Conferenza nazionale delle elette negli enti locali nelle liste del PDS

Sì sì di quelli i quartieri cittadini
Vogliamo rimettere in discussione però sapendo che a questo punto dentro moglie conflitto nelle stesse persone
Per la maggioranza di queste persone sono donne diritti come lavoro al principe
E i diritti come utente
Con un periodo di servizio per virgola Martino allo cioè ma come lavoratrice obbligo rimasti durare molto stretti
E quindi se al disegno generale non faccio corrispondere sia al negoziato di categoria ma poi anche il negoziato specifico dis di azienda di servizio per le turnazioni
Sia che le lavoratrici giustamente rifiuta uno di muoversi in certe direzioni e se non si affronta l'insieme dei regimi d'orario il conflitto diventa tutto interno agli strati popolare
E questo diventa l'elemento di crisi dello stesso sindacato di crisi della solidarietà
Quindi da assumere
I quattro soggetti
Come condizione per ripensare i piani regolatori degli orari e per la sperimentazione presuppone un profondo ripensamento a me piace di più dire rifondazione dello stesso sindacato del suo rapportarsi con la città
I diritti
Del lavoro in particolare per le lavoratrici si giocano per tanta parte
Come diritti di cittadinanza più che come diritti sul luogo di lavoro in particolare le grandi città sono veramente la fine questo il terreno nuovo
Del conflitto
Servizi efficienti sono la condizione il presupposto per la fruizione del godimento della democrazia
La costruzione della solidarietà di di la ricostruzione della solidarietà
Ed è la stessa identità del lavoro così come oggi e non come era ieri
Si tratta di fare un'operazione del tipo di quella che faticosamente si sta costruendo
Con la legge con l'attuazione della legge che regola il conflitto di servizi pubblici caduto Contemporary due diritti il diritto del lavoratore a scioperare
Come il diritto del cittadino a usufruire dei diritti costituzionalmente protetti
Non è un fatto facile Sensi ma questo impone un salto culturale
In questo senso
Ci vuole una legge sul lavoro sui tempi di vizio
Ma non basta
Perché all'interno vi sono conflitti di interessi
Vi è l'esigenza di andare rapidamente a nostro parere a una legge di sostegno alla contrattazione che consenta la più ampia sperimentazione nella realizzazione dei Piani generali degli orari delle città nei singoli luoghi di lavoro
Si vince questa battaglia
Ed è per questo che vi ringrazio nuovamente la possibilità che mi è stato offerto di poter intervenire se vi è una grande alleanza
Fra le donne
Con il loro punto di vista e il sindacato generale in particolare le strutture confederali delle grandi città che devono dedicare tanta parte della loro attività ripensamento della città
E se si riesce a unificare questi due sforo se a fare sinergia
Fra la volontà i bisogni partendo dal punto di vista delle donne
Con quelle del movimento sindacale confederale partendo dal punto di vista del lavoro
Che si può cambiare
Ma veri nelle città
Realizzare cita amiche città vivibili sapendo che questo vuol dire cambiare profondamente il potere cambiare profondamente il potere nelle città nelle municipalità ma io aggiungo cambiare profondamente i poteri che il modo d'essere anche del sindacato confederale con una presenza forte evviva delle donne ed il loro punto di vista
Ringraziamo il compagno Pizzinato per il contributo che ci ha dato anche di riflessioni la parola a Lidia Menapace cui Carla Passalacqua
Io vi farò presente due minuti prima vi farò un cenno così avete tempo per riordinare
Riconosco volentieri qui e qui cioè ratio con raziocinio e l'affettività questo luogo come un luogo di sapere di donne
Non però in una accademia o in un circolo culturale ma di sapere di donna in un luogo politico ciò un luogo nel quale sapere e potere o perlomeno lo deve diventare
Questo sapere che c'è stato offerto ieri e sul quale è bene che tutte tutti riflettiamo anche più lungamente del tempo che c'è qui consentito
è una base per un potere
Perché altrimenti in ci dice e concludo qui rapidamente ragionamento dicendo Dio salvi il PDS dall'avere a che fare con molte donne in A ci dite
Che sarebbe una brutta sorte
C'era interesse lieta del riconoscimento che mi è stato offerto e chiedendomi di esporre qui
Le caratteristiche di un Progetto di un gruppo nazionale dell'UDI che si chiama scienza della vita quotidiana
Anche questo lo considero un riconoscimento
Otto Peraza due volte questa parola riconoscere riconoscimento che essa avvenne nell'utili
Non solo perché il riconoscimento utile moralmente perché serve non a rimuovere l'invidia che che fa male alla salute ma a superarla
Ma anche è importante politicamente perché il riconoscimento da visibilità alla relazione
Altrimenti la relazione non ha non ti spiega tutta la potenzialità politica che in essa è racchiusa
Il Progetto di scienza della vita quotidiana è un gruppo nazionale U.T. che porta questo titolo e del quale io sono responsabile
A mire straordinarie naturalmente
è ovvio tutte oscilliamo tra deliri di onnipotenza e fasi di depressione come è stato detto prima
A dire straordinarie ne enuncerò tre
La prima è di rendere impossibile impronunciabile una frase che ho sentito non più di otto giorni fa
Addio oggi dalla parte delle donne che testualmente cito dopo vent'anni trascorsi a casa Maria o Carolino chi fosse incomincia a lavorare
Dopo vent'anni trascorsi a casa non si capisce bene se in ibernazione in stato di sonnambulismo letargia ecco eccetera
Era un tentativo di illustrare malamente il Progetto arretrava ieri reso ancora più piatto di quanto non fosse già nella sulle ero e del tutto escludendo nascondendo che in Italia questo Progetto avuto una elaborazione interessante mescolandosi con la riflessione femminista italiana
Il Progetto discuti decenza la vita quotidiana non è nemmeno re travagli e peraltro nemmeno rivisitato dal femminismo italiano
La sua seconda mira o ambizione teorica è infatti ottenere nella scienza economica il riconoscimento che il lavoro di riproduzione biologica addomestica il sociale è lavoro
Ed è lavoro economicamente necessario non socialmente utile per delle cose utili si può fare a meno tutte le volte che si tratti di tagliare un bilancio si tagliano le cose socialmente utili
Ottenere riconoscimento di lavoro necessario
Questo riconoscimento è difficile nella nella scienza dell'economia che a essa stessa nelle sue varianti un fondamento con reductio ad unum solo il lavoro che produce merci e lavoro
Il lavoro che riproduce persone le mantiene le alleva le istruisce eccetera non è considerato di lavoro direttamente produttivo qualche volta nemmeno indirettamente produttivo qualche volta lo stiamo addirittura parassitaria in ogni modo non è lavoro su questo c'è un una ricerca una serie di ricerche avviate in vari luoghi anche inaspettati perché per esempio uno dei luoghi in cui questo scontro è diventato anche un confronto assai interessante è lasciamo regionale lombarda che nei suoi corsi di formazione per dirigenti sindacali ha assunto questo punto di vista il prossimo anno succederà anche nei corsi analoghi del Triveneto che espressione chiuso solo il sindacato per indicare Veneto Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia
Questa questo confronto è molto importante
Per togliere dalla riflessione intorno a tutte le mansioni che sono contenute nel lavoro di riproduzione un carattere nostalgico meschina minore
Si tratta invece di proporlo col alta ambizione
Come un punto di lavoro necessario alla specie a cui deve essere riconosciuto il suo valore economico non vuol dire necessariamente salario
Amico vuol dire che si riconosce l'importanza di grandi spostamenti di ricchezza e per rendere possibile questo lavoro
Perché il lavoro della riproduzione biologica
Detto altrimenti maternità
Sia possibile ci vogliono grandi spostamenti di ricchezze nell'interno dei bilanci pubblici eccetera
Allora ci vuole un un importante sottolineatura del significato di questo lavoro per questo noi chiamiamo scienza della vita quotidiana questa cosa adoperando una parola che appunto da colui che ha detto
Potere saper sapere e potere cioè Baccone diventa importante nella storia d'Europa la scienza come luogo del potere della trasformazione
Su questa cosa c'è stata una riflessione nell'estate del novantatré sull'Università di Catania nello studio di nel Dipartimento di studi economici
Un importante laboratorio per soli l'Università di Ferrara promosso da Luca dalla locale udì e dal circolo Castellani e qui per esempio si è visto una delle caratteristiche di questo progetto
Che è un un progetto che ha come si direbbe in fisica una buona infinita si può girargli intorno agganciarsi
Il radio Argo percorrerlo
Perché lì per esempio si è visto che una indagine sul campo
Spiega come si mescola Ino in questo genere di lavoro gli aspetti che io preferisco indicare con parole freddamente economiche riproduzione lavoro si mettono quel gaffe quelli elementi di cura e affettività
Che però bisogna considerare a parte altrimenti questa dizione lavoro di cura è una fregatura vere e proprie perché sembra che la cura come la virtù sia premi a se stessa non si riesce più a far constatare materialmente il peso economico l'importanza politica il valore di trasformazione strutturale di questo tipo di attività
Questa cosa
Viene studiata anche è stata studiata l'anno scorso in un seminario di economista e presso Università di Siena era Lucrezia Reichlin che se ne occupava
E davanti in vari luoghi questa riflessione per contenere dimostrare
Inserire nella scienza economica il riconoscimento di questa area di lavoro come lavoro poi vedremo
Questa è la prima mirate o ricca
E anche pratica perché poi le conseguenze sono importanti
Ma ci tengo a sostenere sottolineare questo perché sembra altrimenti che questa scienza della vita quotidiana sia una specie di riverniciarla lento del casalinga atto ammodernato
E quindi una cosa tra nostalgica e come dire visto che non si può fare nient'altro facciamo almeno bene questo che tanto ci tocca fare ecco non è questo il taglio di questo
Progetto
La seconda
Cosa secondo luogo la seconda mira di grande importanza
è un riconoscimento che questo lavoro
è il lavoro che fonda realmente la prolisso quindi non solo l'economia deve essere rivisitata per avere come fondamento anche il lavoro di riproduzione
Ma anche la politica deve essere accuratamente rivisitata perché la prolissità cioè il luogo della consorzio umano
Il luogo delle relazioni
è un luogo che forse è venuto dopo l'invenzione dell'agricoltura che abbiamo fatto noi donne
Venuto con la stanzialità con l'obbligo del domicilio e della cura
Della riproduzione del prodotto della riproduzione e in ogni caso esso esso moto di convivenza civile tra gli umani
Può essere gestito dal punto di vista del lavoro della riproduzione oppure no
Quando no allora la città si riempie di istituzioni che hanno come modello genetico la caserma
Cioè istituzioni totali
Spesso anche architettonicamente lo stesso di Fitto può servire per essere convento caserma carcere ospedale scuola sempre lo stesso edificio il modello istituzionale una città dove il modello istituzionale fosse il domicilio
Cioè un luogo dove varie funzioni si mescolano e vengono in qualche modo coordinate governate dove il conflitto ha il carattere di essere un conflitto limitato con intrinseca coscienza del limite
E sarebbe un'altra maniera e per di far politica
Noi perseguiamo queste chiamiamo creatività politica delle donne faremo una mostra a Roma in Junior su questo
La capacità di
Governare con arredi piacevoli questo luogo della convivenza tra gli umani
E consideriamo questo una specificità
Storica non genetica non è una roba del DNA la possono imparare anche gli uomini per intanto il diritto alla docenza ce l'abbiamo noi perché ce lo siamo storicamente conquistato ma è una cosa che si insegnante
Essendo il papero
Io credo per una riforma della politica di grande portata perché faccio una riflessione su questo gestione governo del conflitto con intrinseco intrinseca coscienza del limite
Ogni donna nella gestione della vita quotidiana che ambito storicamente poco studiato in Italia molto di più in Francia in Germania sia le microstorie sia aria sibila vite quotidiane cioè come somma si comincia a stendere un po'anche da noi
La vita quotidiana è un luogo di conflitti e generalmente questi conflitti vengono governati risolti dalle donne sono conflitti che sembrano minuscoli per esempio il conflitto tra tempo e risorse come si fa ad arrivare alla fine del mese con delle risorse date
Questa è politica della vita quotidiana sarebbe importantissimo che questo principio di politica potesse essere trasferito a livello pubblico perché si vedrebbe che cosa si sa fare quando non si può stampare carta moneta
Perché allora anche il bilancio dello Stato viene guardato in altro modo
E se non si può stampare carta moneta bisogna affrontare i problemi che ci sono ogni volta
Conferendo intelligenza al rapporto tra risorse e Pisogne
E questo comporta una forte responsabilità
Che invece è assente da una politica che porta nella pancia la guerra la quale può sempre rinviare tutti i nodi perché prima o poi lo scioglimento delle Camere elezione anticipate la spedizione del golfo metterà a tacere tutti i problemi
Se invece la politica questo intrinseco senso di limite deve rispondere di volta in volta ed essere di volta in volta controllata sulla sua capacità di governare il conflitto tra risorse e per esempio bisogni
Anche i conflitti interpersonali vengono nell'interno della vita quotidiana governati tradizionalmente dalle donne con questo senso del limite perché
è vero che ogni tanto qualcuno varca il limite mette l'arsenico nella minestra ma si tratta di
Eventi eccezionali per fortuna
Per solito questi conflitti vengono governati realmente anche con grande difficoltà allora del se con la seconda la terza grande mira di questo Progetto è di far capire che la politica può avere anche dell'edema altri
Non è una invenzione
Maschile dico deve madre perché
E come sapete tutte le idee madri ho finito Astarte Cibele eccetera eccetera hanno lo la spiga e la cinta turrita segno che appunto ricordano che è stata inventata l'agricoltura e le città nel gestire questo progetto certamente non abbiamo molto bisogno di stabilire relazioni contro riconoscimento con donne che stanno nelle istituzioni per ottenere possibilità di sperimentazione delle scuole propendere possibilità di gestione professionale dei molti saperi che stanno dentro in questa scienza dalla vita quotidiana insomma per avere delle leggi dei progetti di legge io spero che da questo buon inizio ci sarà una buona storia grazie
La parola Carla Passalacqua della CISL puri Edoardo Salzano
Io chiedo scusa e perdono un po'costretto a fare la fiscale
Anche interrompere interessanti dibattiti però se vogliamo che tutto possono esprimersi questo il mio purtroppo cattivo il compito
Carla io vi ringrazio dell'invito ENI
E cercherò di essere brevissima intanto partecipata con grande interesse al dibattito di questi giorni perché
Attenta non solo da oggi ai tre Emile che voi trattate per il contributo che avete dato e continuate a dare per le questioni che attengono la vita la condizione delle donne delle lavoratrici
La mia riflessione che come dicevo cercherà di essere breve
Si limita ad alcuni nodi che voi avete affrontato a non tutto perché sono alcuni nodi che mi interessano per il ruolo che svolgo per quello che faccio e cioè a quello dei servizi sociali
Alla loro consistenza la situazione oggi in una città che voi chiamate i folli che ammicca
Per migliorare la qualità della FIT questo previsto i servizi alla persona servizi alla famiglia alle donne tutto quel patrimonio di prestazioni di attività che sia viste negli anni passati molto più mobilitati di oggi
Che ci ha portati a conquistare
E a vedere realizzate almeno in alcune realtà del paese per esempio asili nido consultori e tante altre cose
Tutta questa partita
Mi sembra oggi ci sembra oggi argomento da archeologia
E anche il riprende alle a volte a me mi dà tanto il senso del rituale
Eppure oggi più che mai
C'è un'esigenza forte un bisogno forte delle donne delle lavoratrici di riprendere questa partita perché la situazione del lavoro il mondo che cambia richiede per non rendere ancora più pesante la vita richiede che Rinci rimettiamo in cammino su questo terreno
Sono un bisogno ma i grandi partiti di massa
I sindacati le confederazioni non li hanno come elemento forte nella loro strategia e nella loro politica ricco io vedo oggi con grande tristezza dentro le organizzazioni sindacali ma anche dentro i grandi partiti di massa
Che quando si parla di Stato sia sociale ci si chiude fatte alcune lodevole eccezione alcuni esempi Pizzinato per esempio quindi ha riferito di alcuni ci si chiude
In soli due soli ambiti la sanità e la previdenza
E certo noi diciamo tutti che c'è l'attacco da parte delle forze soci dalle forze economiche
Dalla parte delle aree più conservatrici del nostro paese c'è la situazione del bilancio nazionale dei bilanci degli enti locali tutto quello che voi volete ma io credo che c'è anche la nostra io parlo per beh per la mia organizzazione
C'è anche ma credo valga per tutti la nostra incapacità misurarci con la situazione attuale
A riprendere questi problemi sapendo che siamo in una situazione cambiata e che bisogna rispondere in modo nuovo abbisogni di ieri mai soddisfatti ma quelli di oggi nelle varie realtà territoriale che sono diverse tra di loro
E che si richiedono però tutte le realtà territoriali del nostro Paese di riportare di fare ridiventare prioritaria la questione dei servizi sociali sia sul terreno quantitativo che su quello qualitativo
Ma di riportarla al centro sapendo che le situazioni delle varie realtà territoriale dei mondi vitali dove le donne e gli uomini vivono e lavorano sono diverse e richiedono problemi diversi e soluzioni diverse
Differenza diversità questa grande parola che ripetiamo che ci provoca ogni giorno e che sovente ogni giorno ci troviamo in difficoltà a dare risposte concrete
Quindi io credo che la prima esigenza politica sia quella di ridarci questa priorità
Ma nel ridarci questa priorità ne arriva subito una seconda di uscire dal generico
Per ipotizzare progettare sperimentare concretamente nel micro nella quotidianità di ogni giorno un nuovo modo di essere nei contenuti e nella gestione dei servizi alla persona alla famiglia
E la terza a mezzogiorno natura terza esigenza che io sento forte
E di convincerci che il nodo vero prioritario non è tanto una nuova legislazione nuovi interventi economici e lo diceva già avvicinato e io lo richiamo qui
Ma una vera grande capacità di gestione di quello che abbiamo delle risorse che riusciamo a conquistare io credo che e sono da tempo convinta che il male vero di questo Paese delle forze di governo e delle forze di opposizione ma soprattutto dalle forze di sinistra delle forze progressiste sia l'incapacità di misurarsi con la gestione di gestire quello che sia
Questo restare chiusi nell'ambito della politica come un Tirreno solo teorico e non un terreno che si misura con le cose coi fatti
Questa politica che quando diventa fatti diventa affari e clientela e il male del nostro Paese o è grande teoria o se è pratica e affari e clientele
C'è la possibilità di una politica che si concretizza con le cose e diventa trasformazione cambiamento
Allora io credo che
La grande provocazione oggi è la gestione
La gestione
Le amministratrici che sono più attenti più sensibili degli amministratori ai bisogni della gente e quindi alle esigenze del fare
Ci dicono e io l'ho sentito dire anche qui che in questa situazione amministrativa normativa di pastette di compromessi è impossibile gestire
è impossibile gestire
Ma allora se è vero questo io credo che bisogna allora se è vero questo capire cosa fare donne cambiare e quindi lottare per modificare e non spostarci su altri terreni o su altri obiettivi ad esempio sulla conquista di più di più risorse cose giuste
Ma ci spostiamo lì solo se riusciamo ad utilizzare le risorse adeguatamente in tempi brevi altrimenti ottenere risorse non serve a nulla
Gestione e credo che la centoquarantadue possono essere uno strumento utile e quindi lì dovremo concentrare la nostra attenzione e i nostri interventi
Anche noi come donne del sindacato come credo un po'tutti ci disperdiamo e continuiamo a concentrare la nostra attenzione su molte cose ci disperdiamo
E credo che abbiamo troppi fronti aperti per poter reggere forse un po'di strategia militare che ci fa individuare un obiettivo il concentrare tutto lì e sfondare ci potrebbe essere utile anche se la guerra Livia Menapace non ci piace non piace a nessuno ma capire che quello è il dato su cui mettere l'acceleratore forse potrebbe essere utile gestire seconda cosa far conoscere socializzare quello che si realizza per far capire alla gente che si può che è possibile cambiare costruire attraverso anche a piccoli interventi a fatti significativi una città ammicca
Ci sono tante cose cose positive in giro tante esperienze non si conoscono ognuna di noi inventa il nuovo e non ha confronti con altri e perdiamo tempo e sì martiri iniziamo perché le cose non cambiano
Siamo in un circuito perverso in cui non ci sono più di vittima favori
In cui i diritti non si fluiscono attraverso le vie le procedure chiare oggettive uguale per tutti ma attraverso le relazioni personali familiari la clientela le mafie le consorterie
E questo aberrante sistema e volute usato dalla stragrande maggioranza della classe politica dagli amministratori ma è accettato anche da chi favorì gli ottiene o da chi spera di ottenerlo
E allora su questa aberrazione della democrazia e dello stato di diritto
Non servono le denunce anche se sono utili i moralismi bisogna offrire alternative convenienti per la gente per le lavoratrici e che hanno bisogni reali e foglio non risposte reale
E non le nostre belle parole sempre più forbito che e sempre più elegante
Parlare di servizi sociali rilanciare concretamente questa tematica sperimentando il nuovo vuol dire uscire dalla diatriba vuota della Teoria al di alternativa tra il pubblico il privato tutte queste astrattezza che ci hanno tanto appassionato
Vuol dire capacità di gestione vuol dire darà lo Stato all'ente locale alle istituzioni il compito dalla progettazione della verifica e poi sperimentare forme diverse di gestione essere creativi provare misurarci fare
Ma vuol dire e lo richiamava già qui Pizzinato e lo richiamo io e finisco vuol dire soprattutto per il sindacato ma anche per gli amministratori affrontare il nodo duro di come rapportare gli interessi degli lavoratori dei servizi e dei fruitori dei servizi che sono guarda caso nella stragrande maggioranza donne che lavorano nei servizi esule fruiscono i servizi
Bisogna trovare compatibilità tra queste esigenze bisogna combattere tradizioni far morire privilegi che sono difficili da abbandonare
Eppure nessun cambiamento nessuna novità si potrà bere
Se non si opponeva su questo terreno che il terreno della qualità dei servizi
E questo vuol dire per avere qualità dei servizi
Non solo e non tanto più soldi che anche questo ma vuol dire una o diverso organizzazione del lavoro una più alta professionalità vuol dire più professionalità
E tutto questo voi lo sapete meglio di me non è facile da ottenerne
Allora chiedere questo alle operatrici dei servizi non è facile siamo in ritardo noi come sindacato incapace prigionieri di vecchie logiche ma anche le amministrazioni politici
Sono in grande ritardo
E vedo non è gli operatori dei servizi non tanto dei lavoratori con diritti e doveri a cui dare un contratto ma vedono degli elettori possibilmente da non scontentare per non perdere o da conquistarne degli altri
Credo che sia giunto il momento nel quale ad ognuno di noi ha chiesto di fare il proprio mestiere e di assumere le proprie responsabilità
Al sindacato a quello confederale di uscire certo da logiche corporative difensive ma agli amministratori di essere datori di lavoro
Nel senso di valorizzare gli operatori riconoscere la professionalità e quindi pagargli adeguatamente ma di fare tutto questo con l'obiettivo di far funzionare i servizi di renderli efficaci ed efficienti e io mi auguro che le nuove regole quelle attraverso le quali tentiamo di portare i lavoratori del pubblico impiego ad una regola comune uno con tutto il lavoro privato ci aiutino
Ma un terreno difficile e ci scontriamo con i politici che non vogliono che tutti vadano in una certa regola ci scontriamo con l'amministrazione con i grandi dirigenti perché vedono venir meno un potere ci scontriamo anche con i lavoratori anche perché la nostra idiozia sovente ci porta a dire sulle piazze che queste cose faranno licenziare i lavoratori del pubblico impiego
E queste sono cose che
Sono di una tale banalità che dovrebbero scomparire anche dal nostro vocabolario queste nuove regole vogliono dare diritti
Opportunità e garanzia al lavoratore pubblico ma vogliono chiedere diritti e doveri al lavoratore pubblico e a renderlo in un'area non più garantita attraverso la legge ma garantite prove e e protetta attraverso la contrattazione che lo strumento vero per far camminare i servizi
E allora
Noi siamo donne utenti donne operatrici dei servizi donne amministratrice donne sindacati che affrontano questi problemi
Io credo poco ai patti tra questi soggetti credo invece all'esigenza oggi forte di un confronto per individuare insieme alcuni o bigliettini in particolare nella realtà territoriali
Credo in uno sforzo comune per vedere se è possibile cambiare andare oltre le parole realizzare esperienze significative farle conoscere
Per ritornare a dirci tra di noi e a dire alle lavoratrici e si può
Oggi la gente non crede più che si possano cambiare e allora le nostre parole ce le diciamo tra noi ma diventano un discorso vuoto che forse
Consolo un pochettino noi che dentro queste cose ci lasciamo tempo e vite giorni ma non modifica
L'associazione delle elette io non entro nel merito
Che è un altro ambito della vostra riflessione io credo può essere uno strumento un modo per questo confronto per questo rapporto per avvicinare amministratrice cittadine sindacalista e politiche operatrici e utenti
Ma anche qui se mi permettete occorre fare sperimentare pensando in primo luogo agli obiettivi
Per i quali nascono le associazioni e nasce l'associazione e mi pare molto interessante riprendere quello che qui diceva Paolo nel riferire del gruppo
L'associazione vive se orientata al compito
Al fare e allo Sperimentale grazie oppure
La parola ad Edoardo Salzano urbanista puri lasciando accodarsi per il movimento femminile democristiano
Ci fu un'altra stagione nella quale il movimento delle donne
Pose al cento per la sua piattaforma ideale e pratica della sua lotta la questione urbana
Credo che sia utile ricordarlo oggi
Fuori inizio degli anni sessanta quando Unione donne italiane pose la questione dell'organizzazione sociale del consumismo
Come questione decisiva da affrontare per eliminare una delle cause che limitavano
E che ancora limitano la libertà delle donne
Alla base di quella posizione c'era una constatazione che mi sembra ancora attuale
L'individualismo e il privatissimo che dominavano e che ancora dominano nell'organizzazione del consumo
Pesano soprattutto sulle donne
E questo individualismo più occorre superare nell'organizzazione del consumismo e nell'organizzazione della città che ne consegue
Per farlo bisogna modificare profondamente il modo di conformare la città i suoi spazi la gerarchia delle sue funzioni
Occorrono si diceva allora
Più asili più scuole più verde più sport più servizi sanitari e sociali occorre una diversa concezione della residenza
Occorre spostare porzioni rilevanti
Del consumo dalla gestione domestica la gestione sociale dalla casa alla città
E i luoghi del consumo socialmente organizzato devono avere più spazio più qualità più centralità nell'organizzazione urbana
Questa era al fondo così almeno mi sembra la rivendicazione del movimento delle donne in quegli anni ormai storici
E questa rivendicazione mi sembra utile ricordarlo otto allora a dei successi anche se parziali e contrastati raggiunti dal movimento delle donne in confluenza e in collaborazione con altre organizzazioni ed espressione della società
In una fase in cui la sinistra seppure già divisa credeva nelle riforme e combatteva per ottenerle
Il successo più significativo a livello nazionale fu allora così almeno mi sembra la legge ponte urbanistica del mille novecentosessantasette e il successivo decreto degli standard urbanistici
Grazie a quella legge e a cui decreto nella cui nascita quindi il movimento delle donne ha avuto un certo peso
Ogni comune e da allora obbligato a dotarsi di un piano urbanistico che definisca l'uso dello spazio ogni piano deve avere una determinata dotazione di spazi per i servizi sociali e il verde
Questi spazi collettivi da una percentuale irrisoria qual erano prima sono diventati almeno sulla carta dei piani e almeno nelle zone di espansione
Grosso modo il cinquanta per cento dell'intera superficie residenziale
Un successo quindi almeno sul piano quantitativo
Do loro dobbiamo dirlo la città non sono diventato il più bel ma almeno quello che già hanno rispettato la legge
Che hanno adoperato la pianificazione urbanistica che hanno applicato gli standard di legge
Sono diventate più ricche di spazio disservizi di verde o almeno di possibilità di realizzare
In quegli anni però e io credo che anche questo vada ricordato perché il quadro nel quale ci muoviamo in un quadro contrassegnato da luci sempre accompagnate da ombre
In quegli anni accade anche un'altra cosa
Su questo limitato ter Reno nel quale contengo il mio intervento
Proprio in conseguenza di quella legge che obbligava prevede vincolare spazi per usi sociali in misura inusitata per il nostro Paese
Proprio allora la Corte Costituzionale scoprì e dichiarò l'incostituzionalità dei vincoli urbanistici
Questi vincoli preciso alla corte sono incostituzionali se e finché si rimanente un assetto giuridico della proprietà immobiliare qual è quello attuale
Dominato da una concezione privatistica
Una setto che però il legislatore può se vuole modificare anche radicalmente
Il legislatore non colse l'indicazione quella dichiarazione di incostituzionalità pesa quindi ancora
Il suo sussistere rende estremamente difficile e rischiosa precaria defatigante e alla fine poco efficace la pianificazione urbanistica la possibilità cioè di governare lo spazio nelle città
Oggi trenta anni dopo
Ma il bomber pongono un altro rivendicazione
Che anche essa suscettibile di incidere sull'organizzazione urbano anzi pretende di incidere su di essa
In modo più indiretto ma forse più profondo ed esteso
Perché è una rivendicazione che non può essere soddisfatta con una politica di mere raggiunte e che non può essere limitata all'espansione urbana
Perché è una rivendicazione che postula così almeno io la vedo una riorganizzazione complessiva della vita sul territorio sul versante del consumo come sul versante della produzione
E pretende una trasformazione consistente della qualità urbana
Come del resto ha lucidamente sottolineato Felicia Bottino nella sua relazione
Una consumazione davvero profonda se aspira a trasformare la città
Da residuo della produzione di valore di scambio qual è oggi a luogo del valore d'uso come dice la bottino
Una trasformazione anche questo mi pare sia stato detto
Che partendo da una discussione e una riorganizzazione dei tempi della città
Affronti perciò spesso con un'ottica nuova il problema della riorganizzazione degli spazi della città
Di quegli spazi per il consumo sociale senza eguali i tempi di cui parliamo non possono esistere
E vorrei citare su questo punto una intuizione molto felice di Fabrizia Remondino
Che ha scritto che la città è appunto il luogo nel quale la storia cioè il tempo trascorso diventa spazio
Un'ultima osservazione per concludere
Non sarà facile condurre a Successo questa nuova rivendicazione la proposta del tempo delle donne
Tra le molte difficoltà io voglio segnalarne e sottolinearne un gruppo che mi sembra centrale almeno dal mio punto di vista io non so quale conformazione fisica a quale organizzazione funzionale avrà dovrà vere una città pienamente abitabile dalle donne e dagli uomini
Sono certo però di una cosa
Dovrà essere una città concepita organizzata e vissuta unitariamente come una realtà unitaria
Non come un insieme di frammenti separati giustapposti ma come un organismo e doveva essere una città governata da una ragione collettiva non dalla rissa tra la miriade di interessi individuali
Ebbene perché ciò sia possibile
è indispensabile adoperare lo strumento della pianificazione urbanistica non perché sia uno strumento perfetto
Ma perché come diceva Churchill della democrazia è uno strumento pessimo ma è certo migliore di tutti gli altri
Ora in questi anni la pianificazione urbanistica è stata profondamente delegittimata per molte ragioni soprattutto di tre ordini strutturali culturali istituzionali
Tra le ragioni strutturali o porre in primo piano il fatto che ancora non è stato sciolto il nodo del regime immobiliare per scioglierlo occorre affermare il diritto della collettività di decidere davvero come usare lo spazio della città senza subire il ricatto della proprietà immobiliare
Le scelte della pianificazione urbanistica non devono tener conto dell'assetto degli interessi della proprietà
Questo è l'obiettivo pratico che bisogna raggiungere per risolvere davvero i problemi degli espropri e dei vincoli urbanistici
Per fondare un regime immobiliare adeguato
Tra le ragioni culturali e io suggerirei una riflessione
Sul
Cause
Non ultima quella riassunta nell'emblema della caduta del muro di Berlino ha ripreso piede forza
E tende a diventare egemonica la ricerca assoluti soluzioni individuali per problemi che a livello di società di massa cui siamo pervenuti sono risolvibili solo con risposte collettive
Tipico il problema dei trasporti ma credo che si possa dire lo stesso per ogni aspetto dell'organizzazione della città
Continuare con le risposte individuali ai problemi e alle esigenze di massa che hanno bisogno di spazio e di Energia
è fonte di disastri che oggi solo la letteratura riesce a cogliere nella sua possibile dimensione penso ad esempio ad alcune delle città invisibili di Italo Calvino
Invito tutti a rileggere per esempio la descrizione di Leonia
Tra le ragioni istituzionali io porre in evidenza la debolezza degli organi del potere elettivo territoriale
Anche questa per la verità se andiamo a guardar bene
è una debolezza in primo luogo culturale
Come spiegare altrimenti il fatto che le regioni che pure hanno poteri pieni in materia urbanistica abbiano adoperato i loro Poteri in misura così modesta
E io non saprei spiegare se non con un grave ritardo culturale della politica rispetto ai problemi reali del governo del territorio altri fatti che succedono
Ad esempio che ci siano ancora incertezze così gravi esitazioni affastellarsi di proposte cervellotiche sulla questione delle città metropolitane
Uno strumento di governo per il quale la sinistra si batte da decenni e che appena ottenuto sono due
Pienamente d'accordo con quanti hanno già fatto questa osservazione non si sa bene come cooperare è un vizio della sinistra raggiungere complotta immani
Determinati strumenti legislativi appena il via ottenuti
Se ne dimentica il passa a porsi altrimenti che magari più ambiziosa
E per fare un ultimo esempio non spiegherei altrimenti il fatto che in tante tantissime amministrazioni la logica della rincorsa dell'emergenza e della risposta immediata
Elettoralmente spendibile
Prevalgano sempre sulla logica della paziente
Le compagne
Le invitate a prendere posto perché fra qualche minuto diamo inizio
Alla conferenza
Posto perché abbiamo necessità di iniziare
Anche se
Una parte ancora non è riuscita ad arrivare
Vorrei dare alcune comunicazioni anche sulla base di diverse sollecitazioni che ci sono venute pensiamo di chiudere l'Assemblea alle ore diciassette diciassette e trenta per consentire di poter partire già in serata quindi tenendo conto dei treni
Questo significa che avremo necessariamente necessità di fare qualche taglio di intervento e che avremo necessità di una rispetto rigorosissimo dei tempi
Vorrei ancora ringraziare i gruppi parlamentari di Camera e Senato e della sinistra indipendente
Che grazie al finanziamento hanno consentito questa Assemblea
Vorrei ancora
Ricordare che quest'anno riprenderemo la festa nazionale delle donne
Che si terrà dal quindici al ventitré giugno a Rimini
Allora io credo che ci conviene dare corso
Alla nostra
Conferenza
Sulla base delle indicazioni che sono venute ieri dei gruppi noi pensiamo di fare stamattina due punti di sottolineatura di valutazioni pervenute nei gruppi
Che sono quello riferito all'associazione e quello riferito agli statuti
Vorrei che fosse chiaro che non c'è
Nessuna sottovalutazione degli altri gruppi di lavoro che sono stati notevoli e in qualità in quantità di riflessione abbiamo ritenuto che fosse necessario a questo punto riduzione su questi due aspetti perché sono anche gli aspetti più nuovi
Darei quindi la parola la compagna Paola Piva
Che ci riferisce sulla associazione e poi chiamerei Maria portando Fontana fortuna per scusate la papera per gli statuti
Del nostro gruppo eravamo relativamente in poche eravamo una quarantina
Abbiamo parlato in molte non si sente riaccesa
Ma
Se interessa
Non è Cesa no è acceso deve parlarci dentro
Dicevo che nel nostro gruppo eravamo una quarantina circa e abbiamo parlato in venti
E
Dirò subito che tutte tutti gli interventi
Hanno detto hanno parlato della necessità e dell'importanza di fare questa associazione anche se nell'introduzione non avevamo lasciato come dire aperta la discussione sul perché e se ritenessi mo'utile farla
Dal modo in cui abbiamo parlato
è risultata una cosa interessante cioè che ci sono tanti modi di vivere questa esperienza di elette né negli organismi istituzionali ma ci sono alcune esigenze che accomunano queste diversità
Ci sono modi diversi per entrare in questa esperienza per esempio molto diverso è il grado in cui prevale della candidatura
La come dire il peso del partito prevale invece una candidatura un mandato che viene da gruppi di donne
Diverso è il senso per che questa esperienza di fare le elette nelle nelle istituzioni appena nel percorso personale di ciascuno di noi nel senso che per alcune per molte forse è una tappa precisa anche nella carriera politica personale
Per alcune ha un senso invece di un'esperienza temporanea che in cui si investe per un certo tempo in questa cosa
Per conoscerne latte provarci ma non più come e esperienza definitiva
Sempre e comunque si tratta di un'esperienza molto coinvolgente
Sia che si sia elette in un piccolo centro o in una grande città
Sia che ci si trovi in condizioni di maggioranza e quindi con la responsabilità amministrativa sia che ci si trovi invece una condizione di opposizione a dover sperimentare delle tecniche di opposizione
Fare la delegato lei letta in questi organismi è un'esperienza per certi aspetti un po'fuori il CUP del dal Comune cioè che a un carattere di non solo perché assorbe molte energie purtroppo spesso ne restituisce poche chi fa questa esperienza senso che la soddisfazione più avara della dell'impegno
Ma anche perché obbliga a rielaborare
Delle cose accanto il nostro la nostra essere donne in un contesto diverso da quello tradizionale
Io mi ricordo che quando mi è stato offerto la candidatura per il Comune di Roma una compagna che aveva già passato questa esperienza mi disse vedrai che traina per per significare che era una cosa molto coinvolgente molto impegnativa mi disse vedrai come un matrimonio
Io devo dire che questa espressione ma ricordo perché lì per lì ho fatto un salto detto mamma mia che vuol dire come un matrimonio in realtà quest'espressione era inadeguata perché per fortuna non si è trattato affatto di questo ma forse significava dirmi guarda che ti cambierà a un pezzo della tua quotidianità
E in questo ci aveva ragione però mentre se io devo ridiscutere con delle altre donne la mia esperienza regna pratica matrimoniale ne trovo molte che hanno un'esperienza come la mia si lavori discutere la mia pratica
Dentro il Comune di Roma ne approvò meno nel nel giro delle mie amiche delle mie e delle donne che frequento quotidianamente quindi ha un carattere di separazione di a eccezionalità rispetto l'essere donna nella nella vita quotidiana
E quindi noi abbiamo bisogno a abbiamo un passaggio da fare che è proprio quello che obbliga a una rielaborazione di quest'esperienza in chiave femminile femminista
Prima di tutto io credo che sia necessario rielaborare il senso del mandato
Perché sia che ci sia stato un mandato esplicito da parte delle donne che si provenga da un gruppo di donne che in qualche modo hanno partecipato alla candidatura
Sia che questo non sia avvenuto e quindi ci si trovi dovere ricostruire questo mandato ex post cioè a dover ricco il ricollocarsi dentro un contesto di donne per ricostruirlo
E quindi in qualche modo ritrovarsi una base sociale di riferimento e anche un un soggetto politico con cui lavorare insieme
Questo mandato politico un mandato complicata dal elaborare perché l'appartenenza a un gruppo a un a un a un soggetto vogliamo chiamarlo così non esime dal rappresentare tutti
E quindi ci si trova di quando si è elette dentro un organismo amministrativo
Si deve in qualche modo fare questo doppio passaggio dalla rappresentanza in di donne e disco di un un soggetto sociale politico organizzato ma contemporaneamente anche un'intera rappresentanza generale contemporaneamente c'è un uno sforzo in più nel tradurre obiettivi politici in atti da un sentimento da un'esperienza in linea amministrativa il che è una cosa diversa da ciò che pratichiamo normalmente le nostre pratiche politiche quotidiane con le donne
Secondo settore di rielaborazione necessarie quello di costruire delle alleanze istituzionali con altre donne anche questa
Richiede delle metodologie dei degli strumenti che vanno al di là degli strumenti tradizionali dell'alleanza tra donne che noi stabiliamo nel sociale quando veniamo da queste esperienze
Nel senso che quando noi ci comporterà elette di de elette di una lista ci cerchiamo una la la trasversalità con le donne elette nelle altre liste
Noi ci accorgiamo che dobbiamo inevitabilmente rispettare il peso dell'appartenenza del senso nel senso dei ruoli diversi da da cui proveniamo
E che non possiamo presupporre un'alleanza spontanea solo in base al nostro centro di appartenenza
Che pensare che soltanto la consonanza tra donne sia ha come dire sufficiente a a a stabilire un patto politico tra noi
In genere a uno stato di ingenuità che poi e incontra delle subito dopo delle di illusioni
E quindi questo è un altro passaggio di elaborazione necessaria di comprensione di questo di questa difficoltà in più che giocata appunto dalle regole del contesto politico in cui ci si trova
Infine bisogna elaborare anche un modo personali di stare dentro le le applichi le istituzioni per non trovarci ad essere delle replicanti maschili in qualche modo degli stili di degli stili politici tradizionali del modo di praticare le istituzioni per essere mi stesse
Abbiamo bisogno di un tutto un passato in lavorazione anche di linguaggio di comportamenti di di modo di essere che a fatica spesso ciascuna di noi trova di dentro
Allora per diciamo che tutte queste difficoltà in più sono elementi di cui comuni che ci troviamo ad avere tra noi
E che nel nostro gruppo sono stati raccontati in una somma TTT esperienze molto molto varia anche molte diverse sotto forma di bisogni che venivano espressi nei confronti dell'associazione CEE
Ciascuna chiedano no no no la possibilità ovviamente di di fare il ventaglio di queste esperienze diverse la Sacra contate e che invece in qualche occasione dovremo raccogliere ma sono state tradotte negli interventi sotto forma di bisogni in primo luogo un bisogno di rompere l'isolamento e socializzazione questo è un bisogno che attraversa tutte non soltanto quelle che stanno nelle aree più periferiche nelle piccole realtà anche se di viene raccontato più spesso
Ma almeno nel nostro gruppo di lavoro denunciata anche da chi sta nelle grosse realtà
Bisogno di quindi di circolazione di informazioni non informazioni generiche e a pioggia è stato detto
A materiali di informazioni carta ogni giorno è stato raccontato quanta carta dobbiamo buttare via quotidianamente ma un servizio di informazione mirata a chiamata diciamo cioè quando mi trovo di fronte un problema specifico avere una sede
Che in in mette in contatto con le altre donne restarlo sanno affrontano nello stesso modo
Un bisogno di coordinamento politico che significa anche la possibilità di avere dei momenti di rafforzamento delle esperienze individuali sulla scena nazionale per esempio sardo citato che Adele periodicamente delle campagne tematiche nazionali che traducono i frammenti di esperienza amministrativa o di esperienza politica che stiamo facendo localmente
In una visibilità in una tendenza che diventa progetta di
Discussione sulla scena nazionale
è un elemento di rafforzamento nel la discussione di ieri si faceva l'esempio positivo dell'operazione che è stata compiuta brillantemente con la legge sui tempi
Perché e tra sarà proprio uno dei meccanismi che ha tradotto sulla scena nazionale una tendenza e uno per la proposta praticabile a livello locale ma mentre la legge sui tempi ha avuto un percorso diciamo
Top da una cioè da dal dall'esperienza nazionale alle indicazioni periferiche di lavoro ci può essere anche un percorso inverso cioè dai frammenti dalle esperienze locali a trasformarla in una tendenza nazionale
Una esigenza sette elenchiamo ancora i bisogni che sono stati detti ieri di professorali professionalizzazione di queste esperienze di vita dentro gli organismi istituzionali su questo è stato fatto uno una riflessione di questo genere se noi vogliamo che la presenza delle donne fra virgolette comuni che entrano nelle neri consigli comunali regionali provinciali aumenti questa presenza noi dobbiamo confrontarci con loro problema di professionalizzazione quando entrano in questa esperienza che peraltro è il problema che appartiene anche agli uomini del problema che appartiene anche a quelle di più lunga data che stanno dentro questi organismi da più tempo però bisogna aiutare le donne ad accorciare i tempi di autoformazione
E aiutarle a come dire in impadronirsi di queste di linguaggi e strumentazioni
Un esempio di perdita di padronanza di sensazione di perdita di padronanza e data appunto una accompagna che ieri riferiva del suo passaggio periodico da un delirio di onnipotenza quando le sembra di poter fare tutto dentro questi dentro le amministrazioni al momento di depressione totale quando mi sembra di non riuscire a combinare assolutamente niente
Ecco questa passaggio dal tutto al niente un la tipica esperienza che hanno una sensazione che denuncia la come dire il non essere padroni della situazione
Ora per
Contribuire a professionalizzare un'esperienza che deve poter restare alla portata di tutte
Ma nel senso che non dovrebbe richiedere delle qualità eccezionali ma che dovrebbe permettere di quindi è di essere vissuta anche a chi non fa la politica a tempo pieno
Bisogna dare degli strumenti e che non sono solo non sono degli strumenti neutri e questo è stato detto molta con molta forza nelle riunioni di ieri
Ma strumenti che ci dobbiamo dare tra donne per che si questa elemento di professionalità sia una lettura al femminile del del come si sta dentro il nostro modo di agire dentro le istituzioni
E quindi è stato chiesto uno dei bisogni forti denunciati è un luogo di rielaborazione tra noi sul come si fa amministrazione e su come si fa opposizione
E quindi di come si sta al Governo e come si sta all'opposizione da donne dentro degli organismi così fortemente segnati della cultura tradizionale maschile
Con regole che hanno che hanno spesso anche del Tibet per assurdo che che hanno anche derive greco le stesse di funzionamento democratico di questi organismi spessi sono paralizzanti e hanno alcuni elementi come dire di diventino un senso anche di non praticabilità
Per aderire al nostro genere e trasformare quello che apparentemente in quanto come dire più estranea al linguaggio tradizionale di questi organismi può apparire un un nostro un nostro handicap nostro vincolo trasformarlo in una risorsa positiva quindi una forza di cambiamento dell'istituzione stessa
Questo significa come dire avere un luogo un luogo nostro dove potere e rielaborare tutto questo e darci forza e strumenti
Alla alla fine di questo Elenco DP sogni associativi ci siamo domandati se questi erano sufficienti per motivare un'associazione asse
Quindi ho molta parte la discussione è stata dedicata qual è il salto che chiediamo rispetto all'esperienza tradizionale dei coordinamenti delle elette che il PC aveva e che tutti i partiti tradizionalmente si danno perché non basta il coordinamento perché ci vuole un'associazione ci vuole un motivo forte per dire questo perché siamo in un momento in cui comunque dobbiamo prima prima di come dire dar vita a una nuova forma organizzativa tra donne dobbiamo anche domandarci quali sono
Le motivazioni che la legittimano e anche e che e chi Spini consentiranno poi dopo di reggere la fatica di fare un'associazione e su questo devo dire alcuni interventi erano stati molto lucidi domandavano un passaggio di maturazione
Nella nasca di questa sottrazione anche sui modelli organizzativi di e prendendo a riferimento la storia recente di tutte le associazioni di donne che sono fatte in questi anni
E ai modelli organizzativi che si sono dati sia nel suo le organizzazioni ormai storiche sia le organizzazioni nuove che le associazioni nuove che stanno sorgendo che continuano a sorgere frutto soci Azzoni professionali
E qual è il carattere la fisionomia degli strumenti lo strumento organizzativo ci vogliamo dare in altre parole se tutte domandavano nell'intervento dobbiamo metterci insieme
Stringerci in lega fare lobbying scusa ma non terminologie più antiche tecniche oggi è più ricco e più più come dire recenti ma il problema era come da una fase nascente costituente si passa al consolidamento di una struttura che poi ci piaccia in qualche modo ci corrisponda perché mettere insieme un potere collettivo e dargli una forma non è non è poi un operazione indifferente
Per inciso io credo che di poter dire che se un'organizzazione come questa è un'associazione nasce fortemente orientata al compito cioè non tanto centrata sulla ricerca di dare identità ai membri di un'associazione ma quanto su compito organizzativo
Può diventare può affrontare il nodo con improntare in modo efficace il nodo che tra noi donne sempre un po'complesse quella differenziazione dei ruoli e doveri in chiave funzionale cioè la possibilità tra noi di riconoscere ruoli Diversi equivalenti per utilità ma come dire diversi per funzioni
E quindi ridarci degli organismi funzionalmente differenziati che però ci permette no come dire con serenità di riconoscerci dei ruoli e degli strumenti associativi
Che ci separano che non non non come dire doveva noi tendiamo generalmente a delle organizzazioni tipo un po'funzionali dove tutti fanno tutti e dove ci si riconosce una parità anche come dire di funzioni che impedisce poi evitare di di darsi delle dei modelli organizzativi che crescano su se stessi
Sapete che qualunque organizzazione per crescere bisogna differenziazione funzionale questo è proprio un principio
Come dire tecnico
E noi a volte apre abbiamo delle grosse resistenze motivate peraltro fare questa operazione
Se partiamo da un'organizzazione che sia orientata al compito cioè che abbia chiaro a che compiti deve assolvere questo nodo è un pochino più facile affrontarlo
Tutto questo è stato detto nel nostro gruppo
Benché appaia come un'operazione fatta per noi stesse e quindi essenzialmente motivata per aiutarci
E quindi orientata a noi è anche un contributo al PDS nel suo insieme e molti molti interventi hanno sottolineato come praticare questo obiettivo può voler dire anche dare un contributo concreto al dibattito sulla nuova forma partito
Al dibattito su come ci si sta organizzando da donne dentro il nuovo partito
E al dibattito sul rapporto tra partito istituzioni amministrative società cioè non c'è sembrato che per risolvere il problema per noi significa anche toccare questi nodi concreti non dal da un punto di vista astratto come diritti battito teorico ma attraverso una pratica cioè attraverso la messa in atto di uno strumento nuovo di lavoro che però corrisponda veramente alle istanze delle donne che mi che ne sono promotrici e che parta la di dai bisogni molto ben individuati
Alla scusa ti chiedo proprio
Quanto a una ormai il Fai giocato quindici minuti già quindi poca chiedo una sintesi per liberarsi intensi sul i il profilo a di questa associazione nel dibattito dirò molto seccamente gli indicatori di novità sono stati individuati Primo nel fatto che l'associazione sia a base regionale e che quindi a livello nazionale si tratti di una federazione di associazioni regionali
Che sia un'associazione di Progetto che si che che e che quindi non si limiti a fare soltanto opinione ma persegue un programma che abbia una struttura di servizio che si autofinanziata e che nel dibattito è stato lasciato ancora un po'a fare tutto il chi debba far parte di questa soggezione la mattina tantissima maggioranza è il lo lo la propone come l'associazione delle elette nelle liste del PDS ma qualcuna ha chiesto anche di tenere aperto questa questione perpetui verificare se altre donne di altre liste
In alcune realtà vorrebbero costruirne insieme
Questo coupon un problema di compatibilità tra i progetti regionali e poi il progetto nazionale
Il percorso o che è stato individuato e che vi proponiamo da qui a dicembre a partire da questa Assemblea il seguente la nascita di un comitato promotore e su questo è in corso la consultazione con le delegazioni delle varie regioni e quindi a fine a fine giornata ci sarà ora la lista la lista dei nomi che fanno parte del comitato promotore perché dovrebbe essere comunque composto da non più di trenta persone
Il ruolo di questo comitato è quello di creare lo stimolo per la nascita delle varie associazioni regionali mettendo però le basi di uno schema di Statuto che in qualche modo sia omogeneo tendenzialmente almeno convergente
Dare una creare i contatti politici a livello nazionale perché possano anche la struttura di servizio e anche l'incontro per esempio con le parlamentari
Alle quali proporremo di entrare nelle rispettive stazioni regionali incontro con lanci alle autonomie locali eccetera
Al tramite il comitato promotore dar vita ai comitati regionali
Questa è praticamente lo schema di lavoro da qui a dicembre e per poi poter far nasce la federazione dopo un tempo di Matrix non è sufficiente perché la fisionomia di questa ASP nuovo strumento associativo corrisponda effettivamente le nostre esigenze
Grazie
Allora Maria Fortuna suo gli statuti
Poi i
Pizzinato
Allora io sarò molto breve anche perché non faremo come gruppo abbiamo anche deciso una diciamo un un riepilogo di quelli che sono stati punti della discussione
Più che altro c'era l'esigenza di far partire anche da questa Assemblea
Delle elette appunto nelle liste del PCI PDS un messaggio forte su una scadenza altrettanto stringente in termini politici che davanti a noi e cioè che quella della redazione
Definitiva degli statuti che come sapete è prevista per per giugno
Il messaggio politico che appunto le donne nelle liste del PCI PDS vogliono lanciare anche alle donne elette nelle altre liste
Per costruire insieme spazi praticabili affinché nella Carta fondamentale degli enti locali
Che sono appunto gli statuti e poi successivamente nei regolamenti siano iscritti principi
E questioni che possano delineare il punto di vista delle donne e possono appunto costruire una strategia un percorso comune per delineare un nuovo rapporto tra donne e ente locale tra cittadine e pubblica amministrazione
Quindi senza spender citiamo molto subito senza enfatizzare molto il giudizio sulla centoquarantadue riteniamo però che sia fondamentale non solo non perdere questa occasione ma ritenerla come un'occasione che ci interessa particolarmente una riflessione per tutte perché le donne in particolare anche con numerose iniziative che sono venute da più parti politiche e anche le compagnie nostre prima persone hanno sviluppato iniziative su questa questione degli statuti perché le donne sono interessate a una questione che a parrebbe diciamo così a prima vista forse una questione di tipo giuridico formale
E invece abbiamo notato che sono particolarmente interessate perché non solo l'affermazione di principi fondamentali
Quale quello che gli enti locali sono che la cittadinanza appunto è fatta di donne e di uomini che occorre promuovere appunto politiche per le pari opportunità eccetera sono norme fondamentali che vanno iscritte ma perché soprattutto si intravede la possibilità di delineare una nuova strutturazione né i Poteri degli enti locali una nuova strutturazione del nostro rapporto con gli enti locali
E quindi un cambiamento anche nella nostri l'organizzazione della nostra vita quotidiana e nel rapporto con tutta una serie di questioni che riguardano la vita delle donne nelle città
Ed è per questo che c'è particolare interesse su su appunto queste questioni
In particolare dicevo la questione di principi fondamentali il rapporto della trasparenza con la pubblica amministrazione con gli enti locali
La il De lineare precisi compiti e funzioni tra gli enti ci sembra diciamo un elevarci sembrano tutti elementi fondamentali sui quali a puntare la nostra attenzione perché delineano veramente una possibilità di una nuova politica dei diritti
E non dei favori come spesso accade come spesso è in realtà in molti enti locali ma ci dà la possibilità di ribaltare quest'ottica di un nuovo rapporto in termini di partecipazione di controllo
Da parte dei cittadini nei confronti degli enti locali
Ora detto questo e indicata anche la tenacia con la quale le compagnie vogliono continuare a lavorare in questo ultimo scorcio di tempo
Su queste questioni volevamo in particolare sottolineare lanciare diciamo da questa Assemblea delle proposte che siano operative ma che siano anche che parlino anche all'esterno
Una prima questione quella di intensificare dappertutto diciamo in questo ultimo scorcio di tempo alle iniziative pubbliche con le altre donne nelle altre liste con le associazioni
Affinché si rimarchi una presenza che anche per noi diciamo ha mostrato un certo un certo ritardo e che però altrettanto si rimarchi che siamo noi in particolare apprendere diciamo queste iniziative a voler con continuare ad andare avanti su questo terreno anche cercando un'alleanza con con con le altre donne
E inoltre che l'associazione stessa possa costituire come suo primo compito questo lo proponiamo e ci sembra un comunque un elemento da tener presente possa costituire un gruppo un osservatorio sulla questione degli statuti che ci serva non soltanto come momento adesso e poi vi dirò per per per l'ad esso che cosa proponiamo ma che ci serva soprattutto come gestione successiva alla fase degli statuti che riguarda poi il rendere concreti e cogenti le norme che abbiamo messo negli statuti che poi dovranno essere trasformate invece mi regolamenti e che se non le mettiamo diciamo e non le trasformiamo dei regole mi reco lamenti rischiano di essere addirittura vanificate e oltretutto come anche la compagna Silvia Barbieri diceva ieri nella sua relazione noi pensiamo che si debba considerare gli statuti anche con una norma transitoria come una fase di sperimentazione e proprio per questo suggeriamo che vi sia un osservatorio che Possa quindi verificare come questa fase costituente andata avanti e vari enti locali e come poi eventualmente suggerire proposte di innovazione di miglioramento e così via
Un'altra questione l'ultima che appunto per per questo mese di maggio pensiamo possa essere attivata
E che una proposta che potremmo anche lanciare all'esterno in modo diciamo così anche dal punto di vista pubblicitario interessante e quella per esempio di istituire una linea diretta
Su questa questione degli statuti una linea diretta di consulenza e di informazione che possa risolvere quesiti e questioni poste dalle donne per la formulazione degli statuti
Una linea diretta quindi un telefono un filo diretto questo poi vedremo tecnicamente come sarà possibile
Che possa essere prima di tutto il supporto per le nostre compagne che lavora non i vari enti locali e anche per le donne e gli altri partiti che eventualmente si rivolgano diciamo in questa fase annuo perché ci interessa comunque che siano iscritte diciamo delle norme fondamentali che portino il segno e la presenza delle donne
Nelle istituzioni locali grazie
Allora la parola ad Antonio Pizzinato cui Lidia Menapace
Innanzitutto
Desidero ringraziare dell'opportunità che mi offrite
Seppur sinteticamente
Giusto porre alcune riflessioni
Il movimento sindacale la CGIL in particolare sta sviluppando
Me lo show attività per operare alla costruzione di città credo
L'obiettivo che avete posto dal punto di vista logico Lo Verso che t'
Che è l'obiettivo che ricette poste dal punto di vista delle donne con questo convegno
Intendo innanzitutto
Desidero innanzitutto esprimere
Il mio apprezzamento
Per la Lif la ricca elaborazione che avete presentato nelle relazioni e nella tutto come in trazione
Elaborazione che per tanta parte
Coincide con quello in laboratorio nel corso di quest'anno obiettività
Delle confederazioni dei lavoratori
Su questo terreno
Si tratta a nostro parere è stato sottolineato con forza agire prima
Di ripensare la città per renderla vivibile fui bile
E oggi non lo sono
Vi sono un cumulo di problemi
Che portano sempre più la conflittualità
All'interno degli stati subalterni
Fra gli strati poveri
Dei cittadini
Qui emergono con più forza le contraddizioni nuove e diverse
Derivanti dalla cogestione della mobilità dall'inquinamento atmosferico dall'emergenza idrica dallo smaltimento dei rifiuti solidi
Dalla tensione abitativa e dalla criminalità organizzata che si estende sempre più non solo al Sud basti guardare la dimensione raggiunta nella città per eccellenza europea come quella di Mila no
Vi è l'esigenza e vi è la possibilità
Del ripensamento più complessivo
Delle città e in particolare delle grandi città
Riutilizzando le aree dismesse dal punto di vista industriale a condizione che ripensamento delle città sia fatto avendo al centro la fruibilità della città degli uomini che la vivono e che non siano città subordinate
All'elemento economico come lo sono stato sono sono stati in questi decenni con l'industria
In questo senso
La nostra analisi che mi sembra che era presente anche nelle vostre riflessioni e che ci misuriamo con due tipi di città diverse
Un dato è
Quello relativo alle dodici grandi città metropolitane
O visite il quaranta per cento e la popolazione si produce sessanta per cento del PIL
Altra cosa sono il centinaio di città media
Queste due città questi due tipi di città a nostro parere pongono problemi diversi che vanno affrontati in modo diverso
Si tratta
Ed è questo l'impegno di chi come ripensare queste città
Noi sottolineiamo con forza e l'abbiamo assunto con il movimento sindacale sia unitariamente ma in particolare come CGIL
Le potenzialità che vi sono nella legge centoquarantadue sulle Autonomie
Come quelle
Che sono state quasi contemporaneamente approvate per quanto riguarda il diritto d'accesso il gratuito patrocinio
Certo si tratta di una legge e delle altre
Approvate con ritardo sono incompleti perché non hanno gli aspetti elettorali e quello dell'autonomia impositiva che è il presupposto stesso per lo sviluppo dell'autonomia degli enti locali
Ma pur con questi limiti e con il ritardo
La scelta nostra della CGIL delle confederazioni e di utilizzare di forzare le porte sibili tale potenzialità che le stesse hanno per ripensare le città
Al fine di riproporre al centro del ripensamento delle città in particolare delle città metropolitane il sociale lavoro
Noi siamo partiti nell'affrontare questo aspetto da un presupposto
Che ci vuole il sociale si è protagonista dell'attuazione della gestione di questa legge
Può far sì innanzitutto che non venga depotenziata di quelle che sono le possibilità se si lascia invece alla gestione delle forze ante riformatrici o comunque moderate è un caso che colpisce che il più attento il più impegnati in questa direzione prima dal ministro Gava e oggi sia il ministro Scotti
Almeno così mi sono trovato in tutti i convegni nei quali abbiamo affrontato il problema
Qui emerge un errore della sinistra
E fra questo anche del sindacato che tradizionalmente si è molto
Impegnati nel delineare le riforme nella mobilitazione per per conquistare le leggi di riforma ma una volta conquistate si lasciano alle forze anti riformatrici la gestione l'esempio più classico è quello alla sanità
E potremmo farne molti altri
Essere protagonisti della gestione dell'attuazione di questa riforma a nostro parere e anche la condizione per rendere credibile l'esigenza di riforme istituzionali del nostro Paese in altre parole rendere protagonisti
Il sociale il lavoro
Dell'attuazione di questa legge fa emergere con più chiarezza l'esigenza ormai in rinviabile di riforme sessione più generali non attuarla il chiedere rinvii significa semplicemente dimostrare che si fanno delle parole invece quando si pone con forza l'esigenza delle riforme istituzionali
Per quanto ci riguarda
Abbiamo operato ormai da un anno in questa direzione abbiamo delle scadenze anche in questo mese abbiamo fatto un interessante convegno regionale
Proprio l'altro ieri per tutto l'Abruzzo con proposte concrete di organizzazione
L'otto Palermo lotto prossimo facciamo la Conferenza cittadina di Palermo
Il prossimo tredici maggio facciamo quella relativa alla realizzazione dell'area metropolitana milanese a Milano e a fine mese assieme Milano-Torino e Genova
Affrontiamo a Torino il problema della ridefinizione dei regimi d'orario nelle città
Noi riteniamo
E in questo vi è una sottolineatura anche rispetto a quanto affermato ieri
Che vi sono due scadenze che vanno rispettati
Quelle del dodici giugno in primo luogo quella relativa agli statuti
Perché significa partecipazione della società civile arduo ad una fase costituente delle comunità dopo i grandi mutamenti che sono intervenuti in questi decenni
E in secondo luogo consente la diretta partecipazione e aprire spazi come veniva detto prima informando lavoro del gruppo sugli statuti anche per quanto concerne le donne ma più complessivamente i diritti di partecipazione e così via
E quindi liste a tutti
Secondo la realizzazione
A partire dalla definizione dei perimetri delle dodici città metropolitane
Sapendo che la loro realizzazione e la loro definizione apre un conflitto di potere
Perché vi sono differenze forti
Realizzare
Con un atto cogente e vincolante
La prima fase di avvio delle città metropolitane
Perché le dodici città metropolitane sono la realtà dove più acutamente si vivono tutte le contraddizioni
Ma vivono in particolare le contraddizioni le donne
Il sessantotto per cento delle donne che lavorano in Italia lavorano e terziari nei servizi quasi il settanta per cento di queste donne lavorano in queste dodici città
La realizzazione
Delle città molte metropolitana
Determina mutamenti di assetti di potere
E ieri presupposto è la condizione anche per rispondere ai problemi delle donne
Mutare gli assetti di potere
è
L'elemento che accentua
Le resistenze le contraddizioni
Ne è un esempio il voto scandaloso che ha concluso il quinquennio dell'Assemblea regionale siciliana
Il non voto per quanto riguarda
Il recepimento della legge di riforma delle autonomie locali e in recepimento della legge per la trasparenza degli appalti
Le resistenze che si registrano anche nelle città del Nord hanno dietro assieme a quella dei collegi elettorali il fatto che la realizzazione delle città metropolitane mette veramente elemento che più mette in discussione gli assetti di potere
Qui però c'è un problema di interesse nostro
E di interesse delle donne
Perché qui maggiori sono le contraddizioni di genere e all'interno del centro
è intervenuto e più appunto è il mutamento della stessa qualità del lavoro mi si permetta l'espressione nelle città metropolitane
Nel terziario e nei servizi è intervenuto un mutamento antropologico del lavoro ancora insufficientemente analizzato
Non vi è più una separazione netta fra l'esecuzione del lavoro e il prodotto che si realizza e poi il suo utilizzo
Ma bensì la realizzazione del lavoro è contemporanea alla fruizione dei risultati di questo lavoro
Vale nella scuola vale nella sanità bande trasporto va nella distribuzione
Vi è un rapporto diretto fra il produttore il lavoratore
Per il settanta per cento donne
E l'utenza in maggioranza ancora donne
Via la contraddizione si apre il conflitto fra i diritti del lavoratore
Come lavoratore
E i diritti dell'utente che nella stragrande maggioranza dei casi il lavoratore la lavoratrice come utente
Poiché esse sono le forze principali del lavoro in queste città
Quindi pone
Come ripensare radicalmente i servizi sia le persone sia alla collettività
E nella legge per quanto concerne le dodici città metropolitane vanno ripensate l'intera rete dei servizi e il rapporto fra la città metropolitana le municipalità
Sul metropolitane e il rapporto con la Regione
In questo senso certamente sono importanti e molto significativi risultati di Modena di Reggio Emilia
Ma è evidente che tra i nera il mutamento
Se queste realizzazioni solo avverranno nelle dodici città metropolitane a partire da quelle più avanzate
Dell'avviso sta nella documentazione che avete presentato voi
Fanno un solo il livello di sperimentazione di Modena ma il ritardo di elaborazione anche nostro nelle principali città vado a finire testare i tempi affrontando un'ultima questione
Si tratta in questo quadro di affrontare i piani regolatori degli orari
Che sono strettamente collegati con il ripensamento della città
Ripensare io regimi di orari
Non ne solo ripensare il reggimento orari dei servizi e tanto meno solo quelli dei servizi comunali
O pubblici
Ma presuppone il ripensamento di degli e orari di attività di tutte le attività economiche politiche sociali e culturali
Regimi di orari
Piani regolatori degli orari in particolare nelle grandi città metropolitane non si realizzano attraverso la legge neanche con la migliore legge
è un fatto importante e positivo se ne discusse
Nell'Assemblea delle donne comuniste di quattro anni fa se non ricordo male la prima volta
L'iniziativa della legge importante perché aiuta in questa direzione
Però dobbiamo aver coscienza che solo una forte contrattazione e sperimentazione potrà consentire di realizzare questo obiettivo
Dobbiamo sapere che i soggetti sono quattro
E non possiamo ridurli a tre
Neanche dal punto di vista sindacale
I soggetti sono le istituzioni le imprese il lavoro gli utenti
E in particolare il lavoro e gli utenti sono due condizioni degli stessi soggetti
Però sono controparte
Nella realizzazione di questo obiettivo
Non si può prescindere da nessuno degli stessi
E non si avrà un risultato efficace se non si coevo al ponte quattro consentitemi delle esemplificazioni
Abbiamo bisogno sul piano delle istituzioni delle regioni
Emigrare ad esempio che non si utilizzi la potenzialità
Che è offerta dal fatto che le Regioni devono indicare annualmente l'inizio o la fine dell'anno scolastico
E indicando scegliendo in modo diverso l'inizio e la fine dell'anno scolastico si può già introdurre lo scaglionamento delle ferie e quindi è un mutamento più complessivo
E quindi abbiamo bisogno delle regioni per definire a livello regionale sia i calendari scolastici gli scaglionamento io riferivo Silvia vi è bisogno dei comuni per quanto riguarda la distribuzione degli orari
Il Piano Regolatore degli orari
Come si utilizza l'informatica al fine di realizzare delle città telematiche che rispondano a questo
E questo è il primo aspetto il secondo è quello dell'impresa e le imprese vanno viste sia attraverso le associazioni delle imprese
Ma anche per quanto concerne le singole impresa al disegno generale
Di un rapporto fra istituzioni
Organizzazioni dell'impresa e organizzazioni dei lavoratori deve corrispondere poi la concreta applicazione a livello di azienda
In questo senso il lavoro deve essere rappresentato attrae livelli a livello confederale per definire gli aspetti generali a livello di categoria per definire i nastri orari ma poi la negoziazione non può essere che fatta a livello d'azienda
E infine gli utenti
Dette nella vostra lotta per una città amica vadano viste ad occhi aperti ma anche affrontare con coraggio
Con il coraggio di chi sa come voi sapete che lotta aperta al piede di un'esigenza di un ottica di un interesse di parte anche se una parte maggioritaria ma che l'obiettivo che avete assunto è un traguardo nell'interesse di tutti grazie
La però la Sandra Codazzi del movimento femminile della democrazia cristiana poi Anna Serafini
Io porto quindi saluto del rettore democristiane e in particolare il saluto della nostra delegata nazionale Paola Svevo che avrebbe voluto essere qui ma trattenuta a Milano da una grossissima influenza
E con il saluto due parole molto molto brevemente per dirvi anzitutto che noi abbiamo consapevolezza del cambiamento che voi state operando e del peso che le donne hanno avuto nelle o operare il cambiamento all'interno del attraverso il PDS
E mo'con grande attenzione voglio dire cerchiamo anche di capire i punti lungo i quali e le linee lungo le quali non si può attuare una mia collaborazione
Con voi come con le donne di altri partiti proprio al fine di realizzare quello che è l'obiettivo di fondo cioè di dare più qualità
Mi ha alla democrazia nel nostro Paese e di riuscire quindi a multare anche la qualità della società civile del vivere all'interno della nostra società
Non ci nascondiamo naturalmente è che abbiamo alcuni punti sui quali così abbiamo delle delle diversità di vedute
Per esempio riguardo a tutta la tutta la tematica della differenza
A volte non siamo state della del non abbiamo avuto gli stessi punti di vista
Forse noi ci carichiamo di del peso di una consapevolezza di quanto sia Complesso il il tema della differenza
E e quindi della necessità di affrontarlo cercando di sfuggire alla rischio della separatezza che noi soprattutto in un momento come questo
Del che attraversiamo nella cultura del nostro Paese il per il cambiamento del nostro Paese
Vediamo veramente come rischio cioè come come un contarci essere forti ma distinte
Da un insieme dentro il quale viceversa arrivare mai essere gli Editors se ci riusciamo
E dall'altra parte sfuggire anche all'altro rischio cioè quello di una sessualizzazione
Accentuata esasperata delle delle forme della politica e della sostanza della politica però invece vicino a alcuni punti sui quali ripeto abbiamo opinioni diverse
Noi siamo attenti a quelle parchi della vostra strategia
Sulle quali viceversa ci incontriamo per esempio su questo obiettivo che voi avete torto è della città ammicca
E con una identificazione persino dell'ex aequo rispetto al tema che ne abbiamo posto nel nostro terzo Forum che ha avuto luogo a Sorrento in gennaio
E proprio intitolato una città ammiccante
E crediamo che nella l'assumere insieme
Di donne che fanno politica dei partiti e due partiti diversi e donne elette in due sotto due segni diversi e l'aver assunto insieme questo obiettivo della città amica
Che vuol dire a una pregnanza enorme perché ha aspetti culturali aspetti gestionali eccetera tempesta secondo nuovi può diventare un punto di forza
E un essere veramente porsi veramente come riferimento per l'opinione pubblica femminile
E non femminile del nostro Paese
Per una città amica noi abbiamo individuato alcune direttrici da percorrere
E e li abbiamo riassunte così le direttrici della trascura direttrice della trasparenza dell'autonomia e della solidarietà io mi rendo conto mentre proprio pronuncia queste parole
Di quanto possano sembrare e o rimanere il solo parole
Per il divario che c'è terrà las spira azione ha avuto ingestibile con questo metodo e con questi valori la la città la società civile
Il divario che c'è tra questa aspirazione e un modo non generalizzato ma certo diffuso di gestire con la logica dell'interesse dire quello che oggi capire di un profitto
Illecito senza sciogliere quel nodo
Terribile che che rischia di essere un cancro all'interno della vita politica amministrativa del nostro Paese che il nodo tra le interessi e politica
E tuttavia ecco perché noi vediamo con grande attenzione questo vostro incontro questo nostro incontrarci su questo tema e tuttavia riteniamo che proprio una Presa di coscienza
Della della Bologna della della possibilità di di uno sforzo che vada a porre queste direttrici come direttrici generali nella gestione
Dell'ente locale crediamo che sia uno sforzo che può aprire speranza e quindi prospettiva alla alla città alla Pop al popolo alla gente in generale
E abbiamo anche individuato
Direi lo strumento sul quale fare più forte sa per realizzare l'obiettivo e l'abbiamo individuato nello Statuto
Sotto due aspetti il primo perché vediamo nello Statuto uno strumento che ci aiuta a spostarci da un criterio di uniformità nella gestione ad un criterio invece ad una concezione policentrica direi del del del potere cioè una concezione che consegni che insieme e di di rispondere né di gestire e di esercitare il potere e il rapporto stretto con quanto esiste curdi specifico nella realtà territoriale
E al tempo stesso di aprire spazi alla realtà territoriale nelle sue diversi diverse articolazioni per partecipare a questo a questa gestione del potere
è per questo quindi che allo Statuto guardiamo con attenzione
Per la parte che si riferisce soprattutto alla alla partecipazione
Per la parte di Ray facoltativa alla partecipazione e alla partecipazione proprio perché
Se
Abbiamo guardato alle centoquarantadue come ad una grossa conquista di una grossa riforma la centoquarantadue che rappresenta nella attraverso la quale l'ente locale si rappresenta ancora una volta come formato dalle scelte dei dei cittadini ma non si limita a questo
La possiamo propria Traverso lo Statuto prefigurare una partecipazioni sia nella proposta che nella gestione da parte dei cittadini
Che si riuniscono però secondo linee omogenee il loro culturali secondo scelte e e di relative ai interessi diversi che rappresenta le aspirazioni che diverse che rappresento e da bisogni diversi che rappresentano quindi con una visione per comunitaria più collettiva di quella che è la realtà che si muove sul territorio
Noi crediamo che proprio sì
Facciamo vorrei dire se riusciamo perché poi laddove ci si è ci si è cominciati a muovere in questa direzione non sempre ci siamo riusciti
Ma se riusciamo a rappresentarci con una volontà di elaborazione comune di questa parte degli statuti
Noi riusciremmo anche a mio e portare avanti quella che pensiamo essere la strategia delle delle reti di solidarietà cioè una strategia intorno alla quale e il privato si fa sociale
E il pubblico sì integra con il privato sociale una strategia secondo la quale noi riusciamo a elaborare cioè a a ma prefigurare con chiarezza i ruoli diversi il ruolo del pubblico che naturalmente si deve reperire le le risorse deve preparare lei le alla prova la professionalità alle alle del personale devi costruire le strutture eccetera e il ruolo del privato e che liberali sua mette a disposizioni a disposizione del sue potenzialità perché forse sanno esserci de visse possano realizzarsi i servizi alla comunità
In modo tale da raggiungere il la le domande laddove si formano nel modo più aderenti allo spirito e alla qualità della domanda
Una integrazione cioè di solidarietà tra pubblico e privato che a nostro avviso costituisce il il nocciolo vero cioè la la la sostanza vera
Della della centoquarantadue e quindi la sostanza vi era di una riforma ne siamo consapevoli del bisogno delle domande la domanda di riforme istituzionali del nostro Paese ma crediamo che se esse non partono dal dal riconoscimento del valore di questo tipo di riforma e dalla nostra capacità di a realizzarla
Mi è poi tutto il resto diventerà molto più difficile
Mentre invece se lo riusciamo a realizzare qui un rapporto nuovo e diverso non solo tra persona tra indie tra cittadino fra individuo e ente locale
Ma tra comunità che sono rappresentate nel territorio ente locale
Allora vuol dire sì che noi ripristiniamo una fiducia una una speranza una possibilità davvero di cambiamento
Per ultimo quindi noi donne ci ritorni democristiana citiamo il battendo non tanto per aprire uno spazio all'interno di questo tipo di partecipazione che è possibile con gli statuti
Non non tanto lo spazio noi come donne
Ma uno spazio per riuscire a lavorare con gli altri al fine di cambiare quello che c'è da cambiare nella comunità e nella comunità locale
E e questo lo diciamo perché noi abbiamo discusso Lidia molto fra di noi su anche su questa possibilità di dell'associazione delle elette certo questa è una proposta nel senso che l'associarsi riunirsi esprime rappresenta rende visibile una forza e e poi naturalmente rende anche almeno formalmente più facile ritrovarsi di battersi eccetera ma non non abbiamo adottato questa formula novità per il timore di un appesantimento tutto tutto quello che poi si istituzionalizza molte volte anziché per rendere più facile più produttivo il lavoro rischia di imbrigliare hanno e Ching abbiamo viceversa portata per la forma per la formula dei forum permanenti cioè noi già da tre anni facciamo i forum questi forme nazionali vengono riprodotti a livello regionale li apriamo al confronto come state facendo voi con le altre forze
Riteniamo ecco e qui davvero finito riteniamo che e sia per le donne è questo il momento della grande politica che passa attraverso e parte dalla quotidianità come qui bene è stato detto da altri che mi hanno preceduto
Ma e che attraverso la quotidianità
Si fa carico dei dei dei problemi delle situazioni viceversa che occorre riformare
Per dare una risposta al Paese nel quale noi donne fin qui abbiamo esercitato tanto peso perché attraverso le lotte riferite ai nostri diritti abbiamo già cambiato tanta parte della cultura del nostro Paese
Ma sappiamo che non c'è molto tempo
Per riunirci solo tra noi a discutere tra noi occorre che non la nostra discussione
Penne entri all'interno della discussione generale per tirare fuori insieme delle ipotesi di lavoro per tutti che coinvolgano uomini e donne
Per portare più avanti la democrazia nel nostro Paese grazie e buon lavoro a tutte
Grazie a Chandra Codazzi abbiamo visto che ci sono opinioni anche diverse però credo che il confronto sia utile
Allora la parola Anna Serafini
Sul compagno
Prima di dalla Pro Lanna scusa Anna due cose la prima avevate nel materiale che avete ritirato quando vi siete presentate il questionario da consegnare la commissione sul tempo l'uso delle città vi pregheremmo vivamente di compilarla era questa schedina
La seconda
Informazione ci è pervenuta
In pochi minuti fa una telefonata che ci dice che purtroppo Maria Di Marco che la viceresponsabile delle donne socialiste
Causa Salute non può essere tra noi e ci invia gli auguri di buon lavoro la ringraziamo è a nostra volta le mandiamo gli auguri di pronta guarigione
Anna Serafini
Vorrei tentare con questo intervento di vedere alcune questioni di lavoro che ci possono accomunare
Come vette delle istituzioni in Parlamento nell'Autonomie locali quel parlamentare ne abbiamo discusso e quindi quello che presento qui in qualche misura nel mal per lo meno nelle proposte di lavoro e qualcosa appunto che accomuna l'insieme delle parlamentari
Quello che ci accomuna intanto siamo donne delle istituzioni e quindici caratterizziamo alla banalità per un lavoro diverso rispetta le donne del partito
Siamo poche ma molto di più delle donne degli altri gruppi politici
E ci troviamo ad operare in un periodo dove incessante lo svuotamento delle istituzioni l'attacco al decentramento è un attacco al Parlamento
Ora io non voglio approfondire questo punto che è fondamentale comunque l'abbiamo un pericolo reale pubblicato di uno svuotamento delle istituzioni democratiche con una fuoruscita che vada Dedede al presidenzialismo
Ora c'è un disegno altrui ma ci sono anche delle potenzialità dipende ovviamente se non in larghissima misura ma dipende anche dal re misurata l'atteggiamento che noi avremo in questi mesi
Non siamo state eletti ad esempio in un momento di ottantasette
Dove il partito ha subito una grande un acuto una consistente erosione elettorale
E siamo dentro un processo di rinnovamento in cui abbiamo posto come centrale rinnovamento del partito un rapporto diretto è diverso tra eletti ed elettori
Quindi cercando anche di superare una visione terza internazionale da Terza Internazionale molto presente nel nostro partito
Per cui lavoro delle istituzioni o nelle istituzioni si andava quando non saperne niente da dare all'interno del partito
Nino quindi ci troviamo ad operare dentro questo quadro allora
Nel momento in cui sono state dette noi vi dico l'esperienza nell'ottantasette
Dentro anche le stesse ci sembrava che fossimo in qualche misura un lusso
Partito farebbe
Un arretramento complessivo nella situazione politica eppure il partito che perde
Elegge il numero più consistente di donne di tutti i Paesi occidentali
E di tutti i gruppi per la sinistra è vuota
Le donne democristiane dei colleghi democristiani e socialisti di altri partiti costituiscono una minoranza esigua in Parlamento hanno lo stesso numero del dopoguerra noi siamo un terzo del gruppo siamo circa sessanta tra deputate e senatrici è una questione che va analizzata attentamente e
Poi che questo se noi ragioniamo sono dei termini di lusso e il vi dicevo che questa è l'espressione addirittura nostra rischiamo un grandissimo boomerang
O noi le diamo
L'aumento del numero delle elette in Parlamento e nelle istituzioni
Ha un contributo nel cambiamento anche della natura del partito
E diventiamo assolutamente competitive come come presenza femminile nei confronti delle donne in Generali e nei confronti del Doriath partitico altrimenti rischiamo davvero
Vi assiste dei prossimi mesi ad un boomerang clamoroso
Anche perché badate bene tutte le donne presenti degli organismi dirigenti delle aziende pubbliche e private sono soltanto il tre virgola sei per cento
Dico questo dato perché se non partiamo da qui noi noi non riusciamo a comprendere quale deve essere la nostra azione politica quale deve essere diciamo così il modo di porci anche in questa fase politica
E saremmo anche le stesse un elemento di arretramento non di cambiamento non di avanzamento del partito
Quindi come no pare arretrare la situazione politica quindi contribuire a non far arretrare ed essere elemento di trasformazione io credo che questo dobbiamo misurare nell'essere elemento di consenso al partito
Un partito che investe un terzo dalla sua forza rappresentanza parlamentare nelle istituzioni non può consentirsi di non far provenire anche dalle stesse donne un consenso alla sua azione
Allora io credo che il punto fondamentale
è quello la dimensione della politica io lo dico con secchezza
L'unico modo l'unico terreno in cui noi possiamo dare un contributo notevole al decollo anche del PDS e alla trasformazione ecco il terreno la dimensione della politica è evidente che deve esistere senta un'attenzione continua tra riflessione teorica azione politica evidente quindi che anche nel dibattito sua differenza sessuale non la finiremo oggi come dello finiremo tra dieci anni
Evidente anche con l'azione politica intelligente incisiva ha bisogno di Teoria ha bisogno di valori
Ma noi dobbiamo dare un giudizio sulla nostra produttività politica e questa può essere data come emette dal consenso elettorale
Non scendendo non pragmatismo a consenso elettorale con le capacità di di corrispondere ai bisogni reali delle donne
Allora si va costituendo un'associazione delle vette badate non deve essere autoreferenziale né deve essere espressione d'un ceto politico che man mano si allarga ma comunque rischia di permanere cento politico non abbiamo non abbiamo agire non come una forza che guarda l'un per cento delle donne o allo zero cinquanta delle donne lo dobbiamo essere la forza che potenzialmente guarda alla maggioranza delle donne italiane
Allora il problema che non abbiamo di fronte quello di un rapporto con i bisogni e i diritti delle donne italiane
E dobbiamo rendere competitive le nostre proposte
A livello delle donne degli altri partiti e degli altri partiti degli altri partiti perché investendo un terzo è chiaro che questo terzo dar peso produttivo politicamente
Sì molto si è speso molte parole sulla trasversalità anche qui diciamo cioè voglio dire perché io ci vedo tanto una grande subalternità
La trasversalità efficace se noi prendiamo produttivo il fatto che lo siamo tante non gli altri partiti sono poche e contemporaneamente se diamo una forte progettualità politica io l'esperienza che abbiamo compiuto in questi mesi in Parlamento ci dice
Che laddove non abbiamo forte progettualità politica
Consapevolezza della nostra forza all'ombra riusciamo a produrre risultati politici e aiutiamo anche le donne degli altri partiti ad avere più spazio
Quindi il dato di fondo di l'azione del gruppo interparlamentare in questi mesi sia basato nel rendere predeterminata visibile la nostra azione politica e qui io voglio parlare di alcune leggi approvate del lavoro che può essere intrecciato tra noi e voi sul piano la dimensione politica proprio
Leggi l'abbiamo già lo hanno detto delle compagne anche per la mia introduzione con nostro emendamento anno scorso abbiamo modificato l'articolo centoquarantadue introduce anche introducendo il piano regolatore degli orari
Va data anche questo ovviamente c'è Modena cioè relazione grandissima trascinati ma può essere esteso in tutto il territorio nazionale
Può essere un elemento insieme ad altri di rilancio dell'azione delle forze di sinistra qui Melette si devono attivare l'abbiamo intenzione nei prossimi mesi di fare un un un incontro con le lenti dei comuni su questo punto secondo aspetto di statuti Silvia Barbieri ieri ha sia dilungata molto sta andando in giro in tutt'Italia anche qui non si può parlare di donne nelle istituzioni in generale Illasi lasciarsi sfuggire
La gli statuti come compilare gli statuti perché lì i bisogni le forme associative il rapporto reale con le donne di più comuni esisteranno e allora i questo ignari ne abbiamo speso tre milioni soltanto di francobolli sono pochi questi narrativa
Sono i questionari fatti con delle con le ricercatrici con dei ricercatori nel centro di riforma dello Stato sono questionari che sarà un po'no
Ad essere presenti in un momento decisivo che quello degli statuti anche qui può essere elemento di rilancio dilazione delle elette degli eletti all'interno degli enti locali perché fa avere un rapporto con la gente in carne ed ossa
Sull'azione positive
Questa badate è una legge io ritengo di fondamentale importanza l'abbiamo approvata con moltissime difficoltà un mese fa
Io ho sentito dire da compagnie che sono andate a presentare busta che questa legge a me personalmente non è accaduto
Che son trovate di fronte a compagni del nostro partito che discutevano se questa legge era più o meno espressione attinente a differenza sessuale
Io credo che un modo di ragionare di questa natura sia un'enorme sciocchezza politica la grandissima sciocchezza politica
è come dire che l'aumento del salario
Non è il comunismo e quando l'abbiamo detto
Un'impostazione di questa natura un suicidio politico questa la legge nostra
è una legge tra i più avanzate d'Europa in altri Paesi europei questa legge che già nazione da quattro cinque anni con applicazioni diverse in Francia in Inghilterra ad esempio nessuno
Incentrate sull'operaie
In Hispania sulla progressione di carriera in Belgio sulle disoccupati l'accesso al lavoro queste analisi che consenta di parlare ad insieme delle donne italiane
A Napoli su dodici Milano assunti due mila sono donne con questa legge è possibile
Fare azioni positive e quindi superare di fatto l'assunzioni nominative quindi può essere una legge che va sì ma non abbiamo un progetto col Governo ombra con i compagni del governo ombra con cui prete parlamentare è una legge che va gestita perché parla a milioni di donne nell'accesso al lavoro e quindi in particolare le regioni meridionali
Nelle progressioni di carriera unisce questa legge donne deboli sul mercato del lavoro le donne forti del mercato del lavoro poiché come vi dicevo solo il tre virgola sei per cento accedono agli organismi deficienti nonostante le loro qualifiche
Una una legge che consente una formazione professionale quindi di rompere la segregazione professionale quindi l'accesso al lavoro nella scelta del lavoro all'interno delle all'interno per l'appunto da presidenti carriera nuovi possiamo parlare all'insieme delle donne come abbiamo intenzione di giocarla questa legge noi
Facendo una un esempio di azioni positive ad esempio oppure giornalisti della RAI con le disoccupate incontrando cedole del sindacato e vedendo di azioni positive ecco per i contratti del lavoro
Vedendo le piccole e medie aziende e e questo rilancio detrazione dell'ente locale le leggi su azioni positive
Dice che gli enti pubblici devono fare azioni
Positive nei confronti delle proprie dipendenti quindi dove non governiamo nelle città nelle province nelle regioni può essere un modo a Siena abbiamo già iniziato anno scorso a fare un indagine dipendenti della Provincia per vedere quale tipo d'azione positiva può essere attuata
Quindi che vada avanti il dibattito se sia più o meno espressione della differenza sessuale può essere un dibattito che arricchisce ma non deve sostituire l'azione politica
Non deve essere alibi alla sostituzione illazioni politica
Infine
L'altro punto l'altro canali di comunicazione comune tra donne elette in Parlamento e le donne e dell'Olivetti le istituzioni sono tutte quelle leggi su cui la Chiesa si incentra incentra l'attenzione che riguardano la polpa della vita
Dal parto
Alla quindi dalla centonovantaquattro a quattrocentocinque umanizzazione del parto alla fecondazione artificiale vogliamo dire la nostra
Vogliamo vedere e difficoltà ce ne sono grandissimi anche là dove governiamo
Di rivedere tutto questo comparto di integrare perché c'è donne anche queste io ho presente molte realtà che sono insoddisfatte di come funzione clinica ostetrico ginecologica di come funzioni i consultori ma vogliamo riprendere in mano anche quest'anno abbiamo faremo un convegno a Siena che ci tenta di rispondere anche alla Chiesa in positivo e contemporaneamente presentiamo un pacchetto di leggi che cerca di venire incontro per l'appunto alle difficoltà emersa in questi anni nell'applicazione delle leggi
Così sui sui ragazzi sull'infanzia presentate due leggi per intere servizi integrati all'infanzia sia in generale sia nel Sud Italia
Ora io non voglio non ho tempo che quindi non posso fresca dei due si è un po'posso soffermarmi molto per comunque ecco il noi partiamo immaginiamo su queste leggi perché avevo fatto approvare questo undici emendamenti alla Finanziaria alcune centinaia di miliardi hanno la copertura finanziare ormai legge sul nel comitato ristretto sull'indennità di maternità alle casalinghe studentesse disoccupate congedi parentali e via dicendo
E quindi a quel punto non ho tempo quindi non mi ci soffermo
Io credo ecco un'ultima considerazione che volevo fare
Riguarda il potere e chiaro che lo dobbiamo fare una riflessione molto seria sulla rappresentanza
La dobbiamo fare mentre la si fa si deve vedere che rappresentanti sono utili mentre la si fa su utili politicamente strappano dei risultati ecco volevo fare una considerazione sulla proprio sul fatto delle del potere e del fatto che era che l'avvento delle donne nelle istituzioni non debba costituire un ceto politico nono bis Mortillaro
Lo dice in senso un altro senso che noia affermata propose la legislazione positive che le donne vere e gli uomini di ieri non hanno bisogno
Delle leggi di azioni positive questo dibattito a un dibattito che ritorna delle quote per l'introduzione delle quote che ritorna ovviamente quando si parla di e introdurre
Di rompere dei meccanismi e fare entrare le donne nel nelle nel dei suoi dirigenti nelle istruzioni Mortillaro dice questo quindi dice che le donne le donne e gli uomini veri non hanno bisogno delle delazioni positive quindi azioni che promuovono la energia femminile e contemporaneamente non assistiamo badate a grandi multinazionali in Giappone un adesso le quali stanno introducendo i congedi parentali
Nelle loro aziende anche fino a cinque anni perché dicono che le caratteristiche della lavoro femminile sono caratteristiche fondamentali per il tipo di di direzione d'azienda di oggi
Quindi danno congedi parentali anche fino a cinque anni perché ritengono che la capacità di lavoro di gruppo le donne sono venuti ci si stia hanno avuto anche meno tempo per diventarlo nello in meno
Potere per diventarlo sole Narciso più flessibili per la complessità della loro vita
Quindi ecco l'abbiamo quindi ci troviamo di fronte di fronte contemporaneamente a una consapevolezza che questo tipo di Virginia
E l'energia che oggi è richiesta e poi ci troviamo di fronte anche a un sondaggio all'inchiesta fatta dalla Federmeccanica ed ai metalmeccanici le scorse settimane in cui badate bene
Solo quattro per cento delle donne si riconoscono in un capo donna
Cioè sole quattro però già so dire come minimo sulla quattro per cento delle donne ritengono che la donna
Dirigente Siena una cosa buona le donne quindi questo contrasto tra oggettiva addirittura spinta all'assunzione di dirigenti delle donne per cui motivi e contemporaneamente ecco io credo che il fisco davvero
Io credo che questo possa derivare dal fatto che le donne che assumono posizioni di potere pensiamo a taccio ad altri sono peggiori degli uomini perché la loro ansia di legittimazione è molto grande
Contemporaneamente però c'è anche la sfiducia ritrova il quattro per cento ce la proiezione da nostra sfiducia verso le altre donne
Allora io vedo anche mille l'invito compagno D'Alema qui ovviamente non non mi riferisco a Luca non c'entra nulla nell'invito l'unico non è grande e pure il compagno D'Alema
Altre compagne indipendentemente dal fatto che che siano no non è che voglio fare della cucina dico la sfiducia nei confronti delle stesse talmente tanta che quando organizziamo queste cose diamo più valore più spazio ecco allora io credo che se ne può uscire
In si può uscire da questa situazione e rafforzare il nostro contributo anche al decoro del PDS se questa nostra fiducia in noi stessi la prendiamo sul serio
Raccomanderei personalmente Lino scoraggiare i compagni che partecipare alle nostre iniziative
Allora adesso la parola Aureliana Alberici io torno a raccomandare il tempo scusate che può essere fiscale se vogliamo finire addolora ragionevole
Io preghiera Giglia deve essere così gentile siccome non l'ho giudice di dirmi perché non vorrei portare via tempo comunque una prima
Declinata era troppo grande io sono troppo piccoli
Non si regge a cercare
Allora una prima
Considerazione vorrei farla richiamando le cose che diceva
Prima di me Anna Filippini su un punto che mi pare che io condivido molto io sono molto soddisfatta di questa iniziativa che stiamo facendo che è stata promossa perché lo voglio dire in modo molto semplice un'iniziativa che a mio avviso dimostra come si può lavorare seriamente e concretamente per costruire il nuovo partito
Ed è un'iniziativa che consente di mettere al centro quella presenza delle donne nella iniziativa politica che appunto come diceva Hannah prima io considero un aspetto dirimente in questa fase così importante
Non solo per la iniziativa nostra ma proprio per la sfida che abbiamo lanciato nella costruzione del nuovo partito rispetto ai destini della democrazia e della politica nel nostro Paese
Devo dire sono anche particolarmente soddisfatta perché ile gli amori politici si possono dimenticare io ho avuto una passione di nove anni di amministratore locale in una realtà straordinaria come poteva essere Bologna
Dal mille novecentosettantacinque al mille novecentottantatré e quindi parlare di elette negli enti locali del lavoro di queste di tante donne che quando io ho cominciato erano molto meno
Mi appassiona molto e sono contenta di essere qui e che abbiamo deciso per esempio di fare alcune cose che possono effettivamente dare forza e visibilità a queste grandi energie
Naturalmente i temi che sono stati affrontati sono molti io vorrei fare soltanto due considerazioni
Affrontare due temi uno di carattere di contenuto rispetto alle proposte che sono state avanzate e uno che riguarda la proposta
Secondo me importantissima di costituzione dell'associazione
Sulla prima questione
La prima questione riguarda un aspetto affrontato in molte delle relazioni introduttive e che veniva richiamato anche nell'intervento del compagna Salzano pochi minuti fa e c'è la necessità che
Sì sviluppi un'iniziativa che ci possa consentire di affrontare un problema molto impegnativo è molto delicato come quello di costruire una nuova col tu cultura diffusa nel nostro Paese
Questa può sembrare un'affermazione di grande diciamo presunzione
Quella che e io non mi vergogno a fare citazioni che possono essere apparire molto più grande dell'orizzonte sicuramente in cui noi oggi ci muoviamo ma perché mi pare che non sia così
Una obiettivo che può collegarsi a quella grande esigenza che veniva posta da Gramsci nel momento in cui c'era un passaggio da una fase storica precisa ad un'altra fase storica di novità non ancora nata cioè di riforma intellettuale morale
Perché è questo perché il nostro progetto politico è stato richiamate da molti io lo voglio ripeto riproporre perché ne sono convinta
Comporta e sono obiettivi ambiziosi lo dobbiamo sapere e per questo stiamo dentro la politica un muove finalizzazioni dello sviluppo
Una nuova definizione della modernità che io credo e forse questo è un una mia diciamo passione linguistica una mia predilezione credo che dovremmo cominciare a concepire sempre di più come un processo di incivili mento che almeno due caratteristiche
Quella di fare emergere i soggetti e quella di fare emerge i nuovi valori e io li chiamo così
Faccio solo due esempi
Basterebbe pensare che cosa significa fare emergere nuovi valori
Proponendo come noi ci proponiamo di valorizzare la società e la democrazia dei due sessi
Che cosa significa fare emergere nuovi valori quando noi ci proponiamo di valorizzare e di dare valore al tempo e ai tempi nella vita individuale e nella vita associata o di dare un valore radicalmente innovativo al lavoro e ai lavori
Faccio brevemente perché il tempo giustamente tiranno ma mi pare che questi siano valori così dirompenti che devono conquistarsi spazio politico e spazio culturale
Sono cioè delle idee forza delle idee guida su cui noi dobbiamo fare una grande battaglia culturale
Una grande battaglia culturale che se mi consentite di fare questo passaggio
Che probabilmente dovrebbe essere molto più argomentato ma che io voglio riproporre anche in questa sede che credo rimetta
In campo la possibilità di una nuova stagione di iniziativa delle donne della politica della sinistra sul versante delle politiche formative
E che consentono di costruire una nuova cultura diffusa perché non ci può essere un processo di cambiamento così radicale della società
Se noi non pensiamo all'investimento che è necessario fare perché queste nuove idee guida queste nuove idealità questi nuovi valori l'ambiente la cooperazione la solidarietà
La multi core culturali età la città amica non diventano un patrimonio culturale e una consapevolezza diffusa un sapere diffuso
C'è dunque una motivazione profonda e importante per reinserire nelle nostre priorità anche nelle priorità di lavoro degli enti locali tutta questa grande e ampia gamma di questioni che per brevità chiamo
Politiche formative e dei servizi connessi alla formazione
I piani regolatori delle città la stessa questione
Degli orari il rapporto fra
L'organizzazione della città e la consapevolezza che per fare questo si deve a vere una capacità di iniziativa culturale forte mi consentono di insistere su questo aspetto
E quando parlo delle politiche formative parlo delle politiche che vanno da quelle dell'infanzia alle politiche per l'adolescenza alle politiche per l'integrazione multietnica e multiculturale
Alla valorizzazione del lavoro e le politiche per la professionalità che sono tutti i nodi che stanno come si diceva una volta
In testa alla possibilità di iniziativa degli enti locali delle regioni delle Autonomie
Certo io qui voglio richiamare un punto ieri Felicia Bottino parlava delle emergenze e parlava degli anziani e parlava degli immigrati ha fatto riferimento anche che io molto apprezzato alla
Degrado diciamo della vita dell'infanzia però io qui voglio dire
E su questo penso che dovremo rilanciare anche un altro lavoro c'è la necessità di parli considerare le emergenze delle scomparse scusate il bisticcio delle parole ma noi siamo di fronte al rischio per esempio che nelle politiche
Anche nelle politiche degli enti locali nelle politiche del nostro partito nelle politiche nelle scelte istituzionali
Ci sia la scomparsa dell'infanzia mentre l'infanzia compare invece drammaticamente ogni giorno sui giornali perché sempre più coinvolta da processi di degrado da processi di difficoltà nel rapporto con la famiglia
Coinvolta nei processi di criminalità
In vaste parti del Paese coinvolta in situazioni che rendono invece problemi infanzia particolarmente emergente
Quindi io credo che per esempio questo sì un'altra delle emergenze cioè contro la scomparsa dell'infanzia l'interno delle nostre politiche
Noi abbiamo avuto una stagione molto importante che ha visto proprio partire dagli enti locali più diciamo impegnati su questi temi che erano gli enti locali che avevano amministrazioni di sinistra ma che ha visto battaglie grandi anche nelle altre realtà
Dove noi eravamo forza di opposizione penso tanta parte del Mezzogiorno
Per i servizi sociali per l'infanzia io però non voglio fare un discorso soltanto su questo dico che abbiamo fatto una battaglia non solo politico istituzionale abbiam fatto una battaglia culturale
Abbiamo fatto passare dei valori nuovi presente il valore dell'infanzia con tutto il significato che questo ha avuto dal punto di vista della civilizzazione del Paese non delle istituzioni semplicemente per l'infanzia
Poi c'è stato una forte e profonda difficoltà della sinistra gravissima difficoltà della sinistra che noi abbiamo pagato dal punto di vista dei governi locali con uno sbandamento fortissimo da questo punto di vista anche motivato io non voglio qui riprende le cose che abbiamo detto tante volte per ragioni di tempo motivata dalla stretta centralistica dei problemi finanziari motivati dal fatto che giustamente cala noi i bambini e aumenti hanno gli anziani però qui c'è un problema di qualità
Noi non possiamo pensare ad avere una città amica o ad a vere una qualità della vita diversa se non facciamo l'investimento sull'infanzia allora molto brevemente credo che oggi si tratti di avviare una nuova stagione
E ne parlava anche Passalacqua ma io voglio dire io insisterei molto molto sulle motivazioni politiche culturali che ci riportano oggi in un modo completamente diverso da quello di vent'anni fa
A fare il ragionamento sui servizi non è più soltanto un problema di rapporto fra servizi donne loro collocazione è un problema di autonomia dei diritti di cittadinanza dell'infanzia e quindi è un approccio completamente innovativo
Che parta da una cosa semplice il rifiuto da parte delle donne io credo che debba essere il rifiuto da parte della politica di un partito di sinistra
Della deresponsabilizzazione della collettività e delle istituzioni nei confronti dei problemi formativi la nostra bandiera deve esser rivendicare una responsabilità collettiva per la formazione perché questo è un grande obiettivo e naturalmente una responsabilità che non possiamo astrattamente mettere in capo soltanto alle istituzioni pubbliche
Perché è qui e non voglio dilungarmi credo che invece il passo il salto di qualità che andiamo facendo e quello di concepire che l'esercizio di questa responsabilità debba essere fatto da istituzioni capaci di mobilitare attivare tutte le risorse pubbliche e private necessarie
Sapendo che però il punto di partenza è questa riattribuzione di responsabilità fuori da una diatriba vecchia fra pubblico e privato che una diatriba vecchia perché proprio parte dall'accettazione di una deresponsabilizzazione delle istituzioni dal punto di vista del Governo complessivo di questi obiettivi e individua responsabilità congestioni
Ovviamente penso che su una serie di servizi educativi la esperienza gestionale che in molte realtà noi abbiamo fatto non solo deve essere difese riqualificata
Ma non può pensare di trovare le scorciatoie per esempio delle ipotesi di statalizzazione non ci sono scorciatoie
Noi siamo per un Progetto policentrico più vicino ai cittadini mai come oggi è impraticabile anche dal punto di vista la politica dei governi centrali
L'idea che ci possa essere un Governo che in questo Paese non c'è che si assume l'onere il carico e l'impegno di garantire un servizio come questo all'interno per esempio di grandi realtà comunali che hanno fatto esperienze straordinarie in questo settore
Quindi io penso che anche proprio la nostra politica per il piano regolatore dei tempi e delle città nelle realtà dove noi possiamo fare questa esperienza debba diventare uno strumento per riqualificare il nostro intervento in questi settori
E non il come da alcune parti qualcuno anche ha temuto mai indicato come problema un'altra strada per non affrontare il problema dei servizi
La seconda cosa a cui volevo fare riferimento è una scusa deboli previo nel tempo un minuto
La seconda cosa cui volevo fare riferimento e ma Anna già detto molte cose sulle iniziative legislative che noi abbiamo in cantiere
Io non ne parlo voglio solo dire però che della il nella passata fase di lavoro del governo ombra io mi auguro che il nuovo governo ombra che dovrebbe essere insediato lunedì pomeriggio
Manterrà e porterà avanti questo progetto noi avevamo avviato e lo dico qui perché estremamente utile poi ci sarà un problema di relazione
Una serie di progetti mirati il Progetto infanzia con la presentazione di una serie di proposte di legge alcune le avete nella cartellina ma non ci sono tutte
Un progetto mirato alla possibilità di utilizzo di tutti gli spazi per esempio anche delle istituzioni formative
Al fine di poter dare i luoghi
Sì attive perché presente nel Mezzogiorno questo è uno dei problemi più drammatici basta aver letto le interviste di stramba
Badiale sull'Unità e sulle questioni per esempio dei ragazzi a rischio e ancora abbiamo messo in cantiere un progetto di costituzione di una Consulta per la tutela dei minori che ha l'ambizione molto importante una consulta
Legata al lavoro del governo ombra cala ambizione molto importante di mettere insieme i diversi soggetti istituzionali associativi e non che possono su questo terreno predisporre operativi operativamente piattaforme ed iniziative
Non voglio continuare perché da questa considerazione ne approfitto per fare brevissima una proposta di lavoro
Da quello che ho detto mi pare abbastanza chiaro che al di là delle iniziative legislative c'è un problema di raccordo organico fra il lavoro parlamentare e lavoro delle elette negli enti locali
Lo diceva già Hannah io non mi dilungo sono d'accordo con la proposta di associazione nazionale la ritengo utile utilissima ritengo però che nella fase costitutiva sarebbe estremamente interessante che partecipasse al comitato promotore sono d'accordo con le cose che ha detto Paola Piva stamattina
Una qualcuna di noi rappresentante insomma del lavoro parlamentare per studiare in modi e le forme perché io ritengo che le parlamentari a livello delle associazioni regionali debbano essere presenti
Anche per una ragione molto semplice che lo facciamo delle grandi campagne di iniziativa legislativa concordate mirate che abbiano nelle donne che stanno nelle istituzioni degli interlocutori che sappiano poi anche fare avanzare e costruire queste proposte di carattere nazionale
Verificare l'applicazione delle leggi eccetera oppure rischiamo di andare per canali separati e di disperdere quella visibilità che è stato il travaglio nostro in tutti questi anni anche per il gruppo interparlamentare
Quindi propongo questo e propongo anche che si verifichi le in modi e le forme di un rapporto organico fra l'associazione delle elette e il Governo ombra perché io personalmente che ho fatto questa esperienza ritengo che per me
Sarebbe uno strumento straordinario poté radere un terminale e anche una fonte di proposta
Che potrebbe diventare effettivamente non una occasione sporadica di incontro ma una decisione concorde di politiche da scegliere
Allora una compagnia che siede verso il fondo
Vi segnala le difficoltà di ascolto per chi è collocato in quella zona dato il brusio che c'è nel corridoio quindi mi raccomanda giustamente io rivolto alla raccomandazione chi sta nella zona
Interessava a consentire a chi è in aula di ascoltare ha ora la parola al compagno Mario Tronti poi parlerà Alfonsina Rinaldi
Ma io prendo spunto
Dal bel titolo di questo incontro
Appunto per una città amica che vedo insomma essere una rivendicazione che va molto oltre le donne del PDS
Quello della città è un tema politico centrale
E più volte Ultimo circa due anni fa si è tentato da parte del Piccini
Di impiantare qui intorno
Una strategia di intervento e di iniziativa
Senza mai però effettivamente dare il colpo decisivo di acceleratore
E quindi auguro buona fortuna voi se riuscirete a recuperare la resuscitare questo tema per la politica generale e del PDS
Volere una città amica per domani vuol dire ammettere che la città di oggi nemica lo ha detto bene nella introduzione
Ferisce al botteghino
Perché nelle città soprattutto nelle grandi città noi abbiamo lo specchio vero della realtà che ci circonda e anche il modo in cui la società e la politica riassumono cui le contraddizioni d'epoca
E qui c'è un primo problema che voglio sollevare brevemente si è parlato di cultura di governo femminile
O di cultura femminile di governo lo diceva per la l'USA all'inizio dei lavori di questo incontro e certo questo vero perché si tratta di portare a soluzione Problemi dal punto di vista delle donne
Alcune realtà di governo
L'esperimento politico di Modena di Reggio Emilia altri progetti che sono stati qui presentata in altre città
E vanno in questa direzione
Tutte le incardinati su tempi e orari c'è una buona elaborazione
E io però inviterei a non dimenticare un vinto
A mio parere non bisogna confondere e unificare amministratrici Ederle
Nel senso che noi abbiamo la gran parte delle situazioni in cui non siamo a livelli libico per
E allora quello che non va dimenticata è secondo me una cultura femminile di opposizione
E lei letta e cioè
Organizziamo Mark rappresentanza che in primo luogo una rappresentanza per l'opposizione
Rappresentare cioè l'ho la lotta o le lotte delle donne
Quando parliamo di Città amica città nemica dobbiamo incardinare il discorso intorno al grande tema del conflitto urbano o del conflitto Metropolitan
I che sono i luoghi specifici in fondo di una presenza di un'organizzazione politica alternative
Molto di questo conflitto verte sulla vita della città sulla vita quotidiana della città e qui è stato ben detto appunto anche nelle introduzioni e nella discussione
C'è un conflitto al femminile che parte grande del conflitto urbano e io voglio dire che una battuta forse non non accettata penso cioè giusto coscienza del limite io credo che la coscienza del limite vanta molto sperimentata a livello di governo meno sperimentata al livello di Conflict
E questo perché perché noi abbiamo oggi uno squilibrio tra governo e conflitto che sta dentro la sinistra che sta dentro poi la situazione reale del paese che in qualche modo dobbiamo risorgere ricollegarsi in questo cioè alla Massa delle donne attraverso la concretezza dei bisogni ma corposità degli interessi
C'è un punto di vista quindi che va a Rizzo rivolto al popolo delle donne e è un punto di vista e che deve molto organizzare una parzialità femminile
Livia ieri sull'Unità diceva dobbiamo passare da un soggetto sociale a un soggetto politico
Mi pare che questo sia il Progetto politico da portare avanti però questo passaggio deve passare attraverso una un ritorno di visibilità
In fondo del soggetto femminile sociale e politico in questo senso che appunto deve riprendere il suo posto nel paese
Qui c'è il problema del radicamento del PDS Celli idea di considerare questo partito di far vedere questo partito come uno strumento per raggiungere obiettivi per conquistare posizioni
E su questo io direi che non bisogna assolutamente recedere da quel punto che la carta aveva una volta per tutto definito che era il punto che rivendicava la forza delle torni un secondo problema
Che è stato anche stamattina molto approfondito negli interventi anche ultimi particolare di Anna Serafini ecco come passa oggi una legge e soprattutto come si applica una legge e in questo sistema politico bloccato nella solidità di un potere dominante
Nella dispone Tanza sempre più forte tra istituzioni e cittadini anche qui appunto non basta un lavoro parlamentare ben fatto ci vuole un movimento tipo
E qui tocchiamo di nuovo un problema d'identità del PPE il tempo come la città è un terreno classico della politica nella società moderna nel capitalismo moderno su un tempo di lavoro è nato l'intero orizzonte di analisi marxista di una società finalizzata a tutta la produzione
Sull'orario di lavoro e sulla giornata lavorativa e si sono spese le più grandi lotte del movimento operaio ecco qui c'è un esempio tipico di continuità e di rottura dentro una tradizione non solo diciamo oggi noi tempo di lavoro e di non lavoro ma pentiti diversi lavoro tempo persi tempo di cura al tempo della riproduzione Lidia Menapace ha fatto delle osservazioni intelligenti su questo che io non riprendo tempo non retribuito e nemmeno calcola e questo riguarda soltanto la condizione materiale perché poi c'è una condizione più vasta che imposta il per il rapporto tra tempo e autonomia tra tempo e libertà
E io qui spingerei ad una riflessione teorica da fare insieme intrecciando appunto le grandi riflessioni perché no anche filosofica anche scende
Sì che sul concetto di tempo
E la pratica della differenza femminile io credo che se accostiamo a queste due cose scarta qualche cosa che ci può avvicinare una scoperta teorica di qualche consistenza
A un ricarico di quelle idee e Dio sa se non ne abbiamo disordini ecco un seminario appunto da organizzare anche su questo
Che riguardi il riprenda anche un po'più in generale quel concetto di vita ricominciando a pensarla laicamente con una spiritualità laica dal punto di vista delle donne allargando l'orizzonte della nostra presa sul mondo
Che risulta sempre più essere oggi limitativo e e e chiuso in se stesso ecco concludo dicendo che è vero dietro di noi forse alla base di una vera e propria sconfitta storica c'è un'angustia economicistica politici Istica l'essere umano noi dobbiamo comunque cominciano a vederlo oltre appunto un cattivo umanesimo moderno non a caso tutto coniugato al maschile
E e io penso che accanto alle grandi conquiste pratiche che pure tutte allora esperienza del movimento delle donne l'esperienza storica del movimento delle donne prodotto
Ci sia stata però e noi dobbiamo anche questo verificarlo una sorta di perdita di ricchezza umana nella emancipazione intesa come omologazione e quindi una sorta di semplificazioni invece che una complicazione del vivere umano che invece proprio la presenza femminile introduce nella storia
Ecco dobbiamo porci il problema di che cosa accade nella centralità dell'essere umano
Una volta che sia complicato dalla differente
Qui c'è appunto concludendo un un contributo da dare una strategia più complessiva appunto del partito di questo nuovo parti il quale deve tendere oggi a ricostruire righe organizzare i soggetti del cambiamento
Questo è il compito appunto di un partito dei alter
Ricostruire riorganizzare i soggetti e nello stesso tempo riavvicinarmi questi soggetti ai luoghi della vita collettiva laddove si lavora dove si vive e quindi dove naturalmente y
Approntare strumenti politici e anche istituzionali io credo che proprio dal punto di vista delle donne si può cominciare a costruire quotidianamente proprio quella democrazia
Non è un un un paradosso con la Democrazia della vita quotidiana che proprio nel quotidiano va costruito io credo che allora soltanto così il punto di vista delle donne può diventare uno dei punti di vista del PDS sugli altri punti di vista siamo ancora alcun passaggio oggi nostra collettiva costruzione
Allora la parola al consigliere Rinaldi dopo parlerà l'ultimo intervento di questa seduta e compagnia Massimo D'Alema
Vorrei iniziare facendo riferimento brevissimo due esperienze come sindaco di Modena che ho condotto in questi ultimi tre mesi
Il primo è la costituzione di un centro Tempi e orari della città col voto unanime del consiglio comunale di Modena che va oltre la legge centoquarantadue sulle autonomie locali
Giacché è fra i quaranta aderenti
Da cui è composto di vari soggetti che in una città determinano orari ha visto l'adesione anche dei sindacati e di tutte le associazioni imprenditoriali
Perché sapete che uno dei limiti della legge pure importante è appunto quello di non comprendere nella riorganizzazione degli orari della città il tempo di lavoro
Mi pare che questa esperienza dopo le esperienze e le piccole sperimentazioni che abbiamo fatto dall'ottantasette al novanta
Ci metta in sintonia sono stata recentemente a Torino a un convegno internazionale organizzato da quella Università atta
Ci metta in relazione con le esperienze anche più avanzate che si stanno svolgendo a livello europeo un tavolo così detto viene chiamato in altre esperienze di concertazione
Ho fatto riferimento a questa piccola esperienza concreta
Perché intorno a questa problematica molto suggestiva della città ammicca mentre invece non solo per le metropoli ovviamente ma anche per le medie città anche quelle più civili quali credo
Possa essere la mia
Sappiamo quanta difficoltà oggi ci sia ad avviare una città ammicca
E si tratta in fondo di ripensare come donne
Complessivamente alle città ripensare alle città come un luogo di relazione per eccellenza fra i cittadini
E allora il filo di quello che io chiamo impatto temporale
Non è assolutamente solo un filo di razionalizzazione che pure serve degli orari dei tempi del ritmo della città
Ma a ragionare sulla città come luogo di relazione
Avendo il filo conduttore dell'impatto temporale significare Muñoz a mente come è stato detto qui coniugare i temi dell'impatto ambientale
I temi dell'organizzazione urbana della personalizzazione e della umanizzazione dei servizi anche laddove li abbiamo realizzati e delle stesse finalità e degli indirizzi di mercato
Si tratta quindi di un'operazione molto complessa che può avvenire delle sperimentazioni e che può avviare come conclusione la risultanza degli orari ma presuppone un progetto complessivo
Di mutamento della città
Perché come tutti sappiamo il tempo è una costruzione sociale determinata da rapporti reali di forza in campo che vanno multati
E c'è Artaud permutare questi rapporti di forza che determinano la costruzione sociale del tempo è necessario mettere in campo un conflitto ma e necessario altresì mettere
Una proposta forte di governo innovativo con contenuti innovativi che dia spinta al conflitto e al movimento che noi vogliamo determinare
Pena
In una vera una piattaforma di governo robuste forte il non avere un seguito il secondo riferimento concreto il quale volevo fare cenno è quella sulla base degli statuti
Che noi come amministratrice ci troviamo dovere gestire in questo momento noi abbiamo ha recentemente approvato una convenzione per costituire il centro antiviolenza nella nostra città rivolta alle donne
Con un'associazione femminile che si è costituita in S.r.l. perché cito una piccola esperienza perché qui c'è un rapporto diverso con il volontariato
Una innovazione secondo me è che può essere interessante se noi vogliamo dei servizi non burocratici abbiamo anche da sperimentare secondo me ha dei passaggi nuovi di autogestione
Per le donne che si associano che si costituiscono che autogestirsi cono dei servizi
Noi adesso abbiamo un rapporto col volontariato molto diversificato
Che partecipa almeno nei punti più avanzati alla progettazione dei servizi pubblici che collabora nella gestione dei servizi pubblici
E nella visione migliore ovviamente una concessione del volontariato che non è sostitutivo dell'intervento pubblico ma un volontariato che chiede che lo Stato faccia la sua parte
Per potere vivere e per poter essere più forte svolgere la sua funzione di stimolo di progettazione di rapporto con sensibilità
Ebbene la esperienza che noi abbiamo cercato di costruire visto che la legge centoquarantadue ci dice degli statuti di valorizzare il volontariato
E quello di a vere un rapporto colonnina le donne che si sono costituite in gruppo per autogestire un servizio però con lo Stato che fa la sua parte di qui la convenzione
Per cui noi garantiamo sulla base di un progetto dei finanziamenti ma facciamo insieme la formazione del personale che agisce in quel servizio
E questo servizio di base Autogestito è messo in Rete con tutti i servizi pubblici
Per cui è un terminale che si rapporta via via col servizio sanitario con servizio culturale con il servizio scolastico del quale si può avvalere
E questo secondo me è un passaggio importante perché ho riportato queste due esperienze
Io vorrei perché ragiono così
Penso che molte amiche e compagne che si sono trovate elette sia in maggioranza che in minoranza abbiano un nemico da sconfiggere personalmente c'ero anch'io
E non è semplice io lo chiamo il nemico che fa dire a molte persone donne comprese magari è un bel progetto quello della città amica con tante possibilità di sperimentazione però è impossibile
Non se ne viene a capo
Io credo che questo sia un nemico che noi dobbiamo decisamente combattere con mettendo in campo una serie di sperimentazioni ed iniziative noi abbiamo avuto molte elette
Nel mille novecentonovanta parto da questo e noi abbiamo bisogno che là dove abbiamo costituito le giunte di programma non solo in Emilia in città importanti come Milano Genova
E altre città ma anche là dove siamo all'opposizione noi abbiamo bisogno che le nostre lettere simili hanno in prima fila a proporre
Con una logica di proposta di governo innovativa l'attuazione dei programmi mettendo in campo risorse intellettuali collegamenti con le donne forse in campo altrimenti guardate che noi corriamo il rischio come donne
Elette nel PDS di non mettere a frutto una possibilità che ci Offerta
Nedi diventare quell'interlocutore che vogliamo e dobbiamo essere di un partito degli uomini e delle donne com'è nell'intendimento
Di questo nuovo di questo nuovo partito
Attuare i programmi con una valenza secondo me e io mi sento orgogliosa di questo con una valenza che vede un'elaborazione delle donne ed è venuto fuori chiaramente
In questi due giorni di dibattito comune elaborazione delle donne che partendo dalle esigenze del movimento delle donne nelle loro molteplici differenza azioni
è però in grado di fare una proposta strategica qualitativa per le nostre città
Per tutti i cittadini delle nostre città proprio cogliendo partendo e rispondendo dalle esigenze delle donne e capace di rispondere a un interesse generale di democrazia
Di mutamento qualitativo di nuovi rapporti sociali di nuovi rapporti umani e di relazione nelle nostre città
Secondo punto solo programmi
Solo programmi
è troppo poco compagna è moltissimo ho detto appunto il più velocemente possibile quello che pensavo
E troppo poco perché noi oggi che amministriamo che siamo chiamati a in maggioranza o l'opposizione
A governare le città ci rendiamo immediatamente conto che agire sulla leva del programma che è naturalmente il filo essenziale
è troppo poco perché ogni giorno il margine
Di buongoverno di possibilità di buongoverno si restringe è questo che rende all'ennesima potenza il discorso è bello ma è impossibile cioè non è casuale
Non è casuale anche se secondo me va combattuto con dell'esperienza
Bisogna che lui affianchiamo una proposta programmatica forte una proposta dice profonda revisione istituzionale fa altrettanto forte altrettanto forte
E grande il distacco fra cittadini e istituzioni ogni giorno cresce e particolarmente io dico cresce questo distacco da parte delle donne
Per le quali noi abbiamo una funzione particolare di rappresentanza
A me viene in mente di dirla così l'ho copiata da un filosofo tedesco
Che la politica ogni giorno anche quella fatta a livello delle amministrazioni locali diventa e a e all'interno di una logica insensata appare al cittadino e anche al cittadino donna come sei fornai facessero dei panini solo per i fornai
è un circuito di ha avuto auto alimentazione della pulizia Caro così noia corriamo il rischio anche come forze di governo di opposizione di apparire alle donne e ai cittadini
Pensate solo a un tema come quella della sicurezza per pensare al distacco cittadini istituzioni
Al tema della credibilità delle istituzioni vi parlo da limiti in questi giorni Bologna ormai gli effetti perversi di questa politiche del distacco cittadini istituzioni solo un fatto nazionale
Per cui gli affetti della criminalità orga organizzate mafioso ormai non sono più un fatto solo di tra regioni meridionali solo di tutto il Paese questo fatto per esempio della sicurezza e della credibilità dello Stato
Sia negli affetti di repressione che negli affetti di promozione di rimozione
Però lacerano moltissimo quindi noi non possiamo pensare se parliamo solo dei programmi e anche le affianchiamo delle sperimentazioni ma noi mettiamo questo discorso
Della democrazia e della riforma istituzionale noi non siamo credibili ai programmi quindi va assegnato nettamente anche una chiara proposta
Di revisione dei Totti rese
Totti uomini
Questo è il punto allora anche rispetto il PDS io colgo volentieri questo occasione io siccome amministratore come il sindaco della mia città sono profondamente scontenta
Della proposta rispetto la riforma istituzionale perché trovo nel PDS i diritti di centralismo vecchi nuovi e antichi che si ripropongono
Quando io parlo di poteri dei cittadini
Sono perché questi poteri siano il più possibile vicini ai cittadini trasparenti
Controllabili dal cittadino perché altrimenti se sono tutti a livello di proposta
Importantissima a livello nazionale e non hanno una ricaduta noi non siamo credibili rispetto alla parola d'ordine è giusta che il potere di indirizzo di controllo
E di nomina di uomini e di donne deve essere il più possibile vicino al cittadino
Questa forza non c'è io mi rivolgo qui alle donne del PDS amministratrici e non solo perché questo discorso noi lo impugniamo con grande forza io sono per
Una nuova legge elettorale che faccia nominare direttamente il sindaco e gli ho detto tre anni fa il presidente della Regione e il presidente della governo però non possiamo sempre fare l'esempio sono solo del presidente del governo e non del sindaco e del presidente della regione e non è a caso che non lo facciamo non è una critica perché qualcuno se lo dimentica nel refuso
E mi fa anche piacere che Occhetto segretario del PDS dica che è quasi per una proposta federalista personalmente togliere il quasi ed evidente dalle cose che sto dicendo ma mi fa piacere ma voglio ben altro
Che mi si dica del quasi federalista
Voglio una riforma elettorale ma voglio per esempio e propongo un'altra cosa vi faccio due esempi per far presto perché il mio tempo è finito o due minuti ancora se ho parlato bene l'orologio per esempio sul fisco riserve
Vorrei che la proposta che noi presentiamo come PDS
Per la riforma fiscale oltre al superare rivelerà gogna nazionali chiamiamoli così Varenne
Fosse organizzata in modo che una parte del prelievo fiscale complessivo di una città rimanesse in una città nell'ante descriva il trentacinque
è il quaranta per cento contrattato perché è questo perché consente d'elezione diretta del sindaco
Consente il programma innovativo e consente che il cittadino verifica la credibilità di quell'amministratore Rispetto risorse programma e credibilità di atteggiamento individuale
E quindi riavvicinò l'istituzione
Al cittadino alla donna perché ha potere di controllo perché col sindaco gli parla con i vari fenomeni centralistici no ovviamente sono le cordate sono quel sistema di potere che tutto in gabbia tutte
Oppure vorrei la legge sugli espropri qui Salzano ne ha parlato benissimo però guardate che questo è fondamentale perché ci sono enormi interessi finanziari che agiscono sulla città
E chi progetterà leggi FIAT prendiamo un'altra un altro grande gruppo che progetterà il recupero dell'ex Lingotto a Torino re progetterà agli spazi urbani di quella città per i prossimi vent'anni
E gli amministratori di Torino ma anche di Modena non hanno gli strumenti per potere non dico criminalizzare l'intervento finanziario nelle città che voglio chilo
Ma per potere Adair un pubblico che a suo potere i suoi competente
Oppure per esempio prendiamo un altro tema delicato per quello che vuol dire per me una politica federalista che riconosco i vari livelli dello Stato prendiamo un altro esempio molto diffide la sanità
La sanità ci sta per la telenovelas dei vari decreti
Ma attenzione segnalare partizione decentrata delle risorse per la sanità non c'è per esempio faccio questo esempio un criterio che mette insieme
Che si dà uno standard minimo a tutti le Wessel le un ai comuni io preferirei sulla base del numero di abitanti perché diritto alla salute
Ma l'altro criterio sulla base dei servizi prestati se non si cambia per esempio questa regola sulla base della realtà effettiva cosa succede signori
Che le centinaia di ospedali inaugurati e mai aperti e mai funzionanti nel Mezzogiorno ricevono i finanziamenti esattamente come gli ospedali del Nord che funzionano costringendo costringendo migliaia di persone a trasferirsi al Nord con un carico di sofferenza umana e di indecenza per il servizio a venire a farsi magari l'appendice non sto facendo della demagogia
Perché negli ospedali di Catania le compagne più vista anche questa mattina mi spiegano che per avere per avere una trasfusione di sangue di sangue per il tuo bambino o conosci l'amico dell'amico oppure il tondino di quattro anni muore
Perché questa è la realtà in Italia allora bisogna che il decentramento dei poteri chiari avvenne avvenga in modo in modo serio e badate che questo discorso del decentramento dei poteri si rifà al discorso anche europeo
Perché proprio perché noi vogliamo dei poteri europea i democratici abbiamo bisogno di ricostruire delle forti identità delle nostre città nelle quali i cittadini si ritrovano altre menti passa la protesta demagogica
Demagogica delle leghe che sono le uniche in campo con una proposta sbagliata che però sente il rumore delle persone che di questo sistema centralistico di potere non ne può più
Ultima cosa veramente che voglio dire l'associazione delle elette
Dal Parlamento europeo fino alla alla consigliera di quartiere
Un momento per lavorare insieme per riflettere insieme per costruire insieme
Una piattaforma che secondo me vere le proposte programmatiche e le proposte istituzionali che vanno di pari passo e un'associazione si è detta aperti tale a tutte le altre lette forse possiamo proporre qualcosa in più per l'esperienza che ho fatto io
Anche negli appuntamenti annuali con tutte le elette innanzitutto le elette nei partiti di sinistra ma non solo io cioè certi punti portati qui dalla
Codazzi per il movimento femminile DC sento che ci possono essere delle convergenze
Facciamo e costruiamo degli appuntamenti uno o due appuntamenti annuali con tutte le amministratrici con tutte le rette
Perché magari litigheremo su tanti punti però potremo costruire alcuni punti di programma e di riforma istituzionale sui quali batterci insieme grazie
Allora la parola è campagna Massimo D'Alema
Cara compagna io vorrei esprimere una certa gratitudine
A chi mi ha invitato a questa vostra iniziativa
Non per il nome in grande che quello
L'incidente una
Per avermi dato modo di assistere ad una discussione
Concreta
Ricca di idee di proposte
Anche Serena
E vorrei aggiungere nella quale
Essendo chiamati a confrontarci su delle cose
Poi non si capisce neanche bene ascoltando a quale area appartenga lo l'oratrice o l'oratore
Un po'componente o mozione
Cosa che a me fa particolarmente piacere perché io penso che nel momento in cui non riusciremo più a riconoscerci da questo punto di vista vorrà dire che abbiamo davvero costruito un nuovo partito
Io ritengo
Ritengo più
Fermo restando il pluralismo per congressi diciamo ma non deve poi essere proprio sempre testimoniato in tutti i casi ritengo anche che si dovrebbe fare
Una lotta politica
Perché nel nostro partito oggi non c'è questo spirito
Ci si nutre poco di questo pane cioè di cose concrete di idee di proposte
E io penso che questo sia il pane migliore per uscire dalle difficoltà dalle angosce
E per misurarci
Con serenità ma anche con passione con forza politica nell'impresa nella quale ci siamo messi perché non si costruisce un nuovo partito senza passione
Senza lotta politica
Anche senza un certo orgoglio della impresa
Alla quale ci siamo accenti e questo ritengo che è una cosa importante non so come si possa fare
Non so perché mi rendo conto che non basta l'esortazione
Ma per ricorrere a una vecchia espressione diciamo una lotta politica
è una lotta politica nella quale le donne possono essere
Protagoniste
Proprio perché portatrici di una cultura politica e di un'esperienza collettiva ed anche di un'esperienza di relazioni fra di loro
Che senza dubbio sono uno degli elementi fondanti di questo nuovo partito
Io ritengo anche che è venuto viene da questa vostra discussione un contributo su un punto oggi essenziale
E cioè come diventare Noemi Partito democratico della sinistra
L'elemento propulsivo
Di una movimento democratico di una spinta dal basso
Che è fondamentale
Per avviare un nuovo corso politico nel Paese
E quando dico una spinta dal basso dico qualcosa che ricostruisca un rapporto sensato
Tra la vita della gente i bisogni della gente
E le questioni oggi nodali del rinnovamento della democrazia italiana
E nelle proposte che voi fate nella proposta che voi fate sulla città
C'è costruito in modo molto forte questo nesso
Il nesso tra una diversa organizzazione dei tempi della vita del lavoro
Fra una battaglia sulla qualità dei servizi che poi significa un rinnovamento dello stato sociale
E del suo modo di entrare in rapporto con i bisogni collettivi e individuali
Oltre un certo statalismo
C'è una cultura dei diritti democratici e quindi degli spazi di partecipazione e di intervento
Ad esempio io sono colpito di questi statuti comunali il nostro partito non si occupa
Eppure sono una cosa importante da questo punto di vista io ho l'impressione che in molti in molti casi diventano un po'un'occasione mancata cioè qualcosa che in tanti Comuni diciamo si fa fare agli uffici legali al e non divento invece il terreno vero di un confronto di culture politiche di associazioni di di forze reali della partecipazione del volontariato
E quindi tempi qualità dei servizi diritti democratici Governo del Territorio e Ambiente
Riforma della pubblica amministrazione
Tutti questi diversi aspetti
Sì connettono in un disegno in un insieme di proposte
Che costituiscono la base di un movimento democratico
Di tipo nuovo
Capace di farsi espressione anche di bisogni nuovi moderni e di incidere sui caratteri della democrazia perché poi questo è il punto centrale a mio giudizio e si dimostra anche che proprio laddove la città
Nel punto nel quale la sinistra italiana
Ha subito la sua sconfitta più grave in questi anni ottanta cioè dove si è più gravemente disgregato quel tessuto di soggetti collettivi di solidarietà
Che sono stati la forza della sinistra italiana nel senso più largo di questo termine
E proprio lì
Beh il contributo che può venire dalla cultura delle donne a costruire un nuovo tessuto connettivo di rapporti solidali
è molto importante
Naturalmente io io sono convinto come ha detto
Poco fa diceva Mario Tronti
Tutto questo deve servire ad alimentare un conflitto
Una lotta
Nel senso che
I processi di questi anni non sono processi che hanno determinato uno spostamento di rapporti di forza di potere di ricchezza
Cioè questo Progetto di una città ammicca a dei nemici
E oggi questi nemici sono forze vincenti
Vedete il processo di svuotamento dei poteri democratici degli istituti della partecipazione del peso di movimenti e di soggetti collettivi non è stato un processo neutro
Non è qualcosa che non interessi
Questo io trovo in questo davvero poi non riprenderò brevemente un punto pauroso di regressione culturale cioè l'idea in fondo che quasi se avessero ragione questi nostri compagni di Rifondazione Comunista i quali dicono che il pericolo della svolta autoritaria e legato ai progetti di riforma delle istituzioni
Bisogna essere
Vivere in un altro mondo per non rendersi conto che è la crisi delle istituzioni che ha prodotto una svolta autoritaria innanzitutto
Poi discutiamo delle risposte da dare a questa crisi
Ma non vedere se per autoritarismo si intende una riduzione
Oligarchica
Del comando una riduzione quindi del peso dei grandi soggetti collettivi la crisi della democrazia ha già prodotto una svolta autoritaria tra virgolette
Chi comanda nelle città
E badate stiamo attenti qui
Non è non sono solo il partitivo rifiuto l'uso di questa categoria e distorcente contiene elementi di verità
Ma è una categoria distorcente
Perché se noi intendiamo per partiti appunto quello che i partiti sono stati nella vicenda democratica del nostro Paese cioè grandi strumenti collettivi di organizzazione del consenso della partecipazione ciascuno con le con le sue peculiarità in realtà il problema vero non è la partitocrazia
Ma è il formarsi di una oligarchia
Nella quale certo c'è un ceto politico anche
A un ceto politico che oramai è un'espressione separata rispetto ai partiti intesi come soggetti collettivi che in parte non esistono più
Una oligarchia affaristico politica
In un rapporto stretto con i grandi gruppi del capitalismo finanziario
Ritiene la nuova centralità della rendita urbana ha avuto questo segno non sono più gli stati soltanto i vecchi palazzinari vecchi proprietari vecchi Rantisi
Ma direttamente l'intervento dei grandi gruppi del capitalismo finanziario nel governo delle città
Nel controllo delle aree urbane dei grandi servizi collettivi
Ecco perché io ritengo che oggi una forza di sinistra nuova
Non può che partire da qui cioè dalla dalla necessità di costruire un rapporto fra lotte sociali bisogni vita della gente e questione democratica
E assumere in questa chiave il tema di un rinnovamento democratico dello Stato queste e poi secondo me una delle ragioni fondative di questo partito
è uno degli elementi di distinzione certo io vedo la scissione è un fatto doloroso è una dispersione di forze ma è anche l'emergere obiettivamente bisogna assumerlo
Di qualcosa che c'era dentro alla sinistra italiana cioè di una cultura minoritaria
Subalterno a mio giudizio che scarta di fronte al grande tema di quale democrazia di quale Stato
E che regredisce su un terreno economico corporativo
Badate se ha una forza questa operazione secondo me nell'immediato una forza può anche Averna
Sta proprio diciamo nel presentarsi come una sorta di leghismo di sinistra
Sto bisogna dirlo a questi nostri compagni perché questo è il segno la cifra culturale con cui si prese
Cioè come un movimento che fa dell'agitazione sociale di tipo di tipo appunto economico corporativo la sua bandiera e che rifiuta il terreno della sfida del rinnovamento della democrazia italiani
Che la sfida aperta molto problematica ittico aperta ad esiti diversi ma è il passaggio storico reale nel quale noi siamo in pegno
A uscire da quella che può apparire
Una schermaglia
Un fuoco di vertici politici
Un confronto di ipotesi puramente tecniche
Perché non si tratta di questo
Dobbiamo riuscire a dare un profilo netto il senso della nostra proposta
E il suo
Quando dico non mi riferisco soltanto alla precisione delle proposte concrete di riforma istituzionale che abbiamo messo a punto e sulle quali è in parte stiamo ancora lavorando e che oramai definiscono a mio giudizio un progetto che ha una sua organicità
A voglio dire il significato di questa proposta
Cioè
A chi si rivolge quali bisogni
Vuole rappresentare ivi compresa una domanda di rinnovamento della politica
Che viene dal mondo delle donne dal movimento delle donne e contro chi si colloca questo nostro progetto di rinnovamento dello Stato
Di riforma democratica
Non anche l'espressione riforma delle istituzioni oramai e abusata tutti vogliono la riforma delle istituzioni ma
Forse non li devo parlare di qualcosa di più profondo cioè di un rinnovamento democratico dello Stato di un nuovo patto fra cittadini
Di cui certo la riforma delle istituzioni è un punto essenziale
Perché non c'è un rinnovamento democratico dello Stato senza ridare una forte legittimazione democratica al potere politico e quindi senza affrontare il nodo della rappresentanza
Ma naturalmente noi collochiamo questo dentro una certa idea di sviluppo della democrazia italiana
E che corrisponde
A determinati processi bisogni
Che hanno da un punto di vista sociale un segno chiaro
E che si contrappone ad altri disegno
E quindi io sono per dire con grande chiarezza intanto dei contro
La questione del rinnovamento della democrazia italiana va portato sul terreno di una lotta politica e di massa intanto contro il conservatorismo dalla Democrazia cristiana
Che oggi modo prevalente in cui si presente poi sappiamo benissimo che dentro quell'universo quel mondo si sono confrontati ci sono spinte diverse ma
Il modo in cui oggi si presenta la democrazia cristiana di fronte a questo passaggio
A fondamentalmente l'impronta di una posizione conservatrici
Perché la ditta la DC il suo gruppo dirigente storico
Vede e in una riforma della rappresentanza il rischio di una lacerazione
Di quel complesso tessuto
Di quel tessuto di egemonia che ha costruito sulla società italiana
Che è fatto del che è quel sistema di potere del partito Stato
Quel complesso intreccio di funzioni politiche di apparati pubblici
Quel sistema di governo dell'uso delle risorse pubbliche
Quella rete clientelare ed assistenziale
Che la forma della egemonia democristiana
E allora è chiaro che questa forma si è costruita dentro queste regole del gioco
è chiaro che il voto di preferenza serve è un è un è un tessuto connettivo essenziale
è evidente che un certo tipo di di di parlamentarismo
è un tessuto connettivo di quest'asta queste capacità diciamo di una rappresentanza di interessi diffusi di micro interessi dentro un giuoco di mediazioni che passa attraverso il partito Stato
E questa posizione conservatrice della DC
Dopo che è stata sconfitta accantonata un certa una certa ipotesi certe perché in una certa fase la sinistra democristiana si è presentata come portatrice di una sua idea di riforma in senso neo liberale del sistema
Oggi questa posizione tre preminente e qualcosa contro cui bisogna battersi facendo leva sugli strumenti possibili
In questa chiave allora il referendum
Sul voto di preferenza
è una lenta
Che è una leva per diciamo per rimettere in movimento la situazione per colpire in un punto
Importante diceva
Questa questa resistenza conservatrice
E dall'altra parte viene avanti un disegno
Niente c'è un altro disegno Inca
Che non è più soltanto socialista
E non soltanto perché a questo punto appare che
Diciamo a sostegno di questo disegno si muove in modo sempre più esplicito ed è questo che gli rimproveriamo
Il capo dello Stato
Ma perché è evidente che il disegno socialista trova può trovare sostegni in una parte delle classi dirigenti
Che avvertono diciamo sempre di più come insostenibile come un peso
Come un peso non sostenibile ai fini di una modernizzazione del Paese il vecchio sistema di potere democristiano
E del disegno presidenzialista che certo non può essere liquidato in modo sbrigativo come un disegno autoritario
E tuttavia
Se noi guardiamo alla sostanza dei dei processi cd quale democrazia
Viene pensata
Il si ipotizza non c'è dubbio che il disegno presidenzialista comporta una spallata al sistema parlamentare e dei partiti
E in questo momento può anche trovare un sostegno del Paese in un'ondata anche anche motivata di tipo qualunquista
E comporta una riorganizzazione della rappresentati
In cui quello che conta non sono più i grandi soggetti collettivi
Ma sono i partiti dei candidati come insieme di interessi di lobby di grandi mezzi di comunicazione di massa
I veri partiti trasversali diciamo cioè trasversali rispetto alle forme storiche dei grandi partiti popolari di massa della nostra democrazia ma direi delle grandi democrazie occidentali che non a caso sono democrazie quelle dell'Europa segnate dalla presenza e dal ruolo dei grandi movimenti operaie e popolare
E quindi in Europa parte l'eccezione francese non c'è il presidenzialismo non Akassou
E allora il il disegno del presidenzialismo mira a disgregare la democrazia dei grandi soggetti collettivi
E a costruire una democrazia delle lobby degli interessi dei grandi mezzi di comunicazione di massa
E si presenta di fatto nella situazione italiana
Come è stato scritto da un acuto commentatore un supporter di questo disegno
Come l'alternativa rispetto al rischio dell'alternativa di sinistra
In una situazione in cui oramai appare insostenibile diciamo il blocco della democrazia italiana
E possono maturare le condizioni per un rinnovamento un ricambio di classi dirigenti che faccia perno diciamo sulla sinistra
Sulla sinistra rinnovata il presidenzialismo si presenta come l'alternativa
Rispetto alla prospettiva dell'alternativa di sinistra
E vedete è chiaro che è una prospettiva che non può che spingere in una condizione di ancora più grave passività
Le grandi masse e restringere gli spazi della partecipazione
E allora io non credo di fronte a a queste due ipotesi cioè
Alla conservatorismo del partito Stato e all'ipotesi presidenzialista la soggettività femminile
Non c'è dubbio che in
Se vince una di queste due ipotesi c'è una compressione della soggettività femminile
Perché le questioni che voi ponete chiedono invece
Un processo di allargamento della democrazia della partecipazione
Chiedono la possibilità
Di un processo di ricambio democratico delle classi dirigenti
Fondo questo il nodo italiano come sia vi erano le condizioni di un meccanismo di ricambio democratico delle classi dirigenti
Oltre il trasformismo e oltre quella trama oligarchica che ha sempre condizionato la storia del nostro Paese
Un Paese nel quale il ricambio delle classi dirigenti avvenuto o attraverso il meccanismo del trasformismo
Oppure attraverso delle rotture di sistema
Età tali sono state diciamo il fascismo e poi anche la rivoluzione democratica antifascista rotture di sistema
Ora
Non siamo il partito del rinnovamento dello Stato per il cambiamento democratico delle classi dirigenti della fondazione di una nuova democrazia
E questo è il senso della nostra proposta
Che è contro queste due ipotesi
E questo né il senso profondo oltre le soluzioni tecniche le soluzioni tecniche secondo me sono corrispondenti perché l'idea di una legge elettorale che favorisca le condizioni dell'alternanza
E che quindi diciamo spinga
Ad una coalizione di partiti sulla base di una proposta per governare il Paese perché questo è la sostanza o stanza non è l'elezione diretta del capo del governo
Che non c'è nella nostra proposta che secondo me non ci deve tra
Capo del governo può anche essere indicato come avviene in altri sistemi europei
Ci può anche essere un candidato cancelliere ma una cosa è che il capo del governo sia indicato dentro una proposta in cui elemento essenziale una coalizione politica e programmatica
Altra cosa è la elezione diretta di una persona
E di una legge elettorale che incardinata su questa idea su questo principio
Cioè il principio del confronto
Fra schieramenti politico-programmatici
E quindi il potere dei cittadini di decidere con il voto da chi vogliono essere governati
Oltre il trasformismo
La logica della delega in bianco ai partiti
E poi del mercato politico
Quindi qualcosa che salda insieme le due esigenze reali cioè l'esigenza di dare maggior potere ai cittadini anche l'esigenza di fondare su basi nuove la governabilità
L'idea di una sola Camera legislativa di una riduzione drastica del numero dei parlamentari anche questo è una cosa di cui vanno visti gli aspetti qualitativi perché è una leva per andare ad un rinnovamento del ceto politico insomma
E ad una rinnovamento qualitativo del ceto politico
Una drastica allargamento dei potere delle Autonomie delle regioni l'autonomia impositiva
Sono punti tecnici se volete
Ma messi insieme configurano delineano
Una Progetto coerente di rinnovamento democratico delle istituzioni
Che mette al centro un maggior potere dei cittadini
Ed anche un sistema aperto ad una possibilità di alternanza e di ricambio delle classi dirigenti
E naturalmente tutto questo ma poi collocato al centro di una battaglia più ampia perché un rinnovamento democratico non è fatto soltanto di anche nuove regole di nuove istituzioni
Ma comporta l'affermazione di diritti e potere
Informazione e giustizia democrazia economica e sindacale
Non sono altre cose rispetto ad una battaglia per una riforma delle istituzioni e dello Stato pubblica amministrazione
Questo è un disegno di riforma della politica
In chiave democratica
Aperta
Ai bisogni delle di dei grandi soggetti sociali e soggetti politici tali sono le donne
Di cui ne vogliamo esprimere
Diciamo la carica innovativa
è un progetto di riforma della politica che non punta a liquidare i partiti
Ma a rinnovarli profondamente
E che noi dobbiamo rendere
Più forte e più visibile
Io credo che molto del
Poi in una battaglia che si fa sempre più stretta che può precipitare verso una crisi politica istituzionale che è oramai
E la situazione della quale di via no pare non sappiamo da un giorno all'altro sessi si ricasca il governo scosse si vota a giugno se si vota a ottobre c'è di fatto ormai c'è una crisi della democrazia italiana
Nella quale non avremo neanche molto tempo per definire costruire noi stessi anche perché non ce lo lasciano
Allora io sento come cosa molto urgente
Rendere visibile è chiaro questo nostro progetto renderne chiaro il senso
Rendere chiaro anche appunto complotti
Noi veniamo in campo perché di qui nasce anche la possibilità che esiste di aggregare forze intorno a questo progetto
Anche al di là di quelli che oggi vengono con noi a costruire questo nuovo partito
Per creare delle forze
E di ricostruire intorno a questa idea di rinnovamento della democrazia e dello Stato
Quell'insieme di bisogni di culture di parzialità
Che devono dare sostanza altrimenti questa cosa rimane come qualcosa che appeso nel cielo della politica
Mentre invece però Brea nostro di riconnettere questa idea
Ad un insieme di bisogni di culture di parzialità di spinte
Che sono maturate nella società
Per rendere evidente che quello che vogliamo costruire un nuovo patto democratico fra cittadine e cittadini
Allora io credo che in questa visione
Il tema il fatto che una nuova democrazia in questo Paese si costruisce anche assumendo per intero Brescia
E il tema della differenza ruolo delle donne nella loro cultura
E la critica
Al carattere maschile delle istituzioni che le donne hanno sviluppato io credo che ritrova un significato in questa chiave
Ritrova un significato
E che in definitiva questa critica femminile del carattere maschile invece delle istituzioni
Oggi può avere un peso e può essere un elemento importante della battaglia democratica che non vogliamo condurre perché secondo me non c'è dubbio che se rimangono le ipotesi che oggi sono in campo questa schermaglia conflitto di cippi e sei in un senso o nell'altro
Noi andiamo verso uno sviluppo della della vita democratica del Paese
Che comprime le soggettività femminili e il BTP sogni di cui movimento delle donne è stato portato loro nel corso di questi anni noi invece vogliamo aprire una prospettiva democratica
Nella quale
C'è spazio
Non soltanto per una rinnovata soggettività femminile ma anche per un movimento di donne
Che possano segnare dissi una nuova stagione della democrazia italiana
Queste sono le cose che volevo dire e credo ripeto che la discussione vostro le proposte vostre sono importanti da questo punto di vista ma che spetta poi a noi a tutto il partito in questo momento
Raccogliere questi elementi di un'elaborazione
E costruire con questi elementi una proposta forte e visibile di carattere generale
Vedete noi soffriamo di tante cose ho concluso davvero ma
Problemi questo partito è nato attraverso un travaglio molto lungo molto Complesso se ne vedono ancora le ferite
Si tratta di rimetterlo in movimento
Ma certamente
è assolutamente urgente
Che noi rendiamo chiaro
All'opinione pubblica i cittadini
Il perché di questo nuovo partito
A quale funzione nazionale in intendiamo assolvere in questo momento della vita del Paese
Non soltanto vedete il perché dovevamo cambiare
Perché questo lo abbiamo spiegato ce lo siamo detti anche discutendo fra di noi per un anno e mezzo
Ma il a che cosa vogliamo servire oggi
E io ritengo che questo nuovo partito serve e deve servire a rinnovare la democrazia italiana innanzitutto in questa direzione
Se noi rendiamo chiaro questo
Io credo che una parte dei nostri problemi si possono superare
E penso che possiamo sprigionare le potenzialità che vi sono di questo partito che può presentarsi come non solo l'unica grande novità ma anche la più fondata speranza per cambiare le cose in questo Paese
Compagnie prima di interrompere vi proponiamo di mandare un messaggio all'incontro nazionale
Delle donne immigrate che si svolge oggi a Firenze il testo è questo care amiche voi donne del partito democratico della sinistra
Lette dagli Enti locali stiamo incontrando a Roma in questi giorni una delle tematiche che stiamo affrontando è quella della costruzione di città multietniche per garantire i diritti anche delle donne immigrate e con molta simpatia e interesse che auguriamo buon lavoro a tutte voi che partecipate all'incontro nazionale crediamo che il con questo sia possibile dare visibilità
Al che ancora invisibile superare stereotipi ambivalenze garantire diritti universali e difendere differenzia tutte un abbraccio se siete d'accordo abbiamo
Questo messaggio
Allora la seduta riprenderà alle quattordici e quarantacinque ci scusiamo di questo orario
Perché consente un intervallo molto brave
Come sapete è possibile mangiare qui spesso questo orario ha reso indispensabile per poter chiudere nei termini di tempo anticipati di cui si è già detto quindi la riunione a riprendere alle quattordici e quarantacinque
No dell'Assemblea poi l'orario di chiusura dei lavori
Quindi
La caro
Mica vero
C'è qualcuno che per cortesia ad avvisare le compare che sono fuori dal bar che iniziamo i lavori in assemblea
Con i lavori il primo degli interventi di Elena Camerin vi è presente in sala
Allora
Così all'improvviso durante iniziamo dibattito quindi premiamo le compagnie di sedersi
Ascoltiamo Elena Camerin diede urbanista del comune di Napoli
Tra l'altro anche per una serie di disguidi ma interviene
Così d'impronta diciamo
Dunque
Io non sono un urbanista e lavoro al comune di Napoli e ho lavorato al programma straordinario per la la ricostruzione ma in particolare io ho partecipato ad una
Esperienza di attuazione di un piano urbanistico e di un piano urbanistico
Molto complicato di riqualificazione dei centri storici della periferia napoletana
Quindi tutti i ragionamenti e in particolare mi voglio allacciare naturalmente alla relazione che ha fatto Felicia Bottino che peraltro è stata una consulente del
Della nostra amministrazione proprio sulla questione di servizi quando noi abbiamo iniziato a ad attivare questo piano di riqualificazione
Ora io sono molto d'accordo con tutte le cose che
Si sono dette che ha detto felice che ha detto e di Salzano che detto anche il sindaco di Modena la Rinaldi sulla cosa che sul fatto che e molto importante non soltanto fare i piani ma anche attuarli attuare un piano in particolare attuare un piano di riqualificazione
Richiede una tenacia una pazienza una capacità di elasticità
Di per l'applicazione delle norme e diciamo che sono delle virtù io direi prevalentemente femminili
Infatti
Questo programma che ne abbiamo iniziato circa dieci anni fa ancora non è terminato ma sta per terminare niente se non termina non termina perché ci sono dei problemi a livello parlamentare a livello legislativo che si devono risolvere in questo momento per chiudere questo programma
Però
Diciamo che
Io ho riscontrato in tutto i questi anni una capacità soprattutto
Delle donne che hanno lavorato in questo programma una capacità ed una tenacia che soprattutto allo messi in campo le donne non soltanto le donne funzionario le donne
Che hanno lavorato le donne urbanisti alle donne architetti cioè le tecniche di questa situazione ma anche le donne destinatarie di questo piano
Io so perché la mia
Il mio specifico meno fa sapere che in Italia non ci sono state esperienza è di riqualificazioni urbane di riqualificazione urbana del livello di quello che ne abbiamo eseguito nella nostra città per cui io so che
Capire e che cosa significa operare e lavorare nella riqualificazione urbana e deve essere oggetto di una riflessione
Perché ci sta una differenza in particolare e che molto importante tra
In gli interventi
Nella città di espansione e invece gli interventi di riqualificazione per gli interventi di espansione urbano pure quelli che si sovrappongono presente l'interventi delle grandi opere urbane
Che mi riferisco in particolare agli interventi delle grandi centosessantasette oppure gli interventi di espansione residenziale oppure agli interventi per esempio dei grandi assi viari
Che si sovrappongono molto spesso i tessuti delle nostre città
Questi interventi si realizzano diciamo soltanto tra addetti ai lavori
Invece e diciamo non non hanno un impatto già dal momento della decisione con la popolazione invece gli interventi
Di riqualificazione urbana soprattutto quando si tratta di riqualificare i centri storici e i centri storici degradati che forse queste sono più una realtà meridionale che non una realtà centrosettentrionale
E l'impatto con la popolazione e quindi con la gente e quindi con le donne lo sia immediatamente da dal momento delle decisioni non e poi nel momento in cui questo programma si comincia ad attuare si impatta immediatamente con la gente quindi questo diciamo quindi il grande passaggio culturale
Che ne stiamo vivendo che è cosa dei nostri anni dei nostri anni futuri cioè quello che noi tecnici diciamo il passaggio dalla cultura della espansione urbana alla cultura della riqualificazione urbana
Ci ha una un carattere di impatto con la gente quindi con i bisogni della gente immediato che diciamo necessariamente rivoluziona e cambia i rapporti tra le decisioni politiche e la attuazione poi di queste decisioni politiche
E in particolare io ho avuto anche nelle spente visto che noi tra ne abbiamo un grande disagio abitativo nella a Napoli e comunque nel Meridione noi quindi abbiamo ancora molto presenti fortissimi diciamo
Il problema delle lotte per la casa io mi sono potuto rendere conto ieri dei lavori che sono fatti di pomeriggio che forse questo è un elemento un po'diciamo superato forse in altre realtà urbane
Del centro nord ma noi nel Mezzogiorno abbiamo e a Napoli e le grandi città del del Mezzogiorno
Abbiamo ancora fortissimo questo disagio che si esprime i movimenti di lotta con movimenti di lotta fiero uscì forti
E io ho potuto constatare la cosa resti in questi dieci anni che noi
Appunto come tecnici della ministra delle istituzioni
E abbiamo dovuto diciamo intervenire per la ricorrenza di queste periferie abbiamo lavorato per dieci anni sempre costantemente con a fianco i movimenti di lotta per la casa io ho potuto constatare una cosa
La dico in maniera un po'confusa perché e proprio in questi in quest'ultimo periodo che sto cercando di mettere a fuoco
Questo concetto quindi fossero le esprimo nemmeno in maniera chiarissima anzi mi fa molto piacere anche esprimerò per poterlo chiarire mettere appunto a me sembra che i movimenti di lotta per la casa guidati
Dalle donne
Siano molto diversi dai movimenti di lotta per la casa guidati dagli uomini e vorrei tentare una spiegazione
In particolare in uno dei quartieri quali siamo intervenuti ho lavorato costantemente con un movimento di lotta per la casa condotto da una donna diciamo che per dieci anni ha seguito quest'operazione quindi da che cedeva la casa questo movimento lei è questo veneti si sono diciamo evoluti fino a chiedere la qualità urbana cioè un movimento che un comitato di lotta per la casa che si è trasformato dal Comitato di lotta per la casa in comitato di lotta per la qualità urbana
Ma questa è stato un'evoluzione lenta continua costante e paziente quasi come sul diciamo potremmo sarebbe isola metafora della crescita di un bambino insomma è stato questo questa riqualificazione di questo quartiere Secondigliano è appunto avuto l'anno zero e oggi arrivato dieci anni e più maturo
E c'è stato quindi questa costante
Collaborazione con le istituzioni di questo comitato di lotta per la casa e viceversa
Ci sono state una serie invece di comitati di lotta per la casa temporanei un po'diciamo li incontravamo ogni tanto sommovimento notai perché chiedeva la casa poi che chiedeva magari di non pagare il fitto quando avevano avuto la casa oppure che chiedevano di ah bene non so delle degli altri piccoli privilegio oppure addirittura dei movimenti di lotta per la casa che hanno portato alle occupazioni dico abusive di queste case da parte di altri a aventi diciamo con gli altri bisognosi perché non ero degli aventi diritto ora questi movimenti imparò diciamo più illegali per trasgressivi più tradizionali nella meno nell'ottica tradizionale meridionale
Sono sempre stati guidati da uomini
Ora io
Non so diciamo c'è stato quasi come se ci fosse stata una ripercussione del modo di avere rapporti tra uomini e donne soprattutto nel Mezzogiorno tradizionale non so in genere appunto in in gli uomini che hanno guidato questi movimenti si comporta un po'come i padri
I padri padroni nei confronti delle donne che poi dovevano venire sotto le sedi delle delle amministrazioni pubbliche a fare le battaglie oppure come i mariti che comandano insomma un poco da impositori di una serie di esigenze con delle donne
Da oscilli da una parte però e combattive soltanto per una richiesta
Effimera
Cioè
Ah io ho potuto notare che c'è stata una crescita della della consapevolezza delle donne sui i propri diritti e sulla necessità d'sulla significato della qualità urbana e sulla e sulla comprensione del rapporto tra cittadini e istituzione ogni qual volta questi movimenti annotate in a capo la donna ogni qual volta l'ha avuto a capo un uomo non hanno diciamo non sono cresciute
Mai diciamo nella consapevolezza dei propri diritti ora io questa è una cosa che siccome proprio in questi giorni c'è questa è una osservazioni che faccio perché ancora oggi ora mentre parlo
Noi stiamo combattendo con
Con gruppi
Diciamo che con movimenti di lotta per la casa che
Ci stanno diciamo richiedendo cose diverse e contraddittorie perché appunto mentre ci chiedono
Il rispetto dei diritti molti ci chiedono di occupa non si chiedono ci impongono
L'accettazione dell'occupazione abusiva di questi alloggi che ne abbiamo realizzato per delle persone che invece sono certi che hanno ha vinto un bando eccetera io ora questo lo voglio dire
Dico soprattutto perché io ritengo che se noi dobbiamo mettere in campo sulla questione della qualità urbana come partito prese da mettere in campo un'azione politica io credo che noi abbiamo
Un abbiamo diciamo la possibilità di avvicinare al nostro partito e individuare delle forze attive femminili per fare la battaglia che ci siamo prefissati
Perché io veramente credo che le donne sono molto più disponibili
Più che ad una trasgressione alle leggi perché io parto dal presupposto che noi nel Meridione siamo trasgressivi e siamo molto trasgressivi n non possiamo fare finta
Dino che nella nostra realtà meridionale non ci sia questa trasmisero e questa illegalità diffusissima a tutti i livelli
Però io ripeto ho notato che questa
Prevalenza questa predisposizione la trasgressione meridionale
Diciamo se la consideriamo al femminile e più una trasgressione alle leggi dello scetticismo per esempio pure alle leggi del luogo comune è molto facile invitare
Le donne a trasgredire questo luogo comune che è stato citato proprio poco fa dalla Rinaldi che è impossibile fare certe cose le donne immediatamente
Se naturalmente stimolate e se gli si fa vedere che c'è un obiettivo reale concreto da poter riconquistare e se quindi il partito si offre da sponda a queste esigenze
Io vedo che le donne sono disposte immediatamente a trasgredire questo luogo comune della impossibilità a fare le cose e a ottenere e e a lottare per i propri diritti e ho visto e ho potuto constatare che ci sarà una grandissima predisposizione delle donne meridionali a individuare il la istituzione come il luogo per l'esaurimento dei prigioni e ho potuto anche constatare il grandissimo fastidio che le nostre donne stanno provando
Alla già ma questa contrattazione questa mercificazione dei bisogni loro più elementari in cambio di un punto e sono davvero infastidite poi probabilmente non lo sono costrette Ada accedere a questo tipo di mentalità cioè a quella di ottenere quello che di spetta di diritto
Attraverso il politico che poi dopo naturalmente gli chiede il voto però è prontissima
Le donne o se non sono prontissimi ad abbandonare questo metodo clientelare e di diciamo di compravendita del voto sostanzialmente e però solo se diciamo noi siamo forti e gli offriamo una sponda sicura no anche se non si ma anche di lotta io non voglio dire che le nostre donne cercano diciamo una certezza poi del conseguimento del proprio obiettivo o la velocità o l'immediatezza della del conseguente proprio Bettino sono disposti a lottare
Per non vendersi l'anima
E io ripeto di Connie mi sento anche un po'imbarazzata parlare in tra
Donne che hanno realtà
Diciamo vendono compromesse delle nostre a me io rimango sempre molto meravigliata quando le donne che amministrano in realtà centromeridionali
Parlano di legalità di rispetto delle leggi come una cosa normale e giusta perché per noi già il rispetto di una legge che noi stessi facciamo è una conquista di democrazia enorme però ecco voglio dire io la grande creatività anche femminile meridionale
Vedo che deve essere assolutamente diciamo seguita assecondata e indice individuata perché io sono sicura che nel Mezzogiorno noi se contiamo S puntiamo proprio puntiamo in termini politici sulle donne io credo che noi possiamo vincere anche se non subito però possiamo vincere la scommessa della democrazia che e posta a base della formazione del nostro partito
Alla parola Teresa Cannarozzo romanista di Palermo parlerà voi la dottoressa attardarsi Maria Teresa che rappresentante della Caritas
Sono Teresa Cannarozzo insegni urbanistica del sa di Palermo da qualche mese sono responsabile del PDS siciliano
Del settore Territorio ambiente urbanistica eccetera eccetera non so se questo è un caso o un segno del destino vedremo come finirà anche questa cosa ossia campagna elettorale in Sicilia
Vorrei riprendere un concetto che poco fa
Trattava Elena cave Ringo noi donne meridionali
Ci siamo un po'così sentite riunite
Copio commentato un po'questi lavori
E prova per partire da quel diceva era sul fatto della aspirazione alla legalità del soggetto femminile rispetto a quello maschile
Io aggiungerei che proprio nei processi che ne abbiamo Sicilia sulla mafia
Le prime persone a prendere le distanze degli ambienti mafiosi sono state le donne le donne mogli madri sorelle di alcuni gli oppure vittima viste le prime a tirarsi fuori da questi ambienti a costituirsi parte civile e quindi a denunciando un'aspirazione a rientrare nella legalità
Io credo che senza essere diciamo in modeste o troppo arroganti credo che noi donne di una futura sinistra credibile che aspira a governare
Dobbiamo fare delle battaglie non soltanto per le altre donne ma anche per gli uomini cioè per gli uomini e per le donne
Per quanto riguarda il tema della qualità urbana della qualità della vita della città amica
Io credo che proprio noi donne dobbiamo risalire una china che la brutta china negli anni ottanta che la brutta china di Nicolazzi del condono della mercificazione delle sanatorie dell'abusivismo che ha devastato tutte regioni meridionali Lazio incluso
E qui deve affrontare un grande progetto di impegno su questi temi di cui devono godere anche gli uomini filoni hanno mostrato una
Da poca diciamo una prova di disponibilità anche nel nostro partito ad affrontare in maniera diversa
I temi dell'uso del territorio della rapida nell'ambiente del saccheggio delle risorse era questa grande battaglia per la qualità dell'ambiente per la qualità della vita sia una battaglia che noi donne dobbiamo condurre non solo per le donne ma anche per gli uomini Pelosi finì per i ragazzi
E quindi io muoio concordo in pieno con la relazione difesa bottino credo che il problema degli orari della regolazione dei tempi delle città sia un problema che possedesse affrontato come uno dei dei parametri che consenta la città di essere amica degli utenti e sta spessa
Noi che lavoriamo in realtà meridionali in più sgangherate sicuramente più nemiche recita oggi sono nemiche dei cittadini resta del Sud sono ancora più nemiche rivale del nord che funzionano meno
Perché molto spesso i problemi da risolvere non sono problemi direttiva sono problemi indiretti ce l'andremo potere
Avere la sicurezza sociale oggi non si riesce a passeggiare più delle città perché a parte che l'inquinamento c'è anche la preoccupazione la criminalità Cerro pupazzi l'insicurezza cioè questa microcriminalità che impedisce anche gli aspetti irruzione del saldo semplice passeggiata agli spazi urbani
Quindi abbiamo dei grandi problemi dei gravi problemi da risolvere per trasformare questa città
In nemiche in città in cui sia possibile una convivenza civile ma ripeto secondo me lo sforzo e coscientemente bisogna fare
Perché secondo me ne abbiamo la capacità abbiamo la la con la competenza è quello di fare delle delineare gli scenari in cui si si possono avvantaggiare non soltanto i soggetti donne ma anche soggetti uomini grazie
Grazie mille
Interviene la dottoressa Maria Teresa Cananzi che ringraziamo
L'attenzione c'è
Sì
Ecco sì Cananzi
Ti ringrazio per l'attenzione che dedicate e l'intervento che
Presto Carluccio sempre
Io ringrazio io voi perché mi avete invitato a questo incontro mi ha fatto molto piacere di partecipare oggi mi dispiace di non essere prodotta stare qui anche ieri
E io forse vorrei parlare di una esperienza di una proposta che stiamo facendo da alcuni anni c'è un anno di servizio a tempo pieno per donne e per altre persone che non hanno l'opportunità come i giovani con l'obiezione di coscienza
Il servizio civile sostitutivo di vivere un'esperienza di servizio alla società
Con coloro che fanno più fatica c'è proprio con coloro che per i quali la città è meno amica
Ecco l'anno di volontariato si sviluppa in un contesto che ha alcune coordinate cioè le contraddizioni della società di oggi alle soglie del Duemila le grandi sperequazioni le differenze Nord Sud
Il costume anche di individualismo di consumismo d'altra parte anche questa apertura che si sta sviluppando ai valori della libertà e della democrazia che mi sembra che siano sempre più sentiti
C'è anche un'altra coordinata quella della speranza di poter dar vita a una società più conviviale
Dove tutte le persone U omini donna possano naturali in un clima di accoglienza di solidarietà di pace e di giustizia sociale
Altro elemento è quello di una fiducia nel potenziale dei giovani
Che spesso nascosto ma è posto veri e prossimo a riemergere
Laddove si fanno delle proposte anche di solidarietà delle proposte coraggiose di lavorare per le persone e con le persone in maggiori difficoltà
Ecco in questo contesto credo che il volontariato abbia una insieme ad altre forze non da solo logicamente è una di quelle forze che aggrega persone accanto ai più poveri e più arginati
Con un triplice ruolo quello di servizio diretto quello di coscienti d'azione della gente perché si faccia carico dei problemi di chi soffre e quello anche di impegno sociopolitico per andare alle cause dei problemi
L'anno di volontariato sociale una delle forme di volontariato
è un anno che nasce dal distrutto di gruppi di volontariato che a contatto con le sofferenze avvertono i limiti di un'azione limitata nel tempo
E promuovono questa forma più intense di efficace disservizio che analoga all'Lando di volo al volontariato internazionale
E all'obiezione di coscienza e servizio civile
Fino a oggi questa esperienza ha coinvolto un migliaio di giovani in particolare donne che non hanno appunto l'opportunità come gli uomini di un servizio civile obiezione di coscienza e servizio civile
La Caritas ha fatto carico di questa però
Vento e di sull'anno di volontariato sociale che raggruppa diversi gruppi di ispirazione cristiana e si sta cercando di allargarlo anche ad altri gruppi
è stato fatto una proposta di legge nell'ottantasei
Per riconoscere la validità sociale di questa iniziativa
E sia sta avviando un collegamento internazionale con delle proposte di scambio tra diversi Paesi in particolare con la Germania che già una legge dal mille novecento cinquantaquattro
I motivi e le caratteristiche dell'anno di volontariato sono riconducibili a due motivi motivi umano sociale e di fronte alla costituzione e di fronte alle inadempienze di la pari dignità delle persone
E e al rimuovere gli ostacoli che si propone frappongono a questi diritti e questi da questa pari dignità
Ci rendiamo conto che ci sono ancora otto milioni di poveri in Italia e ci sono dieci milioni di persone nel settore dell'immaginazione
Come cristiani un motivo di coerenza di fede
Per cui ecco questa proposta è di un anno a tempo pieno continuato disservizio con i cittadini che versano in maggiore difficoltà
Però un progetto più ampio di lotta al disagio e di impegno di prevenzione
In un condiviso piano educativo di verifica della propria crescita globale di cittadino solidale
Inserito quindi in un contesto più ampio in sintonia con i valori di servizio
Già condivisi da altri giovani convittori di coscienza voluta volontariato internazionale e altri giovani di tutto il mondo che si impegnano in forme diverse di solidarietà
In collegamento con altre forze sociali e culturali operanti sul territorio
Nel la speranza anche di vedere riconosciuto questo il valore sociale di quest'esperienza
Le caratteristiche di questo anno e un anno in cui si attiva un processo di liberazione non soltanto di riparazione ai servizi sociali che non funzionano qui funzionano non tanto bene
Di condivisione con le persone in difficoltà anche persone tempi e spazi di sperimentazione vicinanza più concreta con le persone in difficoltà
Di gratuità come disinteresse e collegamento e progetti più avanti che prescindono dalla propria persona in collegamento con le istituzioni e con gli altri movimenti presenti sul territorio
Che per i quali si cerca di portare in in atto un processo
Di rinnovamento ma anche di stimolo di risorse dice sollecitarli risorse nuove e realizzato una rete di solidarietà in una visione che superi la contrapposizione tra pubblico e privato
Questo periodo è siccome di persone giovani
Sui diciotto venti anni caratterizzato anche come un momento di formazione e di verifica sui sulle scelte
Di pace e di solidarietà di giustizia di non violenza disarmo territorio ruolo delle donne direzione politica del volontariato
E aperture a sempre nuove forme di servizio e prevenzione specie nella routine di nell'aria del disagio giovanile delle donne delle famiglie
Un'altra caratteristica la vita comunitaria sono dei giovani che vivono insieme attualmente sono una sessantina di gruppi quindi presenti in una sessantina di città
E questi gruppi di giovani che vivono insieme per un anno prefigurano anche molto modelli di convivenza diverso quindi un'alternativa di vita per i giovani da proporre anche e per giovani donne da proporre a tutta la società
Dire che la continuità di un impegno personale
Temo che tiene conto del contributo di ogni persona compresi i più poveri ed emarginati perché una proposta che è fatta anche persone che vengono che non fanno il servizio militare oppure persone con problemi di antica anche loro possono fare l'anno di volontariato
Quindi comprese queste persone anche persone che hanno avuto problemi di droga come momento di reinserimento sociale
Per un progetto di società e di città più solidale
Dal lettera in cui si fa questo questo servizio diciotto venti anni diventa un progetto per tutta la vita perché viene vissuto quotidianamente nell'esperienza di giovani che dopo questa esperienza fanno altre esperienze di servizio
Dalla persona un progetto più ampio quindi di Città di società
Dei volontari a tutti quindi a un progetto diffuso nella società specialmente per coloro che non hanno voce perché si diffonda una cultura di solidarietà grazie
Grazie
Una ma l'accorpamento
Assessore al Comune di Milano interverrà dopo che parla Melandri
Della lega ambiente nonché tra direzione del PDS
è stata
Vi ringrazio di avermi concesso questo spazio in un'Assemblea che già così nutrita d'altra parte devo dire io sono qui insieme a tante altre compagnie di Milano
Che rappresentano le istituzioni a diverso livello ci sono compagnie della regione del Comune della Provincia e delle circoscrizioni
E non sarebbe facile ed esaustivo riuscire a dare un quadro dell'esperienza che si sta facendo a Milano
Tuttavia io vorrei un po'un po'visto che devo in qualche modo concentrarmi su qualcosa desidero farlo su qualcosa che è comunque uno dei temi centrali di questa nostra Assemblea che è la politica dei tempi
Desidero farlo anche perché queste uno dei compiti che mi sono stati assegnati io sono assessore da pochi giorni ho cambiato assessorato
Però mantenuto la delega ai tempi che è stato messo al centro del programma dell'amministrazione comunale
Naturalmente come un alcuni di voi avranno visto molti di voi visto e letto sui giornali la vita della Giunta non è stata facile in questi otto mesi e questo si è riflesso drammaticamente sulla possibilità di ciascuno di noi di lavorare
In particolare su temi nuovi che non avevano alle spalle come questo dei tempi che non avevano alle spalle nel Bilancio né personale né strutture eccetera
Comunque le riflessioni che questi mesi di lavoro mi mi hanno suscitato e che io vorrei portare alla vostra attenzione al vostro confronto sono schematicamente tre o quattro punti
Innanzitutto io ho l'impressione che nonostante che nel nostro ambito
Questo tema della riorganizzazione del tempo del tempo della vita del tempo urbano sia diventato ormai un argomento centrale che noi consideriamo fondativo dell'esistenza femminile
Tuttavia in questi mesi mi sono resa conto che questo è ancora un discorso che circola in un ambito molto molto ristretto
Allora la prima considerazione che mi viene da fare che noi dobbiamo nei prossimi mesi o anni investire pesantemente in quello che con un brutto termine scusatemi ma non le trovo di meglio chiamerei marketing di questa idea
Cioè dobbiamo fare in modo che questo discorso si allarghi il più possibile
A strati di persone anche di donne che non sanno ancora letteralmente di che cosa ne Ciocco chiamo qualche volta quando io dico che mi occupo di questo nell'amministrazione ridicola ma allora sei l'assessore al Commercio
E faccio fatica a spiegare che il discorso è più ampio che non riguarda solo avere un ora di apertura in più o in meno dei negozi
Come possiamo fare questa opera di diffusione di un messaggio forte che noi consideriamo strategico per noi per tutte noi
Innanzitutto abbiamo anche dei problemi bisogna dirlo compagnie di linguaggio quando noi diciamo lavoro di cura legge sui tempi lavoro della riproduzione parliamo di cose che sono purtroppo ancora merci in un circuito ristretto dobbiamo fare uno sforzo di linguaggio più piano di linguaggio più chiaro di fare continuamente riferimento all'esperienza quotidiana delle donne
Dobbiamo cogliere credo ogni occasione di visibilità di questo tema anche nelle nelle occasioni pubbliche del partito penso per esempio alle feste dell'Unità non dobbiamo accontentarci di avere uno spazio per un dibattito un giovedì sera su questa cosa
Dobbiamo chiedere spazi spende la possibilità di fare feste teatro spettacoli anche di dare proprio una manifestazione spettacolare di questo vissuto del tempo delle donne che è una cosa così
Preziose così centrale nella nostra esperienza
Dobbiamo credo anche adottare una delle armi non dico del nemico ma dobbiamo utilizzare anche delle armi che non sono nostre degli strumenti che non sono nostre mi riferisco a questo
E io ho cercato di fare un parallelo fra questa questione dei tempi e la questione ambientale noi dobbiamo porci come obiettivo strategico
Entro tre anni quattro anni cinque anni il patto di fare di questa questione del tempo un grande tema di discussione mobilitazione collettiva così come è diventata la questione ambientali questi anni
Perché è lo stesso tipo di cosa che ciascuno vive sulla propria pelle
Ma questa questione ambientale diventata alla fine un così grande tema dell'agire politico anche perché qualcuno ne ha fatto a un certo punto una valutazione brutalmente economica
Noi spesso ci rifiutiamo di fare questo forse dobbiamo usare anche questo strumento
Non siamo abituati a pensare che il tempo non scelto per le donne è un tempo che sacrifica aspettative esigenze bisogni affetti dobbiamo spiegare che anche un tempo economicamente sprecata anche un costo
Vero per la Società questo può essere uno degli elementi che ci consente di far passare questo tipo di di principio
Dobbiamo oltretutto mettere queste cose fin da subito nello Statuto io per esempio così propongo che nello statuto ci sia almeno un'affermazione di principio che potrebbe essere di questo tipo si potrebbe affermare innanzitutto che il Comune l'ente che fa lo Statuto riconosce alla categoria del tempo la stessa dignità culturale economica politica e sociale della categoria dello spazio
E quindi considera alla riorganizzazione dei tempi urbani con un elemento qualificante della vita urbana
Già un'affermazione di questo tipo nello Statuto consentirebbe poi di far discendere da questo non solo la necessità di fare il Piano Regolatore degli orari che indicato dall'articolo trentasei famoso ma anche tutta una serie di altre iniziative
Purché ci sia nello statuto l'affermazione di valore forte che noi consideriamo ai fini della riorganizzazione della Vuitton vana la dimensione del tempo almeno importante come la dimensione dello spazio
La seconda cosa la seconda considerazione che mi è venuto da fare in questi mesi è che noi abbiamo un grande bisogno di collegamenti anche al di fuori del comune perché anche se l'articolo della legge
Pone in capo al Comune dei compiti ben precisi
Io sono perfettamente d'accordo con Pizzinato sul fatto che occorrano dei collegamenti
I primi sono i più ovvi sono con tutto l'ambito regionale ci sono una serie di determinazioni temporali che sono strettamente manovrate
Dalla Regione e che quindi devono trovare una forma di collegamento con le con le nostre innanzitutto con le nostre consigliere
E all'opposizione o al Governo che sono degli organismi regionali ma soprattutto il nodo grosso è il tipo di rapporto che dobbiamo stabilire con le organizzazioni sindacali e con le donne dei sindacati io sono perfettamente d'accordo con quello che diceva Pizzinato stamani
Ma vi dirò di più io credo che noi dobbiamo a questo punto fare un ulteriore sforzo per investire pienamente di questa nostra battaglia sui tempi anche tutta la partita delle azioni positive
E mi spiego le azioni positive saranno quello che nelle singole concrete circostanze le donne desideri decideranno che debbano essere
Cioè potranno essere operazioni sull'accesso al lavoro sulla progressione di carriera a seconda delle esigenze delle singole situazioni io credo però che noi dovremmo riservare una parte dei nostri sforzi progettuali sulle azioni positive
A ridare flessibilità ai tempi di lavoro
Perché se noi oggi diciamo come credo che nessuno mette in dubbio che i tempi della città sono fortemente determinati dall'organizzazione temporale del vecchio lavoro industriale che quest'oggi non va più bene
Questo significa che noi dobbiamo fortemente agire anche sui tempi del lavoro
Allora le direzioni potranno essere tante innanzitutto occorrerà ripensare alla agli orari atipici al part-time e a cose di questo genere
Per esempio nei in una interessante relazione che Patrizia Mattioli ha tenuto in un convegno della CGIL Funzione pubblica mirato alla riorganizzazione degli orari
Veniva proposta una misura che da sola consentirebbe molta maggior flessibilità cioè il patto di determinare orari di lavoro annuali e non settimanali o mensili e quindi di a vere uno spazio per gestire diverse possibilità
Allora io credo che se noi non investiamo pesantemente anche il tema della flessibilità del lavoro in termini di azioni positive che cerchi nodi congiungere
Interessi ed esigenze delle donne in termini di orari di lavoro con interessi ed esigenze di tutto ciò che ruota nella città perderemmo una scommessa nel senso che cercheremo di aggredire il problema dei tempi complessivi urbani come conseguenza e non nella sua causa nella sua radice quindi questa è un'altra delle cose sulle quali ritengo dobbiamo porre un'attenzione il terzo elemento è che noi non possiamo che andare avanti con una forte ottica di sperimentazione allora mentre stanno già avanzando alcune proposte di legge regionale sui tempi
Mentre in alcune città si sta cercando di fare Milano compresa una traccia di piano regolatore io credo che però sia necessario che qua e là nascano delle sperimentazioni
Modena è stata la prima noi stiamo avviando una sperimentazione su un quartiere periferico
Per tutto questo ciò occorre un confronto non solo con dei tecnici ma anche fra Dinoi già ieri nel gruppo di lavoro sui tempi abbiamo visto che ci sono ottiche di sperimentazioni diverse ci sono delle città nelle quali ad esempio si coglie giustamente
Lei l'occasione del Piano regolatore territoriale per agganciare a questo un possibile piano regolatore degli spazi e questa un'ottica che vede un rapporto tempo spazio c'è un'ottica di matrice se vogliamo urbanistica c'era un'altra che invece punta più sull'aspetto riorganizzazione di servizi già esistenti
Ce ne sono altre che sono a scala micro territoriale
Come facciamo a confrontarci su tutto questo sul quale noi stiamo vi assicuro tutti inventando io mi sento straordinariamente inadeguata questo ma penso che anche le altre compagnie abbiano queste insicurezze
Stiamo inventando da zero una cosa che non esiste e abbiamo bisogno di confrontarci allora da questo punto di vista io credo che la proposta che noi facemmo ancora nell'incontro di Bologna di a vere un centro di coordinamento e di documentazione di scambio
Sia una proposta che vada sostenuta e per la quale qui alcune compagnie hanno elaborato un progetto
Io credo che questo sia uno strumento del quale non possiamo fare a meno stiamo discutendo la forma e la formula cioè come agganciarlo ad esempio all'associazione delle elette
Io però desidererei subito avanzare un un elemento diciamo di di di di di confronto su questa proposta
Questo partito non ha alle spalle lo sappiamo una grande tradizione di informazione di suo funzionamento a Rete non ce l'ha
Però questo è uno dei suoi obiettivi uno dei suoi obiettivi è proprio quello di fare in modo che il partito sia un insieme di rapporti tra realtà locali territoriali e settoriali
Questo comporta una grande capacità di gestire l'informazione a livello alto quindi di avere centri di documentazione di far circolare l'informazione con sistemi tecnologici o non tecnologici
Io credo che se noi riuscissimo ad avere un centro di documentazione su le sperimentazioni sui tempi questo sarebbe già un grandissimo risultato perché sono anche convinta che ci vogliano
Soldi competenze e tempo per organizzare io non mi porrei altro obiettivo che questo in questo momento
Non mi sembra per esempio che un centro di questo genere debba essere la sede del confronto politico sui tempi per questo esistono gli organismi politici esiste il partito
Esiste probabilmente l'associazione delle elette come sede di un confronto su quali politiche dei tempi vogliamo fare io credo che se noi riuscissimo a fare di questo centro un buon centro d'informazione e documentazione
Che consente a ciascuno di noi di sapere conosco un quali altre metodologie lavorano le altre compagnie quali esperienze sono fallite quali sono riuscite questo sarebbe già uno strumento di grande aiuto per noi tutte quindi io propongo di investire molto su questo centro di documentazione
Di investire molto l'associazione delle elette anche di un confronto sulle politiche dei tempi perché anche di questo abbiamo bisogno
è vero che noi ci troviamo in mezzo
Tra due modelli di gestione del tempo e ormai quelli che ci lavorano sanno che cosa ci riferiamo quando diciamo questo da un lato il modello della Società permanentemente attiva quella che funziona
Ventiquattro ore su ventiquattro in un regime di totale deregulation
E che però se non regolata penalizza gli strati deboli della popolazione perché fa fare tutto il lavoro non standard alle fasce deboli
E dall'altra il modello ipergarantista del tempo quello di matrice scandinava che garantisce che alle sei di pomeriggio tutti a casa allora su questa cosa qui è vero che noi dobbiamo anche fare una scelta politica di qual è la politica del tempo che ne vogliamo
Per questo ci sono una una quantità di sede in cui ci possiamo confrontare io sento adesso l'esigenza proprio di uno strumento e su questo ci impegniamo credo seriamente a lavorare grazie
Deve ora Giovanna Melandri
Poi Nando Dalla Chiesa
Dunque io vorrei concentrarmi sulla rapporto che esiste può esistere tra una diversa organizzazione della città e dei tempi della città e e la questione ecologica ambientale
E ritengo che la politica della città e dei tempi che è al centro di questa conferenza
Riproponga una lettura della città e della vita organizzata molto interessante il ricca anche ai fini di reciproche e seconde contaminazioni con la cultura ambientalista
Naturalmente non
Non mi sfugge il fatto che il punto di partenza da cui ha mosso la politica dei tempi e la riflessione sulla l'organizzazione su una diversa organizzazione urbana parte dal tentativo di razionalizzare alcune forti contraddizioni che soprattutto nella città si riversano più direttamente sulla donna
E tuttavia il superamento di alcune di queste medesime contraddizioni può concorre a trasformare molto fortemente rapporto
Vorrà agisce che la nostra società ha stabilito con le risorse di equilibri naturali
In sostanza penso che dando valore e riconoscimento a un tempo nascosto di lavoro di attenzione
Appunto il tempo dedicato agli altri alla cura costituisce un presupposto comunque un un complemento reciproco con un altro tempo
Che è quello della cura del pianeta e il ma e della e del rispetto dell'attenzione verso equilibri anche essi nascosti e talvolta anche lontani
E per questo che alcune donne a impegnate nel nove movimento ambientalista nella società associazionismo ambientalista hanno guardato alla Progetto di legge sui tempi come a una
Una proposta con da di un alto profilo
Di trasformazione anche molto interessanti per le ripercussioni per le sue ripercussioni ecologico ambientali
Proprio perché interviene in quel complesso nodo di relazioni e di organizzazione che è il sistema città e qui però vorrei dire subito con franchezza quello che penso è anche quello che ho percepito da questa aggiornata queste giornate di discussione
Cioè se è vero da un lato che le contraddizioni della città industriale della città tecnologica sono spesso ammortizzate e coperte in gran parte dalla dalle donne come si diceva anche la uno delle relazioni di ieri mi sembra anche vero che la donna per essere davvero portatrice di valori
Ecologici di colori diversi non inseriti in quella logica di appunto vorace consumo delle risorse
Deve poter essere messa nella condizione di affermare questo possibile ruolo di consumatore meno contaminato
Ma ciò di cui dubito è che ciò costituisca oggi una condizione specifica automatica che deriva dalla a dall'essere donna ovvero meglio vorrei dire che e mi sembra che questo debba essere un obiettore obiettivo politico e quindi un terreno su cui misurare una capacità la K una capacità di proposta politica anche una capacità di efficacia della proposta politica
In sostanza credo che la proposta di legge sui tempi offra un'occasione per riflettere proprio precisamente sul terreno politico anche sulla dialettica tra cittadino cittadina inquinato e cittadino cittadina inquina Tore
Là dove ognuno di noi medesimo tempo ambedue le cose
E qui voglio fare una piccola premessa concettuale per poi portare alcuni esempi concreti
Innanzitutto credo che per parlare di uno organizzazione ecologica della Società di un uso ecologico dei tempi di una qualità dei consumi
Diversa dobbiamo tenere a mente alcuni fatti fondamentali che riguardano oggi il ruolo e la funzione che nel mondo sta assumendo un anno assicura sociale la figura del consumatore urbano
Questi sono i tempi del primato incontrastato di questa figura sociale del consumatore urbano appunto il cui identikit sia dal punto di vista della qualità e della quantità del suo consumo diventa cruciale per gli equilibri planetari per gli equilibri ecologici planetari
E essere semplice dimostrare questo pensando che undici miliardi di consumatori urbani entro la fine del prossimo secolo sono naturalmente insostenibile anche se si potesse pensare di così proteggere una El Dorado del Nord questa questa figura sociale anch'esso sarebbe ambientalmente insostenibile
Quindi questo consumatore questa consumatrice urbane al centro di una fitta rete di interdipendenze che collega sotto il segno della crisi ecologica tutto il pianeta e le nostre città
Sono nemiche non solo Dino hanno le stesse alla qualità della nostra vita ma sono soprattutto nemiche rispetta una sostenibilità ecologica planetaria di lungo termine
Dunque anche se qui oggi stiamo parlando dell'ambiente urbano di una proposta sui tempi il cui campo di applicazione deve necessariamente essere che l'ambiente locale e la qualità della vita
Dei cittadini e delle cittadine oppure se discutiamo anche dallo delle occasioni fornite concretamente dalla legge centoquarantadue dalla revisione degli statuti non dobbiamo però tuttavia dimenticare di costruire delle città che che costruire recita amiche significa innanzitutto cogliere il nesso di questa interdipendenza tra dei comportamenti sociali e individuali dei consumatori urbani del Nord
E gli squilibri alla crisi ecologica planetaria
Da questo punto di vista la capacità di carico se è vero come io ritengo che la capacità di carico del delle Cossa era sia oggi arrivata soglie limite e vero che questo fatto dipende da fattori apparentemente molto lontani che concorrono a perpetuare una sistematica sottovalutazione dei sistemi biologici che il Governo la vita è anche vero che questa complessità
Della questione ecologica non può essere risolta e l'appello
E il fallimento delle politiche ambientali degli ultimi due decenni lo dimostra da politiche ambientali parziali che non intervengono nell'organizzazione sociale e nella definizione nella qualificazione dei consumi
E qui vorrei sottolineare un'altra contraddizione che
Che rapporto che c'è tra le nostre città amiche o nemiche che siano e il sud del mondo
Mentre lecco s'era è un sistema globale
L'atmosfera è concentrata nelle Miss nell'emisfero nord del globo
Lo so per fabbriche al suo centrali elettriche sui sistemi di produzione energetica
E soprattutto la propria produzione di rifiuti e soprattutto concentrata nel Nord del globo e soprattutto nella organizzazione urbana
Quindi il risultato di questa divisione è che egli un triste il triste paradosso per cui Paesi poveri del Sud del mondo soffrono di rischi ambientali planetari generati dalla ricchezza
Del nord
L'impatto del fatto Serra dell'esportazione di rifiuti tossici della deforestazione della desertificazione sono solo alcuni segni esempi di questo
In media quindi se oggi la gente è più ricca questa forbice sempre più
Evidente sempre più forte tra povertà e ricchezza tra nord e sud al mondo non non solo è socialmente insostenibile ma non giova agli equilibri ambientali
Quindi lì per consumo da parte degli abitanti più fortunati del pianeta è un gravissimo problema ambientale con cui anche la riflessione sulla città mica deve fortemente confrontarsi
Quindi per arrivare appunto a delle
Così sproporzione sperimentazioni possibili
Se se è vero questo è se è vero che per costruire delle città diverso delle città amiche dobbiamo tenere presente questa fitta rete di interdipendenze io voglio proporre alcune alcune possibili
In interventi e iniziative che credo sia hanno
Praticabili anche all'interno della proposta
Sui tempi
E faccio questa proposta partendo proprio da una questione diciamo di di squilibri ecologici planetari che la questione dell'effetto serra
Come sapete la i paesi industrializzati consumano oggi circa settanta per cento dell'energia mondiale prodotta
Ora questa far fronte a questo fenomeno i cui impatti tra l'altro colpiranno soprattutto il sud del mondo
E far fronte a questo a questo fenomeno significa mettere mano pesantemente nella forma nella produzione di energia elettrica e di trasporti e di Mo quindi il sistema di mobilità della nostra del nostro mondo industrializzato
è chiaro che il un ganglio vitale di questo intervento deve essere la città da questo punto di vista esiste a livello internazionale una iniziativa promossa dalle Nazioni Unite un'iniziativa appunto per
Promuovere quei comuni e quelle
Realtà locali che voglion del Nord del mondo che vogliono assumersi il la loro responsabilità rispetto al fenomeno planetario di questo tipo
E l'intervento possibile agli è un intervento che finalizzato alla riduzione di almeno il venti per cento di queste emissioni di gas inquinanti Rigatti serve principalmente anidride carbonica naturalmente
Dietro questo intervento significa dietro questo intervento c'è una ridefinizione della mobilità privata e della e del recupero di efficienza energetica si
Ecco io penso che il per costruire delle città amiche solidali che abbiano anche intrinsecamente il
Assunto la responsabilità verso fenomeni degrado ambientali planetari
Occorre mettere in in atto interventi di questo genere e ci sono possibilità lo ricordava ricordava prima la Manacorda la necessità di
Individuare interventi che siano anche economicamente
Interessanti esistono a livello appunto di pianificazione urbana soprattutto di pianificazione e di programmazione energetica delle
Possibilità per una programmazione a costo minimo dell'energia in cui già oggi si può
Comprendere che spesso recuperare efficienza energetica e promuove il risparmio energetico e più più efficiente ed è più efficace dal punto di vista economico che produco ostruire nuove centrali e aumentare il consumo e la produzione di energia
Questo solamente una delle possibilità che però volevo portare come testimonianza di una di una sperimentazione possibile che collega appunto questa dimensione integrata e
Di nuova qualità urbana con fenomeni di degrado ambientale planetario che spesso quando past discutiamo di qualità Ecolan di qualità urbana e di città amiche purtroppo tendiamo a dimenticarcene grazie
Prevede ora Nando Dalla Chiesa puliti parlerà programmi dei generazionale
Ma anzitutto mi scuso per intervenire senza avere partecipato alla ascoltato il dibattito di questa mattina e senza poter partecipare a quello di oggi pomeriggio è una cosa che cerco di evitare sempre
Sono impegnato in una in un'altra riunione e però avevo anche il il piacere di accogliere l'invito di intervenire
Piacere dovuto al all'interesse che suscitano di documenti preparatori di scritti preparatori di questa occasione d'incontro
Che mi sembra riflettano una consapevolezza
Consapevolezza nuova non usuale comunque
In chi fa politica del modo in cui vanno ridefinendo si i rapporti tra la politica e la società autonoma la politica
Società politica e società civile
C'è nella scelta almeno questo mi pare nella scelta di incontrarsi di confrontarsi come elette nelle istituzioni
Un cambiamento che forse non non viene colto immediatamente
Del consueto atteggiamento dei di chi fa politica diciamo dei partiti nei confronti di ciò che si muove l'esterno dei partiti cioè credo che ci sia al fondo un modello di democrazia che che multa
C'è un modello di democrazia che si è consolidato nei decenni che parte dalla principio
Che la democrazia vada costantemente alimentata e costruita e modellate plasmata da fine dai partiti
Per cui il partito politico
Esce nella società
La modella a sua immagine e somiglianza o immagine e somiglianza dei propri obiettivi e quindi per esempio questo modello classico le donne diventano uno dei luoghi
Della società entro cui piantare le tende del partito nascono le associazioni nascono l'associazione collaterali nascono le associazioni che garantiscono un partito di portare le sue regole le sue logiche al proprio esterno questo modello di democrazia io credo che sia in crisi e che la crisi del sistema politico a cui assistiamo oggi sia una crisi che riflette anche il declino di questo modello che non che non tiene più anche se si continua a praticarlo
Ecco nella scelta di un un incontro una conferenza delle elette nelle istituzioni secondo me quel modello non viene riconosciuto e il cammino politica società incomincia ad invertire la propria direzione
Ossia non è il partito che fa verso le donne e che modella attraverso delle strutture associative i comportamenti o la discussione delle donne in relazione a delle proprie strategie qui avviene il contrario e cioè
Perché
Le donne elette nelle istituzioni quindi ci sono due specificità importanti
La condizione femminile e il ruolo istituzionale che evidentemente viene vissuto come autonomo per prerogative pre requisiti per doveri anche rispetto
Alle regole della politica
Propongono la propria discussione dentro un partito cioè due specificità importanti vuole istituzionale la condizione femminile entrano liberamente e con delle mediazioni nuove e con livelli di discussione nuovi dentro strategie cultura di un partito
A me questa è sembrata una una scelta importante non so non riesco a capire francamente quanto teoricamente definita sicuramente consapevole
E sicuramente contribuisce a innervare in modo nuovo anche il modello di democrazia generale perché non è vero che quando si mettono insieme le lette delle istituzioni si
Propone un tipo di mediazione che saranno i più nemmeno quello che si trova dentro un partito ma l'esperienza che è stata compiuta in
Situazioni analoghe fa capire che le mediazioni si allargano che la fantasia culturale
è più ricca e più fertile e che si produce diciamo un lievito in termini di Trevi capacità di interpretazione e anche in di capacità di rappresentanza che va ben oltre quello che il partito in grado di assicurare
Questa è la la ragione per la quale
Mi ha interessato leggere questi documenti
Mi ha interessato anche cercare di capire quali possono essere le forme
Di raccordo tra esperienze di questo genere ed altre esperienze che concorrono a rimodellare
Il tipo di democrazia la mia sensazione è che quello che
Viene tentato questa conferenza delle rette nelle istituzioni rischi come rischiano tutte le cose nuove di cadere in qualche trappola
Di smarrire il senso del nuovo che viene costruito perché c'è una convinzione ancora abbastanza radicata di fatto non in termini di dichiarazione di intenti nella società italiana in base alla quale tra i cittadini disorganizzati partiti non esiste alcun territorio
A me pare che il territorio che esiste si è immenso
Che l'il concetto stesso di democrazia tenda ad ampliare questo territorio
Ma la mia esperienza e anche che ogni volta che un movimento un'associazione un coordinamento cercano di costruire dentro questo territorio perdono facilmente l'orizzonte rientro dentro quella vecchia concezione faccio un esempio per tutti perché si capisca
Chi è che ha attaccato in modo più frontale diciamo la partitocrazia in questi anni
La lega lombarda alle colomba da che cosa ha fatto fatto esattamente la stessa cosa che hanno fatto i partiti ha fondato un suo sindacato ha pensato di andare di nuovo a colonizzare la società civile di fare nella società civile qualcosa che rispecchiasse la strategia la propria strategia
E mentre la democrazia cambia un soggetto che attacca frontalmente la partitocrazia fa la cinghia di trasmissione
Ecco quando uno riflette su questi esempi incomincia a capire nel modo anche più evidente in questo caso quanto sia difficile che la cultura di questo nuovo modello di democrazia si ferma
Siccome mi pare che questa nuovo modello sia una esigenza
Improrogabile da
Per la forza con cui si presenta nella crisi di oggi io vorrei sottoporre alla vostra discussione una proposta anche per l'interesse che ho visto che viene riservato i nuovi statuti comunali che può riguardare proprio il trasporto tra queste forme di associazionismo e la costruzione dal basso della democrazia
è una proposta che viene già discusso in alcune associazioni io mi limito a
A delineare la perché può suscitare una discussione che arricchisce il livello di discussione che si svolge altrove ed è questa
Perché non proviamo a immaginare che i Consigli di zona
Luogo di articolazione dal basso della democrazia
E che hanno subito che sono stati soffocati direi da quel vecchio modello negli anni settanta per cui erano le riproduzioni in piccolo del consiglio comunale
Perché non immaginiamo che lì dentro non possono presentarsi liste che siano le stesse che si presentano a livello nazionale o a livello regionale cioè che non si possono presentare i partiti
E che i cittadini si presenti non i Consigli di zona per discutere dei problemi che li riguardano attraverso altre liste
Che siano invece la rappresentazione di esperienze associative nate sui problemi del territorio e che possono confrontarsi sui problemi del territorio
Saltando le rigidità delle appartenenze di partito
E incominciando a trovare dei punti di contatto legati ai problemi contenuti a incominciare a ragionare sulla democrazia che si organizza intorno ai contenuti delle proposte
Ci sono alcune ragioni importanti che possono portare a considerare almeno attentamente e questa idea la prima è che una città amica è una C per definizione una città nemica dei grandi gruppi da fare
La città mica è una città che sfugge alle contrattazioni tra i potentati
Economici quelli dove urbanistica contrattata per intenderci
Le lobby trasversali presenti nei consigli comunali
L'esperienza del Duomo connection in questa emblematica al consiglio di zona resiste per quattro anni e poi prima delle elezioni
La forza della fedeltà dei partiti fa passare
La pratica che sta tanto a cuore ai gruppi che premono dall'esterno sull'amministrazione cosa ha giocato in quel caso non il Consiglio di zona con la sua volontà ma le fedeltà e le logiche di partito imposte nel momento decisivo attraverso il canale del partito
A me pare che
Non sia soltanto però questo il motivo a vantaggio da sottolineare cioè non soltanto il fatto che
Alcuni di questi rischi sarebbero evitati cioè la città potrebbe essere maggiormente amica diciamo ci sarebbero più condizioni perché la città fosse amica
Ma anche perché diventa diverso il tessuto della democrazia un tessuto che respira di più
Che porta in alcune sedi la i propri problemi attraverso certe forme di rappresentanza e che porta in altre sedi i propri problemi che sono anche diversi attraverso altre forme di rappresentanza
Il che
Avviene per esempio già nella democrazia scolastica in qualche misura
Questa è una proposta che a me pare di potere
Richiedere che venga in tutte le forme associative esistenti modelli associativi esistenti oggi discussa anche perché la scadenza i nuovi statuti una scadenza abbastanza urgente naturalmente non è una proposta da poco perché richiederebbe una riflessione o richiede una riflessione abbastanza puntuale per una serie di inconvenienti che potrebbero sorgere al momento in cui la sì volesse varare
Mi scuso di nuovo per essere costretto Mantova sono costretto davvero ad andare via dopo l'intervento che una cosa odiosa ripeto quello che
Mi sembra davvero interessante la possibilità a partire da esperienze come queste di cambiare la qualità della democrazia
Quando sono arrivato Paola Manacorda ma ha detto una cosa per me fondamentale guarda qui è diverso perché qui quelli che leggono i giornali sono pochissimi e io identifico riunioni di partito con le riunioni di quelli per alcuni giornali ora quando sì cogli un'atmosfera di serenità e di attenzione significa che quel percorso inverso ha incominciato a a essere anche quel cammino inverso incominciato a essere percorso mi sembra un fatto importante
è vero che è molto importante per una democrazia ragionare di regole ragionare di ingegneria costituzionale Nuova democrazia sull'ingegneria costituzionale non si regge è una democrazia ha bisogno di essere alimentata anche dei costumi e dal modo di intendere
I problemi della rappresentanza i propri rapporti tra le persone il modo in cui
I valori entrano dentro la vita quotidiana da democrazia per questo il modello era cambiare più né i fatti né comportamenti degli strumenti che non
Anche se sono importanti anche le altre cose sul livello dell'ingegneria perché ha ragione chi dice che è malata la politica prima ancora delle istituzioni grazie
Quindi ora Alfiero Grandi della CGIL nazionale
Interverrà cui
Interverrà potevo Gustave Moreau de Muse Moro del Movimento federativo democratico
Ho trovato convincente il modo come D'Alema questa mattina collocato il problema della riforma istituzionale dello Stato della sua democratizzazione
Credo che ci sia un problema di approfondimento di dibattito che riguarda piuttosto cosa intendiamo per stato
Perché la mia impressione è che almeno su due versanti la questione è stato abbia ancora degli elementi sfocati e nella discussione che è stata fatta nel corso di questi due giorni un contributo in questa direzione è venuto e credo che debba essere rafforzato
Il primo riguarda tutta la parte delle autonomie locali e delle regioni intese come istanze di Stato come parte dello Stato
Più direttamente possibili di auto-governo come ricordava anche la compagnia Rinaldi questa mattina
Sicuramente il comune ha un rapporto con la gente a un elemento di riconoscibilità che profondamente diverso da quello che ad esempio lo Stato centrale vissuto come lontano e naturalmente costine
L'altro versante mi pare riguarda il problema del rapporto tra la riforma istituzionale e le forme di partecipazione cioè il contatto con la società per quanto riguarda il primo aspetto cioè la parte del rapporto con le Autonomie locali e con le regione io penso che in questi anni si è andata avanti
Qualunque non è un semplice correttivo che occorre introdurre è una vera e propria inversione di rotta rispetto a quanto è avvenuto vi ricordo ad esempio un dato nei settori della pubblica amministrazione voi sapete
Che attraverso la motivazione del controllo del deficit pubblico c'è un blocco delle assunzioni che dura ormai da molti anni
Questo blocco di assunzioni però un blocco assolutamente finto perché un blocco che c'è per quanto riguarda le Autonomie locali le Regioni le USL e cioè tutte le istanze decentrate dello Stato
Ed è un blocco che non esiste per quanto riguarda invece lo Stato centrale al punto tale che in realtà il complesso dei dipendenti pubblici e aumentato ancora in questi anni
Non c'è ministro e non c'è il ministero che non considera se stesso un'eccezione al punto tale da continuare le assunzioni e quindi contraddice le politiche cosiddette generali dello Stato ho fatto questo esempio che se volete il più banale di tutti ma perché più immediato per dire che le politiche di centralizzazione hanno portato ad una riduzione drastica
Del dei poteri di intervento e di autogoverno delle Autonomie locali dei Comuni delle Province e delle Regioni anche se non sono pochi i problemi che si pongono evidentemente
Per la loro ridefinizione io trovo qui una delle ragioni che hanno portato all'esplosione delle leghe
Perché nella tradizione del movimento operaio democratico del nostro Paese c'è un farsi carico essere protagonisti di una battaglia dell'autonomia e dell'autogoverno della partecipazione a livello locale
Per un lungo periodo di tempo questo segnale si è prima allentato è la fine smarrito
E diventato un segnale che ha ceduto il passo ai problemi della finanza pubblica nazionale i problemi del deficit attraverso il quale come è noto è stata fatta una delle più grandi riforme istituzionali dal neo centralizzazione a cui abbiamo assistito e insieme purtroppo è stata fatta anche una politica dello stato sociale perché la sanità che conosciamo oggi non è quella della legge del settantotto e la legge che è passata sotto le forche caudine i dieci e passa anni di politiche finanziarie
Quindi una politica di centralizzazione che ha portato inevitabilmente all'esplodere di fenomeni di localismo all'esplodere di fenomeni che hanno portato poi a quelli che chiamiamo normalmente il leghismo a queste formule
Ora io penso che se noi vogliamo rilanciare effettivamente una politica di democratizzazione dello strato abbiamo bisogno di farlo anche raccogliendo queste istanze ma non ritornando alle vecchie condizioni cioè alla condizione precedente dalla quale appunto è nata una reazione centralizzata riceve finanziari Istica delle politiche dallo Stato
E quindi alle reazioni leghiste a cui abbiamo assistito è evidente che non si può tornare indietro al punto da cui si è partiti
Occorre cercare di individuare quali sono i limiti quali sono i problemi che hanno portato ad una crisi di un certo modo di concepire le Autonomie locali di un certo modo di concepire gli organi di autogoverno locale
E ad una possibilità nuova di fondare una politica regionalistica dello Stato
Ora io penso che la ragione principale che noi dobbiamo cercare di porre è anzitutto quello di attribuire effettive responsabilità agli organi di autogoverno locale
Noi abbiamo oggi bisogno di mettere mano ad un meccanismo fondamentale che prima con la legge fiscale che ha tagliato completamente fuori le Autonomie
E poi con le politiche finanziarie centralizza Trinci ha portato ad una caduta di autonomia anzitutto sulla responsabilità per quanto riguarda le risorse io non penso che come è stato detto anche qui la soluzione stia nel trovare delle percentuali che devono essere garantite di entrate autonomie locali quale Regione penso che occorra seguire un altro criterio che polvere per certi aspetti risultati analoghi ma che ha un valore politico profondamente differente
Ed è quella di a vere
Una profonda consapevolezza delle responsabilità diritti e doveri contemporaneamente
Che devono ricadere suoni e ente locale suoni Province sua ogni regione come centro dispensa cioè come centro che deve rispondere insieme delle entrate di cui deve avere la responsabilità politica di fronte all'elettorato
Ad esempio nell'ipotesi di riforma elettorale che è stata richiamata anche qui
Qual è il ragionamento che una Giunta un sindaco una proposta di coalizione politica dovrebbe fare una politica delle entrate che corrisponde nell'ambito di obblighi di bilancio evidentemente ad una politica delle uscite di interventi sociale in grado di giustificare le ragioni di quella politica delle entrate
Quindi anzitutto l'obiettivo di assumere una responsabilità
Perché la ragione che ha lasciato lo spazio di una politica centralizzata dice sta proprio in una reazione a politiche del debito facile ad un'assenza di responsabilità che in tanta parte del Paese
Ha creato le condizioni per quel tipo di reazione e quelli perché per quel tipo di risposta un secondo grande elemento a me pare la questione della ridefinizione delle forme di partecipazione e qui c'è l'elemento che richiamavo prima cioè una politica di riforme istituzionali che non soltanto ha presente la diversità degli accenti che occorre introdurre ad esempio tra Stato centrale è stato dell'autonomia ma anche per quanto riguarda la concezione delle forme di autogoverno a livello locale
Non possiamo immaginare cioè e in questo sono d'accordo con alcuni spunti che dava Dalla Chiesa
Non possiamo immaginare un comune che si auto-governo ha in termini uguali a se stessi cioè così come lo conosciamo oggi ne ad una regione che è semplicemente quello che conosciamo più qualche potere che gli viene attribuito che pure naturalmente un problema reale
Per questo io penso che tutta la possibilità di andare ad un'attuazione della centoquarantadue della quale va detto con chiarezza ci sono evidentemente limiti gravi perché se parliamo ancora di problema di autonomia finanziaria di centri di speso ne parliamo perché non è stato risolto per le ad esempio reale autonomia finanziaria è anzitutto impositiva ne parliamo perché non è stato affrontato evidentemente il riordino di una sistema elettorale come quello che conosciamo
Malgrado limiti come questi che non sono poca cosa però in quella legge ci sono delle potenzialità e ci sono delle potenzialità a partire soprattutto dall'iniziativa sugli statuti e anche qui voglio dire con grande franchezza che ho sentito affermazioni che non mi convincono molto sulla questione degli statuti e sulla concezione che della riforma degli statuti è stata data D'Alema si è chiesto come mai nel PDS nell'insieme ma non solo nel PDS in tante forse il movimento democratico ci sono oggi disattenzione nei confronti di un appuntamento come queste
Io penso che la risposta sia stata data in alcuni interventi per la verità
C'è stata dati da alcuni interventi che hanno visto la questa gli statuti come a mio giudizio naturalmente come una normale occasione di discussione
Che alla fine viene vista come un appuntamento tra i tanti non soltanto in questo modo viene demotivata la potenzialità positiva in una certa misura anche di fortissimo rinnovamento che c'è in un'occasione come questo
Ma si rischia di perdere di vista perfino il problema dei tempi ma veramente noi pensiamo di lasciare avvenissero Scotti successore di Gava che già l'aveva cominciato a minacciare prima
La parola d'ordine di obbligare attraverso la minaccia di scioglimento dei consigli comunali
E il rispetto dei tempi degli statuti ma questa è una grande questione politica di cui noi ci dobbiamo fare carico questa battaglia politica nostra
Io vivo come una vero e proprio passi indietro se del movimento operaio
La questione dei delle date dei tempi delle scadenze sulle quali ad esempio la riforma statutaria deve essere posta non è vissuta come un obiettivo politico delle forze del movimento democratico
E tra l'altro il problema degli statuti non è soltanto naturalmente un problema di tempi e anche un problema di contenuti di metodo con cui si arriva a farlo non possono essere statuti fatti da un gruppo di esperti
Debbono essere statuti concepiti ecco in un rapporto di creazione anche di sperimentazione lo Statuto non è la Bibbia che non si può più cambiare una volta che è stata scritta può essere fatto per prove ed errori introducendo elementi forti di novità
Di dialogo e di partecipazione
E quindi deve essere fatto in un dialogo con le forze sociali
Ma vi pare che debba essere fatto anche in altri termini dal punto di vista dei modi con cui viene affrontato ad esempio con una il Movimento federativo democratico noi CGIL CISL UIL in questo caso abbiamo fatto l'iniziativa per cercare di focalizzare tutto il capitolo partecipazione naturalmente l'elaborazione che ha fatto il sindacato insieme al Movimento federativo può essere considerata buona o cattiva o così così non è questo il problema
Evidentemente nessuno giura sui documenti e sulle proposte che sono state avanzate anche se penso che forme di di partecipazione come quelle indicate meriterebbero una certa attenzione e essere considerate con una certa serietà
Però e l'hindi come dell'indirizzo politico il taglio con cui il problema è stato affrontato cioè considerare la questo delle forme di partecipazione come un tema centrale
Di contenuto da porre all'interno degli statuti quindi non solo le forme di partecipazione per arrivare gli statuti ma anche gli obiettivi che gli statuti si debbono porre in termini di politica di partecipazione ma perché
Io vi dico la ragione per la quale come CGIL abbiamo su questa questione attribuito grande importanza al tema della partecipazione
Perché in definitiva la questione la partecipazione un enorme potenzialità fatta di far valere attraverso i soggetti che ne hanno diritto tutta la tematica dei diritti di controllo sulla pubblica amministrazione sulla funzionalità che la pubblica amministrazione a partire dai Comuni potare
Nei confronti della risposta che è chiamata a dare su problemi estremamente concreti dai servizi sociali
Alle risposte che deve dare in altri campi
Ora questo movimento di diritti come si articola come vive
Se vivesse semplicemente con l'organizzazione che ci sono già abbiamo già scoperto tutti i partiti i sindacati le altre forme organizzate
Ma sappiamo che questo non ha impedito i malanni che la democrazia e le forme di partecipazione ci consegnano oggi e non impedisce il divorzio tra tanta parte dei cittadini
E le forme istituzionali allora occorre inventare forme nuove di controllo e di partecipazione
Allora il soggetto cittadino
Che in forma collettiva ed organizzata a far valere i propri diritti non è una importante scommessa politica che guarda anche a al di là delle forme come dire organizzative nelle quali si esprime delle forme statutarie
Io penso di sì e in particolare ne vedo una vena molto feconda una potenzialità molto feconda in una risposta ad un tema che ci oggi ci viene proposto sostanzialmente in questo modo
Sia il mercato e sia la politica dei prezzi a misurare l'efficienza della pubblica amministrazione
Io penso che le forme di controllo per ciò che riguarda servizi fondamentali
La cui valutazione non può essere fatta semplicemente in termini di prezzi o di mercato può essere fatta e può essere una valida alternativa attraverso forme di partecipazione di controllo dell'esito finale del prodotto che fornisce la pubblica amministrazione
Io vedo le forme di partecipazione anche come la possibilità nei settori dei servizi sociali fondamentale
Dei servizi fondamentali che fornisce la pubblica amministrazione
Di essere il punto di riferimento che in alcuni campi in cui il controllo dei mercati dei prezzi non è l'unico metro o non è addirittura un metro possibile può essere il metro con cui giudicare il risultato finale di tanta parte dell'attività
Della pubblica amministrazione o dei servizi che attraverso l'intervento della pubblica amministrazione magari con altre forme viene effettivamente fornito
E qui si arriva al problema arrivo subito al problema della pubblica amministrazione
Perché è stato detto io sono molto d'accordo che troppo spesso le questioni dell'attuazione sono state fuori dall'ottica della sinistra
Sono stati oggetto di disattenzione si è pensato a grandi riforme la cui attuazione pratica poi è stata consegnata ad altre quasi che si fosse una sorta di divisione dei compiti i risultati sono quelli che conosciamo
Noi non possiamo lasciare la pubblica amministrazione suo funzionamento in queste condizioni ne va delle stesse degli stessi risultati di equità sociale
Ne per quanto volontariato possiamo immaginare né per quante iniziativa di intreccio guidato con il privato possiamo immaginare
Possiamo pensare seriamente che il ruolo della pubblica amministrazione a partire da quello locale sia ridotto a zero possano essere ridotto potrà essere migliorato possano essere intrecciato in tutte le forme che vogliamo ma un certo ruolo deve pur esserci
E quindi non si sfugge dal problema del funzionamento
E sul problema del funzionamento io credo esiste anzitutto un problema di organizzare la domanda il controllo di qui la questione le forme di partecipazione
E ricordiamoci che una legge importante come la duecentoquarantuno quella sulla trasparenza e sull'accesso è una legge oggi sostanzialmente affossata
Non c'è ministro che non faccia la circolare per spiegare che non può funzionare perché altrimenti si blocca la pubblica amministrazione ma viva Dio vuole sapere anche quanti sono i sindaci che stanno facendo altrettanto
Questa è una grande occasione questa è la legge che rischia di fare la fine della legge sull'autocertificazione che rimasta diciotto anni in cavalleria e questa rimarrà in cavalleria altrettanto perché largamente boicottata
Ma per dire di potenzialità di spazi che dobbiamo cercare di di sfruttare e di usare
Anche per ciò che riguarda naturalmente altre potenzialità e qui c'è una proposta la riforma del rapporto di lavoro
L'idea di legare la valorizzazione del lavoro ad un diverso funzionamento dei servizi con nuove regole non esaustivo del problema non è che risolve i problemi della pubblica amministrazione cerca di dare un contributo in questa direzione
Naturalmente i problemi da affrontare sono tanti altri
Ma allora gli statuti perché sono importanti e chiudo su questo aspetto
Perché il problema degli statuti e che non possono essere semplicemente il regolatore di alcuni aspetti del modo di funzionare delle giunte del rapporto coi consigli comunali o qualche chiacchiera sulle forme di partecipazione
Gli statuti sono chiamati ad affrontare nodi di grandissima delicatezza di di grandissima importanza
Ma quando parliamo di distinguere la politica dalle forme di gestione negli statuti comunali vogliamo che ci sia o no un modo per definire in qualche modo con chiarezza dov'è il confine dell'indirizzo politico e dove comincia invece la responsabilità della gestione
A me risulta
Per la quel tanto di indagine che è stato possibile fare sul dibattito che è in corso per la formazione di statuti che non c'è uno statuto
Uno di quelli che si stanno discutendo in cui la divisione la distinzione tra politica e gestione si ponga così per quanto riguarda altri punti fondamentali naturalmente che adesso non ho il tempo di esaminare gli statuti debbono cercare di dare contributi fondamentali guardiamo le come tante piccole carte costituzionali
Che hanno l'obiettivo di cercare di mettere con i piedi per terra un diverso modo di essere della democrazia e della partecipazione del territorio e nello stesso tempo anche un diverso modo di funzionare
Della macchina amministrativa e del modo di funzionare della macchina burocratica e dei servizi sociali dei comuni i questo modo naturalmente si può aprire un ampio spazio di partecipazione
Allora se da questa iniziativa da questi due giorni di dibattito che voi avete organizzato anche con la proposta di arrivare a costruire questa associazione
Può venire uno stimolo d'una forza importante come il PDS perché ci si mette in movimento per fare di un'occasione che è stato un po'lasciata andare in questa fase un'importante occasione di iniziativa politica come queste degli statuti e come quella di rilanciare nell'ambito di una rifondazione democratica dello Stato anche il capitolo del ruolo delle forme di autogoverno locale come i Comuni le Province di una nuova fase di regionalizzazione
E di un nuovi intreccio tra forme di riordino istituzionale e democrazia sociale credo che il vostro è stato veramente un buon contributo che nega
Dunque io vorrei fare un attimo i punti il punto del nostro dei nostri lavori
Abbiamo tre iscritti a parlare poi possiamo chiudere quindi credo che realisticamente si possa chiudere per le cinque e un quarto cinque e venti
Devo giustificare l'assenza del compagno Luciano Guerzoni che che come sapete responsabile dell'area politica degli enti locali io però volevo rivolgere giustificarlo perché ammalato
Io devo però rivolgere pubblicamente un ringraziamento al compagno Luciano Guerzoni perché ha avuto la disponibilità discutere con noi in nei momenti preparatori della Conferenza appunto e linee di questa conferenza in particolare abbiamo discusso con lui a lungo della proposta dell'associazione nazionale delle letta
Allora io non ancora tre iscritti a parlare ringrazio appunto le persone che sono state disponibili fino ad ora sì ad ascoltare e queste che intendono parlare Chemie sermone o Patrizia Mattioli e Claudio Burlando che vice sindaco di Genova nonché membro dalla direzione Agnese Moro e poi Patrizia Mattioli
Credo che sia stato molto giusto nel corso degli interventi sottolineare l'importanza del contesto in cui questa riflessione di oggi si svolge ovvero questa pesante crisi delle istituzioni euro tutti siamo testimoni probabilmente questa crisi noi e voi la vediamo da due angolature diverse
Voi forse più sotto il carattere della confusione nelle regole del gioco per noi cittadini comuni crisi delle istituzioni assume il volto della crisi della tutela Vilita dei diritti se fino a qualche tempo fa quando parlavamo del problema dei diritti e della loro tutela come una questione politica di rilevanza costituzionale qualcuno pensava che fossimo un po'esagerati e che si trattasse di un problema quasi primaverile
Rispetto ai grandi problemi politici e istituzionali si sta ora facendo largo l'idea che la sistematica mancanza di tutela dei diritti anche elementari non sia più una questione marginale ma all'esito di una crisi che mette in discussione la stessa esistenza di un regime democratico per i cittadini e sul tema della tutela dei diritti che si gioca o meno il consenso popolare alla democrazia voi mi avete invitato qui e io ve ne ringrazio come rappresentante di un movimento di cittadini fortemente radicato nella società per noi il senso di questa presenza nella società
Non è quello di una condivisione ma quello di assunzione piena di una responsabilità politica
Proprio in ordine alla tutela dei diritti questo credo che sia il senso
Per noi non solo dell'esistenza del movimento ma di tutta quella grande area a cui abbiamo dato nome del Sesto potere dei cittadini che si organizzano per fare qualcosa
Il nostro specifico in quest'area e dare dell'esistenza concreta dei cittadini un'interpretazione politica
Proporsi proporre il movimento come un'offerta forte di organizzazione
Lavorare per l'assunzione di responsabilità storiche capaci di incidere sulla realtà del mondo della cittadinanza attiva e infine costruire un palo di democrazia diretta che possa integrare la democrazia rappresentativa se sono qui naturalmente perché riteniamo che tutto ciò si debba costruire in un dialogo serrato con i partiti nei confronti dei quali nutriamo alcun sentimento come molti fanno di superiorità morale
Ma nei confronti dei quali non abbiamo nemmeno alcuni Complesso inferiorità politica
Ma su quali basi è possibile pensare a un incontro tra i cittadini organizzati partiti
Credo di aver trovato un possibile terreno comune quale quello della tutela dei diritti come esito della crisi istituzionale sia già un importante passo in avanti ma purtroppo non risolve interamente il problema
Anche incontrare i partiti su terreno costituzionale della tutela francamente a volte non è facile
C'è un problema forte delle sedi in cui questo incontro tra cittadinanza attiva e partiti può avvenire sono stati fatti vari tentativi in questi anni ma si sostanziano tutti nella proposta di sedi simile a quelle delle consulte
Che non hanno solo il difetto di selezionare a priori in base a criteri di puro formalismo giuridico chi accede all'interlocuzione con i partiti
Secondo il noto meccanismo degli statuti comunali chiave di accesso agli albi
Ma anche di ridurre il ruolo dei cittadini a quello di semplici portatori di istanze e riconfermare ai partiti il ruolo di unici detentori della sintesi politica
Un rapporto
Che si interrompe appena i cittadini escono da quel ruolo di cittadini bambini come con compiacimento dice Orlando quando orde parla del rapporto tra amministrazione e cittadini
Rifiutando la continua richiesta di euro omologazione
Di schieramento sulle linee degli interlocutori partiti vicino
Improntata a questo stile e ad esempio la critica che di recente ci ha rivolto l'onorevole Anna Maria Bernasconi sulla nostra politica sanitaria
L'onorevole Bernasconi ci rimprovera da un lato di non avere a tale riguardo le stesse opinioni su due e del vostro partito non lucano scendo evidentemente movimenti una qualche titolarità
A maturare proprie autonome posizioni negando in sostanza che una simile distinzione di ruoli abbia un'effettiva utilità dall'altra non ci giudica abbastanza maturi e smaliziati
Per poter collaborare con il ministero della Sanità e con il governo senza essere strumentalizzati e utilizzati come se i partiti avessero la capacità necessaria
Per i trattare con i ministri e i cittadini non è evidente che non sono queste le sedi e le maniere giuste il rapporto tra cittadini e partiti deve realizzarsi in ambiti in cui entrambi questi poli esprimano il massimo della responsabilità politica
Pubblica e istituzionale e anche in questo senso
Che diamo un importanza centrale a quei meccanismi di democrazia comunale legati alla partecipazioni ai diritti dei cittadini che già ricordava Alfiero Grandi che abbiamo messo a punto con CGIL CISL e UIL
E offerto come una base di discussione ai Comuni alle Province in occasione della redazione degli statuti comunali
Quella può essere davvero la sede di un incontro costruttivo tra cittadini e partiti e anche il luogo in cui pensare concretamente situazione per situazione come cambiare la qualità della vita della gente nelle città
Potrebbe essere anche un luogo dove iniziare una seconda rivoluzione democratica
Che faccia della democrazia la vera casa comune degli italiani
Non rinnegando nulla delle battaglie e delle conquiste
Che in questi quarant'anni di storia
Grazie al contributo dei grandi partiti popolari hanno costituito una guida effettiva di quei processi di modernizzazione che anche se possono avere qualche aspetto negativo hanno portato le masse oppresse e sfruttate di ieri a un benessere e a una pienezza di possibilità mai nemmeno sperate precedentemente
E tali da mettere in grado i cittadini esercitare una sovranità piena una sovranità capace di farli sembrare sempre meno gli ospiti indesiderati delle istituzioni e sempre più i padroni di casa grazie
E alla parola Patrizia Mattioli dalla funzione tra CGIL Funzione pubblica io mi volevo scusare con niente attimi della UIL che da tempo si era iscritto a parlare ma nel comporre l'ultima parte degli interventi mi era sfuggita che interverrà quindi ma l'ultimo degli interventi
Sì ascoltando ieri e oggi gli interventi ho avuto una sensazione con la quale vorrei iniziare il mio intervento
La situazione è forte
Di una grande potenzialità che c'è fra di noi su questo non insisto abbiamo ascoltato tutti gli interventi dibattiti anche la ricchezza di approcci di ottica proprio
E il tempo che ci sarebbe necessario perché questa nostra ricchezza potesse davvero trasformarsi in una forza visibile delle cittadine per gli utenti dalle donne
E quindi dare un po'una risposta quel vota donna che ieri Giulia Rodano diceva
E non siamo ancora in grado di dare risultati su quello che pure è stato un nostro obiettivo importante
Avremmo bisogno e di tempi di tempi per ragionare ancora per elaborare ancora soprattutto per incanalare tutte queste nostre riflessioni ed esperienze ancora molto
A macchia di leopardo diversificate non coordinate in una Progetto più visibile più forte che in qualche modo e ci rendesse più visibili a partire proprio dagli interessi delle donne di fronte a questa esigenza nostra invece vedo una fase politica
Tutt'altro che orientata così non siamo in presenza di una governo particolarmente instabile e sottolineo il particolarmente cioè noi dobbiamo pensare credo pensiamo tutte
Che ci avviciniamo a un appuntamento elettorale che può oscillare tra un appuntamento molto ravvicinato forse addirittura a giugno o a una medio perito a uno comunque naturale al massimo fra un anno
Abbiamo quindi l'esigenza in questi in tempi molto ristretti di raccogliere più che possiamo al meglio di quello che possiamo e soprattutto rendere visibile tutto quello che in questi anni noi abbiamo elaborato abbiamo sperimentato abbiamo tentato perché io credo che questo prossimo appuntamento elettorale sarà molto importante per il nostro partito per il PDS e quindi anche per noi che dentro il PDS vogliamo lavorare per rappresentare i diritti delle donne le politiche la differenza
L'altro elemento che abbiamo di fronte
è una situazione non solo i stabile politicamente ma economicamente secondo me con caratteristiche
Sul piano del bilancio pubblico diverse più gravi per alcuni aspetti rispetto a quelle che abbiamo avuto in questi anni problemi di risanamento del bilancio pubblico li abbiamo ormai in modo cronico lo sappiamo bene da tanti anni
Io credo però che questa volta per l'inserimento del nostro Paese nelle politiche comunitarie a livello scende per come la nostra politiche di bilancio e l'esigenza di risanamento è venuto alla ribalta del governo europeo come una delle cause possibili
Addirittura di esclusione dell'Italia dal processo di unificazione monetario della Banca europea io credo che questa volta diversamente da quanto è avvenuto in passato il governo sito potrebbe trovare mille esigenza vera più forte perché c'è questo vincolo esterno non è in grado di aggiustare diciamo così in modo casalingo per un altro Periodo i conti pubblici
Si potrebbe trovare davvero a un intervento pesante sul bilancio pubblico e sulle risorse pubbliche allora io credo che noi dovremo attrezzarci per quello che ci riguarda più da vicino nel governo degli enti locali a un perito di ulteriore restrizione di risorse io capisco che il Governo ha tentato di risanare i bilanci pubblici toccando le pensioni
Che cosa visibile immediatamente visibile che giustamente ha suscitato delle reazioni violentissime
Capisco anche che se come io sostengo questo vincolo risanamento è oggi più seria e più forte di quanto non sia stato in passato subito dopo tenderà a toccare quell'altro pezzo delle risorse pubbliche della spesa
Che per le sue caratteristiche desta una reazione meno forte di quando si mette mano alle pensioni che è per l'appunto la spesa sociale
E infatti per la Cassa depositi e prestiti già si sta parlando di una restrizione o addirittura di una soppressione dei mutui per gli enti locali
Quindi non ci stiamo avviando se queste riflessioni sono giuste
A un periodo in cui avremo un'ulteriore restrizione della spesa pubblica ma proprio a carico di quella spesa sociale di cui servirsi sociali che sono per noi invece uno dei punti forti anche sul piano culturale proprio aveva ragione qui la Passalacqua quando diceva
Che quando si parla di stato sociale dentro i partiti ma io dico tranquillamente pure dentro la CGIL dentro la CISL e la UIL si intende prevalentemente pensioni e sanità
Il problema dello stato sociale inteso come complesso di servizi vuoi perché per l'appunto e soprattutto a sostegno delle delle donne
Vuoi perché nato dopo qua perché meno visibile quando il Governo taglia attraverso le finanziarie trasferimenti agli enti locali non c'è una consapevolezza tra le donne per esempio di che cosa questo esattamente significhi in termini di servizio ridotto
Se si chiude o non si chiude l'asilo nido si aumenta la tariffa di quello sì l'Unido se c'è meno assistenza agli anziani cemento toccando le pensioni c'è una chiara percezione di chi è danneggiato e chi è danneggiato si risente in modo giustamente netto quando si tocca la spesa sociale si tocca questo pezzo non c'è invece una immediata percezione di della dimensione del danno e soprattutto di chi è colpito da questo danno soprattutto delle donne
Allora io credo che noi dobbiamo attrezzarci per far fronte in tempi stretti a un nuovo attacco su questo fronte che ripeto è un attacco che viene dall'aspetto finanziario ma l'attacco anche culturale
Abbiamo bisogno quindi di strumenti e di progetti naturalmente io per la verità sono ho apprezzato moltissimo il lavoro che son fatti in questi giorni anche il lavoro fatto precedentemente nei gruppi
Sugli strumenti secondo me l'associazione nazionale delle lette può essere uno strumento molto utile in questa fase e anche nel futuro ma molto utile dico in questa fase perché seguito alloggi da mio ragionamento per due aspetti
Intanto è sicuramente un punto di confronto ma di un confronto anche per chi non fa parte delle elette cioè per tutte quelle donne a partire in questo caso dalle donne del sindacato e anche da quelle che io più direttamente rappresento da lavoratrici degli enti locali del pubblico impiego
Perché è un momento di confronto sul merito che ci può aiutare a risolvere quella contraddizione anche storica che abbiamo e che tante volte abbiamo denunciato però ritengo che possa assolvere anche un ruolo molto importante
Legato per l'appunto
A questo ruolo a questo attacco che probabilmente ci verrà in tempi brevi e cioè un contribuire a dare un'identità delle donne amministratrici del PDS
Un'identità che sia anche in termini di risposta alle politiche governative che sia in grado di tradurre al momento cioè in cui si arriverà l'ennesimo taglio alla spesa sociale in termini di danni concreti e di soggetti colpiti da parte della politica governativa un soggetto in grado quindi di sollecitare sul piano se vogliamo anche elettorale e comunque di consapevolezza
Le donne che vengono colpite da questa manovra perché si sappia esattamente quali soggetti sociali governo colpisce al tempo stesso verificare a ragionare se cominciano ad esistere delle potenzialità per mettere in piede di movimenti su questo noi non riusciamo mai nessuna situazione
Quando si tratta di tagli alla spesa sociale che non siano le pensioni pensionati stanno in piazza le donne in piazza sui tagli ai servizi sociali ma non riusciamo ad averle secondo me il dato fondamentale questo non riusciamo a dare la percezione diretta del danno che viene fatto in questa in questo senso l'associazione dell'età invece proprio perché ci sono compagnie di gestisco direttamente che hanno gli anche gli strumenti per tradurre in termini chiari
Queste politiche governative anche per fare contro proposte alternative a queste politiche quindi io lo vedrei anche come un polo proprio di potenziale conflittualità
All'interno delle politiche che si svolgono in questa società l'altro punto sui progetti
Ecco io qui vorrei fare una prima riflessione lo diceva prima di me grandi
Però io lo vorrei accentuare io estendere il discorso non soltanto al valore che hanno alcune parti della centoquarantadue io farei una riflessione a me sembra almeno in questa fase noi abbiamo avuto in quest'ultimo periodo una serie di leggi che sul piano dei valori culturali è molto più avanzata
Della cultura gestionale che abbiamo dentro la pubblica amministrazione
Abbiamo nella centoquarantadue ma anche nel duecentoquarantuno io dico anche nella legge delle azioni positive che conta considera una legge sul piano culturale incredibilmente avanzata rispetto alla cultura media di questo paese oltre che di queste istituzioni
E voglio dire avendo fatto contratti so bene il livello medio culturale per esempio dei dirigenti la pubblica amministrazione quando abbiamo chiesto di contrattare azioni positive nei contratti collettivi di lavoro
Cioè in queste leggi io ritrovo
Una cultura di partecipazione di trasparenza di efficienza che assolutamente estranea alla gestione quotidiana della nostra pubblica amministrazione
Ora è vero che c'ha un problema di assetti istituzionali e di ingegneria io qui sono proprio d'accordo con quello che diceva Moro poco fa ma qua ci sono pezzi già fatti diciamo così già legificate atti
Già norme concrete anche se fossero gestite potrebbero portare fortemente in avanti i processi
Di demoralizzazione e di trasparenza e di rapporto tra cittadini e istituzioni e qui non li voglio citare tutte le norme perché naturalmente li conosciamo tutti a me preoccupa moltissimo si preoccupa moltissimo l'affermazione che ha fatto stamattina D'Alema quando diceva che il PDS non si occupa degli statuti ma io ma di una se non si occupa degli statuti non si preoccupa tanto meno della duecentoquarantuno
E del resto
Perché questo vuol dire che questo partito sta perdendo il senso del rapporto che passa tra le comunità locali e i cittadini è il senso di una partecipazione di una democrazia che parte per l'appunto come dicevano i compagni non ci insisto dal basso
Gli statuti sono un'occasione visibile io qui dico qui ho fatto un intervento pensò fosse breve Vincent posso allora secondo me lo dobbiamo dare importanza a un altro punto gli statuti sono appuntamenti importanti io dico anche per il momento in cui cadono perché cadono a giugno e ripeto ci saranno appuntamenti elettorali molto ravvicinati
Io dico che le nostre proposte sugli statuti debbono essere dico proprio così pubblicizzate cioè lo dobbiamo trovare un canale di comunicazione diretta con le cittadine dove diciamo esattamente che cosa chiediamo negli statuti
E perché in quegli scaduti chiediamo quelle che cosa vogliamo tenere in termini di servizio io su questo punto è molto sugli orari perché l'accesso degli ora dei servizi gli orari di accesso ai servizi sono un punto molto tangibile molto concreto
Dove la donna ma non solo a donne cittadini riconoscono subito un segnale sia pure minimo alcuni aspetti ma un segnale di efficienza di miglioramento di disponibilità proprio nel rapporto tra le istituzione locale cittadino credo su questo noi dovremmo spendere proprio delle risorse delle vere e proprie risorse
Il partito del mettere a disposizione risorse perché se ci sia una forte campagna dico proprio pubblicitaria nel rapporto e con i cittadini sulle nostre proposte proprio come donna è una nostra autonomia una nostra immagine visiva sugli orari e servizi ma stiamo lavorando lo citava prima Paola io chiudo non ho il tempo anche sotto l'aspetto dell'orario di lavoro dico però che già i contratti che ci sono consentono un'ampia flessibilità che non viene utilizzata di norma nelle amministrazioni
Stiamo pensando comunque ad aumentare questo aspetto di flessibilità
E pensiamo anche a delle ipotesi che possano riguardare più in generale una
Una praticabilità un accessibile ai servizi da poter collocare finanziaria due aspetti uno il fondo sì
Uno un fondo di risorse perché il l'ampliamento degli orari dei servizi costa e quindi prevedere in Finanziaria in modo mirato per progetti mirati
E poi un punto istituzionale nazionale una Commissione analoga a quella che abbiamo costituito per la regolamentazione del diritto di sciopero che sta funzionando bene e che possa avere un ruolo di proposta di verifica di coordinamento
E anche arbitrale per quello che riguarda l'accesso ai servizi
Interviene ora Claudio Burlando vice sindaco del comune di Genova e membro della direzione del PDS poi Miglietta attimi
Sì io credo che in occasione di questo tipo non siano perduta se ciascuno di noi resiste alla tentazione di palla d'alto e si misura un poco il tema specifico che è stato posto in discussione
Magari scontando anche un ponte disagio una difficoltà che hanno quelli che non se ne occupano quotidianamente ma così cresciamo un po'ecco se parliamo solamente del covo di cui ci occupiamo sempre non conosciamo
Quindi vi voglio raccontare brevemente così il commercio perché la sua esperienza di Genova
E alcune riflessioni su questa esperienza Genova una città che non siamo tornate governato per cinque anni
Una delegazione nostra composto da tre accompagna suo otto quindi una componente femminile piuttosto visibile
C'è poi una assessore socialista e quindi sono quattro in una giunta che complessivamente insieme al sindaco composta diciassette persone come le giunte le grandi città
Abbiamo poi un consigliere delegato o meglio una consigliera delegata al Parma dei tempi
Mercedes Bo
Che ha avuto la delega a novembre il sette novembre per essere precisi
Lo dico per cassato difficile diciamo passare dall'idea di dalla delega al fatto che si dava da Adele dal due di agosto sette novembre ne abbiamo avuto anche qualche difficoltà di comprensione a spiegare cosa era diciamo questa della gara al piano regolatore detti nel senso che per esempio negli altri partiti non era noto diciamo che ci fosse questo problema ed era considerato come dire un po'ogni invenzione a dir la verità questa cosa di e al difficile anche per qualche aspetto dentro il nostro partito
Devo dire che le lavoro è stato organizzato e piuttosto bene nel senso che lettere accompagna creano deleghe in giunta hanno ciascuno seguito stanno seguendo ciascuno un Progetto Obiettivo
Uno per l'infanzia e uno per gli anziani uno Paolo sportello del cittadino
E poi due della che due settori sono seguiti da altre due consigliere comunali uno sul lavoro sarà la compagnia che presiedeva il comitato per la pari opportunità per un'altra compagna si sta occupando il centro culturale delle donne che aprirà presto e che è visto come un centro di servizi biblioteca videoteca terminale Coppa conservatore mercato del lavoro e così via
Quindi ci sono un gruppo di compagni abbastanza ampio sei che lavorano su questi temi ovviamente poi
Consigliera Calia legale tempia un po'la funzione di coordinamento rispetto a questo lavoro
C'è stato qualche problema iniziale dicevo
Qualche c'è qualche difficoltà per esempio ha difficoltà abbastanza significativa la si incontra nel rapporto con i dipendenti comunali
E anche in qualche caso col sindacato dove si registra una certa come dire rigidità rispetto la possibilità di cambiare per esempio il funzionamento degli uffici comunali
Le difficoltà questo ciascun trasversale ma a dir la verità c'è anche come dire un qualche interesse che cresce in modo trasversale per esempio i rapporti so che c'è con l'assessore al personale socialista del questa nostra compagna che secolo sotto nella foto molto buono di grande collaborazione nella disponibilità segno per lavori in qualche modo
Poi qualche obiettivo aggiunge qualche l'esodo di conoscenza lo aggiunge
L'obiettivo che ci si è posto e così lavorare con uno staff in qualche caso anche con consulente stelle non molto grande cinque sei persone
E di
Lavorare anche con una pratica di sperimentazione
Il primo significativo tentativo da questo punto di vista lo si è fatto in occasione di uno solo ora questa manifestazione che così diciamo rilevante
Con qualche risultato anche con qualche disillusione ma credo che sia piuttosto importante cominciare a sperimentare a rendere visibile anche agli altri un'idea se no appunto la parola d'ordine rimangono parole d'ordine molto interni
Il tecnico ne offrono per esempio si è scelto di applicare un'impostazione a una zona della città particolare il centro storico non sono molto problematica
E quindi per esempio io non mento sugli orari del centro storico al significato di grandissima provocazione
Perché il centro storico di Genova dopo una certa ora centro storico praticamente off-limits no quasi no frequentabile lasciato in mano a quasi per intero la malavita agli spacciatori e così via
La difficoltà che aumenta stata forte tuttavia diciamo messaggio ha cominciato a circolare con l'idea che addirittura con la politica sui tempi e sui gli orari si potesse mettere si potesse mette in discussione il fatto che una parte della città non accettava un po'voi
Non ne ho più di zona franca ecco questo la sperimentazione comprensibile ecco allora
Questi via dei tempi comincia a diventare una cosa che si capisce molto bene la domanda di chi nel centro storico si batte appunto perché non sia lasciato in mano allo spaccio e così via ha trovato un punto di riferimento iniziativa e quindi diciamo questa cosa mi sotto a compresa bene attualmente commercianti hanno aperto
In modo molto limitato c'è uno scarto tra il consenso delle categorie dei commercianti singoli commercianti c'è tensione c'è paura Toto Doria questa cosa ha avuto un certo significato un certo peso e ha suscitato un certo interesse
Sotto fatto un questionario pubblicato sul grazie al Secolo decimo nono il giornale più diffuso a Genova se è stato chiesto quali sono le esigenze che cittadini avverte un di più da questo punto di vista si è visto che Genova che ha questa caratteristica punto recita piuttosto difficile contante Collina la domanda più forte che c'è a domande del trasporto pubblico nelle ore serali alla domanda più che emerge con più forza fosso nel pensavamo di più ed altre cose prima di aver questo sondaggio ecco persona modi più ad altre cose
E invece la domanda più forte che Hamas è questa
Insomma questa esperienza abbinata un'altra esperienza che ormai ha generato addizionale l'agenda otto marzo giunta al terzo anno ormai si fa su scala regionale
Sono da sei mila a quindici mila copie nei tre anni e con qualche vocazione aspirazione diventare nazionale con un percorso che ha contattato circa mille donne per la formazione di questa agenda per la stesura
Beh cominciava in termini ma mentre visibili questi e teme che
Come qualcuno diceva stamattina sono temi che per certi aspetti rimangono visibili a un a parte
Di persone piuttosto limitate che naturalmente possono incidere fortemente solo solamente se appunto escono diventare visibile per la stragrande maggioranza dei cittadini Verdone degli uomini
Qualcosa la seconda cosa che volevo dire che mi pare piuttosto interessante quando si pensa sperimentazione a sperimentare in alcune realtà S l'associazione che in qualche modo nasce da questa esperienza ritenesse utile penso che il genero potrebbe essere una città molto interessante in cui sperimentare un percorso de Noronha caratteristica abbastanza significativa perché è una città che sta completamente ripensando suo assetto produttivo Durban nord
Ed è obbligata da questa questo dalla crisi forte di alcuni settori industriali la cantieristica Alletto meccanica e anche dalla tensione molto acuta che altri settori produttivi stanno attraversando a causa di tematica ambientalista molto forti
La siderurgia Corneliano il tema posto da un gruppo di donne
E la la presenza del dalla zona petrolifera Multedo del Ponente genovese vicino a Cornigliano messa così drammaticamente in luce dalla vicenda di qualche settimana fa
Ecco Genova quindi è obbligata ai pensare se stesse da suo organizza
Appunto diciamo ripensando fortemente a se stesse quindi qui in cui fosse possibile appunto più che in altre realtà come dire più statiche introdurre elementi di novità e dinamismo di riflessione come quella che in qualche modo qui è stata avanzata e poi giù andavo all'unica città italiana grande in cui le sinistre sono tornate al Governo a questo mi pare un fatto anche di rilievo nazionalmente io amo dire scherzando che è l'unica città del mondo l'ultimo è stato al mondo in cui i Comuni sono tornati a governare acque non per i troppi venivano come dire cacciati ovunque genero successo questo fatto straordinario che ha fatto imbestialire i nostri avversari che benché sconfitti come tutte le altre parti d'Italia
Del mondo siamo tornati revoca dopo cinque anni e ci siamo tornati e concludo credo per un motivo sostanzialmente che negli anni di opposizione abbiamo abbastanza pensato alla città
E non l'abbiamo fatto cioè l'errore che abbia fatto da in qualche parte di non di smettere di pensare alla città
C'è un gruppo dirigente piuttosto giovane delegazione di giunta in cui sette suo otto vengono dal lavoro professionale diciamo e non dalla così dal gruppo dirigente
Tradizionalmente inteso che poi ha trasferito un gruppo Capua trasferito nell'azione di governo di una città un'esperienza vera maturata nei processi reali nei quartieri
Nel servizio e così via ecco se alle donne del PDS interessa questa sperimentazione questo laboratorio per verificare queste idee per mettere in pratica per misurarle con la realtà
Genova è molto disponibile ad offrirgli una sede in cui geniale riflette assieme attorno a questi argomenti
E interviene ora Mietta attimi della UIL nazionale poi i però la parola a Livia Turco per le conclusioni
Perché ecco chi mi ha preceduto era altezze vertiginose almeno per me
Intanto vorrei ringraziarvi a nome della UIL specialmente della nostra segretaria confederale Anna Maria con è che purtroppo non ha potuto partecipare se ne rammaricava moltissimo
Io ho ascoltato con molta attenzione le diverse relazioni ieri io ho trovato anche oggi nel dibattito nei vostri documenti nel materiale
Ci avete consegnato proprio numerose proposte e ipotesi di suggestive condivisibili
D'altronde anche nel sindacato da anni c'è un grande interrogarsi discutere non non soltanto ad ogni stagione contrattuale sulle nuove politiche degli orari
Ma più in generale sulla riorganizzazione del tempo di lavoro sul tempo di lavoro ed in un lavoro su una diversa distribuzione del tempo dei tempi nell'arco della vita
Non c'è dubbio che di organizzare orari e servizi nel tentativo di rendere compatibili i tempi di lavoro e i tempi di vita specie nelle città è una questione oggi non più eludibile
E questo particolarmente per le donne che vivono con sempre maggiore disagio il problema della doppia presenza e per le quali come sappiamo un po'tutte
Conciliare tempo soggettivo e tempo aggettivo significa spesso rinunciare frustrare una parte di sé
Ieri si è parlato molto e anche oggi devo dire del ruolo delle istituzioni elettive e degli enti locali come giusto anche in relazione alla legge centoquarantadue
Grazie alla quale oggi è possibile praticare sperimentare a livello territoriale ipotesi di riorganizzazione dei tempi vorrei però anche ricordare che la legge sulle azioni positive
Nell'articolo uno individua in una diversa organizzazione del lavoro e del tempo di lavoro uno strumento da utilizzare appunto per le azioni positive
E sottolineare che una ristrutturazione complessiva degli orari che investa le diverse esigenze dovrebbe integrare mondo produttivo
E non solo se insieme con i servizi sociali questo veniva anche ricordato stamattina da Pizzinato intendendo però anche una maggiore una estensione maggiore cioè a tutte quante le strutture anche che si occupano di cultura e altro
Puntando appunto certo al all'efficienza la funzionalità dei servizi ma in relazione richieste e bisogni delle cittadine e dei cittadini sia come utenti ma senza dimenticare anche che sono lavoratori e lavoratrici perché mentre prima si tendeva a spingere di più sull'aspetto dei diritti dei lavoratori ora non vorrei a costo di andare contro contro corrente lo voglio dire che per fare attenzione ai diritti di cittadinanza i diritti degli utenti poi si dimenticasse che devono esserci delle compatibilità anche dall'altra parte perché siamo sempre le stesse persone specialmente fai capita hanno le donne di essere lavoratrici e utenti dei servizi
Mi sembra che in questo senso dovrebbe essere importante l'apporto che il sindacato può dare e il ruolo che povere ma soprattutto le donne all'interno del sindacato hanno la loro da dire su una diversa organizzazione dei tempi
Certamente intervenire a di sincronizzare
Sposa con sfasamenti e prolungamenti
Gli orari è già cosa ardua ma contemporaneamente modificare tempi di lavoro turnazioni eccetera in modo tale da tenere conto delle esigenze dell'utenza della produzione e quindi delle parti datoriali e di chi lavora sembrerebbe un'impresa quasi impossibile
Non bisogna sottovalutare possibili contrasti e resistenze tra le stesse lavoratrici di settori diversi tra coloro che utilizzano i servizi danno già detto stamattina sia Pizzinato che Passalacqua tuttavia logo e lo voglio sottolineare anch'io
Tuttavia un approccio sperimentale flessibile potrebbe costituire una via per operare sulla complessità le interdipendenze di esigenze diversificate spesso motivati
Nonostante la progressiva riduzione della durata dell'orario di lavoro la sensazione è di avere sempre meno tempo
Il tempo di vita delle donne spesso organizzazione della famiglia attività di cura rapporti con uffici e servizi acquisti altro lo sappiamo e lo ripetiamo molto spesso certe beh io credo che esista almeno in parte il rischio che più tempo significa il nostro bisogno di tempo sia accettabile sono in quanto etici Rizzato pesa cioè buono dal fatto che è socialmente funzionale credo che a questo dovremo prestare un minimo di attenzione
Credo anche che si debba riflettere sul modello che separa rigidamente tempo di lavoro e tempo di non lavoro
Perché ciò significa o attimi pieni di tempo fino a scoppiare o nella migliore delle ipotesi spazio di inattività vuoto da riempire con gli stessi caratteri di passività e dettero direzione
Credo che si debba andare oltre progettare la possibilità di un tempo diverso ripensare la divisione del tempo non solo in termini quantitativi
Certamente la riduzione del tempo di lavoro è un obiettivo strategico di tutto il movimento sindacale
Ma anche in tempo in termini qualitativi coniugando questa riduzione del tempo di lavoro con una flessibilità che sia vantaggio anche di chi lavora
Che si senta incentivato il cambiamento non mi ricordo più chi della CGIL della Funzione pubblica mi sembra detto che ci sono già all'interno dei contratti tutte le possibilità per applicare molta flessibilità ma che questo poi di fatto non avviene certo che non avviene perché non c'è questa disponibilità dalla parte datoriale pubblica e privata però io penso che ci sia anche una certa resistenza da parte delle lavoratrici e dei lavoratori
Deve diventare possibile poiché è realisticamente compatibile con l'organizzazione della produzione aprire nuovi spazi di sperimentazione contrattuale per una qualità nuova del tempo e diverse relazioni sindacali con spazi maggiori per la specificità e l'elaborazione femminile
Non solo gli orari flessibili quindi quelli che tradizionalmente chiamiamo reali flessibili con lo spostamento dell'ora di entrata e di uscita voglio dire ma altri sistemi di orario modificano l'organizzazione tradizionale del lavoro settimanale il bit che l'Ufficio internazionale del lavoro ha individuato almeno undici categorie di regolamentazione della durata del lavoro settimanale nelle diverse parti del mondo particolarmente in Europa
Sì nel fare in modo che ci sia una maggiore ora porosità tra lavoro e non lavoro cosicché diventi possibile scegliere in misura crescente quale tempo di lavoro
E credo che sulla lavoro scelto le donne del movimento sindacale ci sono
L'eccesso di burocratizzazione la cristallizzazione dei segmenti di tempo sono rigidità e possono essere sciolte in una soluzione flessibile la segmentazione del tempo
Dei tempi inetta
Divise così in modo rigido età della formazione e della scuola età della produzione età del pensionamento sono altrettante barriere temporali da superare
Il part-time ad esempio è stato sempre visto anche giustamente come un ghetto di dequalificazione per lo più riservato alle donne
Ma unito utilizza in positivo potrebbe essere praticato è infatti lo strumento del tempo parziale ha molte potenzialità
Per esempio con il pensionamento graduale che consentirebbe di passare attraverso una riduzione progressiva dell'orario dall'attività pieno al pensionamento senza la cesura seccato da tempo produttivo ed in attività
Si possono inventare molti percorsi utilizzando questi altri strumenti spesso scartati incautamente senza considerarne il possibile uso in positivo penso anche al sistema di fasce del d'orario per esempio sedici ventiquattro trentadue trentasei ore settimanali
Ciascuna con retribuzione proporzionata e possibilità di scelta volontaria e reversibile
Al part-time verticale al job sharing la settimana compressa a tutte le flessibilità che potrebbero consentirci di superare le frontiere temporali tra parti di vita
Artificialmente separate e contemporaneamente aiutarci a rendere più efficienti funzionali le nostre città
Nulla deve essere scartato a priori dobbiamo pensare in termini di bricolage
Usare la nostra fantasia per riutilizzare in modo vantaggioso per noi appunto con gli strumenti che al primo sguardo possono anche sembra ci nemici
Prendere tempo per riprendersi il tempo e renderlo abitabile certe un'impresa piena di rischi e trabocchetti interni ed esterni ma tuttavia le donne proprio perché dalla sottrazione del loro tempo hanno più disagio perché ne sono più consapevoli possono fare questa scommessa e magari anche vincerla ed avere la meglio sul cappellaio matto grazie
Ora la parola a Livia Turco per le conclusioni
Allora seta stanca e io sono stanca come voi
Quindi vorrei rubare poco tempo penso però che se è giusto
Dopo due giornate così intense
Interventi di riflessioni cercare di definire qual è una possibile traccia di lavoro dopo questa conferenza
Io credo che possiamo ritenerci soddisfatte del lavoro di queste due giornate
E senta la necessità di ringraziare e lo faccio anche di cuore le compagne che hanno lavorato per le relazioni introduttive perché realizzano un significativo passo in avanti nella nostra elaborazione proposta
Così come mi sento di dover ringraziare di
Ore le compagne e compagni che hanno portato il loro contributo nei gruppi di lavoro e nell'assemblea plenaria dopo il congresso questa era prima iniziativa importante anche se non è la prima iniziativa delle donne io vorrei ricordare qui e lo ricordo anche perché penso che costituisca un impegno di lavoro
Alcuni progetti che abbiamo promosso l'associazione per il lavoro familiare il Progetto di solidarietà con le donne palestinesi Progetto sorella Palestina
Ed inoltre le iniziative promosse dal gruppo in interparlamentare le iniziative legislative
E io qui voglio sottolineare quanto ha detto questa mattina con efficacia Anna Serafini quando ricordava tutte noi che non soltanto c'è un problema di raccordo tra l'attività legislativa e l'attività delle elette
Ma c'è poi un problema di gestione delle nostre conquiste perché noi siamo molto brave impegnarci per la conquista delle leggi e poi però devo dire siamo meno brave nella gestione delle leggi stessi e così perdiamo importanti occasioni
Per questo mi sembra importante che ci siamo molto soffermate sulla legge centoquarantadue perché questo è sicuramente un appuntamento da non perdere ovviamente riprendono a questo aspetto
Così come penso dobbiamo sentirci molto impegnate nella gestione di una legge importantissima come quella per le pari opportunità reazioni positive gestione di questa legge significa lo ricordava la Serafini questa mattina innanzitutto un impegno per far conoscere questa legge ma poi gestirle ma anche per quanto riguarda e soprattutto per quanto riguarda poi la definizione di progetti
E credo che qui ci sia un compito importante che compete proprio alle amministrati tale amministratrici
Noi abbiamo affrontato un tema generale compresso la realtà delle nostre città
Abbiamo elaborato un insieme di progetti per rendere umane e vivibili e dunque più amiche le nostre città
Lo abbiamo fatto partendo da un punto di vista molto preciso la soggettività era differenza femminile
Io compagni vorrei richiamarvi
Richiamare la vostra tensione su un punto politico generale
Non è un caso se abbiamo scelto questa iniziativa così programmatica
Questa iniziativa anche così in generale come quella della città ammiccante
Per rilanciare l'identità e il profilo delle donne del PDS non è stato una scelta casuale
Perché in questa Assemblea
Nella scelta di questo tema
Di un tema così affrontato in modo così programmatico così puntualmente programmatico ed un tema anche generale
è contenuto un asse è un progetto politico
Un asse un progetto politico che io sento deve essere delle donne del PDS
E cioè fare della parzialità femminile fare della differente soggettività delle donne
La risorsa peculiare di un generale processo e progetto di trasformazione sociale per realizzare nuovi traguardi di crescita umana di libertà di responsabilità e di solidarietà
Io penso che noi dobbiamo candidare noi stesse e la forza delle donne ad essere un soggetto generale della trasformazione ovviamente partendo dalla sua peculiare imparzialità di esperienza e di cultura
Sento cioè la necessità che noi inauguriamo una nuova stagione della politica della differenza
Vale a dire produrre forza femminile nella società dispiegando però un molecolare quotidiano il processo di trasformazione sociale
E allora penso che noi dobbiamo rimettere in campo una doppia grinta nella produzione di idee di cultura politica
Ma anche nella produzione di una puntuale critica la Società attraverso proposte concrete di cambiamento e di governo
Certo si tratta di un'ambizione molto ardua
E tuttavia io non credo che candidare la nostra parzialità il nostro punto di vista ad essere forza generale della trasformazione
Oggi sia dettato dal volontarismo o dal soggettivismo io penso invece che lo abbiamo riflettuto in questo periodo che sono i mutamenti che le donne hanno prodotto nella società italiana europea e mondiale
è il posto nuovo che le donne occupano nel mondo e la centralità che questioni temi valori programmi da essi elaborati rivestono al fine del governo delle contraddizioni della nostra società dunque
E la crescita delle donne ad imporci la necessità di compiere questo salto
Un salto teorico un salto politico
Il salto di che dalla rivendicazione di diritti si assume la responsabilità nome della sua libertà di mettere in campo un'azione grande e generale di trasformazione
Certo questa azione di trasformazione dovrà innestarsi dentro la difesa e la valorizzazione di concreti interessi femminili
E queste azioni di trasformazione potrà dispiegarsi solo attraverso la messa in campo da parte di tante donne di una concreta passione per la libertà e per la forza del proprio sesso
Noi svolgiamo questo tentativo dentro un contesto politico sociale e culturale
Che però molto stile all'affermazione politica e culturale dei progetti delle donne io credo che questo è un punto che noi dobbiamo avere presente con grandissima lucidità
Perché se sento che dobbiamo essere molto ambiziose nel mettere in campo tutta la forza delle donne e giocava come forza generale di trasformazione
Ecco credo però che davvero non possiamo come dire non vedere
La fatica che questo comporta e soprattutto quando questo va controcorrente
Si guardi alla crisi della politica e delle istituzioni
Io l'ho detto altre volte lo ribadisco qui perché mi pare tra l'altro che la stessa riflessione che qui è stata apposta lo confermi la crisi della politica e delle istituzioni colpisce al cuore i progetti delle donne i progetti delle donne tesi ad affermare la forza femminile nella società e nelle istituzioni
Noi ci ricordiamo come la battaglia di emancipazione e liberazione femminile nel quarantennio repubblicano
Ha sollecitato un processo di ampliamento e di ridefinizione della democrazia
Incidendo nei contenuti del progetto politico collettivo e proponendo un allargamento delle sedi e dei soggetti preposti alla decisione politica
Non possiamo certo dimenticarci per esempio che le battaglie fatte dalle donne per la conquista la qualificazione allargamento dello stato sociale ce lo ricordava sempre ricordo Giglia Tedesco ASCO inciso con un decentramento dei poteri una nuova stagione dell'autonomie locali
Sappiamo anche che le donne sono state le protagoniste di una originale critica la politica e alla democrazia
Ponendo in modo forte soprattutto negli ultimi anni il problema di un forte potere femminile che sia coerente con il peso del ruolo che le donne esercitano nella società
E sappiamo anche che le domande poste dai progetti politici delle donne costituiscono un discrimine per un'azione di governo che intenda se stessa come azione di riforma e di trasformazione dunque sollecitano uno sviluppo della democrazia e la formazione di equilibri politici più avanzati
E allora dobbiamo vedere come nell'attuale fase politica ed entro questi processi politici di crisi del sistema politico
La soggettività femminile i suoi progetti politici con le relative domande in realtà restano confinate ai margini dell'azione di governo vengono considerate dalle forze governative
E vengono assunti no come grandi temi di riforma generale ma vengono assunti nella forma di interessi corporativi per lo più marginali per lo più deboli per lo più influenti e meno competitivi di altri
Per questo io credo che il tema come risultato da tutta l'Assemblea la riforma della democrazia lo sviluppo della democrazia la riforma della politica e delle istituzioni
Costituisce una grande priorità e costituisce una grande priorità non soltanto per noi che siamo donne di un partito oggi all'opposizione
Ma costituisce una grande priorità per tutti quei progetti politici delle donne che vogliono avere questa ambizione
E cioè di non giocare la forza delle donne soltanto in termini corporativi ma di giocare la forza delle donne come forza di trasformazione generale
Riforma della politica e delle istituzioni significa come ha messo ben in risalto ieri Giulia Rodano nella sua relazione mettere in campo prima di tutto una concezione una pratica della politica
La politica radicata nella vita quotidiana delle donne e degli uomini una politica che sia restituito ai cittadini e le cittadine
Una politica che si faccia carico del loro domanda dei loro progetti e che si avvalga del loro agire concreto
Ecco io credo e lo diceva anche intervenendo Nando Della Chiesa io penso che la prima riforma delle istituzioni
E la prima base per una riforma della democrazia sia ribadire testata testardamente praticare testardamente questa idea della politica
Quindi a riformare la politica significa realizzare una competizione che parta dai contenuti e della vita della gente
E cerco di forme della politica significa affrontare in modo forte e credo che questo dobbiamo farlo soprattutto noi donne
Il nodo delle riforme istituzionali che consentano proprio di riproporre la centralità dei contenuti dei programmi
Per questo è importante anche per le donne la riforma della legge elettorale per questo importante come è stato detto detto ieri acquisire nuovi strumenti istituzionali che diano potere al punto di vista delle donne nelle istituzioni e al patto tra elettrici ed elette
E per questo io raccolgo il ragionamento che questa mattina ci ha proposto Massimo D'Alema
Perché lo sento interno anche la politica delle donne
A noi che abbiamo posto con così grande forza il nodo della riforma della politica
E in particolare sento come interno alla nostra politica due questioni che sono state poste nel suo intervento il primo come dagli usciamo a fare del tema della riforma della politica e delle istituzioni
Della costruzione insomma di un nuovo profilo della democrazia
Il tema di una iniziativa politica di massa e nello stesso tempo come noi donne sempre di più riusciamo a qualificare le nostre proposte
Il nostro asse di riflessione e di battaglia per quanto attiene alla riforma delle istituzioni con un asse politico generale che non soltanto si giusto appone ad altri ma che in chiama in causa
Il profilo delle proposte complessive in riferimento alle istituzioni e la democrazia
Ma per questo è importante usare nuovi spazi di partecipazione di democrazia che abbiamo acquisito come gli statuti comunali attraverso la legge centoquarantadue io credo che non sia un caso che questo tema abbia molto appassionato le compagnie
In questa Assemblea in questo convegno ma che veda particolarmente impegnate nel partito direi in modo prevalente proprio le donne
E voglio dire che su questo terreno il nostro impegno è stato puntuale
Anche grazie al particolare impegno e capacità di elaborazione che in merito avuto la compagnia barbiere io di questo la voglio ringraziare perché davvero ci è servito nel lavoro di questi mesi e nella preparazione della conferenza stessa
Questa mattina la compagna Maria Fortuna Incostante ha portato in questa Assemblea un'esigenza che è emersa dal gruppo di lavoro un'esigenza che io raccolgo quella cioè di dare
Una particolare rendere particolarmente incisivo l'impegno delle donne per quanto concerne gli statuti
E
Aveva posto anche l'esigenza di mantenere come dire un filo di collegamento tra le nostre elette
E le compagnie che in particolare Silvia anche altre che hanno lavorato per l'elaborazione degli Statuti
è stata fatta in particolare una richiesta non scandalizzatevi se io entro così nel dettaglio ma mi sembra giusto dare delle risposte alle questioni che vengono poste
è stata fatta la richiesta in particolare di avere una linea telefonica un filo diretto per un certo periodo di tempo proprio per rispondere a questa esigenza di informazione
Consiglia si diceva che è possibile raccogliere questa proposta per esempio di avere fino al tredici di giugno un fax anziché alla Linea Diretta
Un fax attraverso il quale si possono formulare richieste specifiche di chiarimento ai quali vanno date risposte
Vi do anche il numero del fax così visto che la l'esigenza era molto pressante sei sette sei zero nove sei cinque due la richiesta ma molto pressante
Sei sette sei zero nove sei cinque due
Di Roma
Mi è parso giusto appunto l'esigenza molto pressante e quindi anche Silvia mi ha raccomandato giustamente di raccoglierla
Ecco se noi guardiamo alla concreta vita delle città noi riscontriamo davvero la necessità che le donne candidino la loro forza per rendere più solidale e più libera la convivenza umana che in essa si svolge
Se
Nelle città si evince in modo nitido quanto sia necessario che si affermi sul piano politico concreto il punto di vista delle donne
Nel contesto delle città è individuabile la trama dei mutamenti prodotti della soggettività femminile
La trama di una originale critica i processi di modernizzazione e di un possibile progetto di vivibilità e di umanizzazione della città
Questo temo l'ha affrontato nel suo intervento introduttivo con molto efficace per l'USA e quindi io non lo riprende non lo sviluppo
Anche perché questo piano della riflessione noi lo intra prendemmo a partire dalla conferenza di Modena e ha costituito in qualche modo quell'analisi il filo conduttore che ci ha portato poi a definire le diverse proposte in merito ai tempi no in questa conferenza compiamo un significativo passo in avanti anche rispetto alla lavorazione di Modena in particolare grazie all'Ospol posso di compagnie come Felicia Bottino e le nostre urbanista e che ci consente un appunto di elaborare concretamente un punto di vista delle donne traducendo lo in politiche concrete che ridisegnano complessivamente le città mi sembra che questo sia il passo in avanti che abbiamo fatto e mi sembra un passo in avanti molto importante
Noi non ci limitiamo a rivendicazioni specifiche a politiche settoriali ma facciamo agire il nostro punto di vista nella progettazione complessiva della città ecco io vorrei segnare questo punto acquisito dalla Conferenza questo importante passo in avanti
Diamo così un importante contributo alla complessiva elaborazione e di iniziativa politica del PDS
Io credo che sia essenziale uno detto parecchi interventi porre al centro dell'agenda politica del PDS le condizioni di vita l'assetto dei poteri delle città perché credo che sia dentro di esso che dentro le città che noi dobbiamo tentare di radicare le idee le ragioni e la forza del PDS
La nostra analisi nessun rapporto soggettività condizione delle donne sviluppo delle città
Conferma anche quanto sia seconda all'idea forza che abbiamo posto alla base dei nostri progetti quella del tempo delle donne come volano della umanizzazione dei tempi complessivi della vita umana
Attorno a queste idee abbiamo attivato un processo concreto di idee di Progetti abbiamo cominciato a costruire un movimento
In ciò siamo state aiutate dall'esperienza di Modena e allora consentitemi di dire lo faccio con molta schiettezza
Di dire dalla fosfina Rinaldi sindaco di Modena le compagnie che hanno lavorato con lei
Che questo Progetto i tempi delle donne cambiare i tempi delle città
Ha un debito forte nei confronti di quell'esperienza dall'esperienza di Modena perché è stato fondamentale dimostrare nei fatti con metodo rigorosamente riformista che le donne cambiano i tempi cambiare i tempi di vita non è soltanto un'utopia
Ma è invece un Progetto praticabile sperimentati
A Modena non soltanto si è avviato un importante progetto di riforma dei tempi delle città quel progetto si sviluppa per gradi successivi e oggi realizza un significativo passo in avanti
Con la delibera che istituisce il centro tempi applicando così come diceva il consigliere in altri modo avanzato l'articolo trentasei della legge centoquarantadue sugli statuti comunali
E io vorrei dire Alfonsina Rinaldi che noi le chiediamo di continuare ad essere una punta di diamante in questo processo di innovazione
Di non di farlo non soltanto attraverso le proposte concrete riguardanti la sua città
Ma chiamando in causa con la sua autorevolezza e competenza altri soggetti per esempio i sindaci di tutte le città italiane coinvolgendo università e centri di ricerca costruendo una rete con altre città d'Europa insomma
Noi abbiamo davvero bisogno di costruire a partire da moderate progetti che ci sono in altre città io non faccio lento ma oltremodo ce ne sono parecchie altre
Davvero di fare di questa idea le donne cambiano i tempi cambiano i tempi delle città un movimento concreto di cambiamento e di trasformazione
Io ritornerò su questi aspetti concreti del rilancio a partire da questa conferenza di un movimento concreto di sperimentazione in riferimento ai tempi delle città vorrei però ribatte
Porvi una esigenza che io avverto molto
E cioè la giusta esigenza di concretezza la giusta esigenza di costruzione di un movimento di trasformazione non deve farci mettere in secondo piano l'aspetto ideale e culturale di questa nostra proposta
Tanto più che noi siamo impegnati a costruire i tratti le forme i programmi del PDS cioè di un nuovo partito della sinistra
E dunque è essenziale il piano della cultura politica e delle idee fondative
Piano questo su cui ha molto incisore elaborazione teorica scaturite dal pensiero della differenza
E io credo che questo vada ha ripreso fortemente perché affermare la padronanza la sovranità individuale e sociale nell'uso dei tempi
Assumere come leva di tale processo di umanizzazione i tempi di di tempi di vita delle donne
Partendo dalla critica del superamento delle divisioni Assessore del lavoro ebbene tutto questo comporta alcuni nodi teorici e politici molto densi significativi che io adesso qui
Non sviluppo
Ma che appunto penso sarebbe un un errore lasciare sullo sfondo
Perché credo che questa idea forza dei tempi di vita dell'affermazione di una sovranità individuale e sociale dell'uso dei tempi debba essere un'idea forza del programma della cultura politica oltre che delle politiche del PDS quindi accompagniamo questa alla esigenza che voglio porre accompagniamo lo sforzo di costruzione di un movimento concreto con quello della riflessione più di fondo più teorica riguardante la cultura politica del nostro partito
Ecco però io a conclusione
Voglio soffermarmi su quale percorso di lavoro e di iniziativa costruire dopo questa conferenza quali obiettivi porre al centro
Io credo che si tratti innanzitutto di chiarire
Che i temi qui posti non riguardano soltanto l'attività amministrativa ma anche quella del partito le sue lotte le sue forme di radicamento sociale i soggetti che vuole rappresentare e a cui intende rivolgersi
Io credo che noi dobbiamo costruire città per città
La capacità di definire il punto di vista delle donne sull'insieme dei problemi della città acquisire una capacità elaborativa ed iniziativa complessiva
La relazione di Felicia Bottino i molti interventi che si sono svolti nei gruppi di lavoro ed in plenaria io credo che ci hanno offerto una metodologia e dei suggerimenti preziosi così come se mi sembra molto prezioso il suggerimento è l'esigenza che è stata posta nel gruppo di lavoro sui tempi
Una è un un esigenza
Di costruire anche come donne un nuovo punto di vista sullo spazio e sull'uso dello spazio un nuovo punto di vista delle donne che incida fortemente nella cultura politica nella proposta programmatica della sinistra
Riprogettare la città dal punto di vista delle donne per renderla più umana e vivibile io credo che si tratti di mettere in campo competenze
Di costruire gruppi di lavoro tra urbanisti doppiatrice dei servizi amministratrici donne che abitano nei quartieri
Credo che sia opportuno tutti in sede dell'associazione che si va a costruire un coordinamento nato anche nazionale delle donne urbanista e perché se diamo continuità all'elaborazione quindi consigliata e si pongono come punto di riferimento per la costruzione di movimenti e iniziative nelle città
Ma io penso che si tratti di radicare queste attività di progettazione dentro le contraddizioni reali delle città e dunque coinvolgendo le donne che vivono e che patiscono quelle contraddizioni per questo io credo che come percorso di lavoro sia importante scegliere per ogni città
Un quartiere un problema esplosivo e costruire con le donne che lì vivono le proposte e le forme di mobilitazione e d'iniziativa
Insomma io non penso che la riprogettazione della città dal punto di vista delle donne debba essere appannaggio di gruppi di lavoro privi di un collegamento con la realtà e con le persone che ne seguivano
Penso inoltre che noi dobbiamo porre al centro della nostra agenda e generalizzare in ogni città la mobilitazione attorno due obiettivi concreti
La costruzione del Piano regolatore degli orari e l'applicazione corretta dell'articolo trentasei della legge centoquarantadue
La estensione la qualificazione dei servizi sociali su quest'ultimo punto nel gruppo di lavoro c'è stato una discussione animata puntuale una discussione che ci pone un problema
E cioè che il tema della estensione della qualificazione dei servizi sociali ritorni ad essere una priorità del PDS bretone del PDS e che attorno ad essi si sappia sviluppare l'iniziativa legislativa ma anche si ritorni ad avere la capacità di sviluppare un movimento concreto
Per quanto riguarda il Piano Regolatore degli orari c'è una prima battaglia da compiere la corretta e piena applicazione dell'articolo trentasei questo un punto su cui senso fermata in particolare Silvia Barbieri che ha ripreso poi anche Patrizia Mattioli ed altre io penso che
Proprio perché non dobbiamo perdere di vista le cose più urgenti e concrete sia importante davvero proporci in modo generalizzato una avanzata applicazione di questo articolo
Anche qui non basta il fatto che l'articolo trentasei di al sindaco la facoltà che però non è un dovere
Dico coordinare il piano regolatore degli orari non automaticamente si tramuta appunto nella definizione del piano regolatore degli orari e quindi scusatemi se io insisto sul fatto che non dobbiamo perdere di vista le cose parziale ma concrete perché altrimenti poi non riusciamo a mettere in moto appunto un movimento che incita
Nella realtà
Inoltre penso che
Si debba partendo dall'articolo trentasei
Generalizzare l'esperienza del Piano regolatore degli orari e quindi vorrei fare una riflessione tenendo conto anche dell'elaborazione di Modena dell'esperienza delle lavorazioni e di molte altre lavorazioni che sono venuti in merito
E cioè il Piano Regolatore degli orari deve avere come finalità non una semplice razionalizzazione ed armonizzazione dell'esistente ma deve attendere a concrete modificazioni delle condizioni di vita
E tali modificazioni devono essere finalizzate ad allargare tra i cittadini le possibilità di accesso e di utilizzo dell'insieme dei servizi da quelli alla persona quelli culturali e formativi
Devono allargare le possibilità di accesso e dunque introdurre un criterio di maggiore equità nell'uso delle risorse devono consentire risparmi di tempo consentire un utilizzo più personalizzato dei servizi messi medesimi
Consentire ai più elevati standard di scelte di libertà nell'uso dell'insieme dei servizi devono rendere più armonici e scorrevoli rapporto tra i tempi di lavoro i tempi sociali
Allora risulta evidente che la definizione del piano regolatore degli orari non è soltanto un fatto tecnico
Risulta evidente che il Piano Regolatore degli orari chiama in causa la quantità e la qualità dei servizi
Chiama in causa la politica degli spazi la politica del traffico l'uso dell'ambiente naturale
Ecco per questo mi sembra essenziale insieme all'estensione alla generalizzazione insomma la costruzione di un movimento di sperimentazioni
Per la definizione del piano regolatore di orari mi sembra importante appunto che si rilanci con grande forza la battaglia per i servizi sociali
E io penso che in questo convegno abbiamo acquisito un punto
Io ho trovato nella relazione svolta D'Anna Maria Riviello e poi anche nel dibattito del gruppo di lavoro
E il punto è stato quello di aver come dire alli precisato l'asse politico
Della nostra politica sui servizi sociali che ha segnato il passo in quest'ultima fase e io credo che l'asse politico proposto da Anna Maria la discussione che c'è stata nel gruppo di lavoro
Consenta anzi ci debba sollecitare attorno a questo tema ad una ridefinizione puntuale di proposte ma anche la costruzione di un movimento cosa che io penso sia particolarmente necessaria urgente nel Mezzogiorno ma credo che i Ribaldi
Un po'all'insieme delle nostre città
Io penso anche che sia da cogliere un'esigenza che è stata posta dal gruppo di lavoro riguardante una sollecitazione appunto nei confronti dell'attività parlamentare affinché siano rapidamente
Presentate le leggi per i servizi formativi della prima infanzia per togliere gli asili nido dall'elenco dei servizi a domanda individuale per impedire
E quindi per impedire appunto che
Attorno alla questione dei nidi si vada ad l'atteggiamento appunto di come dire un patteggiamento
Di non valorizzazione di perdita di centralità di questo servizio che sappiamo essere un servizio importante
Piano regolatore degli orari e qualità dei servizi i io credo che queste siano davvero due priorità per la costruzione di un movimento nelle città
Per la costruzione di una battaglia di opposizione per la costruzione di un'azione di governo e in questo senso penso che se anche molto importante la proposta che è stata qui presentata e discussa nel gruppo di lavoro
Quella relativa al coordinamento progetti tempo su cui si è soffermata Paola Manacorda
Vorrei dire una fare un'altra riflessione per chiudere rapidamente su questo tema del Piano regolatore degli orari
Io penso che sia fondamentale l'attività degli enti locali che sia fondamentale siano fondamentali per oggetti e sperimentazioni che si sono attivate in molte città
Abbiamo sentito da Burlando l'attività messe in campo a Genova
Sono importanti le ricerche che sono state attivate per avere una conoscenza una mappatura appunto degli orari nelle città
Penso che siano importanti dunque i progetti le delibere comunali oltre che le leggi regionali che si sono cominciati a definire tuttavia lasciatemi insistere su un punto in ciò confortata anche da una riflessione che io condivido molto e che ci ha proposto Paola Manacorda
Lei diceva occorre fare sì che su questo tema dei tempi davvero cambi la coscienza della gente cambi la cultura della gente
Che insomma cresca una domanda sociale di cambiamento nell'uso dei tempi così come avvenuto per le questioni ambientali io sono molto d'accordo su questo per questo penso che noi dobbiamo avere come obiettivo fondamentale è quello di una forte battaglia culturale
E che quindi ci dobbiamo attrezzare negli strumenti per portare avanti questa battaglia culturale per fare emergere e per sollecitare una forte domanda sociale di cambiamento dell'uso dei tempi
Per questo dicevo oltre alle delibere oltre le iniziative degli enti locali oltre le sperimentazione degli enti locali io ripropongo il nodo del partito dell'iniziativa autonoma delle donne del partito e degli uomini del partito
Penso che si debbano attivare si debba attivare un processo di sperimentazione attorno al tema dei tempi
Che chiamo in causa davvero i soggetti sociali
Che faccia leva sulla responsabilità individuale e sociale
E quindi per esempio penso che sia importante promuovere centri d'iniziativa attorno a questi temi e lo dico confortato da alcune esperienze molto importanti che io ho visto nascere per esempio in città come Bologna il tema l'avevamo posto a Bologna con forza ho visto nascere cento iniziativa Brescia so di un'esperienza importante a Cagliari questo tema tra l'altro della sperimentazione
Sta è materia di iniziativa di riflessione Marinis di sperimentazione concreta soprattutto in alcune realtà del Mezzogiorno dove noi pensano invece di marcare un ritardo per quanto riguardava la praticabilità e la questione dei tempi
Penso per esempio che se necessario definire anche un progetto formativo che aiuti e ti orienti sul piano del metodo delle finalità questi processi e questi progetti di sperimentazione
Io compagna tedesco in un'importanza cruciale a questo aspetto proprio perché penso che il problema sia quello di costruire una domanda sociale perché penso che il tema dei tempi dovrà permeare l'insieme della nostra iniziativa
Ovviamente
Un nuovo poi fondamentale aspetto al sindacato e qui non voglio riprende le considerazioni che faceva Pizzinato che faceva Patrizia Mattioli
Io ho insistito molto su questi due obiettivi di mobilitazione sull'esigenza di costruire estendere un movimento che abbia al centro la sperimentazione orari tempi piano regolatore che orari utilizzo dell'articolo trentasei
Questione dei servizi sociali della quantità e della qualità dei servizi sociali perché davvero non vorrei che la giusta esigenza qui posta di una riprogettazione complessiva delle città ci faccia poi perdere cosa che condivido che considero un passo importantissimo in avanti di questa conferenza ci faccia perdere di vista appunto l'esigenza di una concretezza che credo debba tradursi necessariamente nella individuazione di alcuni obiettivi
Ho insistito molto su questi aspetti questo però certamente non mi fa considerare secondari questioni che pure sono state poste in questa conferenza come quello della le politiche formative le politiche del lavoro
Tanto più in relazione alla legge per le pari opportunità reazioni positive così come credo non possiamo lasciare sullo sfondo ma anzi dobbiamo affrontare con molto rigore con continuità
Tematiche come quelle che ci ha posto devo riconoscere con molto rigore da Anna Rossi Doria per quanto riguarda
L'affermazione dei diritti delle donne immigrate ecco a conclusione sono davvero conclusione
Voglio un
Fare questa riflessione
Noi ora dobbiamo dare idee dobbiamo dare gambe scusate alle idee e alle proposte qui elaborate
Dobbiamo costruire piattaforme animare vertenza costruire forme di aggregazione
E anche a partire dai contenuti e dalle politiche qui elaborate che noi costruiamo il PDS come partito di cambiamento come partito con forti radici sociali come partito dei diritti e delle solidarietà dunque occorre dare gambe a queste proposte
E allora in questo senso io penso che dobbiamo assumere con grande nettezza ed anche con passione politica la proposta dell'associazione
Quella che può consentirci di aprire una nuova pagina e una nuova fase nella storia politica delle elette io penso che questo bar e per tutte le città per le grandi città cento ma penso che valga per tutte le città
Batte in particolar per le città più piccole banche in particolare per il Mezzogiorno dove c'è una stravolti abbia forza soggettiva delle nostre compagne ma sappiamo anche le condizioni i fatti e di solitudine in cui lavoro non è nostra compagna del Mezzogiorno proprio perché la presenza delle donne nelle istituzioni ancora un fatto è ancora un fatto che fa notizia non non c'è una forza quantitativa delle donne nelle istituzioni e penso che questa associazione delle lettere sia importante per tutte le elette per le lettere a tutti Nigra di tutti i livelli io non riprendo nel merito la proposta che è stata illustrata con molta efficacia da Paolo Bottoni questa mattina demotivata da Paola Piva e che è stata discussa del gruppo di lavoro e in alcune regioni nella riparazione di questa conferenza mi permetto solo di dire che questa proposta non va assunta dentro il nostro solito trantran dentro lo stesso di nostro solo solito ha modo di agire di riflettere io credo che davvero ci chieda uno scout atto nella capacità e nella volontà di innovazione politica sapendo che l'innovazione politica però richiede molta fatica che richiede come dire grande tenacia ecco non pensiamo che la costruzione della percezione delle elette sia per proprio perché è una novità proprio perché corrisponde una forte che si sa ecco sia poi così facile da costruire quindi io credo che sia importante definire le tappe il percorso che sia importante che si nomini questo comitato promotore dell'associazione e che questo comitato promotore abbia come preoccupazione fondamentale è quella di estendere la discussione in ogni regione perché condivido in particolare un punto della esposizione che è stata fatta circa l'associazione e cioè il suo carattere fortemente regionalista abbiamo bisogno di fare un'associazione che non sia appunto autoreferenziale tema che sia punto di riferimento dell'insieme delle nostre lette ma anche di tante altre donne e quindi il suo radicamento regione per regione è assolutamente essenziale io penso che questo sia il punto con tale che dobbiamo dare a conclusione di questa nostra conferenza
Io vorrei dire che noi siamo impegnati
Cade la vita del nostro partito io penso questo rispetto alla fase del nostro partito che occorre
Lancio di innovazione di creatività
Nasce e di passione politica io penso che le donne debbano rimettere ai entro
Le ragioni autentiche della svolta io credo che occorra ricostruire una coerenza giorno per giorno con le ragioni della svolta era prima la fondamentale nova mento della politica per liberarle nella nostra quotidianità io penso che noi donne Possi diamo e dobbiamo riproporre nei fatti scusatemi se insisto le ragioni forti ed innovative dello svolta noi possiamo esser la componente più attiva nel processo di innovazione delle politiche ma anche delle idee e delle forme io penso che ne possiamo assumerci sulla base della nostra storia sulla base
Proprio della
Ma della nostra politica la leadership del processo di rinnovamento della politica e nella società penso e questo esprimo una mia come dire convegni
Da opinione che per fare questo
E per porci per tornare ad essere il soggetto fondamentale del nostro partito noi dobbiamo ore
Un come dire un punto di forza per essere quelle che ripropongono al centro fortemente le ragioni della svolta io credo che dobbiamo trovare come dire un punto
Che un centro motore che la nostra riflessione della nostra iniziativa e io su questo ho un'opinione io credo che questo centro motore debba essere loro e della nostra autonomia l'orgoglio di essere ed agire come soggetto politico differente
Che motore appunto di questa nostra nuova forza debba è passione per quello dalle
Onde la forza delle donne quello più segreto di una stagione felice nostra la stagione felice delle donne comuniste io credo questo mi dice la mia
Rientra ma penso che sia di poter dire la nostra esperienza ci suggerisca di ripartire da qui CIGS ci suggerisca di ripartire proprio dalla un l'olio per la nostra autonomia
Quello dalle donne la forza delle donne io credo che questo possa e vero l'elemento centro motore chiarita
Forza alle nostre idee la nostra politica io sento molto il bisogno di ripartire da qui nel momento in cui ripropongo a me stessa voi tutte le esigenza di un forte salto nella politica delle donne il salto di un soggetto che vuole essere soggetto generale
Nella trasformazione proprio per questo appunto credo che noi dobbiamo ridirle cicche possiamo compiere questo salto abbiam possiamo tentare questa fase nuova della nostra politica in un momento così ostile appunto se riscopriamo anche il gusto di quel dalle donne la forza dello
Grazie Livia Turco prima che le compagnie sono gli
Mento il leggere
Pane che compongono il coordinamento nazionale che sarà il primo non ora della Costituzione dei
Dell'Associazione nazionale delle lettere e a in me come primo compito tra quello di
E alla costituzione di gruppi promotori regionali Ino mi raccolti con una consultazione qui compiuto in questa sala con le responsabili femminili un anno e con le compagnie delle delegazioni sono questi per le moto Silvana
Amati Sandra in Occidente Paola Bottoni Giosuè calabro fra
Nei Tosca Cecchina
No Patrizia Dini Patrizia Di Rocco via lo Maria Fortunata in costante balle
Vorrei Gotti hanno da hanno
No per la l'USA Graziella no Stefania Pezzopane no bene Franca Prisco Mario
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Ma cioè Donat
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Hanno lo Simone niente Antonietta Sartori lineetta Serri vittoria Tafuro Caterina virdis e donate
La notte fanno parte di questo coordinando anche le compagne Anna Serafini ESA Ferracuti che sono no le responsabili del gruppo interparlamentare delle donne
La prima Mione per queste compagnie sarà il
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Grazie buon lavoro compagnie
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Permanente consiste nel reciproco benissimo
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Facciamo la fotocopia si può creare romeni come Calabria
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Imputato altro no
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Dichiarò che appunto memorabile che era prima finito bisogna a
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