Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Una volta con l'italiano intercomunale
Cinque Codice di procedura penale d'appello di Palermo Seconda Sezione
Cinque affidabilità novecento
Buonasera buonasera bentrovati ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena è proprio vero e proprio per ogni giorno ogni settimana ogni ora potremmo dire nelle sovraffollate calcio italiane ne succede una in questa settimana
Ci tocca dover registrare altri due invece sì altre due persone che hanno perso la vita per una pena disumano e degradante infatti ed infatti nel giro di sei giorni un detenuto è morto nel carcere di Civitavecchia mentre un altro e invece non lo è il calcio di porno facendo salire così a centoventi il numero delle persone detenute morte dall'inizio del due mila e tredici ma ecco cosa ma ecco cosa è successo o meglio ecco cosa abbiamo scoperto
Civitavecchia martedì diciassette settembre una persona detenuta italiana di quarantadue anni di cui si conosce soltanto il cognome ovvero fagli ero ripeto quali ero muore nella sua cella della seconda sezione del carceri Civitavecchia a quanto si è appreso pare che l'uomo che era tossicodipendente
Sia deceduto dopo aver inalato il gas della bomboletta che i detenuti usano per cucinare ebbene ricordare che con il decesso di falli ero salgono a quattordici
I detenuti che sono morti nelle carceri del Lazio dall'inizio
Del due mila e tredici
Livorno lunedì ventitré settembre
Può ad ASL Amal di trentasette anni e di nazionalità marocchina viene trovato morto nel bagno della sua cella del carcere di Livorno da una prima ricostruzione il decesso sarebbe avvenuto a causa di un'eccessiva inalazione di gas da una bomboletta ma ma le tracce
Di vomito che pare che pare siano state trovate accanto all'uomo sembrano allontanare questa prima ipotesi
Sarà dunque l'autopsia a chiarire le cause della morte di Fouad il cui decesso appare anomalo visto che fu abile stava bene e viene descritto come una persona tranquilla
Salgono salgono così a centoventi le persone detenute morte dall'inizio del due mila e tredici tra cui il bene trentotto sono stati i suicidi
E allora e allora anche se con un po'di amaro in bocca torniamo indiretta perché questa sera vogliamo presentarvi una nuova ed importante iniziativa predisposta dai radicali un'iniziativa che vuole essere
Prodromica a riaffermare le singole responsabilità che hanno sia i magistrati che i direttori delle carceri dinanzi
Al sovraffollamento carcerario un salvo un sovraffollamento di cui si deve certo far carico il Parlamento ma che non può e non deve vedere complici coloro che nella veste di PM o di direttore di carcere hanno il dovere e quantomeno di opporre la propria coscienza la propria obiezione di coscienza dinanzi a sistematici trattamenti disumani degradanti quindi non pena ma sistematici trattamenti disumani e degradanti ed infatti qualche giorno ma
Marco Pannella nella veste di Presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento transazionale trans partitico e l'avvocato Giuseppe Russo De vita nella veste di segretario del Comitato radicale tra giustizia
Piero Calamandrei hanno inviato do sia i magistrati italiani sia i direttori delle carceri una diffida che ha uno scopo ben preciso ovvero evitare che un PM ordine di esecuzione di una pena o l'esecuzione di una misura cautelare in carcere in un cioè sovraffollato e far sì che
Allo stesso tempo i direttori delle carceri ricevuto quell'ordine quel pm Lupi informino circa la concreta capacità ricettiva dei propri istituto in poche parole
Non è più ammissibile che in un sistema penale si continui a far finta di nulla non è ammissibile più che dei pm
Emetta un ordine di esecuzione ignorando come quell'ordine seppur illegittimo venga poi eseguito come non è più all'sì
Che i direttori delle carceri non informino quel pm sulla reale condizione della struttura da loro diretta ma proprio ma proprio per spiegarci meglio il contenuto di questa nuovo ed importante iniziativa è qui con noi l'avvocato giù
Se Russoli vitaccia Giuseppe ciao un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale e di radio carcere allora Giuseppe voi Than Marco Pannella nella diffida anche alla luce dell'ultima sentenza pilota di Strasburgo sentenza Torregiani
Che tra l'altro è stata poco promossa dalla dal Centro Calamandrei perché molti erano difesi ero il Presidente Enrico voi come prima cosa chiarite
Ai magistrati e i direttori delle carceri un punto che dovrebbe essere palesi in un Paese civile ovvero che non esiste pena se non quelle eseguite secondo la legge è vero
Sì diciamo con questa diffida sono nove pagine tutte in diritto peraltro
Tratte come dire dalle sentenze dalle sentenze della Corte Costituzionale dalle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo cerchiamo innanzitutto di ricostruire
Un sistema sulla base di una affermazione che è contenuta proprio una sentenza della
Della corte europea dei diritti dell'uomo e una sentenza Torregiani e quello che dicevi prima
La Corte si è posta il problema la Corte europea di Strasburgo si è posto il problema sul come gestire questa situazione fino al momento dell'intervento da parte del dell'Autorità
Diciamo del del legislatore o da parte dell'Esecutivo
E chiaramente essendo necessario per questo intervento con la Corte si è posto il problema un certo lasso di tempo nel frattempo cioè oggi ieri l'altro ieri cosa succede
La Corte lo ha detto cosa succede lo Stato è comunque in ogni caso anche fino all'adozione di quei provvedimenti tenuti a garantire ovviamente potremmo aggiungere e quasi scontato
Il diritto umano fondamentale io definirei elementare era già alla dignità umana e a non Farr subire trattamenti inumani e degradanti
A coloro che sono colpiti in qualche modo da provvedimenti l'Islam condivisa una cosa ovvia la prima è soltanto una è quella legale e la Corte costituzionale lo ha detto già molto tempo fa che l'unica appena
Ammissiva Ubide nell'ordinamento è quella legale la Corte costituzionale lo aveva detto il riferimento all'articolo ventisette terzo comma della Costituzione lì dove questo articolo
Appunto chiarisce che la pena non può essere contrari al senso di umanità
Ora
Per tutto il sistema che abbiamo ricostruito tra le fonti sovrannazionali le fonti nazionali
Questo articolo ventisette terzo comma e ce lo insegna ancora una volta la Corte costituzionale
Deve essere integrato quindi il significato di questa disposizione costituzionale deve essere integrato in virtù nella sottoscrizione dei trattati da parte dell'Italia e quindi dell'articolo tre della CEDU
Dal portato di questa norma dell'articolo tre della c'è quindi articolo tre della della come seggi dell'uomo e articolo ventisette terzo comma fanno fanno la Cognolato ancora più importante
Che l'articolo tre della CEDU c'è un ciclo unico organo che può interpretarlo
Che è la Cogo la Corte europea dei diritti dell'uomo perché i magistrati
Nostrani e la Corte costituzionale non può più intervenire sulla confine tracciato dalla Corte europea che è diventato intangibile c'è per cui un in una situazione
Che noi conosciamo di tre meno di tre metri quadri lordi meno di sette metri quadri insieme ad altre vessazioni diciamo ci troviamo di fronte ad una pena illegale
Allora facciamo un esempio caro Giuseppe Rossodivita un esempio per essere più chiari secondo la vostra diffida cosa dovrebbe fare un PM prima di emettere l'ordine di esecuzione di una pena
Quello che evidentemente deve fare
Chiunque è sottoposto alla legge e quindi anche i magistrati nel momento anche magistrati i pubblici ministeri nel momento in cui mettono un ordine di esecuzione c'è accertare che l'ordine che emettono sia legittimo sia
Legale sia esigui emersi sia e se eseguito in maniera illegittima
E legale
Lo strumento ce lo offre perché poi guardate guarda Riccardo e lo dico anche agli ascoltatori tu ben sai che noi abbiamo un ordinamento che
è
è già completa quindi non bisogna andare ad inventare nulla di nuovo allora il Pubblico Ministero dice l'articolo seicentocinquantacinque comma uno del Codice di procedura penale
Prima di andare ad emettere un ordine di esecuzione
Deve andare a determinare tutta una serie di situazioni rispetto all'esecuzione di il all'immissione all'esecuzione di quell'ordine e lo deve fare d'ufficio
Allora la diffida consiste in questo caro Pubblico Ministero che curi l'esecuzione delle pene
Tu oggi non puoi far finta di essere non so a vent'anni fa perché c'è la Corte europea dei diritti dell'uomo che a come dire chiarito con una sentenza definitiva
Che c'è un problema strutturale nell'elenco nostre carceri in Italia e che ha ordinato allo Stato italiano di porre un rimedio contestualmente ordinando
A tutti i soggetti
Che operano nel mondo del diritto anche di evitare che fino all'adozione dei provvedimenti si continua a violare questo io mi domando cosa deve fare il PM
Cosa le deve semplicemente riorganizzare mettiamola così proprio modelli di lavoro ed accertarsi preventivamente data questa situazione
Emergenziale che il detenuto che il condannato destinatario di quell'ordine di esecuzione pena
Abbia assicurata la come dire possibilità di scontare la propria pena
Nonna in contrasto con l'articolo tre della cioè quindi in buona sostanza se ci sono posti disponibili
Oggi la Regina Coeli prossimo ci sono oggi a Regina Coeli Bossi non ci sono a Rebibbia non ci sono dei toni polemici sono in un nel novantanove per cento allora sui ritardi abbrustolita e cosa può fare un PM si scopre che in
Un dato carcere Pagliarelli Geo Nova San Vittore Roma e quell'ordine si cuce non può essere eseguito perché c'è troppo sovraffollamento nel caso in cui il pubblico ministero a certi era abbia la piena consapevolezza
De if del fatto che quel de quel quel condannato non andrà in una situazione conforme all'articolo tre della CEDU
Vede semplicemente sospendere paralizzare di fatto questo lo ha insegnato la Corte Costituzionale tedesca
C'è di fronte alla violazione della della dignità ma del diritto fondamentale alla dignità umana dei detenuti
La potestà punitiva dello Stato dice la Corte Costituzionale tedesca si deve paralizzare
E questa mancata emissione dell'ordine di esecuzione da parte del PM
E assolutamente coperta dall'ordinamento perché perché noi abbiamo l'articolo cinquantuno della Codice penale
Che chiarisce che non c'è non non non può esistere nessun reato non può esistere quindi neppure un reato o eventualmente di omissione o rifiuto da atti d'ufficio
Da parte del Pubblico Ministero nel momento in cui paralizza l'emissione dell'ordine di esecuzione pena
Perché lo fa nell'adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica e qui non parliamo di una norma giuridica qualsiasi
Parliamo di una norma giuridica che è posta al di sopra di tutte le nostre teste anche di quelle dei pubblici ministeri perché è una di quelle norme giuridiche che garantisce
Come dire la
Civile convivenza tra tutti i nuovi stiamo parlando di norme costituzionali e sovrannazionali e qui peraltro nell'ambito
Di due questioni di legittimità costituzionali sollevate
Dai tribunali di sorveglianza di Venezia e di Milano come dire iniziative meritorie a mio avviso inadeguate e nella diffida abbiamo spiegato anche il perché sono inadeguate
I magistrati lo spiegano chiaramente questo perfetto non non ci scordiamo che la Convenzione europea dei diritti dell'uomo è stata adottata anche dall'Unione europea in quanto tale tant'è che ci si era posti il problema risolto
Dalla giurisprudenza della Corte costituzionale diciamo nel senso meno garantista per tutti noi cittadini però il problema esiste ed è sul tavolo
Il trattato istitutivo dell'Unione europea una fonte giuridica costituzione di livello costituisce un altro
Perché c'è una limitazione della sovranità
L'Unione europea a ha fatto propri i principi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo quindi c'è anche quest'altro strumento che l'articolo undici della Costituzione non solo il centodiciassette che consente
Diciamo che ha fatto sì che nell'ordinamento sia entrato con la massima potenza questa norma questo che i magistrati
Dicono appunto è una norma addirittura che risale che che che fa riferimento a quello che viene definito Iusco Jenson cioè quelle norme non scritte basilari per far stare insieme tutti quanti gli uomini
E che non possono essere derogate mai
Neppure in caso di guerra in caso di pericolo pubblico per la nazione o in caso di lotta al terrorismo o in caso di lotta al crimine organizzato questa norma non può essere
Mai derogata Settis noi in Italia non possiamo allegherei legalmente lei Guantanamo per intenderci è così
Se di Giuseppe dicevi prima seppie il pm deve verificare se quell'ordine di esecuzione viene poi appunto esibito in un carcere che rispetti i paletti fissati dalla costituzione della Corte della e della Corte europea e ma se non lo fa semplice quel pm
Emette l'ordine esecuzione e rimane indifferente rispetto al modo in cui viene seguito cosa succede beh succede che va incontro a nostro avviso delle
Importanti possibili responsabilità
Spesa abbia penale senza il milione di lire responsabilità civili e responsabilità anche e penali perché nel momento in cui io Pubblico Ministero o o a quel punto acquisito la consapevolezza e la certezza
Che manderò o un condannato a scontare non una pena conforme alla legge ma una pena e legale
Diciamo si aprono uno spettro di possibili reati che si vanno ad integrare che va dall'abuso d'ufficio fino al maltrattamenti ovviamente dei dei dei delle persone con a quel punto il pubblico ministero non può più dire ma io non mio io devo fare il mio lavoro e il mio dovere perché il Codice meno impone dopo il passaggio in giudicato di una sentenza di mettere ordine esecuzione alto
Ordine di esecuzione ad una pena legale e e su questo se mi consenti
Proprio
Le ordinanze dei tribunali di Venezia e di Milano che hanno sollevato le questioni di legittimità accende la luce una russa alla dalla Consulta il tutto che verrà discussa breve dalla Consulta pone praticamente un tema perché prima noi sappiamo che è dovere del giudice nazionale è quello di interrogarsi
Diciamo su una possibile interpretazione costituzionalmente orientata
Delle norme che poi invece si vanno di impugnare ma qui il problema un altro
E questi magistrati
Dei tribunali di sorveglianza e hanno sollevato queste questioni si sono interrogati se lo spettro di ipotesi Previti solo su questo solo su questo se lo spettro di ipotesi
Prevista centoquarantasette come causa di sospensione eccetera facoltativa peraltro c'è una somma contraddizione perché la sospensione in questi casi non dovrebbe mai essere facoltà di
Della pena appunto se la sospese si sono interrogati
Sulla conformità costituzionale centoquarantasette
Questo elenco tassativo può essere
Esteso come andando a fare un'interpretazione costituzionalmente e Tara hanno detto di no hanno dato questa risposta e quindi sono andati in Corte Coulthard e ci si chiede una serietà di ma non si sono interrogati sul punto principale cioè
Quando il Codice penale parla di pena detentiva
Come dobbiamo interpretare in questi due termini pena detentiva
In termini costituzionalmente orientati quindi la pena detentiva non può essere altro che quella conforme alla Costituzione all'articolo tre della Convenzione europea dirittura un per tutto quello che dicevamo prima e allora se io mi trovo di fronte
Appunto non ad un contrasto tra norme interni norme sovranazionali
Mi trovo di fronte ad un contrasto tra la situazione di fatto esistente delegare l'enorme non solo sovrannazionali ma le norme interne
Ed è questo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha detto
Qui c'è un contrasto tra la situazione di fatto strutturalmente esistente in Italia
E la tutela dei diritti umani questo tipo di responsabilità dei singoli operatori del diritto a questo punto acque questa diffida a cosa serve una diffida inviata
Ah seicentosettantacinque destinatari
E cioè appunto a tutti i presidenti di tribunale della Repubblica italiana a tutti i procuratori capo della Repubblica italiana
A tutti i presidenti degli uffici G.I.P. presso i tribunali della Repubblica italiana perché poi ovviamente mutatis mutandis questi ragionamenti
Valgono anche per la misura a maggior ragione
Cautelare della custodia Discardi siamo allora ne parliamo dopo abbiamo anche inviata a tutti i direttori delle case di reclusione delle case circondariali Repubblica italiana è a tutti i capi degli uffici di sorveglianza
Perché ciò che riguarda i magistrati di sorveglianza della Repubblica italiana l'abbiamo inviata anche al Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa che è quell'organismo
Che deve come dire
Verificare come lo Stato italiano dà seguito alla sentenza pilota
Lo abbiamo noti e comunicato anche al Ministro della Giustizia
La l'onorevole cancellieri
E lo abbiamo comunicato questo lo dobbiamo ancora fare per per per vero
Alla Presidente della Repubblica italiano Giorgio Napolitano nella sua qualità di Presidente del Consiglio Superiore della magistrato sentono Giuseppe ma allora seguendo questo ragionamento che sembra complesso ma tanto complesso non è di estremo buonsenso
Sarebbe opportuno che per quanto riguarda le misure cautelari di G.I.P. optasse euro per gli arresti domiciliari se sanno che il carcere di loro competenza e sola fu
Ha fatto la stessa cosa stessa la stessa questione ovviamente in termini di ragionamenti intorno ai principi di diritto alle norme
Che interessano questa vicenda con una facilitazione in più
Peraltro
Perché G.I.P. nel momento in cui hanno il delinquente che devono buttare in galera magari anche verrà dar retta alla pancia
Delle persone non interessandosi dei diritti umani di quella persona e poi voglio fare un inciso ricordarmelo
Hanno uno strumento in più che è quello di optare per la agli arresti domiciliari hanno la misura degli arresti mici anche tra l'altro è inutile ritornarci sopra già dal Codice di procedura penale il carcere avrebbe essere strana laser una simile ad applicare le norme erariali e voglio dire una cosa
Abbiamo scritto nella diffida
Qui la magistratura destinataria di questa diffida non si deve fare interprete né di questioni di opportunità né della ragion di Stato
Perché la magistratura e i magistrati come individui e come persone sono sottoposti soltanto alla legge
Non hanno da svolge dei nessun ruolo di supplenza della politica e attenzione attenzione attenzione a derogare
Da parte dei magistrati a questo principio della di che tutela la dignità di ogni essere umano anche del più efferato criminale perché se oggi per motivi di opportunità come si sta facendo si deroga a questo principio
Ieri
A questo principio si è derogato per motivi razziali
Domani potremmo derogare a questo principio per motivi politici ed è così che si perde la democrazia dei Paesi
Purtroppo è così
L'inciso era questo sì alla Giuseppe Lo Russo di da passiamo Rossodivita passiamo i direttori delle carceri che sono anche menzionati
Nella vostra diffida magari dico e così magari il G.I.P. o un PM e o il pm non sanno il reale degrado presente nel casi può del proprio distretto che ne so un PM un CIPE di Roma non sa
Che nel carcere di vie di Roma nel carcere di Rebibbia si vive
Si sa non ci sono diciotto detenuti una snella salato imponga non sa come si vive in cella facciamo conto che non lo sa perché non visibile nelle celle del antichissimo carcere giace di di di Roma ma tale degrado però non sfuggirà al direttore anzi direttore di ogni singolo carcere conosce bene il tasso di capienza regolamentare
Ed è quella di tollerabile neanche la considero
E quanto è superato e quindi conosce bene le sofferenze
I maltrattamenti che si subiscono in celle sovraffollate ecco con loro come la mettete con loro la mettiamo che li diffidiamo ad appunto rapportarsi a di informare
I procuratori della Repubblica i presidenti di tribunale
Sembrano cose come dire no realtà abbasserebbe volte sul buonsenso i presidenti degli uffici G.I.P. in ordine alla situazione di quel carcere
E se appunto non sono in grado di assicurare un trattamento conforme alla Commissione diritti dell'uomo la Costituzione e alla legge
Lo
Devono comunicare a chi sta per emettere l'ordine di esecuzione
Se
E ed in caso in cui a nostro avviso si il pubblico ministero dovesse persistere sostanzialmente nella nella nella nel nelle ma nell'emanazione e nell'esecuzione
Del proprio ordine il direttore delle carceri del direttore del carcere dovrebbe semplicemente rifiutare di dar corso ad un ordine di a quel punto è chiaramente illegittimo ed anche questa è una causa scriminante rispetto a qualsiasi ipotesi di responsabilità
Per i direttori delle carceri ma vedi mondo era giustissimo Ricardo lo sa benissimo un mondo molto particolare
Per cui noi abbiamo un
I direttori degli ospedali che impauriti dalla magistratura
E ovviamente e giustamente impauriti dalle conseguenze che possono determinarsi sui pazienti quando sono in condizioni di sovraffollamento e non possono accogliere un paziente per garantendo lì tutte le cure che gli debbono garantire
Mandano via i pazienti cercano altri cose rimangono a casa quello oppure mandare a casa o meno grave non a dare quel più grande in modo fanno di tutto per assicurare perché lo fanno perché hanno paura allo vale per la salute perché hanno paura delle conseguenze penali
E invece proprio nel mondo penale nel mondo dove si dovrebbe applicare più di tutti no la legge ci scordiamo di cose banali e fondamentali e facciamo finta che per cui appunto il direttore delle carceri in realtà poi
Si sentono io come dire umanamente li comprendo pure hanno il timore dico e come facciamo a mandare uno via se ci arriva con la polizia che ce lo devono portare dentro perché deve eseguire una pena o perché
C'è un'ordinanza di custodia cautelare non lo possiamo mandare via e e invece troppo informare il pm invece non lo può accogliere pone un rifiuto e invece
A nostro avviso ed in questa diffida questo si dice seguendo semplicemente percorsi semplici e lineari della legge è vero la legge viene interpretata cammina sulle gambe degli uomini eccetera eccetera lo sappiamo si interpreta si applica amici nemici tutte queste cose
Però non ci dobbiamo render conto che a fronte come dire di
Minuta Agliè questioncine cioè qui stiamo parlando della bici dello stare così insieme
Settima è allora facciamo conto che serve il direttore conosce fanno finta di non cioè fanno finta ormai sono lo dicevamo prima sui fatti a disfunzione soprattutto i direttori delle carceri
Mentre magari molti magistrati preferisco lo fa preferiscono far finta di nulla per rese per continuare a poter eseguire i loro provvedimenti
I direttori molti direttori invece proprio sia tappo del naso e vanno e vanno avanti
Ora però se un direttore accoglie un detenuto in più che è il centesimo in più che non potrebbe neanche accogliere rispondo no secondo te del reato di maltrattamenti
Nel caso in cui a fronte di questa diffida questa diffida che cosa serve proprio a fare emergere come dire le consapevolezze gli elementi soggettivi a far a a fare in modo che nessuno possa più dire ama non sapevo a ma io non mi non mi debbo occupare di quello non mi debbo occupare di come il detenuto va a fare e
Innanzitutto non è vero ricordiamoci che non è vero
Perché questa diffidenza da inviare anche magistrati di sorveglianza e magistrati di sorveglianza hanno
Per l'ordinamento penitenziario dei compiti ben precisi di garanzia dei diritti dei detenuti e proprio di verifica
Di verifica delle condizioni degli istituti di pena allora qui che facciamo come al solito il gioco delle delle Camere a tenuta stagna che non si parlano tra di loro i magistrati di sorveglianza nel momento in cui
Sanno che l'istituto di Regina Coeli siamo al di fuori della legalità
Hanno anche o non siamo né in flagranza di reato pace Pannella hanno loro i direttori del carcere tutti quanti un obbligo giuridico
Di relazionarsi con gli altri operatori
Per evitare come ha detto la Corte lo perde i diritti dell'uomo che fino a quando questa benedetta politica
Non si fa carico di questa situazione
Sono gli operatori del diritto
Che debbono evitare il perpetrarsi di violazioni così gravi
Ai diritti umani fu una minima indagine ammissibile Promotur Lecce nato prima inammissibile proprio questo atteggiamento a compartimenti stagni cioè il giudice il pm accusa il giudice condanna il pm insegue
Il Direttore accetta sembra che non si parlano tra di loro e siccome invece è previsto che servono al contrario è previsto che si parlino anche dall'ordinamento penitenziario proprio per i ruoli dell'o del
Dei magistrati di sorveglianza
Noi abbiamo inviato questa diffida anche a loro e anche al Ministro della Giustizia cancellieri perché magari
Voglio dire ci si deve render conto che così non è possibile più andare avanti perché non ci troviamo appunto in una situazione dove e e pare che a nessuno interessi a parte i detenuti e familiari dei detenuti e pare davvero che a nessuno interessi
Pannella dice sempre c'era una situazione anche quando c'erano i campi di concentramento in fondo gli italiani brava gente che vedevano
Che sapeva no magari di riflesso dell'esistenza dei campi di concentramento più di tanto non non hanno fatto non inorridire la norma c'è non voglio dire che abbiamo dei campi di concentramento
Dentro i nostri confini nazionali sicuramente abbiamo dentro i confini di questa Repubblica una situazione
Carceraria che è in violazione patente dei più elementari oltre che fondamentali diritti umani questo stato scritto e vergato da una sentenza definitiva della Corte europea dei diritti dell'uomo e noi tutti
Magistrati in testa non possiamo far finta di non sapere non possiamo continuare a metterci le mani davanti agli occhi e a fregarcene
Che degli esteri umani sono trattati come sono trattati cioè in violazione delle norme il nome del popolo italiano
Ha ragione a nome mio no no nel nome due Giuseppe Lo svitato Lecce nata anche prima cioè questa è una diffida che è prodromica finché i pubblici ufficiali siano consapevoli di come viene eseguito un loro ordine voglio dire
Prima di questa diffida potevamo vediamo di fantasia potevamo immaginare che non agivano in maniera inconsapevole adesso lo sanno
La diffida serve a questo la diffida serve a questo e e nuovi ovviamente rispetto a questa situazione
Vedremo che reazioni ci saranno se ci saranno delle reazioni a abbiamo anche lui in animo poi di non fermarci qui nel caso in cui continui
Questo tipo di situazione
è così che proprio questo se non ci sono reazioni allora se non ci sediamo tra PMI G.I.P. ed è il diritto delle canzoni spegne diciamocelo chiaramente i tre
Immaginare immaginare che i procuratori della Repubblica si indagine un reciprocamente tra di loro perché ciascuno
La è una
Appunto proprio perché
Il diritto alla legge camminano sulle gambe degli uomini non siamo così ingenui da pensare che
Ci sia
Come dire poi una rincorsa dei pm ad indagare quello di Perugia quello di Roma quello di Firenze volo di Perugia e così via perché
Non le denunce le presenteremo possesso e tutto questo se del caso sarà prodromico ovviamente alle denunce all'esito che avranno queste denunce
E anche di nuovo alla Corte europea dei diritti dell'uomo perché
Non possiamo
Oramai questa sentenza è passata in giudicato quella della Corte Europea giardinaggio in primavera
Non è successo nulla come se non esistesse
Poi si lamentano di quelli che non rispettano le sentenze
Vere delle così ma il per esempio per quanto la facciamo conto che i magistrati non fare facciamo finta di niente in perché l'indifferenza come un'arma sottile subdola insomma da parte del sistema
A quel punto voi partite con le denunce anche a carico e non solo i magistrati dei PM ma anche a carico dei direttori delle carceri
Noi partiremo con le denunce
Ovviamente alla ricerca di singoli casi specifici cioè
Appunto il detenuto che viene
Mandato in esecuzione pena in un carcere a fronte di casi specifici che auspichiamo
Ci vengano segnalati partiremo con le singole denunce poi i magistrati tra di loro non si indagheranno
Vedremo
Foce Sarno indagheranno emendare ed hanno pure c'è un rischio peggiore perché poi alla fine non si vuole credo eh correggimi se sbaglio non si vuole buttare la croce addosso direttori Simona nucleare un meccanismo noioso ma
Lo vogliamo creare sì no non è che voglia creare ma vogliamo semplicemente applicare le leggi che ci sono
E queste leggi che ci sono adesso l'ordinamento nel vecchia che si autoalimenta grano qua e che quindi in realtà non ha bisogno neanche di nuovi di nuovi provvedimenti legislativi già di per sé ci dice sempre a condizione di interpretare quelle due paroline pena detentiva forte in senso costituzionalmente orientato e quindi pena che deve essere legale
Una volta che ci siamo intesi su questo punto l'ordinamento ha già tutti gli strumenti e i magistrati ovviamente
Applicando la legge a chi gettano la croce addosso poi
Ai principali inadempienti alla politica ma loro non possono esimersi dall'applicare la legge intanto spero io spero veramente
Perché poi tra noi tra avvocati e magistrati dice sempre no non però forse quello che ci ha portato
Almeno all'inizio no a ciascuno di noi ad intraprendere un corso di studi a scindere certe cose e l'amore per il diritto l'università la stessa esatto all'amore per il diritto e per
I beni tutelati dal diritto
In questo caso io conto molto magari mi illudo nelle coscienze delle singole persone che svolgono la professione tanto delicata di magistrati
Guardate quello specchio guardi guardiamoci tutti allo specchio e
Cerchiamo di capire se siamo ancora
Nella condizione di poter evitare appunto questa situazione e che c'è perché altrimenti ci sarà una complicità di chiunque
E il giorno dopo quando ci si guarda allo specchio si deve esser consapevoli del fatto che si è
Indipendentemente dal fatto se emergeranno no responsabile IRAP perché si devono indagare eventualmente tra di loro non cinque non mi interessa questo mi interessa che quando si guardano allo specchio
Poi si debbano dire a loro stessi
Oggi ho concorso a violare un diritto umano fondamentale forse
Ho scelto di fare il magistrato tanti anni fa per motivi diversi invece allora novecento viaggia
è così sarebbe anche auspicabile esso il gioco con la fantasia evidentemente che proprio
Quote attraverso questo meccanismo di introspezione che tu ricordavi prima
Ecco dei ma dei PM come fece Sanza tanti anni fa a Genova
Si rifiutino sospendano quell'ordine di esecuzione sarebbe auspicabile allo stesso tempo
Che dei direttori di carcere non dico che si autodenunciano perché pago veraci hanno pure loro una famiglia e uno stipendio da mantenere ma che però cerchino di arginare questa assoluta
Azione una disfunzione che esiste no questa questo ma questa macchina processuale che Simona ma che alla macello si sarebbe appunto sarebbe assolutamente auspicabile nel senso di questa diffida e che
Vedi ci siamo interrogati a lungo perché anche Marco Pannella più volte ha parlato di obiezione di coscienza io personalmente non penso si tratti di obiezione di coscienza perché c'è il cinquantuno del Codice penale
Che che ci dice che non si è però perché viene meno l'antigiuridicità del fatto se io pubblico ministero
Che sono o consapevole di mandare una persona
E ad eseguire una pena illegale mi rifiuto
Di emettere un ordine di esecuzione non faccio
Semplicemente obiezione di coscienza ma rispetto
L'ordinamento evito di violare una norma e non sono io magistrato punibile per rifiuto d'atti d'ufficio per omissione d'atti d'ufficio qui in realtà si potrebbe ipotizzare il primo comma dei rifiutati in ufficio
Perché perché ho semplicemente ad in più Uto ad un dovere come lei cita la causa discriminante di giustificazione che è nell'articolo cinquantuno del Codice penale ho adempiuto un dovere possono norma giuridica
E quella dentiere al dovere imposto dalla norma giuridica elimina proprio l'antigelo unicità del fatto cioè non vado a neanche
A poter essere come dire a poter essere il mio comportamento inquadrato nell'ambito della fattispecie del rifiuto di atti d'ufficio perché è un comportamento doveroso quello di non dar seguito
Di non dar seguito ad una situazione che porterebbe appunto mi porterebbe come pubblico ministero a violare
Il precetto ed ecco allora già questi due commi dell'articolo cinquantuno del Codice penale perché sono illuminanti di un fatto costituente reato e commesso per ordine dell'autorità del reato risponde sempre pubblico ufficiale che ha dato l'ordine
Risponde del reato altresì chi ha eseguito l'ordine salvo che per gli errori di fatto abbia ritenuto di obbedire ad un ordine con questa definizione diffida
Diciamo immaginiamo che non si possono essere più errori di fatto vediamo al
Tanto speriamo in grande sintesi allora vediamo poi alla fine di questa diffida che insomma ecco è interessante leggere voi avete pubblicato che tra l'altro ancora no perché aspettate di consegnarla dovrebbe essere pubblicata sul sito di radicali punto it in calce ad un non avrebbe unica dovrà quindi
Sono radicali punto it trovate anche incontro di questa diffida che interessante sono otto pagine ed è
Interessante la legge perché una disamina proprio delle norme fondamentali del nostro ordinamento a proposito di di pena di sistema delle pene allora voi innanzitutto diffidate
I produttori capo i presenti gli uffici Gipe presidenti di tribunale a volere conformare l'ordine di le missioni degli ordini di esecuzione della pena
Alla alle alla all'articolo tre dalla Commissione ovviamente si ove sarà tema dichiari la prima diffida ovviamente abbiamo diffidato le figure apicali che hanno anche un criterio di coordinamento
Degli uffici e quindi di gestione degli uffici essendo materialmente impossibile andare a
Diffidare tutti dobbiamo mangino mila procura TM o uffici di qui insomma si le il giudice il pm deve prima di metodo di esecuzione deve verificare se nel carcere delle proprio distretto è rispettato l'articolo tre articoli in fretta costituzione
Questo è il primo punto è questo il primo il secondo punto i direttori delle carceri che devono di diffidare a cosa fare
Ad informare a comunicare a rapportarsi con i procuratori capo con i presidenti degli uffici G.I.P. cioè
Con per quanto riguarda i procuratori capo coloro che presiedono come ufficio dalla procura alle alle missioni degli ordini di esecuzione
Per quanto riguarda del Presidente l'ufficio G.I.P. diciamo quella
Ufficio che statisticamente quanto meno
Emette il maggior numero di ordinanze già dato di misura cautelare Portland Lapo mitra anche giudice del dibattimento la Corte ha però faticoso ma devo dire però abbiamo inviato anche Preside ti tribunali in cui indietro e legarci devi informare questi questi beni sforare laddove si dice niente guarda caro G.I.P. di Roma io sono regimi a Celli a Regina Coeli
Non siamo più nella legalità quindi da parecchio tempo ad averla organizzati
Organizzati per fare in modo che quelli che sono i due provvedimenti che deve emettere vengono eseguiti vengono eseguiti nella regalia o lo mando in un altro calcio quella persona detenuta oppure sospendi lo riesecuzione esatto pensa Poggioreale che può succedere
Pensa Poggioreale che possa uccidere Adriana queste come ha detto la Corte costituzionale si è svolta l'uso senti l'ultima gli ultimi soggetti che voi diffidati sono i magistrati sorveglianza cui e chi invitati tra l'altro a volere coordinarsi con il da
Esatto che l'altro punto fondamentale che ancora non avevamo nominato
A volersi coordinare con il dato con i Presidenti con appunto dei dei dei vari uffici in quelli che abbiamo citato in precedenza perché loro hanno un dovere previsto anche qui da norme
Contenute nell'ordinamento primi penitenziario come dicevo di garantire il rispetto dei diritti dei detenuti anche di verificare la condizione proprio dei luoghi in cui
Si seguono le pene così viene sottopose anche nei confronti dei
Degli imputati in custodia cautelare dire anche perché non animalista esodi dall'ordinamento giudiziario non ha mai per i magistrati sorveglianza si occupino anche
Delle condizioni di detenzione degli imputati in custodia capro questo vostro richiamo al DAP partitamente importante perché c'è una parte dell'esecuzione della pena che meramente amministrativa quindi giusto richiamo al DAP
Certo
Comunque conclude che questa vostra questa diffida firmata da debba Giuseppe Russo evidente Marco e da Marco Pannella e dicendo faceva un'affermazione che provo chiarissima cioè operando diversamente cioè se non fa a te come vi diffidiamo di fare vi sarebbe la consapevolezza di ordinare l'esecuzione di concorrere nell'esecuzione di una pena illegale o di disporre una misura cautelare dal pari illegale
Concorso nel reato
Direi di sì
Bene grazie Giuseppe Rossodivita grazie al sette dell'impegno che dieci venti penso maggiore prosperità lo sentite quasi tutte le mattine su Radio radicale grazie ancora
Grazie alla questo ponte radio carcere volesse poco una spiegazione mirata su questa diffida che vedrete occuperà tanto spazio rosse ponte radio carcere e nella programmazione di Radio Radicale e speriamo volgerà
Volgerà a buon a buon fine con cui ho questo ponte radio carceri ricordo che coraggio cacce torneremo dopodomani giovedì ventisei settembre alle ore diciannove e quarantacinque prima i sondaggi ecco i nostri contatti
E allora come al solito vi ricordo i nostri reca BT ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere
Prima di tutto il numero di telefono di quindi Radio Radicale numero di telefono che potete utilizzare anche durante la settimana ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto
Zero sei
Quattro otto otto sette otto uno chiamate se siete da poco uscito dal carcere e volete raccontare
La vostra esperienza di degrado carcerario chiamate se come imputati o come vittime del reato avete subito un'ingiustizia dal processo vi ricordo il nostro sito in internet ovvero radio carcere punto com vi ricordo che ci poteva trovare anche su Facebook e lo potete fare in due modi o cercando il nome Riccardo Arena su Facebook di spunterà fuori il simbolo
Di radio carcere oppure potete cercare la pagina di che radio carcere su Facebook è sempre contraddistinta dal simbolo di radio carcere e poi e poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì nella puntata di radio carcere che va in onda alle diciannove e quarantacinque
Questo è l'indirizzo radio radicale
Rubrica radio carcere
Via
Principe Amedeo due
Zero zero uno
Otto cinque Roma
Scrivete scrivete scrivete radio carcere
Non lasciate che le ingiustizie che subite rimandano protette dal silenzio e da quelle quattro mura esperimenti ci anche per informarci in quali carceri avete creato i comitati nella giustizia e per l'amnistia
Per il momento
Siamo a quota quattordici carceri dobbiamo arrivare a duecentosei l'obiettivo è creare in duecentosei carceri i comitati
Per l'amnistia e per la giustizia ringrazio Alessandro Teodori per l'assistenza di regia ringrazio Fabio Ambrosi per l'assistenza in regia video e grazie grazie di cuore
A tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e da una cella sovraffollate avete ascoltato una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Non è un popolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale italiano d'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento