Magna Carta Summer School 2013 - Oltre l'Europa è invecchiato anche l'europeismo?

Con
E centrato sul
Gli scontri che ci sono stati in sede europea riguardo per l'appunto la costruzione delle euro alla crisi
E a questi vari temi
Credo che a me in questa fase spetti soprattutto
Di il compito di dare di dare la parola
Per non far torto a nessuno credo sia utile seguire l'ordine alfabetico se non sbaglio
Non è così come Cancian e affiderei a lui egli inizia grazie
Giusto fatte nascere
Uomo
Domani nella riunione del Consiglio
Speriamo che inizi qualcun altro così grazie grazie dell'invito scuola noi come sollecitiamo a Novate Sokol favoriti
Come come a scuola
Allora
Non so quanti minuti sono domande cosa facciamo cioè come l'organizzazione
Pochi minuti
Credo che il tema il tema sette se l'Europa
C'è intanto l'Europa c'è o non c'è
Credo che
Noi
Oltre a parlare molto poco dell'Europa forse nome inquadriamo bene
L'importanza che all'Europa soprattutto in questo periodo
Io sono convinto che in un mondo globale
L'Europa è l'istituzione giusta
Poter affrontare
Nei tavoli internazionali
Le tematiche che ci riguardano da vicino
Ho vissuto questi quattro anni da parlamentare europeo quattro anni ormai siamo nella fase finale del nostro mandato
E credo che
I temi che abbiamo affrontato
E che sono stati per noi
Ai Comuni di importanza vitale perché
Stiamo programmando che stiamo portando avanti la strategia complessiva dell'Europa venti venti
In tutte le sue ramificazioni
Quello che è mancato a mio avviso in questi quattro anni è
Il mettere assieme il coordinare quelle che sono le istituzioni italiane
E
I nostri rappresentanti diciamo che sono la e mi riferisco al Parlamento europeo alla Commissione e I Consiglio
Questo coordinamento aldilà
Del periodo che il ministro Mondello presente
Sia
A
Sta facendo il ministro che è stato uno che conosce che dentro
L'Unione Europea quindi questo tema lo conosce benissimo ed è stato vicino a noi
In incontri molto frequenti però credo che tutta la platea dalla politica alle parti sociali alle organizzazioni più varie dovremmo
Cercare sarebbe opportuno
Che fossero insieme ad un tavolo comune per farsi che ci sia una forza maggiore e su questo noi non abbiamo dato il massimo a mio avviso
Primo perché
Si fa fatica a parlarci secondo perché ci si crede CIPE ci crediamo poco a questa istituzione
E noi parlamentari
Siamo via quattro giorni alla settimana e collegi grandi non riusciamo forse a fare
Quello che dovremmo fare nel territorio
Quindi
Stia stiamo avvicinando ci stiamo avvicinando alla scadenza europea
E ora la l'impressione la paura che si arrivi ad un referendum Europa si o Europa no
E in questo caos ho l'impressione che vinca il populismo ho l'impressione che se noi lo recuperiamo in questi mesi
Un po'di serietà verso questa istituzione
Non vorrei essere pessimista però mi par di capire che
Nei nostro territorio ci sia questa
Forte riluttanza verso questa istituzione
Quindi
Cosa significa
Cosa significa tutto questo significa a mio avviso cercare di cioè portare
La situazione
Europea
Senza quel contributo importante che l'Italia uno dei Paesi fondatori ed è sempre stata presente in tutte le varie nei vari passaggi essenziali a sminuire quello che dovrebbe essere un suo asse portante
Allora dobbiamo recuperarlo questo periodo dobbiamo recuperarlo perché
Siamo ormai alle porte la situazione italiana è quella che è
Però l'insieme deve essere recuperato
Io non credo che l'europeismo sia invecchiato
Io ero primo per me è più moderno che mai e più futuribile che mai
E son convinto che oggi pecchiamo esclusivamente
Di quella
Di quel momento di superficialità verso l'Europa dove vediamo esclusivamente le cose che non funzionano
Io so e ho visto ciò che l'Europa non ha dato e che poteva dare
Perché se l'Europa
In questo periodo è riuscita a fare una programmazione
A mio avviso corretta futuribile e in prospettiva molto sana è molto buona
è riuscita ad imporre
Una certa un certo una certa austerità giusta un certo consolidamento dei numeri dei bilanci nazionali è riuscita affare quello che per anni non è stato fatto
Però non ha dato l'ossigeno non ha dato gli elementi di crescita che doveva aiutare contemporaneamente
A far sì che gli Stati
Potessero vere delle risorse proprie
Per cercare di superare questi momenti critici vedete
Noi non possiamo assolutamente e tra quello che è il rapporto del nostro debito o del nostro deficit
Cercare di diminuire
Solo le spese ciò che forse abbiamo fatto anche poco
Perché diciamo che tutto quello che era in programma non mi pare che
In Italia si sia fatto granché
Però dobbiamo lavorare anche sul denominatore dobbiamo lavorare anche sul fatturato di questa
Nostra Italia sui piedi
Perché
Se il PD aumenta io credo che l'azienda si mette in moto
Di come si fa ad aumentare il PIL dall'Europa Ioli credo che ci sia la possibilità
E forse siamo anche in ritardo ma speriamo che dopo le elezioni tedesche ci sia un po'di più disponibilità e di apertura
Che se riuscissimo a trainare l'economia attraverso quelle che sono le infrastrutturazioni dell'Europa che sono state programmate come vi dicevo prima
Attraverso quella che è la spesa
Così
La la spinta su quella su quello delle industrie sane su quelle industrie che hanno la capacità e la possibilità di di
Internazionalizzarsi di
Di collaborare di cooperare
E attraverso una
Una una strategia
Che sia ben chiara dal punto di vista europeo e internazionale
L'Europa potrebbe
Con le risorse proprie attraverso
Ai tre possibilità di di di di di mettere di mettere in campo
Diciamo attraverso quelle che le prime viene chiamata
La finanza innovativa attraverso quelli che sono il progetto Bond attraverso quelli che sono gli eurobonds attraverso ai tre
Formenti moltiplicare quei pochi soldi che abbiamo nel trainare
Questa economia io credo che
Sarebbe stato un segnale importante
Che l'Europa sarebbe vista come quella che i siti impone rigore ma nello stesso momento ti danno anche la possibilità di applicarlo
Quindi quando parliamo diciamo di di Europa dobbiamo vedere anche
Quelli che sono i lati positivi
Che però
Diciamo su quel lato della del dell'aiuto allo sviluppo non lo assolutamente visto fino ad ora
E questa è un po'la la la carenza che io ho notato e che me ne dispiace perché potevamo
Potevamo veramente dare un colpo di remi in questo ultimo periodo di questa legislatura
Voi capite benissimo che se arrivano anche queste soddisfazioni diciamo economiche o arrivano queste questi aiuti e queste possibilità diciamo che l'Europa verrebbe vista anche in un altro modo
Un'altra osservazione che vorrei fare è quella che noi cerchiamo di come istituzioni poi anche
Associazioni e quant'altro
Imprenditoriali eccetera scarichiamo sull'Europa tutto ciò che noi non siamo in grado di fare
O di o di o o o di portare avanti cioè
Cioè al questa
Comunico che questa mania di dire ma l'Europa ci ha obbligato l'Europa ci ha detto l'Europa ci impone eccetera
Quindi questo non viene dal luogo di strada tutti questi ragionamenti arrivano
Da
Da da da gente che sta
Nelle istituzioni e quindi
Vengono recepite in maniera molto negativa
Quindi noi dobbiamo anche cercare
Di di di di fare in modo che
Questa istituzione venga annoverata diciamo tra quelle
Che conosciamo più attentamente che sono quelle che nazionali e regionali i locali in genere
E quando parliamo di rinnovamento delle istituzioni quando parliamo del rinnovamento del nostro sistema io non sento mai nessuno che parte dall'Europa
Ma partiamo da quelle che sono le funzioni nazionali e funzioni regionali principalmente io credo che una
Un come sicure una riforma vera deve avvenire deve partire da Bruxelles passare per Roma e poi passare per le varie regioni in questa maniera va visto
Quelle che sono
Lei funzioni principali di di delle delle idee di tutte le istituzioni
Quindi noi abbiamo bisogno assolutamente di arrivare ad una riforma
Che vuol dire una minore spesa quindi una diminuzione del quel numeratore abbiamo bisogno di una spinta italiana ed europea per cercare di aumentare il denominatore quindi
Quello che è lo sviluppo e quello che il PIL quindi il fatturato di questo e abbiamo necessità
Di poter
Conciliare tutto questo lavoro attraverso una continuo una continua e crei azione e uno contino modo di scambio
Per poterlo far sì che le politiche europee e nazionali e regionali
Abbiano diciamo uno stesso percorso degli stessi obiettivi per quanto riguarda l'Italia
Se facciamo questo allora sprechiamo non solo europeismo ma
Facciamo in modo che l'Europa non resti in mezzo al guado
Stare come siamo oggi stamattina in Aula abbiamo votato il primo il primo paletto importante a mio avviso che dei quattro che sono stati proposti che l'Unione bancaria
L'Unione bancaria per noi è una cosa importante ma siamo il primo steppe dell'Unione bancaria quindi abbiamo votato solamente quella
Che che interviene
Viene chiamato il meccanismo di sorveglianza poiché bisogna arrivare a completare gli altri due paletti che il fondo relativo e poi il fondo il meccanismo di risoluzione
E
Gli altri tre step bisogna poi passare all'Unione fiscali un'economia nelle politiche ma se accelerassimo un po'di più tutto questo semplificherebbe o la vita a Bruxelles
E daremo dei segnali positivi verso verso il basso quindi verso gli Stati e quindi verso l'Italia
Siamo troppo lenti siamo troppo burocratizzati dove dovremmo cercar di snellire molto di più e perché non non è più possibile
Non è possibile
Diciamo lavorare con strutture che sono troppo farraginose sono troppo lente e non sono come si può dire allineate I tempi e quindi alle a quanto ci viene chiesto del mercato
E a quanto ci viene chiesto dal dal territorio stesso
Riassumo e concludo dicendo maggiore collaborazione tra le istituzioni
Cercare di accelerare la la alla nostra il nostro il nostro lavoro e quindi cercare di far diminuire i tempi sulle nostre sette sugli obiettivi che ci siamo prefissati
Cercare di dare ossigeno dall'Europa per
Trainare quell'economia che è spenta che è ferma in questo momento particolare
Abbi chi ha bisogno assolutamente di incentivazione e quindi ha bisogno anche di
Di di voglio
Possibilità dall'Europa stessa di di fondi che prima io ho citato
Se noi riusciamo
A mettere in campo queste tre cose io credo che dovremmo veramente
Ho un colpo d'ala e di potremmo arrivare a questa scadenza cercando di
Da recuperare
Diciamo
La la la come sito della verità sull'Europa che essenzialmente deve esserci
Non può venir meno e e cercare di dare anche
La giustificazione
Che qualcosa si è fatto e comunque le idee ci sono per il la prossima diciamo per il prossimo passaggio elettorale e per le il prossimo quinquennio
Se dopo Mario la possibilità di integrare resto a disposizione
Io continuerei salvo l'offerta di volontari però non mi sembra
Molto presente il probabile punti all'ordine alfabetico e quindi darei la parola al professor Caracciolo grazie
Grazie grazie davvero per questo invito
Io voto
Partirei
Dalla cronaca
Cioè partirei dalla constatazione
Fece confermata
Dalla crisi che la Siria ma che ci è costata confermata dalle crisi della primavera araba e da tutte le altre principali crisi internazionali
Di questi decenni che l'Europa non è
Un soggetto geopolitico non è un attore internazionale non è che Obama perda tempo discutere di Siria quando avrò un po'i o con Barroso va a discutere con quelli che possono decidere ed eventualmente partecipare a una politica
Euro la mia domanda è perché
L'Unione non l'Europa che è un termine troppo generico ma l'Unione europea
Non è un non è ancora
Un soggetto geopolitico non è non è ancora un attore come lo sono appunto
Gli Stati nazionali o anche dell'entità
Che non sono degli Stati nazionali ma che sono per esempio delle organizzazioni internazionali lo delle organizzazioni transnazionali magari criminali o delle grandi corporations che hanno con una parola da dire
E chi spesso Pisano nelle crisi internazionali le urne Unione europea no
No da un spunto di vista storico a mio avviso perché si è molto discusso in questi anni di euro
Della sua maggiore o minore bontà del suo maggiore o minore senso e del suo maggiore o minore successo specialmente in questi tempi di crisi
Ma non si è colto a mio avviso a sufficienza
Che lei euro era essenzialmente prima ancora di essere una moneta un progetto geopolitico e così era stato venduto e presentato dai suoi creatori cioè come la premessa dell'unità politica dell'Europa
Ricordo bene il discorso del cancelliere con la Bundestag del del sei novembre novantuno quando cercando di vendere
Lei euro a un pubblico tedesco piuttosto refrattario perché molto affezionato al marco non in
Termini unicamente economico monetari ma direi in termini quasi spirituali
In quanto il marco incarnava in qualche modo insuccesso il riscatto della Germania dopo il nazismo Luigi se è del tutto evidente che l'Euro potrà funzionare solo se ci sarà l'unità politica
Ora dal da qui all'unità politica credo che ci sia ancora un certo tragitto da compiere che si può discutere
Se
Diciamo quello che era
Qualche tempo fa all'inizio dell'avventura dell'euro
Il
Progetto di partire dall'Unione monetaria per costruire un'unione comunitari ed economica ricordo costruire un'unione politica sia stato
Un percorso diciamo in avanti o o se sia invece ancora una situazione di stallo ma non voglio soffermarmi su questo costo semplicemente che
Dopo un certo periodo l'euro esistente una moneta di un certo peso anche sulla scena internazionale l'Unione europea non è affatto paragonabile all'Euro sotto questo profilo non c'è un parallelismo tra
L'integrazione monetaria
E l'integrazione politica sull'integrazione Columbia ci sarebbe molto da dire ma
Mi fermerei qua
Dicevo un progetto geopolitico
Di un certo interesse quello dell'euro perché è stato a mio avviso l'ultimo urrà
Della visione francese dell'Europa basata sull'idea come dicono loro di Alimena al Magna cioè di imbrigliare la Germania
E renderla in qualche modo parte di un insieme europea io con una guida politica francese
Che è stata l'idea di Europa dominante in Francia diciamo dal dopoguerra in avanti che aveva evidentemente le sue ragioni storiche che non sto qui a riepilogare
Ma che ora mi pare non solo fallita ma si sia ritorta contro i suoi reattori
Nel senso che l'euro politico in cui geopolitico immaginato dai francesi ma anche dagli italiani e da altri che hanno partecipato alla fondazione di quel progetto geopolitico investe monetaria
è stato io direi molto brillantemente rovesciato dalla Germania nel senso che ora da un punto di vista tecnico questo assetto al monetario
è molto più simile a quello che i tedeschi immaginavano dovesse essere e quindi molto più simile al marco tedesco che all'epoca era di fatto la moneta europea
Di quanto non fosse invece di quanto non sia invece simile all'idea politica che i francesi e ripeto anche i fondatori italiani immaginavano potesse avvenire
Le ragioni stanno evidentemente anche nei rapporti di forza che in questi anni non sono certo voluti contro la Germania anzi noi vediamo che abbiamo più che mai una Germania forte al centro del
Sistema euro
E con una caratteristica molto peculiare per le zone monetarie quella di essere
Un Paese fondamentalmente creditore e quindi abbiamo questo paradosso di avere un'area monetaria e con il principale paese in cui a differenza di diciamo della struttura normale delle zone monetarie
è un paese che attrae liquidità e la usa naturalmente per i suoi più che leciti interessi piuttosto che
Partecipare
A un sistema
Anche in qualche modo politico quindi redistributivo come era
Io credo intrinsecamente concepito l'Euro eccome normalmente concepita una zona monetari
E questo fa parte delle caratteristiche storiche dell'economia tedesca e delle nostre economie
Allo stesso tempo
Questo Paese egemone al centro della zona euro
Non ha
Una sua particolare vocazione egemone all'interno dell'Europa e non ha una vocazione strategica nel mondo prima parlavo della crisi siriana ma potrei fare riferimento alla vivi a tanti altri eventi
La Germania un Paese essenzialmente introverso
Credo bene illustrato dalla signora Merkel quando dice quando penso alla Germania penso delle finestre bensì chiuse a delle finestre bensì che il latte
Io
Non riesco a immaginare un Capo di Stato che pensando al suo Paese pensiate le finestre ben chiuse ma credo che questa immagine renda perfettamente o solo la psicologia della signora Merkel di una gran parte del
Nazione tedesca ma anche se vogliamo l'atteggiamento
Che ha sulla scena internazionale questo Paese che tutti immaginano concepiscono leader dell'Europa cioè un paese che
Pensa più che altro a sigillare le sue finestre
Per esempio nel caso specifico della zona euro a evitare quello che considerano la
Da soli la diabolica deriva verso l'Unione letti trasferimento la trance dell'Unione che in Germania una parolaccia ma che appunto in un sistema così concepito con gli squilibri che conosciamo di carattere storico quindi non certamente riducibili nei tempi politici
Fra le varie economie europee non può che essere se vuole essere un'unione un'unione di trasferimento
Una parola visto che siamo in Italia
Una parola conclusiva su su di noi
Io credo che quinto qualche tema europeismo dell'europeismo italiano che ha avuto voglio ricordarlo una funzione essenziale nella
Fase non solo di lancio ma direi
Fino alla caduta del muro di Berlino ha avuto una funzione propulsiva in Europa dopo mi pare molto meno
L'europeismo italiano immaginava in qualche modo l'Italia come una sorta oggetto che poteva fruire dell'Europa in quanto l'Europa
Ci costringeva o ci costringe a quelle virtù che noi da soli non sapremmo esprimere
Non mi riferisco solamente alle virtù di bilancio di cui tanto si parla in questi ultimi anni ma proprio anche alla buona amministrazione
Alla buona performances dello Stato che non è mai stata da quando esiste lo Stato italiano
La rock la cosa che ci rende celebri nel mondo diciamo così e quindi l'Europa come una sorta di surrogazione di vincolo esterno come si è detto e ripetuto
Che ci permetteva di fare quello che noi spontaneamente non avremmo fatto e per una buona fase io credo
Della nostra storia postbellica
L'Europa
Per noi avuto anche questa funzione e sotto questo profilo ne abbiamo tratto anche dei buoni
Profitti dei vantaggi
Il problema è che nell'attuale
Sistema diciamo di competizione partenariato europeo
Il vincolo esterno presuppone che ci sia un interesse sterno la nostra virtù diciamo così e questo non è più così scontato diciamo che
Non è così ovvio che pur di mantenere l'Italia all'interno di una
Sistema ben funzionante altri Paesi
Spendano molto del loro tempo e delle loro risorse a produrre inni in Italia quelle virtù che non riusciamo a produrre cioè c'è un maggiore distacco se vogliamo usare un termine diplomatico altrui nei confronti dell'Italia
Almeno finché noi non entriamo speriamo Dino in una crisi disastrosa allora a quel punto evidentemente l'interesse ci sarebbe
Questo mi porta a concludere che visto che appunto siamo qui in Italia siamo anche diciamo in una scuola di un partito
L'europeismo italiano se vuole avere una prospettiva se vuole avere una funzione se vuole essere preso sul serio
Deve produrre qualcosa di proprio deve produrre per esempio una propria idea di Europa che io stento vedere perché noi continuiamo a parlare nei cosiddetti discorsi della Donini domenica di
L'Europa politica di unità politica ma io ancora non ho letto forse per
Mio deficit un qualche straccio di progetto di
Che cosa sia concretamente questa Europa politica che cosa sia completamente questa unità politica
Viene evocata come una sorta di entità metafisica rispetto alla quale non esistono norme la definizione precisa né tanto meno un percorso che ci dovrebbe portare adesso
E la mia preoccupazione anzi la mia certezza è che le prossime elezioni al Parlamento europeo devo dire probabilmente non solo in Italia saranno ancora una volta non solo da un punto di vista tecnico delle elezioni
Su base nazionale non è che io posso leggere un finlandese o essere letto da o finlandese e già questo è abbastanza curioso per un Parlamento che si dice europea ho mai letto su piste nazionali ma peggio ancora
La campagna elettorale il dibattito politico sono più che certo che verterà sui nostri problemi sui nostri casi su centrodestra centrosinistra Berlusconi letta Renzi eccetera tutto fuorché
Quale Europa vogliamo quale Europa ci riguarda quale Europa e nel nostro interesse ecco questa credo che dovrebbe essere credo
In questo voi giovanili abbiate un compito particolare questa credo che dovrebbe essere la nostra prospettiva di domani non semplicemente attendere
Da altri un vincolo che ci porti sulla retta via ma proporre a noi stessi e agli altri una nostra idea di Europa e costruirla insieme agli altri europei
Grazie
Grazie
Io parto dal titolo oltre l'Europa è invecchiato anche l'europeismo e c'è un punto di domanda e cercherò nel mio intervento di
Declinarlo perché
Il progetto europeo dei padri fondatori che pensavano di raggiungere nel medio-lungo termine d'Europa politica l'Europa federale
Sicuramente è partito realizzando dei piccoli passi
Ma si sono evoluti gli strumenti che i padri fondatori pensiamo di utilizzare o con gli strumenti sono rimasti inalterati nel tempo e oggi non sono più adeguati a un contesto che è diverso
In altri termini ho la sensazione che le regole fissate per un'Europa che muoveva i primi passi oggi non siano più idonee
A continuare il processo di crescita e di costruzione di un nuovo modello europeo il progetto di Europa federale
Di una federazione di Stati può essere costruito con le regole che sono state messe a punto
Tanti anni addietro queste regole si sono evolute in modo tale da poter consentire una continuazione una crescita del progetto europeo o no
Dal mio punto di vista mi sembra che gli strumenti che abbiamo a disposizione siano strumenti imperfetti e in particolar modo ci siano gli strumenti che non siamo più adeguati
Sa bene il ministro mo'avevo col quale ci siamo dovuti confrontare da tavoli diversi perché lui stava lato il Consiglio e non sono all'altro del Parlamento come alcuni strumenti probabilmente non sono più adeguati
Quando penso a ciò che fa l'Europa oggi penso al fatto che l'Europa è vincolata
Da un
Quando di bilancio che deve essere deciso all'unanimità dagli Stati membri ma se l'unanimità era un percorso ipotizzabile in un'Europa con pochi Stati membri nuovo qualche
Si è allargata è cresciuta che a oggi
Ben ventotto paesi bene questo strumento all'unanimità non è più uno strumento utilizzabile
Perché evidentemente basta la presenza di un Paese che tentenna in un percorso perché ci sia un freno inevitabile alla
Continuazione prosecuzione del progetto europeo vediamo in questi anni in quest'ultimi anni una posizione per esempio la Gran Bretagna
Abbastanza lontana alle posizioni degli altri Paesi e questo è diventato un vincolo è diventato un limite diventato ovviamente un freno alla costruzione del progetto europeo
Addirittura il primo ministro Cameron vorrebbe in occasione delle prossime elezioni europee abbinare alle elezioni un referendum sull'Ecopass rimanere all'interno del progetto politico europeo uscirne può un paese che
Fa parte di questo consesso
Frenare tutti gli altri nel processo e aspettare di decidere al proprio interno se vuole continuare a lavorare con gli altri a continuare e a proseguire un percorso oppure essere
Un freno ineludibile a un processo di continuazione verso un'Europa più gravi lavorare di meno con gli americani non c'è dubbio ma questo
Deriva da una tradizione inglese
L'ho visto uno su un'isola e pensano che così come tradizionalmente gli isolani per non essere autosufficienti anche loro di poter essere autonomi e avuto sufficienti rispetto a tutti gli altri contesti quindi
Si staccano all'Europa o hanno una
Ripensamento sulla prosecuzione al percorso europeo ma
Ovviamente anche agli americani comincia a prendere le distanze e locali e chiaro che alcuni strumenti non sono adeguati ma ce ne sono altre
Pensate
Al fatto che d'Europa e oggi finanziata dagli Stati membri in rapporto alla prodotto interno lordo dei Paesi europei ognuno versa una percentuale del proprio prodotto interno lordo poi ci sono altre entrate
Ma questa è quella più consistente
E come se sto ci fosse una tabella millesimale mi scusi
L'espressione perché poi di questo si tratta del condominio Europa
Bene
è ovvio che ognuno ogni Capo di Stato sta lì a fare i conti su quanto versa in quanto porta a casa
Sino a quando non evolvere mo'questo sistema e l'Europa non avrà delle risorse proprie non potrà fare politica che sia indipendenti agli interessi degli Stati membri
Quindi è evidente che lo strumento del finanziamento europeo oggi non è più un lo strumento adeguato a un'Europa che ha grandi differenze perché nel momento in cui sono entrati nuovi Paesi dell'est poveri
Nel momento in cui le differenze si sono ampliate è ovvio che
Anche
La contribuzione netta di alcuni Paesi aumentata ci sono alcuni Paesi che verso al bilancio per molto di più di quello che porta a casa e tendo eliminare queste differenze
E quindi comincerei better britannico e la signora Thatcher che poi si è voluto si è allargato ad altri Paesi
Evidentemente costituisce un freno all'azione europea
In ogni caso ci ritroviamo sempre con risorse sono insufficienti
Il mio amico Antoni Cancian si occupa di infrastrutture e quando abbiamo messo
Per iscritto abbiamo messo in fila
Tutti i grandi investimenti europei le grandi reti infrastrutturali e abbiamo visto che per realizzare le grandi reti infrastrutturali servono tre mille cinquecento e mille seicento miliardi di euro
L'Europa destinerà queste grandi reti infrastrutturali intorno a cinquanta miliardi di euro ora la proposta poi ancora qualcosa in meno nella decisione finale nei prossimi sette anni nel complesso
Allora quanto tempo ci vorrà per farle se vorremo utilizzare sotto forma di interventi a fondo perduto queste risorse impiegheremo il prossimo secolo per aver realmente delle infrastrutture europee
Oppure dobbiamo cambiare sistema
è ovvio che ci vuole qualcosa di nuovo ieri è venuto in Parlamento il
Presidente la Commissione Barroso a illustrarci lo stato dell'Unione
In realtà ci ha fatto un'analisi della situazione attuale del condominio Europa ma ci immaginavamo e volevamo qualcosa in più
Il Parlamento è stato estremamente freddo non ha reagito con calore anche alle sue proposte perché la proposta di breve periodo
Ci immaginavamo che un Presidente la Commissione europea
Alla fine del suo mandato alla fine in occasione dell'ultimo discorso che poteva fare in Parlamento sullo stato della Unione europea avrebbe potuto sicuramente
Lanciare il cuore al di là dello Stato e indicare un percorso per la crescita
Della progetto europeo
E in realtà questo non lo ha fatto lo abbiamo criticato perché non ho avuto coraggio ci vuole più coraggio per costruire l'Europa non possiamo rimanere fermi a quelle che sono le regole attuali
Sì abbiamo fatto dei passi avanti il Trattato di Lisbona ci consente una partecipazione diretta dei cittadini che limita ed evita che questo realmente sia un condominio di Stati
C'è una
Partecipazione diretta del Parlamento alla costruzione del processo legislativo
Se
Il l'autorità di vigilanza e controllo sul sistema bancario che abbia approvato stamattina si applica non solo i Paesi e Uma CEE anche la possibilità di applicarla i Paesi non euro e un effetto dell'azione del Parlamento
Per cui
Si sente e forte penso che in molti programmi europeo ormai si avverta questa presenza del Parlamento eppure
Rispetto a questo non riusciamo a fare quei passi ulteriori che sono necessari siamo troppo lenti
Non c'è quel coraggio
Speriamo che dopo il ventidue settembre dopo che la signora Merkel sistemerà le questioni interne si possa avere un po'più di coraggio su strumenti innovativi che oggi sono frenati dalla Germania i progetti fondo che mai abbiamo
Simpaticamente
Rinominato toni Bond perché nostro amico Toni Cancian n'è un fautore convinto
Speriamo che possano avere una prospettiva futura perché se non utilizzeremo nuovi strumenti finanziari le grandi infrastrutture non li faremo sempre sicuramente con quelli esistenti
è chiaro che però
Votiamo anche un'Europa che si attenta i giovani
E qua tiro la giacchetta al ministro
Perché non vogliamo un'Europa che a livello di Capi di Stato e di Governo decida
E faccio i grandi proclami ottantadue miliardi per i giovani al termine la vecchia programmazione sulle risorse inutilizzate oppure adesso per l'aiuto garanti
Tra i sei gli otto miliardi nel
Nei primi anni del nuovo quadro finanziario due mila quattordici due mila venti e poi invece nella proposta
Che passa di Bilancio in Consiglio vengono tagliate tutte le linee che riguardano appunto i giovani l'occupazione la ripresa la crescita
Pensiamo di costruire un progetto europeo del quale per esempio
L'Erasmus ed
Tutti conoscete è stato esempio fulgido di opportunità per i giovani di girare l'Europa ma soprattutto di integrare
Le conoscenze e le competenze europee mettendo a disposizione le best practice di tutti i Paesi o le competenze più avanzate di tutte le strutture universitarie di ricerca bene
Non possiamo pensare che un programma come questo che ha avuto grande successo venga ad essere tagliato
Nella proposta del due mila quattordici son meno risorse di quelle che ha un programma e allora è ovvio che dobbiamo essere tutti coerenti e dobbiamo chiedere ai Governi di sostenere
Visto che oggi sono loro che ci mettono il portafoglio posso dirlo in senso concreto perché l'Europa non ha risorse proprie dobbiamo chiedere di sostenere i progetti è un Paese che abbia i propri giovani
Capaci di trovare al proprio interno un percorso e una prospettiva futura
Non vogliamo più vedere i nostri giovani che vanno all'estero per studiare e che all'estero rimangono per continuare la loro attività lavorativa perché nel nostro Paese non ci sono adeguate opportunità
Dobbiamo costruire un'Europa che sia solidale dove la reciprocità dell'impegno dei Paesi
Sia un elemento fondante ma abbiamo la necessità di guardare anche un'Europa nuova con strumenti nuovi
Pensavo mentre parlavo perché ormai
Questa cosa che deriva dal fatto che uno ha fatto il corso universitario poi mentre parla continua a riflettere a una
Rappresentazione grafica l'Europa mi sembra
Un vecchio traghetto che affronta una traversata
Coloro che sono sopra il traghetto
Non sempre sono convinti di arrivare dall'altra parte semplicemente ogni tanto c'è qualche ombra grossa che fa ondeggiare il traghetto bene
Noi dobbiamo essere convinti di poter fare questo percorso in comune
Ma credo che tutti i Governi europei debbano cooperare
Per andare tutti nella stessa direzione perché molto spesso quando in questo percorso c'è chi tira da un lato e chi tira dall'altro lato abbiamo difficoltà a convincerci tutti che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta
Chiudo con un riferimento specifico al Parlamento europeo
Avevo fatto i grandi passi avanti durante questa legislatura siamo parlato passati da un Parlamento pare Trattato di Lisbona che aveva esclusivamente un compito consultivo e che era
Semplicemente in ogni Regolamento era un recital era una citazione in cui
Si scriveva visto il parere espresso al Parlamento europeo in data a un Parlamento che con legislatore concreto c'è un Parlamento che interviene nell'ambito del processo
Di costruzione nella norma che la modifica che molto spesso combatte col Consiglio perché ha una visione diversa
Menomazione ha visti che almeno dal Governo nazionale più europeisti
E abbiamo fatto un passo avanti ma credo che ancora passi avanti nella direzione
Di un europeismo convinto ce ne siano tanti da fare e credo che anche occasione come questa di dibattito in questione europea e che in Italia sono
Scarsamente trattata
Che vengono viste sempre come la politica estera è lontana che non hanno
La il giusto riconoscimento probabilmente queste occasioni ci aiuto anche a superarlo andare incontro a una maggiore livello di informazione che i nostri organi di stampa non sempre fanno
Troviamo la politica europea ancora nell'ambito della politica estera mentre invece e
E continua a essere visto che
Buona parte la normativa nazionale e di derivazione seccamente collegata normativo per abbiamo la necessità che anche sugli organi informazione diventi sempre più politica nazionale politica interna perché l'Europa e la nostra patria e
Se questo è vero
Anche la politica europea e politiche sarà fortemente ma grazie
Grazie c'era il collega Cancian e che quindi si suggeriva di dare una
Riscrivere una prospettiva più positiva della della Unione europea per non demoralizzato di rispetto al Progetto
Io non credo però che quello che ci stiamo dicendo questa sera sia
Una visione pessimistica del percorso tutt'altro credo che stiamo rappresentando l'avete sentito ai
Che
Da Giovanni la via che il nostro capo delegazione stiamo rappresentando una pattuglia di rappresentanti del popolo italiano impegnata per la
Portare a termine un percorso nel quale crede e per farlo si interroga in maniera in maniera critica sulle debolezze sulle fragilità e circa di trovare una soluzione
è evidente la crisi della Unione europea del Progetto europeo
Oggi vacilla non non possiamo negarlo
Ma vacilla perché perché a mio avviso alla all'indomani vede i primi segnali forti della crisi che ha colpito i mercati finanziario ed economico a livello mondiale
Come è nella natura umana tutti quanti gli Stati membri hanno
Immaginato di scaricare sono Giorgetto altro da sé le responsabilità
Della del della condizione nella quale si viveva l'Unione europea è stato la primo il primo approdo di questo percorso processualista dico che ha messo
Sul banco degli imputati il processo di integrazione tanto è vero che viviamo
Oramai da da qualche anno in una condizione di dibattito aperto tra queste azioni la fazione
Del la di coloro che ritengono di dover dare un'accelerazione al processo di integrazione europea
Spingendosi fino ad immaginare dall'oggi al domani la costituzione dell'Europa federale con una gestione totale della sopra sovranità nazionale
A quelle che invece
Con molta semplicità si ritirano e inneggiano alla cancellazione di oltre sessanta anni di storia
Non avremmo dovuto far questo nonna non era questo il percorso che avrebbero dovuto affrontare Stati
Solidi e democratici come sono il ventisette barra ventotto Stati membri che formano
La piattaforma dell'Unione europea
Ci si sarebbe dovuta interrogare in maniera più sana sulle soluzioni da individuare
E questo non è accaduto e quindi io non posso che dire che oggi
Obiettivamente come diceva anche
Professore Caraccio
No non esiste un
Una vera unione europea come soggetto politico dotato di poteri che agisce sul piano internazionale
Allo stesso modo
Nel quale fanno gli altri Stati che sono seduti alla al tavolo
è una ancora unione
Europea ancora un Progetto l'integrazione politica
Purtroppo è rimasto ancora un sogno di qualcuno che oggi non c'è più e
La coesione economica e sociale
è un'emergenza più che un obiettivo da costruire Maastricht conteneva
Oltre vent'anni fa questo grande percorso ma in realtà Maastricht non ha trovato realizzazione
Non solo perché non sia rispettata la scadenza il calendario che era indicato che segnava comma al novantanove la data di di completamento di tutto il l'iter ma perché in realtà le quattro unioni che immaginava di di realizzare
Sono delle incompiute delle quali ancora oggi noi discutiamo
La cittadinanza che è stata introdotta è una un altro una diciamo un orpello che si aggiunge alla cittadinanza nazionale
Ma che obiettivamente non arricchisce quel patrimonio di diritti e doveri
Della cittadino oltre quello che già il singolo gestisce nell'ambito della della cittadinanza nazionale
L'unione l'unione europea che ha sostituito la comunità economica europea è rimasto gioco terminologico più che un intervento di sostanza e quindi oggi ci ritroviamo ancora con una uno una lungo percorso da affrontare ma con la convinzione perlomeno di chi vi parla che l'obiettivo che ci eravamo dati oltre stessa anni fa l'obiettivo che ci siamo riconfermati e che abbiamo rafforzato con il Trattato di Maastricht e puntute trattate successo eccessivi
Rimane ancora un obiettivo verso il quale tendere
Ritornando al titolo che ci chiede se è invecchiato solo l'Europa o se sia invecchiato anche l'europeismo io direi che
L'Europa può essere considerata una matura signora ma con un fascino indiscutibile e credo intramontabile non ritengo che soprattutto nella evoluzione delle relazioni verso la dimensione globale noi possiamo non considerare la dimensione europea come una necessità
Però
C'è invece a mio avviso un europeismo che è sicuramente
Se non tramontato se non invecchiato impennata grande in grande difficoltà eh l'europeismo dei padri fondatori quelle europeismo e io ritengo che oggi debba essere recuperato ed è quello da lì che dobbiamo far ripartire l'analisi per capire quali sono le cause della degrado del processo di integrazione nella nel quale viviamo oggi quelle europeismo di di De Gasperi di Schumann di Adenauer era un europeismo che pensava di partire dai valori dai valori condivisi e su questa base di valori condivisi e così lui attraverso lo strumento che il mezzo
Detta dell'interesse economico una unione veramente democratica che avesse come soggetto principe il popolo nella
Passare degli anni con una l'allargamento si sono confusi gli strumenti con gli obiettivi
Lei i fondamenti con una con i mezzi e ci ritroviamo a vive una condizione nella quale i valori sono momento di visivo invece che di aggregazione all'interno della della Unione europea lo si è dimostrato anche con una il tentativo poi fallito della Convenzione europea
Che non è mai
Non è mai approdata nel due mila quattro si fece questo tentativo che no fra commi miseramente proprio sui valori l'interesse economico è diventato l'interesse egoistico Bess singoli Paesi e lo spazio comune che si è costruito abbattendo le barriere tra i singoli Stati membri è oggi interpretato come uno spazio di conquista e non un luogo nel quale promuovere una crescita generale
Ricominciare dei valori vorrebbe dire anche riprendere da un progetto politico chi dice che non esiste un progetto politico non considera che Gian mettere al centro i valori fondanti della solidarietà della persona della famiglia cosa che è
Era alla base del progetto iniziale dell'Unione europea già rappresenta un progetto politico
Il tema è condividerlo
Quindi per me l'europeismo oggi è più vivo che mai le più vitale che mai perché nelle mense proprio nei momenti di difficoltà di maggiore
Tensione che si sprigionano le maggiori energie nostro compito e indirizzare queste energie verso il meglio
Verso la costruzione purtroppo in Italia viviamo una situazione di instabilità politica che non consente al nostro Paese di assumere un ruolo guida in questo delicato momento e però devo anche dire che
Questa debolezza non nasce oggi è una forma di dipendenze di sudditanza che purtroppo ha caratterizzato
Dal mio punto di vista l'atteggiamento del nostro Paese nella negli ultimi negli ultimi dieci anni
Io
Cito ad esempio anche il passaggio cruciale verrà la la nostra economia per la adesione all'Unione monetaria dell'ingresso nell'Euro
Noi abbiamo subito un'accelerazione voluta da altri Paesi noi abbiamo accettato un tasso di cambio che è stato misurato sull'valore della moneta di uno Stato membro e che non è stato determinato sulla base di una media ponderata e abbiamo dall'incominciato a vivere una serie di compressioni che hanno
Ulteriormente minato la nostra economia e continuiamo noi subiamo una
Una regola di rigore che quella racchiusa nella noto Patto di stabilità europea che è una regola che è stata immaginata utilizzando dei parametri che anche in questo caso
Non erano io non sono parametri immaginati in una logica di comune denominatore ma su uno dei parametri immaginati sulla budello di è una economia e che sono stati trasferiti in maniera coatta sull'economia degli altri Paesi e questo chiaramente ha incominciato a caricare
Una ad allargare una il divario tra
Economie più avanzate economie più deboli
Noi oggi viviamo in Europa una situazione
Che fa il parallelo con la situazione italiana
Una forma di dualismo diaria noi abbiamo le novità dell'Italia del Mezzogiorno d'Italia del nord che corrono a due velocità diverse lo dimostrano anche gli ultimi dati i soldi la sul PIL l'Italia cresce
Nell'ultimo trimestre della zero virgola quattro per cento ma se si va a scomporre questo dato si verifica che
Il nord cresce del tre punto sei e sud decresce del tre punto due quindi quello spread quella differenza quello zero quattro è la differenza tra un'Italia che cresce è un'Italia che si firma
E ci rendiamo conto che anche in Europa si è verificata questa stessa situazione perché al di là tempi x accanto il pizzo si sono aggiunte altre con la mia ci sono tutte economie nella fascia meridionale
Della nostra della nostra Unione europea quindi c'è una difficoltà che nasce dalla fragilità economica e politica di dei Paesi che hanno gestito a mio avviso come l'Italia in maniera non adeguata di finalità del Progetto la partecipazione come dicevo prima però
L'obiettivo Europa è un obiettivo
Per me ancora da raggiungere ed è un obiettivo che abbiamo il dovere di raggiungere non possiamo pensare in piccolo non possiamo immaginare di
Privare questa questo progetto della sua capacità di essere
L'erba competitiva rispetto al mercato globale e ammortizzatore rispetto alle pressioni che vengono dall'esterno nella
L'obiettivo che ci dobbiamo dare attraverso i nuovi strumenti che abbiamo
Che sono stati
Introdotti anche con Lisbona che hanno reso le istituzioni europee a partire dal Parlamento sicuramente più democratiche è quella di
Ricominciare
A vivere questo questa costruzione l'integrazione europea come un processo da realizzare il giorno dopo giorno come si realizza la democrazia
E non come
Una percorso da iscrivere nelle regole di uno Statuto di una convenzione perché
Questi processi non si iscrivono dentro gli statuti ma si costruiscono giorno per giorno attraverso una maggiore consapevolezza politica e attraverso una maggiore attivismo e protagonismo di tutti quanti gli interpreti istituzionali che sono chiamati a questo compito
Il
Grazie
Grazie anche per questa
Interessante occasione che permette di
Indirizzarsi
A un pubblico di di giovani confrontandosi con altre persone impegnate nell'attività in Europa di giovani che
Tenuto conto del luogo in cui siamo probabilmente hanno anche un interesse per la
Per la politica quindi per l'impegno civile e forse anche
Nella costruzione e dell'Europa dice
UTL in
In una sua famosa battuta io il morto Marx è morto e anch'io Corviale non mi sento molto bene quando io ho visto il titolo di questo
Incontro che parlava di invecchiamento dell'Europa e dell'europeismo
Ho riflettuto un attimo e ho pensato che avendo passato oltre venticinque anni di lavoro professionale nelle istituzioni europee
Se invecchiata l'Europa in effetti sono invecchiato anch'io che è una constatazione insomma è utile fare di tanto in tanto
Nel momenti di riflessione della vita e alla luce di questi anni trascorsi
Nel lavoro delle istituzioni europee e quindi all'interno di quella che noi
Sbrigativamente approssimativamente e
Rigorosamente in terza persona chiamiamo Europa esternalizzando alla da noi
Io ho imparato a declinare i termini Comunità Europea Unione Europea nel loro senso proprio e soprattutto a declinare le in prima persona naturalmente plurale perché
Siamo in tanti impegnati a nel lavoro all'interno delle istituzioni europee siamo stati e siamo tutto
E l'Europa vista dall'interno e una e
L'OPA che
In realtà per andare al nocciolo di quello che poi cercherò di illustrare
Va avanti è andata avanti nel corso di questi poco più di sessant'anni
E
è un'Europa che seppur discontinua mente in maniera discontinua a effettuato degli indubbi progressi alcuni li abbiamo già sentiti menzionare
L'anno prossimo nel due mila e quattordici faranno cento anni
Dall'inizio della prima guerra mondiale che abbiamo tutti studiato nei libri di scuola
E voi siete anche
Più vicini a quegli anni di studio ebbene la prima guerra mondiale
Poi è seguita dalla seconda in mezzo ci sono abbiamo imparato abbiamo studiato altre guerre in Europa io francamente la vedo e vedo quel
Terribile
Slavina ante luglio agosto mille novecentoquattordici come l'inizio di una grande immane tragica drammatica guerra civile europea
Che finisce
Secondo me non nel quarantacinque forse non finisce neanche nell'ottantanove con la caduta del muro di Berlino finisce qualche anno più tardi quando le armi cessano di sparare nella ex jugoslavi
Questa guerra civile europea e molto più drammatica molto più sconvolgente enormemente più lunga della guerra civile americana quella tra i nordisti e sudisti che tante volte abbiamo visto nei film
è lunga come la famosa guerra di cent'anni
Che anche lì abbiamo studiato nei nostri
Anni scolastici
E rappresenta
Il senso fondamentale secondo me ancora oggi della realizzazione europea sembra lontano sembra retorica sembra superato
Ma Lucio Caracciolo richiamava gli eventi di siti alla Siria
è sul Mediterraneo
La Siria non è
Lontana dall'Italia la Siria fa parte di quel concetto di Europa che ai tempi degli antichi romani era naturale un'Europa intorno al Mediterraneo
E lì c'è la guerra e c'è la guerra nel Medioriente endemica c'è
Una situazione
Estremamente
Fragile sotto il profilo della pace in tutto il Nord Africa ebbene prima grande realizzazione non invecchiata dell'Europa né dell'ideale europeista e la pace
Già la mia generazione la vostra
Hanno avuto un orizzonte di pace voi non concepite
La guerra come una eventualità della vostra esperienza di vita
Quotidiana questo era invece la realtà per
Il periodo che precedeva l'inizio della esperienza di integrazione europea non dobbiamo dimenticarlo perché è un valore immenso ed è un valore fondamentale ed è un risultato tangibile c'è poi l'aspetto economico
Tutti leggiamo periodicamente vediamo anche ogni tanto dei documentari perché c'è poi anche lì tutto un'atmosfera di nostalgica di rimembranza
Gli anni fine anni Cinquanta agli anni Sessanta il miracolo economico italiano
C'è in famiglia chi ce lo ha raccontato degli anni di crescita
E norme del nostro Paese che ha fatto un salto di qualità nel benessere e di vita nella
Nella nella sua
Nel suo ruolo anche come come entità economica nel mondo impensabile fino a raggiungere levette di essere l'asset ma poi l'Ottava insomma tutto ora intorno alla nona tra le prime dieci
Potenze cosiddette economiche del mondo e bene il miracolo economico italiano degli anni Sessanta è in larga parte figlio di quel meccanismo di quel mercato comune europeo
Che iniziato nel cinquanta col carbone l'acciaio importanti però per un'Italia che si ricostruiva nel dopoguerra
E che era distrutta continua poi con il grande mercato di sbocco dei nostri prodotti industriali e da al nostro Paese un salto di qualità eccezionale
Poi
Naturalmente
Questi fenomeni subiscono dei rallentamenti però in tutti questi sessant'anni salvo che negli ultimi anni della crisi
Economica mondiale che è un fenomeno peraltro globale che ha toccato tutte le economie l'Europa continua a garantire
Ai Paesi che ne fanno parte una
Crescita variabile naturalmente chi fa meglio chi fa meno bene
Ma
Comunque una crescita per tutti lei uno indubbiamente la moneta unica che corona aveva quasi ciliegina sulla torta il
Mercato unico aperto agli scambi alla circolazione delle persone
Rappresenta una costruzione difficilissima considerate che i fondamenti della sovranità stavano tra le altre cose nel battere moneta oltre che nell'imporre gabelle nel difendere con la spada eventualmente nell'amministrare giustizia
E
Questa costruzione indubbiamente perfettibile però
Consente a un no al nostro Paese
Pur
Nei fatti che
A cui faceva riferimento a Rimini Amazzoni di
Avere la garanzia di una moneta più forte noi abbiamo dimenticato
La realtà di una lira che progressivamente si svalutavamo in balia dei di prezzi delle delle fonti energetiche necessarie peraltro un'economia manifatturiera
Estremamente significativa come la nostra
Con
Tassi di inflazione che andavano alle stelle e che purtroppo
Quando rallentò la crescita impetuosa del miracolo economico e probabilmente non si fecero quelle riforme
Che sarebbero state necessarie a modernizzare il Paese nel corso degli anni Ottanta produsse quel fardello di debito pubblico oltre cento per cento del PIL che ancora oggi pesa su di noi che non è un debito pubblico prodotto
Dalla recente crisi economica come accaduto in Inghilterra come accaduto in Germania come accaduto in Francia in Spagna e in altri Paesi europei ma è un debito pubblico che noi ci portiamo dietro da quegli anni gli anni dell'inflazione gli anni della lira debole
Gli anni di un'Italia che lì si
Consumava parte della ricchezza che aveva prodotto
La prospettiva politica dell'Europa indubbiamente nell'ideale europeista
Di un europeismo idealisti con gli Stati Uniti d'Europa sono la metà se andiamo indietro di sessant'anni probabilmente si pensava che sessanta anni dopo sarebbero stati realizzati
Ma era la visione ideale che ancora
Può accompagnarci e che ancora
Molti di noi ci accompagna ma un conto è
Costruire un'entità unità
Sul filo della spada o delle armi attraverso conquiste la costruzione dei grandi imperi che poi si sono trasformati Negrar gli Stati federali in alcuni dei grandi Stati federali che oggi non conosciamo un conto è costruire una nazione
Che comunque condivide una lingua condivide un retroterra culturale condivide e gran parte degli elementi fondanti un conto è mettere insieme Stati Paesi culture che hanno
Tutt'oggi lingue diverse che hanno storie diverse che si raccontano storie diverse del loro retaggio storico che si sono combattuti per secoli
E
Come ricordavo prima
Per cento anni netta moderna
Progressivamente attraverso tavoli di discussione faticosi momenti quotidiani lavori insieme che chi conosce il Parlamento europeo ha visto da vicino che chi ha lavorato alla Commissione un appena ha vissuto nella quotidianità vivendo quell'elemento estremamente fantastico che vi auguro a tutti di poter vivere in contesti internazionali in esperienze professionali che devono oggi fa parte
Della nostra formazione complessiva
Di scoprire dopo un po'dopo qualche mese magari dopo qualche anno che lavorare intorno a un tavolo con francesi inglesi tedeschi olandesi greci finlandesi
E come lavorare intorno a un tavolo bomba romani ricorda milanesi con fiorentini e via dicendo
Allora questa Europa che è andata avanti nei suoi piccoli passi merita secondo me uno dispetto anche perché che ripeto la progressione è stata è stata costante non trascurate il fattore culturale veniva ricordato
Da
Giovanni la via l'Erasmus ma un elemento fondamentale che sta contribuendo in modo decisivo più di tante parole a creare una coscienza europea nelle generazioni più giovani
Io
I primi finlandesi e i primi più orto portoghesi li ho conosciuti chiaro più di vent'anni quando sono andato a a studiare
Prima Londra poi a Brindisi e via dicendo non le ho mai visti prima onestamente
Voi avete la possibilità di incontrare
Non parliamo poi delle facilitazioni del del dell'era digitale di oggi allora noi siamo di fronte
Alla necessità di guardare all'Unione europea e di guardare all'esperienza europea con occhi realistici
Secondo me l'europeismo di ideale deve accompagnarci ma non deve nascondere quelle europeismo strumentale che era presente anche nei padri fondatori
Adenauer con la sua Germania uscita dalla seconda guerra mondiale aderiva la proposta di Aubert Suman
Perché sapeva che quella era strumentalmente l'unica strada una delle pochissime attraverso le quali la Germania demonizzata per ciò che aveva
Fatto nei primi dei pochissimi anni precedenti poteva uscire dall'isolamento L'Italia di De Gasperi che geograficamente aveva poco a che fare con quell'Europa carolingia del Benelux della Francia della Germania si aggregava con l'
Oggi mi Anza al progetto europeo perché comprendeva che li poteva essere il futuro certamente c'era l'ideale certamente c'era lungimiranza politica ma c'era anche un elemento strumentale in questo europeismo
E l'europeismo strumentale non è malsano e questo secondo me è un altro europeismo che non è invecchiato e che non deve invecchiare quello che spero
Che sia invecchiato ed europeismo di maniera
L'europeismo che tende a parlare dell'Europa in maniera regolarmente un po'scettica perché
L'Europa e cioè non ci piace quella che ci piace l'Europa che non c'è che ci dovrebbe essere certamente se questa è la motivazione per migliorare
Va bene ma dichiarare l'europeismo e non impegnarsi concretamente nel miglioramento della realtà come diceva bene prima Lucio Caracciolo non dell'Europa astrattamente ma dell'Unione
Europea e delle sue istituzioni come fanno
Gli eurodeputati che sono oggi qui presenti è sbagliato bisogna fare come loro bisogna impegnarsi
Voi vi impegnate in una prospettiva politica di partito benissimo immaginate le vostre persone migliori le vostre donne i vostri uomini migliori meglio a Roma
O meglio
A Bruxelles nelle istituzioni dell'Unione europea riflettete su questo quando andrete a votare quando vi impegna elette
Per il nostro partito nelle
Nelle campagne elettorali in vista delle elezioni europee che si terranno nel due mila e quattordici tra poco a
A meno di a meno di un anno data nella fine maggio due mila quattordici
Voterete per fare una verifica degli equilibri politici nazionali o voterete pensando di mandar seppure in questi collegi molto grandi
Delle persone valide a partecipare a quell'attività di fu legislatore che produce il sessanta settanta per cento delle normative che poi hanno valore nella nostra vita quotidiana ecco riflettiamo su questo
Concludo con una parola sul ruolo dell'Italia
Il ruolo dell'Italia spesso viene rivendicato con l'espressione noi siamo un Paese fondatore
Questa è la storia certamente è un merito storico ma il ruolo dell'Italia può e deve esistere nella sua realtà attuale
L'Italia è la seconda economia industriale d'Europa e una delle economie più importanti siamo un Paese avete sentito tante riferimenti al bilancio europeo siamo un Paese che ha un differenziale negativo tra ciò che versa albi lancio dell'Unione Europea e ciò che riceve perché siamo un Paese così detto contribuente netto il nostro PIL è sufficientemente importante pur nel calo degli ultimi anni per far sì che noi
Contribuì diamo in maniera netta l'Unione europea e sapete a quanto corrisponde all'incirca la quota negativa quindi la nota la nostra quota di iscrizione all'Unione europea all'anno corrisponde
Grosso modo al millimetro
Al costo e al gettito scusate dell'IMU per la prima casa sono circa quattro miliardi e mezzo di differenziale negativo annuale tra dare e avere
Dell'Italia verso l'Unione Europea qui noi paghiamo per essere nell'Unione europea quel giusto
Pagamento che deriva dalla nostra forza economica industriale quindi è dovere
Di chi rappresenta l'Italia in Europa che sia al Parlamento europeo che sia al Consiglio
Che sia lavorando pur nella loro indipendenza nelle istituzioni di far valere il nostro paese al nei io quello che
Il nostro Governo sta cercando di fare noi non siamo estranei a evoluzioni recenti dell'Unione europea su quando
Fino ancora poco più di un anno fa si parlava essenzialmente di rigore di disciplina siamo stati noi italiani a iniziare con forza il discorso sulla crescita e sulla creazione dei posti di lavoro ci siamo battuti per aumentare i fondi per l'Adisu cooperazione giovanile si stiamo battendo affinché in Europa si parli oggi di dimensione sociale la vede all'ordine del giorno del Consiglio europeo di dicembre elementi che riguardano l'industria della difesa e la visione europea
Della difesa fa parte anche di una forte insistenza italiana abbiamo un semestre di presidenza
Nella seconda parte del due mila e quattordici al quale ci stiamo preparando
L'intenzione e di giocare un ruolo ma tutti noi giochiamo un ruolo quando voi andate all'estero soprattutto se andrete per motivi di studio per motivi di lavoro ricordatevi che pro quota rappresentate l'Italia pro quota potrete contribuire a sfatare
O a consolidare quegli stereotipi negativi che a volte accompagnano il nostro come tutti
I paesi ed è con l'orgoglio di essere stati un Paese fondatore con l'orgoglio di parà presentare un Paese importante nella realtà europea a cui tutti guardano
Anche con inquietudine perché quella stabilità politica che le fibrillazioni di queste settimane
Mettono in pericolo
è guardata con apprensione nel rischio che corre anche dagli altri Paesi europei perché perché se c'è una cosa che la crisi ci ha insegnato
E la crisi economica in Europa e che non è possibile isolare i problemi di un Paese nemmeno se il Paese non è tanto grande
Al contrario i problemi del lunotto con i problemi dell'altro che per quello che facciamo bene a interessarci al risultato delle elezioni in Germania cos'siccome si sono interessati al risultato delle nostre elezioni e noi dobbiamo essere coscienti di questi elementi che contribuiscono alle
Dibattito molto interessante vi ringrazio
Se ci
Ragazzi io vi pregherei di restare insana perché a breve mi richiamo all'attuale assegna
Dei fast track grammi di partecipazione grazie prefissato