4 giugno 1944: il Patto di Roma, un sindcato libero nell'Italia liberata

Ho
Buongiorno
E
Noi riteniamo
Nella
Ma
Buongiorno
Vorrei ringraziare
Innanzitutto i nostri autorevoli relatori che prenderà la parola nel corso dalla mattinata e ringraziare voi tutti che siete intervenuti questo importante appuntamento
è un incontro che le fondazioni di Giuseppe Di Vittorio Giulio Pastore Bruno Buozzi
Ha voluto organizzare insieme le tre grandi confederazioni e che è scelto di intitolare quattro maggio quarantaquattro il patto di Roma un sindacato libero nell'Italia liberata
L'appuntamento che ci riunisce nel settantesimo anniversario della sottoscrizione di questo importante documento
Documento che fu preparato da un prezioso intenso e non sempre facile lavoro portato avanti nella clandestinità dei massimi esponenti del sindacalismo socialista comuniste cattolico
Un confronto attraversato in alcuni momenti da una dialettica anche molto aspra
La firma del patto avvenne nella notte tra il tre il quattro poco prima che le truppe alleate entrasse di Roma liberando dall'occupazione nazista
Di Vittorio grandi ed Emilio Canevari lo sottoscrissero mentre Bruno Buozzi veniva fucilato poche ore dopo la Storta dai tedeschi in fuga
E come è stato autorevolissima detto quel patto chi aveva fattivamente contribuito a costruire dell'Ideal mente firmato da Buozzi col suo sangue
Nasceva così sindacato confederale unitario nell'Italia che si andava liberando
E che esprimeva da subito un grande protagonismo nel centro-sud dove si avviava la ricostruzione
Sostenuta una presenza attive organizzata del mondo del lavoro che interloquiva col Governo con i comandi militari alleati
In un territorio dove la debolezza dei partiti politici e la rilevanti
E sviluppare un grande protagonismo del nord perché a quel patto diventa un riferimento incalzante
E al tempo stesso politicamente rassicurante per i lavoratori che si battevano a fianco del CLN Contri nazifascisti e che unitariamente sosteneva la Resistenza
Quel patto ha segnato la storia d'Italia
Per questo abbiamo voluto convegno di oggi per riflettere sui fatti di settant'anni fa sulla storia che abbiamo alle spalle
Nel corso di questi anni la storia del sindacalismo confederale e del mondo del lavoro non sono stati sicuramente una storia minori
Ma soprattutto per discute delle sfide di oggi delle prospettive di domani
Per introdurre i nostri lavori e per illustrare gli obiettivi che le tre fondazioni si supposte con l'organizzazione di questo convegno lascio la parola per l'introduzione a Giorgio Benvenuto Presidente della Fondazione Buozzi
Un affettuoso saluto a tutti da tutti voi
La Federlazio la Fondazione di vittoria con la Fondazione Pastore la Fondazione Buozzi insieme al CGIL al cisliano UIL
Hanno voluto oggi ricordare il settantesimo anniversario bella firmati del patto di Roma
Perché venne retrodatata per farla coincidere con la morte l'assassinio di uno dei protagonisti di Bruno Buozzi
C'è un grande lavoro che è stato fatto dalle fondazioni non solo per mantenere viva la memoria
Ma perché cercare di Lissone socializzare ricerche approfondimenti contenuti di quegli per il G otto
Per parlare del patto di Roma
Di come si arrivò al patto di Roma
Anche con un esame approfondito di ricerca di documentazione per quanto riguarda la storia del sindacato prima del fascismo
E proprio in questi giorni lega Nord usciti due liberi importanti che testimoniano proprio questa attenzioni che viene
Rivolta uno e il libero fatto da Mammarella sul è edito dalla Fondazione Di Vittorio
Ed è una biografia di Bruno Buozzi molto precisa e molto analitica e l'altra e un'altra biografia
Edita dalla Fondazione Bruno Buozzi che e dovuta alle ricerche e al lavoro svolto da Antonio maglie
Quali
Considerazioni perché questo legame tra la situazione tre fascismo e la situazione del mille novecentoquarantatré
Poche poche diciamo così
Osservazioni
La prima cade il fascismo nel mille novecentoquarantatré
Il Governo Badoglio e il Ministro delle corporazioni ministro del lavoro Piccardi
Chiamano Bruno Buozzi che al confino per darglieli l'incarico di commissariare le corporazioni fasciste per procedere alla loro liquidazione
E ricreare le condizioni per aderire un movimento sindacale autonomo te democratico
è importante questo elemento Bruno Buozzi accetta l'incarico con due subordinate
La prima subordinata e che l'incarico
Sia dato con la Costituzione l'indicazione di sub commissari appartenenti
Alla componente democristiana e alla componente comunista
è il secondo elemento e la richiesta che immediatamente
Il Governo Badoglio rimetta in libertà i detenuti e i confinanti per ragioni di carattere politico
è il segno che il sindacato
Vuole Richter costituirsi anche in base ai colloqui e i contatti che erano intervenuti durante l'esilio ed erano intervenuti anche nella prima clandestinità
Di per realizzare L'Unità sindacali
C'è un primo elemento importante
E che il sindacato viene ricostituito
E viene ricostituito con il patto del di Roma
Che compatto senza scadenza mentre il CLN il Comitato
Per la liberazione nazionale del Paese perché siamo
Nel quarantatré l'Italia non è stata ancora liberata a come
Obiettivo
Quello di liberare il Paese di sconfiggere il nazifascismo edili creare le condizioni della
Democrazia quindi a un obiettivo immediato
L'obiettivo strategico del patto di Roma e quello di ricostituire uno il sindacato unitario questa è la grande
Differenza che esiste tra quelle dunque le due decisioni che vengono presi la secondi fa
Questioni importante da ricordare
Perché il sindacato prima del fascismo era un sindacato nel quale il L'Unità era diciamo tra i sindacati di origine
Che diciamo socialista poco che nascevano dalle divisioni del Partito Socialista del movimento anarchico
E non esisteva un rapporto con
Il movimento sindacale cattolico che era molto forte che si era costituito soprattutto sull'onda della Rerum uno Barone
L'elemento di novità del quarantatré e che l'unità sindacale non è una unità tra socialisti e comunisti mai una unità che
Riguarda l'intero
Le ideologia e gli ideali i partiti forti i partiti che hanno un grande consenso tra i lavoratori in Italia quindi
Una
Unità
E una unità complessiva il secondo elemento
Che Di Vittorio che subentra arroventa durante le trattative Achille grandi ed Bruno Buozzi
Puntano a ricostituire un sindacato
Che non abbia una precisa linea di continuità con la il sindacalismo primate delle fascismo in che senso
Di Vittorio Bruno Buozzi Achille Grandi vogliono che nella sigla del nuovo sindacato della nuova confederazione
Ci sia una parola italiani confederazione generale italiano e del lavoro prima era confederazione generale del lavoro perché
Perché dicono questo è un elemento di discontinuità perché dice noi
Avevamo
Prima del fascismo
Un sindacato che praticamente era fuori
Dalla legge non era Colli le istituzioni le istituzioni erano
Estranea
E
I valori che rappresentava lo Stato con lo Statuto Albertino
Erano degli valori che erano profondamente diversi da quelli che volevano i sindacati dei lavoratori
Dicono Di Vittorio Buozzi e grandi
Il sindacato che invece nasce elitaria che nascerà alla fine bello
Fascismo alla definitiva sconfitta dei nazifascisti sarà Unitalia che non ha valori diversi
è unitaria di cui solo una parte fondamentale essenziale i sindacati per cui questa Italia
è una Italia che appartiene
Anche al mondo del lavoro ma in mondo del lavoro che ha pagato i suoi prezzi che ha fatto le sue battaglie e che vuole Unitalia dall'attuale gli i sindacati il mondo del lavoro
Non sia estraneo come era
Però alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento
Ancora qualche osservazione
Ed è il fatto che nel momento in cui si ricostituisce il sindacato questo periodo molto breve quarantatre
Perché
Dell'otto settembre poi porterà di nuovo alla clandestinità Di Vittorio grandine Buozzi
E un sindacato che secondo quello che hanno intestai pensano queste tre grandi figure
Deve essere anche un sindacato democratico è infatti in quello spiraglio di tempo così breve viene fatto da l'accordo
Con per la elezione delle Commissioni interne per la elezione dei rappresentanti dei lavoratori
C'erano i fabbricati fiduciari fascisti inutile sindacato i trenta sindacati con l'accordo Buozzi Mazzini
Mazzini era
Il Presidente del Confindustria ricostituisca cono per cui il sindacato
Che viene non è una operazioni di vertice ma è un sindacato che affronta anche i problemi
Relativi alla democrazia li esalta lì valorizza
Concludo con due ultime osservazioni le trattative sono
Noi abbiamo delle trattative che sono intercorse nel quarantatré nel quarantaquattro
Che hanno avuto prima l'arresto di Rovetta poi hanno avuto ad aprile l'arresto di Bruno Buozzi sono delle trattative
Che possiamo valutare in base agli appunti che sono stati lasciati
In particolare Di Vittorio vada gli appunti lasciati da Rizzato ridà alcuni articoli attribuiti a Bruno Buozzi
E da molti stadi
Documentazione relativa alle imposizioni del mondo cattolico non solo per Achille
Grandi ma per Gronchi per De Gasperi per i protagonisti di questa complessa trattativa
Non facile
Questa trattativa si misurava su delle posizioni che erano diverse con delle figure del SIN lì il sindacato di istituzione del sindacato
Diverse differenti e qui ne parleranno diciamo ordine persone che hanno avuto l'incarico e di affrontarlo
Io voglio solo da ricordare due elementi
Il primo elemento e che questo sindacato che si sente parte dello Stato
è un sindacato in particolare Bruno Buozzi aveva metabolizzato quello scontro fortissimo che c'era stato nel novecento
All'inizio del Novecento
Tra sindacalismo confederale se così posso dire e sindacali ISMU rivoluzionario
Cioè quando noi parliamo
Di riformismo dobbiamo ricordare questa battaglia che venne fatta ancora
Sul sindacalismo rivoluzionario sui problemi che avevano messo in grande difficoltà la chi on e che Bruno Buozzi e che era stato il Segretario generale della FIOM
Aveva diciamo così ricostruito e ri organizzato
E questo scontro è interessante da andarlo a leggere nei libri di nel non Marella e di maglie
Ci sono delle indicazioni ecco io voglio dire solo anche per
Introdurre qualche elemento
Come praticamente Castagno
Che è stato l'autore della prima biografia di Bruno
Buozzi compagno di Bruno Buozzi
Che poi andò nel partito socialista di Unità proletaria raccontando questo scontro che c'è l'altra ai riformisti tra i confederali
Tra il sindacato che aveva chiaro il concetto di agenzia che il sindacato non è fatto dare agitatori mai fatto un anno negoziatori e da contrattualistica
Racconta questo episodio gustoso che voglio dire
Dice Castagno a proposito dei massimalisti
Ricordano ancora i vecchi compagni di Torino l'improvviso arrivo del sindacalista Fulvio Zocchi
è il suo discorso al Teatro torinese c'era uno sciopero a tempo indeterminato dei metalmeccanici
Compagni metallurgiche torinesi dice Zocchi
Io arrivo fresco fresco da Bologna
Non solo nulla di voi no conosco i motivi della vostra lotta e dei contrasti con la Federazione metallurgica in merito al memoriale le trattative con gli industriali
Ma so che voi avete ragione perché i dirigenti della FIOM sono tutti venduti e traditori
Lottare contro di loro e lottare contro gli industriali
Respingete dunque il loro lurido contratto e abbandonate e lì abbandonando anche le officine è interessante vedere come questo discorso
Tra le posizioni
Massimaliste abbiano diciamo sempre
Avuto queste caratteristiche poli sono la base del perché
Il sindacato confederale CGIL CISL UIL e CGIL col piano di lavoro la CISL occorre sui iniziative sulla modernizzazione della contrattazione
La UIL sul dolore delle riforme ha sempre teso ha sempre tesa un Rizzato
Questa la volontà e questa volontà diciamo di per dotare la relazione del sindacato non un risultato di abilitazione ma un risultato di riforme concludo
Con un'ultima osservazione fatta
Da Bruno Buozzi
Fatta da Bruno Buozzi perché le trattative andavano con molte difficoltà
E molte delle difficoltà dipendevano la situazione politica
Dipendevano anche da quello che è sempre un problema che c'è la difficoltà di affrontare i problemi del cambiamento i problemi che l'ora novità
è in questo articolo con questo concludo Bruno Buozzi dice e questo ci può essere di aiuto oggi
C'è troppa gente che si è cristallizzata nelle posizioni mentali dell'epoca per il fascista
Che rimasti ca ancora dei vecchi e vi è chi luoghi comuni e che adopero tuttora un frasario sorpassato da almeno un ventennio
Tutta questa gente che ragiona come se vent'anni visitatore in Italia non avessero insegnato nulla gli italiani e come se nel campo internazionale Roma trovassero fatti storici Carrie volontà decideranno il mondo
Tutta questa gente si deve convincere che è indispensabile elevare il tono della politica
Liberarla dalla meschinità faziosa e dalla mentalità bambine esca dei pigmenti della politica intorno a noi si svolge una lotta di giganti
Ebbene l'unico mezzo per ripulire voce in capitolo e quello di riaffermare il che ormai sul terreno politico nulla e possibile senza il consenso del proletariato
E l'attualizzate del patto di Roma
Come vedete sono presenti i tre segretari generali di CGIL CISL e UIL Luigi Angeletti Raffaele Bonanni Susanna Camusso
è presente Emanuele Macaluso
Che non ha bisogno e presentazioni purtroppo non abbiamo nella nostra discussione con noi Giuseppe De Rita che è stato colpito da un gravissimo lutto familiare
Il porgiamo le nostre più sentite condoglianze e ci stringiamo a lui in un momento di così grande dolore
è presente ancora la Presidenza Aldo Carrera precedente la Fondazione Pastore
E Pietro Craveri professore emerito di Storia contemporanea della mia città solo Orsola Benincasa di Napoli storico al quale dopo la parola per la relazione ai nostri lavori di oggi
Grazie Ghezzi
Su
Come è già stato detto molto bene con
Tanti particolari prima di me la stesura del patto di Roma da cui nacque il quattro giugno mille novecentoquarantaquattro
Lo Statuto sarà poi portato al notaio il nove giugno
La CGIL unità confluenza del sindacalismo cattolico socialista e comunista
Quale si era andata configurando nell'Italia pre fascista e che sarebbe emerso dall'assistenza commutata i rapporti di forza
è stato un percorso travagliato da drammatici eventi è attraversato da contrasti profondi
Sul tipo di organizzazione strategie da dare al sindacato italiano
Che si composto non solo all'ultimo momento
Due degli iniziali protagonisti Giovanni Roveda e Bruno Buozzi per gli eventi bellici lasciarono la scena
Provveda veniva arrestato nel dicembre del mille novecentoquarantatré ed il subentro Giuseppe Di Vittorio
Vuoto sì arrestato in aprile portata via Tasso
Fu trucidato dai nazisti in fuga assieme ad altri ostaggi in una in località la Storta alla vigilia della liberazione di Roma
Va comunque premesso che la spinta a conseguire l'unità nasceva sul terreno comune della lotta al nazifascismo e
Nel sindacato si sarebbe espressa a livello più alto
Non solo unità delle diverse forze nella comune lotta nazionale come del CLN ma unità in un'unica forza volta forgiare un'unica organizzazione sindacale
L'hai che compare allorché comparve allora nella sigla della Confederazione generale del lavoro può dirsi un segno forse propriamente il segno pregnante di questa nuova unità
La CGIL pre fascista non se ne era decorata perché il suo credo era a priori profondamente internazionalista secondo la tradizione della seconda internazionale propria del socialismo italiano
Non a caso al tavolo della trattativa Buozzi e Roveda rappresentavano due modi diversi di intendere l'internazionalismo
E ancora due
Organizzazioni internazionali del sindacalismo europeo
Bozza di quella più antica la Federazione sindacali internazionale che negli anni Trenta aveva avuto sede ad Amsterdam di tradizione socialista e democratica a cui la CGIL in esilio aveva aderito
Roveda quella nuova dell'Internazionale comunista che aveva la sua sede a Mosca a cui faceva riferimento la nuova costituito organizzazione clandestina in Italia
Quella di Hans rame tra le due guerre si era profondamente depauperata con la salita al potere del fascismo in Italia Germania e Spagna
Raccogliendo di questi Paesi i resti in esilio di organizzazioni divenute al più che è un destino
Al suo interno proprio negli anni trenta era tenuto inoltre una divaricazione di linee sindacali tra le organizzazioni di Francia Gran Bretagna e paesi scandinavi
La Francia era approdata con la fine del decennio alla grande epopea del troppo player
Che seguiva la svolta del Comintern verso la sua nuova parola d'ordine dell'unità delle forze antifasciste
E determinava così la breve unità sindacale e politica tra socialisti e comunisti francesi
Esperienze che sarebbe stata poi determinante nel forgiare allora il patto di unità e di azione tra il partito socialista del Partito Comunista Italiano
Esperienza ispirata al pianismo ed ad una radicale modifica del sistema capitalistico vigente in Francia
E si fermò alle prime grandi conquiste sul salario sull'orario di lavoro sulle ferie obbligatorie pagate su accresciuti i poteri del sindacato
Quel tipo di pianismo tornerà ad essere ispirazione nell'immediato dopoguerra italiano specie nel Partito Socialista segnatamente ad opera di Rodolfo Morandi
Altrettanto radicale l'impostazione
Maturata nel laburismo britannico sulla fine di quel decennio dopo alcune esperienze di Governi di coalizione
Tuttavia ispirata ad una modificazione interna del capitalismo nella matrice del Piano bene Ricci e per la piena occupazione e dell'economia keynesiana
Per cui il limite ultimo e non valicabile rimaneva sempre quello del mercato
Chi si era spinto più oltre su questa strada era il sindacalismo scandinavo
Che prendeva già allora muovere i primi passi verso quelle forme di concertazione risoluzione contro la contrattualizzata del conflitto industriale
Che sono state poi definite come modello neo corporativo ma che si coniuga vano anche con altre forme analoghi
Bossi si era orientato verso questo nuovo ordine di tempo
Socialiste riformiste protagonista delle lotte sindacali del biennio rosso nonché del loro esito nella grande vertenza industriale del mille novecentoventi
Riflettendo sulle contraddizioni di allora come risultano in particolare dalla soluzione adottata la FIAT
Con la formula giolittiana di una promiscua cooperazione cooperativa di contro all'esperienza gramsciana dei Consigli operai
Buozzi proponeva un sindacato Unico obbligatorio cioè un sistema sindacale fortemente istituzionalizzato
In cui il potere contrattuale del sindacato si esprimesse a livello di categoria
E confederale sulla base di organismi eletti nei quali le differenti associazioni sindacali erano rappresentate in termini proporzionali e che delibera con una maggioranza
Sistema per sua natura atto a gestire il conflitto sociale e predisposto ad un accordo concertazione triangolare con lo Stato le organizzazioni padronali
Come primo atto poi della sua nomina al vertice della struttura sindacale come ha ricordato benvenuto
Predisposta dal Governo Badoglio nell'agosto mille novecentoquarantatré aveva già a settembre ripristinato livello d'impresa attraverso un accordo con la con tutti industrie le commissioni interne
Lo seguiva su questa strada
A chi le grandi che in quel confronto rappresentava la tradizione del sindacalismo bianco
E vedeva realizzati per quella via in parte i presupposti del corporativismo cattolico che la stessa dottrina sociale della Chiesa continuava a patrocinare
Verrà poi un altro elemento che lo spingeva in quella direzione e che ritroviamo anche in un appunto sul sindacato redatto all'epoca da Alcide De Gasperi
Nella considerazione di non poter ancora valutare il consenso che avrebbero potuto raccogliere le diverse componenti sindacali e quindi i rispettivi rapporti tutti forza sindacale
Era del resto lo stesso dilemma che attraversava la scena dei partiti politici antifascisti riuniti nel CLN prima del voto alla Costituente
Si sapeva tuttavia che in termini organizzativi la componente comunista si presentava come la più forte
Ricorre al volo al voto costituiva l'unico modo per catalizzare in parte lo squilibrio organizzativo che già si palesava con evidenza
Di contro queste posizioni Roveda aveva tenacemente difeso la tesi del sindacato associazioni di fatto
Che era stata la forma del sindacato per fasce mista attraverso cui si sarebbe poi risolta all'interno della nuova organizzazione unitaria la verifica dei rispettivi rapporti di forza tra le sue diverse componenti
Giuseppe Di Vittorio subentrata Roveda
Per esempio a sostenere con forza questa posizione
La sostituzione di bozze di come dire con una di Buozzi Comore sterilizzati
Sarà poi in parte rappresentato in quell'ultima fase anche
Da chi
Da Canevari
Esponente socialista di orientamento fu sionista
Si sarebbe allineato subito alla posizione comunista aprendo la strada al prevalere di questa sera di questa è una stima soluzione
Anche grandi sarebbe morto di lì a poco
Con lui finiva in realtà l'originaria tradizione del sindacalismo cattolico anche se altri cercarono di mantenerla in vita
La stessa opzione per la CGIL unitaria e decretava deve né decretava di fatto la fine la CISL e sarebbe poi no a nata come è noto su presupposti del tutto diversi
Va sottolineato inoltre che la formula associativa
Così come si realizzò
Tra tutti i riferimenti istituzionali possibili era l'unica in cui potesse identificarsi una concezione del sindacato come sindacato di classe
E in effetti il sindacato che nacque dal patto di Roma fu inteso dalla sua maggioranza interna come sindacato di classe anche se ciò non era in principio fatto proprio da tutte le sue componenti
E lo stesso Di Vittorio la intese nei termini più larghi attraverso la formula del sindacato di tutti i lavoratori
Nella discussione che portò al patto di Roma si rifletteva dunque anche quella dualità di motivazioni ideali di presupposti ideologiche ideologici tra loro distinti
Che da qualche tempo la storiografia arreso canonico come elemento intrinseco della Resistenza
Tra lotta di liberazione nazionale e lotta di classe e quella distinzione rimaneva afferma nell'unità politica dei partiti antifascisti del CNL
Sì L.N in modo assai più netto che nella realizzata unità del sindacato
Queste diverse concessioni concessioni concezioni circa la natura e la strategia del sindacato ci sono poi riproposte più volte anche se in termini diversi nella vita sindacale in epoca repubblicana
E con evidenza la prima volta
Ce lo mostra il dibattito costituente intorno a quello che poi è diventato l'articolo trentanove
Segnato dall'impossibile tentativo di sintesi delle due tesi contrapposte che abbiamo visto emergere nel dibattito che aveva preceduto il patto di Roma
Giuseppe Di Vittorio era consapevole delle contraddizioni che il patto di Roma portava con sé
Intese subito che il sindacato unico poteva appoggiare non tanto sul presupposto istituzionale di un unico organizzazione ma solo su di una politica unitaria nelle sue componenti interni
E si adoperò anima e corpo
Perché tutto
Ciò che gli era possibile per dare ad essa sostanza
Richiedeva di gestire la CGIL con un margine alto di autonomia dai partiti
Nelle carte d'archivio che ormai conosciamo abbiamo compio copiose prove di come egli difese il principio anche di fronte al suo partito
Vi sono i verbali della direzione comunista del mille novecento al mille novecentoquarantasette in avanti ci mostrano di per sé prove evidenti
E ciò nel contento nel contesto di un'attenzione politica e sociale assai tesa fino al limite di un'irreparabile rottura come fu quella di quegli anni che oggi si può definire storicamente in termini assai più drammatici di quelli che
Salvo per pochi I per città i vertici della gestione politica la stessa diffusa con sé Porlezza di allora
Presupponeva
La politica unitaria non poteva allora che essere riformista e presupporre così anche il vincolo di mercato
Poggiava sulla solida costruzione dell'impianto contrattuale che allora si costituì
E aveva come vulnus l'accordo sui licenziamenti collettivi che pure era stato firmato nel marzo del quarantasette e avrebbe di lì a poco prodotto i suoi effetti laceranti
Non si può naturalmente prescindere dai condizionamenti del quadro internazionale in cui nacquero le scissioni del sindacato italiano
Ma l'evento determinante fu il voto del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
Perché come esso si trasferiva in modo stabile e definitivo all'interno del quadro costituzionale il conflitto politico e sociale
E per la stessa divisione politica delle diverse componenti della sinistra italiana
Richiedeva inesorabilmente alle parti contrapposte anche sul terreno sindacale di condurlo sulla base di una reciproca autonomia organizzativa
Quello a cui dobbiamo guardare evocando oggi il patto di Roma io credo
Sia come il dibattito che lo aveva accompagnato sopravvisse e venisse ulteriormente elaborato in alcuni suoi termini essenziali in ciascun organizzazione
Di ciò un documento iniziale
Dal quale non si può prescindere e il volumetto del mille novecentocinquantacinque intitolato i sindacati in Italia
Con le riflessioni a riguardo di Giuseppe Di Vittorio per la CGIL di Giulio Pastore per la CISL Italo Viglia Nesi per la UIL
I termini sono quelli a cui abbiamo accennato sul come si compone il conflitto sociale in particolare quelle industriale in che modo
L'economia di mercato ne costituisce un vincolo e come di ciò si debba tenere conto nelle strategie sindacali e infine quali debbono essere le procedure di confronto con le controparti allo Stato
Temi tutti che non definiscono necessariamente un'organizzazione unità ma piuttosto una eventuale politica unitaria
In tutte e tre le confederazioni e questi saranno del resto i termini del loro dibattito interno anche se destinati a dare frutti diversi
Ad esempio di Vittorio con il piano del lavoro della CGIL ma voglio ora soprattutto ricordarlo tra le tante sue prese di posizione che possono venire addotte in uno dei momenti più difficili della sua biografia di dirigente del sindacato
Il suo discorso autocritico il comitato direttivo della sua organizzazione il ventisei aprile mille novecentocinquantacinque
Quando nella CGIL pressata dagli eventi negativi che aveva attraversato si propose il tema dell'evoluzione tecnologica e della necessità di una nuova concezione della lotta sindacale nella fabbrica
Ma sempre riconducendo la ad un principio di stabilità e sintesi organica del sistema contrattuale
La CISL elabora una concezione nuova della funzione del sindacato non parte mutuata dalla depurazione che ne aveva fatto il mio discorso del piano
E avrebbe aperto nuove strade la lotta sindacale ecco influenzò poi in modo determinante tra l'altro l'impianto giuridico che Gino Giugni avrebbe dato allo Statuto dei lavoratori
Infine
Quello che non si può emettere
E che negli anni Sessanta e Settanta il sindacato ritrovo alla sua unità il nastro sinergia comune dominata da un conflitto radicale interpretato univocamente in termini di logicamente classisti
Che anche il momento di sospensione delle riflessioni precedenti
E ciò nella necessità di mediare un conflitto sociale profondamente radicalizzare atto in cui la responsabilità sindacale è stata anche un riflesso delle politiche padronali e di governo dell'economia
La crisi che oggi viviamo infatti le sue prime radici storiche nelle mancate scelte degli anni Sessanta in una concezione assai primordiale delle relazioni industriali proprio allora di gran parte del patronato
Nella gestione anomala e distorsiva dello sviluppo economico che a loro allora venne intrapresa dalla classe politica che gli eventi successivi hanno aggravato e mai risolto
è anche vero che il neo capitalismo italiano contro cui si scontro al sindacato considerandolo un punto lo stabile di arrivo non ebbe vita lunga
Alla fine degli anni ottanta assai prima che si profila se la meta forzosi della produzione di massa e la formazione l'affermazione di altre forme di organizzazioni produttive dei servizi
La sua fragilità e redigente nella metamorfosi e decadenza inesorabile della grande impresa capitalistica quando il sindacato negli anni Novanta riprese stabilmente ad allora ad elaborare i vecchi temi ci si trovava ormai nel mezzo di molte ingombranti macerie
Ma tutto ciò cui poco così sommariamente
Per sottolineare da ultimo è ancora che la stipula del patto di Roma
Non è solo evento di un lontano il glorioso passato ma la prima pietra miliare delle riflessioni che hanno segnato il sindacalismo italiano nella storia repubblicana almeno fino ad oggi grazie
Siccome sono numerosi partecipanti a questo incontro ore segnalare che sopra ci sono ancora dei posti a sedere disponibili
Siamo lieti di dare la parola a Emanuele Macaluso
Che era già attivo dalla battaglia politica e sindacale in quegli anni
Per una sua riflessione che ci aiuti
A riflettere sul patto di Roma
E sul ruolo che il sindacato confederale generale che nacque in quel difficile momento ha avuto e può
Continuare a dovere intende continua la vera storia d'Italia a te la parola Emanuele
Anzitutto vorrei ringraziare
La CGIL la CISL e UIL
Motivazione enti non profit
Che mi hanno dato l'occasione di
Di parlare
In questo momento e in questa
In questa
Riunione
Che ricorda
Uno una data per me molto importante
è importante non solo storicamente mano una importante anche un umanamente
E io ho partecipato attivamente alla vita del del sindacato
Dal mille novecentoquarantatré in poi
Cioè dopo la
Quanto la Sicilia fu liberata
E ricordo bene
Quale difficoltà furono incontrate perdere ricostruire anzitutto il sindacato perché
Le tutto e dire alleate
E il Governo dell'ANMIL Gottardo
C'era un Governo che aveva fatto anche
Le annichilire che cioè c'era una moneta
Una moneta particolari in Sicilia ostacolavano in maniera da decisiva la
Riorganizzazione delle del sindacato
A cui sintetico un uomo che era stata creata uscito dal carcere è che ha avuto Polito un ruolo importante nella
Nella CGIL che era un Perton Fiore che poi è stato
Per anni per molti anni segretario del CRA dei pensionati fondatore sindacato poste pensionati né alla CGIL
La detta questa difficoltà
Di ricostituire il sindacato si
Si intrecciano banche col fatto che in Sicilia c'era
Si svilupparono un
Un forte anche violento movimento contadino
Un violento conta di al momento contadino non
Organizzato non guidato dalle dalle sindacato e quindi era noto delle vere e proprie i giacché lì
Con i contadini che incendiava no i Comuni incendiava no i palazzi baronali
Incendiava no le esattorie tutte i poteri che ritenevano e siete stati
Al centro della
Della loro terribile condizione
Ecco io ritengo
Che in quel mare in quelle in quegli anni
Il fatto che il sindacato riusciti non ho
Stante questi ostacoli a Riad organizzare quelle masse popolare in quei contadini coi utilizzo fatali perché c'erano le miniere le miniere chiuse perché erano allagate
A riorganizzare i lavoratori e nelle anche nelle grandi città come
Come Palermo come Catania come come Messina e Stato un fatto straordinario per la democrazia per la democrazia italiana
E tuttavia
Il sindacato era diviso
Perché come nodo nacquero a quella ma CGIL ad Arcore
La rancori sindacato i i sindacati bianca come li chiamavamo
Allora
è
La
Il processo di unità sindacale fu un processo molto complesso e molto difficile
Per euro posizione settarie per esposizione di di incomprensione
Che c'erano nella tradizione
Comunista soprattutto nelle
Nel sindacato nella
Nella CGIL
è una incomprensione financo della politica generale che facevano i i grandi partiti
E per
Il fatto che la anche la
La organizzazione che faceva capo alla democrazia cristiana
Era uno un'organizzazione molto tradizionalista una organizzazione appunto come è stato ricordato
Che
Era molto legata a quella che era stata la vicenda diciamo così del sindacalismo cattolico negli anni delle del pre-CIPE
Io ho firmato
Il letto
Patto di unità sindacale
Solo nel mille novecento nel gennaio del mille novecentocinquantacinque
Con Giuseppe Alessi infusione palesi che poi
è stato il primo presidente della Regione Siciliana
Era
L'guidava
La
La la la la gialla ed la democrazia cristiana e guidava anche il sindacato perché c'era
Qua un insieme diciamo così e la
E
Coro o ancora questo documento della
Della fibra il patto sindacale l'abbiamo firmato a nome dei partiti
Il partito comunista c'era di colla Piave e io come firmatari perché io lavoravo al sindacato e lunedì al segretario della federazione
Avessi ex segretario della
Dell'aria del sindacato
Il Partito Socialista lo stesso Telaro che c'era che lavorava Kobe alla al sindacato e cioè
Fu firmato dai partiti partiti
Erano i migranti e ed di di questa di questa unità
E tuttavia
Io ritengo che quella unità
è stata essenziale per ridare al sindacali al sindacato nel mezzo di Sicilia e poi nel Mezzogiorno un asse politico culturale
Un
Una identità nuova ma anche una forza nuova una capacità di incidere in una situazione sociale molto complessa e
E me Emma è molto utile e molto difficile è molto difficile
Badate che
Il grande movimento
Dei contadini negli anni che vanno appunto dalle quaranta quattro luglio in poi è stato un un movimento che ha dato all'Italia
Una
Possibilità
Di indicare una strada per
Le riforme
E mentre al nord
C'era la guerra di liberazione e quindi
C'era una evidente impossibilità di che ancora reca
Credo il solco tra il sole nel nord del sud si approfondisse anziché
Colmar se
Le movimento contadino guidato dal sindacato unitario il movimento sindacale guidato da un sindacato unitario è stato una forza che SIEE
Ugo
Idealmente anche ricollegato ai processi politici e sociali che avvenivano nell'altra parte d'Italia se non ci fosse stato
Questo ovviamente quella unità io penso che le sorti delle condizione dell'Italia e delle e la la rottura del nord sud sarebbe stata drammatica per il nostro paese
Quindi l'unità sindacale avuto anche questa questo ruolo questo ruolo dire riportare
Il soprattutto io guardo al Mezzogiorno di riportare il Mezzogiorno nell'agone
Politico sociale nazionale con un con una sua identità e con una
E con una sua e con una sua forza
Ebbene io
Poi ho partecipato anche
Al
Grande congresso io lo considero un grande congresso di Firenze il Congresso unitario
Del mille novecento e quarantasette dirigevo allora la CGIL già siciliana la CGIL regionale
E quelle
E quella ecco in quella manifestazione nel rimasta nel cuore non solo nella mente
Per la forza che dimostrò per
L'impegno è la straordinari dove nel quadro straordinario che esprimeva io ricordo
Giuseppe Di Vittorio il pastore
Io santi
E e poi tutta una scheda biblisti di di di dirigenti drappelli BT irriducibili Bitossi tante tanti dirigenti delle dei sindacati Roveda la lei e tanti
Che
Diedero a quel congresso segno di unire due di un'Italia di un'Italia nuova ed unitaria
Che aveva nel sindacato nel sindacato confederale perché questa era la la grande
E straordinaria qualità del sindacato italiano
Nel sindacato confederale una forza capace
Di incidere in tutti i processi politici e sociali che l'Italia in quel momento attraversava io ritengo badate
Che è anche il lavoro della Costituzione
è vero che fu Di Vittorio che sembra ideomotorio e al lavoro alla Costituzione
Fa il lavoro della Costituzione la possibilità
Di portare a compimento anche la Costituzione nel momento in cui c'era stata la rottura politica perché nel mille nel marzo e quarantasette
Il Governo De Gasperi si fece senza più la presenza dei socialisti e dei comunisti ma presto
L'unità sindacale
Tutta
La il quadro che viene
Dal
Dalle
Nel sindacato e i diritti
Credo che sono stati sanciti
Nella nella Costituzione io ritengo che sono tali perché ancora allora resistette l'unità sindacale
è vero anche
Che lei allora c'erano anche
E
Garanti i partiti grande Partito Comunista grande partito socialista il grande partito democristiana forze laiche
Impegnate anche piccoli partiti ma impegnati nella
Nella ricostruzione nazionale
è
Quelli Cocco Cervantes se la Costituzione ha potuto scrivere che la Costituzione capitale fondata sul lavoro
Io credo che si
Sia dovuto tutto incerto a quella che erano gli orientamenti fondamentali dei partiti che diedero forza alla Costituzione ma erano a anche
Il risultato del fatto che il mondo del lavoro aveva un peso è un plesso gravante grazie al sindacato e all'unità e all'unità sindacale
Io
Quindi bisogna
La
La storia la storia della
Dell'unità sindacale
E decisiva per
Tutti i processi quindi
Che e-mail si innescano nelle nella nuova in Italia nella democrazia italiana così come poi abbiamo
L'abbiamo conosciuto
è stato è vero quello
Che è stato detto qui anche l'arcata cadaveri
Che poi certo il mille novecentoquarantotto
La rottura dell'unità antifascista interne sul piano internazionale
Riunite alla l'apicoltura i in Italia l'elezione del mille novecento e quarantotto
Pongono un problema un problema proprio all'unità sindacale
Certo riflettendo oggi a mente con Roma prego guardando i processi storico politici che ci sono stati in quelli anni io ho partecipato alla riunione del comitato direttivo DVD
Fu decisa allora la
La rottura quanto Pastore che amo Rubina cerchiamo storte gli accennato usciti dalla
Dalla dalla dalla riunione è stata un momento tra drammatico
è un momento guardate che alcuni
Vissero come una liberazione
E altri come una tragedia anche allora ci fu anche in questo modo di impedisce di vedere diretti di vedere quel bene quel ma in quel momento
Ma dicevo scrive attento storica vede io non ritengo che
Era inevitabile la rottura rottura sindacale
Era inevitabile perché la rottura
Politica fu talmente forte e talmente
Che è
E sono
Sono problemi e
I idea ideologici ma anche ideali
Esso e sociali e politici talmente forti
Che era difficile
Siamo giusti siamo Landi friggere
Dire che era possibile continuare l'unità sindacale mentale la contrapposizione assume per quelle quella quella in quella dimensione e io però ritengo ecco
Che
Nonostante questo
Il
I comportamenti diciamo così delle
Dei dirigenti sindacali negli anni della rottura del movimento sindacale e Stato tale
Ecco tale data mantenere un filo
Di
Dei dell'unità
Io
Penso per esempio alle
Anche allora al momento in cui
Non solo nel cinquantasei e la posizione che assunse
Di Vittorio nel mille novecentocinquantasei in contrasto col suo coprirli in netto contrasto col suo col suo partito
Ma io penso anche ai processi politici successivi che ci sono state
Perché la formazione del centrosinistra e la difficoltà ma anche
La capacità
Dei dirigenti sindacale della CGIL di mantenere l'unità sindacale nel momento in cui
Che la
Il Partito Socialista
Al Governo e il Partito comunista era alla all'opposizione questo è stato un momento che io considero straordinariamente importante
Anche perché è questo consentì
Questa unità difficile ma ma mantenuta con con forza dai
DOC anche dopo dopo Di Vittorio da
Da
Danno Pella dall'amata trentenne da tutto il gruppo dirigente che della
Dell'ACI della e della CGIL delle
Di
Di di del dei compagni socialisti che hanno diretto la la CGIL insieme alle
A lei comunisti perché ci sono state delle tentazioni
Anche allora
Di
Una
Più di una rottura del della della CGIL
è
Anche la Costituzione badate della della UIL
C'è stato un altro momento con i repubblicani e una parte dei socialisti è stato un momento anche quello difficile e tuttavia
Io ritengo che i tre sindacati
Ne segua abbiamo storicamente i processi sociali e politici che si sono svolti in quegli anni hanno sempre mantenuto
Quello che io ho cavato un filo di un rapporto che li considerava da una parte da una parte lei confronti della dall'altra parte
Poi abbiamo avuto negli anni sessantanove gli anni sessanta e dopo il sessantotto sessantanove settanta aveva la grande stagione in cui sembrò che l'unità sindacale
Potesse avere una
Una sua
Una sua
Nuova stagione
è stato quello anche
Un momento che
Testimoniare come appunto il
La base fondamentale la
Le
La sostanza vera di quei si intende quei che tre sindacati avevano questa tendenza che questa terra e questa cosa comunque con
L'Unione
Divisione nella lotta nella lotta sociale e anche nella lotta politica del nostro Paese
Scusate io voglio parlare ora e concludo
Su una questione che riguarda invece l'attualità
A che punto siamo perché
Qui stiamo discutendo
Del mille novecentoquarantaquattro del patto di unità d'azione di quello che ha significato
E io ho detto la mia perché ritengo che si è alzato una delle cose più straordinaria della Repubblica italiane la Repubblica è tale perché c'è stato vi sono stati quei processi il sindacato
Altro dovuto assolvere a quel ruolo anche
Nella
Divisione ha potuto sollevare a questo ruolo che è stato ancora un ruolo democratico in momenti difficili in cui la democrazia è stata attaccata
In cui è stata aggredita ricordiamoci che cosa sono state
Che cosa è stato il sindacato nel momento in cui ci sono state le stragi
Da Portella della Ginestra fino all'ultimo che cosa serve stata la presenza forte delle dei lavoratori uniti in questa in quei momenti per difendere
Per difendere la democrazia la democrazia italiana
Ebbene oggi Collio vorrei scusate sui concludo sull'oggi
Io credo che
Bisognerebbe affrontare gli altri
In altri momenti Eros affrontato questo problema perché ritengo che il ruolo del sindacato
Nella storia nella vicenda politica e sociale
E civile del nostro Paese sessanta essenziale si esalta essenziale
Ma oggi
H io oggi vedo lo dico con molta franchezza un pericolo
Il pericolo
Che c'è una
Una
Una culturale è un una politica
è una spenta
Nei mass media e nella
E nella e nel dibattito
Nel confronto politico
In cui
Scelte ente
A considerare il sindacato inessenziale
Considerare il sindacato in definitiva
Sindacato identificato con la concentrazione
Il sindacato come un residuato del Novecento
Un sindacato cui intende può
Discutere del suo passato ma non
Del suo avvenire
Dell'oggi e del suo bellica
Certo io credo che
Il sindacato
Forse avrebbe dovuto affrontare
Anche con un dibattito più forte
Che cosa è avvenuto nel nostro Paese
Con la fine dei grandi partiti che diedero vita allora d'Costituzione diedero vita anche soffre corressero anche
Furono partecipi dell'unità sindacale del documento sindacale
Perché erano partiti che avevano
Per maniera diversa grandi partiti comunista e socialista la Democrazia Cristiana avevano diciamo così una
Uno un rapporto col sindacato il sindacato e da una parte importante non
Come
E
Dico come cinghia di trasmissione ma come cultura politica come come il progetto politico lungo il sindacato verrà collocato in un progetto politico diverso ma dentro c'è ed altri il sindacato
Oggi
Questo non c'è
Non ci sono più quei partiti
è
Non si vede e col mio non vedo
Nel progetto politico ha detto delle soprattutto oggi il un partito che il Partito Democratico che ormai partito diciamo così in cui
Le forze del sindacato
Sì
Sì riconoscono
Questo partito
Io non vedo e non capisco quale il progetto politico di questo partito norme nell'attività politica che su cui
Non voglio qui interferire ma un progetto politico giusto della sua visto che tale anche
Per vedere quale collocazione si dà anzi al sindacato
Nelle
Nelle nella società
Perché questo mi pare una cosa essenziale non è possibile non è pensabile
Che
Nella prospettiva nello quella che il futuro di questa società la costruzione Dio soggetta non ci sia e non si perda quale
Il dato il la collocazione il rapporto del sindacato OCSE queste
Affermazione che a volte vedo fare anche
Dai esponenti politici come sindacato ormai come un residuato di una guerra per tutta
Sia
La
Il progetto
Io
Ecco ritengo che
Se le cose stanno così a mio avviso stanno così Max basta guardare anche tackle io ritengo che il sindacato sono
Sono ormai alla fine dell'anno non della mia attività sindacale alla mia vita perché ho fatto già novant'anni
E non è
Progetti e la peggio anche parola ai giovani
Oggi
Il giornale di oggi ci dicono ecco cioè significa
Oggi i giovani sono fuori fuori non solo fuori dalla
Lucio dall'attività produttiva dell'oggi ma fuori da una prospettiva
Domani perché una cosa e sapere
Che io oggi non no e domani possa avvenire perché c'è
Qualcosa che si muove in una certa direzione
Un'altra cosa è oggi però e non so sepolto mobile più averlo perché questa
E la condizione in cui si trova il nostro Paese
E allora io penso
Che il sindacato
Unitariamente
Dovrebbe affrontare che questo tema qual è il ruolo oggi del sindacato nella società
Ne inventò colleghi questo cioè
In questo mondo globalizzato in questo
Cambiamenti profondi che ci sono state nel capitalismo che ci sono state dalla
Nella struttura
Nella struttura sociale nel nel
Nell'essere stesso del lavoratore legarla
Tutti vota
Io ritengo che sia venuto il momento può darsi che io mi sbagli
Di fare un punto di vedere che cosa
E di capire ecco che in questo settore sono una cosa io la capisco e capisco che Sensi intaccati
In questa situazione non trova i momenti della sua unità non ne è possibile che possa spuntare qualcosa di positivo
Non è più un input e il paziente non siamo più nel passato quanto meno male che c'erano anche le forze politiche che ecco che
Che intervenivano e a e avevano un ruolo diciamo così i
Lo dico
Campana sindacale ma un ruolo che
Guardi guardava tutta una serie di problemi che che il sindacato a fondo oggi no
Oggi il sindacato e solo copre suddividere
E deve farlo e quindi una sua previsione
La Lorraine Telco oasi impotente pressare abbia applichino
Se era il sindacato che attiene nella fase in cui
C'è questa quel con questa arco questa situazione
Non riesce a ritrovare ecco
Come nel quarantaquattro il molto è cambiato
Anche allora c'erano grandi difficoltà
E grandi novità cosa dovevano fare il mondo del lavoro come si doveva collocare in quella situazione nuovo oggi
Io penso che bisogna riaprire questo discorso riaprirlo
Non è qual è oggi l'avvenire e del mondo del lavoro infine questa situazione se deve essere
Cumulo deve seguire diciamo così e su un biglietto quelle che sono le decisioni
Alto numero di ideali e dagli altri o devolvendo un ruolo determinante ancora una volta il mondo del lavoro in quello che sarà labili dire se il sindacato
Come né quarantaquattro fecero quella
Discussione e capi che per contare doveva in quel momento avere
Una forza comunque io ritengo che se c'è
Un momento che questo richiede e logica riflettete voi che avete la possibilità di farlo
Grazie Emanuele per questo tuo appassionato intervento che queste riflessioni importanti che ce l'hai affidato lascio adesso a conduzione ad Aldo Carrera Presidente della Fondazione persone
Grazie Carlo anzi ringraziamento particolare da parte del fondo fra Pastore per
Lo slancio con cui promosso questa questa iniziativa così importante così
Meritevole abbiamo sentito adesso le parole
Sì ma con l'uso di
Posizionarci tra la dimensione storica e l'attualità come fondazione Pastore tiravamo proposto il nome di De Rita e mi associo
Alla partecipazione al lutto che l'ha colpito
In verità non era tanto come dire è un richiamo al fatto che lui fosse membro del Comitato scientifico della nostra fondazione quanto piuttosto per quello che avrebbe potuto dire
E mi sembra che alcuni passaggi di di di Macaluso sono andati proprio in questa direzione
Riguardo all'essenzialità dell'esperienza sindacale in un sistema in un sistema democratico secondo una lettura che quella che
Chiama in causa il ruolo dei soggetti sociali e della società
A dire il vero Maccaluso dalle le sue parole
Non mi è venuto in mente una formula che usava Giovanni Marongiu che è stato Presidente della Fondazione Pastore vent'anni fa che non parlava di una essenzialità nella democrazia ma ottimo una cui essenzialità
Del sindacato alla democrazia
E questa
Sottoponesse una finezza di torni un professore però dà l'idea anche piedi una forte convinzione perché
Tutta traduco in modo un po'banale
Nella cui essenzialità la democrazia c'è l'intendimento che senza la presenza di un sindacato
Che sia tale siano sindacato libero d'altra parte qui il titolo proprio l'incontro di oggi un sindacato di però nell'Italia liberata la democrazia non sia compiutamente democratica
Una una breve introduzione se mi è consentito traendo vantaggio dal tutti dalla Disney dimensione di tempo lasciata libera da De Rita era per richiamare
Quello che
Il
Segretario generale della CISL ha chiamato ritorno storico della CISL Vincenzo Sava ha scritto alcuni anni fa in un suo
Ma aureo volumetto proprio sul patto di Roma la l'accostamento di Saba che è un po'quello tra fondazione Pastore
E quello di entrare proprio dentro i fatti della storia nel cuore della realtà dei fatti storici così come possono fare appunto gli storici con rigore e con acume
Ebbene
è il percorso di di di Saba il percorso dei libri di sangue
Da proprio in una direzione che mi sembra interessante sottolineare in questo specchio in cui in questa in questo contesto
Da un lato la l'importanza delle analisi che tengono conto delle grandi dinamiche organizzative ma senza mai trascurare i percorsi di o grafici
Ecco nel ricostruire la la fase che ha portato al patto di Roma
Saba entra dentro i percorsi biografici ricorda i i file come dire la crescita di grandi nelle certezze e nelle incertezze
Se si va a vedere quello che scrive poi propositi Pastore Pastore di fatto legato all'esperienza è stato il primo presidente delle ACLI contestuale
La nascita della CGIL unitaria ecco pastori che consolida la propria leadership all'interno no di questa situazione molto molto dinamiche e Saba sembra quasi richiamarci
L'agire umano in tutte le sue determinazioni nelle sue incertezze
Nella capacità di accelerare ma anche nel doversi confrontare con la propria storia e la sua rilettura il proprio questa vi sembra del patto di Roma mossa su sensibilità che sono quelle della storia dell'organizzazione
Ma di come gli uomini si collocano all'interno
Di questi processi è una lettura che mi sembra che tiene conto di una compiuto umanitarie quelle che sono stati i protagonisti sono stati fatti i nomi ecco la dimensione di umanità di ciascuno di questi protagonisti
Non fosse merita di essere ulteriormente valorizzata perché perché poi l'esperienza sindacale
Esperienza anche di leadership di capacità di coinvolgimento da parte dell'Iraq delle organizzazioni
Certo la chiave di lettura
Proposto la Saab è quella che
Che ha in mente la dimensione del del personalismo cristiano ma una certa lettura d'altra parte è stato ricordato il
La sigla ma dalla Confederazione generale del lavoro
Quando poi la corrente cristiana
Va per una propria strada
Quella l finale belle davanti alle CGIL diventa libera e Lele finale da lavoro diventano curatori ma per cui
C'è anche questo
Semplice
Lettura delle delle sigle se l'idea di una maturazione di sensibilità che riescono comunque a muoversi in sintonia perché quello che porta poi questa sintonia arrivare
Alla firma del patto lo chiamiamo il patto di Roma le e il dire con Rent il sabato a vedere il documento originale nel suo volumetto riporta il dattiloscritto
Che il la formula che tra l'altro neanche utilizzata dal Di Vittorio
In un suo testo del ventisette maggio la formula corretta sarebbe tecnico
Titolo è dichiarazione sulla realizzazione dell'unità sindacale ecco questa sottolineatura di un titolo
Che sembra più transitorio sembra mi sembra importante perché dà l'idea di come la
Trattativa sia stata faticosa partire da settembre nel quarantatré per arrivare poi
A maturare appunto il tre giugno del quarantaquattro comma la firma fisica
Questo sembrerebbe dalle carte del patto di Roma ecco Saba ricostruisce bene le motivazioni
Di partenza di grandi
I suoi dialoghi e che sono dialoghi comparo netto sui dialoghi con De Gasperi
Nell'intervento un po'di tutte le figure che se ne erano protagoniste dal fronte democristiano di questa
Di questa fase di decisioni
Delle incertezze che stavano dentro questo percorso
Ricostruisce
Quello che in effetti se si va a vedere
Poteva essere la firma di grandi quasi sorprendente se si va a pensare
Perché nel trentasette c'era stata la condanna pronti tanta parte del Pontefice del comunismo
Che tante questioni erano rimaste in sospeso allo specifico sindacale non viene affrontato d'altra parte il titolo stesso del
Del patto di Roma letto come dichiarazione ma poi il testo no lascia impregiudicate le grandi questioni organizzative ma anche politiche dell'organizzazione
Insomma SIT tanti passaggi tanti passaggi che vengono ripresi ecco come
Una notazione anche qui mi richiamavo Nervegna richiamato un po'la mente Macaluso sulla questione del Mezzogiorno e De Gasperi dice ma
Forse il caso di aspettare un po'per recuperare più compiutamente l'esperienza
Del Mezzogiorno all'interno delle decisioni che orientano
Questo patto questi comportamenti
Insomma una serie di questioni che in effetti la protagonisti dal punto di vista delle forze cattoliche
Si portano dietro e e sono ancora in concluse per loro stessi ad esempio la questione della democrazia del ruolo dei soggetti sociali
L'atteggiamento favorevole all'intervento dalla legge
Riguarda invece a quelle che sono le motivazioni che portano
Poi quando nasce la circo me sindacato nuovo
Diciamo in un'altra direzione più centrato come diceva Marongiu sullo spirito della sono sullo spirito dall'Associazione la dimensione associativa più che la tutela della legge e poi dietro la questione ancora controversa in fase di elaborazione
Per l'accostamento al pluralismo delle culture sindacale
Altra questione in conclusa all'interno della corrente
Cristiana che era la questione del governo dei sistemi industriali
Sì seri industriali percepiti intuiti come completi come complessi sarà poi
Mario romani
Mettere a fuoco questa complessità e la decisione di collocarsi all'interno dell'emergenza l'emergenza che
Da ma come dire e il tratto economico sociale del Pinco viene siglato il patto
Però è l'emergenza di un mercato del lavoro traumaticamente colpito
Nell'immediato dopoguerra che chiede che chiede risposte che chiede risposte e che dietro la questione bene delicata che deve essere ancora ben messa a fuoco anch'essa
Nel rapporto col mercato tra il il ruolo del privato del pubblico del sociale ecco incertezze molte perché
Quello dice bene Sava insomma grandi arriva firmare pressato da dall'emergenza
Con prendendo atto di una situazione che probabilmente non non poteva essere
Reversibile
Però all'interno delle incertezze di grandi
Stava sotto l'in un altro aspetto che firma in buona fede
E io penso che poi i comportamenti da parte della corrente cristiana all'interno della CGIL unitaria siano stati ispirati alle alta anche quando la maturazione delle scelte già dal quarantasei
Negli organi direttivi emergono posizioni differenti riguardo lo specifico dell'azione sindacale
Anche quando le culture sindacali e non solo le culture politiche si fanno sentire nelle loro diffide differenze nelle loro diversità l'elemento di realtà
è stato certamente un patrimonio di
Dell'esperienza dell'apporto dato dei cattolici
All'esperienza della CGIL unitaria
Ecco per accostarmi al
Catania compito l'introduzione del dibattito io non mi sono mi sono ripreso cinque e cinque concetti chiave degli interventi che abbiamo sentito
Dall'efficace relazione di Giorgio Benvenuto dalla sua ricostruzione dei passaggi
Della trattativa non facile per il richiamo quando parlava di buono sì della
Nella sua metto poi metabolizzazione dello scontro tra massimalisti e riformisti il suo richiamo la confederali età
Al senso della confederale la confederali tale questo è sempre un tema
Io ho cercato di enucleare
Dei temi che mi sembrano anche centrati sull'attualità
La questione della Confidi confederali TAR vissuta come poteva essere vissuta e mille novecentoquarantaquattro ma come può essere una questione del sindacato oggi
Il secondo punto sempre legato alle citazioni di Buozzi quando si parlava ricordava benvenuto della cristallizzazione mentale quella che Mario romane chiamava la pigrizia mentale
Sfidando o il sindacato a come dire andare oltre qualsiasi pigrizia mentale perché la pigrizia mentale è quella che rende vigente del passato
E forse più che mai oggi mi sembra che le questioni innovative nei comportamenti
Anche del dell'azione di rappresentanza del sindacato possono essere la sfida in una situazione di grande trasformazione ancora in conclusa dunque confederali tale questo elemento di pigrizia mentale o di cristallizzazione
La densa relazione Di Pietro
Con credere nella pelle ben tratta il trustee tracciato le fragilità del capitalismo italiano oggi ma anche dell'intero sistema economico del nostro Paese
Questo richiamo alla formula associativa come unica formula possibile centrata sul sindacato di classe ma anche ma possiamo riposizionarli in un momento in cui fossero in classe non è più definita dal punto di vista ideologico politico
Ma comunque la classe le esigenze e della tutela dell'interesse di classe sono parte ancora della realtà del nostro Paese perché sono legati a quella
Realtà che quella del mercato in cui il conflitto di interesse
è ancora presente non può non essere presente dunque questo rapporto tra le esperienze successive
Sindacali e
La realtà del mercato con quello che il mercato richiede
L'appassionata relazione di Emanuele Macaluso moglie le animelle portava
L'ho già accennato alla questione nord-sud e qui sarebbe interessante riprendere le i testi di Pastore Ministro del Mezzogiorno dal cinquantotto
Dove la passione
Che viene dal sindacato diventa cerca di diventare scienza di governo Franco tutte le difficoltà e con tutte le delusioni conseguenti
L'ultimo punto l'ultimo punto è nel nella titolazione stessa della nel convegno di oggi Macaluso richiamava la questione dell'autonomia e la questione del titolo la questione del sindacato libero
Di cui ha parlato anche Craveri ecco quella che ha riproporrei secondo con la chiave che dicevo che un'autorità di Giovanni Marongiu della coi sensi alita del sindacato alla democrazia
Nella sequenza se non ci sono variazioni dovute agli impegni dei segreti dei segretari perché
Bisogna tener conto anche
Di questa
Concludere dentro del sovraccarico di impegni anzi c'è da ringraziare
Per la loro disponibilità era esser presente stamattina questo incontro
Io pensavo se non ci sono variazioni di iniziare con Raffaele Bonanni e poi
Passare Susanna Camusso dicembre Angeletti perché brulle chiusura della mattinata prevedendo ciascuno di loro un intervento unico
Raffaele a tre le parole
Sì grazie alle fondazioni Giuseppe Di Vittorio
Pastore di Bruno Buozzi
Per preso appuntamento non poteva certamente essere bucato perché
Fare il percorso all'indietro
Di ciò che è stata la Repubblica di ciò che siamo stati noi
Per costruire la Repubblica credo che sia
Molto importante in questo momento e ciò che mostra appunto
Le avanguardie del movimento dei lavoratori dopo il fascismo dopo che i lavoratori erano stati sottoposti a
Appunto interessi dall'emanazione fascista e a sacrifici dovute appunto
Prima alla costruzione di premesse per arrivare alla guerra e poi
Dopo appunto la
Ma macerie che va
La il sindacato si ricostruì per dare una prospettiva come si è detto ora ai lavoratori
E per dare la Repubblica una base popolare per avere la forza di ricostruire l'economia
Democrazie che erano state punto devastate dall'esperienza del del ventenne e qui appunto
Tutta la ricostruzione ecco io non devo dire niente perché gli amici sono stati davvero
Molto molto puntuali
E anche molto equilibrata
La tensione per quella unità
Di quel patto per l'unità sindacale
Però attenzione ci fu perché si veniva a questa grande esperienza di ricerca di libertà e di soppressione appunto dal
Dalla dittatura che vendeva sensibili tutti
Sensibilità gestire
Le varie correnti culturali le varie posizioni che c'ero perché per fare unità ci vuole davvero una grande sensibilità
Una grande capacità appunto di equilibrio
Per riuscire appunto da venire una forza maggiore che può venire solo attraverso una
Composizione che c'è
Avendo la sensibilità appunto necessarie nel momento in momenti furono appunto
Quelli che sono stati raccontati quelle difficoltà e anche la ripresa di volta in volta appunto strano ben
Ben descritta ben sottolineava mentre essa molto brevemente invece
Dire qualcosa su che cosa appunto può dirci della grande esperienza che ha costruito il sindacalismo
Della nuova Repubblica cosa ha da dirci appunto dopo decenni e decenni passati non invano
Cornice nel cento decenni dovemmo avendo i lavoratori è stato appunto un elemento importante della dalla costruzione della economia e della democrazia del verrà
Dalla società appunto che conosciamo
Che oramai
Sta seppellendo quella quella che è la realtà perché indefiniti
E lì questione che poneva Macaluso davvero molto molto importanti io sono molto d'accordo che
L'unica possibilità per evitare
Non solo il declino del lavoratore del lavoro per
Cioè
Evitare il declino dalla democrazia perché non esiste democrazia senza partecipazione appunto vera
Col rischio che si corre alla seduta odierna attraverso appunto i potenti mezzi
Elusivi anche delle delle vicende concrete che avvengono le comunità con nello Statuto il dominio appunto
Dei mezzi di di di informazione appunto dominati da da interessi spessissimo e a volte
Molto lontane appunto interesse lavoro di qui appunto alla
Inimicizia nei fatti no che si esprime sempre con più con più con più forza che la vicenda politica
Oramai animata da la realtà
Si direbbe che oggi
Non fanno
Non fanno costruzione dalla loro da loro realtà attraverso l'alimentazione che viene né dal basso nella lotta organizzato insomma
Le forze politiche queste forze politiche non riconoscono la realtà associate come loro costi Lenzi perché
Perché la loro nato
Ora
E
Le modalità che si sono date appunto per le esprime la rappresentanza politica sono modalità molto molto diverse
Da quelle che abbiamo avuto appunto
Fino alla cosiddetta
Prima Repubblica
Tant'è che questa vicenda si è sfilacciata da dopo la seconda volta dopo
Dall'inizio altri così dei pozzi Seconda Repubblica fino
Ai giorni d'oggi e la realtà politiche davvero molto molto lontana dal dal da quel da quelle modalità e nei modi di intendere con le difficoltà che ci sono ora non c'è da piangere sul
La proposta
E d'altronde
Rimuovendo sindacale grazie a Dio in Italia ha profonde radici è una realtà fortemente pluraliste e perciò
Difficile da scalzare
E sarà difficile scalzare si trova le sue nuove
Realtà di forza per dare un'andatura riversa appunto all'azione sindacale all'azione sociale
E così influenzando anche una società che sembra stordita Dust altre questioni
E hanno
Davvero molto molto molto spinto altre considerazioni altre votiamo modalità di funzionamento
Presente nel Paese quindi che cosa cosa può cosa posso risponderà Macaluso che ha posto problemi davvero o molto molto importanti
Non c'era piange sul latte versato bisogna riprendere un cammino da parte del sindacato considerare
Che questo pluralismo è una ricchezza davvero molto importante per noi
Ricostruire un cammino però bisogna fare i conti con la realtà che abbiamo di fronte cercano lavoro è molto cambiato perché
La realtà fordista oramai alle spalle da molto molto tempo
Il sindacato deve fare i conti con questa storia
Le modalità di approccio con le classi oratrice odierne sono davvero molto
Dobbiamo essere noi molto diversa dalle modalità autorizzato appunto
Del ventennio scorso e ancora è ancora più giù
Certo qui falsi
Lui farà ritroso il cammino appunto
Autogol accorpato di Roma che mirava appunto la ricostruzione morale ma anche economica del Paese
Credo che
Valga la pena appunto riflettere anche oggi solo se si vigenza e che e ANAS la nostra la nostra realtà quella che abbiamo di fronte infatti ci sono macerie economiche dicendo difficilmente risolvibili
Se non c'è un'andatura diverso da parte di ciascuno per mettere mano sulle vicende della economia anzi continua a blaterare che basta modificare le regole al lavoro per ottenere
Per ottenere più posti di lavoro e si sa che è falso posti lavoro che riterremo solamente quando il fattore lo sviluppo saranno sotto controllo è una
Vicenda molto molto difficile e mai queste opere
Se lei oggi ha e tenuta in queste condizioni difficilmente noi potremo competere così se le tasse per lavoratori e imprese sono così alte difficilmente riusciremo a competere se la logistica non è una testa di nessuno
Se le infrastrutture oramai sono incustodite e n implementate da diverso tempo e potrei continuare a lungo
Credo che il sindacato questa battaglia deve interessarsi ma con molta molta forza mettendo in luce appunto tutte le questioni che non va ma con una grande grande grande iniziativa puntuale
Puntuale la discussione con i rotoli senz'altro mai come cittadinanze
Provocare nuovo alleanze su questo anche da parte
Che anche nei confronti appunto e con le le le associazioni imprenditoriali lavorare su questa
Su questa vicenda oggi la ricostruzione si fa
Rimettendo mano sui fattori dello sviluppo che sono tutti abbandonati tutti abbandonati sia dei governi centrali tratto chiedevo averne che dai Governi locale
La contrattazione
Può giocare un ruolo importantissimo su questo
Soprattutto quella aziendale
Perché lì che si costruiscono rapporti
Coletto con
Tra lavoratore e impresa e per riuscire a costruire una condizione di ma di
Qualitativi produzione di quantità di produzione per ottenere qualità di ordini di salari e quantità
Di salario la contrattazione aziendale naturalmente preservando quella nazionale diventa il terreno privilegiato del potere sindacale non esiste potere sindacale se non presidia fino in fondo la contrattazione
E la contrattazione lo sapete non è
Un obbligo
E un'opportunità che ci si danno al trovare interessi
Comuni tra lavoratori e impresa e non può che essere in un momento come questo quello di migliorare la qualità la quantità del prodotto però aumentare la qualità e la quantità dello stesso sala
E su questo voi sapete che ci siamo dati anche degli accordi difficili chi Fici dalla
Difficili
Che abbia avuto difficoltà appunto a definire e tuttavia
Abbiamo raggiunto accordi che possono essere utilizzati davvero in modo
Importanti giocare molto sulla rappresentanza
La nostra rappresentanza abbiamo alle spalle un accordo che ora dobbiamo definire anche attraverso
De delle modalità
Da concludere per esempio con per per per per i conteggi e comunque per lavoro per la certificazione di ciò che abbiamo appunto sostenuto dagli accordi questo aspetto davvero
Davvero importantissimo per noi proprio quando ci sfidano sul fatto che non siamo sufficientemente rappresentativi
Dobbiamo sfidare su quel terreno proprio su quel terreno implementando fortissimamente
La nostra rappresentanza e mettendo in gioco decine e decine di migliaia
Di
I rappresentanti sindacali e possono appunto restituire via cita e forza alla nostra alla nostra presenza infine
La battaglia
La battaglia sulla
Sulla partecipazione è una battaglia di grande prospettiva che credo
Tutto il sindacato italiano dovrà
Avere come elemento principale della sua iniziativa sarà molto dura
Perché i venti sono contrari appunto come è stato detto ma non per questo
Un
Una battaglia davvero condotta
Con molta convinzione da tutti noi
John parlo dall'articolo quarantasei dalla Costituzione che non sono mai applicata
E parlo di altri sistemi di partecipazione che possono dare appunto ai lavoratori
Di nuovo strumenti
Di potere
E strumenti che non li abbondante la di abbandono appunto alla Ayari insistenza loro soggettività e quindi il sindacato stesso
A privo di ruolo quindi io credo che su questi aspetti la la iniziativa la iniziativa dovrà
Essere fortemente e rilanciata e sulle questioni e le questioni più pressanti del momento
Credo che nei prossimi giorni ci incontreremo io spero che troveremo delle soluzioni
Tra CGIL CISL UIL terre incamminarci verso
Una iniziativa
Importante che chiami le persone i lavoratori appunto
A raccolta per fare una buona battaglia su questioni davvero importanti per l'economia anche
Per il sistema di tutele che noi abbiamo
Il dovere di
Di di sostenere fino in fondo
Alla battaglia
Che abbiamo cominciato a discutere tra di noi quelle che vivo riguarda la vicenda
Del dalla previdenza a tutto tondo
Che ci sono state appunto da disinvoltura delle forzature che hanno
Messo davvero in grande difficoltà milioni di persone
Questa vicenda va recuperata con equilibrio da parte nostra ma va recuperata
No anche guardando alle vicende appunto di prospettive per la previdenza integrativa
E dipende a quel punto anche da ciò che faremo noi ciò che riguarda appunto l'ambito il nostro potere come per esempio i fondi e così via
Questo è un e un è un punto molto
Molto significativo dalla iniziativa che noi dovremo prendere come sulla vicenda fiscale
Noi l'abbiamo detto
In più salse questi soldi dati per la verità per un semestre alle persone è frutto una grande battaglia che noi abbiamo fatto come come sindacato
Però certamente non possiamo accontentarci di questo
Perfino l'Europa non si capisce perché i giornali non riportano questo fino all'altro ieri ha sostenuto che bisogna
Premiare
Sul piano appunto fiscale
Il lavoro
E appesantire la tassazione sui consumi non ho capito per quale motivo in tutta Europa era la pratica maggiore di quella che si fa stessa senza corsi USA
Quella di tassare più i consumi anzi che e in Italia questo dal mio punto di vista
Importante sottolinearlo perché
Come diciamo spesso progressivi siamo solo noi
C'è il sistema progressivo detassazione riguarda solo l'autore dipendenti e pensionati
Quindi ben oltre
Non capisco perché
Il Governo non ha affatto citato questo aspetto e nei media lo stanno mettendo in luce questo un fatto molto molto rilevante
Io penso che il sindacato debba rilanciare un'iniziativa sulle tasse perché lavoro va premiato nel senso che il salario di produttività battagliato fortemente
E il salario in generale oratori trovare un abbassamento tutti tasse
Ripagato appunto da un gioco si potrà fare sulle tasse sulle tasse in indirette e li dovremo esercitarci tra di noi per trovare la strada più idonea comunque una sintesi
Importante l'altra questione riguarda la pubblica amministrazione la ristrutturazione del delle nostre istituzioni che tanti soldi
Costano e spesse volte è entrato anche il volto della nostra democrazia lì sarà importante i nostri sindacati di categoria
Stanno già lavorando su questo beh insomma quello che voglio dire ringraziando un punto Macaluso per questa
Questo incitamento che purtroppo può fare credo che sia importante riprendere la iniziativa sindacale su queste questioni
Ma credo che
Per farla diventare davvero efficace e duratura si aveva bisogno di molta sensibilità
Rispetto
Agli altri ciascuno di noi e si avrà bisogno davvero di aprire un altro capitolo un capitolo nuovo se dobbiamo andare verso la costruzione
Di nuovo e politiche e di una nuova
Nuova realtà appunto sociale italiana abbiamo bisogno di fare i conti con
Tutto ciò che ci ha cambiato sotto gli occhi in questi anni d'altronde il Paese non si riprende
Proprio perché non ci credo fino in fondo
Atto di tutto ciò che è cambiato nel Paese ma soprattutto nel mondo grazie
Grazia Raffaele Bonanni adesso il
L'intervento Susanna Camusso
Buongiorno a tutti a tutti e grazie
Alle tre fondazioni che hanno
Il costruito questo occasione che considero un'occasione da un lato di riflessione ma soprattutto l'occasione per riproporre il di lei il tema di alcuni grandi grandi legami
Noi siamo quindi una una nostra funzionari dirigenti sindacali e non di storici quindi non abbiamo il vincolo come dire dell'interpretazione degli avvenimenti possiamo anche provare a dire che cosa permette a noi di associare
Nel pensiero di oggi il
Per mano e no perché la visse direttamente ma per noi la storia dei nostri
Ecco padri e in qualche caso anche dei dei nostri nonni
E la prima associazione che viene sempre quando si ragiona della storia del sindacato italiano
Dopo la liberazione e
Il legame assolutamente
Forte
Dell'idea che democrazia e lavoro erano tue parole che andavano insieme
è il fondamento della Costituzione è l'idea che mentre
Ancora l'Italia deve essere liberata ci si pone il tema del Sindacato unitario per la ricostituzione del sindacato
E in quali modalità poi tutto questo si collega al tema democrazia se ne ragionato
Meno probabilmente perché
Ovviamente il patto di Roma era più importante ma io continuo a essere colpita dal fatto che uno dei primi atti
Fu
Il rifare l'accordo sulle commissioni interne e stabilire che ci dovevano essere dei rappresentanti nei luoghi di lavoro
Credo che se non fosse stato fatto quella quell'atto anche la discussione poi sulla ricostituzione del sindacato sarebbe probabilmente stata diverso
C'è e per il sindacato italiano storicamente l'idea da un lato della libertà di associazione e dall'altra delle modalità di rappresentanza dei lavoratori
Sindacati anche se hanno storie di associazione comune nelle centrali internazionali sindacati europea non può Historia tra di loro assolutamente diverso il tratto di caratteristica sistematico del sud tutti dibattiti
Del sindacato italiano nel dopoguerra e questo libertà di associazione da un lato forme di organizzazione di rappresentanza del lavoro e su queste ci sono anche scatenate le più grandi
Come dire contraddizioni
Che hanno segnato non la rottura del quarantotto ma che hanno segnato poi
Le rotture le rotture successive
Il sindacato neanche rinasce del paese che viene progressivamente liberato in una condizione che però comunque totalmente diverso da quello attuale
Siamo lì
Negli anni del dopoguerra nelle condizioni in cui
La politica e i Governi
Decidevano delle grandi questioni economiche
Ed era come dire e possibile configurare anche una relazione
Tra i partiti politici e le organizzazioni sindacali al di là delle tante modalità con cui lei si è definito e successivamente perché in realtà in quella relazione ci stava rapporto diretto tra governo dell'economia condizioni dei lavoratori
Il vero straordinario cambiamento che oggi i Governi non condizionano l'economia con le condizioni per una parzialità
E in ragione io credo esattamente di questa parzialità del governo dell'economia che hanno bisogno di dire che i soggetti e tradizionali del conto unico
Nel governo del lavoro sono ininfluenti perché la contraddizione come dire è spostata e la tua influenza di governo che messa in discussione di fronte a quali leve ai per muovere l'economia non c'è niente
Il che vuol dire che lo possiamo continuare a fare una discussione assolutamente ordinaria no perché anche per noi ovviamente cambiato tutto e anche la dimensione di contrattazione con l'impresa è totalmente cambiato
Contrattare con una multinazionale oggi o contrattare con un'azienda nazionale non è la stessa cosa e non è e non determina come dire le stesse regole del gioco nel rapporto nel rapporto con i lavoratori
Ha qualcosa a che fare con questo cambiamento rispetto anche alla concertazione
Vuoi
Come dire del sindacato di classe che è stata tanta parte della nostra storia o della famosa mediazione che poi subentra che quella di riferirci
Al mondo del lavoro e non indicare più la classe come il punto di riferimento perché era la sintesi politica chiara costruibile nel sindacato unitario
Io credo che il grande interrogativo che noi abbiamo per poter decidere come reagiamo
Sempre un motivo del ritardo ma come reagiamo una situazione di cambiamento totale è che che lavoro vogliamo rappresentare
E come
Per un altro verso la politica oggi pensa di rappresentare o di non rappresentare il lavoro
Possibile immaginare una rappresentanza del lavoro che non si misura su tutto ciò che è diverso dal lavoro tradizionale
Questo è il grande tema che è un tema che vuol dire cambiare le forme organizzate che vuol dire decidere qual è il punto del conflitto
Chi vuol dire riproporre una discussione anche questa che attraversa da lungo tempo il movimento sindacale corrisposta differenti se il primato e all'occupazione oneri salari
E se il primato politico della contrattazione all'occupazione e alla qualità dell'occupazione oppure i redditi e ai salari
E di quali sono gli obiettivi verso il quale muoverci non tessuto industriale e produttivo e anche dei servizi del nostro Paese che ha una debolezza intrinseca data dalla dimensione di impresa
Che non è solo
La dimensione di impresa figlia dell'ideologia del piccolo è bello ma è anche una dimensione di impresa figlia della progressiva esternalizzazione precarizzazione del mercato del lavoro
E che ha fatto del risparmio sui contratti di lavoro non quelli nazionali collettivi ma quelli delle assunzioni sul risparmio del presunzioni la veri la la la leva per
Quindi come dire compensare che non c'è più la svalutazione della lira che non ci sono più forma che ha conosciuto l'economia precedente quand'era nelle mani dei Governi e non delle autorità comunitarie o di quelle finanziarie internazionali
Questo io credo che sia al tema
Che
Modalità di rapporto propone questo tra il sindacato
E il mondo della politica
Non si sono vere le contraddizioni che ho detto è evidente che a differenza del Paese che veniva liberato dove c'era un interesse a ricostruire
In fondo un'identità comune dei modelli democratici tra la politica e il sindacato non solo perché i ruoli
Si combinavano ma perché si riconosceva all'origine di ambedue la funzione di liberazione del Paese la funzione fondamentale
Di ricostruzione del paese nel lavoro oggi la domanda è la politica il sindacato hanno di nuovo lo stesso interesse in quella che è comunque una ricostituzione del Paese
Perché sei anni di crisi come quelli che abbiamo alle spalle ti pongono di nuovo il tema della ricostituzione del Paese
Io credo che la differenza sta esattamente qui che oggi non sono gli stessi gli interessi che conducono a dire che Turi costituisce il Paese
Perché sono è è cambiata
Non credo giustamente ma è cambiata l'idea di qual è il modello economico che permette di determinare la crescita di un Paese
A chi attribuisci la funzione fondamentale della ricostruzione del paese
Con tutte le contraddizioni l'Italia del quarantacinque quarantotto è un'Italia pure per la CGIL diventerà il piano del lavoro ma l'Italia che non affida unicamente al mondo della finanza dell'impresa
L'idea che il Paese si ricostruirà e crescerà affida al Paese spesso l'idea della ricostruzione lentamente complica per carità poi leggerlo dopo sicuramente
Differente che il viverlo di allora oggi questo è il conflitto che esce
Tra l'idea che se tu vuoi troppo forti di ricostruire il Paese
Devi creare lavoro quindi devi decidere quali sono gli investimenti e piedi utilizzare le risorse che ci sono per decidere qual è il Paese che fuori e l'idea che invece
è il mondo delle imprese che finita la sua riorganizzazione ripartirà luminosa mente tale determinare la crescita dell'occupazione lo sviluppo piccolo particolare per il momento stanno determinando la diminuzione dell'occupazione la diminuzione
Nel tipo di impresa
E come se fossimo in qualche modo siamo a un bivio dell'idea non del modello di sviluppo italiano
Ma del modello di sviluppo europeo e del confronto tra il modello di sviluppo europeo e i nuovi Paesi emergenti e le loro modalità di sviluppo
Il tema non è il cui solo semplicemente il confronto con le politiche che ha fatto Obama una delle cose di cui non si discute mai è che la Cina investe in termini di produzione di lavoro di rilancio dei consumi nonostante
I suoi livelli di crescita nel momento in cui scopre la crisi mondiale
Noi la storia ci è nota a tutti noi abbiamo un'altra idea e abbiamo una costruzione di una violenta crescita della diseguaglianza nelle aree del Paese tra i soggetti del Paese
Come in realtà non ci ricordavamo più dalle grandi divisioni che derivavano che derivavano dalla dalla guerra perché una grande crisi economiche anche la guerra una grande crisi economica determina livelli di diseguaglianza e
Di
Le diversità allora lì io credo che questo sia il tema a cui si aggiunge un altro tema di questa stagione che quello della semplificazione
Buon dibattito come quello che ci hanno raccontato glieli storici stamattina che possiamo leggere sulla costruzione del sindacato
Che voglio dire faceva sofisticati ragionamenti su cosa voleva dire
Libertà discrezione non libertà discrezione sull'uso dà la parola associazione piuttosto che sull'uso dà la parola Italia nella sigla o del no o del non utilizzo ve lo immaginate adesso
Verrebbe liquidato come al fatto che c'è una complessità inutile di una discussione bizantina mentre invece
Il tema è come tu traduci
In uno slogan molto semplificato il rapporto con con le cose da fare
La semplificazione e una delle forme con cui si risponde al fatto che non sia in grado di affrontare la complessità
E soprattutto che non sia in grado di tradurre
La risposta la complessità nella progettazione di una nuova idea di Parigi
E questa è l'ultima differenza che io credo che ci sia tra allora ed oggi
Erano progetti diversi ma allora c'era un'idea del Paese che voleva essere costruito non c'era solo un'idea che non andava bene
Ciò che c'era prima c'era un'idea di un Paese diverso tant'è che anche nella costruzione del sindacato c'è il totale rifiuto dell'idea di adattamento di ciò che è diventato sindacato durante il fascismo
C'è proprio una discussione su cos'è un altro sindacato rispetto a quello che ha qualificato il lungo il lungo ventennio eh
Come opinioni diverse ma con quella base con quella base di riferimento cioè c'è la coscienza che
A alla liberazione deve accompagnarsi anche l'idea di avere un progetto del Paese
Da quanto tempo noi non abbiamo un'idea di quale deve essere il progetto del Paese Italia
E
La semplificazione e permette di discutere di una cosa così raffinata com'è l'idea di che Progetto di paese Deep ed il Paese poi a terzi
Io credo che se non ci misuriamo con queste cose è difficile fare una discussione sul sindacato la sua autonomia la sua prospettiva la sua permanenza come fattore essenziale
Dell'economia e del Paese perché non ci misuriamo su ciò che determina che una parte del bagaglio che abbiamo nel passato non ci serve più
Non possiamo come dire riprodurre una discussione tra di noi come qualche volta facciamo perché poi siamo tutti pigri e conservatori nel nostro modo di affrontare non possiamo continuare a produrre una discussione
Che la discussione delle divisioni o dell'unità che abbiamo avuto in un mondo del lavoro che non ha più quella caratteristica
Questo credo che sia il
Il il grande tema che abbiamo di fronte e che è trasversale non è un tema di rapporto tra le confederazioni
è un tema che attraversa trasversalmente un sindacato nella sua complicazione a definirsi confederale perché prevalgono come dire le settorializzazione UNI
E ed è trasversale perché è evidente che chi oggi ha una condizione che sente di debolezza mai più forte di quella che c'è fuori di Louis tende a conservare almeno questa parziale sicurezza rispetto alle incertezze che ci sono forti
E questo è il
Il quesito a cui CGIL CISL e UIL una risposta importante l'hanno data perché la
Definizione degli accordi sulla rappresentanza almeno metto un punto fermo che sposta dalla Procura divisione tra le organizzazioni al rapporto con i lavoratori la definizione delle politiche unitario delle politiche di divisione
A quello strumento che può chiudere una stagione oggi serve dare
L'altra parte di riflessione ancora ovviamente che quella che c'è un nuovo tema di autonomia
Perché se per le politiche e per le moderne modo in cui si manifestano le politiche non è più scontato che il mondo del lavoro sia un blocco sociale di riferimento
Noi dobbiamo avere nei confronti noi mondo sindacale dobbiamo avere nei confronti del Governo un atteggiamento differente da quello che abbiamo avuto nelle stagioni e precedenti
E cioè l'unico elemento che noi abbiamo è una straordinaria risieda calibrazione delle politiche di rappresentanza del mondo del lavoro
Dove la Risi meccanizzazione delle politiche di rappresentanza del mondo del lavoro vuol dire non solo guardarlo nella sua complessità e nelle sue articolazioni
Insomma vuole anche dire non accettare il terreno che viene offerto nella discussione un esempio quello che sta avvenendo in questo periodo
Se si discute di privatizzazioni di partito di interesse di imprese il Governo non è un solo soggetto politico anche l'imprenditore di quelle imprese
E se io ho preso che devo sindacalizzata re devo considerare il confronto con con il Governo con una vertenza sindacale non come un problema
Di giudizio politico o meno sul Governo le sue scelte ma questo vuol dire a ricostruire una modalità di rapporto che ha sia qualcosa a che fare con il cinquantacinque
Ma che anche lì deve rimettere visto che
Periodicamente si rilegge da parte dei quotidiani la storia anche lei deve rimette
E puntini sulle i la CGIL fa autocritica di Vittorio Foa Uto critica dei cinquantacinque perché sconfitta nel voto dai lavoratori
Non perché è messa in discussione dal fatto che il Governo e la politica non riconosce in cui il sindacato
Colto critica non è sulle difficoltà per esempio ad affermare il piano del lavoro certe politiche
E sul fatto che quando tu sei nel rapporto elettivo con i lavoratori subisce una sconfitta e quindi la l'autocritica e sul fatto che
Avere scelto una contrattazione tutta centralizzate non riconosce l'autonomia contrattuale nei luoghi di lavoro non ti far riconoscere dai lavoratori come il soggetto
E la risposta è
Prego dibattito che si apre della CGIL che continua nel tempo sulla necessità che la contrattazione
Di secondo livello diventi quella che oggi chiamiamo contrattazione di secondo livello di venti uno strumento importante di riconoscimento delle condizioni di lavoro
Allora la contrattazione di secondo livello ovviamente l'organizzazione del lavoro e le condizioni di lavoro dentro la grande impresa
Oggi noi abbiamo un tema analogo che non passa da una sconfitta nel voto dei lavoratori perché da questo punto di vista CGIL CISL e UIL continuano a vivere uno straordinario consenso nel voto dei rappresentanti sindacali nelle aziende
Ma la possibile sconfitta o meglio quella che c'è già è già stata passa dal fatto che
Rappresentare solo quei lavoratori che votano non riuscirà a rappresentare gli altri
Determina l'impossibilità di avere rapporti di forza sufficienti a governare nuove condizioni di lavoro
E allora il tema che oggi rappresenterebbe l'equivalente della discussione del cinquantacinque
E come si utilizza
La forza di chi ha organizzato per riuscire a organizzare rappresentare chi non lo è e come si legge una nuova contrattazione di secondo livello che permette di RAI in tale non solo chi è già rappresentato ma anche tutti coloro che a quella stessa impresa fanno riferimento ma non sono riconosciuti e rappresentate gli sia che parli di un luogo pubblico
Sia che parli di un luogo privato perché in realtà i due modelli sono andati unificando sic
Questo vuol dire come dire attribuire al mondo del lavoro una rappresentanza generale e una possibilità di riconoscerci reciprocamente non accettando la soglia che oggi viene imposta proposta
Che quella tra il mondo dei garanti che dei non garantiti
In realtà in nome di quella suddivisione noi abbiamo accettato di stare alle soglie del mondo dei non garantiti
Ma al mondo dei non garantiti si diventa non l'emblema di una politica ma l'utilizzo da parte della politica per non riconoscere la funzione la rappresentatività del sindacato diventa anche il punto della nostra
Possibile sconfitta e quindi in realtà sì allora nel quarantaquattro punto fondamentale era determinare l'unità delle organizzazioni sindacali perché questo permetteva di ricostruire il sindacato e la rappresentanza
Dei lavoratori dopo il fascismo se dobbiamo ragionare oggi
Di qual è il punto che può determinare la nuova unità sindacale a quella che può essere determinata da una nuova unità dei lavoratori e della rappresentazione di tutte le differente condizioni dei lavoratori
Luigi Angeletti conclude nostro scambio né tavola rotonda
Allora l'ultimo incontro
Una cosa interessante perché le persone singolarmente e anche collettivamente interpretano il loro tempo sulla base
Di ciò che pensano di essere stati
Sulla base dell'accumulo delle esperienze della
Identità
Culturale e politica che hanno
Parlare di ciò che è avvenuto settant'anni fa non è banalmente una vicenda attribuibile o catalogabile tra
Ricordare come eravamo come siamo nati
Ma anche è un momento per riflettere come e già ovviamente avvenuto
Su quali sono oggi le sfide che il sindacato nato nel quarantaquattro si deve porre
Quelle persone che fecero quel patto e anche le persone che loro rappresentavano erano profondamente diversi
Aveva una visione della società
Che volevano costruire e anche una visione del mondo
Diverso
La grandezza è stata nel
Considerare prioritario
Rispetto a
Lavorare per le loro diverse visioni
Di considerare prioritario ricostruite una società e uno Stato
Che desse
Potenzialmente la possibilità di avere sul serio una società un po'più giusta
E soprattutto libera
La storia
Più o meno travagliata del sindacato ed i suoi rapporti unitari
è stata secondo me molto condizionata
Più
Dalla chi rappresentavamo pochi hanno
Che i sindacati hanno rappresentato
E
Chi avevano come interlocutore
Più che dalla loro innata volontà soggettiva di essere unitario o meno
Il sindacato italiano è stato
Ha subito una vera spinta unitaria
Quando era sostanzialmente diventando un sindacato di operai
E aveva come principale controparte i datori di lavoro
La Confindustria gli industriali come si usava definirli all'epoca
E questo ha reso abbastanza semplice per esempio
Costruire una la principale esperienza di sindacato unitario che c'è stata nel nostro Paese come stava il sindacato dei metalmeccanici
La sindacalizzazione successiva negli anni successivi dei cosiddetti cd medi ha cambiato la base
Sindacale
La a costretto i sindacati a misurarsi con tutto l'insieme dei problemi delle tematiche degli interessi che i propri rappresentati avevano fuori dalle fabbriche
E questo ha cambiato
I nostri interlocutori
Gli interlocutori sono diventati via via sempre più interlocutori politici l'gli obiettivi erano cambiare il Paese riformarlo renderlo più efficiente più moderno più giusto
E ovviamente l'interlocutore a
Ci ha complicato la vita
Perché di nuovo avendo un interlocutore sostanzialmente politico le le diverse visioni politiche hanno prodotto di nuovo una
Una divisione e quello che sembrava essere ormai alla come dire il superamento di quella
Divisione post bellica dovuta la guerra fredda e e quarantaquattro tutto si può dire nessun essere umano poteva pensare in cosa sarebbe successo quattro anni dopo
Quindi
Noi abbiamo vissuto per molti decenni in uno stato di guerra hanno come dire non dichiarata non quella che veniva chiamata la guerra fredda e questo ha condizionato tutti
Tutte le società e tutti i componenti della società
L'altra fase
Di diciamo così di un significativo processo unitario
E avvenuta quando il sindacato è stato si è trovato suo malgrado
In una condizione paradossale
Di dover contemporaneamente sopravvivere alle alla fine dei partiti che l'avevano
Costituito
E alla più grave crisi del sistema politico delle conseguenze
E quindi hanno dovuto svolge una funzione di supplenza
Molto complessa molto difficile molto anomala non fisiologica
Ma
Questa condizione
Di nuovo li ha spinti ad avere una politica unitaria
Che cosa è accaduto dopo
La nostra è stato l'esperienza di successo
Io adesso dobbiamo pensare a come queste esperienze di successo non finisca
Per ed è ragioni molto semplice
Il sindacato inibite italiano che ha queste caratteristiche questa storia cioè di non essere un sindacato corporativo nel senso buono del termine
E di tendere a rappresentare i lavoratori
Al di là della loro composizione condizione professionale compositi idee politiche
Caso unico ha dovuto contemporaneamente fronteggiare
La fine del compromesso socialdemocratico
Questo ha coinvolto tutti i Paesi tutti i Paesi europei e quindi anche i sindacati europei
Oltre che i partiti socialdemocratici comunque si si definiscano
La fine del compromesso socialdemocratico la globalizzazione
Il cambiamento del capitalismo mondiale
E e avvenuto così velocemente
Che sedimentare una cultura per costruire una cultura
Che ti consentisse di aprire
La capacità di interpretare ciò che stava avvenendo e di organizzare delle
Strategie per fronteggiare queste cambiamenti non è una operazione che si può fare in così poco tempo
In poco tempo si riesce a dare delle risposte episodica
Veniamo alla questione
Della fine del compromesso socialdemocratico perché questo secondo me e il problema
Di un sindacato
Confederale
Oltre che dei partiti
Di tradizione diciamo così
Allisciare al di là delle storie madre degli ultimi tradizione si possono tutti a scrivere l'Europa occidentale dei no
Di stampo socialdemocratico che cosa è la fine della del compromesso socialdemocratico che non è stata una scelta di nessuno ma una condizione la ripartizione dei compiti
Al capitalismo al mercato
La crescita
Lo sviluppo la creazione di prese di la produzione di beni di servizi al sindacato
E tra virgolette ai partiti socialdemocratici ma soprattutto al sindacato
La ridurre le disuguaglianze e ingiustizie che lo sviluppo capitalista genera oggettivamente
Quando che cosa capita in un mondo nel quale improvvisamente o abbastanza velocemente
Il capitalismo anche perché è cambiato
Non è più in grado di produrre benessere e ricchezza
Come era avvenuto le cinque ricette cinquant'anni precedenti a cui tutti quanti eravamo obiettivamente abituali
Il e il direttore di lettura quello che era la nostra come dire la nostra controparte il capitalismo industriale gli imprenditori gli industriali quando io ero ragazzo la parola industriale veniva usata per dire che era il ricco
No il padrone della cittadina
Del Paese ed industriale
In un mondo nel quale invece il capo quelli che comandano solo capire visti finanziari cioè gente che
A
Un'assoluta di San coraggio su qualcuno e Paesi con la realtà con i luoghi
Correrlo insomma è un un mondo completamente diverso
E
Se
E la domanda veramente inquietante
Se
Il diciamo così capitalisti o decolla IGP di i protagonisti dell'economia di mercato per usare un termine più moderno
E meno da dato ideologicamente non solo non più in grado di produrre
Quel tasso di crescita che hanno generato benessere posti di lavoro soldi per uguale farà eccetera eccetera non sono più
Non ce la fanno più
Pensate che il ruolo del sindacato possa restare esattamente come era prima
Si trova di fronte a due a una scelta molto difficile che può oggettivamente provocare
Non divisioni ideologiche e politiche ma divisioni su cosa conviene fare cioè quale l'interesse
Primario
Nuovo che bisogna perseguire
Noi veniamo tacciati per essere dei conservatori
No poiché ci sono quelli più o meno conservatori ma insomma poi alla fine la cifra politica
Non cambia molto
Perché siamo dei conservatori
Io lo dico in maniera molto semplice perché negli ultimi venti anni essendo
Cessato quella quella macchina diciamo così gioiosa di produrre continuamente a un aumento del PIL e dà ricchezza eccetera eccetera le conseguenze sono state che abbiamo dovuto difendere
Arretrando e perdendo difendere
Tutta una serie di conquiste di spazi di diritti di redditi
La e quindi è chiaro che uno quando si difende diventa conservatore no è una reazione come dire fisiologica normale
Questo secondo me non è sufficiente
Perché il sindacato si deve porre
Io aggiungerei ma questo è un problema che riguarda i partiti e forse
Mi pare la la la come dire le risposte su a questo tema i partiti in Europa l'affanno cercando e si vede anche le differenze
A no le strategie perché non è semplice bisogna inventare un mondo
Che parte per esempio da che cosa è la funzione del pubblico dello Stato non
E forse cominciare ab da dire che rimase il capitalismo
Analogo a quello che avevamo conosciuto così
Come dire malmesso così un mai privo di risorse eccetera eccetera forse bisognerà pensare come lo Stato la mano pubblica interviene corregge sostiene la cosa
Ma la questione più importante veramente di visiva
è un'altra
Dove è che bisogna indirizzare prevalentemente gli sforzi e le risorse
Per far crescere l'occupazione per fare al
Investimenti
Per sostenere le imprese
E quanta parte delle ricchezze che produciamo che abbiamo che ancora abbiamo devono essere indirizzate verso questa direzione oppure a cercare di ridurre le disuguaglianze
Questo e un aspetto non secondario
Del modo con il quale il sindacato nei prossimi anni si comporterà e dalla risposta dalla capacità che avrà di
Dare l'idea almeno l'idea di quale di quali sono le scelte che bisogna fare
Che dipenderà dalla sua funzione più o meno storica che di estere ancora un costruttore di una società futura
L'antica come dire binomio del fra la libertà e la giustizia sociale
Che noi abbiamo i geologicamente anche praticamente un po'più faticosamente ovviamente dal punto di vista pratico molto facile
L'abbiamo risolta dal punto di vista concettuale ideologico del fatto che ci doveva questo binomio era inscindibile ma poi nella pratica è chiaro che cioè come diede diversi pesi machista esattamente riproponendo
Così come era all'origine
Non è all'origine quarantaquattro quella prima
In una società che cambia in maniera tumultuosa
Di cui stanno cambiando non solo perché c'è la Cina la globalizzazione mali che sta ai la il fatto che la Cina la globalizzazione hanno cambiato la storia
Economica e poi
Un po'più in là anche la storia politica del pianeta
La tentazione che noi abbiamo
Istintiva quella di
Dire
Lo sviluppo crea ingiustizie non esiste purtroppo sviluppo
Uguale omogeneo nel tempo nel luogo per tutti no lo sviluppo si produce un po'qua un pollaio in alcune parti
E crea divisioni solo per questo vedete quello che sta avvenendo in italiano appena
Appena
La Oppi i dati statistici ri
Rileveranno a livello nazionale che il tasso di disoccupazione diminuisce
Accadrà cioè tutti quanti ci accorgeremo
Di una cosa che diminuisce perché è la media
Di tassi di occupazione che aumentandolo in certe aree del Paese in certi settori e diminuiscono in altri
Già oggi sta avvenendo basta guardare le statistiche per vedere quanto quante differenze ci sono state le differenze sono avvenute sia scendere e avverranno anche a salire
Quindi
La funzione del sindacato è esattamente questa ciò è avere una strategia sufficientemente l'uscita che sappia contemperare
La crescita con la riduzione o un almeno il non ampliamento delle ingiustizie delle differenze
Che sono obiettivamente per noi anche da un punto di vista ideale ideologico inaccettabili aggiungerei ma questo ovviamente è un giudizio e l'opinione assolutamente di parte che non sono nemmeno tanto funzionali
Alla allo sviluppo economico di un Paese perché bisogna la la ricchezza bisogna distribuirla perché se no i vicini cresca
In genere
Quello che diceva Susanna dal punto di vista della Cina dovrebbe essere guardato questo non lo sono ormai in termini macroeconomici i cinesi adesso i sorrisi punto che difficile che aumentare la Grecia
Cita a quei tassi sei il consumo se non distribuiscono tra i loro cittadini un po'di ricchezza perché è chiaro che non saranno più i fanti europei disposti a comprare
Votanti europea americani col disposti a comprare quello che producono in Cina questa è una grande sfida
L'unità sindacale
Il salto vero che dobbiamo fare e superare l'idea
A suo mentre
Corretta e convincente ma purtroppo non risolutiva che
L'Unità serve per difenderci adesso siamo attaccarmi veniva giustamente come dire spiegato e raccontato a che il problema è in influenza del sindacato tua si cerca di
Comunicare
E di convincere ovviamente conto che l'oggetto della comunicazione convincere convincere la stragrande maggioranza della dell'opinione pubblica oltre che dell'establishment italiano della influenza dei sindacati
Non è che mettendoci insieme per difenderci abbiamo risolto il problema mettendoci insieme solo per difenderci attenui hanno il problema
Ma non lo risolviamo mettendoci insieme esattamente come avvenuto quarantaquattro anni fa
Perché essi ci si pone un obiettivo
Nazionale
Questo funziona
Questo può funzionare noi oggi ci dobbiamo
Perché al di là della retorica la realtà è quella che è noto fa noi
Abbiamo un Paese da ricostruire
Non è mai accaduto nella storia della Nazione italiana dal mille ottocentosessantuno
Una devastazione economica e sociale delle proporzioni
Nello spessore e nella durata così come è avvenuta negli ultimi dal due mila e nove non dal due mila otto dal due mila nove al due mila quattordici abbiamo cominciato dopo e ovviamente siamo ancora
Peggio di confessa qua di come sanno gli altri Paesi
E quindi il problema della ricostruzione di un Paese della ricostruzione economica
Perché non è solo un problema di costruzione politica che è un
è un tema visto che a proposito di tutti quelli che criticano i sindacati già ma questo sindacato è dovuto su ha dovuto sopravvivere in venti anni con un sistema politico che tutti quanti conosciamo
Insomma non è che stavamo null'altro che non è che fa o in Germania
Che era bello fare in Germania pure noi saranno stati anche più bravi e le spese
No noi stiamo qua
Con questo sistema politico quelli avevamo oggi abbiamo due la necessità e il dovere aggiungo io di ricostruire un'idea del Paese
Di ciò che è buono e giusto per il Paese ovviamente partendo dal fatto che noi
Il rappresentiamo sul serio
Checché se ne dica
Abbiamo fatto una grande cosa per dare la dimostrazione che li rappresentiamo sul serio
A a partire dal dal ciò che è importante no la gente che lavora ma non lo è importante dal punto vista retorico perché le fortune
Di questo Paese sono tutti tutte attribuibili
Hai milioni di italiani
Che
Dalla quarantacinque hanno lavorato Commenda cadeva Visco fili nessun altro Paese fede del mondo
E quindi siamo diventati abbiamo raddoppiato dal reddito in poco tempo no altro che
Era
Siamo diventati più ricchi tanti altri Paesi europei avevano il doppio dà ricchezza nostra quando nel mille centoquarantacinque quindi il lavoro è l'unica Risi risorsa che abbiamo
Ovviamente non è il lavoro in senso metafisico il lavoro
La capacità di produrre dei servizi dei beni
Cioè di far vivere meglio se stessi e anche tutto il resto
E mi sembra come dire un'ottima interpretazione del compito che deve avere un'organizzazione sindacale cercare di contribuire a ricostruire un Paese fondando lo su un valore importante che è appunto quello del lavoro
Grazie a Luigi Angeletti Susanna Camusso Raffaele Bonanni ma estendo ringraziamento a tutti i partecipanti a questo incontro Pietro cadaveri e e a Emanuele Macaluso io penso che a nome delle tre fondazioni che hanno assunto l'iniziativa di questo incontro si possa fare un Bilancio
Che prende spunto dalla battuta ricordata da Giorgio Benvenuto
Di Buozzi oltre la cristallizzazione mentale e in fondo quello che possono fare delle fondazioni che hanno respiro culturale va anche in questa direzione e richiamo di una dimensione storica
E la riflessione sulla dimensione storica che diventa una riflessione su di sé
Sulle proprie esperienze riflettere su se su di sé è sempre un modo per produrre cultura e dunque guardare avanti io penso che le nostre
Tre fondazioni abbiano il dovere di proseguire in questa direzione grazie a tutti i presenti