Cinema & cinema: "Due giorni, una notte" di Jean-Pierre e Luc Dardenne

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale il ricorso alla sussistenza certo caratteristico dei film cosiddetti thriller o dei polizieschi ma lo si trova anche il film che raccontano vicende più comuni di vita quotidiana
Infatti la sospensiva avvenga a guardar bene non appartiene soltanto al cinema era narrativa ma in altre forme alla vita di noi tutti tutte le volte almeno che attendiamo con ansia l'esito di un nostro progetto
O quando ci importa sapere se nostro desiderio si realizzerà o meno
Sul principio elementare della sussistenza potenzialmente sempre efficace suscettibile di innumerevoli a puri applicazioni nei più svariati contesti
Costruiscono abitualmente i loro film due autori del Belgio molto bravi che sono i fratelli Dardenne Giampiero il look Dardenne loro ultimo film che si intitola due giorni una notte molto bello
è infatti interamente costruito intorno alla sospensione generata dal dal seguente interrogativo
Riuscirà la protagonista che si chiama Sandra operaia in una piccola azienda sposata e madre di due bambini a scongiurare il suo licenziamento
Per raggiungere questo obiettivo a disposizione la notte di venerdì il fine settimana infatti lunedì mattina gli altri operai all'interno dell'azienda stessa dovranno votare a favore o contro il licenziamento se voteranno a favore
Il padrone dell'azienda ha promesso loro un bonus di mille euro
Dunque Sandra dovrà recarsi da ognuno di loro e chiediamo di di rinunciare a quel bonus per consentirle di mantenere il suo posto di lavoro che le necessario per la sussistenza sua e della sua famiglia
Si potrà certo interpretare il finti le Ardenne come una denuncia dei meccanismi di intimidazione di ricatto
Che possono essere messi in atto dell'avvio del piano dei datori di lavoro e che sono particolarmente temibili in un'epoca di precarietà lavorativa e di crisi economica
Ma ecco io credo il film ha un senso un respiro più ampio
L'impresa di Sandra sembrerebbe in partenza destinata a fallire e lei stessa che è soggetta a crisi di pressione ed è riservata è sempre dignitosa
Non vi si imbarca dei beni se il marito con la incoraggia assente costantemente diamo rivoli mente e infatti come convincere i lavoratori tutti più o meno in difficoltà economiche
A rinunciare un premio di ben mille euro in cambio del posto di lavoro di una collega
Beninteso il film dei Dardenne e non è certo edulcorato l'egoismo il cinismo la difesa a volte anche violenta dei propri interessi individuali anche tra i lavoratori sono dipinti senza attenuazioni
Ma quando prevalgono l'amicizia e
La generosità spiccano sempre curdi credibili senza sentimentalismi artificiosi
Il racconto non si conclude con un tradizionale lieto fine
Ma proprio per questo che la speranza che comunque tra luce dalle dalle tante nubi che si addensa lungo il racconto
E che sembra prevalere risulta persuasiva una speranza che poggia
Sugli sforzi la giovane donna apparentemente fragile che però si dimostra anche tenace e rigorosa
E chi non è evidentemente soltanto la speranza di mantenere un posto di lavoro ma di realizzare un'umanità più solidale e fraterna
Dunque è un film che vi raccomando con particolare calore con un'avvertenza questa settimana è uscito soltanto a Roma e a Milano ma da giovedì prossimo usciranno anche in altre città d'Italia i film di ricordo si intitola due giorni una notte
E lo hanno diretto i fratelli Dardenne ed è tra l'altro magnificamente interpretato da Marion Cotillard del ruolo della protagonista
Un saluto da Gianfranco Cercone