Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Economia, Film, Giovani, Lavoro, Societa'.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
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10:07 - CAMERA
11:10 - Camera dei Deputati
12:17 - Roma
13:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Parlamento
14:00 - Camera dei Deputati
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Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
A dire che non si ama il cinema cosiddetto di evasione si rischia di fare la figura dei puritani o almeno di genti seriosa che condanna il divertimento
Ma ha osservato una volta a questo proposito il regista Silvano Agosti perché l'evasione e ricercata da chi sta in carcere
E in effetti il cinema di evasione ci presuppone imprigionati negli angusti e della vita reale
Tanto da desiderare di merger ci almeno della durata di un film in un mondo immaginario nel quale le nostre aspirazioni i nostri desideri possono trovare un più facile appagamento
In questo niente di male beninteso ma forse al cinema e l'arte si può chiedere qualcosa di più e cioè dimostrarci con più esattezza con più il beauty obiettività
Con più profondità di quanto ci ha concesso allo sguardo comune quella realtà così diretta di problemi che sono fuori ma anche dentro di noi
Tanto da suggerirci magari di diciamo una luce una speranza memorabile e inconsistente della pura evasione immaginaria
Ecco questo discorsetto che spero non somigli troppo una predica vorrebbe valere come introduzione un film che io credo consapevolmente dichiaratamente di evasione come l'ultimo film Di Carlo Mazzacurati la sedia della felicità
è un film uscito postumo
E girato da Mazzacurati quando era già ammalato
è vero nel firme adombrato un tema drammatico di attualità come la crisi economica i protagonisti sono un tatuatore che ha difficoltà a farsi pagare dei propri clienti e un'estetista che non riesce a pagare le apparecchiature del suo nuovo negozio
Ma che si tratti di un film di evasioni divisi e di evasione in territori prossimi a quelli della fiaba
Lo dimostra l'evento del tutto improbabile che costituisce una svolta della loro vita
L'estetista riceve da una sua ricca cliente in punto di morte una rivelazione in una sedia
Della villa della di questa signora è nascosto un preziosissimo tesoro
Certo le sedi sono otto e sono state sequestrate venduti all'asta dall'autorità giudiziaria ma quando dopo mille peripezie infima infatti un produca avventurose grottesca caccia al tesoro l'estetista aiutata dal tatuatore
Rintraccia appunto l'assedio della felicità trova insieme la ricchezza anche l'amore perché quella ricerca ha unito i cuori delle rovina e degli eroi
La dislocazione delle sedi per esempio nel retrobottega di un pescivendolo in un ristorante cinese o nel chiosco di un fioraio è il pretesto per dipingere una serie di ambienti tutti collocati tra il Veneto il Trentino
Descritti con una grande cura dei dettagli e un sostanziale senso o di verità malgrado una costante deformazione caricaturale
In questo racconto certamente Mazzacurati ha profuso tutte le risorse del suo maturo mestiere
Ma viene da chiedersi come mai una un tumore e chi ha dato prova i maggiori
Alla fine applicato il suo talento a un gioco un po'misero poli saputo un po'convenzionale
Va detto che durante questa caccia al tesoro muoiono vari personaggi la proprietaria del Tesoro appunto
Ma anche una medium e un prete anche lui alla ricerca di soldi essendosi indebitato con i videopoker ma sono morti irreali indolori come solo indolori certe catastrofici a cui soccombono i personaggi dei cartoni animati
Ma il dialogo che ha affidato un vero rintocco funebre si parla di un trasloco
è un personaggio afferma un po'assurdamente che il trasloco la seconda esperienza più drammatica nella vita di un uomo e la prima quale egli chiede un altro e la morte rispondere
Insomma voglio dire questo film leggero e disperato
Questo povero scaccia pensieri acquista un senso di necessità e perfino di polizia
Funzionando come una rana evasione ma sempre consapevole della propria vanità
Dal più ineludibile dei limiti dell'esistenza umana
Dunque è la sede della felicità Di Carlo Mazzacurati un saluto da Gianfranco Fini cure
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