"Lo Stato e i soldi degli italiani"

Ritenga per un approfondimento primo l'esigenza di coordinamento delle agevolazioni per verificarne la compatibilità con le scelte di politica industriale secondo priorità agli interventi nel campo della ricerca applicata
Della innovazione e dell'aggiornamento tecnologico degl'impianti dei processi e dei prodotti terzo opzione come dicevo per i settori strategici ad elevata tecnologia e per quanto possibile a più basso contenuto energetico con caratteristiche orizzontale di supporto quindi agli altri comparti in termini di automazione dei processi produttivi e di sviluppo di sistemi di trasmissione quarto revisione delle procedure previste per me interventi di incentivazione che assicurino come abbiamo detto e ripeto trasparenza massima
Massima automaticità possibile minore discrezionalità maggiore snellezza nella concessione del credito agevolato da rivisitare anche in ordine al tasso diritti di di riferimento ed a rivisitare anche in ordine alle procedure per facilitarne l'accesso alle imprese minori Quinto infine impegno diverso da parte del nostro Paese e del nostro governo in sede comunitaria a Brussel perché vi possa essere un maggior coordinamento delle politiche industriali non solo nei settori maturi
Ma vi sia un maggiore impegno di coordinamento al livello ho finito signor presidente di settori avanzati oltre che nei settori maturi queste signor presidente alcune proposte specifiche da approfondire ovviamente nel più vasto quadro di riferimento
Mai come oggi mai come oggi una strategia di politica industriale io credo imponga scelte scelte precise nella nel riquadro nell'ambito di una rigorosa
Mai come oggi impone scelte precise nell'ambito di una rigorosa manovra di politica economica che necessariamente riveda eccessi di automatismo e necessariamente responsabilizzi pur nel rispetto delle Autonomia rispetto al responsabile il maggior mente i centri distesa
Ecco quindi l'esigenza di tagliare e come tagliare con una indicazione generica la spesa pubblica sul ruolo esulta Longo della sul fronte della industria ciò penalizzando le attività in declino per privilegiare e per potenziare le attività in crescita grazie
Inviata senatore Bettini alla parola per dieci minuti il professor Mario Monti
Vorrei soffermarmi su un aspetto del complicato rapporto tra lo stato e i soldi degli italiani
Cioè sul fatto che gli italiani alimentano la spesa pubblica non solo con i soldi che sanno di dare allo stato in forma di imposte e contributi
O in forma di prestiti o ma anche con soldi che non sanno di dare Allo stato
O perché non sanno di darli imposta da inflazione sul debito pubblico o perché non sanno di darli allo stato imposte occulte derivanti da vincoli vari sui comportamenti finanziari
La mia tesi è che questi prelievi non espliciti tanto maggiore in Italia che negli altri Paesi industriali dovrebbero essere combattuti con particolare determinazione
Non solo perché gravano sul settore produttivo e in e in modo nascosto ma anche perché è proprio per questo offrono una via politicamente poco costosa all'espansione della spesa pubblica
Anche da questo convegno è emersa la necessità che la spesa pubblica venga contenuta venga riqualificata eccetera sono stati formulati suggerimenti articolati e in parte innovativa
Ma quale molla potrà mai scattare perché dalle enunciazioni degli e Sperti ed ai buoni propositi dei politici si passi concretamente ha più moderati comportamenti di questi ultimi nel fabbricare la spesa pubblica
La molla che occorre si usa dire e la volontà politica
E a questo punto l'economista sarebbe tenuto a chiudersi la bocca oppure ad aprirsi egli stesso come ormai capita il più un varco nella carriera politica
Se preferisce non farlo dovrebbe limitarsi come ogni cittadino ad auspicare una politica più seria meno orientata di interessi elettorali di breve periodo eccetera
Tutte cose che conviene auspicare ma su cui è pericoloso fare esclusivo affidamento eppure l'economista come studioso di comportamenti individuali e sociali in presenza di benefici attesi e di costi attesi
Dispone di alcuni strumenti per dare restando nella sua professione un contributo propositivo affinché aumentino le probabilità di concreta l'adozione di politiche serie tra virgolette
Per restare nel campo della spesa pubblica a parità di grado di virtù o di lungimiranza o di senso dello Stato
I soggetti politici che decidono la spesa pubblica saranno indotti a espandere la tanto meno quanto minore è il beneficio politico netto della sua espansione
Esso è la risultante per così dire algebrica dell'atteso beneficio politico elettorale della spesa e del costo politico elettorale derivante dal reperimento dei mezzi per sostenere tale spesa
E qui subentra il punto centrale della mia tesi i vari modi di copertura della spesa che dipendono tra l'altro dal grado di accondiscendenza delle autorità monetarie presentano costi politico-elettorali molto diversi tra loro
Condizionano perciò il calcolo di convenienza politica del fare o del non fare la spesa e del farla o non farla in disavanzo
Cade perciò un cardine del modo convenzionale di vedere il rapporto tra politica di bilancio e politica monetaria cessa di essere vero soprattutto nel medio-lungo periodo che il disavanzo pubblico è un primus un dato per la politica monetaria la quale potrebbe solo scegliere le modalità di finanziamento e tentare di influenzare il disavanzo solo esortando i politici alla moderazione
Al contrario la politica monetaria diviene una delle determinanti della politica di bilancio e del disavanzo non certo l'unica ma una delle determina maggiori spese pubbliche possono essere finanziate tradizionalmente o con il taglio di altre esperienze o con maggiori imposte o con l'indebitamento
Sia il taglio di altre specie sia le maggiori imposte ledono interessi e causano perciò costi politici tali da frenare in qualche misura la decisione di maggiore esperienza
L'indebitamento presenta costi politici minori ma richiede il concorso della volontà di altri soggetti
Della banca centrale se indebitamento in moneta e la banca centrale se è libera pone limiti al finanziamento in moneta in relazione agli Obiettivi del controllo dell'inflazione
Del richiede il concorso della volontà del pubblico e delle banche sei finanziamento in titoli ma pubblico e banche se liberi richiedono tassi di interesse crescenti per assorbire quantità crescenti di debito pubblico
Non così e quindi in un caso come nell'altro vi è qualche freno alla spesa pubblica
Non così nei due casi di tassazione non esplicita con l'imposta da inflazione lo Stato preleva risorse reali dai detentori del debito pubblico spesso a loro insaputa
è un prelievo che almeno nel momento in cui ha luogo desta scarsa protesta crea pochi costi politici con le imposte occulte da vincoli finanziari la consapevolezza in chi le paga ancora minore
Si è dimostrato dettagliatamente in altre sedi che vincoli come una riserva bancario obbligatoria remunerata cinque cinquanta per cento il massimale sui prestiti bancari il vincolo di portafoglio il divieto di impiegare il risparmio all'estero
Danno luogo ad un vero e proprio meccanismo di imposizione occulta così sintetizzabile l'imposta consiste in un minore rendimento per i risparmiatori e un maggiore costo del credito con danno per le imprese e i lavoratori
Il percettore dell'imposta per la massima parte dello Stato che riesce a finanziarsi a costi minori
Ma l'imposta è occulta perché ai contribuenti finali cioè risparmiatori in prese e lavoratori pensano che percettore di questa imposta siano le banche che sono in pratica solo degli esattori
Il soggetto impositore l'autorità monetaria ministro del Tesoro Comitato del credito Banca d'Italia
La la quale autorità monetaria imponendo i vincoli in via amministrativa la curiosa facoltà che non ha il ministro delle finanze di imporre tributi senza passare dal Parlamento
A questo punto se si vuole che la spesa pubblica venga contenuta
Se non si vuole affidare questo obiettivo al solo senso dello stato dei governanti occorre fare emergere costi politici del finanziare la spesa capace di contrapporsi ai benefici politici della spesa
Occorre allora ridurre la possibilità di finanziarla con una imposta da inflazione e con le imposte occulte da vincoli si comprendono credo allora le proposte sia di una parziale indicizzazione del debito pubblico che taglia le gambe all'imposta da inflazione sia della graduale eliminazione dei vincoli amministrativi sul risparmio che sul credito
Oltre ai vantaggi
Diretti che queste proposte hanno per l'indicizzazione facilitare l'allungamento non forzoso del debito pubblico stimolare la propensione al risparmio per l'eliminazione dei vincoli
Remunerare un po'meglio il risparmio arrendere al tempo stesso un po'meno costoso il credito e fa piacere vedere che in una delle parti credo meno controverse del programma del Presidente del Consiglio incaricato questi punti vengono recepiti
Oltre ad avere questi vantaggi diretti vi sono anche nel nostro tema di oggi vi sono soprattutto vantaggi di ridurre la facilita del finanziamento della spesa pubblica in termini politicamente poco costosi
Insomma le probabilità che vengano fatte politiche di aggiustamento sono tanto maggiori quanto minore è l'accondiscendenza finanziaria
Lo si è visto nella fase della creazione degli squilibri negli anni Sessanta e parte degli anni settanta lo si è visto in parte nella fase di aggiustamento degli squilibri lo si è visto soprattutto per ora nel campo del settore privato
Quando per il coraggio di alcune grandi imprese ma anche per i vincoli di una politica monetaria meno facile verso l'impresa e di una politica del cambio abbastanza dura azioni decise di riassestamento sono strappi sono state intraprese e ora di dirigere questa minore accondiscendenza finanziaria verso il settore pubblico
Verso il settore pubblico confermando e perfezionando la tanto discussa operazione tesoro del divorzio Tesoro Banca d'Italia ma soprattutto proseguendo la cioè liberando dalla convivenza coatta con il tesoro il sistema bancario e il pubblico questo chiudo non è liberismo
E vincoli Isma'alla rovescia
Cioè si tratta di riportare nelle sedi appropriate alcuni vincoli che oggi fanno doppio impiego su soggetti come le famiglie in prese già provvisti di loro vincoli naturali fisiologici mentre farebbero impiego prezioso su un settore che ha bisogno di essere disciplinato con l'accrescimento dei costi politici
Del disavanzo questo non significa né dare supremazia alle decisioni monetarie finanziarie rispetto a quelle reali né credo essere tecnocratici o poco democratici non credo che sia poco democratico
Suggerire metodi perché vengano eliminate forme di imposizione occulta
Del resto la tesi che ho qui molto brevemente sostenuta ha radici antiche
A proposito di forme particolari di imposte indirette non dissimili dalle nostre odierne imposte occulte
Affermava circa duecento anni fa Pierre Samuel rispondono muro nel cahier de doléances preparato per il suo baliaggio alla vigilia della convocazione degli Stati generali
Bisogna evitare la risorsa insidiosa dell'imposizione indiretta
Respinto indiretta nel senso di nostra imposto occulta respingerla come il più grande dei mali è solo con essa che si può arrivare a rovinare le nazioni l'imposta diretta diremmo esplicita oggi è quella che fa più rumore e che irrita di più proprio per questo è meno da temere e più conforme alla libertà
Si fa sentire e suscita rimostranze
La avvertito sa presa s'nel e lei la reclama sino grazie
Grazie professor Monti alla parola dottor Massaccesi presidente dell'Alfa Romeo apprezzando la sua competenza sono sicuro che sta nei dieci minuti
Il professor Matteucci ieri in chiusura del suo intervento ha ricordato come sia scomparso il cittadino per lasciare il suo posto a una personalità agisco schizofrenica e dice come il lavoratore che vuole salari stipendi più alti contribuente che vuol pagare meno le imposte il consumatore che vuole merce a buon mercato
Uscendo da questo convegno anch'io mi porto dietro la mia piccola dose di schizofrenia nel senso che i seri se ripenso alle cose che ho ascoltato ti ho ascoltato con infinito piacere devo dare atto
A Merloni di aver avuto un grosso successo di di di di tempestività oltre che di contenuti di questo convegno devo dire che quella parte di me più attenta agli schemi concettuali esce soddisfatta da questo da quest'incontro quella parte di me più attenta alle soluzioni operative ha qualche perplessità
Dovendo fare una scelta fra le molte soluzioni che sono state indicate io farei una scelta che gioca contemporaneamente sulla aspetto di filosofia politica di Matteucci e sui piccoli passi concreti dell'onorevole Zanone Mattiuzzi che parla di una rivoluzione morale non ripeto non ritorno su questo argomento
Zannone perché parla di piccoli passi ne aggiungerei uno perché stranamente in questo convegno non è mai stato ricordato un articolo della Costituzione l'ottantuno che impone di di definire le le le coperture finanziarie alle estese che si preventiva non rivoluzione morale
Credo che questa rivoluzione debba essere anche all'interno delle aziende
Cassese ha parlato della esigenza di mettere inserire una cultura industriale nella pubblica amministrazione io credo che noi dobbiamo fare uno sforzo di reinserire una cultura industriale all'interno delle nostre attività industriali attraverso l'impegno culturale
C'è una deterioramento del significato dell'efficienza industriale non parlo di profitto per non essere coinvolto nelle polemiche sulla distribuzione dei redditi dell'efficienza industriale nel nostre aziende voi sapete che
Mie vicende gestionali mi hanno indotto a essere un frequentatore assoluta assiduo delle aule giudiziarie
Una recente sentenza la più recente perché ne ho molte dice che a proposito delle decisioni che l'abbiamo preso per la cassa integrazione dice che l'imprenditore ha il potere di sospendere i lavoratori in presenza delle così dette cause integrabili
Che inoltre l'imprenditore libero di adottare i criteri di scelta ritenuti più idonei più idonei per realizzare l'esigenza cui è connessa la richiesta di cassa integrazione
Dice che la scelta dei lavoratori da sospendere deve essere coerente alle esigenze per cui è stata richiesta la cassa integrazione
Conseguentemente la scelta fondata sul basso rendimento del lavoratore quale ne sia il motivo non è funzionale ai processi di ristrutturazione perciò
Perciò agli atti che abbiamo compiuto sono atti illegittimi
Ecco io credo che occorra un impegno culturale per far capire che non si può contemporaneamente aperte dovrebbe difendere l'assenteismo il basso rendimento e pretendere contemporaneamente un'efficace azione dall'attività industriale
Ma io credo che occorra anche un impegno organizzativo dobbiamo dire hanno gli stessi credo che la bassa produttività di cui ci lamentiamo dipende sì dai comportamenti dei lavoratori ma dipende anche dai nostri comportamenti organizzativi
In tutta la di la disanima che è stata fatta dei motivi del
Non solo non efficace utilizzo delle nostre risorse questo delle nostre responsabilità
Organizzative e gestionali non è stato fatto io credo che ci sia in Italia un ribasso di tensione nella cultura manageriale e gestionale
Si è sempre discusso si discute sempre
Del Giappone
E se ne parla in termini di alta produttività del lavoro
Credo di dover dire a suo tempo lo dissi quando ero coinvolto in una in una difficilissima polemica ma non fui ascoltato oggi questa scoperta un po'di tutti che l'alta produttività dell'India e l'aziende giapponesi dipende più dalla coerenza organizzativa dei suoi manager che non ed è alta dalla dalla capacità di produttività dei lavoratori
Io credo che questo sia un tema che riguarda le nostre aziende grandi e medie si potrebbe dire che un pulpito questo dal quale non poteva venire questa predica non parlo di questo pulpito di legno quarto parlo di questo pulpito di carne e ossa
Perché io rappresento un'azienda a partecipazione statale nei confronti dalla quale si ripete delle quali si ripetono slogan anche ieri sono stati ripetuti
Che richiedono da parte nostra che almeno si faccia una distinzione fra quelle che sono le responsabilità
Della gestione politica delle aziende a partecipazione statale quelle che sono le responsabilità della gestione manageriale delle delle aziende di partecipazione statale e quelle che sono le responsabilità dell'ambiente esterno che opera nei confronti dell'azienda partecipazione statale
C'è questa distinzione fosse stata fatta
Reviglio non avrebbe commesso quello che a mio parere sembra un errore e non lordi non è un giudizio di parte dopo del resto una intelligentissima relazione
Di addirittura considerare i fondi di dotazione degli enti di gestione come un'indennità di disoccupazione è un po'eccessivo
Io credo che non posso parlare della gestione politica delle aziende a partecipazione statale perché come sapete il presidente i no Presidente ha rivendicato giustamente e lo dico senza ironia ha rivendicato all'ente di gestione
La gestione politica delle aziende a partecipazione statale i rapporti col mondo politico ma io credo che mi sia doveroso nei confronti dei miei colleghi
Dei molti delle migliaia di in di di Ménez perché l'opera nella tenda partecipazione statale
Chiedere un apprezzamento dell'impegno un apprezzamento inteso nel senso di conoscerlo di capirlo di vederlo e di non hanno negarlo invece in un giudizio di carattere generale qualche dirigente
Della anche della mia azienda e giunto al punto di nascondere il fatto che lavora nel sistema delle partecipazioni statali
Bene devo dire che che io sono fiero di aver dedicato gran parte delle mie attività professionale al sistema delle partecipazioni statali e sono fiero di gestire un'azienda come l'Alfa Romeo che è così difficile da gestire potrete devi povera armi
Di avere forse sprecato qualche risorsa finanziaria ma io lascio quattro minuti a successivo oratore grazie
Grazie dottor Massaccesi e la ringrazio anche molto bene i quattro minuti
Le comunicazioni sono terminate prima del panel che sarà moderato da Arrigo levi do la parola all'onorevole dice bene in due
Signor presidente signore
Signori
Dopo la rottura delle trattative tra sindacati e Confindustria
Sono stato incerto sulla opportunità di confermare l'accettazione dell'invito rivolto via a suo tempo dal dottor Merloni
Sì partecipare a un'iniziativa sia pure di studio indetta dalla Confindustria
Poiché a mio avviso l'acutizzarsi della tensione dal tra al mondo delle imprese e il mondo del lavoro
E causato principalmente dalle iniziative unilaterali ed alla condotta della Von Findus
Tuttavia mi sono risolto a partecipare
Perché anche il Partito comunista vuole conoscere le vostre valutazioni
E a le sue cose da dire in questo momento all'associazione degli industriali italiani
La prima di queste riguarda proprio lo scontro sociale in atto
L'intento esplicito e ripetuto più volte
Della di spetta della scala mobile e del rifiuto per rinnovare i contratti e quello di conseguire due obiettivi
Ridurre seccamente le retribuzioni reali
Considerate come la causa principale dell'inflazione della crisi
Riformare in peggio il regime sindacale e contrattuale conquista attuato a tutt'oggi dai lavoratori italiani
Ma che cos'altro vuol dire ciò se non la volontà di piegare di mettere in ginocchio i sindacati dei lavoratori
Sta qui la ragione fondamentale del conflitto insorto
Un conflitto che inasprisce certamente lei già cute tensioni sociali in atto nel Paese
Non è per mezzo di sfide lanciate con propositi di prendersi una rivincita di classe apertamente proclamata da alcuni dirigenti confindustriali
Che mi che si può fare uscire le stesse in prese da situazioni complesse
Lo riconoscono anche altri esponenti del mondo l'industria
L'atteggiamento assunto dalla Confindustria colpisce prima di tutto e direttamente la classe operaia e le masse lavoratrici e popolari nell'immediato e introspettive e a questo proposito si sappia ancora una volta che noi comunisti ci schieriamo ci batteremo con la più ferma determinazione alloro FIAT l'iniziativa confindustriale se può alimentare speranze di vantaggi immediati per gli imprenditori
Va danno però del sistema produttivo perché susciterà una diffusa e prolungata conflittualità
Lo dico non perché pensi che stia a me dire quali sono i vostri reali interessi
Ma perché sono certo che l'iniziativa conditi Lust viale vadano anche dell'intero Paese perché ne accentua l'instabilità e ne compromette le possibilità di una reale e generale riprese voglio ricordare che proprio muovendo dalla precoce preoccupazione
Per le rischiose prospettive generali a cui andava incontro l'economia nazionale circa sei anni orsono
Noi facemmo la proposta di una politica dell'austerità
Tale proposta dati i caratteri peculiari e la portata non semplicemente congiunturale
Ma storica e strutturale della crisi italiana ed europea
Mirava ad avviare una trasformazione della nostra economia nel suo complesso
Per adeguarla e metterla in grado di far fronte non soltanto al neglette istanze di vera giustizia sociale
Ma esigenze profonde di risanamento della finanza pubblica dello Stato per garantire un ammodernamento dell'intero apparato produttivo e una crescita della produttività
Che mettessero unitaria in grado di far fronte ai mutamenti avvenuti
Specie dal mille novecentosettantatré
Nella ragioni di scambio fra Paesi produttori e consumatori di materie prime e di prodotti per petroliferi
Nella divisione internazionale del lavoro
E a seguito delle accelerate innovazioni scientifiche e tecnologica
Si trattava dunque secondo noi e si era nel momento giusto
Di procedere ad una grande operazione di razionalizzazione e di cambiamento che per la sua logica intrinseca richiedeva e richiede non soltanto la liquidazione di vaste aree di iniquità
Di parassitismo e disprezzo col
E il superamento del sistema di potere democristiano che da sempre li alimenta
Ma esigeva una mobilitazione uno slancio senza precedenti dell'intera comunità nazionale
La capacità di affrontare strette sacrifici non di ieri ma ripartiti secondo criteri di rigorosa equità sociale e per ciò stesso una nuova guida politica fondata su una più ampia base di consenso
La nostra proposta non poteva non presupporre e lo dicemmo esplicitamente una convergenza fra tutte le forze interessante al più alto e più sano sviluppo delle energie e delle potenzialità produttive del Paese
Senza offuscare l'autonomia dei gruppi e ceti sociali
Gli inevitabili e limpidi contrasti di classe
Ma liberando ciascuno dalle sterili e dannose angustie di un corporativismo aggressivo e disgregata
Ma quella indicazione
Che per la prima volta in Europa veniva da un partito operaio e comunista
Con una un bar c'è anche mi pare difficile disconosce
Fu accolta prima con scetticismo poi venne io quindi sa e infine respinta ha una linea di austerità sia preferito contrapporre la continuazione del del vecchio corso economico
E di politiche di governo
Che hanno favorito il diffondersi di corporativismi esasperati
Di assentire assistenzialismo clientelare di spreco delle risorse pubbliche
Si può convenire che dalle responsabilità di ciò nessun partito e nessuna forza e organizzazione economica
E sociale possa venire esentare ma mi si consenta di osservare che sempre e in ogni Paese le responsabilità maggiori richiedo ricadono su chi governa si tratti dell'Italia o della Polonia
E oggi il punto di approdo è rappresentato da un ritardo assai grave dell'innovazione scientifica e tecnologica
Dal gonfia mento Abel norme della spesa
Dalla ripresa dell'inflazione
Dalla caduta degli investimenti produttivi
E da un complessivo e più generale declino della nostra economia che espone l'Italia al rischio di divenire espulsa dal novero dei Paesi più industrializzati
Un dato sopra ogni altro costituisce la prova di questo indirizzo fallimentare
Il debito pubblico è quasi raddoppiato
Passando in soli tre anni da centottantaquattro mila a trecentocinquanta mila miliardi tutto ciò dimostra che la drammaticità della situazione italiana
Non dipende esclusivamente dagli effetti della crisi economica e finanziaria internazionale
Pur sapendo in particolare quanto pesi la politica del dollaro
Oggi
Dopo anni e anni di mezze misure di errori di sprechi
Di dissipazione di denaro pubblico i partiti governativi e la democrazia cristiana in particolare dicono di voler fare una politica economica e finanziaria rigorosa e chiedono consensi per attuarla
Ma al segno politico e sociale di questa linea e l'esatto rovescio dell'impronta che aveva la nostra proposta di cinque anni fa
Specie per quanto riguarda il criterio dell'equità sociale
Risanamento dello stato e del rinnovamento ora si può pensare che una simile linea possa fungere da bandiera elettorale
Ma essa non è tale da poter ottenere quei consensi che sono indispensabili per una politica di rigore
Venendo ai problemi della finanza pubblica ci sembra preliminare porre la decisiva questione di ordine economico generale
Come elevare la produttività media dell'intero sistema economico nazionale
Ciò comporta ovviamente una politica che renda possibile una continua crescita della produttività delle imprese che evidentemente mirano a garantire a se stesse la produzione di beni e servizi vendibili sul mercato
Ma la vita e lo sviluppo delle stesse imprese rischiano di essere soffocati come abbiamo visto in questi anni
Se permangono le attuali diseconomie esterne
Cioè se non si dà impulso adeguato alla ricerca scientifica e tecnica teorica e applica
Se non si incentiva l'innovazione sia dei processi produttivi che del prodotto
Se non si valorizzano tutte le professionalità e la funzione di quadri e dei tecnici
Se non si creano le condizioni per una maggiore mobilità di tutti i fattori della produzione ivi compresa la forza lavoro
Se non si compie uno sforzo straordinario
Per ammodernare l'agricoltura e per espandere l'agroindustria
Se non si incrementa di pari passo la produttività della pubblica amministrazione dei servizi collettivi dei consumi sociale
Se non si garantisce la produttività della infrastrutture del territorio
Se non si salvaguardia e sia valorizza in tutta la sua utilità anche economica
L'immenso peculiare patrimonio di cui è dotata Alitalia di beni culturali ed artistici archeologici ed ambientali
L'Italia e drammaticamente carente in tutti questi campi
Perché
Secondo noi perché da anni e anni sono imbarcarsi un indirizzo e un metodo di gestione delle finanze pubbliche
Cioè come dice il titolo del convegno dei soldi degli italiani
E più in generale della ricchezza nazionale
Che hanno relegato agli ultimi posti tutte le esigenze di elevamento della produttività complessiva della nazione
Che occorra ricordare al primo posto c'è sempre stata la cura
Giunta i leader politici di una vera e propria arte sofisticata e perversa
Di conservare ingigantire i doni chiare
La macchina elettorale clientelare e gli interessi del blocco sociale che complessivamente noi difendiamo definiamo il sistema di potere imperniato sulla democrazia cristiana
Ieri ha cessato dalle sue funzioni
Il presidente di un'unità sanitaria locale della provincia di Chieti
Che aveva detenuto a lungo il ministro attuale delle Poste
Ebbene l'onorevole Gasperi aveva fatto costruire nel suo Paese Gissi di circa tre mila abitanti
Un maxi ospedale che ha una dotazione di duecentodiciassette posti letto e un organico di trecentonovantacinque unità
è un minuscolo esempio
Tra le migliaia che si potrebbero fare di come si usa al potere pubblico e di dorme vanno a finire i soldi degli italiani
Esempi di questo genere indicano una delle cause non certo vale secondarie
Per dilagare della spesa corrente
Quel numero di assunzioni
E di sprechi nella stessa spesa sanitaria
Se si fa la somma del denaro pubblico speso per fini clientelari ed elettorali cioè di parte
Ci si spiega perché non si sono fatti investimenti nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica
Perché tanti servizi pubblici sono inefficienti perché la produttività della pubblica amministrazione in Italia così bassa eccetera
Cioè perché non cresce la produttività media dell'economia nazionale
Inoltre l'occupazione dello Stato e la spartizione degli Enti pubblici da parte delle formazioni politiche governative in primo luogo della Democrazia Cristiana
La pratica del lottizzazioni
Hanno emarginato e mortificato competenze e professionalità imprenditorialità dissipando così energie preziose indispensabili alla ripresa economica e allo sviluppo e hanno ridotto lo Stato e le istituzioni a un coacervo di fare utili di partito o di correnti di partito permeabili all'azione di centri di corruzione
O anche di eversione basti pensare alla P due
A canali di sperpero di ricchezza nazionale delle finanze pubbliche
A danno della classe operaia e di gran parte dei lavoratori dipendenti va anche a danno di altri ceti produttivi imprenditori compresi
Voi comprenderete dunque che non ci si può chiedere di dar credito alla capacità della Democrazia Cristiana e del Governo in gestazione
Di fare una politica di risanamento e di rigore
Tanto meno noi possiamo accettare che il peso della manovra economica per ridurre il disavanzo pubblico sia riversato sulla classe operaia e sui ceti meno abbienti
Ho cercato di motivi a di motivare perché secondo noi
Il problema principale
Non solo dell'industria ma dell'intera economia nati italiana
Non è la scala mobile mai quello di elevare la produttività media del sistema questo obiettivo essenziale anche per ridurre l'inflazione
Per abbassare il disavanzo pubblico e conseguire un riequilibrio finanziario tali problemi però hanno una loro specifica dimensione ed esigono quindi soluzioni specifiche per i dettagli delle proposte del Partito comunista
Rinvio alla lettura del testo preparato dai nostri uffici
In sintesi la nostra posizione è la seguente
Anzitutto noi sosteniamo che la spesa corrente può essere contenuta
Con una linea di miglioramento dell'efficienza e della produttività della pubblica amministrazione
In particolare rimettendo ordine nella giungla delle retribuzioni e approvando con urgenza la legge quadro sul pubblico impiego
Nel campo della spesa per la previdenza abbiamo presentato un complesso di proposte volte a ridurre il disavanzo dell'INPS
Attraverso misure
Che semplificando e unificando la legislazione caotica e settoriale
A Dino subito un riassetto uno e una razionalizzazione del sistema
Per renderlo più meglio più equo ed efficiente
E realizzino il riordinamento generale del sistema pensionistico
Eliminando tra l'altro il doppio scandalo delle pensioni d'oro e delle pensioni di fame rivedendo i contributi degli strati più agiati dei lavoratori autonomi
Ma ricordo che anche questa riforma è bloccata da anni in Parlamento per l'opposizione della Democrazia cristiana e del Partito socialdemocratico
Anche per il contenimento e la razionalizzazione delle spese essenziali Italia
Nell'ambito delle quali vi sono molti intollerabile
Consumi inutili e dannosi
E al tempo stesso gravi insufficiente nella prevenzione
Nella riabilitazione nella tutela dei diritti degli ammalati è urgente una linea per eliminare gli sperperi esistenti nel campo ospedaliero
Nella spesa farmaceutica nelle prestazioni private convenzionate o indire ma tutto ciò va fatto salvaguardando le finalità della riforma sempre
Lo sforzo da compiere per conseguire risparmi tanto nella spesa corrente quanto in quella sociale
Deve obbedire al criterio della massima efficienza e della massima equità e a questo fine sono indispensabili due cose
Una vera e propria mobilitazione della coscienza pubblica e severi controlli
Per condurre una lotta senza quartiere
Contro sperperi di tipo clientelare corruttele Lassissi
E una graduale ma decisa opera di disboscamento
Nelle giungle delle retribuzioni e delle pensioni delle quali si sono venuti accumulando iniquità dei trattamenti e storture assurdo
Ovviamente il colpo d'arresto allo scivolamento della spesa pubblica verso lavorarci
Non può essere costituito solo da puri indispensabili riduzioni di spesa
Se si compisse ero solo tagli
E per di più tagli indiscriminati e socialmente ingiusti
Non si inciderebbe sulle vere cause del dissesto finanziario dell'inflazione
Si ricorrerebbe all'ennesimo palliativo che lascerebbe intatti e in ogni caso lascerebbe riprodurre i meccanismi perversi che hanno dato luogo alla crescita vertiginosa e accelerata della spesa corrente
Per il disavanzo statale del debito pubblico e degli oneri teli gravano
Dell'inflazione e del ristagno ciò che inficia la base l'equilibrio del bilancio italiano e anche il fatto che il livello delle entrate resta organicamente inferiore a quello di Paesi analoghi al nostro questo è il risultato dell'ampiezza dell'evasione e del carattere iniquo del sistema fiscale e parafiscali
Basti pensare che nel decennio il contributo del lavoro dipendente al reddito imponibile è salito dal quarantuno al settantacinque per cento mentre quello da lavoro autonomo è sceso dal diciotto a poco più del tre per cento
Quello della proprietà dei terreni e dei fabbricati
Dal diciotto al tre virgola quattro per cento e quello di impresa dal ventitré al diciannove
Bisogna però intenderci bene su come va ottenuto un forte incremento delle entrate in rapporto al prodotto interno lordo
A questa esigenza non si può pensare di far fronte con aumenti indiscriminati dell'IVA
Ne continuando a operare un massiccio drenaggio fresca fiscale sui redditi da lavoro dipendente
Noi pensiamo al contrario per il drenaggio fiscale sulle retribuzioni e sulle pensioni medio-basse deve cessare
Le entrate devono essere aumentate
Riequilibrando i carichi fiscali
Combattendo le evasioni riducendo le vaste zone di erosione della base imponibile per esempio andrebbero accorpate e ridotte di numero le aliquote Iva
Sia per migliorare la gestione dell'imposta
Sia per condurre con più efficace la lotta all'evasione fiscale
Sarebbe necessaria una modifica delle aliquote dell'IRPEF Meda mediante l'adozione di scaglioni di reddito più ampi in modo da contenere la gravido di progressività
Si potrebbe considerare una imposizione generale sul patrimonio
Che naturalmente non può essere uguale per tutti e deve prevedere fasce di esenzione
Dico e sottolineo sul patrimonio cioè su beni e proprietà mobili e immobili che sono beni d'uso
E non sul capitale effettivamente investito per non scoraggiare e anzi per incentivare impresa i privati ad un impiego produttivo non speculativo dei propri capitali
E poi è indispensabile che i comuni i quali peraltro sono l'unico settore dello Stato le cui spesi sono rimasti al di sotto del tempo l'inflazione programmato
Possano disporre di un'autonoma capacità impositiva
Che integri i trasferimenti a carico del bilancio dello Stato secondo una linea generale che tende a responsabilizzare sempre di più tutti i centri della spesa
Dissesto della finanza pubblica ristagno economico e produttivo inflazione combinati insieme sono la miscela micidiale che viene propinata Alitalia da troppo tempo
Oggi siamo a livello di guardia e ciò può mettere in pericolo la tenuta del quadro democratico e la saldezza delle nostre libere Institut
Questa esiziale miscela ha danneggiato e tuttora danneggia prima di tutto e gravissimamente le masse lavoratrici e popolari
Sia dal lato del reddito reale che dall'alto dell'occupazione
Provocandone la giustificata e legittima risposta di lotta
Ma essa colpisce duramente anche l'impresa
Soprattutto per il clima di incertezza e di sfiducia che ingenera e di fondo
Un clima che scoraggia e ostacola ogni calcolo economico a medio e lungo periodo ogni seria programmazione delle spese per investimenti che abbiano le dimensioni sufficienti ad avviare un generale duraturo processo di ripresa e di sviluppo economico e produttivo
Non servono visioni catastrofiche o strumentali allarmismo
Sta di fatto tuttavia e guai a non esserne consapevoli
Che lasciare ancora che l'economia italiana vada lungo la china sulla quale stage bruciò Lando
Porterà a far crescere ulteriormente il disavanzo e l'indebitamento pubblico e perciò di conseguenza anche l'inflazione
Renderà sempre più ristretto l'orizzonte temporale dell'impresa e diverranno più deludenti o in cui gli F le aspettative di tutte le forze per
E tante in prese
Invece
Nessuno può oggi escludere l'ipotesi di un collasso finanziario anche a brevetti
Il nostro partito si impegnerà a fondo per evitare questa agli atti
Ma un punto deve essere chiaro
Nessuna misura restrittiva
Nessuna nuova imposta nessuna terapia d'urto servirà se non crea le condizioni per risanare anche moralmente lo Stato
Per rimettere in moto il processo produttivo
Per attuare finalmente una giustizia fiscale
Per cambiare la qualità spessa dello sviluppo e migliorare la qualità della vita degli italiani
Servirà Tecce se costituisce lo strumento per aprire un'alternativa alle prospettive della nazione
Se questo non è chiaro se questa volontà non esplicita non si può fare appello alle masse lavoratrici e popolari al Paese sarebbe un invito del tutto inutile e farlo
E desidero aggiungere che una strategia diretta decurtare il salario reale
Parre spinta non solo per ragioni sociali e politiche di giustizia
Ma anche per ragioni direttamente economiche già è giacché in essa come hanno riconosciuto non pochi imprenditori avrebbe un pesante effetto depressivo sulla domanda e quindi sulla produzione
Colpirebbe cioè in definitiva anche l'Inter e
Non proponiamo patti sociali
Restiamo convinti però che una via d'uscita è possibile soltanto se si creano le condizioni
Per una convergenza di tutte le forze che sono interessati a uno sviluppo produttivo del Paese in un disegno rinnovatore che deve comprendere le aree le forze le competenze le intelligenze oggi condannate all'emarginazione ti ringrazio per la nostra
Ringrazio l'onorevole Enrico Berlinguer vi descrivo brevemente quali sono ultime due fasi di questa terza sessione inizia una tavola rotonda moderata D'Arrigo levi
L'unica raccomandazione che io faccio Arrigo levi di restituirmi questo tavolo tra un'ora mezza seguirà poi un intervento dell'onorevole Capria delegato da Craxi
Un intervento di Ruggero Poletti delegato da Longo e l'intervento di Ciriaco De Mita il presidente Belloni concluderà questo convegno
Invito invito i partecipanti alla tavola rotonda a salire su questo palco
Ma
Si
Allora cosa
Sembra
Abbiamo deciso che parliamo
Vent'anni
Abbiamo messo segnalate accanto
Ritornare
Forse
No no no no
Potrebbe essere fatto
Bene bene allora io sono Arrigo Levi pregherei i fotografi non appena hanno stanziato la loro
Ansia di fare fotografie di lasciarci
Lo spazio per cortesia qualche spazio per tutti signorina dia il buon esempio tratti
Adesso mettiamo iniziamo tutti al se stesso
Ecco
Allora qualche indicazione tecnica i microfoni sono tutti accesi ed aperti dunque e questo è un po'il compito più difficile pregherei tutti quanti se potete dire apprende proposti e di darci quell'atmosfera in cui possiamo affrontare quello che dicevo compito piuttosto difficile abbiamo un'ora e mezzo sì siamo come impadroniti diciamo del congresso
Chiederei tutti di sedersi diventa difficile altrimenti aspettiamo qualche minuto mentali prendete posto
Allora
Ah e poi mi dicono una comune a quella che si chiama una comunicazione di servizio ma importante sì se tutti continuano a fumare fra un po'di tempo bisogna uscire perché l'aria si è stata entrante
Il fatto il fatto che io non sia fumatore non la causa di questa comunicazione
Dunque allora noi avremo adesso quella che è anche se questo è tutto un grande dibattito avremo quella che è l'unica sede di vero dibattito diciamo
Della delle di questa giornata e mezzo di convegno dibattito col dire che ai primi interventi dei quattro partecipanti seguirà dall'acqua con l'occasione la possibilità di dare delle risposte e di e di portare avanti un discorso quindi dialogato le persone partecipanti credo che non non occorrano molte presentazioni abbiamo un illustre accademico il professore Sergio stele
Che non è una delle facce che vediamo più spesso in televisione ma questo molte volte può voler dire che una delle teste che ragionando di più non voglio dire che sia sempre così ma una del uno degli economisti italiani di autentico prestigio internazionale abbiamo Erberto aver vado in ordine di presenza Giorgio la Malfa che economista che politico e che ministro del Bilancio ed è qui in questa sua complessa
Pensione
Con questo nome così illustre che noi abbiamo sentito menzionare tante volte in questa giornata e mezzo lasciamolo dire Giorgio scusami ma fatto ripetuto tante volte il momento abbiamo Pierre Carniti uno dei personaggi guida del mondo sindacale mi sembra importante non so se tutti si rendono conto di come sia straordinario nonostante tutto questo nostro balordo paese
Perché io riflettevo e pensavo ieri una riunione di questo genere di Confindustria con la presenza di tutto il mondo politico
E con una presenza così massiccia e così forte del mondo sindacale lasciatemelo dire io credo che sia forse immaginabili in Germania ma non mi viene in mente un altro paese in quel caffè dica vuol dire poi che questo non è mica un Paese così incivile come noi molto spesso siamo portati a diretta mi sembra che sia un Paese molto aperto e
Visto che sono un giorno e mezzo che ci stiamo coprendo il capo di cenere forse dire una parola un pochinino di rito di recupero di credibilità nostra vere sono il testimone fuori luogo Cesare Romiti
Io non oso dire la maggior imprenditori pagano perché molti altri serio prenderebbero Forsu alcuni altro qualche altro uno altro due si offendere per però forse ulteriormente infatti e anche in un certo senso se me lo lasciate dire in italiano i tutti facciamo grande grande grande enfasi giustamente s'i valori sulla vitalità della nostra piccola e media industria bene insomma c'è anche una qualche grande industria che riesce
Chiarire è riuscita a diciamo a mettere a posto i propri conti novantotto rami l'importante è importante anche perché non è stato fatto solo di Mib di me nel cemento ma è stato un fatto di presa di coscienza collettiva che è una cosa importante anche di una città alla quale io sono molto legato con molto affetto che Torino
Una spesa per lo sviluppo in teoria in questo momento noi dovremmo passare a guardare il futuro saluto il futuro in questi in queste giornate non non è non è lontano e oggi pomeriggio e stamattina quella riunione in corso e quindi è un futuro che preme molto
E e che in qualche modo un poco squilibri alla discussione perché non stiamo discutendo di di prospettiva remota ma stiamo discutendo di di di decisioni che stanno per essere prese io volevo fare due osservazioni prima di dare la parola al privo intervenuto
Al primo partecipante
E di richiamo la vostra attenzione su una notizia di stamattina le grandi difficoltà della riunione del gatto di Ginevra
Non so se è fallito non fallito certe un discorso molto duro molto difficile quello tra i grandi Paesi industriali tra i Paesi industriali paesi in via di sviluppo in un momento di crisi generale
è un Paese è un momento molto difficile mi sembra abbastanza chiaro che il meglio che possiamo aspettarci nei prossimi anni è uno che dice a un miracolo che la comunità europea regga
All'epoca dei protezionisti niente sarà da un miracolo se regge a questo se non si lascia strangolare mi sembra di poter dire con fiducia che reggerà
Secondo sei nei rapporti tra Comunità europea agli altri protagonisti perlomeno riusciremo a controllare il protezionismo cioè se entreremo in un decennio in un quinquennio di epoca di protezionismo regolatori negoziato è già molto
Ma in un'epoca di protezionismo regolati e negozianti credo che quella grande espansione di economia internazionale da cui il benessere di un Paese spot l'attore come l'Italia dipende non l'avremo e quindi quello che è stato detto qui che avremo periodi difficili in cui ognuno deve mettere la propria casa in ordine
è molto vero e ne abbiamo ancora stamattina sui nostri giornali conferma
La seconda osservazione che fare da sette come ognuno di noi deve fare molto difficile badate non è difficile solo per l'Italia
Tutto l'Occidente in fase di crisi economiche discente per i politiche molto difficili di rotture di coalizioni di alternanza di spostamenti di maggioranze in Italia abbiamo inseguito il tentativo di fare una politica severa
Con una coalizione molto larga molto larga ideologicamente molto larga umanamente e socialmente ci siamo riusciti non ci siamo riusciti evidentemente no bisogna riuscirci meglio è uno sforzo molto difficile molto ambizioso
Di perché mi sembra di capire si sta svolgendo in un'atmosfera sociale e intellettuale estremamente fervida estremamente viva
Estremamente vitale questo convegno badate bene che voi non avreste fatto dieci anni fa in questa maniera e con questa partecipazione con questo successo ne è una dimostrazione molto importante di questa vitalità e di questa presa di coscienza del Paese
Che è un segno di maturazione di e di di di di Empire che sta diventando abbastanza adulto e anche un momento però di grande sincerità di grandi scelte in cui forse tutte le le lì le vaste coalizioni abbiamo appena sentito un discorso molto identificato come linea politica molto duro diciamo pure come come proposte come contestazioni come polemica
Mi sembra che l'Italia sia in questo momento in un momento di della verità il momento della chiarezza e in un momento in cui ognuno deve essere se stesso
E in ognuno deve essere sincero che alla qualità principale dei partecipanti a un dibattito finito scusate Dorin poi dirà più nulla e quindi e quindi adesso do la parola ai quattro papi ci
Anche nell'ordine
Nell'ordine estese partiamo dalla accademia Steva e Carniti Romiti la Malfa
Se vi va bene tanto avremo ulteriori interventi dopo io vorrei pregarvi di orgia pregato e spero che riuscirete a contenere questi primi interventi prove sostegno dipende tutto da lei dalla sua formazione anglosassone dalla sua severità di sapere parlare soltanto dieci minuti il tema è lo sviluppo la spesa pubblica e lo sviluppo della spesa pubblica abbiamo imparato fra il tutto credo in giorni e mezzo lo sviluppo è una cosa molto ambiziose molto difficile quale spesa pubblica per quale sviluppo questo il tema che ci hanno dato quali scelte immediatamente domani dopodomani quali scelte politiche abbiamo personalità politica di grande responsabilità va be a voi la prove sostenere
Ma io non so se riuscirò a stare in tema perché
Ho la sensazione che in questa situazione della spesa pubblica e del bilancio dello Stato la situazione che è stata descritta in questi giorni proporsi degli obiettivi di sviluppo attraverso la spesa pubblica sia una cosa dico la verità che ha pochissimo se
In una situazione questo ti avvicini professore di più andare mi pare che sia una cosa che ha pochissimo senso proporsi di fare una politica di sviluppo partendo da una situazione del bilancio dello Stato qual è quella che è stata descritta in questi giorni
Il lo l'obiettivo primario prioritario in maniera assoluta è di riprendere il controllo dello Spinosa riprendere il controllo della spesa per il quale più anche la
Assolutamente astratta l'idea di ridurre la spesa cioè quella di non aumentarla
E qui ci sono tanti piccoli segni ai quali spetta per portare attenzione per esempio sul giornale di ieri c'era che il Comune di Roma
è stato utilizzato apportare trentacinque mila quarantacinque mila i suoi dipendenti professore bisogna che parli guardando me noi purtroppo ma guardando il microfono se non lavora stasera sia ecco il Comune di Roma è stato
è stato autorizzato l'abbiamo letto sul giornale di ieri a portare da trentacinque mila quarantacinque mila i suoi dipendenti ora certamente il Comune di Roma tra delle importantissime esigenze da soddisfare
Ma Ignis questa situazione evidentemente andando in quella direzione il problema della spesa pubblica si aggrava e non si
Ripeto sono del tutto convinto dalla gravità del problema e della necessità di risolverlo tengo anche a dire proprio per chiarezza scientifica che
Mettere la situazione nella quale si trova il nostro Paese e sia pure in termini meno gravi la maggior parte dei Paesi industrializzati sulle spalle di Keynes è una cosa assolutamente ingiustificata
Cioè in essendo era un inflazionista
Cioè in essi negli anni in cui fu responsabile direttamente dalla condotta economica della gran Bretagna nella seconda guerra mondiale riuscì a ottenere che il costo della vita in quegli anni anni della seconda guerra mondiale aumentasse secondo l'indice ufficiale
Di meno del due per cento all'anno e secondo un indice più accreditato più realistico di meno del sei per cento all'anno erano gli anni della seconda guerra mondiale
Keynes
Non è affatto il mezzo scemo che viene dipinto da una parte dei suoi sostenitori e dall'altra dai suoi critici dai suoi avversari pensi non è affatto uno che ha ha detto che bisogna sempre aumentare la spesa pubblica
E fare i disavanzi del bilancio ripeto era preoccupatissimo dell'inflazione
Conosceva benissimo i limiti per la politica fiscale intatta attraverso la manovra tra domanda globale nel mille novecentotrentasette se non sbaglio scrisse degli articoli al Times di Londra dicendo in Gran Bretagna c'è una disoccupazione all'undici per cento in quell'anno noi non abbiamo bisogno di una maggiore domanda globale abbiamo bisogno di una domanda più equilibrata
Quindi ripeto sono perfettamente d'accordo e sono in una posizione nettamente negativa rispetto a quelli che credono di poter fare una politica che cosiddetta keynesiana
Di espansione dell'economia italiana partendo da queste situazioni che ha in sé si metterebbe certamente le mani nei capelli se sentisse certi discorsi che circolano nel nostro Paese
Detto questo però voglio anche dire che non bisogna demone demonizzare la spesa pubblica la spesa pubblica avuto storicamente a partire dall'Ottocento una funzione molto importante non lo sviluppo e anche in questi ultimi decenni questa spesa pubblica che sgangherata questo spesa pubblica spirati sprechi ha dato per conto mio dei risultati molto importanti ha dato dei risultati molto importanti
Sta anche nei settori dove gli sprechi sono stati enormi dell'istruzione e della sanità nel superamento delle differenze di classe se la società italiana a oggi l'omogeneità che ha questo lo si deve in larga misura alla spesa pubblica
E questo badate parlando in un convegno di imprenditori a un può avere una funzione importante anche sulla produttività
Le diagnosi del male britannico sono tante ma tra queste diagnosi come sapete c'è che l'industria britannica funziona male l'economia britannica funziona male perché il salto tra le classi è troppo è troppo forte
Quindi questo può avere anche più o meno a lungo termine dei risultati importanti per l'efficienza non c'è a mio parere quel contrasto così netto così semplicistico tra efficienza ed uguaglianza del quale
Sì parla troppo spesso
Anche la critica allo stato assistenziale che è stata fatta qui e che largamente una critica valida deve essere quali dimensionata deve essere ridimensionata intanto perché in una certa misura l'espansione dello stato assistenziale è stata la reazione ad altri errori della politica economica
Si spendono un sacco di denari nelle pensioni ma
La politica economica di questi ultimi decenni e in certi casi addirittura degli ultimi cinquanta o sessanta anni ha comportato che è praticamente impossibile costituirsi un risparmio per la vecchiaia
Le assicurazioni sono svalutate il titolo gli investimenti mobiliari sono svalutati gli investimenti immobiliari sono vincolati dalla politica di blocco degli affitti e via dicendo
In queste condizioni ed oggi ecco che ci sia una spinta perverso il
L'assicurato sic la propria vecchiaia che non ci si può assicurare attraverso il proprio risparmio per la via delle pensioni
Qui il discorso si può allargare io dirò forse sì ho tempo ci ritornerò comunque dico subito io ritengo che
Molta parte degli errori che sono stati fatti in questi anni nel campo della spesa pubblica e in particolare della politica sociale
Derivino dall'aver gettato dei servizi su collettività che in fondo non li chiedevano e comunque non li chiedevano in modo tale da valutarne adeguatamente i benefici
Però detto questo
Non ci si può nascondere che lo sviluppo della spesa sociale in tutte le sue direzioni in questi decenni ha risposto anche esigenza reale e qui mi dispiace
Dovrò perdere qualche minuto ma vi voglio citare uno scritto di Luigi Einaudi del mille novecentocinquantasette diceva il nautico
Il processo di irrigidimento del meccanismo economico è forse inevitabile e di massima è anche vantaggioso
Una società socialmente stabile deve tendere a dare sicurezza di vita la grandissima maggioranza degli uomini
I quali non a mano e non sono in grado di sopportare l'incertezza non desiderano correre rischi e non saprebbero affrontarli
E non solo inevitabile me vantaggioso che i servizi comuni resi dallo Stato diventino sempre più numerosi e vari e ricchi che le istruzioni gratuito quasi gratuita
Dalle prime scuole elementari giunga sino a quello superiore universitaria che gli enti pubblici forniscano la collettività servizi prima ignoti che le assicurazioni sociali portano agli uomini le preoccupazioni relative un minimo di vita normale
A una condizione che non si raggiunga il punto critico
Importa conservare una certa proporzione di cui l'ottima può essere determinato solo da un'esperienza sempre rinnovata fra la quota fissa rigida del prodotto sociale totale e quella drastica variabile
Alla collettività importa sia serbata in vita a condizione di parità con i componenti la maggioranza
La minoranza di uomini disposti a vivere in certamente a correre rischi a ricevere onorari invece di salari profitti invece di interessi
Importa perché non esiste un'alternativa
Gli uomini della minoranza sono necessari
Perché il meccanismo economico sociale morale intellettuale di una società vive progressiva e necessariamente soggetto a rischi questo non è un comunista non è un socialdemocratico non è un socialista cristiano e Luigi Einaudi
Naturalmente da quello che dice in Audi emerge il punto fondamentale chi è la discriminante tra chi pensa essa le cose sul serio e chi pensa e fa le cose non sul serio la discriminante e il senso dei quello che va controllato nella nostra vicenda è il la mancanza del senso dei limiti e quello che va cercato e il ripristino di questo senso dei
Devo dire che
Per tante ragioni credo che il problema che ci sta di fronte sia molto difficile una di queste ragioni è che non sono tanto convinto che anche se riuscissimo a ridurre la spesa da una parte o mentale le imposte dall'altra arriveremo a una situazione di stabilità non ne sono convinto soprattutto perché sono sempre più scettico sulle funzioni che vengono attribuite in questi del anni all'imposta
Le imposte
Noi
Le consideriamo come degli strumenti che servono senz'altro a ridurre il potere d'acquisto e a fare spazio per la spesa pubblica
Esperienze chi erano state anticipate già da trent'anni ma che sono diventate molto evidenti da una decina d'anni a questa parte hanno messo in crisi questa idea
Non solo le imposte indirette attraverso la scala mobile o anche senza la scala mobile
Passano nei prezzi ma probabilmente anche le imposte dirette passano nei prezzi perché non solo da noi cioè la sensazione che le contrattazioni salariali tengono conto delle imposte dirette d'altronde tutta la polemica
Sul fiscal drag mostra che e i sindacati sono molto sensibili al problema dell'imposizione indiretta diretto
Quindi l'imposta non è già per questa ragione uno strumento sul quale si può fare conto senza risse
Tanto meno lo è in quanto i tipi di imposta ai quali no voi sta siamo soggetti sono dei tipi di imposta estremamente complicati
Che
Anche senza arrivare al caso limite dalla nostra legislazione tributaria che veramente demenziale noi abbiamo fatto una riforma tributaria entrate in vigore
Nel mille novecentosettantaquattro e che doveva dare chiarezza insisto e stabilità al sistema delle imposte
E non c'è dubbio che in tutta la storia dello Stato italiano non c'è stato un periodo come quello dopo la riforma tributaria in cui le leggi d'imposta siano state si siano succedute con tanta rapidità e con tanta complicazione
Ma ripeto anche senza tener conto dei particolari difetti della politica tributaria italiana in tutto il mondo le imposte fondamentali sono macchine estremamente complicate
Sono macchine che provocano in tutto il mondo qui bisogna tornare su questi idea che l'Italia è l'unico paese dove c'è l'evasione fiscale
L'evasione fiscale l'economia sommersa il ricorso al baratto ci sono dei paesi più reputati dal punto di vista dell'onestà fiscale ci sono in Gran Bretagna ci sono in Svezia
In misure che non ha niente da invidiare con qui la scelta è o come hanno fatto i ministri Finardi latitanza in Italia
E anche in altri paesi continuare a rincorrere i contribuenti continuare a tappare le lacune del sistema
Del gettito delle imposte che l'ingegnosità dei contribuenti naturalmente trovarli IMI è ridicolo che i ministri delle Finanze
Si aspettino che il contribuente sia come la macchietta di Ferravilla che si lamenta che che che pretendeva che la Versari stesse ferma nel duello perché altrimenti non lo poteva colpi
E
I ministri delle Finanze rincorrono i contribuenti contribuenti cercano di scappare questo è del tutto fisiologico è inutile moralismo la moralizzare ci sono
Il problema è un altro se noi dobbiamo andare avanti per questa strada di continue complicazioni dalla macchina fiscale o se dobbiamo fare un periodo di ripensamento eventualmente una marcia indietro
E badate che anche se non lo facciamo meritatamente la marcia indietro ci viene imposto dalla realtà delle cose
Tutte le discussioni sull'IRPEF che si stanno facendo in questi anni mostrano che sostanzialmente c'è una forte spinta perché l'imposta sul reddito di base ritorni ad essere un'imposta proporzionale
Tutte le proposte di correzione del fiscal Drag
Sboccano se le si vedono con chiarezza in quella direzione
Sono preoccupato oltre che per questa ragione che mi riguarda per
Direttamente come professore di scienza delle finanze sono preoccupato della possibilità di rimediare la situazione in cui ci troviamo perché so bene che
Le correzioni degli errori che fanno i politici non sono affatto facili come i politici si Grazia talmente credano ma sono difficili e molto spesso impossibili
Voglio citare e spero di concludere alla svelta un esempio che è molto importante
La signora Thatcher agli inizi del suo governo tra gli altri provvedimenti per ridurre la spesa pubblica aveva pensato di ridurre il servizio degli autobus scolastici
La proposta fu bocciata alla Camera dei Lord un governo conservatore fu bocciato alla camorra dei Lord sulla proposta di ridurre le spese per gli autobus scolastici
E riflettiamo un momento
Fino alla mia generazione fino a vent'anni fa i bambini andavano a scuola per conto loro o accompagnati dei genitori e la l'analfabetismo è stato eliminato il mondo andava avanti tranquillamente
Però quando si introduce il servizio degli autobus scolastici se lo si riduce o se lo si toglie si creano le famiglie che a quel servizio si sono adattate delle difficoltà che possono essere intollerabili donde le bocciature del governo conservatore alla camera della
In particolare faccio soltanto un esempio per l'Italia
Qui si è parlato tanto e molto giustamente di responsabilizzazione dei centri di decisione ma facciamo il caso governo locale
Questa è una vecchia storia che disgraziatamente coinvolge tutti i partiti italiani
Si è cominciato venticinque anni fa a sostenere che si poteva avere l'autonomia della spesa degli enti locali senza che ci fosse l'autonomia tributaria
E per vent'anni la cosa è andata avanti e nessun partito ha trovato qualcosa da ridire perché era molto comodo gestire le amministrazioni locali facendo delle spese che costituivano una base elettorale lasciando poi che il cattivo Governo centrale pagasse le imposte
Io l'avevo detto avevo detto tra l'altro in una una in una pubblicazione ufficiale in un rapporto per la commissione per la riforma tributaria nel mille novecentosessantadue sessantatré che la cosa non poteva andare avanti però nessuno anzi oralmente mi ha tenuto conto
Arrivati a questo punto con l'espansione dalla spesa degli enti locali che c'è stato in questi decenni
Trovare delle forme di autonomia tributaria per gli enti locali diventa una cosa molto difficile
Perché nelle condizioni apra attuali le imposte che si adattano ad essere gestite dagli enti locali sono disgraziatamente molto poco
Quindi per arrivare alla responsabilizzazione ci vorrebbe un'azione di espansione del imposte proprie degli enti locali ma ci vorrebbe anche
Il ritorno di funzioni dagli enti locali verso il centro e questo naturalmente è un'operazione politicamente estremamente
In conclusione io sono molto preoccupato che si possa uscire da queste situazioni perché dietro tutti i problemi tecnici che sono stati trattati qui spesso anche in modo molto brillante c'è un nodo politico cioè il fatto che esistono né i nostri meccanismi politici delle spinte che portano all'aumento dello Space è qui Mario Monti ha detto delle cose molto belle però devo scosse rubare a Mario Monti che l'aggregazione degli interessi
Che sono lesi dalla il dall'inflazione e degli interessi che sono lesi dalla politica tributaria
è disgraziatamente dei nostri sistemi un'aggregazione estremamente difficile perché si tratta di interessi diffusi mentre gli interessi che stanno dietro la spesa pubblica sono interessi estremamente concentrati estremamente sensibili
E tutto faccio un altro
Con questo ho finito un'altra citazione del governo conservatore britannico sapete che la signora Thatcher una persona estremamente determinata e una persona che ha delle idee estremamente semplici estremamente chiare però i noli giornale inglese dove settimana scorsa
Leggo che nelle ultime settimane c'è stato il blocco dei prezzi del gas e dell'elettricità
La il freno all'aumento degli affitti delle case popolari
Per il salvataggio G. ospedali che erano stati minacciati di chiusura
E la rinuncia a fare dei tagli nel sussidi di occhi e disoccupazione
E commenta il giornalista anche qualcuno con gli occhi chiusi e il naso tappato sentirebbe a questo punto l'odore di una a elezione che stamperà essere e dichiarata
Bene aree rispettato abbastanza i quindici minuti
E ci ha richiamato una visione non abbastanza problematica è complessa e non tra le più ottimistiche sulle possibilità di risolvere questo nodo della spesa pubblica
Carniti a lei
Ma io desidero dire subito
In premessa che concordo con il dottor lievi sull'importanza di questo confronto e quel giudizio che lui ha dato che è pur sempre o rappresenta pur sempre la testimonianza un segno di inciviltà
Mi auguro che questa riserva di civiltà possa essere trasferita magari con minor concorso di critica e di pubblico anche al tavolo dalla trattativa per i rinnovi contrattuali guardi me perché io non sono guardato a Roma
Ma venendo al al tema che è oggetto di questa nostra discussione
Vorrei dire subito che il dibattito sulla spesa pubblica del resto lo confermava l'intervento che ha fatto il professor spente un dibattito eminentemente politico
Più che su alternative tecniche per quanto siano importanti le alternative tecniche ne abbiamo del resto un riflesso nelle discussioni che circondano la formazione del programma il nuovo governo su questo tema specifico
La discussione sullo stato sociale caricata in questa fase
Secondo me di un eccessivo significato ideologico anche se a come dicevo un rilievo politico
La critica lo stato sociale molto condizionata da osservazioni fortemente sbrigative
Mi sembrano molto pertinenti le osservazioni fatte dal professor lo stende
Anche se la spesa pubblica in particolare la spesa sociale non è priva di difetti inconvenienti su alcuni dei quali io mi riservo di tornare nel corso di questo intervento
Ah pur costituito e non va offuscato questo elemento un decisivo fattore di pace sociale e quindi anche di stabilità
Tuttavia abbiamo di fronte il problema concreto che al centro dei lavori delle discussioni questo convegno
Di una allarmante disavanzo
Di un enorme debito pubblico che costituiscono un vincolo se è vero ad ogni intenzione espansiva ed un fattore di aggravamento dall'inflazione
Da qui come dire l'impegno a individuare quali possono essere le vie per il contenimento dalla spesa pubblica obiettivo secondo me molto facile ha enunciato si estremamente difficile da realizzare
Per
Alcune considerazioni di merito ma uno d'ordine generale
Con questa struttura dall'amministrazione pubblica
La spesa pubblica è sostanzialmente incomprimibile
E quanto sia difficile riformare questa Amministrazione pubblica noi ne abbiamo testimonianza anche su un terreno specifico l'esigenza di delegificare il rapporto di lavoro con la realizzazione dalla legge quadro per la quale ci stiamo battendo senza significativi risultati ormai da alcuni anni
Quando si parla di contenimento dalla spesa pubblica sotto accusa viene normalmente posta la spesa per prestazioni sociali in particolare per sanità e previdenza
Per i quali si propongono periodicamente
Tagli indiscriminati
Se qui una prima questione
è possibile far pagare tutti Allo stesso modo anche quando le condizioni sociali di reddito sono così profondamente diverse
Io credo che non ci sia nulla di più iniquo dell'eguaglianza fatta tra diseguali
Ma nel merito per la sanità
La mia opinione non ho purtroppo il tempo a disposizione per illustrare
Con alcune considerazioni più analitiche mi limito quindi a fare dalle dichiarazioni che possono apparire un po'perentorie
La mia opinione è che non spendiamo molto
La percentuale di spesa per la sanità in Italia è e resta tra le più basse in Europa in rapporto al prodotto interno lordo spendiamo male
Sono stati fatti prima alcuni esempi uno lo ha fatto anche l'onorevole Berlinguer credo che l'ha vista potrebbe essere molto più lunga
C'è quindi il problema di come spendiamo questi quattrini più che la quantità dei quattrini
Mobilitati per la previdenza
Vanno certo approntate questioni importanti bisogna rivedere i criteri di integrazione delle pensioni al minimo di erogazione delle pensioni di invalidità
Di condizioni di pensionabili ITA
Per i dipendenti pubblici di duplicazione dei trattamenti
Vanno quindi rimosso
Ragioni di spreco ma soprattutto di diseguaglianza di assurdo privilegio
Bisogna tuttavia sapere che le cause principali di aumento dalla spesa previdenziale stanno altrove anche se queste operazioni bisogna farlo tentare di fare in particolare stanno nella accresciuta dinamica del rapporto occupati pensionati non solo per ragioni demografiche ma anche per le tendenze occupazionali
Stanno nello squilibrio delle gestioni agricole
Su quest'ultimo punto implica un'ovvia considerazione
Sia pure all'interno di un attento rapporto costi-benefici
Della quota di agricoltura che vogliamo conservare
E dei trasferimenti quindi anche a fini previdenziali e non c'è niente di scandaloso
Che debbono essere fatti a sostegno delle produzioni agricole nel caso in cui le intendessimo con conservati
Senza oscurare il rilievo il peso delle scelte che devono essere compiute in questo campo la spesa sociale resta il fatto tuttavia
Che le spesse per prestazioni sociali nel loro insieme non costituiscono certo la causa della ingovernabilità della spesa pubblica
L'incidenza delle prestazioni sociali sul totale della spesa corrente
è scesa dal settantasette all'ottantuno
Dal trentotto virgola nove per cento al trentasei virgola sette per cento
Mentre fortemente aumentati sono nel frattempo i trasferimenti di fondi pubblici all'impresa
Mi duole contraddire il dottor Marzotto dal quale ho letto la relazione non avendo l'ha potuto ascoltare
Ma se si considera sotto questo profilo
Come è necessario oltre che i trasferimenti a carico dello Stato
Anche i trasferimenti a carico degli enti territoriali i trasferimenti dal bilancio dello Stato ad altri enti pubblici per l'istituzione di fondi ad hoc
Si rileverà un forte aumento della percentuale
E quindi dell'incidenza di questi trasferimenti
Del cinquantotto virgola cinque per cento nell'ottanta sul settantanove e dal trentuno virgola sette per cento dell'ottantuno sull'ottanta
Ma anche qui il problema prima ancora che quantitativo e qualitativo
Un programma di riconversione
Così significativo come quello al quale il nostro apparato produttivo è in qualche modo chiamato
Non è possibile senza un adeguato sostegno dalla finanza pubblica
Ciò che sorprende a meno che sorprende me
è l'assoluta assenza in questi trasferimenti di indirizzi concreti di politica industriale e la mancanza di ogni seria finalizzazione in materia di occupazione in materia di ristrutturazione di riconversione
Infine
Tra le cose che sono in aumento c'è la spesa per interessi sul debito pubblico che cresciute normalmente
E ormai a livello della spesa che lo Stato fa per salari e stipendi per i propri dipendenti in sostanza il problema del controllo la spesa pubblica si risolve non con una e si risolve sia con una diversa capacità dallo stato di spendere meglio ma soprattutto io credo con una diversa capacità di farsi pagare da tutti
Il problema dalla riduzione del disavanzo sia o contenendo dal lato delle spese o migliorando le entrate
La mia opinione è che l'accelerazione dell'inflazione
è dovuta più che alla spesa pubblica in quanto tale anche se insisto che va riqualificata
Alla politica tariffaria e soprattutto la politica fiscale
Che sono come è noto una delle tante strade attraverso le quali si pensa di poter ridurre o di dover ridurre il salario reale
L'aumento delle imposte indirette delle tariffe che ha sollevato non pochi brividi di entusiasmo
Perché si sarebbe finalmente abbandonata la prassi di tenerle il ragionevolmente basse per malintesa socialità sono alla base dalla recente impennata inflazionistica prendiamo il caso delle tariffe
L'aumento del dieci per cento delle tariffe comporta una maggiore entrata complessiva per lo Stato e per le sue aziende di mille cinquecento miliardi
Ma anche un aumento dell'un per cento dell'inflazione
Quindi un aumento degli interessi sul debito pubblico pari a mille miliardi di lire cui vanno aggiunte le clausole di revisione prezzi negli appalti e i maggiori oneri stipendi da parte dello Stato il regional il risultato finale
è che c'è un aumento del disavanzo di trecento miliardi e un aumento dell'inflazione dell'un per cento in più per sopra mercato il problema delle tariffe esiste io non lo voglio affatto minimizzare perché ha ragione Reviglio nelle considerazioni che faceva
Una politica tariffaria ma l'accorta comporta una distorta allocazione delle risorse anche una deresponsabilizzazione in manager nella gestione le aziende nel perseguimento di risulta di produttività che pure sono possibili
Ma vanno valutati i modi i tempi i criteri nel fare queste operazioni se no il risultato è
In netta contraddizione con gli obiettivi che si vogliono perseguire la riduzione del disavanzo del settore pubblico più che per questa strada passa quindi per le due vie accettabile dal senso comune e dalla ragione economica
La qualificazione dalla spesa pubblica ed una lotta seria risoluta all'evasione e all'erosione fiscale
La politica fiscale la vera grande questione morale del Paese non solo in rapporto ai livelli scandalosi di evasione
Coloro cioè che si sottraggono al fisco perché violano le leggi ma non meno per coloro che pagano che non pagano o pagano cifre irrisorie perché la legge glielo consente esenzioni agevolazioni regimi porta ettari
Previsti per commercianti artigiani professionisti sono inaccettabili in principio ma diventano intollerabili quando ai salari dalla pensioni si applica un fisco di rapine
Per concludere resto convinto che il vero problema nella coscienza della gente
Non è l'esigenza dei sacrifici anche se naturalmente ciascuno è più favorevole ai sacrifici che devono fare gli altri
Ma il vero problema è della equità nella distribuzione dei sacrifici
Che è condizione di credibilità di sopportabilità di ogni politica di aggiustamento
La politica dei tagli indiscriminati della stretta recessiva che uccide l'economia è inaccettabile perché non porta fuori dalla crisi
Le misure di rigore non possono essere disgiunte
Dalle necessarie modifiche alla struttura ma sotto questo profilo anche sì al futuro si dovrebbe sempre guardare con ottimismo
Io dico concludendo che
A me pare in ogni caso lo è per me difficile essere ottimista con riferimento all'esigenza di modifiche strutturali che stanno alla base di ogni seria politica di intervento nel governo dalla spesa pubblica sia dal lato delle uscite che dall'entrata
In un paese dove i governi durano in carica otto mesi e le campagne elettorali durano tre anni a me pare francamente molto difficile fare delle politiche strutturali
Grazie dottor Carniti e da un'angolazione diversa non dell'accademico ma dall'angolazione del sindacalista mi pare abbiamo sentito una serie di riserva di e di qualificazioni che mi sembra sia un termine che può voler dire riduzioni viste è un po'perché qualificazione della spesa pubblica che lei ha usato che tutti hanno usato qui è un termine che io non amo molto perché non so bene cosa voglia dire dottor Romiti
Dottor levi lei e il moderatore io non voglio uscire fuori tema però mi deve consentire all'inizio dato che c'è stato stamane l'intervento dell'onorevole Berlinguer che ha parlato nel suo intervento al lungo del problema che l'oggetto di questo convegno ma anche citato con molta evidenza alcuni punti che in questo momento dividono
Le imprese dai sindacati
Io ho molto rispetto per l'uomo politico Berlinguer
Credo che rispetto ne abbiamo tutti coloro che stamattina lo hanno ascoltato e il silenzio con cui lo hanno ascoltato dalle la riprova
Ma questo rispetto però nella mia memoria non mi fa dimenticare il ricordo dell'onorevole Berlinguer di un giorno di ottobre del mille novecentottanta
Era un giorno era a Torino ed era un giorno abbastanza brutto
L'onorevole Berlinguer a Torino propugnò l'occupazione delle fabbriche
Sostenne che la tesi che sosteneva la Fia atte era solamente anti operaia
Dimentico la crisi che nel mondo occhi impegnava a tutto il settore tutta l'industria automobilistica dimenticò le cause di fondo che avevano provocato quella quella crisi
E quel giorno di fronte a fabbriche che probabilmente l'onorevole Berlinguer non aveva mai avuto la ventura di visitare egli ne propugnò l'occupazione
Bene questo ritardo
Pur con tutto il rispetto per l'uomo politico questo ricordo è difficile da cancellare
Dice l'onorevole Berlinguer c'è oggi da parte di alcuni esponenti della Confindustria da alcuni esponenti dell'imprenditoria italiana c'è forse una forma di accanimento per cercare di distruggere il sindacato
Io non so se fra questi esponenti uscita anche me ma siccome in questo periodo su questo argomento sono molto citato
Il moderatore mi permetterà brevemente di leggere qualche riga di un documento dice questo documento
Ogni richiesta precisa di dati numero di consigli di fabbrica percentuali dei partecipanti
Viene accolta come prova di preconcetta ostilità nei confronti dei nuovi organismi come se ogni istituzione democratica possa essere senta in partenza da ogni controllo e il sindacato non possa essere criticato come si possono e debbono criticare i partiti
Dice ancora questo documento
Il sindacato ha commesso l'errore di parlare un linguaggio ambigue cifrato diplomatico e circospetto per mantenere in equilibrio la precaria unità sindacale
Senza affrontare apertamente le diversità delle posizioni in un gioco di crescente demagogia e di scavalcamento a sinistra
Ma una discussione condotta secondo questi metodi ambigui e diplomatici propri di quel verticismo che a parole si vorrebbe condannare
Non permette dire agli operai la verità tutta la verità e quindi di riuscire a conquistare anche attraverso una dura battaglia ideale il consenso di una coscienza di classe pienamente illuminata
Il documento è di Giorgio Amendola e porta la data del nove novembre settanta
Noi onorevole Berlinguer
Non proponiamo una riduzione del salario reale dei lavoratori ieri Mandelli lo ha detto qui apertamente
La rottura o come si dice in gergo diplomatico l'interruzione delle trattative verte solo su un punto
Sul fatto che il sindacato Desy intera di fatto aumentare il potere reale il salario reale dei lavoratori
E non che questo non sia una una tesi lamentare il sa lavoratori che sia evidentemente lontana da i pensieri degli imprenditori ma non è possibile oggi in questo momento
Non è possibile nella visione e nella situazione economica nazionale e internazionale il punto di rottura è solo questo
E la cosa che mi ha fatto sorpresa stamattina dalle parole dell'onorevole Berlinguer quanto sosteneva che da parte nostra si vuole di fatto ridurre il salario reale
Il fatto che egli non abbia detto una parola Perkin di salario non vive non averli fa una parola per i disoccupati non abbia fatto una parola sulle ineguaglianze il fabbricato
Non abbia detto una parola sul fatto che il merito i criteri della professionalità e altre cose impongono una revisione nella misura e nella struttura del salario su molte altre cose
Noi ci troviamo d'accordo con lei onorevole Berlinguer di quelle che ha dette ma bisogna esaminare questi problemi
Scrivi e tolti da ogni preconcetto o d'ogni idea di fondo che possa farsi deviare da queste cose questo volevo dire in apertura anche mi scuso ancora con voi e con il nostro moderatore se sono uscito un po'fuori dal tema del convegno
Nefasta che lei preferisca a me basta che rispetti i tempi non nei termini temi non è uscito fuori mi sembra tutt'al più l'onorevole Berlinguer potrà essere cooptato nella tavola rotonda
Fino a ieri ero convinto che all'origine della crisi della finanza pubblica vi fosse un livello di prestazione da a raramente un attimo
Perché è già accaduto è già accaduto prima con l'onorevole Berlinguer di distrarre un oratore sta accadendo con l'onorevole De Mita
Adesso però pregherei anche i fotografi di essere cortesi nell'avranno tempo dopo perché poi parlerà perché rende impossibile altrimenti la continuazione del dibattito signorina lei è stata così brava prima dall'esempio di allontanarsi continui ad essere così cortese e
Allora grazie grazie grazie grazie dottor Romiti può riprendere
Dicevo che fino a ieri ero convinto che all'origine della crisi della finanza pubblica vi fosse un livello di prestazioni e l'abbiamo sentito stamattina superiore alla capacità e o alla volontà del paese di pagarle
Di conseguenza mi sembrava anche le ovvie alternative alla soluzione della crisi fiscale di questo Stato IMI fossero praticamente due
O un aumento delle imposte per riequilibrare il gettito con le spese oppure una riduzione delle erogazioni per riequilibrare le estese con il gettito
Ma ieri il professor Cassese ha dato concretezza ha un timore che io da tempo nutrivo ma che non osava esprimere prima ancora a me che non agli altri
E cioè che all'origine della crisi italiana e la crisi della finanza pubblica italiana vi sia qualcosa di ben diverso dalle distorsioni provocati dal Welfare State
Del resto
Ma chi l'ha visto in Italia il Welfare State
Io non so se se ne sono accorti qualcuno se ne sono accorti gli operai se se ne sono accorti in il in Italia indiscriminatamente coloro ai quali il Welfare State che doveva essere applicato
Il referto i servizi sanitari in Italia non funzionano i trasporti collettivi sono insufficienti Carniti aggeggio ai disoccupati questo Welfare State da ottocento lire al giorno di indennizzo
No non è un problema ma parlo parlo di che se questo può Camanzi Welfare State
Lo stato del del benessere in Italia assomiglia piuttosto a qualche altra cosa a uno Stato del Bengodi ma per pochi
Per i furbi per i clienti di questa o di quella consorteria di maggioranza o di opposizione e non certo per l'insieme della collettività nazionale
Ma allora allora qual è l'origine di questa crisi ebbene l'origine di questa crisi e diciamolo crudelmente l'origine di questa crisi è il caos
L'attività amministrativa procede senza obiettivi mentre la gestione delle risorse procede senza vincoli un tempo un liberale nel primo dopoguerra nel nel negli anni del del del del della prima e dopo del dopo guerra mondiale diceva occhi chiusi e botte da orbi e ancora oggi si può dire che forse siamo allo stesso punto di allora
Ci sono leggi che sottraggono il controllo della spesa ad ogni giudizio politico
Leggi che rimandano Appiani che non sono stati mai approvati e se ne potrebbero citare a decine
Leggi che prevedono meccanismi di controllo ma che poi non li definiscono
Leggi che definiscono i modi per svuotare di contenuto i meccanismi di controllo
Se questa è la situazione mi chiedo a cosa servano le terapie d'urto
Forse ad aggiungere confusione al caos
Per discutere dei rimedi occorre prima di tutto avere chiare in mente le cause dei mali
Perché il caos e la dominante delle attività legislative amministrativa di questo Paese
Non certo perché i nostri politici sono peggiori di quelli degli altri Paesi anzi li avete sentiti ieri li avete sentiti stamane li sentirete fra poco
In Italia abbiamo probabilmente i migliori politici del mondo
Abilissimi nell'interpretare
Abilissimi nel prevenire abilissimi nel neutralizzare le mosse dell'avversario ma qual è il problema
Il problema è che se l'avversario è un altro politico e lo è si creano delle situazioni paradossali di stallo di permanente è attesa del prossime elezioni
Basta vedere come è stata gestita la riforma della finanza pubblica
C'erano idea furba della maggioranza l'idea che centralizzando la raccolta ci riuscissero a controllare gli enti decentrati dispensa che potevano finire in mano all'avversario all'avversario politico
E questo ha creato una situazione che unica in tutti i Paesi del mondo
Una situazione dove il Governo cioè la maggioranza o fa pagare le tasse e quindi si assume l'impopolarità e l'opposizione che gode i benefici dell'aumento della spesa pubblica
Il caos ha origini profonde nell'assetto istituzionale e nel modo in cui viene governato questo Paese
L'instabilità delle coalizioni rende necessario e l'abbiamo sentito stamattina anche dall'onorevole Berlinguer l'allargamento della base di consenso su cui si fonda l'esercizio del potere
Per assicurare questo allargamento è necessario scusate il verbo comperare il consenso attraverso la spesa pubblica
Ma l'acquisto del consenso viene fatto all'ingrosso senza discriminazioni di necessità o di merito tra Celti gruppi o categorie
Si arriva così e questo è l'ideale di qualche parte della classe politica si arriva così all'unanimismo
Ma le umanismo come regola decisionale non solo annulla l'efficienza delle decisioni provoca anche il dissesto della finanza pubblica
Per risanare la finanza pubblica occorre quindi ritornare a una democrazia maggioritaria
Perché se per assicurare la convenienza civile in un Paese occorre che tutto il Paese sia d'accordo sulle regole del gioco per prendere delle decisioni basta che ci sia d'accordo il cinquantuno per cento
La dura realtà del governo e che bisogna saper scegliere e scegliendo si scontenta qualcuno
In Italia si è sempre nascosti sia sempre nascosti dietro l'alibi della mancanza di programmazione la verità è un'altra la verità è che la classe politica non sa programmare perché non vuole scegliere
La razionalità di Ugo la Malfa lo cito ancora una volta lei mi sta mattina ricordato si è infranta contro la vischiosità di una classe politica che ha dato notevole dimostrazione negli anni passati di saper programmare forse soltanto la propria sopravvivenza
Con la continua espansione dei deficit di bilancio la classe politica italiana si era illusa di aver trovato una via di uscita alla triste necessità di essere anche impopolare
Ma l'illusione che nessuno pagasse per il deficit e durata anche troppo a lungo adesso gli eventi si sono incaricati di presentare il conto
Si sente dire che per arginare il disavanzo e necessaria agire dal lato delle entrate aumentandola
Nel nostro Paese infatti oramai esiste come è stato spiegato anche ieri tutta una retorica sulla sacralità dei diritti acquisiti che impedisce di tagliare la spesa
Sinceramente ritengo che il ricorso a nuove o più gravose imposte abbia dei grossi limiti è posta in certi casi produrre dei risultati paradossali e cioè un aumento del disavanzo stesso
è molto probabile infatti che dati i criteri che presiedono alla gestione della spesa pubblica l'operatore pubblico che abbia maggiori disponibilità finanziarie lei utilizzi per il Finzi al finanziamento di nuove esperienze
Piuttosto che per riequilibrare il bilancio allora forse è meglio seguire un'altra strada quella di acquistare la crescita spontanea del gettito e in questo modo forzatamente il riequilibrio del bilancio dovrà avvenire attraverso la riduzione delle spese informo insomma
Forse se avranno meno soldi a disposizione i politici spenderanno meno
E il modo per tagliare un po'i fondi a disposizione è innanzitutto quello di eliminare definitivamente il drenaggio fiscale sui redditi da lavoro dipendente non la voglio portarvi il mestiere Carmina d'altra parte d'altra parte non occorre eccessiva sensibilità politica per capire che i ceti produttivi italiani sono al limite della sopportabilità
In questo modo si può forse arrivare gradualmente verso un progressivo riequilibrio della finanza pubblica
Ma quel che più conta il re quindi Bri avverrà con un volume minore e non maggiore di risorse finanziarie Intermediate dallo Stato
E vorrei qui sgombrare subito il campo da qualche equivoco e cioè che non voglio sostenere con questo che l'obiettivo di un aumento delle entrate non mai non vada comunque perseguito
Anche sul lato delle entrate come sul lato delle spese è però necessario fare distinzioni
Se l'aumento delle entrate avviene riducendo l'aria di evasione sull'Iva e più in generale tutta l'aria di evasione collegata al lavoro nero e quindi che interessa anche il sindacato questo momento è sacrosanto
Se l'aumento delle entrate avviene tramite ulteriori inasprimenti e penalizzazioni a carico dei redditi da lavoro dipendente questo aumento è deleterio
Non penso di esagerare se affermo che oggi esiste in Italia un preciso e forte limite sociale politico ed economico ad ulteriori aumenti dell'imposizione diretta sull'redditi da lavoro dipendente
Se non si possano aumentare le entrate bisogna ridurre le spese e in primo luogo i trasferimenti da parte che tanta parte hanno avuto nel far nel favorire l'espansione incontrollata della spesa pubblica
L'aumento dei trasferimenti significa che una quota sempre maggiore delle risorse nazionali viene allocata sulla base di logiche diverse da quelle di mercato
In parte questo è giustificato vi sono delle ragioni di equità e di solidarietà che impongono di distribuire risorse al di fuori dei meccanismi di mercato
Ma nel passato è stata giustificata sulla base del principio di solidarietà
Ogni assalto alla finanza pubblica portato da mille corporazioni di interessi particolari di questo Paese e di cui anche noi non siamo immuni da corte
Il principio di solidarietà ha mascherato la prevaricazione della corporazione più forte su quella più debole ed il sacrificio dell'interesse collettivo a favore dell'egoismo di gruppo
Sembra incredibile
Sembra incredibile che oggi si debba invocare il mercato per tutelare gli interessi collettivi contro gli interessi privati ma purtroppo si deve constatare che il beneficio collettivo dell'espansione dei trasferimenti pubblici è minimo
Ieri un sindacalista benvenuto
Ha ci ha detto che questo ricorrere al mercato sarebbe neo anarchismo
Rivendicare il ruolo il mercato come strumento di allocazione delle risorse
Piuttosto che i maneggi di questa o di quella classe politica e invece è l'unico modo per ripristinare la giustizia e l'equità in un contesto dove domina l'abuso e la prevaricazione del più debole
Oltre che più equa la scelta del mercato e anche più economica
A questo proposito mi limiterò a ricordare una nuova regola ma non la regola del due sembrano tornare alle elementari mai i problemi di fondo sono sempre hanno sempre soluzioni semplici
La regola del due scoperta dallo stand Ford Research Institute
Questa regola vuole che i servizi gestiti dallo Stato postino il doppio dei servizi forniti da imprese private in pari condizioni
è una regola che sembra abbia scoperto recentemente anche l'onorevole De Mita
Ce l'ha proposto alcuni giorni or sono in un'intervista molto bella molto interessante anche se quest'intervista anche se questa versione ce la dà in una questa regola ce la danno una versione casareccia all'italiana mangia pasta ma già basta
Alcuni Paesi
Un minuto alcuni Paesi manuale ed anche un minuto di più per l'invasione di campo dello nobile Cooper o no per le invasioni di campo dell'onorevole De Mita ma non molto
Alcuni Paesi si sono già mossi sulla base di questa consapevolezza
E cresce da parte di domanda pubblica gestita dal privato e molti servizi pubblici vengono gestiti da privati pochi mesi fa ve lo racconto
L'Inghilterra abolito il servizio telegrafico pubblico in Inghilterra non si fanno più telegrammi che era avvenuto
Era venuto che un'indagine sull'utilizzo del telegrafo aveva mostrato che oltre il novanta per cento dei telegrammi serviva ad esprimere felicitazioni o auguri
Il contribuente pagava il modo salato un servizio che non aveva quindi alcuna utilità sociale
Mi rendo quindi conto e arrivo alla conclusione
Che per impostare il programma di risanamento della finanza pubblica sul dei principi che ho descritto e cioè un aumento di funzionalità del processo decisionale
E una revisione e riduzione delle spese comporta tempi lunghi mentre la situazione italiana è una situazione di emergenza
Attenzione però ai facili entusiasmi per le terapie rapide e semplici l'inflazione negli Stati Uniti non è stata ridotta da una terapia d'urto ma con una cura intensiva e dolorosa durata tre anni
Dobbiamo quindi aver il coraggio di parlare a noi stessi al Paese con estrema chiarezza la cosiddetta terapia d'urto italiana non si può esaurire in pochi mesi
Difatti dopo tre anni negli Stati Uniti si è convinti che non è ancora giunto il momento di abbassare la guardia anche in Italia l'emergenza riguarda in primo luogo l'inflazione che è causa e conseguenza allo stesso tempo del dissesto della finanza pubblica
Ma per parla di portare avanti la battaglia contro l'inflazione purtroppo e non me ne voglia qui il simpatico e valido ministro La Malfa purtroppo non basta stabilire dei tetti
In Italia sopra i tetti tutti vogliono costruire l'attico e molti si riesca
Per combattere l'inflazione bisogna prendersi il rischio di governare come imprenditori cerchiamo di governare le nostre imprese anche con provvedimenti dolorosi non so se questo ci rende più impopolari
Talvolta anzi ho il sospetto che ci abbia reso meno impopolari
I politici dovrebbero anche sin cominciare a domandarsi
Se l'opinione pubblica italiana non sia diventata così adulta da considerare la prospettiva di una seria ed equa politica di sacrifici come finalmente qualcosa di positivo che viene dalla classe politica
Ora la parola all'onorevole ministro del Bilancio la classe politica il governo sono stati chiamati in causa ripetutamente quindi la materia per rispondere ampia e ricca non tolgo altro tempo con la speranza se Giorgio Gore la Malfa vorrà contenersi nei diciassette diciotto minuti
Degli altri viene la speranza che non ci siano altre invasioni di campo di avere ancora un cinque sei minuti alla fine per qualche rapida battuta conclusiva
Da Gionata
Tema che
Anche se noi vorremmo anche sapere come va a Roma e
Tema che la Confindustria proposto
Prima della finanza pubblica
E della sua condizione del modo di farvi fronte
Uno stato per bene l'esperienza di governo che si è concluso
E per me è iniziata nell'aprile del mille novecentottanta
Una preoccupazione
Per buona parte di questo tempo angosciosa
E spiego perché
Uso questo
L'espressione
Perché da un lato
Io condivido
Profondamente
Il senso di antipatia
Che c'è nelle parole anche un poco sferzanti
Di Romiti ma che rappresentano lo stato d'animo degli imprenditori verso la spesa pubblica
E chi come me e i miei colleghi politici l'hanno alimentato in tutte le maniere in questione
Io condivido la reazione del paese chiamiamolo così
Verso l'impressione
Una classe dirigente
Che ha sprecato
Speso male
Finito per pesare sul sistema direttamente produttivo con i carichi degli oneri dell'improduttività
E insieme la difficoltà di trovare un punto di consenso politico
In questi anni al di là delle dichiarazioni generiche su dove cominciare l'opera di bonifica di disboscamento della
Giungla della spesa pubblica improduttiva
Come costruire un'alleanza politica per farlo
Un'alleanza sociale per farlo
Sapendo che dall'onorevole Berlinguer all'onorevole Zalone nessuno difende la spesa pubblica improduttiva nella difende carnitina lo difende Merloni
Ma sapendo che sono difficili le coalizioni che affrontino cinquantuno per cento novanta per cento che affrontino con serietà questo problema
L'altro aspetto in questa
Che io faccio come conclusione di un esperienza
Questa angoscia che mi ha preso e perché invece
Io ho maturato in questi anni una convinzione profonda
Ed è che dalla crisi del mondo occidentale
Che l'Italia vede più aggravata la crisi della disoccupazione occidentale
Non si esce
Se non attraverso
Il ricorso
Con molta cautela in certi settori che vivono alla spesa pubblica
Che io chiamo per investimenti e non per consumi
Ma lei ne discutiamo posto mi avete invitato
Perché noi siamo davanti noi siamo davanti se guardiamo le condizioni del mondo contemporaneo del
Per l'Inghilterra degli Stati Uniti di Paesi certo
Che si sono condotti meglio di noi
Siamo di fronte a fenomeni di una crisi industriale
Che oggi attraversa il suo terzo anno
E per la quale gli economisti cominciano a parlare del ricordo degli anni Trenta
Do la disoccupazione americana
A undici milioni di lavoratori o la disoccupazione inglese al tredici per cento dalla forza di lavoro
Quando la disoccupazione tedesca
La crisi dell'industria tedesca e delle dimensioni
Noi siamo di fronte a una crisi del sistema
Produttivo dell'Occidente
Che in parte potrà essere superata se
Come capita delle crisi
Dopo un certo periodo ci sarà un rimbalzo diciamo che il Fondo monetario attende ogni sei mesi
Perché vede a un certo punto
Perché per un altro aspetto è una crisi di fondo
Che riguarda quello che lo storico francese gode la chiama
Lo spostamento dell'asse di sviluppo del capitalismo piccoli mondo imprenditoriale consapevole non sempre il mondo politico
Il mondo sindacale Carniti
Lo spostamento dell'asse di sviluppo
Per il capitalismo cioè il fatto che interi settori industriali quelli ad alta intensità di manodopera e quelli ad alta intensità di materie prime trovano collocazione più conveniente
Gli uni nei paesi di materie prime di energia ricchi di cui visto negli altri Paesi
Che possano inalberare lo striscione che mi dicono cioè a Taiwan all'uscita dell'aeroporto dove si dice Benvenuti nel Paese con il più bassi salari debbo questo grande striscione
Il mondo occidentale non è ne porto grave evidentemente
Può potrà contenere il salario la dinamica del salario reale certo non può tornare a creare le condizioni
Di vita
Disperata del del Sud-Est asiatico o dell'America latina
Coordina dobbiamo sapere che che qui c'è uno spostamento dell'asse di sviluppo
Che comporta
Difficoltà per l'occupazione industriale
E per resistere
Per le imprese che non che non si mettono alla testa di questa migrazione e per fortuna
Di imprenditori che stanno qui ce ne sono molti
E si vedono
Le imprese che vogliono stare qui intendendosi per cui l'Italia
La Francia la Germania l'Inghilterra
Queste imprese hanno bisogno di investire in tecnologia che tolgono la mano d'opera espellono
Non dico al ritmo con cui è stata espulsa la manodopera dell'agricoltura nel pieno dello sviluppo industriale del mondo occidentale ma cento con dimensioni e la perdita quando entrerà l'automazione degli uffici il mondo impiegatizio
Nelle nelle imprese
Avrà un'altra
Un taglio forte come ci al mondo operaio
D'altra parte se ne vogliamo salvare il patrimonio industriale del mondo occidentale che è la base della sua vita democratica
Non possiamo opporci Cetto la polemica per mentire col mondo sindacale io parlo poi del mio partito colture le mie responsabilità
Perché aveva visto con ritardo questi processi avere pensato che il salario reale potesse crescere liberamente che il resto si dovesse aggiustare alla dinamica salario reale ha accelerato questi processi
Ha sfasciato impresa che magari sono risorse risolte
E gli altri climi e in altri ambienti o comunque ha accelerato un processo
Come lo accelererebbe la riduzione degli orari di lavoro a parità di salario mensile o settimanale che sarebbe
Problema drammatico di scrive spostamento dell'asse
Di sviluppo del capitalismo
E quella parte di capitalismo che vogliamo mantenere come dobbiamo per difendere la democrazia di questi Paesi nel mondo occidentale lo difende lo potrà fare riducendo fortemente l'occupazione
Allora noi non siamo in una situazione nella quale congiunturale nella quale quando verrà la ripresa speriamo che venga che il protezionismo nulla impedisca e così via
Noi avremo anche la piena occupazione non l'avremo la piena occupazione
Avremo la ripresa come abbiamo l'altra produzione agricola ma non abbiamo la prova lo l'occupazione agricola
Così avremo l'alta produzione industriale io me lo auguro al più presto non avremo la piena occupazione dei lavoratori che sono usciti dalla figlia
Con le difficoltà e il coraggio la FIAT ha avuto in cui in quel momento di uno scontro politico e sociale quei lavoratori una parte non rientrano la Fia
Se la FIAT va bene no vincono credo del resto perché
Per questo allora il problema è e in una condizione di questo genere
La domanda è come assicurano questi Paesi
Questi Paesi al mondo occidentale come assicurano la piena occupazione
Naturalmente chi glielo dice dove Momentary agli impieghi pubblici no
E vediamo venderemo gli impieghi pubblici noi aumenteremo
Il disavanzo i fabbisogni del settore pubblico che lo potremo finanziare o con le imposte che scoraggiano l'intraprendente
Occorre disavanzo che fa l'inflazione che scoraggia di intraprendere quindi noi non potremmo compensare
A disoccupazione che c'è nella realtà del mondo occidentale attraverso per questo aveva abbiamo bisogno
Una spesa per investimenti del settore pubblico
E rimane il punto centrale
Perché noi siamo in condizioni difficili da fare
Va be'per l'accumulazione di spesa pubblica improduttiva che è venuta in venti anni
E qui c'è un punto politico che io desidero fare con chiarezza
Non è esatto a mio avviso ne sarebbe un'impostazione corretta
Il dire che negli anni Cinquanta e Sessanta quando il mondo occidentale cresceva rapidamente
Si poteva permettersi una spesa pubblica per servizi sociali che crescesse rapidamente
E che oggi invece che le condizioni internazionali sono meno favorevoli dobbiamo essere rigorosi sulla finanza pubblica non è esatto
Perché le difficoltà del sistema produttivo di oggi sono il figlio
Di quelle concezioni
Pare aquile fiale dei quali parlava sterile che negli anni cinquanta e sessanta sono state copertura di un sistema di potere politico come ha detto con chiarezza convinti avendo perfettamente ragione
Cioè non è vero che negli anni cinquanta e sessanta era lecito spendere e spandere negli anni ottanta non sia lecito
Non era lecito negli anni cinquanta e sessanta non lo è oggi a maggior ragione ma le crisi della nostra società oggi sono figlie
Della troppo tarda maturazione della coscienza nel mondo politico nel mondo sociale del nostro Paese che è una cosa che la spesa pubblica che sostiene un processo di sviluppo una cosa è la spesa pubblica che si alimenta invece
Denso Stevanin sviluppo e lo vende e si para fittizia rispetto a questo sistema e lo vende
Debole rispetto alle condizioni della lotta internazionale questo è un punto politico
Io pongo però negli ultimi due minuti a parlare
Per le più gli sviluppi della situazione politica più recente a questo punto importante rispetto alle recenti posizioni del partito di maggioranza apprese io considero di grande importanza sui temi della finanza pubblica del rigore
Il punto è che essi rappresentano una svolta
Non rappresenta il naturale
Adeguamento a una situazione che dieci o venti anni fa consentiva altre impostazioni e che oggi ne richiede della rappresentano una svolta come tale io la considero positiva ma una svolta autocritica
E di revisione di posizione che solo parte essenziale della crisi del nostro paese in questo momento
Seconda considerazione
Quale spesa pubblica mi son detto in questi anni di investimento
Ho detto due tipi di investimenti servono se vogliamo dava un contributo alle condizioni dell'occupazione due tipi di investimento
Gli investimenti da diretti dello Stato in alcuni settori
Energia
Telecomunicazioni
Trasporti
Comunicazioni in genere
Ricerca scientifica e formazione professionale mi pare
Cioè
Investimenti e in parte possono avere effetti diretti sull'occupazione perché assieme attiviamo mille miliardi di commesse dell'ENEL per fare le centrali nucleari
Creiamo anche occupazione e soprattutto lavoro industriale che è uno degli aspetti importanti dalla spesa pubblica quando è ben fatto
La spesa pubblica americana per le ricerche spaziali è più importante della spesa pubblica italiana anche se in deficit l'una e l'altra perché quella attiva lavoro industriale quindi un aumento della produttività generale del sistema la nostra trasferisce risorse
Nelle mani dei cittadini o di gruppi che magari soddisfano i loro consumi con le importazioni o senza mettere in movimento a processi di sviluppo nuovo o importate quindi spesa pubblica d'investimenti nell'energia nelle telecomunicazioni
Nei sistemi che possono creare ove creare
Quelle condizioni ambientali più favorevoli che possono rallentare o impedire il trasferimento dell'asse di sviluppo del capitalismo come Cocchiaro chiamato all'inizio del mio intervento
Certo non possiamo creare le condizione di salario di Taiwan
Però è difficile
Che Taiwan possa creare le condizioni dell'università americana o delle tecnologie americane e sarebbe difficile per Taiwan se noi avessimo una spesa seria nel campo dell'istruzione della scuola e dell'università competere attraverso salari bassi a una col sistema che avesse servizi Ferri tra sport trasporti seri comunicazioni sui depositi
La seconda un certo sostegno all'impresa
Investire per sostenere le imprese io per esempio
Considero importante che nell'esperienza di questi sei mesi di cui si parla poco
Una quota del fondo per investimenti occupazione sia stata viva negativa sugli investimenti delle imprese
E mi dice la Confindustria ha avuto effetto positivo nel rallentare la crisi del settore delle macchine utensili questi sono soldi di investimento
Dello Stato sono soldi pubblici raccolti in deficit e tuttavia hanno un coefficiente di difesa del lavoro industriale che considero di grande è importante quindi queste due cose
Cercando di tagliare su tutto il resto
Cercando cioè di grattare il le fondamenti per fare questo
Nel taglio della spesa corrente della sanità della previdenza perché non c'è spazio per una cosa o per l'altra Chernin anche se esistono sprechi spazi di spreco in cui si può incidere ma il volume complessivo di questa spesa che non possiamo sopportare aggiungo vado verso la conclusione aggiungo
Tuttavia quali investimenti
Quale investire
Perché io sono arrivata alla conclusione paradossale per certi aspetti in questi due anni che si annida
Più improduttività nel quello che chiamiamo gli investimenti pubblici del nostro Paese e non parlo delle imprese a partecipazione statale che ormai invece le quali non si parla più perché
Sembra che sulla base di qualche dichiarazione siano diventate
Il campo e le l'espansione del settore del rigore del nostro Paese lo vedremo nei risultati ma specificamente le
Parlo dell'investimento in quanto tale gli ho dato due esempi
Ho fatto fare uno studio sul sistema dei porti e sui programmi portuali del Mezzogiorno
Diamo il risultato
Sono in corso programmi di espansione in trentuno porti del Mezzogiorno di cui pare stiamo in seconda categoria non so come seconda categoria
Non esiste un piano portuale
Ciascuna comune che ha un porto immette il porto nel piano regolatore poiché del finanziamento alla Regione o alla Cassa per il Mezzogiorno ai lavori pubblici e lo ottiene con i ritardi delle intese eccetera fatto scrive
Che ne trentuno botti del Mezzogiorno sono in corso ampliamenti che porteranno la capacità chiamiamolo portuale nell'arco di quattro sei anni a centottanta milioni di tonnellate di capacità
Tenete presente che nell'ottantuno essi hanno movimentato quaranta milioni di tonnellate di capacità e che centottanta milioni di tonnellate sono la capacità italiana
Cioè il movimento italiano del quindi fra sei anni possiamo concentrare il traffico non a Genova non a Livorno non a Venezia lo posso concentrarmi trentuno poco del Mezzogiorno
Se poi aspettiamo dieci anni i programmi con lungo termine
Arriviamo a duecentoventicinque milioni di tonnellate di capacità protorace possiamo chiudere a Marsiglia o per lo meno avviarci alla chiusura della
Io ho detto Stra spesa complessiva di questi programmi saranno meno di venti mila miliardi fatti i conti
E ha risposto qualche collega dice ma non sono ancora stati stanziati
E noi vogliamo piangere come spesso capita sull'atteggiamento Sato evidentemente
Per poi dire che bisognava che ci fosse qualche altro che non lo facesse non sono state ancora stanziati per quello vale la pena di parlarne credo
Ebbene questi porti ci sono casi io li faccio perché così perdo i pochi voti repubblicani come Blair
Il porto canale di Cagliari
Ha movimentato tre milioni di tonnellate nell'ottantuno ha in programma quarantacinque milioni di tonnellate
E ci arriverà
Paghiamo estera servizio del grande sviluppo chimico della Sardegna
E io mi auguro che ci sia però lo Stato mantiene gli impianti e lavoratori in cassa integrazione dell'impiego di governo
A Sibari
Continua la costruzione del porto che si in sabbia perché costruito sul fondale sabbioso come fanno non sono cose da ridere perché io le ho viste per tre anni
E nella maggior parte dei casi le ho denunciate ma non le ha fermate questo sia chiaro
Male perché non ci sono riuscito non perché non le abbia voluto inviare
Il vanto di Sibari serviva la lì chimica del signor Corsini il quale gode ciò che ha guadagnato lecitamente suppongo
Non so se in Sudamerica o altrove valido chimiche chiusa ipotesi dove si continua come Gioia Tauro così più
Quella non è spesa di investimenti secondo i meriti
Ci vuole qualcuno che la controlli ci vuole criteri rigorosissimi di valutazione bisogna andare a guardare dentro questi
Sul sì io
Fondo Investimenti ha cercato di introdurre ho fatto il nucleo di valutazione il Parlamento l'ha approvato
Le richieste erano di quattordici mila miliardi ne avevamo ottocentosettanta dagli stub
Ho detto usiamo sistemi obiettivi al calcolatore
Un mio collega adesso ormai non posso che essere cacciato dal governo per parlare dei miei colleghi
Ma non dei fatti
Un mio collega ha detto dice così si vuole sostituire il robot alla testa dei politici
Io tra di me pensavo che non è un'operazione del tutto
Voleva dire è un'operazione indolore in molti casi
è questo libri bisogna sostituire non il calcolatore era finito alla testa dei politica sociale no perché se no con questi troppi voti Renault Megane
Resta questa questa tranquillo non succede
Si tratta di dire paese come può esserci si può dare una disciplina maggior allora se questi sono gli investimenti e di questi noi abbiamo bisogno positivamente
Non so se qualche risposta ai problemi della disoccupazione della potremo dare certo se gli investimenti sono è chiaro che le risorse immerse nel mare di Sibari sono inflazione e basta
Non sono altro
Se sono invece di cento Gioia Tauro e così via ma cioè se fa ancora queste interruzioni vuol dire non sei stato capace di spiegarmi affatto in cui l'aveva
Ecco che cari amici questa il il problema
Della spesa pubblica io devo dire che è ancora dove in ordine risponde alla domanda se il governo si fa finito scusa questo può e deve amata insieme ad evitarla sta a mio compito io concludo dicendo
Queste idee
Erano contenute nel cosiddetto piano a medio termine so che ieri la sala tributato grande ovazione al mio amico professor Savona
Ha il merito largo dell'impostazione di quel documento che evidentemente rifletteva anche una cultura acquisita in Banca d'Italia e nel mondo industriale e di cui quindi come esponente del mondo pubblico sono grato agli quel rito in quel documento di salone Emilio
Su un piano a medio termine dicevo tre cose molto semplici primo stabilizzare le entrate fiscali
Perché qui si vanno temporalmente provvedimenti di aumento e diminuzione delle entrate sembriamo pazzi
Secondo ridurre la spesa pubblica corrente cominciando dalla fine talora previdenza eccetera
Terzo fare spese di investimento graduate in sede misurate in questi pochi campi cercando di guardare bene a che cosa servisse Q bene io devo dire che questa esperienza io la consiglio in parte avviata bene nel senso che alcune cose le abbiamo cercate di mettere questi criteri più rigorosi
In parte positiva perché c'è una consapevolezza ampia nel Paese che bisogna bloccare la spesa sociale la spesa improduttiva e così via però sono passati tre anni
Il piano doveva essere in via di finale realizzazione non è neanche incominciato dal punto di vista della prima dei risultati di qualità
Io apprezzo profondamente come ho detto e concludo dico
La posizione la segretario della DC ha espresso nell'intervista a Repubblica e il documento del senatore Fanfani
Se rimane tale perché non si capisce dai giornali io qui non capisco
Debbo però dire che ciò che mi porta molte perplessità che a livello personale sono insuperabili
E ciò che non si è riusciti a fare in tre anni in cui c'era una legislatura davanti
Con due governi a guida democristiana e un governo a guida laica
Si possa fare nell'arco dei prossimi sedici mesi o se sto all'onorevole Martelli vicesegretario del Partito Socialista Italiano trilli
Proprio perché si tratta di un punto serio
Onorevole De Mita potuti lo considero un punto serio importante
Su quelle posizioni repubblicane democristiana che sono state coincidenti in larga parte del dopoguerra sulle grandi questioni della politica estera che sono vitali per il nostro Paese
Ma anche su come dell'economia in qualche caso sono divaricate ma sono vicine proprio per questo io lo considero un programma di governo per una legislatura che nasce e noncuranza pettinatura che finisce non si sa quando
Quattro interventi idiomi numero uno io la Malfa ha detto che non ha quindi sono tre interventi allora venne appunto direi allora tre risposte rapide di un minuto per cioè che c'è qualche punto di particolare impegno protesa stelle
Ma proprio così un minuto
Deprezzare un'osservazione Carniti Ca'però a carattere generale e Carniti accennato all'opportunità di una selettività nella politica socia ora credo che questo sia un problema estremamente credo che sia un problema estremamente spinoso perché la la selettività nella politica sociale va fatta sulla base del reddito parlo sulla base del reddito vuol dire accumulare le aliquote marginali delle imposte sul reddito con i benefici marginali del dei servizi sociali queste già successa è già successo in Svezia dove al già alcuni anni fa il maggiore reddito andava perduto a livello di reddito di lavoro per il novanta per cento attraverso le maggiori imposte o la perdita di benefici sociali
Quindi mi pare una strada estremamente pericolosa sulla quale mettersi anche se a me sono caduti anche il mio amico che ridia più sostiene
Le stesse cose
A Romiti vorrei fare una raccomandazione non dica che non c'è qualche aspetto in Italia perché discorsi di quel tipo c'hanno portato alla riforma sanitaria
Giorni del cattivi giornalisti Giano frastornata per anni vicenda che avevamo la peggiore medicina d'Europa testo era falso è una medicina faccio un sacco di sprechi tipo garantiva le cure a tutti gli italiani
E dopo vorrei sapere se gli italiani si fossero trovati col sistema nazionale dell'inglese dove si fanno delle code di un anno più per un'operazione di ernia un'operazione di appendicite voglio sapere cosa sarebbe successo in Italia
A la Malfa voglio soltanto una cosa anche la disoccupazione degli anni Trenta stremati
Perché la disoccupazione negli anni trenta in una disoccupazione con dei sussidi di disoccupazione di fame
Adesso non li abbiamo ancora i sussidi di disoccupazione di quando trenta però abbiamo anche la cassa integrazione e in altri Paesi c'è molto meglio in Gran Bretagna hanno scoperto adesso che c'hanno la trappola della disoccupazione cioè se uno si impiega guadagna meno che sia disoccupato
Da ultimo da ultimo ancora alla alla mancia perfettamente d'accordo che i guai di adesso sono nati negli anni apparentemente normali anni apparentemente normali dopo in tutti i Paesi industrializzati tentenna dal cinquanta al settanta gli altri il tasso d'inflazione non è stata mai inferiore al due quattro per cento
Chi rispetto alla normalità di prima e la seconda guerra mondiale è un tasso d'inflazione molto elevato
Che è stato sopportato probabilmente soltanto perché sta molto raffinata la tecnica dal controllo monetario
E se se avessimo avuto una tecnica controlla monetari inferiore dei governatori delle banche centrali meno bravi probabilmente la crisi sarebbe arrivata prima e sarebbe stato meglio
Grazie professore spende Pierre Carniti ma rapidamente due osservazioni la prima al dottor Romiti quale dice non vogliamo ridurre il salario reale
Per la verità io chi sono
Tra coloro che seguono anche per ragioni professionali le dichiarazioni posizione la Confindustria vorrei ricordare al dottor Romiti che è una delle parole d'ordine più amate dal automatico da Walter Mandelli è bisogna lavorare di più e pagare di me essere pagati di meno voglio dire che è una posizione che noi contrastiamo ma che poi non mi scandalizza
Naturalmente non l'accettiamo
Quello che a me pare assai più grave non è tanto questo il punto quanto il patto l'impressione è che ha suscitato spero e se le compra Beethoven comportamenti futuri dalla Confindustria
Le bombe l'impressione suscitata dalla sia dalla Confindustria e che ritenga che ci sia aperta o si possono aprire una fase nella quale si può fare a meno la contrattazione io non ho consigli da dare anche perché come è noto problemi ne abbiamo tanti quindi non credo che siamo in condizione di dare consigli agli altri ma francamente sequenze questa a me pare una certa un po'avventuroso
La seconda osservazione in ordine ai problemi della disoccupazione in riferimento le cose dette da Giorgio la Malfa
Vorrei osservare che mi io non sono mai stato lo dico perché ogni tanto nelle sue citazioni Giorgio la Malfa fa qualche errore mi attribuisce
Come dire dichiarazioni che invece non ho il delle quali non ho io la paternità nome sono stato il cognato e la fama simile no no banalmente perché ovviamente delle delle divergenze che ci sono su alcuni punti specifici non sono stato io il coordinatore dello slogan salario variabile indipendente l'ho sempre considerata una sciocchezza così come continua Ciocca il suo contrario
Secondo me non ci sono in economia in politica variabili dipendenti o indipendenti le variabili sono tutti dipendenti indipendenti si tradisce appena e quali in una certa fase storica diventa la variabile obiettivo ed è vero che il movimento sindacale in questo Paese si è posto in un certo periodo la storia
Economica e sociale del Paese il problema di un riequilibrio nella distribuzione del reddito
Obiettivo che io non contraddico in un contesto nemmeno nemmeno a priori
Ma non si può derivare da questa la conclusione che la spesso grado di pericolosità avrebbe la soluzione relativa alla riduzione dagli orari di lavoro voglio osservare e credo che Giorgio la Malfa
Sarà d'accordo su questo che l'aumento dell'occupazione
Legata al rapporto che esiste tra produttività e produzione
Voglio dire che noi ci dobbiamo battere ha detto molte cose che condivido a proposito dalla funzione anche positiva che può assolvere la spesa pubblica ai fini degli investimenti non ci possiamo battere per accrescere gli investimenti
Soprattutto quelli pubblici in questa fase perché nell'ambito l'attuale congiuntura internazionale e alla quale vi delle domande in tema io non credo che ci sia un significativo aumento in queste condizioni degli investimenti privati ma per quanto si possa fare
Per la attraverso la via indicata da Giorgio la Malfa una politica espansiva
Dal punto di vista degli effetti occupazionali bisogna sapere che relativamente poco importa il modesto tasso di espansione che riusciamo acquisire attraverso quella od altre politiche d'investimento
Se la produttività necessaria per conseguire quei risultati
Porta a distruggere più occupazione di quanta l'espansione non è credo in altre parole voglio dire che sia la produttività cresce come sta crescendo nel settore industriale
Più rapidamente dalla produzione la conseguenza è un aumento dalla disoccupazione qualunque discorso che si parli verso su questo piano il secondo me chiunque lo faccia pura propaganda
L'unica alternativa l'unico strumento l'unica proposta sulla quale possiamo lavorare è quella di ridurre gli orari e ripartire riversamenti lavoro certo si tratta in larga misura di una setta alternativa la ripartizione del reddito ripartire lavoro come priorità rispetto alla ripartizione del reddito
La l'unica risposta concreta non propagandistica che si possa dare in questa fase per una e e un contenimento di una disoccupazione agricola dichiararsi l'Arsenal capisco che è un impianto bella ma non è possibile ringrazio la prima cosa che mi sento dire e beh allora e Valeria Ferrante scadenza basta comunque ho finito per il vattene
Questo no io stavo benissimo che aveva fama ma parlando con colleghi capisco la vostra attacca letta ma era molta bella radicata Tamara di Pera Romiti mi raccomando serialità nove no non si accede perché se no abbiamo un'altra invasione dalla prevista la prima risposta è perché ritiene non è che posso fare l'ambasciatore di Mandelli che è ambasciatore di se stesso brevi
Bisogna che voi sindacati ritagliate dalla mente che da parte della Confindustria da parte del mondo imprenditoriale ci sia la voglia della mancanza di contratto noi questo non la vogliamo avere e se no incontrano
Accaniti dovete ricordarvi che è un contratto c'ha due parti e non si può pretendere non si può accusare una parte di non volere la contrattazione solo perché l'altra parte pone delle condizioni che noi dichiariamo essere inaccettabile
La nostra la nostra polemica sulla rappresentatività del sindacato cioè sul fatto che questo sindacato questo quest'anno in per l'indagato rappresenti veramente gli interessi dei lavoratori non è per è per farvi se me lo consente non voglio certamente dare lezione per farli maturare perché ritengo che la lezione
Ritengo che come si è chiusa la vertenza del mille novecentottanta la FIAT non abbia ancora insegnato a questo sindacato che è una cosa sono gli interessi dei lavoratori e i loro desideri è una cosa e che quello che vogliamo certe volte certi esponenti del sindacato
Aumenta l'aumento di produttività che purtroppo ci è dovuto imporre nel senso che non si è potuto mai contrattare col sindacato e che oggi in realtà l'industria italiana serve per combattere la concorrenza straniera serve per rimanere nel mercato serve quindi per mantenere i posti di lavoro se questo aumento di produttività in parte lo ero andiamo con la riduzione del salario caro Carniti fra qualche anno lei sarà il primo ad essere accusato di aver affittato l'economia italiana in una situazione che porterà di nuovo a ulteriore e più grave disoccupato
Volevo finire volevo finire soltanto ringraziando ma credo che questo palo farà meglio di me Lelli ringraziando la Confindustria il presidente Merloni di aver indetto questo convegno credo che se da una una cosa verrà fuori da questo convegno credo che tutti potremmo che tutti potremmo essere soddisfatti e cioè che imprenditori politici sindacalisti ciascuno nella sfera della propria responsabilità riprenda il coraggio di Prato di prendere delle decisioni
Se da questo convegno il coraggio delle decisioni sarà io di nuovo diventato una una guida è un modo di vita credo che questo convegno avrà raggiunto il suo obiettivo e a questo punto così voglio fare un augurio a la Malfa voglio dirvi che mi risulterà difficile capire se il partito repubblicano parteciperà al governo se nel programma di Fanfani non si aggiungeranno il blocco della spesa dei porti
Grazie
Come connesse però
Come sempre accade nei dibattiti si chiudono nel momento in cui si sono veramente scaldati io ringrazio non è il compito mio ringraziare la Confindustria non ho tale autorità ma ho già espresso comunque la mia
Ammirazione in fondo per questo tipo di di riunione di ambiente di di mondo che si esprime io ringrazio più semplicemente i partecipanti al dibattito
E forse ecco in particolar modo dobbiamo credo rendere omaggio a chi non giocava in casa
E e quindi aveva una certa maggiore difficoltà ha ha mantenuto una precisione e urbanità costanti
E abbiamo avuto degli autorevoli ospiti che non giocavano in casa stamattina che sono stati peraltro accolti ascoltati con tutta l'attenzione che richiedevano e meritavano vi ringrazio
La nostra occupazione è finita
Discorso
Ma
Prego Ruggero Poletti di accomodarsi al tavolo
Della presidenza
Nesta Carter
Beh
Penale
Iniziamo
Siamo all'ultima fase dell'ultima colata di questa terza sessione
Parleranno il ministro Capria
Il vice segretario del PS di Ruggero Poletti e l'onorevole Ciriaco De Mita il presidente Merloni concluderà la sessione di vi ringrazio veramente per la vostra attenzione siete un uditorio meraviglioso che nonna la possibilità di intervenire e forse ne al presidente grazie
La parola a ministro caffè
Sì
Il ministero Capria chiaramente rappresenta il PSI e a delegata dal sei al dal segretario Craxi di via presentarlo
Precisazione del Presidente
Mi risparmia
La rassegna delle ragioni dalla mia presenza e dall'assenza dal segretario del partito dal quale sono il primo io a rammaricarmi
Ma tenuto a Roma da impegni sin troppo evidente
La diagnosi sui mali di fondo dalla struttura
Economica e sociale nei Paesi dell'Occidente industrializzato
E in Italia dopo il decennio degli anni settanta emerge con sufficiente chiarezza
Dalle analisi dalla letteratura
E in virtù anche dall'andamento di questa discussione
Sulla base di valutazioni che possono essere assunti come un dato comune
Le formule crisi dello Stato da Albanese
O crisi dallo Stato fiscale indicano efficacemente gli aspetti cruciali e cioè i ridotti margini quantitativi dello sviluppo che restringono le possibilità di ogni manovra pure possibile
La crescente difficoltà nell'offerta in condizioni efficienti di servizi interventi e prestazione di politica sociale
La dilatazione e la differenziazione crescente delle domande e delle aspettative diffuse nei paesi occidentali nella fase di transizione dalle società industriali alle società postindustriale
è evidente che questi aspetti a Generali assumono una loro peculiarità e loro tratti particolari in Italia
La connotazione assistenziale dalla crescita dalla spesa pubblica
La dilatazione dell'intervento pubblico sia in campo sociale che in quello produttivo il difficile adeguamento di una macchina fiscale arretrata rischi di Prata le condizioni disastrose di efficienza ed efficacia dalla pubblica amministrazione
Il peso condizionante degli interessi corporativi non ricondotti a sintesi dal meccanismo politico
I temi posti in gioco da una crisi di questa natura
Sono tali da riguardare all'interno di impegni intero assetto sociale e produttivo
Nel suggerire alcuni punti di attacco e alcune linee guida di una risposta alla crisi che attraversiamo siamo convinti della inutilità delle ricette troppo generali
Delle troppo compiute utopie progettuali una risposta generale alla crisi dello stato del benessere
Una ricetta pronta per l'uso credo non ci sia e non è stata elaborata in sede culturale e non è pronta il nessuno strumentario a disposizioni delle classi politiche dall'Occidente
Non c'è nessun palazzo di compiti d'inverno da conquistare per edificarvi un sogno collettivista ma non c'è neppure nessun congresso del Vienna all'orizzonte che consenta di restaurare equilibri non più ripetibili
Personalmente sono reduce dalle drammatiche discussioni aggirare Marano ha sede da legata dalle quali emerge che le condizioni di crisi dell'economia internazionale permangono
E si concretizzano minacciosamente i pericoli di protezionismo di chiusura di conflitto ma le grandi aree
Geopolitiche dal pianeta
Voi socialisti ci presentiamo dunque a questo dibattito non con la pretesa di fornire una nuova taumaturgiche a ricetta e questo mio intervento seguita appunto uno schema piuttosto empirico per individuare i contorni in concreto i momenti di attacco e le linee direttrici d'una strada di riforme e di ripresa cercando di rispondere alcune questioni principali
Ed anzitutto restando sul tema riscuotendo al primo quesito come che lo Stato raccoglie i soldi dagli italiani per i tributi
Questo è un tasto dolente lo stato di questi soldi ne avete molti conti guardo ai redditi fissi sotto forma di imposte e contributi sociali ne vede però pochi per quanto riguarda gli altri testi interi patrimoni
L'ottanta per cento del gettito dell'IRPEF è fornito da i redditi di lavoro dipendente mentre questi costituiscono il cinquantacinque per cento dal reddito prodotto nel nostro fra paese al netto dei proventi dell'edilizia si deve ammettere il confronto fra le due percentuali di qui sopra è drammaticamente eloquente circa l'evasione fiscale illegale legalizzata esiste nel nostro Paese con riguardo al reddito diverso da quello da lavoro dipendente
Aggiungo che scorrendo i redditi dichiarati dei professionisti si trovano enormi differenze fra quelli che vengono denunciati da categorie che per la loro né per la natura delle loro utilità attività si configurano come percettori di redditi simili a quelli fissi di lavoro e altre categorie che sono a reddito variabile
Per queste i redditi medi denunciati sono molto spesso inferiori alle paghe minime dei manovali
Su un campione di ottanta mila commercianti il ministero delle Finanze a dire certamente accertato un debito medio di dieci milioni contro uno dichiarato di quattro milioni l'evasione e in questo caso il centotrenta per cento dal reddito denunciato
Del resto mentre secondo stime pubblicate gli italiani con debito superiore a cinquanta milioni annui sono tre milioni
In base alle nulla delle denunce dei redditi ne risultano all'anno scorso solo dodici mila
Le sperequazioni non vi sono solo fra i redditi di lavoro e altri venti vi sono anche fra questi
Basti pensare alla diversità di tassazione per gli immobili
A quelli in agricoltura a quelli fra le imprese alcune delle quali riescono a fare utili mediante massicce invasioni dall'Iva e mi ha mediante manipolazioni finanziarie che comportano oltre che perdite di introito anche un'iniqua e sleale concorrenza
La parità di trattamento fra lavoratori altri soggetti è fra operatori economici di fronte al fisco
E dunque una istanza di equità ma anche di economicità
Di essa non si è ancora preso abbastanza coscienza come prova la difficile battaglia per introdurre seppure gradualmente l'obbligo di uno strumento così ovvio Comit aggiustatore di cassa sigillato
Gli italiani di tutti i ceti sociali hanno la virtù del risparmio
L'economia di una nazione come uno sgabello apra gambe si regge sul lavoro sull'imprenditoria sul risparmio messo a frutto se questa terza Gambacorta lo sgabello vacilla
Il risparmio costituisce anche in questi tempi difficili d'Italia il ventidue per cento del prodotto nazionale
L'inflazione purtroppo di Suazo al risparmio anche per la carenza di forme di investimento capaci di salvaguardare dall'inflazione il piccolo risparmio
La propensione al risparmio delle famiglie infatti è scesa dal ventisei per cento del mille novecentosettantotto al ventidue virgola cinque del mille novecentottantuno
Le analisi contenute avallato dalla Banca d'Italia mostrano lo stretto legame fa la decrescita dalla propensione a risparmiare delle famiglie e le aspettative di inflazione
Il Partito socialista impegnata tutelare nel modo più ampio gli interessi dei risparmiatori ciò comporta l'impegna la lotta contro l'inflazione la difesa del piccolo risparmiatore e la promozione di nuove forme di risparmio con carattere di serietà
Per le stesse ragioni siamo contrari al cosiddetto consolidamento obbligatorio dal debito pubblico ci preoccupa
Anche che la perdita che la perdita di potere d'acquisto del risparmio a reddito fisso sia dovuta ossa e sarà gravata dall'inflazione il disavanzo pubblico
Che assorbe una fetta troppo grande di questo risparmio potrebbe essere minore se lo Stato avesse impiegato maggiore perizia
Dal collocamento dal debito pubblico per il quale ha pagato prezzi eccessivi se le evasioni fiscali legalizzato illegali fossero state minori se ciascun centro autonomo di spesa fosse reso più responsabile in fatto di entrate
In Italia abbiamo ben venti ventuno milioni di percettori di reddito dal settore pubblico contro diciassette milioni di percettori di reddito dal settore produttivo
Cioè lo Stato paga un numero di rettifiche il ventiquattro per cento di più di quelli pagati dal settore produttivo
Peraltro gli occupati del settore pubblico sono un quinto degli occupati dal settore produttivo lo stato del benessere nelle esperienze europee
Si attua soprattutto con l'amato numero di prestatore di pubblici servizi bensì in Italia si attua soprattutto mediante un elevato numero di percettori di trasferimento a carico dal governo centrale e periferico
Converrebbe riflettere su questa profonda diversità
Anche perché aprire come con una impostazione più vicina a modelli diversi a modelli europei noi potremmo dare un contributo importante all'occupazione dei giovani alle donne dalle donne dei laureati e dei diplomati
Aggiungo che non si tratta solo di configurare lo stato del benessere come prestatore di servizi sociali e civili ma anche specialmente come prestatore di servizi per la produzione e il progresso tecnico e scientifico dalla nazione
Assistenza e assistenzialismo sono due concetti che non vanno confusi lo stato sociale per essere serio portare tutto non può dare tutto a tutti il bilancio pubblico ha ora maggiori stanziamenti in conto capitale che parte in passato
Ritengo che il disavanzo pubblico possa giustificarsi
Quanto riguarda spese per la formazione del capitale che danno vantaggi concreti nel futuro
A fronte dei quali si accendono in modo ordinato debiti a medio e lungo termine che comportano un servizio per interessi e ha come contropartita quel frutto dal capitale azionato dalla mano pubblica il disavanzo cessa di avere giustificazione
Quando si riferisce a spesa corrente o anche a spese dominate in conto capitale
Che peraltro non consistono di apporti all'investimento nel senso che a questo termine vorrebbe attribuire o o potrebbe attribuire un padre di famiglia oggi molte spese in conto capitale sono in realtà ripiani di perdita
Io credo che anche la pubblica contabilità in questa materia debba essere resa più veritiera e comunque più leggibile al pubblico amministratore nonché al ceduta al cittadino che desideri documentarsi
Non inseguiamo il mito che tutte le spese di capitali siano utili
Ne è quello che gli investimenti siano tanto più utili quanto più sono colossali
A volte vale più di spendere selettivamente per completare OPA rincorso venivo per iniziare o per iniziative di portata limitata che rimuovono strozzature e non imbarcarsi in mega progetti che soprattutto in iniziativa piogge
Ora appena tre miliardi di finanziamento sul bilancio pubblico la legge di incentivazione dei consorzi diete di esportazione è riuscita ad attivare iniziative di esportazioni che interessano migliaia di imprese di minore dimensione le quali tutti insieme esportano
Per migliaia di miliardi
Il settore tessile abbigliamento e sport ormai all'estero per una cifra pari alla metà dalla fattura petrolifera
Cioè oltre dodici mila miliardi nell'ottantuno contro i ventiquattro mila miliardi di tale fattura si tratta di un settore con imprese piccole medie o medio-grandi
La forza dalla nostra economia sta nella sua articolazione diversificazione nella spesa pubblica di ciò che si dovrebbe tener conto nella parte corrente e di capitale e ciò anche per le cose che possono apparire piccole come la sollecita concessione dei servizi tela che se il logo delle dogane
Un'altra presso un'alta pressione fiscale o para fiscale a fronte di spese utili con un largo spazio per le spese produttive mi pare un buon impiego dei soldi degli italiani purché il peso sia ben tripartito la priorità comunque dovrebbe essere all'investimento energetico in quello per il progresso tecnologico in quelle per alcune grandi infrastrutture strutture di trasporto e comunicazioni
Io ritengo
Che occorre rifiutare la crescita zero e che bisogna impegnarsi tutti perché questa prospettiva sia sostituita da quella di una crescita la maggiore possibile urne lo stretto sentiero che ci è concesso dalle vicende internazionali
La crescita necessità per dare una base non effimera al sostegno dal salario reale per dare una speranza concreta i disoccupati per risanare le finanze pubbliche
Dalla ricetta per la crescita a parte un basso costo del danaro non è accettabile l'elevato margine di intermediazione che le banche ordinarie e gli istituti a medio termine praticano
Esso per il credito ordinario supera l'otto per cento
In generale
La politica di contenimento del disavanzo deve avere come obiettivo quello della riduzione dal costo del danaro
Certamente vi sono occasioni in cui si può fare di più e ante in cui vi è poco margine per riduzione ma non vale per per i momenti buoni per ridursi giunti quelli difficili a dire avete visto che non ci potevano praticare riduzioni
Infatti bisogna sapere approfittare degli spazi favorevoli e a farne approfittare alle mi prese
E mi si consenta anche allo Stato che ha pagato in certi periodi negli ultimi tempi interessi sul debito pubblico e in termini reali non si erano mai visti nella nostra storia finanziaria e che nessun investimento normalmente da
Una manovra
E dietro induce al risparmi appare essenziale perché l'investimento si attua mediante il risparmio occorre altresì una politica che sblocchi e stimoli gli investimenti
A questo riguardo di continuo si tocca con mano un dato di fatto e cioè l'estrema difficoltà
Di operare senza riforma costituzionale che consenta di avere un quadro chiaro dei conti pubblici
Di approvare con sollecitudine leggi finanziarie di agire in profondità sulle cause che dissesto dei conti pubblici senza dispersione dilazioni quali vendite caratterizzano le ha scusa le attuali macchinose procedure
La Sequals si è si è partiti si giri
Si trovò una legge che giace alla Camera e al Senato inattesa di superare gli intoppi che da tempo la tardano la legge di riforma del credito agevolato
La legge di regolamentazione dei fondi di investimento e sui nuovi tipi di valori nobili mobiliari
La legge fiscale per la rivalutazione monetaria dei valori di bilancio la legge quadro sull'artigianato la legge di indennizzo ai Comuni per la installazione di centrali termoelettriche è stata approvata dalla Camera superando una tormentoso procedure dilatorie
La leggo potrebbe continuare
Includendo le varie leggi di incentivazione che sono scadute stanno venendo a scadenza
In alcuni casi si tratta di leggi che conviene modificare per adeguarle allo spirito dei tempi
In generale ciò che io ho presente la parola produttività
Anziché quella di austerità
Il dico ora mi pare invece indispensabile assieme alla giustizia si può dire rigoroso un paese ove il novanta per cento I degli utenti cioè per cento degli utenti dell'ENEL sono nella fascia sociale
E socialità e questa per cui quasi tutti sono considerati soggetti da già volare
Ma come dicevo all'inizio occorre la perequazione fiscale i soldi degli italiani vanno spesi meglio ma occorre anche che la ripartizione dei contributi e delle tasse sia più giusta
E il rigore può essere finalizzato al risanamento in modo efficiente e persuasivo ho detto all'inizio e mi avvio alla conclusione
Dalla necessità di prendere atto della inesistenza di ricette generali di risposte complessive definitive alla crisi del nostro tempo
Si deve riconoscere che una risposta da assieme alla crisi dallo Stato dal benessere
Eppure costituisce in Europa il punto storico più alto delle azione dal dall'azione delle socialdemocrazie incidendo occidentali non è stata ancora elaborate e tanto meno attuata dalle forze riformatrici
Sappiamo e l'attenzione da recare all'esperienza delle socialdemocrazie giunte o tornata al potere in Europa non offre modelli preconfezionati da adottare ma pone dinnanzi alla nostra azione interessanti parametri di riferimento indicazioni di prospettiva traduzione scommettere e anche le proprie attese risposte nelle terapie neo monetarista fondate
Sul brusco e massiccio spostamento di risorse dal campo sociale a quello di sostegno dalla produzione e sulla promessa di allentamento dalla pressione fiscale devono essere ridimensionati
Si tratta anche in questo caso di esperienze utili da esaminare seguire ma non di nuovi miti da importare
Per parte nostra vogliamo sottrarci alle tentazioni dura disputa tra astratta che non giova e che rischia invece di condurre lontano le indicazioni che ho fornito le linee di intervento tracciate
Sono sorretta dalla ricerca di un punto d'incontro fra efficienza evita governabilità sono proposte riformatrici che non hanno possibilità di vite se non altro verso il consenso e l'impegno delle parti sociali
La chiare la ricerca di un equilibrio fra domanda di produttività e domanda di giustizia non costituisce un'astratta esigenza ideologica essa si pone come una condizione essenziale in democrazia per l'acquisizione di un consenso e operi in senso dinamico
Proprio partendo dalle forze produttive dall'impresa e dal mondo del lavoro
Si deve cercare un meccanismo di acquisizione del consenso che spinga in avanti verso il cambiamento e non congedi Società ed istituzioni in un'inaccettabile equilibrio corporativo
Grazie ministro al Café il vice segretario zero Polettini rappresentante del Partito socialdemocratico
Ma voglio premettere che sarò breve anche perché
Anche perché questo mi è stato raccomandato
E vorrei aggiungere che non vorrei peraltro finire con una identica ricezione può essere considerato troppo preme per le cose che dovrei dire
Vorrei fare una constatazione di fondo
Il giornalista Levi ha ringraziato coloro che avevano partecipato alla tavola rotonda per il clima che si era instaurato durante il dibattito
Prima soprattutto abbastanza difficile direi per agli ospiti tenendo conto che siamo in questa sede nell'ambito della Confindustria io vorrei che proprio questo clima
Non vi inducesse a compiere un errore di fondo perché a parte il fatto che noi stiamo discutendo dei soldi degli italiani e tutto si è incentrato intorno alla spesa pubblica
Al di là e al di fuori di una organizzazione pur così importante nella valutazione dei problemi che angosciano e turbano il paese c'è una realtà sociale
Che io vi prego di non dimenticare altrimenti potrebbe a cadere che le aspirazioni i desideri si scontrino contro una realtà in parte radicalmente diverso
Io credo che durante questa fase di Ray del dibattito almeno quella che io ho potuto seguire sono stati emessi innanzi una serie di risoluzioni per alcuni problemi specifici per alcune tematiche di fondo
Ma in realtà alla alla base del dibattito c'è una questione molto importante
Se noi intendiamo mantenere o portare avanti
E correggere lo Stato sociale il Werther State o pretendiamo o vogliamo sostituire di un'altra direi concezione della nostra società
E vorrei aggiungere che le note e le censure che ho sentito avanzare che sono ormai diventata abbastanza un luogo comune
Nei riguardi dei politici mi inducono a fare invece una considerazione radicalmente riversa riscoprire in fondo il valore
Di uno storico e politico del Seicento veneziano in Paruta
Che parlava direi della nobiltà della vita politica occorre evidentemente
Domando darsi se gli errori dei politici
Sono da attribuire soltanto a questo loro essere imprenditori di consenso
Oppure anche a quello che le classi sociali tra questo anche la classe degli imprenditori gli ha chiesto durante questo periodo di anni
Io credo una seconda osservazione devo andare per somma sintesi
Che noi non possiamo accentuare a meno che non vogliamo fare delle catastrofismo capace poi di rivolgersi contro di noi
Gli aspetti drammatici della situazione italiana che peraltro hanno tratti in comune con la società industriale d'Occidente lasciatemelo dire da chi ha esperienza per esempio del parlamento europeo che talora
Questa specie di ottocentesca mania di contemplare ci nella realtà Esterna ed esaltare per esterofilia agli stranieri ma a detrimento di una visione corretta e concreta della nostra situazione
Questo non vuol dire che noi non dobbiamo operare delle correzioni profonde
Del la forma in cui lo stato del benessere si venuto con maturando nel nostro Paese in questo periodo ma non credo che possiamo mettere in discussione
Alcune conquiste di carattere sociale soprattutto a meno che non vogliamo mettere in discussione la difesa di diritti delle categorie più deboli
è ovvio che a questo punto qualcuno di voi può persino pensare che essendo io vice segretario del partito socialdemocratico intenda spendere
Qualche lacrima o qualche commozione per la categoria dei pensionati che noi abbiamo in preso di Rea difenda visto che si tratta ormai sempre alla ricerca di voti di un'accusa abbastanza corrente
Noi realtà vogliamo dire che se per esempio la riforma sanitaria sia sta era stata attuata con disperazione di mezzi non significa con questo che dobbiamo tornare alla esaltazione
Delle cliniche private
O di una prestazione di sanitaria diverso a seconda del censo torneremmo alla difesa dei vecchi prediletti
Il fatto stesso che l'onorevole De Mita l'altro ieri in quella intervista sommamente lodata
Nella quale affermava che era opportuno che avevamo fatto avevamo compiuto il difetto di non è creare in Italia delle libere università io mi domando se tutto questo può servire
A diminuire la responsabilità nell'aver creato un corpo di insegnanti
Impreparati attraverso forme che hanno manifestato nel corso del periodo precedente urne cedimento ha istanze di carattere
Populistico e demagogico ma questo non comporta certamente
Tornare a forme di istruzione che verrebbero certamente a beneficio soltanto delle categorie
E vero più difese e più
Data alto reddito in una parola il problema che si pone non è soltanto quello e non è certamente quello di continuare nelle aggravi o fiscale o del taglio indiscriminato della spesa pubblica
Ma è quello certamente di un richiamo al rigore accompagnato dalla equità un'ultima considerazione che ha fatto anche qui l'onorevole la Malfa
Io sono convinto che
Il piano che viene presentata considerato oggi come strumento per ricondurre il Paese fuori della crisi economica e un piano che abbisogna di un lungo periodo di tempo
Per queste ragioni noi accettammo allora di discutere la proposta della Democrazia Cristiana
La quale offriva i partiti del pentapartito un raccordo per portare a termine questa legislatura è un accordo successivo per la legislatura che doveva venire
Sì equivoco anche intorno al discorso del programma comune quasi che noi volessimo ripetere
In Italia l'esperienza del programma comune delle sinistre francesi in realtà avemmo il diniego di alcuni partiti e quella proposta è rimasta in aria anzi corrono voci e più che voci che un programma così ambizioso irrealtà
Avrebbe e dovrebbe essere portata avanti da un esecutivo di barelle respiro allora evidente e voglio concludere con questa annotazione stiamo attenti che perfino il rigore ritrovato o le prospettive le analisi che sembrano neutre di carattere economico
Non vogliono servire a mettere in ulteriore difficoltà partitiche non possono aderire meno alla loro origine radici di natura popolare e socialista un'ultima osservazione
Non si tenti non credo che debba portare avanti un disegno che sarebbe estremamente pericoloso approfittare della frantumazione
Di cui oggi dal testimoniare sala Sinistra democratica
Italiana per imporre soluzioni e ricette che potrebbero animare del Paese un grave scontro sociale mi auguro che voi nella città di Machiavelli abbiate tenuto conto della osservazione che gli fa nella prefazione del principe
Mirate al accento per ottenere settanta non cercate di portare avanti un disegno che potrebbe apparire soltanto di mera restaurazione
Grazie onorevole Poretti ha la parola l'onorevole Ciriaco De Mita
Signor
Presidente signori nella mio desiderio c'era l'intenzione di seguire per intero i vostri lavori perché il tema di questo convegno e oggetto di riflessione da parte mia da tempo
Avevo enunciato una osservazione che qua ripeterò in un'indicazione in questa intervista a Repubblica che Romiti
Ritiene cassiere casarecce
Ma che io ritengo viceversa uno tentativo di riflessione seria
Credo che questa riflessione era accompagnata anche ad una considerazione che io vorrei raccomandare a Romiti l'umiltà l'autocritica
Quindi contrasti mettere alla pubblica opinione un'immagine falsa e pericolosa
Che in questo paese ci sia qualcuno qualche forza qualche persona o qualche società che ha sempre indovinato rispetto agli altri che o non hanno capito ho sempre sbagliato
La storia nostra e una storia comune di indicazioni valide e di errori
Se non non recuperiamo insieme questa consapevolezza qualunque discorso faremmo sarà difficile uscire da questa difficoltà
In una recente intervista l'altra su Repubblica
L'avvocato Agnelli a definito la Democrazia Cristiana
Come la possibile sorpresa oggi della vita politica italiana
Anche se ha aggiunto e troppo presto
Per poter consolidare un giudizio positivo
Sono grata all'avvocato Agnelli di questa affermazione
E ne condivido la prudenza
Perché sono pienamente consapevole delle resistenze e dei condizionamenti anche oggettivi che destano sulla nostra azione
Voglio cogliere però l'occasione per ribadire la nostra ferma determinazione
A portare avanti l'impegno che sta probabilmente all'origine di quella sorpresa
Impegno che si caratterizza
Peppe nuance di ricerche dietro logica le cronache di questi giorni sono un esempio massimo proprio di un modo tradizionale di fare politica d'altra parte sono fermamente convinto che la Democrazia cristiana nel suo complesso non può essere giudicato sulla base di luoghi comuni o di stereotipi creati dalla stampa che a lungo lei è stata pregiudizialmente ostile
Con ciò non sono qui a giustificare gli errori e certamente ci sono stati ma voglio dire con franchezza che non sono nemmeno a vergognarmi di un presunto passato di di lapidazione questo sarebbe un giudizio sommario ed inaccettabile
I soldi degli italiani ci stanno a cuore come a voi perché li abbiamo fatti insieme perché siamo stati il partito dello sviluppo
Perché il cambiamento che abbiamo guidato è stato verso una ricchezza di tutti e che oggi vogliamo difendere con la stessa determinazione di ieri
Il rigore che proponiamo non è l'improvvisa impennata di un partito permissivo
Ed espressione di una precisa volontà di continuare a crescere come società ricca ed avanzata
Ed è impresa difficile in un paese talmente abituato a dire e a non tagliare da lasciarsi alle talvolta perfino affascina
A giugno a pochi mesi dal nostro ultimo congresso nazionale abbiamo assunto una forte iniziativa
Denunciando la gravità della situazione economica del Paese
E sollecitando il governo ad affrontare con determinazione quelli che ci sembravano allora e ci sembrano ancora oggi i due nodi fondamentali della crisi disavanzo pubblico e costo del lavoro
C'è stata allora la questione dell'Inter sente e del suo atteggiamento rispetto alla disdetta della scala mobile questione emblematica della divaricazione frequente
Tra le cose che si sostengono e quelle che si fanno
Nel caso di specie tra la proclamazione ridondante dell'autonomia del manager pubblico e quindi della economicità della gestione anche delle aziende pubbliche e la prassi di un condizionamento ora strisciante ora arrogante
Questo principio di autonomia
La DC intendeva riaffermare nella convinzione inoltre che il problema centrale del costo del lavoro in una situazione di grave crisi non dipende tanto è solo dall'atteggiamento delle pari ma anche forse soprattutto dalla capacità del Governo di avanzare una proposta
Per aver detto le cose con chiarezza siamo stati accusati di abbattimento sulla posizione della Confindustria
All'onorevole Berlinguer vorrei dire soltanto questo con questa terminologia improvvisi che quando noi parliamo di ceti produttivi dipenda la Confindustria quando ne parla il Partito Comunista sono i ceti produttivi nel Paese ma la realtà e sembra quella
Ancora oggi
Di fronte alla proposta avanzata per la formazione del nuovo governo rischiamo la stessa accusa
Ma io respingo con fermezza le distorsioni di detti impostazioni culturali che giudicano gli atteggiamenti non in base alla verità oggettiva ma in base agli schieramenti e dagli escrementi prefabbricati
Non possiamo più nemmeno fingere di accettare che una cosa è vera sia sostenuta dal Comune e diventa non vera se sostenuta da altri la verità non è né di destra né di sinistra così il rigore
Quello che si può chiedere a noi e che noi per primi chiediamo e che rigore sia giusto e riguardi tutti e non una sola parte
Del resto la forza delle cose tale che esponenti qualificati della stessa cultura e dell'aria politica di sinistra hanno detto e dicono cose non dissimili dalle imposte
Nello stesso sindacato si è aperta da tempo una discussione seria sulla struttura del salario e sul controllo della Scala
La verità è che disavanzo pubblico e il costo del lavoro sono ancora i nodi centrali su cui immediatamente si può e si deve intervenire se vogliamo salvare la gente Italia
Per questo vogliamo un governo che governi dove governare e vero dottor Romiti significa scegliere e decidere e decidere necessariamente misure severe
Sacrifici equamente distribuiti perché la severità
E la condizione per la ripresa dello sviluppo e per la salvaguardia dell'occupazione
Perciò abbiamo parlato di un patto per lo sviluppo
E voglio cogliere quest'occasione per ribadire con chiarezza che se gli interessi forti
Non accettano una breve ma significativa stagione di sacrifici sono in primo luogo i ceti più deboli e meno protetti a soffrire e a pagare il prezzo della crisi
Certo perché lo Stato possa chiedere ai cittadini sacrifici necessari deve cominciare a mettere ordine in casa propria
Sia con la coerenza dei propri comportamenti come datore di lavoro in materia di pubblico impiego sia con una decisa lotta agli sprechi all'assistenzialismo ed a questo proposito non possiamo non riconoscere insieme
Che la giusta domanda di una moderna politica industriale
Da voi avanzate in altri convegni deve arricchirsi della consapevolezza che finora la politica industriale
Per colpe comuni non solo della classe politica e comunque insistita anch'essa in larga misura in un patto assistenziali
Gestire meglio i soldi degli italiani non è compito di pochi giustizieri coinvolge tutti chi governa
Come ho detto e ci tornerò più ampiamente sopra chi è all'opposizione in materia di spese in realtà si contrappone soltanto apparentemente sia attraverso leggine di spesa
Quasi tutte approvate all'unanimità in Parlamento sia attraverso gli emendamenti alla legge finanziaria quelli presentati dal bici prevedono aggravi di ventitré mila miliardi i sindacati coinvolte rincorse sindacali e giungle corporative di ogni genere e coinvolge se mi consentite anche voi imprenditori
Che certo non è spendere bene i soldi dagli italiani scaricare sullo Stato le imprese quando non vanno bene osare a volte con lucidità la cassa integrazione non solo per ristrutturazione ma anche per dare dividendi
Dobbiamo probabilmente tutti rivedere molte cose molti abitudini molte tentazioni tesi a riversare sulla collettività e quindi sullo stato l'onere dei conflitti d'interesse
Ma lo Stato dicevo deve fare la sua parte
E mentre deve assicurare una giustizia tributaria
Che anche nei suoi momenti repressivi sia equa
E mai nessun aspetto sospetto persecutorio sia al nord sia al sud è indubbio che è necessaria una revisione profonda dei meccanismi anzi delle filosofie portanti di un vizio di un sistema dispensa diventato troppo spesso incontrollabile
Non si tratta soltanto di riordinare come pure necessario fare immediatamente la finanza pubblica
Per poter ridurre le aspettative inflazionistiche ma di cambiare profondamente un sistema che non corrisponde più alle esigenze di una società moderna
Quali sia venuta bene o meno bene o male sviluppando in Italia in quarant'anni circa di democrazia
Io credo che la consapevolezza e la gravità della situazione diffusa più di quando a volte si immagini i cittadini sentono il morso dell'inflazione l'aumento galoppante dei prezzi
Che costringe le famiglie meno dotate di mezzi a selezionare ridurre i propri consumi la gente avverte che servì a poco a un menu
Dare per virtù della scala mobile di qualche decina di migliaia di lire il proprio portafoglio se poi tutto e rapidamente divorato dall'inflazione
Se poi anzi il timore dell'aumento di disoccupati e dei cassintegrati
Se si avverte l'aumento della forbice con i Paesi concorrenti
Che a cominciare dalla vicina Francia hanno già adottato misure più che se vere e ridotto sensibilmente la loro inflazione
E tutto questo in un contesto in cui la spesa dello Stato appare insieme norme che prima di efficienza si lega qui allora
Il problema posto in questo convegno sul modo di spendere i soldi degli italiani
Si tratta di riflettere sulla revisione dei meccanismi come ho detto della stessa filosofia della spesa pubblica
In un certo senso è un problema che riguarda tutti i sistemi industriali dell'Occidente la cui crisi e caratterizzata appunto dall'eccessiva rigidità ed automatismo della spesa proprio del cosiddetto per Fastweb
Mi sembra di poter dire che il punto centrale di questa crisi sta nell'aver costruito un modello basato sugli strumenti per la soddisfazione di alcuni bisogni che non sui bisogni stessi questa è l'osservazione affidata all'intervista
Questa priorità data agli strumenti ha comportato la burocratizzazione del sistema la sua rigidità l'automatismo e l'incontro l'abilità della spesa e spesso
Anche un effetto espansivo per cui è un apparato che crea e stimola artificiosamente il bisogno credo che ormai
Si è ora di puntare decisamente a rovesciare il modello facendo riferimento ai bisogni reali dei cittadini alle organizzazioni di interessi che se ne fanno portatrici al dato spontaneo di uso di una società pluralista
Che oltretutto non accetta più di essere costretta negli angusti e e nell'inefficienza dell'apparato
C'è in questo senso
La scoperta di una nuova modernità in un'antica intuizione proprio del nostro patrimonio culturale di cattolici democratici
Quella del rispetto del pluralismo di tutte le autonomia di tutte le organizzazioni di interesse a cominciare dagli stessi sindacati
Altro che politica antisindacale nessuno più di noi è convinto che la crisi dei sindacati rischia pericolosamente sempre di coincidere con la crisi della democrazia
Ma non si supera questa crisi immaginando che il sindacato come qualsiasi altra organizzazione d'interesse possa supplire alle carenze della politica o del governo o possa assumersi le responsabilità
Che sono proprie del potere politico ed operare scelte che magari invece può accettare o persino subire ma non certo propone né si superano le difficoltà del sindacato ignorando le ragioni profonde di una crisi di rappresentanza che oggi rischia di investire insieme forze politiche forze sociali
Rispetto ad una realtà che è profondamente cambiata e non è riconducibile addetti schematismi ideologici l'esigenza di una nuova statualità si connette intimamente a questa crisi di rappresentanza
La mia persona l'idea e che a parte il soddisfacimento di bisogni generali proprio gli ogni tipo di Stato difesa ordine pubblico giustizia
Dovremmo concettualmente individuare due tipi di bisogni il primo riguarda alcuni bisogni che lo Stato soddisfa attraverso servizi generali
Che per la loro complessità non potrebbero essere pienamente soddisfatti per iniziativa di privati trasporti telecomunicazioni
Rispetto a tali servizi si deve distinguere tra la gestione ordinaria e gli investimenti necessari a sviluppare le grandi reti
Questi ultimi non possono non essere a carico della collettività mala gestione per essere efficiente deve essere economica ed impone perciò politiche tariffarie adeguati ai costi il secondo tipo di bisogni è quello proprio della società del benessere scuole assistenza sanitaria qui a mio avviso bisognerebbe puntare a liberalizzare gli strumenti di soddisfazione dei bisogni
Assistere il bisogno dunque finanziarne la soddisfazione ma ricreando in qualche modo le condizioni di un mercato e di una concorrenzialità che anche la sola condizione per recuperare l'efficienza se si sanno leggere alcuni comportamenti spondali anche in Italia
Si può cogliere una tendenza in questa direzione una tendenza che non può essere semplicisticamente considerata come di flusso qualunquisti con ritorno al privato perché essa contiene un fondo la domanda di nuovi spazi di libertà
Rispondendo a questa domanda probabilmente sì del burocratese il sistema rendendolo più elastiche deficiente e riducendo l'automatismo della in controllabilità della spesa sociale
Dovremmo forse immaginare una indicazione annuale delle risorse realmente disponibili che renda consapevoli gli interessi dei limiti oggettivi esistenti a secondo della congiuntura per la soddisfazione dei vari bisogni
Le diverse strutture decentrate e le organizzazioni di interesse
Potranno decidere così autonomamente la destinazione concreta della quota di risorse assegnata secondo scelte comprensibili e naturalmente sottoposte a controlli al vaglio democratico dei cittadini
Una linea di questo tipo
Fa dunque riferimento alla realtà popolare alle sue vere esigenze e ad una generale responsabilizzazione
Non ignora Manzi privilegia gli interessi più deboli nella convinzione che essi si difendano non dando costruendo mastodontiche strutture burocratiche che gli amministrano in modo inefficiente
Ma mettendoli in condizioni di autogestirsi secondo una logica che coniuga i bisogni con le esigenze di autonomia e di libertà e ne aumentar gli spazi
Si colloca qui in qualche modo
La stessa capacità delle forze politiche di rinnovarsi e di riacquistare il ruolo che il loro proprio
Quello di interpretazione dei bisogni e non invece di costruzione d'occupazione di potere
Solo così dipenda proprio l'invito ai partiti a fare un passo indietro a non occupare le istituzioni e non a identificarsi con la loro gestione
Ci siamo già mossi in questa logica in occasione di recenti nomine negli enti pubblici affermando
Non un'indifferenza impossibile dei partiti ma una scelta ed un orientamento che si muovono nella direzione della professionalità della competenza e del rispetto dell'autonomia
E vogliamo continuare su questa strada ma non bastano singoli atti di volontà di sogni in qualche modo ripensare il tipo di Stato che dobbiamo costruire
In questo momento di grave crisi dobbiamo guardare con il dovuto rigore all'emergenza ma dobbiamo scrutare anche il senso della storia
Capire che il superamento della crisi dello stesso Occidente sta proprio nel cogliere i movimenti spontanei della società che non guardi indietro ma va verso una crescente uno sviluppo della libertà e della democrazia
Bisogna avere la capacità
Di superare battere definitivamente una impostazione culturale ormai obsoleta
E che caratterizza non solo gli schemi del socialismo reale ma anche di un certo tipo di riformismo burocratizzare del di cui abbiamo già conosciuti mali
Nei momenti di crisi il malessere che investe la società insoddisfatta degli apparati può dirigersi verso una richiesta di Mary efficiente di certezza con inevitabile venature autoritari è un rischio che bisogna evitare recuperando il senso più profondo della marcia in avanti che la storia impone riscoprendo le ragioni dell'efficienza nell'espansione della libertà
Nessuno forse come un cristiano che fa politica e perciò ai senso del limite della politica stessa o aderire con più convinzione all'affermazione di Shiller
Se il Bondi io mi offrisse su una mano sicurezza e felicità senza rischi ma senza libertà
E sull'altra la libertà con tutti i rischi perché contribuisca guadagnarmi con le mie scelte la felicità non avrei in alcun dubbio a scegliere questa ma
Grazie onorevole De Mita
D'ora la parola a Vittorio Merloni presidente della Confindustria per
Conclusioni del convegno come difensore dei tempi e dell'uditorio dico anche a luglio dieci minuti
Ringrazio grazie non è che lo faccio siamo giunti alla conclusione di questa convegno grazie fu
Dover ringraziare tutti i relatori i segretari dei partiti segretario del sindacato ma soprattutto le due mila tre le due mila trecento dieci a nove partecipanti qui le signore tutti voi grazie dalle essere perfetti oggi in pochi minuti che mi sono state date per la chiusura di questo convegno non è possibile risponde all'interessanti spunti emersi dal dibattito questi spunti saranno oggetto di approfonditi esami eh sì o dire esso e su di essi svilupperemo proposte concrete e specifiche i nostri uffici lavoreranno e prepareremo della documentazione
Voglio però fare alcune riflessioni a caldo su quanto è stato detto in questi due giorni queste quindici ore di dibattito per cercare di fare alcune precisazioni sui lavori emersi e in due giornate
Anzitutto una precisazione
Qualcuno ha detto che con questo convegno intendevamo aprire una vertenza con i partiti
Non siamo noi a dare Adde voleva aprire aprire vertenze né con i partiti né con il governo
è il paese ad avere una vertenza con se stessa e i termini di questa vertenza sono lo sviluppo per l'occupazione contro l'assistenzialismo nella recessione
Poi voglio ancora
Poi voglio ancora dare un cenno le indicazioni emerse durante tutto questo lungo dibattito
C'è una concordanza generale sul fatto che con questa spesa pubblica per la sua entità e per la sua struttura non ci sono prospettive di sviluppo
Un'altra indicazione emersa è stato che gonfiare l'assistenzialismo non premia più politicamente perché lo Stato assistenziale è arrivato al limite delle risorse
Distribuire quello che non si è prodotto ha come risultato un grosso costo politico la depressione e quindi la disoccupazione
Una terza indicazione emersa è stata
Che l'aumento della spesa pubblica corrente effetti nulli o negativi sullo sviluppo mentre da forti spinte all'inflazione
Si illude cioè chi pensa di aumentare lo sviluppo ma intanto i redditi nominali dei consumatori
Il problema vero è quello degli investimenti e nelle condizioni attuali gli investimenti non si possono aumentare senza sacrifici dal lato dei consumi in definitiva c'è stato un generale consenso sulla necessità di intervenire sulla finanza pubblica riducendo il disavanzo
La riduzione del disavanzo comporta interventi dal lato delle spese dal lato delle entrate
Dal lato delle spese
Noi non proponiamo tagli indiscriminati ma interventi selettivi non poco e male a tutti ma è necessario chi ne ha bisogno
Sulle spesi occorre anche migliorare un miglioramento di efficienza ogni lira di spesa pubblica deve essere in grado di rendere molto di più in termini di servizi
Dal lato delle entrate si deve attuare la lotta all'evasione fiscale quella palese quell'occulta con la tecnica non con la demagogia
Per ridurre Caravà i gravami che oggi pensano in modo eccessivo sull'apparato produttivo e quando parlo d'apparato produttivo parlo sulle imprese e sui lavoratori dipendenti anche in questo caso è una questione di efficienza
Nell'emergenza generale c'è un'emergenza specifiche prioritaria è l'emergenza dell'amministrazione dello Stato
Noi pensiamo che sia necessario anzitutto immettere imprenditorialità nella pubblica amministrazione
Ciò vuol dire sostanzialmente introdurre il principio della verifica continua tra i mezzi impiegati e i risultati ottenuti
Nel corso di questo convegno c'è stata ripetutamente rinnovata l'accusa di volere la rivincita dell'industriale incontra il sindacato e contro lo stato sociale
Questo è un equivoco pericoloso il nostro atteggiamento non è dire vincita mai di grave preoccupazione
Preoccupazione che dovrebbe essere condivisa da tutti anche dalle nostra controparte anche da chi è responsabile della politica economica del paese
Non cerchiamo rivincite non fa parte della nostra cultura cercare rivincite noi lavoriamo per costruire il futuro
è il futuro che abbiamo di fronte impone scelte drammatiche in brevissimo tempo a causa dei grandi mutamenti in atto negli equilibri mondiali
Questo convegno ha chiamato a raccolta in un momento assai critico la classe dirigente del Paese i politici e i sindacalisti i tecnici e gli industriali
Responsabilità di questa classe dirigente dare una risposta dare una risposta alle aspettative urgenti del Paese
è necessario che i partiti al governo si assumono la responsabilità delle scelte
Che i partiti all'opposizione esserci tenendolo ruolo di controllo e di critica senza connivenze
Che i sindacati superino la difesa degli interessi corporativi assumendo la responsabilità di accettare il vincolo delle compatibilità generali per lo sviluppo del Paese
Gli industriali sono pronti ad accettare la sfida dell'investimenti e dell'occupazione
Siamo tutti di fronte a un compito immane
La classe dirigente degli anni Cinquanta e degli anni sessanta ci ha dato alla ricostruzione il grande sviluppo del Paese nella democrazia
Negli anni Settanta abbiamo cercato nuovi equilibri e nuovi modelli di sviluppo ma abbiamo anche disperso le nostre energie le nostre risorse in troppe direzioni
La classe dirigente di oggi hai il dovere storico di compiere nuove scelte per dare un futuro al paese grazie