Missione della Commissione Affari esteri della Camera nel Kurdistan: interviste a Mario Marazziti e a Maria Chiara Carrozza

Radio radicale il quattro novembre si è conclusa la missione
Ai Billè provincia del Kurdistan né iracheno di una delegazione della Commissione esteri tra Camera dei deputati guidata dal presidente Fabrizio Cicchitto Presidente la Commissione esteri alla quale hanno preso parte Maria Chiara carrozza
Del PD Mario Marazziti per l'Italia Presidente della Commissione diritti umani della Camera dei deputati e Maria ed era a Spadoni del Movimento cinque Stelle
La delegazione ha seguito un'agenda di incontri di carattere istituzionale politico integrata da sopralluoghi nei campi degli sfollati cristiani viaggi Tiso prassi vissuti ai massacri Delli SISS
Da da una visita ai rappresentanti alla comunità cristiano caldea in particolare la delegazione ha incontrato il Presidente del Parlamento
Del Kurdistan iracheno il Ministro dei peshmerga il Capo di Gabinetto del Presidente della regione curda e maggiori dirigenti del partito membro della coalizione di Governo il PUC
Si sono inoltre tenuti incontri con il Presidente del Consiglio della Provincia di Ninive con il patriarca capo della chiesto stiano caldea e coi arcivescovi calde etimo sul e terribile
Dei contributi dei diversi interlocutori che si sono espressi anche in rappresentanza delle diverse forze politiche curde di maggioranza e di opposizione sono emerse innanzitutto richieste per un maggiore sostegno sul piano militare logistico da parte
Della coalizione degli Stati europei occidentali attualmente impegnati a sostegno dei curdi con particolare riferimento alla necessità di armi pesanti
E di munizioni adeguati alla capacità aggressive del nemico il SISS nonché per operazioni di sminamento è stato lanciato un appello ad un aiuto internazionale più convinto
In ambito umanitario al fine di far fronte soprattutto in vista dell'arrivo dell'inverno all'emergenza dei circa
Un milione e mezzo di sfollati interni che si sono riversati nel Kurdistan iracheno e che sono stati accolti in campi rapidamente allestiti attualmente gestita organizzazioni internazionali
L'UNICEF in primis se altre organizzazioni non governative
Al termine dei colloqui la delegazione italiana si è impegnata al fine di rappresentare al proprio di rientro in Italia in Europa quella che appare una situazione assai più grave di quanto finora è stato descritto rappresentato nel nostro Paese nei media occidentale
Noi abbiamo voluto ascoltare proprio sulla missione che ha svolto la Commissione esteri della Camera dei deputati
L'onorevole Marazziti Presidente della Commissione diritti umani della Camera di deputati e l'onorevole Maria Chiara carrozza del partito democratico
La prima domanda che rivolgiamo è all'onorevole Marazziti allora voi
Avete ha svolto questa missione nel Kurdistan iracheno che tipo di impressioni avete avuto della situazione politica interna che tipo di
Valutazioni potete fare su quello che l'Occidente
Può varie per aiutare sia i profughi e quel
Questo Paese per uscita dalla situazione in cui si trova quali sono le sue valutazioni onorevole Marazziti
Sì che dalla Siria all'Iraq in tutto il Medioriente e poi al sud del Mediterraneo sta ridisegnando dico un Fini crearvi con l'accordo sax Pico dopo la Prima Guerra Mondiale poi di nuovo la seconda guerra mondiale
Quindi con quello che noi chiamiamo
Deciso a esista il problema del califfato a almeno tre aspetti uno è militare
Uno è un esperto di
Colossale emergenze umanitarie per la rapidità con cui si è creata una massa enorme di profughi
Profughi particolari perché sono profughi
Che in parte provengono dalle minoranze più antiche della storia umana dai gruppi religiosi che
Se sparissero non esisterebbero più
Cambierebbe già faccia del mondo e qua c'è una grande vera questione politica quindi la questione militare
E quella che sappiamo cioè
In pochissimi mesi
Quello che chiamiamo il califfato
è cresciuto a dismisura
Dopo una preparazione di anni perché era già attivo nei gruppi armati che lavoravano in Sicilia fin dall'inizio della crisi siriana
Parte del
Gia divismo e poi di un giro di smog particolare Georgia Disma o che si sta facendo Stato
Ecco ma in pochissimi mesi a causa anche del
Errori storici strategici compiuti in Iraq dalla coalizione internazionale a causa
Di un Governo
Sì taglio il Governo di al Maliki che ha fallito la missione di riconciliazione mentre ha favorito incredibili
Problemi nel mondo sunnita che non è stato capace di riassorbire le parti migliori
Del regime di Saddam che non è riuscito impedire
Che parte dei servizi segreti parte dell'esercito qualificato in realtà stesse d'altra parte quindi li SIS a lavorato su
Malcontento di un mondo sunnita su una capacità militare che è stata incoraggiata dalle potenze esterne anche in maniera finanziariamente significative prima fase
E ha avuto delle capacità straordinarie sul terreno col terrore
Che e con la capacità di vittoria attraendo o per paura o per desiderio di successo grandi masse di popolazione irachena a questo punto abbiamo il problema degli SIS
Temporaneamente vincente
Concludere come
Raramente ricordiamo le guerre
Che elimina materialmente le minoranze che incontra come quella gli Az
Facendo schiave le donne uccidendo i bambini e uccidendo gli uomini
Che considera di serie B e quindi
Comunque da sottomettere vota opprimere
Le grandi minoranze cristiane uva altri come turco Manni cioè diciamo le popolazioni del libero cioè della Bibbia
Come cittadini di serie B e gli altri come infedeli da convertire attrarre o a vedere come sottomessi o eliminare
Allora in questa situazione non abbiamo avuto
Lo sfondamento nella piana di Ninive
Cara cose non è stata difesa abbastanza dei curdi
E
Tutte le grandi religioni del mondo che lì vivevano che fanno parte sono persone sono fuggite in Kurdistan quelli che sono riusciti a fuggire
Questa è un'emergenza umanitaria o di Stamira che nel Kurdistan iracheno questa è un'emergenza di umanitaria che abbiamo trovato
E oggi si calcola tra un milione e un milione e mezzo di profughi su una popolazione di cinque sei milioni
Parte di emigrazione recente ma
Prima della crisi di giugno luglio agosto
E
E
Quasi tutti dell'ultima mole dell'ultimo momento queste persone oggi c'è l'inverno
Vuol dire che stanno sotto le tende in analogico di fortuna
Stanno nelle scuole quindi non cominciano scolastico c'è la destabilizzazione avvio di un intero Paese la comunità internazionale ha bisogno deve prendersi anche questa responsabilità perché se non si supera questo inverno in maniera accettabile
Un intero mondo cercherà solo di fuggire Lezzi VAC e sarà terra disponibile per molti anni americani fare
Dunque volevo sapere se lei come aveva votato lo scorso agosto quando si era trattato di inviare le armi al
Alcol distano irachena
Diciamo la
Lo scorso agosto il problema del sostegno militare è stato ridotto al minimo
E però è stato l'incarico è peshmerga
Di contenere un'avanzata che diciamo il male minore per contenere umane maggiore loro però sono insoddisfatti dell'aiuto che hanno ricevuto perché vorrebbero armi pesanti
Il problema è che sul terreno sembra che senza armi pesanti non si riuscirà
A riconquista del territorio questo è un problema serio e la comunità internazionale deve pensare a questo problema il
I peshmerga hanno l'esercito numericamente consistente quindi sembra
Che assieme bombardamenti aerei potrebbero aver la possibilità di recuperare terreno
Ma senza andare in un regime di sufficienti visto che
L'esiste a recuperato i materiali avanzati
Evoluti di quattro divisioni irachene di praticamente si sono arrese
O hanno lasciato il terreno l'armamento peshmerga è oggi molto inferiore a quello dell'analisi
Quindi questo è un problema serio un problema urgente ma
Qualunque sostegno venga data peshmerga secondo me deve avere anche una
Clausola implicita che l'attività deve essere per recuperare la Piana ringrazia
Chi oggi è spogliata
Perché se passiamo troppi mese
Da quando la gente è stata costretta a fuggire
Non si ritirerà più una zona in tutto il Medioriente e di convivenza
Ecco volevo sapere questo
Laico ha avuto l'impressione che la Turchia si sia mossa male in questa dicendomi sappiamo tutte le diatribe che che ci sono tra i vari partiti curdi
Quello in Turchia diciamo ha una matrice più marxista volevo sapere come si è comportata la Turchia con questi sconfinamenti esse le preoccupazioni del Kurdistan iracheno sono legate anche all'atteggiamento
Di Ankara
Guardi in questo momento
Praticamente qua molti sono i Governi interessati alla questione cioè la Turchia cercata eccetera abbia saudite cioè la Siria di Assad e ci stanno tutte c'è la Giordania ci stanno tutte le potenze europee
E sostanze gli Stati Uniti a questo punto
Noi la crisi della esibisse scoppia
Perché molte potenze dell'aria hanno avute tutte anche un'altra agenda avevano l'agenda di trarre vantaggi dalla situazione siriana
E una di questi la Turchia un altro che ha dato in un altro l'abbia saudita ma anche all'interno di degli altri soggetti
Attivi da tre anni nell'escalation della guerra si diano anche a mio parere è stato un grave errore
In realtà
Tutti hanno pensato di trarre vantaggio da una parte di combattenti che combatteva anche contro l'altra quindi c'è una responsabilità precedente di chi
Lì si sta nascente non solo non lo ha combattuto ma lo ha sostenuto
Lo stesso predilige distinti al Musa
Perché in questo momento c'è chi dice che Assad sia attendista contro il
Laicista
Dai Scip perché sta facendo il lavoro di
Combattere contro gli altri combattenti qui richiamiamo scimmie laici
Allora
Qui fino a pochissime settimane tasso molte le potenze internazionali inclusa la Turchia che hanno avuto almeno una doppia Madrid l'agenda
Sull'aria
Tutti questi progetti realtà sordità tutti fallimentari cioè sono stati creati dei soggetti ancora più forti tipo da esce tipo il califfato
Che rischia di essere qualcosa che si mangia tutti a questo punto la Turchia
A avviato una cambiamento
Di politica l'entrata nella le coalizioni di dei Paesi arabi sta cambiando questa politica
Direi che siamo in una transizione perché nessuno potrà controllare il crollo di
Iraq Libano Siria Yemen insieme ad altre zone difficili del mondo contemporaneamente allora chi anche ha favorito la crescita di questi processi oggi sta
Riconsiderando come una possibile orrore e quindi si sta creando una vera coalizione ecco le volevo chiedere quindi la Turchia
Però questo problema non è sulla Turchia tutta l'Europa
Tutta l'Europa e tutti gli Stati Uniti la coalizione mondiale che mentre aiuta i curdi a combattere ai SISS anche per proprio conto
Ha il problema di non indebolire l'Iraq restare rinascendo col nuovo governo e di non creare troppe tensioni tra Iraq Kurdistan perché se implode il resto dell'Iraq
La soluzione si allontana lo stesso quindi c'è un terzo livello che è politico
Che è capire quanto aiuto guardato quali saranno le conseguenze successive
Come ridisegnare la convivenza e l'equilibrio tra le diverse componenti possibilmente non toccando i confini ecco lei ritiene che il Kurdistan iracheno di fatto sia indipendente oggi
Il Kurdistan iracheno non è indipendente oggi
Sicuramente c'è una forte rivendicazione storica una forte autonomia credo che sarà
Indispensabile verosimilmente va fatto tutto all'interno dei confini esistenti
Andare a toccare i confini sax spicco apre un vaso di Pandora che sarà difficile da contenere e la
Posta per te sarà impossibile o difficile per tanti per tutti per troppi anni quindi c'è una giustissima rivendicazioni del popolo curdo da sempre il mondo si resta se ne sta ricordando
Abbiamo una contraddizione
Per salvare quell'aria abbiamo bisogno che non implode all'Iraq
E che il Governo iracheno sia un Governo e rispettoso veramente delle minoranze non settario come è stato
Mentre si ricostruisce lo Stato dentro un largo sistema di autonomia per fare questo ci vorrebbe un forte Governo centrale contemporaneamente noi in realtà dobbiamo dare il forte credito alle istanze
Degli altri popoli dei popoli che chiedono da tanto tempo da un secolo indipendenza autonomia dignità possibilità di vita allora
Io credo che dobbiamo vincere questa partita tenendo tutto insieme e dando grandi autonomia l'ultima domanda ittico i pozzi petroliferi come possono essere utilizzati
Politicamente dalla dal Kurdistan iracheno che lei sappia chi opera in in questa in questa realtà e quanto può contare nel diciamo nel come che carta di di difesa e di sensibilità internazionale
Ma il problema dei pozzi petroliferi è molto importante oggi il Kurdistan iracheno
Ha venduto il proprio petrolio autonomamente risultato è stato che
Il il Governo centrale non ha
Trasferito il diciassette per cento del Budget nazionale dal Kurdistan iracheno come previsto invece la Costituzione
E questo è un elemento di tensione molto forte punto uno punto due i pozzi petroliferi
In questo momento il controllo dei pozzi in altre zone quelle
Controllate dal califfato
In qualche misura sono sotto i bombardamenti americani cioè
Uno degli obiettivi non vengono sfruttati e dei bombardamenti gli americani è quello di ridurre la positiva dell'insistita armi una fonte di approvvigionamento
Anche economico la terza cosa è che c'è Bassora cioè che lo sfruttamento e voci petroliferi la ricostruzione dell'Iraq
Dipende anche dalla capacità dell'Iraq e di vendere due milioni e mezzo il barile
Un richiamo ritmo i due milioni e mezzo il barile per fare questo bisogna controllare il territorio questa deve essere anche una ponti di approvvigionamento di soldi per lire anche se no non si ricostruisce lo Stato iracheno
Il crollo dei prezzi del petrolio Bassora eccetera
Potrebbe mettere in discussione la capacità dell'Ira che dividerci su quindi siamo in una situazione molto complessa molto delicata la comunità internazionale credo che stia ragionando su questo bene ringrazio ringrazio l'onorevole
Marazziti Presidente del Comitato dei diritti umani della Camera dei deputati col quale abbiamo ho parlato del della missione del Kurdistan iracheno prego ma che sia lodando gli ascoltatori radio legale lancia un appello
L'appello è noi dobbiamo creare un intervento straordinario umanitario immediato per molte centinaia di migliaia di profughi che stanno nel Kurdistan iracheno sapendo che dobbiamo
Dalla possibilità di stare in carcere cioè affittare case quindi c'è un grande problema anche finanziario abbiamo dodici mila famiglie cristiane di cristiani
Che sarebbero le ultime che sono rimaste in tutta quella grande area
Da due mila niente e che dobbiamo aiutare a non fuggire da quella zona cioè da non fuggire oggi
Gli agi di le donne sono state vendute quelle catturate dobbiamo aiutare tutti quelli che non sono stati rapiti che non sono stati uccisi a trovare la ragione per rimanere in quell'aria almeno i prossimi quattro cinque mesi
Perché se questo non accade cioè avremo cambiato la faccia della terra saremo responsabili anche noi per cui
Lanceremo un appello anche a un fondo per poter fare questo bene grazie grazie all'onorevole
Marazziti
Radio Radicale COD l'onorevole carrozza del Partito Democratico membro della Commissione esteri per parlare della missione di due giorni che
La Commissione esteri ha svolto nel Kurdistan iracheno una zona che oggi molto cruciale per gli equilibri in in Medio Oriente che di una crisi
Per sia per l'offensiva delle te li SIS ma anche per i cattivi rapporti con bacchettata volevo sapere che tipo di situazione
Avete trovato sia dal punto di vista dei dei profughi ma anche dal punto di vista politico
Ma dunque noi abbiamo
Fattura visita abbastanza completa perché abbiamo visto un campo profughi parlato con il personale del campo profughi anche con i volontari che vengono dai paesi somma sia dal Kurdistan che da altri Paesi
Qua abbiamo parlato con il Governo
Con il Ministro dei peshmerga e con il Presidente del Parlamento quindi abbiamo avuto una panoramica complessiva e di RAI
Che ci sono tre piani
Su cui somma importante mettere attenzione il primo è l'emergenza enorme dei profughi che sono circa il venti per cento la popolazione più di un milione
Mezzo ora i numeri varerà un po'secondo la fonte ma si parla di più di un milione di persone a fronte di una popolazione del Kurdistan iracheno di cinque milioni
E quindi è come se non in Italia avessimo più di dieci milioni di profughi quindi si può immaginare qual è l'impatto il secondo è un problema diciamo dei peshmerga che chiedono più aiuto anche militare
Soprattutto formatori cioè nel senso di persone che possono formare i corpi tecnici dell'esercito per disinnescare le mire ci hanno fatto dei racconti su queste mine che lasciano appunto i terroristi
Che sono terribile a volte una mina sotto un'altra mila per cui insomma
Che hanno bisogno di corpi tecnici e di armi e questo è quello che chiedono
E diciamo il terzo è un'emergenza sociale ed era Alice
è il rapporto fra il Kurdistan iracheno e lo Stato centrale il fatto che lo Stato centrale non paga i trasferimenti
Alcuni di stabilità che hanno e forse Kurdistan iracheno non lo so colecisti delle risorse in proprio quindi e proprio l'essenza di un possibile Stato federale che forse potrebbe risolvere tutto Marche
Sul quale nessuno ancora sta lavorando
Ecco ritiene che l'Occidente si sia mosso male in questa in questo tipo di realtà c'è stato un clamore lo scorso agosto quando l'Italia ha inviato delle armi leggere che non era proprio quello che volevano
I i peshmerga
Ritiene che sia stato fatto troppo poco e troppo forse in funzione del diciamo delle immense risorse petrolifere che ha il Kurdistan iracheno
Ma sicuramente la comunità diciamo il mondo occidentale nel suo complesso ha un po'lasciato che questa cosa crescesse intendo lo Stato ai se tutto il fenomeno del di questo terrorismo che con la sua propaganda tra i terroristi da tutto il mondo fino a che poi ritrovarsi in una situazione in cui questo Stato islamico procede
Ecco non efferatezze una violenza pazzesca e anche con una propaganda e donne per cui attrae terroristi insomma abbia tutto il mondo come se fosse l'organizzazione criminale di impatto mondiale
Che a tutto il suo sistema di social network anche abbastanza sofisticato
E in un certo senso da alcuni degli Stati vicini probabilmente l'hanno lasciata crescere perché in quel momento poteva essere non dico funzionale ma comunque in un primo in un mondo in cui l'equilibrio sempre molto instabile
Non si è fatto abbastanza per fermarlo adesso però la situazione drammatica perché questi hanno un programma preciso conquistare tutte
Più terre possibile
E abbiamo un piccolo Stato la Regione del Kurdistan che fa in un certo senso dava un posto hanno subito a loro volta insomma stragi e genocidi e persecuzione adesso invece diventano l'esercito da aiutare in un certo senso la storia contemporanea è piena di contraddizioni che avvengono in un tempo molto limitato mentre prima i processi storici ero più evidenti
E questa è la cosa che mi ha impressionato di più loro da vittime sono diventati adesso quelli che dovrebbero essere il nostro
Come dire ponte per salvarci i dobbiamo aiutare però abbiamo fatto di tutto in passato perché si indebolisce
Ecco lei ritiene che diciamo l'indipendenza del Kurdistan iracheno
Possa essere una una iattura per RAI gli equilibri geopolitici della
Della della della zona sappiamo che
Diciamo l'Iraq è nata per una serie di accordi internazionali al termine della prima guerra mondiale che hanno retto per
Per decenni del resto Baghdad non si comporta poi così bene nei confronti lei mi parlava del
Del ritorno economico che tipo di valutazioni può fare
Ma l'autonomia e lì diciamoli il problema è fra lo Stato centrale che abbandonare Regione
E comunque lo Stato centrale debole io non sono esperta di politica estera perché prima
Ho fatto altro e quindi è sono anche diciamo per studiare per imparare in una fase come dire di di
Introduzione in questo mondo pesce da personale perché penso che
Sia importante che le persone gli intellettuali lavorino anche a questi termini impatto internazionale e
Ritengo che una soluzione l'unica soluzione che ci può essere a riprendere quello spirito di convivenza a carattere afferisco di quei territori dove cristiani ebrei minoranze vivevano
Nello stato del Kurdistan insieme ai curdi e però diciamo non sono per un'autonomia totale perché la non possono esserci tanti piccoli Stati ognuno autonomo cioè secondo me la soluzione deve
Essere trovate a uno Stato federale
Dove ci sia uno spirito di convivenza di rappresentanza anche il Governo centrale delle delle regioni curde
Di livello elevato ma questo vale anche i presìdi sunniti perché è una minoranza che poi un gruppo
Religioso che ha la prevalenza sull'altro può averla per un breve tempo poi inevitabilmente si innesca una reazione come abbiamo visto
E si è innescata con i sunniti tirato per cui
Insomma dobbiamo capire che l'equilibrio del futuro è un equilibrio diciamo di uno Stato federale o di una forma di autonomia ma in uno stato complessivo
Che idea si è fatta del comportamento della Turchia nei confronti di quest'area è un po'la Turchia un Paese della NATO si ha l'impressione che il che l'Occidente abbia la faccia della Turchia
Ma sicuramente ora sembra che la Turchia abbiamo mandato appoggi e anche quando abbiamo parlato con le autorità ufficialmente nel Kurdistan hanno detto che
Adottato un cambiamento di atteggiamento
Chiaramente la Turchia ha una responsabilità in ordine e poi sulla Turchia più europea sarebbe stata più diciamo funzionare anche un disegno di equilibrio di pace è una Turchia bene europea per le una sarebbe favorevole all'ingresso della Turchia
Non lo so VAS direbbe para ora sarebbe sarei favorevole però certamente un processo come quello dell'Unione europea molto inclusivo deve avere dei rapporti e prevedere dei rapporti con la Turchia che in un certo senso è un po'la porta dell'Europa
E quindi
Il fatto che rivela Turchia non sia in Europa
Oggettivamente indebolisce un disegno di pace di equilibrio e anche la forza che può avere l'Unione europea in quella in quell'area quindi la la Turchia un ruolo importante io mi auguro che prevalga anche nel popolo turco compito del Popolo perché per dire Governi poi fanno quello che
Il popolo mi spinge a fare che diciamo non bisogna bisogna arrestare questa violenza incredibile questo questa associazione di terroristi internazionali che
Insomma
Procedono con un'efferatezza tale che insomma io non posso pensare che uno Stato moderno democratico possa anche solo vagamente non volerli arrestare appoggiare
Un'ultima domanda riguarda il il ruolo degli Stati Uniti lo sappiamo che gli Stati Uniti soprattutto all'epoca di Saddam Hussein dopo la strage di Halabja avevano avuto un ruolo positivo nei confronti di e delle del del del Kurdistan
Lei
Ha avuto l'impressione che
BO nel Kurdistan iracheno si chiede un intervento militare di terra degli Stati Uniti
No no no su questo punto devo dire che tutte le spaventi del Governo e del Parlamento sono stati molto chiari vogliamo
Si rendono conto che adesso c'è un'alleanza sono grazie agli Stati Uniti Al Khalifa le acque quello che ha fatto e anche alla Turchia erano positivi diciamo non negativi nel menu delle discussioni che abbiamo fatto
E quindi non hanno anche ad un intervento di terra loro chiedono sostegno allora il salto di personalità vorrebbero più appoggio e sicuramente anche su questa lato su cui insiste lo prima perché è un modo anche
Ma aiutare corpi tecnici
Noi dovremo poi di ricostruire tutto dall'anagrafe ai servizi sociali alla scuola sua questa il vero aiuto che noi dovremmo dare
Ringrazio ringrazio l'onorevole carrozza del Partito Democratico