07 MAG 2008

Intervento di Marco Cappato sulla politica dell’Unione europea sui diritti umani nel mondo (2007). Missioni di osservazione elettorale dell’UE: obiettivi, prassi e sfide future

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 2 min 56 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Marco Cappato sulla politica dell’Unione europea sui diritti umani nel mondo (2007). Missioni di osservazione elettorale dell’UE: obiettivi, prassi e sfide future", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 7 maggio 2008 alle 00:00.

Sono intervenuti: Marco Cappato (parlamentare europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Agnoletto, Corte Penale Internazionale, Diritti Umani, Elezioni, Genocidio, Minoranze, Nonviolenza, Parlamento Europeo, Religione, Tecnologia, Unione Europea, Vi.

La
registrazione video ha una durata di 2 minuti.

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  • Marco Cappato

    parlamentare europeo (ALDE)

    Signor Presidente, onorevoli colleghi, replico ad alcuni colleghi che non ci sono, ma voglio fare una precisazione. Nel rapporto si parla dei diritti delle minoranze, si parla della libertà religiosa e naturalmente non si parla del rispetto dei diritti umani all’interno dell’Unione europea semplicemente perché non è il mandato di questo rapporto. Io credo che in qualche modo l’abbiamo fatto, perché noi non abbiamo semplicemente fatto una lista di critiche al mondo, noi abbiamo parlato di noi, di come usiamo bene o male gli strumenti che abbiamo, del rispetto della legalità dell’Unione europea, quando diciamo che le clausole sui diritti umani non sono sufficientemente applicate e parliamo di noi! Credo quindi non si possa fare questa critica al nostro rapporto. Credo che il ministro Lenarcic ha parlato molto degli strumenti che vengono utilizzati, il consiglio che mi permetto di proporre e che è inserito nella relazione è di parlare di più anche della valutazione dei risultati che poi i singoli strumenti ottengono. Il collega Agnoletto ha rimproverato di non parlare abbastanza della dimensione collettiva dei diritti. In realtà, io penso che i diritti umani fondamentali si basino innanzitutto sul diritto individuale e anche per il genocidio, che è il più collettivo e il più terribile dei crimini, oggi ci si può attivare nei confronti della Corte penale internazionale anche come individui contro il crimine di genocidio, e quindi anche quello parte da un diritto individuale. Il diritto alla democrazia fa parte ormai dei diritti umani fondamentali e questo è uno strumento importante da utilizzare. Il mainstreaming dovrebbe, credo, fare più attenzione al rispetto dei diritti umani in materia di immigrazione e di politiche contro la droga. Concludo nel rispondere al collega Howitt, la relazione non dice “che la non violenza è l’unico strumento per la promozione dei diritti umani, ma che è lo strumento più adeguato. Non violenza non solo come assenza di violenza, come pacifismo, no, invece non violenza come azione attiva di disobbedienza, di sabotaggio, di un potere autoritario e di una dittatura! In questo senso noi facciamo la proposta politica che l’Unione europea promuova le tecnologie e le tecniche della non violenza nella promozione dei diritti umani e della democrazia. Spero che questo paragrafo sarà salvato dal voto di domani!
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