Conferenza Programmatica della DC

Storico culturale cristiano cattolica e per la presenza e guida politica della DC per tanti anni e allora viene da chiederci anche come mai
Questa crisi del maggiore partito poi del maggiore partito politico che ha guidato l'Italia per più di un quarantennio
Credo che la la la crisi della DC oggi richieda una tempestiva diagnosi terapeutica non tanto un'analisi perché credo che l'analisi ne risulterebbe non solo perniciosa il dato di fatto è la realtà sono di per sé molto eloquenti e credo che sia importante invece appunto la terapia
E quella di cambiare c'è una la la logica non più la logica della dialettica degli opposti la logica della filosofia sottesa anche nell'economia di mercato e della concorrenza che certamente non gioverebbe mi all'Europa mostro neanche all'Italia ma soprattutto non gioverebbe la le aree deboli e al sud del dell'Italia in particolare alla Sicilia
Credo a delle coincidenze storiche al significato dei simboli oggi il ventuno aprile mille novecentonovantuno e ricorre il Natale di Roma
Due mila settecento quarantaquattro anni fa inizia la storia di quella norma che ha il simbolo della Lupa questa storia si conclude qui oggi la storia ideale
Reale e razionale oggi perfettamente coincidente ci impone infatti la ratio la datazione mille novecentonovantuno e non due mila settecentoquarantaquattro
Perché se nella macchina sta nella vecchia storica culturale filosofica politica economica economica
Il scusate
E riprendo la storia reale e signora io le chiedo scusa ma l'ambiente oggi è particolarmente teso perché aspetta grandi lumi io sono del parere che sia opportuno anche perché la signora espongo alcuni concetti base e il resto del suo intervento sarà consegnato per la commissione del programma ma vi prego per favore di essere
Le persone che sono al centro per favore prendano posto
Prego signora
Dica la storia è reale ideale e razionale oggi perfettamente coincidente ci impone infatti la datazione mille novecentonovantuno e non due mila settecentoquarantaquattro
Perché se nella vecchia nella vecchia storica culturale filosofica politica economica diatriba implicita ed esplicita nella simbolica favola del lupo e l'agnello fino a ieri era stato vincente il lupo
Potrei aggiungere leone o quant'era da oggi avvincente il simbolo dell'agnello
E quell'anno invecchia segnato indelebilmente la storia con il suo Natale l'unico universalmente definito semplicemente Natale l'unico riferimento dilatazione storica universale
Qui si impone oggi alla DC la scelta per la Sicilia l'Italia l'Europa il mondo la scelta imposta dalla storia che non può non essere anche una scelta culturale condicio sine qua non di sopravvivenza
Della democrazia della politica dello stato dell'istituzione dell'economia
Una democrazia che si definisca perché si definisce cristiana se cristiana non può certo scegliere senza cadere in contraddizione la filosofia politica dell'uomo omini lupus come Roma imperiale
E ha scelto appunto il simbolo della Lupa non è soltanto un singolo eh tutta una filosofia è una scelta politiche a una scelta umana di fondo
Una democrazia che si definisce coerentemente cristiana deve scegliere accettare come Monia storica dirimere il significato e il valore della realtà simboleggiata imposta
Dalla storia nel computo mille novecentonovantuno su quello due mila settecentoquarantaquattro
La nascita del rivoluzionario cristianesimo
Roma oggi infatti non è più simbolo e realtà dell'imperialismo ma del cristianesimo vincente suo l'imperialismo sui simboli dell'UPI De leoni delle aquile de'Serpenti vincono i simboli sacri e culturali mitologici Dell'Agnello delle colombe dell'olivo e dell'albero
Alla cultura della violenza si sostituisce la cultura Greco classica e universale cristiana della pace con continuità ed unità storica
E nella cultura classica quando Poseidone appena si e appena si contendono l'Attica Athena fu scelta come patrona perché offrì al Paese il regalo più bello la pace simboleggiata dall'Ulivo
E ne nacque la migliore produzione culturale della storia
Oggi l'Ulivo è ancora simbolo attuale pregnante vitale della continuità del di una cultura e della cultura
Delle culture del Mediterraneo e nonché dell'economia in una sintesi storico-culturale reale che affonda le radici nella cultura più remote attuale dell'uomo
E la cultura dell'albero lo ritroviamo nella genesi del testo biblico il simbolo della pace nel ramoscello d'ulivo che la Colombo fra Noè dopo il diluvio e il simbolo della cultura della pace universale che ha per teatro l'orto degli ulivi
E l'Ulivo anche la fonte di produzione di sopravvivenza ed economia dei Paesi del Mediterraneo
E se è sotto un albero che si consuma la scelta storico culturale della dialettica degli opposti mi riferisco al all'episodio della nel Genesi
E la scelta puntano
Così del bene sul del male sul bene
Dico oggi Laura il l'albero è un simbolo che fino finalmente può cambiare la nostra realtà
Finalmente oggi possiamo vivere in modo nuovo la favola del lupo e l'agnello secondo l'Apocalisse che annuncia che Leonessa cova c'era con l'agnello mentre le armi si trasformeranno in strumenti di lavoro agricolo
E la dialettica degli opposti qui si asserisce con la cultura dell'albero
Credo che vada tutti i problemi che qui sono stati dibattuti vengono dibattuti in politica vadano risolti con una programmazione scientifica a livello globale sa di tutto il globo terrestre
I problemi non possono essere visti singolarmente mi appunto si può riproporre la soluzione come soluzione oggi per i problemi la soluzione della divisione della torta sempre la stessa poi tra l'altro
Con appunto la logica della concorrenza
E e necessario quindi con questa nuova logica
Costruire cercare di costruire quell'unica casa comune del dell'uomo che Gorbaciov fu iniziato già in russa con coraggio
Dovrei chiedermi scusa
Mi ero chiesta l'inizio
La il significato della presenza e cioè anche una una conferenza programmatica dell'UDC a Palermo nei giorni scorsi mi aveva suggerito mi ha fatto pensare e alla presenza dello Stato stesso in Sicilia e mi sono chiesta anche quale doveva essere la chiave di lettura di questa presenza certo è una questione di scelta
Deve starci minacci il quale è stato qual è lo stato attuale
Se la scelta di uno Stato di diritto o uno stato legato all'interesse particolare
O invece l'interesse universale
Se uno Stato che sceglie appunto questa nuova logica quella che proposto quella cioè del Dell'Agnello che la vera autentica democrazia o la logica dell'homo homini lupus
E qui vedo che il tempo è scaduto se posso concludere con un concludersi signora grazie
Debba essere rigido stamattina perché anche il sindaco di Palermo che dovrà parlare non avrà più di nove minuti ad
Prego
Mi ero chiesta un'altra cosa
Chiedo a quella Sicilia tutta o parte a quella Sicilia che ha tanto potere da potere chiudere le forze del consolato USA Palermo non so se la notizia appunto la conferma che ossia esatta
Non abbia lo stesso potere di chiudere le porte alla mafia o alla cultura della mafia a meno che o la Sicilia stessa ritiene di identificarsi con la mafia o ritiene che la mafia più potente della Sicilia dello Stato degli USA fu un futuro forse anche dell'Europa
Non ritenga invece che si identifica appunto non con la Sicilia ma con lo Stato e gli USA e per cui sarebbe costretta a rimanere così isolata
No non sono sarà forse molto chi ha fra nella
Comune e ringrazio contro
Io ringrazio
In particolare la signora Pavan per questo suo apporto mi auguro che al altre cose vengano poi portate all'attenzione della Commissione per il programma
Do la parola all'onorevole Cicero e poi al sindaco di Palermo
Nuova Sco
Ovviamente sarò estremamente rigido allo scadere del nono minuto toglieva la parola anche a un deputato regionale in carica grazie
Cari amici e da poco che abbiamo celebrato il quarantesimo anniversario della nascita della Regione Siciliana
E certamente non vogliamo stare in mezzo a coloro che vedono tutti in negativo in questi quarant'anni di autonomia
Nemmeno vogliamo far parte del coro che affermano che tutte le colpe del cattivo andamento delle vicende isolane siano da addebitare alla Regione siciliano Soltan
Al o alla nostra dimensione di siciliani che maniche di turno già debito non riconoscendo il PCI diaboliche proprietà anti ragionamento di diseducazione pavese sia ricostruito peggio del peggio
Però certamente non ci si può dichiarare soddisfatti dell'andamento delle cose
E soprattutto di ciò che è accaduto negli ultimi tempi
Colui che parla chiaro ha chiaro animo suo sta scritto nel Vangelo
In Sicilia da un po'di tempo grazie all'epoca che sia di morti alla procura di tanti e all'acquiescenza di altrettanti la sincerità è diventata pericolosa
Quanto un'arma impropria e l'obiettività e ritenuta impossibile
Mentre urge ripristinare regole chiare per un gioco che tutti dobbiamo conoscere riguadagnare il tempo perduto in gioco scuri di ogni genere in piccole rivalse e grande mistificazione
Ci sono tutte le premesse per un diverso andamento della vita politica siciliana e per l'avvio della nuova Regione il ricordo dell'epoca di Alessio di Restivo di la Loggia e soprattutto di Collotti e ancora vivo in Sicilia nella provincia siciliana che soffre la distanza geografica da palme
Quello fu il momento più esaltante dell'autonomia forse per la serietà dell'impegno politico per il realismo delle proposte
Un momento che si ripresentò vent'anni dopo quanti ricambio generazionale portò nell'agone politico sarò Nicoletti Piersanti Mattarella e nel sindacato siciliano Sergio D'Antoni
Uomini che aprirono un'estate che avverte il merito e il resto della novità
Ma che offriva prospettive che magari non furono spruzzata appieno a causa dell'obiettivo di tosta che incontra chi teorizza il principio Pizzi incrostate il passato dalle lentezze dagli errori e dalle miopie
E da questa storia di non mozione prego occorre ritornare alla politica
Alla politica del partito penso per alla politica pulita alla politica pubblica alla fantasia all'abbandono della politica del giorno per giorno
Occorre far tesoro di ciò di quel passato e di quell'esperienza
Per riempire l'orizzonte politico ed economico di produttiva fantasia dando corpo alle idee e forza le prospettive
Oggi quali immagine dell'autonomia vogliamo presentare al popolo siciliano per averne consenti come dei cinque e per affronta apprendiamo dal consorzio e dalle emergenze
La Sicilia ha bisogno di uscita dalla sua arretratezza industriale culturali
E riporre in soffitta Melacca megalomania e e costosi sogni di gloria e puntare in una realistica politica del possibile ad un modello di sviluppo che tenga conto delle sue potenzialità naturali
L'industrializzazione generalizzata è un errore un errore che i siciliani hanno pagato a caro prezzo e devo la prima per riparare col denaro sonante agli errori commessi per mania di grandezza
E la seconda decreti perché questa strategia faraonica ha fatto perdere la Sicilia anche del tempo prezioso facendo divaricare la forbice della lista differenza discredito tra nord e sud
E all'interno delle stesse regioni meridionali
Il recupero degli spazi riguardanti l'economia deve impegnare l'investimento di tutte le risorse della Regione
Mediante una missione equa distribuzione degli interventi in quei settori che offre una risposta alla emergenza dunque duro duratura l'economia i sonar sino
Bisogna che la Regione restituisca fiducia le aziende produttive pubblica tremante
E che vogliono convertirsi il ragionier nuovo ruolo che viene preteso dalla novità che l'organizzazione produttiva già registrato ma che il resto modifichiamo dessert raccolto dalla politica
Così è il caso dell'induce i sali potassici che pur avendo l'Assemblea regionale siciliana varato la legge otto del gennaio scorso ancora oggi la produzione degli impianti tante riafferma gli operai occupano l'assessorato all'industria il socio pubblico all'ente millenario e il primato non sanno cosa fare
Mentre l'Ente minerario per l'Ente minerario viene ipotizzato un progetto di trasformazione che bisogna avere il coraggio di incoraggiare per farlo realizzare
L'industriale zone per l'industrializzazione per questo nuovo corso può essere attuata coniugando programmi impegno e interessi tra Regione partecipazione statali sindacato e il manager prima affidando a quest'ultimi quello spazio di credibilità che ne la Regione deve dirci la Regione deve dirci al posto ditate lei cosa vuole
USA onorevole Circeo capo
Transfobia benvenuto all'onorevole Forlani sappiamo fra l'altro che
Ha fatto un grosso sacrificio pence per essere qui ma gli siamo grati perché questo significa proprio come egli segue eccome vicino alla nostro ambiente alle nostre cose
No
Dopo
Sì lo so
Pelo
Poi precisò
Può continuare prego di prendere posto
Onorevole Forlani
Continua
Parlando già
Sì sì adesso
Dall'altro segretario
Sergio ma penso invece allora prego
E così finiscono
Bisogna che la Regione restituisca fiducia alla gente produttive pubbliche e private
E che voglio e che vogliono convertirsi ragione nel nuovo ruolo che viene preteso dalle novità che l'organizzazione produttiva RAI ha già registrato ma che restano difficile ad essere raccolte dalla politica
Così è il caso dell'industria dei sali potassici che pur avendo l'Assemblea regionale varato la legge otto del gennaio scorso ancora oggi la produzione degli impianti tante lei afferma
Gli operai occupano l'assessorato all'industria il socio pubblico all'Ente minerario siamo e il primato non sanno cosa fare
Mentre per l'Ente minerario viene ipotizzato un progetto di trasformazione e bisogna avere il coraggio di incoraggiare e pare realizzate l'industrializzazione per questo nuovo corso può essere attuata coniugando programmi intendi e interessi tra Regioni partecipazione statali
Il sindacato immane c'è privati affidando a quest'ultimi quello spazio di credibilità che meritano
La politica del nuovo assurdi oggi ha un responsabile Mannino
Questo ministro è siciliano ed Emirati meridionalista manine moto bravo per il Paese lo sarà di più per la Sicilia
La nuova DC siciliana onorevole Forlani è nata grande e porta in ICI uomini migliori Lima Mattarella Nicolosi sono alla guida della vicina giornale
Questa nostra DC ha già tutte le carte in regola per farla decollare la politica dello sviluppo e rafforzare la lotta alla mafia
La DC che aspettiamo è già arrivata deve realizzarsi con gli uomini della nostra stagione
Ecco le nuove generazioni cattoliche per il grande ruolo sociale della Chiesa dei suoi vescovi e dei suoi sacerdoti
Radici nuova deve essere quella delle origini la DC del popolo la DC dalla gente per diventano ancora una volta la nuova decide la Nuova Italia della Nuova Sicilia da dirci dei nuovi giovani
Ringrazio l'onorevole Cicero do la parola al sindaco di Palermo tutto Lo Vasco
Un breve intervento
Innanzitutto per portare saluto a nome dalla compagine democristiano al Comune di Palermo
Ma mi consentano i colleghi sindaci di Sicilia
A nome anche delle compagini democristiane dei le abitazioni comunali
Delle siciliane al segretario nazionale del partito onorevole Forlani e la direzione nazionale
Il mio è un intervento Breve
In chiave amministrativa
E ritengo di potermi far portatore delle istanze che provengono soprattutto
Dai gli amici attori democristiani siciliani
L'esigenza cioè di vedere
Con loro
Le elezioni regionali che presto andremo a vivere
L'esigenza di una rifondazione
Dell'autonomia
La esigenza di vedere rilanciata l'attività di governo
Della nostra Regione
E con essa un rilancio dell'attività amministrativa di governo non sa di tutti i Comuni siciliani ma soprattutto dei comuni
Recita
Metropoli n.s. includo soprattutto i Comuni di Palermo di Catania di Messina
E di altre grandi città della nostra isola l'esigenza che si trovi da parte del governo siciliano quei sostegni che purtroppo molte volte sono venuti meno
E non v'è dubbio che da una simbiosi di sostegni da parte della Regione nei confronti degli enti locali ma soprattutto i Comuni oltre che le province potrà veramente conseguire
Quei far conseguire quei risultati
Quelle soluzioni a problemi annosi che travalicano i comuni
L'esigenza poiché perché da questa simbiosi di sostegni venga anche da parte del partito se il sostegno nella direzione anche delle
Attività dei comuni portare avanti io parlo un po'anche per l'esperienza che in questi circa sette mesi di governo la città ho vissuto
Non è certamente
Venuta da parte
Della dici locale quella unità di intenti sono facciamo quel sostegno unitario che sarebbe dovuto avvenire molte volte
Certo abbiamo dovuto viene per così dire trovare all'interno dei gruppi consiliari comunale provinciale questo spegni che a volte per i più disparati motivi non sono venuti
Abbiamo avvertiti avvertiamo
L'esigenza di una direzione e sia tale che sia un riferimento certo per il governo della città
E ritengo che di queste si situazioni purtroppo se ne divora anche in altri Comuni
Palermo dive problemi che sono veramente atavici
Problemistica vero discendono anche
Da dall'aver dovuto subire anche condizionamenti dalla mafia anche se affermo come ho affermato moltissime volte che Palermo non è certamente una città di mafia
Se la Chiquita là dove c'è la mafia come c'è in altre città come e a Roma come a Milano poi a a Napoli come in altre città perché Milano perché Palermo è sparita vigente
Che vuole liberarsi di condizionamenti mafiosi mai è una città laddove le esigenze del lavoro Della Casa
Le esigenze che discendono da una scuola più efficiente la esigenza che il centro storico dalla città finalmente trovi quel rilancio che purtroppo l'ho avuto tanti anni da tantissimi anni
Vuole appunto insieme con noi trovare le soluzioni ai problemi che da troppi anni la travagliata
Il ruolo delle partecipazioni statali volo soprattutto incentrare su questa materia su questa problematica
Il mio breve intervento
Avremmo voluto avremmo sperato e le partecipazioni statali e soprattutto lirica sostenessero il governo di questa grande città
Nell'importante servizio dalla Malpensa ore sta delle fognature
Ma invece questo sostegno cosa strana dopo mesi di contatti di incontri non è venuto a giorni fa incontrandomi collo presidente dell'IRI Franco Nobili
Ho voluto soprattutto dire una cosa che li le partecipazioni statali non sono certamente dell'entità che mirano a conseguire lucro
Ma sono dell'entità che devono potere sostenere Grandi Stazioni della grande città soprattutto e quindi da qui l'esigenza
Che rivedesse dalla loro recente la designazione di non far parte della società mista che il tripartito
E andata a costituire e che quanto prima noi vorremmo poter attivare in maniera da instaurare quelle Basaglia Livenza che purtroppo negli anni scorsi negli anni passati
Le amministrazioni dalla città di Palermo sono stati costretti a vivere
Sostegno anche in altre attività nell'attività finalmente
Che lei si finalmente deve necessariamente partire per quanto concerne la realizzazione della metropolitana dalla città in questo devo dire che Arnaldo Forlani Sergio Mattarella Lillo Mannino ed altri deputati
Hanno già insieme col presidente ha ragione lui golosi sposata questo problema e ci si augura che presto possibilmente ancora prima che si celebrazioni nazionali Fossa
Realizzarsi quella comitato di coordinamento che è necessario sia per individuare la soluzione giusta al problema parliamo e ci crediamo dura metropolitane integrata sia per individuare quelle risorse finanziarie che ovviamente sono necessarie
Perché questa grande sognata opera possa realizzarsi
E con essa anche la realizzazione finalmente integrale della circonvallazione recita
E giorni fa abbiamo trovato sostegno comprensione direi forse questa divenne più giusto da parte del ministro dell'Ambiente Ruffolo
Nel senso di riconoscere che trattandosi di un'opera nata novecentosessantadue approvata nel suo progetto generale duecentosettantacinque è un'opera che sfugge
Al decreto trecentosettantasette dell'ottantotto del Presidente del Consiglio dei ministri nel senso che ai sensi articolo sette quest'opera nonno preveda la
Il il la produzione della perizia di valutazione d'impatto ambientale a parte il fatto che abbiamo cercato di mostrare nei giorni passati e la realizzazione e la sua rimette la sopraelevata anzi abbatteranno per così dire quell'impatto ambientale che invece in atto noi viviamo
E vorrei concludere rivolgendo un appello
Alla direzione nazionale del partito
Agli amici deputati che tali saranno dopo la situazione delle sedi regionali perché il governo della Regione
Lui fonda Amdo l'autonomia nata quarant'anni fa
Realizzino quella collegamento quella simbiosi di sostegno verso i governi degli enti locali che purtroppo negli anni passati almeno nell'ultimo decennio si è scarsamente
Disse realizza e con questo ufficio io
Rivolgo nuovamente al semi per la strada e Forlani
L'esigenza già rappresentata nei giorni scorsi di un incontro di lavoro da farsi a livello nazionale soprattutto per far conseguire la città di Palermo ma anche le città di Messina e di Catania a mente dal disegno di legge numero undici che tende all'Assemblea regionale siciliana
Quelle
Norme quella legge speciale che potrà consentire mediante la individuazione le risorse finanziario il rilancio
The dei governi di queste grandi tre città ma ponesse anche per altre città e comuni della nostra amata Sicilia grazie
Io la ringrazio alla Vasco
E vorrei dirgli a nome di tutti che la Democrazia Cristiana di Sicilia particolarmente vicina al sindaco di Palermo però il difficile compito che gli ha di portare avanti una esperienza difficile dopo tante
Confusioni che ci sono state la parola all'onorevole Sinesio
Deputato nazionale emergono della UE o
La presenza del segretario politico
Onorevole Forlani
Il tempo ristretto del cortesia
Segretario regionale
Va be'tra parte del copione già stabilito
Per potere invece raccogliere qualche idea
Leggendo stamattina la Repubblica
Si dice il comunismo è fallito
Comunismo è morto
Il comunismo è stato vinto
Però i problemi rimangono
Problemi rimangono
Non lontana dopo dopo dopo
Realizzazione urgenti avremo ancora i problemi politici
No non lo hanno
Sempre di più
La situazione
Politica del Paese
Che spingono
Tante beh il situazione Abedin fuori io
Solo allarmato
Non Berthier Repubblica tutti i giorni
Fa il bollettino di guerra
Ma perché proprio stamattina
Tirano fuori le vecchie tesi
E tirano fuori
Quelle del solo le prospettive alla quale il nostro Paese si vuole porta
I giochi di
Di questi giorni chiusi
Salvandola legislature dunque la possibilità di portare avanti
Il discorso politico iniziato col potente non per il passaggio alla Seconda Repubblica come si dice facendogli siamo contrari alla secondo Repubblica ma vogliamo che venga realizzata almeno la prima che deve mettere tutti i cittadini ai lavoratori sullo stesso piano
Solo preoccupato
C'è l'industria perché agli imprenditori
Per cento finanzieri palesi e il finanziere occulti
Oggi escono allo scoperto
Per tentare di liberare operazione chiedo solo operazioni certamente che puntano a prospettive o litiga tutta americana
Tramite i miei la democrazia cristiana dei cattolici democratici hanno avuto nel passato
E il grande avversario del Partito comunista
Hanno avuto il Partito comunista però home
Uno strumento certamente rombo oggi alle della battaglia per la rottura delle vecchie incrostazioni dell'altissima politica dell'alta borghesia
Pendente febbre avevo arginare gli interessi dei lavoratori l'ingresso dei dei meno abbienti l'interesse dei disoccupati l'interesse di coloro i quali ci sono vogliono partecipare a pieno titolo alla costruzione del reddito del paese e dunque a rimpolpare in termini di democrazia
Di libertà di quella del ferito guerra della partecipazione
Per cui
Noi oggi ci troviamo
Da un lato
La nostra spinta ideale affievolita certamente non sparita
Signor rende come un vecchio di mediazione continua tale vecchio spinte comuniste
E la borghesia finanziaria italiana che vuole certamente cambiare il tipo e la prospettiva della democrazia italiana
Il Partito comunista glielo dà quale
Strada qual è il problema blocco all'ancoraggio ma per l'altri però avere una prospettiva diversa io lordo roba legno
Ma queste leggi da dove vengono perché vengono io finanziato addita mezzi qual è il potere dei giornali del nostro Paese
Ostellino quattro che gira attorno alla crisi dal partito repubblicano la crisi politica che si annoda col partito repubblicano è il perché
Attorno a questo faccio il caposaldo c'è il problema della
Rappresentatività della portata delle linee guida di un certo mondo che sembra voluto prevaricare dal nostro Paese
Io l'ho Colombo pulitura
Però non c'è dubbio che il nostro Paese oggi è una grande difficoltà
La difficoltà per la prospettiva che di occupazione io lavoro alloggi degli altri Betta certamente una Marlon solidale ecco pagine di dare risultati concreti a quelle che sono le peripezie della povera gente dell'orso scenario è uno scenario difficile colpo d'infliggere di legge lo scenario per cui i jumbo anni fa in data la Rerum Novarum direi di noi oggi usiamo più che impegnati a dare maggiore forza a dare maggiore spinta perché la Democrazia cristiana Forte attento avente non ho portato o del servizio che ha reso allora proponente in quel tardi apre i battenti questa anche Linda
Che è quella la spinta nella partecipazione alla libertà politica e alla democrazia e l'ho già letto che noi vogliamo questa democrazia cristiana che oggi il vigile attive nel tutti uniti
E oggi è rigida con l'altra parte di quattro ore bene questa bellissima assemblea questa bellissima
Riunione il tutto in quasi tutte le porte tutto il movimento tolti ordini da carri della democrazia gridava impegnato per una vittoria non dal padre naturale ma per una vettore di Porto parti che il volto e l'attuale Polcaro essere trasformati erinni volti capace di cambiare la l'orso di chiglia di cambiare il nostro Paese grazie
Ringrazio Sinesio anche per avere rispettato i tempi e do la parola all'onorevole Baruffi dirigente nazionale della democrazia cristiana
Bene cari amici
Quindi
Ruberò anch'io pochi pochi attimi
Mi rendo conto che siamo qui tutti comincia in modo particolare per ascoltare il segretario politico Forlani
Ma non potevo esimermi dal fare alcune considerazioni che avrei dovuto fare in altra occasione sempre in questi giorni di dibattito in questo convegno ma le difficoltà dei giorni scorsi mi hanno poi indotto a poter frequentare solo ieri sera e questa mattina
Volevo aprire con voi un dialogo sul tema del Partito sul tema quindi della conferenza nazionale che si terrà nei prossimi mesi
Io credo che sia bene
Veniva ricordato giustamente in questa occasione durante la presentazione e questa manifestazione di Palermo si colloca giustamente anche in preparazione di questo avvenimento avvenimento di riflessione interna alla democrazia cristiana e avvenimento che ci pone
In colloquio costante sereno serrato credo anche per molti aspetti critico nei confronti dei mondi che ci circondano e che stanno al nostro Esterno
Ebbene sì è un ringraziamento va dato che ha fatto il modo sincero al segretario regionale Mannino alla diretta alla dirigente alla direzione del partito siciliana tutta e di aver collocato a questa manifestazione
Non solo nel momento giusto da un punto di vista della fondata preparazione del dibattito programmatico e politico in vista
Le consultazioni la consultazione elettorale ma anche di averla collocata in fondo in preparazione di quella che sarà questo appuntamento
Che credo diventerà importante per il partito nel suo insieme
Come voi sapete sono ormai trascorsi dieci anni dalla dall'ultima dalla scorsa conferenza nazionale del partito che si tende appunto nel mille e novecentottantuno
Ebbene dieci anni sono la testimonianza di un cambiamento
In questi dieci anni sono cambiate molte affermazioni molti luoghi comuni molti principi
In questi dieci anni sono successi nel nostro Paese ma anche nel nostro mondo intero avvenimenti che hanno cambiato la storia dell'umanità e che la stanno cambiando dovrei rientrare la veniva ricordato prima
Dal collega Sinesio il tema del comunismo quanti di noi avevano previsto un cambiamento così rapido io credo che se c'è scritto uno è sincero al riguardo non può che rispondere che nessuno lo aveva previsto in quella tonalità in quella intensità e per molti aspetti anche e con quella drammaticità
Ebbene se il comunismo dà segni di cedimento
Se il comunismo dà segni di cambiamento notevole se coloro che lo hanno teorizzato cercato di inculcare soprattutto nei mondi giovanili degli anni cinquanta sessanta settanta e ottanta oggi sicuramente non possono che pentirsene ebbene io credo che nonostante questo anche la Democrazia Cristiana debba fare
Un'analisi approfondita al proprio interno
Sulle proprie motivazioni sul sulle proprio modo di essere nei confronti della società che la circonda
E soprattutto con me quell'attenzione e quella delicatezza che la contraddistingue nel ricercare in modo proficuo quel colloquio sincero con il mondo capito
Ebbene io penso che proprio su questo argomento la Sicilia è terreno interessante è terreno fondamentale direi che mai come in questi ultimi tempi la Democrazia cristiana si è trovata in sintonia con il mondo cattolico abbiamo passato di sicuro anni ben più drammatici da questo punto di vista abbiamo passato episodi negli anni settanta che avevano di sicuro divaricato molto di più il tema della coesione fra il partito che rappresenta i cattolici e le associazioni del mondo
Associativo cattolico che ci sia poi e questo dato si fa presupporre che in sostanza oggi noi abbiamo uno stato di coesione che in altri tempi sicuramente non avevamo e questo è un dato che non può che essere ritenuto positivo costruttivo e tutto sommato anche fa bene sperare sugli anni futuri
Però nonostante questo credo che sia bene oggi porre ancora
Sembrerebbe strano che lo si dica noi a distanza di quarantacinque anni e dintorni ancora la questione cattolica la questione del rapporto fra noi e coloro che rappresentano il mondo associativo cattolico
Non per parlarci addosso e non per pensare che loro sono loro e che noi siamo noi in una sorta di divaricazione ormai comunicabili
Ma per immaginare di aprire una stagione nuova una stagione di attenzione reciproca diversa
Che riesca ancora a far dire che la democrazia cristiana è l'unico partito come nella sostanza non può che essere in grado oggi di interpretare di capire di assecondare quelli che sono le coesione i principi i fondamenti che hanno fatto grande la storia del nostro Paese e grande la storia della Democrazia Cristiana
Credo che sia storia comune o cronaca comune per ciascuno di noi
Nessuno è arrivato alla Democrazia Cristiana
Senza essere transitato prima dal mondo associativo cattolico credo che non esistano democratici cristiani con tessera
Che non abbiano avuto una testimonianza di appartenenza al mondo cattolico prima e se c'era un un punto che ha sempre contraddistinto soprattutto il nostro modo di essere e di porsi nei confronti degli altri era proprio la diversa concezione che noi abbiamo avuto che abbiamo e che avremo dell'uomo diversificata dalla concezione del di uomo delle individualità della collettività che hanno i partiti marxisti della loro diverse tonalità
Dalla tonalità rosa pallido alla tonalità rosso scarlatto
Ebbene proprio sul tema del rispetto dell'individuo proprio sul tema della concezione diversa che noi abbiamo rispetto soprattutto al marxismo tradizionale proprio si fonda qui lo stato della possibile
E continua coesione che noi dobbiamo avere nei confronti del mondo cattolico
Ebbene dobbiamo anche porci con atteggiamento autocritico
Io mi sono andato a vedere sostanzialmente anche per per curiosità personale una serie di passaggi legislativi di questi ultimi venti o trent'anni ebbene vi assicuro che la coerenza non sempre esistita
è pur vero che nel Parlamento e nel Paese non siamo stati maggioranza assoluta è pur vero che soprattutto in questi venti trent'anni le difficoltà di coesione a livello delle alleanze di governo sono all'ordine del giorno ne abbiamo dimostrazione anche in queste ultime ore in queste ultime settimane però credo che è una sorta di revisione critica del nostro modo di porsi nei confronti di questa coerenza sul tema proprio per rispetto dell'uomo e della concezione dell'uomo inserito nella società debba essere l'argomento non solo per la Conferenza nazionale
Ma anche l'argomento di una riflessione più attenta più proficua anche forse per alcuni altri aspetti molto più spietata di quanto normalmente non la si faccia
Basti alludere al tema della riforma sanitaria basti allude Waldemar del degrado delle grandi città delle grandi metropoli
Basta alludere ad una errore di concezione di cultura urbanistica degli anni cinquanta degli anni sessanta
Anni peraltro nel quale la Democrazia Cristiana non era certo né un incidente di percorso né tanto meno il partito che non può essere leader guida perno assoluto e di indiscusso del dello schieramento politico ed economico del Paese
Basti pensare a questi fenomeni al tema dell'anziano l'emarginazione per vedere come in realtà abbiamo anche noi in fondo risposto a questi bisogni da queste esigenze
Con un atteggiamento per una mentalità è che che era e che è stata più tipica dei paesi marxisti che non di paesi che in fondo hanno una radice cattolica profonda
Una radice che fonda Punto l'uomo come elemento ultimo è il primo del nostro operare politico ebbene sta proprio qui credo l'atteggiamento
Il recupero di consenso e di credibilità che la democrazia cristiana deve porsi nei confronti del mondo cattolico in particolare
Ripeto quel mondo cattolico che non ha nessuna intenzione di cambiare bandiera politica quel mondo cattolico che oggi più di ieri sicuramente sì
Sono successi
Ebbene questa è in fondo la Conferenza nazionale questo è credo uno degli scopi per i quali giustamente questo convegno programmatico politico e anche organizzativo della democrazia cristiana si colloca nella momento giusto
Dell'attenzione massima per la Sicilia e soprattutto nell'attenzione massima anche da parte degli esterni dei confronti
Del nostro partito e consentitemi anche una riflessione più interno alla Democrazia Cristiana
E poi termico per non sottrarre ovviamente spazio ad altri ma poi sicuramente le settimane prossime sia consentiranno data la rilevanza dalla consultazione elettorale in Sicilia di ritornarci sopra ad argomenti come questi
Ebbene io sono preoccupato di un dato che anche ieri giustamente veniva veniva citato veniva ricordato da parte di parecchi oratori
Il tema delle lei che il tema dalla disaffezione il tema del distacco della pubblica opinione in generale nei confronti dei partiti
Ebbene io da un'indagine che era stata fatta l'anno scorso nella mia regione la Lombardia sono rimasto particolarmente attratto e preoccupato da due fatti che mi sembravano e che mi sembrano tuttora particolarmente importanti
Un elettore su tre non è andato a votare
Ed è una percentuale che nulla si è mai raggiunta
Il venti per cento dei lombardi ha votato per la lega e se sommiamo questo trenta trentadue per cento di elettori che non sono andati a votare con il venti per cento di elettori che hanno votato per la lega lombarda
E non riuscirei fondò trovare diversità di atteggiamenti l'uno vale l'altro e il distacco dai partiti e la repulsione verso i partiti alla repulsione verso la politica
Che in fondo ha contraddistinto sia quello che non è andato a votare come quello che ha preferito andare da porre una croce ma sostanzialmente hanno a scegliere di non scegliere rispetto alle strategie tradizionali
Ebbene quando si arriva a superare il cinquanta per cento del corpo elettorale che decide di non decidere
Che decide di rifiutare tutto e tutti che decide di andare oltre di buttare la propria coscienza politica al di là dei rovi
Che decide di effettuare una riflessione di astensione
O di voto del dispetto in contrasto con tutti e con tutto be se questa è la regola del gioco attuale credo
Che i limiti di tolleranza i limiti di tollerabilità ed i limiti di rischio sono stati abbondantemente superati
La soglia della partecipazione vera la soglia dell'attenzione massima anche al tema dei partiti credo che da quella consultazione
Sia pure parcellizzata sia pure locale sia pure localistica ma di una regione di sicuro non certo marginale del Paese non possono che essere segni da cogliere con grande attenzione e con grande disponibilità verso la correzione
Ebbene ma questo argomento se è vero dimostra che la Repubblica il recupero della fiducia il recupero della credibilità
Il recupero dell'attenzione da parte del corpo elettorale passa esclusivamente da due fatti che mi paiono fondamentale da una parte l'attenzione verso la gente la disponibilità al dialogo la disponibilità a fare politica con la gente e non contro la gente e dall'altra parte anche la necessità di Ceglie re di selezionare
Dimostrare una classe politica dirigente all'altezza dei tempi all'altezza di questo impatto che sta diventando sempre sempre più difficile sempre più delicato
E allora il tema non può che diventare nostro in casa nostra sui meccanismi di selezione della classe dirigente sulle capacità di selezionare una classe dirigente in grado e all'altezza di rispondere ad appuntamenti così delicati così importanti
Ebbene io credo che per esempio il dato che già l'anno scorso noi abbiamo accennato e accettato il segretario politico lo sa molto bene perché è stato argomento di dibattito approfondito nella direzione nazionale alludo al tema della regolamentazione delle candidature io mi rendo perfettamente conto che qualche volta si compie il rischio di forzare la mano avevo anche a dire che si compiono delle ingiustizie
Mario dobbiamo mostrare il volto della gente credibile dobbiamo essere capaci di presentare candidature che siano all'altezza dei tempi che siano trasparenti che siano capaci di recuperare quella fiducia quella credibilità e quel consenso senza del quale ho la sensazione che anche noi con le nostre mani in fondo
Collaboriamo con quella sorta di qualunquismo che tutto sommato sta diventando la regola senza dirlo ma di fatto la regola del gioco nella politica del nostro Paese
E allora mi fa piacere che la Commissione antimafia abbia scelto
Quel codice di autoregolamentazione per le candidature dei consigli regionali provinciali e comunali lo abbia scelto il senso generale per tutto il Paese e che sia venuto anche qui a esprimerla questa valutazione della nostra Sicilia
Ma debbo dire che noi quella scelta l'abbiamo già fatta prima era già stato nascente la Democrazia Cristiana fece dall'anno scorso in occasione della consultazione generale amministrativa questo ricordare come sicuramente non possiamo ricevere lezioni da nessuno al riguardo e che certamente anche nove su questa materia su questa affermazione abbiamo le mani sicuramente pulite e allora non posso che ricordare un dato
E ho terminato
In un paese in un in una civiltà del consumo dell'informazione
Dove ad ogni consultazione anche la più parziale
Diventa elemento termometro di valutazione per il governo però ha tenuto dalla maggioranza
Per la tenuta del rapporto fra i partiti per la tenuta anche da il consenso politico dove bastano pochi elettori in fondo per far scattare il meccanismo di valutazione
Di questa serie di questa febbre costante elettorale o preelettorale sicuramente se questo vale per il resto del Paese non può non valere dalla consultazione siciliana
Di sicuro avrete e avremo i riflettori puntati su quello che politicamente succederà qui
Sicuramente avrete ed avremo delle valutazioni che usciranno dall'il confine geografico di questa Regione usciranno dalle attestazioni di benevolenza che verranno sicuramente riconosciute alla Giunta regionale alla maggioranza che la espresse per tutto quanto ha fatto in di positivo per la regione siciliana
Ma difficilmente riusciremmo a contenere le valutazioni solo nel contesto regionale usciranno diventeranno valutazioni sullo stato dei partiti sul rapporto fra i partiti
Su quanto saremo in grado di proporre al Paese partendo da una regione che merita in modo particolare un'attenzione privilegiata ebbene allora se queste sono se queste saranno le connotazioni delle prossime settimane dei prossimi giorni
Non c'è che da augurare che ciascuno di noi di denti in questa occasione portatore di consensi portatore di serenità
Portatore di dialogo verso l'esterno
Portatori di quell'atteggiamento nuovo pacato vede ma nel medesimo tempo anche attento e disinvolto nel ricercare il consenso il colloquio che ci deve contraddistinguere si andrebbe incontro tutti a questa consultazione con questo stato d'animo io sono convinto che come nel passato anche nel futuro la Sicilia si distinguerà
Per portare alla democrazia cristiana quei consensi che servono qui ma non servono solamente qui grazie da umori
Onorevole ma russi dirigente nazionale organizzativo a richiamato giustamente lo stato di coesione con il mondo cattolico fa il partito al mondo cattolico e io credo questo vada sottolineato con particolare interessa do adesso la parola all'onorevole Rino Nicolosi Presidente della Regione lo sforzo che ha avuto in questi anni per garantire la continuità la vita dell'amministrazione la tenacia
Con cui ha ha svolto il suo lavoro sono una dato di cui sostanzialmente tutti dobbiamo esserlo vogliamo riconosce e di essi DS vi siamo riconoscenti
E che ancora se potessi chiedere a tutti i presenti di non fumare compresi quelli che sono qui sul tavolo della presidenza è utile per lei insieme dall'intera sala la parola all'onorevole Nicolosi
I termini della sfida oggi in Sicilia
Sono a mio avviso due
Uscire dall'emergenza
Presto
Uscire dall'isolamento
Presto
Si tratta a mio avviso
I due
I tempi bui da
Centrali per uno schema politico-programmatico
Se vogliamo che questo schema sia in grado di incrociare la corposità dei problemi che oggi attraversa la nostra isola
L'emergenza
è certamente vero che in Sicilia viviamo una condizione straordinaria
E che questa condizione come una lente deformante
Che altera la dimensione e la conseguente possibilità di risoluzione
Dei problemi
I problemi sui quali si interroga oggi l'opinione pubblica nazionale
Il rapporto tra il mercato la società civile e le istituzioni
In Sicilia diventa un problema più complicato
E ognuno di noi comprende
Che bisogna rimuovere questa condizione patologica
Così come la febbre deve essere abbattuta
Per potere affrontare le ragioni più profonde del male
Certamente in Sicilia ci troviamo di fronte
A dati inoppugnabili
Il tasso della criminalità
La violenza alla violenza criminale e la violenza non meno grave di una condizione sociale deviata
E di una disoccupazione diffusa
Ma avvertiamo ed è il tema sul quale la Democrazia cristiana si deve interrogare
Che c'è anche il rischio di una abitudine di una convenienza diffusa interno ed esterno
Alla Sicilia
Perché si continui a restare in una condizione di emergenza
Perché rimanga la possibilità di una drammatizzazione strumenti di strumentalizzazione di questa emergenza
All'interno dalla Sicilia
Può esserci ancora un'abitudine tradizionale
A rispondere io dico pronto cassa
Alla cosiddetta domanda della gente
Non affrontando in termini strutturali
In termini programmatici
La complessità delle questioni siciliane
Correndo il rischio di ritenere più facile la strada
Senza regole
Regole di generalità di produttività e di giustizia comparativa nei provvedimenti legislativi ed amministrativi
E c'è un'altra possibile convenienza a mantenere questo stato di drammaticità
E quella che indulge
Nella denuncia
Nella denuncia anche a sparare
Di alcune devianze del modo di governare
Ma questa denuncia
Viene proclamata non per rimuovere la perversione
Ma per mantenere alto lo scontro ed affidare tutto ad una improbabile catarsi traumatica del sistema
E c'è certamente un altro rischio al mantenimento dalla condizione di emergenza
Un rischio esterno
Che tiene conto di come la crisi siciliana finisce col determinare una condizione di incompatibilità del nostro sistema con il sistema nazionale ed europeo
E quindi finisce col diventare un alibi per sbarazzarsi del problema Sicilia
Della rischiosità del nostro sistema Dellai irredimibile ITA contro la quale hanno giustamente parlato ieri tanti oratori
E c'è l'altro aspetto
Che deve essere centrale nel nostro ragionamento politico programmatico
Il rischio dell'isolamento
Un rischio fisico se parliamo dei problemi dei collegamenti dalla Sicilia con il resto del Paese
Un rischio economico sì parliamo di una nostra condizione che sembra condannata a vivere
Di reddito trasferito anziché fondare le ragioni della propria prospettiva né la capacità di costruire il reddito e ricchezza
Un isolamento
Che rischia
E ne parlerò un attimo dopo di diventare culturale
Questo rischio e immanente se la Sicilia
Si presenta come una società chiusa
Incapace di comunicare incapace di te interagire con il resto dal contesto nazionale
E noi avvertiamo
Che una società può rimanere chiusa
Se non trova disponibilità all'esterno per le aperture
Ognuno di noi coglie
La crescente diffidenza fondata sulle valutazioni di inaffidabilità e di insicurezza del sistema siciliano
Ma dobbiamo dire con coraggio e con onestà
Che esiste un altro elemento che può condurre
Alla stabilizzazione di una società chiusa
Quello di un rifiuto interno
Al rischio dell'apertura rispetto alle regole e alle modalità di convivenza e di sviluppo nazionale ed internazionale
è un rischio grave
Perché nasce forse dalla preoccupazione di rimettere in discussione certezze e garanzie che nel tempo ci siamo costruiti nel sistema siciliano
E che io credo dobbiamo avere la forza di rimettere in discussione
Perché si corre il rischio che esse siano garanzie ed equilibri di basso profilo
La
Ricerca della osmosi dell'interscambio pone alla nostra coscienza singola e collettiva ed è una questione che riguarda al fondo la posizione strategica dalla Democrazia cristiana in Sicilia
Pone in termini non teorici il problema del cambiamento
Del cambiamento non tanto forse come più semplicisticamente si è ragionato
A partire dagli uomini
O dalle categorie astratte del bene e del male
Nella illusione che esse siano
Estraibili e localizzabili in maniera definita all'interno dalla complessità di una società
Ma una cambiamento che parta invece dalla capacità di adeguamento alle regole nuove dello sviluppo e della convivenza
E partendo da Cuesta sappia all'inversa selezionare uomini e gruppi dirigenti e illegittimità di rappresentanza degli interessi reali della Sicilia
Questa è la scommessa di fondo
Che a mio avviso interroga la Democrazia cristiana e il suo gruppo dirigente
Il Paese l'Europa è stato detto negli interventi di ieri
Ci offrono opportunità importanti
Matching pongono regole severe
Che sono diverse da quelle che hanno sino ad oggi regolamentato i rapporti di scambio all'interno dalla nostra società siciliana
Sarebbe delittuoso in un momento di grande transizione
Sprecare le opportunità che certamente l'Europa offre
E al tempo stesso subire le condizioni della convivenza
Internazionale che comunque è drammaticamente arriveranno con le quali dobbiamo fare i conti e ci costringeranno a progressivi arretramenti
Rispetto alla posizione strategica di equilibrio della Sicilia all'interno del contesto internazionale
C'è tutto un ragionamento di questo genere va collocato all'interno di un problema più ampio
Che è quello del mercato
E di come una proposta politica
Ossia trovare all'interno del mercato sparsi per garantire solidarietà fondamentali di riferite al valore della persona e delle comunità più deboli
Ma tutti noi comprendiamo che il solidarismo
Non può neanche essere una nel letto o il camuffamento dall'assistenzialismo
E che in una logica del processo deve avere le caratteristiche di una proposta complessiva convincente ed efficace
Cioè anche
Una voglia oggi in Europa
Di legittimazione culturale
Dei accelerati i processi di ristrutturazione e di integrazione economico finanziaria e produttivi
Nei giorni di Pasqua
Sono stato a Venezia
Ho visto la splendida mostra dei Celti
E ho colto che oltre
Alla fruizione del patrimonio culturale e artistico che questo popolo ingiustamente considerato barbaro
Ha prodotto nella sua storia
Sotteso alla mostra c'era l'intento di una attualizzazione
Di una Europa
Mono cento ricca fondata sulla tradizione celtica
Che fu interrotta dalla cultura successiva
Classica mediterranea e che oggi si ripropone per una Europa ricomposta monolitica mente attorno alle sue origini continentale
La mia non è una divagazione
è un'attenzione preoccupata
A questi processi di legittimazione culturale
Di una separazione che noi dobbiamo contrastare non in termini di antagonismo
Ma riscoprendo il valore
Di una cultura che è stata di questa terra
E che si è mossa in una visione policentrica capace di omogeneizzare raccontare i valori dalla cultura europea con i valori dalla cultura mediterranea
Si tratta allora di un contesto all'interno del quale avvertiamo la responsabilità di gestire con consapevolezza una fase decisiva difficile di transizione storica
E saggi interroga presidente Forlani
Come grande partito popolare nazionale
Che rispetto alle cose che avvengono non può opporsi in un atteggiamento di indifferenza o in un'anta e già mento meramente polemico e contesta attivo
E questa posizione di intelligente comprensione di capacità di elaborazione di una proposta nuova fuori dalla ideologia ma anche capace
Di condizionare le prospettive asfissianti del mercato e di ciò che segue al mercato anche in termini culturali
Questa elaborazione nuova deve partire dalla riconoscimento anche di insufficienza del passato
Che certamente oggi ci portano in Italia
A ragionare con una situazione imprevedibile
Fino a pochi anni fa
Quella nel nord del Paese di uno sviluppo senza consenso con una posizione protesta Talia che si manifesta nel fenomeno delle leghe
E al sud paradossalmente un consenso
è stato detto giustamente ieri non sempre apprezzato che non sempre viene fatto valere sui tavoli delle grandi scelte nazionali un consenso senza sviluppo
Sono paradossalmente gli Effetti
Apparentemente contrastanti ma sono sostanzialmente i rovesci dalla stessa medaglia
Probabilmente di limiti e insufficienze
Di una linea politica
Che non recuperandola complessivo omogeneità del Paese ha finito col determinare questa dislocazione eccentrica gli interessi forti e sostanziosi al nord
I bisogni inevasi al sud
Gli interessi forti al nord
A un certo momento non si sono più riconosciuti nella stessa linea del paese che pure aveva consentito loro di aggregarsi ed è diventare competitive
Sullo stesso costo che la comunità nazionale ha pagato
Al sud si è creato paradossalmente un sistema di sopravvivenza collegato alla logica dell'assistenza del trasferimento delle risorse e quindi un sistema di fatto subalterno che rischia di essere enucleato definitivamente dalle logiche di integrazione e di crescita nazionale ed internazionale
Questo è il problema politico sul quale dobbiamo ragionare e al quale collegare
Tutte le considerazioni di ordine politico-programmatico che rischiano di essere altrimenti una evasione dei problemi strategici e la illusione
Che ci possiamo dare di governare di utilizzare risorse di fare leggi di amministrare ma di non spostare di una virgola l'equilibrio
Precario e sempre di più senza prospettive che abbiamo nel Paese
Un grande partito nazionale
Forse l'unico grande partito nazionale che rimane oggi per valori e per capacità morale culturale capace di fare i conti con un problema di questa natura e la Democrazia Cristiana
E deve porre evidentemente
Ogni operatività concreta al servizio di riferimento di alcune scelte di fondo
Senza una politica di ricomposizione
Gli interessi reali di questo Paese vengono a stridente il confronto diretto tra di loro
Ed è naturale lo diceva giustamente ieri De Mita
Che nel contrasto degli interessi prevalgono quelli più forti e vengono colpevolizzati quelli più deboli
Perché gli interessi che non vengono ricondotti ad una composizione di ordine politico confliggono tra di loro inevitabilmente e quando confliggono
L'esito può essere o quello della gerarchizzazione degli interessi ci sono alcuni interessi del prevalgono gli altri sono al servizio dei primi ed è una delle ipotesi che noi possiamo intravedere per il futuro nazionale
Oppure si Haute escludono ed è l'altra ipotesi
Quello di risolvere il problema separando il Paese
Credo che
Allora si ponga alla esigenza forte
Di una politica per il Mezzogiorno
Nuova non fondata solo sulla ma sul manto della solidarismo o sulla logica dei trasferimenti ma che riesca invece a ricondurre il mezzogiorno del Paese a compare ritti Beretta abbia omogeneità con la parte più sviluppata dell'Italia
Interrompendo il circolo vizioso di un'assistenza al Sud e di una inefficacia della qualità dei servizi al nord per rilegittimare politica e istituzioni pubbliche nel nostro Paese
E cercando di far comprendere ai nostri amici del nord che la paventata meridionali d'azione del Paese
Non si combatte con il rifiuto ma si combatte proprio a partire dal nocciolo duro dei problemi irrisolti nel Mezzogiorno
Non si illudano se non vogliono incorrere in uno strano contrappasso dantesco
Per cui sostanzialmente ciò che non risolvono nel Mezzogiorno rifluisce Ada intossicare anche la convivenza sociale nel Nord
Non si illudano che la strada della scomposizione del Paese sia la strada che risolve i problemi
De Mita ieri ha giustamente detto che è un sistema non funziona per motivi meramente ordinamentali
Ma funziona
Cito le sue parole quando i bisogni hanno riscontro nell'linguaggio dalla politica e la politica riesce a raccordare la speranza del cittadino all'interno dell'ordinamento
Questo è molto vero
Ma noi dobbiamo avere anche chiaramente presente
Che questo raccordo se pure è vero che tutti i bisogni non possono trovare riscontro e garanzia dentro l'ordinamento questo raccordo però deve funzionare concretamente
Perché se non funziona e rimane il solo una indicazione una prospettiva dice speranza
Non si determina neanche quella condizione della regola della composizione dei conflitti di interessi per evitare la egemonia delle corporazioni ed egli in e delle realtà più forti
E allora a questo punto c'è il rischio che diventino prevalenti suggestioni che sono semplificatoria quelle di ridare una unità centrale ai poteri decisionali e al tempo stesso quello di scomporre il Paese determinando un nuovo assetto istituzionale di tipo federativo
E paradossalmente le due linee nascono dalla stessa motivazione culturale e sostanzialmente sono l'esito della stessa insufficienza politica
Questa tematica più generale delle riforme ci riguarda specificatamente sul versante del ride regionalismo
Dalla seconda regione è stato giustamente detto e qui si pone
Un tema di riflessione a mio avviso la esigenza
Di dire di no alla diversità come privilegio dalla nostra autonomia
Perché la diversità come privilegio diventa la scusa per la incompatibilità del nostro sistema con quello nazionale
E dire invece sì alla specificità da tutelare in un processo di complessiva integrazione e riconoscibilità nel Paese
In fin dei conti il recupero più autentico di un valore dell'autonomia che ricordiamoci nacque in Sicilia non per dividere ma per unire il Paese e per recuperare il disavanzo sociale ed economico
Questa autonomia ha certamente bisogno di essere rinvigorita
Di essere rinvigorita sul versante di un governo forte forte perché autorevole
Forte perché efficace come strumento di azione amministrativa
Non per la quantità delle competenze esercitate ma quanto per la qualità dell'azione amministrativa che viene messa realmente al servizio dei cittadini Sicilia
Un Governo forte verso le rappresentanze interno rappresentanze politiche rappresentanze sociali per evitare un rischio che presente che è stato presente in questa scorsa legislatura di una loro dirette al termine di un loro diretto e permanente condizionamento delle decisioni amministrative e legislative
Un Governo deve essere messo nelle condizioni di decidere di assumersi le sue responsabilità di renderne conto sul piano del controllo con una ridefinizione di ruoli e compiti che superino condizioni nelle quali si corre il rischio che ognuno tende a fare il mestiere vediamo
E un governo forte
Verso il livello nazionale
Non tanto misurando la sua forza sulla capacità di ottenere un posto in più al tavolo del consiglio dei ministri per il presidente della Regione
Quanto dalla possibilità di trovare una sede un uomo nel quale potere al livello preliminare incidere e contribuire per le grandi scelte che riguardano il Paese quindi la Sicilia
E che una volta prese ci lasciano scarsissimi spazi di contestualità rivendicato sionista rispetta la quale siamo sempre perdente
Ed è illusorio da questo punto di vista ritenere che con una logica un po'antica l'autorevolezza del governo si misure dalla capacità di contestare e di protestare nei confronti del governo nazionale
Quando ormai i buoi sono usciti dalla stampa
Credo allora
Che la Democrazia Cristiana
Si debba mettere alla testa di proposte politiche come quelle che mi sono permesso di aggiungere di integrare alle cose e gregge che stanno emergendo la questa conferenza programmatica
Per guidare strategicamente il futuro difficile di questa regione nella quale certamente non siamo all'anno zero
Soprattutto per l'impegno generoso del partito e del gruppo dalla Democrazia cristiana
Ai quali entrambi io rivolgo alla fine di questa lunga esperienza di Presidente della Regione il mio ringraziamento e la gratitudine più sentite
In Sicilia non siamo all'anno zero
In questa legislatura si sono fatte cose importanti
Forse poco apprezzate
Troppo spesso affogate
Nel clima di una polemica complessiva che ha arroventato drammaticamente la Sicilia
E che ha spostato comprensibilmente l'attenzione più superficiale sui fenomeni eclatanti su tutto ciò che è accaduto e accade di sgradevole purtroppo nella nostra terra
Con una scarsa attenzione a tutto ciò che con fatica in una logica processuale in questi anni si è messo avanti
Mai è stato vero come per la Sicilia il proverbio cinese che dice
Che fa più rumore un ramo che si spezza
Di un intero bosco che cresce e purtroppo di rami in Sicilia spezzati ce ne sono stati tant'
Ma mi permetto dire con grande convinzione e con grande umiltà
Che molto in Sicilia in questi anni è cresciuta
Non solo per ciò che si è impedito che accadesse
Ma anche per le condizioni nuove che si sono create di Investimenti alla redditività produttiva differita
Che certamente alla collettività siciliana si troverà negli anni come patrimonio proprio se avremo la forza di continuare su questa difficile strada di un impegno politico di alto profilo
Rinunciando alle convenienze alle lusinghe alle comodità di tutto ciò che appartiene alla gestione tradizionale del quotidiano centoventisei in Sicilia diciamo quindi che si sono fatte cose importanti
La legislatura che si chiude ha definito tutta l'agenda delle grandi questioni che l'attuale fase di transizione pone alla nostra attenzione
Certo
L'urgenza di nuove domande e di converso la rigidità di strumenti e procedure di governo i mutamenti profondi che sono intervenuti anche nell'agiografia
Politica dei partiti purtroppo non accompagnati sempre la stabilizzati i processi di maturazione politica
La drammaticità della situazione sociale
E l'escalation o dalla violenza mafiosa hanno dato a questa legislatura un andamento sofferto e in qualche caso anche impacciato
Così come la difficoltà a trovare anche con l'opposizione un minimo filo di ragionamento comune nel tentativo non sempre fruttuoso di mantenere una condizione di dialettica che fosse complessivamente positiva per la Sicilia tutto questo a impacciato l'azione legislativa e l'azione amministrativa
Ma certamente in questa legislatura si sono aperti i temi delle grandi progettualità è stato riproposto come riferimento fondamentale
Quello del metodo dalla programmazione e delle strumenti e delle procedure nella programmazione reale che cos'altro è la programmazione se non la risposta politica più forte di più alto profilo
Alla esigenza di superare l'emergenza la destinazione finalizzata delle risorse non più affidata allo scambio clientelare
Il tentativo di ricondurre l'azione del governo ad una unitarietà di intenti e non a logiche settoriali
L'apertura della prospettiva di ridiscutere il bilancio per progetti anziché per camere stagno incomunicabilità con l'altra che cos'altro è stato se non il tentativo di cogliere
L'esigenza del linguaggio europeo che nelle modalità delle procedure e dei tempi oggi e estremamente rigido e condizionerà sempre di più
L'ammissibilità dei progetti e la erogazione dei finanziamenti
Alla capacità di parlare questo linguaggio di ottimizzazione delle risorse i progetti cantierabili di accelerazione dalla spera di procedure trasparenti
Dir regole che siano eguali a quelle di tutto il contesto europeo
E certamente mi permetto dire che da questo punto di vista non incoraggiano decisioni recentemente assunta a colpo di mano e con voto segreto
Dalla Assemblea regionale per la eliminazione tout-court in Sicilia della concessione
Mi permetto dire con grande coraggio perché è difficile dire queste cose in Sicilia
Che si illude
Se è in buona fede
E fa una cosa ancora più grave sei cattiva fede
Chi ritiene di combattere la mafia con questi colpi di sciabola che finiscono col determinare per un verso probabilmente una maggiore capacità di penetrazione
Della struttura criminale mafiosa nei processi
Di degli appalti
E per altro verso in maniera incomprensibile
Rispetto alle logiche nazionali ed internazionali ci fanno apparire come un regime con regole e con modalità di comportamento assolutamente diverse da quelle dalla comunità internazionale
Questo considerazione mi porta anche a spiegare ai democratici cristiani una polemica che intercorsa in queste fasi
Molto vivaci del dibattito politico siciliano e che ha accusato il Governo o i governi da me presieduta
Voti di essere di muoversi in una logica i governi paralleli
Io devo dire con grande franchezza che rivendico fino in fondo le scelte che sono considerate quelle dei governi paralleli e le considero
Le scelte e le modalità di governo che in una condizione fisiologica
In una condizione nella quale il governo legittimamente decide e l'Assemblea regionale controlla
A valle
La validità e la opportunità delle scelte
Evitando condizioni nelle quali il controllo non viene invocato spesso per una valutazione di merito delle scelte fatte
Ma viene invocato per ricercare la sede nella quale si governa insieme con una responsabilità che rimane formalmente intestata al governo istituzionale
Questa è una linea sulla quale personalmente non concordo e devo dire con grande franchezza
Che se oggi noi dobbiamo dire quali governi ci sono stati in Sicilia certamente c'è stato un Governo formale c'è stato un governo o cosiddetto parallelo c'è stato un governo ombra
Ritengo di dire
Che lo sforzo da realizzare in prospettiva e quello di far coincidere sempre di più il Governo formale e istituzionale con quello che oggi viene chiamato il Governo parallelo
Il governo cioè capace di organizzare le risorse per grandi progetti
Di canalizzare interventi finanziari dallo Stato e dalla Comunità economica europea
Di ragionare senza più logiche settoriali di comparti Assessoriali
Capace di rispettare i tempi che ci vengono posti dalla comunità europea e di ottenere cosa nel passato mai ottenuta il massimo dei finanziamenti rispetto a tutte le regioni che hanno attinto ai fondi dalla comunità economica europea
Questo è il governo nel quale credo un governo che non esautorato mo'Grazia
O un governo che si colloca correttamente per i propri compiti all'interno di un quadro fisiologico di democrazia di rapporti istituzionale
In questi anni della quinta della della legislatura che si chiude
Abbiamo bensì organizzato interventi importanti sul territorio sulle aree interne sulle aree metropolitane sulla politica delle risorse per gran per la organizzazione di grandi parchi e di grande riserva non sono altro naturali ma anche di beni artistici e monumentali
Intensificando la logica delle intese di programma che sono state essenziali a fondamentali per la risoluzione di uno dei problemi storici dalla Sicilia
Ripeto qui come ho detto in altra circostanza che il tema dell'approvvigionamento idrico in Sicilia è un tema oggi strutturalmente riso
E quando andranno a completarsi le opere
Che sono già in via di realizzazione nei prossimi mesi al massimo la la scadenza di un anno di un anno e mezzo
La condizione d'approvvigionamento idropotabile in Sicilia
Sarà un fattore non più di crisi ma un problema ma un fattore di rilevante incentivazione per lo sviluppo e la convivenza civile dalla nostra isola e quando parlo di accorparle oggi del tema che la democrazia
Reti immateriali e quindi le strade i collegamenti ferroviari
I collegamenti aerei i collegamenti marittimi ma anche le reti immateriali
Cioè quelle della comunicazione dalla Sicilia con il resto del sistema informatico e telematico che c'è nel nostro Paese e in euro e quando parlo di reti immateriali parlo della difesa del ruolo e delle funzioni dell'università siciliane parlo dei centri di ricche dire di ricerca che devono inserire strategicamente la Sicilia
All'interno di uno contesto di sviluppo e di prospettiva nazionale sono convinto che sono queste queste linee non tanto l'effimero delle Combi delle con convenienze
Giornaliere e quotidiane
Le battaglie strategiche che per la Sicilia la Democrazia Cristiana si deve in testa battaglie di grande respiro che ci tendono a stabilizzare un processo di modifica delle regole e delle procedure che tendono ad introdurre in Sicilia ordine e razionalità
Che tendono a rimuovere una condizione di stagnazione di staticità per imprimere alla realtà siciliana una condizione di dinamismo finalizzato e ci sembra molto strano oggi leggere nei giornali che il partito il PDS
Affida le proprie fortune di consenso a una scelta di segno assolutamente opposto quello dalla Sicilia che si chiude della Sicilia che contesta cercando di cavalcare un leghismo perdente assurdo che tende a proporre le cose siciliane come cose delle quali ci dobbiamo occupare noi per rivendicare torti rispetto a tutto ciò che dal livello nazionale non è stato fatto nei confronti della Gigi
Io ritengo che la posizione dalla Democrazia cristiana debba essere una posizione certamente di forte adesione alle ragioni storiche alle ragioni sociali proprio dalla nostra terra
Ma deve avere la capacità di guidarla all'interno di un contesto nazionale che solo una politica di un grande partito nazionale come la Democrazia Cristiana ci può certamente garantire quali INEA che abbiamo scelto è stata ed è quella di promuovere un confronto costruttivo non tra passioni politiche ma tra proposte di governo e voglio dire che fare proposte di governo è difficile
E molto più facile scavalcare assi per essere interpreti più o meno graditi delle domande sociali di tutte le domande sociali
Ma mettere a confronto anziché la competitività nella raccogliere consenso perché si è portatori delle domande di tutti dicendo tutto all'incontrario di tutto
E certamente molto più difficile spiegare qual è la propria proposta di di governo complessivo
Della della situazione siciliana perché una proposta complessiva impone che oltre a dire le cose che vogliamo dare alla gente impone anche di dire con chiarezza le cose che chiediamo e pretendiamo dalla gente
Bisogna dire con coraggio le cose che hanno priorità rispetto ad un insieme di bisogni che non sono tutti eguali e non sono sempre tutti legittimi la linea sulla quale ci siamo mossi
è stata quella del rafforzamento dei presidi di democrazia
A fronte della pervasività criminale mafiosa lungo la via amministrativa lungo la via dello sviluppo fisiologico lungo la via anche del rafforzamento dell'azione
Repressiva accusa per contenere restringere la specificità egemonica della criminalità mafiosa nella nostra isola consapevoli certo che essa non si vince in un giorno ma che
Se è vero e non lo diciamo con forza
Che non possiamo accettare
La logica di chi dice che essa ha il volto delle istituzioni è anche vero che dobbiamo determinare una mobilitazione permanente per precludere parchi di passaggio e di contiguità
Sentiamo il dovere in questo senso
Di esprimere un impegno nella direzione di preoccupazione che lo stesso Sciascia manifesto nel romanzo apologo di Serena disperazione
Che è un po'il suo testamento quando paventava il pericolo che la sicurezza del potere si potesse fondare sulla insicurezza dei cittadini in questo senso abbiamo cercato con i limiti di una situazione difficile di riportare al centro dalla politica il cittadino non come somma indistinta di bisogni
Ma nella sacralità civile della sua dignità di soggetto soggetto di relazioni personali e collettive così come la Chiesa siciliana e le chiese del Meridione ci hanno chiesto
Di impedire che la nostra società diventasse non comunicante e si rassegna se fatali crisi fatale Istica mente alla nevrosi di una condizione patologica di emergenza
Ritengo allora che queste linee vanno sviluppate
Con una politica capace di cogliere le tendenze meno labili e più forti non tanto per la forza con la quale sono rappresentate quanto per le intrinseche motivazioni che le anima una linea che sappia ripristinare il primato della politica sulle capacità che sia fondata sulla capacità di esprimere gruppi dirigenti che non siano solo protagonisti arrembanti dei singoli interessi particolari
Ma è stato giustamente detto leaders globali capaci di affidare la legittimazione delle loro funzioni al livello più alto di sintesi politica che sanno esprime inattesa che tutto questo avvenga che anche in Sicilia attraverso le riforme istituzionali
Si determini una condizione di governabilità strutturale
Credo che noi possiamo dire di avere assicurato in questi anni la governabilità possibile con i governi possibili e che questo processo intanto di attenzione e di interpretazione dei problemi della Sicilia in questi anni difficili non si è mai interruppe
La DC lo può fare
Lo deve fare perché forse e la sola che lo sappia e possa fare con determinazione e con pazienza perché la pazienza si oppone alla tentazione di desistere
E alla voglia di desistere può portare la disperazione
La pazienza si oppone alla voglia di cercare le scorciatoie per arrivare prima nella illusione dell'orgoglio e della ambizione
La pazienza I due volti che si oppongono contemporaneamente alla fretta ma che coltivano la seria volontà di non desistere
Su questa maturità di dirigenza di gruppo dirigente si fonda la possibilità di ricercare le condizioni per un patto nuovo
Il patto al quale ci hanno invitati anche le forze sociali un patto nuovo però per il quale dobbiamo metterci d'accordo sulla qualità del patto stesso
Sul livello al quale esso deve essere mantenuto e garantiti
Per impedire che scenda di tono
Che diventi una specie di comparaggio che diventi una linea lungo la quale si arriva a formule di compromesso di interessi di basso profilo
Un patto invece che richiami ciascuno alla dignità dalla propria funzione democratica che ci dia l'autorevolezza per richiedere in un momento difficile di ridefinizione complessiva del quadro economico istituzionale del nostro Paese CDA latinità di chiedere di non rimanere ai margini di queste scelte
E questo vale per le grandi questioni oggi della ristrutturazione di settori produttivi come quello dalla chimica
Terreno al quale non andiamo con la rivendicazione
Otto USA di tanti tempi fa ma i quali non possiamo neanche andare con la rassegnazione di chi accetta che si mantelli no pezzi importanti dell'apparato produttivo esistente ci deve dare l'autorevolezza di intervenire su processi di finanziari di ristrutturazione del credito rispetto al quale dobbiamo poter chiedere
Qual è la funzione dei nostri istituti di credito non perché li consideriamo cosa siciliana
Ma per capire qual è la funzione che si debbono svolgere all'interno dell'equilibrio più generale nazionale ed europeo un patto nuovo che ponga il rapporto con il sindacato con le forze sociali non in una logica di emulazione quasi per la interpretazione degli interessi singoli e particolari ma ricordo chi correttamente ciascuno al proprio posto in una dialettica che sia garanzia di una democrazia forte sana e fisiologica
Questa e la prospettiva nella quale profondamente credo per un futuro della Sicilia che leghi oggi più che mai i suoi destini alla maturità
Alla consapevolezza dalla proposta politica della Democrazia cristiana e all'impegno operante dei suoi quadri militanti e di tutti gli uomini che essa ha generosamente dato alle istituzioni siciliane
L'applauso che ha sottolineato l'intervento del presidente dalla Regione dall'onorevole Colosi sottolinea che tutti sono convinti della necessità di questo impegno do la parola
Al segretario regionale all'onorevole Mannino per il suo discorso conclusivo che riprenderà intende del nostro interno
Amiche
Cari amici
Io credo di dovere preliminarmente rivolgere anche a nome vostro
Un cordiale saluto di benvenuto ad un ringraziamento ad Arnaldo Forlani segretario nazionale della
La sua presenza non può che significare
Non pochi assumere il segno preciso
Per la corresponsabilità della DC nazionale
Alla vicenda agli impegni e alle battaglie della DC siciliana
Devo poi ombre in grazie al vento a tutti voi
A tutti coloro e sono stati tantissimi che in questi giorni
Hanno preso parte con le estremo
Sentimento con estremo e il professor vorrei dire
Allo svolgimento di questa nostra conferenza
Un ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti
In questi tre giorni
Caro Forlani la DC siciliana ha potuto confermare asse agli altri
Di essere il popolo democristiano
Che Sturzo e De Gasperi hanno pensato e voluto fossero
Il popolo
Capace di esprimere sentimenti bisogni problemi interessi diversi
E qui abbiamo ascoltato la voce non soltanto degli addetti ai lavori
Non soltanto la voce di chi è già impegnato con precise responsabilità nell'agone politico nella perizia di partito
Ma abbiamo ascoltato
Voci autorevoli e significative
Della cultura e del mondo cattolico
Abbiamo ascoltato voci autorevoli e significative
Del mondo della produzione
E dell'economia
Voce autorevole significative delle forze sociali
Ha preso consistenza
Se posso dirlo a una vera e propria convention una convenzione nella quale tutti i motivi tutti i temi si sono intrecciati fortemente attorno ad un asse fondamentale di ragionamento
Compiuta una fase della nostra esperienza politica si chiude una legislatura
Si chiude un tempo della politica siciliana
Come ci vogliamo atteggiare per l'avvenire
Il nome di quali proposte
Il nome di quali disegni
Ma anche di più
Il nome di quali ideali di quali aspirazione
Spesso ricorre la tentazione
E Nicolosi ha fatto bene nel denunciarla di raccogliersi nel Ridotto siciliano
Per esprimere di fronte ai problemi
Che abbiamo davanti ai problemi che citerà Avagliano
Più una protesta
Più l'insofferenza più il disagio
Che non
La proposta ecco la proposta la volontà di venire fuori dalla protesta spessa dal disagio e dalla sofferenza in cui ci troviamo
Facciamo i conti con quella condizione dello spirito che a giorni per l'anno
Indicava nella maggiore crudeltà
Dell'inchiodare un popolo alla disperazione rispetto alla crudeltà dimetterlo al muro
In questa conferenza programmatica
In questo momento della vita politica del nostro partito
Quasi
A riassumere a simboleggiare il senso dell'esperienza che abbiamo compiuto in questi anni
Noi abbiamo allontanato da noi
Questa maledizione che paventava Bernanos
Noi abbiamo invece aperto il nostro cuore nella nostra mente alla speranza
Ed allora qui abbiamo considerato tutti i problemi
Non soltanto nell'aspetto del rischio ma nell'aspetto dell'opportunità
Tutte le prospettive non soltanto nell'aspetto del rischio e quindi del timone
Ma nell'aspetto dell'apertura
Ed è la opportunità che viene all'olio offre
Abbiamo così considerato
Procederò per Flash
Per noi che per la Sicilia
L'Europa e un'opportunità non una minaccia
L'unificazione europea
Non rappresenta
Il pericolo che la Sicilia venga marginalizzata e periferici Zatta
Ma abbiamo considerato questa prospettiva
Alla luce delle condizioni e impediscono e rimuovono il rischio e la condizione che impediscono il rischio sono quelle che il Paese nel suo insieme
Si prepari a stare dentro l'unità europea
Ancor più o ancor meglio e cioè con capacità più accentuata e con capacità maggiore rispetto a questi oltre a venticinque anni di esperienza comunità comunitari
Non teme Remo e non temiamo l'unità europea se all'unità europea andiamo con la forza di un apporto che veda da una parte la ripresa della nostra capacità economica
La tenuta e la stabilità della nostra moneta
E quindi la saldezza
Della situazione finanziaria del Paese e quindi ancora
La capacità
Di un vera e propria ripresa dello sviluppo
Abbiamo visto come opportunità
La ripresa dello sviluppo al Sud
Rifiutando di indulgere alle concezioni coste catastrofiche
Noi sentiamo e non soltanto per l'impulso della speranza
Ma per le constatazioni e ragionamenti che qui sono stati fatti
Da Butera ad Andreatta ieri sera ad Annibaldi per la figlia che oggi subire può avere davanti a sé una singolare occasione
Quello di mettere insieme
Al tempo stesso
L'interesse dell'industria del Nord a diversificare a duplicare
I propri impianti produttivi alle proprie strutture produttive
L'interesse a valorizzare le occasioni nuove che sono date tale disponibilità di tecnologie innovative l'interesse ad attrarre capitali dall'estero anche dalla comunità oltre che da paesi extra comunitari l'interesse a valorizzare tutti quei fattori locali dello sviluppo le imprese locali
Quelle di minori dimensioni
Quelle che si muovono dall'agricoltura e dall'artigianato in direzione di forme nuove e cioè nella direzione dell'acquisizione di una vera e propria
Struttura imprendibili predittiva
Le opportunità per voi
Di assecondare queste possibilità di un nuovo sviluppo di un nuovo ciclo di sviluppo
Per la esigenza per noi impellente
Di dare risposte effettive concrete e non risposte detto amatori e propagandistiche
Ad un problema ancora drammatico al problema della disoccupazione al problema della occupazione
Abbiamo ascoltato proposte
Osservazioni e ragionamenti
Da mettere insieme
Per delineare il nuovo quadro ordinamentale ed un nuovo quadro
Delle nostre strutture autonomistiche
Quelle regionali e quelle dei poteri locali
All'interno di un processo
Di revisione e di aggiustamento delle istituzioni
La suggestione presidenzialista
E sembra condizionare caratterizzare
Tutto il dibattito delle istituzioni
Ha trovato qui una replica
Donna aprioristica e pregiudiziale
Ma una replica motivata e pensata
Una replica coerente con il tradizione con il pensiero e la tradizione politica dei cattolici democratici
Chiede la repubblica parlamentare quindi del modello parlamentare di organizzazione della rappresentanza e del Governo fa un punto essenziale
Al fine di garantire alle istituzioni
La capacità non soltanto di cogliere quella che è una giusta esigenza ma che non va privilegiata
E resa esclusiva e cioè la esigenza di governabilità alla esigenza di governi efficaci
E decisionista esibisce
Ma prima ancora alla esigenza di dare voce a tutte le parti della società a tutti i sentimenti della società e del resto
Il nostro concetto di pluralismo non può portarci a confermare questa impostazione
Che ha avuto momenti significativi non soltanto nella storia politica ma nel pensiero politico nella riflessione giuridica
Vorrei ricordare Capogrossi vorrei ricordare i padri della Costituzione italiana e tra essi Gaspare Ambrosini siciliano
L'unanimismo magari come condizione essenziale
Per conservare mantenere la ricchezza e la forza di una società che non deve essere condotta e sospinta
A forme di lunedì menziona Rita ma deve essere mantenuta nella sua capacità di articolare interessi bisogni e problemi istanze culturali ed istanze morali in modo sempre più diversificato scritto respinga questa pregiudiziale per noi tuttavia si pone il problema
Di riordinare le istituzioni
Di riordinarle al centro e di riordinare le qui anche nella nostra realtà regionale
Ha detto bene Rino Nicolosi
Abbiamo bisogno di una fase di rilancio delle istituzioni autonomistiche
E di rilancio significa di ripensamento del loro modo di funzionare
La stagione consociativa che ha portato a forti confusioni nell'esercizio del ruolo del legislativo rispetto al ruolo dell'esecutivo va definitivamente superata
Non per ridurre i poteri del legislativo e quindi la funzione dall'Assemblea
Ma per restituire all'Assemblea innanzitutto
Il ruolo suo proprio il suono cioè di organo rappresentativo
Che esplicita
Funzioni essenziali di Indirizzo e di controllo
Una Assemblea che eserciti funzioni di indirizzo e di controllo non è un'Assemblea diminuite a Orio ridotta è un'assemblea più forte
A fronte della maggior forza
Del parlamento deve esserci la possibilità per il governo non di una maggior forza che prescinda dal Parlamento
Ma di una maggiore forza che assicuri efficienza ed efficacia e quindi capacità di decisione
Il ripensamento del nostro modello istituzionale deve ricomprendere
I campi che sono stati i campi di intervento pubblico
E di competenza pubblica che sono stati affidati alla Regione Siciliana vuoi dal trasferimento dallo Stato verso la Regione buoni
Tali interventi ordinari e straordinari dello Stato vuoi dagli interventi comunitari
La esigenza di dare risposte immediate ha condotto giustamente Nicolosi ed in questo Nicolosi ha avuto l'appoggio della Democrazia cristiana e della maggioranza ad assumersi le responsabilità di decisioni quando possibile pronte e tempestive
E polemiche
Pretestuose stantie come quelle che sono state siglate
Dall'opposizione ieri comunista oggi pidiessina vanno respinte
Vanno respinte con la forza dei risultati concreti che in questi anni sono stati registrati
I risultati di una forte mobilitazione della spesa extra regionale che diversamente sarebbe rimasta congelata congelando così la soluzione ha problemi importanti pone il problema idrico come altri problemi non ultima la viabilità
Tuttavia per l'avvenire
Il ripensamento della Regione deve riordinare queste funzioni ed errori ordinare queste funzioni sulla base di una forte revisione di tutti i meccanismi amministrativi dalla Regione
La legge di programmazione da una parte l'impostazione del bilancio oggi tutta fondata sulle competenze degli assessorati come Randy separati vanno rivisti va recuperato
Un quadro di risorse finanziarie ingenti che oggi viene bloccato da una spesa di parte corrente
L'elasticità della finanza regionale
Va recuperata al fine di utilizzare tutte le risorse sempre per finalità produttivistica
Avere mobilitato molte risorse in questi anni ha appena avviato la soluzione di problemi concreti richiede adesso continua continuità ma richiede una qualità diversa dello sforzo di mobilitazione di queste risorse
E questa qualità devo dirlo
Caro Forlani non può prescindere
Dal soddisfacimento dell'esigenza che lo Stato mantenga i suoi impegni
La regione siciliana avanza perdonatemi questo termine la conclusione delle norme di attuazione in materia finanziaria
In Consiglio dei ministri mi dispiace dovere svelare aspetti su cui sarebbe opportuna anche e soprattutto da parte mia una forma di discrezione in Consiglio dei ministri la settimana scorsa ho votato contro l'articolo nove della legge
Della legge
Per Venezia romani non contro Venezia contro Roma ma laddove l'articolo nove riduce il contributo di solidarietà nazionale a favore della Regione Siciliana
Era stato forzato
Durante il Governo Lo Giudice governo regionale Lo Giudice governo Fanfani nazionale al novantacinque per cento e adesso è stato ridotto all'ottantatré per cento
Mi auguro che l'amico d'acquisto presidente dalla Commissione bilancio pur nella imparzialità della sua funzione Saffi agevolare la battaglia che i parlamentari siciliani dovranno fare in quella sede per ripristinare il contributo di solidarietà nazionale al giusto livello
Riordinò nella regione per una Regione più efficiente e più trasparente riordino dei poteri locali
Io spero che l'apertura della campagna elettorale caro Forlani Pula possa fare così come abbiamo preventivato a Catania con l'assemblea degli eletti
E spero soprattutto tu possa fare l'apertura dalla campagna elettorale avendo l'Assemblea regionale siciliana votato il recepimento della legge centoquarantadue
Perché sarebbe ben strano che inattesa di introdurre l'elezione diretta del sindaco non venga introdotto nell'ordinamento regionale la cosiddetta legge Gava che concorrente certamente a realizzare una svolta ordinamentale nell'esercizio delle funzioni dei poteri e dei compiti propri di comuni e di provincia
Abbiamo bisogno di una regione
Non soltanto la Regione ma anche i poteri locali
Più efficienti
E più trasparenti perché abbiamo bisogno di utilizzare il nostro strumento autonomistico come strumento della rinascita Sicilia
Ancora una volta dovrò richiamare Nicolosi non siamo all'anno zero e guai se lo dicessimo noi della Democrazia Cristiana
Non perché abbiamo delle ragioni di partito da accampare da difendere
Ma perché constatazione dei fatti che non siamo all'anno zero
Perché un lungo cammino abbiamo fatto e soprattutto in questi ultimi anni abbiamo fatto un cammino in condizioni di grandi difficoltà
Incrociando due ordini di problemi estremamente complessa
Da una parte una recrudescenza
Senza soste
E senza cedimenti della criminalità ed una professione dei poteri criminali mafiosi anche sulle istituzioni e sulle strutture politiche e dall'altra parte una l'abilità o fragilità delle formule politiche
Tra Scilla e Cariddi
Abbiamo ottenuto che questa Regione che questa legislatura fosse la legislatura più stabile dopo quella di Franco Restivo che la storia dell'autonomia siciliana può vantare
Questo non è un risultato da poco
è un risultato che tuttavia non già pagate
Perché la stabilità è una condizione preliminare occorre che alla stabilità
Si accompagni l'efficienza l'efficacia dell'azione politica governativa
I golosi ce l'ha messa tutta
Posso dire che la Democrazia cristiana ha fatto la sua parte
Ma non è bastato
Non è bastato quando si pensi che in questa legislatura l'abbiamo cominciata cinque e la concludiamo a due
Quando si pensi e questa legislatura è stata attraversata da altre esperienze politiche
Che la saggezza politica
E quella formale
Di esercizio della pazienza che a volte deve essere
La politica stessa
Ci ha portato a far convivere
For buone
Naturalmente contrastanti e e divaricate
Forse questo è un problema politico che la decima legislatura consegna alla prossima
E su questo problema politico alla luce dei risultati elettorali e la Democrazia Cristiana dovrà assumere
Il coraggio di una proposta avanzata ed innovativa
Non già quella di svoltare rispetto al pentapartito per dare luogo a nuove forme consociative
Ma quella che è caratterizzata dalla forza che gli elettori
Ci vorranno dare
Permetta di non rimanere prigionieri di sistemi
Che condannano a volte alla debolezza politica e dalla precarietà del due maggio della maggioranza
Per oggi ci serve soltanto constatare noi fa constatare agli elettori che è importante il voto e la misura del voto che essi ci daranno se vorremo che la prossima legislatura abbia oltre che stabilità politica
Efficacia politica
Oltre che stabilità certezza di rapporti politici certezza delle forme di convergenza tra gli alleati della maggioranza
Certe per chiudere questo argomento
Non promette niente di buono
Il modo con cui si sta collocando
Non soltanto all'interno della dinamica politica della società siciliana
Ma alla vigilia dalla campagna elettorale il PDS
La grande innovazione che poteva essere rappresentare questo partito nel passaggio dalla sua denominazione dalla sua identità di partito comunista
Ad una nuova denominazione ad una nuova identità mi sembra fortemente contraddetta
Da questo recupero non già
Delle ragioni della sicilianità non già delle ragioni dell'orgoglio siciliano non già delle ragioni della rappresentanza delle speranze dei siciliani
Quanto delle ragioni del malumore del disagio che la politica
Quando vuole essere alta
Tele incanalare verso sbocchi positivi
Caro Forlani possiamo parlare noi della DC siciliana
E noi di oggi in forza della lezione
Degli uomini che hanno avuto responsabilità di guida di direzione politica del nostro partito nel passato anche recente ma meno recenti
E possiamo parlare perché tutta la storia della Sicilia della DC siciliana
è caratterizzata da un confronto a volte afferra di nuovo
Con le forze politiche che richiamandosi a ragioni localistiche ieri separati avantieri il separatismo ieri il Mila cinismo hanno voluto rappresentare un'alternativa è un'insidia al ruolo politico della DC siciliana
La lezione che noi abbiamo imparato e la lezione dell'autonomia dell'autonomia istituzionale
E la lezione della rappresentatività popolare
E questa è la più grande prova questa Assemblea che abbiamo qui oggi
Per la rappresentatività popolare significa della rappresentatività dei sentimenti del popolo siciliano
Della speranza e del popolo siciliano
Della rappresentatività del popolo siciliano della rappresentanza del popolo siciliano non già
Per incrinare
A visioni pessimistiche sulla nostra storia sul nostro destino sul nostro futuro che abbiamo sempre respinto
Anche quando queste visioni ci sono fatte forti di suggestioni letterarie
Molto efficaci
Lui ieri è venuta una risposta
Chiara
Ed espressiva della volontà della democrazia cristiana siciliana
No
Alla concezione dell'Iowa e di vivibilità della Sicilia
No alla concessione della separatezza della Sicilia
No
Alla concezione della diversità
Della diversità come esclusione della Sicilia
Indizi alla differenza invece che la Sicilia rappresenta nel contesto nazionale
Ma ad una differenza che la Sicilia vuole fare valere come una forza attiva del processo di formazione della coscienza e della volontà nazionale noi sappiamo oggi che nessun valore più fortemente discusso e contestato del valore in azione
Un valore con il quale nella storia d'Italia si sono fatti i conti spesso è spesso male spesso male quando il concetto di nazione ha portato a forme degenerative a forme nazionalistiche
A forme che hanno indotto la stessa vicenda politica del Paese
A prendere pieghe
Antidemocratiche
Ma la invece consideriamo il valore della nazione
Come l'altra faccia della medaglia
Come l'altra faccia di un medesimo valore
Quello del popolarismo perché nel pensiero di Sturzo nella esperienza storico-politica che la Democrazia Cristiana incarnato nazione popolo sono le facce della medesima medaglia
Bene in questo senso c'è un valore positivo al quale la Sicilia vuole dare un suo contributo
Allo spirito dei particolarismi dei localismi
Io non vorrei parlare delle leghe per non dare più importanza di quello che meritano allo spirito leghista il popolo siciliano la Democrazia Cristiana siciliana non rispondono con un inseguimento sul medesimo terreno
Rispondono invece collocandosi su un altro piano
Quello del richiamo alla esigenza di valorizzare lo strumento della nazione come mezzo per stare dentro una comunità europea per intanto sarà forte in quanto sarà forte della capacità di apporto delle singole nazione
Non è alcuna suggestione non è la suggestione gollista dell'Europa
Per gli stati che ci suggestionato ma quella suggestione anche essa interna alla storia del pensiero politico di ispirazione cristiana dell'Europa dei popoli
Dell'Europa dei popoli dell'Europa come nazionalità
L'Europa sarà più forte se le nazionalità condurranno ad una sintesi
Dovrebbero voglio ripetere una cosa che ho detto in questi giorni
Dovrebbero molti considerare che se oggi in Europa mi dovesse essere un pericolo quello paventato del Federico Barbarossa ed in verità non viene
La risposta non è il Carroccio dei comuni
La risposta e una forte nazione una forte unità nazionale un forte sentimento un forte sentire nazionale
Noi a costo di apparire controtendenza sentiamo questi valori perciò anche all'interno della Democrazia Cristiana ci vogliamo collocare
Con la volontà di rappresentare la Sicilia ma la Sicilia come parte d'Italia la Sicilia non da contrapporre all'Italia
E questo non perché vogliamo chiedere all'Italia
Forme impropria di sostegno
Richiamo ancora una volta Nicolosi
è venuto il tempo in cui
Ogni progetto per il futuro cari amici
Ce lo dobbiamo fare con le nostre mani
è venuto il tempo in cui dobbiamo pensare di camminare con le nostre gambe
Noi vogliamo camminare con le nostre gambe
Non vogliamo però che dietro l'angolo ci sia qualcuno pronto a farci lo sgambetto
Noi sentiamo oggi quella bellissima
Ammonizione
Che don Primo Mazzolari anche gli viaggiatori in Sicilia ed autore di un viaggio in Sicilia non ricordato da tutti
Gli autori di antologie sui vari viaggi in Sicilia
Scriveva door don Primo Mazzolari nel sessantuno
La terra siciliana
è uno scrigno forse senza chiavi
Se i siciliani si aspettano che qualcuno
Ne prepari la chiave per aprirlo senza un loro sforzo
La Sicilia rischierà di perdersi
Noi questa ammonizione la sentiamo
E da questo ammonizione ricaviamo un intendimento
No non me l'intendimento affare presuntuosamente da soli ma a fare la nostra parte in una nazione che sappia fare la sua parte
In una nazione in cui il nostro contributo
è sempre stato dato
E in cui il contributo di reciprocità e cioè di solidarietà deve essere assicurato
Forse perché unico al traguardo unico e il destino dieci
Bene io credo amici che noi allora dobbiamo prepararci a fare
Una campagna elettorale
Avendo il coraggio e la forza delle nostre idee
Una campagna elettorale che lo devo dire subito
Che potrà presentare elementi di difficoltà maggiori di quelli previsti oggi
Successi facili non sono mai riservati in politica ad alcuno
Successo riservato a chi sa lavorare al successo a chi sa con questa
Da questa conferenza programmatica che rappresenta un momento
Rilevante del lavoro politico che abbiamo fatto in queste ultime settimane
Ma dovrei dire di un lavoro politico che facciamo da anni in Sicilia
Che facciamo
Danni portando avanti non in termini insegna puramente simbolica
Non in termini di parola d'ordine vuota e priva di contenuti
Conseguenze ma in termini concreti
Una politica di rinnovamento
Una politica
Dove rinnovamento non significa
Precisione di legali e di radici ma significa riscoperta
Per le radici quando le radici hanno alimentato assecondato i momenti più positivi e più alti della nostra storia ed alla nostra presenza della società siciliana
Però rinnovamento significa anche
Apertura al nuovo
Non c'è diventò
Alla ruota della novità
Ma attenzione attenzione doverosa attenzione scrupolosa
A tutte quelle esigenze di novità
Che la situazione sociale che la situazione politica che la situazione morale culturale anche di questa terra esprimono
Anche di questa società esprimono una società
Molto più vivace molto più ricca di quella che non venga rappresentata
Nei simboli
Del sistema multimediale caro Forlani anche la nostra rivista la discussione non ha trovato di meglio in un articolo che riguarda la Sicilia che pubblicare una fotografia col carrettino siciliano
I libri nazionali
è collegata all'importanza che in tre hanno queste elezioni per questa Regione per la sua gente perché questa regione che importante nel contesto del nostro Paese
Sarà Forlani tra poco a indicare
In questa occasione quali sono stati in queste settimane quali sono i nelle prossime settimane le linee gli indirizzi le posizioni della democrazia cristiana
Indirizzi e posizioni che hanno in queste settimane in questi giorni passati
Evitato
Non le elezioni anticipate
Di cui non vi è alcuna paura non vi era alcuna paura e preoccupazione
Ma iniziative posizioni e linea della Democrazia Cristiana che pur nel rammarico
Dell'estraneità al governo del partito repubblicano hanno inteso evitare
Una campagna elettorale aspra e più che riflessiva sui problemi del Paese polemica e che avrebbe allargato solchi e divaricato ulteriormente posizioni rendendo più difficili le prospettive della prossima legislatura andiamo a pranzo sì
Credo che questo vada ribadito aveva deciso di parte perché è singolare esatto sentir parlare all'indomani della conservazione della formazione del governo
Nuovamente ad elezioni anticipate sovrabbondante ed è bene ribadire
Che di queste non vi è alcuna preoccupazione
No che rispetto a queste ribadiamo però la nostra convinzione che in positivo il Paese ha bisogno di governo e chiesto sempre in positivo vi è un dovere costituzionale
Di rispettare i termini previsti dalla Carta fondamentale per la durata del nostro Parlamento
C'è su quello
Grazie
C'è
Su quelli di cui si è discusso molto in queste settimane e che certamente sarà discusso molto nei prossimi mesi qualcosa che va credo puntualizza
Perché
A un quale acqua una qualche stranezza sentire parlare periodicamente di grandi riforme ineludibili
Dopo avere avuto suggeritore richiesto nel corso della crisi di governo che essi accantonasse ero i punti più nodali i punti più importanti diventa uguale percorso di riforme istituzionali
E a un sapore contraddittorio
Sentire evocare continuamente
Referendum è il diritto a esprimersi con un referendum da parte dei popoli attorale nel momento stesso in cui si sollecita e si chiede che non si svolga quel referendum già indetto e fissa
Credo che sia bene dire
Che è importante con spirito costruttivo da parte nostra vien detto che è importante uscire dalla tentazione degli slogan e delle affermazioni imprecise per arrivare a definizioni compiute
Mature definite appunto delle proposte che ciascuna parte politica fa sul piano istituzionale questo era il senso da proposta che l'ha fatta la Democrazia Cristiana
Di una sede
Una commissione parlamentare di un tempo questo anno di legislatura e quello successivo della prossima
Di un percorso una procedura più leggera diritti della revisione costituzionale che rendesse finalmente concreto definito e attuabile
Quanto alla tante parti vien detto richiesto di riforme istituzionali
Io credo che va però sempre nell'intento che si esca dagli dei luoghi comuni dalle affermazioni che non hanno consistenza fare qualche riflessione ebbene e che in questo anno come la democrazia cristiana ha chiesto più volte attraverso il suo segretario
Che si utilizzi quest'anno per ciò che di riforme è possibile fare
Per quanto riguarda il bicameralismo per quanto riguarda il rapporto fra Stato e regioni e per quanto riguarda il rapporto fra Regioni ed enti locali
Ma c'è un'altra cosa che va detto
In questa legislatura del Parlamento nazionale
Nella metà dell'ottantotto
Il Parlamento la Camera il Senato contestualmente ebbero a svolgere un dibattito impegnato e solenni sulle riforme istituzionali lì definendo un pacchetto di riforme da realizzare in tempo breve la riforma della Presidenza del Consiglio il bicameralismo e la sua il suo ridisegno la riforma della normativa sulla legge finanziaria il bilancio dello Stato la riforma dei regolamenti parlamentari
Quel dibattito svoltosi all'inizio del governo De Mita
Apporto larga con larga convergenza in Parlamento a definire questo pacchetto di quattro argomenti riformatori
Quei quattro argomenti sono stati condotti a compimento quasi per intero
è stata provata dopo quarant'anni la legge di riforma della Presidenza del Consiglio sono stati modificati riformati regolamenti parlamentari è stata riformata la normativa sul bilancio legge finanziaria
Un ramo del Parlamento ha già approvato la riforma del bicameralismo
Questo va detto per ricordare che il tempo ne è passato invano
E che non si può consentire di ritenere che il Parlamento non sia in grado di realizzare riforme perché quanto si era prefisso da tante parti e deciso da tante parti tre anni addietro è stato regolarmente neanche tre anni addietro è stato regolarmente realizzare
Lo sai ora questo
Vuole essere S ed è bene che venga fatto a mio avviso un richiamo alla concretezza e alla coerenza delle affermazioni
Perché vede su questo versante ripeto uscito dagli slogan e affrontare con concretezza e con serietà gli argomenti istituzionali
E allora va detto anche qual è
Il vero motivo per cui parliamo di riforme
C'è stato nel nostro Paese in questi decenni un processo che va conosciuto tante volte è stato affermato ma va sempre tenuto presente nel nostro Paese quarant'anni dove democrazia hanno condotto ad una crescita della cittadinanza
Nel nostro Paese i suoi cittadini sono più consapevoli della posizione propria sono più consapevole do di dovere essere non soltanto interlocutori ma anche protagonisti della vita collettiva e istituzionale
Questo fenomeno questa volontà di Contardi più questo desidero di essere protagonisti non è una sconfitta ma è un successo della politica con tutte le ombre le carenze
Dell'andamento della vita del nostro Paese nelle sue istituzioni questo fenomeno manifesta un risultato di successo della democrazia del nostro Paese
Questo significa che occorre a questo sistema che ha così prodotto risultati positivi che ha condotto ad una maggior maturità consapevolezza volontà di contare delle donne e degli uomini che vi vivono
Occorre apportare a questo sistema dei correttivi occorre distrarre i suoi meccanismi per corrispondere a questa volontà maggiore di contare e di essere protagonisti questo è il punto di partenza di un seno disegno riformatore
Per questo noi intendiamo dare risposta a questa volontà chi si esprima alle volte attraverso risposto incongrue attraverso fenomeni contraddittori attraverso anche fenomeni negativi
Il seno delle leghe non va ricondotto soltanto allo scontento se pensiamo che il Canton Ticino Kennel federalismo più pieno e è compiuto
Dove funzione dei servizi pubblici avuto nei giorni scorsi una larga percentuale di leghisti vuol dire che il fenomeno riconducibile a qualcosa di più contraddittorio composito articolato noi questi fenomeni ordinario disordinati che si manifestino e siano vogliamo raccogliere questa spinta a dar voce maggiore alla gente
A registrare i meccanismi del nostro dosa democrazia per consentire questa volontà di contare e chiese protagonisti sia realizzata e trovi risposta da parte della politica
Ma per far questo occorre individuare quali sono i punti critici e quindi quegli obiettivi
Nella nostra proposta in quella che ha fatto la democrazia cristiana
Sì Ricci si rifà a tre punti che sono essenziali è che sono quelli di una miglior selezione della dirigenza politica istituzionale
Quello di una riconoscibilità maggiore delle maggioranze al nel momento elettorale perché la gente sappia abbia un maggior peso il proprio voto e sacche per quando fermo si esprime s'è infine quella di arrivare a maggioranze che dà una maggior certezza di meccanismi istituzionali
Abbiano a registrare meno conflittualità al proprio interno abbiano a registrare una maggiore omogeneità di azione politica di governo e parlamentare
Questi sono i punti critici gli obiettivi da perseguire e di conseguenza se si vuol fare seriamente
Politica e istituzionale se si vuol ricondurre seriamente a dar risposta a questo maggior desidero di influire di contare di esprimersi da parte della gente il nostro Paese
Ma dobbiamo dimenticare
Che non tutto si esaurisce in questi disegni nuovi di regole di meccanismi da registrare
Non dobbiamo dimenticare l'altro versante di problemi l'altra faccia del buon funzionamento del sistema politico e democratico del nostro Paese
Dobbiamo dimenticare cioè quale valore determinante hanno i comportamenti nel funzionamento istituzionale
Noi abbiamo per questo o quel partito immaginato e lo ripeterò tra poco una conferenza organi ma Conferenza nazionale della Democrazia Cristiana
Perché c'è accanto al versante accanto al tema da affrontare seriamente e non parve locande delle riforme istituzionali c'è il problema vero
Assolutamente ineludibile questo sì dei comportamenti che dentro vi si collocano e di conseguenza del Cray comportamenti dei modi e star del modo di esprimersi dei partiti politici del nostro Paese
Questo spiega perché di fronte a riforme già fatte
E in misura non indifferente e di lì si pone la domanda della loro attuazione
Di un attuazione che non le vanifica del perché per esempio rispetto alla riforma degli enti locali c'è da parte del nostro partito da spingere perché poi vengano utilizzati realizzati raccolti le occasioni che offre una normativa del genere e perché invece occorre evitare che vengono vanificate le riforme e gli interventi di nuove regole che si pongono via via nell'ordinamento
Questo dei comportamenti questo del modo di vita dei partiti è per noi del nostro partito è un tema che anche qui dobbiamo raccogliere con grande senso di responsabilità
Un partito è forte
Non soltanto per i voti che raccoglie per i consensi che ottiene un partito è forte e non s'è una macchina per voti e un partito e forte per le proposte che presenta per ciò che realmente riesce a realizzare nel tessuto civile chiami che contribuisce ad amministrare
Se per esempio in Sicilia riesce come in altre zone del Mezzogiorno riesce
A rendere il tessuto civile meno subalterno nella sua andar svolgimento quotidiano nella sua vita quotidiana del mondo politico se riesce a far sì che un tessuto sociale più tono cui più viene riconosciuto Tito le responsabilità come avviene in zone più forti del nostro Paese
Beh sia in grado di concorrere così ai robusti ire la vita civile pubblica sociale nella nostra regione
Tutto questo questo stolto dobbiamo compiere
Di rendere i comportamenti modi estrae il partito adeguati a quello che la testa della gente la nostra ispirazione
Va raccolto l'affatto paralizzato in positivo
Non limitandosi a proclamare quanto che di storture di difetti ma raccogliendo la protesta ascoltandola interpretando le comprendendo la
Assumendo la responsabilità di incidere nella realtà in profondo nelle vicende del nostro Paese nelle condizioni che caratterizza il nostro Paese la nostra regione
Questo mi riporta e vorrei ricordarlo ancora
Quella frase splendida di Aldo Moro
Ma in cui parla del lavoro politico dell'impegno politico
Come talvolta di un lavoro a riflettori spenti che sembra fatto di niente ma che concorre giorno per giorno incidendo realmente nella realtà a modificare le condizioni delle cose e a far progredire la condizione del Paese
Questo questo sorpasso di incidere seriamente a fondo e non si orario la realtà
Noi intendiamo compierlo dentro la tradizione l'esperienza quell'affascinante vicenda che la storia dei cattolici democratici in questo Paese
Sapendo quanto avviene di meriti importanti ciò che non ci spinge a ignorare le ombre difetti in questa esperienza straordinaria dei cattolici nel nostro Paese
Per questo
Per trovare un pieno recupero assurdi autentica ispirazione e conseguente concreta pratica quotidiana la Democrazia Cristiana
Intende realizzare la Conferenza nazionale
Per riflettere non soltanto sulla forma partito sulla sua attualità su come oggi deve essere evitata
Ma su come il nostro partito deve atteggiarsi al suo interno deve svolgere la sua vita il suo modo di essere la sua attività
Di respiro di prospettive quotidiana per essere in grado di rispondere alle condizioni che sono cambiate nel nostro Paese
Questo impegno
Questo impegno che deve portarci aree a registrare la nostra condizione deve vedere la il partito siciliano la DC siciliana non soltanto protagonista di questa riflessione che faremo in sede nazionale
Ma protagonista di un riflettore su se stessa
Dobbiamo riflettere e molto sulla condizione nostra di partito
Su quello che è nelle nostre Province su quanto per esempio approfondiamo di energie
Più che sul governo dei problemi
Sulla ricerca di influenze Intermonte su uno sforzo di competizione interna non è qui per questo che la gente ci esprime il suo consenso ce lo esprime perché siamo in grado di governare i suoi problemi in corrispondenza al nostro ispirazioni
Questo esame dobbiamo compierlo e compierlo non astratto ma in concreto e con precisione con grande puntualità dobbiamo riflettere
Sulla condizione del nostro partito dobbiamo riflettere su come adeguiamo questa la sua condizione a quello che oggi la responsabilità che il momento ci porta noi abbiamo
Cinque anni fa
Avuto un risultato elettorale lusinghiero
Ci siamo presentati alla gente di Sicilia
Con lo smalto di novità
E con l'entusiasmo della speranza
Dobbiamo mantenere quello smalto vogliamo ribadire quella speranza questo è per esempio il motivo per cui per esempio a Palermo la democrazia cristiana sta difendendo e intende realizzare il piano Benevolo per il centro storico perché fa parte di una serie di scelte che appartengono alla Democrazia Cristiana
Noi dobbiamo mantenere quello smalto vogliamo ribadire ripeto quella speranza perché quella speranza ecco essenziale alla natura al ruolo alle prospettive della Democrazia Cristiana
Cari amici
La storia in Europa e in Italia pone i cattolici democratici impegnati in politica e impegnati della Democrazia Cristiana
Delle occasioni di grande rilievo quel che sta avvenendo che è avvenuto
Pone non soltanto a noi la responsabilità di una proposta adeguata ai problemi di oggi
Ma ci pone anche davanti alla responsabilità di esteri in maniera ancor più incisiva e compiuta punto di riferimento del nostro paese di questa Regione
Questo lo potremo fare
Se adegueremmo la nostra condizione a livello dei problemi il nostro impegno a livello di colleghi e se qui nella nostra regione
Dentro e fuori questa conferenza programmatica durante e dopo questa conferenza programmatica sa però mantenere il livello del nostro impegno a livello i problemi che vi sono se cioè saremo riconoscibili
Non per come Giordani diamo sul piano elettorale ma per quel che sappiamo realizzare in corrispondenza di problemi che abbiamo il dovere oggi di governare
I tre interventi che si sono succeduti che concludono questo nostra questa nostra conferenza programmatica Nicolosi Mannino Mattarella io vi ringrazio ancora tutti insieme
Sono un segnale univoco è forte per una DC sensibile ai mutamenti in corso
Fortemente unita cosciente del suo ruolo di continuare a svolgere una attività intensa per la crescita del tessuto civile prima ancora del tessuto economico della Sicilia
A te caro Forlani prevaricati la parola più che come voi voglio esprimete un pensiero che in un certo senso riassume il senso del tuo difficile lavoro in questi anni
La pazienza è una virtù difficile faticosa mai ed è un segno della forza quando si è convinti della giustezza delle cose in cui si crede la parola allora
Caro Rubino
Tu forse
Saprai che
Ieri ho tentato invano con Mannino e Mattarella di
Di evitare questo viaggio in Sicilia oggi
Perché tanto sarò dai prossimi giorni il convoglio abbastanza spesso
Perché intendo
Partecipare in modo assiduo alla vicenda elettorale siciliana come ho sempre fatto
Ho cercato di non venire perché
In questa
In questa crisi di di governo quella che poi abbiamo risolto
Che è stata di per sé assai deprimente per una serie di circostanze
E di cose che sono intervenute più o meno prevedibili
Io sono stato afflitto da una bronchite che ma ma tolto anche la voce
La ragione per cui
Parlo così lentamente
Che anche brevemente almeno mi auguro
è andata via la voce durante la crisi
Quindi ho parlato pochissimo ed è forse una delle ragioni per le quali poi la crisi si è risolta abbastanza alte
Che durante le crisi di governo può x di gli elementi di irrazionalità tendono a prevalere sulle cose
A ragionevole e di buon senso allora è inutile parlare bisogna parlar poco bisognerebbe farla o
Poi se si parla poco
Si rischia anche meno con la stampa con
Siamo ormai immersi nella nella società delle immagini
Che viene definita anche civiltà delle immagini
E che spesso invece senza nessun'offesa per
Per i colleghi giornalisti io appartengo alla categoria ma spesso è la barbarie delle immagini perché c'è una tendenza
A te infatti Zare e e quindi quasi sempre ad alterare poi dati dalla realtà
Per cui nella politica non conta più tanto quello che quello che avviene quello che è realmente avvenuto
Ma quello che invece viene fatta apparire
Spesso quindi non conta più quello che
Ma quello che appare
E la cosa è seria perché né Vieri né una degenerazione una un'alterazione
Continua dei dati oggettivi tetti verità
Per cui rischia nella politica
Di prevalere ciò che non è rispetto a ciò che
E questo è il male secondo la
L'antica è sempre valida
Filosofia di Aristotele
Quando
Prevale rispetto all'essere il non essere prevalgono le cose non buone rispetto alle cose buone
E vedete anche in questi giorni questa vostra conferenza programmatica
Io son venuto soprattutto per questo per
Per esprimere il mio apprezzamento per compiacermi
Perché avete dato una prova di grande serietà impostando la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale non sulla base di impostazioni generiche di declamazioni retoriche
Ma con una conferenza programmatica
Che ha portato la riflessione in modo concreto sui temi sui problemi reali dell'isola
Sulle prospettive di sviluppo sociale ed economico
Di queste nostre Province
Avete parlato
A consuntivo delle cose che sono state fatte e che l'amico Nicolosi ha ricordato così bene poco fa in modo molto incisivo
Quindi c'è stato un esame a consuntivo dell'attività svolta
E avete apportato l'attenzione su ciò che ci proponiamo di fare
Se verremo sostenuti dal consenso e dalla solidarietà della opinione democratica dall'inizio
Avete registrato gli aspetti positivi
Cioè una dinamica della vita economica e
Uno sviluppo anche che è intervenuto in questi ultimi tempi in quest'ultimo anno
Del prodotto interno lordo secondo
Un tasso di crescita che ha superato la media nazionale
Avete registrato pur permanendo nei suoi aspetti drammatici il tanto Tella disoccupazione avete però registrato anche
Un certo miglioramento nei livelli di occupazione di circa quaranta mila unità
Avete portato in modo concreto l'attenzione del nostro partito
Sui problemi aperti
Problemi aperti della della viabilità
Dei trasporti
Dell'approvvigionamento idrico
Della elettrificazione che peraltro ha raggiunto anche dei risultati considerevoli negli ultimi anni
E le quelle che sono le prospettive per
Per un nuovo afflusso di capitali per nuovi insediamenti industriali
Su una linea secondo una direttrice che deve portare rapidamente
La Sicilia
A tessere Regione di avanguardia
Non regione
Passiva o assistita
Per regione di avanguardia e propulsiva dinamica rispetto allo sviluppo complessivo
Per la nostra economia nazionale
Avete fatto cioè una conferenza programmatica che sarà di aiuto
A tutto il partito
Da qui dobbiamo trarre
Elementi indicazioni orientative
Per l'impegno complessivo della Democrazia Cristiana per le responsabilità che continueremo a davvero nella regione
Per quelle che certamente continueremo ad a vere
Nel Parlamento e nel governo nazionale
Questa è stata la conferenza programmatica
Che costituì Ra
La base è il fondamento
Per la nostra impostazione
E del nostro confronto elettorale
Eppure avete visto non so qui nella Regione me mancata la possibilità in questi giorni di avere un riferimento puntuale con la stampa anche per la Regione ma
Avrete visto che sulla stampa nazionale
Si è dato maggiore rilievo
A
Abbattute a a polemiche
Astratte con riferimento o a vicende nazionali che peraltro in quei termini non sono intervenuti non sono avvenuti
Non è una critica a una constatazione una constatazione
è una constatazione che ci porta anche a riflettere sulla necessità che
Accanto agli ha da agli adeguamenti dei quali si parla
Adeguamenti istituzionali
Adeguamenti all'interno dei partiti
C'è anche la necessità di una riflessione sul ruolo
Per i mass media della stampa del sistema radiotelevisivo
Perché guai a noi se non riusciamo a salvaguardare
Condizioni viva oggettività e dissi Harriet Annella informazione nella formazione e nell'orientamento della pubblica opinione
E allora in ordine a queste vicende nazionali che hanno costituito anche qui il motivo poi almeno come
Come commento all'esterno
Finito per costituire elemento di riferimento per l'opinione pubblica e di maggiore interesse debbo dire che noi in queste giornate abbiamo operato
Nel corso della crisi
In cordiale corrispondenza con gli inviti del Presidente della Repubblica
E con quelle che erano le attese per i cittadini
Ci siamo impegnati come partito in modo unitario che i solidale
In questo governo
Recuperando quella che era stata una
Una divergenza che lungo la strada era intervenuta al nostro interno
E quindi non c'è nessuna incertezza rispetto al governo al nuovo governo presieduto dall'onorevole Andreotti
Non c'è nessuna incertezza
E né accompagneremo l'azione nel modo più deciso ai nel modo più risolute
Abbiamo impedito che la crisi si trasformasse in un vuoto istituzionale
E in una generale evasione dalle responsabilità
Responsabilità che abbiamo che ci sono state affidate dai nostri elettori
E alle quali vogliamo corrispondere
I problemi con i quali dobbiamo confrontarci esigono risolutezza e continuità di governo anche nell'ultimo anno della legislatura
Si fa un gran parlare di riforme istituzionali tette giusto
Perché noi siamo convinti che dopo più di quarant'anni
Di esperienza di vita democratica
All'interno di processi di trasformazione che hanno mutato
Ha radicalmente
La economia del nostro Paese
Il costume
Il modo di pensare di essere della gente
Sarebbe ben strano che non vi fosse la necessità
Di un qualche adeguamento e di una qualche revisione nel sistema istituzionale e costituzionale del nostro Paese
Si è parlato molto di questo anche in occasione della recente crisi
Nel confronto fra i diversi partiti
E debbo dire che questa democrazia cristiana che viene spesso accusata ingiustamente di essere troppo moderata ottimo lo usa delle novità
Siamo stati quelli che con maggiore decisione non solo abbiamo insistito perché nel corso di questa legislatura
Si portino a compimento le riforme relative
Al bicameralismo differenziato
All'autonomia regionale
Alla decretazione di urgenza
Ai regolamenti parlamentari per gli aspetti che sono stati anche i suoi poco fa ricordati
Ma siamo il partito che con maggiore decisione si è dichiarato disposto a preparare sin d'ora in modo politicamente anche tecnicamente vincolante
Per la prossima legislatura una fase di revisione costituzionale
E ci eravamo dichiarati disposti ad apportare le modifiche necessarie
Per procedure più rapide più incisive le modifiche necessarie all'articolo centotrentotto della
Se questa crisi Boy
Sia risolta senza che
Questi impegni potessero essere assunti e definiti non è per responsabilità della democrazia cristiana voi lo sapete per un dissenso che è intervenuto da parte del partito
Socialista
Bene dicevo si è parlato molto di riforme istituzionali
Ma quando si parla di questo
E si fa riferimento ad una certa fragilità del nostro sistema
Ad una precarietà
Dei governi
Ed essi insiste soprattutto sulla necessità di garantire una maggiore sicurezza e continuità
Nell'azione dell'esecutivo
Ed è la ragione per la quale abbiamo proposto una riforma della legge elettorale che salvaguardando i criteri tradizionali della rappresentatività proporzionale
Degli orientamenti e delle sensibilità che concorrono alla vita culturale sociale e politica del nostro Paese
Perché questo appartiene
Alla tradizione alla storia politica del nostro Paese pur salvaguardando questi criteri di rappresentatività proporzionale
Abbiamo proposto di
Prevede dire
Per i meccanismi di incentivazione che
Possano portare ad un maggiore collegamento il voto degli elettori con le formule e la responsabilità di governo
Non è una risposta generica labile indefinita è una risposta precisa selleria
Che deve essere e misurata con responsabilità e con serietà da parte di tutti e che noi continueremo a riproporre
Bene tutti i discorsi sono finalizzati a che cosa a rendere più sicura e più stabile l'azione dei governi nel nostro Paese
Allora da questo punto di vista
Dobbiamo essere però anche convinti che
I risultati innovativi una maggiore funzionalità nel nostro sistema
Noi la otterremo certo anche con delle riforme appropriate
Ma soprattutto
Modificando anche i comportamenti
La serietà il modo d'essere delle forze politiche
Allora io qui non posso non registrare con soddisfazione
Che sul terreno dei comportamenti
Della regione siciliana come abbiamo sentito poco fa
Siete riusciti a a realizzare una lodevole stabilità una continuità nell'azione del governo regionale
Questo è un fatto positivo
Che penso l'opinione democratica dell'isola saprà apprezza
Qui in Sicilia e in altre regioni del Mezzogiorno cari amici c'è una sfida decisiva
E voi l'avete sottolineato
E noi siamo ben determinati
A non lasciarla cadere
La democrazia cristiana piena consapevolezza sul piano nazionale
E la nostra storia la nostra vicenda
Il nostro destino
Sono storicamente legati
Alle speranze alle attese
E ai drammi di questa terra siciliana
Qui è nata la democrazia cristiana
Da questa terra sono venuti i contributi decisivi
Alla definizione dei programmi e del carattere popolare
Del movimento politico dei cattolici democratici
Se la Sicilia risolve i suoi problemi
In una prospettiva organica di saldatura nazionale
Anche la Democrazia Cristiana
Ha davanti a sé una strada aperta
Una strada vittoriosa
Una strada sfortunata
Se la Sicilia non risolve i suoi problemi
In una prospettiva organica di saldatura nazionale con il declino dell'isola
Ci sarebbe anche il declino della Democrazia Cristiana
Noi abbiamo piena consapevolezza di questa realtà
Ecco perché siamo particolarmente
E io reversibile mente collegati
Qui si gioca una grande partito
E allora io voglio dirvi a conclusione di questa conferenza programmatica
Che gli impegni
Che voi oggi avete assunto
Non sono impegni
Che dovrete fare valere in un rapporto dialettico e polemico con lo Stato e con il governo nazionale
Noi impegni che voi avete assunto appartengono per intero alle responsabilità complessive di tutta la Democrazia Cristiana
Dicevo che qui c'è una sfida decisiva
E siamo ben determinati a non lasciarla cadere
Ieri abbiamo respinto insieme alle ideologie totalitarie
Ieri abbiamo respinto insieme
I separatismi
Ieri abbiamo respinto insieme le trame è vero Searle
Ieri abbiamo respinto insieme il terrorismo
Ora cari amici
Dobbiamo battere la mafia e la camorra
Dobbiamo batterlo de
Ovunque facciano il nido
E dobbiamo batterle a qualsiasi prezzo
Perché disse
E di questo dobbiamo avere consapevolezza piena
E se costituiscono ormai
Lo sbarramento allo sviluppo economico e sociale di questa isola e di vaste zone che insidiano la unità nazionale
E il concorso serio della comunità europea
Se non avessimo pieno quei appieno questa consapevolezza
Non servirebbero a nulla i discorsi che noi facciamo
Sulle ulteriori possibilità di crescita
E di sviluppo economico e sociale
Della Sicilia e di altre vaste zone per il nostro Paese
I due problemi ormai sono strettamente collegati sono intrecciati
Poco fa il Sindaco ha ricordato quelli che potrebbero essere che ancora non sono gli impegni delle partecipazioni statali
Io ve l'ho già detto un'altra volta
C'era
Noi faremo tutto quello che è necessario sul piano nazionale
Sappiamo che per raggiungere uno sviluppo più armonico
E per determinare una saldatura delle diverse aree del nostro territorio nazionale
C'è una responsabilità pubblica nella vita economica del nostro Paese
Che deve necessariamente portarci a non considerare l'intervento dello Stato solo in funzione
Del profitto e della immediata remunerazione dei capitali che vengono investiti
C'è la necessità di un intervento differenziato e diffuso nel Paese che favorisca le condizioni di una crescita equilibrata ed armonica fra le diverse regioni
Ma nel momento in cui ci avviciniamo
Ad una fase più impegnativa
P integrazione nel quadro della Comunità europea
Dobbiamo anche sapere che aumenteranno
I motivi e le spinte di dinamismo e di competitività sul piano economico
E qualsiasi iniziativa
Dovrà sempre essere collegata a ragioni di efficienza e di produttività
Altrimenti non saremo nel quadro europeo elemento di dinamismo e di proposta
Ogni diverso
Cresciuto afflusso di capitali intraprese ed iniziative sul terreno economico se non
Sì ogni di sicurezza e di legalità
Perché oggi la marcia la è la camorra costituiscono
Alle possibilità
Di sviluppo economico ecco perché oggi è più che mai necessario portare a fondo una lotta che sia o l'UTIN la rispetto a questi sano
Saranno necessarie nuove mezzi
Saranno necessarie nuove strategie
Ara decies no una presenza più efficiente e più di
Tutte le direzioni
Bene importante che sappiamo tutti che questi dati Heavy richiedere
Nelle diversi e migliori del nostro Paese la stessa tensione morì la stessa capacità trazione lo stesso coraggio che abbiamo messo in campo nella lotta di liberazione
Questa
Nuova lotta di per azioni
Soltanto se vinceremo questa battaglia e dobbiamo vincerla
Potremmo aprire prospettive serie e nuove conquista vittoria
Sia cristiana
Ebbene abbia peso
Adesso una maggiore integrazione dell'Italia
Qui
Qui
Quindi
Quest'
Quindi
Qui
Qui
Qui
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Quella
Quattro
Quindi
Il tecnico
Qui
Questo
Qui
Quattro
Qui
Quindi
Quanto
Quindi
Questo
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Qualche
Quest'
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Tutto
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Quindi
Qui
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Qui
Qui
Il tutto
Qui
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Questo
Qui
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Questo
Qui
Cioè
Qua
Quattro
Questi
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Qui
Qui
Qua
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Qui
Quindi
Come
Quindi
Quest'
Qui
Quattro
Qui
Quella
Questo
Qui
Quattro
Quanto
Quattro
Qui
Tutto
Qui il tre
Quindi
Qui
Qui
Quattro
Ha detto
Intanto
Questi
Tutti
Quattro
Quindi
Tre
Qui
Quindi
Qui
Quindi
Questo
Il tuo
Qui
Ecco
Quindi
Questo
Qui
Tutti
Questo
Qui
E
E
Quindi qui
Qua quindi questo
Quindi quindi
Quindi quanto
Qui qua quella quest'quindi quindi
Quindi qui qui quest'quindi qui qui qui quanto qui qui sì
Qui quindi quindi qui qui qui questo quindi quindi quindi qui qui qua questo
Qui qui questo qui quanto qui qui qui qualche qui quanto quindi qua quindi quindi quindi quindi quattro qui quindi qui
Questo qui qui
Qui quanto quindi qui qui quindi qui qui quest'quindi quindi
Qui qua qui qui qui qui
Quattro
Quattro qui
Questi qui quest'qui
Qui quella quindi qui qui
Qui quanto qui qui quanto qui
Questo qui quanto qui quindi qui qui questo qui qui qui qui qui quindi questo questo qui qui qui quindi qui
Quest'quindi quanto qui qui qui qui qui quindi quindi qui quindi qui quanto quindi qua quindi qui quanto quindi il tutto qui quindi quella qui quindi qui qui quattro quindi quindi quindi qui quindi
Quindi
Qui questo qui qui qui quanto qualche
Quanto qui quindi
Quattro qui qui quindi quanto qua quanto qui qui qui qui qui qui quindi
Qui quindi qui quindi quindi qui qualche quest'
Questo
Qui qui qui qui quindi
Quindi qui qui qui qui qui quanto qui qui qui quindi quindi qui questi qui qui qui questo qui quindi questo qui
Quei qui quindi
Qui qui
Quindi quindi questo qui
Questo quindi qui quindi qui quindi quindi
Quindi
Qui
Quindi
Qui
Questi
Quindi qui qui
Qui
Quindi qui qui quindi quindi qui quindi qui questi
Questi
Qui qui questi qui
Qui quattro
Qui
Qui qui
Quindi
Qui
Qui qui quest'qui questo qui perfetto quindi
Quindi
Qui
Qui
Questi
Qui quindi quindi qui qui quanto qui qui
Qui qui qui questi quest'qui qui questo qui qui quindi questo quindi qui questo questo quello
Quindi qui
Questi questo qui qui qui qui
Qui qui a qui
Queste quindi qui qui qui
Quindi
Quindi
Questi
Qui
Questo qui
Qui
Qui
Questo quindi qui
Qui
Tra l'altro qui quindi sì
Qui quindi qui qui queste qui
Qui
Qui
Qui