09 LUG 2008

Intervento di Marco Cappato sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima delle Olimpiadi

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 2 min 36 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Marco Cappato sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima delle Olimpiadi", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 9 luglio 2008 alle 00:00.

Sono intervenuti: Marco Cappato (parlamentare europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cina, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Diritti Civili, Lhasa, Olimpiadi, Parlamento Europeo, Terremoto, Tibet, Tortura, Uiguri, Unione Europea, Vi.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

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  • Marco Cappato

    parlamentare europeo (ALDE)

    Signor Presidente, onorevoli colleghi, nessuno qui mette in discussione l'importanza dei rapporti di ogni tipo con il governo cinese né tantomeno la solidarietà in conseguenza del terremoto. Qui c'è un problema, in particolare nella presentazione che la Presidenza del Consiglio ha fatto. E' una presentazione che fa completamente l'economia di quello che è il ruolo che quest'Unione europea può e deve giocare nell'affermazione dei diritti civili e politici di tutte le persone che vivono sul suolo cinese, in Tibet e non solo in Tibet. (Applausi) Bisogna dire una parola su questo, perché altrimenti salutare in questo modo il fatto che vengono riammessi i turisti stranieri, senza dire una parola su quanto è accaduto, sulle condanne, i processi pubblici, la militarizzazione di Lhasa, in occasione del passaggio della torcia olimpica, le libertà che continuano a non esserci, le torture che si continuano a fare, questo è un modo parziale di affrontare un problema. Magari questo ruolo parziale poi favorirà una reazione che verrà tacciata di essere ingenua, idealistica, sterile, perché ci sono le persone che pensano alle cose serie, ai buoni rapporti con la Cina, e poi ci sono le persone che pensano alle cose ingenue e inconsistenti, che saremmo noi. Questo è il risultato prodotto da una presentazione come quella che lei ha fatto: non menzionate nemmeno il popolo uighuro, semplicemente perché non dispone di un leader transnazionale della non violenza, come il Dalai Lama, credo che sia grave quando si parla di Cina. E allora che Europa è un'Europa che davanti a tutto questo dice: "Ciascun capo di Stato decida per conto suo se va e se non va e noi Francia intanto abbiamo consultato i nostri partner e andiamo come Presidenza dell'Unione europea". Ma quale Presidenza? Ma quale Unione europea? Questa è l'Europa delle patrie e giustamente la Cina non considera in nessun modo l'Europa delle patrie come capace di una politica che possa intimidirla nel rispetto dei diritti umani dei cittadini cinesi e non solo.
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