19 GEN 2015
intervista

Città metropolitana. Un ricorso per chiedere l'annullamento delle elezioni: conferenza stampa della Lista Civica Constituente per la Partecipazione

SERVIZIO | di Emiliano Silvestri - Milano - 13:15 Durata: 19 min 37 sec
A cura di Enrica Izzo
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A febbraio la prima udienza di fronte al Tar.

Gli avvocati Felice Besostri, Claudio Tani (protagonisti della dichiarata incostituzionalità del "Porcellum") e Lorenzo Viviani, illustrano i motivi del ricorso.

Legge incostituzionale il cui testo viola la Costituzione della Repubblica e la Carta Europea delle Autonomie locali.

Biscardini e Cappato: la nostra denuncia politica si trasforma in denuncia giudiziaria.

Registrazione audio di "Città metropolitana. Un ricorso per chiedere l'annullamento delle elezioni: conferenza stampa della Lista Civica Constituente per la Partecipazione", registrato a
Milano lunedì 19 gennaio 2015 alle 13:15.

L'evento è stato organizzato da Lista Civica Costituente per la Partecipazione / La città dei Comuni della Provincia di Milano.

Sono intervenuti: Marco Cappato (consigliere del Comune di Milano, Gruppo radicale - Federalista europeo), Felice Besostri (avvocato), Lorenzo Viviani (avvocato), Claudio Tani (avvocato), Roberto Biscardini (consigliere del Comune di Milano, Partito Socialista Italiano).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Amministrative, Aree Metropolitane, Autonomia, Avvocatura, Bilancio, Carcere, Centro, Comuni, Concorrenza, Corte Costituzionale, Costituzione, Democrazia, Destra, Diritti Umani, Economia, Elezioni, Enti Locali, Europa, Giustizia, Governo, Istituzioni, Italia, Legge, Legge Elettorale, Magistratura, Milano, Partiti, Pisapia, Politica, Provincia, Regioni, Renzi, Riforme, Scandali, Sindaci, Sinistra, Territorio, Unione Europea, Voto.

La registrazione audio ha una durata di 19 minuti.

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  • Marco Cappato

    consigliere del Comune di Milano (Gruppo radicale - Federalista europeo)

    La legge istitutiva della Città Metropolitana ha generato un organo costitutivamente antidemocratico: il Consiglio metropolitano. Nel corso del processo elettorale si sono aggiunte altre illegalità. La denuncia politica si trasforma oggi in denuncia giudiziaria per l'annullamento delle elezioni. Le liste unitarie che si erano presentate erano trucchi, che i cittadini non dovevano conoscere, per massimizzare il risultato. Dopo il voto i gruppi eletti si sono moltiplicati e sono state attribuite deleghe senza nessun progetto e nessuna discussione: per il Sindaco Pisapia non c'è scandalo e nemmeno urgenza.
    13:15 Durata: 4 min 33 sec
  • Felice Besostri

    avvocato

    Ci siamo rivolti a due tribunali. Al Tribunale civile chiediamo venga tutelato il diritto di voto di noi cittadini; al Tribunale Amministrativo chiediamo invece che siano inoltre annullate le elezioni della Città metropolitana. Perchè sono elezioni di secondo grado, in contrasto con gli artt. 48 e 114 Cost.. Perchè, inoltre, queste elezioni di secondo grado sono affidate a funzionari interni all'amministrazione, la cui terzietà non è garantita. Questo viola tutti i principi delle leggi elettorali. Entro il 12 febbraio ci sarà l'udienza di sospensiva che abbiamo chiesto per vedere se c'è il consenso di tutti per mandare la causa alla Corte Costituzionale. Diversamente sarà fissata a breve una udienza di merito, che dovrà sempre decidere l'invio alla Corte Costituzionale (già interessata sulla stessa questione da un Tribunale del Friuli Venezia Giulia).
    13:19 Durata: 4 min 40 sec
  • Lorenzo Viviani

    avvocato

    Il voto a suffragio universale e paritario, caratteristiche essenziali per elezioni democratiche (come delineate, tra l'altro, in Costituzione e anche nella Carta Europea delle Autonomie locali) è ignorato dalla legge 56 del 2014. Il legislatore, nazionale e regionale, si disinteressa delle fonti e disattende gli impegni sottoscritti. La norma poi attribuisce "di diritto" la carica di Sindaco metropolitano al Sindaco della città capoluogo che, perciò, non è eletto. La cosa crea anche una disparità con la normativa relativa alle Provincie.
    13:24 Durata: 4 min 5 sec
  • Claudio Tani

    avvocato

    La paralisi attuale è frutto delle scelte politiche e del fatto che c'è un ceto politico teso all'autosalvataggio e che ha la ferma intenzione di escludere i cittadini innanzitutto dal momento del voto. La legge elettorale su Provincie e Città metropolitane, ne è esempio lampante e mostra la mancanza di una visione d'insieme del legislatore. Una legge che, per alcuni aspetti, è ancora peggio della famigerata legge Calderoli perchè sottrae il voto ai cittadini.
    13:28 Durata: 2 min 49 sec
  • Roberto Biscardini

    consigliere del Comune di Milano (PSI)

    Un imbroglio l'aspettativa di nuove istituzioni forti e democratiche. La città metropolitana nasce democraticamente debole, gravata dal debito della vecchia Provincia e impoverita - anche sottraendole personale e, quindi, competenze - dalla recente legge di staiblità. Il Governo Renzi annunciava l'abolizione delle Provincie; ha abolito soltanto dli elettori.
    13:31 Durata: 3 min 30 sec