Intervista ad Emanuele Fiano sull'affermazione di Silvio Berlusconi: "I miei figli come ebrei sotto Hitler"

Emanuele Fiano come
Approcciarsi a questa dichiarazioni di Berlusconi che poi in qualche modo ha avuto
Più di una retromarcia anche sul fronte nel suo Inner Circle si pensi al giornale piuttosto che a dichiarazioni poi in qualche modo tendenti a
A ridimensionare e se non apertamente a scusarsi però certo dimostrano certa dimestichezza leggerezza nel trattare argomenti drammaticamente elevati esse
Ma io chiamo della Bat lo abbiamo detto dalla domanda abbiamo sbagliato ma parliamo della della battuta sui suoi figli che si sentono come i figli degli ebrei sotto il regime nazista ma intanto
Sgombriamo il campo dall'ipotesi che io pensi oppure altri penso che quelle che hanno reagito relazione le comunità ebraiche
Che noi si pensi che Berlusconi sia antisemita nemico degli ebrei no l'olio lo penso e non c'entra assolutamente nulla col giudizio che do sulla fase che lui ha espresso prima quindi
Vogliamo una categoria di comodo nullo non lo pensiamo ma non c'entra io penso invece che l'utilizzo di quella battuta
Vorrei sommessamente ricordare che non è la prima volta che Berlusconi fa battute fuori luogo o affermazioni totalmente fuori luogo sul periodo fascista nazista l'ultima che circondava ventisette
Gennaio
Scorso due anni fa non mi ricordo quando
Nella memoria inaugurazione ore lasciati Milano Berlusconi disse che
Che siamo non tutto quello che aveva fatto Mussolini era così grave il giorno dell'inaugurazione del luogo da cui vennero deportati di Trenitalia va bene
Del detto questo io penso che faccia parte di una sua modalità dell'essere e ciò è che tutto ciò che gli sta intorno è un mio parere personale persone istituzioni storia
Fenomeni culturali sono una merce
E che lui si trova come un supermercato e che può disporre di questa merce come meglio serve nel caso della storia
Anche la storia supermercato e a condizioni mutate gliene posso prendere un pezzettino utilizzare perché quel momento mi serve un paragone
La stessa cosa secondo me succede in altri campi perché il modo in cui Berlusconi ha parlato di alcune delle istituzioni del nostro Paese secondo me assomiglia questa modalità ma non voglio allargare il campo per quello che riguarda la storia
Perché è sbagliato perché Berlusconi
Utilizzando questo paragone con gli ebrei sotto i regimi razzista vorrebbe far dimenticare che i suoi libri come il sottoscritto siamo persone che vivono libera in democrazia che possiamo andare a votare per Berlusconi o contro Berlusconi o per altri
Che prescinde totalmente dal censo dei suoi figli cioè che siano
Molto facoltosi come sono o meno non c'entra assolutamente nulla io dico le condizioni in cui dicono ma gli ATO e di quel periodo non avevo nessun diritto non potevano lavorare non potevano assumere erano licenziati non potevano possedere avere proprietà non potevano studiare non potevo insegnare non potevano muoversi in una stalla già una stella gialla
Capite appiccicata sul vestito
Furono distrutti i loro negozi fondi strutture loro sinagoga nella notte dei cristalli gli ebrei ortodossi quelli con la barba lunga venivano il risiko per strada messi in ginocchio e a colpi di
Di coltelli venivano tagliate la Bardot le lunghe Meloni lunghe base di che cosa diavolo PON mai c'entrare
Tutto quello che è che siamo descritte scrivendo e che tutti noi sappiamo fu il prologo di altri e dei sei milioni di ebrei Casati uccisi un milione duecento mila dei quali bambini
Che cosa può mai centrale tutto questo con la condizione dei suoi figli che magari sentano anche di essere oggetto di una persecuzione è del tutto comprensibile che così possa anche essere a che cosa c'entra la condizione di vita che dicono loro con questo
C'entra secondo me con una mentalità che dice io posso cioè io uno onnipotenza che mi permette di utilizzare la storia in qualsiasi modo ricordo che
Ci sono altri casi meno gravi in cui Berlusconi
Come dire fece cenno alla possibilità di essere un punto del signore cioè
C'è una un'apoteosi di onnipotenza che fa trattare la storia come se fosse una merce comparabile mentre io penso che la storia non sia una merce che si può comprare
Grazie ad Emanuele Fiano del Partito Democratico