la prima mozione dal primo documento
Fuori e poi ecco penso che
Penso un'altra cosa insomma che la presidenza e quindi noi che abbiamo votato la mozione d'ordine
Nel primo pomeriggio abbia richiamato e quindi abbiamo articolati lavoro i lavori facendo in modo che tutti sia la prima che il secondo documento partecipassimo un po'ai lavori ai lavori della commissione punte e quindi ai lavori congressuali insomma
Io annuncio il mio voto contrario la proposta perché se dovessimo accettare questa proposta accetteremmo la illustrazione da parte del segretario da secondo documento non lo so aveva
Allora bene
Ci sono altri interventi
Sì
Io chiedo scusa sarò brevissimo voglio solo dire questo che credo che vanno a messa se si se necessario votare su questo si voti
Credo che sia vero quello che diceva prima Angelo verranno il presidente dell'assemblea cioè che Cuperlo oggi ha fatto un intervento che introduceva diciamo la discussione in modo completo esaustivo e che non era certo rappresentativo di un solo documento di maggioranza
Quindi che sia intervenuto come segretario di questa organizzazione perché fino a prova contraria lo è e credo che questo sia stato riconosciuto da tutti anche in questa fase di discussione
E che quindi a rigor di logica e che se si deve presentare il il documento di minoranza ci dovrebbe anche presentare quello di maggioranza
Ma io credo e quindi credo che se proprio dobbiamo votare votiamo anche questa cosa ma io ritengo che la cosa migliore che noi potremmo fare
Non perché o volontà di
Non so come dire comprimere la discussione ma perché credo che qui dentro siamo delegati delle federazioni abbiamo discusso nei congressi provinciali abbiamo alle spalle una discussione lunghissima profonda e completa e tutti quanti qui dentro io credo che sappiamo abbastanza bene di cosa stiamo discutendo abbiamo letto quei documenti
Se qualcuno si illude che parlando un po'meglio di un altro si cambi le opinioni dei compagni io credo che sia una pia illusione io credo che sia giusto sia giusto che abbiamo fiducia in noi stessi che abbiamo fiducia nelle capacità di scegliere e di decidere dei singoli compagni che hanno ripeto discusso in questi mesi
Approfonditamente le questioni
Per cui dico che non siamo stupidi conosciamo le cose e quindi è inutile che ci ripresentiamo sempre tutte le cose continuamente e quindi propongo di bocciare questa proposta e di andare avanti con il calendario dei lavori che abbiamo votato prima
Vi pregherei siccome siamo discutendo di questioni procedurali non fare il tifo per favore
Prego
Sulla parte nascita dei gruppi gruppi di lavoro creo qua nessuno vuole convincere parlavano in un altro un altro a cambiare idea c'è bisogno però di capire ulteriormente perché la fase congressuale lunga vado a usare contiene imprese anche questo dibattito in plenaria contiene un dibattito alto secondo me Ricco variegato non riesco a capire perché una richiesta di tal tipo debba sembrare Conso lontana da una ricchezza che si è sempre caratterizzato da un'apertura di un dibattito franco aperto mi ritengo di
Non so se la cosa che ho chiesto evidentemente ma di sgombrare il campo assolutamente a qualunque tipo di atteggiamenti rispetto alla condizione dei compagni del parlar meglio lei assolutamente rispetto al problema che non esista in una direzione non è questo il problema dovrà così cercare di andare a capirci bene composizione del suo diverso che secondo me capendo le fino in fondo qua perché non abbiamo capito e non è che siamo scesi a perché secondo me parlare essendo una cosa positiva negarlo mi sembrerebbe strano insomma
Va bene mi sembra mi sembra che le posizioni sono chiare
Ne abbiamo avuto due interventi con come può intervenire Giulio
Due interventi a favore di già li abbiamo avuti per cui due interventi contrari scusate nato
Come
Più sì va bene un attimo Luca non non ti preoccupare
L'intervento a favore visto che abbiamo sentito prima gli interventi contrari
A favore ah bene allora scusa no allora io premetto che sono sostenitore del primo documento premetto anche che sarei stato contrario ad una organizzazione dei nostri lavori per illustrazione di mozioni mi sarei opposto insomma questo tipo di ipotesi però se nell'andamento del congresso
Ci sono cento compagni che chiedono di parlare
Ad altri trecento compagni io penso che questa richiesta possa essere accettata è ritengo
Ritengo
Che
Questo possa essere benissimo fatto prima dell'assemblea plenaria delle ragazze insomma poi domani mattina noi continua
A disco in modo che appunto questi compagni ci fanno la loro comunicazione noi sentiamo è domani mattina si svolge la discussione plenaria così come avevamo programmato io ritengo che con un intervento di un quarto d'ora se ci sono certo compagni che possono esprimere il proprio col punto di vista sia una cosa assolutamente da non demonizzare io sono convinto per le argomentazioni insomma che durante il corso il dibattito congressuale non sono d'accordo insomma su molte delle cose che verranno dette probabilmente ma io ritengo utile che accettare questo tipo di di proposta come un atto insomma di riconoscimento di una differenza che è inutile nascondersi esista all'interno del nostro del nostro dibattito
Allora la parola Gianni Cuperlo
Io vorrei dire come diceva Angelo che lo sforzo che è stato fatto credo collegialmente da tutti e poi tradotto nella lettura di una relazione stamattina
Da parte mia e questa è stato quello di avanzare una riflessione che forse è per l'appunto come è stato detto
Cena una risultato politico della ricerca che ne abbiamo aperti in queste settimane in questi mesi collegialmente
Credo che
Abbiamo fatto una scelta cioè quella di organizzare la nostra discussione io penso giustamente in modo tale da garantire sempre una volontà ferma è coerente e di un confronto politico tra posizioni anche di verze non per lavorare nella direzione nessuno lo voleva di una radicalizzazione di queste posizioni
Ma invece per produrre per l'appunto quella risultante o è quella ricerca e quella sintesi che poteva garantire non soltanto i diritti di ciascuno ma soprattutto la cosa che più conta la forza politica e l'impatto politico della nostra idea ed il nostro Progetto
Ritengo quindi che noi abbiamo fatto una scelta che non è soltanto di tipo organizzativo nella gestione di nostri lavori ma che ha un suo valore troppo io di carattere politico
Fatta questa considerazione io voglio anche dire che alla luce di queste osservazioni ritengo giusto l'intervento di Giulio Calvisi e cioè laddove ci sia una domanda ed un'esigenza posta dai compagni che va nella direzione di un intervento che articoli emotivi ragioni che sono parte di questa discussione
Ciò va fatto con quello spirito di ascolto di disponibilità e di apertura che io credo deve caratterizzare questa nostra discussione
E che io ritengo Ankara teorizzato questa nostra discussione con la volontà ferma di non rinunciare a quel punto di principio di fondo
Che abbiamo assunto tutti e che comunque credo dobbiamo difendere e tutelare e cioè che l'interesse Massimo che noi abbiamo è quello di proiettare i natanti dissenso le ragioni il ruolo e la funzione della nostra esperienza e del nostro lavoro futuro
E quindi su questa proposta io voterò a favore
Bene allora
Se non ci sono altre questioni mettiamo in votazione la proposta ricordo gli scrutatori Zingaretti
Conteggio dei voti della presidenza
Vizzani il semicerchio la luna insomma
Gentiloni il settore destro della presidenza
Zac i Rolli il primo settore sinistro della presidenza
Ha bagnato il secondo il settore destro della presidenza e Scacchi il secondo settore sinistra in fondo della presidenza
Vi vi invito a sedervi così facilitiamo i lavori di conteggio
Votano beninteso
I delegati con la striscia rossa sulla delega
Allora
Pronti gli scrutatori
Bene chi è favorevole alla proposta alzi la delega
Sacconi duecentoventitré voti a favore centotrentatré contrari e trentanove ASSTEL abbiamo quasi finito
Io chiedo scusa alla presidenza e company però a costo di fare la figura del Pasdaran e del pedante anche perché io ho sempre odiato quelli che l'hanno la parola devo cavarmela soddisfazione allora primo gli interventi prima sono stati tre a favore e due contro poi è vero che è intervenuto Gianni che accettare nazionale e mi va benissimo
Seconda cosa io dico che dobbiamo stare attenti molto attenti e invito anche i compagni animati da buona volontà esserlo perché se siamo a questo livello ora vi Maggi vi immaginate cosa succederà quando discuteremo gli emendamenti l'altra cosa che voglio di l'altra cosa che voglio dire è che l'ordine dei lavori va rispettato e che io personalmente quando sarà l'ora in cui è previsto di questo congresso sia chiuso me ne andrò a casa
E l'altra cosa che voglio dire e che io prima perché poi anche la presidenza deve stare attento che la presidenza non può dire che l'intervento di Gianni non vale per il documento di maggioranza e poi non mettere in votazione la proposta di illustrare anche quello di maggioranza stiamo certe io ho fatto una proposta e chiedo che si voti anche su quello no le le proposte scusami va non c'è nessuna volontà a non far votare le proposte però le proposte vanno formalizzate io credo che dobbiamo assumere questo metodo di lavoro anche per i prossimi giorni la forma di
Sì Massimiliano
No compagni
Prendendo atto appunto che questa Assise ha deciso che per dare lo sviluppo al duo al dibattito che stiamo facendo quindi per garantire quella democrazia quel pluralismo io punto formalizzo la proposta che appunto visto in considerazione che l'ha fatto una presentazione del secondo documento questo appunto facendo fu bene a quella pluralismo e democrazia per i quali si è chiesto questo voto venga fatto anche una presentazione del primo documento visto che ritengo che questa mattina Gianni Center tutto come segretario nazionale della FGCI che non abbia fatto una presentazione di mozione io formalizzo questa proposta chiedo che si voti
Dunque allora
Io vi pregherei di in questa fase procedurale
Di non applaudire altrimenti corriamo il rischio di allungare i tempi allora
Mettiamo in votazione la proposta di dare la possibilità di
Presentare il primo documento gli scrutatori restano gli stessi
Allora ci sono interventi io direi così stabiliamo prima la regola su questa pro
Basta facciamo un intervento a favore è un intervento contro dopodiché si vota
Ecco allora compagno volevo intervenire contro questa proposta premetto che sostengo il documento del Consiglio ai dati nazionali sono contro questa proposta proprio per le ragioni che sia prima Angelo che Gianni Ri chiamavano
Se noi abbiamo fatto uno sforzo perché tutta questa fase congressuale
Non venisse chiusa ingabbiata dentro posizioni comunque alternative comunque ingessate se abbiamo deciso che in ogni federazione non si dovessero presentare i due documenti informalmente è oggi accogliamo come è stato fatto minuto fa la richiesta di un di alcuni compagni avere la possibilità di lustra re una posizione che ritengono in maniera secondo me legittima di fare questa richiesta che interviene ora di illustrare anche il primo rompe tutto questo schema
E secondo me indulgenza da subito una discussione ora se nel momento in cui noi andiamo ad aprire una fase in cui vogliamo che a questa fase partecipiamo culture diverse esigenze diverse e tutto quanto non ci stiamo a ripetere se ogni volta che una diciamo così minoranza a la necessità di esprimere qualcosa la maggioranza deve rispondere in questo modo era assurda iniziare così compatto
Allora un intervento a favore e uno contro per cortesia
Io direi fare veramente un dalla Plaza questi compagni per in modo veramente nuovo e originale di fare politica tipo gli occhi le peggiori beghe di partito
Dunque no scusate
Dichiarazione di voto prego prevaricazioni voto a favore di questa scusa per favore ti prego
No no no sopra c'è la dichiarazione di voto a favore se non vuole fare grazie per la quale io ritengo che sia giusto però perché il desiderio quello Braga essa dà possibilità di continuo scontro di continuo la contaminazione una chiarissima comprensorio documento ritengo che sia giusto Risolo compagni che pongono questi Chiesa questa esigenza Legacoop
Dopo dello spirito che di cui parlavo prima devo crisi ad accoglierlo me lo auguro che il Congresso lo accolga insomma va bene ok votiamo
Allora gli scrutatori restano gli stessi
Chi è favorevole alla proposta alzi la delega
Bisogna contare ecco
Dunque alla proposta di dare la possibilità di presentare il primo documento
Chi e contrario alla proposta alzi la delega
Astenuti
Due
Giusti
Dunque la proposta bocciata con centosettantadue voti
Contrari cento sessantuno a favore cinquantuno astenuti prima di chiudere questa parte di discussione volevo ricordarvi che la delegazione sì
Io voglio dire solo una cosa abbiamo votato si preciso che quelli della del documento del secondo documento documento di minoranza volete chiamarlo la potranno presentarlo però o prese entrano stasera adesso e domani mattina alle ragazze viene data agli prima mattina il diritto di fare la piena aria o lo fa o non lo fanno e alle ragazze che già vergognosa che anche stavolta alle nove si debbano venire in prima Venaria
E viene dato il diritto di fase adesso perché è vergognoso
A
Chi
Hanno chiesto la verifica
Sì
Chi la richiesta
Dunque un attimo hanno chiesto la verifica dobbiamo riportare
Cioè una richiesta esplicita
O
Dunque
Dunque
Io direi siccome i compagni e le compagne sono uscite
Effettuare adesso la verifica guarderebbe comunque il risultato
A me dispiace ma ci sono i fari io non riesco a vedere i compagni che dal posto dicono le cose quindi cerchiamo di capirci su queste questioni
Allora alcune comunicazioni la delegazione siciliana si vede subito dopo la fine di questi lavori all'aula a
E l'aria centrale
Si vede qua in aula anche grazie
Dice
Grazie
Abbiamo
Sciogliamo la seduta ci rivediamo alle dieci qui intanto è riunita la presidenza sull'ordine dei lavori
La delegazione di Napoli
L'unisce adesso qui in aula sotto la presidenza a ruota la delegazione dell'aria sud-ovest quindi fra un quarto d'ora venti minuti poi la delegazione dell'area sud est si riunisce cioè in una parte della sala in fondo va bene mentre la presidente attribuisce alla presidenza dubitò immediatamente
L'area toscana finisce davanti al bar e il Triveneto non lo so dove qui
Anche l'area centrale filoni i suoi in fondo alla sala Fini fra mentre l'area sud est a destra
La presidenza invece deve
Niente immediatamente alla presidenza immediatamente
Dobbiamo ripensare prestabilito
I compagni e le compagne della presidenza per favore subito in Presidenza per decidere l'ordine dei lavori da proporre alle dieci alla ripresa
Anziché
Quanto
Quanto
Qui
Quindi
Questo
Qui
Qua
Qui
Quella
Quanto
Quattro
Qui
Quest'
Quanto
Quest'
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Quest'
Quindi
Questa
Quindi
Qui
Quindi
Quindi
Quindi
Quindi
Quanto
Quindi
Quindi
Qui
Quattro
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Questo
Qui
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Qui
Quest'
Quest'
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
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Quindi
Qui
Qui
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Quattro
Qui
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Qui
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Qui
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Qui
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Quindi
Quindi
Quindi
Quest'
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Quindi
Qui
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Qui
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Questo
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Qualche
Qua
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Quindi
Quindi
Qui
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Qui
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Qui
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Questa
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Qui
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Quest'
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Qui
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Quanto
Qui
Qui
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Quest'
Quindi
Qui
Qui
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Qui
Qui
Quattro
Quattro
Quest'
Quanto
Quindi
Questo
Qui
Quindi qui
Qui
Quindi
Qui
Quindi
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Quattro
Amo inizio ai lavori
Dando la parola a Massimo Brancato per la presentazione del secondo documento
Dopo dopo l'intervento
Asterix io guardavo di là
Sì sì dunque dopo l'intervento di Brancato votiamo la proposta delle ragazze assunta dalla presidenza di modifica dell'ordine dei lavori
Se Massimo è pronto possiamo dargli la parola
Alla parola Brancato per la presentazione del secondo documento
Allora compagni perdonatemi io cercherò di fare una cosa molto di fretta e per stare nei quindici minuti
E perdonate se se come dire se se farò una cosa molto generica in alcuni punti ma capirete insomma cioè saperlo qualche minuto prima di presentare una cosa non non sia neanche il tempo di di pensare sulle cose
Affondo
Allora in queste settimane noi abbiamo discusso e ci siamo interrogati nella nostra campagna congressuale
Tutti
Su come rimotivare alla politica e costruire un nuovo orientamento a sinistra per le giovani generazioni di questo Paese
In questi ultimi anni del resto siamo stati impegnati protagonisti di un'esperienza per tante pertanti straordinaria
Che ci ha fatto sperimentare sul terreno del rinnovamento della politica mi riferisco agli anni della cosiddetta rifondazione della FIGC avviata con il congresso di Napoli del mille novecentottantacinque
Cinque anni gravi di di potenzialità ma caratterizzati da limiti profondi e oggettivi
A partire da nuit quindi dalla nostra funzione tra i giovani di questo Paese abbiamo tutti concordato sulla necessità di superare in avanti la nostra esperienza l'esperienza della FIGC rifondata
I suoi presupposti analitici ormai datati le sue forme organizzate ormai inadeguate
La prima delle questioni caratterizzanti il nostro documento riguarda dice Nieri mondiali mutati a seguito dell'ottantanove e della caduta del muro si è chiusa
Lei era del bipolarismo il conflitto nel Golfo e la prima grande crisi Dellera post bipolare
Allora assume nella non violenza nell'era dell'interdipendenza in tempo di crollo dell'assetto bipolare che ha retto il mondo lo vogliamo alta in presenza di qualcosa che più di un rischio di sostituzione di quell'assetto con un altro mono polare
E assumere la non violenza dicevo come concreto opzione politica per la fuoriuscita dal sistema di guerra
Ecco vedete compagni la crisi del Golfo la prima grande crisi dopo il crollo del bipolarismo ripropone l'importanza di quella che a molti era sembrato come dire un valore ormai hub solito il valore della forza militare
L'attualità della potenza militare e badate non è solo la retorica guerresca dei mass media
Fondata sull'apologia dei sistemi d'arma della moralità della vita militare
E l'idea stessa che il potere economico e non quello militare sarebbe stato lo strumento più adeguato ad esercitare un'influenza globale negli anni novanta che è stata nei fatti smentita
E questo è un fatto che sta già producendo le sue ricadute e tutto ciò accade in una fase caratterizzata da un come Fitto per il primato non già di un campo sull'altro non già di un sistema sull'altro
Ma tra le tre grandi potenze che sostanziano il tentativo concreto di costruire un assetto molo polare
Io credo che un ragionamento su questo scontro Inter capitalistico vada fatto perché concretamente già sta segnando i caratteri stessi dell'Inter de vin de dell'interdipendenza
Per i fatti sono tanti
Dalla NATO dei Sette Grandi alla modifica della Costituzione giapponese
Dalla riunione di no che mi pare si dica tra nato in Giappone alla Grande Germania nella NATO insomma un nuovo potere triangolare che si va prefigurando pensate
USA Germania unite Giappone il nove per cento della popolazione globale e producono il quaranta per cento della ricchezza ecco allora capirete che sono saranno sì litigiosi Marco Issing
Allora ritengo sia questa una questione decisiva
Perché questo scontro e foriero di nuova instabilità e condiziona pesantemente un processo di democratizzazione globale e la stessa concrete ipotesi politica tutta da costruire di istituzioni di governo mondiale
E condiziona negativamente ogni ipotesi di sviluppo sostenibile
Tutto questo sta ora compagni ora maturando e sullo sfondo non lontano c'è il profilarsi di una fase di recessione grande dalle inedite proporzioni non più curabile con le vecchie risposte keynesiane e che carattere se era una nuova stagione di tensione con un terzo mondo ulteriormente impoverito e però ormai trascinato sulla scena internazionale dagli stessi meccanismi di integrazione messi in atto non possiamo credo sottovalutare questo progressivo in ove di mento di massa io voglio ragionare sondato per fare una considerazione all'inizio dell'era coloniale la differenza di reddito che lo capite fra i paesi colonizzati l'Inghilterra era di uno a due oggi in rapporto alle stesse regioni e di più di uno a dieci
Emerge dal dato un gatto che mina la stabilità dell'ordine attuale e oltretutto è destinato ad allargarsi
Qui si misura la fragilità della teoria secondo cui il mercato finirà per garantire comunque un processo di integrazione che riuscirà prima o poi ad avvicinare da solo il nord o sud l'Est all'Ovest
Vedo in sostanza in questo punto una questione che politicamente caratterizza una fase e condiziona completamente il senso Stay so delle coordinate che assumiamo sostenibilità dello sviluppo democrazia globale interdipendenza eccetera
Allora e chiudo su questo punto si può pensare per esempio arrenderci promotori di un'iniziativa internazionale che in qualche modo sviluppi un osservatorio della Sinistra giovanile questo un'idea mi e la Sinistra giovanile europea sulle politiche
Per il Terzo Mondo rapidamente su altri due punti compagni primo la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione voglio stare ai fatti la cos'dettasse CSC ecco vedete io credo che la condizione politica fondamentale affinché questa conferenza sia un fatto vero certi otto
In qualche modo non una nuova sigla svuotata di senso e di potere la condizione politica fondamentale secondo me e chiedere oggi subì dopo lo scioglimento della NATO perché l'altro blocco già si è sciolto ma Bush propone a dare il via entrare nella NATO mentre si parla di una NATO dei Sette Grandi
Secondo io credo che un'altra questione sia il superamento concreto della deterrenza cioè superamento totale della deterrenza atomica cioè non obiettivo sullo su Fondo ma condizione necessaria verso il superamento degli armamenti non convenzionali vedi armi chimiche che sono atomica dei poveri eccetera lo devono chiedere
Secondo me i giovani della sinistra europea e dobbiamo farci promotori di questa iniziativa
Non quindi alla deterrenza e quindi come dire dire una parola anche su questa questione della deterrenza minima io credo che un primissimo concreto passo possa essere l'abolizione dei test nucleari e credo che da questo punto di vista dobbiamo accelerare molto di molto la nostra iniziativa oggi ora
Vedete
Io
Che già c'è un primo problema sui sui fogli degli appunti
Donatella la rossa
Ecco una seconda questione compagni che voglio porre in maniera così molto netta molto secca
Insomma dopo l'ottantanove la FIGC può permettersi di sciogliersi senza una revisione critica della propria esperienza della propria tradizione
Dico questo perché penso che altrimenti in tanti in troppi capirebbero che motiviamo perché sono mutate le compatibilità ideologiche nominalistiche che ci mettiamo al riparo di un nome nuovo
E invece la storia del comunismo di questo secolo e storia complessa compagni
Fatta sì di tragedie e macerie ma anche della più grande significativa irruzione sulla scena della storia di masse sterminate di oppressi per la prima volta come protagonisti
è stata storia dello stalinismo e dei suoi crimini ma anche del blocco
All'espansione del nazifascismo di sostegno alle lotte di decolonizzazione di internazionalismo vero
Oggi scompare l'esperienza di quel socialismo che ha preteso di farsi Stato
Che ha costruito partiti e macchine statuali che hanno preteso di essere depositari di verità assolute da fermare imponendo tirannide tribunali ecco una compressione intollerabile delle di libertà democratiche e dei diritti civili
Noi non intendiamo dunque ribadire stancamente il valore di una identità a storica colorata scuole Square lottizzata immutabile
Permanentemente uguale a se stessa né intendiamo ideologicamente ribadire lo
L'unità di un infallibile punto di vista l'unicità di un infallibile punto di vista intendiamo al contrario compagni recuperare la ricchezza contenuta nella lotta ostinata quotidiana che nasce i milioni di donne e di uomini che nelle sterminate periferie del sud del mondo muoiono compagni muoiono delle compatibilità di questo sistema
E avverte insomma oggettivamente la questione del comunismo come orizzonte di liberazione delle donne e degli uomini dalle regole ferree del profitto e del dominio
Per i moderni processi di mercificazione da vecchi sfruttamenti ed hanno e nuove alienazioni come scriviamo nel documento sono più attuali che mai
Le ragioni di una critica della società esistente e dei tratti fondamentali del modo di produzione che ne è alla base questa critica fa emergere contraddizioni soggetti e risorse capaci di trasformarla
Quel movimento reale chi assumendo un punto di vista radicalmente critico di questo sistema costruisce il giorno dopo giorno un progetto di autogoverno solidale di donne e di uomini
Quale sia questo movimento reale cerchiamo di dirlo a partire da alcune domande
Come mai allora agli inizi degli anni novanta gli studenti universitari occupano gli atenei italiani contro un provvedimento di legge e la giovane classe operaia rappresenta il dato nuovo delle lotte per il rinnovo dei contratti chi vuol far politica tra i giovani non può non chiedersi come mai accadono queste cose
Sono il segno di un impazzimento di una generazione cresciuta negli anni ottanta che tutti volevano pacificata perché mercificata o forse c'è dell'altro da capire da analizzare da interpretare
La nostra proposta di nuovo soggetto politico giovanile la nostra idea di confederazione la avanziamo a partire dalla lettura di questi fatti e del contesto nel quale questi maturano
Il decennio che è alle nostre spalle in Italia come nel resto del mondo sviluppato è stato caratterizzato da un pervasivo processo di ristrutturazione capitalistico la cosiddetta modernizzazione neoliberista
Che ha rivoluzionato paradigmi tecnologici meccanismi di regolazione economica e sociale
Stili di vita e modelli culturali e ha investito i luoghi di produzione del sapere alla ricerca la scienza viviamo il tempo della mercificazione integrale in cui il consumismo e altro dal bisogno ripetitivo è superfluo di cose
Ma è la soddisfazione in forma di merce di bisogno un tempo soddisfacibilità solo nello scambio interpersonale
Cresce l'isolamento del lavoro e la ricomposizione delle attività lavorative parcellizzate e interamente concentrata nel cervello dell'impresa sempre meno materiale e visibile
Torna in termini inediti il grande tema dell'alienazione
Allora la pantera o la giovane classe operaia in lotta rappresentano da un lato la riscoperta di una soggettività collettiva che nasce dalla percezione di un'autonomia di generazione
Dall'altro testimoniano di uno scenario mutato
Per anni abbiamo combattuto ha ragione la marginalità in cui erano collocate le giovani generazioni
Abbiamo denunciato la riserva in cui siamo stati costretti abbiamo rivendicato il diritto al futuro che ci sentivamo negato oggi dicevo lo scenario sembra assentato si scopre che la giovane classe operaia una consistenza quantitativa che muta la stessa fisionomia della fabbrica e della vita in essa gli studenti delle scuole medie superiori hanno vissuto il loro autunno caldo nel nome dell'autogestione della formazione gli studenti universitari occupano mezza Italia accademica contro il disegno di legge Ruberti i disoccupati meridionali si mobilitano formando coordinamenti per l'attuazione dell'articolo ventitré della Finanziaria ottantanove
Cosa è successo
Un'improvvisa o deterministica implosione di un sistema accomodante o lo scarto di soggettività di tanti e di tante che scoprono di avere diritti da esercitare
Sembrano queste scorciatoie di analisi
Piuttosto la modernizzazione compiuta cammin causa di individui in carne ed ossa
Chiede consenso e collaborazione non è questo del resto lo slogan della qualità totale di Romiti le fabbriche hanno bisogno di nuove braccia con nuove teste
La sfida delle innovazioni raggiunge la dimensione di massa
Nei luoghi della produzione come nei luoghi della formazione non servono più solo le scuole e i corsi privati la formazione pubblica a partire da quella universitaria Barri funzionalizzata all'esigenza del modello di sviluppo
Qui si avverte lo scarto che ricolloca le diverse condizioni giovanili dentro una questione generale
Che pone in discussione le direttrici dello sviluppo del Paese che taglia trasversalmente temi e problemi decisivi per il futuro di tutti noi
Dalla marginalità dalla esclusione allora siamo passati all'inclusione anche su di noi giovani e ragazze si gioca la partita del consolidamento del terzo capitalismo ma inclusione non è equivalente di integrazione siamo diventati merce preziosa ma conserviamo la nostra irriducibile alterità a quelle strane azione totali affini di profitto che i Romiti vorrebbero conseguire su questa alterità hanno puntato i giovani operai come gli studenti universitari su questa alterità puntano le donne con la loro proposta sui tempi della ditta e i giovani meridionali con le richieste di un reddito minimo garantito
Grande e la partecipazione al protagonismo delle ragazze è una presenza che muta la qualità della questione giovanile cresce anche per le donne il tempo giovane e si afferma in questo tempo il valore dell'autodeterminazione
Le scelte politiche di questi anni hanno messo seriamente in discussione le conquiste di emancipazione ma contemporaneamente
E proprio in questi anni che sono cambiate si sono arricchite le esperienze e le attese delle più giovani i tentativi di inclusione che confliggono con le domande ricche delle ragazze anche perché offrono orizzonti di vita omologati a quelli maschili
Le ragazze cresciute in questo mutamento spesso non si riconoscono nelle pratiche delle donne di altre generazioni
Esprimono un'autonomia legata alle diversità della loro esperienza sono un soggetto irriducibile che intreccia appartenenza di sesso a quella generazionale inclusione ed alterità hanno dato luogo a nuove forme di identificazione collettiva spazio fisico ed interessi preminenti in comuni hanno fatto riconoscere tra loro i giovani operai degli studenti universitari
I primi nelle fabbriche e i secondi negli atenei li hanno fatti comunica comunicare e mobilitare la chiusura del processo di modernizzazione nella sua sfida totale ci consegna un'opportunità storica decisiva la ricostituzione di soggettività collettive capaci di tornare a porre le domande sul senso sulla finalità dello sviluppo hanno voi giovani comunisti
Tocca saper interpretare le connessioni tra questi movimenti ci tocca rilanciare così
La questione dei giovani
Nel documento approvato maggioranza queste cose non le abbiamo ritrovate noi riteniamo siano essenziali altrimenti dire di un'organizzazione radicata nei luoghi del conflitto rende generici luoghi e non si capisce quali siano i conflitti noi crediamo invece che la futura Confederazione debba avere alcune precise caratteristiche la Prisma deve trattarsi di una confederazione di soggetti di quei soggetti scesi in campo al termine di un processo di ristrutturazione
La seconda una confederazione che deve nascere dal basso per questo proponiamo nel nostro documento che il venticinquesimo congresso nazionale procedono scioglimento del livello unitario di direzione della FIGC
E che la Confederazione nasca al termine di un processo che parta dalla sradicamento oggettivamente prodotto dalle struttura federata della FIGC
E dalle esperienze nuove che stiamo praticando che già abbiamo iniziato a praticare come ad esempio il progetto di costruzione di una nuova associazione politica dei giovani nel territorio avanzato dall'unione di circoli territoriali o come le nuove esperienze di aggregazione politica dentro l'università dopo la Pantera la terza caratteristica
Una confederazione autonoma
Perché espressione dell'autonomia di una generazione e pluralista
Ricca cioè di diverse identità culture e percorsi e che non si vuole uniformare e costringe ad un rapporto politico privilegiato da definire a priori con qualsivoglia formazione politica per questo siamo contro ad un'ipotesi contenuta nella proposta di patto con il pc che prevede l'ingresso del nuovo soggetto politico giovanile dentro gli organismi dirigenti della nuova formazione politica della sinistra
Prefiguriamo in sostanza una dimensione processuale sottoposta a costante verifica dei fatti perciò modificabile del percorso di costruzione di questa confederazione
Perché la sinistra giovanile non è un già dato da organizzare ma un processo faticoso da avviare io credo che un fatto nuovo
Dei giovani una nuova organizzazione debba sapersi fondare su una idea della democrazia che valorizza opinioni orientamenti diversi
Che fondi la sua forza sulle differenze
Che sono una condizione necessaria a mio modo di vedere perché il dibattito unitario sia veramente ricco
Intendiamo condurre allora fino in fondo
Il confronto su questi temi ben sapendo che la FIGC e il nostro luogo e nessuno di noi nessuno tra coloro che sosterranno questo documento o farà come ultimo atto di un impegno per scrivere la parola fine alla propria esperienza politica nella FGCI
Qui ci siamo tutti qui vogliamo restare
Come vedete la nostra non è la proposta di vero rinnovamento della FIGC
Possiamo ben dire allora che questo non è il fronte del no della FIGC e soltanto più modestamente una diversa ipotesi in campo
Bene procediamo
Alla votazione
Di una proposta di modifica dell'ordine dei lavori che è stata avanzata prima in plenaria da una ragazza ed è stata assunta dalla presidenza
Questo perché i tempi della nostra discussione si sono molto ristretti dobbiamo renderci conto che non abbiamo nessuna possibilità né di ridurre
Né di intervenire sul tempo allargandolo
E né di mantenere così come avevamo stabilito l'ordine dei lavori
Siccome c'è venuta la richiesta da parte delle ragazze di avere una discussione vera proficua su la proposta che loro ci portano all'attenzione in questo congresso e siccome non vogliamo rinunciare
A questo dibattito a questa discussione proprio perché c'è utile a costruire un'organizzazione di ragazzi e di ragazze facciamo la proposta di spostare la discussione sulla proposta delle ragazze
Domani a partire dalle ore quattordici
La proposta e questa questo significa rinunciare alla seduta plenaria di domani sui documenti congressuali
Vi propongo un tipo di procedura di questo tipo un intervento
Sì solo di domani pomeriggio beninteso la plenaria di domani mattina alla teniamo a partire dalle ore nove e trenta
Praticamente mi dicono dai calcoli fatti che andando avanti sino alle quattordici riusciamo attenere gli interventi che avevamo previsto
Per cui salviamo capra e cavoli in questa maniera
E domani però rinunciamo al pranzo in mensa
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