17 OTT 2013
intervista

Azerbaijan: stravince Aliev, ma il voto non è stato libero. Tana De Zuleta, a capo della missione Osce/Odhir di lungo periodo, confema le critiche.

INTERVISTA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 12:53 Durata: 29 min 27 sec
A cura di Guido Mesiti
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Divisioni e contestazioni sul voto delle presidenziali in Azerbaijan del 9 ottobre, vinte per la terza volta da Ilham Aliev con l'85 per cento.

Per Pino Arlacchi, che guidava la delegazione di osservatori del Parlamento europeo, non ci sono stati episodi significativi di brogli.

Il capo della missione di osservatori di breve periodo dell'Osce, Michel Voisin, dapprima sottoscrive le critiche avanzate dal rapporto Osce/Odhir, poi afferma che le consultazioni sono state libere.

Tana De Zulueta, a capo della delegazione di osservatori di lungo periodo dell'Osce, è stata duramente contestata da
sostenitori di Aliev allorché ha reso note le osservazioni critiche sul clima di intimidazione in cui si è svolta la campagna elettorale.

Le divisioni tra le delegazioni degli osservatori internazionali sono state talmente gravi da portarli a tenere due conferenze stampa separate.

De Zulueta si sofferma sull'alto tasso di irregolarità constatate nel corso della campagna elettorale, nel giorno delle elezioni e, soprattutto, del conteggio dei voti.

E spiega come le possibilità per i candidati alternativi ad Aliev di farsi conoscere attraverso gli spazi di informazione siano stati estremamente ridotti.

Intimidazioni anche nei confronti dei familiari dei candidati e scarsa indipendenza delle commissioni elettorali.

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