Intervista a Peppe De Cristofaro sulle comunicazioni del Ministro della Giustizia Andrea Orlando

Radio Radicale abbiamo qui con voi potete Cristoforo di Sella il senatore il Ministro Landolfi sta per terminare la sua replica nella discussione sulle comuni sono comunicazioni le comunicazioni in quanto titolare della Giustizia al Parlamento sull'alcol Stato sulla condizione della ministra della giustizia nel nostro Paese innanzitutto a un in che condizioni questa Amministrazione dalla crisi dalle assorbito io molte volte
Anche in quest'aula parlamentare ho insistito su un dato di fondo che credo sia quello che tra l'altro appare più drammatico agli occhi della cittadinanza cioè che nel nostro paese nel corso degli ultimi anni la giustizia è sembrata troppo spesso e troppe volte molto garantista nei confronti di quelli molto garantiti invece troppo giustizialista nei confronti di quelli poco garantiti bisognerebbe cercare di ribaltare completamente quello che successe nel corso di questi anni in questi anni abbiamo avuto quaranta leggi ad personam appunto l'impunità dei potenti se posso dire così è poi parallelamente invece una disciplina molto dura finanche ferrea nei confronti tutte quelle figure dagli immigrati fino appunto a la piccola delinquenza comune che invece è stata data presso l'istituto della recidiva reiterata colpita con grande durezza
Penso che bisognerebbe fare esattamente il contrario cioè noi nel nostro Paese dovremmo avere una giustizia forte con i forti e debole con i deboli e invece nel nostro Paese purtroppo è accaduto esattamente l'opposto scatolo di ribaltare
Il principio così come l'abbiamo conosciuto in questi anni
E per esempio se piazze tratterebbe di intervenire con forza su alcune fattispecie di reato che oggi non sono previste e che invece meriterebbero molto più ascolti le ad ambientare per esempi venissero ENPALS in bilancio ecco su questo purtroppo le parole del ministro ancora arriveranno dal nostro punto di vista
Degli elementi di ambiguità insomma condizione dall'amministrazione della giustizia decisamente insufficienti basti pensare comunque le condizioni le nostre carceri o della giustizia civile di tante altre cose lei dice e controlli che però il padre il ministro non è stato soddisfacente sono in sintesi che giudizio dà su
Queste comunicazioni è un giudizio sufficiente perché insisto pur riconoscendo che c'è stato un lavoro nel corso di questo anno e mezzo di questi due anni per esempio su un tema come quello del sovraffollamento carcerario la popolazione carceraria è passata nel nostro Paese dai sessanta
Sei mila detenuti di due anni fa ai cinquantatré mila di oggi peraltro mi sorge l'iter un po'non sembra che i reati siano così sì siamo così impennate siano così in crescita del nostro Paese esattamente il punto però è che questa diminuzione detenuti
è venuta ma un grazie ad un'iniziativa autonoma del Governo del Parlamento italiano ma sulla base del fatto che la coltura PEA a partire fondamentalmente dalla sentenza dovrebbe Dani ha obbligato il nostro Paese andare in questa direzione però il problema delle carceri non è semplicemente il sovraffollamento necessiterebbe di un ragionamento un po'più ampio
E appunto necessiterebbe della necessità dal mio punto di vista non semplicemente di mettere in campo dei provvedimenti che pure io condivido come possono essere l'amnistia e indulto la limitazione della custodia cautelare per esempio
Ma bisognerebbe dar vita a provvedimenti strutturali io molte volte in quest'Aula ho chiesto il superamento di tre leggi che sono la Bossi-Fini la Fini-Giovanardi quella sulle droghe e la ex Cirielli appunto sul la cosiddetta recidiva reiterata che sono state il motivo per il modo il sovraffollamento oggi le carceri italiane sovraffollate di una quantità di persone che hanno commesso reati di piccola entità
E invece per esempio corrotti e corruttori nelle carceri italiane non c'è nemmeno uno ringraziamo per il suo modo di celle come sempre un saluto da Radio Radicale