06 APR 2014
rubriche

Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 57 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella" di domenica 6 aprile 2014 , condotta da Massimo Bordin che in questa puntata ha ospitato Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 57 minuti.

Questa rubrica e' disponibile anche nella sola versione audio.
  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il Congresso mondiale dell'Associazione Luca Coscioni e l'oscuramento da parte dei media ufficiali; l'eccezione di Radio Radicale e il ruolo di "servizio pubblico" della Radio rivendicato da Massimo Bordin. Il dibattito politico su Matteo Renzi e le sue riforme. Il futuro di Silvio Berlusconi
    17:00 Durata: 2 min 26 sec
  • Sull'atteggiamento di Matteo Renzi, dall'eliminazione della Bonino dal Governo all'opposizione al messaggio del Presidente Napolitano su giustizia, amnistia e indulto, passando per il “no” ai referendum radicali dello scorso anno su giustizia e diritti civili. Pannella: “Rientra assolutamente nei riflessi di Renzi che 'col Senato si perde tempo e quindi l'aboliamo'. Poi: 'La Bonino mmm... la aboliamo'. Ancora: le tesi del Presidente della Repubblica, che sono sintesi del diritto positivo contemporaneo a tutti i livelli, internazionale, regionale e costituzionale, lui su questo - con la rapidità che lo caratterizza - in due battute è tutta robetta che non gli interessa nemmeno"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Marco Pannella sul trattamento mediatico dei Radicali e non solo: "Se andassimo, non conoscendoli e non sapendo chi sono, a vedere chi sono gli editori reali delle varie forze della comunicazione, potremmo trovare a mio avviso già da qualche tempo una sintonia pressoché assoluta". "Da un paio di settimane do una notizia: non sottovalutiamo questo Renzi; ci sono delle cose che ha fatto subito, in 24 ore, facendo quasi concorrenza al Papa che in 48 ore ha abolito l'ergastolo e ha inserito il reato di tortura nel codice penale vaticano. Qual è questa cosa? Lui è riuscito, mentre sembrava pacifico che sarebbe divenuto presidente del Consiglio, e sono sicuro di questo che penso anche se non ho prove... Se tengo presente che il Presidente della Repubblica, pure in un momento di leale polemica per un anno o due da parte mia e nostra nei confronti di alcune questioni molto importanti, abbiamo avuto una sorpresa: lui ebbe l'idea, conoscendo la realtà del Paese, facendo quello che per tradizione fanno i Presidenti della Repubblica, insomma si deve a lui se Enrico Letta ha inserito, in quella formazione di Governo, il ministero degli Esteri a Emma Bonino. I sondaggi, che non abbiamo fatto fare noi, hanno dato quasi regolarmente Emma Bonino come la più popolare tra i ministri di questo Governo. Poi si cambia Letta e arriva questo giovane brillante che riesce a fare estromettere dal Governo Emma Bonino. E' tassativo su questo, non si discute. Al punto che adesso che dopo settimane questa informazione è stata data da Radio Radicale, non smentita", nulla cambia. L'atteggiamento di Renzi contrario ai 12 referendum radicali del 2013, quelli cui Berlusconi garantì il suo sostegno. "Contemporaneamente, presidente del Consiglio, lui smentisce attraverso i suoi atti, in modo assolutamente leale: 'Il messaggio del Presidente della Repubblica? Io sono assolutamente contro questo'. Poi sceglie collaboratori come l'addetta alla giustizia del Pd che la prima cosa che dichiara è: della roba del Presidente della Repubblica (amnistia e indulto, ndr) proprio non se ne parla". "Allora se noi mettiamo assieme" i tre elementi: "Fatta fuori la Bonino, senza tener conto dell'opinione pubblica e che notoriamente era stata auspicata dal Presidente della Repubblica"; poi l'atteggiamento sui referendum e sulla riforma della giustizia. Infine il discorso sull'abolizione del Senato: "Rientra assolutamente nei riflessi di Renzi che 'col Senato si perde tempo e quindi l'aboliamo'. Poi: 'La Bonino mmm... la aboliamo'. Ancora: le tesi del Presidente della Repubblica, che sono sintesi del diritto positivo contemporaneo a tutti i livelli, internazionale, regionale e costituzionale, lui su questo - con la rapidità che lo caratterizza - in due battute è tutta robetta che non gli interessa nemmeno". "Berlusconi invece deve prendere atto che i suoi ci hanno impedito (di tenere i referendum, ndr), perché l'apparato di Forza Italia ha cercato di sostenere la posizione - tra gli altri - di Renzi, contraria a questa roba, contraria alla difesa del diritto"
    17:02 Durata: 12 min 5 sec
  • Sulle politiche e sulle linee editoriali dei giornali: "E' unanime, c'è un lavoro istintivo, sapiente, non solo furbo, di protezione di Renzi proprio sul fronte di Renzi che invece ogni giorno fornisce sempre più notizie, dalle mani in tasca a tanto altro. Il regime è mobilitato per dare un'immagine ossessivamente positiva di Renzi, alla vigilia di elezioni europee”. Sull'appello dei costituzionalisti anti riforma del Senato: "Visto che io ripeto posizioni con una continuità formale, oltre che sostanziale, ci si potrebbe piuttosto chiedere: magari Rodotà e pure Scalfari che fanno, finiscono per condividere posizioni che sono quelle dei Radicali?”.

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'appello anti-Renzi dei professori sulla riforma del Senato. Pannella è d'accordo con Zagrebelsky & co.? Replica il leader radicale: "Visto che io ripeto posizioni con una continuità formale, oltre che sostanziale, ci si potrebbe piuttosto chiedere: magari Rodotà e pure Scalfari che fanno, finiscono per condividere posizioni che sono quelle dei Radicali? Mi pare che la risposta è una sola" e ruota attorno alla mancanza di dibattito sulle battaglie radicali: "Viviamo in una situazione in cui non ci sono le notizie per evitare il dibattito sulle stesse". L'esempio della distorsione dell'informazione sulla violenza. Ancora sulle politiche e sulle linee editoriali dei giornali: "E' unanime, c'è un lavoro istintivo, sapiente, non solo furbo, di protezione di Renzi proprio sul fronte di Renzi che invece ogni giorno fornisce sempre più notizie, dalle mani in tasca a tanto altro. Il regime è mobilitato per dare un'immagine ossessivamente positiva di Renzi, alla vigilia di elezioni europee, evitando i referendum che lui non vuole, eliminando la Bonino perché lui non può tollerare nessuno con una popolarità antica e maggiore della sua". "La profondità che si rivela nel sostenere questo signore", al netto di alcune periodiche sfumature editoriali
    17:14 Durata: 13 min 21 sec
  • La campagna radicale contro la ragion di Stato e per il diritto alla conoscenza da portare quanto prima "davanti alle Nazioni Unite". Le posizioni di Soros e Barbara Spinelli: “Non vorrei che tra poco ci trovassimo noi nel ruolo di moderati nella lotta non 'contro' ma 'per' lo Stato di diritto"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La campagna radicale contro la ragion di Stato e per il diritto alla conoscenza da portare quanto prima "davanti alle Nazioni Unite". "Un modo efficace per rivendicare una concezione dello Stato e del diritto che è più del mondo anglosassone che di quello continentale, quello della moralità civile che si salva attraverso la coscienza dei sudditi. Questa è la nostra posizione". George Soros e il suo giudizio sull'Europa attuale, con il parallelo con l'Europa nazista. "Lui ha aiutato quella parte dell'Europa orientale che era stata sottoposta al fascismo rosso od altro. A questo punto dice: di nuovo ci si può attendere" una svolta autoritaria. "Così ha voluto, elegantemente e riservatamente, iscriversi un tantino al Partito radicale, quando non potevano venirgli troppe simpatie, ma lo ha fatto e continua a farlo". Le tesi simili di Barbara Spinelli: "Non vorrei che tra poco ci trovassimo noi nel ruolo di moderati nella lotta non 'contro' ma 'per' lo Stato di diritto"
    17:27 Durata: 6 min 44 sec
  • Sulla crisi ucraina: "Contro le illusioni nazionalistiche" si ergono le dichiarazioni del Dalai Lama (leader tibetano) e Rebiya Kadeer (leader uigura) favorevoli all'autonomia e non all'indipendenza da Pechino, come ripete da settimane Pannella. Ancora sulla mancata presentazione dei Radicali alle elezioni europee

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sulla crisi ucraina: "Contro le illusioni nazionalistiche" si ergono le dichiarazioni del Dalai Lama (leader tibetano) e Rebiya Kadeer (leader uigura) favorevoli all'autonomia e non all'indipendenza da Pechino, come ripete da settimane Pannella. Le elezioni europee e "il dato di fedeltà all'idealità europeista" di Guy Verhoftadt. A Kiev la protesta è fondata sul "basta la Russia, come sentimento popolare - come è emerso pure dai nostri contatti lì - mentre non è mai venuto un approfondimento delle posizioni federaliste europee". La non presentazione dei Radicali alle europee: "I motivi per i quali ci siamo orientati a dire 'no, non partecipiamo nemmeno con voi' (cioè con i liberali della Lista per Verhofstadt, ndr) è che abbiamo deciso di non riconoscere caratteri di democrazia, di democrazia vissuta e nemmeno formale, alla situazione italiana. Nella quale non è che non ci vogliamo sedere con i bari, il punto è che è il tavolo e il macchinario che automaticamente produce risultati falsi". "Potremmo sbagliare, ma dire a quelli che sono venuti al Terzo Congresso mondiale dell'Associazione Coscioni e a quelli che ci possono ascoltare che la realtà italiana è ancora quella della Peste italiana che torna...". Il parallelo con l'Italia che "regalò al mondo il fascismo", pur non partendo da una posizione di grande potenza. Le posizioni di Enzo Bianco e Fabrizio Barca all'interno del Pd
    17:34 Durata: 17 min 9 sec
  • Sul Congresso mondiale dell'Associazione Luca Coscioni a Roma

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il Congresso mondiale dell'Associazione Luca Coscioni a Roma, centrale nell'attività radicale "grazie alla sua nascita, alla sua storia e anche alla sua vita attualissima". Pannella sottolinea, a proposito di innovazione delle tecniche nonviolente, "l'utilizzazione della giurisdizione contro il potere legislativo per come si sta manifestando nella democrazia contemporanea". Il legame tra battaglia dell'Associazione Coscioni e battaglia radicale contro la ragion di Stato. Il caso dei referendum sulla Legge 40 e l'apporto di Furio Colombo allora all'Unità: "Prevalse invece il riflesso-Pci dell'eterologa e delle altre distinzioni, per dire 'no no, non è la stessa cosa di quelli'", cioè dei Radicali. "Oggi dobbiamo riconoscere che lo slogan costitutivo dell'Associazione Coscioni, cioè 'dal corpo dei malati al cuore della politica', oggi dobbiamo dire 'dal cuore degli oppressi e dei torturati'". Il riferimento alle carceri italiane. Pannella ricorda "gli annunci di morte presunte" che leggeva sui giornali nell'immediato Dopoguerra: "Se erano braccianti che avevano una stalla di proprietà, ecco il grande problema sociale: era impossibile darla ai figli. Quello mi illuminò. Noi ci siamo mossi sempre grazie alla evidenza e alla facilità del sentire socialmente, e quindi direi di classe, di classe democratica. Mentre poi sappiamo che nel 1968 anche i giovani venivano fuori dicendo che queste analisi non corrispondevano a questioni di Pil, e noi rispondevamo: che il vero schieramento di lotta è passato dal corpo e dal cuore del malato alla storia della politica". L'esempio dell'aborto e del divorzio. Il caso degli elettori di Nichelino (Torino) che si schierarono in buona parte contro il Pci e i suoi chierici
    17:51 Durata: 12 min 17 sec
  • Sul Comitato di Radicali Italiani e gli altri appuntamenti di Pannella

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'avvicinarsi del Comitato di Radicali Italiani. Pannella: "C'è stato un Congresso in cui non solo sono affiorati, ma sono stati portati apertamente gli elementi di dissenso e di diversità. Avendo accentuato questo aspetto rispetto a quello che veniva attribuito a Radicali Italiani con i nostri dirigenti di allora, è venuta fuori l'elezione di Rita Bernardini, persona popolarmente e non populisticamente conosciuta. In una situazione nella quale io stesso sollecitai, in base a un suo libro su Cl e il potere in Lombardia, e a più riprese dicevo 'ma che fine ha fatto questo libro?', e intendevo pure l'autore... Sta di fatto che soprattutto, ma non unicamente, avevo ricordato e appoggiato la nomina a Tesoriere di Valerio Federico, rivendicando la volontà di fare tesoro di quel candidato, anche se già in quel momento la sua interpretazione dei fatti non corrispondeva affatto alla mia o alla nostra. Ma, come gli dissi: faccio fiducia alla tua storia e alla nostra". Ancora sulle infrazioni e sui "comportamenti tecnicamente criminali" per cui l'Italia è tra i primi Stati in Europa. Riflessioni su Antonio Gramsci. Pannella evoca alcune iniziative della settimana: un appuntamento col compagno Luca Bove sulla questione della malavita; una mostra organizzata a Rebibbia sul senso del sacro da parte di Francesca Mambro; un appuntamento organizzato martedì a Pistoia da Matteo Angioli e da un compagno del Pd, "fondato su un dialogo pubblico" tra Pannella e il sindaco; il consiglio nazionale del Sappe ad Abano Terme; poi la Direzione e il Comitato di Radicali Italiani nel fine settimana. L'attività prevalentemente transnazionale di Pannella, le iniziative di Radicali Italiani e dell'Associazione Luca Coscioni. e il Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito che fine fa? "Intanto vorrei dire che non è un fatto formale - replica Pannella - che il convegno dell'Associazione Coscioni finito oggi è promosso dal Partito e dall'Associazione Coscioni. Questo accade poi per altre iniziative che nemmeno ho menzionato". L'esempio di alcuni ricorsi giurisdizionali in corso
    18:04 Durata: 22 min 26 sec
  • Il dialogo possibile tra i Radicali e il presidente del Consiglio Renzi che ha "un connotato di presenza non solo anti demo-liberale, ma anche di qualcuno che ha l'illusione di potere davvero essere libero non dalle generazioni precedenti, ma dalla cultura e dal diritto e dalle leggi che loro gli trasmettono e che lui dovrebbe realizzare. Invece dietro di lui c'è una tabula rasa, e temo che rischi di esserci anche nel futuro. E nel futuro la tabula rasa di diritto e democrazia è quella da cui noi abbiamo sempre detto di voler salvare sia i 'Renzi' sia i popoli, cioè i possibili Piazzali Loreto"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il dialogo possibile tra i Radicali e il presidente del Consiglio Renzi che ha "un connotato di presenza non solo anti demo-liberale, ma anche di qualcuno che ha l'illusione di potere davvero essere libero non dalle generazioni precedenti, ma dalla cultura e dal diritto e dalle leggi che loro gli trasmettono e che lui dovrebbe realizzare. Invece dietro di lui c'è una tabula rasa, e temo che rischi di esserci anche nel futuro. E nel futuro la tabula rasa di diritto e democrazia è quella da cui noi abbiamo sempre detto di voler salvare sia i 'Renzi' sia i popoli, cioè i possibili Piazzali Loreto"
    18:26 Durata: 16 min 7 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella sul Nuovo Centrodestra e sugli accenti di Alfano che da ministro della Giustizia e da esponente del Pdl ha sempre boicotatto "l'adesione formale alle indicazioni che non erano ancora quelle del Presidente della Repubblica e della Cedu, ma erano soprattutto nostre", muovendosi contro amnistia e indulto. Su "continuità" e "alterità" del Partito radicale nel contesto della "democrazia reale" italiana. "Abbiamo anche un problema di iscrizioni e soldi. Ma per un motivo: perché una cosa sono 10 anni di censura e di impedimento al popolo di essere informato, altro sono 20, 30 o 35 anni, e non dobbiamo sottovalutarlo"
    18:42 Durata: 14 min 29 sec