Convegno del CNEL "Prima il lavoro!": intervista a Carmelo Cedrone

Radio Radicale Cona Carmelo Cerrone vicepresidente della della Commissione economica sociale europea per parlare di questo convegno che si svolge al CNEL
Dal titolo il prima il lavoro una volta si diceva politique d'abord oggi è la priorità il lavoro volevo sapere come l'Unione europea sta affrontando il tema del
Del del lavoro al di là della dell'approccio
Limitativo del mormone statistico della Banca centrale europea e che le priorità che settanta all'Unione europea non ci siamo ancora
Purtroppo bisogna dire che non ci siamo per nulla nel senso che l'Unione economica e monetaria cioè non europea ma la parte dell'euro zona in particolare perché il nodo della questione sta qui dentro
A applicato sin dall'inizio della crisi lettura delle politiche completamente sbagliate è stata l'unica
Dove si è fatta una politica punitiva verso
La le impresa ed il lavoro cioè una politica dell'austerità che ha causato solo morti economiche morti diciamo di lavoratori e dei giovani in particolare che ha milioni non riesco più a trovare lavoro
E in nessuna parte del mondo compreso gli Stati Uniti che pure un paese liberale si è fatta una cosa del genere infatti risultati li vediamo
Che mentre dall'aria dell'eurozona cantare in recessione addirittura siamo anche l'inflazione zero quasi
Le altre aree del mondo si sono riprese molto più velocemente quindi la Cina Giappone che ambito molto più alto di noi quindici hanno voluto far CRI
Direi che le ricette erano queste perché i debiti le prove troppo indebitate invece e tutto l'opposto quindi è una condizione che non può più continuare
Il Comitato economico e sociale dove io lavoro ha fatto delle proposte molto attive in questo senso però c'è una grande refrattarietà all'interno del Consiglio europeo in particolare alcuni Paesi che si oppongono a cambiare politica
Bisogna dire che il capofila di questo purtroppo è la Germania ne
Mi dispiace dirlo mai avrei pensato e delle criticare uno dei Paesi terzi dell'euro
Purtroppo oggi siamo a una condizione che non è più sopportabile è impossibile
Nel continuare a causare morti sull'economia dell'economia
Come sta avvenendo imprese che chiudono ogni giorno dalla gente che sta sulla strada e
A Bruxelles continua scarpine che nulla il sistema
Ecco noi negli anni Ottanta eravamo sin dagli anni Ottanta ramo co avevamo conosciuto alla politica dei cosiddetti aiuti di Stato che progressivamente ci sono stati eliminati dall'Unione europea a questo si sono sostituiti gli stanziamenti dell'Unione Europea verifico di per i cosiddetti fondi strutturali questo ricambio va aiutato il lavoro o questi soldi sono andati a finire
In un in settori dove non si produce lavoro no questi conti diciamo i fondi di coesione dei fondi strutturali a cui lei ha accennato
è stato secondo me una
Buona intuizione a livello europeo anziché imporre una proposta italiana né all'inizio del mille novecentocinquantotto
Che portò al a
Ad inserire nel Trattato europeo i PRIN trattato e poi nelle politiche la questione tra cui c'è un po'per l'intera omogeneizzare allo sviluppo nei vari Paesi e quindi anche l'occupazione genitale era tra quelle che più aveva con il sud
Avevo questi squilibri economici molto gravi
Purtroppo i risultati poi non sono stati pure che ci aspettavamo specialmente da noi in Italia in quanto non siamo riusciti a spendere non riusciamo davvero oggi quindi questa è una tristezza per il nostro Paese purtroppo ma il problema non
Oggi si ripropone in altro modo
Perché
Uno lo strumento dell'intervento pubblico casa positivi calamità e di crisi sarebbe necessario
Per attirare anche voi capitali privati perché solo dal Pubblico non ce la faremo comunque sollevarci
A questa a questi interventi Canzio uno purtroppo come ho detto prima
La Germania in parte capofila di questo tipo di impostazione di politica dico finché non
Anche loro non si oppone non avranno conseguenze della crisi cosa che è stata rende perché i tedeschi purtroppo sono molto dure a cambiare opinione questo erano la flessibilità tutti gli altri Paesi
Sono molto rigidi e questo sta provocando
Guai seri somme all'Europa
Lei vede analogie tra il caso italiano quello spagnolo noi oggi ci attestiamo a una percentuale
Poco superiore all'undici per cento di disoccupazione in Spagna sono qualche numero sopra la disoccupazione giovanile preoccupante genitali in Spagna ci sono delle analogie ed errori comuni tra questi due Paesi secondo lei
Io direi di no solo comune
Qualche analogia c'è ma il problema c'è il piano spagnolo italiano anche differente la crisi spagnola presupposti diversi rispetto a ai nostri
Non siamo un Paese molto più soldi a questo punto di vista ad un concorso che abbiamo forse avvolto dimentichiamo un sistema produttivo restiamo il secondo Paese al mondo per l'esportazione di beni e macchinari eccetera quindi dobbiamo anche valorizzare le cose buone che abbiamo non sempre criticarci
Il problema vero è che purtroppo sia la Spagna che l'Italia sono i più Paesi di più hanno sofferto di questa impostazione delle politiche economiche europee imposte collaudo dopo la crisi è qua la similitudine quinto riguarda
La Spagna riguarda l'Italia riguarda la Grecia
Che poi tutto da lì è partita
In Grecia
Bastava intervenire all'inizio con trenta miliardi di euro che abbiamo speso più di centocinquanta e la crisi ancora non si risolve proprio che c'è stata questa volontà costa protervia G
Naziste nel senso che purtroppo questa politiche che poi è una cultura economica solo tedesca non che se imposta tutte le proprie qua il nuovo rispetto alla politica la politica economica anglosassone la scuola anglosassone americana e posso duopolio concezione diverso il problema del rumore che la Germania a responsabilità voler imporre questo questo ordo liberalismo come lo chiamiamo ma anti attestarlo accettato questa
Gli atti Paese latina l'accettato tutto queste quindi fare spot
I dazi a me sta anche negli altri Paesi compreso il nostro
Renzi durante l'inizio del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea come si è posto diciamo di fronte a questi limiti ho sentito qui qua
Che l'intervento di qualcuno che diceva ha tentato di cambiare l'agenda però mi sembra che i risultati non ci sia no basterebbe dire questi che durante le dei primi anni della crisi ovvio già stava poco servite lavorano su questo
La parola crescita era l'innominabile cioè non si poteva nemmeno parlare nei vertici europei cerco dei Consigli europei la farò la crescita non figurava più dei documenti c'è un'aberrazione totale liberamente non so se riesco a far capire la la gradita di patteggiamento del genere
Quindi mandando poi l'accrescersi reinserito ma solo verbalmente sola la parola scritta successivamente oggi secondo me grazie a avverrà riconoscere questo senza mettere voti grazie alla spinta del Governo italiano la la cresce sta ritornando sull'agenda europea sta facendo stanno facendo un grande lavoro
Debbo dire anche con con efficacia fino ad adesso bisogna vedere se
A questa impostazione complessiva sul piano abbiano formale corrisponderanno poi delle azioni concrete con interventi concreti per
Per mette in moto un piano di investimenti
Perché questa azione si può fare un piano investimenti senza che aumenti il debito perché la Germania dice no Investimenti no perché poi lamenta divieto non è vero per niente indebite stanno aumentando perché c'è la crisi quindi non si produce il PD meno
Dice che aumenta il debito è tutto a posto sta succedendo possibile ragionare corrette ma
è difficile far capire questa diversa dice se come avete il dibattito italiano sul lavoro in particolare sul sull'articolo diciotto tema che secondo molti è stato sopravvalutato
Ma adesso io non so ma non lo non lavoro più diciamo a livello nazionale quindi però secondo la mia opinione noi continuiamo a a ideologizzare questa questione c'è l'articolo diciotto Artico diciotto
In pratiche scrive già da tanti anni quindi non è che più o come una volta poi riguarda una fetta molto limitate dei lavoratori quindi secondo lei quanti ma saranno forse
Poco più cento mirano al nono delle grandi imprese che superi quindi in Italia il novantotto per cento e le imprese sono sotto i quindici per cento quindici lavoratori
Quindi c'è una grandissima parte loro l'Italia non sono interessate all'articolo diciotto
Poi questo articolo diciotto così Benedetto insomma figurati io sono stato tra quelli
Che a suo tempo c'è battuto perché per inserire fare uno Statuto i lavori della
Attori vitali per oggi il quater completamente cambiata noi dobbiamo dare assicurazione al lavoratore non tanto alle imprese quindi proteggere i lavoratori in caso di licenziamenti eccetera mette riconduce trovare un nuovo lavoro quindi bisogna spostare il fronte dell'azione diciamo anche la parte pubblica rispetto al lavoro e e questo si fa se noi aumentiamo investimenti cioè negli Stati Uniti
C'è una grande flessibilità di entrata in uscita
La gente esce dall'aborigeno dovrà lavorare allora forse non ci arriveremo mai qui non abbiamo bisogno secondo me di difendere la gente per quanto riguarda alcune questioni legate Stornara attestazione scritta sindacato non può essere licenziato se uno e del Brennero non è che lo licenzi perché nervi difendere quest'altro in quattro o cinque
Diciamo occasioni quindi ancora articolo diciotto ma
Agrate sfratti di come si chiama
Va difeso il lavoratore
Anzi è un'azienda ci ha quindici dipendenti se c'è un accento secondo me per il resto bisogna flessibilizza
Bene la ringrazio ringrazio Carmelo Cetrone vicepresidente dell'arco Comitato del Consiglio economico e sociale europeo