La situazione del popolo Saharawi

Allora buongiorno a tutti
Questa conferenza stando organizzata dall'intergruppo parlamentare di amicizia col popolo Saharawi
Per loro il per un rendiconto di un di una missione che è stata realizzata nelle scorse settimane nei campi
E abbiamo qui tutta la delegazione che ha partecipato a questa missione
E inizieremo con una il la proiezione di un reportage realizzato da
Benedetta Bini e Andrea Vaccarella due colleghi i nostri colleghi direi News ventiquattro che hanno seguito tutta la missione
E che poi li giusto sarà con noi il presidente dell'intergruppo parlamentare Stefano Vaccari
Che illustrerà un po'la missione e poi sarà a vostra disposizione delle domande anche dei
Lilit utile tutte
Le persone che facevano parte della delegazione di tutti gli onorevoli senatori della delegazione sia un anno
Qui con noi e vi ricordo che oggi è la giornata dei diritti umani la giornata mondiale dei diritti umani
E proprio per questo abbiamo scelto abbiamo scelto questa data nella ricorrenza del della firma della dichiarazione dei diritti dell'uomo quindi io direi di far partire il reportage grazie
Se
Quando
Puglia
Un muro lungo due mila settecentoventi chilometri che si confonde con il colore della sabbia del deserto
A
Durante gli anni degli scontri il Fronte Polisario il Marocco ha costruito questa barriera per garantire la propria sicurezza avvisare accident no
Il muro della vergogna richiama il popolo e sarà
Difese volta minimi ed a filo spinato presidiato da migliaia di azioni dati marocchina
Impossibile avvicinarsi questo muro che divide il Sahara occidentale
Deserto algerino
è disabile solo da lontano
Aveva
Allora
Al di là del muro marocchini e sarà
Condividono la stessa per
Al di qua vive da quasi quarant'anni
La Repubblica Araba farà un'identità
Organizzano tende lo Stato
Con Presidenti ministri e per la mia
Oltre centosettanta mila persone
In questo lembo di terra
Divise in tre anni sette Regioni
Questo è uno degli accampamenti dove vive il popolo Saharawi
Dicono in due tipi di abitazioni le case di abitazioni più moderne costruite di mattoni mattoni che però essendo costruite di sabbia
Nel periodo delle piogge spesso queste case letteralmente crollano
Le terne le tende che sono invece le abitazioni più tradizionali dato che sta Sempre vive il popolo
Essa Raoui
E paradossalmente pure essendo le più vecchie sono anche le più sicure nel periodo delle piogge
Una guerra difficile inospitale nei pressi dico indosso dove spesso manca l'acqua elettricità pervenimento create in testa e di sabbia e la polvere in Bari case e scuole
E provoca diffuse malattie alla vista e alla respirazione disse non sa our il problema è proprio l'ampiezza freddo questi non sono i nostri problemi il nostro vero problema è anche la libertà poter dire e la mia terra mai il mio Paese e come un sogni per voi links OUA vizioso laiche e Donini sano oggi
A a sicurezza forti sia
Abbiamo aspettato quarant'anni per tornare nel nostro Paese mai sai che non ho mai visto il mio Paese agli a capitale persino l'oceano vizio mai
Dovuta uscente
Ad essi in
Nella terra dico nel Sahara occidentale
Da cui sono scappati nel mille novecentosettantacinque dopo l'avanzata del Marocco
Ci furono anni di scontri tra Fronte Polisario ed esercito ma
Fino al cessate il fuoco del mille novecentonovanta
Intesa oggi è ancora lontana il nodo Heller tenendo in media autodeterminazione per integrazioni al Marocco o l'indipendenza
E l'accordo non è ancora stato raggiunto
Da posizioni intenderebbe chiara nessun territorio occupato
Una terra di confine
Così come viene definita dalle risoluzioni o
Il timore è ora che i giovani di fronte a disagio in cui vivono mancanza di lavoro e prospettive possano spingere per un ritorno alle armi
Può avvicinarsi a movimenti fondamentalisti presente con figli per portare avanti la loro causa da qualsiasi aiuto io lo so però che se ne vota uno in possesso
La pazienza del popolo Saharawi è finita la
Adesso abbiamo molta pressione dalla Società sarà avara per un ritorno alla soluzione milanese evitati perché non è suo diritto liberare il proprio Paese
Quindi dei diversi la comunità internazionale non si assuma le proprie responsabilità tocca sicuramente presto il popolo Saharawi ritornerà la guerra tornare alla gara
I giovani che incontriamo più che di armi e di guerra parlando però delle lingue test la rispettiamo
Della loro decisione deve ritornare qui dopo gli studi all'estero
Della loro determinazione
Da chi
La in tutta la parte
Sì qui non c'è nessun lavoro fisso cerchiamo di studiare i grandi numeri
Fuori e però anche qui per il nostro popolo e della nostra terra vero
All'esterno
Apprezziamo nella Repubblica delle donne perché sono loro i giovani deputata insegnanti volontari ecumenico abiti colorata
Le protagoniste di questa sfida democratica del popolo e sarà
Centosessantacinque mila euro e zero
Che vivono in questa stanza di deserto algerino
Barra otto la Danimarca per avviare tutto il modello sociale caratteristico del mondo arabo sul mare ma scolina il Milan attivabili in Aula per esaurirsi
La donna quindi non solo il pubblico e da sempre salvaguardare le sue radici culturali persino le sue relazionale esso intimidazioni gustoso premio sentiamo con in mano dei banchieri comunque termini esigue
E con le foto di utilizzo CISIS companies durante i combattimenti contro l'esercito marocchino
Ma anche concretamente rammentare i davanti ad una lavagna che usato per insegnare a leggere i bambini e anche
Perché la loro e anche e soprattutto una lotta quotidiana
Organizzando la vita in questi accampamenti dove spesso manca tutto acqua ed invece e le uniche risorse arrivano dagli aiuti internazionali
Esse è una Cristallo ma stabile
Siamo tutte donne che lavoriamo qui inedite Nazario così come nelle altre Province
Sono le donne che si occupa nel sistema sanitario nella farmacia neppure ad agire coloniale siamo tutte donne
Lei terminazioni collezionano accelerazione
Non hanno abbandonato dopo aver studiato all'estero
Anche se mi auguro non si trova
Imparano l'inglese dell'Italia
L'estetica
Ma in un futuro
Non abbiamo un grande futuro tra stiamo provando a studiare e a fare il possibile per migliorarle dopo si LE barra
Era un po'in futuro
Sì peste niente anziani iniqua
Smentendo tutte le lingue per il futuro nostro e quello del popolo ottica interessanti i spalanchi
Quarant'anni aspettano in termini villaggi rivendica doveva essere la loro
Il Sahara occidentale
Che hanno
Dell'auto vertici dall'avanzata varie
Ed allora sono invisibili in questo deserto che ospita
Alle loro guida politica si mescola Torino
Diranno tradizionale
Bene
Buongiorno a tutti grazie della vostra presenza e partecipazione
Come diceva prima Antonella
La conferenza stampa di oggi non è ovviamente fatta oggi a caso ma nell'occasione della giornata mondiale
Per i diritti umani abbiamo voluto collocare questa conferenza stampa di rendiconto dell'anche la diciamo dalla missione che è l'intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi ha svolto dal ventinove di novembre
Al due dicembre scorso innanzitutto permettetemi di ringraziare
I colleghi che hanno partecipato assieme a me a questa missione la senatrici Ferrara
Spilla botte senatore De Cristofaro i deputati Carella maestri Romanini la senatrice
Mussini
Di diverse forze politiche così come di diverse forze politiche sono i circa cento aderenti all'intergruppo parlamentare
Di amicizia con il popolo Saharawi ancora qualche ringraziamento ovviamente ha
Luciano Ardesi Presidente dell'Associazione nazionale solidarietà al popolo sarà vecchia supportato dall'esterno all'organizzazione
Della missione ovviamente al Fronte Polisario amarmi fatti ma gli altri Cinzia terzi che hanno partecipato assieme a noi alla
Alla missione ovviamente i giornalisti Andrea Vaccarella Benedetta di Dini i due non solo i due splendidi reportage che abbiamo appena
Visto somma ma per la partecipazione che hanno messo nella loro
Diciamo collaborazione la nostra ammissione oltre a
A loro era presente con noi anche Pietro del re
Di Repubblica
La missione aveva due obiettivi l'il primo era quello di verificare Clemente state vedendo una selezione di immagini
Della della nostra missione
Dicevo la missione aveva due obiettivi
Il primo era quello di anni e verificare le condizioni di vita all'interno dei campi profughi poco lontano da Kindu offre nel deserto algerino perché questa vita nei campi profughi non solo come avete visto sommarie né in un territorio inospitale
Mai resa sempre più difficile da un lato dalla riduzione degli aiuti umanitari dell'Alto Commissariato per i rifugiati dall'altro
Per le condizioni atmosferiche avverse che complicano diciamo sempre più di frequente diciamo la l'organizzazione sociale
Delle USL ai Saharawi
è ovviamente perché è all'interno dei campi come ci ha detto il ministero e il Ministro degli esteri il Presidente stesso insomma
La
Resistenza diciamo e la
L'adesione alla soluzione politica si sta via via affievolendo soprattutto nelle giovani
Generazione
Il secondo obiettivo era quello di raccogliere ulteriori elementi
Per ciò che riguarda la di violazione dei diritti umani
Nel Sahara occidentale verso cittadini sarà o i da parte
Della forza di occupazione marocchina
Abbiamo avuto modo di raccogliere questi elementi in particolare non solo dai Ministri e dal Presidente ma
Dal presidente dell'associazione a fare la pretesa che è l'associazione che raggruppa i familiari e dei desaparecidos sarà aule delle vittime
Di questa repressione che ci hanno consegnato un dossier particolarmente corposo che no i componenti
Della
Commissione dei diritti umani De Cristofaro Ferrara per quanto riguarda il Senato metteranno a disposizione
Delle
Della Commissione stessa
Una missione quindi che su questi due obiettivi a organizzato una serie di incontri con i Ministri da Repubblica Sara Vito il Primo Ministro con il Presidente
Della Repubblica con il Governatore della unitaria più popolosa Smarra con l'unione delle donne che come abbiamo visto sono l'ossatura diciamo della organizzazione da la Repubblica sociale
Dei campi dei campi profughi
Così come abbiamo avuto modo di svolgere una visita al museo della Resistenza Saharawi da cui abbiamo
Tratto la diciamo l'immagine degli Dei del Sahara occidentale dei campi profughi che abbiamo messo in in cartellina
E ovviamente è uno dei momenti più importanti più salienti della nostra visita oltre l'incontro con il Presidente
Dell'ASI testata la visita diciamo
Al punto più vicino possibile al muro della vergogna
Come il servizio di Andrea benedetta ci hanno raccontato qualcosa che per noi occidentali che sta diventando davvero incomprensibile oltre che inaccettabile insomma due mila otto e due mila settecento chilometri di muro o
Nel quale lungo il quale il Marocco ha collocato
Circa ancora cinque mila mine antiuomo
Milioni di mine antiuomo con
Centottantacinque mila assoldati dislocati ogni due virgola cinque chilometri con un costo
Giornaliero di quattro milioni di dollari per tutto questo sistema di difesa dal deserto che credo che questo sia diciamo uno degli elementi sui quali
Anche la delegazione ha riflettuto di più è uno degli impegni che la delegazione porta a casa tra i tanto ai diversi è quello di
Organizzare per il due mila quindici una né visita I al Tentori occupati nelle forme nei modi che anche assieme alle autorità Sabaudia vivamente
Oltre che italiane organizzeremo e definiremo ma con l'obiettivo di andare a verificare concretamente quelle che sono le condizioni di vita dei cittadini
Se Lauri nei territori occupati visitare i prigionieri nelle carceri incontrare i familiari gli attivisti per i diritti umani sono a questo è sicuramente uno dei primi impegni
Che ci siamo presi abbiamo invitato i rappresentanti del Parlamento sarà Hui ad essere qui nel due mila quindici io l'ho già comunicato al Presidente del Senato e della Camera perché possono essere ricevuti
In in forma ufficiale o quando saranno qui a Roma nel due mila e quindici così come nel due mila quindici l'obiettivo è di portare come abbiamo fatto al Senato anche alla Camera alla discussione di una mozione specifica
Che riproponga i temi e le questioni della mozione del Senato aggiungendoci magari
La richiesta di riconoscimento del Fronte Polisario come unico
Delegato ufficiale
Popolosa va UI a livello internazionale anche come ci ha chiesto il Presidente La Repubblica riconoscimento del pubblicata passa da voi
Democratica
Ecco il Presidente dell'ASI ci ha chiesto una cosa soltanto nei nostri i nostri incontri nel nostro incontro quello di
Dare loro una mano a tenere viva l'opzione politica
Per la soluzione del popolo della causa del popolo Saharawi
Rispettosa del diritto all'autodeterminazione indicata da numerose risoluzione del Consiglio di sicurezza ma su questo provare ad agire per quanto di nostra possibilità sull'Unione europea sulle Nazioni Unite
Per far sì che quella trattativa riprenda che venga consentito al delegato
Del Segretario generale dell'ONU Ban Ki Moon Cristofaro rossa di riprendere i colloqui con le con le parti attivarsi in modo concreto per far vincere la via diplomatica aprile come sappiamo come ci ha detto anche
Il ministro degli esteri nella intervista che abbiamo appena visto l'opzione militare del ritorno alla guerra è un'ossessione che deve preoccupare tutti noi europei
Perché è in quella parte dell'Africa ovviamente una la ripresa di un conflitto rischierebbe di far
Saltare un equilibrio già precario dare il via libera all'incursione di forze
Integraliste islamiche esita liste che metterebbero in seria discussione
Diciamo quella
In quella zona del mondo già diciamo nel quale la diffusione
Penso in Mali in Libia in Senegal e già particolarmente
Significative
Che questa diciamo in sostanza la il rendiconto che vogliamo portare l'attenzione dei media soprattutto
Perché per evitare che diciamo e sarà aurei diventino un popolo dimenticato dal mondo e per accendere proprio in questo giorno i riflettori quanto al più luce possibile
Sulla loro condizione di precarietà che si protrae ormai da da quarant'anni questo un po'le cose che volevamo dirvi io vi ringrazio ringrazio ancora tutti i colleghi che ovviamente possono prendere la parola dopo di me di Omar Omar mia al quale do Jim volentieri la parola
Grazie il
Buongiorno
Io
Vorrei
In questo giorno importante
Il dieci dicembre
Quando si celebra la giornata mondiale dei diritti umani
Diritti e che il io popolo
Senti che sono violati da molti anni da più voci quarantacinque anni non soltanto tutti i diritti
Delitti politici i diritti economici dedite suo sia lì
Il mio popolo che ha scelto
Ormai da più di venticinque anni una strada
Pacifica dura non violenta
Perché dire soltanto una cosa semplici legale
Tutte quelle decisioni che la comunità internazionale
Di Nazioni Unite l'Unione africana hanno deciso per il mio popolo
Hanno individuato annuo che quel territorio che si chiama Sahara occidentale è un territorio torio non autonomo
Il qui il popolo al diritto ad altre nazioni e per questo da più di venticinque anni la comunità internazionale li nazionalità
A una sua missione con questo bellissimo nomi meno Urso missioni declina serenità per il referendum nel sardo in tali sono venticinque anni che non vi aspettiamo
Chi un giorno un giorno soltanto ci dia la possibilità di decidere che cosa vogliamo fare non so se questa è la nostra richiesta intanto
Intanto
E il governo del Marocco viola tutti i nostri diritti Salute le risorse naturali del mio paese
Finora nessun nessun sanabili nei territori occupati del Sahara occidentale poco giù una maniera pacifica uscire portando la bandiera saranno quello è un reato in Marocco
Chi lo fa pieni preso incarcerato condannato ingiustamente
I
Dal mese di aprile scorso
Ban Ki Moon non so forse io un po'deluso forse anche lui un porto
Ha detto gli ha chiesto in un rapporto al Consiglio di sicurezza
Che deve fare una valutazione di questi venti anni di negoziati
Io ho messo una scadenza che nel mese di aprile prossimo
Chiedendo al Consiglio decidere
Se questa modalità portata avanti da più di
Venti anni del negoziato
Ha dato un risultato bisognosi ridere altra maniera in ogni modo il Marocco
In questo periodo
Mostro una da cemento molto intransigente perché
Rifiuta che l'inviato personale delle Nazioni Unite il signore che Aldo sia Saharawi possa venire a visitare la regione ormai dal mese di aprile che Christopher Rossignolo dopo anche il Marocco ha messo un veto
E il governo del Marocco hanno rifiutato la presenza la presa in carico la presenza della ripresentate di banche Monica la signora Kim molto quindi la capo della Menosso deve recarsi nel territorio di svolge il suo lavoro
Il colore del Marocco rifiuta
Che la missione né non solo possa avere la delega per la superiore il controllo della violazione diritti umani nel territorio del Santuario il Marocco sta spingendo
La nostra Regione verso
Un ritorno al resto Rita
Vorrei concludere con un messaggio che il
Presidente Saharawi recependo la delegazione parlamentari ha chiesto una sola cosa aiutati si è perché la soluzione pacifica che il negoziato possa
Essere
Le pretese e che la soluzione pacifica possa
Essere concretizzata nel territorio per territorio Garzaro centrale questo è anche il messaggio
Che il popolo salario il Polisario lancia la comunità internazionale
All'Italia al vostro Paese
Il alle istituzioni pari al quindi al Parlamento italiano aiutati sì perché la soluzione pacifica l'opzione pacifica
Possa essere concreta nel territorio del Sarno in tali e il contrario molto pericoloso per la nostra Regione ringrazio
Bene grazie Omar tra le cose che
Mi sono dimenticato di dire c'è anche l'impegno che abbiamo preso assieme
Al termine dell'incontro con nella Commissione esteri del
Parlamento algerino di scrivere una lettera congiunta alla
Portavoce della politica estera dell'Unione europea Federica modellini
Terre chiedere un impegno specifico sulle questioni che ho prima ripreso e che molto bene Omar mia ricordato oggi cioè la necessità che anche l'Unione europea svolga
Un ruolo di primo piano nell'aria per la riattivazione del processo di pace per arrivare
Alla svolgimento del
Referendum
Se ci sono domande da parte dei giornalisti presenti se no ci sono anche i colleghi se vogliono prendere la parola brevemente ringrazio vivamente anche Antonella Napoli che
Non
Sia supportato nel lavoro anche diciamo di raccordo per la parte comunicativa informativa della delegazione
Prego presso Carella
Colonia che sopravvive in Africa era una colonia spagnolo del Sahara occidentale appena gli spagnoli sono andati via è stata occupata assoluta dalla Mauritania e al North dal Marocco oggi completamento dal Marocco
Parte di un territorio che è stato riparato dal Polisario
Questo muro noi in Europa abbia avuto un muro che è stato abbattuto nel mille novecentottantanove pensate a due mila sette cento venti chilometri di muro di sabbia altro oltre tre metri
Di sei milioni circa di mille antiuomo purtroppo la gran parte prodotte in Italia
Venti mila chilometri di filo spinato questo è il muro della vergogna che divide un popolo e impedisce
A famiglie da quarant'anni di ricongiungersi cioè noi abbiamo alle porte dell'Europa in nord Africa famiglie che non si incontrano da quarant'anni ne abbiamo un obbligo morale nei confronti di questo problema
Abbiamo infine
Noi italiani ma
Noi europee erano possiamo accertare che nazioni come la Francia e come la Spagna come dire con il loro atteggiamento interessato ambiguo
Danno di fatto protezione politica alla Spagna al Marocco fino al punto
Che in questo momento il rappresentante del
Del Segretario generale dell'ONU non è nella condizione fisica di verificare nei territori occupati
Come vive quel popolo e soprattutto a svolgere la propria missione quindi come diceva Stefano Vaccari domina acquista ratificato
A questa possibilità che noi possiamo recarci insieme a parlamentare europea parlamentare nazionali delle nazioni e europee
Perché ci sia questa opportunità e poi vogliamo vedere come il Marocco respinge un'azione politica dell'Europa per la soluzione di questo conflitto infine
Attenzione tutti i giorni apriamo i giornali il pericolo visti disse il pericolo del fondamentalismo vedete
Qui c'è un popolo che vive nel tester tolte algerino io conosco l'Algeria di algerini e parlo del terzetto di di industrie
Come un deserto dove non sono in grado di sopravvivere neanche gli scarafaggi età quarant'anni ci vivono
Duecentocinquanta mila persone in condizioni disumane
Non abbiamo l'obbligo di riparare dare una speranza a queste persone i giovani
A proposito del fondamentalismo
Che grazie a
All'Autorità Saharawi che li ha fatti studiare magari anche all'estero
Tornando nei campi
Laureati e diplomati senza nessuna prospettiva
Alle porte di quei campi
C'è un fondamentalismo che potrebbe reclutare queste persone e fare diventare domani soldati appunto di quel califfato che mette in forse la sicurezza non solo del nord Africa ma dell'intera Europa grazie
Anche le
Ci sono domande da parte dei corre dei giornalisti
Non c'è la collega Ferrara
A questo proposito saluto allora saremo ben volevo solo aggiungere come anche come Commissione diritti umani a cui naturalmente si io che il collega
Attuativo la relazione coinvolgeremo il presidente Manconi su questo tema che e già più che conosciuto in questa Commissione volevo solo puntualizzare che partendo dalla fine della dell'intervento
Che mi ha preceduto che l'aspetto importante oggi da sottolineare nella giornata della dichiarazione mondiale dei diritti dell'uomo esso ecco e come il popolo Saharawi che
Noi
Diciamo accogliamo attraverso le nostre azioni di volontariato in termini d'Italia da tanto tempo e che quindi comunque quale intraprendiamo anche delle attività di solidarietà concrete
è un popolo che sta da tempo resistendo all'interno di un contesto appunto stavo dicendo estremo dal punto di vista della possibile d'ambientale ma con una grande dignità e portando all'attenzione di tutto il mondo
La una
Uno stile di di vita che da diritti ai bambini per primi a bambini distruzione i diritti di cura e i diritti di parità
Quindi sono ancora diciamo principi così forti e salti in questo popolo che è stata
Contrapponendo no alla violenza
E alla prese prevaricazioni e del Governo marocchino ma dietro il quale abbiamo visto ci sono equilibri politici
Che sui quali noi vogliamo andare ad incidere con un'azione importante
Per risolto a dare una risoluzione dare una risposta a questi bisogni di libertà e giustizia e di un popolo stanno rispondendo con una esempio forte di
Di di dal valorizzazione dei diritti dei del all'interno del del loro popolo
E dall'altra parte stride il fatto che ci siano i desaparecidos e che ci siano le persone che soffrono
Diciamo e che input costantemente sono sottoposte ad violazioni dei diritti umani quindi oggi in particolare
La situazione del popolo Saharawi è una situazione che può farci ulteriormente riflettere sui giornali oggi le riflessioni che noi dobbiamo fare rispetto a a alla
Rispetta ho detto del dei diritti
Ineludibili dell'uomo e del rispetto della dignità di tutti gli uomini perché sia garantita l'uguaglianza la giustizia forse attraverso una riflessione del della situazione del popolo Saharawi può assumere una profondità
In più diciamo ancora più importante ancora più densa proprio perché il contrasto tra chi sta opprimendo lo stesso popolo al di là dal muro
E invece la la democrazia e la qualità della democrazia di chi sta resistendo nel nelle dilata al di qua del muro mette in evidenza davvero
Ci mette di fronte al ad una scelta ed è la scelta che l'intergruppo affatto insieme ai tanti amici del Saharawi che non sono solo un'associazione ma che sono tanti italiani e non solo italiani
Che in Europa resistono e al lanciare un appello e politici
Lì il presidente
Vaccari giustamente ha raccolto questo appello lo stiamo lo sta facendo con grande impegno ringraziamento anche lui a tutti coloro che vorranno anche dare risalto
A questa notizia che a questa informativa di oggi che ha bisogno di essere veicolata in modo forte grazie
Grazie Elena
Energia Di Marco ANSA
Non avevo chiesto di parlare ma comunque una domanda ce l'ho in realtà
Allora l'iniziativa è lodevole io auguro veramente ogni fortuna di crescita mi chiedo però quanta volontà politica in effetti ci possa essere in Europa in Occidente in generale di mettere mano
In un altro paese della nordafricana con tutto quello che già sta succedendo cioè le iniziative a voler quanta pena Mogherini i viaggi apportare a all'attenzione dei media in particolare una giornata come oggi tutto giusto tutto lodevole tutto speriamo che riusciate però mi chiedo quanta volontà politica in effetti poi c'è su questo
No domanda
Diciamo pertinente nel senso che
Ci sono dei latitanti in questa vicenda che collega Carella prima citato per nome e cognome
Alcuni grandi Paesi europei che pure hanno avuto ed hanno ancora ruoli di primo ordine del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Che pure
Ecco il Consiglio di Sicurezza assieme all'Assemblea che ha votato risoluzioni che
Indicano la strada la soluzione politica come unica strada per la risoluzione di quel conflitto che
In tutti questi anni
Diciamo hanno usato la sabbia del deserto per
Diciamo complicare l'ingranaggio no e hanno messo
Sicuramente una serie di ostacoli a
Affiancando anche quella resistenza passiva al volte altre volte diciamo più determinata che il Marocco ha opposto per dare corso a ciò che prevedeva
Il percorso per avviarsi al referendum prima il rallentamento
Delle procedure di individuazione della platea elettorale
Poi l'inquinamento della platea elettorale
Poi una volta determinata la platea
Elettorale
La soluzione
Terza rispetto al referendum della proposta per l'autonomia all'interno del dei confini del del Marocco che in teoria dovevano essere estesa Saro occidentale insomma
Una serie di azioni fatte appositamente per
Allungare il brodo e evitare che il percorso giungesse al termine ora però siamo a un punto di non ritorno come giustamente le autorità
Sarà ogni anno ci hanno detto e ci hanno chiesto di rappresentare
Da aprile c'è un'intransigenza marocchina
Che ha capito di essere arrivato a questo punto di non ritorno e che deve essere
Portata su un terreno dei con un diciamo di dialogo e di riapertura del processo di pace
Perché altrimenti le conseguenze rischiano di essere ancora più negative e pericolose
Di quelle che si possono immaginare serve la volontà di tutti per questo anche richiamo alla Mogherini al suo ruolo di parlare con una voce sola per l'Unione europea
Lei conosce molto bene la causa del popolo Saharawi la storia che c'è dietro i rapporti tra Marocco e Fronte Polisario è sicuramente posto oggi un ruolo determinante anche nello scenario
Che come lei diceva
Riguarda l'Africa del nord ma non solo insomma particolarmente complicato e difficile
E ci auguriamo visto che è stata annunciata
A breve la visita del nostro Ministro degli esteri Gentiloni in Marocco che in quella sede visto che è già stato informato assieme al vice ministro Lapo Pistelli perché anche loro abbiamo mandato come i due Presidenti di Camera e Senato al rendiconto nel nostro del nostro viaggio ci auguriamo che anche lui possa portare
Alle autorità di Rabat la voce di un Paese che nel suo Parlamento assunto impegni precisi che il suo Governo ha assunto impegni precisi
Per far rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite quindi somma ci aspettiamo anche dal Governo italiano l'impegno più determinato di prima in questa direzione
Se non ci sono altri io personaggio allora ci sono perché è la domanda
Va bene
La domanda è più che pertinente cioè per quale ragione c'è veramente la volontà politica
Perché il timore che da un lato ci sia
Il gli equilibri politici gli interessi anche economici e dall'altro ci sono c'è l'attenzione
Pubblicai mediatica il rischio è che è quella che è un'esperienza straordinaria di un popolo che è riuscito a stabilire una strada di pace
E noto di guerra in nome di armi che è riuscito a darsi un'organizzazione volendo fortemente educare i bambini ponendo fortemente costruire una struttura democratico in Parlamento dei ministri
Avere quindi un'esperienza di costruzione di una democrazia
E venga
Persa e non venga utilizzata come un modello e proprio in momenti in cui il
L'Africa non solo in Nord Africa per primi abbiamo dei problemi diciamo di flussi migratori che al nord Africa con primo orizzonte ma in realtà c'è molto altro dietro
Dovrebbe invece questa attenzione che c'è perché ci sono accolti perché ci sono costi politici perché ci sono interessi quindi questa attenzione che c'è non si converte mai nell'andare a vedere quali sono i modelli positivi per risolvere
Rimandare identificare sei in storie simili ci sono stati dei percorsi difendersi e dei percorsi che renderebbero attuabile la politica diversa e questo però una responsabilità un po'di tutti tra politica ma anche del pubblico
Il rischio è che chi ha preso le armi sia più vincente più all'attenzione di chi invece le armi le ha cedute mi ha lasciato
Mentre se non ci sono altri chiudiamo qua ringraziando tutti per la partecipazione
Dandoci appuntamento ad altre iniziative dell'intergruppo grazie mille