Cultura e mezzogiorno, una nuova strategia per il Paese

Un saluto cordiale a tutti gli intervenuti a tutte le autorità si una precedente la Regione signor Presidente del Consiglio regionale signor vicepresidente la Provincia signor Sindaco tutte le autorità civili militari religiose ma soprattutto
Un saluto sincero e doveroso Presidente Halley per un ringraziamento per essere ancora una volta qui con noi
E ringraziamento Federculture al suo Presidente che ha scelto la nostra Università per discutere di cultura e Mezzogiorno insieme al ministro Massimo avrai ad Alessandro Laterza
E per noi signor Presidente ancora vivo il ricordo della sua partecipazione all'appuntamento del quindici gennaio due mila dieci
Nella splendida cornice di un teatro Petruzzelli appena rinato gremito e partecipe in quel teatro simbolo della vita culturale dello spirito imprenditoriale della città ottantacinque anni prima si era svolta la prima inaugurazione della nostra università
In quel teatro ci siamo ritrovati insieme a riflettere sul cammino percorso immaginare un futuro credibile da costruire si intrecciano allora molte storie
Come forse ricorderà Agnese Moro nel suo discorso e poco la mole di Aldo Moro sono parole di anni in sé per la conoscenza della verità ma soprattutto per la cultura
Intesa come metodo generale nella comprensione dei fatti politici giuridici storici ma anche e principalmente come chiave per orientarsi nel mondo dei valori
Allora come anche nella visita con cui ci ha onorato nel due mila undici ci guidano le sue parole signor Presidente quando affermo che senza un tessuto di competenze diffuse un Paese non cresce né economicamente né civilmente
E ci vuole fornire anche un monito affermando che il Paese potrà salvarsi solamente se saprà valorizzare le risorse del Mezzogiorno ecco il senso di questo convegno oggi
Questa mattina abbiamo sancito insieme la ristrutturazione di uno dei palazzi simbolo della Bari del dopoguerra di palazzo che hai Napolitano
Due architetti come ha detto Nicola signorile stamattina la cui attività lasciato una traccia importantissima nel dibattito civile culturale della città
Lo abbiamo restituito alla comunità ed è questo un ulteriore tassello di un mosaico offerto insieme allo storico ex Palazzo delle Poste alla piena fruizione degli studenti dell'intera cittadinanza per dare corpo ad un'antica idea
Di avere a Bari un campus universitario nel cuore della città e significativo che da più parti si chieda che queste strutture universitarie possano restare aperte fino a tardi la sera
Che la piazza del giardino vengano riempiti da iniziative attività culturali vivificante e contrassegnate dalla presenza di tanti giovani
Credo sia dal riconoscimento
Al significato per la presenza dell'università come quello tributato ci pochi giorni fa al signor Presidente mi piace sottolinearlo
Quando abbiamo inaugurato la ristrutturazione di una palazzina che era cadente abbandonata nel campus delicato Ernesto Quagliariello per farmi il primo asilo nido nella storia del nostro Ateneo
Intitolarlo lo fa la dottoressa Paola Labriola tragicamente strappata la vita di affetti mentre era sul posto di lavoro
Alla scadenza del mio mandato
Lascio il trentuno ottobre e dal primo novembre prossimo mi succederà datore
Antonio Oricchio che condivide con noi questa giornata che al quale formulo oggi gli auguri più sinceri per un mandato ricco di soddisfazioni che le sue qualità capacità meritano
E forte desiderio lo confesso signor Presidente di volgere lo sguardo gli anni difficili che abbiamo attraversato
All'emergenza e che abbiamo fronteggiato risultati che faticosamente siamo riusciti a raggiungere l'abbiamo fatto denunciando ogni volta le nostre debolezze individuando le fragilità le criticità mettendo a nudo le lacune avremmo voluto fare di più
Avremmo voluto per esempio definire un patto con le altre Università con il Mezzogiorno del Paese perché si considerassero la cultura la conoscenza e la ricerca la formazione e l'impegno gli unici strumenti per garantire la crescita dell'intero Paese
Ne siamo convinti di costituire una risorsa e forse anche un rimedio
Nell'intervento richiesto mi per il nuovo rapporto di Federculture
Ho invitato i vettori a superare i luoghi comuni sull'università che in questi anni si sono radicati nell'immaginario collettivo
Non è vero che il rapporto docenti studenti da noi è troppo alto non abbiamo rapporti quasi diciannove studenti per docenti contro una media OCSE di quindici e cinque
E se i finanziamenti per istruzione universitaria e ricerca e sviluppo ci vedono agli ultimi posti in Europa la nostra ricerca riesce invece a raggiungere ottimi risultati e in alcuni settori di ottima qualità
Eppure il numero di ricercatori quattro ogni mille occupati ci vede fanalino di coda
Mentre abbiamo riportato gli stanziamenti per scuole università ricerche indietro a livello del due mila uno invece importante sottolineare dati alla mano come investire in formazione di livello universitario convenga ancora
Come investire in capitale umano sia redditizio mentre per numero di laureati nella popolazione giovanile siamo fermi aggiunte sonante venti per cento a fronte di quasi il quaranta per cento dei Paesi OCSE
Se abbiamo sollevato perplessità abbiamo protestato
Sulla recente distribuzioni di punti organico che determina la crescita delle nostre università e perché siamo certi di meritare un futuro lo merita al Mezzogiorno merita il paese
Potendo contare sui migliori giovani nostro territorio deve trattenere i suoi giovani più promettenti e deve finalmente diventare un luogo di attrazione
Siamo lieti perciò
E Ministero Ministro carrozza abbiano riconosciuto necessaria una rivisitazione di quei criteri e ministro abbia pubblicamente dichiarato che il sistema universitario deve crescere ma nel suo insieme
Siamo allora fiduciosi che gli interventi annunciati in tal senso si realizzeranno al più presto e certi che la signora Presidente
Condividerà tale ufficio
Lo dico perché in questi anni abbiamo puntato soprattutto sul reclutamento di giovani ricercatori e ci fa piacere che molti di questi posti siano stati finanziati da soggetti esteri
Ed è significativo atto di fiducia verso la nostra istituzione salutiamo perciò con grande favore centosettanta posti di ricercatore che in accordo con la Regione Puglia saranno destinati al sistema universitario regionale bare ne avrà ben ottantanove
E saranno reclutati questi giovani su progetti di ricerca che garantiranno per il nostro territorio in tutti i settori possibilità di innovazione progresso internazionalizzazione
Su questi temi ci siamo impegnati in questi anni per definire al meglio l'identità di un'Università come la nostra con le sue vocazioni anche e soprattutto nel settore della terza missione
Intesa nell'accezione più vaste noi dobbiamo costituire una leva di sviluppo del territorio noi formiamo però anche il signor Presidente la coscienza dei cittadini del domani
Cultura e conoscenza devono essere riconosciute fattori primari ma è grave signor Presidente che oggi come in passato abbiamo bisogno di ribadirlo
Il dover convincere gli altri e spesso aspetto più malinconico se posso dobbiamo persino convincere nuove generazioni di questo
E nella cultura come bene comune come diritto riconosciuto dalla stessa Costituzione come possibilità di sviluppo non solo economico nella cultura come valore
E lì per noi l'antidoto per un Paese sempre più mobile e cresce meno della media degli altri Paesi un Paese dove aumentano ogni giorno le disuguaglianze e sembrano diminuire le idee e sembra affievolirsi l'identità
Culturale
Lo dico pensando alle memorabili parole che Adriano Olivetti
Aveva formulato quando aveva detto abbiamo portato in tutti i villaggi le nostre armi segrete cioè i libri
I corsi le opere dell'ingegno dell'arte noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che don all'uomo il suo vero potere il pensiero di Olivetti sono parole sue il sapere invece signor Presidente ha perso spesso indipendenza
Si è talvolta vi si articola primi per specialisti non comunicarlo troppe volte si può formare un sapere utile solo perché trasformabile subito il valore di mercato siamo convinti che non sia possibile uno sviluppo senza conoscenza
Che la cultura lo sviluppo tecnologico la cultura creativa l'industria culturale
Siano le strade da percorrere in un mondo sempre più complesso di un'Europa che ha rimandato il dieci anni di obiettivi di Lisbona ma verso i quali molti altri Paesi ma ce n'a tappe forzate abbiamo bisogno di vedere riconosciuto il valore dei nostri giovani qualificati
Che non possono essere quando va bene sotto cupa de sottopagati
Modelli di sviluppo senza ricerca saranno destinate la marginalità
Dobbiamo produrre beni non sono ad alto valore tecnologico aggiunti
Ma soprattutto ad alto tasso di conoscenza giù e favorire i nuovi processi in cui si creano l'affermazione per cui investire in cultura incide sulla qualità della vita non può arrestare una mera petizione di principio
Lo dice l'Europa quando pensa l'Europa creativa in cui si promette di salvaguardare e promuovere diversità culturale e linguistica e di rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi
A noi crediamo spetta un ruolo primario anche nella tutela nella valorizzazione del patrimonio materiale materiale del nostro Paese un ruolo nel favorire l'emergere di merci creative un ruolo nella Tinari declino dell'intelligenza collettiva
Quanti progetti dei nostri ricercatori sono nati in questi anni sulla base di idee nuove in settori come l'ambiente in salute e la rivalutazione valorizzazione nostro patrimonio i beni culturali dell'attività artistiche letterarie cinematografiche musicale la nostra Regione è un fiorire di iniziative in tal senso
E proprio la curiosità di intelligenze dei nostri giovani la loro voglia di mettersi in discussione meriterebbero ogni attenzione sostenne
Meritano rispetto
La classifica diffusa da Intesa San Paolo di recente colloca al distretto barese della meccatronica intesta letto venti
E tra i promotori ci sono l'università e Politecnico di Bari otto su dieci dei nostri giovani trovano lavoro abbiamo i primi nei modi promananti dell'istituto tecnico superiore per la meccatronica coccodrillo di Bari
La Regione Puglia investito quasi quattrocentottanta milioni di euro per ricerca e innovazione in settori chiaro la meccatronica dare spazio i materiali compositi innovativi ed agroalimentare ed Energia la scienza della vita l'information technology
A questi temi
A questo obiettivo Rettore dovrebbe poter dedicare tutte le proprie energie
Da questi temi obiettivi
Se davvero condivisi e sostenuti anche con risorse adeguate i nostri giovani possono appunto trarre indicazioni e speranze perito ma
Perché com'è la signor Presidente ha sottolineato nel suo intervento agli stati generali della cultura due mila dodici sono parole sue non c'è soltanto da valutare quale aiuto dicano alla crescita del PIL la cultura e la scienza
Ma come esse siano parte integrante del nostro stare nel mondo
Con il profilo del prestigio che le generazioni che ci hanno preceduto hanno assicurato all'Italia in consonanza se posso permettermi con questa riflessione nell'intervento per il rapporto Federculture io notavo
Quando il Paese dovette riprendersi me la drammatica situazione del dopoguerra di costruire delle macerie sette ricominciare con un grande programma di investimento su istruzione cultura lotta all'analfabetismo
Tutto evitare allora costruire le scuole istituire le biblioteche potenziare le università
Servirebbe ritrovare quello spirito quella condizione prima che sia tardi
è nostra ferma convinzione infatti il signor Presidente che risieda anche qui
La pietra angolare il nuovo e fecondo fatto costituenti
Grazie
Cedo la parola adesso dottor Alessandro Laterza vicepresidente di Confindustria prima il dottor
Buongiorno signor Presidente
Ministro RAI autorità
Ringrazio
Federculture Università di Bari professionisti
Il confronto
Voglio subito partire con una citazione
La cultura è un moltiplicatore dello sviluppo
Ci deve guidare l'idea di far leva su di essa per rilanciare il nostro Paese
Sviluppo produttivo e dell'occupazione progresso spirituale e civile soprattutto
Prospettiva di valorizzazione delle personalità e dei parenti dei giovani
Questo deve essere il nostro assistito
La cultura può rappresentare
Un volano fondamentale per avviare una nuova prospettiva di crescita in Italia
Queste sono parole del Presidente
Napolitano
Contenute in un recente libro intervista con Federico Rampini
La via maestra d'Europa il ruolo dell'Italia nel mondo Presidente mi perdonerà se per deformazione professionale
Promuovo
La lettura
Più libero
E sono parole
Impegnative
Perché
Fanno parte
L'ultimo capitolo del
Del capitolo che fa da coronamento al direttore che si intitola
Cultura vocazione dell'Italia la grande
Perfettamente in sintonia con il tema del nostro incontro di oggi
Sono parole che meritano consenso
Ma soprattutto riflessione attenzione riscontro
Il primo
Aspetto che vorrei toccare
E qual è il punto di vista di Confindustria su questa materia e su questa proposizione se prendo a riferimento le parole del Presidente
E qui brevemente
Voglio accennare al fatto che
Nel Documento strategico il progetto di Confindustria per l'Italia cresce si può si deve Dini gennaio di quest'anno documento che ispira tutta l'azione confederale
Per la prima volta il capitolo cultura entrato al pari di altri come Fisco Finanza d'impresa o politiche industriali e Sviluppo sostenibile di quei discendono una serie di conseguenze e semplificativamente ricordo
E nel corso della prossima settimana e la cultura di impresa di Confindustria il Sole ventiquattro Ore riproporrà a Milano presumibilmente ventuno novembre di stati generali della cultura
Che sono stati celebrati lo scorso anno a Roma con la partecipazione anche del Presidente Napolitano
Ricordo che nel lavoro che stiamo in questo momento effettuando gli allestimenti o di una piattaforma strategica di politica industriale ancora una volta un'area specifica
In costruzione un cantiere che abbiamo avvertito che dedicato all'impresa creativa e beni culturali al pari
La fabbrica incarichi
Gente piuttosto che della mobilità sostenibile
Sono materie che sono semplicemente sullo stesso piano devono avere la stessa attenzione e lo stesso sviluppo tutto questo
Sott'semplicemente per condividere con voi il fatto
Che con l'industria la Presidenza Squinzi
Hanno messo stabilmente in agenda la cultura come debba non solo come fattore come leva fondamentale di sviluppo per il nostro Paese
Che cosa
Dunque proponiamo molte sarebbero le cose non abbiamo il tempo di fare un repertorio concreto voglio
Toccare due argomenti il primo
Riguarda strettamente la questione dei fondi strutturali che tema con i quali mi ci misuriamo quotidianamente
Alle spalle abbiamo
Una cattiva esperienza il peggiore dei programmi della programmazione due mila sette due mila tredici è stato il programma interregionale
Pre dedicato gli attrattori culturali naturali e turistici è stata una debacle
Di proporzioni epiche parzialmente recuperata attraverso di riprogrammazione avviate dal ministro barca nonostante questa esperienza
Io sono molto fiducioso sul fatto che la quantità di azione tra il Ministro della coesione ex ministro posizione barca che ha dato morto al rilancio dei fondi strutturali è l'attuale
Ministro Trigilia soprattutto con l'istituzione dell'auspicata Agenzia nazionale per la Commissione
Consentiranno di mettere insieme una progettualità ambiziosa ovviamente d'intesa con il Ministero competente sistema MIBAC mi fa un po'fatica io continuo a chiamarlo MIBAC
Sarò Saro perbacco
E questo ci permetterà per esempio di riprendere linee di lavoro già avviate
Se è stato avviato un discorso di rilancio del grande progetto compendi la del giocatore cultura abbiamo questo grande tema dei poli museali di Eccellenza che possiamo rilanciare riprendere che già avviato
E su quale potremmo innestare una maggiore attenzione al tema della valorizzazione non solo della manutenzione come e conservazione che pure ovviamente sono fondamentali
E tra l'altro aspetto osservo che
Confindustria certamente seguirà la linea di lavoro che mi sembra di individuare in alcune dichiarazioni del ministro bravi
Riguardanti il tema della razionalizzazione del coordinamento delle attività di promozione dei beni delle attività culturali
Certamente con un'attenzione al al tema dello sviluppo dall'offerta turistica ma non solo perché non vorremmo ridurre la cultura solo un problema di
Promozione per attirare ovviamente i turisti un tema
Molto rilevante perché se rimaniamo nel campo turistico dobbiamo trovare il modo di concerto con le Regioni di valorizzare risorse locali ma cercando di ridurre i limiti di un localismo
Abbastanza
Pronunciato che è stato alimentato forse da un frettoloso trasferimento della competenza di materia turistica alle Regioni e questo lo dobbiamo fare
Per sostenere lo sviluppo del turismo estero
Il cui giro d'affari ricordo equivale a un flusso positivo di export
Ma anche per rafforzare quel prendo quel marchio Italia che per noi essenziale per diffondere i prodotti dell'economia ma anche dell'INPS vigenza italiana nel mondo non siamo ancora ricordati riconosciuti e valorizzati per ciò che nostro patrimonio culturale
Esprime sono tutti temi di natura nazionale ma evidente che hanno un'applicazione forte immediata specialmente quando poi tocchiamo la questione del dei fondi strutturali nel Mezzogiorno
Due osservazioni noi dobbiamo avere grande fiducia nel passato come nel futuro del nostro Paese né qui in Puglia abbiamo delle esperienze importanti sono state in parte ricordate dal Magnifico Rettore
Nel passato recente l'Apulia film Commission io
Uso i nomi e cognomi
Ha fatto un eccellente lavoro moltiplicare le occasioni di produzione e di consumo in campo cinematografiche culturale ed è addirittura abbiamo nel due mila undici con una rassegna che si chiama contiene creato un format come si dice in gergo tecnico certi abbiamo inventato una manifestazione in cui
Sinta facciamo in maniera organica cinema teatro musica letteratura scienze sociali ed abbiamo fatto una collaborazione molto stretta con l'università
Chi vi assicuro non è un elemento di secondaria
Importanza il sedici novembre
A Canosa di Puglia che una perla della
Del nostro patrimonio archeologico il ministro Brai che voglio ringraziare per la sua disponibilità sensibilità
Verrà a firmare un protocollo con la Santa Sede per la disponibilità delle catacombe di Santa Sofia
Questo al fine
Di conservare mantenere questo sito importante e nello stesso tempo verrà inaugurato il Museo paleocristiana dicano se non immobili ammesso a disposizione della Chiesa cattedrale di racconto questo perché queste iniziative
Nascono da un humus fertile
La Fondazione addobbati Carcano Sina privati cittadini e impresse che da vent'anni in piena sintonia con l'Amministrazione comunale e con una la soprintendenza regionale promuovono il patrimonio della della città ovviamente ci sono anche delle ombre io accanto a queste voci che mi sono permesso di segnalare la questione
Evocata in maniera
Cortese dal Magnifico Rettore c'è questo problema dei punti organico
Tagliati ritagliati soprattutto non solo a danno delle diversità del Mezzogiorno mi allarmano e lo dico come testimone per così dire terzo
Nel senso che non perdono nulla tante vecchie in corso incrostazioni che ancora
Purtroppo ci sono nel mondo accademico e tuttavia
Trovo che sia il metodo che il merito di questo intervento come dire siano sconcertanti e che si debba approfondire la materia per trovare un punto di equilibrio
Sono altrettanto in apprensione per quanto riguarda il destino mi rivolgo al ministro che in particolare
Della fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli che nata dopo un periodo di difficoltà una gestazione difficile Fiorita sotto il commissariamento che è stato
A suo tempo
Promosso dal
Ministro ornati e con su richiesta impulso anche del Sindaco Emiliano a suo tempo Presidente della Fondazione
E ora sappiamo che i commissariamenti devono finire non possono avere
Un un termine infinito e tuttavia sarebbe importante che ministro bravi tra sud e la sua saggezza all'intelligenza degli enti promotori e anche il riordino settoriale che previsto una regione delle colture ci aiutino a
Trovare una soluzione che non disperda gli ottimi risultati raggiunti
Luci e ombre fanno parte del gioco questo di questo abbiamo essere consapevoli e noi dobbiamo impegnarci perché le luci prevalgano ovviamente sulle ombre da questo punto di vista io concludo con una frase
Che la ripresa secca di quanto il
Presidente Napolitano a riportato nel libro che vi ho citato all'inizio e dire che
Per il Mezzogiorno e per l'Italia
La cultura
Deve rappresentare il volano fondamentale per avviare una prospettiva di crescita in queste parole io credo che dovremmo tutti quanti riconoscerci grazie
Al dottor la terza ricordo chi ci sta seguendo perché stiamo trasmettendo in streaming la trasmissione tutti i colleghi di studenti e gli altri la capienza andavano avanti sapete
E limitata
Che adesso andrà in onda un filmato questo lo dico a beneficio di tutti tra l'altro prima nel citare tutte le autorità sino a breve vado a citare per prima e quindi Presidente Cappello assessore Godelli ce ne sono tante di questo vi sono grato
Do adesso la parola al Presidente di Federculture Roberto Grossi ma prima credo che intenda farci visionare questo filmato grazie
Avevo
La
Naturalmente
Aveva
Davvero
Magnifico Rettore autorità gentili ospiti cari amici
Desidero innanzitutto rivolgere a nome di tutti gli operatori culturali un particolari profondo ringraziamento al Presidente della Repubblica per il suo impegno vuoto regole continuo richiamo alla necessità di compiere finalmente
Le scelte necessarie per riaffermare il ruolo strategico della cultura per la vita e lo sviluppo del Paese
Richiamo che abbiamo voluto sottolineare anche nel breve filmato appena visto che tenta di descrivere le derive in cui ci hanno portato proprio
Le scelte mancate
Per il Mezzogiorno la situazione è ancora più grave quel filo rosso che lega la cultura del benessere al progresso sembra definitivamente spezzato
Creando un corto circuito con la storia dello sviluppo della civiltà del Mediterraneo
Flusso vitale tra Oriente Occidente che proprio qui sia alimentato ha trovato cittadinanza
Pensiamo alla straordinaria opera ad esempio di Federico II che istituisce il mille duecentoventiquattro Appia Antica università laica statale del mondo
Eppure le idee le energie creative le capacità ci sono uscire dal tunnel è
Possibile
Dobbiamo riprendere quel filo rosso quell'energia silenziosa e potente che ha fatto grande
L'Italia bella unica e soprattutto che ha reso le nostre città i nostri territori un modello di qualità di vita e di benessere
La prima consapevolezza al dato storico da cui partire e che non c'è è che non c'è sviluppo senza cultura come non ci può essere una crescita del Paese senza mezzogiorno
Però come drammaticamente descritto dal rapporto Svimez oggi ci troviamo di fronte a un processo di desertificazione economica e produttiva
E aggiungerei anche umana
Il nostro meridione rischia di perdere il contatto con il resto del Paese con l'Europa
Appare incapace di offrire nuove opportunità ai giovani solo nel due mila undici in cinquanta mila sono emigrati all'estero per trovare la speranza di futuro e il fatto antistorico numerosissimi sono artisti e creativi
Di attrarre capitali privati Investimenti di Abbiati finalmente su una strada di sviluppo e innovazione
Il rischio come ci ricorda l'immane tragedia umana di Lampedusa è che il Mezzogiorno testi schiacciato nel ruolo di ponte di approdo di un altro sud ancora più povero e disperato
Bisogna quindi invertire la rotta subito e con determinazione
Abbiamo ad una vera rivoluzione culturale che possa cambiare innanzi tutto la mentalità e i comportamenti individuali e collettivi una nuova idea
Di paese nel quale bellezze conoscenza ricchezza economica e qualità della vita trovino un nuovo equilibrio
Alcuni punti su quali imprimere una svolta lo possiamo fare a meno di evidenziarlo primo
Rendere efficiente la gestione della ricchezza culturale il nostro Mezzogiorno
Non sono di certo gli asset da cui partire è che ci mancano
Conosciamo tutti la ricchezza del Mezzogiorno ricordiamo solamente alcuni dati in queste regioni è presente il quarantotto per cento dei musei delle aree archeologiche statale ma che produce solo il venticinque per cento dei redditi
Abbiamo il trenta per cento dei siti UNESCO italiani pensiamo agli oltre tremila fin qui cinque seicento biblioteche pubbliche nel Mezzogiorno più numerose delle tre mila quattrocento multe municipali dell'intera Francia
Per non parlare dello straordinario patrimonio immateriale diffuso sul territorio che ci rende unici al mondo
Tuttavia
C'è un grave il problema di gestione lo dimostra ad esempio il limite altissimo numero di visitatori dei siti culturali statali del sud
Nel due mila dodici appena sette virgola quattro milioni solo il venticinque per cento del totale nazionale per un incasso di vanto otto milioni di euro studi
Cento tredici di cui il settantacinque per cento derivante da Pompei Reggia di Caserta ed Ercolano
Ma non mancano per fortuna anche al sud esempi virtuosi di una programmazione culturale efficiente dividetevi rivitalizzazione dei luoghi d'arte di creazione di nuova occupazione
Parliamo del Consorzio Teatro pubblico pugliese del nuovo museo di arte contemporanea madre di Napoli
Della Fondazione Federico secondo di Palermo e della fondazione che in un piccolo centro di appena miglia abitanti ha valorizzato sul piano internazionale il sito nulla logico UNESCO di Barhoumi in Sardegna
Questi e tanti altri casi dimostrano che la buona gestione è possibile ma sono ancora troppo pochi
Occorrerebbe a nostro avviso perseguire anche strade diverse dalla gestione diretta da parte dello Stato e degli altri istituzioni pubbliche puntando su quei modelli che nel resto d'Italia in Europa
Hanno garantito in modo efficace la funzione di servizio pubblico in un rapporto più fecondo con i privati e il territorio
Al contrario danni le esperienze di gestione autonoma invece di essere sostenute e promosse dallo Stato sono diventate bersaglio di politiche miopi soffro date in una morsa di leggi e regolamenti che le trasformano da centri di
Di produzione a unità burocratiche contabili
Nel migliore dei casi
Per questo richiamiamo l'attenzione sulla necessità di modificare l'articolo quindici della legge di stabilità attualmente in discussione in Parlamento
Che pone ulteriori e inaccettabili limiti anche al funzionamento delle aziende culturali gli enti locali e Regioni addirittura azzerando ogni capacità di intervento nel campo proprio del lavoro e dell'occupazione
Siamo convinti che il ministro bravi
A cui è doveroso un ringraziamento profondo per il lavoro che sta portando avanti si impegnerà anche su questi temi ancora aperti
Secondo
Dobbiamo accrescere la partecipazione dei cittadini è questo un obiettivo centrale del quale tutti dobbiamo farci carico il primo bene culturale il vero bene comune è
La conoscenza
Occorre ricostruire allora un ponte tra i luoghi della cultura l'attività creativa l'istruzione l'educazione puntando davvero sul sistema formativo
Dalla scuola all'università le accademie d'arte sono così potremo ridare valore e attualità alla nostra storia le nostre ricchezze e incamminarci sulla strada dell'innovazione
Recuperando la vocazione più profonda del paese del nostro Mezzogiorno
Perché a cosa serve avere teatri un sei
Se rimangono vuoti o tutto al più vengono frequentati da turisti stranieri in Calabria nel due mila dodici ne sono arrivati solo duecentoventi mila contro venti milioni attratti dalla Lombardia
E come possiamo accettare che proprio in Italia l'insegnamento della storia dell'arte della musica siano quasi spariti dai programmi scolastici
Troppo poco è stato fatto signor Presidente fino ad oggi per estendere la fruizione e la domanda di cultura e non si trattò solo qui di incentivare la visita I tempi d'arte
Alle cattedrali della storia ma di portare
La cultura nelle famiglie portare la cultura nelle case e nelle periferie nei luoghi di lavoro e di incontro dove la gente vive ogni giorno
Anche per fronteggiare l'allontanamento dei cittadini dalla fruizione culturale che nel due mila dodici è crollata e nel sud rischia di assumere i conti i contorni di una vera depressione dei consumi
Qui l'ultimo dato sulla spesa delle famiglie italiane in cultura
Mostra una situazione di arretramento
Solo il cinque virgola sette per cento della spesa totale delle famiglie è destinata a questa fascia di consumi rispetto a una media nazionale del sette virgola tre ed una europea quasi del nove per cento
è indispensabile pertanto rafforzare e modernizzare la riti dell'offerta e della produzione culturale per stimolare
La domanda e la partecipazione
Per questo servirebbe anche una politica fiscale che incentivi gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie
Perché allora ad esempio come fortemente sostenuto dal fare culture non pensare ad introdurre la detrazione fiscale delle spese culturali e per la formazione
Terzo attivare politiche per l'industria culturale creativa
Sì andiamo oltre una visione troppo spesso un retorica del Belpaese e un approccio monumento alibistico alle ricchezze culturali
Ci rendiamo facilmente conto che l'industria culturale creativa può rappresentare una prospettiva straordinaria e irrinunciabile di nuova occupazione qualificata e di sviluppo sostenibile del territorio
Le imprese di questo comparto nel sud producono oltre dodici miliardi di euro l'anno di fatturato il sedici per cento del valore aggiunto complessivo del settore
è un contributo molto rilevante per l'economia del Mezzogiorno con enormi possibilità di crescita anche rispetto ad altri comparti industriali ormai saturi ma ancora marginale nelle politiche di sviluppo
Basterebbe seguire l'esempio della Puglia
Che ha posto la cultura
Alla base di una nuova visione dello sviluppo e immaginare un piano per il Mezzogiorno che favorisca la nascita diritti e incubatori di impresa e creative artistiche culturali
Si potrebbe così rivitalizzare il tessuto imprenditoriale e sociale come dimostrato da numerose esperienze europee che a breve abbiamo presentato nei giorni scorsi e colloqui internazionali di Ravello la
Ultimo punto risorse in una nuova preoccupi programmazione territoriali le occasioni da non perdere
Non possiamo tacere è stato già detto in precedenza delle difficoltà di spesa dei fondi comunitari del Mezzogiorno
Pensiamo al programma attrattori culturali due mila sette due mila tre tredici che secondo i dati forniti dal ministro per la coesione territoriale ha dovuto restituire a Bruxelles oltre trentatré milioni di euro di risorse inutilizzate
Un esito a dir poco doloroso
Ma noi dobbiamo trarre gli insegnamenti
Il primo fra tutti l'imprescindibilità della cooperazione tra livelli istituzionali a partire da quella tra Stato regioni ed enti locali
Il secondo riguarda la qualità dei progetti che dovrebbero sempre prevedere un modello gestionale e sostenibile nel tempo
Per questo Federcultura recentemente proposto che a partire dal prossimo ciclo di programmazione comunitaria
Venga istituito un fondo per la progettualità culturale che destini specifiche risorse alla progettualità integrata e partecipata
E in questa logica che dovremo saper cogliere anche le opportunità derivanti dal programma per la capitale europea della cultura due mila diciannove
Sono ventuno in tutti Italia di cui undici nel sud le città candidate
E al di là di quale Piaggio intelligence si aggiudicherà il titolo ci auguriamo che attraverso questa esperienza si possa radicare la metodica della pianificazione strategica integrata
Nella quale la cultura diventi matrice
Dello sviluppo e della rigenerazione urbana
Piano diamo allora quel filo rosso dello sviluppo e della cultura
Per ricostruire una trama di convergenze che consenta di superare i problemi che abbiamo davanti per realizzare davvero la democrazia delle opportunità
Consapevoli e qui finisco signor Presidente che se il Mezzogiorno l'Italia e l'Europa non torneranno ad essere produttori di cultura
Saremo destinati al declino rispetta i processi mondiali nei quali
Proprio alla conoscenza e alla cultura vengono affidati i destini dello sviluppo grazie
Presidente De Rose venga adesso la parola per le conclusioni
Al Ministro per i beni e le attività culturali ottimismo Massimo brevi ringrazio ancora una volta per essere intervenuto flicorno
Signor Presidente della Repubblica Magnifico Rettore
Presidente grossi caro Alessandro autorità tutte signore e signori
La cultura come strategia per l'Italia in particolare per il Mezzogiorno è una proposta che torna al centro del dibattito pubblico e dell'azione politica dopo molti anni
Anni dei quali una visione miope della Società italiana del nostro Paese
Tendeva a legittimare a screditare come spreco qualsiasi attività il cui fine non fosse riconducibile a un immediato tornaconto economico
Quella che stiamo discutendo una proposta che in questi mesi è stata condivisa e fatta propria da moltissime persone provenienti da ambiti assai differenti dalla politica dalla cultura dall'istruzione dall'università dal lavoro
E penso anche da moltissime associazioni non istituzionali
Una proposta che ha spinto molti alla decisione di impegnarsi in prima persona nella politica nelle istituzioni nella società civile
Proprio con la consapevolezza che un Paese come l'Italia che della bellezza dell'arte della cultura della musica dell'architettura del paesaggio
Ha sempre fatto la sua naturale vocazione
Proprio su questi valori può ebbene maggiormente contare per uscire dalla crisi
Rilanciare l'economia dell'occupazione riaffermare il proprio ruolo in un contesto internazionale
La centralità della cultura in riferimento sia alla conservazione dell'acido del nostro passato della nostra storia sia la produzione di cultura intesa come arte musica letteratura teatro cinema ma anche con
Ricerca scientifica e alta divulgazione
Per affrontare questo tema vorrei prendere le mosse da una frase pronunciata dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel suo intervento in occasione della consegna delle medaglie dove benemeriti della cultura dell'arte il cinque maggio due mila tre
Dice Ciampi e nel nostro patrimonio artistico nella nostra lingua nella nostra capacità creativa
Di tutti gli italiani chi risiede in cuor il cuore della nostra identità di quella nazione di quel Paese che nato ben prima dello Stato e ne rappresenta la più alta legittimazione
L'Italia che dentro ciascuno di noi espressa proprio dalla cultura umanistica dall'arte figurativa dalla musica dall'architettura dalla poesia dalla letteratura sono quelle conoscenze e di un unico popolo
Identità nazionale gli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario unico chi non ha eguali al mondo
Sono convinto che la consapevolezza del fatto che sia proprio la cultura il fondamento della nostra identità nazionale che debba indurci tutti a una scelta di responsabilità
La responsabilità di prendersi cura di quanto abbiamo ricevuto in eredità di quanto è stato affidato ad ognuno di noi
Di quanto con lo studio la tutela e il restauro delle opere d'arte dei monumenti dei testi letterari dei documenti d'archivio ci viene affidato
La responsabilità di non lasciare chi sintesi interrompere si esaurisca non sull'onda della crisi economica quelle che sono tradizioni plurisecolare nell'ambito della musica delle arti dell'artigianato dell'industria culturale
E non meno la responsabilità di prendersi cura accanto al patrimonio costituito dalla storia delle opere dell'uomo di quelle altrettanto fragile rappresentato dall'ambiente dal paesaggio
A questa dimensione di responsabilità credo se ne possa affiancare una non meno importante quella di progettualità in relazione alla volontà e la capacità di pensarci come società come Paese
Di immaginare in termini creativi e appunto progettuali quello che sarà il nostro futuro
Secondo l'antropologo i forche ERS non diretto da modelli culturali il comportamento dell'uomo e praticamente ingovernabile un puro caos di azioni senza scopo incapace di pensare un futuro
E la sua esperienza sarebbe praticamente in forme senza finalità di interesse pubblico
La cultura aggiunge non devono ornamento all'esistenza umana ma quella condizione essenziale per il benessere e il futuro di una comunità
Ritengo che una riflessione in questo senso non possa che prende le mosse proprio la consapevolezza di come in questi anni la realtà umana e sociale del nostro Paese appaia devastata non solo dagli affetti di per sé gravissimi di una crisi economica mondiale
Ma anche da una più generale diffusa crisi di ideali di fiducia di valori di prospettiva
Che ha esposto la nostra società rischio di un progressivo disfacimento del tu sei del suo tessuto connettivo e in particolare del venir meno della capacità di sentirsi comunità solidali tra di noi
Sono convinto che la risposta almeno una possibile risposta a questa condizione grave e profonda
Di una sfiducia che investe i nostri figli i nostri giovani possa venire proprio dalla nuova centralità della dimensione culturale in ogni ambito e la vita associata
C'è infine un terzo ambito più concreto nel quale il vasto ambito dei beni e le attività culturali può giocare un ruolo fondamentale nel nostro Paese
Lungi dall'essere un settore improduttivo e parassitario esso racchiude le norme opportunità per la ripresa dello sviluppo anche economico ma non solo economico
Sono considerazioni che possono apparire ovvio e ma vale la pena ricordare brevemente
Che se quello è la ricerca scientifica e tecnologica è un ambito essenziale rinunciabile per l'Italia come per tutte le economie avanzate del mondo altri settori costituiscono invece una specificità e una potenziale eccellenza italiana
Ed è anche e soprattutto su questi che dovremmo puntare per progettare per pensare un futuro migliore pensare
Penso in particolare all'idea di bellezza nelle sue molteplici infinite declinazioni dall'arte al paesaggio dei monumenti alla musica hai molti modi nei quali essa può contribuire a definire un'identità
E l'immagine dell'Italia e di conseguenza proprio per questo avere notevoli ricadute positive su quello che sarà il futuro che andremo a pensare e progettare
Ma penso anche a quell'aria di eccellenza della produzione culturale italiana l'architettura il design alcuni settori della ricerca scientifica e umanistica
E a quegli aspetti della nostra tradizione culturale le lingue e letterature classiche la tradizione esecutiva interpretative in campo musicale
Dei quali l'Italia può proporsi come un punto di riferimento per culture anche assai lontane
Che dovremmo accogliere e saper accogliere come abbiamo fatto nel passato
E questo è vero in particolare per il nostro Mezzogiorno dico del suo patrimonio culturale artistico archeologico nelle zone più ricche di storia d'Europa e forse del mondo
In questi anni ha mostrato una straordinaria rinascita della produzione letteraria e artistica musicale nonché nella capacità di raccogliere proprio la comunità
Voglio dedicare qualche cenno in modi nei quali è possibile dare concreta attuazione a queste idee e in particolare quanto è stato fatto in questi mesi dal Governo nell'ambito e la tutela della valorizzazione dei beni culturali
Con impegno che culminato e l'approvazione del decreto valore cultura
Un decreto fortemente voluto dal Governo e sostenuto dal Capo dello Stato che permetta mi permetta di ringraziare ancora una volta che in moltissime occasioni
Ha voluto esterni a fianco proprio nell'approvazione di questo decreto e che ha sempre ribadito una visione della cultura come bene comune come diritto fondamentale dell'individuo
Nella convinzione che la cultura è un dovere verso i cittadini verso coloro che verranno dopo di noi
Il primo e più importante punto fra quelli previsti nel decreto e rilancio di Pompei
Un progetto che non riguarda soltanto il sito ma l'intero territorio
Con la volontà di fare di Pompei la destinazione di eccellenza del turismo culturale del nostro Paese
E il simbolo delle buone pratiche che l'Italia se attivare nei confronti degli obblighi di tutela e valorizzazione di quello che uno dei patrimoni più importanti e straordinari del mondo
Un progetto di rilancio che si concretizza nel rispetto agli impegni presi nella valorizzazione del bene nel rispetto della legalità
La speranza è l'obiettivo sono quelli che Pompei con i due milioni e trecento mila visitatori che si recano ogni anno e il suo patrimonio archeologico unico al mondo a fronte di investimenti non sono adeguati ma soprattutto ben indirizzati
Possa diventare da metafora del declino dei nostri beni culturali quale purtroppo percepito oggi proprio il simbolo della rinascita di tutto il nostro Paese
E vero i dati elaborati da Federculture CER istituiscono un quadro articolato e problematico nel Mezzogiorno d'Italia si trova un numero a formidabile di monumenti di siti di interesse archeologico e artistico
Il quarantotto per cento dell'intero patrimonio nazionale
è una grandissima ricchezza con un grandissimo potenziale
Tuttavia sui circa a centotredici milioni di euro generati dal flusso di liste a livello nazionale sono ventotto meno del venticinque per cento
Deriva dai siti e strutturi del sud d'Italia e di questi il settantacinque per cento deriva come ha detto il presidente grossi solo da tre siti Ercolano Pompei Reggia di Caserta
Dobbiamo lavorare affinché le decine e decine di siti piccoli e grandi musei dimore storiche case museo anarchica Berdini sparsi nel nostro Mezzogiorno riescono a esprimere il loro potenziale culturale ed economico
Ma permettetemi di dire che moltissimo in questa Regione nei Comuni della Puglia è stato fatto
E moltissime delle scelte politiche che sono state attuate sono state versate proprio sulla valorizzazione dei beni culturali come lo sviluppo come leva dello sviluppo sociale ed economico
La scelta di coniugare beni culturali e turismo nell'azione del mio ministero impone però una riflessione su quelle che saranno le grandi opportunità che possono nascere da questa decisione
Questa scelta dovrà essere una scelta accompagnata da politiche rivolte alla valorizzazione dell'innovazione della ricerca scientifica ecco perché a mio avviso accorre avvicinare sempre di più l'impegno del mio ministero a quello dell'università e della ricerca
Poche settimane fa sono stato a Foggia dove proprio l'Università uno dei centri di eccellenza del Mezzogiorno ha promosso un convegno su patrimoni culturali e paesaggisti Puglia d'Italia tra conservazione innovazione
Sono occasioni come quella come quella odierna che ci ricordano come cultura sapere ricerca siano parti inscindibili di un unico percorso
Verso quel futuro di crescita umana e sociale solidale oltre che economica cui male si adatta ogni criterio di valutazione meramente ragionieristica
Sono un seme prezioso cui occorre dare il tempo giusto alle cure appropriate affinché possa germogliare portare i suoi frutti al Mezzogiorno e al Paese intero
Sarà il positivo raccordo fra cultura e turismo che sarà quello fecondo perché valorizzerà le potenzialità dell'una e dell'altro settore senza però intaccare le complesse e specifiche peculiarità
Questo binomio si potrà deve sviluppare in tanti modi ma soprattutto creando percorsi di senso di rispetto ben focalizzato in ambiti territoriali specifici in modo che l'ha vista un museo le città d'arte è un parco naturale
Non sia semplicemente un passare in rassegna una serie di capolavori di monumenti
Ma si traduca in un cammino storicamente culturalmente coerente o in molti possibili cammini paralleli queste la cultura e la civiltà del nostro Paese
L'immensa ricchezza del nostro patrimonio culturale e ambientale ha infatti tra le molte caratteristiche peculiari quella di un eccezionale densità di riferimenti culturali cosiddetti secondari
Io trovo monumento antico ma anche ad esempio un paesaggio o una stazione ferroviaria non c'è soltanto la storia di quei luoghi cioè la stratificazione lasciata da letteratura dall'arte dalla musica
Da tutti quei segni che quei luoghi hanno descritto e celebrato o che hanno trovato i nessi lo sfondo è lo scenario di eventi e racconti
Sarà il recupero di questa dimensione che può apparire secondaria dei beni artistici e culturali che rappresenterà un modo di valorizzare il patrimonio innovativo ed è un grandissimo potenziale che abbiamo
L'investimento nella cultura in questo modo non solo favorirà la crescita economica ma soprattutto promuoverà un indotto di ben altro valori a mio avviso quello di una coscienza collettiva che sempre più si è in grado di salvaguardare
La specificità italiana della contiguità non solo storica ma civile istituzionale
Più in generale credo che per un'efficace opera di tutela e valorizzazione dei beni e le attività culturali sarà decisiva la capacità di fare il sistema di tornare a fare il sistema
Fra Stato ed enti locali fra i diversi attori del mondo culturale fra cultura e turismo fra beni artistici e paesaggio tra istituzioni associazioni tra centro e periferia
Dopo questi primi mesi di impegno nella politica delle istituzioni credo di poter dire che una speranza che questi obiettivi siano realizzati
Io dal forte bisogno di cambiamento dalla forte richiesta di attenzione che ho colto nel mille moltissime occasioni di dialogo e di ascolto che il mio ruolo mi ha offerto
è stato un grande privilegio sono convinto che non sta una straordinaria energia positiva attraverso il nostro Paese
E l'energia che chiede un futuro differente sono convinto che sia anche su questo Energia proprio su questa energia che rappresenta la parte migliore del Paese che siamo chiamati a costruire il nostro futuro
Perché questo sia possibile e necessario che cambi il modo di fare politica occorre ripensare i modi le forme i contenuti dell'impegno di ognuno di noi
L'epoca nella quale viviamo è caratterizzata
Vale la pena tornare a ripeterlo sebbene si tratti di una nozione ben nota dal predominio dell'apparire sull'essere
è un fenomeno che può essere sintetizzato nel semplice assunto per il quale mente il passato si conferiva perché ci si era guadagnati la Notari la notorietà con le azioni rivolte alla difesa del bene pubblico
Oggi viceversa si diventa famosi perché si compare a prescindere da qualsiasi merito personale o da qualsiasi altra considerazione
Credo che invece occorra sovvertire questo paradigma rinunciando preventivamente ad apparire concentrandosi probabilmente di più proprio sulla difesa del bene pubblico non si tratta si badi di un'istanza soltanto etica
La rinuncia all'apparire si lega infatti al più diretto impegno per il bene comune ha una concezione dell'agire politico come servizio alla comunità
Nello scrivere nelle origine se la storia di Roma dalla Fondazione all'epoca lui contemporanea
Scattone sceglieva forse unico tre grandi storici del passato di non chiamare per nome i singoli con Lettieri vale a dire i massimi protagonisti delle vicende politiche dal miliardario
Una c'è una scelta definita estrema
Ma con la quale egli intendeva opporsi al culto carismatico dei membri delle famiglie nobili elaborando una concezione della storia di Roma come opera collettiva del suo popolo e contrapponendo al prestigio della gente su quello della res publica
Credo che sia ancora questo lo spirito con il quale dobbiamo rivolgere i nostri sforzi e la difesa dei beni comuni del nostro Paese gli acquisti principi deve ispirare la propria azione che ha l'opportunità di porre le proprie conoscenze e competenze al servizio degli altri
Dobbiamo voler bene a questo nostro straordinario Paese dobbiamo aver cura della nostra storia delle tracce del passato per pensare e realizzare il futuro dei nostri figli
Vorrei concludere queste mie riflessioni con una considerazione relativa a quelli che mi sembrano due temi importanti per il futuro del nostro Paese
Chi non ricorda non vive ha scritto uno dei nostri massimi filologi Giorgio Pasquali
Credo sia fondamentale per qualsiasi società saper conservare sapersi prendere cura del proprio passato della propria storia della propria memoria e proprio la memoria del passato che ci consentirà di difenderla rosse di enti
Da di persone e di comunità che ci permetterà di entrare in un dialogo con la comunità diversa dalla nostra
Che ci insegnerà rispettare le culture diverse dalla nostra
Che deve guidarci a impegnarci ogni giorno nella difesa del nostro Paese senza pensare a noi I nostri esporsi ma il bene dei nostri cittadini nel rispetto del nostro Paese
E questo che mi ha insegnato in questi mesi il Presidente della Repubblica e voglio qui ringraziando davanti a tutti voi
Ma accanto alla memoria credo sia fondamentale lavorare sull'idea di comunità al fine di recuperare come accennavo all'inizio di queste mie riflessioni proprio quel senso di appartenenza a una comunità solidale un obiettivo al quale tutti noi dobbiamo lavorare ogni giorno
E questo sarà davvero ancora di più per il nostro Mezzogiorno
Dove l'idea di memoria quello di comunità di rispetto adeguamenti e valorizzate incentivate possono davvero essere il fondamento del punto di partenza per quella rinascita insieme culturale economica politica e civile che tutti dobbiamo perseguire grazie
Ideale
Operai per queste sulle conclusioni ringrazio tutti per essere intervenuti i relatori precedenti Federculture Alessandro Laterza
E mio grazie più sincero qua insieme credo al pensiero di tutti voi al Presidente Napolitano per averci voluto onorare della sua presenza faccio le monete