Verso Sud. per una strategia di sviluppo

Potete prendere posto grazie al siamo per dare inizio ai lavori
Come sapete questo incontro è stato convocato dalla ministra Lanzetta per
Discutere sul tema dello sviluppo del Sud sarà la stessa amministrato prenderà adesso la parola per introdurre e iniziare i lavori del tavolo
Grazie buongiorno grazie di esserci
Dall'ultimo rapporto Svimez
Abbiamo
Voluto fortemente
E ringrazio il professore Giannola tutta la Svimez per il lavoro che ha fatto ringrazio i professori presenti
Ringrazio tutti gli interventi precedenti perché abbiamo voluto oggi questo incontro che è una giornata di lavoro
Non abbiamo un moderatore non è un convegno cioè il soltanto un seminario per parlare di sviluppo
Quindi
La voce soprattutto alle rappresentanze
Agli Assessori e Presidenti delle Regioni del sud per parlare di quale sviluppo
Saluto il presidente della regione Calabria che ci ha appena raggiunto e lo invito a sedersi
Fra l'altro e il più giovane dei Presidenti perché appena eletto quindi un augurio particolare
Sono veramente lieta di poter discutere con voi del percorso comune da intraprendere per arrivare a definire iniziative e strumenti di intervento per lo sviluppo delle regione del sud e delle isole
Abbiamo presente anche
L'assessore Valente della la Regione Lazio non perché faccia parte della
Del gruppo delle regione del sud ma perché per noi è importante parlare di sviluppo
Non solo e soltanto con le regioni del sud perché se
Partiamo dal sud e pensiamo verso sud noi pensiamo verso l'Italia verso l'Europa
E ho spinto fortemente affinché in un momento cruciale per il Paese che ci vede impegnate sul piano istituzionale a proseguire il percorso di riforma e di ridefinizione degli ambiti di competenza tra Stato e regioni
E sul piano delle politiche con l'approvazione dell'accordo di partenariato a dare attuazione alla politica di coesione territoriale due mila quattordici due mila venti fossimo in grado di individuare quel pacchetto di iniziative
Condivise per indurre un cambio di passo nell'azione politica amministrativa delle nostre istituzioni per rivolgerci verso sud
Ma guardando all'Europa e al mondo
La situazione economica della regione del sud è drammatica gli ultimi documenti economici quale rapporto Svimez
Il recente documento sull'economia regionale della Banca d'Italia
Il rapporto annuale del CNEL hanno evidenziato come assurdo persistano problemi strutturali che si evincono dei seguenti dati
Meno e il tredici virgola tre per cento del PIL tra il due mila otto due mila tredici
Meno il trentatré per cento degli investimenti nello stesso periodo
Riduzione di quasi quattro volte degli investimenti in opere pubbliche tra il mille novecentonovantadue il due mila dodici
Seicento mila posti di lavoro persi tra il due mila otto e il due mila tredici
Calo di quattro milioni di residenti previsti tra il due mila dodici e il due mila e sessantacinque nel sud e isole
Per questo motivo dobbiamo piogge inaugurare un metodo nuovo
Che ci porti ad individuare priorità strategiche e atti concreti lavorando assieme e facendo convergere nostra azione su un percorso comune realistico concreto
Per superare la grave crisi economica che investe non solo nel Mezzogiorno ma l'intero Paese occorre un impegno comune che metta da parte i particolarismi regionali lavorando per progetti e non per il semplice annunci
In un disegno che vede uniti nord e sud
Per promuovere la cultura dello sviluppo della legalità della responsabilità e della solidarietà
In molte parti del territorio del sud del nostro Paese a livelli di accessibilità lontani dai valori medi nazionale
Nonostante la presenza di importanti nodi logistici quali porti e Dario forti spesso fortemente sottoutilizzati o gestiti in maniera inefficiente
Assolutamente carenti sono i collegamenti tra le città del sud
Quei collegamenti trasversali visti da molti come una delle cause del ridotto mercato interno
Solo il diciotto per cento delle relazione tra i capoluoghi di regione del sud sono serviti da un collegamento diretto con una delle modalità di trasporto collettivo
Contro il cinquanta per cento del nord e il sessantasette per cento del centro
Oggi è possibile andare in treno da Napoli a Firenze in due ore e cinquanta minuti con un'offerta di diciotto treni ad alta velocità diretti al giorno invece per andare da Napoli a Bari
Sono necessarie tra le quattro delle sei ore e ci sono solo sei treni al giorno
Da Catania Bari addirittura si può andare solo in aereo via Roma con tempi variabili dalle tre ore alle nove ore
Per rilanciare il Mezzogiorno riteniamo quindi si debba partire dagli investimenti in infrastrutture di trasporto che rappresentano un nodo chiave nelle politiche di sviluppo economico e coesione sociale dell'Europa
Dei nuovi corridoi e transeuropee
Recentemente approvati dalla Commissione europea quattro coinvolgono direttamente al nostro Paese e due il Mezzogiorno
Corridoio scandinavo mediterraneo Berlino Palermo asse basilare per l'economia europea che attraversa il continente da nord a sud collegando l'Italia ed alcune delle principali città tedesche
E il corridoio Baltico Adriatico che attraversa le regione dell'Europa centro occidentale lauti e l'Italia creando un collegamento tra i porti del Mar Baltico con quelli dell'Adriatico
Alle grandi infrastrutture di trasporto si lega il tema di accessibilità collegata alle attività economica per le quali il sud ha maggiori potenzialità competitive foga da recuperare
Partendo dalle cinque città metropolitane dalle diverse forme di turismo culturale paesaggistico balneare enogastronomico e religioso
Dalle aree di produzione agricola di qualità dalle aree industriale dei distretti produttivi e tecnologici dei centri di eccellenza della ricerca nella formazione
Dei centri a vocazione logistica verso il nord dell'Europa e verso il Mediterraneo
Seicento mila posti di lavoro sono stati persi tre al due mila otto il due mila tredici creando milioni di giovani disoccupati e amplificando il grave fenomeno dell'emigrazione intellettuale
Ogni anno cinque mila giovani lasciano l'Italia
Già assunti da aziende straniere sono ingegneri medici economisti traduttori
Questa fuga di competenze ha un doppio costo
C'è il capitale umano che se ne va portandosi dietro l'armatura dello sviluppo del Paese e c'è la spesa dello Stato per la loro istruzione
Tre mila euro a semestre per universitario e per cinque anni centosettantacinque milioni di euro
Occorre quindi un nuovo quadro di politiche industriali che possano ridare slancio ad una manifattura in crisi
Che possono offrire lavoro qualificato a sud rilanciando l'esportazione del Mezzogiorno in questo senso il potenziamento dei servizi di trasporto marittimo e ferroviari
E gli investimenti pubblici e privati nella logistica sono fattori imprescindibili di una buona politica industriale come insegna ampiamente il modello tedesco e andrebbero quindi disegnati all'interno di un'unica visione coerente ed unitaria
Gli investimenti e le priorità devono essere espressi in termini di obiettivi misurabili in tempi costi frequenze
Dei collegamenti e non tanto in quantità fisiche di infrastrutture da fare quasi a prescindere dalla valutazione della loro utilità
E consentitemi di aggiungere nemmeno chiudere
Quello che c'è assurda nemmeno chiudere avamposti dello Stato e rappresentanza dello Stato
Come vorrei appellarmi a tutti ad una differenza di quella
Soprintendenza ai beni artistici e paesaggistici di Reggio Calabria che è stata
Da poco declassata e chiusa e che non giova al controllo del territorio al controllo della legalità
E al supporto alle amministrazioni locali della provincia di Reggio Calabria e di Vibo Valentia
Che soffrono una particolare lontananza è una particolare sensazione di assenza dello Stato lo Stato ci deve essere deve rimanerci
Proprio per incoraggiare quelle condizioni positive di speranza di giovani che vogliano intraprendere anche in queste province
Quali le proposte
Una visione unitaria e coerente con la programmazione europea per l'intera macro regione del sud con l'intento di superare i tanti localismi autoreferenziali
La programmazione nazionale quella regionale sono spesso liste di opere che sono incoerenti tra loro non colgono le opportunità derivanti dalle sinergie di sistema dall'economia di scala
Le proposte di Progetto spesso sono prive di valutazione incoerenti e in questi in alcuni casi in contraddizione con le proposte di intervento già approvate
Sacco le Regioni ciascuno per la propria parte devono collaborare su questi temi
Per costruire un'azione comune di sviluppo per le infrastrutture di livello strategico che faccia svolgerà allo Stato il ruolo di proposta motivata e recependo l'intesa delle Regioni in sede di Conferenza
Definendo inoltre una pianificazione nazionale strategica dei trasporti della logistica per un orizzonte di lungo periodo come fanno da tempo l'Unione europea e tutti i grandi Paesi europei
Poi indirizzare una parte dei finanziamenti per nuovi investimenti ed interventi di manutenzione straordinaria
E sistemi di gestione del traffico di ferrovie strade porti aeroporti
Con l'obiettivo di utilizzare nel miglior modo possibile le infrastrutture esistenti
E cito tra tutte la ferrovia jonica e la centosei Ionica un'arteria di quattrocentonovantuno chilometri da Reggio Calabria a Taranto che necessita di urgenti lavori di riammodernamento per renderla più sicura
Nel settore delle merci promuovere interventi sull'ultimo miglio di porti ed aeroporti e di interporti nei collegamenti con le strade stradali e ferroviarie nazionale ed europea
Dare priorità agli interventi di mobilità urbana in metropolitana
Che allo stato attuale sono uno dei principali punti di debolezza del sistema della mobilità del Mezzogiorno
Un progetto di mobilità urbana del Mezzogiorno potrebbe partire delle città metropolitane di Napoli Bari Reggio Calabria Messina Catania Palermo e Cagliari per poi estendersi ai collegamenti nelle aree interne
Una promozione su scala europea ed internazionale delle politiche per il Mediterraneo l'Italia deve riacquistare una propria capacità di proposizione politica delle reti di trasporto del Mediterraneo
Dei singoli piani di sviluppo delle autostrade del mare
Che devono essere concepiti come una grande occasione per il Paese intero tale funzione deve essere condivisa con i governi regionali e con le città metropolitane
Promuovere una sempre maggiore un sempre maggiore coordinamento tra le politiche per i servizi politiche industriali incentivo all'internalizzazione
Delle imprese attraverso una coerente programmazione degli interventi sulle infrastrutture sui servizi agroalimentare tessile abbigliamento
Pelli e calzature meccanica strumentale arredamento e mobile
Sono settori in grado di uscire dalla crisi e di esportare
E macchine agricole aggiungerei visto che stasera c'è un tavolo di lavoro per l'azienda di Antonino Di Masi di Gioia Tauro presso lo sviluppo economico a cui parteciperemo insieme al Presidente Oliverio
Solo se affiancati da servizi logistici e di trasporto di qualità localizzati all'interno dei principali nodi portuali ed Inter portuali
A questo fine mi sto adoperando per promuovere le zone franche che ritengo strategica in corrispondenza dei principali sistemi portuali del Mezzogiorno a partire da Gioia Tauro Napoli e Taranto
A questo messa a questo messa a punto di strutture tecnico-amministrative di ricerca a livello nazionale regionale locale ad
Quater nuove funzioni programmatorie sul modello dei principali organismi internazionali nella convinzione che le risorse ad esso destinate possano essere quelle più elevato ritorno di investimenti
Amministrazioni poco competenti producono progetti inefficaci e inefficienti sia sulla fase di programmazione che in quelle di spesa
Non scendo nel dettaglio delle singole specializzazione territoriale dei fattori di sviluppo del Mezzogiorno già indicati molto bene dal rapporto Svimez dal presidente Giannola
I tempi sono maturi per una seria riflessione ed un utile confronto sul proposta di innovazione normativa e procedurale
Che consentano di aumentare l'efficienza in fase attuativa ed anche l'efficacia e di progetti di sviluppo attraverso il coinvolgimento di attori operatori ed esperti
Lascio dunque adesso e saluto e ringrazio i parlamentari che sono presenti
A questa e che natura a cui naturalmente dovremo appoggiarci per lavorare insieme in un progetto di sviluppo
Lascio la parola a tutti i colleghi presenti e ringrazio per aver accettato il nostro invito da cui ci attendiamo riflessione proposte
Per l'Obiettivo difficile ma necessario di dare prospettive concrete di crescita economica al nostro Paese e al Mezzogiorno grazie
Professor Giannola
Sì sì
Grazie
Ministro anche
Per la sua disponibilità e per colloquio diciamo che
Riuscito instaurare con la Svimez che danni in qualche misura sta cercando di
Non solo illustrare
La situazione via via più problematica dell'Italia e all'interno dell'Italia del Mezzogiorno
Cercando anche di segnalare
In una richiesta di
Apertura di un dialogo più costruttivo che l'Italia è in crisi perché il Mezzogiorno in crisi sopportando in modo molto più pesante le politiche di austerità
E che se apparentemente del nord
Fine subisce di meno gli affetti come non abbiamo stimato in vario modo
Indirettamente del nord e trascinato nella crisi proprio dalla crisi del Mezzogiorno quindi che non si può pensare a una soluzione separate uscite separata della crisi come era io credo
E anche esplicitamente nel
Idee
Che
Attorno al due mila undici sono state messe in campo proprio a fronte della
Crisi verticale che l'Italia stava subendo
Io ringrazio la ministra anche perché
Ci consente di realizzare in una prima
Esperimento quella che noi Svimez avendo istituito proprio l'Osservatorio sulle regioni del Mezzogiorno con l'intento
Di stimolare un coordinamento è una visione strategica del problemi dello sviluppo
è questa è un'occasione importante perché
Anche a livello istituzionale
Conforta l'idea appunto che si debba andare in quella direzione come sapete la Svimez
Non è particolarmente propensa localismo e noi pensiamo che una iniziativa del genere sia un superamento dei rischi del localismo è un richiamo responsabile canna
Affinché le autonomie
Da preservare
Coincidono anche con la capacità di
Realizzare progetti e
Strategie che abbiano un senso effettivamente di sviluppo
Per il Mezzogiorno e per l'Italia nel suo complesso la nostra visione è sempre stata quella in questi ultimi anni di segnalare al di là del Governo negli scenari problematici che
Per nostro dovere dobbiamo
è analizzare segnalare invece poi le opportunità molto rilevanti che proprio nel Mezzogiorno ci sono per
Cambiare come è di moda dire verso
Ma cambiano verso facendo delle scelte e queste scelte sono a nostro avviso
Particolarmente importanti per il sistema Italia se si fanno coerentemente nel Mezzogiorno
E quindi era anche un richiamo alla responsabilità delle regioni meridionali ma anche delle Regioni settentrionale sul quale credo
E mi auguro si possa aprire
Un discorso a partire da un'individuazione la strategia da proporre
E da realizzare in questo
Ringraziamo anche
In qualche modo Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha dimostrato sensibilità a questo approccio
Fino a ieri diciamocelo chiaramente il Mezzogiorno era confinato nella sua riserva indiana dei fondi strutturali
Con una riduzione delle risorse ordinarie drammatica e con l'idea ognuno deve fare da sé voi avete i fondi strutturali oggi credo che questo va radicalmente modificato usando i fondi strutturali
Hanno moltissimi difetti hanno l'unico pregio di essere certi
E in qualche modo per ri modificare un po'in un'ottica di strategia attuale opposizione
Anche nella visione nazionale del mezzogiorno io
Non abbiamo presentato consegnata amministra
Stanzette un breve documento con una prima screening di
Ipotesi progettuali che derivano anche da una nostra lunga esperienza e anche dalla complicata
Ricerca di individuare
I primi elementi di una politica che noi chiamiamo Piano di primo intervento proprio per l'emergenza che file il Mezzogiorno
Un piano di primo intervento che non deve essere visto a nostro avviso come la somma di tanti piccoli o grandi progetti ma come il coordinamento
Attraverso una un dibattito confronto tra le Regioni e il Governo in una leale collaborazione per arrivare a definire degli obiettivi strategici prioritarie attorno ai quali
Magari
Ricostruire le varie agenda dell'Agenda due mila quattordici veramente è una grande occasione in questo senso
E quindi le nostre proposte sono in questo momento molto frammentarie
Ma hanno questa caratteristica di
Privilegiare
Fattori strategici che agitato proprio adesso amministra e che a nostro avviso rappresentano
La gran ciò e il volano per una
Inversione di tendenza
Ora io voglio rispetto sempre nel
Secco voglio ricordare solo alcuni elementi di questa nostra quindi
Se guardate questa slide dal due mila otto due mila tredici abbiamo detto
Il Mezzogiorno perdette bene il tredici per cento del due mila quattordici perverrà un altro uno per cento nel due mila quindici continuerà a perdere queste sono
Le previsioni del nostro modello econometrico che sono abbastanza in linea con l'OCSE
E un po'diverso dalle speranze attuale del moderno che per il due mila
Spostano al due mila sedici del due mila quindici
Una
Non c'è endovena quattordici sicuramente negativo anche per l'Italia e per il Centro-Nord date le vicende ultime
I due mila quindici viene visto come momento di svolta
Noi riteniamo che il momento di svolta potrebbe esserci nel due mila quindici a livello
Nazionale ma perché si concentra in centro nord e continua a essere pesantemente
Negativo anche se di pochi decimali nel centro-sud nel sud arrivando sostanzialmente
Alla fine di mine quindici ad aver perso il il quindici per cento del prodotto lordo questo vuol dire tornare
A prima degli anni Novanta sostanzialmente
E questo ci porta anche a dire a motivare l'esigenza di una strategia di piano di primo intervento con un'ottica molto diverso da quella che a nostro avviso ancora
Sembra
Prevalere c'è l'ottica non è il problema di
Tornare a crescere
Il problema è di fare politiche di sviluppo che è un'altra cosa e fondamentalmente molto diverso da recuperare la cosiddetta e crescita perché la crescita che vorremmo recuperare qui
Mi rifaccio alla prima e cose è
Quella crescita e che prima del due mila sette prima della crisi
E dal due mila al mille novecentonovantacinque adesso qui è difficile vede l'Italia cresce dell'un per cento sostanzialmente e il sud dello zero nove per cento queste era nostro equilibrio naturale prima di arrivare alla crisi
E
Questo è
In di fronte ad a una situazione che perde il quindici per cento del suo prodotto cresce dallo zero nove per cento
Con una disoccupazione di massa che oggi arriva a essere realmente stimata attorno al trenta per cento anche se ufficialmente del ventuno per cento
Il socio CIAL mente insostenibile oltre ad essere un'ingiustizia incredibile sia distributiva all'interno del Paese sia per il sistema Italia rispetto all'Europa se in Italia non regge e marginalizzato
Quindi e marginalizzato non per la crisi finanziaria perché dal mille novecentonovantacinque è in stagnazione quindi rilanciare la crescita
Con il modello come dire quello che era previsto
E ti Zia Massoud con i fondi europei nord forte cresce nord non è forte non cresce
Se non a questi livelli l'uno per cento e il sistema Italia non si può permettere questo tipo di situazione quindi le politiche di sviluppo devono tornare al centro come furono al centro degli anni cinquanta sessanta fino a vent'anni settanta non per fare un favore al Mezzogiorno ma per salvare prendere per i capelli questo sistema
E riportarlo a essere quello che dovrebbe essere assieme la Germania la Francia la Spagna e così via e questo pone un grande problema che c'era guidato nel fare poi le schede nel prevederei
I progetti né vere scelte strategiche c'è l'Italia
La Spagna e Grecia sono il fronte sud dell'Unione europea questo frode soluzione sta sgretolando
E non per vizi interni ce ne avremo tanti e questo è un discorso molto più perché non si può articolare ma per il semplice fatto che c'è un fronte Noorda fortissimo
Che si è robusto dice che sta creando una Mitteleuropa non vecchio disegno
Diciamo di quelle aree ben prima della prima guerra mondiale che sta realizzando dopo due guerre mondiali un disegno che non è voluto è nei fatti
E quindi qui occorre essere molto chiari e precisi e questo
è un Governo deve assumersi queste responsabilità di avere una strategia euromediterranea che abbia contenuti
Ora la Camera di commercio per il Mediterraneo sta a Milano ed è fatta da i francesi
Quindi ci fa capire come noi siamo assenti su un fronte fondamentale che è il fronte delle strategie dentro una
Collocazione euro-mediterranea
Nell'ambito
Di una civile convenienza del nord Europa sud Europa se vogliono continuare a essere
Una Unione monetaria eccetera eccetera
Questo lo è lo scenario lo sfondo sul quale si tardano le nostre proposte di strategie la logistica regia
La politica industriale e così via che è ben diverso dal tipo di strategia che se non è non esiste negli ultimi Governi non c'era questa sì è stata una
Mettere il i conti in ordine e poi affidarsi come alcol dico sempre si fa un po'una cornice poi il quadro non sappiamo qual è ecco una dobbiamo dipingere qua pecore alle Regioni del Mezzogiorno ad aver la forza
La coerenza e il diritto di di cominciare a dipingere questo quadro ed essere molto consapevoli
Che le bioenergie non sono l'elemento possono inserimento trainante di questo cambiamento diverso di questo il centro deve essere
Consapevole e il nord e consapevole e in qualche modo convergere su questa cosa perché nell'interesse di tutti non è un discorso localistico ore giornalistico
E qui vengo a un punto che ha sollevato Anna ministro Lanzetta parlare della macroregione
Occorre intendersi
Perché se è una riforma istituzionale io non sarei attentissimo a mettere mano a questa riforma in un inapplicabile data la situazione attuale prende due anni di tempo tre quattro o cinque non si farà mai
Mentre il coordinamento tra le Regioni che già in Costituzione c'è ampiamente possibile quello sì
Lo abbiamo partecipato a un coordinamento addirittura ad un'ipotesi di coordinamento tra
Abruzzo Molise e Marche quindi incendi un'ampia
Come dire gamma di possibili e mi auguro concretamente praticabili convergenze su temi strategici
E allora questo va benissimo perché superare il regionalismo
Astratto ghettizzare ante di ogni Regione che fa il suo programma di sviluppo che poi non lo può realizzare per mille motivi essendo realizza non agli affetti
Complessivi che dovrebbe avere
è un'alternativa a questo scenario che poi quello che abbiamo sempre vissuto e estremamente importante e che va
Nell'aria nel direzione di una leale collaborazione tra Regioni tra centro e periferia
E fra regioni del nord e regioni del sud e così via quindi queste diciamo Euro Mediterraneo revisione di un discorso
Fondata soprattutto sul coordinamento e la ricerca di un ruolo importante di questo coordinamento in un'ottica di definizione strategia nazionale sono gli elementi su cui si fonda poi l'individuazione degli obiettivi
Ora
Questo un grafico che faccio sempre vedere è il drammatico crollo dal due mila otto in poi dello stock netto di base produttiva nazionale cioè vuol dire che noi stiamo perdendo capacità produttiva
Quindi se non invertiamo questo è altro che riprendere la crescita
Poi
Praticamente ci stiamo segando il ramo
Su cui siamo seduti diceva dell'Unindustria soprattutto
Allora da questo punto di vista è un altro punto che
Vorrei evidenziare e che in questi anni appunto dal due mila uno al due mila dodici mezzogiorno praticamente è stato
Privato della spesa in conto capitale cioè di quelle infrastrutture
Molto di più
Del
Diciamo di quello che è avvenuto al nord
Questo è un dato molto è un grafico interessante perché ci fa vedere appunto investimenti in opere pubbliche al sud e al nord come vedete ed è interessante qui capire la storia
Nord e sud vanno più o meno assieme fino al mille novecentonovantadue
Dal mille centonovantadue
Che è la prima crisi finanziaria non ce la dimentichiamo dovremmo ristudiare ci quel momento per capire cosa successe come si uscì da quella crisi sushi in modo separato di mezzogiorno non c'è mai uscito il nord e c'è uscito sia illusoria e se ne è uscito
Attraverso una svalutazione del quaranta per cento rispetto al marco questo era
Le opere pubbliche al nord hanno ripreso fino arrivare ai sedici miliardi e poi
Crisi del due mila otto
Sono scese il Mezzogiorno ha continuamente
Percorso un tratto discendente
Dal mille novecentonovantadue in poi
Arrivando al punto oggi avere un quinto delle opere pubbliche
Di venti anni fa cioè è marginale dal punto di vista del ruolo che la pubblica amministrazione in conto capitale quindi quelle infrastrutture
Di cui si parlava la non accessibilità non sono mai stati problemi considerati strategicamente rilevanti
Quindi questo è un camminamento diverso fondamentale perché se vogliamo
A vere una strategia euro-mediterranea
Le infrastrutture adatte queste cose piccole spesso nonché
Non mega progetti o grandi come grandi scelte tipo Gioia Tauro nel senso che dovrebbe avere AGEA Savoia di avere Taranto
Che devono avere i porti nell'Adriatico fino ad arrivare a Trieste c'è un'integrazione di discorsi
Quelle cose richiedono forti
Ammontare di risorse per avviare rendere plausibile quella ipotesi UD nel nostro riposizionamento nel Mediterraneo
Gli effetti sociali va bene abbiamo detto la disoccupazione oggi il tasso di disoccupazione corretto secondo noi ma credo secondo molti è il trentuno per cento
Diverso dal tasso ufficiale che non è più diciannove e sette come in questa tabella ma che arriva al venti o ventuno per cento
E poi l'altro elemento l'effetto sociale di continuare in questa situazione
è che non solo nessuno sta perdendo prodotto ma
Nella sulla soglia della povertà che nel due mila sette
Era il cinque e otto per cento del con coinvolgeva cinque otto per cento delle famiglie oggi siamo arrivati a circa il tredici per cento delle famiglie
Con la prospettiva la probabilità di entrare sotto la soglia della povertà nel Mezzogiorno il coinvolge il trentatré per cento delle famiglie residenti
Contro anche questo drammatico numero il dodici per cento delle famiglie residenti al Nord qui nessuno sta bene il Mezzogiorno sta malissimo l'Italia sta molto male
Quindi queste l'idea non c'è soluzione separata perché non c'è storia se non c'è mai stata una storia separata c'è il caso mai stata una soglia di subordinazione
Efficiente non efficiente patologica del sud rispetto
Alle condizioni del nord ma non sono due mondi separati sono strettamente interconnessi si deve quindi partire dalla parte
Più drammaticamente in crisi perché in quella parte sono più forti ed evidenti le opportunità
Per far sì che il sud e il nord riprendano
A svilupparsi non accresce sì ci attestiamo eccidi con tentiamo di riprendere a crescere
Ci
Auto limitiamo a una stagnazione che sarà l'uno per cento di crescita del
Del prodotto e a una emarginazione dal contesto europeo
Sul contesto europeo
Sui fondi europei questo è un discorso che sarebbe molto interessante sviluppare con i Presidenti e anche per avere
Diciamo rispetto anche al
All'opinione corrente sull'uso dei fondi sull'efficacia di questi fondi anche delle indicazioni aggiuntive perché noi parliamo di tutta la nostra crisi
Nella capacità adesso il problema è se perdiamo non perdiamo miliardi di euro che le Regioni tipo penso alla Campania tre miliardi che è in ballo e così via
Non voglio entrare in questo momento devo dire io penso che non perderemo nulla ma come non perderemo nulla comunque perfetti e positivi ci auguriamo che minimamente sono positivi
Però c'è un problema a monte che purtroppo i nostri politici ma anche i tecnici che lavorano su queste cose a livello
Diciamo di grandi direttrici strategiche non hanno apparentemente considerato che anche se noi spendessimo tutto che fate in modo che il più efficiente possibile certo questo è quello che dobbiamo fare
Comunque non saremo competitivi doveva quindi non migliorano la nostra competitività
Operano riduciamo il gatto a ma non lo eliminiamo perché gli attuali e dovuto non tanto non solo all'inefficienza interna ma al contesto europeo in cui non diciamo nulla
Per
Attenuare di gli elementi di scarsa competitività che anche il miglior uso delle risorse potrebbe
Consentirci
Perché perché abbiamo di fatto noi diamo il sessanta per cento di questi fondi a delle aree
Che
Non hanno patto di stabilità non hanno vincoli valutari
E che hanno
Incapacità di spendere in modo morso meno burocratico di noi
E queste cose che dovrebbero essere ben evidenti a livello europeo
Non vengono compensate in nessun modo qui non sono colpe internet Regioni ma sono difetti generali dell'approccio europeo alle politiche della convergenza
Questo tema non è stato mai posto mi risulta nel semestre italiano di Presidenza
E è stato posto il problema del decimale in più del decimale in meno come fossero grandi battaglie il problema di fondo è che se vogliamo converge dobbiamo far sì di essere
In un terreno
Fare come si dice giocare in un campo in cui tutti abbiano le stesse opportunità agli stessi vincoli così via questo non avviene perché la realtà euro non è un'area valutario ottimale e così via le conseguenze sono quelle che vediamo crisi asimmetrica molto più intenso al sud
E
La conseguenza è più importante di queste cose
Quello che in qualsiasi economista ci dice quando siamo in questa situazione ci sono due modi o facciamo trasferimenti di risorse pubbliche massicce o
La gente se ne va emigra
Quello
Ovviamente per quello abbiamo visto prima
Sulla
Capacità di fare opere pubbliche al sud così praticamente ormai quasi annullata
Abbiamo a fronte dei andando a dieci anni
Un'emigrazione che nei dieci anni che vedete qui c'è un confronto guardiamo le grandi città Napoli-Bari Palermo perdono tutto in un decennio decine di migliaia di residenti
E grandi città del nord adeguare guadagna non c'è qualcuno che se ne vada assoluta se ne va al nord sono in questi anni cinquecentoventitré mila persone
Se guardiamo al due mila tredici queste persone sono saliti cinquecentotre mila settecentotto mila cosa vuol dire vuol dire che negli anni dal due mila uno al due mila undici mediamente ogni anno se ne vanno a circa cinquanta mila persone
Nel due mila dal due mila dodici al due mila tredici in questi ultimi anni
La cifra è arrivata novantadue mila persone se continuiamo così arriveremo alle vecchie punte degli anni Cinquanta Matera ben diversa la motivazione
Per l'immigrazione perché questa oltre quello che diceva
La ministra anzidetta c'è una caratteristica in più
Questa gente che se ne va sono i giovani sono i laureati cioè il meglio del capitale umano lo stiamo esportando e in più stiamo esportando una ricchezza finanziaria accumulata nel passato negli anni magari
Della dipendenza patologica otto che è fisiologica ma la stiamo esportando per mantenere quei giovani nei posti dove emigrano quindi non c'è più rimesse degli emigranti ma rimesse per gli emigranti
E l'immigrazione che noi Vieri fissiamo è molto selettiva perché
Che c'è una terminazione che non può più avvenire quella della
Bassa forza lavoro per interno almeno qualificata perché quelli sono gli immigrati tornano saturato e al nord c'è questa contraddizione perché adesso è la guerra tra i poveri al sud questo alle
Sono tutti poveri qui non c'è più questa guerra perché limiti gli immigrati sono molto di meno dal punto di vista imporre un problema esclusivo al nord sud quindi è una gestione comune che deve essere fatta di problemi che diventano drammatici
Intanto il surplus effetto di queste migrazione alle conseguenze diceva prima siamo distruggendo la base demografica del sistema da qui a a vent'anni avremo perso due milioni di giovani
Che qui a
Trent'anni quattro milioni di residenti il Sud diventa un problema marginale un problema di assistenza questo è il Parini e il cammino dell'equilibrio naturale in cui
Vorremmo ritrovarci cioè riprendere crescenti
E quindi è estremamente importante cambiare verso per noi per il nord e per l'Italia e quindi nel suo complesso
Vengo al cuore
Anche qui per dare un quadro a mio avviso che va in qualche modo chiarito e su cui
Trovarsi d'accordo
Ora il cuore italiano della forza da come l'Inghilterra cioè servizi finanziari e tutto quello a contorno è un suo struttura industriale di un certo tipo noi abbiamo siamo la seconda
Nazione manifatturiera dell'Unione europea dopo la Germania ha molto a distanza dalla Germania ma superiore ancora la Francia
Ora che cosa sta accadendo guardate qui il valore aggiunto dal due mila uno al due mila e sette del centro nord aumentato del cinque per cento al sud al sud
Del sei per cento
Dal due mila otto il meno sedici abbiamo perso il ventisette per cento del valore aggiunto manifatturiere nota ha perso il sedici per cento quando la Confindustria paradisi desertificazione industriale sta pensando al nord il Sud è già desertificato quindi questo è anche
Una qualificazione non da poco
Le unità di lavoro sono cadute le ventiquattro venticinque per cento al sud del quindici per cento al nord la produttività
è in discesa dal due mila sette era positiva di più al nord che al sud dal due mila otto CM drammaticamente negativa del due mila nove del due nove al sud zero otto
Al centro ad un centro nord e gli investimenti sono crollati cinquantaquattro per cento qui il problema non è mettere i soldi in tasca la gente perché i consumi che si consuma con questi ritmi avremo solo effetto importazioni
Esportiamo più o meno come in passato quindi non c'è un problema di competitività apparentemente in un mercato volgare che si espande ma siamo meno competitivi e sulla base della produttività
Nell'unità di lavoro del valore aggiunto qui sono tutti segnali di scarsa competitività
E il problema degli Investimenti occorre che ci sia convenienza a riprendere un processo di accumulazione al sud e al nord in tutti e due i casi
Le conseguenze strutturali sono di un da un sai esempi dell'industria italiana soprattutto al sud e nord regge ancora vedete la media
E non tropicali che aveva una media un po'particolare ma che ci dalla dimensione caratteristica dell'impresa nel Mezzogiorno
è sceso da ventisette otto del due mila
Diciamo dell'ultimi dieci anni
Questo gli ATC incendi soirée fino al due mila e undici oggi puramente sceso ancor di più da vent'otto e per cento al ventiquattro ore al ventiquattro dimensione di unità di lavoro
Nel centro nord è invece sa salita leggermente ma siamo sempre su
Dimensioni medie diciamo problematiche
E sul perché a questo dramma perché ne faccia anche un dramma di finanziamento dell'economia se prendessimo agli investimenti e i impieghi
Un un indicatore che la Banca d'Italia non pubblica più noi possiamo ricavare da tutte le suoi bollettini impieghi emergevano rispetto al PIL
Sono
Del cinquanta per cento impieghi a nord rispetto al PIL sono recenti
Venti per cento come dire la benzina necessaria
A
Portare avanti perché
Credito è un fattore produttivo di fatto
è
Estremamente più relazionato al sud che al nord
Le agevolazioni alle imprese anche qui nel ruolo del settore pubblico importante sono scese in questi anni di crisi una società dell'ottanta per cento al sud ventiquattro per cento al nord
Quindi queste
Diciamo una sintetica
Illustrazione del perché la nostra crisi una crisi profondamente strutturale che non può essere risolta rilanciando la crescita perché avevo messo i continua supponiamo e non li abbiamo messi
In ordine questi conti lo sappiamo bene sono drammaticamente di a pesare
Ma anche dei mettessimo Ecole e lasciassimo fare al cosiddetto mercato cito perché in una situazione drammatica continuamente problema è rovesciare questa tendenza e lo dicevamo prima
Molto sinteticamente come Svimez danni diciamo ci sono dei drivers inutilizzati
Per rilanciare politica dello sviluppo
Che implica delle scelte a monte nazionali che non possono e singole regioni fare da sole e se lo facesse lo sarebbero inefficienti e giustamente tacciate può di incapacità di portarle avanti
Diciamo la volendo estremizzare il dato di fondo quale e la dimensione mediterranea dell'Italia
Perché perché il Mediterraneo non è solo
Le primavere arabe che ci potranno speriamo in futuro dare grandi ruoli né in questo mercato Europa Africa in espansione
Che comporta Basile seicento milioni di abitanti cioè cose molto rilevanti
Ma il fatto che mi danno è il luogo obbligato di il passaggio degli scambi dall'Estremo Oriente verso l'Europa l'Europa è il mercato più importante al mondo ancora
Finché
Non continuerà a declinare come sta declinando
E questi traffici che sono non sono solo delle cose per così dire
Contabili quante navi passano il problema di dove approdano e cosa fanno quando approdano queste navi passano da sue sopra attraverso tutto il Mediterraneo escono da Gibilterra e vanno ad Amburgo e Rotterdam
Nulla
Da obiettare ma vuol dire che è conveniente fare cinque giorni di navigazione in più
Cinque i giorni di costi di Energia in più cinque giorni di inquinamento in più esattamente il contrario di quello che l'Europa si propone di fare due mila venti due mila venti nel venti venti lire
Quando in teoria potrebbe entrare il l'Estremo Oriente potrebbe entrare in Europa dal Mediterraneo direttamente subcontinente
Da subito allora evidente
Può essere interessante andare a nord andare al sud noi stiamo abbiamo reso non conveniente entrare in Europa l'assunto
E qui entriamo nel tema allora la logistica le infrastrutture
A cosa devono puntare a rovesciare questa assurda non convenienza di entrare in Europa e su queste l'accessibilità cecità del Mezzogiorno
è una conseguenza del fatto che l'Europa non è accessibile su che alle ferrovie non interessa niente e quindi occorre rovesciare proprio questa materia deve interessare perché in Europa si deve entrare
Per una quota di questo quaranta per cento dei traffici mondiali anche dal sud e molto di più di quanto lo sia e questi sono potenzialità enorme perché
Sbarcare a Gioia Tauro
E non avere infrastrutture rende esattamente di limitato l'importanza di Gioia Tauro
Adesso dico Gioia Tauro perché il caso più importante
Nelle qualche schede che poi magari verremo a cioè questo è uno dei temi su cui da qua tranne stiamo discutendo Credaro Ciad anche delle risorse in teoria per fare qualcosa
Ma attualmente non è stato fatto nulla tranne che questo è un grande Porto di transhipment certo eccetera più importante d'Europa un certo punto che ora avrà la concorrenza Vitangelo mentre niente
Di su Owens eccetera eccetera però noi abbiamo comunque un vantaggio enorme e noi siamo nel continente se uno Vattani a Tangeri poi deve arrivare nel continente
No non lo stiamo sfruttando non e neanche accordi di collaborazione con Tangeri connesso Port Said e così via
E questo vuol dire investire come se ottica strategica su Gioia Tauro perché una priorità nazionale
Quindi non è la Calabria che deve farsi carico accerto si deve far carico di tante cose
Ma chiaramente all'interno di un discorso strategico che vede in Gioia Tauro pub più importante italiano che poi
Dovrà andare a Genova
Oppure che vede magari a Trieste un altro
Ha quindi il problema è avere una strategia la strategia che rovesci
Alleandosi con la Spagna alleandosi con la Francia alleandosi con la Grecia e quindi trovando spazio per tutti perché da Napoli ma vanno al Pireo dal Pireo tornano a Napoli a seconda delle condizioni ma se i traffici che sbarcano a Napoli
E al Pireo quadruplicare no
Quadro criticheranno se c'è una rete ricezione una capacità di dare servizi e soprattutto di creare quello che
Noi stiamo
Sviluppando con
E di chi si occupa la logistica del rigenerazione urbana che diciamo
Su cui abbiamo messo dei gruppi di lavoro nella nella di Mita possibilità che può avere sui nazionali che individuano con chiarezza quali sono le esigenze evidenze di Gioia Tauro oggi è
Due fare grande retroporto in cui arrivino le impresa a a Rotterdam c'è un milione di persone che l'altro andavo Fauré dietro retroporto di appunto di rotta lo di Amburgo noi non abbiamo quasi niente
Quando avremo la possibilità di creare altro che per la Calabria perché su tre regioni d'Italia volumi punto focale da cui voi si emanano terminali di sviluppo
E questo vale per Taranto occorre specializzato per l'esportazione dell'agroalimentare che è in grande settore che il sud resta mantenendo e sta sviluppando
Ma allora occorre avere scelte chiare e precise di priorità
Per cui se voi esportare verso il Golfo Persico
I nostri made in Italy quelli veri che mi diceva sono forte che
Si occupa di queste cose e tutto contraffatto il made in Italy nei Paesi in questi Paesi perché c'è
Una grande richiesta
Diciamo ma c'è una scarsa capacità di rispondere le sarei devo interromperla l'altro elemento e chiudo su questo ed energie
Le imprese si lamentano del nostro svantaggio energetico
Noi siamo appesi a Putin cosa farà è cosa faranno gli arabi sul prezzo del petrolio siamo dipendenti per l'ottantacinque per cento da questa spada di Damocle chissà sempre sulla nostra testa bene
Non pretendiamo di risolvere il problema però pretendiamo di dire che allora un discorso sulla Basilicata sul petrolio va fatto con chiarezza
E
Mi è stato messo così nella legge di stabilità in via libera che non è stato molto né contrattato nel programmato creando problemi penso in prospettiva importanti
Un'altra area importante su cui le imprese di Stato tipo ENEL tanto per intenderci perversa dichiarate responsabilmente a rispondere è per la Regione Campania
L'uso dell'energia geotermica campagne il più grande rilievo ricettore al mondo di energie non utilizzate rinnovabili
Geotermia non c'è un progetto non c'è una
Un fondo europeo destinato a quello
Noi proponiamo per l'area metropolitana di Napoli di avviare un grande progetto di sostituzione dell'Energia tradizionale con l'energia geotermica per fini
Molto tranquilli e sicuri riscaldamento e raffreddamento di quattro milioni di persone questo fa risparmiare abbiamo fatti i calcoli quanti milioni di tonnellate di ci o due certificati verdi e così via
La rigenerazione urbana e l'altro grande elemento cioè
Gruppo coordinato dal professor Bianchi dottor Cafiero e così via che lavora su questo
E
Sostanzialmente
Rigenerazione urbana è una cosa che
Inverte quella tendenza di Napoli Bari e Palermo di prendere di perdere dieci mila DIPE Personeni o venti mila o sessanta mila in dieci anni
Su tutto questo ne abbiamo proposto delle schede proprio le schede che le faremo avere quando saranno più per così dire
Mature perché erogate
Però sono proposte che non vanno viste
In un'ottica
Come dire
Separata ma come pezzi di strategie connesse tra di loro
Professore io devo interromperla migliore mentre valutando hanno questo divisa tornando all'arrivo del Sottosegretario Graziano Delrio
Che è venuto cercando di passare la voce alla agli altri rappresentanti delle Regioni raggiunge discuterla faremo nostra
Faremo tesoro di quello che ha detto chiedendo alle quelle schede per fare un vero gruppo dire di lavoro da cui ripartire
Grazie
E lei
Per l'intervento il presidente della regione Sardegna Francesco piglieremo
Grazie sarò
Veloce inizia con un aneddoto che riguarda il professor Giannola credo che fossero trenta anni fa
In cui io ricercatore allora giovane
Scriverlo di un certo argomento
Ho mandato l'articolo per un commento al professor Giannola che non conoscevo ma che era piuttosto conosciuto
Professor Giannola Miazzi risposto con dei commenti forse più lunghi dell'articolo per dire la sua serietà di fronte a uno sconosciuto ricercatore che scriveva ma quello che mi interessa e dire qual è l'argomento era il Mezzogiorno
Perché eravamo lì tutti a cercare di capire
Da dove nasceva questo ritardo questo persistente ritardo il collocamento ciò devo dire che i trenta anni successivi abbiamo continuato a pensarci adesso siamo qui
E io devo dire qualcosa molto velocemente lo dirò non più da economista ma da Presidente di una Regione
Allora io leggerò poi con molta con molto interesse le schede crasi pratici ci darà o sentito cura la parte finale dell'intervento di
Di Adriano
Non ho nessun dubbio che alcuni argomenti toccati sopra ottenuti a parte che riguarda la logistica siamo certamente molto importanti possono aiutare senza dubbio a dare
Una spinta
A ipotesi di sviluppo più integrato perché naturalmente uno dei punti fondamentali del mezzogiorno la sua
Tradizionale distanza dei mercati centrali e quindi a ragionare su come aumentare questa integrazione attraverso accessione attenta della logistica dei trasporti
E sicuramente l'acqua che va fatta non ho nessuna intenzione mette in discussione questo punto
Niente da dire poi naturalmente se il Presidente ha già in Sardegna a cui capita morale Presidente ma la Regione di essere un'isola e quindi un'isola a problemi ulteriori
Di distanza perché la distanza di un'isola ma che a distanza della Calabria per intenderci
C'è un enorme problema di insularità che significa discontinuità territoriale per definizione questa definizione di insularità discontinuità territoriale che significa enorme difficoltà a entrare in network anche di logistica
Se parliamo con i distributori di beni della grande distribuzione in Sardegna per esempio i costi logistica dell'isola rispetto i costi
Di logistica in una regione analoga per condizione economica come può essere la Calabria sono stimati nel dieci per cento in più per ovvi motivi esce la discontinuità ma senza fare troppa teoria
Basta ricordare che la Sardegna ed unica Regione italiana che non ha
Il metano sa perché
Perché c'è un network si interrompe perché per arrivare in Calabria il metano vende nel percorso mentre non riusciamo a vende il metano le spigole per arrivare in Sardegna e questo naturalmente crea un problema specifico di insularità quindi
Cito questo per dire che poi naturalmente nel Mezzogiorno delle situazioni molto differenziate che vanno affrontate in un contesto generale da una parte e però anche con la piena consapevolezza dei problemi specifici che ogni
Regione a quindi noi siamo pronti a ragionare su queste cose aggiungeremo eventualmente qualche pezzo che dice un'isola un problema in più e vediamo come
Come affrontarlo e citavo il metano perché è stato citato anche il problema delle energie naturalmente
Faccio ancora tre punti perché voglio essere molto veloce uno
Parliamo anche di logistica però naturalmente lo sviluppo significa produrre roba e si vende a buon prezzo in giro per il mondo
Possibilmente procura roba della quale si ha qualche vantaggio
Competitivo specifico questo è il grande problema questo rimane naturalmente il problema essenziale mi fa piacere che il professor Giannola citato l'agroalimentare
Sì o quando la mia regione capisco che uno dei potenziali massimi sia quello siamo la Regione in cui tutti voi quando vi capita di venire
Come avete un'idea del fatto che qualche prodotto di buona qualità esiste ma questi prodotti di buona qualità generano centocinquanta milioni di esportazioni verso il mondo nulla
Per quanto riguarda l'intero agroalimentari quindi è chiaro che c'è moltissimo da fare io credo questo sia un tema sul quale diamo darci una mano capire che l'ha detto da poco il Ministro dell'agricoltura quindi siamo per
Anche in linea che il problema degli cottura che siamo dell'agroalimentare che siamo sempre vittima del piccolo dello strascico dall'ex articolo aziende troppo piccole che fanno fatica a crescere organicamente o per cooperazione corretta e quello che sia
Ma certamente questa è una parte fondamentale perché il
Mondo sta generando a ritmi crescenti domanda per food security Fuzio effetti
Per roba che sta
Veramente come dire
Dando
Una prospettiva
Nuova molto più positiva a produzioni considerate molto tradizionali questo è un punto molto importante se riusciamo a ragionare come mezzogiorno
A come dire
Comunicare ci puliti e che abbiamo funzionato più o meno in questa direzione penso che bisogna avere un tavolo nel quale si ragiona molto di questi aspetti perché il mondo enorme la Sardegna e piccole mezzogiorno e un po'meno un po'più grande la Sardegna
Ma rimane il fatto che abbiamo mercati globali enorme noi stiamo cominciando
A esportare in Cina
Beni agroalimentari ma lo stiamo facendo piccole imprese eroiche che dimostrano che c'è un potenziale molto importante
E in questo per sfruttare questo potenziale bisogna fare molto sistema sistema dobbiamo farlo come Regione ma possiamo farlo naturalmente come
Aria meridionale è ancora meglio come Italia c'è molto da crescere in quella direzione e io francamente a me va benissimo parla e di logistica mi piacerebbe però un giorno a parlare insieme anche di
Prodotti
Di competitività di cosa ci manca sul lato della organizzazione della produzione della commercializzazione
Vito quello che volete cosa ci impedisce in questo momento di invadere i mercati crescenti importanti con i nostri prodotti qualche Regione va molto meglio qualcun'altra ma queste devono inizio perché vorrei imparare dalla Regione che vanno bene vorrei avere un tavolo nel quale si possa imparare dalla Regione trovato bene per esempio
La l'altro punto che volevo toccare che
Adesso voglio dire quali sono i temi eleggendo il poco che ho potuto leggere che ho visto secondo me vanno affrontati se vogliamo ragionare di Mezzogiorno se vogliamo iniziare raccoglieva il Mezzogiorno credo che finiamo oggi
E che sono assolutamente essenziali uno inutile nasconderselo si chiama qualità istituzionale
L'ho visto un po'citato un po'citato ma il punto fondamentale e tutti gli studi internazionali naturalmente mostrano che l'Italia è uno dei Paesi con la massima eterogeneità nella qualità istituzionale
Ci sono studi di ogni tipo dalla Banca d'Italia la Banca mondiale abbiamo tutta l'evidenza possibile immaginabile di questo problema col professor Gian abbiamo parlato spesso questo è un problema che va affrontato non lo posso affrontare
Naturalmente ne quattro minuti che mi rimangono ma vorrei almeno che si fosse segnata
Il problema che il problema esiste eccome se esiste il problema io credo che
Sia stato anche un pochino esacerbato da una da un decentramento fatto molto superficialmente
In realtà su queste cose prima lavora con molta attenzione molto di fino proprio molto molto di fino cito solo poche cose
Questo problema di qualità istituzionale dovunque esso sia lo si affronta con la definizione di standards
Con la valutazione di ciò che si adotta questo politiche o
Metodi di governa
Colgo moltissimo la trasparenza dei dati la trasparenza dei dati essenziale conosce così stando all'essenziale conoscere cosa funziona e cosa non funziona non per dare pagelle a nessuno
Ma per dare a tutti l'opportunità di
Conoscere per deliberare per capire quello che va fatto io faccio sempre l'esempio dell'INVALSI in questo caso
Fino all'altro giorno alcune regioni del sud poteva pensare di avere scuole eccellenti e di non aver nessun problema sul lato dell'istituzione questo arrivati testis OCSE
Seguiti poi dal testo ancora più
Diffusi dell'INVALSI che hanno segnalato il fatto che i voti che venivano dati nei vari ministeri vari siti sono assieme alle Regioni non avevano doveva facilmente comparabili
Perché ovviamente non è un facilmente comparabili e quando si fanno invece testo standards
Si misura
Lo Standard che si vede che c'è una differenza e da quel momento siamo tutti ragionando su cosa è necessario fare per dare pari opportunità ai nostri figli
Erano sei figlie e cioè il fatto
Che ha dimostrato uno studio basato sui dati INVALSI succede in alcune regioni del sud che ha quindici anni
Ragazzi di qualche regione del sud allo accumulato un divario con i ragazzi della stessa età di regioni del nord che magari ha superato un anno e mezzo differenza a quindici anni
Bene non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia importante conoscere
Perché quando conosciamo col possiamo intervenire allora in questo momento stiamo assumendo un sacco di precari della scuola lo dico al sottosegretario Del Rio naturalmente
E sarebbe bene pensare che forse sud luogo nel quale bisogna portare molta energia nella scuola moltissima che c'è forse il tanto da pensare
A una vera e propria missione a favore del sud perché dalla scuola passa allo sviluppo molto più che da qualunque logistica e molto più che da qualunque
Buono il parcheggi in di un prodotto agroalimentare anche perché fare un pompa che già in programma entrare e pensare mercati esterni ci vuole molta istruzione cioè da molte competenze allora io
Vorrei vedere in tutti i discorsi che facciamo
Un bel Progetto scuola la bella scuola
Nel sud dove la scuola soprattutto dalla scuola più brutta parlo dalla Regione che ha il più alto tasso di spessore uno dei più alti tassi di dispersione scolastica quindi so di quello che parlo perché anche noi
Ci stiamo rimboccato le maniche però dire che non possiamo parlare di studio senza parlare
Assolutamente di questo punto ecco se c'è
Un punto che voglio sollevare oggi e che qualunque documento sul mezzogiorno dovrebbe avere al centro quella roba là che diceva Toni Blair tanti anni fa istruzione istituzioni istituzione
Perché da lì passa tutto passa la nostra migliorata capacità di essere competitivi
Passa il miglioramento della nostra qualità istituzionale
Passo al miglioramento
Anche delle istituzioni delle situazioni di sfiducia diffusione i cittadini che si traduce spesso
In
Quando lo misuriamo in basso capitale sociale
Che a sua volta rende difficile uscire da un ritardo economico quindi abbiamo tante cose di cui parlare ne ho citato qualcuna grazie
Presidente aveva
Infatti prima quando gli ho chiesto di partecipare a questo a quest'incontro e per fare un vero gruppo di lavoro
Per parlare di dove dobbiamo impegnarci principalmente per parlare di sviluppo del Sud sviluppo vero sviluppo reale
Quindi oggi non è un convegno e un momento in cui ci confrontiamo e poi delineano quelle che sono le linee su cui
Prossimamente occuparci con una maggiore
Profondità il maggiore studioso io darei la parola al presidente della regione Calabria Mario Oliverio
A permettetemi innanzitutto di ringraziare e ministro anzidetta
E il sottosegretario rio
Per avere promosso questo questo incontro
Io ritengo questo incontro
Un punto di partenza
Importante
Per
Offrire non solo a mezzogiorno
La possibilità di
Riaprire una riflessione unitaria
Su possibili strategie
Sulle quali
Impegnare il complesso
Delle
Energie delle istituzioni il complesso delle risorse
Per
Aprire
Una condizione nuova non solo Mezzogiorno ma al paese
I dati che ci sono stati squadre nati
Dal professor Giannola prima
Sono
Eloquenti
Di una condizione
Di aggravamento del Mezzogiorno
Sono dati che
Segnala non solo
Un aggravamento di fattori
Quali
La disoccupazione
Le condizioni di povertà
Lo Stato
Appunto dall'economia del Mezzogiorno
Ma che segnalano o un punto che secondo me non deve essere valutato
Un punto di possibile rottura
Perché quei dati insegnavano
Una difficoltà che e ben oltre a mio parere il limite e che pone un problema di coesione sociale
Ritenuta e di coesione sociale
Io credo che da questo punto di vista per noi dobbiamo
Rapidamente
Assumere
Una iniziativa che
Intanto sia di contrasto
Penso per esempio la povertà
Il
Trentatré per cento delle famiglie nel Mezzogiorno in cui penso alla mia regione
Che è una Regione che dentro questa difficoltà
Presente il quadro di maggiore criticità
Io credo che
Appunto
Un'attenzione un è una iniziativa in questa direzione sono urgenti
Tutto questo naturalmente non deve essere fatto in una logica di intervento emergenziale
Perché questa impostazione credo è un'impostazione largamente
Come dire
Sperimentata e
Fallimentare
Io ritengo invece che noi dobbiamo
Ecco perché bisogna assumere questo sforzo devo dare atto che il suo segretario di offrire in questa direzione anche per contro il Governo sta lavorando in questa in questa direzione
Dobbiamo compiere uno sforzo per
Assumere il Mezzogiorno come risorsa per il Paese
Io ritengo che
Non si esce dalla crisi è stato qui detto egregiamente naturalmente autorevolmente dalla crisi se non si parte dal Mezzogiorno
E questa non è un'affermazione come dire fine a se stessa o retorica
Permettetemi di fare una riflessione e noi abbiamo qui lo diceva prima il il Presidente della Regione Sardegna il mezzogiorno vive una condizione diciamo di marginalità
Da ottocentocinquanta storica diciamo la discussione sul Mezzogiorno meno discussione non è
Una discussione nuova
E noi invece il contesto nel quale bisogna affrontare questi temi
Oggi la discussione sul Mezzogiorno
Perché il Mezzogiorno
Può
Anzi
E una risorsa per il Paese perché la discussione sul Mezzogiorno e la discussione sullo sviluppo e il rapporto tra Mezzogiorno e il resto del Paese di vent'anni fa i trent'anni fa
Era una discussione che collocava il Paese in un contesto radicalmente diverso io
Oggi siamo in un contesto globale
Nel quale o sia la forza di competere
Con
La utilizzazione piena delle risorse delle regie occulte al Paese
Oppure
A mio parere non si va da nessuna parte
E oggi qual è la nuova frontiera sulla quale a mio padre a mio parere bisogna con maggiore determinazione agire ed avere attenzione
La nuova frontiera dello sviluppo sarà il sud del Mediterraneo
Io credo che ancora l'Europa non abbia colto il e stenti accogliere pienamente questa questa potenzialità io ho avuto modo di reggente di
Andare
In alcuni Paesi del sud del Mediterraneo e di constatare la presenza
Di
Paesi emergenti
Di la presenza la Cina
La presenza del Brasile
Nel dell'Etiopia sono stato una delegazione di imprenditori in Etiopia dirigente
E ho visto praticamente quale e l'attenzione rispetto a questa a questa frontiera
Perché dico questo perché io credo
Che se non partiamo da qui e quindi la necessità di un cambio di passo dell'Europa noi non andiamo alla radice le questioni
Di un cambio di passo l'Europa
Matteo Renzi in questo senso il Governo in questo senso a come dire spento opera riaprire una discussione
Una discussione sta incominciando sia pure con difficoltà ad aprirsi ma con maggiore determinazione secondo me bisogna spingere in questa
In questa direzione e in questo quadro il Mezzogiorno diventa una risorsa per il Paese
Non perché appunto in modo così come dire astratto il Mezzogiorno può essere una risorsa per il Paese
Il Mezzogiorno può essere un fattore strategico per la crescita e del Paese per un new deal per il nostro Paese per
E per l'Europa io insisto su questo naturalmente il presupposto di ciò è avere
Una strategia euromediterranea dall'Europa
Quindi spostare l'asse
Dalla da una impostazione appunto che in quest'
In questa in questa fase
Abisso sostanzialmente il sud dell'Europa in una condizione di marginalità se lei è il cuore va El con la questione
E quindi è un nodo che come dire quando è un nodo che pone il problema di culatello apertura di una discussione molto più ampia e di più grande e di più grande ed il più grande respiro in questo quadro naturalmente c'è il problema
Delle
Della logistica delle infrastrutture dell'accesso in Europa
Ed è la intercettazione dei traffici del più immagini di traffico che sono in aumento nel Mediterraneo della intercettazione dei bacini di traffico appunto
Dalla
Subito l'Europa la le porte per intercettare questi queste in cui questi volumi di traffico devono essere appunto
Il sub dal del
Del nostro Paese dell'Europa
Perché oggi noi teniamo in grande parte bypassati con un elemento che bisogna aggiungere che è quello della competitività
Di della portualità e delle infrastrutture portuali del del
Del dei porti del
Del bacino sud del Mediterraneo Tangeri eccetera così la cui facevo riferimento prima prima il
Professor posso diranno quindi in questo quadro per esempio Gioia Tauro
Può essere
Una infrastruttura solo una delle porte fondamentali per data proprio il
Come dire l'importanza del volume
Di intercettazione almeno per quanto riguarda il transhipment
Appunto dei traffici sul nel bacino nei bacini nel bacino del Mediterraneo quindi Gioia Tauro quindi il Mezzogiorno non come una infrastruttura appunto localistica
Ma Gioia Tauro con una infrastruttura strategica per
Una nuova ricollocazione del Paese dell'Europa io insisto su questo
Perché altrimenti se pensiamo faceva paura e il problema né una ragione
Cioè
Possiamo più la discussione un'ora un'ora e non è questo non è quella non è questo il il problema
E naturalmente le condizioni per
Per offrire
Al
Sistema produttivo e al sistema delle imprese una convenienza anche penso per esempio ci vada uno può essere una grande piattaforma per
Il me per
L'agroalimentare per la ricerca per l'innovazione al servizio del bacino mediterraneo
Per la formazione
è università del Mezzogiorno possono essere i nuovi nella formazione appunto di una nuova classe dirigente anche dei Paesi del Mediterraneo
Perché anche per questa via noi possiamo
Aiutare appunto un processo
Di questione pacifiche diritti di costruzione di nuovi di nuovi equilibri
Guardate io ritengo che ci io credo che su questo terreno ciclici possiamo giocare davvero una partita una partita importante il Mezzogiorno si colloca nella nuova dimensione qui in il dibattito sul Mezzogiorno non datato ho riproposto come quello appunto di vent'anni fa mai il dibatto sulla discussione sul Mezzogiorno e le conseguenti
Politiche
E attenzione diciamo a questo a questo nodo nel contesto nuovo che nel quale noi il Paese siamo chiamati a competere e ad affrontare il problema e naturalmente è chiaro che tutto questo
Tutto questo
Pone dei problemi interna Mezzogiorno inventiamoci io non voglio qui buttarlo se questo è lo generale cioè problemi di qualità istituzionale così diceva prima eletto in sede della Regione Sardegna proprio ma di qualità istituzionale
Perché c'è un problema di
Elevamento la qualità istituzionale
Nella capacità di
E appunto di
Non solo e di rendere efficiente il sistema istituzionale ma nella capacità di fare esprimere le risorse appunto il Mezzogiorno
Penso all'agroalimentare
Penso al patrimonio dei beni culturali
Appunto metri il Mezzogiorno e un giacimento enorme di
Di beni di beni di beni culturali
Che possono e devono diventare un attrattore ma con una visione strategica dentro la quale poi le politiche regionali le politiche regionali devono
Essere assunta con quelle con coerenza
E quindi come dire come arricchimento di di di di di di di
Di
Di una diversità che è appunto e
Una ricchezza e può essere e può essere può essere una ricchezza sulla quale
Sulla quale
Sulla quali agire io credo che
Se la discussione di oggi
Assume lo dico perché siamo in una sede autorevole diciamo in una iniziativa promosso appunto
Dal Governo sostanzialmente ecco perché io la ritengo importante
Se l'iniziativa di oggi assume
I connotati di una ripartenza per una riflessione eoliche dei colloqui appunto del Mezzogiorno e quindi conseguentemente l'assunzione anche di politiche
In questa in questa direzione io credo che
Nuovi davvero
Possiamo
Dare un contributo un contributo un contributo importante tratterà poi anche
è chiaro che
Approfondire le singole e questioni io
Ritengo che lavoro che stato prodotto dalla Svimez sia
Un lavoro
Importante deve costituire una base dalla quale
Ripartire approfondire adeguare sostanzialmente le l'azione l'azione pubblica l'azione delle istituzioni a ad ogni ad ogni ad ogni livello io
Sono fiducioso che appunto c'è
Ripartiamo con determinazione da qui e con convinzione da qui
Superando anche un in questo credo che il suo movimenti ribelli e chiudo che
Hanno fatto la bandiera localistica negli anni che abbiamo alle spalle appunto
Un fattore di di di di di
Di crescita illudendosi oggi
Persino quel movimento di pensano appunto
Lavoro la loro impostazione proprio a riprova del fatto che
Circoscrivendo la discussione e non un ambito
Chiuso autarchico o magari anche una dimensione di macro Regione non si va no nessuna parte quindi io credo che
E davvero questa questa questa iniziativa importante e
Rinnovo il mio apprezzamento alla ministro Lanzetta
A sorpresa proprio per
Averla promossa grazie
Grazie e vi ringrazio per l'apporto soprattutto quando si parla di qualità istituzionale
è un nostro una nostra linea un nostro pallino diciamo e quello dell'assistenza tecnica alle amministrazioni che hanno veramente come unico
Progetto quello che il due mila e quindici sia l'anno finalmente di una svolta
Sì
Sappiamo che dobbiamo occuparci fortemente di scuola
Di sviluppo delle imprese agricole militari di ambiente di trasporti di logistica essi tratta tutte o di argomenti strettamente collegati tra di loro
Io
Ci dicesse il sottosegretario i tempi e quando vuole intervenire farei parlare l'assessore della Regione Lazio alle politiche del lavoro la professoressa Lucia Valente
Grazie intanto saluto e ringrazio il ministro Lanzetta per questo seminario saluto il Presidente i loro delegati e tutti i presenti diciamo che noi come Lazio
Ci collochiamo la zona diciamo dice centrale ma
Le problematiche che sono state fino
Adesso dette e analizzate le abbiamo
Tutte a multe
Per in parte ancora l'abbiamo perché come Amministrazione regionale noi abbiamo diciotto mesi di anzianità
E venivamo da due giunte e cadute precedente ma il condono cantine anticipo e abbiamo trovato una situazione abbastanza complicata
Per quanto riguarda la nostra Regione allora lo sforzo che abbiamo dovuto fare è stato quello di ri conquistarci la fiducia
Degli attori e dei protagonisti del nostro territorio ed è stato una per assai complicata assai difficile perché quando siamo arrivati abbiamo trovato
Ventidue miliardi di debito
Sostanzialmente la nostra
La Corte dei conti c'aveva detto questo
Stavamo in default sostanzialmente
E allora abbiamo dovuto fare uno sforzo enorme proprio in per cui la fiducia di cui vi parlavo per incominciare a pagare i nostri debiti
E allora approfittando del decreto trentacinque del decreto legge trenta cinque del decreto legge sessantasei e siamo riusciti in questi diciotto mesi a pagare già otto virgola sette miliardi di debiti
E questo perché l'abbiamo fatto perché
Subito dopo il nostro insediamento noi ci siamo
Cimentati in un'opera di confronto e l'abbiamo fatto con un patto che abbiamo definito patto per il lavoro e lo sviluppo
Ci siamo incontrati a più riprese con ventitré associazioni di categoria e abbiamo scritto un patto territoriale
E questo patto territoriale ha individuato le dieci azioni sulle quali la nostra Regione dovrà concentrare il sia le risorse del bilancio regionale
Sia le misure che volevamo diciamo così proporre con la nuova programmazione comunitaria due mila quattordici due mila venti
E questo è stato diciamo un lavoro di norme che abbiamo dovuto affrontare perché ripeto dobbiamo riconquistare la fiducia di impresse sindacati e le associazioni di categoria
Noi quando ci siamo insediati vi dico subito che il Lazio era fra le ultime cinque regioni d'Italia
Per la capacità di investire i fondi europei
Erano trecentosessanta milioni che rischiamo di tornare a Bruxelles
E invece ieri la notizia che siamo tra le Regioni che per prime a avranno accesso ai fondi comunitari perché è stato approvato il nostro porre F.S.N. due mila quattordici due mila venti
E per fare tutto questo però abbiamo dovuto fare un'azione di partenariato fortissima e abbiamo dopo il patto per il lavoro e lo sviluppo che ripeto io un patto territoriale abbiamo
Messo su
Una cabina di regia una cabina di regia che avesse diciamo così in mano le redini della nuova programmazione perché l'idea era quella di finanziare
Grandi progetti quindi non più
Finanziare piccole attività sui territori ma individuare azioni cardine e ne abbiamo individuate quarantacinque quindi il metodo è stato quello di
Pianificare intanto con i nostri stakeholders quali potessero essere sui territori lei privo Rita su cui portare le risorse della nuova programmazione comunitaria e poi
Incardinare presso l'Assessorato al Bilancio questa cabina di regia
Che avvede il Bilancio proprio responsabile della programmazione dell'attuazione dei fondi comunitari e questo metodo ci ha dato ragione perché appunto come vi ho detto è di ieri la notizia dell'approvazione del nostro POR FSE Lazio
La cosa importante che di questi quattro su quarantacinque macro progetti noi abbiamo cercato di indirizzate le risorse sia delle FS sia del ferro da che del PSR
Intanto su un piano per le internazionalizzazione noi avevamo le nostre impresa e che soffriva amo molto il confronto con la globalizzazione e quindi abbiamo cercato di pianificare un in quella che l'internazionalizzazione delle nostre imprese abbiamo fatto un Progetto start-up Lazio
Soprattutto rivolto ai giovani
Abbiamo investito oltre cento milioni per sostenere l'accesso al credito delle garanzie per l'impresa e questo era un grande problema che ci lamentavano i nostri imprenditori
Abbiamo cercato di investire
Centotredici milioni per l'integrazione socio sanitaria e servizi territoriali
E poi abbiamo investito molto sulla sostenibilità ambientale messa in sicurezza del territorio bonifica delle aree gravemente inquinate
Implementazione di una strategia per il superamento delle problematiche della gestione dei rifiuti che era un tema
Molto importante della nostra Regione
Abbiamo poi ovviamente finanziato un Lazio più giusto inclusivo e solidali e quindi con azioni di lotta alla povertà inclusioni e occupabilità
Infrastrutture digitalizzazione
è un piano per il lavoro innovativo su cui ora mi voglio forzo fermare un momento ma quello che appunto
Tengo a precisare che questi quarantacinque le quattro o cinque grandi azioni sono state il frutto di un partenariato diffuso sui territori
Noi abbiamo cercato di capire quali fossero i bisogni reali dei territori
E abbiamo cercato di tradurre questi bisogni in azioni
Per quanto riguarda in particolare la mia materia io sono assessore al lavoro devo dire che ci siamo concentrati moltissimo sul programma garanzia giovani
Sono usciti i bandi per sessantasei milioni di euro e altri usciranno nella nuova al DAP
Dire da gennaio
Perché noi abbiamo voluto
Dare immediatamente seguito a questo programma visto che il ministro Poletti voleva che per il più gennaio tutte le Regioni fossero pronte e noi ci siamo riusciti anche su questo abbiamo fatto veramente uno sforzo grandissimo
Perché perché siamo riusciti
A migliorare i servizi per il lavoro cercando di attuare per la prima alta della nostra Regione era operazione fa servizio pubblico e servizi privati noi per la prima volta nel Lazio abbiamo accreditato e le agenzie specializzate per il lavoro
E le abbiamo messe a lavorare insieme centri per l'impiego in un sistema che abbiamo definito operativo pubblico-privato
E questa cosa ci sta molto a cuore perché per noi il centri per l'impiego sono un presidio pubblico importantissimo per le politiche per il lavoro sotto la mano pubblica nei servizi per l'impiego e devo dire che
Il fatto che ieri notizia di ieri è stato approvato l'emendamento all'articolo centodiciassette della Costituzione per quanto riguarda la riparto le competenze Stato-Regioni ci preoccupa moltissimo il fatto che la materia delle politiche attive per il lavoro e la tutela del lavoro sia stata
Incardinata in capo alla competenza esclusiva dello Stato
Questo perché noi crediamo come Regioni che le politiche attive del lavoro invece siano necessariamente delle politiche territoriali perché
Perché ogni Regione ha le sue caratteristiche la sua storia i suoi piani la sua sviluppiamo di sviluppo le sue industrie la sua agricoltura
è impensabile gestire agli dal livello centrale e le politiche attive per il lavoro e questo l'abbiamo visto con la garanzia giovani ripeto che è stato il primo vero grande problema di politiche attive del lavoro della nostra nazione
Garanzia giovane un Piano operativo nazionale che però è lasciato alle regioni con piani operativi regionali di declinare le misure sui territori
Sono nuove misure ingiusta la cornice nazionale ma è necessario che i territori tradurla per le politiche che vengono pensate a livello centrale come livelli essenziali di prestazioni e sui propri territori
Io insisto molto su questo perché perché noi come Regioni ci siamo fatti portatori appunto di politiche attive per il lavoro e lo abbiamo fatto io parlo della Regione Lazio
Soprattutto a quella nuova programmazione comunitaria due mila quattordici due mila venti noi per quanto riguarda il lavoro abbiamo destinato ben centoquaranta milioni a due misure
Contratto di ricollocazione e sul reddito minimo di inserimento per le persone disoccupate che cercano una nuova occupazione
Il contratto di ricollocazione una misura di politica attiva
Perché vede il lavoratore stipulare proprio un contratto con il cento per l'impiego e l'Agenzia per il lavoro specializzato accreditata presso la Regione perché abbiam ho fatto questo perché come Regioni noia purtroppo abbiamo gestito soltanto le politiche passive fino a garanzia giovani cassa in deroga fondamentalmente
Che cosa significa questo sussidio per il reddito per tenere i lavoratori a casa invece noi abbiamo voluto Mondardo approfittando del porre FS
Studiare questa misura che è una misura di politica attiva perché lavoratori sceglie volontariamente di firmare il contratto di ricollocazione essere accompagnato attivamente al lavoro
Noi diamo un voucher a ciascun lavoratore che può essere riscosso dall'Agenzia per il lavoro soltanto a collocazioni avvenuta e questo l'abbiamo fatto mettendo insieme agenzie per il lavoro e centri dell'impiego ripeto modello cooperativo la data innanzi è pubblica ma l'operatività e privata perché ci sono le agenzie per il lavoro che lavorano sul nostro territorio
E poi abbiamo messo questa misura del reddito minimo di inserimento per le persone che scelgono di farsi ricollocare cioè noi daremo un sussidio alle persone che hanno terminato tutti gli ammortizzatori sociali
Considerato che gli ammortizzatori sociali accusando sempre per un periodo più ridotto quindi ci saranno persone che saranno accompagnati per tempi prima Borrelli nel mercato del lavoro
E allora noi daremo questi nel reddito di inserimento soltanto tra chi scende di farsi un ricollocare
Il contratto di ricollocazione lo voglio dire così come la governance Centro per l'impiego e agenzie per il lavoro ENEL giocasse tra
Le siamo molto orgogliosi che la nostra diciamo idea
Di cooperazione pubblico-privato e contratto di ricollocazione sia nel gioco SEC
Il giorno sette
Ha una visione generale del mercato del lavoro si interessa sia delle politiche attive sia delle politiche passive sia dell'inserimento al lavoro
E voi devo dire grazie a garanzia giovani lo voglio ripetere perché tutte le critiche che si fanno all'Europa garanzia Giovanni un programma europeo che ci ha dato nell'occasione di metterci alla prova come Regioni
Garanzia giovani da offre chance opportunità ai giovani si è tanto parlato dei giovani del sud e mi ha parlato anche il Presidente della Calabria i giovani devono sicuramente muoversi perché in un mondo globale
Non si può parlare di fuga di cervelli perché i giovani devono garantire la mobilità ma devono sicuramente
Accrescere loro competenze non voglio tornare presso le stelle e le Regioni di origine lo dicevo prima
Al ministro Lanzetta io come professore universitario tantissimi studenti calabresi che si formano la Sapienza io insegno la Sapienza
Ma poi non tornano nelle loro Regioni queste sbagliatissime o devono poter sospendere sono tutti ragazzi bravissime devono poter estendere loro completa se nella loro regioni di origine e quindi è giusto impegnarci come politica a formare questi ragazzi ma dagli occhi delle opportunità
E quindi per questo mi piace ricordare questo programma europeo che insieme i fondi comunitari sono il vero banco di prova delle Regioni
Noi se vogliamo che la critica alle Regioni cessi dobbiamo dimostrare di essere capaci di raccogliere la sfida e ho voluto portare l'esperienza della Regione Lazio perché non eravamo mai gli anni era
Come Regione perché non eravamo capace di spendere di impegnare e spendere i fondi comunitari ora con questo modello con la cabina di regia con le quarantacinque azioni siamo riusciti a voltare la pagina e quindi opportuno diciamo così concentrarsi molto su queste risorse perché come diceva bene il professore Giannola sole gli unici soldi veri che arriveranno e sui territori entrati non possiamo perdere la sfida
Quindi grazie ministro per questa opportunità grazie anche di averci invitato perché penso che appunto come Regione
Siamo riusciti in qualche modo a dare l'esempio che ci sta ce la possiamo fare collaborando tutti quanti insieme
E quindi devo dire come le Regioni razzo insomma noi ci proponiamo come il modello hanno detto anche appunto per quanto riguarda il giorno sette
è
Che sicuramente le regole per il lavoro
Non sono quelle che garantiscono l'occupazione però sicuramente possono impedirlo all'occupazione quindi
Aver pensato a migliorare a snellire anche le tante regole del lavoro ci potrà aiutare a riportare spero i giovani i a rimanere in Italia soprattutto a ripopolare il sud che se lo merita grazie
Grazie assessore infatti le avevo detto che non perché il Lazio faccia parte delle regioni del sud ma per un insieme di buone pratiche amministrative che
Hanno dato un'inversione totale di di tendenza
E quindi orientate verso lo sviluppo ed era necessario ascoltare appunto quanto già prodotto sul territorio
Io darei la parola al professore Aldo Berlinguer l'assessore al Dipartimento Ambiente e Territorio e politiche della sostenibilità della Regione Basilicata prego
Sì grazie
Ma anche io voglio ringraziare stanzetta Sottosegretario del rio i Presidenti delle Regioni colleghi
Porto anche il saluto di Marcello Pittella al Presidente della Regione Basilicata che per un impegno indifferibile non è potuto essere qui con noi oggi
Voglio anche ringraziare in mezzo al professor Giannola per il contributo
è importante che ci dà anche se devo dire che da esso tra alcuni ulteriore senso di scoramento infinito per i dati che sono stati che già conosciamo ma che insomma sono stati ribaditi oggi
Pagare prova a fare due considerazioni sul metodo e due o tre sul merito se riesco sul
Sul metodo
Sono d'accordo con quanto diceva soggiorno latte invitiamo la parcellizzazione
Richiamo una logica minuta di sviluppo territoriale solo regionale guardiamo alle interconnessioni tra Regioni guardiamo anche ad altre Regioni che non siano necessariamente italiane
In questo ben vengano progetti come quello varato da ultimo dalla Commissione europea user che vede insieme le Regioni della dell'Adriatico
Veneto
La Basilicata l'Abruzzo e Marche
Ma anche molte Negro Serbia Croazia io non progetto comune che punta su alcuni atti strategici che sono
La crescita blu cioè l'economia marittima l'ambiente la protezione dell'ambiente l'interconnessione regionale tra l'altro pilastro in cui
A coordinare sono anche le nostre regioni meridionali il turismo sostenibile che sono
è un progetto un esempio di citazione appunto di cooperazione e di coordinamento che può anche travalicare i confini nazionali sposare una progettualità
Virtuoso
Sono altresì convinto che occorra puntare sull'infrastrutturazione ça va sans dire
Però facendolo con la logica della concentrazione delle risorse non con quella della dispersione delle risorse per porci nella condizione finalmente di arrivare a quei Bibione tra
Sviluppo e
Facile consenso e finalmente scegliere lo sviluppo rispetto alla fascia consenso che non ci ha regalato tanti anni
Appunto una ricaduta di sviluppo una ricaduta occupazionale come
Era stato avvolte tratti promesso credo che dobbiamo rivedere anche un concetto di meridionalismo che abbandoni la logica della assistenzialismo della sola solidarietà solidarietà
E inneschi processi virtuosi di promozione delle competenze dell'intelligenza di un mercato che sia
Non solo un soggetto vigilato regolamentato attratti subalterno attratti alle come dire assistito ma anche sia
Un motore
Di
Risorse e di creatività di libertà e sia esso stesso il pungolo il motore delle e il controllore anche delle politiche pubbliche questo manca in gran parte del Mezzogiorno
Sono convinto che si debba recuperare un ruolo o proficuo degli enti locali
è un rapporto corretto con i cittadini anche lì definitivamente abbandonando la logica della cooptazione della retribuzione del consenso
E voltando pagina però Attardo anche attenti che con nei soli tagli
Con il patto di stabilità
Non so se riusciamo a fare questo così non so se sia il caso di puntare
Così forti e sul
Unire una sensazione più che una realtà mi rendo conto di neo centralismo che
Possa far male interpretare questo decisionismo questa capacità che finalmente è arrivata in Italia che il Governo sta interpretando egregiamente con è una sensazione di esproprio una sensazione di indifferenza
Sa stare un po'attenti su questo crinale
Insomma io penso che si debba puntare sulla rinascita del Mezzogiorno più che sulla crescita su una rinascita del Mezzogiorno che sia basata effettivamente su progettualità
Su una responsabilità sul meritocrazia
E poi guardando al merito somma credo che la parola chiave una le parole chiave sia fetente di infrastrutture che siano materiali e immateriali insomma
Avete parlato della portualità
Io sono convinto personalmente che porti in Italia se non troppi non pochi ma che siano
Ma le cui facciate
Male viaggiare non c'è solo il restauro c'è ai problemi che avete detto scenici Cagliari fintanto ci sono regioni come la Basilicata che non hanno portualità hanno quote marine turistiche peraltro in grande affanno
E che pure devono farsi debba stare
Prima situazione di grande disagio di grande sofferenza che lo stesso vale per le infrastrutture viarie
E ferroviari non c'è solo la Napoli-Bari c'è anche la
La Salerno Taranto che voi andate sta in condizioni pietose sia sul versante ferroviario sul versante
Viario insomma
Così come l'itinerario Basentana così come
Anche i collegamenti con la la rete di alta capacità che fa perno su Foggia
Non basta io credo nelle triplicazione di quella tratta non basta
Quasi raddoppiare la potenza Mestre occorre fare uno sforzo in più
E anche l'atteggiamento ahimè
Un po'di
Già azienda di meno aziendalismo nel quale si fa sempre il perno sul rapporto costi benefici
No i sedici mila passaggi al giorno che ANAS chiede per raddoppiare l'infrastruttura viaria lo sappiamo senza sedici mila passaggio giorni non si raddoppia per tutta la via
Credo che vada abbandonato comunque bisogna rivederlo nella logica di
Di una cittadinanza che abbia come costola anche il diritto alla mobilità anche per le aree a basso contenuto demografico perché ci sono queste aree possiamo
Trascurabile
Così come me occorre stare attenti alle aree interne non possiamo solo pensare alle grandi infrastrutture perché in una regione come come la nostra centotrentuno abitante entro trentuno comuni con un cento sotto i cinque mila abitanti cento
Sì io non mette in condizione di persone di muoversi e io oggi sto chiedendo al Ministero dell'ambiente ormai un miliardo di euro per il bis
Questo idrogeologico che sta facilitando qualsiasi
Forma di interconnessione anche viaria evidente uniti ecco c'è io non mette in condizione di queste persone di muoverci io li sto condannando ad una cittadinanza incedibili se non proprio l'emarginazione
Poi c'è un tema che non ci può sfuggire alle ho parlato di Portici ma da Bari e Brindisi fino a infortuni e da Lamezia fino a Capodichino non c'è l'aeroporto
Sono quattro ore di viaggio sulla centosei Ionica passi quattro e dall'altra parte
Badate che lì nel mezzo c'è un giacimento di PIL guardiamolo solo come PIL
PIL turistico PIL naturalistico PIL culturale PIL architettonico
Che non aspetta altro che di essere fruito con una domanda globale con il crollo dei costi dei trasporti a livello
Trasporto aereo con la scolarizzazione che sale colto con reddito che sale in tante aree del mondo
Una domanda vorticosa di questi beni noi non possiamo relegare
Il Mezzogiorno ad un'area che non ha lo strumento principe poter intercettare questa domanda sono gli aeroporti mi rendo conto degli aeroporti bonsai novellato il piano nazionale degli aeroporti il Governo sta varando va rivisto
Perché occorre pensare a luoghi
Come Matera capitale europea della cultura due mila diciannove che hanno tutto il diritto di attrarre quella domanda turistica lo debbono fare però con delle infrastrutture adeguate e da lì in giù verso la Calabria giustappunto
C'è una prateria dobbiamo
Deve dirlo io credo dobbiamo rivedere l'utile dopo sommessamente al Governo di
Fare un pensiero su questo
Quel piano nazionale delle porte non può limitarsi a fotografare l'esistenza e deve anche guardare al futuro deve puntare sul futuro devo poter dire questa infrastruttura non è ancora ritenersi nazionale lo deve diventare
In questo caso credo che la candidatura di fisco di la pista Mattei di Pisticci
Sia una candidatura che va erogate debba sposare
Sono d'accordo con quanto dicevate sulla sponda sud del Mediterraneo dobbiamo pensare smettere di pensare che quello sia solo un problema
Un travaso di povertà
Che ci arriva un'invasione come qualcuno dice brandendo questo problema come un un'incapacità decisionale del governo delle politiche
Quello un
Un luogo di ricchezza culturale e storica economica se non riusciamo a guardare al domani
E va declinato così portando prepotentemente questa questione in Europa
Che lo è a maggior ragione visto che c'è una forma di neocolonialismo straripante nella sponda sud da parte di altri Paesi come la Cina che insomma è rivelatrice di quella che è una scommessa e merita adesso di fuga tenenti forse non lo fare
Insomma io credo che si debba
Cambiare effettivamente il passo verso nel pensare che il sud non debba essere solo oggetto di aiuto ma debba essere messo in condizione di poter utilizzare le sue potenzialità
E qui consentitemi la battuta sul petrolio l'avete votato
Se è vero che le comunità locali le imprese petrolifere e il Governo o meglio lo Stato
Stanno in un rapporto sinallagmatico tra loro
Cioè io utilizzo un territorio e ti lascio una misura compensativa quella mia commisura compensativa va pagata senza né se né ma
Non può essere inventata nel patto di stabilità guarda perché se no da me da da corrispettivo
Diventa atto di liberalità
Cioè si dà quando si vuol dare quando ci si sente di data non è più quello ispettivo non è più in misura compensativa
Quindi bisogna sposare una logica io credo che versa che definitivamente ci induca a dire sono fuori dal patto di stabilità quelle
Quelle quelle misure compensative di consumo ambientale ultima notazione sono strada accordo lo sa il Ministro anzidetta sul discorso zone franche
Badate oggi Regione fa anche il mondo sono quasi quattromila ci lavorano ottanta milioni di persone
Non ci sono solo fuori dall'Europa Tangeri perché riuscirà a proliferare in quel modo rispetto a Gioia Tauro diciotto metri di fondale tre milioni di teu stretto enti fitti equivalent
Contegno mi sono arrivati a otto milioni ma perché hanno abbattuto ogni forma di tassazione
Sull'impresa sugli immobili sul lavoro
In Europa gli ultimi entrati Croazia in testa Polonia decine di zone franche vicine di regimi a fiscalità differenziata
Poi ci sono quelli palesi e ci sono quelli occulti perché non sfuggirà a nessuno la triste vicenda Jucker
E nel quale lì c'è una zona franca non palesi
Allora io credo vada definita e non possiamo andare avanti con linee Campione d'Italia tre mila e sei mila abitanti noi dobbiamo
E lavorare per il Mezzogiorno delle forme di sviluppo di volano vero di sviluppo basate su una premialità fiscale non più sulle sovvenzioni
Sulle patti territoriali contratti programma legge quattro otto otto e via discorrendo vivere non hanno lasciato
Non ha lasciato i germi dello sviluppo e mi son provato e chiudo a
Impostare una proposta
Perché la Basilicata che contribuisce al settantadue per cento della produzione di greggio nazionale non ha diritto quando consuma il prodotto che produce
Quando i cittadini lucani consumano prodotto che producono gas benzina gasolio non hanno diritto all'abbattimento dell'accisa nazionale su quel prodotto costerebbe novanta milioni di euro l'anno allo Stato solo novanta milioni di euro
Fisco contro fisco misura diretta va dritta al cittadino non passa dai bilanci pubblici non passa dal patto di stabilità non discrimina tra persone fisiche e giuridiche non discrimina tra Comuni sia Comuni no
Cioè Comuni beneficiati in quanto
Come dire interessati dai pozzi petroliferi comuni no io ecco mi sento di rilanciarla questa proposta son convinto che ci sarà modo di
Discuteva con il Governo insieme una serie di altre
Proposta di se questo seminario vuole appunto produrre proposte
Per cercare di ridare un modo diverso per sviluppare per tutti gettare i semi di uno del del dello sviluppo nel Mezzogiorno compresa la Basilicata che francamente secondo me merita questa sorte grazie
Grazie
Assessore riguardo i Comuni potremmo ridurli facilitando l'Unione dei Comuni
E la mia presenza Matera l'altro giorno era appunto
Per firmare con nella regione Basilicata un
Patto di amicizia in cui il nostro ministero e la Regione lavorano insieme per una legge di riordino regionale
E per favorire quella che l'Unione o la fusione dei Comuni che dà più forza ai territori naturalmente su scelta dei territori
Io darei vedo che si delineano delle ed è ben precise da parte
Delle Regioni e questo è estremamente importante perché vuol dire che
Questo seminario comincia ad entrare nel merito come tavolo di lavoro darei la parola all'assessore Facciolla
Grazie al ministro parlare quasi alla fine dà degli indubbi vantaggi
Primo fra gli altri quello di renderle grazie pagano l'intervento assai breve dall'altra eliminare tutta una serie di
Discorsivo cosa che volevi evidentemente dire ma che sono strette state dette già meglio di quando gli avessi potuto fare parto da alcuni
Dati che evidentemente bisogna
Valorizzare il professor Giannola ci dice che al sud nel prossimo futuro nei prossimi anni saremo quattro milione in meno
E che nella sola regione Molise questo estrapolo un un dato entro il due mila e cinquanta passeremo dagli attuali trecentotredici mila duecentocinquanta mila con una popolazione
Anziana superiore ai sessanta anni parla sessantacinque per cento una sorta di
Dormitorio pubblico
Ed allora
Mi sono persuaso l'idea che
I punti di debolezza di criticità non possono che essere un
Necessariamente un nostro punto di forza
è evidente che sottolineo rimarco apprezzo molto l'intervento del Presidente la rende la regione Sardegna Pagliaro che
Parte prima che dalle infrastrutture importanti da un sistema di
Capacità di Rete dal capitale umano mi sembra evidente che una
Necessità delle nostre regioni e quelle di tornare ad investire sul capitale umano
L'istruzione prima fra tutti ma ancora di più la formazioni azioni di inclusione sociale azioni di cooperazione mi sembrano
Fondamentali e imprescindibili per una
Capacità di ripartenza dei nostri territori
Poi mi sembra che sia stato molto ben evidenziato il tema di cosa vuole l'Europa dalle regioni del sud
Cosa vuole l'Europa dal dall'area del mediterraneo
Così come mi sembra altrettanto evidente che questa parte di Europa ai nostri territori devono
Prepararsi a
Garantire che i flussi di immigrazione all'epoca la possibilità di fare commercio attraverso il Mediterraneo possa essere compatibile e coerente con la storia dei nostri
Territorio ed allora mi chiedo siamo in grado di scrive delle regole comuni condivise che possono appartenere al centro-sud d'Italia
Io ho fatto anche un attimino faccio anche un attimino riferimento a d'una parola che lei ha utilizzato più volte ministro sulla incoerenza delle azioni del governo con quelle delle regioni
O sulla potenziale in coerenza delle azioni di governo con quella delle regioni e io mi chiedo anche ragionando tra Regioni quando siamo in grado di poter mettere in piedi delle azioni condivise
Di strategia di condivisione degli asset strategici per
Il futuro quanti di noi hanno ragionato insieme di
Piani paesaggistici della tutela del territorio
Dei piani dei trattori ma dico di più dei piani energetici regionali che solo apparentemente tra di loro non hanno una condivisione di obiettivi ma che invece strategicamente devono necessariamente essere finalizzati ad una condivisione
Di obiettivi anche il tema del Borders sharing che ci propone l'Europa è un tema già quale presupposto ineludibile e non derogabile a una condivisione degli oneri
Degli oneri dei costi per le regioni del sud Europa che del del sud d'Italia che devono necessariamente essere messi in arredo per rendere compatibile coerenti le esigenze di produzione ma con la storia il valore del
Del territorio
E questo è un tema che necessariamente non dobbiamo sviluppare perché se abbiamo qualche cosa da Botero offrire in quei territori insieme al capitano quando su quali dobbiamo investire la qualità del territorio che non può essere
Per nulla depauperata che non può essere oggetto di nessuna forma di negoziazione se vuole essere ancora appetibile vedo in
Prima arriva mi fa molto piacere il professor Di Giandomenico del Rettore dell'Università telematica
Per caso che ci invita ogni volta fare riferimento all'articolo centodiciassette ottavo comma della Costituzione per mettere in rete le nostre
Capacità quelle regionali al di là della discussione su la macroregione adriatica l'altra la fusione tra Regioni e quant'altro c'è già uno strumento che è in grado di falsi che le Regioni abbiano
La capacità di poter mettere in rete alcune risorse di che sono che nascono all'intelligenza ma la condivisione di obiettivi che non è più derogabile
L'articolo Chan diciassette programma fa riferimento anche alla costruzione di organi comuni al fine di definire le strategie comuni ma se noi non siamo in grado di parlare tra di noi ma possiamo mai parlare all'Europa
E
E
Quindi molto bene questo questo convegno perché la sollecitazione a fare qualche cosa in più
è diverso quindi spero che ci sia anche un seguito sul quale noi potremo confrontarci
Per aree tematiche certe non più astrarre il discorso rispetta regole che non sono quindi io capisco la finalità quella visto per questa donna dire rinnovo di nuovo
Il plauso così come
Su alcuni temi azioni condivise non le dobbiamo necessariamente porre in essere la mia regione una regione particolarmente ricca di acqua
Ma se è un principio solidaristico deve valere e deve
Valere deve essere tale da consentire
L'utilizzo
Dell'acqua tutte le Regioni
Del sud del sud Italia attraverso anche forme di Consiglieri di di condivisione degli obiettivi necessariamente
Tali da consentire alla nostra Regione dalla parte di variazione solidarizza all'asta come diceva
L'assessore della Basilicata molto bene di poter avere lire una sorta di contro prestazioni in termini
Sinallagma ma in termini di sostenibilità ma un tema a valle di questo e necessariamente l'uso anche in questo caso coerente e compatibile con le ragioni storiche dei nostri
Territori dei fitofarmaci e che se diamo acque nostri territori per fare una sorta di
Ulteriore riforma agricola ma non possiamo non pensare di diminuire l'uso dedito fa amici che sui nostri
Territori anche ragioni ciò che ci dice l'Europa depauperano di molto la capacità di essere attrattivi
Il il l'azione
Sulla sul clima sulla produzione di di CO due è ineludibile quest'anno abbiamo avuto dodici mesi di autunno
L'estate non è stata è stata perché è stata autunno la primavera non è stata e state perché è stata autunno e ci siamo presi la mosca sul sugli oli vedi le offese chiudo chiudo chiudo
Lacci dalla fastidiosa in Puglia doveva risk
Stato di
Rafforzi panorama territoriale degli ulivi secolari dovessero essere prima un attimo schiantato non più
Vivibile quindi grazie ancora per questo inedito spero che ve ne siano altro io sono io il sottosegretario
Dell'olio per questa Bellini Sativa grazie
Voi sapete per i tavoli tematici e il Ministero degli affari regionali ne ha aperti tanti altri ne apriremo suoi bisogni
Delle regioni e delle autonomie locali naturalmente da oggi parte una serie di discussione su quelle che devono essere le azioni condivise per lo sviluppo del Sud
L'intervento al
L'assessore che rappresenta la Regione Nappi Severino Nappi della Regione Campania e poi le conclusioni al sottosegretario Graziano Delrio grazie
Sì anch'io devo ringraziare davvero il ministro Lanzetta Sottosegretario per questa occasione al di là del
Dei contenuti per il metodo che perché è fondamentale rispetto proprio esattamente a questo tema perché ogni volta che ci
Avviciniamo alla questione del del sud del che fare per lo sviluppo del sud a medie né in mente un articolo pubblicato sulla voce di Prezzolini
Innanzitutto è sapere propria con interventi di Croce e di
Di Croce ricordo sicuramente produce
Che
Si chiamava la questione ferroviaria ed era il mille novecentododici si parlava sostanzialmente della Roma Bari allora il tema che
Pongo all'evidenza di tutti e che emerge sicuramente dalla discussione che
Credo che noi abbiamo sicuramente sedimentato una consapevolezza comune di quello che bisogna fare e anche stamattina mi sembra che trasversalmente abbiamo focalizzato le questioni centrali la logistica
Il tema dell'ambiente il tema della sviluppo della portualità e tutta una serie di altre questioni che a vario titolo in vario modo ci
Avvicinano quindi abbiamo sicuramente sedimentato questo
E ci sono sicuramente proposte anche molto importanti e significative Svimez con la consueta
Anche capacità di dialogo di dialogo di analisi di progettualità che erano anche oggi presidente Giannola ci ha messo in evidenza ha sicuramente già delle idee sul tavolo che sono anche i Comuni io credo che la questione vera però sia innanzitutto quella di
Costruire lo strumento per fare queste cose
Ecco perché apprezzavo moltissimo anche a nome del Presidente Caldoro questa idea cioè immaginare che questo tavolo non sia un con convegni no
Perché altrimenti
Potremmo trovare un'altra voce di Prezzolini che tra un po'ci ricorderà quello che dovevamo fare
La verità e che non abbiamo bisogno di costruire strumenti normativi strumenti attuativi di coordinamento e il Ministero la scelta ovviamente del Governo
Deve in qualche modo essere in
Un luogo di condivisione di una progettualità operativa
Che tema per tema sviluppando operativamente quello che in qualche modo lega il drammatico tema del ritardo del sud rispetto alla questione e l'altrettanto drammatico tema della
Sostanziale indifferenza di una parte del Paese
Al fatto che senza il sud non c'è uno sviluppo del Paese non c'è un futuro
Per questo Paese si faccia quell'azione che traduca questo una cabina di regia una parola usata forse anche
Abusata in qualche modo
Ma uno strumento che abbia dentro innanzitutto la capacità di realizzare concretamente le cose qui c'è un Paese che vive una fase molto cupa
Di paura
A tutti i livelli ne abbiamo bisogno di realizzare qualcosa che si veda che le persone quelle in carne e ossa possano seriamente toccare il sottosegratario pochi giorni fa ricordava
In un'intervista la questione collegata al fatto che bisogna spendere i fondi europee bisogna spenderli subito e così via
E quello è il segnale complessivo che il Paese reale vuol vedere non tanto e solo sui fondi europei mare anche rispetto alla progettualità diffusa che noi
Poniamo sul campo perché altrimenti rischiamo di rimanere imballati allora questo tavolo credo che possa essere
La realizzazione di una vera e propria struttura di Governo operativo delle vicende nelle quali si ponga anche attenzione all'altro grande tema che anche il collega Berlinguer poneva in evidenza viviamo una stagione
Di percepito neo centralismo
Molto pericoloso sotto certi versi se non è accompagnato da un dialogo e da una coesione sociale e di sistema davvero non è un caso che la la collega Valente a proposito del tema del delle politiche del lavoro mentre abbia per un verso segnalato la la tavola diceva che ci apre come Paese il Giobatta
Però ci segnala anche a nome di tutte le Regioni
Il fatto che gestire per esempio quel processo con una logica centralista
E vissuta e probabilmente può essere da un lato comune esproprio e dall'altro lato come
Una possibilità di azione invece che vada in una direzione opposta rispetto a quello che ci si aspetta cioè una condivisione dei territori questo è un Paese che ha bisogno di fare
Squadra di farlo con i corpi intermedi rivitalizzando lì ha bisogno di farlo sul territorio ha bisogno di farlo rispetto all'azione coesa e con divisa che individui operativamente delle strade perché altrimenti rischiamo di essere in una condizione nella quale c'è uno scollamento fortissimo tra quello che si vuole
E si immagina di realizzare anche in modo importanti significative quello che pende esce concretamente si riesce a fare in un tempo in cui non c'è più tempo perché questo il dramma reale non mi sottraggo due brevissime suggestioni rispetto a quello che
In questo tavolo ci può ci potrebbe stare ci dovrebbe stare
Su una proposta che è quella della Campania il metodo che non abbiamo messo in campo in questi anni è stato quello di condividere l'azione su tutti gli strumenti e lo abbiamo fatto anche
Con le le altre Regioni Obiettivo convergenza sul tema del lavoro
E della formazione abbiamo stilato un accordo con il Ministero del lavoro per cercare di avere una proposta condivisa sulle misure adottate che ci ha consentito di scambiarvi pratica consentito anche di handicappati altre parti
Nel paese alcune pratiche ci ha consentito al tempo stesso di a vere
Appunto una uniformità di azione rispetto ai modelli messe in campo
La traduzione ovviamente collegata invece la responsabilità territoriali perché queste sono sicuramente individuale ed un'altra questione che è per noi simbolica la Campania e la percepita come la terra dei fuochi
Il tema dell'ambiente è riuscito a diventare in questi trent'anni per responsabilità che io ascrivo trasversalmente la società civile fino ad arrivare al Governo nazionale
è diventata in il tema dell'ambiente quello dei copertoni bruciati di Gomorra della
Della criminalità organizzata la scommessa sulla quale la Campania
Sa lavorando nella programmazione quattordici venti ma ha bisogno per far questo di quella coesione anche col Governo nazionale che invece il tema dell'ambiente sia il tema
Che di Clini le azioni della programmazione quattordici venti
La salute perché il recupero della ambiente e salute labili impresa sana innovativa perché l'impresa innovativa è un ambiente impresa sana che fa ambiente la filiera
Agroalimentare nelle sue molteplici destinazioni l'integrazione sociale perché l'ambiente c'è quando c'è
Coesione sociale quando c'è ricchezza se vive una condizione
Di difficoltà drammatica è chiaro che il tema dell'ambiente viene sfilacciato allora questo tipo di ragionamento dovrebbe essere recuperato nella dimensione comune avere gli strumenti per poterlo fare a noi per parte nostra siamo già facendo lo lo programmiamo
E nelle misure attuative c'è bisogno di farlo in questa coralità e probabilmente questo può anche consentirci di uscire fuori da questo tema due ultime cosa è davvero brevissime una
Il tema dell'edilizia è stato toccato in qualche modo non c'è più spazio per nuovo cemento
Però il tema della riqualificazione dei territori
L'abbattimento e la ricostruzione di
Quartieri anche simbolici drammaticamente simbolici dalle nostre parti ma anche in altre regioni ce ne sono di quelli che descrivono un degrado sociale culturale e l'assenza di sviluppo quella crescita senza sviluppo che ha caratterizzato gli anni Settanta e Ottanta
Di questo Paese investire su quel tema dell'edilizia quando si dice che l'edilizia in crisi è uno degli strumenti
Che sia consentito ad esempio di ripartire negli Stati Uniti dopo la crisi del ventinove potrebbe essere dovrebbe essere può essere per le mille implicazioni che sono collegati anche a quelle richiamo all'impegno del Governo nazionale sul tema degli investimenti al Sud
Che poneva
Giannola prima uno strumento e per una cosa piccola operativa per esempio che cosa bisogna fare se non si sta attenti nel governo delle regole non abbiamo dovuto
Negli anni accusare un'aliquota
IRAP che la più alta d'Italia perché abbiamo dovuto far carico con i soldi dei cittadini al tema della dello sforamento della sanità che anche questo un tema di responsabilità comune e condivisa
Non è possibile ad esempio immaginare che si possa compensare questa gliela maggiorata con i fondi europei come può diventare un volano di crescita per esempio anche questo perché altrimenti rischiamo di utilizzare sempre i fondi europei in una logica
Che parte come quella dello sviluppo e finisce per citare vicende delle nostre parti con i marciapiedi
E questo è quello che non abbiamo bisogno di fare abbiamo bisogno invece
Di una strategia consapevole che ha necessariamente una guida del Governo nazionale
Nel confronto col europea che consenta non soltanto di spendere ma di spendere bene in modo saggio in modo purché ci consenta di recuperare in questa Europa a due velocità questo dumping legislativo sociale drammatico che noi subiamo
E che invece ci viene presentato soltanto sotto il profilo
Della mero rispetto delle regole
E che ovviamente massacra proprio un Paese socialmente
Inclusivo come il nostro evidentemente invece questo è un tema che ci deve servire per porre la questione vera al Paese grazie
Il Presidente dell'Abruzzo ad Alfonso Cisco sarebbe noto è tornato stanno votando n Conferenza delle Regioni perché oggi alle quindici abbiamo alla conferenza e ci sono molti ponti all'ordine del giorno molto impegnativi
La parola al Sottosegretario Graziano Delrio ringraziandolo infinitamente per la sua presenza oggi e per il valore che ha voluto dare a questo seminario di studio
Grazie ministro saluto tutti rappresentanti delle Regioni Presidenti che sono qua grazie per questa occasione di riflessione per che Tucci offrì oggi sono qui indiciamo inversione
Inversione di gestore del De diminuito da questo ne territoriale quindi sono qui ospite di questa riflessione che le regioni attraverso un ministero hanno voluto promuovere
Ho già detto alla presentazione del rapporto Svimez alcune cose pro soluto Nola si sia come dire anche quest'anno dato l'occasione per riflettere in maniera più scientifica su tutta la situazione del Mezzogiorno
E ho già detto altre volte quale sia la strategia che io vedo per il sud ella ribadiva disco qua
è una strategia molto semplice fatta di due pilastri fondamentali uno di piani strategici
Di piani strategici non moltiplicati ma pianista te ci vuol dire piani che sono in grado di scegliere le priorità di sviluppo e poi di applicarle alle varie Regioni
Questo è una ricetta che non vale per il Mezzogiorno vale per il Paese in generale ma per il Mezzogiorno vale molto di più
Quindi la capacità di ragionare in termini strategici quindi per il Mezzogiorno è chiaro c'è il tema della logistica della grande piattaforma logistica sul Mediterraneo come ha detto efficacemente il processo non ha purtroppo l'ho sentito ma so so cosa pensa
E come ha detto Mario Oliverio prima
Quindi un tema di logistica e di diciamo così di
Di piano generale che di cui l'Italia è carente l'Italia ha una carenza enorme di logistica dell'impianto la logistica nel Mezzogiorno questa carenza diventa ancora più importante
Dentro a questa carenza vie un'ulteriore necessità di fare una scelta
E la scelta che io vedo molto chiara che il Governo deve fare con più forza e con più carezze chiarezza nei prossimi mesi è quella di puntare moltissimo sulla logistica portuale sullo cistica ferroviaria sul trasporto ferroviario quindi
E sulla logica e sul e sulla rete di ferro nelle grandi aree metropolitane
Questo è il
Cioè
Io vi dico poche cose qui dopo è chiaro che
Vi sembra mi sembra un un atteggiamento da nordista questo da padano essenziale ma insomma
Portate pazienza
Allora
Sull'area metropolitane e sull'area metropolitana e l'investimento compresi trecento milioni messi ieri dalla Cassa depositi e prestiti investimento per le aree metropolitane completamento metropolitane di Napoli Palermo Catania
Bari abbiamo un una serie di progetti
Sulle direttrici ferroviarie secondo me invece dobbiamo mettere più testa e più forza in alcuni progetti certamente sì velocizzare adriatica con le nuove vetture nella nel nel due mila e quindi ci certamente in corso di potenziamento e completamento la Battipaglia-Reggio Calabria in maniera da rendergli una velocità state fatte alcune gallerie Coreco eccetera state completate
E certamente in completamento raddoppio della della Bari-Taranto e quindi alcune linee ferroviarie la Napoli-Bari come sapete è stato oggetto sblocchi taglia ma hanno tempi queste opere molto rilevanti e quindi è inutile che cioè adesso poi parliamoci chiaro
Non è che tutte le volte che facciamo un convegno stiamo che lamentarsi che a Napoli Bari
Non è pronta Napoli-Bari finirà lo sapete tra dieci anni mettiamocelo in testa se va bene quindici anni mettiamocelo in testa e guardiamo cioè parliamo che per
Dopo i grandi Paesi europei che dicono ci vogliono dieci anni a fare questo però facciamo in modo che non ce ne vogliono trentacinque
Facciamo in modo che non costano il triplo di quello che abbiamo previsto
Ma sappiamo che quell'opera di necessità di questi tempi quindi basta appunto a capo
Punto accapo
Quindi i piani strategici generali quello della logistica quello sul
Io ho fatto ho fatto un gioco per il presente del Consiglio l'altro giorno
Siccome sapete che vogliamo ma cogliere la sintesi
Ho fatto in gioco gli ha detto che il colma
Clienti calmo che dentro parola calmo con in in inglese OCCAR io non so come si cercando forse
Francesco è più più bravo di me inglese
Dentro questa parola c'è cultura cultura e e turismo ovviamente
C'è aria di cultura l'agricoltura ne abbiamo dei dati eccezionali sull'agricoltura nel meridione quindi abbiamo dati di forza enorme rispetto a tanti altri Paesi europei molto forte ce la logistica e cioè la manifattura di qualità
Alla parola calma
In inglese
Quindi questi settore sono settori strategici del nostro Mezzogiorno puntiamo sulle forse non c'è nessuno che penso che debba pensare di non fare scelte e puntare sui gli elementi di eccellenza ne abbiamo diversi elementi di eccellenza sono ottimamente riassunti in diversi documenti in diverso in libri
In diverse ricerche e quindi ha bisogno di applicare di rafforzare alle filiere esistenti
Nella manifattura di qualità abbiamo un'ottima filiere in campagna sull'aerospazio sappiamo queste cose non inutile che io stia raccontare non è mio compito giusta da raccontare
Questo tema di di avere una programmazione per aree strategiche riguarda quindi nel nella strategia di specializzazione intelligente nazionale riguarda quindi cinque aree principali le stiamo definendo con la strategia nazionale
L'industria intelligente la in più il tema dell'Agenda digitale delle Smart City esso il tema della della qualità della vita e della salute cioè l'investimento nelle nella struttura nel sanitarie Baio teche così via
Il patrimonio culturale come ho detto e poi appunto alcuni manifatture speciale come l'Ariosto Azilio particolarmente su cui l'Italia è particolarmente competitiva allora
Noi abbiamo un quadro quindi strategico ormai definito nel corso del due mila e quattro metà due mila e quindici noi avremo
I piani strategici della Spes intelligente avremo i settori i piani settoriali speriamo con dei cronoprogrammi e così via cosa c'entra questo c'entra perché questo è uno dei nostri principali debolezza
Noi non abbiamo un piano non abbiamo avuto fino a poche settimane fa adesso in consultazione l'abbiamo chiuso
Non abbiamo non avevamo un vero piano di Agenda digitale per me un piano vuol dire che tutti sanno cosa devono fare in quali tempi non vuol dire che diciamo a dobbiamo farlo a banda larga vuol dire che sappiamo
Quanti investimenti farà il privato perché lo metterli sui piani di investimento e quanti investimenti fare il pubblico perché lo mette nei suoi piani di investimento
Quindi
Lo è abbiamo adesso il piano strategico intelligente quindi che il piano dell'Agenda digitale il piano dell'efficientamento energetico perché anche questo un elemento molto importante
Procediamo quindi producendo poi di settore il settore i cronoprogrammi e le cose
Quindi il primo tema è l'Italia della vita deve aiutarsi a pensare in grande peraltro lo sottolineo sempre questa è una delle condizionalità che l'Europa ci chiede per i fondi europei
Cioè deve abituarsi a pensare in maniera strategica
Primo punto siamo avanti no siamo dobbiamo recuperare molto terreno ma comunque ci ci stiamo lavorando
E bisogna che possibilmente il ponga ricerca non sia incoerente con la strategia di specializzazione intelligente Ceccarini
Che non faccia altri piani altri programmi sovrapponga altre cabine di regia perché l'altro elemento di grande debolezza del nostro Paese che noi riproduciamo livelli di governance come se fossero noccioline
Io sto analizzando perché abbiamo
Il decreto su Taranto il ventiquattro
Al mattino speriamo
E e quindi
Abbiamo il decreto su Taranto allora mi sono immerso nelle cose su Taranto no
Allora è incredibile abbiamo quattro o cinque livelli di coordinamento su Pompei abbiamo avevamo e abbiamo quattro o cinque livelli di addirittura di semi commissariamento
Cioè non è pensabile non è pensabile avere quattro cinque cabine di regia quattro cinque punti di sintesi perché non si fa mai la sintesi non si capisce mai noi abbiamo messo un po'di tempo per ricostruire il quadro complessivo per esempio
Del porto di Taranto della logistica delle opere delle questioni eccome e i collegamenti cioè abbiamo per ricostruire tutti i dati e metterli tutti insieme fare un Piano integrato territoriale perché questo è quello di cui abbiamo bisogno
è molto complicato siamo abituati a moltiplicare a frazionare quindi questo è un elemento su cui nostro paese deve correggersi e vede avere anche
Per un momento buttare il cuore oltre l'ostacolo non so che non è facile
Per esempio per le Regioni non è stato facile accettare che le stesse Cino venga più programmato come prima ma venga programmato in maniera unitaria con una cabina di regia che stabilisce le priorità
Però io ho molto apprezzato il fatto che siccome il Governo ha voluto dare alle stesse ci questa caratteristica sui programmi strategici quindi avremo
Quarantaquattro miliardi a disposizione per i programmi strategici nei prossimi anni oltre i fondi europei
Ho molto apprezzato che la Regione mi ha fatto questo salto di qualità e anche i Ministeri un pochino anche sano su continua a resistere perché il fatto di dire diamo unitarietà se c'è bisogno di mettere molti soldi subito per impedire che vadano via
Le aziende di logistica dal porto di Gioia Tauro le aziende logistica del porto di Taranto e c'è bisogno e ci sono i progetti pronti perché vi do una notizia né siamo specializzati nel farle viste dei progetti ma quando andiamo sotto la lista
è
Sono come quelle delibere che una volta
Non ho scoperto alcune amministrazioni comunali scusate conoscere presente l'ANCE che facciano le delibere portano le delibere con la cartellina il titolo dentro non c'era la delibera non abbiamo approvato non è non è molto corretto insomma venga noi abbiamo siamo specialisti nei titoli
Stamattina io ho fatto una riunione stamattina presto sul
Sui il piano in sul piano gli un che era sul sulla task force che decide i progetti Paese
Da consegnare alla BEI ed a consegnare al piano di un terzo ci sono progetti importanti anche per il Sud che ne stiamo mettendo in piedi sia pubblici che privati
E abbiamo bisogno come dire che questi progetti siano progetti veri perché arriva un momento tra sei mesi in cui la degni dice e Banca delle è pronto sì o no
Questo il punto è e pronto sì o no perché se è pronto lo finanze se non è pronto non finanzio quindi abbiamo bisogno anche di
Progredire su questa progettazione no e non e non raccontarci
Non raccontarci delle storie insomma per il quando cui si va a vedere sotto sotto quando io dico bene i soldi ci sono famiglie del Progetto otto volte su dieci non oltre oggetto
Perché io adesso faccio così quando cominciammo a mi devi finanziare questo ebbene famiglie del progetto e non c'è mai non c'è ma il progetto quasi mai quindi abbiamo bisogno di essere quindi strategie e
Un po'di manovalanza non so se avete cosa il manovale
Manovale nel mio padre faccio il muratore quindi io so bene cos'è un manovale corna bambino mi portano i cantieri e qui dentro tutti con imprenditore quindi ha fatto la
E mi insegnava così al manovale manovale è a disposizione del muratore muratore intelligente bravo è quello che ha pensato come fare il muro dritto eccetera eccetera il manovale deve portare la calce deve portare i mattoni
E deve fare in modo che non si fermi Muratore
C'è deve essere uno che è a disposizione e che fa delle cose semplici ma ne fa
E le fa nei tempi giusti
Perché se io devo tirar sul muro e tu mi lasci due ore senza al mattone io divento improduttivo io divento improduttivo procedono la fa il suo mestiere fare analisi fare ricerca
Le università del sud devono fare il loro mestiere mettendo esposizione intelligenza eccetera eccetera
I Comuni ognuno deve fare un pezzo del suo mestiere possibilmente richiamo ognuno di fare questi degli altri enti possibilmente quindi questo è un elemento molto importante perché tutti insegnino agli altri a fare il loro mestiere invece essere mi pare che lo facesse il suo
Abbiamo bisogno anche di gente che si metta a farle le cose sul porto su Taranto ci sono ottocento milioni di euro ottocento mila di euro stanziati
Va bene
Ottocento mila di euro stanziati realizzati meno del dieci per cento in questo momento non vi sto a raccontare quindi
Cerchiamo di farle le cose quando ci sono i soldi perché i soldi ci sono su molte questioni
Abbiamo bisogno di un gruppo di manovali cioè di ragazzi giovani che si rimboccano le maniche e dicono bene c'è da fare la banchina del molo c'è da fare il progetto della dell'ampliamento del Porto eccetera eccetera
E c'è da farlo in Adam serra fanno dragaggi in tre mesi
Perché mi dici che l'ho io faccio in tre anni ma usciamo da questa anche minorità culturale se non lo fanno in tre mesi proviamo a farlo in dodici mesi viva Dio o no
Perché ci vuole anche qualcuno che le cose le faccia fisicamente che si assuma responsabilità farlo lei quando ci sono le risorse
E quindi io insisto moltissimo per esempio perché non si perdono i fondi europei non perché pensi che abbiamo programmato bene il settennato precedente nelle regioni ministeri francamente penso che potevamo fare di meglio
Però e anche una questione di affidabilità di serietà quando andiamo a discutere a Bruxelles il fatto che a dicembre non perdiamo quattro cinque miliardi di fondi europei ma magari ne perdiamo solamente quattro cinquecento milioni
Capisco che è fastidioso sederci intorno un tavolo e dire mancano due mesi adesso lavori giorno e notte perché altrimenti perdiamo i soldi capisco che fastidioso però son quelle operazioni da manovale che servono quando si può fare
E siccome lo stiamo facendo perché il POIN attrattori culturali il POIN Energia altre altri progetti di tipo nazionale rischiamo di perdere tutti i soldi non mi parte
E la Sicilia e la Calabria era Campagnari hanno rischiato e stanno rischiando ancora però speriamo di dire di aver risolto molti problemi
Allora ci vuole anche una serie di persone che fanno il loro mestiere con disciplina come un uso spesso questo parola mi scuso mi auguro sentirete dire molte volte non avete sempre molto
Condisce fine applicazione sapendo che i soldi pubblici sono dedicati alle famiglie all'impresa
Perché non c'entra niente la polemica nord-sud eccetera eccetera ma che i soldi pubblici servono le famiglie all'impresa del territorio in cui sono destinati e chi non li spende chi non li usa che ogni programma chi non progetta delle responsabilità politiche enorme
E non c'è nessuno che possa sostituire la parola responsabilità ognuno si assuma le sue
Nel momento in cui una regione a disposizione dei soldi
E non li spende non li usa ha una grandissima responsabilità io non credo io non sono d'accordo dottoressa capisco molto bene quello che lei ha detto e
Quindi apprezzo molto lo sforzo Regione Lazio non sono d'accordo che centri per l'impiego funzionino
Lo dico con molta che sono abituato a dire così come penso è
In Italia i centri per l'impiego non funzionano in Italia il sistema d'inserimento attivo delle politiche attive lavoro non funziona non funziona avrete fatto grandi passi avanti voi ne sono sicuro
No ho capito correlato ad essa deve no no ma però le cose funzionano carenze della difesa
Va bene allora guardi poi discuteremo discutiamo con calma grazie Giovanni
Io non sono soddisfatto le soddisfatta mi fa piacere io no ma poi vedremo i risultati perché alla fine sono le cose che contano sul
Il numero di ragazzi che vengono avviati al lavoro non
Quindi l'Italia dei numeri vergognose su questo argomento quindi
Guardiamoci nelle palle degli occhi e diciamo per esempio che le fesserie con quaranta mila progetti le fesserie contiene quaranta mila progetti
Quaranta mila progetti mi dovete spiegare come possiamo fare una politica sostenibile di inclusione lavorativa
Cioè io penso che sia complicato con quaranta mila progetti trovare qual è il progetto giusto non so forse io spero scuole onde o delle comprensioni limitate quindi penso che forse potremmo metterci a sedere provare a semplificare i percorsi fare delle cose unitarie
A me risulta per esempio che le Regioni moltiplicano i fondi di garanzia
Ci sono
Quante non sono mica colleghi
Io sono molto sono molto amico del Presidente Zingaretti sta facendo lavoro straordinario lo dico
Dammi da ex amministratore perché vedo chi amministra e chi non amministra mi sembra di poterlo giudicare abbastanza bene tra un lavoro straordinario Nicola quindi
In Lazio l'altro giorno un professore universitario mi ha fatto vedere ci sono credo trentacinque fondi di garanzia
Alcuni gestiscono sei milioni
Quindi
Cioè attenzione perché
Guardiamo anche le cose proviamo a farle funzionare in maniera molto più semplificata molto più appunto da manovali perché abbiamo bisogno anche di questo di non
Allora io però sono molto ottimista e ho concluso scusami Maria Carmela sono molto ottimista perché vedo che le adesso al di là di tutto mi sembra che le Regioni stiano davvero facendo grandi passi in avanti io sono molto ottimista
Mi sembra che ci sia molta volontà di fare un cambiamento di di di prospettiva che ci sia molta volontà di ragionare in termini integrati
Abbiamo avuto credo un esempio di ottima collaborazione istituzionale sul piano dell'Agenda digitale dove abbiamo messo insieme le cose credo che possiamo fare un ottimo lavoro super anzi a giovani tenendoci in contatto nei prossimi mesi immediata da far funzionale cosca hanno funzionato
Però abbiamo appunto bisogno di avere delle strategie definite con dei piani definiti in è una cornice che tutti noi accettiamo con una cornice che ci chiama
Appunto a responsabilità e che si chiama ha una visione di medio e lungo periodo questo è il punto è il punto sono ottimista anche perché abbiamo le risorse l'ho detto già e lo continuo a dire uso questa metafora per ancora anche oggi
La Germania ha portato con sé la Germania dell'est
Investimenti importantissimi in vent'anni hanno moltiplicato
Duecento per cento del PIL migliorato la produttività del settanta per cento
Noi credo che siamo molto più bravi di loro io sono convinto lo dico visto che oggi è presente il consigliere La litigare al Consiglio europeo
No io credo che siamo molto più bravi della Germania abbiamo molte più qualità come dire e capacità di di di di vedere lungo abbiamo molti più tardi molto più talento abbiamo ottime scuole che devono funzionare come diceva perfettamente
Il presente qui dove la competitività si fa sul capitale umano quindi è chiaro che
Cioè e di che vinceremo o perderemo la scommessa
Ma sono molto molto ottimista perché vedo che ci sono risorse umane risorse economiche risorse sociali e risorse di società civile vive nel Sud vive nel Sud come nel resto del Paese e quindi
Mi siamo molto ottimisti sul futuro di questo Paese a patto che come sempre ci diciamo la verità perché solo la verità che ci permette di
Andare avanti e quindi grazie grazie del nostro
Grazie sottosegretario per la bella lezione che ci hai dato
Per
Il fatto
Che
Si dimostra che questo è un tavolo di lavoro da cui ripartire con franchezza grazie