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Maurizio Turco
parlamentare europeo (LISTA BONINO)
Signora Presidente, ancora una volta ci viene sottoposto un documento del Consiglio che opera un divorzio tra la declamazione e la realizzazione di grandi e nobili principi. A Tampere non solo non si costruisce l'Europa per la timidezza e l'insignificanza delle non decisioni prese ma si annuncia la creazione dell'Europa che noi - e crediamo anche i cittadini europei - non vogliono. La tanto proclamata area di libertà, sicurezza e giustizia altro non è che l'affermazione di una concezione burocratica e repressiva della politica in cui si parla tanto di sicurezza e poco di libertà e di giustizia, come dimostrano la fitta serie di conferenze intergovernative, Dublino, EUROPOL, EURODAC, EUROJUST, la mutua assistenza giudiziaria, che escludono il controllo democratico del Parlamento oltre che della Commissione e della Corte di giustizia. Ancora una volta avete scelto che sia la burocrazia a determinare la politica, e non viceversa come accade nelle grandi democrazie. Poiché avete creato la burocrazia europea del diritto d'asilo con la Convenzione di Dublino e con EURODAC, forse un giorno deciderete finalmente una politica europea dell'asilo e dell'immigrazione. Come potremo combattere la criminalità organizzata attraverso gli strumenti che ci proponete? Innanzi tutto EUROPOL che, per com'è nata e per la sua natura di organo fuori controllo democratico e giudiziario, continua grazie a voi ad assorbire nuove competenze; in questo senso EUROPOL ha le caratteristiche del fenomeno che vuole combattere. Quanto alle azioni in materia di lotta contro la droga per il periodo 2000-2004, il Consiglio ci esorta ora ad adottare in tutta fretta questo documento mentre, come ammette la stessa Commissione, non è stata fatta nessuna valutazione sistematica e rigorosa dei presunti risultati del piano precedente. La Commissione non solo si spinge ad affermare che l'obiettivo è lontano dall'essere raggiunto, ma constata anche che il traffico e il consumo di sostanze stupefacenti crescono, il che significa che buona parte del denaro finora speso si è rivelato un investimento non già contro la droga ma per la sua diffusione. E sul fronte delle libertà? Il Consiglio propone di applicare l'articolo 13 del Trattato di Amsterdam nel modo più minimalista possibile, proponendo di affidare ad un organismo extraistituzionale l'elaborazione di una Carta dei diritti fondamentali. Signori del Consiglio, non è questa l'Europa che vogliamo: un'Europa intergovernativa, ademocratica, illiberale che avete il compito istituzionale di rappresentare! Noi vogliamo, con Ernesto Rossi ed Altiero Spinelli, gli Statiuniti d'Europa federali, dei diritti, della libertà e della democrazia! Tutto ciò non mi meraviglia: in questo secolo sono riuscite ad imporsi per anni cose folli e incomprensibili come nazismo, fascismo e comunismo. Resiste ancora il proibizionismo sulle droghe: questa follia etica, disumana e antiscientifica.0:00 Durata: 3 min 15 sec