Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cattolicesimo, Chiesa, Ebraismo, Ebrei, Giovanni Paolo Ii, Religione, Toaff, Vaticano, Wojtyla.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
09:30
14:30 - CAMERA
17:30 - Roma
18:30 - Roma
9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
10:00 - Caltanissetta
13:00 - Roma
Tu no no no no no no no no no no no no no no va
Il no no no no
Giovanni Paolo secondo vescovo di Roma il padre spirituale della Chiesa universale si è recato questo pomeriggio nella sinagoga accolto dal rabbino capo Toaff degli esponenti ready gelosie politici della comunità israelitica di Roma
L'evento storico ha un alto valore ecumenico e religioso per la profonda opera di riconciliazione per la quale il Pontefice ha impegnato e che avrà il suo passaggio sicuramente importante nella riunione che si terrà in ottobre ad Assisi nella quale i rappresentanti di tutte le confessioni religiosi
Si troveranno insieme per una preghiera comune
Taglia
Va bene
Dopo che il rabbino Della Rocca ha letto brani delle antiche scritture
Ha preso la parola il presidente della comunità israelitica romana che ha ripercorso la storia dell'insediamento che data circa due mila anni fa degli ebrei dell'Urbe e dei rapporti spesso travagliati della comunità israelitica prima con l'Impero romano poi con la Chiesa cattolica
Successivamente è intervenuto il rabbino capo della comunità israelitica di Roma Elio Toaff
Santità
Come rabbino capo di questa comunità
La cui storia si conta ormai in millenni desidero esprimerle la viva soddisfazione
Per il gesto da lei voluto e da lei oggi compiuto divenire per la prima volta nella storia della Chiesa in visita ad una sinagoga
Gesto destinato a passare alla storia e sostiene il collega all'insegnamento illuminato del suo illustre predecessore Giovanni ventitreesimo
Il primo Papa che in una mattina di sabato si fermò a benedire gli ebrei di Roma che uscivano da questo tempio dopo la preghiera est
E si inserisce nella scia del concilio Vaticano secondo che con la declaratoria Nostra Aetate ha prodotto nei rapporti della Chiesa con l'ebraismo quella rivoluzione che ha reso possibile la sua odierna visita
Ci troviamo dunque di fronte ad una vera e propria svolta nella politica della Chiesa
E guarda ormai verso gli ebrei con sentimenti di stima e di apprezzamento abbandonando quell'insegnamento del disprezzo la cui inammissibilità e Jules Isaac
Sia qui è ricordato in benedizione richiamo a Papa Giovanni
Il mio pensiero nel momento storico che stiamo vivendo
Si rivolge con ammirazione
Con riconoscenza e con rimpianto all'infinito numero di Martini avrei che serenamente affrontarono la morte per la santificazione del Nome di Dio
Ad essi va il merito se la nostra fede non ha mai vacillato e se la fedeltà al Signore e dalla sua legge non è mai venuta meno nel lungo porgere dei secoli
Per il loro merito il popolo ebraico vive ancora unico fra tutti i popoli dell'antichità
Non possiamo dunque dimenticare il passato ma vogliamo oggi iniziare compì dui già e con speranza
Questo nuovo periodo storico che si annuncia fecondo di opere comuni svolte finalmente
Su un piano di parità di uguaglianza e di stima reciproca nell'interesse di tutta l'umanità
Ci proponiamo di diffondere l'idea del monoteismo spirituale e morale Israele per raccogliere gli uomini e l'universo nell'amore nella potenza e nella giustizia di Dio che è il Dio di tutti
Di portare la luce alla mente e al cuore della gente per far fiorire nel mondo l'ordine la morale il bene l'armonia e la pace
Nello stesso tempo riaffermiamo la universale paternità di Dio su tutti gli uomini
Ispirandoci ai proponenti che l'hanno insegnata Kuala morti viale che congiunge tutti gli esseri viventi al seno materno dell'infinito come alla loro matrice naturale
E quindi l'uomo che deve essere preso in considerazione l'uomo che è stato creato da Dio a sua immagine somiglia sa nell'intento di conferirgli una dignità ed una nobiltà che può mantenere sono se vorrà seguire
L'insegnamento del padre
Nel Devoto era nomino è scritto
Voi siete i figli del Signore vostro Dio
Per indicare il rapporto che deve legare gli uomini al loro creatore
In rapporto da padre appiglio di amore e di benevola indulgenza ma anche un rapporto di fratellanza che deve regnare fra tutti gli esseri umani
Senso di esistere se veramente non dovremmo oggi lottare contro quel terrorismo e quelle proprio violenze aberranti permeato nota
Ante vittime innocenti uomini-donne vecchi bambini come è accaduto anche di recente davanti a questo tempio
Il nostro compito comune nella società dovrebbe essere dunque quello di cercare di insegnare ai nostri simili il dovere del rispetto dell'uomo dimostrando l'iniquità di quei mali che ha più ecco nel mondo come il terrorismo che all'esaltazione della violenza cieca e inumana e che colpisce gente indifesa tra cui gli ebrei di ogni
Il Paese solo perché sono ebrei come l'antisemitismo ed il razzismo che vanamente credevamo per Sempre debellati dopo l'ultimo conflitto
La condanna che il Concilio ha pronunciato contro qualunque forma di antisemitismo dovrebbe essere rigidamente applicata come pure la condanna di ogni violenza per evitare che l'intera umanità a pochi nella corruzione nell'immoralità
Nell'ingiustizia
L'invito che si legge nelle vi dico
Dove il signore afferma io sono il Signore vostro Dio santificata di sia pesanti perché io sono San do il signore vostro Dio vuole essere una esortazione ad imitare nella nostra vita la santità del Signore
Così l'immagine di Dio impotenza nell'uomo Pino dalla sua prima creazione diventa immagine di Dio in atto
Il che dove scintillio è l'imitazione da parte degli uomini di quelle che sono chiamate le vie del Signore
In tale modo essi cercando di sottomettere al lo spirito tutte le loro azioni fanno prevalere lo spirito sulla materia
Il premio per una condotta siffatta
è grande
E già il Signore lo disse ad Abramo facendolo uscire a guardare il cielo in una notte stellata
Io sono il Signore e ti fece uscire da Urka al team per dare il possesso di questa terra il possesso della terra promessa si ottiene come premio per aver seguito le vie del Signore
E la fine dei giorni verrà quando il popolo vi sarà tornato
Questo ritorno si sta verificando gli scampati dai campi di sterminio nazisti hanno trovato in terra di Israele un rifugio ed una nuova vita nella libertà e nella dignità riconquistata
Per questo
Sequestra il loro ritorno è stato chiamato dai nostri maestri recita il seme fatiche un latente l'inizio dell'Avvento della redenzione finale
Il ritorno del popolo ebraico alla sua terra deve essere riconosciuto come un bene è una conquista irrinunciabili per il mondo
Perché esso prelude secondo l'insegnamento dei profeti a quell'epoca di fratellanza universale
A cui tutti aspiriamo e da quella pace redentrice per prova nella Bibbia la sua sicura promessa il riconoscimento ad Israele di tale insiste insostituibile funzione nel piano della redenzione finale che Dio ci ha promesso non può essere negato
Potremo così lottare insieme per affermare il diritto dell'uomo alla libertà
Una libertà completa e trova il proprio invalicabile confine solo quanto prevarica o limita la libertà altrui
L'uomo nasce ed è per sua natura libero
Quindi tutti gli uomini a qualunque popolo appartenga no debbano essere ugualmente liberi perché tutti hanno la stessa dignità e sono partecipi dei medesimi diritti
Dopo l'intervento del rabbino capo della comunità israelitica romana Elio Toaff è intervenuto papa Giovanni Paolo secondo Silvio rabbino capo la comunità e israelitica di Roma
Signora presidente dell'unione delle comunità israelitica e italiane
Signor presidente della comunità di Roma Signori rabbini
Cari amici e fratelli ebrei e cristiani
Che prende da parte a questa storica celebrazione
Vorrei prima di tutto
Insieme con voi
Ringraziare
E a lodare il Signore
Che ha disteso il cielo fondato la terra
E che ha scelto Abramo
Per farlo padre di una moltitudine dei fili
Numerosa come le stelle in cielo
E come la sabbia che sul Lido nel mar
Perché ha voluto nel mistero della sua Providencia
Che
Questa sera
Sì incontrassero
In questo vostro Tempio Maggiore
La comunità ebraica ebraica
Che vive in questa città che dal tempo dei Romani antichi
E vescovo di Roma
E pastore universale della Chiesa cattolica
Sento poi
Il dovere
Di ringraziare il rabbino capo
Professore
E io tua
Che ha accolto con gioia
Fin dal primo momento
Il progetto in queste visite
E che ora mi riceve con grande apertura di cuore
E quando vivo senso di ospitali
E con lui ringrazio
Tutti coloro
Che nella comunità ebraica romana
Hanno reso possibile
Questo incontro
E si sono intanto i Volpini impegnati
Affinché spesso forse nel contempo una realtà è un simbolo
Grazie quindi a tutti voi
Toda Rabbah
Alla luce della parola di Dio teste proclamata e che vive in eterno
Vorrei che riflettessimo insieme alla presenza del Santo
Benedetto egli sia
Come si dice nella costa liturgie
Sul fatto e sul significato di questo incontro fai vescovo di Roma il Papa e la comunità ebraica che abituali dopo era in questa città a voi e a me tanto caro
Dal tempo e pensavo a questa crisi
Di verità del rabbino capo ha avuto la gentilezza
Di venire ad incontrarmi nel febbraio dire novecentottanta uno quando mi recai in visita pastorale alle vicina parrocchia di San Carlo ai Catinari
Inoltre
Alcuni di voi sono venuti più di una volta in Vaticano
Sia in occasione delle numerose udienze
Che ho potuto avete con rappresentanti tende ebraismo italiano e mondiale
Sì è ancor prima al tempo dei miei predecessori
Paolo sesto Giovanni dicessimo terzo e pio decimo secondo
Mi e poi per il nuoto che il rabbino capo
Nella notte che ha preceduto la morte di Papa Giovanni
Non ha esitato ad andare a piazza San Pietro
Accompagnato da un gruppo di fedeli ebrei
Per pregare imperiale
Ne scolato traforata i cattolici di altri cristiani
Quasi rendere testimonianza in modo silenzioso ma così efficace
Alla grandezza d'animo in quel pontefice aperto a tutti senza distinzione ed in particolare ai fratelli ebrei
L'eredità
Che voi adesso a raccogliere
E appunto quella di Papa Giovanni
Il quale una volta passando di qui come Aurora ricordato rabbino capo specie a fermare la macchina per benedire la folla di ebrei che uscivano da questo stesso tempio
E vorrei raccoglierne l'eredità
In questo momento
Trovandovi non più all'esterno pensi
Grazie alla vostra generosa ospitalità all'interno della sinagoga di Roma
Questo incontro conclude certo modo
Dopo il pontificato Giovanni
Qui c'è esimo terzo concilio Vaticano secondo
Un lungo periodo sul quale
Occorre non stancarsi di ripetere
Per trarre gli opportuni insegnamenti
Certo
Non si può non si decide dimenticare che le circostanze storiche del passato
Furono ben diverso da quelle
Che sono venute faticosamente maturando nei secoli
Alla comune accettazione di una legittima pluralità sul piano sociale civile religioso
Si è pervenuti con grande difficoltà
La considerazione dei secolari condizionamenti culturali
Non potrebbe tuttavia
Impedire devi conoscere che gli antichi riti discriminazioni
Di ingiustificata limitazione della libertà religiosa
Di oppressione anche sul piano della libertà civili nei confronti degli ebrei
Sono stati oggettivamente manifestazioni grava mente gravemente deplorevole
Sì ancora una volta per mezzo milione
La chiesa con le parole del Bellotto decreto Nostra Aetate
Deplora divo di
Persecuzione di e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli ebrei
In ogni tempo
Da chiunque
Ripeto da chiunque
Dopo questo brano dell'intervento di Giovanni Paolo secondo riprendiamo con Elio Toaff nella suo discorso davanti al al Pontefice
No ne inventano uomini che possano considerarsi superiori ed altri inferiori perché in tutti via è quella scintilla divina che li rende uguali
Eppure ai nostri giorni ci sono ancora paesi nel mondo dove la limitazione della libertà la discriminazione e l'emarginazione sono praticati senza alcun ritegno
Mi riferisco in particolare ai negri in Sudafrica e per quanto riguarda la libertà di religione agli ebrei ed anche ai cattolici nell'Unione Sovietica
Nostro compito comune dovrebbe essere quello di proclamare che da quella libertà fondamentale dell'uomo scaturiscono diritti umani irrinunciabili
Come il diritto alla vita alla libertà di pensiero di coscienza di religione
Il diritto alla vita deve essere inteso non solo come diritto di esistere bensì quello di vedere garantita la propria vita fin dal suo nascere
Assicurata la propria esistenza contro ogni minaccia contro ogni violenza significa garanzia dei mezzi di sussistenza attraverso una più equa distribuzione della ricchezza
Affinché nel mondo non ci sia più chi muore per fame
Significa il diritto di ognuno di vedersi salvaguardato il proprio onore
Il proprio buon nome contro la calunnia il pregiudizio anche di carattere religioso la condanna di ogni attentato all'amor proprio considerato dall'ebraismo pari allo spargimento di sangue
Significa combattere la menzogna per le conseguenze disastrose deporre care nella società
E Bossi pure l'odio che suscita la violenza ed è considerato dall'ebraismo come odio verso il Signore di cui l'uomo è l'immagine la libertà di pensiero comprende anche la libertà di coscienza e quella religiosa
Dovremo lottare con tutte le nostre forze per impedire che un uomo possa essere oggi ancora perseguitato condannato per le idee che professa o per le sue convinzioni religiose
E il concetto di libertà come si vede è composito e se una delle compere componente viene soppressa ma inevitabile che prima o poi poi sia la libertà nel suo complesso ad andare perduta perché ha una unità che ha un valore assoluto è indivisibile
è un ideale insolente
Uno degli agenti di quel regime di giustizia universale predicato nella Bibbia per il quale gli uomini e i popoli hanno l'inalienabile diritto di essere padroni di se stessi
Santità in questo momento così importante
Nella storia dei rapporti tra le nostre due religioni mentre il cuore si apre alla speranza che alle sciagure del passato si sostituisca un fruttuoso dialogo che punta a dispetto delle esistente i diversi
Dini annoi la possibilità di un'azione concorde di una cooperazione sincera e onesta per gli alloggi il raggiungimento di poeti quindi universali che sono nelle nostre comunichi radici mi consenta dei concludere queste mie riflessioni con le parole del profeta Isaia
Io gioisco nel Signore
Giubileo nel mio Dio che mi ha rivestito degli abiti della saldezza mi ha avvolto nel manto della giustizia come uno sposo che cinge la corona come una sposa adorna dei suoi monili come l'altare
La produce la sua vegetazione è come un giardino fa germogliare i suoi sermoni così il Signore Iddio
Radio Ermolli are la giustizia e sarà oggetto dei riconoscenza da parte di tutte le genti
Adesso ascoltiamo la parte conclusiva dell'intervento di Giovanni Paolo secondo
Una parola di esecrazione
Vorrei una volta ancora esprimere per il genocidio
Decretato durante l'ultima guerra
Contro il popolo ebreo
E che ha portato alla loro causa sto di milioni di vittime innocenti
Visitando il sette giugno
Mille novecentosettantanove
Lager di auspicasse era coriandoli in preghiera le tante vittime di diverse nazioni
Mi sono soffermato in particolare davanti alla lapide con iscrizione in lingua ebraica
Manifestando così i sentimenti degli anni
Questa iscrizioni
Suscita
Il ricordo del popolo
I cui figli e figlie erano destinati allo sterminio totale
Questo popolo
Ha la sua origine da bravo
Che padre della nostra fede
Come si è espresso Paolo di Tarso
Proprio questo popolo
Che ha ricevuto da Dio il comandamento non uccide
Approvato su se stesso
In misura particolare
Che cosa significa luccichio
Davanti a questa lapide
Non è lecito a nessuno
Di passare oltre con indifferenza
Anche la comunità ebraica di Roma
Pago
Un altro prezzo di sangue
Ed è stato certamente gesto significativo
Che negli anni bui della persecuzione razziale
Le porte dei nostri conniventi delle nostre chiese deve seminare Roma de difficile la Santa Sede nella stessa città del Vaticano
Si siano spalancate
Per offrire rifugio essere persa tanti ebrei di Roma braccati dai persecutori
L'odierna visita
Vuole recare
Un deciso contributo al consolidamento dei buoni rapporti tra le nostre due comunità
Sulla scia degli esempi
Coperti da tanti uomini e donne
Che si sono impegnati e si impegna hanno tuttora
Dall'una e dall'altra parte perché siano superati i vecchi pregiudizi
E si faccia spazio al riconoscimento
Sempre più pieno di quel vincolo
E di quel comune patrimonio spirituale che esistono tra ebrei e cristiana
è questo l'auspicio che già esprimerti paragrafo numero quattro
Che ho or ora ricordato della
Dichiarazione conciliare Nostra Aetate
Sui rapporti tra la chiesa
E le religioni non cristiane
La svolta decisiva ai rapporti della Chiesa cattolica con l'ebraismo
E con i singoli ebrei si è avuta con questo breve
Ma lapidario paragrafo
Siamo tutti consapevoli
Tra le molte ricchezze di questo numero quattro
Della nostra età
Tre punti sono specialmente rilevanti
Vorrei sottolinearli tu qui davanti a voi
In questa circostanza veramente unico
Il primo è che la chiesa di Cristo scopre il suo legame con l'ebraismo
Scrutando il suo proprio miste
La religione ebraica non ci è estrinseca
Ma in un certo qual modo è intrinseca alla nostra religione
Abbiamo quindi verso di essa
Dei rapporti che non abbiamo con nessun'altra religione
Siete nostri fratelli prediletti
In un certo modo si potrebbe dire i nostri fratelli maggiori
Secondo punto rilevato dal Concilio temi
Che agli ebrei come popolo
Non può essere imputata alcuna colpa pare dica collettiva perciò che è stato fatto nella passione di Gesù
Non indistintamente agli ebrei di quel tempo
Non a quelli venuti dopo non a quelli di adesso
E quindi inconsistenti ogni pretesa giustificazione teologica di misure discriminatorie o peggio ancora persecutori
Il signore giudicherà ciascuno secondo le proprie opere gli ebrei come i cristiani
Il terzo punto che vorrei sottolineare della Dichiarazione conciliare
La conseguenza del secondo
Non è lecito dire nonostante la coscienza che la chiesa della propria identità
Che di Abbey sonore proprio maledetti come se ciò fosse in insegnato potesse venire dedotto dalle Sacre Scritture dell'antico come del Nuovo Testamento
Anzi
Aveva detto aveva detto primari Concilio
In questo stesso brano dalla nostra aetate
Ma anche nella costituzione dogmatica Lumen Gentium citando San Paolo nella lettera ai Romani
Che gli ebrei rimangono carissimi a Dini
Che li ha chiamati con una vocazione irrevocabile
Su queste condizioni
Con inizio
Oggi appoggiano
I nostri rapporti attuali
Nell'occasione di questa visita alla vostra sinagoga io
Desidero riafferma avrebbe
E proclamarlo deve nel loro valore parente
Infatti
Questo
Il significato che si deve attribuire alla mia visita in mezzo a voi ebrei di Roma
Non è certo perché le differenze tra noi siano ormai superate
Che sono venuto tra voi
Sappiamo bene che così non è
Anzitutto ciascuna delle nostre regioni
Nella piena consapevolezza consapevolezza in molti legami tutela uniscono all'altra
E il primo luogo di quel legame di cui parla il Concilio
Vuole essere riconosciuta è rispettata Panda la propria identità
Al di là di ogni sincretismo e di ogni equivoca appropriazione
Inoltre doveroso dire
Che la strada intrapresa
E ancora agli inizi
E che quindi ci vorrà ancora parecchio nonostante i grandi sforzi già fatti da una parte e dall'altra
Per sopprimere
Ogni forma seppure subito il pregiudizio
Per aver quale Coni maniera esprimersi
E quindi rappresentare sempre e ovunque
A noi stessi e agli altri
Il vero volto perì ebrei dell'ebraismo
Come anche dei cristiani ed è qui siamesi
Peggio
Ad ogni che il periodo di mentalità di insegnamento e di comunicazione
A questo riguardo vorrei ricordare ai miei fratelli e sorelle
Per la Chiesa cattolica anche di Roma
Il fatto
Che gli strumenti di applicazione del Concilio in questo campo preciso
Sono già a disposizione di tutti
Nei due due documenti pubblicati rispettivamente nel mille novecentosettantaquattro
Nel mille novecentottantacinque
Dalla commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l'ebraismo
Si tratta soltanto di studiarli con attenzione
Di immedesimarsi nei loro insegnamenti e di metterli in pratica
Restano ancora forse fra di noi difficoltà di ordine pratico
Che attendono di essere superato e sul piano delle relazioni fraterna
S
Sono frutto sia dei secoli di mutua incomprensione
Sì anche di posizioni diverse
E di atteggiamenti non facilmente componibili
In materia complessa importanti
A nessuno sfugge relative divergenza fondamentale fin dalle origini
E l'adesione che noi cristiani alla personali insegnamento di Gesù di Nazareth figlio del vostro popolo
Al quale sono nati anche Maria Vergine gli apostoli fondamento colonne della chiesa
E la maggioranza dei membri della prima comunità cristiana
Ma questa adesione si pone nell'ordine della fede
Cioè
Nella senso libero per intelligenza del cuore guidati dallo spirito
E non può mai essere oggetto di una pressione esteriori
Di un senso o nell'altro
E questo il motivo
Per il quale noi siamo disposti ad approfondire il dialogo il fare amicizia
Nel rispetto delle intime convinzioni degli uni e degli altri
Prendendo come base fondamentale di elementi della rivelazione
Capiamo in comune
Come grammi del patrimonio spirituale
Occorre dire poi
Che Petja permette alla nostra collaborazione
Alla luce della comune eredità trattata alla leggenda i profeti
Sono vari ed importanti
Vogliamo ricordare anzitutto una collaborazione in favore dell'uomo
Della sua vita dal concepimento fino alla morte naturale
Della sua dignità
Della sua libertà
Per i suoi diritti
Del suo svilupparsi in una società non ostile ma ammicca è favorevole
Dove reni la giusta giustizia e dove in questa nazione nei continenti dei continenti e nel mondo
Sia la pace impera lo Shalom
Auspicato dai legislatori ai profeti dei saggi distrae
Direi più ingenerare problema morale
Il grande campo decreti individuale e sociale
Siamo tutti consapevoli
Quanto sia acuta la crisi su questo punto per il tempo in cui viviamo
In una società spesso smarrito agnosticismo
Negli individualismi
E che soffre le amare conseguenze dell'egoismo e della violenza
Librerie cristiana
Sono depositari e testimoni di un'etica segnata dai dieci quant'comandamenti
Nel cui osservanza uomo trova la sua verità e libertà
Promuovere una comune riflessione collaborazione su questo punto
Uno dei grandi doveri dell'ora
E finalmente vorrei rivolgere il pensiero a questa città
Dove con i livelli a comunità dei cattolici con il suo vescovo
L'ha convinta e gli ebrei connesso autorità
E quei suo rabbino capo
Non sia la nostra soltanto una connivenza
Di stretta misura quasi una giustapposizione
Intercalata da limitati ad occasionali incontri
Ma sia essa animata d'amore fraterno
I problemi di Roma sono tanti voi lo sapete bene ciascuno di noi
Alla luce di quella benedetta eredità a cui prima accennavo
Sa di essere tenuto a collaborare in qualche misura almeno alla loro soluzioni
Cerchiamo per quanto possibile di farlo insieme
Che da questa mia visita da questo lo strano
Raggiunta con Corvia e serenità
Sì Borghini come i rifiuti tese che lei vide sgorgare dalla porta orientale del Tempio di Gerusalemme
Una sorgente fresca e Bedetti che aiuti a sanare le piaghe in cui Roma soffre
Nel faccio mi permetto di dire
Saremo fedeli ai nostri rispettivi impegni più sacri
Ma anche a quelle
Che più profondamente ci unisce ci raggiunge
La fede lo showroom di Hughes
Che ama gli stranieri
Ne rende giustizia allorquando avrà la vedova
Impegnando anche noi ad amarli e a soccorrerli
I cristiani hanno imparato questa volontà del Signore dalla Torah
Che voi qui venerate
E da Gesù che ha portato fino alle estreme conseguenze l'amore domandato dalla Tora
Non mi rimane adesso
Per rivolgere come all'inizio di questa mia reclusione
Gli occhi e la mente alle signore
Per ringraziarlo
Erdogan
Per questo felice incontro per i beni che da esso già scaturiscono
Per la ritrovata fratellanza
Per la nuova più profonda intesa tra di noi qui a Roma
E tra la Chiesa all'ebraismo dappertutto in ogni Paese
Deficienti
Faccio
Vorrei dire con i salmi sta
Nella sua lingua originale che anche la vostra unitaria
Ho dovuto la donna
Fitto
Chi le vola passando io ma una Israele che l OLAF passando io ma è una
Il re ad una
Chiede ora pasto
Celebrato il signore perché e Terna la sua misericordia dica Israele e Terna la sua misericordia lo dica no
Che temono il signor
E Terna e sua misericordia a
Termina qui questo servizio da osservare che il Papa era accompagnato tra gli altri dal cardinal vicario di Roma Ugo Poletti presidente della comunità della Comunità episcopale italiana
I segretari dei partiti politici invitati non erano presenti neanche Giovanni Spadolini c'era Marco Pannella con il presidente dei deputati radicali Francesco Rutelli
Ma i telespettatori di TG uno e TG due né dalle cronache né dai filmati di questo hanno avuto informazione
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0