Il Fatto di Enzo Biagi

Tutti grazie di essere qui così numerosi
Io
Cercherò sarò brevissimo perché gli ospiti che questa sera abbiamo che sul palco meritano
Il maggior spazio possibile ve li presento dice e Bianca viaggi
Antonio Padellaro direttore del fatto quotidiano Loris Mazzetti
Due parole solo del motivo per cui
Ci fa piacere ci piace importante parlare di Enzo Biagi alla festa del fatto quotidiano perché fa sempre bene parlarne e il fatto che
Siate così numerosi dimostra che parlare di Enzo Biagi sempre cosa buona e giusta poi ci sono una serie di cose che
Legano la memoria di Enzo Biagi ma al nostro giornale
Va da sé il nome
è chiaro che la testata il fatto quotidiano
Deve molto se non tutto ma il fatto di Enzo Biagi poi il direttore Padellaro ci racconterà credo che quando si trattò di dover scegliere nove la testata non credo che ci siano state molte discussioni anche se è una storia
Che io non ho mai non ho mai ascoltato
In secondo luogo perché in questi anni a volte capita di parlare con con persone che si conoscono amici farmene fuori cosa fai cosa lo fa il lavoro fatto quotidiane qualcuno di chiede ma
Ma se tu un giornale di destra o di sinistra che tutte le volte rispondo stiamo sulle palle a tutti quanti e io devo dire che al netto della grandissima popolarità che aveva Enzo Biagi anche l'antipatia lui credo che le distribuisse molto equanime mente
Dell'arco costituzionale quindi questo probabilmente un'altra cosa che ci può occupare la terza più contingente ma estremamente importante e che come forse
Alcuni di voi avranno notato da circa un mese e mezzo ogni giovedì sul fatto quotidiano trovate le grandi interviste di Enzo Biagi grazie al lavoro di Loris Mazzetti
Grandi erano e grandi rimangono non è soltanto un aggettivo così messo così per
Io mi fermo qui perché
L'ora è tarda sono le le ventuno eh
Ed è un'ora particolarmente calda per i quotidiani stiamo quasi in chiusura quindi io nonostante il dovere di ospitalità consigli cioè obbligherebbe di lasciare la parola
Ah dice Carla viaggi io la cedo al direttore Antonio Padellaro proprio perché in questo momento
Probabilmente dovrà lasciarci un po'prima
Grazie
Grazie Stefano
Io vorrei potrei dire tante cose magari se giornale che stiamo
Realizzando in questi intesse mi in questi minuti giornali domani me lo consentirà poi
Vorrei anche parlare di Enzo Biagi che ho conosciuto molto bene otto dare come giornalista perché al Corriere della Sera lui era una grande firmai io ero un
Io dirigevo l'ufficio romano di corrispondenza del Corriere avevo
Vostre questi rapporti voluta di questo vorrei parlare dopo vorrei invece
Previsto che Stefano diceva e il nome come nasce come nasce il nome di un giornale allora
Ne siamo nel della primavera estate del due mila nove A del due mila nove abbiamo deciso di fare con Giornale Nuovo
Siamo
Contro Bruto con Marco Travaglio siamo proiettati verso questa nuova avventura abbiamo parlato un po'di tutto siamo anche abbastanza preoccupati perché
Non è il momento migliore per far uscire un giornale non ripeterò le cose che abbiamo già detto mille volte ma insomma c'è uno stato d'animo particolare non possiamo sbagliare nulla
E non possiamo soprattutto sbagliare il nome del giornale perché il nome del giornale è il primo contatto che di
Il giornale ha con il mondo esterno e se fai un trovi un nuovo nome così che non funziona o banale o
O addirittura respingente sono guai
Allora con Marco così ci ci interrogavamo su varie ipotesi
La notizia
Quotidiano mano al quotidiano c'era già anzitutto lui disse il fatto perché il fama io direi lì per lì non mi convinceva molto perché
Avevo paura che ci fosse una sovrapposizione appunto con
Con il fatto di di Enzo Biagi PAI
Un giorno una una una giornalista che poi è venuta a lavorare con noi che disabilità dei guitti mi mi raccontò una cosa che mi
Mi colpì molto mi disse
Quando la sera c'era la trasmissione di Enzo Biagi c'era il fatto
è a casa mia agonale spedisce limoni era poi il
Come se ci fosse un focolare che no che si accendeva ed era rappresentato dal televisore
E la mia famiglia tutti quanti ci mettevamo ad ascoltare quello che Biagi avrebbe detto avrebbe raccontato perché non ci fidavamo di lui
Ci fidavamo di lui è una bellissima espressione io ho capito che questa espressione ci fidavamo doveva essere un po'
L'impronta del nostro giornale infatti egli sa perché chiamatelo il fatto perché funziona
Allora
Fidarsi
Enzo Biagi aveva una popolarità in mensa perché la gente si fidava di lui
Si fidava delle cose che diceva quando cominciava alle sue interviste sapeva chi stava davanti al televisore che
Avrebbe fatto le domande giuste e non non ci sarebbe stata una domanda che avrebbe omesso di fare c'erano tutte tra l'altro
Stefano Caselli ricordava questa serie che grazie al Loris Mazzetti abbiamo
Inaugurato dal cui da molte settimane basta guardarle quelle interviste sono lì sono
Sono sono di nuovo ripubblicato per vedere che non c'è una domanda
Che è un uno di noi e non avrebbe fatto ecco
E noi abbiamo pensato che quella quel nome
Il fatto dovesse come c'era stato detto come era stato detto essere il segno il segnale di una di un di un rapporto di fiducia allora io che faccio
Mi faccio invitare a pranzo
Da a casa Biagi insieme a Loris ed ero anche un pochino emozionato perché ho detto magari
Magari
Non vogliono magari non sono d'accordo magari pensano
Che la memoria di di di Enzo Biagi debba restare nella sua trasmissione televisiva allora diretti medico mi ricordi convenevoli siamo Arian per il primo al secondo tiro fuori Roma se
Decidessimo di chiamare un giornale il fatto voi chele pensate evolvendo
Gioia ma come meraviglioso est-ce
Cosa bellissima facciamo lo facciamo subito
E allora devo dire
Che poi i giornali e nascono sulla
Sulla passione delle persone
Non nascono i no non sì poi ci sono le linee di redazione proprio hanno trovare i finanziatori perché arrivare sono tutte cose molto importanti
Ma se non c'è quella passione iniziale se tu collegi negli occhi di chieste delle persone queste parlando quell'entusiasmo quella no quando gli occhi brilla fatelo subito
Fatelo subito e allora siamo siamo partiti naturalmente abbiamo dovuto anche affrontare altri problemi perché ci siamo posti c'era e c'è il problema del Copyright il fatto è di proprietà della RAI
Sì no se lo chiamava il fatto Quotidiano però ci può dire niente nessuno poi abbiamo scoperto che c'era un fatto quotidiano che usciva un giornale locale che usciva non so dove insomma abbiamo superato tutte queste Piccoli questi piccoli scogli queste piccole e abbiamo finalmente chiamate il giornale come dovesse chiamato li abbiamo capito
Che il nome il fatto Quotidiano era una era la scelta naturale era una scelta obbligata non potevano chiamarsi il fatto quotidiano brevemente il racconto di come nasce la testa di un giornale grazie
Grazie
Per ovviamente non possiamo fare a meno di parlare di
Della vicenda legata al fatto al fatto di Enzo Biagi quindi
Dopo una una carriera lunghissima l'editto bulgaro tutti ce lo ricordiamo
Biagi scompare dalla televisione quindi
Per le vicende che che tutti quanti ricordiamo io vorrei chiedere a dice Carla innanzitutto di raccontarci un po'se hanno voglia di farlo
Quei giorni quei momenti io io mi ricordo
Fui colpito come credo tantissime altre persone dallo stupore che traspariva da dare da Enzo Biagi
Per quello che era successo dopo
Tutti questi decenni fa passati a a fare il giornalista in un certo modo trovarsi arrivati in età anziana a dover affrontare un evento così così inconcepibile poi in questi anni siamo andati avanti a dire che cosa dobbiamo ancora vedere poi vendere bravo sempre una nuova però quella rimane probabilmente una delle cose più più più clamorose più tristi che che che dice tutti che ci è toccato digerire in questi anni
E oltre al racconto una cosa che
Mi stupisce e che Enzo Biagi continuano a fare paura
Quando abbiamo pubblicato sul fatto quotidiano la prima intervista
Curata da Loris Mazzetti c'è stato uno scatenamento da parte di
Di altre testate molto risentite non per questo
Per questa riproposizione di di Enzo Biagi e ovviamente va da sé anche dalla riproposizione della vicenda professionale dell'ultima parte della carriera della vita di Enzo Biagi
Con anche delle offese personali rivolte alla memoria Enzo Biagi ma anche
A Loris Mazzetti questa è una cosa che che
Che dovrebbe indignare ma mi ha fatto
Nomi fra intendete sorridere perché non capisco per quale motivo cioè mi sembra talmente ridicolo che continui a fare paura
Però vorrei che appunto dice Carla ci raccontasse era un po'quei giorni e poi per quel continua fare paura
Ora se era e grazie prima di tutto
Ma
Tre apparato di stupore da parte di nostro padre dopo l'editto bulgaro devo dire che lo stupore più grande l'abbiamo approvato
Mi S.r.l. io perché non ce l'aspettavamo pensavamo che essi certe le dichiarazioni fatte da Sofia ma non credevamo che poi veramente si sarebbe realizzato quel progetto in fondo nostro padre era un signore anziano
Era un signore che aveva già un suo prestigio erano signore famose erano signore credibile che quando chiedeva un'intervista difficilmente gli veniva rifiutata
Perché perché quindi chiudere quella trasmissione
E notissimo molto stupiti ma nostro stupore contatto poco
Quello che quei giorni sono strutture non sono stati giorni sono stati anni
Che nostro padre approvato è stato un senso di profonda offesa la cosa che l'aveva colpito di più e che la la lettera d disdettato il contratto con la RAI
Gli venne mandata con una raccomandata con ricevuta di ritorno e lo diciamo io sono un galantuomo che bisogno c'era che firmasse quella ricevuta e ne fa abbiamo fatto molta fatica spiegargli che era una prassi e che non era qualcosa fatta ancora contro di lui
Poi era preoccupatissimo per tutti quelli che lavoravano in quella trasmissione
Diceva io no dei bimbi da crescere non ha un mutuo da pagare ma molte persone che lavorano commessi e molte di quelle persone per molti anni non hanno poi più potuto lavorare
E lui diceva togliere il lavoro a un uomo vuol dire toglierli la dignità quindi furono anni molto difficili
Molto dolorosi
In cui peraltro quel vecchio signore era stato anche colpito da vicende familiari particolarmente dolorose come la perdita di una moglie ed una figlia la più piccola
E credo che la definizioni più giusta di quel periodo l'abbia data la figlia di mia sorella Carla Rachele che disse beh il nonno e diventati improvvisamente vecchio
Cioè quel nonno che
In altri figli avevano visto viaggiare fino all'ultimo fino all'ultima puntata del fatto in giro per il mondo che tornava sempre il carico di entusiasmo in carico di di curiosità B quello era diventato un vecchio nonno e poi lo sapete come succede il telefono suona meno e gente che ti viene a trovare racconti sulla veramente su in una mano
E quindi furono anni molto molto difficile
Sul perché poi ancora nostro padre possa far paura qualcuno adesso questo procedono parola caro vediamo
Buona sera un
Non ci sia anche sieste perché
C'è stata una sorta dopo le adito bulgaro di
Accanimento soprattutto
Sulla questione economica c'è se arrivati a dire che lo aveva fatto tutto apposta Verona specie di
Così Ibra Mozia e di quattrini non è
Invece sapevamo perfettamente come erano all'delle cose e che togliergli il lavoro
L'aveva sinceramente umanamente distrutto beh io credo che faccia ancora paura per sono state raccontate tante bugie intorno a questa cosa ma sono tutte bugia che si possono
Smentire e poi quello che ha detto Padellaro cioè
L'UE aveva
E e paradossalmente a tutt'oggi è una cosa che noi non
Veramente rimaniamo stupiti né dopo sei anni dalla morte
A Piana ciò dove l'UE ha seppellito contino andare gente in pellegrinaggio egli scrive dei bigliettini è come se fosse
Un padre noi quando giriamo
E ci invitano parco mamma orazioni la gente dice per me era un padre per me e a tante volte mi vien da ridere veramente era il mio mi verrebbe anche da sottolineare
Era nel senso aree senza in Afghanistan e l'acqua è ai fiducia la gente in questo momento che forse anche
Tanto di confusione a bisogno di una volta c'è
Forse pacata com'era la sua
Comunque ha fatto più danno l'UE a Berlusconi che tante altre cose credo che l'editto bulgaro sia qualcosa che forse
Ritorto verso il mandante
Grazie io a Loris chiedo due semplicissime cose avevamo preparato un piccole estratto filmato però c'è un problema di audio quindi ce lo racconterà Loris
Chiedo Loris che cos'è che fece veramente arrabbiare Berlusconi è tuttora in Turandot cioè
In quell'anno e poi
Torniamo sempre sullo stupore io mi stupisco riguardando
Il fatto anche altre cose
Di come si riuscisse a essere completi esaustivi efficaci professionali in cinque minuti
Quindi parliamo tanto di contenuti però i contenuti senza la tecnica senza la professionalità rischiano di essere spesso
Di cadere nel vuoto quindi chiedo a Loris di raccontarci che cosa fece arrabbiare e poi come nascevano queste trasmissioni straordinarie in cinque minuti
Buona sera
E se mi permetti però io vorrei dire un'altra cosa prima
E volevo veramente di cuore legge ringraziare Antonio Padellaro e Cinzia Monteverdi per questa iniziativa che abbiamo fatto su le le le grandi interviste di Enzo Biagi perché
Io dopo o sei anni
Da quando è morto Biagi
è come se fosse ritornato I tempi in cui lavoravamo insieme
Cerri mettermi a ricercare il materiale rivedere le interviste il nostro materiale ricordarti di quella cosa di quell'altra ricostruire attorno eccetera che
Se e sono tornato indietro nel tempo
E mi sono nuovamente incassato e quindi adesso ci apprestiamo una nuova stagione molto intensa e mi sento come dire allenato per affrontarla che cos'è che aveva
Fatto arrabbiare veramente Berlusconi guardate
è una balla che
Sia stata l'intervista a Roberto Benigni
L'intervista di Roberto Benigni è stata importante mediaticamente ma quella che fece veramente arrabbiare Silvio Berlusconi fu l'intervista a marzo
Fatta a l'amico Montanelli
Dove i due sì parlano parlano delle future elezioni e Montanelli sia Montanelli che Biagi fanno un ritarato dell'imbonitore dell'ATO e del farabutto
Dicendo esattamente quello che questi due grandi giornalisti
Pensano ma e
Quell'intervista a una una netta dotto che abbiamo raccontato in questi in queste settimane perché l'intervista viene viene censurata
Viene sussurrata perché noi per fare diciamo così ascolto per invogliare l'ascolto lanciamo l'intervista che era stata registrata nella mattina la lanciamo in agenzia
E mettiamo una battuta di Montanelli
Intervengono allora direttore generale e direttore di Raiuno
E immediatamente si obbligano anzi mi obbligano
A attagliare quella battuta vado dal direttore Biagi idrico guarda Enzo mi ha telefonato Beretta il direttore quei cui quella frase la dobbiamo assolutamente tagliare
Non è possibile
E perché piuttosto non andiamo in onda e facciamo diventare un caso ricomprenda Enzo
Ti faccio vedere una fetta del registrato una parte del registrato che non avevamo montato B dove Montanelli ripeteva la stessa cosa
E che cosa abbiamo fatto noi abbiamo tolto dal montato la battuta e in un altro punto della trasmissione l'abbiamo rimessa
Con altre parole ma il senso era quello quindi alla fine lo avevano convinti
Di come via averci obbligato a togliere e noi invece non avevamo tolto niente anzi forse avevamo costruito ancora meglio la frase e l'idea e il pensiero di Montanelli quella
Full a vedere intervista che fece arrabbiare proprio per l'autorevolezza
Dei dei due dei due però se dei due personaggi insomma
C'è un una cosa che volevo dire su quello che hai detto all'inizio sul giornale noi in me e facciamo incavolare cui rivesto e quelli di sinistra pensate che bel che che che Biagi
Era è sempre stato tutte le volte che un politico ce l'aveva su con lui è sempre stato accusato di essere comunista bene se c'era uno che non era comunista era Enzo Biagi
Enzo Biagi è stato iscritto al Partito d'azione
Perché quando feci il partigiano era giustizia libertà
Quando Fini il partito d'azione il Partito d'azione fu chiuso nel quarantasei
Dopo le elezioni e ci fu il fuggi fuggi La Malfa diventò repubblicano
Altri di altri partiti e viaggi si scrisse al partito al Partito socialdemocratico di Saragat
La sua
Vita politica fatta fu molto ma molto breve
Ecco quindi con i comunisti non c'entrava niente ma tutte le volte che Louhibi veniva accusato di essere comunista Louis non ha mai negato
E ha sempre sostenuto
Io penso che i comunisti possano anche governare ma non da soli e poi ricordavo un'altra cosa Biagi
Io sono stato sugli Appennini tosco emiliani a fare il partigiano ho incontrato comunisti
Ho incontrato socialisti ma democristiani liberali mio visti molto pochi evidentemente sono stato sfortunato
Color coinvolgerà ancora un attimo se se possiamo proporsi
Tra l'altro sempre tornando un po'alle
Alle interviste
Di Enzo Biagi che un giornalista
E quello che racconta e il come lo racconta ma è anche come fa a raccontare le cose alle persone con cui si trova da avere a che fare e ci sono due cose che rileggendo le che mi hanno colpito una la perfidia
Forse forse casuale che nel giorno stesso in cui da da da da un collega di Roma
Il nome così del bene dell'Italia della governabilità sì vale navali ipotesi di certe grazie
Sul fatto Quotidiano comparivano intervista di Enzo Biagi a a Sandro Pertini
Straordinaria che sapete i superlativi vanno sempre d'usati con
Con grande parsimonia però in quel caso veramente mi sento di dire straordinario e c'è questa immagine bellissima di di di di di di Pertini che raccontava a Enzo Biagi di
I giorni immediatamente precedenti deliberazioni di Milano credo all'Arcivescovado di Milano sull'uso se quello fosse
Anzitutto che Pertini sale e Mussolini scende cerco racconto di questioni l'unico incontro nel corso della vita
Dopodiché trattative all'Arcivescovado un certo punto Pertini racconta di quando sostanza ed Arale di Milano chi si rivolge agli sfama lei non ha a cuore le sorti di Milano
Pertini si gira racconta sia la fa io non so chi lei sia e comunque io le sorti di Milano ce l'ho a cuore da vent'anni quindi in quel giorno pubblicare questa cosa fu una perfidia secondo me è totale
Seconda cosa intervista Pasolini ecco direi che quando uno legge Pasolini o sente Pasolini dire a come era avanti Pasolini chissà che cosa direbbe presa se ma può come dire non ci sono più le mezze stagioni però poi quando uno legge effettivamente così come era avanti
Però c'è una piccolissima cosa una piccolissima risposta che
Pasolini da viaggi che che cosa l'offende di più che devi agire Pasolini risponde la superficialità dire cose per sentito dire per convenzione
E questo io credo che sia un uno spietato ritratto di molto
Tutti Organismo italiano televisivo e non solo ecco credo che insomma il fatto quotidiano come tutte i fenomeni umani a dell'ingenuità e probabilmente fa degli errori speriamo il meno possibile però cerca di usare con
Con una certa cognizione linguaggio anche se a volte un po'urlato necessariamente di evitare la superficialità e di evitare soprattutto le convenzioni
Ciò forse non credo che sia mai capitato che sul nostro giornale si lega monito di Napolitano oppure maggioranza e scontro fibrillazioni e la maggioranza tutta questa serie di
Dividi cicaleccio che veramente veramente fastidioso
Io la mia risposta maggiorata però al direttore chiedo se la superficialità dire cose per sentito dire per convenzione sia un ritratto del giornalismo di questi anni
Mamma non lo è certamente deve anzi uno dei difetti che sta
Purtroppo portando i giornali italiani e vedere sempre meno copie e che poi dobbiamo anche interrogarci del su un fenomeno di questo genere perché i giornali vendono di meno si perché c'è internet dalla crisi
Le persone non possono più spendere con una una volta un euro e venti o ne avrà nessun euro e trenta perché quasi tutti i cui dati sono aumentati nostro ancora no speriamo di mantenerci sempre
Con la collega pure venti ma insomma io penso che vada a ragione si è più semplice
E che lettore scontento è scontento perché per le cose che dici tu sei fa ma anche perché vede nei giornali un un ripetersi noioso stucchevole di cose che interessano pochissimo
Interessano pochissimo perché si capisce che sono filtrate da qualcosa che non ha come interesse l'informazione diretta il racconto diretto di quello che è successa il fondo
C'è una vecchia espressione chiuso il fondatore del del mondo ebbero il merito quando gli chiese le cose del giornalismo
Tutti si aspettavano una Conferenza sui grandi temi del giornalismo e lui rispose bar giornalismo eh osservare quello che avviene poi riscriverlo
Punto e basta si osserva si racconta si testimonia che si scrive possibilmente in un buon italiano che non è male se è così una giuria che il buon italiano l'allora io credo che la crisi dei giornali sia che sia proprio dovuto al fatto che spesso Nunzio serva si osserva poco o si osserva soltanto una parte del tutto
Perché poi anche e poi forse anche la scrittura non è poi quella che i vettori i lettori si attendono io volevo dire un'altra cosa rispetto a Enzo Biagi lo avevo anticipato prima ed è questo
Per chi fa questo mestiere lavoro del giornalista un lavoro
Bellissimo qualcuno dice che non è un lavoro alla famosa sono espressi battuta del vecchio Barzini sempre meglio che lavorare ecco io
Quando ho cominciato a fare questo lavoro mi meravigliavo che mi pagassero qualcuno dice anche il mio direttore si meravigliava che mi pagassero perché
Poi tutte
Nove che era ero totalmente divertito che rimane il fatto di di essere poi riceve uno stipendio alla fine del mese anche se erano soldi Benedetti perché
Ne avevo bisogno mi sembra una una straordinaria generosità
è un mestiere quindi straordinario certo deve essere fatto in determinate circostanze non può essere fatto sotto
La pressione il ricatto del delle delle proprietà che ti dicono questo si scrive questo non si scrive dei politici che telefonano e che dicono come si è permesso di di scrivere una cosa del genere esso parlo col suo direttore io quante volte l'ho sentita questa espressione adesso riso adesso parlo col direttore
Diceva c'è Arcella che lui non parlavo con i giornalisti lui parlava con le proprietà e io penso che imita via molti uomini di potere parlino con le proprietà e in qualche caso sono essi stessi proprietari del giornale quindi parlano con
Con essi con se stessi che succede
Succede che ne giornalistico Escatha un meccanismo inevitabile non non si tratta di
Quindi sarebbe dare lezioncine si chiama l'autocensura
Cos'era autocensurato censure avere una notizia di uno ma l'ha spiegato bene un collega di un giornale importante avere una notizia
E domandarsi ma
E nel caso che io vado dal mio redattore capo del mio direttore Attilio questa notizia o crea un problema
Ecco quando in testa invece di correre comunale apre a dire guarda che ho trovato perché poi si vive di questo si vive della dello scoop nove che poi sia molto
I giornali sono in competizione continua permanente sono in competizione la mattina solo quando
Escono e non li vediamo sulla sulla sulla sul sul sulle linee di sull'edicola
E sono in competizione mentre si fanno e lati bella soddisfazione del giornalista e dire caspita dai leggere per il giorno dopo e dire guardate guardate questa notizia ce lo soltanto io
Ce l'ho soltanto io Stefano lo sa Loris certamente ha vissuto questa atmosfera
Quando la sera arriva il collega che dice
Guardate dobbiamo darla perché ce l'abbiamo soltanto noi mani tanto ridiamo spinte di prendiamo in giro a Novara domani ce l'avranno tutti invece spesso
Vero c'ero ecco
Le mettiamoci invece nei panni di quei giornalisti che non hanno paura di di dire o questa notizia perché ho notizia che crea problemi dà fastidio potrebbe dare fastidio e quindi
Quindi il collega mi raccontava riceve a me è successo due-tre volte di rinunciare ad andare dal mio direttore perché
Cattivo che io avrei creato un problema allora perché centri Enzo Biagi c'entra perché io mi sono trovato dicevo prima io sono stato vent'anni al Corriere della Sera
Negli ultimi anni dall'ottantacinque al novanta era il capo dell'ufficio romano che è un giornale che avevo settanta giornalisti
Che checché di si occupano di politica di cronaca di giudiziaria eccetera e quindi era era era veramente una grossa responsabilità ed era
L'ufficio romano e quello che diciamo dell'interfaccia dalla politica romana ed erano gli anni di Bettino Craxi Craxi era
Era veramente implacabile nel suo protestare continuamente nel richiedere continuamente acconto di notizie che uscivano io naturalmente cercavo di fare il mio lavoro ma ero
Ero amareggiato ero disturbato ero intenzione continue mi confidavo con Enzo Bianco chiamavo
E li ricevo ma che devo fare ma come si fa e lo diceva no ma devi devi resistere vai a parlare col direttore si io dico mai credo continua
Il le proteste di questo quali Craxi creavano creano tensioni anche nella direzione del giornale perché lui sosteneva che ma cose esso forse sono cose che possono essere pochi interessanti per chi ascolta ma
Attenzione volevo dire il vero guardate che Berlusconi non ha inventato nulla i politici rompono le palle giornalistici sono sempre stati ecco allora lui era uno di quelli allora per farla breve
Acetoso ricevo una offerto dall'Espresso mi offrono di di passare all'Espresso io non non sapevo che fare perché ero
Ero dilaniato non volevo lasciare il Corriere però
Era un atto sfera permette diventava sempre più difficile e quando lasciai le sprechi Corriere per L'Espresso Enzo Biagi mi mi rimproverò
Mi rimprovera venisse fatto posso dire una cazzata
Ma non si lascia il Corriere della Sera ma se impazzito il Corriere il Corriere non non non si lascia dei giornali così è quindi io infatti ma ero deciso
E mi restò questa questo cruccio di avere anche un po'deluso una persona che aveva invece ho cercato di consigliarmi perché non si lasciano i giornali si resiste bene
Qualche settimana fa
A con altri colleghi siamo andati nella nuova si dalla stampa di Torino perché alla stampa stanno
Hanno sperimentato un nuovo sistema di organizzazione del lavoro non non sto ad annoiare Michele è una sede bellissima avveniristica sembra veramente la
La la sede della NASA
E poi all'asta faccio un museo
C'è un museo con tutte la è la storia della stampa ed è ovviamente Sanna possa promenade regionale la storia del giornalismo d'Italia allora un collega gentilmente ci ha fatto visitare i questo museo dove c'è la storia dei grandi colpire e pagine più importanti dalla stampa la discesa su del primo uomo sulla Luna
L'assassino di Ken mediche per un certo punto in una vetrinetta in una vetrinetta c'è
Un foglietto piccolo piccolo e Luigi e questo Palese quello è il telegramma di Enzo Biagi quando Enzo Biagi in cinque minuti si dimise dalla stampa perché in contrasto col direttore
Ed è bene De Benedetti era nato contrassegno Louis senza battere ciglio ma decise io ci ho messo per lasciare il Corriere
Tre mesi Apprendi pensieri far faccio bene facciamola Lucera messo un'oretta circa e ho mi sono messo a ridere
A me e me ho detto beh certo del Consiglio validato tutti aver lasciato la stampa e c'era un telegramma benissimo che diceva
Io mi dimetto da da questo momento perché
E qui finisco perché questo si chiama ed è una caratteristica che non ti insegno le scuole di giornalismo
Si chiama la schiena dritta la schiena dritta guardate non c'è nessuna scuola anche ce lo può insegnare non c'è nessuna direzione che ci può spiegare come si fa
La schiena dritta sia o no sia Enzo Biagi aveva la schiena dritta
Loris
E come sarà dritta no e e lui e era in rotta di Sinisi rottura con il suo grande direttore De Benedetti
Che ha sempre considerato il suo grande direttore per un articolo che aveva fatto e dopo l'omicidio di Kennedy in America
Ma volevo dire una cosa brevissima la cosa che mi credo di non aver mai raccontato e non ho mai scritto però
Siccome è parlato di Pertini
Il grande Presidente anzi il Presidente della Repubblica italiana
Noi
Tornammo in onda con dopo cinque anni dall'editto bulgaro con un programma che si chiamava RTO rotocalco televisivo
Che riprendeva il nome la testata del primo programma che Enzo Biagi aveva re realizzato nel mille novecentosessantuno il primo rotocalco della storia televisiva italiana
In quella puntata dal titolo resistenza resistenze in onda il ventitré aprile del due mila e sette
Noi pensammo
Che con il ritorno di Enzo Biagi con tutto quello che era accaduto
L'ospite della trasmissione doveva essere il Presidente della Repubblica Napolitano
Io ho grande rispetto per l'istituzione Presidenza della Repubblica ma Napolitano disse di no perché l'intervista era sconveniente
Non ho altro da aggiungere
Fermiamoci qua sulla no no
Nata una cosa ancora volevo organizzato
Una cosa ancora volevo chiedere a dice Carla
Sperando che non sia la domanda troppo personale
Spesso essere figli di
E anche un grande privilegio perché ci permette di entrare in contatto con persone che altrimenti persone situazioni condizioni che altrimenti
Non
Non avresti l'occasione di
Di di fare naturalmente
A volte però è anche
Incerto fardello perché spesso viene negata la il diritto all'anonimato alla il
Alla normalità talvolta no al fatto di non essere intricati con qualcosa con qualcuno ahimè anche poi se uno decide di fare un mestiere simile o in parte sovrapponibile a quello dell'illustre genitore
Io vorrei chiedere a dice Carla se hanno voglia di dirci qual è stata la cosa una sessione tra le tante probabilmente più bella di essere figli di e quale anche stata invece la cosa più
Basti Diolosà tra virgolette dell'essere figli di
Ma intanto io e nemmeno mia sorella abbiamo
Un'alternativa ne siamo nati in quella famiglia e quindi io non so come sarebbe stato se più faccio più difficile essere figlia di un signore che magari
Non era riconosciuto per la strada o o
Sì la gente lo fermava ma questo anno e non ha mai dato fastidio
Perché siamo cresciuti abbiamo vissuto in una famiglia estremamente normale
Per noi il nostro padre faceva un lavoro come il padre per i nostri compagni padri dei nostri compagni di scuola facevo il medico l'avvocato ingegnere la differenza
E che invece che andare non so in sala operatoria in tribunale nostro padre andava in Vietnam è stava un mese in Vietnam piuttosto che però tutto questo l'ha vissuto in modo molto normale quindi noi l'abbiamo sentito
Delle diversità certo io poi un certo punto fatto il suo mestiere
E non c'è dubbio che all'inizio è stato è stato molto più facile per me perché perché le porte si sono aperte
è stato un pochino più difficile far dimenticare che io ero la figlia di
E mi ricordo benissimo nella prima redazione dicevano arriva la bimba cosa che mi infastidiva particolarmente e allora poi per mettermi alla prova mi mandavano
Mi ricorda Orgosolo perché era scappato il pentito bandito mesi Ina e tutti diciamo avrà paura
Io devo dire che non avevo paura quindi non ho fatto degli atti eroici però o ho dovuto dimostrare che quanto meno il mio posto era era ed io guadagniamo il mio stipendio e il mio posto non avevo rubato nessuno
Poi poi piano piano ho avuto le mie piccole soddisfazioni ma non mi sono mai posto al confronto con lui io non volevo essere Enzo Biagi io volevo essere una giornalista che faceva
Possibilmente con onestà il suo mestiere
E quindi non ci sono mai stati conflitti
Cluj non abbia mai vissuto con un mito ne abbiamo vissuto con un padre che peraltro
Era molto diverso da quello che voi avete conosciuto in televisione
Voi avete conosciuto un amo sempre molto pacato così era un uomo che s'incazzava moltissimo era un padre molto severo
Una delle sue frasi saranno e come vedete anche dal colore dei nostri capelli non siam delle ragazzine io credo che con tre figlie femmine sul terrore fosse che prima o poi un'alternanza case incinta
E quindi di nesso frase era io non pago viaggi tinozze in anticipo cioè poi dopo un po'le maglie di questa severità si sono allargate con lei con l'altra nostra sorella ma insomma
è stato un padre che pretendeva molto da se stesse molto anche da noi
Nel senso che non hanno nutriva ambizioni per le sue figlie però diceva quello che fate lo dovete fare in modo serio per bene anche se si fa un risotto non bisogna essere sciolti fattelo beni
E per me il complimento più bello che io ho avuto da mio padre quale femminista avrebbero qualcosa da dire
Un giorno mi disse parte son contento sei proprio come un uomo che non è proprio il massimo che una figlia femmina vorrebbe sentirsi dire dal suo papà ma io ho capito cosa voleva dire
Voleva dire che io
Era indipendente che era Ortona ma credo il mio lavoro e che nella vita forse avrei camminato con le mie gambe
E questo forse
Insegnamento più più prezioso la cosa che per me è stata più importante ragionare con la mia testa e camminare con le mie gambe
Io ringraziando Dio non ho fatto la giornalista per cui non ho avuto
Grandi problemi medi vicine
Io
Non vorrei che appunto sembrare un euro
Un'ingenua ma
Il grande impatto con
Con la figura pubblica di nostro padre è avvenuto
Paradossalmente più dopo l'editto bulgaro e quindi quando non avevamo già un'età molto avanzata che non da bambina perché l'educazione soprattutto grazie a nostra madre è sempre stata molto semplice molto
Pochi grilli per la testa
Mera romagnola radura di carattere avevamo il merito di farci sentire assolutamente come tutti ma d'altra parte lo eravamo perché poi il nostro padre diventato molto famoso molto noto e con una rilevanza direi anche internazionale che Nora mangia donne quindi non eravamo quello che pagavamo era che dovevamo essere brava in italiano scappi a perché quasi fosse una roba genetica quindi dovevi andare mi ricordo perfino l'insegnante di mia figlia
è una volta andata Ranelli sebbene storia non ha nove col nonno creato adesso guarite non ereditarie cioè non
Quelle dove convincere gli altri che non dovevi essa così intelligente brava
La cosa che a me non rubo diritto personalmente di più Stato quando io ho curato
La corrispondenza
Pubblica di nostro padre per la Fondazione del Corriere della Sera noi abbiamo dato Interporto che peraltro era tutto in entrata quindi e poi c'era qualcosa di suo
Dove veramente lì io mi sono resa conto che lui avuto contatti con tutto il mondo politico il potere del nove c'è del
Da novecentoquarantasei in poi tutto
E lì io non ho visto cascherà dritta non aveva tenuto su Berlusconi
L'UE evidentemente era un uomo né quello che abbiam detto sempre
Noi quando ci chiedeva la cosa più importante le frase di mio padre che mi vengono in mente sono delle frasi
Di dirittura morale senza farne un errore né un santo perché non lo era ma insomma era una persona perbene e questo senso morale è anche l'eredità più preziosa
Credo per nuovi
Quindi
Sì onori ed oneri è vero che poi io son timida per cui quando sono entrata qua credevo di morire prima
Metto mamma quanta gente cioè ci sono delle cose che pesa no anche a una segnare sessant'anni per carità di Dio
Però c'è anche l'orgoglio di pensare che non mi dovrò mai vergognare di mio padre che non è una cosa da poco di questi tempi
Grazie davvero
Allora
Sono quasi le dieci io David se voi venire un attimo
Sì brevemente perché dobbiamo lasciare spazio voi allo spettacolo di Paolo Rossi però vi prego di non lasciare quest'area caffè perché tra pochissimo invece le vignette di
Il nostro vignettista del fatto quegli a Roma arrivata Angelo intanto la ringrazio Stefano Caselli Bice Biagi Carla Biagi Antonio Padellaro e Loris Mazzetti