La questione lapiriana: la povertà oggi. Dalla povertà allo sviluppo e all'uguaglianza

Tutto particolare valori che
è tornato stanotte dalla Cina e ciononostante ha voluto essere con noi ma
Come diciamo un po'di tempo per
Per riprendere fiato
Poi vorrei ringraziare
Presidente Prodi
Che risponde sempre con
Concorsi
Grande gentilezza
E i nostri inviti
E che è sempre un ospite graditissimo
A Firenze in generale in particolare alla Fondazione la più grande
Ringrazio ovviamente illustri relatori
E
Vorrei però in particolare
Tra loro ringraziare
Giulio Conti Celli vicepresidente della Fondazione la Pira che tra un attimo introdurrà un po'
Il tema
Di questa giornata perché si deve a lui darla
L'idea che questo in controlla la struttura
Che una grande un grande impegno per la realizzazione
Della mostra che oggi pomeriggio si inaugura presso la Biblioteca nazionale Firenze questo proposito un ringraziamento tutto speciale anche alla biblioteca in generale la direttrice i suoi collaboratori e collaboratrici
Veramente che hanno fatto l'impossibile direi se non addirittura i miracoli perché a mostrarsi
Fosse pronta al momento dal momento stabilito e perché fosse quello che
Chi avrà il
La possibilità di vederla oggi o nei giorni successivi veramente è una
Una cosa di rilievo veramente importante non a caso risulta essere il
L'evento della
Presidenza italiana sequestri penali presidenze non europea inserito proprio nel calendario ufficiale
Poi dovrei ringraziare tantissime altre istituzioni e persone ma finisse finirei per essere troppo noioso
Vi dico soltanto ultima cosa che più tardi avremo anche la presenza del Cardinale arcivescovo di Firenze
Il quale impegnato alle dieci dalmata cerimonia ha comunque voluto riservare un momento per venire a portarci il suo saluto
E allora direi cominciamo senz'altro questa nostra giornata che in qualche modo prende uno dei temi fondamentali importanti della del pensiero dell'opera di la Pira
Poi probabilmente sapete che a un certo punto oltre oltre sessanta anni fa La Pira scrisse un saggio che era intitolato l'attesa della povera gente
Ora
Questa pesa
Era qualche cosa sessanta anni fa
Ma è qualche cosa forse di diverso e su cui ci dobbiamo interrogare cocci intanto chi è la povera gente oggi e che cosa tende
Ma non in un in astratto che cosa tende semplicemente attende la soluzione i suoi problemi la fine della crisi o quello che volete
Domandiamoci e quest'anno un fatto importante se non vogliamo fare delle vuote celebrazioni che cosa attente da nomi
Cioè se noi abbiamo la coscienza a posto nei confronti di questa attesa e questo è un pochettino la chiave di lettura di questa giornata che ripeto non vuole essere una celebrazione
Non è soltanto un una riflessione di carattere
Disciplinare di carattere economico di gara ma è un qualche cosa che deve lasciare delle nostre coscienze le nostre volontà un segno
Da cui ripartire con forse minori pigrizia di quanto abbiamo dimostrato fino a oggi
E con questo chiederei all'avvocato professor conti Celli di fare il suo intervento per introdurre il convegno di oggi
Grazie Presidente
Grazie in primo luogo
Ai relatori che sono qui convenuti per aver accettato l'invito della fondazione
Grazie a tutti voi che siete convenuti in questa giornata in Palazzo Vecchio accogliendo l'invito
Sulla questione da Crihana la povertà oggi
Perché questa conferenza
C'è una con una logica ragionata provvidenziale di questa esperienza
C'è una logica proprio di ente che vanno dalla prima Conferenza di San Vincenzo Hassan proprio lo
All'Ente comunale d'assistenza al Ministero del lavoro
Sono parole autobiografiche di Giorgio la Pira che in mezzo
Al fuoco dei conflitti sociali che fra il quarantotto cinquanta
Affrontava le vertenze sindacali al Ministero del lavoro quale Sottosegretario
Era un tempo per dare attuazione ai principi della Carta costituzionale
E a quell'affermazione fondamentale nell'economia drammatica del dopoguerra per cui
La politica della massima occupazione era divenuta come lui scrive un obbligo giuridico
Sono oggi ottant'anni a Firenze dall'inizio di quella messa di San Rocco lo
Proprio lo San proprio lo era il contatto diretto di la Pira con i poveri di Firenze ogni domenica
Un contatto puntino che full apre messa per cui
Giorgio la Pira il tredici dicembre del mille novecentoquarantaquattro
Fu indicato innominato per la prassi presidenza dell'Ente comunale di assistenza di Firenze da parte del Comitato toscano di liberazione nazionale
A cui
Ricordiamo oggi in quest'anno settantesimo della liberazione di Firenze indicato dal Comitato toscano di liberazione nazionale dalla Lippi dagli alleati
In questa città distrutta nel suo centro storico con i punti da ricostruire
Fu all'Ente comunale di assistenza di Firenze che si formularono da parte di la Pira i principi fondamentali che poi
Rifluire hanno della scrittura della nostra Carta costituzionale
Nel consiglio di amministrazione delle cave il quattordici di aprile del quarantacinque nemmeno un anno dalla liberazione
La Pira preside Presidente fissò i criteri dell'attività della città verso i poveri
Individuare i bisogni e sapientemente sollecitamente provvedervi
E formulando un criterio sistematico
Questo intervento
Dettava nel verbale viene considerato non come beneficenza
Modificando radicalmente la concezione dell'assistenza del modello
Liberale Crispino
Ma come
Atto di giustizia distributiva che lo Stato compie attraverso letta per riparare in qualche modo alla mal congegnata struttura degli attuali rapporti sociali ed economici
Perciò
Partire dal principio che una volta accertato l'effettivo bisogno
Il bisogno so a diritto ad un adeguato intervento della comunità attraverso gli enti a ciò deputati
L'atto d'assistenza diceva la Pira col quale interveniamo in favore dei bisognosi è un atto di giustizia distributiva
C'è un atto col quale si attribuisce a chi mi ha diritto
Una parte proporzionata del bene comune
E con questo lucido impianto di esperienza con i poveri della città di Firenze
Che qui a Firenze e propria Scandicci tra il quindici agosto del quarantasei e il ventidue agosto del quarantasei sarà stesa
In cui
Quella settimana da Giorgio la Pira la bozza lo schema dei principi fondamentali e del Titolo primo dedicati ai diritti e doveri dei cittadini della nostra Carta costituzionale repubblicana
Infatti
Il giorno ventitré agosto quarantasei Giorgio la Pira scriveva fiorita Mazzei Calafiore it
Sono sempre a Firenze a Scandicci partirò domenica per Roma o
Finito sostanzialmente il mio lavoro est ne sono contento credo che qualche pietra sarà murata
Che cosa avvenne in quella in quella settimana Scandicci da Firenze
Era la bozza per la redazione dei princìpi sui rapporti civili per la prima sottocommissione per la Costituzione dell'Assemblea costituente eletta il due giugno del quarantasei
Ed era
La redazione di uno schema fondata sul principio del valore della persona umana
E in una lettera
Dopo la riunione
Che si svolse a Roma il nove di settembre del quarantasei
Giorgio la Pira scriveva fretta Mazzei
Al riguardo il suo Progetto
è stato accettato il principio
Del valore della persona umana quale fondamento della nostra Carta costituzionale
In quella lettera del dodici di settembre del quarantasei non abbiamo una fonte inedita
Che ci dice che cosa avvenne e come venne
A costituirsi quello che sarà poi l'articolo tre della nostra Carta costituzionale
Quello non solo dell'uguaglianza senza discriminazione legale ma quello dell'uguaglianza sostanziale per la rimozione da parte della Repubblica
Di tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo di ogni persona umana
E tutto ciò avvenne in una mattina
La mattina dell'undici di settembre del quarantasei e oggi da questa fonte inedita possiamo dire dalle nove alle ore undici
Avvenne l'incontro
Fra Giorgio la Pira Lelio Basso l'altro commissario incaricato di spendere la relazione sui principi alla presenza di Giuseppe Dossetti e di Aldo Moro
Furono due ore determinanti la storia costituzionale della nostra Repubblica
La Pira scrive in questa lettera inedita la mattina ci incontrammo Dossetti more Dio col delegato socialista dovevamo redigere insieme un testo concordato molto sbiadito
Allora
Parlai a basso a cuore aperto
E conclude la Pira si ebbe il dispiegamento
Dossetti poiché però con le sue decisioni tecniche pronte comizi dice la Pira un testo
Il testo che poi andrà a formare il nostro articolo stesso
Il testo fu poi portato in Commissione alle undici
La discussione di riprese ma ormai i binari era affacciato e non poteva più essere abbandonato fu posta la pietra
Della uguaglianza sostanziale nella nostra Carta costituzionale
E da qui
Emersi
La soluzione concordata
Per cui è compito quello fu l'esito del dialogo di quella mattina
Della Società dello Stato eliminare gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando la libertà e l'uguaglianza di fatto degli individui impediscono il raggiungimento della piena dignità della persona umana e il completo sviluppo fisico economico e spirituale di esso
C'è tutta la struttura del nostro articolo tre della Costituzione
Il primo e del secondo comma
Questo sviluppo costituzionale che partì da quell'incontro da quel testo una dire dallo schema fiorentino di Scandicci e da quell'incontro fra le novelle undici dell'undici di settembre del quarantasei
Fu
La possibilità di creare uno dei principi costituzionali
La cui capacità espansiva non si limiterà poi all'ordinamento italiano ma si espande era nel nuovo costituzionalismo europeo
Da prima fra i popoli per ICI dopo la fine delle dittature sta Lazzari ANEI franchista e poi anche dopo l'ottantanove
Nelle costituzioni delle nuove repubbliche dell'est Europa ora membri della nostra Unione europea
E che troverà il compimento definitivo nel preambolo della Carta fondamentale dei diritti dell'Unione europea
Il cosiddetto
La cosiddetta Carta di Nizza il cui preambolo a tutte le radici l'Aprilia
Quel principio è nato attraverso
E per i poveri di Firenze che furono i veri costituenti attraverso l'appiglio
Attraverso questo procuratori il cui mandato non si esaurirà
Alla Costituente non si esaurirà nel l'Ente comunale d'assistenza di questa città che costituiva in fondo l'Assessorato all'assistenza oggi così
La sicurezza sociale
Ma si prolungherà nel Ministero del lavoro proprio come sottosegretario per le vertenze sindacali e poi in questo palazzo come sindaco di Firenze per la difesa del diritto al lavoro
La coscienza del diritto all'uguaglianza sostanziale quindi ed implica anche lotta alla disoccupazione
E segni
Lui la Pira
Da un lato questa esperienza personale di contatto con i poveri
Una riflessione giuridica che attingeva fonti antiche sia del pensiero classica Hristo teorico quella giustizia distributiva riletto anche attraverso la sua riflessione su Tommaso D'Aquino
Sia della scienza della giuridica del diritto romano mai fonti mai dismesse nella loro capacità di orientamento razionale
E la situazione poi del patrimonio profetico biblico per cui i poveri secondo il SAL mista
Mangeranno e saranno stanziati
Si salverà quindi l'impegno per l'attesa della povera gente e la difesa della povera gente nell'esperienza di cronache sociali con Giuseppe Dossetti
Attingendo con gli strumenti della cultura cristiana formule in cui quella sequenza occupazione produzione domanda aggregata
Fa sì che il lavoro divenga un fine non solo uno strumento della produzione il lavoro infatti per l'API La Pira un valore ontologico è un panino e se
Un bene secche fa parte del bene comune entro cui si comprende anche l'efficacia creativa per esempio del credito quale strumento di
Sviluppo della vita economica
Questo è un tempo oggi di memoria degli ottant'anni di San Rocco certamente ma può esserlo solo con la presa di coscienza dei poveri oggi con uno sguardo a trecentosessanta gradi quale sarà compiuta
Quale sarà compiuto durante i nostri lavori dinanzi a fenomeni nuovi di povertà e di lesione dell'uguaglianza sostanziale che richiedono giudizi nuovi
E strumenti nuovi
E perché questa convocazione in questo palazzo in questo luogo
Queste in una città proprio quando da poco più di un anno la metà ormai della popolazione mondiale i nostri sette miliardi di uomini per più della metà vivono in contesti urbani
Ma quali città
Giorgio la Pira tra IVA con lucidità proprio dalla patrimonio antico della scienza giuridica romanisti Cal del diritto romano e precisamente dal giurista del secondo secolo Paolo
Un fax il che un
Una dei un criterio di determinazione dell'identità della città
Proprio il frammento centoventidue
Nella lex centoventidue esima del Titolo primo del digesto delegati disse e Tiffi dei con Mrs
Perché il turista romano un giurista oggi diremmo laico
Non era cristiano ancora si era in una fase di crisi iniziale incipiente cristianizzazione ma che
Dettava dei criteri razionali per identificare la città
Che cos'è la città a distinzione
Dei singoli agglomerati si dice dei pacifico IPAB del paradosso
Che cosa distingue la città come con criterio razionale due elementi
La bellezza il pool Krhum l'ornato un ma
E che cosa viene indicato come esempio il teatro ma lo Stadium il Forum
Il teatro ma
Questo palazzo è collocato proprio sopra al Teatro Romano che è bene
Era ben oltre che il luogo di spettacolo ma era luogo di formazione del consenso pubblico
E della
Comunicazione oggi diremmo di massa
Quindi la bellezza distingue la città dal paradosso
I belli di finisce l'armonia
E il secondo elemento
L'alimento a influire meritatissimo cioè
Il sostentamento dei poveri sempre
E si fa l'esempio nel passo romani del de del digesto dei puri e può l
E De Sena ex
Coloro che non devono e non
Per la dignità della città andar mendicante o per la città
è il principio razionale strutturante la città
Ove questi due elementi l'ornato un ma il pur rom e gli alimenti in firma aetatis non esista non ci siano lì non è città
Questa
Distinzione
Questo criterio dell'ONU Civita tris
Fece sì che in questo palazzo
In cui si conservava
La lettera Florentina cioè il più antico manoscritto bizantino della tradizione della scienza giuridica romanisti ca
Vide un attore un interprete
Attivo un attualizzato ore di quel principio
Nelle iniziative che si realizzavano
A partire e questo è fondamentale dalla difesa dei luoghi di lavoro del lavoro come Dini elemento fondamentale della dignità della persona umana
A partire dalla vicenda della Galileo della Pignone
Quella costruzione dei diritti fondamentali della persone dell'uguaglianza sostanziale della comunità di ogni persona che scrisse La Pira nella Costituzione italiana aveva attinto
Forza proprio da questo pensiero razionale della scienza romanisti
La città la Civitas oggi il problema i poteri pubblici lo Stato
Devono rispettare la dignità della persona ma nell'optare contro la povertà pena la loro degradazione da poter illegittimi a forme di arbitrio e di dispotismo organizzato cioè sono senza legge
Guardare alle forme antiche e nuove che segnano gli uomini nei diversi continenti significa anche acquisire la cappa ritardi orientare le strutture pubbliche e soggetti privati a conquistare la loro essenziale forte funzione
Cioè rispettare il valore della persona umana
Problemi nuovi e strumenti nuovi ma come ci ha indicato la Pira identici principi per guidare l'azione le scelte Progetto
Il valore della persona ma la strumentalità di ogni struttura umana per questa
Finalità
L'ispirazione religiosa di la Pira che attingeva al patrimonio profetico biblico non faceva velo a questa responsabilità razionale delle scelte economiche e politiche
Per la difesa della persona umana ma anzi aveva intuito già prima del Concilio Vaticano II come l'ispirazione religiosa di tutti i figli di Abramo nell'ebraismo e nell'Islam
Potesse con il cristianesimo esser una convergente forza per la lotta alla povertà e per la pace
E così pure le grandi religioni dell'Asia segnatamente l'induismo il buddismo di cui cui volle in questa salone i rappresentanti in occasione dei convegni per la pace la civiltà cristiana
Dal mille novecentocinquantadue al mille novecentocinquantacinque
Quelli Solaro non le voci
Dell'India del Giappone del Medioriente
Le religioni quindi sono una forza per la lotta alla povertà e per la dignità della persona umana
I contributi scritti che troverete nella cartella appartenenti
E relativi alle diverse religioni sono di fiorentini mussulmani induisti e così via perché sappiamo anche riscoprire la capacità e la forza della cultura religiosa della città
Così trasformata dalle migrazioni
è stata Firenze arricchita dal pluralismo religioso e con lo sguardo dobbiamo anche vedere le forze spirituali che sono all'opera nella città per la lotta alla povertà
Ora ci pare di riconoscere la validità permanenti di quel principio del patrimonio civile di Firenze per cui
Secondo le parole di Leonardo Bruni la sua dalla laudatio Urbis CIVIT Urbis Florentina
Diceva l'antico cancelliere
Iniziando diciamo oggi il Sindaco iniziando il suo mandato
Non c'è straniero a Firenze che non senta questi questa città come sua patria che si aggiunge alla pazzia di origine
E qui
La fonte dell'umanesimo fiorentino di quel secolo ma forse
O certamente lo è anche del nostro
Qui la ragione di guardare lontano per comprendere meglio
Quanto c'è anche più quotidiano e più vicino grazie relatori e buon lavoro
Grazie terroso conti Celli per la
Sua introduzione così
Corposa così entra già direttamente nel nel dico dei discorsi di quest'oggi e dove il grande piacere
Darei la parola
Al Presidente Romano Prodi che eserciterà la sua relazione
Che riguarda l'Africa e i poveri quali sviluppo
Come voi
Grazie dell'invito
Su tutto molto volentieri a riflettere
Su un tema
Che eccepire aprirsi presentata in modo
Ben diverso con
Uno slancio un'approfondita
Che era non solo materiale verrà soprattutto spirituale che oggi abbiamo
Molto perso e quindi questa
Analisi oggi
Sistemica che riguarda tutto il mondo sui temi dalla povertà mi sembra assolutamente appropriata per risvegliare
Di nuovo le coscienze su un tema
Di questo tipo che è stato totalmente cambiato Cooperation aspetti fondamentali dal evoluzione del mondo ma anche dalle dottrine che sono intervenute che sono intervenuto dopo cioè
Nella quadro generale ma su questo mi soffermo pochissimo noi abbiamo avuto un doppio emendamento
La povertà e della disuguaglianza un leggero miglioramento fino all'inizio degli anni ottanta
Dico leggero
Con coscienza di causa non è che fossero anni d'oro per carità pensate le difficoltà operai e dell'occupazione tutto quel ma c'era il senso
Quando
Studiamo questi temi negli anni Sessanta gli anni Cinquanta cioè nel senso che
Ci sarebbe stato l'avvicinamento fra ricchi e poveri e che questo era fatale ci faceva parte
Tel Nuovo Mondo faticoso difficile e pieno di tensione ma parte il nuovo mondo poi tutto si è rotto si è rotto negli anni Ottanta si è rotto con
La dottrina della Thatcher direi si è rotto con la
Il
Una interpretazione della globalizzazione e da allora abbiamo avuto ed i progetti che ti
Il Consiglio ci vuole una certa resistenza fisica leggerlo perché sono novecento pagine madri possono soltanto perché sono stato un un po'malato qualche giorno però folletto tuttora operante
Ma è un libro straordinario di efficacia perché spiega con la massima semplicità proprio tutte le forze
Che da un lato spingevano verso una leggerissimo l'equilibrio e che poi
Spingono invece verso di squilibrio
E quindi il problema della povertà nel mondo rimane un problema di enorme importanza
E quindi
Il pensiero di la Pira dovrebbe essere ripreso
Con la concretezza
Che merita un problema del gente
Oggi io o una mezzoretta mi è stato dato la mezz'oretta per
Parlare di questo aspetto limitatamente allora continente africano
C'è la
Povertà il punto più nero il punto più difficile leva continente
Sotto molti aspetti continente della disperazione anche se ne vedremo qualche aspetto positivo
Allora affinché i poveri quale sviluppo
Non dimentichiamo che abbiamo
Appena celebrato qualche anno fa e il cinquantesimo del momento più intenso del processo
Di democratico nord di democratizzazione di decolonizzazione dell'Africa
Un processo che abbiamo accolto con
Estremo gioia di estremo interesse e che secondo noi avrebbe preparato anche l'immediato salto in avanti delle proprie africana e
Avrebbe
A
Con la fine dell'economia coloniale chiuso definitivamente il capitolo dell'isolamento e la miseria africana
Così non è stato non è stato
A primo perché questo processo è stato lungo difficile sanguinoso pieno di complicazioni e perché ha lasciato dei Paesi
Che non hanno
Un
Logica né etnica medio grafiche adesso hanno proprio Paesi tagliati dalla storia di altri Paesi e quindi con tutto un'eredità
Di tensione Edisu milioni che non c'è
Negli altri continenti cinquantaquattro soli Paesi africani i confini sono sostanzialmente artifizi
Tali non tengono conto soprattutto del
Di un elemento fondamentale dell'Africa di cui sempre tenuto conto pur trovandomi in Africa cioè della tribù del problema della tradizioni locali
Che sono o la vita la storia di questo contenente
Dicevo un processo
Di decolonizzazione che è cominciato lentamente già nel primo dopoguerra ha trovato all'inizio degli anni Sessanta perciò momento forte e poi ha finito
Al termine degli anni Settanta con l'Angola il Mozambico che sono stati gli ultimi paesi a concludere questo process
Una
Processo
Complicato allora
Che
A sopra tutto dato luogo a un'infinità di guerra
Che le guerre
Lasciano sempre tracce le guerre africane lasciano più traccia ancora
Nei Paesi dove vi sono stati conferiti o interni o internazionali non solo abbiamo avuto milioni di morti nei grandi laghi Mortise stati milioni non solo satelliti aria nella
Piccola guerra da noi ignota
Endemica fra Etiopia ed Eritrea
I morti sono più di cento mila sono centoventi mila morti e non ne ha mai parlato nessuno e parliamo di due Paesi che sono allo vicini e dovrebbero essere a noi care
è questi tempi posso moltiplicare pensate al diaframma esatte in ogni volta in cui avviene la guerra a parte la tragedia umane di cui ho fatto cenno nasce una tragedia economica
Quando ho iniziato l'attenzione sull'Africa il mio esempio che portavo come speranze del futuro era la Costa d'Avorio
Quando è cominciato il conflitto interno da Costa d'Avorio il Paese è stato assolutamente devastato e da esempio è diventato una tra chiede che solo ora si sta
Leggermente riprendendo cioè quando la Pira inveiva contro la guerra non è che facesse un discorso astratto diceva le cose
Come stanno tragedia umana tracce ed economica devastazione di popoli devastazione di Paesi e l'Africa ha molto sofferto di quel testo
Questi conflitti non se non li prendiamo dal punto di vista statistico sono leggermente cantanti
Sono ancora molto diffuso e poi vedremo un attimo la guerra di Libia leader con uno dei grossi conflitti ma nell'ambito di una struttura subsahariana sono leggermente calanti
Ma sono ancora estremamente diffusi dal Sudan fino alla Nigeria hanno una nuova caratteristica sono soprattutto conflitti interni
Sono tra
Eritrea
Ed etiopici ancora un conflitto che potremmo definire sterno poiché al c'era quella di Libia che toccheremo poi ma il resto sono tutti terribili conflitti interni no
A dalla ripeto dal Sudan aveva Nigeria che dal punto di sedere tragedie umane sono forse ancor più feroci che non il conflitto
Esterno e se lo copre che che
Non sono sempre anzi non sono quasi mai prodotti
Dal
Potenze coloniali se escludiamo ripeto la guerra di Libia ma sono certo fortemente influenzati dalle potenze coloniali
Costa d'Avorio la Francia a indubbiamente ha svolto un ruolo determinante dello Zimbabwe la Gran Bretagna cioè
Che
Stesso quando c'era da decidere
Un problema di riflessione sull'Africa quando io l'ho presentata Commissione europea veniva naturale diede carro
All'ex potenza coloniale
No se non altro per la
Maggiore conoscenza che aveva del Paese ma creando anche degli equivoci dei problemi creando delle situazioni anche di
Forte imparassero riguardo allora passato
Il risultato di tutto questo grande processo di decolonizzazione è un continente estremamente frammentato cinquantaquattro Paesi
Infatti convegni che con la mia piccola quando se ne facciamo sono sempre gite fanno sempre lo stesso titolo cinquantaquattro Paesi e non solo continente cioè la necessità che ci sia
Se vogliamo a vera un'Africa nuova un'Africa meno povera ci deve essere l'apporto fra questi Paesi
Perché nessuno di questi Paesi alle dimensioni tali da potere
Avere un'economia sufficiente tra potremmo TELESAL società abbiamo
Sì tra i grandi Paesi i grandi tutto come popolazione la Nigeria
Poi
Li abbiamo un rigetto apriamo il Sudafrica che hanno un'economia
Abbastanza dimensione abbastanza
Cospicua però Soffici insufficiente anch'essi per realizzare una forza economica e quindi
Il problema del futuro dell'Africa
Lo sforzo verso l'Unione africana
Era necessità con tutti i suoi limiti con tutti i suoi difetti di aiutare questo grande processo che
Fatto ad imitazione dell'Unione europea naturalmente non hanno ancora il Parlamento
Tutta una serie di problemi molto più forti fra di noi in un anno le comunicazioni fra i diversi Paesi
Ma euro ugualmente un sei mesi per il loro futuro del continente
E l'Unione africana che se operata negli ultimi tempi anche per
Sforzi di peacekeeping che la Commissione che ho presieduto a loro ha delegato o
Fortemente l'Unione africana
Il compito il peacekeeping il ma non è riuscita delegando i mezzi della forza e quindi un compito che cresce
Ma colla insufficienza degli strumenti per esercitare la per cui
Troviamo tanto spesso anche in Somalia in qualsiasi posto e che poi
Le truppe di chi peacekeeping
Hanno non hanno la forza hanno la debolezza
Di
Un struttura in cui armamenti lingue
Strategie non solo assolutamente unificate in cui il problema stesso del colloco fra i diversi militare è un problema quasi impossibile da allora lì riusciamo
Tale somma
Ecco
Visto questo quadro di politica frammentata il fondamenti dell'economia della fretta l'Africa e quali sono freddamente
Base ancora l'agricoltura
Con l'agricoltura che
Occupa l'assoluta maggioranza degli addetti ma che ha un livello di produttività
Nettamente inferiore a qualsiasi altra parte del mondo mentre nella maggior parte dell'Africa e strutture climatiche del terreno potrebbero permettere
Con
Resa maggiore cioè si calcola che applicando le tecnologie asiatiche quindi non per innovativi israeliani europee la produzione africana potrebbe crescere di tre volte la produzione di cibo potrebbe crescere
Di tre volte in modo
E mondo immediato
Il secondo problema
Dell'Africa ci sono le infrastrutture
Cioè gli ho detto prima bisogna creare un unico mercato via mettere assieme mancano le infrastrutture infrastruttura stradale telefoniche poi vedremo da piccolo eccezione dei telefonini portatili che auto un'importanza molto più
Sembrerebbe una sciocchezza ma molto più grande dal punto di vista
Dell'analisi economica di quella che potremmo capire mancano le strade ma anche alle ferrovie manco di collegamenti telefonici fissi anche cioè
L'unità del continente fino
Ancora adesso da dalla capitale del Niger
Ne ha quella dello purché la fase o a quella del male si fa a Parigi si ritorna capitale anche se ora la Etiopia nei all'anice dottor che sceglie Rice stanno adagio adagio costruendo un network
J comunicazioni nere ha finora questo non c'è mai stato noi viaggia a Parigi
Ho o a Bruxelles era indispensabile per poter andare da un Paese all'altro
L'altro movente fondamento dell'economia e l'istruzione
Progressi molto forte della
Scuola primaria
Ma ancora una debolezza estrema
Per la vita dei cittadini africani le istituzioni non è ancora un obiettivo raggiunto né in una sua struttura nemmeno elementare
E
Ultimo capitolo delle debolezze evidentemente alla sanità credo si dimostra con la vita media che abbiamo nei paesi nei Paesi africani
Ecco
Africa è rimasta immobile a lungo precisa nelle sue guerre negli ultimi dieci anni si è mossa
Abbiamo avuto uno sviluppo in Africa e abbiamo ancora uno sviluppo in termini
Materiale
Che è superiore di di un paio di punti po'di più di due punti alla media mondiale e che nella maggior parte dei Paesi sta sopra il cinque per cento in molti casi
Perfetto o del petrolio e delle energie battere prima ma in molti casi anche dopo uno dei Paesi cristallino Pando più di tutti Pettinò perché una proprio niente
è questo movimento però attenzione quando voi sentite parlare di Rinascimento africano
Non va d'accesso perché con tutto lo sviluppo di di gli ultimi dieci anni la percentuale di reddito o continentale africano
è identica a quella che era il mille novecentottanta
Quindi voglio dire se
Va un po'meglio anzi impatto decisamente meglio ma era scivolata talmente in basso
Per cui
Noi abbiamo ancora degli indici di povertà che stanno che fanno spavento tanto per essere concreto coi dati
La percentuale di popolazione
Che rimane al di sotto delle povertà
Che badate ancora definito un dollaro e venticinque al giorno quindi San proprio
La povertà la fame e siamo e
è molti paesi oltre il cinquanta per cento nell'intero continente africano siamo quasi intorno a un
Terzo della popolazione che al di sotto del dolore e venticinque
Di reddito al giorno quindi
Per carità Rinascimento
Che lo vedrà è un'altra cosa insomma no c'è però questa trasformazione in questa tragico sotto molti aspetti trasferimento dall'équipe dalle campagne verso le aree urbane
Crediamo però anche
Recita che diventano un po'più verticale che si modernizza no che si crea un minimo un minimo enti novità novità
E però
E qui veniamo al primo punto quando guardo le statistiche dell'ONU la crescita dell'un per cento
In Africa
O in Asia in altre zone fa crescere
In fa diminuire in modo diverso il livello di povertà la distribuzione del reddito cioè in Africa e cosini qua per cui se
Aumento del reddito
Dell'un per cento di tutta l'Africa
La povertà mi diminuisce dell'uno virgola otto per cento in
Paesi asiatici di Whistler oltre il tre per cento quindi poi capiente che anche questo movimento
E un movimento i neri uguale
Per cui anche dall'Africa come nell'intero mondo
La differenza
Fra ricchi e poveri eh in aumento e non in
In diminuzione queste assolutamente già tenere presente e questo lo sarà sempre
Finché i dati
Della
Scolarizzazione rimarranno sconfortante come vi ho detto prima perché e su questi che si basano le dice le gli aggiustamenti quanto vi dicono che in Africa sta nascendo una classe media
Prego
Ma la sua dimensione pre tutta la classe medio-alta
Poi la sua dimensione talmente piccola rispetto all'aumento demografico dell'Africa per cui il problema della povertà
Ancora non risolto anche se
Di secondo le speranza è che vi dicevo prima
Tutto questo avviene
In un cambiamento del mondo e quindi non politica in un cambiamento della politica mondiale nei confronti dell'Africa cioè
Gli Stati Uniti perché
Il pregevole appelli
Che
Perdono via a livello europeo Jo per cui nessun Paese europeo fa più la politica africana in senso globale
La Francia la fa per i Paesi francofoni la Gran Bretagna per il Paese al nostro gli Stati Uniti stessi
Non fanno la politica continentale hanno fatto la penetrazione progressivi in Africa ma soprattutto questa Africa Paesi petroliferi e Paesi amici
Non c'è una politica continentale africana l'annunciata Obama in due meravigliosi discorsi uno a Sky ore un'altra che non hanno avuto che non hanno avuto
Che non hanno avuto seguito no per cui
Mi chiedeva dai suoi giornali
Stava la sconfitta di Obama chiede avrà conseguenze negative per l'Africa dico purtroppo no le scale purtroppo no no perché
Sa gli africani hanno negli ultimi anni hanno un senso ditte illusione
Veramente perde anche di dolore perché
Vi ripeto nel discorso del Cairo aveva veramente infiammato enti africane no
E e poi invece
Nulla è accaduto
La Russia il Brasile sempre più attivo nella parte Ovest c'è quindi questo movimento ormai
Tra gli ambasciatori d'Africa e il più importante evidentemente
Quello cinese adesso e poi quell'americano e poi il terzo il brasiliano
Poi dopo ci sono i francesi
Inglesi nelle zone nelle zone delineate e in questo cambiamento c'è
Un un nuovo protagonista l'unico protagonista a livello continentale che è la Cina
Cina c'è poco da fare
O intendiamoci
Appartiene a una strategia logiche o no la civiltà ha bisogno Di Cicco
Ti materie prime e di energia dove lo va a trovare dove ci sono
Quindi era in Africa e in America latina media
Esercitato con loro una politica completamente diversa dagli altri a livello continentale
E con strumenti diversi
Cioè
Cegliesi unici nella storia hanno applicato una strategia multipla cioè
A esportano beni in Africa
Capitali
Tecnologie e manodopera cioè una progettazione assolutamente globale
Nessuno di noi migliora italiano hanno riportato per nulla che quando è scoppiata la guerra in Libia in quattro giorni trentotto Milia gli ottocento tecnici operai cinesi sono tornati dalle vicina nessuno scritto Lu
No e se facessimo danari tutti Paesi e dappertutto così
E
Soprattutto c'è questo grande politiche cinese per cui
Quando c'è l'invito come dissi Futa almeno dal due mila
E se ha impoverito il grande stipendio di
Di DD
Pechino dei Paesi africani
Specifici grande manifestazione di porte lunghissima di penetrazione
E una politica
Che
Che strumenti ha usato il nuovo ha usato tutto la remissione del debito
Le norme influenza delle infrastrutture per gli investimenti e migliorare
Nell'agricoltura anche con il cosiddetto la indicherebbe cioè l'acquisto che poi è stato politicamente frenato gli ultimi tempi ma l'acquisto di terreni
E
Anche nelle piccole industrie il commercio producendo in molti settori delle forti si preferisce diciotto il commercio
Perché è chiaro che questo
Insidia fusioni artigianale perché all'importazione della CIDA insidia la presenza della manodopera locale
Quindi
Odio e amore
Ma certamente un'influenza straordinaria molto diversa rispetto agli altri Paesi tramite anche con una strategia
Incredibilmente diverso
Presento una assoluta rapidità di decisione mi diceva il Presidente de che precedente del sia negata Uwadiae Alberti si spreca il G otto di Heiligendamm
In Germania nel due mila sette
Quindi si va io ho concluso più in mezza Europa presenti cinese che in tre anni con tutti quegli altri che c'erano
è
Naturalmente è chiaro che questo deriva da differente dal regime eccetera però
Per un Paese africano
Questo non è un discorso tappo cono sono frutto più segni di trattori commi solo questi
Questi questi R.G. toni reddito Orietta l'Egitto gli africani e quindi
La prestazione cinese
A sta cambiando il continente e lo ha cambiato anche con
Uno strumento che si è dimostrato di importanza fondamentale e cioè
Il telefono portatile
Una buona parte di questa crescita deriva dal fatto che in un continente che manca la comunicazione fisica
Improvvisamente avete una struttura leggera di comunicazione che costa poco che diffusa a tutti per cui abbiamo più pagamenti per telefono porta portatele in Kenya che gli italiani insomma no cioè abbiamo queste stranissimi che deriva proprio da da questo fatto che non esce essendo l'unica infrastruttura è quella che però modernizza modernizza il
Modernizzare il Paese ecco nel
Il
Quattro che noi e che noi
Abbiamo
Del
Della evoluzione
Coerente con
Problemi
Gravissimi che rimangono di prima ancora un problema politico cioè la governance
A il concetto qualche richiamato governance cioè la politica chiamiamola
In Italia usiamo ogni tanto le parole italiane che va be'indiano la politiche il Governo
Sono rimaste a un livello di democrazia primitiva la demografia fa progressi ma in molti casi il concetto patrimoniale dello Stato
Ma è assolutamente normale in Africa per cui che comanda
Ne utilizza ampiamente le risorse e questo viene non dico riconosciuto ma quasi riconosciuto
Certo cresce in materia ma estremamente lento è una certa questo è uno dei fondamenti della disuguaglianza perché la classe governante per la sua corte
Diventano molto più ricchi si bilanciando il resto del Paese
Il secondo che è legata a questo e la corruzione
Cioè
Estremamente forte
Diffusa quasi in tutti i Paesi anche queste ha ritenuto
In fondo un aspetto quasi fondamentale della vita del Paese e
Che
Viene fortemente utilizzata dagli operatori stranieri
Cioè dobbiamo chiedere che
La corruzione è alimentata dalle imprese minerarie limitata dalla politica degli aiuti non è poi una corruzione che venga combattuta
Una lotta del male contro i beni insomma
è una collusione su cui in tanti ci mangiano l'altro problema che fa per me differenze il terrorismo
Primo che si sta espandendo molto
Negli ultimi anni è proprio proprio pericoloso soprattutto da quando attraverso
L'esempio dell'ISEE diventato terrorismo territoriale per cui nell'area vuota al di sotto del Sahara fra il Ciad la Nigeria rabbocco Aram
Male vigere la Mauritania tutto questo è
Cappio il luogo ideale del terrorismo pensate la paura che tutti i governanti hanno la mia esperienza quando facevo il giro per il centro ai governanti del mondo
In fondo tutti i Paesi erano d'accordo che la reazione francese
Alla
Invasione del nuoto lasciato tocca quelli più dal nord era stata
Giusta ovvia necessaria perché veramente era un'invasione di terrorismo un solo Paese
Vi parlo contro e questo era l'Egitto quando
E la loro il potere Morossi con i fratelli musulmani ed è stato un cono che interessantissimo perché definita
Questa guerra ingiusta coloniale eccetera poi la Felicolo che amici ma secondo lei il terrorismo densa può arrivare anche nel Sinai
Cioè terrorismo che di cui tutti in questo momento ancora nel mondo anch'esse non viene non viene
Data nessuna soluzione collettiva infine
Ne ho accennato prima alla
Urbanizzazione altro grande dramma e l'organizzazione non guidata come quella cinese che pure è uno dei grandi problemi della Cina è un'organizzazione di residuo arrivano in città
Milioni di persone di liberamente lo gli assicurò che
Pervengono angosce incredibile perché è una crescita senza
Senza
Senza
Senza nessun
Che non capisco dove possa CTR insomma no perché era una ordine in una disciplina in una
Analogiche economica semplicemente la fuga dalle campagne e ogni carestia che sia un frequente
L'arrivo in città si moltiplica
E ultimo problema
Che interessano rivolto alle dichiarazione
è vero lo sviluppo che oggi ho descritto prima massiccia a un problema demografico diverso dagli altri mentre nel Mediterraneo noi abbiamo
Un
Correzione di al fenomeno delle nascite in tutta l'Africa subsahariana non c'è nessun cambiamento e siccome
La portualità infantile fortunatamente cala c'è un'esplosione di popolazione no cioè
Il Niger il Ciad Burkina Faso raddoppieranno in diciannove anni
Non in ventitré e ventiquattro come era previsto prima
E letta mediana cioè
Tanti gioco tanti più giovani tanti più perché di quell'età mentre l'Italia e quarantacinque anni e quarantaquattro quarantacinque anni in questi paesi extra il diciassette e i diciotto anni
Allora
Chiaro quando parla col Presidente Niger mi dice
Professore
Questi ragazzi
Dove vanno CEPS se non c'è uno studio precedenti aiutata se Doni vanno da voi
Parlo dopo
Questo è
Il problema che noi dobbiamo tener presente quando esaminiamo il problema cella povertà dell'affitto
E quindi e qui termino davvero scusatemi per la lunghezza
Chiaro che in queste case ci sarebbe la richiesta di un grande progetto internazionale
Ti delle norme rafforzamento delle Nazioni Unite
A ha riguardato la socializzazione unite
E alla sua delega all'Unione africana perché è chiaro che deve essere dovrà fare satrapo locale ci sono delle norme diffidenze a Francia la Gran Bretagna diffidano parecchio che non c'è
Nessuno che faccia appello a una unità di azione
Nei confronti del Lazio
Che pure
In questo momento avrebbe avrebbe una certa efficacia se voi pensate i cambiamenti che ci sono stati fino
A qualcuno pensa che
Né i fattori esterni rispetto risulta africano l'aiuto l'aiuto
Economico con il
Penso che sia la prima voce parate che già superato sia dagli investimenti esterni sia superato anche dalle rimesse degli emigranti
Che su un'ora maggiori che non l'aiuto
La la politica d'aiuto
Quindi è un continente che come vi dicevo con tutti i suoi problemi e con tutte le sue sue tragedie che però in una situazione di fermentazione estremamente forte
Una fermentazione però che avrebbe bisogno
Più tradursi in un forte
Il gruppo di una politica coordinata e globale che oggi non c'è ecco quindi l'analisi sulla continuare della povertà per l'esclusione della popolazione
La formazione tuttavia di una nuova classe dirigente la continuazione probabile delle ingiustizie per
Le difficoltà del processo riformatore
Ma anche la possibilità veramente di risvegliare questo continente perché è
Da
Ferro
Per i fornitori di tante risorse al mondo
è il detentore ultime risorse se il petrolio oggi a un prezzo basso a una delle ragioni principali e l'aumento della
Della fornitura dell'offerta africana e via via col cibo e con tutte le altre risorsa
Ma certamente se noi continuiamo
A la politica che è stata fatta fino adesso
Abbiam poche speranze insomma no alquanto io penso
Alla guerra di Libia
Mi viene l'angoscia insomma no perché
Di Tafi dittatore
Certamente dittatore ma nel momento in cui
Aveva smesso di portare turbolenza nel resto dell'Africa che per anni aveva fatto tragedie davvero sia col terrorismo in quella guerra fuori aveva assolutamente cambiato pesce interesso prendo diventare dell'Africa
Sosteneva più di un quarto del bilancio dell'Unione africana io mi permisi di invitarlo per prima a Bruxelles controlla
Con reazioni molto tumore da parte degli inglesi salvo trovarmi un mese dopo in coda perché c'erano tutti i dirigenti inglesi americani che facevano la fila per avere rapporti con Gheddafi e
Gheddafi ha rinunciato alle armi atomiche ha pagato per i diritti che aveva compiuto e poi
Cominciata questa guerra
Con delle conseguenze incredibili perché abbia indolori
Tutti i militari che venivano dal deserto queste rimasti senza paga hanno fatto quello che fanno i militari senza pagare
Hanno devastato tutto si sono presi le armi son tornati a casa ed è cominciata allora devastazioni del succursale
Questo è
Quando si fa la politica teorica senza pensare a quello che viene dopo siamo stare il discorso dell'Italia
Che per me un caso interessantissima da studiare perché la prima volta nella guerra di Libia che vedo che è un Paese paga per una guerra contro se stesso
è un caso abbastanza unico io non ne ho mai visti finora nella mia vita di casi di questo genere ma lasciamo stare questo aspetto che può sembrare anche polemico ma veramente il problema
Di che aprire che
La
Diversità l'unicità dei Paesi di capire che cosa ci viene dopo le decisioni politiche ecco questo
Un segno di
Saggezza e poi di capire
Che seriamente generale che queste guerre donna mai risolto niente
Da quello che l'Iraq da quella dell'Afghanistan da quella della Libia da queste della Siria da questi dagli scontri Ucraina nove non abbiamo mai risolto nessun problema
E credo che
Per affrontare in un modo
Può più oggettivo questi problemi l'insegnamento di una Clio ci servirebbe davvero dicono che aveva un aspetto solo teorico
Ma se pensiamo a cosa è successo a fare il contrario io credo che questo insegnamento ci servirebbe molto grazie
Ringraziamo moltissimo il Presidente Prodi per questa
Visione che ci ha dato dei problemi del continente africano
Voglio dire soltanto
Una
Una parola che ricordo da dai miei antichi
Ricordi la prima volta che incontrai Giorgio la Pira
Erano conferente San Vincenzo
E lui dice soltanto questa frase che ricordo ancora a distanza sessant'anni e più
No forse sessanta anni in meno ma insomma più o meno sessant'anni
Disse ragazzi da domani pregate con il mappamondo sul comodino
Cioè al abbiate questa
Che
Abbiate questa visione veramente globale
Dei problemi del mondo il che non vuol dire disinteressarsi distaccante allori ma veramente averne una visione compiuta complessiva il discorso che faceva il Presidente Prodi sulla
Talvolta la mancanza di visione sia
A livello di orizzonte spaziale che di orizzonte temporale è una lezione importante che credo che dovremmo
Tutti meditare e trarne le conseguenze
Nel frattempo ci ha raggiunto il padrone di casa
Fra il Sindaco lo ringrazio ancora una volta per
Aver trovato il tempo il modo di venire malgrado
Il la fatica a cui si è assoggettato in queste ultime ore quindi io pregherei se possibile di rivolge il suo saluto
Grazie caro Mario
Direi che la fatica fa parte delle regole di ingaggio per chiunque si appresta a fare il sindaco di una città quindi non è
Mai una giustificazione valida
A
Semmai mi scuso con voi per
Il poco tempo in
Che potrò spendere qui ma non potevo mancare anche se di ritorno appunto dalla Cina Paese che il professor Prodi conosce molto bene
Forse non sarò lucidissimo in questo saluto a causa del fuso orario ma
Mi impegnerò al massimo per
Condividere con voi qualche brevissima riflessione anzitutto di saluto di ringraziamento volto alla fondazione
La Giorgio la Pira professor Primicerio per aver
Organizzato questa giornata di studi
Un saluto particolare anche all'amico Lapo Pistelli con cui abbiamo condiviso proprio qui nel Salone dei Cinquecento
L'emozione e la soddisfazione di tenere
Il vertice informale dei ministeri dell'Unione europea sulla cooperazione allo sviluppo vertice ispirato sicuramente anche dalla città dai luoghi ovviamente
Lasciatemelo dire dalla capacità professionalità con cui il viceministro Pistelli ha seguito e segue questi temi della cooperazione allo sviluppo e
Infine un saluto ai agli esponenti dell'Università che sono qui coinvolti
In in questa giornata
Io vorrei spendere due brevi riflessioni su due aspetti che sono collegati alla figura di Giorgio la Pira Sindaco autorevolissimo Sindaco mio predecessore
Che penso questa giornata di studi in qualche modo ha voluto mettere in luce
Anzitutto nel titolo ponendo la questione la più Diana
Un titolo che ci chiama subito a riflettere sul fatto che oggi la questione la piana
è ancora intonsa
Nel dibattito pubblico
Italiano e internazionale cioè la questione l'Api Diana esiste ancora ed è quanto mai
Forte
Nel richiamare tutti noi a riflettere ma anche ad agire
Ad agire sul fronte della
Diseguaglianza e delle conseguenze di uno sviluppo non governato
Le due riflessioni partono anzitutto dalla visione internazionale Mario Primicerio richiamava il mappamondo sul comodino
Mi gratifica la sua riflessione per il quale le prime cose che ho regalato mio figlio Cosimo che ora sette anni è stato profumata un fondo così come mio padre fece con me
Che ogni sera lui
Utilizza con cui gioca ma in realtà comincia ad assorbire quella cultura globali sta e mondiali sta alla quale
Tutti noi ci affacciamo tecnici interroga continuamente appunto Giorgio la Pira
Si è sempre contraddistinto per la radice
Di sguardo sull'umanità dalla quale attratto
Tutte le sue
Riflessioni tutte le motivazioni della sua azione anzitutto di Sindaco il che può apparire
Se ci pensate
Contraddittorio o quanto meno insolito strano
In verità La Pira
Ha saputo interpretare
Le senza identità di Firenze città universale
Traducendo questa ispirazione questa visione sul mondo in azione quotidiana
Che oggi noi apprezziamo ammiriamo nei gesti che da Sindaco ha compiuto spesso anche dirompenti innovativi
Che hanno anche scatenato discussioni confronti dibattiti molto accesi
Del resto
Cosa è stato
Se non un grande richiamo a tutti i Paesi del mondo quel convegno
Con i Sindaci sulla pace e quindi implicitamente anche sul dialogo culturale sui temi della povertà con i Sindaci delle capitali che Giorgio la Pira organizzò trae
Il due e cinque ottobre
Del
Mille novecentocinquantacinque
E abbiamo l'ambizione a distanza di sessanta anni di riorganizzi organizzare nuovamente proprio qui nel Salone dei Cinquecento
Una giornata che parta da quelle caratteristiche si ispiri a quel convegno con tutti i sindaci rimetta al centro il confronto tra le grandi città sui temi del dialogo culturale della lotta alla povertà e della pace
Che cos'era quel convegno se non un
Richiamo forte ai Paesi
Ai popoli alle comunità a quanto
Le città possono dare e offrire
In termini di innovazione
Nell'azione delle società nell'azione delle comunità quell'abbraccio
Ne abbiamo parlato tante volte
Con nostro cardinale vettori di via dalla costa con il sindaco di Mosca autorità del Partito comunista russo
Che è andato ben oltre il simbolo e ha rappresentato anche una spinta concreta
Anche in un momento di grande
Conflitto internazionale
Verso
Il dialogo
Senza mai rinunciare al confronto positivo costruttivo di rispetto reciproco
Questa visione globale oggi ci interroga su molti degli aspetti su cui ha parlato
Il professor Prodi a proposito dell'Africa che ho ascoltato con grande attenzione
E
Lasciatemi dire una cosa
Presidente Prodi giustamente ha richiamato il fatto che
Non deve ingannare
Questo Rinascimento africano più volte richiamato soprattutto con riferimento ai Paesi del Nord Africa ma anche gli altri Paesi
Perché
Sia nei momenti di sviluppo forte sia nei momenti anche di crisi il tema del diseguaglianza è
Centrale e tocca trasversalmente tutti i fenomeni di trasformazione economica e sociale dei grandi continenti
E questo vale a maggior ragione anche per l'Europa
I dati Eurostat
Sono chiarissimi e per certi aspetti sconvolgenti
Dal due mila e undici ad oggi quattro milioni di nuovi poveri o comunque di donne e uomini alla soglia della povertà
Un bambino su cinque in Europa il vecchio continente
Oggi nasce in un contesto di
Povertà o quasi povertà economica
Tutto ciò e penso che se ne parlerà anche nel corso dell'intervento sull'Europa ci fa comprendere che la sfida della lotta alla diseguaglianza tocca con la stessa intensità e drammaticità tanto i continenti
Di forte sviluppo quanto i continenti che sono oggi alle prese con un arresto a una forte un forte rallentamento addirittura una degenerazione della
Contesto di ricchezza e dello sviluppo
E allora qui c'è un rischio che l'Europa tradisca
O stia già tradendo
Caro lato
La missione culturale e politica per la quale è nata e cioè quella di affermare
Nel nostro continente un modello di sviluppo sociale
Culturale economico incentrato
Alla
Principio dell'eguaglianza dell'eguaglianza sostanziale non solo formale per questo è nata l'euro
Oltre che per un grande impegno di mantenimento della pace
Oggi il nostro continente ce lo dicono i dati
La nostra Unione Europea sta tradendo il principio sulla quale è nata
E allora qui
Dobbiamo agire
Dobbiamo riuscire a mettere nuovamente al centro le politiche che aggrediscono la diseguaglianza economica
Questo era il richiamo di Giorgio la Pira
A questo si riferiva a Giorgio la Pira quando parlava delle città
E quindi è
La seconda breve riflessione che vorrei
Lasciare in questo saluto
Esattamente sessant'anni fa nel convegno di Venezia sulle città
Il sindaco santo come piace hanno i fiorentini
Ricordare Giorgio la Pira e mi auguro davvero che il processo possa
Scorrere rapidamente rivolgo qui
A sua Eminenza il nostro cardinale vettori
Un nuovo appello affinché Louis si faccia portatore come ha già fatto in molte occasioni
Presso il Pontefice di questo appello che viene da tutta la città Sindaco Santo nel convegno sulle città a Venezia davanti a tanti
Grazie
è la conferma di questo desiderio forte a cui io mi unisco dal Sindaco di Firenze
La prima parlo ai sindaci italiani
Utilizzando questo termine che a me pare straordinariamente efficace cioè la città misura cosa dobbiamo costruire oggi noi sindaci chiedeva la Pira i suoi colleghi
Dobbiamo costruire delle città a misura
Non ci sta
Protagoniste di uno sviluppo sfrenato
Come quello che io ho visto in Cina di ritorno proprio in questi giorni in una città nostra
Nostra amica Nino BO che in pochi anni è passato da due milioni a dieci milioni di abitanti quartieri immensi giganteschi
Che però non hanno spesso portato quel beneficio di eguaglianza a fronte di uno sviluppo economico impressionante
Città a misura a misura di cosa a misura d'uomo perché li cita sono costruite dall'uomo e sono pensate per l'uomo e se questa dimensione dell'uomo viene a mancare
O passa in secondo piano
Nella costruzione e nell'immagine nella vita delle città viene meno anche il senso della missione che le città hanno nello sviluppo delle grandi comunità dei grandi Paesi
Io ricordo l'incontro che abbiamo avuto con
Papà Francesco il cinque di aprile di quest'anno
Sua Santità voluto incontrare i Sindaci delle più grandi città d'Italia e ha desiderato che all'apertura di questo incontro il cardinale Piovanelli parlasse di Giorgio la Pira non fu
Affatto casuale questo aspetto
E Papa Francesco richiamo proprio il ruolo straordinario che il Sindaco svolge
Nel trattare i grandi temi
Temi che si richiamano agli equilibri internazionali alle problematiche mondiali globali
Nella concretezza
Semplice eppure oggettiva
Del rapporto quotidiano che il Sindaco a
Con la dimensione umana dei problemi che si pongono di fronte addendi
E la povertà è uno di questi
E
Chi non può ricordare tante volte la Fondazione La Pira riflettuto su questo
Proprio nel mille novecentocinquantaquattro se ricordo bene era il settembre di quell'anno
Il dibattito drammatico che nel Consiglio comunale qui accanto della sala di duecento vi fu
Contro la Pira da parte dei Consiglieri del mondo politico dei mezzi di comunicazione perché il Sindaco decise
Di espropriare
Avvalendosi
Con grande abilità come lui sapeva fare di un decreto regio degli inizi del Novecento
Con cui appunto esproprio
Proprietà delle famiglie
Aristocratiche borghesi fiorentine per darle ai poveri
Un'operazione certamente forte ma che partiva da una dimensione semplice nient'affatto visionaria
Come semplice
La soluzione che un sindaco deve
Cercare
Urgente la soluzione e cioè quella che era nelle sue possibilità di fronte alla l'emergenza della povertà della Firenze di quegli anni
Il sindaco sceglie l'unica strada che ha davanti come disse la Pira da fante davanti ai Consiglieri che volevano le sue dimissioni io ho fatto il bene perché
Questa è la strada che ho davanti a me
Le conseguenze del belle deciderà e Dio ma se volete un altro politico al mio posto una persona che non si ponga di fronte
Ai problemi concreti con con la crudezza
Degli strumenti a sua disposizione allora scegliete di un altro politico
Questo disse il ventiquattro settembre davanti al Consiglio comunale qui nel Salone dei duecento in un
Dibattito rimasto memorabile che
Segno anche un pezzo di storia allora la dimensione globale e la vita quotidiana concreta umana semplice
Che il Sindaco si trova ad affrontare sono due aspetti che ricorrono nel
Nel vostro convegno di oggi ma che
Hanno sempre ispirato l'azione di Giorgio la Pira e da sindaco non posso che
A mia volta
Guardare a quell'azione
E trarre dai frammenti
Di quella politica di quella visione le motivazioni dell'energia per riproporre in una chiave contemporanea
Il ruolo della nostra città
Affrontando il tema della povertà della
Diseguaglianza senza fatemelo dire in conclusione e mi scuso
Per la lunghezza di questo saluto ma senza incorrere
In quella
Facile scorciatoia nella quale il dibattito pubblico i grandi Paesi incorona c'è quello di illudere
E illudersi
Di cancellare la povertà semplicemente facendo la sparire dal dibattito pubblico
Non si cancellano i poveri così
Questa illusione diciamolo
è della più grande
Come dire autogol un'espressione comprensibile che possano fare gli Stati
Non è
Nascondendo i poveri che si cancella la povertà che forse è un elemento per certi aspetti
Insito nella storia dell'umanità ma è
Confrontandosi con questo fenomeno e affrontandolo con strumenti concreti
Che per una città sono quelli dell'housing sociale
Sono quelli della promozione culturale sono quelli dell'investimento sull'educazione sulla scuola sono quelli del richiamo
Anche al grande mondo dell'impresa a mantenere sul territorio i frutti degli investimenti
Perché anche le città possono cooperare con le grandi istituzioni internazionali in un impegno così articolato eppure così
Urgente
Grazie ancora quindi per aver scelto Firenze che non è affatto una scelta rituale
E non è neanche scontata per il solo fatto che la Fondazione la Pira
O che Lapo Pistelli siano fiorentini ma per una convinzione sulla l'idea che una città come la nostra possa rappresentare
Un esempio concreto un laboratorio efficace nel quale sperimentare in modo innovativo un modello di welfare che non può più essere quello europeo del secolo scorso
Ma che deve essere nuovo nuovo nei suoi presupposti nuovo nelle soluzioni Massi mai ancora più efficace dei risultati
Che ahimè non siamo riusciti a raggiungere nello STIR nel secolo che ci siamo lasciati alle spalle come i numeri crudi drammatici oggi ci dicono grazie di cuore e buon lavoro da parte di Firenze
Grazie grazie
Caro Dario
Credo che tutti abbiate notato che non si è trattato
Un saluto formale ma veramente di qualche cosa
Di pensato di
E che sicuramente non
Non risentiva fatto delizia club quindi grazie veramente è stata una una una
Importante l'impatto e contributo al nostro
Al nostro la nostra riflessione
Ho visto nel frattempo ci ha raggiunto il Cardinale arcivescovo e se ci facesse piacere l'onore di rivolgersi due parole ci sarebbe estremamente piacere
Il mio saluto a lei Presidente della fondazione
A tutti gli illustri redattore di questa tavola rotonda signor Sindaco che ci ospita che a tutti voi che affollate al Salone dei Cinquecento
Devo subito una risposta al signor Sindaco che riguarda
L'iter della causa di beatificazione di Giorgio la Pira
Come voi sapete il promotore fondamentale della causa e la Fondazione Giorgio la Pira insieme ad altri attori
Che ha superato il primo cretino che quello dell'esame diocesano
Delle virtù e della vita di Giorgio la Pira per cui tutto il materiale oggi e già all'attenzione della Congregazione pesanti per le cause dei santi
Questo processo è un processo molto complesso che e poi deve
Sintetizzarci per così dire Interreg volumone veline alti così già ve li anticipo che riguardano l'uno la biografia del candidato
L'altro non analisi del suo pensiero attraverso i suoi scritti che è il terzo le analisi delle sue virtù che bisogna mostrare appunto che gli
Esercitate in modo eroico
Questa elaborazione materiale ovviamente bere Giorgio la Pira e particolarmente complessa perché io sterminata produzione
Di scritti che hanno accompagnato la sua vita ha reso faticoso proprio il catalogare il leggere ed esaminare tutto l'insieme delle sue testimonianza
I primi due volumi
Di questo lavoro di sintesi che si chiama la posizione
Sono già completati
E si spera nei prossimi mesi prima
Della
Primavera di aver completato anche il terzo volume quello dell'analisi delle virtù sta lavoro un professore
Dell'Università di Napoli che appunto ai avuto il compito dai gli attori della
Della della causa di svolge questo questo questo ruolo
Quando tutti a tre volumi saranno pronti a quel punto potranno essere affidati al esame della Consulta dei teologi della Congregazione
Per poi passato l'esame la Consulta e teologi passare alla plenaria della Congregazione dove i cardinali e vescovi daranno il loro voto al Santo Padre per la beatificazione stessa
Quindi il cammino e ben consolidato
Il
Caso specifico di la Pira è un caso molto molto complesso
Per cui non ci meraviglia
Che
Mentre per esempio per quanto riguarda le cause di gratificazione del cardinale
Dalla costa e di don Giulio Facci beni la posizione già pronta nel caso di la Pira che è partito più o meno gli stessi tempi questo si sta un po'prolungando d'altra parte
La Chiesa vuole avere una
Certezza in queste
Manifestazioni ma
Tutti ci auguriamo anche dato l'interesse che il Santo Padre ha mostrato verso la figura di la Pira in più di un'occasione che tutto questo possa andare avanti con certezza e con anche a questo punto una certa
Sveltezza del compimento del
Del lavoro detto questo due-tre piccole cose la prima è che mi preme sottolineare come
Questo giorno proprio noi celebriamo anche la ricorrenza della nascita della Messa del povero
Che la Pira volle da prima nella chiesa di San Rocco lo e che dal mille novecento trentaquattro continua ad essere celebrato ora non più nella chiesa di San Rocco lo
Ma
Nella chiesa della Badia fiorentina
Questo mi sembra una
Accentuazione importante per noi perché
Parlando di povertà da credenti siamo in qualche modo in un'attenzione perché sappiamo che la povertà da una parte viene
Beatificata da Cristo
Beati i poveri
Dall'altra la povertà viene
Giudicata dal Vangelo come una situazione intollerabile di sfruttamento della ingiusta ricchezza nei confronti dell'uomo dobbiamo saper sempre tenere uniti a questi due vuol tutti della povertà
Che lo stesso Vangelo poi rielaborazione interno nel momento in cui nel Vangelo di Matteo che ci riporta una redazione posteriore
Delle beatitudini poveri diventa di poveri i spirito non
Per spiritualità Giare la povertà a per dire che la dimensione buona di questo ricerca dell'essenziale
Che la situazione del povero sta appunto non quell'atteggiamento di umiltà che come ci hanno rivelato iscritti di Curran
è appunto il senso del poveri in spirito nello spirito una povertà che appunto sia il senso dell'umiltà come peraltro dicevano
Gli antichi padri
Ciò non toglie però che il cristiano si tirò impegnato in una lotta contro quella povertà che miseria e che
Invece ferisce il cuore dello non lo riporta alzo essenziale ma gli toglie la sua dignità
Ecco mi sembra che questo La Pira l'abbia potuto
Vere questo duplice volto della povertà nella sua persona anche nella testimonianza
Povera della sua vita che egli ci ha offerto nella vicinanza ai poveri nella
Proprio nel far la vita insieme con i poveri
Che nello stesso tempo però la sua battaglia per l rimozioni delle condizioni di miseria
All'interno della nostra città anzitutto pensiamo alla lotta per la casa la lotta per il lavoro e così via ecco tutto questo
Mi sembra importante ricordarlo in questo momento però perché
No il concetto di povertà che noi dobbiamo sapere
Guardare sia nella sede menzione spirituale che ne so dimensione materiale ci porti a schierarci con forza nella rimozione delle cause che rendono misera la vita degli uomini
Dall'altra però
Non ci porti a una concezione del benessere come accumulo di beni
Che alla fine si maturano la vera identità e l'essenzialità della dignità dell'uomo
Tutto questo ecco il secondo pensiero che mi preme comunicare a voi lo ritroviamo anche nell'insegnamento odierno di Papa Francesco che
Nella sua parte finale delle va Angelica audio me pone tutta una visione della politica dell'economia proprio in funzione della inclusione dei poveri nella vita sociale
E quindi da una lettura dell'evangelizzazione estremamente radicata nelle condizioni economiche politiche della
Della dei popoli e dell'umanità
Dall'altra però non manca neanche lui di richiamarci appunto a questa essenzialità e povertà del cuore nel cuore che appunto ha il senso profondo del Vangelo
Vice lo ha richiamato anche nel recente messaggio per la prossima giornata mondiale delle migrazioni dove pone il al centro dell'attenzione quella forma
Di povertà miseria che viene causato appunto che alla causa delle migrazioni
Bene causata dalle migrazioni chiedendo appunto una globalizzazione della carità
E della cooperazione così da umanizzare le condizioni dei migranti
Chiamando a sviluppare a livello mondiale un ordine economico finanziario più giusto ed equo insieme ad un accresciuto impegno in favore della pace
Condizione indispensabile di autentico progress questa sintonia
Tra
La visione dell'Apriliana della povertà è quanto ci suggerisce oggi il Papa mi sembra molto importante anche per noi per questa nostra riflessione
Ringrazio voi tutti ringrazio l'apporto dei relatori di questa tavola rotonda e tutti i lavori di questa giornata e vi auguro buon lavoro
Grazie grazie mille
Eminenza
Riprendiamo i nostri lavori
Come spesso succede siamo
In grave ritardo rispetto
Alla tabella di marcia avevamo
Immaginato
Io vorrei chiedere ai relatori di comprimere un po'la loro esposizione orale
In ogni caso con il il loro scritto che non io auspichiamo di ricevere sarà poi disponibile per una maggiore riflessione cioè io vorrei evitare non so se voi
Conoscete la famosa sinfonia di ai del
In cui ha poco a poco zitti tutti i membri dell'orchestra si allontanavano e quindi alla fine si trova soltanto il primo violino ecco non vorrei
Che alla fine di questa
Mattinata forse un po'la mattinata la fine della
Della sinfonia di ai
Con con questo
Vorrei evitare la parola
Al professor
Giovanni Andrea Cornia tennista di Firenze professore di economia dello sviluppo è anche Presidente della Società italiana di degli economisti e lo sviluppo
Il titolo del suo della sua relazione Sudamerica il Nordamerica tra nuove e vecchie povertà
Bene
Io vorrei
Tanto per cominciare ringraziare
La Fondazione Giorgio la Pira per questo invito
A discutere questo tema che molto lavorato molto studiato presso la nostra Università in molte altre Università
Il momento mi pare opportuno perché siamo nel due mila quattordici nel due mila e quindici
Scade il periodo di
Di venticinque anni che le Nazioni Unite avevano
Perché mentre è stabilito come il periodo in cui già raggiunge gli obiettivi del millennio bisognava ridurre della metà la povertà ridurre della metà dalla metà la la mortalità infantile
Tanti altri obiettivi sociali
E qui ci troviamo una situazione momento storico particolarmente adeguato per valutare come le cose stanno andando mio compito è quello di
Dire due parole sull'America del Nord America del sud
Parlano soprattutto dell'America latina loro ovviamente il mio sarà un incontro un una breve esposizione con alcune luci varie ombre e comincerò dalle ombre
Allora gli Stati Uniti dove io ho vissuto per dieci anni
A mio
Come cifre con a Mestre dell'UNICEF
Ha rappresentato in un certo senso per molti un modello di riduzione dalla povertà
Miglioramento della diseguaglianza tutto sommato la mobilità sociale il grande sogno americano era quello di
Mirati poveri che
Si muovevano verso questo continente
Lavoravano trovavano lavoro dopo un generazione successiva andava al collegio
E nel giro di uno due generazioni la povertà iniziale veniva rapidamente ridotta ma naturalmente vediamo che
Abbia avuto una crisi terribile del ventinove trentasei in cui la porta crebbe in però da allora fino al grosso modo agli anni settanta ottanta la porta negli Stati Uniti è scesa in maniera molto drastica
E con questa la diseguaglianza
Cosa ha ridotto la povertà le esegue gli anziani e Stati Uniti beh certamente una crescita economica molto rapida ma anche un miglioramento della distribuzione del reddito quindi minore disuguaglianza
E questa meno diseguaglianza è stata ottenuta grazie
A una crescita dell'occupazione molto ampia livelli salariali abbastanza alti che
Un aumento massiccio della tassazione la tassazione sui redditi sulla ricchezza
E quindi
Questo anche riportato nel libro di picchetti che menzionava il professor Prodi
Equilibrate questo periodo c'è una stanziamenti sogno americano si avvera
Il i contadini poveri che veniva dal sud Italia dalla periferia dell'Europa in generale escono dalla povertà trasferendosi negli Stati Uniti
Questo meccanismo però si è inceppato si è inceppato
Sostanzialmente a partire dagli anni ottanta
Dagli ottanta era la distribuzione del reddito peggiore comincia a peggiorare e non ha smesso di peggiorare
Anzi con la crisi finanziaria e la finanziarizzazione dell'economia
Diseguaglianza insediamenti ha raggiunto livelli più alti che in alcuni Paesi dell'America latina
Quindi il modello americano in cui noi vediamo
Un sognò che
Sia operato per tante generazioni vediamo sommato comincia a scricchiolare anzi si è fermato
La crisi finanziaria e poi naturalmente ha portato una non mento dalla povertà e Nomentano esegue gli anziani
Notate non è vero che negli Stati Uniti non esiste uno stato sociale
Se la guardiamo al tasso di povertà nel due mila sette cioè
Che me lo scopo delle crisi secondo i criteri statunitense che esce con un reddito di dieci mila dollari l'anno per famiglia
Dodici per cento la popolazione viveva al di sotto di questa soglia e quindi si passa al dodici al quindici all'anno corrente vengono a mente importante circa ovviamente circa un quarto
Se noi discutessimo e trasferimenti cioè l'assistenza sociale che fornita
Dallo Stato americano maniere diverse perché alcuni Stati sono tutti loro redistributivi gli altri la porta sarà di circa trenta per cento quindi
La il problema che va affrontato
E che va affrontato anche in termini del pensiero materie hanno cioè una cosa vogliamo migliorarla distribuzione oppure vogliamo il meccanismo economico si è molto ingiusto e poi dopo con le tasse i trasferimenti lo correggiamo
Io direi che entrambi non non possiamo pensare soltanto di assistere poveri
Con un po'di trasferimenti sociali senza dar loro lavoro uguale dignità
Chi sono i poveri e le sezioni tempo il problema è che la povertà si concentra in gruppi sociali molto specifici tanto per cominciare gli afroamericani
Di ispanici
Le famiglie numerose o le famiglie complete sappiamo benissimo che il numero delle famiglie incomplete non sono genitore tende sta salendo
I bambini io ho lavorato tanti anni per l'Unicef e naturalmente ci occupavamo di di misurare studiare cercarvi risolve il problema dalla povertà dell'infanzia siamo a meno nasce un povertà molto più probabile che sia povero anche quando diventa adulto
Parte del sud del centro di Stati Uniti sono molto più poveri che le due cose
Persone con minor livello di istruzione questo predittore massiccio la povertà
E la povertà e queste persone come a me pare avesse menzionato il caviale Dettori recentemente lo comporta soltanto carenza di mezzi materiali ma comporta per i terreni età
Comporta perdita di autostima
Comporta esclusione sociale non partecipazione all'attività la società
Il mio maestro che il professore ha ma che sembra sempre indicato che la porta non è soltanto un fatto materiale ma è un fatto che sia interamente isole persone le riduce a una condizione di meno l'autostima
Forse negli Stati Uniti diversamente dalla vecchi Europa la povertà è un fatto anche più tollerato
La cultura americana che ha una bellissima culture molti rispetti essenzialmente premia la eguaglianza delle opportunità
Tutti devono andare a scuola per una buona intuizione vi è una buona famiglia sicuramente questo non succede
Però dopo dopodiché chiudere corre con le tue gambe se sei povero ben parte colpa tua e questo
Abbastanza diverso dal pensiero
E lo ha poi centrale dove il sì il pensiero socialista e pensiero cattolico mira a ridurre le disuguaglianze nei risultati e non sono appunto in partenza
Lei dati sulla crisi attuale tutto sommato ci fanno che non ci fanno vedere che non solo queste salita
Ed è salita per questi gruppi sociali che lei ha menzionato i giovani persino con bassa istruzione le minoranze etniche
Scorrendo per esempio il tasso portato la popolazione di anca e del
Nove per cento tra popolazione afroamericana e del ventisette per cento tre volte di più
Quindi c'è un problema di integrazione razziale che sempre che si sta ponendo anche qui da noi e che deve essere
Attaccato con maggior rigore
Cambia dal mio punto di vista
La crisi recente
Diciamo mentre diciamola se quegli anziani Stati Uniti si è
Cominciato a risalire ad almeno a centottanta all'incirca e la crisi attuale
E quindi se a chiedersi come mai quel marmo del sogno americano
Tende a cominciare scricchiolare già almeno centottanta la crisi attuale a caratteristiche ben chiare erano possiamo pensare di occuparci di povertà diseguaglianza se lo stesso tempo non ci occupiamo anche di finanza
E quindi il mostro che va imbrigliato in questo momento è sicuramente una finanza che ha pochi controlli che ha un potere politico aspramente grande
Per gli Stati Uniti e l'ultima osservazione quale fare e che è essenzialmente malgrado l'elezione del Presidente Obama cose che ho trovato estremamente positiva pagato i suoi tentativi con l'Obama che ha detto con nelle riforme storie scolastico
E vediamo che il
La mobilità
A sociale e la mobilità intergenerazionale sono diminuite e quindi questo porta a un fa riflettere se questa è una società in cui effettivamente
Possiamo continuare
Mirare
Raggiunge gli obiettivi che ci ha
Indicato Giorgio la Pira
L'America latina
Che è stato per molti decenni un simbolo di diseguaglianza di oppressione
Di povertà diffusissima
Io ho vissuto nel mille centosettantasei incide con il Generale Pinochet e quindi posso testimoniare in prima persona la brutalità oltre che la carenza di risorse che bisognava in questo periodo
E perché perché l'America latina era così povera oppressa prese quale bene anche lei penso verso il signor Prodi abbia fatto riferimento nel caso precari no alla storia degli ultimi secoli elementi l'America latina aveva latifondo
La colonia spagnola essenzialmente a qua alla creato istituzioni che hanno istituzionalizzato lo sfruttamento lo diseguaglianze la povertà
E quindi fino alla diciamo al periodo negli anni ottanta quando cominciano le riforme a favore del mercato
Esattamente questo la Regione in cui prevalevano un'altissima diseguaglianza un'altissima
Povertà giustamente diffusa
E un grado di sfruttamento nelle campagne alcune regioni
Pensato in Guatemala per esempio c'è stati feudale ancora adesso
E quindi ho sommato tutto questo quadro annuncia in tutte le analisi sezionali l'America latina assieme alcuni Stati dell'Africa come Sudafrica la Namibia non Sbabo eccetera eccetera gli Stati a maggiore diseguaglianze maggiore povertà
Ma
Le cose son cambiate l'America latina è diventato un modello che potrebbe essere utilizzato come
Modello di politica e di politica economica di riferimento anche in altre parti del mondo
Allora la prima cosa è cambiata
Ancora e qui concordo con suo Prodi che oltre che essere stato Primo Ministro presente non europea e bolognese come sottoscritto
E come la professoressa Basile
Venuti attenzione siamo
D'altra parte l'Appennino siamo in molti anni
Personale quello che è successo e che il processo politico si è modificato
Si è modificato nel senso che i generali hanno cominciato ad entrare nelle caserme in Cile che nasce acceduto il potere
Almeno centonovanta
E quindi gradualmente ritorno della democrazia permettono
Permesso di restaurare regimi democratici gradualmente non è affatto istantanea
E questo ha portato dal novantotto in poi all'elezione di partiti dice chiamiamoli centrosinistra poteva arrivare diversissima colorazione praticamente in quindici diciotto Paesi della regione
Queste quindici Paesi ma anche negli altri tre essenzialmente hanno beneficiato un certo senso di un un effetto di spillover sono adesso seduto nel
In seguito a partire dal due mila e tre un miglioramento netto nettissimo nella diseguaglianze e la povertà e
Diciamo nella distribuzione del potere che naturalmente era
Tra il più diseguale nel mondo
E quindi è necessario capire cosa ha portato questo perché se non lo capiamo può darsi che serva anche l'Italia può darsi che serva al mondo arabo con la stessa Erba alla Cina
Trovate per cominciare l'America latina la povertà è scesa
Perché è scesa la diseguaglianza quindi noi dobbiamo dubitare quelle situazioni in cui cala la povertà ma nota alla diseguaglianza
Caso lampante la Cina la Cina praticamente eliminato la povertà secondo i criteri stabiliti dall'Ufficio centrale di statistica cinese ma la diseguaglianza è cresciuta da livelli bassissimi ad
Tempo di ma ho a livelli
Uguali a quelli o superiori per gli Stati Uniti e di alcuni Paesi latinoamericani
Quindi vogliamo ridurre povertà riducendo le diseguaglianze avendo abbastanza crescita naturalmente bisogna che la torta si allarghi se vogliamo il seguente
Secondo punto è che chiusa e che l'appello la povertà salari che la classe media e questo è un fenomeno che sentimenti avvenuto quelle per la classe media non è solo questione di redditi ma anche una questione di funzioni economiche ricollocamento di urbanizzazione
E questo è un fenomeno che si vede registrato in America latina
In salto per motivi di tempo se se no plus Primicerio mi picchia era
Il il fatto che tante altre cose sono migliorate la malnutrizione la scolarizzazione l'accesso alla salute e via discorrendo
E quindi ho sommato
Non potrò parlare degli ultimi dieci anni e dal due mila tre ad ora del decennio dell'America latina
Una crescita cinese no una cresta decente diciamo attorno al cinque per cento con alcune
Alcune cadute nel due mila e nove a causa della Camera crisi della Lima svoltesi no
Il crimine il tasso di criminalità quindi restano problemi
L'indice medio diseguaglianze ancora altra quarantotto l'Indice di Gini e devo dire che c'è ancora molto diseguaglianza però molto meno diciamo sei sette punti di meno
Che nel due mila uno due mila e due
Abbiamo vediamo che c'è una prematura deindustrializzazione questo deve far riflettere c'è una
Un una accresce la contaminazione ambientale quattro demente tutti i Paesi dell'America latina adesso hanno livelli di PM dieci che sono al di sopra e quello che raccomando Rollo garanzia mondiale del commercio
Però dobbiamo anche cercare di capire problemi che dovranno essere affrontate nel cercare di capire perché
Da portare diseguaglianze alle salite sono diminuite allora alcuni dicono Luck fortuna
Durante il periodo mille tre domina diciamo dell'ultimo decennio all'economia mondiale cresciuta molto perché è cresciuta la Cina e in parte ancora una volta c'era
Professor del professor Prodi non dispone di terra dispone di mini energie non dispone di materie prime per cui forti esportazioni da parte l'America latina nei confronti anche dell'Africa anche le altre Regioni ma nei confronti della Cina altre economie emergenti ma soprattutto verso la Cina una cesso rapidissimo nel confronto e la finanza mondiale
Il miglioramento del del finanziamento all'economia che però non è un finanziamento che beneficiato molto i poveri
Finanziamento da parte della Cina la Cina pressato circa trenta miliardi per nuove fonti di finanziamento nel confronto e poi rimessi fermo forte aumento delle rimesse gli immigrati da parte degli Stati Uniti da parte
Data la Spagna che da Alitalia una mettere un commercio mondiale per uno poteva dire va bene se è stato fortunato lardo diseguaglianze migliorata la porta diminuita perché perché ai potuto cavalcare un ciclo economico favorevole
E allora naturalmente tutto questo è vero cioè il CIPE economiche è stato favorevole però è stato favorevole fino al due mila sette fino a metà del due mila otto da allora in poi questo ciclo economico mondiale è negativo
E nel due mila otto sul due due mila nove c'è stata una recessione dall'economia mondiale crepe con caratteristiche molto forte
Mentre la povertà alla diseguaglianza in America latina soprattutto la diseguaglianza attendono continuano a scendere
Sono scese fino al due mila dodici che l'ultimo anno per cui abbiamo dati perché
Migliori politiche migliori politiche introdotte da Paesi con una maggiore coscienza politica maggior sensibilità verso problema appunto la povertà dell'inclusione sociale
Uno un forte aumento la spesa sociale in circa due punti del prodotto interno lordo in casa nel nel campo dell'istruzione più altra spesa nel campo dell'abitazione della salute
Allora qual è l'effetto di quello vecchio migliorarla distribuzione capitale umano per cui se i poveri adesso fanno anche loro assecondare quando si presenti sul mercato del lavoro non riceveranno salario più alto e questo aiuterà a ridurre la povertà secondo una migliore politica macroeconomica
Cambi flessibili una politica di tassazione attiva che ha permesso stanziamenti e di raccogliere
Tre punti e mezzo di prodotti in più quindi l'America latina adesso raccoglie tre quattro punti prodotto in più
Nel caso del Brasile nove punti in più Brasile adesso tassa di più rispetto al prodotto di Spagna e Inghilterra
E Stati Uniti
E quindi una politica stazione attiva e che ha permesso di finanziare la spesa pubblica nel sociale in altri campi senza creare inflazione
Una regolazione delle banche questo uno dei punti che su cui bisognerebbe riflettere
C'è un economista
Uruguagio che
Vive a Washington e che ha scritto un un articolo molto interessante che dice del Messico Financial Times sembra che l'America sulla crisi finanziare che non c'è la metà di avute tante prime
Prima e come mai ma non una volta
E quindi è uno dei può imparare del modello di regolazione delle banche
Forse cercare di
Applicare anche questa mercato del lavoro pregato del lavoro diciamo l'economia neoliberista vera
Spappolato al mercato del lavoro a quel momento fortissimo sia della diseguaglianza salariale che delle formalità
Informalità son persone di chi lavora in questo sono persone che non hanno protezione sociale
Non posso beneficiare dei contratti collettivi
Non hanno salari minimi durante l'ultimo decennio tutto questo è stato sovvertito salari minimi cresciuti di tre volte in termini reali in alcuni Paesi rifusione dalla contrattazione collettiva
Per ultimo una norma cosa l'assistenza sociale allora i Paesi aree ha retto medio non possono avere un sistema di protezione sociale come il nostro che praticamente copre il cento per cento le persone
E però e quindi se uno vuole essere anche in Argentina anche in Brasile coprire ce lo faccia la popolazione bisognerebbe che tutti quanti lavorassero più o meno il settore formale l'economia cose che è non fattibile ancora per una nuova generazione
Per la spesa per l'assistenza sociale e cresciuti in maniera molto netta raggiungendo circa un punto di prodotto
E che sembra poco ma non lo è
E questo fondo il prodotto è stato
Indirizzato in maniera molto precisa verso le classi sociali veramente le più povere nelle zone rurali le famiglie povere squaderna quindi tutto sommato le il modello di un americano senza adottare riforme di tipo drastico
Per esempio non si è distribuita la terra è questo forse sarà problema nel futuro
Soltanto in Bolivia sono state nazionalizzato era collettivi nazionale come le filiere di gas e cose di questo tipo
L'accesso all'istruzione superiore cioè l'università rimane selettivo
Per entrarci bisogna fare un esame i figli dei ricchi vanno né scuole private che contrariamente all'Italia sono migliori delle scuole pubbliche per cui hanno maggiore accesso all'università quindi cosa resta da fare
Però tutto sommato il modello lettino pur partendo da condizioni così difficili ci mostra una cosa uno che la diffusione della democrazia
Autoctono dipingere autostrada la democrazia e non imposta dall'esterno della democrazia certamente può portare
I cittadini a scegliere regimi politici che sono più sensibili la questione sociale
Secondo dimostrato è che
Pure in assenza di
Le riforme radicali come la riforma agraria per esempio
Sostanzialmente si può migliorare la situazione in maniera molto netta e come beh riducendo la diseguaglianza e la povertà
Diffidate da coloro che dicono che noi possiamo ridurre la povertà senza ridurre la diseguaglianza non è sostenibile
E quindi abbiamo
Qui di fronte una Regione che rappresenta in questo momento modello di riferimento
In un certo senso una maniera inattesa erano i peggiori adesso insegnano agli altri grazie
Ringrazio professor Cornia per questa
Perfetto sì è stato veramente non soltanto per la chiarezza della sua esposizione ma anche per la sinteticità
Della stessa
Do adesso la parola professoressa Elisabetta Basile
Dell'Università di Roma la Sapienza anche lei ordinaria di economia lo sviluppo il titolo la sua nel suo intervento emarginazione di sviluppo economico in India
Buongiorno ringrazio moltissimo la la Fondazione La Pira per avermi invitato a parlare
Di povertà in India
Per me non è non sono molto frequenti le occasioni in cui posso parlarvi indiani in Italia ringrazio anche
Molto in modo molto particolare il professor torniamo che è stato il tramite tra me e la fondazione
La Pira
Io parlo di India e non di un continente anche se l'India e quasi un continente
Perché l'India interessante in particolare sui problemi della povertà perché l'India contrariamente all'Africa di cui ci ha parlato il professor Prodi è un Paese che ha avuto negli ultimi vent'anni un tasso di crescita molto elevato
E che la Banca Mondiale prevede che avrà nei prossimi anni un tasso di crescita a due cifre oltre il dieci per cento quindi
E quindi
Si può pensare che in un contesto come di crisi così forte crescita
Non ci siano più tanti problemi di povertà che ci fossero
Prima lo sappiamo tutti
Che ci siano ancora oggi ci sorprende un po'visto il tasso di crescita sorprende me che va ad ogni anno in India e che studio l'India da più di vent'anni immagino che sorprende anche chi non è familiare con l'India
E allora io cercherò
Di sviscerare un po'un problema nei nei minuti che ho controllo il tempo si nei minuti che ho
Per rispondere sostanzialmente a tre domande quanti sono i poveri in India
Quali sono i meccanismi che portano la povertà anche qui
Mi soffermerò sul collegamento tra povertà e disuguaglianza che come diceva prima il professor coordina è oggi
Una delle chiavi per studiare la povertà e poi
Cercherò di illustrare quali sono i meccanismi che nel caso indiano portano la povertà
Intanto
è molto difficile dire quanti sono i poveri in India un po'come in Cina è difficile dire quanti sono perché
Una cosa sono le statistiche dei Governi è una cosa diversa sono le statistiche internazionali
Il caso che io i due dati che voglio portare alla vostra attenzione sono uno il Governo indiano e l'altro della Banca mondiale entrambi entrambi
Lenti entrambe le istituzioni lavorano sugli stessi dati che sono dati campionari temevano raccolti sistematicamente in India però raggiungono dei risultati molto diversi
Il Governo
Indiano ha pubblicato nel due mila dodici dei nuovi dati sulla povertà secondo la quale secondo i quali il ventisei per cento della popolazione indiana
Nelle campagne e indichi il quattordici per cento nelle città è povero
Questo corrisponde grosso modo un numero ha un valore complessivo di circa duecentosettanta milioni di poveri nelle campagne e questo è un dato
Molto lontano abbastanza lontano
E intanto da quella che la percezione comune di molti studiosi delle università che dicono che il dato ed è nettamente sottostimato ma anche dalla stima della Banca mondiale la quale
Stima
Che la che in India ci siano
Ci sia in complessivamente il trentatré per cento di poveri
E nelle campagne il trentaquattro per cento nelle città al ventinove per cento perché qui c'è questa differenza di risultati intanto perché il Governo indiano lavora con una linea della povertà che ancora più bassa
Di quel famoso dolori venticinque di cui parlava prima il professor Prodi
E lavora esattamente con una linea della povertà che corrisponde a sedici dollari al mese nelle aree rurali e a ventisei dollari al mese nelle aree
Delle città
Mentre la stima anche usa la la la linea dalla povertà che usa la Banca mondiale
Ulteriore è basata su un
Indolore venticinque come abbiamo visto e che cos'è corrisponde a trentotto dollari al mese come vedete stiamo sempre parlando di pochissime
Di una linea la povertà molto bassa tant'è che la Banca mondiale nel caso dell'India fa un'ulteriore e
Sui dati in realtà sono disponibili per tutti i Paesi ma il caso dell'India questi dati secondo me sono particolarmente preoccupanti
Se essi usarla la linea della povertà due dollari al giorno che è quella che è considerata oggi il minimo per poter vivere
Allora l'acqua la quota di indiani che vivono in povertà sale rapidamente al settanta per cento quindi abbiamo un continente è un Paese norme in cui il settanta per cento della popolazione vivente in condizione di povertà cioè
Con meno di due dollari al giorno
Il Governo indiano è stato contestato a lungo per questa Linate la povertà così bassa più bassa Dell'Utri dolore venticinque dalla Banca mondiale e quindi dopo una serie di contestazione senza fine hanno prodotto una nuova linea dalla povertà
Producendo delle stime più recenti
Che hanno modificato in parte il risultato ma che comunque hanno raggiunto un risultato che sta ancora sostanzialmente sotto quella proprio dalla Banca mondiale
Perché questo perché le nuove linee della povertà loro hanno portato il loro livello A quattordici dollari
Al giorno al mese nelle aree rurali a diciassette nelle aree urbane che ancora sono nuovamente molto lontana dalle
Dalle dalla lega la povertà uno venticinque dalla Banca mondiale
In più c'è un'altra cosa che
Già un'altra obiezione che viene fatta da tutti compreso la Banca mondiale che i dati su cui vengono calcolate queste stime sottostima noi i consumi
Nell'alimentazione nell'abbigliamento nelle spese sanitarie vigenti quindi è un gran pasticcio insomma noi non lo sappiamo quanti sono i poveri in India sappiamo che se si usano i dati ufficiali
Della Banca mondiale si prende una lira della povertà
Accettabile due dollari al giorno ben settanta per cento della popolazione indiana vive con meno di due dollari al giorno è un risultato molto molto preoccupante secondo me almeno
Ma
Ci sono anche
Delle altre evidenze che ci fanno spaventare e ci fanno preoccupare ancora di più di quello che succede in questo continente se volete misterioso
E intanto la povertà un fenomeno multidimensionale questo stato dimostrato ci sono molti c'è una grossa letteratura che dimostra che non si è poveri soltanto perché si consuma meno di un dolore venticinque al giorno meno di due dollari al giorno
Ma si è poveri perché
Ma sia in cattiva salute perché manca l'istruzione perché lo Standard evita complessivo basso si è poveri
Perché non si ha potere contrattuale il caso delle donne per esempio emblematico si può si è poveri perché la qualità del lavoro che si fa è molto bassa
Si è poveri perché si vive in condizioni di violenza e allora andando a misurare con gli indici di povertà multidimensionale
La povertà in India
Uno esercizio che è stato fatto recentemente da questa
Donna che lavora Oxford che si chiama Sabino al Cairo
Insieme a un indiano anche si chiama suo consenso a questi signori hanno fatto un'indagine sulla povertà multidimensionale Menga nella quale hanno scoperto che
Anche se
La i dati della povertà del Governo indiano suggerisco una diminuzione della povertà
In realtà dal punto di vista multidimensionale la diminuzione della povertà e molto meno ridotto soprattutto è a macchia di leopardo cioè ci sono delle situazioni
In cui non solo la povertà multidimensionale
Non è diminuita mai addirittura aumentata questo discorso immediatamente ci solleva ci fa pensare
Si fa riflettere su come è organizzata la società indiana e questo discorso
Questo l'analisi della della della struttura dell'organizzazione della società indiana ci porta immediatamente un discorso fortissimo un'attenzione fortissima sul problema della disuguaglianza
La
E qui veniamo alla seconda questione
E cioè quali sono i meccanismi che spiegano la concentrazione
Di Po della povertà in alcuni gruppi sociali perché questo è quello che sta
Tenendo mentre negli altri in altri gruppi sociali questa povertà la povertà è ridotta se non e anche in alcuni casi persino assente
Non moltissimi non moltissime nel caso indiano perché come ho detto se si prende questo indicatore due dollari al giorno il settanta per cento della popolazione
E sotto sotto i due dollari non solo ma poi anche le stime sull'ASP sulla classe media questa famosa classe media che tutti i Governi vorrebbero sviluppare perché da lì nascono gli imprenditori e al caso Indiana il cinque per cento della popolazione perché stiamo parlando di
Di cifre e normalmente distanti l'una dall'altra
Allora
La società indiana come è fatta intanto molto stratificata
Mi si potrà dire tutte le società sono stratificate ma il caso da società indiana è particolarmente complesso c'è
L'Aula di Spinnato aggiudicazione di classe di reddito questa comune a tutti i Paesi
C'è una
Una stratificazione sulla base del genere è morto molto forte sostenuta anche dalla Regione c'è una forte stratificazione sulla base di della casta la casta è un'istituzione
S'specifica dell'India non so non esclusiva dell'India ma specifica dell'India ci sono discriminazioni
Stratificazione sulla base della Regione delle tre mia tutte queste stratificazioni sì
Aggiunsi sic si Sozzi sostengono l'una con l'altra
E il risultato che viene fuori e che questi lo sviluppo capitalistico che in India
Diciamo diventato il la forma dominante di organizzazione a partire dalla liberalizzazione dalla
Dall'indipendenza in poi Empoli cioè dal mio novecentoquarantasette in poi
A
Di fatto aggravato queste forme di emarginazione creando dando dando luogo ad una società oggi profondamente diseguale questa è una novità per l'India perché l'India fino alla all'indipendenza non era una società così pesantemente diseguale anzi
It il mille come dire i primi studiosi che hanno ha cominciato a studiare l'India indipendente sottolineavano proprio questo fatto che l'India per una Società relativamente uguale
Oggi
L'indice regimi è a sta aumentando progressivamente
è e dal due mila quattro dal due mila quattro due mila cinque al due mila e dieci è cresciuto sia in campagna che in città
E io sto parlando soltanto di ultimi anni
Mentre invece diciamo non sono riuscito a trovare dei dati che
Che che occupano che prendono tutto il periodo ma
C'è una un afflusso costante di
Di disuguaglianza perché la disuguaglianza in India e così preoccupante intanto perché
è una disuguaglianza di quelle cattive
Non tutte le disuguaglianze sono uguali non ci sono delle uguaglianza cattivella Zupo gli anzi in India e quella cattiva cioè quella che esclude antispam perfette della popolazione dall'accesso all'istruzione
Dall'accesso alle risorse produttive e dal dall'accesso diciamo ai propri progressi dello sviluppo economico e quindi è un problema la crescita delle disuguaglianze perché come diceva prima
Il professor il professor torni a
Una società in cui cresce la disuguaglianza ha dei problemi maggiori a lottare contro la povertà un motivo semplice PRAP gli altri e che la presenza di disuguaglianza riduce il potenziale di crescita
Dell'economia e quindi rende minori le risorse
Per combattere contro la la disuguaglianza
La disuguaglianza in India
Almeno dal mille novecentottanta in poi da quando sono state come sono cominciate le prime
Politiche di apertura che poi sono culminate nel mille novecentonovantuno con la con
Lei l'apertura imposta dal Fondo monetario all'India so comunque politica era cominciata all'ottanta
Dal mille novecentottanta l'India ha fatto una politica marca il Governo indiano fatto una parte da Marte marcata una politica ma che a favore dei dell'impresa e del mercato
E e lo sviluppo che è venuto fuori da questo processo uno sviluppo che non crea occupazione
Uno sviluppo che porta
Alla formazione soltanto di pochi posti di lavoro e soprattutto nel settore informale
Perché questo è un problema perché i lavoratori del settore informale sono senza protezione
Senza assicurazione senza nessun tipo di previdenza quindi sono lì le per
Lì sì sì si collocano le persone più fragili del sistema
Lo sviluppo informale talmente
Appelli formalizzazione l'economia è talmente ampia che oggi il novantaquattro per cento al novantaquattro per cento delle forze lavoro indiane occupato nel settore informale
E
I
Anche ovviamente settore forme informale non è omogeneo al suo interno ci sono dei livelli di maggiore informalità di maggiore pre precarie Taibi minore perché era ettari dovrei fare informalità però gli individui con le caratteristiche sempre meno richieste del mercato sono quelle marginalizzati
Quindi il sistema indiano produce l'emarginazione lo sviluppo economico indiano produce l'emarginazione
E la casta è il fattore più uno dei fattori più importanti di questa emarginazione la casta e l'altro è il genere che io per e anche la Regione ovviamente la religione perché l'India a interno molte Regioni diverso alcune sono proprio
Religioni dominanti altre sono religioni minori come il cristianesimo
Il buddismo e così via
Un altro problema che si è sviluppato con questa politica a favore dell'impresa della corruzione e l'India oggi è l'ottantasette esima su centosettantotto Paesi nella corruzione
E secondo una indagine recente il sessanta per cento degli indiani si trova sistematicamente a pagare delle
Delle delle come si chiama del tangenti per riuscire
A far entrare l'attività produttiva
Chi sono quindi i poveri in India i poveri in India sono
Gli individui che vengono sistematicamente marginalizzati in questo processo
E solo nella sostanza gli individui volte vulnerabili sono vulnerabili
Per le caratteristiche personali che hanno per la posizione sociale che occupano donne bambini malati un po'un quadro simile a quello che ha
Illustrato prima il professor Petronio
Sono persone che vengono sistematicamente emarginate perché hanno delle caratteristiche che il mercato non apprezza per esempio sono più bambini per esempio sono donne il problema delle donne è uno dei principali e le categorie più colpite
Sono anche qui le stesse di cui parlava prima il professor propria sono gli abitanti delle campagne i lavoratori dell'agricoltura sono i lavoratori dello nel segmento basso dell'economia informale quelli che
Non hanno nessun tipo di specializzazione
E nessun tipo di capacità professionali quelli che lavorano in imprese
Che non usano Energia di nessun tipo nelle campagne indiane
Sono i fuori casta
I tribali tribali sono delle categorie sociali più disgraziata in India poi ci sono le minoranze etniche religiose e va in questo diciamo è più e più facile da capire dando da intuire
Questa situazione complessiva è riflessa negli obiettivi del millennio alle quote di nel livello di raggiungimento degli obiettivi di cui del millennio dell'India
Intanto l'India il Paese che ha avuto l'ambiente il continente in cui gli obiettivi di sviluppo del millennio sono stati raggiunti di Breno tra tutti questi
L'India il Paese che ha raggiunto di ben agli obiettivi del
Sviluppo del millennio ed è stata superata
Da Paesi
Veramente disgraziati Paesi che noi conoscevamo per essere tra
I i più poveri è stata superata nel raggiungimento degli obiettivi del millennio dal né paura dal Vietnam è stata superata persino dal Bangladesh
In alcuni indicatori insomma
Facendo una rassegna rapida sugli obiettivi del millennio allora l'India non ha raggiunto il primo obiettivo del millennio continua ad avere
Un terzo dei poveri del mondo in più a un terzo dei poveri estremi del mondo mentre vent'anni fa aveva soltanto il venti per cento
Le proprie estremi quelli che vivono proprio
Ai margini
C'ha un'amplissima di di mi diffusione di rapporti di lavoro vulnerabili nell'economia informale
E quindi non ha raggiunto nemmeno l'obiettivo uno mi pare SIS CP non mi ricordo quale quello che che che sottolinea la rilevanza della dell'importante importanza del lavoro dignitoso nemmeno quello ha raggiunto
L'unico obiettivo che ha raggiunto la scolarizzazione di base l'obiettivo cinque sulla mortalità delle donne al parto non è stato raggiunto
Ancora in India le livello
Detenuti ma numero di mordi donne che vanno al parto superiore all'Obiettivo del Millennio di trentuno punti
L'obiettivo sei nemmeno stato raggiunto le condizioni sanitarie di Gene sono terribili un recente il recente Censimento dimostrata
Che i due terzi della popolazione indiana non accessori gabinetti e il sessanta per cento delle case indiane non a Bari
Nemmeno l'obiettivo sette è stato raggiunto trentasette per cento del farmi de il trentatré le sul numero delle famiglie che vive nell'Islam
è cresciuto del circa il quaranta per cento e globalmente in India ci sono un po'meno del venti per cento della popolazione che vive nell'Islam s'
Quindi è una situazione molto più drammatica di quanto il tasso di crescita del paese faccia pensare se confrontiamo questa situazione con gli altri Paesi Brix Brasile
Russia
Sudafrica
Eccetera la seduta Lilian e meglio addirittura che non ci proviamo a fare il confronto perché tutti i Paesi breaks sono hanno avuto una performance molto migliore dell'India ma direttore molti Paesi asiatici come dicevo prima ha avuto una performances dell'India
Il Bangladesh per esempio ha ridotto la povertà
Del tre per cento l'anno e aspro ha portato la speranza di vita della popolazione a sessantanove anni mentre niente la speranza di vita per la popolazione ancora sessantacinque anni
La Cina può e non parliamo neanche della Cina la Cina a è passata dal quarantatré per cento di poveri nel novantuno dall'ottantuno al tredici per cento nel due mila dieci quindi cifre lontanissime dal dall'Italia dall'Italia dall'India
Però e vorrei aggiungere una cosa quello che diceva prima
Professor Cornia anche nei confronti dell'Africa subsahariana l'India sta male
Ha un reddito pro capite più alto del cinquanta per cento
Rispetto alla media dei Paesi dell'Africa subsahariana
E anche una speranza di vita di dieci anni maggiore però però l'alfabetizzazione delle donne in India è pressoché uguale a quella dell'Africa subsahariana cinquanta cinquanta per cento
E i bambini sotto peso in India sono il quaranta per cento della popolazione mentre l'Africa subsahariana o sono solo il venticinque per cento quindi anche lì anche rispetto a un'area così
Difficile come l'Africa su subsahariana
L'India con a continua avere dei problemi
I problemi sono poi i maggiori ovviamente io dato delle indicazioni che sono i dati medi andando a vedere che cosa succede nell'India all'India un Paese norme ci son tanti Stati ci sono stati migliori
Stati più virtuose stati meno virtuose ci sono stati presenti per esempio in cui
Le cose stanno andando bene nel che era la per esempio
Ci sono paesi molto di mai stati molto disgraziati come li Marshall però adesso che però negli ultimi dieci anni hanno fatto dei passi avanti anche il tamil nato fatto dei passi avanti ma ci sono stati che sono dei livelli comparabile l'Africa subsahariana
E questo in un Paese che cresce complessivamente a con una cifra variabile negli ultimi vent'anni dal sei al nove per cento meglio all'anno
In termini reali
Quand'è che l'India può
Tra
Potrà l'India interrogativo finale e poi chiudo
Potrà l'India raggiungere uno sviluppo equo ed equilibrato che non ci aspettiamo da un Paese capitalistico con una crescita così alta
E ci sono in realtà tre trappole che l'inviata avanti
E non siamo in condizioni oggi di sapere se le supererà se le potrà superare o no la prima disuguaglianza una disuguaglianza che centrata sui meccanismi si mozione ali ante radicati nelle nelle istituzioni nelle cultura indiana che dominano da tre mila nel Paese si deve sistema Casale
Cambiato moltissimo assunto un ruolo economico mentre prima avevamo un ruolo solo religioso
Oggi è uno dei meccanismi di
Segmentazione di stratificazione di emarginazione maggiore
Il sistema Casale difficile superarlo io non vedo
Degli spazi concreti per e soprattutto il superamento del sistema Casale nel breve periodo
L'altro problema grosso è l'informatizzazione dell'economia anche qui questo è un sistema
è una una tendenza che sta crescendo le proiezioni al due mila venti dicono che la quota di economia informale passerà dal novantaquattro per cento delle forze di lavoro oggi al novantasei per cento e forse il lavoro nel due mila venti
La terza e la corruzione alla corruzione che sta crescendo con la crescita del mercato della liberalizzazione anche qui ci sono poche speranze per ridurre la
La la corruzione nel breve periodo se l'India non supererà queste tre
Trappole e difficile che possa fare un salto
Per lo sviluppo e quelle qui Prato grazie
Grazie grazie molto
Professoressa Basile
Volevo ricordarvi che oggi alle alle tre alla Biblioteca Nazionale Centrale si inaugura la mostra la Pira l'Europa dei popoli del mondo le pietre del dialogo
Che volevo anche trasmettervi l'invito da parte della Biotech nazionale
Se chiunque voglia uscendo da qui trasferirsi a piedi radio teca e in attesa dell'apertura della mostra è stato allestito con una specie di miracolo un buffet
Aperto a tutti naturalmente nel quale si potranno anche commentare scambiare opinioni su quello che abbiamo sentito stamattina
Invito adesso professor Marco il pagliaccio che ordinario di studi storia contemporanea
A Perugia ed è anche
Presidente la Comunità di Sant'Egidio arte nella sua relazione
I poveri
Nelle città dell'Europa alle nuove responsabilità
Grazie io volevo iniziare citando
Giorgio la Pira che scrivendo Giovanni ventitreesimo nell'aprile del cinquantanove diceva la preghiera dei poveri sale al signore ricca di tanta tenerezza e di tanta misteriosa efficacia
Siamo qui a parlare di poveri e a parlare
Della visione di la Pira e penso che
Questa questo scritto di la Pira Giovanni ventitresimo ci spiega bene
Come i poveri nella sua visione davanti a Dio siano dei privilegiati
Eppure
Noi
Stiamo parlando oggi di povertà di disuguaglianze di tanti problemi
Io vorrei
Mi nel il tempo che mi è stato dato parlare appunto dei poveri nelle città dell'Europa vengo da Roma dove è nata la Comunità di Sant'Egidio nel febbraio del sessantotto
E la nostra comunità sia in contrada nel febbraio del mille novecentosettantaquattro con un grande convegno ecclesiale della diocesi
Detto il convegno sui mali di Roma
Cioè
Sulle attese di carità e giustizia della città
Fu il primo momento in cui la Comunità di Sant'Egidio si presentò alla città
E già il fatto che una diocesi promuovesse un convegno del genere appunto sui mali di Roma dice bene come il tema della della povertà nelle città fosse cuore della Chiesa
Che città era a Roma in quegli anni
Naturalmente una città polarizzata dove chi stava bene aveva il meglio e chi stava male aveva il peggio
C'era da un lato Roma quella dei monumenti dei palazzi del potere dei quartieri alti attorno alle mura e poi l'altra a Roma quella delle periferie delle borgate dei nuovi insediamenti abusivi
Dei cento mila baraccati pensate negli anni Settanta Roma aveva cento mila baraccati figli di emigrati dal sud dell'Italia
Aveva una mortalità infantile ora sentivamo la professoressa parlarci dell'India come il Marocco in questi in queste
Borgate ventisei per mille
Due cita dunque ben distinte
Ed è per questo che Sant'Egidio comizio a lavorare con i poveri in questa città così polarizzata
A partire dal dopoguerra le periferie delle città europee si sono sempre più ingrandite con l'emersione soprattutto nel nord Europa del
Proletariato industriale
Ma era un mondo lontano dal centro sconosciuto per certi versi scrissi finalizzato e pagano
Nel romanzo appena edito in Italia Rieti Trenitalia hanno i santi vanno all'inferno
Gilberto essere sbagliò racconta l'esperienza dei preti operai nella banlieue di Parigi ed emerge la figura del Vecchio cardinale sua arcivescovo di Parigi
Che raccontasse sbronze nelle ultime settimane trascurava le udienze ufficiali e i compiti quotidiani per farsi condurre nella sua piccola automobile nera
Teste e fuori moda come un sacrestano attraverso i sobborghi di Parigi
Dei deve visti della gente il suo popolo pagano e diceva tutti figli di Dio
E io sono responsabile di tutti loro
La Chiesa di Parigi è nota attraverso anche la figura del cardinal Soir per avere un senso drammatico di un mondo perduto lontano con cui non c'erano contatti
A Roma a differenza di Parigi o Londra c'era poca classe operaia e molto sottoproletariato ma la lontananza dell'incomunicabilità erano la stessa
Pasolini diceva la grandiosa metropoli plebea
Di diceva di Roma una cultura una tradizione una lingua totalmente altre rispetto alla città borghese che si riproducevano di generazione in generazione
Ma si poteva parlare allora
In un certo senso di orgoglio di classe
Per quanto precarie miserabile fosse la loro condizione i poveri potevano esibire in qualche modo una forma di dignità che derivava loro dall'appartenenza
I marginali o gli esclusi erano comunque rappresentati magari da un partito dal sindacato dal Comitato di quartiere dalle associazioni Dalla Chiesa dei preti
Che si battevano per loro per i loro diritti per la lotta per la casa per il miglioramento delle condizioni di vita per la scuola
Erano periferie allora molto animate nonostante l'estraneità dalla città del potere dei ricchi
Stare dalla parte dei Periferie sci implicava una scelta esistenziale personale politica
Per i cristiani significava compiere un salto culturale e sociale per parlare della fede del Vangelo
In un ambiente lontano dal cristianesimo essere come loro per usare il titolo di un bellissimo libro dire ne muoiono
Come loro
Verso la fine degli anni Settanta del secolo scorso
Attraverso
Un lungo e complesso processo che risale almeno al decennio precedente passando per lo shock culturale del sessantotto lo scenario cambia
Non a caso sono gli anni in cui Pasolini denuncia il genocidio culturale e parla di mutazione antropologica nelle periferie delle grandi città
Cosa stava succedendo
Semplicemente avanzava quello che Giuseppe De Rita con un'immagine molto efficacia definito l'onda lunga del soggettivi istmo
E il primato dell'io dell'io che decide che vuole imporsi a scegliere
Si rompono i legami acquisiti per via ideologica familiare comunitaria la città al quartiere o economica il lavoro la fabbrica la classe bisogna essere se stessi
E se necessario rompere con la tradizione che pesa
Sulla vita la biografia di ciascuno e ne condiziona gli esiti
Si tratta di un fenomeno straripante che nel fallo straordinario motore dello sviluppo di massa sono parole del Censis
Tuttavia l'individualismo diventa anche il modo di essere di percepire la propria esistenza ovunque non solo nell'economia nell'impresa
E proprio in quegli anni il sociologo americano Christopher lasci scrive un libro in cui giro teorizza all'ingresso nell'era del narcisismo
E l'affermazione piena e disinibita dell'io
Cambiano recita si indeboliscono le reti tradizionali avviene una rivoluzione silenziosa e di lunga durata che si potrebbe definire come il passaggio da una richiesta di sicurezza e protezione
A una domanda di maggiore apertura e autoaffermazione
Si tratta in buona sostanza di una spinta che si accompagna al desiderio di esprimere le proprie potenzialità personali senza più dover riferirsi a dinamiche di gruppo o di appartenenza
Lo dice pietre Piero Ignazi quel bel libro vent'anni dopo la parabola del berlusconismo
è un passaggio decisivo che da un lato produce benessere attraverso l'allargamento del ceto medio all'ingresso nella società dei consumi di una larga fascia della popolazione che ne era rimasta finora esclusa
Ma dall'altra mette in crisi la rappresentanza erodendo poco a poco il valore della solidarietà
Anche la povertà cambia nella città del benessere diffuso anche se in un certo senso sì individualizzazione tomi Rizza perde la sua collocazione connotazione territoriale geografica
Diventa come lo dicevamo prima invisibile
Anche perché sempre meno indagata o rappresentata
Nascono le nuove povertà che altro non sono se non gli scarti per usare le parole di Papa Francesco di un modello di civiltà fondato sul consumo e sull'arricchimento individuale
E soprattutto grazie al vivace mondo dell'associazionismo del volontariato in crescita durante gli anni ottanta e per certi versi sostitutivo della militanza politica
Così almeno scrive Marco Revelli che la gente comincia ad accorgersi dei senza fissa dimora dei malati psichici
Il
Il reinserimento dei malati psichici non nella società grazie alla legge Basaglia di quei giovani che finito il sogno collettivo della rivoluzione
Si ritrovano sempre più invischiati nella tossicodipendenza in un profondo malessere esistenziale
Oppure
Quei primi immigrati di cui pochi si accorgono e che cominciano a penetrare nell'indistinto terziario dei servizi senza regole senza diritti
O degli anziani che in una società che fa vivere più a lungo e che non ha ridefinito il valore della vecchiaia sono considerati solo un peso e nessuno sa cosa farsene
Affermazione dell'individualismo dunque
E che scende di diffusione delle nuove tecnologie informatiche della comunicazione si perde il contatto vitale con i luoghi fisici con i territori eppure per tanti anni abbiamo assistito
A un
A un tema financo mitizzato della
Politica della dimensione del territorio
Dove oggi
E chi pratica quella che in un tempo veniva detta la riappropriazione degli spazi
La dimensione della virtualità piuttosto accentua il senso di anonimato in quartieri sempre più di fare desertificata i
Aumenta la domanda di distanza e qui Luigi Zoja scritto un bellissimo libro dal titolo significativo la morte del prossimo
Eppure presidiare il territorio è necessario se si vuole dare senso e contenuti al vivere insieme o anche solo se ci si cerca di dare risposte a quella marginalità che facilmente rischia di diventare devianza
E la storia e di tanti quartieri del sud del nostro Paese da Scampia Brancaccio consegnati allo strapotere delle organizzazioni mafiose
All'arretramento della società civile
Oggi la storia si ripete
Penso a Roma che sta diventando una città in mano in maniera nascosta man mano alla criminalità ma anche Milano Torino e non ne sono immuni le grandi città europee dalla Germania la Francia
E per questa via che si ricreano i quartieri ghetto
Ma senza più presìdi articolazioni rappresentative lo luoghi pubblici di incontro di confronto è il problema della banlieue parigina e di molte altre città
I ragazzi della balli e ribellando sì si crea un un'identità elementare reattiva all'emarginazione in una società dove sempre più si sente il peso ne abbiamo parlato tanto stamattina dell'ineguaglianza
Ma dove si
Percepisce anche il risvolto problematico è amaro del primato dell'io
Per cosa vale la pena vivere sta una grande domanda che attraversa
Le giovani generazioni soprattutto quelle delle fasce più periferiche
Si adatta bene questa domanda
Al senso di una rete generazione spaesata che vive con disagio la nomina delle grandi periferie urbane europee rese ancora più in ospitali invivibili dagli effetti del della crisi
A Marsiglia ma il mio amico Ezzedine
Può forse contraddirmi l'adesione alla Sharia una risposta la pervasività della deroghe alla diffusione della criminalità in mancanza di alternative
Come fa una donna diciamo mal attivista di una moschea di Marsiglia come fa una donna tornare qui di sera Tiberi almeno gli spacciatori di rispettano
Questo accade anche a Lionello ad Anversa
Dalla città fiamminga quarantatré moschee trenta sinagoghe centosettantanove nazionalità
Sono partiti non novanta dei quattrocento volontari Belgio volati essi dopo il due mila dodici CONI che visti di ultima generazione
La storia
Di Brian De molte a ventidue anni raccontato da uno studioso reduce da un mese ad Aleppo con la legione belga di Alnus Naga
E scrive in Belgio è cresciuto infelice genitori divorziati brutto rapporto con il padre non aveva futuro
In Siria una moglie un salario ha un ruolo si tratta di esclusi che vivono in quartieri come Bordighera otto dove l'ottanta per cento immigrata e la disoccupazione al quaranta per cento
Poi da altra parte invece c'è l'anti islamismo che cresce nelle periferie delle città europee
Se la prendono sempre con noi arabi
Se vado in discoteca fanno entrare i neri ma lasciano fuori me perché mi ha mi chiamo Mohammed
è scritto in un articolo recente pubblicato da Paci
Secondo uno studio di un giornale del più grande giornale di Anversa in Belgio solo il trenta per cento dei mussulmani tra i ventitré e quindici e venticinque anni si sente integrato e il sessanta per cento crede che non lo sarà mai
Questo è anche grazie all'islamofobia che si è diffusa nel nostro continente dopo l'undici settembre del due mila uno
Dicevo
Di questa spinta propulsiva del modello individualista
Che è una spinta che si è esaurita apportato finora crescita Gobain
Crescita economica benessere diffuso emancipazione sociale
Ma anche impoverito alla nostra società e ha trasmesso stili di vita non più sostenibili
Per questo io penso
Che bisogna riscoprire
La prossimità
Bisogna riscoprire la solidarietà quelle reti che pian piano si stanno sfilacciando come dicevo nelle nostre
Città europee
è stato molto simile è molto significativo il fatto che sia stato eletto Papa Francesco
Un papà che viene da una grande metropoli la prima volta nella storia sì più dodicesimo romano ma
Allora Roma veramente una piccola città Buenos Aires è veramente una metropoli
Questo Papa ha conosciuto le
Le contraddizioni di una grande metropoli e ha sentito e sente la sfida di umanizzare la città globale a partire dai poveri e dalle periferie
Per Bergoglio la città e fulcro del mondo contemporaneo e globalizzato
Ha scritto Andrea Riccardi nel due mila nove avvenuto lo storico sorpasso la popolazione urbana superato quella rurale le grandi battaglie della modernità si combattono nella città
Soprattutto nelle sterminate periferie delle metropoli globali
Prive di un centro geografico e dunque a morte rispetto al modello italiano rinascimentale e lo dico qui a Firenze
Che aveva nella piazza al punto di incontro di istanze sociali economiche e politiche diverse spesso antitetiche
Fin qui Andrea Riccardi in questo senso Papa Francesco ha saputo riconoscere i mutamenti radicali che generano povertà nella città globale e ne dà una folgorante lettura nelle Vangeli gaudium lo cito
Abbiamo dato inizio alla cultura dello scarto
Che addirittura viene promossa
Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell'oppressione
Ma di qualcosa di nuovo con l'esclusione resta colpita nella sua stessa radice l'appartenenza alla società in cui si vive
Dal momento che in essa non si sta
Nei bassifondi nella periferia o senza potere bensì si sta fuori gli esclusi non sono sfruttati ma rifiuti
Avanzo sono parole del Papa molto dure ma molto vere
Abbiamo appena ascoltato una relazione sull'India
Scarti sono anche la grande fascia di lavoratori espulsi
Coattivamente dal mercato del lavoro
Che vanno ad integrare il già hanno un piccolo numero di quella parte della popolazione alle soglie della povertà che si affaccia alle mense
Di tante realtà ecclesiali
Gli over quarantacinque di disoccupati si attesterebbero a Roma ben oltre la soglia dei cinquanta mila
Ci sono poi i cosiddetti working P.U.A. quelli che nonostante abbiano occupazione non ce la fanno arrivare alla fine del mese
Sono il prodotto della deregolamentazione del mercato del lavoro di questi anni
Qualcosa di simile avviene in Germania con il mini Jobs infine ci sono i giovani
La disoccupazione giovanile ha superato veramente in Italia i livelli di guardia
Sfiducia e apatia
Alimenta nel circuito dei cosiddetti NEET giovani in età compresi tra i quindici e ventinove anni che non studiano non lavorano e non frequentano corsi di formazione
Vedete quando il Papa parla di scarti ha ragione
E io vorrei dire che scarti purtroppo per la nostra società stanno diventando anche gli anziani
Vittime di un movimento silenzioso ma per assistente di espulsione dal tessuto urbano e di un loro confinamento in luoghi cosiddetti appropriati
E il problema degli Istituti dell'istituzionalizzazione degli anziani che in Italia viene affrontato con grande difficoltà
Mentre il vero modello potrebbe essere quello della Homgge cioè dell'aiutare l'anziano a restare a casa sua che che anche un modello
Fortemente vantaggioso da un punto di vista economico come il Presidente Prodi sa meglio di me
Ma io penso
Che dobbiamo stare molto attenti a questa cultura dello scarto che ha toccato è stato Candoglia anziani
Perché gli anziani tra l'altro oltre a essere la memoria della nostra società oltre avere verso di loro dove verso di loro il grande rispetto che si meritano
Proprio in questo periodo di forte crisi hanno rappresentato un formidabile sostegno al sistema Paese sono spesso le loro risorse a sostenere le famiglie i giovani
Si è calcolato che nel due mila tredici il sostegno a figli e nipoti il servizio cosiddetto di babysitting gratuito
Un accresciuto turismo della terza età hanno avuto un peso economico notevole quantificando bile in trentasei virgola sette miliardi di euro nonni come paracadute
Senza contare che sempre più anziani garantiscono la continuità dei tantissimi servizi di volontariato sparsi nelle città italiane
E qui costituiscono una risorsa insostituibile insostituibile la lotta contro la povertà
Vorrei dire anziani come presidio di umanità
Scarti per continuare a usare la parola del Papa sono i rom
Una piccola minoranza europea vittima di stereotipi e pregiudizi molto resistenti a cui si continuano a negare diritti che se accadesse ad altri sarebbe considerato uno scandalo
Dalla casa al lavoro alla scuola eppure sono un popolo che all'epoca dei nazionalismi ha rifiutato di combattere per acquisire il diritto a una terra e che ha pagato con il poca in mosso
Cioè con lo sterminio durante la Seconda guerra mondiale un carissimo prezzo
Potrei continuare citando
La situazione dei detenuti a cui proprio
Poche settimane fa il Papa ha dedicato un discorso molto importanti ed approfondito
Ho menzionando la vicenda degli stranieri regolari confinanti nei cosiddetti scie
Centri di identificazione di espulsione vere e proprie carceri o c'è Roberto
Le nostre città europee sono troppo atomizzate
Non è in crisi solo la famiglia sono le stesse comunità di destino a scomparire non voglio qui
Elencare una serie di dati che ho raccolto sulla
Crisi della famiglia e sulla sulla vita da soli che si fa in tantissime città europee
Il cosiddetto il fenomeno della Singh le tutine singole tutine molti single
Che non sono solo il frutto del momento della separazione di divorzio ma
Che hanno tanti motivi che non posso qui spiegare alle loro spalle
Concludendo vorrei dire che c'è bisogno di un'idea che era vivi il senso del destino comune nelle nostre città europee
E lo connettono la loro storia l'idea non può che essere la solidarietà
Una città che si ricompone attorno ai più fragili ma per questo c'è bisogno di cultura di educazione di figure di mediatori sociali e c'è bisogno di investimento sui tempi lunghi
Un segnale che io trovo molto incoraggiante
E lo dico sotto il controllo di Massimo Toschi nonostante le criticità di cui si faceva prima menzione e quello dei nuovi europei
Che non sono solo abitatori
Di comunità chiusi o di Vietti ma questi nuovi europei
Che noi con una brutta parola chiamiamo stranieri
Sono
Ormai il sette virgola quattro per cento della popolazione a livello
Nazionale io vengo da Roma dove la percentuale cresce al tredici per cento
Notevole l'impulso da loro assicurato al tessuto imprenditoriale penso a Roma
Dato che le loro imprese crescono con un ritmo di incremento del dieci virgola sei per cento dieci volte di più dell'intero sistema cittadino la vitalità di queste comunità
Che il Presidente Prodi ha conosciuto direttamente in Cina si parlava prima dello sviluppo no della Cina è interessante notare come in questi anni di consistenti flussi migratori
L'Italia
A
Cominciato ad assimilare
Pur
Con delle leggi molto arretrate diciamocelo
E speriamo che finalmente si faccia questa legge sulla cittadinanza per i minori
La l'Italia assimilato grazie
Alle reti
Fuori diciamo dalle istituzioni dalla politica grazie alla famiglia grazie alla Chiesa grazie al sindacato grazie agli enti locali
Grazie a queste reti l'Italia
A
Assimilato le diverse comunità che si sono
Che si sono presentate nel nostro Paese
In Italia non ci sono scontri di civiltà c'è stata un'integrazione diciamo un non modello di integrazione ma un'integrazione a livello della famiglia pensate al fenomeno delle badanti
Siamo l'unico Paese al mondo dove esiste questo fenomeno
Molto innovativo delle badanti perché poi tra l'altro l'immigrazione con
Sapete in Italia percentualmente soprattutto femminile più che maschile abbiamo inventato questo fenomeno delle badanti che hanno ricostruito in tanti casi
La famiglia e si sono integrate perfettamente nelle nostre famiglie
In Italia grazie a Dio non ci sono scontri di civiltà
Se non quelli
Di cui ha parlato lo scrittore Italo algerino amara Laucussi in un bellissimo libro scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio quindi insomma
Piccoli scontri di civiltà quotidiani
E io penso che dalla presenza degli stranieri le nostre città
Usciranno arricchite a differenza di quello
Che alcuni
Pensano anche politici del nostro Paese pensano
L'ultima parola vorrei dirla ancora una volta coglie sugli anziani
Perché
Si possono ricavare poli d'Italia attraverso la solidarietà all'anziano al debole una rete di solidarietà nei palazzi nel quartiere
Fare restare l'anziano a casa a casa sua mobilità Energia volontari e di sostegno anche al di fuori della sua famiglia
Sono operazioni che ravvivano il vicinato realtà che rende più vivibile per tutti la città
Il modello di collaborazione tra anziani e badanti stranieri è una formula riuscita sostiene l'UE al far mente fomentare il livello di occupazione della donna
Molte esperienze dimostrano che l'attenzione o non si hanno in quanto debole susciterà risveglio in un ambiente caratterizzato dall'individualismo e con poco senso di responsabilità sociale
I deboli cioè cari amici non sono solo un peso ma divengono posso imparare un paradosso una risorsa sociale
Un teologo belga ha vissuto a lungo in Brasile Joseph con Blair
Scriveva subito dopo il Concilio un'opera importante teologia della città
Nella quale si chiedeva se la secolarizzazione fosse un destino obbligato per la metropoli moderna
Con l'elezione di questo Papa abbiamo capito di no la secolarizzazione non è un destino obbligato per cui questo Papa ci parla di una chiesa in uscita che può incontrare tutti e incontra tutti
Nel due mila uno che il cardine undici il cardinal Bergoglio ha scritto
Dio vive nella città e la Chiesa vive nella città la missione non si oppone a cercare di apprendere dalla città dalle sue culture e dai suoi cambiamenti
Ma se l'etimologia latina dico io della parola religione deriverebbe da allegare
Il contrario di religione non Emmy scadenza e nemmeno secolarizzazione ma solitudine fine dei legami
La responsabilità dei credenti in questo la Pira per noi sta sempre un grande esempio la responsabilità dei credenti verso i poveri obbliga ritessere quei legami
Di comunità di destino dissenso che salvano l'uomo e la donna contemporanei dalla solitudine dalla fine degli anni rendono migliori le nostre città vi ringrazio
Ringrazio
Marco impaginazione
Che
Pregherei il viceministro degli affari esteri della cooperazione internazionale Lapo Pistelli di svolgere qualche riflessione conclusiva dopo la
Mattina i lavori che abbiamo avuto
Ma io ho un compito
Piuttosto difficile perché immagino essere stanchissimi
Peraltro questo posto meraviglioso marciavano acustico orrenda e quindi si fa anche più fatica per certi aspetti
A seguire bene queste relazioni che sono state tutte molto belle molto dense io non tiro alcuna conclusione diciamo che parlo per ultimo questo semplicemente quello che faccio
E aggiungo che nelle tre considerazioni che voglio svolgere ce n'è qualcuna che faro se volete anche un po'più a titolo virgolette ufficiale per il ruolo che Mario appena
Ricordato ma altre sono
Riflessioni molto personali tutt'altro che ufficiali devo dire anche
Con un minimo di problematicità
Io penso questo in generale la povertà un è una parla il termine povertà il polveri è un termine tanto di uso corrente tanto facile quanto è un tema difficile molto scomodo
è molto scomodo oggi e secondo me anche delle cose che abbiamo ascoltato sia sullo scenario internazionale sia sulle povertà nostri nuove urbane
Europee tutti noi avvertiamo un po'un minimo di senso di spaesamento cioè di difficoltà di cogliere le cose di cui parliamo di cogliere i fenomeni
E io
Vorrei partire da questo forse perché mi colloco
Sono una persona di mezza età diciamo così
Ed è
La fatica che tutti noi facciamo qualcuno la fa di più qualcuno di meno accogliere il senso di mutamento che ci circonda e la velocità con cui tutto questo accade
Allora lo dico rivolgendomi soprattutto dal a alle classi o comunque ragazzi sopravvissuti che ci sono in il in sala adesso
La metto così
Lasciatemi piegato grosso modo dieci mila anni da quando c'era e i nostri progenitori gli astenuti tesi quanto non so quanti quanto tempo quanto tempo fa accadeva
Fino al volgere tra il diciannovesimo il ventesimo secolo nel Novecento per diventare in questo mondo un miliardo di persone
Propriamente Gato centodieci anni per diventare sette miliardi
Quando latina muore eravamo quattro miliardi
Trenta anni fa
Non solo se voi pensate al mondo di centodieci anni fa che vuol dire quattro generazioni grosso modo cinque generazioni
Era un mondo tendenzialmente bianco cristiano occidentale
E tutto il mutamento passava in un perimetro che riguardava Parigi Berlino New York magari
Londra qualcuno potrebbe giunge ci Roma
Oggi il mondo un po'preconizzato
In modo immaginifico da quelle pubblicità di Toscani per Benetton
Non soltanto il mondo fatto di sette miliardi di persone dove due su cinque degli abitanti del pianeta sono indiani o cinesi
Ma è un mondo sempre meno bianco sempre meno occidentale sempre meno cristiano e il perimetro del mutamento magari
Coinvolge oggi un poligono diverso dove c'è Mumbai Caracci Città del Messico Shanghai teli
Quindi io comprendo che visto da qui in questo mondo può ci lasci spaesati
La leggo così
Ma se poi guardate all'uso comune sa centodieci anni fa mi rendo conto che per chi può aver vent'anni è un tempo il tempo dei fossili ma non è così della storia dell'uomo e pasto pochissimo tempo
Centodieci anni fa non volavamo non c'era la plastica gli antibiotici le cerniere lampo il congelamento dei cd non parlo soltanto delle grandi tecnologie grandi ornano parlo del della vita quotidiana com'era interamente riversa
Allora
Questo è un tempo di cambiamento che ci lascia straordinariamente spaesati
E che è così veloce
Che non permette a chi tiene questo questo ritmo
E cioè che obbliga sostanzialmente costringete inutile questo ritmo a rimanere indietro o perché non è mai partito o perché perde terreno su due modi diversi di rimanere indietro
Questa la mia premessa
Su questa premessa impianto tre considerazioni la prima dicevo quello ufficiale e recupero alcune cose dette
Io ovvi occupa questo mentre il Governo di cooperazione allo sviluppo è stata richiamata una cosa molto importante cioè l'anno prossimo ne cerchiamo di tirare le fila di una di un esercizio che
è nato venticinque ne fa venticinque anni fa con tutti altri presupposti
è l'anno dello sviluppo dell'Europa l'Europa ogni anno dedica un nome diciamo così da un tema alla alta la propria vita ma soprattutto nel settembre due mila quindici noi cercheremo di trovare un consenso planetario planetario mondiale
Sulla così detta agendo dello sviluppo post due mila quindici
Allora quando io avevo la vostra età quali o venticinque anni lo sviluppo le parabole riguardava un po'le ONG che sulla base di buona volontà
Facevano progetti a dono nei Paesi più sottosviluppati
Non esisteva alcuna conversazione internazionale strutturata
Il mondo era molto diverso Cina e India Lilli studiati alla voce Paesi in via di sviluppo non erano potenze emerse il mondo operato per un paio di miliardi di abitanti di meno
Magari scemi radicali che facevano gli scioperi della fame per sollecitare l'attenzione sullo sterminio per fame
Tuttora più improvvisato poi avete sentito parlare alcuni dei relatori sia Cornia sia Basile sia Romano Prodi avete sentito fa riferimento agli enti Cisa gli obiettivi del millennio
Detta in grande sintesi so la è il primo tentativo di conversazione più strutturata che avviene appunto ormai diversi anni fa e dice diamoci degli obiettivi entro il due mila quindici
Sono obiettivi parziali dimezziamo questo riduciamo del venti per cento quest'ATO sono obiettivi non è una grammatica dello sviluppo comune sono alcuni singoli obiettivi delle campagne
Sono stati utili sì molto molti li abbiamo raggiunti alcuni abbiamo raggiunti alcuni sono parzialmente raggiunti ma hanno dato un primo impulso alla comunità per dire ci muoviamo in quella direzione e loro aumentiamo le risorse per lo sviluppo fino allo zero sette del PIL di ogni Paese
E allora cerchiamo di eccetera eccetera eccetera
Quello che cerchiamo di fare nel dall'anno prossimo finito questo periodo è completamente diverso
Perché l'obiettivo guardate e al limite dell'azzardo io se dovessi parlare con l'onestà intellettuale direi che oltre l'azzardo perché quando uno ha l'obiettivo così ambizioso e così universale va oltre gli scopi inesorabilmente limitati della politica
è quello di raggiungere in quindici anni cioè in una generazione entro il due mila e trenta non soltanto lo sradicamento completo universale della povertà
E guardate non la povertà come è stata descritta fino ad oggi un dollari e venticinque un dollaro cioè che sono indicatori materiale su cui tornerò ma che non sono l'intera fotografia del cui faccio riferimento
Ma ha un'idea molto articolata di povertà una cosetta povertà multidimensionale economica sociale ambientale
E aggiungo io perché l'anno scorso è stato aggiunto quella povertà
Diciamo così che nasce quando in un ambiente non c'è parità di genere diritti umani buongoverno
E guardate siamo al limite della dell'azzardo è perché immaginare che in quindici anni nel mondo si possa avere una roba che combatte contemporaneamente il sottosviluppo l'insostenibilità del modello economico il Crema c'è indice che grazie ai paradiso sulla terra
è un po'complicato
Però il tentativo è però una volta e trovare una grammatica comune che mette insieme nord-sud est-ovest piccoli grandi e non è semplice e ne siamo alla fine di questo percorso
Proprio durante il semestre di Presidenza europea che verrà che si concluderà a dicembre sotto presidenza italiana noi cercheremo di definire la posizione europea di questo negoziato finale abbiamo iniziato pittori questo salone a luglio nel Consiglio informale
Ma insomma con la lista della spesa che molti Paesi stanno producendo io aggiungerei questo e quest'altro i rischia veramente di fare una grande enciclopedia
Non è non è poca roba da poco cosa c'è di importante in tutto questo secondo me
Perché rispetto a trent'anni fa è cambiato completamente il paradigma cioè noi non abbiamo più soltanto alcune persone di buona volontà che pensano sulla base di principi personali morali etici che bisogna combattere la povertà e sottosviluppo
Oggi si capisce che se non si aggrediscono le cause fondamentali le case le cause Radice
Del sottosviluppo della povertà il mondo è molto semplicemente non soltanto più ingiusto anche più insicuro
E più insicuro proliferano le guerre i conflitti le migrazioni
Le disuguaglianze di ogni genere e finalmente dico io è finito o è quasi finito un certo pensiero ortodosso liberale che diceva fino a pochi anni fa la disuguaglianze fattori di dinamismo
Se una certa società disuguale vuol dire che c'è
Per differenza gente che è costretta a correre di più quindi c'è più dinamismo
Adesso si capisce che combattere la disuguaglianza interna fra i Paesi è un obiettivo che la politica non è una condizione di natura che va lasciata spontanea perché non funziona così
Sono società appunto più chiuse più frammentate di più disuguali vuol dire molte più cose che la semplice disuguaglianze economica
In tutto questo il quadro del mondo è un quadro con quelle luci e ombre che voi avete che voi avete ascoltato da Romano Prodi Rutelli Sabetta Basile
O da giovani cognac quindi non ci voglio ritornare chiaramente abbiamo grandi protagonisti grandi giganti che ad esempio sono contemporaneamente donatori grandi donatori ma sono anche Paesi che hanno enormi disuguaglianze quindi
Sono ancora Paesi riceventi sviluppo aiuto allo sviluppo e partnership da parte di altri Paesi abbiamo l'Africa è quella che
Romano ha tratteggiato
Dove ci sono zone dove alcuni Paesi stanno esplodendo letteralmente sul piano economico ma abbiamo ancora zone di enorme arretratezza
E abbiamo zone e paesi dove situazione di di sviluppo situazioni arretratezza convivono dove ancora siamo alle campagne per le vaccinazioni
Ma l'ASP lo Sky Line della capitale già vede grattacieli cominciano a stargli anzi e centri finanziari internazionali
Quindi è un mondo ripeto dove le disuguaglianze complessivamente stanno enormemente aumentando e io dico col cappello che io col cappello
Diciamo di viceministro che si occupa di questo è importante che siamo usciti da un tempo non dilettante Scoma spontaneo
Eticamente ispirato ma molto spontaneo a un tema in cui la comunità internazionale ha messo a capitolo che questo tema
è un tema che ha a che fare con la pace la stabilità la sicurezza e lo sviluppo del mondo punto e quindi cerca di mettere in piedi strumenti che non sono più a
Dati e intuizioni profetiche ma impegni internazionali impegni vincolanti internazionali per ciascuno ludico e nei termini più semplici che mi poteva anche perché che poteva usare
E aggiungo e chiudo su questo primo punto la differenza rispetto a trent'anni fa o a cinquant'anni fa ed è una differenza che riguarda molto da da vicino le giovani generazioni
è che cavoli la globalizzazione vuol dire che tra le molte cose vuol dire che noi non possiamo dire come hanno detto generazioni precedenti davanti a squilibri massacri disastri beh non sapevamo
Oggi non soltanto ci sono i mezzi materiali per potere mettere mano a queste cose ma c'è la consapevolezza per poterlo fare nel senso che nessuno potrà dire non lo sapevo lo ignoravo
Questo è uno degli effetti positivi
Non soltanto questa la generazione non Sorato questo mondo che ha grandi buchi neri con i quali ci confrontiamo
Ma diciamo la verità e con un minimo anche di di di di spirito positivo questa è il mondo che ha la la prima per la prima volta una generazione che ha possibilità di conoscenza di educazione
Di autorealizzazione che sono state sconosciute le generazioni precedenti
Questo grazie alle opportunità tetto quel mondo globale ci offre che le tecnologie ci offrono eccetera eccetera e questo è il primo punto
Come vedete un putto se volete non
Ingenuamente positivo Dotti mista ma un punto di lavoro per chi fa politica un punto di programma per chi fa politica un punto molto istituzionale
Il mio secondo punto è molto breve perché secondo me Marco il pagliaccio ha dato una descrizione molto se volete molto fosca ma molto molto vera
Delle sfide che abbiamo da noi dalle nostre parti
Le nostre povertà che non sono le povertà del Burkina Faso o quelli delle disuguaglianze del subcontinente indiano sono altre povertà io vorrei essere sinteticissimo su questo per recuperare il tempo perduto e dare un mio pensiero personale
La povertà non è di moda non è di moda quindi c'è un problema è quello di farmi Fadda aggancio per il la terza riflessione voglio fare
Questo fa sì che le povertà da noi oggi a parte chi se ne occupa sottolineo a parte chi se ne occupa tendono a essere povertà invisibili
Invisibili e rimosse questo degli aspetti che io trovo più drammatici per la consapevolezza di chi vive questo tempo nel senso che
Dal punto di vista della delocalizzazione la povertà viene confinata va fuori dalla ribalta delle città quella la parte bella la parte lo minata la parte glamour la parte trendy
La povertà è rimossa dal nostro colloquio quotidiano
E aggiungo pure spesso e volentieri sono gli stessi poveri o nuovi poveri che tendono come dire di a nascondersi a camuffarsi ciascuno perché proprio si rende invisibile
Al resto del mondo che tiene il ritmo la velocità qualcun altro perché è una forma di povertà fatemi dire culturale di opportunità perché si camuffa da quello che non è
Ad esempio spendere poche risorse che ha per indossare quattro capi firmati per
Sembrare di essere qualcosa che non è o investe in alcuni oggetti di consumo che sembrano fare è tenere il ritmo della società che se lo può permettere
è una seconda forma di povertà perché è un modo anche di non essere come dire consapevoli di se stessi e di ciò che servirebbe per provare a uscire da una condizione di subalternità
Però voglio dedicare
Gli ultimi cinque minuti su
Un terzo vuole di considerazioni che sono molto personali
E che mi sono venute ascoltando gli altri amici della Presidenza la prima
Fatemi dire delle responsabilità in capo al modello democratico guardate la democrazia un'altra di quelle parole che vengono invocati almeno cento volte al giorno in televisione sulla stampa ma non sono parole non è una parola facile
è una finzione giuridica la democrazia e il Governo della maggioranza la maggioranza governa la maggioranza non ha ragione necessariamente
è un meccanismo giuridico che ha bisogno delle sue precauzioni per l'uso delle permettere che chi do oggi è minoranza possa diventare maggioranza
Deve prevedere dei pesi e dei contrappesi ma c'è anche una questione che personalmente mi sta molto a cuore perché a che fare con la responsabilità della leadership politica che a che fare con la qualità della democrazia
Allora la metto così rievocando una tesi che era molto in voga qualche decennio fa alla fine gli anni Settanta ma che per me e oggi di ancora di una drammatica attualità
Di un sociologo tedesco Peter grosso che aveva coniato un'espressione parlando del rapporto fra del perché la democrazia nella cosiddetta società dei due terzi
La tesi di Paternò si era molto semplice
E diceva che per molto tempo si era immaginato
Da quando il mondo occidentale ha sperimentato le sue prime
Come dire le sue prime prove democratiche che la democrazia fosse
Lo strumento di riscatto di chi sta indietro
Che essendo maggioranza grazie alla forza dei propri numeri e dei partiti politici di massa o delle condizioni per una propria affermazione
C'è la democrazia come riscatto degli ultimi
Il tema di Peter grosso diventata ma se viviamo in una società in cui i due terzi e oggi se avete ascoltato le statistiche potremo dire quattro quinti non più due terzi forse addirittura qualcosa di più di quattro quinti
Sono in posizione di autocrazia sono benestanti ce la fanno anzi ce l'hanno già fatta
La forza della democrazia rischia di essere la forza con cui la maggioranza di persone che sono dentro che ce l'hanno fatta continuano a proporre a garantire strumenti di esclusione perché non ce l'ha fatta
Perché la minoranza in democrazia non conta non c'è nessuno l'ascolta
Guardate è molto dura questa cosa perché chiaramente noi siamo il giurista è abituata a pensare alla democrazia come fictio giuridica e chi governa tende a pensare che visto che ha la maggioranza ha ragione
Che non è così Trevisan riguardante lo specchio e diceva don Primo Mazzolari alta grande figura che la
La vera difficoltà era imparare a essere all'opposizione di se stessi innanzitutto
Ecco qual è per me diciamo l'elemento di richiamo di lezione
Leadership politiche che tendono ad assecondare
Il vento della maggioranza perché sono maggioranza sono le veci politiche che tendono a riprodurre per sempre in eterno l'esclusione di chi non ha voce
Allora io vedo in capo alla leadership della fu alla leadership politica in sé una responsabilità molto grande molto grande
Che quella non soltanto di accarezzare per il verso del pelo chi dà consenso
H rissa che per il verso del pelo i numeri dei sondaggi
Ma sapete in qualche modo dare voce a chi non ha voce a chi è minoranza e non è Conte
E aggiungo se vogliamo prendere
Un tema ancora più impegnativo penso ad esempio la distribuzione delle risorse ora distribuiamo ugual tema del freme Cenci
Dare voce alle generazioni che ancora non hanno voce perché non sono ancora nate
Quindi una responsabilità verso il futuro
Guardate non è retorica e sono impegni io ricordo di essere rimasto molto colpito all'inizio del mio percorso politico parlamentare
Ad un altro tempo un'altra Italia
Ma ricordo una
Presidente del Consiglio che per cercare di
Diciamo sminuire o comunque di di
Dare poca rilevanza a un negoziato che iniziava in quel tempo sul cambiamento climatico
Se cercò di cava che sarà con una battuta in Parlamento dicendo ma poi in fondo anche i più pessimisti ci dicono che questi dati andati relativi all'innalzamento delle acque al surriscaldamento non saranno una roba seria fino al due mila trenta
Caro così dire tanto io non ci son più sì ma io sì spero magari i miei figli pure
Allora dare voce a chi non c'è ancora interpretare una generazione successiva o farsi carico delle ragioni di chi è troppo debole per urlare
è una enorme responsabilità della politica nel modello democratico di oggi in Occidente in cui chi è forte sia coerenti scelte maggioranza rispetta che non ce la fa
Io lo avverto molto presto e credo sia un tema su cui non ho lettere da leggero documenti da citare
Ma
Quel tipo di ispirazione che la figura che ne oggi ricordiamo Giorgio la Pira ci rappresenta insomma è una figura che resta ancora modello
Grande modello modello di riferimento capaci di varcare il secolo in cui è vissuto come capacità di guardare oltre la contingente e farsi carico delle ragioni di chi non ha voce
La seconda questione non tocca a me c'è ancora
All'Imam in sedi in presidente dell'UCOII è andato via l'arcivescovo Betori
Io ho visto che c'è un un bel dossier
Per voi che siete in sala sul rapporto fra le diverse religioni e la povertà quindi io
Insomma faccio facciamo alla fine i conti con me stesso in termini spirituali quindi farei fatica ad assumere un ruolo e non è il mio
Però fatemi dire una cosa io sento personalmente credo sia un tema importante interessante e stimolante
Il tema che Enzo Bianchi pone se non sbaglio in una delle delle
Delle delle schede che sono lì nella vostra cartellina e che in qualche modo
Anche i anche in sedi in laici raccontate adesso la spiegazione
Del del di uno dei dei cinque precetti dell'auto prassi islamica e cioè della zakat elemosina io ci vedo questo nel modello in cui viviamo nel modello in in cui il nostro mondo in generale
Diciamo imbevuto che ha un modello tendenzialmente anglosassone
Anche la versione
Dominante del rapporto che
Si dice si racconta si intuisce si legge
Sia
Tra il proprio benessere Dio è un po'il modello protestante che è passato per la maggiore dal tempo di Max Weber in poi cioè il successo è il segno del mio rapporto con Dio
La metto così è capisco lo sto facendo un po'all'ingrosso io sento un grande bisogno di recupero di leggerezza la metto in termini Cal Viviani di leggerezza
Di avere lo zaino sgombro non è la povertà come meccanica cessione del superfluo
E il recupero della dimensione comunitaria e del recupero della dimensione di leggerezza di se stessi noi non siamo quello che possediamo
Siamo qualcosa di più io spero anche di meglio
E lo dico perché nell'aneddotica che accompagna Giorgio la Pira ce
Tutti voi qui abbiamo dei delle dei protagonisti al tavolo potrebbe raccontami chissà quante
L'aneddotica del cappotto no del Sindaco che che che dal cappotto ogni volta dal cappotto al povero che vedete strada ed è di pochi giorni fa invece una polemica tipica di questo tempo
Del leader della pure del partito laburista inglese Miliband fotografato mentre da due pence di elemosine tutti a fare i conti che sarà liberato le sanzioni dischi degli spiccioli no ha fatto poco o nulla ecco lo dico per dire che il recupero di una dimensione
Di leggerezza di spiritualità leggera non nel senso di poco impegnata ma di distacco dalle cose
E di recupero da dimensione comunitaria è un tema che io avverto moltissimo rispetto a un modello in genere angloamericano dominante che lega ogni volta successe il potere all'idea di essere chiamati e baciati da Dio
Anche su questo se fossimo più problematici con noi stessi forse saremo anche più in pace con le nostre anime e chiudo con un'ultima cosa che fosse legato tutto questo ragionamento
Noi
Come Italia abbiamo tanti meriti nascosti uno dei quali è quello di
Essere all'avanguardia diciamo così con un ex ministro professor Giovannini
Dei tentativi di andare oltre le semplici misurazioni quantitative del PIL lo dico in giorni in cui si discute soltanto su una di crescita non crescita
Debito eccetera io capisco che la crescita è l'unico indice di misurazione della felicità che conosciamo ma io penso che si debba cercare di andare un po'oltre se ci riesce
Siamo prigionieri altrimenti di regole di statistiche che veramente ci paralizzano era fatemi chiudere perché siamo con trentacinque minuti di sforamento sul programma con una citazione notissima penso per molti magari non nota per qualcuno e quindi
Magari sempre meritevoli di essere letta perché poi invece gli anglo americani hanno un gusto dalla retorica politica quasi imbattibile e Bob Kennedy ed è un boccale di che parla a ai giovani agli universitari presa del Kansas
Il diciotto marzo del sessantotto di lì a pochi mesi per ammazzato
E e la critica
Siamo alla fine gli anni sessanta quindi il tema di una modernità assoluta esattamente sulle misurazioni quantitative se volete della ricchezza della felicità e quindi io chiuderò con le sue parole
Dice voi applicate la
All'italiana o all'europea ma secondo me siamo lì e bancari di racconta parlando a queste venti diceva e non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow Jones che l'indice di Borsa
Americano il PIL
Comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette le ambulanze per sgomberare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana
Il PIL conta le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzare il
Comprende i programmi tv che valorizzano la violenza cresce con la produzione di napalm di missili di testate nucleari e con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago
Non comprende la bellezza delle nostre poesia la bellezza dei nostri tramonti l'intelligenza del nostro dibattito l'onestà dei nostri dipendenti pubblici la giustizia di nostri tribunali l'equità dei rapporti fra noi
Il PIL non misura nella nostra arguzia nel nostro coraggio la nostra saggezza la nostra conoscenza la nostra devozione al nostro Paese in breve
Misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta può dirci tutto sull'America ma non sa dirci se possiamo essere orgogliosi di essere americani
Ecco se riuscissimo ad avere una
Idea di noi stessi che incrocia soltanto alcune delle cose che abbiamo ascoltato questa mattina io sono convinto che
Siamo così come dire all'altezza della pesantissima impegnativa eredità che Giorgio la Pira ci ha lasciato
Io ringrazio
Grazie
Molto Lapo Pistelli
Io ringrazio moltissimo la Pistelli per la sua conclusione all'accusa veramente in chiave la Piana specialmente
Nel momento in cui
Ci ha detto come diceva la Pira la città non appartiene a noi non appartiene anche agli grandi artisti che l'hanno fatta nel passato ma appartiene al deve alle generazioni che verranno
Io credo che abbiamo avuto una mattinata molto ricca tanto che abbiamo pensato che il messaggio di Samp Ocolo che doveva concludere questa nostra mattina
Ha bisogno di enti essere arricchito con quello che abbiamo sentito nelle relazioni e quindi sarà
Pubblicato nei prossimi giorni
A questo punto non possiamo altro che
Concludere ringraziando certamente tutti i relatori per le il loro contributo ringraziando
Il Sindaco per averci per averci accolto in questo splendido salone ringraziando tutti voi per aver assistito con tanta attenzione
A questi lavori di rinnovo rinnova tutti l'invito a trasferibili alla Biblioteca nazionale dove
Momento di ristoro e
Sarà possibile rifocillarci un pochino per tutti e grazie veramente a tutti quanti