02 MAR 2014
rubriche

Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 58 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella" di domenica 2 marzo 2014 condotta da Massimo Bordin che in questa puntata ha ospitato Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Emma Bonino (fondatrice di Non c'è Pace Senza Giustizia, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa
puntata ha una durata di 1 ora e 58 minuti.

La rubrica e' disponibile anche in versione audio.

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  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    La crisi ucraina, il governo Renzi e le sue prime difficoltà, le elezioni europee e l’atteggiamento dei Radicali
    17:00 Durata: 1 min 57 sec
  • Pannella sui Radicali e le elezioni europee: “A me sembra che sul piano concreto e pratico sia acquisita la non partecipazione nostra. Anche se ci tengo a precisare: siccome il motivo della non presentazione è il motivo che ci pare oggi necessario per chi contesta la legalità della posizione anti democratica che prevale in Italia, anche a livello dello Stato di diritto al punto che siamo sotto ultimatum della Cedu, per quel che riguarda il collegio italiano di questo non si può parlare”. “Siamo disponibili in linea di principio a dare una mano negli altri collegi, negli altri Paesi. Possiamo dare una mano in alcuni Paesi, per esempio potrebbero essere quelli dell’ex Est europeo, dove siamo riconosciuti come storico punto di riferimento, e anche nostre candidature in Belgio, Francia o altrove potrebbero avere sostegno esplicito”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Marco Pannella inizia parlando di una conferenza stampa del 4 marzo, nella quale si annuncerà il lancio di liste liberali alle elezioni europee da parte di Guy Verhofstadt: “A proposito di questo, c’è anche un dibattito ufficioso per cui sembra che da parte di Verhofstadt, o comunque del comitato che opera con lui, non si sia registrato l’orientamento” dei Radicali. “Nella riunione del Senato in cui si discusse di questo, non votammo perché l’orientamento che avevo proposto – di non partecipare in Italia a elezioni che comunque sarebbero non democratiche da molti punti di vista” – sembrò ampiamente condiviso. “A me pare che sarebbe onesto e opportuno cogliere l’occasione di questa nostra riunione per fare chiarezza: siccome quando ho proposto al Senato, cioè una istituzione del Partito che poteva decidere o non decidere, io proposi nettissimamente come orientamento di non partecipare alla farsa elettorale, e avendo constatato che in diverse ore di dibattito non si era manifestata rispetto a questo orientamento nessuna critica, a questo punto ritenni assolutamente inutile formalizzare questa come decisione”. “Non si può parlare di ‘decisione’, ma di un orientamento pubblico dinnanzi al quale non si sono manifestate richieste di votare su questa proposizione, ma nemmeno dissensi. Ora però forse ho chiesto a Emma se adesso nel corso di questo nostro dibattito, magari anche fra poco se ritiene, che lei intervenga su una questione precisa: siccome si continua a dire che noi e lei parteciperemmo a questa conferenza stampa di dopodomani per annunciare anche la presenza sul fronte italiano, io credo di avere sufficientemente detto – pubblicamente ma anche nelle occasioni di dialogo che ci sono state con Verhofstadt e altri di questo gruppo – che in questo orientamento ci sono occasioni diverse, ma riterrei interessante e giusto chiamare Emma”. “A me sembra che sul piano concreto e pratico sia acquisita la non partecipazione nostra. Anche se ci tengo a precisare: siccome il motivo della non presentazione è il motivo che ci pare oggi necessario per chi contesta la legalità della posizione anti democratica che prevale in Italia, anche a livello dello Stato di diritto al punto che siamo sotto ultimatum della Cedu, per quel che riguarda il collegio italiano di questo non si può parlare. Mentre personalmente ho detto di ritenere che sulla candidatura Verhofstadt alla Commissione, mentre c’è quella di Schulz per i socialisti, come liberali ne possiamo parlare. Dunque negli altri territori dove non abbiamo da sollevare l’obiezione di principio contro finzioni elettorali che siano di copertura a una realtà anti democratica e anti costituzionale, allora certo il punto di riferimento positivo negli altri territori è quello di dare una mano alle posizioni delle liste Alde, delle liste ufficialmente di riferimento liberale con la leadership di Verhofstadt”. “Potrei dire: io ho dichiarato questo, quindi siamo disponibili in linea di principio a dare una mano negli altri collegi, negli altri Paesi. Possiamo dare una mano in alcuni Paesi, per esempio potrebbero essere quelli dell’ex Est europeo, dove siamo riconosciuti come storico punto di riferimento, e anche nostre candidature in Belgio, Francia o altrove potrebbero avere sostegno esplicito”. I contatti per una possibile candidatura di Rita Bernardini in Romania. Pannella parla di “esclusione” di Emma Bonino dal nuovo Governo Renzi “per codecisione del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio incaricato”. “Nel Governo dobbiamo dire che abbiamo dei compagni radicali doppia tessera: l’ex governatore De Filippo, il nostro carissimo Sandro Gozi, pare che non ci sia Roberto Giachetti, ma vi sono altri due democratici – e in un altro caso di area di centrodestra – con doppie tessere o l’equivalente”
    17:01 Durata: 18 min 48 sec
  • Emma Bonino (già ministro degli Esteri) sulla partecipazione alle elezioni europee: “Le decisioni elettorali da noi non è che si prendono uti singuli, né io sono una tecnica prestata alla politica, dopodiché io non ho più partecipato perché penso che i colloqui che si sono avuti si sono avuti con te come Presidente del Senato sia a Bruxelles che a Roma. Siamo arrivati poi alla discussione del Senato che tu ricordavi, l’intervento mio è registrato, ed è da escludere che ci fosse una qualunque mia partecipazione a titolo individuale, e in quella sede l’orientamento che è venuto fuori, rispetto all’analisi che condividiamo della non democraticità delle elezioni e di tutto il sistema elettorale in Italia, l’orientamento era la non partecipazione. Punto”

    Emma Bonino

    fondatrice di Non c'è Pace Senza Giustizia (PRNTT)

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il collegamento con Emma Bonino, ministro degli Esteri uscente, e la sua opinione sulla presentazione delle liste Alde di Verhofstadt per quel che riguarda l’Italia e sulle voci di una partecipazione dei Radicali: “A me sembra una cosa piuttosto semplice. I fatti sono molto semplici: io ho partecipato una volta, molto tempo fa, con te credo, a una riunione di questo gruppo, due mesi fa perlomeno, in cui si discutevano varie cose ma ancora molto generali per l’Italia, mentre Verhofstadt aveva raccontato di posizioni molto più consolidate in altri Paesi a riguardo della sua candidatura. Già in quella sede avevamo ribadito che in ogni caso le decisioni elettorali da noi non è che si prendono uti singuli, né io sono una tecnica prestata alla politica, dopodiché io non ho più partecipato perché penso che i colloqui che si sono avuti si sono avuti con te come Presidente del Senato sia a Bruxelles che a Roma. Siamo arrivati poi alla discussione del Senato che tu ricordavi, l’intervento mio è registrato, ed è da escludere che ci fosse una qualunque mia partecipazione a titolo individuale, e in quella sede l’orientamento che è venuto fuori, rispetto all’analisi che condividiamo della non democraticità delle elezioni e di tutto il sistema elettorale in Italia, l’orientamento era la non partecipazione. Punto. Dopodiché da dove nascano voci e altre cose di questo tipo, non mi è dato sapere. Io non ho nessuna intenzione, né l’ho mai avuta, di una partecipazione di qualsiasi tipo al di fuori delle decisioni del Partito”. Pannella: “La nostra decisione, assolutamente straordinaria, di estendere a livello politico-istituzionale quello che ci vede già impegnatissimi, e con riscontri straordinariamente positivi, rispetto alle giurisdizioni superiori che continuano in mille modi a sottolineare che esistono situazioni di flagranza tecnicamente criminale dello Stato italiano nei confronti della legalità, dei trattati bilaterali e altro… Oggi si tratta di trarne le conseguenze perché oggi potremmo dire: 10-15 anni fa ci muovevamo volendo sconfiggere un ritorno di quello che pareva battuto nel 1945-47, e i fatti purtroppo ci stanno dando clamorosamente ragione. Se è vero come è vero che oggi abbiamo queste condivisioni - anche a livello formale – da parte delle giurisdizioni sull’uscita dello Stato italiano dai patti scritti, dagli accordi scritti”. Il caso della malagiustizia e delle condanne della Cedu. Una posizione “sconosciuta” nella pubblica opinione
    17:20 Durata: 8 min 10 sec
  • Pannella sul recente attentato terroristico in Cina attribuito a estremisti uiguri: “Credo di avere detto almeno un paio di volte che ancora non accadesse che, dinnanzi a queste posizioni del Dalai Lama e di Rabiya Kadeer, non ci fossero attentati apparentemente anti-cinesi per colpire le posizioni del Dalai Lama e uigure, e facilitare quindi il persistere a Pechino di quelle posizioni non disposte a subire il fascino delle riforme democratiche anche per mantenere i confini e la solidità di quel regime”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella torna poi a parlare delle recenti dichiarazioni del Dalai Lama e di Rebiya Kadeer, “reincarnazione delle profezie di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi”, contro l’indipendenza dalla Cina e invece pro autonomia. Un recente attentato terroristico in Cina attribuito a estremisti uiguri. “Credo di avere detto almeno un paio di volte che ancora non accadesse che, dinnanzi a queste posizioni del Dalai Lama e di Rabiya Kadeer, non ci fossero attentati apparentemente anti-cinesi per colpire le posizioni del Dalai Lama e uigure, e facilitare quindi il persistere a Pechino di quelle posizioni non disposte a subire il fascino delle riforme democratiche anche per mantenere i confini e la solidità di quel regime”
    17:28 Durata: 7 min 11 sec
  • La situazione ucraina, la presenza dei Radicali e le dichiarazioni di Dalai Lama e Rebiya Kadeer. (Un riferimento sui rapporti tra Arrigo Benedetti e Eugenio Scalfari)

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La situazione ucraina e l’occupazione della Crimea da parte dei russi. Pannella rievoca il dibattito organizzato dal Partito radicale nonviolento a Bruxelles, “dove abbiamo visto con quanto sollievo esplicito dei relatori giuristi di massimo prestigio internazionale hanno salutato dicendo ‘finalmente è questo tema della ragion di Stato e dei diritti umani che anche in termini di teoria e dottrina sono bloccati’. Perché oggi quello che per davvero è contro il disordine esistente è l’ordine fondato sul diritto che deve tenere presente come non siamo più con la Società delle Nazioni ma, dopo 50 anni dalla nascita dell’Onu, il diritto positivo contemporaneo è fondato sul complesso Stato di diritto-diritti umani. Mentre invece noi abbiamo lì rievocato e fotografato, trovando l’unanimità dei consensi di giuristi con riferimenti politici diversi, il sollievo e l’ottimismo per il fatto che si mettesse questo dibattito al centro del nuovo possibile”. Pannella fa un riferimento alla “anti democrazia italiana, non a caso discendente formalmente dell’unità antifascista tra stalinisti e compagni d’altro tipo”, poi cita le commemorazioni di Arrigo Benedetti (1910-1976): “Ho fortemente il dubbio che uno degli ultimi suoi scritti, da lui molto meditati e sofferti, fanno parte di questa recente raccolta, mi stupirebbe molto. Perché era un intervento di fiducia estrema, Arrigo stava già molto male e in quel momento si preoccupava addirittura di incoraggiare, aiutandoci e anche me personalmente, ed era anche il momento in cui diceva: ‘Però quello lì ai miei funerali non lo voglio’. Il ‘quello lì’ è inutile definirlo, però siccome occorre non essere ipocriti, dico che uno dei ‘quello lì’ possibili sia stato quello che ha curato questa commemorazione di Arrigo Benedetti”. Il legame dei Radicali con l’attualità ucraina: “Guardacaso scoppia la roba di Kyev e spontaneamente abbiamo nostre delegazioni lì, anche se non siamo fortissimi in organizzazione o nel fornire biglietti di viaggio e pagarli. In Kiev, in piazza, si sono incontrati nostri compagni moscoviti, in particolare Kramov, e altri che erano già al corrente e in parte erano stati impegnati a Kiev dove avevamo per 3 o 4 anni una piccola sede, e in questa occasione erano tra quelli che garantivano una rivolta attenta a non essere però guidata dai rivoltosi. Poi avevamo anche altre presenze: Antonio Stango, una nostra compagna belga italianofona, Laura Harth, poi il compagno che era lì per Radio Radicale, Marrella”. Il ricordo di Antonio Russo ucciso in Georgia e della sua “militanza informativa”, e il ricordo di Andrea Tamburi ucciso in Russia. “Il problema è che nel 1921-22 esisteva gente che nasava la gravità dell’affermarsi del fascismo… Voglio dire: 10 mesi fa, Soros è venuto fuori accennando al fantasma nazista che si ripropone. E’ quello che lui ha sempre avuto presente, ma non è un caso che ha voluto iscriversi formalmente un anno e mezzo fa al Partito. Lui aveva aiutato molto concretamente le minoranze di liberazione nell’Est europeo, e oggi dunque ritrova una continuità tra quello che è accaduto poi di quelle forze consistenti che lui aveva aiutato a esprimersi, e che sono in genere state travolte dall’involuzione che hanno avuto a livello purtroppo di ‘resistenze nazionali’, perché non riuscivano a essere organizzativamente altro”. “A volte l’esattezza non corrisponde alla verità della realtà: ma se noi possiamo sottolineare testualmente che sia Rebiya Kadeer – al terzo congresso uiguro a Tokyo, testimone Marco Perduca che subito ci informò – sia il Dalai Lama, separatamente e in circostanze diverse, hanno ripetuto esattamente parole usate dal Partito per le situazioni nelle quali loro erano coinvolti, ed erano queste: noi non lottiamo per l’indipendenza nazionale – quasi un annuncio traumatico dopo decenni di diversa sensibilità – ma noi lottiamo perché con noi gli Han, cioè il popolo dominante, guadagnino grazie alla nostra lotta quei diritti umani e civili, quei connotati di Stato democratico che noi vorremmo”
    17:36 Durata: 20 min 36 sec
  • Sul dibattito interno ai Radicali: “C’è un modo di vivere la realtà radicale che è quello che mette al centro di tutto il Partito radicale, al quale – grazie al nostro istituto – si iscrivono e poi si manifestano per mettere al centro delle loro preoccupazioni e occupazioni le cose che non vanno nel mondo radicale: diciamo la dittatura di Pannella per esempio”. “Fanno l’economia dell’analisi che è vera per tutto e tutti, non solo per noi Radicali: il loro testo prescinde dal mondo, prescinde dal contesto, è un’analisi di tipo paranoide”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il dibattito interno ai Radicali, partendo dal Congresso dell’Associazione Tamburi di Firenze. Pannella: “C’è un modo di vivere la realtà radicale che è quello che mette al centro di tutto il Partito radicale, al quale – grazie al nostro istituto – si iscrivono e poi si manifestano per mettere al centro delle loro preoccupazioni e occupazioni le cose che non vanno nel mondo radicale: diciamo la dittatura di Pannella per esempio”. “Fanno l’economia dell’analisi che è vera per tutto e tutti, non solo per noi Radicali: il loro testo prescinde dal mondo, prescinde dal contesto, è un’analisi di tipo paranoide”. La figura di Piero Ardenti, già direttore di Mondo Nuovo, iscrittosi al Partito radicale. “Idealisticamente noi possiamo dire che le idee passano attraverso le generazioni e questo oggi è suffragato dalla scienza”. “Oggi fra genoma e le altre indicazioni e scoperte, ti danno un senso dell’unità nel tempo anche delle diverse generazioni della specie umana”
    17:56 Durata: 10 min 26 sec
  • Pannella sul dogma dell'Immacolata Concezione: “Quello che vorrei dire al Papa? Santità, ha mai pensato un solo momento che se quello che Aldo Loris Rossi, in un documento che è documento ufficiale del Partito radicale, ricordasse quello che nessuno sa nella sua consistenza, che ci è voluto un milione di anni affinché il primo miliardo della specie animale umana si formasse; subito dopo ci sono voluti 70 anni per formare di nuovo un altro miliardo; e nell’ultimo quarto di secolo in 10 anni siamo aumentati di un altro miliardo. C’è qualcosa che può dire a chi dovrebbe rivendicare il concepire rispetto al mero procreare? Io pongo la domanda. Ho l’impressione che quando riuscirò a mormorarlo a sua Santità, mi onorerà di un po’ di attenzione, con qualche conseguenza immediatamente pratica”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’evoluzione della nonviolenza radicale. Il dogma dell’Immacolata Concezione. “Quello che vorrei dire al Papa? Santità, ha mai pensato un solo momento che se quello che Aldo Loris Rossi, in un documento che è documento ufficiale del Partito radicale, ricordasse quello che nessuno sa nella sua consistenza, che ci è voluto un milione di anni affinché il primo miliardo della specie animale umana si formasse; subito dopo ci sono voluti 70 anni per formare di nuovo un altro miliardo; e nell’ultimo quarto di secolo in 10 anni siamo aumentati di un altro miliardo. C’è qualcosa che può dire a chi dovrebbe rivendicare il concepire rispetto al mero procreare? Io pongo la domanda. Ho l’impressione che quando riuscirò a mormorarlo a sua Santità, mi onorerà di un po’ di attenzione, con qualche conseguenza immediatamente pratica”. La candidatura alla presidenza del Consiglio di Aurelio Peccei. Le critiche al giornalista Camillo Langone che chiama i Radicali come “il partito della morte”
    18:07 Durata: 6 min 47 sec
  • Sul nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Mi è simpatico, mi interessa”. Poi però il leader radicale fa un parallelo con il “calcio balilla”: “Perché se devo rintracciare poi una convinzione, cioè il ricercare di ‘vincere con’, non riesco a farlo…”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sul nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Mi è simpatico, mi interessa”. Poi però il leader radicale fa un parallelo con il “calcio balilla”: “Perché se devo rintracciare poi una convinzione, cioè il ricercare di ‘vincere con’, non riesco a farlo…”. Sui trascorsi giovanili di Pannella in Francia. L’accordo sulla legge elettorale. Il rapporto tra uninominale maggioritario, dove “del candidato sai tutto, vengono fuori anche le cose negative, si espone, si parla della famiglia, è la persona”, invece “col preferenziale quello che è determinante sono i quattrini che ha, gli appoggi che ha”. Don Sturzo e la sua critica al “sistema delle liste che allontana dalla possibilità di giudizio che è a fondamento” della democrazia statunitense che aveva appena conosciuto, tornando “uninominalista”
    18:13 Durata: 15 min 27 sec
  • Pannella: “Mi ha fatto piacere scoprire una persona che sicuramente visione ce l’ha, ed è Passera. Non lo conoscevo abbastanza per sospettarlo”. E un passaggio su Napolitano: “Ma cosa stai facendo? A questo punto al tuo messaggio (sulla giustizia e sull’amnistia, ndr), così importante, ci hai rinunciato. Lo hai abbandonato clamorosamente. Tu hai detto ‘non si può perdere un solo giorno’, dopodiché qualcosa che vorrei capire ti ha convinto a dare l’incarico di Presidente del Consiglio a chi, in modo quasi provocatorio, ha una visione delle cose esattamente opposta a quella del tuo messaggio”.

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La campagna di Radicali Italiani sulle fondazioni bancarie. La manifestazione di fondazione del movimento politico di Corrado Passera, Italia Unica, mandata in onda domenica da Radio Radicale: “Quello che mi pare difficile trovare nella roba Verhofstadt, a parte Verhofstadt, è una visione che animi la cosa. L’avevo trovata in Monti, quando Monti venne fuori e disse ‘no no, gli Stati Uniti d’Europa non esistono’. Poi, quando parlò al Parlamento Europeo, Cohn-Bendit e temo anche Verhofstadt dissero ‘finalmente abbiamo avuto un rappresentante degli Stati che ha assunto una posizione federalista spinelliana’; ma quella è la posizione anti spinelliana, semplicemente. Però mi accorsi che quello che mancava a Monti era proprio la visione. Mentre mi ha fatto piacere scoprire una persona che sicuramente visione ce l’ha, ed è Passera. Non lo conoscevo abbastanza per sospettarlo. Poteva ispirarsi a degli appunti, ma non leggeva dei testi, con velocità espositiva, e lì c’è sicuramente una visione che riesce quindi anche a farsi forte della strumentalizzazione – non lo dico in senso necessariamente negativo - di fatti concreti che riscontra e che legge per rafforzare la sua propria visione”. Sugli ex iscritti al Partito radicale oggi presenti nelle istituzioni italiane. Ancora sul Dalai Lama e sull’eventuale effetto annuncio di una sua partecipazione improvvisa a un appuntamento radicale per rilanciare la battaglia federalista e non indipendentista. “Mi dispiace, non siamo in condizione di farlo e non siamo stati in condizione di farlo. Non posso andare a spiegarlo al Presidente della Repubblica, non voglio abusare del fatto che se gli chiedo un po’ di attenzione lui me la concede. Anche perché lui penserebbe che io gli vorrei dire: ma cosa stai facendo? A questo punto al tuo messaggio (sulla giustizia e sull’amnistia, ndr), così importante, ci hai rinunciato. Lo hai abbandonato clamorosamente. Tu hai detto ‘non si può perdere un solo giorno’, dopodiché qualcosa che vorrei capire ti ha convinto a dare l’incarico di Presidente del Consiglio a chi, in modo quasi provocatorio, ha una visione delle cose esattamente opposta a quella del tuo messaggio”. Sui 12 referendum radicali, firmati da Berlusconi e snobbati da Renzi. L’avvicinarsi del dibattito parlamentare sul messaggio di Napolitano alle Camere e i suoi limiti. “Vorrei ricordare che siamo in Satyagraha per iniziativa della segretaria di Radicali italiani, Rita Bernardini, credo con il pieno sostegno della nostra Presidente, Laura Arconti. Hanno voluto sottolineare: non è che un Satyagraha comporti la formula del digiuno, dello sciopero della fame o della sete; quella formula è in qualche modo strumentale perché aiuta la concentrazione sull’obiettivo cui si ritiene di dare corpo. Sono felicissimo di sottolineare che Manconi è stato tra i primissimi ad aderire”. “In questo momento, con nessun giornale o televisione che ne abbia parlato – come da regola assoluta – abbiamo una iniziativa che arricchisce quanto fu approvato in Parlamento europeo con il Rapporto Cappato, cioè di approfondire lo studio e la realizzazione della nonviolenza come l’arma più idonea per difendere i diritti umani”. La censura da parte dei media italiani e le condanne sull’esclusione dei Radicali finora ignorate
    18:29 Durata: 24 min 14 sec
  • Pannella: “Bersani ha creduto in alcune cose, Enrico Letta in altre ancora. Beh, io mi auguro che sia possibile, assieme, se si manifesteranno ancora in modo grave i limiti del matte-renzismo, allora bisogna essere pronti a sostituirlo con una continuità sostanziale con quella formale che Renzi ha messo in crisi e ha fatto terminare”. Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Lo stato di salute del giornalista radicale Valter Vecellio e il parallelo con l’incidente occorso a Pierluigi Bersani, già segretario del Pd. “Bersani ha creduto in alcune cose, Enrico Letta in altre ancora. Beh, io mi auguro che sia possibile, assieme, se si manifesteranno ancora in modo grave i limiti del matte-renzismo, allora bisogna essere pronti a sostituirlo con una continuità sostanziale con quella formale che Renzi ha messo in crisi e ha fatto terminare”. “Tempo fa fu possibile a 30mila persone di iscriversi. Io in 20 secondi lancio questo suggerimento e questa richiesta d’aiuto: iscrivetevi. Un caffè al giorno, subito”
    18:53 Durata: 5 min