17 NOV 2008

Intervento di Marco Cappato sull'applicazione del principio della parità retributiva tra donne e uomini

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 2 min 27 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Marco Cappato sull'applicazione del principio della parità retributiva tra donne e uomini", registrato a Parlamento Europeo lunedì 17 novembre 2008 alle 00:00.

Sono intervenuti: Marco Cappato (parlamentare europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Commissione Ue, Discriminazione, Donna, Italia, Pari Opportunita', Parlamento Europeo, Pensioni, Previdenza, Salario, Unione Europea, Vi.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

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  • Marco Cappato

    parlamentare europeo (ALDE)

    Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei dire al Commissario Spidla che, oltre a prendere in considerazione le ottime proposte di questo rapporto della onorevole Bauer, nel caso si possa procedere a una normativa a livello di Unione europea contro le discriminazioni salariali, credo che a giusto titolo vadano incluse le discriminazioni che riguardano la pensione, anche in una forma più sottile, indiretta, ma particolarmente odiosa in un paese come l'Italia. E riguarda la discriminazione sull'età pensionabile, una questione della quale la Commissione europea si è già interessata, e credo che dobbiamo dargliene atto. Già dal 2004 la Commissione europea aveva sottolineato al governo italiano come fosse inaccettabile un'età pensionabile diversificata: 60 anni per le donne, 65 anni per gli uomini, l'età diciamo ordinaria più comune. Bene, abbiamo come radicali con Emma Bonino, in ogni modo cercato di sottolineare all'opinione pubblica, al governo, all'opposizione e ai partiti, come questa struttura fosse da eliminare. Non è stato fatto. Grazie alla Commissione europea, la Corte di giustizia finalmente il 13 novembre ha statuito sull'illegittimità, sulla violazione dei trattati delle regole comunitarie di questa discriminazione. La cosa più grave è il tipo di ragionamento che l'Italia ha presentato in difesa di questa discriminazione, dicendo che era giustificata con l'obiettivo di eliminare le discriminazioni che esistono contro le donne nel contesto socioculturale - cioè esiste una discriminazione sul mercato del lavoro - per rimediare a questa discriminazione se ne crea un'altra, facendole andare in pensione prima degli uomini. Anche questa misura in particolare, credo bisogna intervenire, perché a livello europeo possa essere eliminata.
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