L'Italia della Piccola industria. Dal dopoguerra a oggi - Presentazione del libro a cura di Valerio Castronovo (Editori Laterza)

Bene
Sangiorgi
Buon pomeriggio
Americana
Inviterei a prendere posto
Possiamo dare inizio ai lavori della presentazione
Di questo libro di tale piccola industria dal dopoguerra a oggi
Professor Valerio Castronovo siamo qua ospiti dell'Istituto Sturzo quindi mi sembra opportuno
Dare la parola al presidente Mazzotta per un
Per un saluto o
Altro se ritiene
Grazie ma intanto io ringrazio molto
Gli amici che hanno preso l'iniziativa di fare questo incontro
In questa sede quindi presso il nostro istituto è per noi una
Privilegio ospitarli è un grande piacere
Due parole rapidissime la prima dove siete
Istituto Sturzo
A qui
Il patrimonio archivistico più importante che riguarda la storia della vita civile italiana nel versante della tradizione cristiano sociale democratico cristiano e popolare
Così come i nostri amici dell'Istituto Gramsci fanno la stessa cosa nell'altro versante peraltro i due istituti collaborano in maniera intensissima
E siamo del parere
Che questa lunga traversata del deserto comincerà a vedere qualche primo pozzo d'acqua quando ci si ricorderà
Che
Le cose necessarie per il presente quelle utili per il futuro hanno bisogno no identità sociale e civile non nascono dal nulla
Quindi pensare da dove si viene non è mai inutile
Seconda considerazione il piacere di avervi qui
Questa lunga traversata del deserto non deve far dimenticare che senza la manifattura l'Italia non c'è
E quindi l'Italia industriale è manifatturiera
Dire questo vuol dire tante cose non soltanto uno slogan vuol dire politiche attrezzate adeguate
Negli archivi che sono qui ci sono pezzi di storia in cui dai quali viene fuori come Italia manifatturiera sia fatta
Bisogna pensare a quello per capire come si fa per mantenerla per svilupparla per farla diventare competitiva nel mondo di oggi
Quindi grazie per essere qui
Sono tra l'altro l'autore del volume è uno dei pochi esperti veri di queste questioni che sono talora argomento test localistiche
No perché auspicano qualcosa di inesistente invece chi l'ha studiata e chi la vive veramente si può dire qualcosa di utile quindi grazie
La seconda fortuna mia che vi ascoltano resta
Grazie
Bensì spero di non cadere anch'io nella sua pianistica poi i giornali hanno la responsabilità spesso di tramandare ahimè ma molto svolto molte volte per motivi di brevità e di concisione
Ma devo dire che il libro professor Castronovo sulla piccola impresa completa diciamo così un panorama di analisi la storia dell'industria italiana diciamo così di cui effettivamente c'era bisogno nel senso che continuamente diciamo che il tessuto produttivo italiano e per il novanta novantacinque per cento di imprese
Sotto i cento dipendenti ma molto anche molto molto al di sotto dei cento dipendenti
Effettivamente per la prima volta si si può o vincere diciamo così quali sono i tratti distintivi di questo tipo di
Di storia associativa che poi è una storia di persone è una storia di avventure imprenditoriali storia di scommesse d'impresa
Ed è anche una storia strettamente associativa nel senso di creazione di identità di rivendicazione di ruolo
Che a volte d'acconto
Diciamo di normali situazioni dialettica interna a volte dà conto
Poi ne parlerà presumo ne parleranno bene i nostri ospiti io mi limito a fare qualche tratto di Erwin accenno così per sommi capi
Dialettiche interne di tipo associativo ma anche
Rapporti complessi con il mondo esterno a cominciare dalla politica che più volte nel corso della storia e consegni viversi
Anche di provenienza ideologica ha tentato di come dire un'azione di cooptazione e della piccola impresa associata sotto questo quel vessillo più poi diventava vessillo politico
Ho appunto funzioni strettamente tattiche da parte dei leader per l'appunto della politica e poi sono andati e si sono succeduti al Governo quindi leggere
L'excursus che ci propone Castronovo ci fa capire questa dinamica in modo molto efficaci e devo dire
E poi c'è al fondo anche quella che è proprio una cosa connaturata all'idea di rappresentare piccole imprese
C'è un dualismo interno diciamo così di chi intende rappresentare le piccole imprese avendo come paradosso quasi di mandato quello di dire alla fine del mio mandato sarebbe bene che il la piccola impresa non ci fosse più perché ho raggiunto lo scopo di averla fatta crescere
E gli altri e naturalmente che invece
Devono custodire diciamo così produzioni più strettamente di nicchia che comunque mantengono alti valori garantivano raggiunti margini sufficienti a restare competitivi
E quant'altro e quindi la convivenza anche tra questo doppio tipo di impostazione anche ideologico associativa di a volte crea situazioni di
Come dire dialettiche situazioni di frizione situazioni di arricchimento reciproco nelle nei luoghi dove poi si forma il consenso e la linea generale associativa non voglio
Prolungare troppo questa fase introduttiva anche perché appunto il primo intervento sarà quello del professor Castronovo che assai meglio di me spiegherà quale sono stati
I punti determinanti del suo lavoro cospicuo di questa lunga carrellata dal dopoguerra ad oggi che dà conto appunto di quanto sia importante questo mondo della piccola impresa e quanto sia quanto i nervi
In il
La struttura produttiva stessa del nostro Paese prego professore
Grazie buonasera tutte signore e signori
Nel corso della mia attività scientifica ho dedicato numerosi studi alla ricostruzione
Delle complesse vicende di alcune grandi imprese industriali e istituzioni bancarie
E ha così porta apportato ritengo determinati elementi di conoscenze di giudizio
Per un'analisi concreta ed è
E equilibrata della storia economica del nostro Paese e dell'opera della classe dirigente
Non mi ero invece mai occupato in particolare di piccole media impresa
Sapevo naturalmente quale fosse il loro quale fosse stato il loro ruolo nello sviluppo del nostro Paese soprattutto dagli anni dal dopoguerra dal secondo dopoguerra in poi
Ma per tracciarne un profilo congruo e significativo era necessario disporre di un'adeguata documentazione
è in pratica non poteva che essere sia per la sua effettiva consistenza sia per la sua continuità
Temporale nell'arco temporale degli ultimi sessant'anni
Che quella riguardante le piccole impresa associate alla Confindustria e le loro strutture centrali e periferiche di rappresentanza
Grazie a questo
Repertorio documentario esemplare integrato da altre fonti e da varie testimonianze dirette ho scritto perciò il saggio pubblicata ora dalla casa editrice la terza
Ora in questa sede io vorrei fare in base
Ai risultati della mia ricerca alcune brevi considerazioni
Che mi paiono utili da un lato per comprendere che parte abbia svolto nel nostro contesto economico
La fioritura di tante piccole imprese
E dall'altro per valutare quale sia oggi la posta in gioco nella difficile partita che esse si trovano ad affrontare
Quanto al passato non c'è dubbio che alla luce di quanto è avvenuto partire soprattutto dagli anni sessanta settanta
Che la comparsa per gemmazione di una miriade di piccole aziende inalare precedentemente rurali o appena l'ambito e dall'espansione delle grandi fabbriche
Abbia generato dal nord al centro sud
Abbia generato nuove energie imprenditoriali
Nuove forze produttive nuove opportunità di occupazione nuove fonti di reddito
Inoltre la loro affermazione sulla scena economica ha dato luogo a un processo verticale di mobilità sociale e a un input e a
Un ampliamento delle forme intermedie di organizzazione e di rappresentanza
Lo stanno a dimostrare da un lato le condizioni originarie di numerosi titolari di piccole e medie aziende provenienti perlopiù da i ceti popolari e dal fondo della provincia italiana
Dall'altro la somma di attitudini cognizioni ed esperienze che tramite la piccola imprenditoria hanno contribuito a dare vita a una struttura economica più articolata e policentrica
Il riconoscimento del ruolo esercitato da una vasta collezione costellazione di micro impresa e non significa beninteso sostenere che il piccolo per antonomasia bello solo in quanto a misura d'uomo
Il loro multiforme universo non è mai stata presente
Da elementi critici e di debolezza
Del resto a confutare una visione olio grafica della piccola industria sono per primi quanti si trovano a operare nelle sue fila dovendo affrontare ogni giorno al confronto dell'impresa e di maggior Italia
Assai più difficoltà di accesso al credito oltre a carichi fiscali costi dell'energia
E vischiosità burocratiche ben più pesanti e incisivi
Ciò nonostante
La piccola industria fondata sull'intreccio tra famiglia aziende del territorio ha dato in complesso prove tangibili e reiterate
Di una singolare tempra e vitalità in quanto impegnata a valorizzare ogni risorsa a sua disposizione
è orientata verso scelte operative e di prospettiva volte a rafforzare le proprie radici a renderle stabile
Essa è stata inoltre il vivaio di un nuovo segmento di borghesia italiana con carattere
Identitari diversi da quelli del ceto medio tradizionali
Oggi come sappiamo ci troviamo ancora sette anni di distanza dalla crisi finanziaria esplosa nel due mila e sette nel mezzo di una grave emergenza economica e sociale
E se finora il nostro tessuto produttivo non se
Saldato in modo irrimediabile
In seguito alla flessione della domanda interna a causa delle pesanti ipoteche derivanti da certe croniche anomalia del sistema Paese
Lo si deve al permanente il contributo che molte piccole e medie aziende seguito no ad assicurare all'attivo del nostro export manifatturiero
Ma c'è da chiedersi se e fino a quando è essere sempre più duramente provate riusciranno a Reggio
Sappiamo che per farcela non basta che Contino a puntare i piedi
Devono impiegare più risorse per crescere di statura e dimensioni di mettere nei loro assetti organizzativi più fattori professionali
E manageriali innalzare qualità ai contenuti tecnologici dei loro prodotti avvalersi di aggregazione interaziendali di contratti di rete
Di filiere del marketing tali da poter acquisire fasce più alte della domanda nei Paesi emergenti
Ma perché esse siano in grado di sostenere impegni così rilevanti
Che comportano oltretutto in molti casi logiche e strategie diverse rispetto a quelle tradizionali maturate un tempo nelle loro originari distretti industriali
è assolutamente necessaria l'adozione in sede politica di misure efficaci non più derogabili che valgano a rimettere al centro le imprese ed economia reale
Il lavoro e l'occupazione la crescita del potere d'acquisto delle famiglie
Quali siano alcuni di questi ricostituenti è ben noto tasse
Una sensibile riduzione del cuneo fiscale che altrimenti penalizza la competitività delle imprese è il reddito dei lavoratori
Un taglio drastico alla spesa pubblica corrente e improduttiva un alleggerimento delle pastoie di una burocrazia inclusiva quanto inefficiente
Una crescita degli investimenti pubblici sia nella ricerca nell'innovazioni sia nella formazione di capitale umano qualificato attraverso l'impiego razionale e non dispersivo di una parte dei fondi strutturali europei
Di fatto a giudicare dalla legge di stabilità appena varata dal Parlamento la principale novità positiva risulta per il momento l'impegno del Governo di destinare le risorse ma mano svincolate con la spending review e la lotta al
L'azione fiscale alla riduzione delle tasse sul lavoro e le imprese
E intanto è essenziale che vengano accelerati i pagamenti dovuti dalla pubblica amministrazione alle piccole e medie imprese
Su un altro versante c'è da augurarsi che si giunga a un patto dei produttori per una correlazione fra dinamica dei salari e incrementi di produttività
Sappiamo come nella nostra esperienza nazionale da sessant'anni a questa parte ci siano state varie altre fasi impervie e cruciali
La ricostruzione dalle rovine dalle macerie della guerra
La lunga e tormentata stagione della stagflazione
Gli anni di piombo dell'offensiva cruenta del terrorismo la rincorsa affannosa per l'ammissione dell'Italia all'Unione economica e monetaria europea
E se
Le abbiamo superate in un modo o nell'altro conquistando o recuperando fiducia e credibilità a livello internazionale
Ciò è stato possibile grazie soprattutto a un robusto impegno fattivo e solidale in sostanza alla volontà di tornare padroni del proprio destino
Ma questa volta nel quadrante di un mondo multipolare e sempre più interconnesso e per di più con un Paese che dal due mila sette ha perso quasi dieci punti
Il compito naturalmente assai più arduo e richiede un grande deciso sforzo collettivo per potere a risalire la china rialzare la testa
In ogni caso resta il fatto che dipende poi sempre dal rilancio dell'economia reale quella che produce beni e servizi tanto il presente che il futuro del nostro Paese
E perciò questa la stella polare che deve orientare la nostra classe politica nella sua azione tanto sul fronte interno che nell'ambito della Comunità europea
Di conseguenza sarebbe una iattura esiziale se essa finisse ostaggio dei gli altri investo mentali e di veti incrociati grazie
Grazie
Grazie professor Castronovo io dicevo che avremmo ripercorso voi punti principali degli ebrei realtà abbiamo scritto l'ultimo capitolo quello che non era stato
Possibile scrivere per gli ovvi tempi della stampa naturalmente questa è una più che degna conclusione ed è una più che degno avvio di discussione con i nostri ospiti
Perché sostanzialmente abbiamo centrato i temi che sono un posto i convitati di pietra poi per così dire anche nella rilettura storica del ruolo delle piccole e medie imprese nella nell'evoluzione il capitalismo italiano cioè cuneo fiscale vincoli esterni di un sistema paese che
è palesemente ingolfato imballato direi
Che sono un po'e l'oggetto delle discussioni che ci sono state in questi giorni importanti anche da parte delle parti sociali nei confronti del Governo in occasione della messa a punto la legge di stabilità cioè la legge più importante
Per la definizione del quadro strategico delle linee dipendenti di intervento di un Governo
Quindi credo che sia più che opportuno dare la parola Presidente Squinzi che non sono un sono certo coglierà questi spunti uccelli riproporre
Pronto
Ma la sera a tutti
Beh oggi in Italia
Le piccole e medie aziende impianto per lo più familiare costituiscono il nerbo del nostro sistema produttivo
E in Confindustria sono oltre il novantacinque per cento delle nostre associate
E come risulta dal saggio del professor questo nuovo
Fu nel secondo dopoguerra Angelo Costa a promuovere
L'ingresso in Confindustria di un numero crescente di imprese minori
E far sì chiedesse venissero riconosciute specifiche forme di rappresentanza e di organizzazione nell'ambito del sistema confederale
Nel giugno del mille novecentoquarantasei egli affermava con luci dallo lungimiranza che occorreva garantire un'assidua assistenza sindacale ai piccoli produttori se si voleva che sopra diversi euro che sviluppa dissero
E questo poteva farlo solo Confindustria perché nessun altro sodalizio può prestare loro testuali parole un aiuto con la stessa efficacia e con la stessa estensione dell'Organizzazione confederale
La quale dispone dei mezzi dell'attrezzatura e del personale all'uopo necessarie
Fu così che nel mille novecentocinquanta Confindustria associava settantadue mila piccole imprese e altre ne avrebbe poi incluse ma mano negli anni successivi
Negli anni della ricostruzione postbellica del diversità con cui ci si doveva misurare
Erano enormi dalla scarsità di materie prime essenziali alle carenze di forza motrice da un'infrazione vorticosa alla mancanza di credito fino al dissesto della rete stradale e ferroviaria
Ma nonostante le difficoltà enormi le piccole imprese riuscirono a tenere la barra grazie alla tenacia e all'abnegazione di cui diedero prova impegnando ogni risorsa materiale intellettuale
In possesso delle proprie famiglie
A cominciare da quella costituita dalle attitudini e dalle particolare competenze di cui erano dotati i loro titolare
In parecchi casi erano ex operai o impiegati tecnici in altri casi appartenevano a famiglie di negozianti ed i coltivatori diretti
La loro aspirazione come quella di tutti gli italiani dell'epoca nel mezzo delle rovine provocate dalla guerra era di migliorare la propria sorte e di porre le basi per un futuro migliore
Questa
Fu la molla che spinse a compiere in ogni campo di attività uno sforzo poderoso per riedificare il Paese dalle macerie e avviare il motore della ripresa economica
Perché tutte le piccole imprese erano a quel tempo sub fornitrici dei complessi industriali più grandi
Fu perciò
La progressiva crescita ed espansione della grande industria a trainare inizialmente
Lo sviluppo di quelle più minuscola incerto i contratti di subfornitura assicuravano per lo più quanto bastava solo per continuare a lavorare
Tuttavia
L'impegno con cui ci si mise al lavoro fu così intenso e i risultati conseguiti nel giro di una decina d'anni a forza di braccia e di ingegnosità
Furono così rilevanti da dar luogo a una sorta di rivoluzione silenziosa poiché
Fu di tale portata da sorprendere Governi ed osservatori stranieri
Un giornale inglese a definire nel mille novecentocinquantanove col termine di miracolo economico insuccesso notevole in quanto assolutamente inaspettato nel nostro sistema economico
Al balzo prodigioso compiuto dalla nostra industria manifatturiera avevano contribuito migliaia di piccole imprese molte delle quali crebbero poi di statura nel decennio successivo
La loro importanza e Rolo ruolo vengano riconosciuti a pieno titolo da Confindustria con la riforma Pirelli del mille novecentosettanta il quale presentando il lavoro della Commissione per la riforma dello Statuto affermò
La piccola industria costituisce a nostro avviso il nervo dell'industria italiana e perciò deve rappresentare il nervo della Confederazione e dei suoi quadri imprenditoriali
Ma essa presente esigenze sue proprie che perciò posto l'anno una struttura differenziata che abbiano prezzi abbiamo predisposto in un'apposita Commissione al vertice della Confederazione
Fu così che il Presidente del Comitato della piccola industria lettere rappresentanti della categoria e dalle varie associazioni territoriali divenne vicepresidente di Confindustria
E membro del consiglio direttivo inoltre
Dieci rappresentanti della piccola imprenditoria entrarono a far parte della Giunta confederale
Il libro del professor Castronovo analizzati documenta con ricchezza di dati il contributo determinante assicurato dalle piccole e medie imprese alla tenuta dell'apparato industriale negli anni settanta
In un periodo cruciale come quello della stagflazione con un'azione quotidiana ed essenziale per contenere gli effetti dell'instabilità dei cambi di due ciò petroliferi e di un'accesa conflittualità sindacale
Agirono in pratica da salvagente dell'intero sistema produttivo
Con un ruolo totalmente manifesto che nel mille novecentottanta Vittorio Merloni
Poiché si definiva il più piccolo dei grandi imprenditori assunse la guida della Confindustria provenendo proprio dalle fila della piccola imprenditorialità e del centro Italia
Da allora con Luigi Lucchini Sergio Pininfarina Luigi Abete Giorgio Fossa altri esperimenti di imprese originariamente di piccole e medie dimensioni si sono susseguiti al vertice della Confindustria
Ma il tempo le piccole le PMI sono divenuti un pilastro fondamentale della nostra organizzazione
Alla loro intraprendenza e alloro dinamismo si deve la moltiplicazione dei distretti industriali con la loro specializzazione produttiva
Nell'ambito dei quali sono stati Mammano promosse nuove forme di cooperazione interaziendale
Si è estesa una rete di servizi complementari
Che sono stati stabiliti proficui rapporti
Con l'università e centri di ricerca
In questo modo si sono venute a creare una serie di innovazioni e nuove opportunità di lavoro
Ed è cresciuto all'attivo del nostro export manifatturiero
Da imprenditore di seconda generazione
Avendo assistito ai primi passi della tendenza dell'azienda fondata da mio padre a Milano e contribuito sia eccessivamente alla sua progressiva affermazione ho toccato con mano
Quanta dedizione al lavoro e quale somma di cognizioni di capacità
Richiedano l'impianto di una piccola impresa e quali attitudini e quale pazienza occorra per farla crescere e portarla con successo nel circuito del mercato
E oggi da presidente di Confindustria non ho certo dimenticato
Quanto impegno quanta alacrità e perizia siano indispensabili nell'ambito delle nostre aziende di minori dimensioni
Per affrontare le sfide cruciali imposti dalla globalizzazione ed è in movimento dei mutamenti sempre più incisivi che si susseguono nelle applicazioni tecnologiche
Oggi
Sempre da presidente di Confindustria mi chiedo fino a quando questo straordinario diverso delle PMI questa sorta di quarto capitalismo riuscirà a reggere
Si scontrano con una pressione fiscale assai più pesante che in qualsiasi altro paese d'Europa con una burocrazia sempre più soffocante
Con l'obsolescenza delle infrastrutture con gli eccessivi ritardi della pubblica amministrazione dalle pratiche ai pagamenti delle forniture
Con il peggioramento dell'accesso al credito con una montagna di regole spesso assurde eppure differenti da regione a regione che inceppa no le iniziative imprenditoriali e allontanare gli investimenti esteri
Eppure
Dentro di noi
Ne sono sicuro troveremo la forza di resistere e modificare questo assurdo lo stato di cose
Perché come risulta dal saggio del professor Castronovo queste alla nostra storia la storia della più piccola industria
La storia per tanti aspetti del nostro Paese di un'Italia che lavora che produce
Da qui
La mia speranza il mio augurio delle nostre imprese piccole medio grandi ognuna per la propria parte e con i propri tratti distintivi continuino ad assicurare l'avvenire di questo Paese
Perché soltanto dalle nostre imprese può ritornare la crescita può ritornare la soluzione dei problemi che in questo momento ci stanno così drammaticamente affliggendo grazie a tutti
Piccole grandi e medie ciascuno nel proprio un ruolo nel procedimento contribuiscono naturalmente rendere più competitivo il Paese ma non da sole
Visto che l'Italia è inserita in un quadro globalizzato e l'orizzonte del mercato all'orizzonte mondo quando non
Non se è un orizzonte piccole l'orizzonte Europa
Da sole evidentemente non ce la possono fare perché dietro ogni impresa c'è un sistema Paese
E quindi la competitività anche dei prodotti di quello che che che ciascuna un imprenditore realizza è una competizione alla fine di fiducia tra Stati di fiducia tra nazioni
Nel motivo per cui
Nel dare la parola viceministro Calenda chiedo effettivamente quanto sia matura questa consapevolezza diciamo così all'interno della compagine di Governo cosa stia facendo il Governo per agevolare
E il recupero di posizioni competitive tentando di abbattere quegli ostacoli che sono stati citati già nei due interventi che sono succeduti cioè l'eccesso di burocrazia l'eccesso di carico fiscale
Soprattutto l'eccesso di carico fiscale qui mi ricollego come domanda più diretta come come dobbiamo aspettarci che verrà articolato l'intervento sul cuneo fiscale che il Presidente del Consiglio metta a solennemente promesso dalle colonne del mio giornale lei l'avrà visto
E quindi quanto effettivamente la legge di stabilità che questo provvedimento ancora non prevede verrà modificata nel prossimo giro laica
Anzi buonasera tanto grazie mille
Di avermi invitato mi scuso a nome della delle Ministro Zaia dato che purtroppo dal Consiglio dei Ministri appunto dove alcuni di questi provvedimenti devono essere recepiti allora io
Diciamo per
Ho principio evito di fare l'excursus di quello che
Ha fatto il Governo nel senso di magnificare né o nonno magnificare nell'opera
No questa la mia prima esperienza al Governo fino
A otto mesi fa facevo il manager è
Trovavo abbastanza insopportabili membri Governo avvenivano e facevano la lista di quello che avevano fatto bene o meno bene dunque non lo farò stasera voi conoscete provvedimenti del Governo
Sono provvedimenti che risolvono i problemi presta cane mi sembra del tutto evidente che non è così sono state fatte alcune cose per le piccole e medie imprese
Io credo di sì dal fondo di garanzia alla Sabatini bene altre cose che voi conoscete io penso che il tema del uno e qui non sfuggo alla domanda che non è
Del rapporto automatico tra spending review alcune ossia una fatto fondamentale su cui il
Il
Il Presidente del Consiglio ha preso un impegno io credo tra l'altro è una cosa di cui si parla da molti anni che non è stata mai fatta questo automatismo
In qualche modo di recupero di risorse per ridestinati letti quelle risorse poi a ha in fondo messo dentro alla spesa pubblica penso che questa è una cosa su cui il Governo si gioca una partita importantissima
Una partita che chiuso percorso di una legge di stabilità Nathan una maggioranza che era anche diverse rispetto a quella che oggi l'approverà
Potrà dare un rilancio all'azione sulla crescita più forte più incisiva e più automatica e poi dirò cosa voglio dire col più automatico
Permettetemi però perché io mi occupo di commercio e internazionale di internazionalizzazione di due due parole sul tema della piccola industria in questo profilo le piccole imprese in questo processo
Va prima si faceva riferimento al al fatto che la la le piccole e medie imprese sono oggetto di una retorica abbastanza inutile secondo me in Italia nel senso che se piccolo è bello piccolo brutto o piccolo funziona non funziona ovviamente dipende dalle situazioni dai contesti dei settori industriali e dallo scenario competitivo come in qualunque situazione
Però c'è stato un mito negativo
Della piccola impresa perché io mi ricordo all'epoca io ero in Confindustria come responsabile degli affari internazionali
E quella era un'epoca in cui la prima retorica della globalizzazione si nutriva di tre idea sostanziale primo che la manifattura era morta in Occidente
Secondo che le PMI erano una gigantesca zavorra
E terzo che l'innovazione era solo l'innovazione che si facevano i centri di ricerca che sarebbero rimasti in Occidente
Su questa cosa si è sviluppato un consenso internazionale
Che peraltro non è del tutto finito
Ed erano tre clamorose gigantesche fesserie
Nel senso che nell'ordine la manifattura
Star rientrando nei Paesi occidentali è in atto un percorso storico e importantissimo per il nostro Paese solo saprà cogliere
Gli Stati Uniti ne hanno fatto oggetto di una straordinaria campagna che andrà avanti nei prossimi anni per la semplicissima ragione che lo sviluppo
Dei costi dei mercati cosiddetti emergenti molto emersi e soprattutto il fatto che i i mercati
Grandi mercati Cina in primis stanno lentamente troppo lentamente passando da economie di produzione economie di consumo apportato una diminuzione dei differenziali di costituzione
Quando la Cina entrata nel da Butti o il differenziale tra Cina e Stati Uniti era intorno alle venticinque volte
I nel giro di un paio d'anni sarà intorno al cinque per cento questo per darvi la dimensione epocale di questo processo ora
La manifattura quindi lungi dall'essere morta
Io penso che un riconoscimento che va fatto importante a questa gestione di Confindustria è il fatto di aver la rimessa al centro dell'agenda non solo italiana ma anche europea
Perché va contro una vulgata comune in particolare per la prima parte inauditi di questo processo epocale nei Paesi anglosassoni che hanno un po'dominato anche il dibattito economico
Sulla globalizzazione del andata contro ed ha azzeccato diciamo così in anticipo una cosa che si sta realizzando
Secondo elemento è che le PMI erano un problema
è
L'esempio che si faceva voi lo ricorderete tipicamente era la Francia
Si diceva quell'epoca SAR così quando ha fuori si porta le grandi imprese compiute chiude un sacco di contratti e la Francia quindi va benissimo
Dato di fatto è che la Francia oggi avendo perso gran parte la base manifatturiera di piccole e medie imprese c'ha un export che va molto peggio dal nostro
Sa comprandosi le aziende in Italia non perché è più forte ma perché le aziende che sta comprando in Italia sono aziende che hanno una base manifatturiera che loro non hanno più e la maggior parte del settore
Dalla moda francese compra in larghissima parte quasi tutto di fatto prodotto italiano
Prodotto italiano intendo manufatto italiana
E dunque questa seconda idea che le PMI erano un fattore di debolezza è una totale mistificazione la terza che io ho riscontrato nel primo incontro che ho fatto all'OCSE che è stata lo prima uscita internazionale poco fa per meeting annuale dell'OCSE
è questa come si misurare la ricerca e lo sviluppo noi nelle classifiche siamo bassissimi di ricerca il bisogno di certe sviluppo
Peccato che però la ricerca e sviluppo misurata ha una grandissima difficoltà a misurare quella che noi chiamiamo l'innovazione che
Io ho chiamato in quella sede il l'innovazione on the job sulla catena di montaggio
Che quello da cui è nata la meccanica italiana e quello che ha fatto grande il manifatturiero in Italia
Cioè quell'innovazione che si svolge a contatto col prodotto e che non può essere staccata dalla catena manifatturiera perché se la stacchi muore
E che quindi è un modello diverso che non può presupporre il Centro di arrendi in Italia il centro di produzione in in Cina in Corea del Sud o in altri Paesi
Dunque questi tre
Assiomi della prima fase la globalizzazione o totalmente sbagliato ora
Il fatto di avere piccole e medie imprese tante piccole e medie imprese dunque è certamente una ricchezza
Il fatto di avere un sistema ancora molto fondato sul manifatturiero è certamente una ricchezza e anche il fatto di avere quel tipo di innovazione è una cosa molto importante ma siamo stati c'era anche il presidente Squinzi negli Stati Uniti
A parlare con i distributori americani perché voi come sapete stiamo iniziando una negoziazione per un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti che sarà uno straordinario cambiamento non solo per l'Italia
Ma per il mondo occidentale che si ripete riprenderà alle leve della globalizzazione
Ebbene tutti gli importatori da quelli grandi della moda a quelli dell'agro
Industria a quelli della gioielleria ci hanno detto non venite a fare le missioni in America portate i buyer americani in Italia a vedere le aziende italiane
Perché noi sappiamo oggi che le arterie l'Italia è l'unico Paese in cui è rimasta una base manifatturiera di alto di gamma e questo è un valore straordinario che voi dovete imparare a promuovere
Dunque in questo contesto il fatto di avere tante PMI che di per sé è una cosa positiva deve però determinare un idea molto precisa di politica industriale
Prima cosa a mio avviso non ammette l'esistenza di una politica industriale di natura dirigista
Perché una politica industriale che dice in quali settori bisogna investire è una politica industriale che per definizione taglia fuori questa pezzo di piccole e media impresa
Potrei andare oltre e dire che questo tipo di politica in Italia secondo me è stato un gran parte dei soldi buttati lì del nostro Paese
Ma al di là che questo sia vero o non vero possiamo dibatterlo io vi farei vedere alcuni fondi che abbiamo nel ministero come sono andati per farlo capire è un esempio per tutti se me lo permettete l'idea delle start-up io credo che sono stati aperti più fondi nelle start-up di quanto è start-up ci siano in Italia
Dunque questo tipo di politica ha fatto in questo modo non funziona
Funziona una politica industriale come politica dei fattori della produzione e può sono funzionari incentivi solo in in modo in in maniera e gli incentivi siano automatici siano crediti d'imposta automatici per categorie d'impresa
Tutto il resto taglia fuori il mondo delle PMI e dunque gli provoca un danno al sistema produttivo nel suo insieme per questo parlavo prima dell'automatismo come un elemento fondamentale di una politica industriale in Italia
La seconda questione riguarda l'internazionalizzazione
Nell'ultimo anno e mezzo per la prima volta le PM hanno
Si sono internazionalizzate più delle medie e delle grandi imprese
E questo è un segnale molto interessante
Ed è succede per due ordini di ragioni uno perché erano ovviamente arrivate dopo quelle le medie erano già si erano già internazionalizzate ma anche perché c'è stato un evoluzione dei mercati mercati non sono più quelli di vent'anni fa
Vent'anni fa un'azienda piccola che provava internazionalizzarsi non ce la faceva oggi la situazione dei mercati
In parte evoluta
Il problema però e questo sia un problema è il modo in cui si internazionalizzato queste piccole e medie imprese
Perché lo fanno talvolta in maniera random mica vale a dire o due aziende amiche che vanno in Algeria vado in Algeria o tre aziende che vanno in Cina amiche che vada in Cina Vadrucci
E dunque anche qui il ruolo delle associazioni industriale il ruolo della Confindustria però fondamentale
Perché dall'altro lato per essere coerente con quello che ho detto prima io non penso che sia il Governo a dover dire se è una PMI deve andare qua su e giù perché il Governo deve aiutare le imprese a fare quello che le imprese che dicono di voler fare
Se no ricadiamo nel dirigismo ma
Una formazione strutturata sulle imprese piccole medie per fargli fare un'analisi competitiva di dove andare fondamentale questa la ragione per cui con la Confindustria
Faremmo il prossimo anno e sarà perenne
Un roccioso nel senso che andremo provincia per provincia apprendere quel cluster di quaranta mila imprese che oggi sono in porta dritti esportatrici saltuarie
Che non esportano stabilmente
Ma che hanno il potenziale di diventare esportatrici stabili a queste imprese bisognerà farle non gli faremo un'analisi one to one su dove devono andare dove possono andare che tipo di su che tipo di settore stanno qual è il check-up
Della loro azienda i supermercati con che strumenti
Dunque
Questa è una sfida fondamentale se noi riuscissimo a portare venti mila imprese ad essere esportatrici stabili
Ad essere integrate internazionalmente stabili noi avremmo una crescita molto significativa della nostra percentuale
Di integrazione internazionale che io misuro come percentuale le esportazioni sul sul PIL che oggi intorno al tre per arrivare al trenta per cento
E
Può crescere dall'ISSI un potenziale di crescita dove la dimensione aziendale talvolta è un freno
Quindi su questo bisogna lavorare lavorare bene l'ultimo punto è il punto che si fa a cui si faceva riferimento sui sistemi paese nel nostro caso il nostro sistema Paese ha una dimensione Paese una dimensione europea
Qualunque azienda qualunque imprenditore definisce le proprie politiche non sulla base di di quello che pensa giusto o sbagliato ma sulla base di quello che i competitors fanno qual è lo scenario competitivo in cui l'impresa opera
Non c'è un giusto o sbagliato a prescindere da quello che fa il tuo concorrente
C'è un giusto o sbagliato nell'ambito di quello che è uno scenario allora
Io non penso che la discussione sul modello europeo una discussione sterile quando si affronta sulla su una base ideologica giusto rigore sbagliato il rigore funziona questo cioè quello che secondo me
Tu devi vedere cosa succede nel resto del mondo ed è chiaro che oggi tu hai una situazione in cui un pezzo della competitività ad esempio è un pezzo della difesa commerciale è dato
Dalle svalutazioni competitive voi pensate che in questo momento gli Stati Uniti stanno discutendo un accordo di libero scambio per Paesi del Pacifico
Giappone incluso e il Congresso americano ha detto al Governo americano bada bene Turchet di mettere una clausola contro le svaluta azioni che stanno facendo la in
In Giappone in Vietnam e gli altri Paesi
E io penso non vedo l'ora che il Governo americano lo faccia perché mi auguro bene che quell'Europa quando negozia col Governo americano acqua libero scambio di faccio lo stesso ragionamento
Allora a cascata gli Stati Uniti hanno paura delle svalutazioni in Estremo Oriente non abbiamo paura di come sta messo il dollaro l'impressione che l'Europa sia in cima alla catena ma non in senso positivo
La secondo elemento è la politica commerciale la politica degli accordi libero scambio per le piccole e medie imprese fondamentale voi sapete che inizia la prossima settimana il da Brizio a in Indonesia
Da vecchio ha una sezione che è quella che ci interessano e si attrezza Citation cioè la
Di fatto la semplificazione delle procedure doganali è un tema fondamentale perché oggi il protezionismo si fa con le valute e con le barriere non tariffarie quattrocento l'anno negli ultimi cinque anni nei grandi Paesi
Ecco su questo l'Europa deve essere enormemente più incisivo enormemente più incisiva perché per le piccole e medie imprese questi sono diventano veramente questi squilibri diventano davvero insormontabili dunque
Concludendo
Io voglio dire questo
Ragionare
Sulla piccola e media impresa partendo da un presupposto che non è è buona o cattiva
Ragionare sul fatto che è il dato di ricchezza che abbiamo e che sicuramente non ci pone in una posizione sfavorevole nei confronti dei nostri player perché e nei nostri competitors perché lo dimostra la storia recente
Però ci dice come dobbiamo muoverci e cosa dobbiamo ottenere
Io credo che su questo
Tra l'altro le indicazioni che cita cioè quelle degli automatismi dell'evitare il dirigismo di rafforzare la politica commerciale per una volta non sia valida solo per la piccola ma se vale ed anche molto per la grande che se ne potrebbe giovare
Ed è per questo che io penso che il prodotto della professor
Straw nuovo e anche il lavoro che sta facendo la Confindustria sia un lavoro prezioso e insostituibile per il Paese grazie
Abbiamo cominciato a sborsare tutti i profili di
Fattori di produzione diciamo così non può non mancare una discussione approfondita sul tema del credito perché
Il credito è uno degli elementi strutturali del libro e della storia del rapporto tra la piccola impresa e il mondo delle banche evidentemente
In un a come dire in un'oscillazione di odio amore diciamo così che ha conosciuto fasi altalenanti fasi difficoltà fasi di
Maggiore consapevolezza è comunanza di intenti e quant'altro ne parliamo corsi o di Intesa San Paolo
Banca che viene citata varie volte nel libro unica diciamo perché effettivamente in diverse occasioni nella storia che anche recente del del dell'evoluzione dell'associazione piccola impresa
A questa banche capitato di avere un ruolo trainante poi anche per accordi che sono diventati un po'più sistemici che hanno coinvolto le per le rappresentanze allargate
Di dei due mondi apparentemente lontani ma invece sempre Interreg connesse sempre interrelati visto anche qual è la struttura poi il capitalismo italiano
Però non c'è dubbio che comunque il problema del rapporto il credito esiste esiste il tema che va sotto il nome di credit crunch che è un nome che abbiamo imparato a conoscere come quello dello spread
Che però vuol dire semplicemente che c'è una strozzatura nella nella concessione del del credito soprattutto le piccole e medie imprese che per la catena poi di forniture subfornitura
Spesso si trovano a fare da banche a imprese di maggiori dimensioni e di maggior forza contrattuale rispetto sempre al mondo poi del credito
Laddove poi nella in questa catena
Negativa ricevuti in testa ce lo Stato che è il primo nonché la morosa mente non pagatore e che ha dato origine a gran parte di questa filiera negativa diciamo così di cui
In varie pagine
Si dà conto nella storia che ci ha raccontato il professor Cassano
Dottor Messina prego
Grazie
Sicuramente
Parlare di un rapporto inscindibile tra la Banca d'impresa e proprio collegato con quell'attivo della banca che rappresenta il passivo dell'impresa cioè non ci può essere una banca che ha una prospettiva
Di avere uno sviluppo sostenibile se non esistono delle impresa perché hanno una prospettiva di avere uno sviluppo sostenibile e qui in questo in questo libro secondo me
Si focalizza molto bene il contenuto del rapporto
Fra la banche l'impresa
E quello che il contributo che Intesa Sanpaolo insieme ai rappresentanti della piccola industria secondo me in un percorso unico in Italia in cui si è giocato a squadra per cercare di
Di riuscire a contribuire alla crescita
Delle piccole e medie imprese in Italia hanno raggiunto una serie di accordi destinati a sostenere lo sviluppo e con un'enfasi molto particolare sull'export delle start-up che sono temi che sono stati trattati
Nel corso del dell'intervento dove io però vorrei cercare di di soffermarmi sul passaggio dell'economia reale perché
Perché la nostra banca e quindi e rappresenta l'economia reale di di questo Paese c'è una vostra banca rappresenta quello che oggi e l'economia reale e non in Italia
E io mi permetto di dirigi tare il concetto di credit crunch so che questo rappresenta un un elemento per quanto riguarda Intesa-Sanpaolo poi per il sistema bancario nel suo complesso no non non voglio elaborare ma dal punto di vista del dello schema logico secondo me è necessario parlare di di offerta del credito e di domanda del credito
Allora sulle condizioni della domanda del credito esistono elementi che sono collegati con la domanda dei prodotti delle aziende
Allora noi come banca siamo in grado di poter gestire quello che il mondo dell'offerta del credito e non avendo vincoli Intesa Sanpaolo perché non ha vincoli in termini capitale non la dico in termini di equità e l'esatta
Traduzione di quello che può rappresentare l'offerta del credito in una fase come questa del sistema
Paese
E del
Della difficile fase della crisi che stiamo vivendo parlo di difficile fase della crisi perché se voi guardate nel conto economico dei primi nove mesi di quest'anno Intesa Sanpaolo noi abbiamo avuto
Rettifiche su crediti cioè perdite sui crediti per quattro miliardi di euro cioè due volte il rimborso del divo
Cioè quattro miliardi di euro rappresenta no la dimostrazione tangibile che una banca come la nostra
E
Al fianco delle impresa
Cioè quando si parla di di credit crunch cioè si parla di di un fenomeno che secondo me si banalizza con questa espressione cioè noi abbiamo
Un
Una capacità
Nel nostro Paese di a vere istituzioni come la nostra che cercano di essere a fianco dell'impresa ma è chiaro che noi dobbiamo essere selettivi nella concessione del credito e se noi guardiamo nell'ambito del nostro portafoglio crediti
Noi abbiamo il venti per cento delle
Delle aziende
Nostre clienti che hanno fatturati in crescita del quaranta per cento
C'è quindi abbiamo una rappresentazione di quella che
E la forza reale
Del sistema dell'Italia ma abbiamo anche un venti per cento di aziende in cui il loro fatturato decrescere quaranta per cento
Cioè questo significa che nell'ambito del portafoglio crediti di una banca come la nostra c'è la la la traduzione di cosa significa vere l'offerta e la domanda e quelle aziende che hanno il quaranta per cento di fatturato in crescita non possa esprimere una domanda di credito
Sorge quindi noi cercheremo il più possibile di essere vicini alle aziende non abbiamo in questo momento più di ottomila gestori che tengono i rapporti con l'impresa e sul territorio quindi otto mila gestori che hanno relazioni con l'impresa
Otto mila gestori che che se noi parliamo di credit crunch cioè
Loro si sentono offesi scusate mi dà dallo sforzo che fanno di avere relazioni con l'impresa
C'è quindi
La nostra forza
Di avere persone che interagiscono con le persone dell'impresa attraverso questo come nell'accordo che abbiamo fatto noi crediamo di
Di essere la la la la sintesi fra quello che che si rappresenta nel nella domanda e nell'offerta del credito allora
Io vorrei citarvi alcuni riferimenti numerici che riguardano quello che noi abbiamo fatto per per il sistema perché perché voglio che sia chiaro come dagli accordi e che si fanno con
Fra le banche e le intese possono nascere delle occasioni importante di sviluppo ma nel corso dei dei primi dieci mesi di quest'anno quindi fino a ottobre scorso abbiamo erogato credito a medio e lungo termine all'impresa per oltre sedici miliardi e mezzo di euro
In dieci mesi sedici miliardi e mezzo di euro a medio e lungo termine a piccole e medie imprese e famiglie che rappresentano l'indotto attraverso il quale può essere sviluppata anche la domanda dell'impresa
Dall'altro lato e il riferimento qui c'è una citazione Arl alla BCE al ricorso alla BCE non abbiamo fatto un ricorso alla BCE per trentasei miliardi di euro
Dal momento in cui abbiamo iniziato il nostro ricorso la BCE non ne abbiamo erogati a medio-lungo termine quarantanove di miliardi di euro
Allora
Ci sono delle banalizzazione sul concetto del le banche prendono i soldi da vicino le danno riprese che io considero sempre sincero sinceramente quasi
Per offensive del lavoro che noi facciamo tutti i giorni per cercare di essere vicino all'impresa e quello che faremo nel nel piano industriale che stiamo sviluppando la Giunta di costruire un'unità attraverso la fusione far Mediocredito e la nostra unità di crisi che si una banca dedicata all'impresa e per il medio-lungo termine
Cioè noi credo che
Che rappresentiamo e ed il lavoro fatto in modo eccellente con
Con boccia sul sul fronte del
Delle relazioni con la piccola industria quello che è che il massimo dell'impegno poi certo che sbagliamo anche noi cioè
è evidente che
Che chiedo a tutti i clienti li trattiamo nel modo nel modo giusto ma penso che in tutte le imprese
I clienti che vengono a comprare i prodotti possano avere un'occasione in cui non sono soddisfatto e non vengono trattati nel modo corretto però lo sforzo che che le banche fanno nel nostro caso del Sanpaolo fa
E con otto mila persone dedicate ad avere la relazione con i clienti credo che sia una una corretta rappresentazione di cosa può significare in questo Paese
Quando si cerca di giocare la squadra per risolvere i problemi e per contribuire
Alla crescita di questo Paese io riconfermo trovo questo dico veramente molto interessante
Grazie
è il momento del sociologo la parola Aldo Bonomi nel libro
Si oscilla
A seconda dei periodi storici appunto da
Da un'idea come si diceva prima un po'semplificata diciamo così del piccolo è bello
Da un'altra il piccolo è bello se non è nano celebre frase di Merloni da un'altra ancora a metà degli anni Settanta quando si diceva che però bisogna anche le piccole mi piccoli imprenditori devono uscire da una certa
Non certo Minia turismo mentale e questa è una delle citazioni viene fatta qua
Quindi insomma
Via via nel corso del tempo però appunto le piccole imprese hanno anche avuto un ruolo di salvagente sociale sempre nell'intorno agli anni Ottanta sono state le uniche che sono riusciti a reagire con la flessibilità interna lascio al primo shock petrolifero
Senza avere contraccolpi delle grandi
E quant'altro però adesso è cambiato il mondo cioè sostanzialmente come dicevo prima si troviamo a competere come Europa all'interno del mondo e quindi
La dimensione del piccolo di me diventa pulviscolo are se non molecolare
E con questo con questa definizione diciamo così giro la parola a chi questa definizione inventato quindi ecco prego Bono
Grazie
Io credo che
Parlare di
Piccola industria
E piccola impresa
è necessario uscire
Dal dibattito che ritengo assolutamente superato se piccolo è bello oppure no
Le piccole la piccola industria un dato
Il libro dal professor Castronovo e pieno di questi dati numeri che riguardano sia
Confindustria e sia R.E.T.E. imprese Italia che avventatamente citata in giudizio
Quindi
Primo è un dato con cui dobbiamo far dico
Secondo dato è una componente a mio parere
Del nostro capitalismo uso questo termine bisogna prendere atto che la componente del nostro capitalismo
E dal mio punto di vista rimanendo in Europa non siamo capitalismo anglosassone in cui l'impresa è una molecola del capitale
Non siamo capitalismo renano è inutile che continuiamo a ragionare su questo non siamo capitalismo la francese in cui la capacità ordinatorio dello Stato è molto più potente
E non siamo nemmeno capitalismo anseatico per intendersi capitolino asiatico quello che va dalle Fiandre prima la Nokia integrale
Noi siamo questa dimensione di capitalismo di territorio dobbiamo prenderne atto io credo primo dato
Il libro divisi io l'ho letto in tre parti
Una prima parte della costruzione storica importantissima quando la Confindustria era virgolette
Potente dal punto di vista politico
Perché Castronovo che scrive così potente dal punto di vista politico e mi sia permesso di usare questo termine molto fordista molto da piccole molto meno la piccola industria
è
Quell'epoca storica io l'ho letta
Era leggo in un dibattito che ha attraversato il capitalismo italiano che ho visto avvenire tra Ivrea e Torino
Da una parte la cultura di un fordismo soft in rapporto al territorio e al sistema che circondava l'impresa a Ivrea dall'altra parte la componente a un verticale eccetera la figlia
Ho vista così in questo dibattito c'era poco spazio per la piccola impresa certamente stava dietro questa variabile del territorio della comunità evocata da Adriano Olivetti primo blocco
Ovviamente il libro è utilissimo perché scava negli archivi di Confindustria
E il dibattito interno Confindustria rispetto a questi problemi
E il rapporto tra quella Confindustria
E le piccole imprese che non erano ancora proliferanti ma che comunque erano una parte importante dell'antropologia imprenditoriale di questo Paese primo blocco
Poi
Io credo che
La cultura della dello sviluppo territoriale dell'impresa legato al territorio legata alla comunità carsica mente ce la ritroviamo
Quando va in crisi il fordismo e io prendo una sola citazione
Molto aristocratica ma di riconoscimento alla citazione di Agnelli anni ottanta presidente di Confindustria in cui Agnelli dice e comincia ad essere di moda la piccola impresa incominciare ad avere quantità
E numeri rispetto a quelle straniere dice
Il piccolo divenuto di moda ma è utile
Io penso all'utilità del ciclo la subfornitura FIAT ad esempio mi rendo conto cosa significa
Questa utilità però questo è il punto e
L'altra dichiarazione di un altro Presidente di Confindustria che conosceva bene quell'antropologica
Riconosce va bene per usare un termine non mio ma di Giorgio FUA il metal mezzadro che Merloni sa benissimo cosa significa ricco metal Beggiato aveva operai che erano ma
Già metalmeccanici e metà mezzadri dentro la fabbrica
Il metodo dice che
A un certo punto l'Ariston chiudeva quando c'era un determinato periodo in cui c'erano i lavori agricoli che venivano avanti quella era
Il metal Mezzarro e Merloni conosceva benissimo con l'antropologia
Ecco quindi lui
C'è
Quella Confindustria che incomincia a riconoscere giocoforza in parte per l'attrice del fordismo e parla pretore la proposizione la piccola impresa
Dopodiché
Io dico come siamo alloggi che la terza parte del libro è quella che inizia dalle tre cd boccia su cui chiuderò rispetto a questo perché poi questo è il punto tra rappresentanza
Allora
Io la vedo così
Che cos'è oggi questo problema dalla piccola impresa che noi abbiamo
Io vedo il capitalismo italiano lo dico in maniera molto schematica
Un po'di grandi gruppi e i vertici però siamo chiari ai vertici non ci son più quei grandi gruppi se andiamo a vedere quali sono i grandi gruppi di cui stiamo discutendo io richiamo il capitalismo delle reti sono ovviamente
Intesa San Paolo un'altra grande banca poi
Lei le ferrovie eccetera solo capitalismo delle reti
Poi ovviamente so benissimo che sono associati Confindustria
Ma sono quella roba lì non è il capitale del capitalismo manifatturiero forte rimane ciò che rimane della FIAT punto interrogativo
Subito a discutere
Poi avrete Pirelli Finmeccanica di sui si sta dibattendo anche dal punto di vista
Queste
Poi ci sono
Quattromila nell'impresa e che sono la vostra ossatura
Quelle centocinquanta mila imprese citate da Castronovo in cui l'ottanta per cento ha meno di cinquanta dipendenti e in quelle centocinquanta mila imprese c'è l'ossatura di Confindustria aggiungo sono quelle per cui non siamo falliti
E
Cara grazia perché hanno un minimo tre
Siamo quelli per cui non siamo falliti
Quelle quattro mila medie imprese che si sono accresciute
Nell'humus della piccola impresa diffusa che si è fatto di stretto piattaforma produttiva questo è il punto
C'è una relazione profonda tra quelle quattro mila metri In prese e il tessuto delle piccole imprese diffuse dei distretti perché ovviamente c'è stato un evoluzione di quel sistema
Quindi questo è
Quello di cui stiamo ragionando in questo momento e quindi io dico che ragionare di piccola industria in Confindustria significa ragionare delle quattro metri dove quattro mila vedi imprese leader ovvio
Ecco e rispetto a questo io ho apprezzato moltissimo
Il punto che boccia tutta la storia di bocce ad boccia come rappresentante dalla piccola industria quando non entra in polemica
Con gli altri due big due milioni virgola due
Di piccole artigiani eccetera che sembravano dice nasce come in contrapposizione con riproduzione no per ore ma c'è un problema di
Che mutamento dalla rappresentanza rispetto a questo complessivo che riguarda tutti che non riguarda solo la capacità di rappresentanza del sindacato mio parere significa anche ragionare sulla capacità di rappresentanza dei soggetti dell'impresa
Io dico siamo a questo punto e allora
Lo dico io
Che
Orioli diceva sì che ho raccontato il capitalismo molecolare io dico che
Dico ai capitalisti molecolari che le tre c
Mi è
Non bastano più
Le tre c'era capannone
Campani e comunità
La proliferazione avvenuto attraverso questi processi
E attenzione il DNA ricco un brigante era la famiglia che metteva tutti al lavoro
Spero di non offendere nessuno ma sono stato alle celebrazioni dell'impresa di doccia e ho visto che dietro c'è una storia familiare esemplare
Che se non ci fosse quel Palmi dicessimo non lavorare
Guardi tenuta non ci sarebbe ma ancora sui prese innovativa l'ho apprezzato molto l'introduzione del presidente Squinzi in cui dice solo l'imprenditore di seconda generazione che viene da un papà
Che ha fatto una piccola impresa che all'epoca è cresciuta eccetera eccetera e questo proprio dice
è cresciuta a ritmi cinesi perfetto o per
Su questo
Ma dietro ognuna di quelle quattro mila in paese ci sta una storia antropologica che parte da qua almeno per quelli che conosco io
E i premi voi ce li potrei citare tutto ma riconosco io vengono da altri rispetta queste quindi ovviamente questo è il nostro stesso
Giustamente vado verso le conclusioni
Non bastano più quelle tre cd cioè non basta più nemmeno tra parentesi aggiungeteci pure
La valutazione competitiva di cui avete maturata ovvio cioè è successo questo dentro la globalizzazione
Dentro le reti lunghe le reti corte di prossimità non bastano più su un dato di fatto questo è il processo su cui
Siamo immersi ed allora boccia ci dice giustamente fatti purtroppo dove
Ci vuole ci vogliono altre tre circo consapevolezza collaborazione convergenza tra parentesi sul piano dalla convergenza
Il mio omonimo molto più noto di me al vostro interno sia dato da fare facendo le reti di impresa ovviamente ore quella è la convergenza ci si muove in
Ho partecipato ad una struttura dedicata mi pare no Rete in provetta impresa rispetto a questo perché si è capito che questo era il processo
Ora il problema è consapevolezza collaborazione convergenza rispetto a cose dove avviene questo
Avviene dentro ciò che resta dei distretti produttivi e dentro le piattaforme produttive in cui le medie impresa una funzione all'interno trainante rispetto a questo
E
Due battute ancora ho apprezzato molto il ragionamento pacato dentro la rappresentanza che c'è
Perché io lo pongo questo problema non c'è dubbio che abbiamo un tessuto imprenditoriale che deve tenere assieme nelle sue rappresentanze l'universo dell'artigianato diffuso dalla piccola impresa
Le
Piccole industrie che storno dentro Confindustria
Poi capitalismo delle reti eccetera c'è un pacchetto cioè una cosa complicata perché cambiamento è avvenuto non è un caso è avvenuto è
Bisogna prendere atto che c'è una
Modernizzazione necessaria dei processi di rappresentanza che Castronovo ha studiato rispetto a questo che sono quelli che sono in due operazioni che boccia fatto uno lo Small Business Act
Pratiche boccia dovuta andare a Bruxelles per incominciare a dire guardate che ci siamo pure noi non c'è solo il capitalismo anglosassone quello renano quel
Ma se antico o quello alla francese Dalla Barba del Dellai basta ci siamo anche noi lo smobilizzati significa questo ha dovuto negoziare
Con il terrore di Basilea tre ci sarebbe diciamolo perché poi questo è il punto pesce veniva applicata se viene applicata a Basilea tre rispetta 'sta roba non ce n'è per nessuno
E questo è un dibattito aperto che riguarda anche
A bis ed altri ha dovuto negoziare questo
E si è mosso in questa direzione
Ultimo punto
Ce la faremo perché poi questo è il punto nodale rispetto alle cose visto che
Le tre scimmie non bastano più
Poi c'è endo tutto i riferimenti storici e la cultura dell'anno rimette il territorio alla vostra antropologia eccetera eccetera siamo queste c'è tutto
Nelle nostre le mie tre C non bastano più
Lei Trecci di bocciano portato virgolette al centro il tema dalla piccola industria io ho apprezzato molto
Il minuto dissidenze lui ha chiamato a Torino
Rispetto al dramma delle piccole imprese e lo voglio dire anche qua almeno una cosa siamo riusciti a farla tutti quanti assieme a far capire che quando si suicida un imprenditore la stessa cosa di quando muore un operaio
Su questo almeno ad esempio sono assolutamente convinto di questo perché il tema vero dramma
L'abbiamo vissuto dei tre grandi processi di cambio
Io
Penso autonomo unico in maniera molto banale io penso che siccome questo tessuto
Imprenditoriale manifatturiero è vivo tiene ancora ovviamente saprà benissimo al distinzione
Ci sono all'avanguardia agenti che vanno bene che sono in filiere con le medie imprese eccetera abbiamo un corpaccione intermedio che li tra coloro che prestano sospesi che aspetto i soldi dallo Stato vedere un attimo come tira
Torno ancora bollato
C'è una parte che dentro il quale c'è una selezione darwiniana diciamolo chiaramente se questo è il punto
L'interrogativo che io mi faccio riusciremo ad attraversare questa lunga metamorfosi rimanendo ancora il secondo Paese matto il manifatturiero d'Europa perché questo libro dice che lo siamo secondo Paese manifatturiero d'Europa io credo di sì
Però bisogna incominciare a capire
Dire dal mio punto di vista ai capitalisti molecolari che siccome non basta più il capannone il campanile la comunità metterà lavoro tutto la famiglia bisogna incorporare un po'di innovazione di rete lunga e dall'altra parte io vendo
Una proliferare di altre imprese che sono però io chiamo quello degli sbarre toni per capirci boh bocciano insomma si discute di stampanti tredici innovazione città il problema è
Fare incrociare un sapere nuovo che c'è diffuso terziario
E ad esempio in alcuni laboratori territoriali questo avviene secondo me ad esempio del nord est in parte nel nord-ovest eccetera quindi perché se no poi noi andiamo sempre per mode allora
Ci diamo diamo delle start-up allora avanti tutti con lo start-up rispetta questo è un problema e far
Mettere assieme ciò che c'è l'innovativo nelle start-up concetti con ciò che c'è di consolidato e stabile
Nel rapporto dalla piccola industria diffuso sul territorio che deve cambiare come sono cambiate le quattro mila nell'impresa che ce l'hanno fatta grazie
Grazie al professor Bonomi
Il tempo occorre quindi sarò sono rapidissimo nel dare la parola Presidente Boccia
Perché condannato l'ICI elettrici che abbiamo detto prima nell'aggiungere una quarta conclusioni
Grazie intanto l'avevo scritto diciamo come ultima cosa da dire ma lo dica al Mincio che presente Squinzi ha premura di andare perché ogni impegno in Federmeccanica però voglio ringraziarlo
A nome di tutta la piccola industria per cosa come ha fatto alla vicinanza totale alla cultura di piccole industrie quindi esprimere stima affetto per aver vissuto insieme all'usura stagioni di intensa
Però
Grande grande
Reale elemento essenziale in una fase delicata e difficile confusa come quello attuale a proposito
Di confisca Giorgio Vai grazie per essere stato
Grazie
Io voglio riprendere un po'il filo che collega il collegato tutti gli interventi apre a partire da presenta Mazzotta che ha parlato di identità e di comunità e ha posto l'attenzione che ne condividiamo su quella che la questione industriale
E penso che
Per noi è chiara l'idea di una piccola industria condiziona da superare sia culturalmente che dimensionalmente
E questo volume di cui siamo grati all'autore all'editore apre una stagione della consapevolezza
Che viene da lontano che si rafforza
In
Nei piccoli imprenditori italiani del ruolo che hanno nel Paese nel mondo associativo della piccola industria in particolare della Piccola industria di Confindustria ma anche di ciò che siamo stati perché in realtà il volume parte diciamo dalla storia importante
E cosa siamo e anche l'idea di
Come dire combattere l'idea di una piccola pancia del Paese e questa è una piccola che anche pancia sicuramente ma innanzitutto cuore e cervello emerge chiaro diciamo dei capitoli
è anche una piccola in cui il i nostri imprenditori quando entrano le proprie aziende a proposito di consapevolezza si chiedono come sarà il mio Paese tra qualche anno e non più come sarà la mia impresa tra qualche anno a proposito di consapevolezza
Ed è una piccola che chiede rappresentanza prima ancora che servizio
Ed è una piccola evolute in questo
Ed è una piccola
Che ha un'idea chiara di quello che deve essere un corpo intermedio dello Stato che Confindustria e cioè ponte tra gli interessi generali e gli interessi delle imprese
è una piccola che ha
Come dire chiari nella sua mente una impostazione culturale in cui termini come leadership collettiva capitalismo democratico sono come dire fondamentali di un pensiero culturale dell'economia
Una piccola che è chiaro la questione che pone Calenda
Non scambi con la politica ma interventi sui modi di sviluppo per un'agenda per la competitività del Paese una piccola di denuncia e di proposta di confronto e non antagonista
L'antagonista alla grande ma lo puoi fare
Se intervenisse nodi di sviluppo setto se scambi con i settori diventi antagonista perché chiaramente allo scambio come dire a danno di qualcuno invece questa piccola un'idea disinteresse generale quindi nell'interesse di tutti
Coerente con la mission di Confindustria una piccola equidistante dai partiti ma non dalla politica ed è una piccola industria che ha chiarito le fondamentali del mondo associativo rappresentanze identità e servizi
Ed è anche una stagione della corresponsabilità e nel volume è chiaro assoluto con affetto stima il Presidente Abete i vicepresidenti presenti
Perché è una piccola che è diventata essa stessa come un po'i giovani fucina di ceto dirigente
Nel novantatré
La piccola di Confindustria non amava i contratti di secondo livello questa piccola attuale spinge si contrae
Di secondo livello consapevole dell'importanza dello scambio salario produttività a proposito di evoluzione culturale
Una piccola che guarda diciamo ha una dimensione determinante per risolvere un deficit di competitività che il costo del lavoro per unità di prodotto
è una piccola specchio del Paese che ha un'idea una visione di Società aperta che include e che non esclude che sa distinguere il ceto prevalente che va combattuta in ogni dimensione del lupo dar certo responsabile
Che pone una questione di metodo
In una società come ricordava Aldo Bonomi non consociativa non conflittuale certamente un'aspettativa
Senza lo strumento della svalutazione
Ex senza lo sento la sua dotazione occorre che le parti sociali e le parti istituzionali e politiche si ponga l'obiettivo si auto Regolamento in loco
Se c'è il rispetto delle parti condivisione degli obiettivi allora si realizza quella che la convergenza per la competitività
Ed è una piccola diciamo che ritorna alla sua memoria la memoria storica del Paese quella del dopoguerra che ricordava il professor Castro nuove cioè passare dagli interessi all'esigenza del Paese
Ad una visione è una piccola che chiede più politica l'antipolitica a proposito di pace perché non è una piccola di pancia perché quello che manca al Paese politica e la politica è una politica
Fare i conti con le potenzialità del Paese non appiattirci sul presente quale Paese immaginiamo quale industria immaginiamo innovativa e ad alta intensità di investimenti
Passare
No la politica industriale ad una politica economica e quindi ad un intervento organico di politica economica coerente che vada
In questa direzione
Ed è una piccola che nonostante tutto ancora ottimista nelle aspettative nonostante i dati siano
Come dici facciano essere pessimisti nelle previsioni siamo i secondi in Europa ma cosa potremmo essere se riuscissimo a rimuovere una parte dei deficit di competitività del Paese questa visione questa è politica
Potremmo essere più Paese industriale al mondo non è un'utopia
Perché se siamo secondi con questi deficit di competitività siamo sicuri che potremmo essere i primi ed è una piccola che ribalta anche il modello di pensiero cioè
Ragioniamo prima sugli effetti che vogliamo realizzare nell'economia reale e poi interveniamo sui saldi di bilancio se non interveniamo sui saldi di bilancio prescindendo degli effetti sull'economia reale
Ed è una piccola che pone una questione di passare dal costo zero dalle politiche del costo zero
Alle politiche del saldo zero perché la carente antipolitica la politica del costo zero
Intervenendo su debito deficit e crescita Alberto Ioli ci ricorda che da soli possiamo fare tanti tanto ma da soli non ce la faremo
Ma una delle cose che io ho imparato all'epoca quando frequentavo i giovani imprenditori all'epoca diciamo di grandi insegnamenti del Presidente Abete
è una delle prime cose che ci ricordava nel giorno in pretura e concerto responsabile deve essere coerente ed esemplare
E allora
Lo dico diciamo al la viceministro Calenda cui va tutta la nostra stima il nostro affetto per la presenza per il pragmatismo per la professionalità per la vicinanza al nostro mondo per dire che noi non generalizziamo altro insegnamento importante della vita associativa
Però
A proposito di direzione da intraprendere ci sembra che l'agenda come dire di alcune scelte del Governo non coincidano
Anzi dando un segnale antitetico perché eliminare l'IMU sugli immobili come dire oggetto del mondo dell'agricoltura e non dell'industria mi sembra che dia un chiaro segnale di un Paese che deve orientarsi verso l'agricoltura e non verso l'industria
E io prego ogni mattina
Anche
Successo del viceministro Calenda che ha segnalato bene i fondamentali della politicamente economica sia il successo del Paese perché diventa il successo dell'industria italiana
E quindi pur non condividendo questa impostazione come dire
Condividiamo questa idea di politica economica grazie vice presidenti presenti grazie al Presidente Abete
Presente grazie diciamo a Messina con il quale abbiamo contribuito anche qui a
Muri muovere un un metodo
Un saluto affettuoso hai due pasto Presidente Morandini
Altro
Lo dico anche strumentalmente perché da domani io sarò past President come loro e quindi legittimati significa diciamo assumere una posizione di rilievo insieme a loro e che hanno contribuito a scrivere i capitoli
Di questa storia di piccole non sia perché gli effetti di oggi sono anche le cause delle scelte di questi Presidenti e noi dobbiamo essere riconoscenti diciamo alla storia recuperare memoria è un saluto Adalberto BA barra che domani sarà eletto il candidato unico
Presidente della piccola e quindi questo libro si collega un po'a quella che un po'l'evoluzione della piccola senso passato presente
E future ce l'abbiamo qui e io penso che di questo libro senza nulla togliere al professor Castronovo la parte più bella sono i capitoli ancora da scrivere della piccola industria quindi lo dico
Con affetto e stima all'amico Baban perché è una piccola industria che hanno sta Gia di futuro
Di quel futuro che vedremo solo domani in continua evoluzione che cita diciamo una certezza appunto che capitoli migliore saranno quelli ancora da scrivere
Ed ha ragione Bonomi quando ricorda la storia di questa piccola industria che aveva una storia marginale quando è nata Confindustria
Eravamo diciamo in un ufficietto in cui era l'ufficietto un po'dei problemi diciamo in cui arrivavano i problemi dei piccoli che erano un po'la pancia
Questa piccola poi diventata il novanta per cento degli iscritti a Confindustria quaranta per cento delle quote associativo con un ruolo attuale di Cotral coprotagonisti senza protagonismi una piccola che contribuisce con denunce proposto
E vedete noi dobbiamo recuperare dalla nostra storia perché Agnelli era uno che aveva una visione
Pragmatica utile e divisione
Voleva evitare la deriva antagonista della piccola industria perché si usciva da Confindustria diventava antagonista voleva evitare che la piccola andasse verso le si rende il PC che diceva venite con noi perché andate contro la grande industria
E voleva trattenerle in quella casa comune che si chiama Confindustria che rappresenta tutta le anime del sistema è l'essenza della rappresentanza in quella frase
C'è il gusto della sfida la voglia dello studio il recupero della nostra memoria da cui costruiremo
Il nostro futuro perché vedete chi perde la memoria non ha futuro
E allora in tutto questo concludo con una bellissima frase che Abete ha usato e qui e quindi lo devo citare attinenti dalla precitata la facevo miliardi della usavo
Nelle assise ZD Bergamo ricorda Luigi D'Agrò sempre dentro di me
In cui avete concluse dicendo che
è arrivata la stagione in cui le forze e dire ideali prevarranno sulle Force reali penso che questo sia la stagione della piccola industria italiana e anche di Confindustria ma della grande
Nelle conclusioni sono state fatte non penserete che ne metto io
Buonasera
Insomma