La riforma del Terzo settore: un contributo

Buongiorno a tutti io sono Luca ma chiudo civili accompagnerò in questa mattinata
Di commenti di di questa
Di questo numero di no-profit pay per dedicato interamente alla riforma del terzo settore un'iniziativa che nasce dalla riferiti dalla rivista appunto che origina dalla Fondazione profit non profit
Ne discuteremo con il professor Ugo De Siervo e Adriano potersi poi seguiranno una serie di interventi dai rappresentanti
Delle principali reti organizzazione di terzo settore italiano e per non togliere ulteriore tempo perché diciamo siamo su interventi abbastanza contingentati alle tredici abbiamo l'esigenza di
Chiudere cedo subito la parola all'onorevole Pier Paolo vaglio Presidente della dodicesima Commissione affari sociali della Camera dei deputati grazie
Bene io uso è la stessa tecnica del nostro moderatore e cioè lascio spazio i lavori più che agli interventi introduttivi della politica che probabilmente nonna appassionerebbero più di tanto i presenti
Come Presidente però dalla Commissione di merito che si sta occupando del provvedimento devo quantomeno dire due parole
Sull'attività che la Commissione sta svolgendo ma credo che il testo di riforma complessiva del terzo settore abbia rappresentato anche nelle dichiarazioni Presidente del Consiglio
Una priorità sostanzialmente dichiarata sin dall'inizio della attività di questo Governo e coerentemente il Governo attraverso il sottosegretario che si occupa di seguire presso la nostra Commissione nella corso il procedimento Luigi Bobba
A manifestato la buona volontà di lavorare alacremente sulla materia
In prima fila c'è Donata Lenzi che il relatore del provvedimento alla quale va sino a questo momento il merito e di essere riuscita svolge una complessissimo è difficilissimo lavoro di compendio
In progress su provvedimenti io credo che il provvedimento che sia arrivato all'interno dello Stato missione fosse già uno provvedimento largamente dibattuto fosse un provvedimento buono fosse un provvedimento
Che era
Ampiamente nelle corde del mondo di riferimento al quale ma doveva poi relazionarsi però credo che ci fossero e lo stiamo vedendo la creatività la commissione tante tante questioni
Che dovevano essere né di battute che dovevano essere analizzate ne abbiamo la fortuna all'Inter la nostra Commissione di avere alcuni
Dei più importanti riferimenti del mondo del volontariato italiano oggi molti di loro sono tra coloro che interverranno materialmente
Nel corso dei lavori bene credo che questo mix di volontà determinazione capacità e conoscenza molto profonda dei problemi
Sia consentendo alla nostra Commissione di lavorare relativamente speditamente perché per il tipo di lavoro che si svolge all'interno le Commissioni parlamentari
Io credo che la velocità con cui la Commissione sta riuscendo a
Nel mettere in relazione tra loro le diversità che ancora esistono su parti importanti del provvedimento
Sia veramente un elemento di merito per il clima che dentro la Commissione si riesce a creare
E per la capacità di lavorare sui problemi e non su le pregiudiziali politiche nella consapevolezza che si sta lavorando su un nel settore che da tempo richiedeva
Una azione di riforma un settore che coinvolge un numero di persone in Italia elevatissimo
Un numero di istituzioni che si occuperà all'interno di questo settore di dare
Coerenza lavoro dei volontari e dell'impresa sociale e che oggi è chiamato ad affrontare dei cambiamenti radicali del proprio modo di porsi
Che sono anche legati alle sofferenze finanziarie del Paese erano e ci sta che ci sia un'ampia integrazione tra il mondo che si occupa di volontariato n il resto del mondo che garantisce in qualche misura il guai il fare complessivo
Il diritto di cittadinanza a ciascun cittadino italiano per quanto riguarda il mondo del sociale
Quindi io una concludo semplicemente né ringraziando di cuore negli autori di no no profit pay per la Fondazione che dietro non profit Peter se dovete la testata compare io credo che quello che state facendo sia una cosa
Di immenso utilità di cui quindi l'intera dodicesima Commissione della Camera viene sicuramente grata e penso che usciremo dalla giornata di confronto di oggi che non a caso avrà tra coloro quali concluderanno Donata Lenzi
Penso che usciremo con una qualche dubbio almeno con qualche certezza in più
E con immodificata volontà di arrivare quanto prima alla fine del provvedimento cosa che questi chiari di luna parlamentare in cui provvedimenti tendono sempre a essere
Molto più simile a convegni che non alle leggi un
Elemento di valore aggiunto della tredicesima Commissione a cui tutti i commissari della dodicesima tengono moltissimo
Per dare una prova di concretezza non è che aiuti la politica a rimanere in sintonia con chi come errori loro nella società fa cose concrete ogni giorno grazie di cuore buon lavoro a tutti
Bene ringraziamo l'onorevole Vargiu realtà il suo intervento già ci offrirebbe spunti di riflessione che riempire ebbero più di una giornata
Di lavori
Ed io passo subito la parola al professor tondi delle mura che il coordinatore scientifico della rivista e che ovviamente ha seguito il lavoro dei del professor Rossi e del dottor Gori che hanno curato il Bobby volume
E quindi ringraziamo anche l'istituto Sant'Anna la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa grazie
Grazie grazie a tutti l'iniziativa che si presenta costituisce il punto di arrivo del lungo ed entusiasmante il percorso compiuto dalla rivista non profit quell'onore di coordinare
Del cui sviluppo va dato merito al direttore responsabile che qui presente l'avvocato Paolo Sciumé
In tutti questi anni egli è riuscito a garantire l'autonomia e il crescente prestigio della rivista che accreditata oramai
Dall'angoscia a quelle di valore scientifico e assicurando alla stessa da ultimo anche il sostegno della Fondazione di cui si è parlato prima for profit non profit Fondazione sorta proprio con lo scopo di favorire una proficua integrazione fra le due realtà
Qual è l'ambizione della rivista è quella di fornire al variegato mondo del terzo settore che in parte qui rappresentato oggi
Ma anche a quel al mondo della politica e anche a quello dell'amministrazione della prassi uno strumento di riflessione e di dialogo di approfondimento il più possibile aperto plurale adeguato alle necessità
Uno strumento capace di porre in risalto questioni non sempre di prima evidenza
Eppure per esempio il penultimo numero era sull'amministrazione di sostegno
Dopo un decennio dalla legge eppure spesso cruciali per un'effettiva tutela dei diritti dei
Dei diritti individuali dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la propria personalità come recita l'articolo due
La rivista intesa come uno strumento capace di impiegare i principi tra l'altro richiamati dalla legge dello schema di legge delega che oggi si discute i principi di sussidiarietà partecipazione solidarietà pluralismo iniziativa economica privata
Quali parametri per giudicare la realtà normativa e giurisprudenziale di volta in volta prese in considerazione
E per prospettare possibili di trasformazioni in definitiva uno strumento capace di recepire le istanze di cambiamento presenti nel corpo sociale
E di rappresentarle nella fase
Preliminare a quella politico-legislativa che la fase della riflessione dell'elaborazione
Il tutto per l'appunto configurando il duplice punto di vista scientifico e della prassi in modo da offrire una lettura di fenomeni presi in considerazione il più possibile globale realistica
Pressione se al riguardo è stata l'autorevolezza dei componenti del Comitato scientifico che in questi anni si sono succeduti fra questi da ultimo si è inserito e monete Rossi che insieme a Luca Goria curato il volume che si è presente
Venendo al merito della presentazione già nel due mila e dieci avevamo dedicato un numero della rivista e letti tornando l'editoriale e tempo di riforme
In quel in quella rincorre numero fra l'altro si evidenziava alla fine di un'epoca che era all'epoca pionieristica
Della graduale sperimentazione legislativa realizzata attraverso la definizione di specifici e settoriali modelli di intervento
Le leggi di volontà e la legge sul volontariato sulle cooperative sociali e via dicendo certamente si era trattato di un'epoca meritoria
Pochi innovazioni legislative avevano concorso a provocare un'evoluzione dell'assetto della forma di Stato
Da assistenti serale interventista a tendenzialmente perché questo avverbio fondamentale tendenzialmente regolatore sussidiario che comunque era inimmaginabile per tempistica il contenuto
Segno questo non solo della improcrastinabili ta delle discipline allora introdotte quanto più ancora della insostenibilità culturale prima ancora che giuridica
Di quel muro dello statalismo che era imperante e che in parte continua a esserlo
E tuttavia
L'irrompere nel testo costituzionale del due mila e uno del principio di sussidiarietà
Principio che ha trovato un significativo sviluppo nelle sentenze della Corte alcune delle quali redatte proprio dal professor De Siervo che fra l'altro il maestro del precedente coordinatore della nostra rivista che Andrea Simoncini
Dicevo di rompere il punto nel testo costituzionale del principe il principio di sussidiarietà aveva posto e continua a porre l'esigenza di riconsiderare la triangolazione perché i figli
Gli attori coinvolti sono tre delle diverse figure implicate del principio di sussidiarietà
L'ente titolare della funzione
Il singolo utente e l'ente gestore
Ciò in modo da riconoscere una nuova configurazione alle stesse riconsiderando tanto la domanda del singolo utente e quindi il diritto di scegliere
Quanto sia l'offerta del soggetto erogatore potenzialmente capace di corrispondere alla stessa sia le funzioni di regolazione e di controllo degli enti pubblici coinvolti
Ebbene a distanza di un lustro da quella rivista del due mila e dieci le esigenze prospettate sono divenute ancora più pressanti ecco perché riprendendo l'apprezzamento dei curatori il disegno di legge in esame rappresenta una buona notizia
Ed ecco perché ci siamo permessi di offrire al legislatore il primo contributo organico di riflessione su questo testo governativo con la speranza che si possa finalmente giungere a una riforma più ampia del terzo settore
Capaci di assicurare le varie realtà coinvolte tutela e sviluppo grazie
Ringraziamo professor tondi dell'amore
Entriamo ora nel vivo del della discussione su questa riforma noi come Corriere della Sera in questi mesi nell'ultimo anno ci siamo occupati spesso di questa riforma
Sia sollecitando alcune azioni che riguardano il servizio civile piuttosto che
Le questioni legate alle
Alla tassazione sul terzo settore con varie campagne
Quello che c'è sembrato sempre come giornalisti quindi come addetti ai lavori ma fino a un certo punto quindi con l'occhio
Esterno su un mondo che sempre di più sta guadagnando la scena pubblica ed è diventato ormai di interesse generale comune soprattutto per i media
Generalisti abbiamo ritrovato che questa riforma
Potesse essere sia potenzialmente una grande riforma tanto rivelarsi una potenziale scatola vuota
Ora leggendo questo libro che non vi nascondo che hanno fatto tornare tempi universitari lo studiato come se fosse non manuale universitario ed è stato utilissimo perché diciamo chiarificatore da quanto una serie di aspetti e pone una serie di interrogativi che magari
Non c'erano neanche scorsi all'interno di un di una prima lettura dei testi presentati dal Governo
Mi ha colpito particolarmente l'ultima pagina che le sono le conclusioni dell'intervento della fondazione Zancan
Di cui Tiziano Vecchiato Elena innocenti mi perdoneranno sì Altero leggermente l'introduzione di questa
Di queste poche righe solo per contestualizzare atti il loro intervento
E che però mi sembra essere chiarificatore di quella che era la all'aspettativa e di quella che ancora oggi e l'aspettativa rispetto a questa riforma che ormai prossima
Loro scrivono i problemi sollevati dal terzo settore alzano non poco volutamente la sfida perché non possiamo rimandare ad altri decenni la possibilità di affrontarli e risolverli
Le domande negative che rendono urgente non evitabile questa sfida le abbiamo già espresse le riprendiamo di seguito e quindi diciamo concetto a Lizzano quelli che sono i grandi temi
Come chiudere amministrazioni accosto senza rendimento come scoraggiare penalizzare le pratiche degenerative di cui purtroppo diciamo la stampa ne è stata piena negli ultimi mesi
Soprattutto qui a Roma come contrastare le azioni pubbliche in troppi che consumano di più quello che rendono
Caricano i loro effetti antisociali sul fabbisogno fiscale su altre forme di prelievo
Se quindi le condizioni di produzione di beni e servizi di pubblica utilità e di interesse generale guardano a queste criticità non sarà difficile trovare via d'uscita il fare della riforma un'occasione
Non titubante a vent'anni dalle precedenti scelte riformatrici in questi vent'anni il nostro mondo è cambiato come pure le condizioni per viverci si è capito come da rispetto dalla salvaguardia dei beni ambientali si possa passa
Per rispetto alla salvaguardia e la promozione dei beni sociali con forme nuove in questa stagione di riforme devono avere il coraggio dell'innovazione e non limitarsi a ritoccare l'esistente
C'è un altro breve passaggio all'interno del libro dove si dice
Una riforma
Presuppone un'azione che vada ritoccare qualcosa di già esistente quindi di prezzi dovrebbe portare un contenuto innovatore
E allora introducendo il professor Ugo Ugo De Siervo Presidente emerito della Corte Costituzionale docente di diritto costituzionale nell'Università di Firenze
Io se mi permette introdurre il suo intervento con una domanda questa riforma conserva questi Energia innovatrice che il terzo settore aspetto ormai da anni
Perché
Va be'vediamo poi andar fuori in fondo se possiamo tratta regola che concluso almeno io vorrei
Sinceramente non non è frase fatta lo vedrete da quello che per poche cose che vi dirò fare il pochissime rapidi osservazione perché poi siamo in tanti quindi
Che
Su veramente stimolato d'acquisto ottimo numero di non profit dedicato al disegno di legge di delega per la riforma del terzo settore
Tra questa mi ha fatto molto piacere che mi ha fatto tornare un pochino più giovane
Dovete sapere che non è che siete frutti saperlo vedete lo dico io
Dalla fine degli anni Settanta Monte quando ero assai più giovane avevo molti più capelli dalla Barbarossa rossastra
E mi impegna insieme a tanti amici non certo non da solo nel tentativo di salvare ciò che c'era di vitale nel grande campo delle IPAB qualcuno se lo ricorderà
Di ciò che c'era ancora di tale e di in parte poi rientrato nella
La realtà privato sociale del nostro Paese ma poi c'era contemporaneamente le prime grandi battaglie per
Dare uno stimolo primo stato solo
Degno al volontariato
I
I ecco quindi tornare a distanza di tanti anni insomma rinvenuti ICI alcuni ricordi giovanili
E fa vedere quanti passi si sono fatti avanti
Certamente nel frattempo ma anche i tanti problemi in una società nella quale gli interventi sociali agli interventi sociali immediati soprattutto per il pluralismo sociale
Ce n'è una enorme richiesta ce n'è un ma con tanti problemi
Ora l'iniziativa legislativa della delega è
Ovviamente opportuna per chiunque conosca il settore del terzo settore le sue tanto mutate accresciuta responsabilità
Ciò mentre il quadro istituzionale appare molto fragile eterogeneo
Nelle relazioni che accompagnano che accompagnano il disegno di legge
Vi è l'elenco
Lecco molto banale insomma ma delle leggi in materia
In materia di soggetti di attività sociali ed è impressionante perché sono una quindicina di leggiti diverso il tutte leggi nate
Tra in genere tra l'inizio del degli anni Novanta e la metà degli anni Duemila
Tutte leggi su specifiche e quindi che creano e moltiplicano le conta non le contrapposizione le disfunzionalità all'ente
Certo molto meglio di ciò che era prima di quello che noi
Giù allora Giovanni giuristi commentavamo ricco cercando di ricostruire il sistema
Amministrativo e legislativo in materia di assistenza sociale e ancora dovevamo fare i conti con lo statalismo o dello Stato liberale e poi aggravato dallo Stato fascista
Certo ma è immensamente meglio ma con problemi poi voi avete vissuto che vivete ogni giorno
Vic disfunzionalità di sovrapposizione inviti disorganicità
Quindi occorre un'opera di chiarificazione di revoca e questo è un tipico settore in cui è bene che ed è naturale che intervenga
Al meglio l'istituto della delega legislativa perché certamente siamo dinanzi a un mondo molto complesse sono a strutture organizzativa soggetti
In più simili ma in parte differenziati
E certo
Il potere legislativo delegato negli ultimi decenni si è enormemente trasformato e arricchito diversificato quindi offre modelli
Articolazioni che possono essere scelte grandi non ha
Non noi non conosciamo più soltanto
I meriti decreti legislativi ma conosciamo i testi un dai vecchi testi unici siamo arrivate i nuovi codici settoriali cioè quindi dal punto di vista giuridico il Panorama
Che ci viene offerto dallo strumento delega legislativa un panorama sufficiente sufficiente per una qualsiasi buona riforma
Ma certo siamo dinanzi a una delega legislativa
Forse è bene
Rileggerci rapidissimamente l'articolo settantasei della Costituzione che dice l'esercizio della funzione legislativa
No non può essere delegato al Governo che scritto così non può essere delegato al Governo se non no
Come la determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tre contratti profittato e per oggetti definiti questo è
Sculture scolpito il potere legislativo delegato non c'è
Ha facoltà a contrari
Un potere del
Parlamento di liberarsi e di affidare al Governo
La riforma
Struttura
Della legislazione in determinati settori cioè quindi siamo dinanzi a una
Code c'è un processo di con decisionale tra Parlamento
Chi ha la consapevolezza di non farcela come dire a ad arrivare alla normativa analitica
Se da un attraverso procedure troppo lungo troppo complesse
E però dall'altra neanche un Parlamento che può lavarsene le mani sostanziali
E invece e ad esempio propone l'editoriale di questo numero
Di questo numero di ricchezza
Di non profit e l'editore all'introduttivo si scrive che viste sembra quasi che vi sia una singolare somiglianza tra le linee guida
Ci hanno preceduto il disegno di legge
Egli testo della
Del decreto legge della delega legislativa cioè
Che ciò che era un programma
Sì ancora largamente un programma aperto se ancora largamente rintracciabile non se mono ovunque ma in vari segmenti di questa disegno di legge delle che e questo certamente aprirebbe
Avrei un'idea apre
Per innervata disagi pubblicati sul non profit un
Qualche problema qualche rilievo qualche
Vincolo mettiamolo in positivo qualche suggerimento al Parlamento
Che approfittando di questo o disegno di legge approfitti per come dire complete già alcune scelte
Un po'troppo aperti un po'troppo generiche
Attualmente previste
Nella delega e nei criteri direttivi della verifica
Ed è
Non si sa neppure quanti dovrebbero essere a deve e che non è un problema formale
I decreti delegati
Il fatto che non si sappia quanti debbano essere dica di no delegati vuol dire delle cose concrete
Vuol dire e e
E utile ipotizzare ITT vi siano ancora decreti legislativi per ciascuna tipologia
Di
Organismo operante nel settore del nero operante nel terzo settore ovvero ovvero si debba puntare a una
A un testo unico diciamo pur poi può essere Codice di settore adesso non non fermiamoci su queste cose Suma sugnu la legge delegata
Che raggruppi seppur con articolazioni interne ad esempio tutte la disciplina di tutti i soggetti
Quindi riducendo al minimo previsti coordinamenti le sovrapposizioni e lì e i vuoti
Lasciando semmai da parte parallelamente il discorso per la riforma del Titolo primo del Codice civile perché e qui è un altro profilo
In tema di un qualche interesse che viene messo in evidenza da alcuni dei saggi
Alcune e di queste tele che
E riguardano fenomeni che non si esauriscono totalmente del SerT nel terzo settore
Tipico cornice civetta
è evidente che la riforma del Codice eccetera del Titolo primo del Codice civile
Dovrà riguardare riguarderà
Soggetti del terzo settore ma anche soggetti non per il terzo settore e allora e allora non è pensabile che tutto questo confluisca in un unico testo
Fatto per il terzo settore
I quindi si ipotizza in alcuni dei saggi
Chili vi possano essere un Codice del terzo settore che contenga tutti gli statuti speciali dei vari su
E
Soggetti che operano nel terzo settore
E invece
Parallelamente la riforma del titolo primo e questo è un problema organizzativo non non minore a ben vedere
Qui
Ma tutto ciò
Ad esempio
Fa nascere altri problemi in realtà una volta che uno pensa concretamente Debbio quindi
Nel saggio di consorti più volte
Si fa presente come
Il legislatore
Legislatore nel disegno di legge
Si parli molto di terzo settore ma non si definisca cosa del terzo settore
Fatto non irrilevante
Fatto non irrilevante tanto più nel momento in cui
Il terzo settore viene l'ha talmente disciplinato opera prima alcuni princìpi e criteri direttivi
E quindi qui anche qui uno sforzo richiesto al Parlamento
In primo luogo alla Commissione parlamentare di e come dire
Specificare maggiormente
E
Lasciando poi al Governo a tutti i poteri normativi ulteriore Masur scelte che siano già ben chiare
E
Ci sono pochi definizione per capirci puntuali degli istituti nella delega c'è un enorme rutilante linguaggio che richiama tutti principi sociali della nostra Costituzione più e più volte
Figurarsi se io un ex del giudice costituzionale non è e un ex professore universitario di diritto costituzionale di ciò non è contento però voglio dire di linguaggio
A volte un po'sovrabbondante un po'ripetitivo un po'sui grandi principi sociali va bene ma adesso deve corrispondere
Devono corrisponde a delle scelte
E che queste sono quelle secondo me che
Il Parlamento deve fare in quella piccola disposizione costituzionale colletto prima si dicono due cose tra le altre si dice che
La delega deve essere per oggetti definiti
Se io non definisco
Il concetto base terzo
Il rischio che non ci sia l'oggetto è finito o che qualcuno possa polemizzare su l'ho fatto Wiesel
Ma anche i principi e criteri direttivi qui io poi mi fermo sui principi e criteri direttivi perché i principi e criteri direttivi sono
Per me o se volete anzi qui leggo un pezzettino di di comporti col così faccio vedere che l'ho letto il
Il volo ovunque no perché alcune cose sono proprio delle idee no
Lei avrà carne raccomando la rilettura linee
E
Quei comporti dice a pagina trentuno
La formula normativa che delinea l'oggetto della delega e così antica gelida mettere risoluzione più stravaganti
Non solo con la
Visione organica la revisione organica della disciplina riguarda gli enti privati del terzo settore ma anche le loro attività
Ed è una delega molto ampia
E in cui nascono ogni tanto anche
Problemi
Problemi di delimitazione verso ciò che non può
Essere riconducibile al terzo settore
E qui si data soggetti che possano operare a fini non
Altruistici Martini commerciali affitti
A soggetti che invece da tipicamente
Formazioni sociali pensate le famiglie pesati sindacati presa che pur non sono terzo settore peraltro profilo
Allora bisogna che questo che la delega come dire che sia più con sembra
Divenga più consapevole dei confini in proposito è fermo
Ibra ad esempio nel saggio bello di Emanuele Rossi lo dico non perché Stato un mio ex giocate scopre posto studente insomma botta fatto il dottorato ormai quand'era bambino Cluj
E dunque
Emanuele rose nota come il ricchissimo richiama ai valori sociali dedotti dalla Costituzione
In qualche misura non siano esclusivi del terzo settore
Ma riguarda il dottor
E le formazioni sociali
E quindi questi
Non si può delimitare il un fenomeno richiamando in questo modo vanno delimitati individuando soggettivamente
Ciò che rientra nella del calcio che fa Napoli soprattutto Rossi bene evidenzia la scarsa chiarezza dei poteri legislativi che si delegano
Prima evidente no si parla ovunque di riordino immediatamente dopo quasi fosse la stessa cosa di revisione organica
Beh giuristi dicono che
Questa cosa non è la stessa cosa illogico condito presuppone
Il recupero della normazione
E lamiera operazione di
Eliminazione delle incoerenze la costruzione di un modello unico la revisione organiche tutt'altra cosa organiche e il potere di revisionare di modificare gli istituti allora come si fa
Troppo genericamente qua e là a usare
Quasi fosse o meno uno in via di no questa parole detiene e altri sì
Ma poi
E su questo finisco
Richiamo la vostra attenzione e vari dei saggi
Della rivista richiamano l'attenzione su questo
Sulla
Sul contenuto e
Sulla
Parziale confusione dal punto di vista istituzionale
Frey
Dei principi e criteri direttivi e non si attiva
E l'incanto come voi sapete ce ne ben quindici molto ampi
Che sono definiti i princìpi e criteri direttivi generali
Che quindi dovrebbero riguardare l'intera serie dei soggetti
Operante nel senso settore poi abbiamo dei principi e criteri direttivi in materia di attività di volontariato di impresa sociale di servizio civile universale anche qui questa enfasi nostre ogni
A ogni legge cambiamo allarghiamo sempre andiamo sempre la pianificazione delle sarà strategica
Il servizio civile nazionale diventa universale insomma se possiamo un
Po'infatti ci ecco diciamo ma questo è un Hammer vecchio
Reazione emotiva verso
Alcune esagerazione del nostro Paese
Comunque io avrei vi ha richiamato l'attenzione anzi qui richiama l'attenzione ad esempio Rossi e altri
Sul fatto che
Aderì per alcuni di questi principi
Direttivi generali che quindi dovrebbero riguardare tutti diventano riguardano tutti chiaramente perché leggendo le riguardano solo alcuni
E allora quanto meno sono scritte nel nell'articolo sbagliato ma essendo scritte dall'articolo sbagliato possono creare qualche problema facciamo un esempio
La lettera cd queste al criterio della dice seduta CIPE determina dirigenziale individuare l'attività solidaristica di interesse generale
Che caratterizzano gli enti del terzo settore ai fini dell'identificazione di normative
Promozionali
Quindi
Scusa per
Poi
E chiaramente specificamente destinato a redigere il tipo di vedere la normativa speciale del terzo settore
Del suo terzo settore perché altri ad altri non si riferisce ma guardate i il la la normativa
La lettera e dice definire forme e modalità di organizzazione amministrazione degli enti ispirata a principi di democrazia eguaglianza pari opportunità partecipazione degli associata dei lavoratori
Dunque principi di efficienza correntezza economicità della gestione degli enti preveda appositi strumenti per garantire
Il rispetto dei diritti degli associati
Questo riguarda il Codice civile la riforma del Codice civile non riguarda il volontariato non riguarda il terzo settore genericamente allora
Anche qui se dobbiamo individua dei principi e criteri direttivi e abbiamo una norma generale e abbiamo poi delle norme speciali almeno collochiamo per bene i principi e criteri direttivi
Ma qui e e qui è l'unico mio contributo personale
Tutto il resto ho cercato di ridurlo da alcuni scritti di questo
Dell'artista
E mi permetto di fermi anche notare
L'atipicità
Della lettera m di questi principi che te diretti
Che sarebbe riferito a tutto a tutto il suo è stato ucciso oggetti ed è così dei scritte
Disciplina gli eventuali notate eventuali limiti e gli obblighi di pubblicità relativa agli emolumenti e compensi corrispettivi a qualsiasi titolo attribuite componenti degli organi di amministrazione
Il controllo e dirigenti nonché agli associati
Una cosa del genere inapplicabile al volontariato mi sembra
Intanto e quindi cadiamo nel difetto di prima
Forse bisognerebbe qui che la Camera sia un
Po'più precisa perché parla di eventuali limiti
Eventuali limiti
Non ci sono limiti superiori non ci sono forme di controllo non ci sono insomma
Prima qualcuno si è riferito a tristi vicende addirittura penalistiche vero sono state
Sono passate attraverso anche attraverso
L'abuso
Diciamo di
Strumenti del terzo settore allora nel momento in cui si voglia pure una norma che non riguarderà ovviamente il volontariato spero che questo proprio venga escluso ma riguarda anche gli altri soggetti forse una norma un pochino più stretta
Ma voglio dire noi abbiamo una riforma costituzionale non voglio parlarne ma né male né bene avere
In quale prevede che i senatori non siano retribuiti
Che i senatori non siano retribuiti io non sono d'accordo ma insomma questo è un altro discorso
Il senatore a vita non dovrà non saranno retribuiti che qualcosa curioso colui che ha illustrato la Patria che poi va a lavorare al Senato
Gratis tempo perché sarà una bella cosa se avverrà
E però se io lavoro in un soggetto del terzo settore
Forse ci saranno dei limiti eventuali limiti
Troviamo una coerenza
Troviamo una coerenza
Troviamo dei meccanismi del prezzo delle soglie insomma ecco allora cosa voglio dire attraverso questo microscopico esempio molto particolare
Che c'è un grande lavoro per la Commissione parlamentare e per il Parlamento
Le deleghe legislative torniamo al solito pallino del costituzionalista devono essere deleghe
A specificare i principi che ci devono essere
Ci devono e devono essere specifici agli diversi oggetti
Ecco allora
Una buona stagione mi pare si apra ma anche una buona stagione di lavoro si attacca hai parlamentari che fanno parte della Commissione per la
Della Commissione grazie
Ringraziamo il professor De Siervo che
In realtà diciamo cioè
Ci ha detto che ha
E è un percorso appena iniziato e tutto quanto in divenire
Questo della riforma voi mi perdonerete ogni tanto avete con il cellulare non lo sto mandando messaggi privati ma semplicemente siamo in diretta la e di critica su Corriere punto it e quindi ogni tanto manda aggiornamenti ai colleghi che seguono i social network
Ora la parola al professor Adriano profezie docente di economia delle aziende no profit nell'Università Cattolica di Milano e già consigliere della jam sia per il terzo settore che buona parte di questo mondo ricorda come un un un organo fondamentale
Se si vuole accomodare
La
Infortuni
La ringrazio innanzitutto per l'invito e ho visto per tempo la rivista non profit chiamato come di scarsa entità cercherò di essere
Dato il tempo a disposizione di parlare per
Evidenziando quanto tratto dalla rivista e prendendo lo spunto per suggerimenti in vista delle
Nella legge delega
Dunque dobbiamo
Recitato la litania della riforma del primo libro del Codice civile da vent'anni a questa parte diamo sempre citato bisogna fare
Sembra che si sia arrivati al al punto di svolta nel frattempo le leggi speciali sono andate avanti hanno sopperito anche la legge fiscale ha sopperito alle carenze del Codice civile
Interessate della rivista quanto si discute in merito alla possibilità di fare un testo unico già parlato fecero De Siervo ha illustrato come
Si debba riformare il libro privo che è una condizione necessaria per
Tutto il terzo settore e condizione però che è necessaria ma non sufficiente bisogna intervenire anche sulle leggi speciali eventualmente col testo unico
Io vorrei proprio per punti perché sulla base di tanti e cercherò di essere sintetico
Dire quanto ritengo che sia importante inserire dal punto di vista la mia osservazione e non è giuridica ma è aziendalistiche di prassi
Quindi un po'pratica se vogliamo e poi deve essere vestita con l'abito giuridico
Quali sono gli aspetti che ritengo
Importanti che vengano inseriti del libro primo il primo è bilancio d'esercizio
Norma che non esiste nel libro primo si addirittura ci si deve rifare le norme sul mandato per dire che c'è l'obbligo di fare il bilancio che è una cosa però nel frattempo le leggi speciali hanno richiesto I Daris
E i vari soggetti Onlus cooperative sociali eccetera la forma stabile
Sul Bilancio però c'è un equivoco di fondo spesso per i giuristi
Che si fa riferimento al due mila quattrocento ventitré del Codice sì civile e seguenti cioè agli schemi delle imprese ecco su questo come agenzia per il terzo settore abbiamo lavorato in modo concordato con l'ordine dei dottori commercialisti
Ho ICI dottrina abbiamo lavorato il documento sul bilancio delle degli enti non profit che attualmente ancora nel sito dell'Agenzia per il terzo settore presso il ministero del welfare ed è
Seguito direi quasi all'ottanta novanta per cento da parte degli enti che non è il bilancio delle imprese vale il bilancio degli enti non profit che sono diverse vadano finalità di reddito non hanno il conto economico hanno altre esigenze informative
Quindi
Mi piacerebbe che si lavorasse molto c'è anche un contributo sulla rivista di gruppo
Sulla sullo schema di bilancio e dei documenti illustrativi perché non basta fare il bilancio anche la nota integrativa la relazione degli amministratori che la relazione di missione
Questo in modo semplice perché gli enti hanno dimensione diversa problemi anche di costi amministrativi da ridurre
Però si può arrivare ad una formulazione essenziale in modo che i terzi abbiano la possibilità di conoscere i risultati degli enti
Con la possibilità
Con la possibilità di confronti nello spazio e nel tempo poi parlerò dei registri che devono anche evidenziare io indico
Primo aspetto che secondo me è fondamentale perché anche i problemi di cui si accennava base capitale gli scandali che abbiamo visto come Agenzia in tutti i campi derivano anche dalla non conoscenza dell'attività di risulta
Secondo punto riguarda la governance della tematica fondamentale
Funzionamento dell'Assemblea nel nel caso delle associazioni la democraticità non è prevista quasi dal Codice ed è a caccia asso peritonite la la legislazione fiscale
Però attenzione che la democraticità spesso affrettato
L'attività di molti enti per cui va sicuramente
Diciamo definita delimitata inquadrata per le associazioni
Secondo aspetto di governance per le fondazioni che sono i due soggetti
Il funzionamento dell'organo amministrativo
Per attuare una governance efficace è giusto che il fondatore che ha dato il capitale
Possa restare a vita ma noi abbiamo molte fondazioni che prevede lo dello Statuto amministratori a vita che sono ormai
Che blocca l'attività delle associazioni delle fondazioni quindi questo è un altro aspetto vado molto veloce fiori infatti che ritengo
Fondamentale di individuare
Che il fondatore i suoi parenti possano avere pura presenza vita perché però che per la continuità dell'azienda fondazione non profit non sia previsto per tutti il blocco delle nominati
Un altro aspetto a mio avviso fondamentale il patrimonio netto degli enti l'aspetto del patrimonio che non è per niente previsto per gli enti non profit mentre per l'impresa
è governato dal due mila quattrocento quarantasei quarantasette del Codice civile e se ci sono delle perdite gli amministratori devono intervenire e provvedere con tempestività per gli enti non c'è questo va previsto perché gli enti non profit
Sono aziende che hanno bisogno di continuità si mangiano il patrimonio questo va
Occorre intervenire in modo tempestivo e poi bisogna prevedere perché sono tanti qui non c'è una
Giurisprudenza
Che assimila le gli enti alle imprese le il caso di fallimento però bisogna prevedere i casi di crisi ed inadempienza degli enti
Teniamo conto che le essendo aziende sempre più complesse e poi ci sono le piccole che non hanno questi problemi le tematiche nuove sono pur
Troppo antiriciclaggio
Anticorruzione son tutti aspetti che possono riguardare l'azienda non profit
Anche per ragioni
Di
Rapporti internazionali di molti enti
Un altro aspetto che ritengo fondamentale da prevedere nel
Codice civile
La presenza del revisore funzione sociale allora nelle imprese abbiamo i sindaci il collegio sindacale però nell'impresa e c'è
La
L'interesse del proprietario a gestire l'azienda al meglio e portare avanti l'attività
Negli enti c'è un interesse certamente degli amministratori ma non è l'interesse del proprietario che si occupa dei suoi affari quindi la funzione di revisori sociale può essere quella del soggetto esterno
Che cura gli interessi degli stakeholder quindi ha una funzione diversa rispetto al Sindaco di società commerciale
è chiaro che questo valga Doardo come del resto e per le società in ragione della dimensione dell'ente
E quindi revisore sociale deve comportare un costo non sempre deve essere gratuito io non penso che debba esserci dopo non bisogna essere ipocriti in questo senso
L'attività professionale va remunerata revisore che fa l'attività professionale anche nell'intero un profilo
Va remunerata pagare in misura minore rispetto a una società commerciale da questo può essere stabilito però può avere una funzione importante di tutela di legalità
Di economicità e i prevenire le crisi azienda
Ecco sul tema
Del
Per le piccole dei piccoli enti si potrebbe anche pensare nel caso dei piccoli penso al volontariato che siano
Anche i centri di servizio di volontariato che possono svolgere una funzione
Atti
Certificazione di affidamento dei piccoli quindi di dare anche adesso in questa funzione questa è un'ipotesi
Altro punto fondamentale a mio avviso che
Non per
Burocratizzare va e necessario noi abbiamo e risulta anche da un intervento sulla rivista noi abbiamo
Non so quanti va comunque tantissimi registri degli enti non profit prefettizi che sarebbero i più importanti poi abbiamo
I registri regionali provinciali e abbiamo un sacco di registi però se voi andate a cercare una vecchio una visione unica on line degli enti allora bisogna fare uno sforzo come è stato fatto con le Camere di commercio per le riprese di unificare
Questi registri
Magari come per le imprese consentendo riconoscimento allorché viene iscritto sul registro riconoscimento degli enti e in questi
Registri devono essere iscritte le norme essenziali dalle informazioni che elementi essenziali
Degli enti che sono lagorai maschi soglia come amministrata chi sono gli amministratori
Chi sono i responsabili dove i cognomi codici fiscali perché queste cose possono evitare elementi di contratti d'appalto tipo mafie capita
E i rendiconti annuali in forma sintetica in cui ci siano bilanci qui io posso accedere e sapere in quell'Ente chi è l'amministratore che tipo di Governo essa che bilancia
Questo a mio avviso per il settore diventa importante poiché bisognava i problemi dei piccoli però
Per la
Stragrande maggioranza degli enti occorre che ci sia umbra
Informazioni on line unica però
Unica
Questi secondo me sono gli aspetti da un punto vista mio di prassi e aziendale importante
Secondo
Flash che vogliono dare e la normativa fiscale che ha
Fatto supplenza rispetto
Alla
Pochezza della normativa per settori
Allora anche qui vado per punti
Ci sono trattati anche della rivista sulle Onlus lo abbiamo visto bella
Tempi dell'Agenzia per il terzo settore
Molti casi di incertezza di applicazione perché è chiaro che una o l'uso
Che ha di fronte anziani disabili o che si occupa di ambiente o che si occupa
Di
Restauri
è una Onlus tranquilla oggi sono le Onlus di diritto ma ci sono tanti campi grigi
E parliamo ad esempio l'assistenza il campo dell'assistenza i consultori altre attività rivolte alte che non possono essere Olmo assolutori
Che hanno problemi di
Inquadramento fiscale quello è un tema forte
Tutela dei diritti civili anche quello è un altro campo non può essere Onlus però ci sono tanti che se ne occupano se non riescono a essere
Organismi di volontariato non solo lo sa quindi è un settore grigio che da tante incertezze problemi inutili agli enti a gente che vuol fare
Del bene
E che tanto interesse al welfare quindi sono ancora delle aree da sulle o l'uso c'è da lavorare sulla Progetto
Poi un'altra tematica grande che è espressa bene nel
Però
Del bozza di decreto la divisione fra attività commerciale attività istituzionali questa è una cosa che non arriverà mai a soluzione
Perché è
Ci sono i costi promiscui cosa enti istituzionale cosa commerciale e che ha creato don centinaia di migliaia di risoluzione ministeriale di problemi di costi di consulenze inutili
Ecco su questo bisognerebbe lavorare per semplificare la vita agli enti
A mio avviso la strada e quella di arrivare alla forfettizzazione del debito di imposta degli enti sulla alla stregua di quanto è la tre e nove otto del novantuno la legge prevista per le associazioni
Quando con l'agenzia per le entrate con l'Agenzia deve osare ho fatto un tavolo e avevo fatto anche una ricerca sui
Sul gettito della tre nove otto con c'era presidente del direttore Befera
Il gettito era
Consistente è consistente se si lavora sulla tre nove otto come su come sistema
Si avrebbe un vantaggio per lo Stato che ha un gettito discreto e una semplificazione per gli enti
è chiaro che c'è purtroppo l'italica mania di evadere quindi bisogna che
Sia e i fortemente limiti questo questo vantaggio
Fortemente limitato ai settori e i soggetti che il legislatore ritiene di privilegiati quindi occorre individuare i settori
E consentire la forfetizzazione perché se andiamo sulla strada della divisione tra attività commerciali istituzionale apriamo un'altra era di incertezze risoluzioni ministeriali
Accertamenti fiscali
Vengo all'altro tema delle imprese sociali a capire un punto di vista
Anche fiscale perché le imprese sociali sono tassate Cover S.r.l. producono reddito di impresa
Però si dove si dà un vantaggio fiscale alle imprese sociali
Abbia visto che abbiamo un migliaio di imprese sociali scritte un po'di scuole poca roba
Allora quale può essere il vantaggio fiscale da dare io ritengo
Che
Avuto un grande successo del nostro Paese
La legge dell'ottantuno quindi la legge ventuno Baggio ottantuno numero duecentoquaranta che riguardava i consorzi fra le piccole e medie imprese questa legge
Consente l'esenzione fiscale del reddito imponibile dell'ente dei Consorzi
Se reinvestiti delle attività e per le finalità dei Consorzi allora questa piccola nome dello ottantuno che ancora in vigore adatto oneri uno sviluppo enorme ai consorzi
Fra piccole e media impresa che si solo
Fortemente capitalizzati
Se il del Cal in tutti i campi dalla distribuzione dall'export
Quindi
Annuo avuto una
Ed è una cosa relativamente nota nel campo economico ma abbiamo un settore che si è rafforzato
Per questo vantaggio fiscale dell'accantonamento degli ultimi allora se noi dessimo alle imprese sociali
Questo vantaggio è una forma di Donna agevolazione di esenzione va di vantaggio per il rafforzamento
Anche qui per i beni sociali giace della legge sulle imprese sociali occorre individuare bene i settori da privilegiare bene e in proposito lo dice anche un articolo della rivista
è fuori però attualmente ed è importante oggi il tema dell'housing sociale non è della legge
Sulle imprese sociali quindi dovrebbe a mio avviso essere esteso sicuramente all'housing sociale che ha una grande funzione sociale
In futuro per forza data la crisi immobiliare e sociale
Poi
L'autore parla anche di includere il commercio equo e solidale
Può essere certe certamente su questo argomento il tema della concorrenza da valutare rispetto alle imprese e penso che
Gli ambiti confindustriale abbiano qualche cosa da ridire su alcuni alcuni aspetti però applausi sociale credo che abbia possa avere spazi
Ancora
Se l'impresa stessa per dare il tempo se non le voglio fare una domanda prima di chiudere quindi
Ho ancora due punti velocissimi
Allora la interrompo così magari voglio aggancia
Agenzia per il terzo settore
Mesetto fa su un editoriale ritirato il Corriere della Sera
Parlammo di Autority non avevamo ancora letto no profit libero poi trovato lo stesso termine e la stessa definizione o meglio ridefinizione di una possibile agenzia del terzo settore sottoveste di Autority
Si è citato sud uno spunto di riflessione
Su cosa era prima così adesso possa potrebbe essere cosa non sarà forse è meglio che faccia
Onorevole Lenzi ho poco da questo perché è un tema io avendo partecipato
Alla vita dell'agenzia con alcuni colleghi presenti devo dire che abbiamo fatto un compito enorme qui di consulenza che di controllo è impossibile data la dimensione
Quindi abbiamo redatto gli schemi di bilancio
Bilancio di esercizio bilancio sociale a ci siamo occupati di adozione a distanza ci abbiamo fatto dei lavori abbiamo raccolto lavorato con l'Agenzia per l'entrata quindi abbiamo fatto un lavoro di servizio
L'agenzia o l'Authority e qualcosa di più abbiamo collaborato con la Guardia di Finanza e laddove non riuscivamo ad cave a voi idea di qualche problema
è un'authority euro in questo Paese la cosa complessa costosa ci sono aspetti politici e non saprei rispondere
Capisco che data alla delicatezza dell'ambito in cui operano molti enti mafia capitale ha dato un esempio
Perché se era quei contributi e di terzo settore ed ha così potremmo andare avanti il tema
Ma però lo preferirei passare la palla a chi parla tra opposte che è un tema
Certamente io sono rimasto molto deluso dalla chiusura dell'agenzia per quello che stava facendo però è una scelta che ho accettato peraltro queste avevamo non rinnovabili lo dico da un punto di vista teorico composito teorico
Ho solo due piccoli argomenti per chiudere meno di cinque minuti sull'impresa sociale io volevo dire questo sono aziende hanno bisogno di finanziamenti finanziamenti arrivano se c'è una remunerazione
Allora è chiaro visto che è scritto che non
Non è prevista la distribuzione di dividendi però
Io direi anche lo dice il
Un articolo della rivista la distribuzione regolamentata dei dividenti e potrebbe essere pensata in misura ridotta o escludendo il vantaggio fiscale perché è una forma di finanziamento che può essere utile all'impresa
E poi l'altro tema possiamo mi porterebbe via troppo le obbligazioni sociale un altro tema occorre finanziare queste attività ha bisogno di forti mezzi finanziari che non arrivano dalle liberalità devono venire da capitali
Vedevo lì va remunerati
Su questo delle dei dividendi volevo richiamare una alla risoluzione che abbiamo noi ottenuto dall'Agenzia delle entrate allora volta agenzia per le Onlus che prevedeva questo è un secondo me sintomatico
Abbiamo tenuto la possibilità per
Le Onlus di detenere partecipazioni in imprese sociali
Perché molte enti di volontariato si sono sviluppati
Lo dico a livello di multinazionali molti occulti o lo si sono sviluppate non potevano fare per per raccogliere mezzi finanziari attività commerciale
Ma diventava necessario farla magari anche in ragione dell'attività collegata al alla ripeto
Allora la Onlus se costituisce una S.r.l. lo può fare secondo l'Agenzia delle entrate
Se ne detiene il controllo ed è un'impresa sociale
Ma se poi questa
Impegna sociale consegue dei redditi e la distribuisce
A alla onlus resta nel circuito del non profit qui pensiamo anche a questo che a mio avviso che cioè
Escludere a priori dei dividendi e credo che sia giusto dopo vista teorico
Anche il capitale che in un altro problema va beh ci porterebbe troppo lontano però non escludiamo l'avvio di ciò che è un punto ragioniamo sulla possibilità di
Di questa
Di questo finanziamento
Dell'impresa sociale ultimo punto l'argomento delicatissimo qua mi fermo in tre minuti il cinque per mille allora come agenzia del terzo settore avevo fatto tante osservazioni critiche che la Corte dei Conti ha scritto pregresso e
E capisco pacco è il meccanismo democraticamente bello lo si può toccare però è un pacco in relazione al
Redazione delle dichiarazioni dei redditi da parte di soggetti il conflitto di interessi
Impossibilità per i piccoli enti di accedere a meccanismi di pubblicità preponderanza dei grandi enti rispetto
Alle risorse provenienti e la possibilità di campagne pubblicitarie quindi per finire un'ultima cosa
Non tocchiamo il cinque per mille perché è previsto però lavoriamo sulla disincentivazione dei costi di pubblicità che assolvono una quota parte del cinque per mille quindi i costi di pubblicità vanno a carico dell'erario
E l'obbligo di rendicontazione
Questi sono
Perfetto
Grazie professore sforato di qualche minuto il professore ma l'intervento era
Molto interessante quindi
Bene allora
Degli interventi di De Siervo di property diciamo che escono fuori
Quattro
Quattro cardine attorno ai quali possiamo costruire gli interventi successivi se siete d'accordo con i vari rappresentanti delle organizzazioni di terzo settore noi abbiamo un tempo di quattro cinque minuti per ciascuno che vi prego di rispettare in maniera tassativa e introduco con una breve domanda
Su quello che hanno detto i miei migliori nostri esperti diciamo che si prefigura impossibile azzardo rischio lontano di incostituzionalità
Un po'le un leggero
Un'esigenza di norme che siano più stringenti e quindi che permettano
Di gestire un settore che comunque oggi ricopre una buona percentuale del prodotto interno lordo italiano CONI mafia capitale
è il caso forse eclatante in negativo ma probabilmente chi conosce il terzo settore affondo sa che possono esistere tante piccole masse di capitali magari meno degni di attenzione meno degni di controllo ma
Non siamo esenti da un una possibile deriva in tal senso
Allo stesso modo bisogna essere più incisivi rispetto agli aspetti su quello che riguarda gli aspetti economici
Sulla rendicontazione prima il professor property diceva
E necessario una pubblicazione
Delle attività di Bilancio e via di seguito alcuni anni ci hanno parlato di un modello all'inglese quindi una sorta di
Sfide che arriva dalle dagli stessi cittadini che controllano
E indicano al all'ente statale quali sono le organizzazioni più meritevoli
Allo stesso modo è stato sollevato il problema della governance dove è vero c'è un problema oggettivo per quelle che sono le organizzazioni le Macro Organizzazioni quindi le fondazioni piuttosto che le le organizzazioni non governative ma dove comunque c'è un'alternanza dei ruoli dirigenti
Esistono invece associazioni dove ci sono Presidenti che hanno cariche trentennali quindi un ricambio generazionale che anche secondo una recente ricerca della Fondazione volontariato e partecipazione
Faceva emergere come e scarso il ricambio generazionale all'interno delle associazioni di volontariato
Allo stesso modo si sollevava il problema della normativa fiscale quindi anche delle agevolazioni del terzo settore che in Italia sono tra le più sconvenienti per questo mondo del resto d'Europa
E un già una piccola bandiera a difesa del cinque per mille che il professor pro pezzi già lanciato prima di ieri di chiudere il suo intervento
Ecco sono tutti quanti argomenti interessantissimi che ora mi auguro di poter
Risentire rispetto alle prospettive di ciascuno interventi mi ripeto Marco a costo di essere
Pesante brevi e inizierei seguo l'ordine
Degli interventi che abbiamo qui nel programma non vedo in sala Pietro Barbieri
Che appunto non c'entra la quindi
E quindi inviterei Emma Cavallaro Presidente della common law la Conferenza permanente delle associazioni Federazione reti di volontariato ad intervenire
Ecco a
A tema che abbiamo incontrato incontrato in altri i convegni in altri enti pubblici le rivolgo la domanda forse più sconveniente
è possibile che il il sistema del terzo settore del volontariato in particolare
Stia cambiando a tal punto da rendere meno necessaria l'esistenza delle associazioni e si vada verso una cittadinanza attiva condivisa
Sul modello diciamo del di l'abuso su Di Gregorio Arena questo
Non so se sapete era qui in sala prima ora non lo vedo un una sorta di
Regolamento per i Comuni che permettono ai cittadini di diventare volontari
Su azioni specifiche e mirate che poi non si
Prolungano nel tempo quindi non vanno a sostituire in maniera definitiva l'intervento statale ma si limitano a un breve lasso di tempo
Anche i dati sul rispetto al volontariato giovanile che è sempre in
In decrescita non è possibile che ci sia appunto un'esigenza diversa che oggi non si configura più nell'associazionismo vero e proprio
Dunque io risponderò anche a questo poi ve lo vorrei dire alcune cose esso cercherò di essere brevissima infatti la prima cosa che voglio dire però che
A nome della componente come è stato detto che il fondo è
La Conferenza permanente le associazioni reti e pronta reato che promuove la cultura e la gratuità sul volontariato che rappresenta io vorrei prima di tutto esprimere una profonda gratitudine
Ai responsabili della rivista no profit e alla Fondazione per questa iniziativa che hanno preso di
Che di fatto offre la possibilità di conoscere i pareri contributi tecnici e commenti dei più diversi orientamenti sul disegno di legge delega e l'offerta di questa ampio panorama mi sembra che rappresenti una ricchezza per tutte le persone interessate
Proprio perché troppo spesso le riflessioni restano in ambiti troppo univocità distretti e come tali non concorrono a sviluppare ad arricchire ulteriori riflessioni comuni
Vengo alla domanda che è stata fatta e dico che
Certamente il discorso della e cittadinanza attiva di questa diffusione di sensibilità ed è una cosa estremamente importante secondo me
Non credo ma
Questo voglio dire possiamo oggi se ne può discutere non credo che questo possa sostituire il discorso del volontariato organizzato
Perché c'è nel volontariato organizzato come dire una brezza di coscienza
E di un impegno che è un impegno sistematico attento che segue una serie di
Necessità e le tenta di rispondere a tanti bisogni nel
Il territorio nel
Nel continuo vorrei dire del tempo che credo nell'altro modo
Non si potrebbe risolvere trovo che le due cose BO dovrebbero andare avanti insieme nel senso che
Il discorso voglio dire che il discorso di contesto diciamo cittadinanza attiva per capirci brevemente
Mi pare sia come dire di base per tutti quelli che si occupano poi anche di volontariato organizzato cioè sarebbe molto importante se ogni cittadino sentisse questo bisogno
Di occuparsi del suo prossimo più vicino o meno vicino insomma ecco
Il fatto che come un tempo forse il figlio delle del vicino di casa era il nostro figlio oggi non lo è più e questo credo che sia un valore terzo quindi se lo dico che stiamo è bene
Credo che lo possiamo riconquistare anche in modo diffuso e partecipato anche attraverso però il lavoro del volontariato organizzato che secondo me non insomma non vedo le le cose in alternativa
Credo invece molto bene se l'uno aiuta l'altro insomma e sostiene l'altro
Detto questo
Ecco io vorrei dire alcune cose ringraziando certamente ho avuto già occasione di dirlo anche
Nell'audizione proprio presso questa Commissione
Quando c'è stata io credo che per quanto riguarda il volontariato organizzato a noi sembra che il disegno di legge lo prenda in considerazione in modo estremamente marginali senza tenerne tra l'altro in debito conto la precisa identità
E oggi più che mai sarebbe importante accende riflessione sull'azione volontaria proprio come leva che se ampiamente dispiegata
Consentirà di costruire solidarietà rafforzare lo spirito di cittadinanza evitare la distruzione della vita dell'etica pubblica e contrastare gli effetti più drammatici della crisi
Molto in sintesi dico che quello che accolgo l'ha chiesto circa la riforma
è un più chiaro riconoscimento dell'autonomia del volontariato organizzato il perseguimento dell'interesse generale verificato incoerenza
Con i principi costituzionali e non sulla base dell'autonoma valutazione della pubblica amministrazione vedi articolo uno della due sei sei
Un rafforzamento del volontariato vero ed un rafforzamento dei controlli delle sanzioni per i volontari atti falsi
Una più chiara distinzione fra ruoli retribuiti gratuite nelle organizzazioni di volontariato un registro nazionale delle organizzazioni di volontariato degli incentivi per favorire la flessibilità dell'orario di lavoro per i volontari
Un osservatorio del volontariato caratterizzato da una rappresentanza ampia ed eterogenea e potenziato nelle sue funzioni
Un rafforzamento di un'omogeneizzazione delle modalità di funzionamento dei Centri di Servizio per il volontariato
Inoltre andrebbero dilatate le funzioni dell'organizzazione di un tarato con la partecipazione processi di programmazione di progettazione né moderni sistemi di welfare così come prevede l'articolo centodiciotto e anche la legge delle tre e due otto del due mila
Ecco noi vorremmo inoltre fosse saltata la specificità delle organizzazioni di volontariato nell'ambito del complesse dettero già nel mondo del terzo settore
Perché associazionismo di promozione sociale cooperazione sociale impresa sociale per quanto hanno volontari al loro interno rappresentano altre sfere di azione collettiva con caratteri diversi
E come associazione di volontariato non possiamo avallare l'idea che le attività sussidiarie dei cittadini possano essere la risposta
Al taglio della spesa pubblica sociale perché ciò andrebbe in contrapposizione con l'autonomia che la Costituzione riconosce i cittadini nel perseguire l'interesse generale
Tanto più che le azioni più significative dell'organizzazione di volontariato riguardano non tanto e non solo l'erogazione di servizi di assistenza ma proprio la tutela dei diritti il sostegno a soggetti deboli la cura dei beni comuni
Un'ultima sottolineatura e sul valore delle parole per piacere non chiamiamo volontario di volontario non è perché questo avviene
Continuamente e crea ancora più confusione di quanta non ce ne
In relazione alle nostre richieste vorrei chiaro richiamare da una parte la presentazione della proposta di legge due sette nove uno a firma Capponi patriarca ed altri per la revisione della due sei sei del novantuno che la comoda salutato con soddisfazione
Perché tra l'altro viene finalmente superata la vecchia formulazione del primo articolo laddove si affermava che le finalità del volontariato sono dettate dalla pubblica amministrazione
Cosa che non è mai stata virali lo tanto meno oggi dopo riconoscimento avuto con l'articolo centodiciotto e la Costituzione
Inoltre altresì importante riconoscimento delle associazioni e dei coordinamenti nazionali di volontariato
Inoltre vorrei ricordare la proposta di legge numero due zero sette a firma maestri ed altri sulle quali ripetiamo il nostro più forte dissenso perché di fatto vorrebbe introdurre i rimborsi forfettari
Che qualunque sia la loro entità rappresentano a nostro avviso un grave vulnus ai principi fondamentali del volontariato
Tra i quali la gratuità e la trasparenza
E a questo proposito io mi permetto di ringraziare il professor De Siervo veramente a nome del volontariato vero per tutto quello che ha detto al termine per tutto ma soprattutto anche per quello che ha detto al termine del suo intervento
Grazie
Ringraziamo Emma Cavallaro chiamare Giuseppe Guerini Presidente di federsolidarietà
Ecco la Cavallaro giustamente
Poneva l'accento su i termini termine volontario che va utilizzato per chi svolge attività gratuita e volontaria e non
Per chi lavora gratuitamente
In in questo senso forse le organizzazioni non governative
O per chi lavora non gratis in questo senso appunto le organizzazioni non governative con il termine cooperanti si sono messe diciamo al riparo e al sicuro da qualsiasi tipo di
Fra missione una cosa che spesso settore ancora non ha
Imparato a fare bene e però proprio sui termini appunto impresa sociale mi piacerebbe che Querini appunto
Beh intanto l'afflusso binomio strano impresa sociale venti intanto grazie e complimenti agli organizzatori di questa iniziativa ai responsabili della redazione di questo bel volume che ho trovato molto interessante
Beh allora trent'anni fa si diceva che impresa e solidarietà sociale fossero un ossimoro no e quindi
Era c'è stato tutto un lavoro culturale che è stato svolto in Italia e all'estero e che oggi
Far riconoscere direi in maniera globale a livello internazionale l'esistenza di un sistema di impresa che non ha come finalità
Principale la realizzazione di un profitto ma come interesse principale la realizzazione di un obiettivo IRES di di diciamo così di promozione sociale l'Italia ha fatto scuola da questo punto di vista
Fin dal mille novecentonovantuno con il riconoscimento delle cooperative sociali e quindi da questo punto di vista che
Anche confermata la possibilità di realizzare questo percorso del resto in questi anni c'è stata una crescita
Molto significativa è uno dei pochi comparti dell'economia e delle imprese italiane a quello della cooperazione sociale dell'impresa sociale che ha continuato
A far crescere gli occupati anche negli ultimi quattro anni della crisi nell'ambito della delle
Imprese sociali cooperative rappresentate dall'Alleanza delle cooperative italiane sono occupate trecento sessantacinque mila persone trecentosessantacinque mila lavoratori a tutti gli effetti esperita questa
Poi ci sono anche quaranta mila volontari quattrocentosessantacinque mila
Lavoratori quindi l'impresa sociale esistente da un contributo importante a livello europeo son quattordici milioni di persone nei ventotto Stati membri che lavorano in quella che l'area dell'economia sociale da questo punto di vista ci sono delle ricerche molto
Interessanti che dimostrano questa cosa
Ho trovato molti spunti negli articoli non tutti che non lo so ancora completato lettura ma in quelli che ho letto davvero ci sono degli stimoli molto interessanti così come
Gli interventi di questa mattina davvero molto autorevoli
Allora io provo a fare una riflessione se vogliamo anche un po'più prosaica va più più più quotidiana
Che però vuole ricondurre ha una dimensione dissenso alcune considerazioni intorno a cos'è l'intera sociale così ad esempio questa cosa tanto citata dell'impatto sociale di cui si parla
Di cui si parla e prima di dire queste cose una un pensiero io credo che comunque
La riforma sia ben impostata e ho apprezzato tantissimo i rilievi anche di costituzionalità che sono stati fatti dibattito interessantissimo
Rimane il fatto che purtroppo in questo Paese da tantissimo tempo si fa legislazione attraverso decreti non attraverso lavoro parlamentare
C'è stato un lavoro credo le ultime quattro legislature hanno provato riformare il Codice civile alla la la dall'il titolo che riguarda appunto le organizzazioni
Di terzo settore ci ha provato lo stesso sottosegretario Bobba e quindi come dire a questo punto mi sembra un segno
Significativo che ci sia un provvedimento che comunque da un impulso ad agire
La questione più prosaica che volevo fare raccontare questa
Due anni fa un Comune del nord-est Italia affida una cooperativa sociale la gestione di un servizio di accompagnamento al trasporto di persone con disabilità
Subito dopo aver affidato questo servizio il Comune dice guarda ti segnalo questa ragazza straniera ragazza madre
Col con un minore a carico che proviene da un percorso di disagio sociale importante riuscite ad assumerla
Il servizio vale due ore al giorno
E quindi la cooperativa assume la persona e poi ci aggiunge anche un po'di attività di pulizia nel centro disabili dove viene vengono accompagnate le persone cinque ore al giorno venticinque ore la settimana il servizio di trasporto che costa circa
Tre trentasei euro al giorno per il Comune
Duecentotrenta giorni di funzionamento del servizio otto mila e duecento euro all'anno costo del servizio quindi questa giovane collega coopera Trichet lavoratrice viene assunta venticinque la settimana
Ha uno stipendio smette di chiedere il contributo al minimo vitale al Comune
Costava circa quattro mila euro all'anno inoltre paga le tasse sul sul sul reddito che riceve non richiede più l'integrazione per le bollette insomma comincia un percorso di affrancamento e di me emancipazione della povertà di inclusione sociale
Quindi il Comune a fronte degli otto mila e rotti euro che spendere risparmi almeno quaranta mila quali scusa almeno quattro mila di di di contributi ma altri di tempo lavoro dedicato dall'assistente sociale e così via dicendo
Lo scorso mese di dicembre il Comune fa una spending review e dice
Insomma affido questo servizio l'associazione di volontariato
Che me lo fa per dodici euro al giorno duecentotrenta giorni due mila settecentosessanta euro l'anno
Ovviamente la cooperativa è costretta
A ridurre l'orario di lavoro di questa persona che passa da venticinque ore a settimana a quindici ore alla settimana e quindi l'ho sotto mia autonomia economica si riduce
Allora noi
Facciamo questa considerazione abbia fatto ci facciamo una valutazione di impatto sociale
L'impatto sociale positivo di tutti e due gli interventi perché come dire si fa un servizio alle persone disabili con l'accompagnamento
Però in un caso c'è anche qualcosa che si aggiunge nell'altro l'impatto sociale limitato la valutazione del servizio diventa un risparmio economico
Ma se noi ragioniamo in termini di
Qual è l'interesse complessivo di quella comunità locale quale
Intervento risponde meglio alle esigenze di della comunità nel suo complesso
E allora se facciamo un ragionamento più complessivo cominciamo a vedere che l'impatto sociale e l'interesse della comunità sono due cose diverse quindi
Cosa molto interessante ma
Molto delicata allora
In questo senso per esempio prevedere la misurazione dell'impatto sociale eh
Una un intervento sicuramente molto significativo poi ci sono anche delle implicazioni
Sociali più ampie di finire quasi tipo antropologico qui abbiamo
Una
Ragazza straniera ragazza madre inserita al lavoro il servizio oggi lega assicurato da un pensionato che fa il volontario
Che è un pensionato italiano in buonissima salute che prende quattro euro al o giù a a servizio per questa iniziativa che non è un un pagamento è un
Un piccolo rimborso per carità
Come dire
Niente di di di di tragico ed illegale però la mettiamo dal punto di vista della giustizia sociale
Giovane maschio adulto italiano molto tutelato ragazza madre straniera con figlio minore a carico espulse dal mercato del lavoro quando ragioniamo di impatto sociale bisogna tener conto perché quello euro che
Pensa di fare il bene la propria collettività perché accompagna i ragazzi ma se noi non facciamo una valutazione complessiva
Diventa molto difficile allora in questo senso noi che sosteniamo l'opportunità e la necessità di fare le misurazioni dell'impatto
Però attenzione addurre la collochiamo e soprattutto a non farlo diventare un filtro una selezione negativa no perché l'impatto sociale positivo lo prevede articolo quarantuno il Vice molto bene della Costituzione
Castorina qui dentro
Tutte le attività economiche dovrebbero avvenire anche un'attenzione alla dimensione sociale così dice la nostra Costituzione italiana e quindi
Credo che sia un dato molto il restante l'attenere mi comporterò come alla Camera
Valida in ogni
Sta scadendo il tempo che sta scadendo il tempo allora io credo che
Una riforma del terzo settore un'attenzione particolare impresa sociale e fondamentali in un Paese come il nostro ma anche in un'economia come la nostra che è stata caratterizzata da una crescita incredibile della diseguaglianza
Allora avere un sistema economico che costruisce
Il coinvolgimento della personalità protagonismo economico mentre presta servizio questa è la grande scommessa dell'impresa sociale
E da questo punto di vista questo deve essere l'orizzonte di senso nel quale collochiamo collochiamolo la riforma
In particolare io credo che debbano essere orientate alla riduzione dell'ingiustizia del della diseguaglianza soprattutto per
Giovani donne
Minori
Disoccupati o persone con scarso occupazione che altrimenti sono destinati a diventare i poveri di domani questa distanza antropologica della riforma del terzo settore e della riforma dell'impresa sociali e. no no
Prima di tutto assicurare a degli investitori della filantropia finanziare chi lo impieghi in tre sociali restituiscono un rendimento o abbiano degli utili che siano ripartiti io credo che
Prima mettiamo appunto quale l'orientamento valoriale dopo di che parliamo anche di di finanza e
Ultima battuta
Non è del tutto vero che abbiamo così tanto bisogno di finanza per fare le attività perché le nostre cooperative cubano circa nove miliardi
Anni di investimenti eppure non hanno non hanno altro che quella capacità di
Patrimonializzare attraverso la nuova ripartizione degli utili ricordata prima per i Consorzi che ha fatto crescere una dimensione imprenditoriale importante ma anche qui
Mantenendo questa vocazione alla solidarietà sociale grazie ringraziamo Giuseppe
Bene ora inviterei e a parlare il Vice o palazzi
Che è presidente nazionale dell'accresca la Conferenza nazionale del servizio civile
E appunto parlando di servizio civile viene in mente il festival del volontariato del due mila quattordici che si è celebrato a Lucca
E nel corso del quale appunto emersa nei primi giorni tutta questa problematica del servizio civile
Di lì ci furono per tutti i giorni editoriali in prima pagina sul Corriere il TG uno riprese l'argomento poi arrivo al TG due La sette
Al quarto giorno quando intervenne il premier Renzi in un'intervista con il direttore di vita no profit Riccardo Bonacina Renzi diciamo a tutta l'Italia disse
Il terzo settore il primo il servizio civile per noi l'obiettivo fondamentale
Di Lisi è susseguito un anno abbastanza travagliato dove non si riuscivano a capire bene i fondi disponibili per il servizio civile quanti fossero quali fossero come venivano recuperati
Oggi chiediamo palazzine in questa riforma di servizio civile quanto si parla
Beh intanto ringrazio anch'io l'iniziativa di aver messo insieme questo volume perché per esempio per molti giovani che vivono il servizio civile che sono interessati ad acquisire gli strumenti per essere protagonisti avere
Un materiale vendita gli strumenti per per esempio creare associazioni e già un elemento importante
Non mi stupisce che venga percepito il servizio civile dentro questo testo di riforma come una specie
Di Cenerentola
Però
E su questo sono assolutamente d'accordo con l'impostazione del Primo Ministro Renzi
I giovani sono chiamateli come volete gli ultimi Mohicani l'Istat ci ha detto che dall'Unità d'Italia quest'anno è stato il numero più basso di nascite
E contemporaneamente sono quelli che amministreranno questa società
E dall'altra parte nell'impostazione del Governo mi pare d'aver capito che si cercava di finalizzare tutto all'esperienza del servizio civile a promuovere alcuni valori
Attraverso
Concrete attività
Educare i giovani alla soluzione pacifica dei conflitti mi pare ci sia un po'di necessità
Educare i giovani al senso di appartenenza alla propria comunità senza che questo voglia dire escludere
Le altre comunità educare i giovani all'impegno civico volontario i giovani del servizio civile non sono volontari
Hanno un contratto e giustamente a proposito di come la Commissione sta lavorando perché sull'articolo cinque mi pare sia un po'più avanti rispetto agli altri articoli
Ci sono sono state recepite quelle necessità per esempio di precisazioni che venivano dette all'inizio non so più decreti un decreto
Il rapporto è fra i giovani e lo Stato
E chiarito che i soggetti che si accreditano sono soggetti come oggi ti natura no profit e di natura pubblica quindici sono mi par di capire a livello di lavoro della Commissione già recepimenti di alcune necessita di utile precisazione
Per questo come teneste
Ma anche come mondo del servizio civile non solo come creste siamo molto interessati a che dopo tanti anni ci sia un punto fermo lo dico perché in questo due mila quindici
Il servizio civile praticato balza da quindici sedici mila a quasi cinquanta mila persone
Allora o questo numero diventa la base di partenza perché nei prossimi anni
Si stabilizzi che aumenti o altrimenti non ci vanno di mezzo le organizzazioni del no profit non ci vanno di mezzo i Comuni
Ci va di mezzo lo Stato italiano che aveva fatto un investimento di fiducia di chiedere fiducia ai giovani gli aveva dato diciamo un primo start-up e poi gli dice guarda ritorna a casa
Perché il servizio civile nazionale ha avuto un consenso enorme fra i giovani
Un milione e duecento mila giovani volontariamente hanno fatto domanda per un'esperienza che è stata possibile solo per trecento quaranta mila che andrà ad universale
Dal nostro punto di vista non è solamente una questione semantica e venire incontro a questa necessità di ed ostro Paese di avere i giovani che se vogliono impegnarsi devono avere lo strumento per essere educati
A impegnarsi
C'è un punto
Su cui il lavoro parlamentare ha introdotto un cambio diciamo almeno dal nostro punto di vista
Rispetto alla proposta del Governo quando si passa da un principio cardine a cui ricondurre le varie attività ha più
Finalità ma questo è un elemento che credo andrà dal nostro punto di vista approfondito perché per noi quell'è l'obiettivo vero che fa dire siamo di fronte ad una riforma fra servizio civile un nazionale che il servizio civile universale
Altri importantissimi obiettivi a cominciare dall'apertura agli stranieri che comunque si articola fra cittadini comunitari e cittadini non comunitari sono rilevanti
Ma quello che ho detto è quello l'obiettivo fondamentale che dà il senso della innovazione anche perché e chiudo
Fare un investimento da parte di la Repubblica su cento mila giovani all'anno
Deve servire a creare un senso di appartenenza e un cambio sostanziale nel modo di percepire la partecipazione alla vita pubblica di oggi e del futuro
Per questo un senso di identità essenziale la molteplicità tutti
Interpretazioni che ci sono state in questi anni non hanno avuto solo un problema organizzativo hanno creato incertezza e confusione in primo luogo nei giovani che se gli chiedete i trecentoquaranta mila che hanno fatto il sale di
Civile dal due mila uno che cosa hanno fatto su dieci giovani rischiate da vere dieci risposte diverse questo non è un bene credo anche per il terzo settore grazie
Ringraziamo palazzina
E inviterei Monica Poletto Presidente della CDU alla Compagnia delle opere opere sociali
Eccoci qua
Bene
Una domanda rispetto all'organizzazione di questo Codice Unificato del terzo settore quindi gli immaginare un unico una sorta di unico registro per il terzo settore un vantaggio uno svantaggio rischio di
Mischiare realtà che poco hanno a che vedere tra di loro oppure un valore aggiunto e stiamo chiedendo qual era la domanda che hanno fatto un sondaggio l'aspettiamo il cinque per mille incidenti
Su
Io dico questo no ringrazio perché mi permette invece raggiungiamo il quattro uno ripulire va bene era per sapere
No ringrazio perché in realtà è una domanda perfetta perché mi permette anche di entrare proprio nella nel lavoro della riforma che comunque
Per tutte per tutte le organizzazioni se siamo in tanti qua evidentemente molto appassionante
Io dico questo che nella stesura attuale della della norma effettivamente io vedo una proprio su questo tema un po'di confusione
Perché infatti ho apprezzato molto l'emendamento presentato presentato dannata arredatore proprio sulla revisione dell'articolo due ce l'ho qua ma è un caso creditizia
Perché secondo me la cosa veramente importante io penso che il tratto distintivo e che tutto possa esistere no che tutto possa esistere tutto ciò che in Italia c'è di così straordinariamente positivo possa esistere
E allora una un tentativo di lettura comuni di uniformità deve essere sempre evidentemente la semplificazione non può diventare un semplicissimo cioè non può diventare un facile
Non rendersi conto di particolare di cose che in un tentativo di ordine vengono lasciati fuori in questo senso mi piace molto l'idea
Di una chiarezza circa un'ampiezza e del Codice civile che in sé ricomprende tutti gli enti non lucrativi cioè tutti gli enti associazioni fondazioni e Comitati come già ora un riordino innanzitutto del Codice civile
Dove il tema sono i soggetti e non le attività mentre invece in una disciplina di favore in qualche modo si viene a parlare di finalità e attività necessariamente
Per cui che ci sia un un un'ampiezza in cui sono ricompresi tutti liberamente purché soggetti soggetti appartenenti a queste a queste fattispecie
Con una possibilità di riconoscimento di Codice di personalità giuridica e io direi con una riconoscimento di possibilità di esercizio libero di attività di impresa purché questa attività di impresa
Sia il più trasparente possibile che un tema che ci ha per cui
O perché gli obblighi di pubblicità gli obblighi di Bilancio eccetera siano espresse chiariti per cui de
Dentro questo che ci sia invece alato un riordino della disciplina cosiddetta di favore è importantissimo perché non si capisce più niente
No per cui che ci sia una possibilità di un riordino solo che per fare questo riordino attenzione enorme attenzione enorme perché il d'Italia è una cosa straordinaria c'è una ricchezza enorme e è importantissimo che questo tentativo di riordino valorizzi semplifichi e non limiti
Faccio un esempio proprio penso che per un minuto
Due era
Per esempio faccio un flash che mi sembra serva ad approfondire questa questa idea poi su tante cose veramente riforma interessante ci sono cose che mi piacciono tanto
La definizione insomma alcune cose sono veramente molto interessante comunque c'è una foro dello da parte di tutti di cui ringrazio
Però per esempio rispetto quando si diceva prima ma la questione dell'impresa sociale non l'impresa sociale non si capisce bene cosa diventerà ma se faccio attività d'impresa devo necessariamente diventare impresa sociale direi meglio no
Però c'è c'è un po'di ditemi che non si capiscono tanto su questo
Ma il fatto che per l'impresa sociale sia previsto una possibilità di agevolazione fiscale in senso lato solo perché investe
Ma secondo me e sottende un'idea di impresa sociale che vive di solo mercato no per cui a me serve lo strumento finanziario non mi serve lo strumento economico a me serve a fondo perduto non mi serve l'erogazione liberale non per dirla ma semplicemente
E co io parlo proprio da una che guarda ho provato a guardare tante fattispecie che potrebbero qualificarsi impresa sociale perché non lo fanno per tante ragioni soprattutto l'assenza di agevolazioni fiscali
Ma faccio un esempio perché mi è piaciuto il modo di intervenire di Beppe Guerini con l'esempio che resta
C'è un
Una fondazione una struttura che in comprende più più enti che li conosco bene perché è nostra socia
Che toglie dalla strada i ragazzi e li segna un mestiere in sintesi egli segno mestiere e per i primi anni
Fa lavorare questi ragazzi all'interno della struttura perché il problema che imparano mestiere ma poi devi simulare qualcosa di più simile al lavoro possibile perché sono Agazzi con problemi seri
Allora per cui hanno fatto ristorante birrificio così tanti capiscono cosa che la cioccolateria e via nel ristorante se io dovessi pendere il piatto di pastasciutta
Che ha al suo interno il costo intero della riabilitazione di questo ragazzo ogni piatto costerebbe cento euro
Perché io non posso riversare interamente sul mercato il fatto che io ti sto vendendo due prodotti cioè nel mio ristorante ti vendo la pastasciutta e il fatto che il ragazzo smette di rubare per strada sta imparando un mestiere
Questo è un esempio che penso ce ne siano tantissimi di simili
Per questo dico in una situazione del genere come vive questa realtà come vive il ristorante stesso il più possibile cercando di stare sul mercato ma non ci riesci interamente perché non ha solo il costo del cuoco anche il costo dell'educatore
Okay allora per esempio in questo caso un caso classico di mix c'è il parere il piatto della pasta e poi ci sono le erogazioni liberali di fango resi la festa il teatro tutte quelle cose che normalmente vediamo che servono
Io non dico che questa non fa attività di impresa e che non tutto il suo prodotto un prodotto acquistabile dal mercato
Secondo me è interessante che nel pensare io sono d'accordissimo che l'impresa sociale deve essere impresa deve essere impresa che produce un valore sociale e non sempre il valore sociale monetizzabili semplicemente questo grazie
Grazie ringraziamo
Monica collettori invitiamo Giorgio Righetti che direttore generale delle altri l'Associazione di fondazioni di casse di risparmio
Il l'intervento di Righetti lo introduciamo con la buona notizia che proprio ieri Cariplo annunciato che per il due mila quindici non effettuerà tardi sulle erogazioni per le attività culturali di volontariato
E di solidarietà sul sui propri territori quindi sono riusciti
A rinvestire esattamente lo stesso importo dell'anno precedente nonostante appunto pare che il Governo non abbia
Ben recepito forse nel ruolo fondamentale che le fondazioni svolgono sui territori
Decisamente se da una parte le misure che sono state introdotte sia nel G stabilità sia che si possono intuire dal disegno di legge delega parrebbe farebbero ben sperare sul sostegno del Governo alla al terzo settore dall'altra parte
Soprattutto nel regista abilità ma anche due misure precedenti sulla tassazione dei proventi finanziari
Sottraggono risorse significative alla al alle fondazioni agire mancare e quindi automaticamente per chi conosce
Il semplicissimo meccanismo funzionamento e la Fondazione Giglio bancaria dista sottraendo al terzo settore alle università le scuole agli enti locali che a tutti quei soggetti che sono destinatari delle risorse del terzo del delle fondazioni richiama cari
La fondazione Cariplo è riuscita a mantenere
Quelle erogazioni non perché siano diminuite le tasse nonostante sia lamentate significativamente le tasse riesce a farlo perché ha avuto una buona gestione e ha una buona gestione del patrimonio e quindi è riuscito a ottenere
Buoni risultati
A parte questa diciamo digressione sulla sulla fiscalità che però chiaramente ci sta a cuore perché le penalizzazioni state significative soprattutto di recente
Tanto per darvi un'idea e chiudo su questo argomento
Dal due mila undici al due mila quindici presunte imposizione fiscale passa dalla presentare ancora stimata su due mila quindici
Passa da circa cento milioni euro passerei da circa trecentosessanta milioni di euro quindi sul complesso le fondazioni origine mancare
Faccio due tre considerazioni su questa importante iniziativa che che evidentemente apprezziamo per i notevoli contributi sono stati in questo
Documento le dei considerazioni sono molto puntuali la prima
E che quella virgola tra che c'era il titolo della della di signor leggere delegata al terzo settore impresa sociale che tra l'altro richiamato in uno dei contributi
Ma non ci spaventa un po'noi
Che operiamo tantissimo a stretto contatto con il mondo del non profit del terzo settore perché sono i tramite attraverso cui i progetti le fondazioni di origine mancare vengono realizzati ciò che la missione viene realizzata in realtà attraverso i contributi della Fondazione danno
Ecco questa distinzione farebbe forse intuire che c'è un quarto settore speriamo proprio di no
Seconda considerazione
Legata alla
Al tema della Chicchirichì in qualche modo la Fondazione profit non profit richiama
Forse sull'onda dell'iniziativa del Governo che fomenta settore
Il mondo del profitto e si è molto molto molto interessato recentemente del no profit questo potrebbe essere un bene perché le contaminazioni quelle buone quelle sane portano chiaramente
Percorsi virtuosi di crescita
E però possano in qualche modo anche così far preoccupare perché son contento che il Guarini l'abbia citato
Tutta questa spinta sul lato dell'offerta e non senza ascoltare addirittura spesso la domanda cioè sul fatto che sembra che ci sia un bisogno di finanza incredibile quando o come diceva anche la Monica Pretto in realtà questi soggetti da soli solo con la finanza probabilmente non saranno mai in piedi
Ecco fa pensare che questa contaminazione Vanda esattamente nella direzione opposta dell'articolo quarantuno alla Costituzione per poni per da un grande professor De Siervo se dico diciamo chiaramente semplifico mai per dare il concetto l'articolo quarantuno indica una direzione precisa
è che lei è il tema la socialità deve contaminare le imprese
Il mondo economico il recentemente mi è sembrato che il profitti quindi il mondo economico si è Conan contaminando al sociale per noi nel binomio interesse sociale
L'impresa è uno strumento e sociale è un fine e non viceversa
L'ultima riflessione sul tema della fiscalità mi permetto di di fare una riflessione personale e con un piccolissimo negli otto cambiando ritenute valide
Abbiamo un minuto un minuto un minuto spaventati e Stati Uniti dopo aver lavorato per tre anni la
Lasciai il mio appartamento e dona immobili a un'associazione di volontariato e potei dedurre su mia dichiarazione stima del valore dedurre dalle tasse il valore stimato da me
E perché faccio una donazione
Il mondo anglosassone crea una relazione tra cittadino e Pubblica amministrazione di fiducia fino a prova contraria mi fido di te
Fino a che non non scopro che non non mi posso più Filarete quindi quando negli Stati Uniti venti decano scusate ad avere tassi chiaramente sono durissimi in tale esattamente l'opposto
In Italia il cittadino teoricamente sempre un po'truffaldina quindi le norme le leggi sono estremamente severe ecco io mi auspico che un settore così fragile perché fare il volontario io sono volontario facili mestiere o mestiere faccio contabile faccio seriamente è è come lavorare a far avere due lavori chi lo fa lo sa bene
Allora auspico che le norme non vadano a penalizzare
Il mondo del no profit e rendendo ancora più complicato perché chi fa cooperazione sociale soprattutto faccio un esempio di tipo B
Ma
Mi sapete bene quanto è complesso gestire questo tipo di realtà ecco che non si va a creare norme che in qualche modo rendano ancora più complicato fare il volontario e fare impresa sociale grazie
Ringraziamo Giorgio Righetti chiamo Stefano Thabo che il Presidente dice sicurezza il Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato italiani
Sono pronto il Gattopardo
Tutto cambia affinché nulla cambi in questa riforma i centri di servizio se ne parla ho letto anche l'intervento qui
All'interno del del numero di profitti il proficui per
Non si capisce bene quanto impatterà la riforma su queste strutture quanto
Le verranno rivoluzionata essi verranno rivoluzionata e
Che cosa si aspettano i centri di servizio da questa riforma
Beh sospettano molto
Si aspettano molto io credo che molto debba cambiare insomma patto di non considerare i centri di servizio
Residua atto da ecco mantenere con nostalgia oppure un errore della normativa di di qualche anno fa da superare insomma credo che sia invece un'infrastruttura
Dei numeri
Degli sportelli del servizio erogato
Conto nel nel testo insomma quindi non mi soffermo ma una infrastruttura che serve al nostro Paese nella misura in cui la riforma sarà
Voglio dire pretenzioso impegnativa per il mondo del volontariato stesse Centri di Servizio nascono per promuovere il volontariato che sola riforma solleciterà al volontariato vorrà dire che i centri di servizio ecco debbano essere fortemente
La media OCSE del mondo strutture che affianchino sul volontariato Orsini fino ad aprire anche al resto del terzo settore ma io credo che si possano anche aprire a certe condizioni ovviamente alle questo settore importante che
Il volontariato come riferimento e non è vapori anzi rimanga specialmente nella governasse il punto di riferimento principale
Adriano potersi ha fatto una proposta prima che credo che sia una delle tante intelligenti che possono in qualche modo usufruire ripeto di questo infrastruttura ormai articolate in tutte le regioni del nostro Paese
Però abbiamo delle attese insomma da prima e che la riforma superino superi il difetto dei testi vigenti quelli primarie
Primarie e secondarie che non stanno non sanno distinguere nella doppia natura dei centristi ex eccetera il servizio
Non è
Un soggetto giuridico autonomo
Questo
Evidente
è una qualifica che viene attribuita a un soggetto giuridico preesistente che lo assume allora il centro è un'azienda strumentale delle
O di più delle organizzazioni di volontariato e quindi una qualifica non a caso ha istituito non è costituito il centro di Servizi separate che queste un
Una distinzione fondamentale che ha delle ricadute
Decisive ecco dalla possibilità di sviluppo ne ne vorrei nel tempo che ho trattato né al Comune sia per il CSV ente sia per il CSV azienda chiamiamolo così
Ente ecco la riforma io credo che debba superare i tratti paternalistica e dubitativi che comunque
Si hanno guardando il mondo del volontariato
E che affermi senza più eccezioni che gli enti gestori dei centri di servizio clienti appunto
Devono essere
Governati dalle organizzazioni di volontariato senza più eccezioni
Senza più eccezioni informa plurale e
Partecipata democratica esclusione anche nella promozione sociale
Ne adesso parliamo dell'ampliamento come servizio ed è su quei dico al di sopra della governance grafico la governance affidata solo al volontariato o anche la promozione sociale
Io parto da una governance al volontariato ecco poiché se le condizioni
Cambieranno le verifichiamo sappiamo che il volontariato nella sua le organizzativo dato nella sua natura sono
Particolarmente ecco piccole frammentata e quindi ecco non si può come dire io credo
Affrontare questo schema senza tenerne conto
E quindi occorre dare uno spazio di autogoverno male i conti ritorna al volontariato ma anche riconoscere capacità di atto del mito determinazione autocontrollo guardia su questo occorre fare un salto di qualità
Ecco io penso
Che
Occorra
Direi anche la riforma nel suo approccio mentale però
Non devo associare i centri di servizio con la questione tuttora irrisolta anche se molto delicata della rappresentanza unitaria del mondo del volontariato
La sfida della pluralità i centri di servizio ma hanno vinto
La sfida della pluralità
Nella loro compagine sociale centrista vita l'hanno vinta ed è una vittoria quasi ovunque consolidata
Talvolta quaranta che con sospetto ma consolidata
Che non si è solo limitato a rispettare la pluralità dell'organizzazione ma l'ha fatta diventare valore
E benzina fattore produttivo e copre contro che in questa pluralità ad trovato linfa l'azione delle dei centri di servizio e allora io credo che la riforma deve essere capace riconoscerne e darne merito
Una nota ecco rispetta anche la proposta di legge che è stata citata
Che riconosce la rappresentanza nazionale alle fondazioni bancarie credo che qui siamo tutti contenti
Molto più timida rispetta i centri di servizio che come questa rappresentanza ecco non l'hanno inadeguata misura pronunciate contro superiamo le le ritrosia abbiamo il coraggio e Prodi quindi amare le cose abbiamo un minuto come sono
L'altra parte c'è la riforma come anzi cento ci siamo come azienda e allora bisogna mettere in grado queste aziende di agire come tale ecco terminando non solo a criteri di efficacia ed efficienza
Venga data in un quadro di certezza garanzia di elasticità nei compiti e nelle funzione per ecco essere corrispondente visoni
Che nel tempo e nello spazio da volontariato variano evidentemente o dal terzo settore variano se vogliamo avere un perimetro più ampio in qualsiasi caso
L'equità della distribuzione delle risorse
Possibilità di acquisirne ancora uniformità di disciplina in tutto il territorio nazionale passare
Da una programmazione annuale per esempio una programmazione pluriennale io credo che in un tempo in cui cambia tutto questo sia doveroso un unico passaggio chiedo solo ecco qualche secondo e finisco
Perché la riforma ha promesso di avviare riabbracciare la riforma del di promuovere i centri di servizio come sistema e non più come cellule questa linee guida e di dl lo dicono chiaramente
Ecco in questa parola già si contempera il radicamento territoriale in Cina insito nell'identità del volontariato con il legame nazionale
Quindi assumere metodi condivisi strumenti comuni progettualità unitarie trasferimento di buone prassi possiamo andare avanti
In questi anni se c'è stato un soggetto che ha instancabilmente operato a favorire questa logica eccesso e pone io credo che
Ecco se ci si avvicina con un po'di pazienza la storia le nostre cose lo si possa tranquillamente
Ecco io credo che la riforma abbia la possibilità di dire
Se questa è un'ostinazione di un soggetto privato oppure se fare sistema è un dovere comune calasse un dovere comune anche giuridicamente deve essere rilevante
Se sistema è la parola di riferimento la riforma sia di parola grazie ringraziamo Stefano Corbo
E ora mi terrorizza l'idea che ci siano quattro non rivoli
Con il poco tempo che abbiamo a disposizione però conoscendoli immagino che siano abbastanza
Concessi e qui chiamerei l'onorevole Paolo beni della dodicesima Commissione affari sociali
Scesi
Saremo telegrafici
Beh guardate io
Veramente soltanto due cose io innanzitutto ringrazio per
Per questa contributo ponderoso e molto utile della della rivista e vorrei ringraziare
Pro persi e De Siervo per per le due introduzioni che condivido molto e che secondo me hanno centrato
Le questioni essenziali insomma su cui siamo
Se posso permettermi poi
Credo che dopo di me lo possono confermare gli altri colleghi e soprattutto la relatrice
Vorrei tranquillizzare diciamo in qualche modo il professor De Siervo rispetto al fatto che
Il lavoro che stiamo facendo in Commissione va proprio nella direzione
Che lui ci suggeriva diciamo così di
Definire con maggior precisione l'oggetto
Di andare a definire in maniera più stringenti i vincoli della materia delegata diciamo del i criteri direttivi della delega
Io penso che questa sia un'esigenza su un mondo
Su molti punti in particolare
Ne cito uno che personalmente mi sta molto a cuore io
Credo di avere anche il punto di vista oggi faccio il parlamentare ma una
Trascorsa lunga esperienza di militante volontario e il dirigente del mondo del terzo settore io penso ci sia un'esigenza e nelle molte aspettative che ci sono rispetto a questa riforma io ho un'aspettativa di fare chiarezza
Perché c'è una fastidiosa confusione terminologica spesso anche concettuale in cui si mescola tutto non tutto il non profit è terzo settore
Non tutto l'associazionismo è volontariato e e potremmo continuare c'è una uso improprio di queste di questi sette
Da questo punto di vista una scelta la Commissione la sta facendo noi crediamo che sia necessario al primo articolo definire i soggetti le finalità le attività le modalità con cui vengono svolte queste attività
Proprio partendo dalla dal presupposto che non tutto si può mescolare no
Allora
Noi definiamo il campo più largo
Come diceva Monica Poli età degli enti Poletto degli enti senza fine di lucro
Riconducibili ricompresi nel Titolo secondo libro primo del Codice civile e questo per il campo largo e poi definiamo l'ambito più specifico più circoscritto
Di quelli che definiamo enti di terzo settore che sono quelli che si costituiscono per perseguire finalità
Di pubblico interesse e di utilità sociale che operano in campi di attività definitiva
Che realizzano questa ricaduta sociale e che operano nel rispetto di vincoli
Ben precise di trasparenza di pubblicità di democraticità di accessibilità eccetera eccetera eccetera ora o per non farla lunga
Con caratteri specifici diversi con peculiarità diverse
Che sono i caratteri specifici le storie anche che hanno già dato negli ultimi quindici anni come veniva ricordato vita a singole leggi cosiddette speciali o di settore la legge sul volontariato quella sulle associazioni di promozione sociale quella sulla cooperazione sociale l'impero eccetera eccetera
Le sapete tutti non le sto a citare
Leggi specifiche lei ma a mio parere
Chiudo subito non vanno abolisse ma
Riordinati aggiornate armonizzate riunire gli unici in un apposito codice
Qui viene e vorrei dire quest'ultima cosa il nodo registro unico e eccetera eccetera io penso non dobbiamo immaginare il Registro unico come una libroni più grande degli altri
Ma noi dobbiamo tale presa anche perché diamo per scontato che ci sono già molti registri
Presso ministeri diverso
E se noi vogliamo ricomprendere il terzo settore volontariato le promozione sociale bene cioè il Ministero delle politiche sociali le organizzazioni che fanno cooperazione le associazioni cooperazione internazionale allo sviluppo
Quelle devono iscriversi a un registro al Ministero degli esteri le imprese sociali quelle stanno a un registro presso lo sviluppo economico eccetera allora il problema è di fare un'anagrafe unica
Che interfacci
Anche i ministeri diversi che
E
E nella quale sia obbligatoria l'iscrizione per godere della qualifica di associazioni di promozione sociale che non è la stessa cosa di associazionismo
In genere piuttosto che di eccetera eccetera
Conseguentemente all'iscrizione nei registri e alla acquisizione della qualifica si accesso ai benefici e di conseguenza anche ai vincoli di controllo di verifica vorrei bella l'operazione da fare il mio senso dalla carta nel
Campanella suona io zittirmi per dico quest'ultima cosa per
Per per gestire tutto questo non è sufficiente a mio parere una semplice Struttura di missione presso
Un ministero o con la Presidenza del Consiglio che sia dobbiamo ragionare attorno all'idea dell'Agenzia con reali poteri anche di verifica contro mi mi fermo qui
Ringraziamo l'onorevole beni che chiamiamo l'onorevole Paola Benetti
Alla quale chiederei anche una breve riflessione appunto sul cinque per mille del magistrato è stato ma insegniamo conceda espressa sul cinque per mille e diciamo che dal nostro punto di vista
Quando fu concepito il cinque per mille
Come un meccanismo a trecentosessanta grati in cui si restituiva in una sorta di democrazia partecipativa potremmo dire in una consultazione della base l'idea di dire dove vuoi tu
Che una parte delle risorse che appartengono alle tue tasse dove voi tutte queste vadano questo principio ci sembrò a tutti noi che lavoravamo in tanti ambiti concreti un moto di restituire dignità cittadinanza attiva
A tutte le persone perché potessero scegliere
Scegliere sulla base della loro sensibilità specie le sulla base delle loro conoscenze
Scegliere in nulla il filone generali ti aria di interessa il sanitario il culturale sociale in un certo modo e poi all'interno di questa generalità del settore scelto individuare nella concretezza
Quell'iniziativa alla quale magari più direttamente partecipavano o dalla quale avevano tratto come dire elementi concreti di capacità di apprezzamento e di valorizzazione
Fatta questa premessa che ci ha visto tutti fortemente favorevoli al cinque per mille siamo trovate voi davanti all'idea che ogni anno bisognava come dire riottenere che il cinque per mille fosse vero e non fosse stato una specie di bengala che si accendeva erano
E poi la seconda battaglia ottenere che davvero quello che i cittadini avevano destinato arrivasse interamente al soggetto a cui è stato destinato famoso discorso del tetto
Ora che qual è l'aspetto positivo nella legge in questa legge di riforma del settore del cinque per mille che diventa strutturale e che quindi non si dovrà tutti gli anni c'è questa cosa
Che diventa effettivamente trasparente nella destinazione nel rispetto della volontà dei cittadini e poi giustamente che si chieda conto alle persone che ricevono i fondi del cinque per mille
Fra virgolette di come questi fondi vengono spesi vengono impiegati se sono coerenti con le finalità quindi per me è quest'aspetto della legge rifinito scolpito come dire s'forse il rifinito in qualche modo è un aspetto positivo
Rispetto alla legge però dico io volentieri soltanto una cosa a mio avviso lo anch'io ho registrato una sensazione di tali complessità davanti al la legge Biagi un panorama talmente vasto da non sapere più come dire ritrovare le forme essenziali di quelle che vengono percepite come le esigenze come dire da parte dal punto di vista del cittadino comune del terzo lettori che io identifico in tre
La prima e quella che è stato detto a vario titolo e quella che
Fa del volontariato il più potente strumento di formazione di cui noi oggi disponiamo nei confronti dei giovani
Quindi c'è una sorta di volontariato che e quello là dove si esprime la creatività l'integrazione il senso di responsabilità
La la capacità di mettersi in gioco e questa è di una ricchezza tale che noi non lo possiamo sostituire praticamente connesso con niente altro perché lo stesso studio
Lo studio universitario lo studio tecnico ha bisogno di assumere attraverso questa esperienza dei giovani la sua dimensione di un orientamento al servizio come dire l'orientamento al bene comune
E questo io vorrei ed è mio interesse nella il dibattito che accompagna la legge idea Commissione essere attenti che questo non si pensa
C'è poi un altro tipo di volontariato o comunque se vogliamo un altro tipo di azione di impegno è quello di chi ha già un lavoro di chi fa il medico di chi fa l'avvocato di chi fa l'imprenditore destina parte del suo tempo importante obiettivi disse
Quindi sono persone che non cercano una una remunerazione non cercano nemmeno come di una conferma nella propria identità personale
Certo ma piuttosto un'opportunità concreta ingenerosa
Di svolgere quella funzione di sussidiarietà e di solidarietà che dà senso non solo alla propria vita Manta senza l'appartenenza
Alla comunità che è quella del Paese in cui noi cui viviamo quindi sono quelli che si impegnano nell'accoglienza sono quelli che si impegna la formazione e anche questo va difeso nel disegno di legge ma va mantenuta questa identità
Poi ci sono coloro che ha
Ci sono gli altri aspetti che invece suppliscono ad una fusione in cui lo Stato si dimostra oggettivamente inadeguato
Penso cito per farne uno che è particolarmente caro all'esperienza che faccio io
Così sono nati molti degli con molte delle azioni delle cooperative e l'assistenza domiciliare a pazienti che poi dopo si sono trasferiti trasformate in realtà sempre perché colate sempre più complessa in cui a un certo punto
Come dire lo stato assunto in qualche modo anche la responsabilità quando sono cresciuti di complessità e i singoli che l'avevano promossi potenziati
E in qualche modo proposti all'opinione pubblica non erano più in grado di fronteggiati perché la complessità di questo un po'risponde alla logica
Molto interessante dal punto di vista storico dell'IPAB di cui si diceva in precedente nascono come strutture di volontariato nascono all'interno
Una cultura che era un po'la cultura del mondo cattolico che anche la cultura del farsi carico di coloro che occupavano le famose periferie dell'esistenza
Dando forma a questo dando sostanza questo successivamente diventa un'età così complesse che è una famosa legge che non voglio citare San Manno rampante in campo altrui porta tutto a casa dopo di che unifica mente ti dà qualcosa
Ecco io credo che dobbiamo difendere questa creatività mantenerla viva rispettarla
E non dare la sensazione a chi si vuole impegnare in tutto questo di trovarsi davanti una burocrazia ostile e persecutoria che ti impedisce anche di fare quelle cose che c'era un servizio diretto alla comunità in cui crimini
Questo secondo me sono punti alcuni per carità la legge ne presenta tanti moltissimi sono emersi
Nel dibattito di oggi ma sono punti che a me piace interessa difendere nella fase di istruttoria all'interno dalla nostra Commissione poi successivamente nella nel dibattito in Aula
Bene ringraziano l'orrore del Benetti che è stata
Puntualissima nel suo intervento e invitiamo l'onorevole Federico Gelli
Al quale rivolgere una domanda torniamo a parlare di centri di servizio l'onorevole anche Presidente di un Centro di servizio per il volontariato ahimè
Ahimè perché fare il Presidente del Centro Servizi questo periodo non è una cosa molto limitato molto complicato eccome lire immaginiamo strutture regionalizzate che abbiano anche in funzione appunto magari di anagrafe del terzo settore
Cosa diventeranno queste strutture prima permettetemi un flash mezzo minuto rispetto a sanare una centocinque minuti sempre io sono rispettoso dei tempi europei
Prima valutazione la valutazione di carattere politico quando il premier Renzi lancio la sfida a molti di noi che era un presenti al festival del volontariato a Lucca noi tutti ad applaudire il premier Renzi Pravo finalmente dopo vent'anni fa in questa grande riforma
Ora abbiamo capito che in realtà è una sfida particolarmente impegnativa perché le grandi realtà
Che si muovono e il terzo settore in realtà fino ad oggi non hanno mai avuto fino in fondo la possibilità l'opportunità di quei di cogliere questa sfida ed integrarsi e di lavorare in maniera compiuta insieme lo vediamo noi nella elaborazione della complicatissima
Elaborazione del progetto di legge e delle tante sfaccettature delle tante tendenze centri perché che ci sono in questo mondo voglio dire perché
L'intuizione del premier del premier Renzi è stata un'intuizione sicuramente straordinaria alla quale noi bisogna
Tradurre in proposte concrete questo legge-delega le e va in questo senso ma credo che dimostra ancora di più la fragilità del nostro stare insieme e del nostro
Essere un soggetto unico come vorremmo che fosse almeno dal punto di vista di un'interfaccia con le istituzioni con nell'interfaccia di un progetto futuro di Guelfa perché io credo che il vero grande obiettivo sia quello di pensare a come questo grande mondo possa dare il proprio contributo a quella riforma di Guelfa anche in questo momento nel Paese stiamo facendo nella sostanza ne stiamo affrontando una grande riforma del sistema di welfare del Paese dove può diventare un protagonista deve diventare un protagonismo essenziale
Il terzo settore
Secondo flash centri servizi servono tre anni sono Presidente un certo servizio che ha mandato una lettera di mobilità di licenziamento per quindici persone i centri servizi sono in grande difficoltà per una carenza
Strutturale di risorse la legge due sei sei del novantuno
Ed è il legislatore ad una grandissima intuizione cioè quella di creare un'infrastruttura alcun asse fu portata all'interno del nostro sistema
Che crearsi il punto di riferimento delle moto del volontariato io credo che noi dobbiamo riformare i nostri centri servizi
Fare in modo che sempre di più questa grande realtà si rafforzi semplifichi anche
La burocrazia che si è venuta a creare nel contempo nella gestione dell'organizzazione della rappresentanza spesso che abbiamo e con Thabo
E abbiamo discusso a lungo le stiamo discutendo ancora ma voglio dire che questa non è una realtà che si può considerare la stella di tutte le altre
Questa è una realtà prioritarie per il Paese perché non esiste altra esperienza
Come quella dei centri servizi che popolare antirom una risposta in maniera strutturata e capillari in ogni angolo del Paese come possono fare i centri servizi
Lo dico perché
L'idea di riformare i centri servizi come un soggetto che diventi interlocutore non solo del volontariato in senso stretto ma l'intero terzo settore
L'idea che suggestiva che sta a qualcuno come dire proponenti io sono tra questi sostenitori a mio avviso è la chiave di volta anche del processo di riforma dei Centri servizi
Che certi servizi possano andare di orientarci su una modello organizzativo di base regionale
Può essere una strada ogni realtà ogni territorio le sue peculiarità ma può essere una strada tendenzialmente può essere una buona strada
Che ad esempio i centri servizi possono cambiare il modello di governance anch'io sono favorevole a rivedere ad esempio nella sostanza un ruolo importante anche l'associazione promozione sociale presente l'associazionismo di promozione sociale in molte realtà
Di fatto è un pezzo di questo volontariato solo meno volontari quelli che stanno e l'Associazione volontariato quelle che sta nella sua relazione promozione sociale o che fanno volontariato quei ragazzi e fare attività sportive mi domando oggi nel due mila quindici ancora oggi
Ed è dobbiamo mantenere questa distinzione netta per chi è volontario di categoria o BCE di
Ecco allora io credo che i centri servizi si devono aprire anche la punti sarà la governance a questo ragionamento oltre e termino quante diventi importante che questa infrastruttura venga messo nelle condizioni di poter operare
Noi stiamo abbiamo stiamo lavorando nel progetto di legge perché le fondazioni bancarie come vogliono ma io credo che una di gli elementi di qualificazione delle fondazioni bancarie non è solo restaurare i monumenti fare le grandi le grandi come dire e attività di beneficenza giro per il Paese credo che sostenere una rete
In migliaia e migliaia di persone che operano per il bene della comunità credo che sia una peculiarità fondamenta male ecco perché credo che sia importante riferire anche le modalità della base imponibile con la quale si calcolano il famoso quindici per cento
Il quindicesimo scusate degli utili
Di destinazione delle fondazioni bancarie centri servizi a meno che a meno che non vogliamo cambiare modalità di finanziamento
Questo è il tutto nasce ad esempio io credo che i centri servizi debbano attrezzarsi a aviere nuove entrate da un'attività di consulenza di assistenza di erogazione di servizi sul territorio
Quindi che i finanziamenti e finisco delle fondazioni bancarie non risulti essere l'unico soggetto l'unico elemento l'unica voce di finanziamento io credo che sia un dato che ormai tutti i centri servizi sì inizino argani Zani e che quindi creiamo le condizioni perché questo soggetto possa diventare un interlocutore sul per Rio un riferimento non solo per l'erogazione di servizi e volontariato vale per l'intero terzo settore grazie ringraziamo l'onorevole Gelli
E Edoardo Patriarca onorevole della dodicesima Commissione affari sociali cinese sia tutti i territori della dodicesima una commissione
Bene patriarca sul
Pay per
Scrive uno dei risultati già conseguiti dalla riforma del terzo settore è stato quello di produrre un vasto dibattito all'interno dello profitto
Un dibattito che si è subito incanalato nell'alveo delle linee guida proposto dal Governo ecco il dibattito ora durata un bel po'anche oggi abbiamo avuto una serie di spunti vediamo che ci sono ancora posizioni
A volte distanti cercano ancora un un principio di confliggente composizione io note sì come
Come si entrasse non la riforma ormai prossima
Vorrei in
Per questo per rispondere alla tua sollecitazione emittente anche prediche citato c'hai dato prima vorrei riprendere quella
La riflessione che affatto
Federico Gelli il collega recuperando l'ispirazione di come è nata delle modalità nelle quote il contesto nel quale è nata
Le il Progetto legge delega sul terzo settore perché questo è importante cioè noi stiamo compiendo secondo me il professor De Siervo ce l'ha ricordato un'operazione di grandissimo rilievo Dino dicono vorrei chiamarla
Pare assimilarla a una riforma costituzionale ma di fatto la sollecitazione del Governo del Presidente del Consiglio Renzi e poi il lavoro che è stato fatto ricordo anche
La il coinvolgimento delle realtà associate la consultazione del mese di giugno
Ci porta a un progetto che in qualche modo ridisegna passatemi questa parola la società architettura della società civile italiana
Nella prospettiva non della fotografia perché il rischio che stiamo correndo Luca quella un po'di
Fotografare e ripetere la la fotografia ripeto ripete la stancamente ma provare
A pensare
E la legge tele che tutti i decreti attuativi che ne verranno al terzo settore che verrà cioè questa la sfida che io sento urgente che credo anche nella Commissione componenti i colleghi ne sono ampiamente consapevole non si tratta soltanto di raccontare
E di scrivere quello che c'è già ma di provare a immaginare nel percorso di crescita di evoluzione del nostro Paese quale sarà il terzo settore nei prossimi dieci quindici anni
E allora è chiaro che la sfida di capire oggi cos'è il terzo settore è una sfida che va raccolta al
Donata Lenzi nel suo lavoro di sintesi e lo sta facendo insieme con noi
Va raccolta anche la sfida di un altro polo Gia positiva del sul tema delle donazioni
E cioè voglio sposare molto il modello anglosassone ma
In uno Stato che a oggi nella nella Commissione che la Commissione finanze sudato un un po'aspetto credo una quarantina di norme diverse che reggono le erogazioni liberali arrivare in una situazione nella quale il gesto della donazione il gesto del donare divento un gesto riconosciuto eticamente importante fondativo della Repubblica
Questo non soltanto perché ho dobbiamo premiare le buone pratiche ma perse per far sì che il terzo settore e davvero chiudo diventi il terzo settore dei cittadini
Oggi
Giustamente una parte delle risorse pubbliche vengono giustamente utilizzate devoluti in forme diverse al mondo dell'associazionismo dell'impresa sociale credo che occorra
Temperare questo apporto delle risorse pubbliche acconti la libera donazione
Dei cittadini dell'impresa e quindi questa è una sfida l'aspetto normativo di cos'è il terzo settore
L'aspetto diciamo fiscale agevolativo proponendo un'antropologia positiva cioè di dire i cittadini che svolgono un'attività solidaristica devono essere sostenuti non affaticati e
E come dire costretti orpelli burocratici troppo impegnativi è la sfida che temo davanti ultima cosa
E mi sento di dirlo anche qui con con con altrettanta convinzione
Il mondo del terzo settore italiano il nostro mondo differenze di quell'angolo sassone a
Alla sua natura fondativa e una natura associativa sostanzialmente no dobbiamo se
O nati così a difesa del mondo anglosassone che non struttura Fondazione Ale sostanzialmente no
Detto questo la sfida che abbiamo davanti per suo intervento di Monica Poletto e anche di Guerini è quella di
Rafforzare la dimensione
Della imprenditoria sociale io credo che sia questa la sfida che abbiamo davanti non contrapposta al al all'associazionismo ci mancherebbe altro volontariato la Società successo di uno di promozione sociale
E la struttura del attiva della cittadinanza di un Paese guai a
Deprime farlo opposto l'immaginare che debba essere in qualche modo ridotto abbiamo davanti a noi la sfida di una imprenditore sociale che finalmente partecipi anche all'attività economica del Paese a me piace sempre ricordare
Che persino papà bene così Papa Benedetto sedicesimo nella Caritas in veritate
Proponeva oltre che l'impresa pubblica oltre che l'impresa privata oltre che l'impresa cooperativa anche l'impresa sociale per dire che
Questo questa sfida attiene anche la democrazia economica di un Paese c'è più democrazia economica laddove abbiamo una molteplicità di imprese diverse che agiscono per il bene comune e quindi al sostengono aiuto una tribù funziona funzionamento del mercato credo che sia questa la prospettiva che in qualche maniera
Abbiamo affidato non stimola fatto da solo Matteo Renzi lentamente dietro c'è stato un lavoro anche di lavoro che tu conosci bene che in qualche modo Matteo Renzi a Lucca soltanto l'anno scorso al feste del volontariato ha lanciato al terzo settore credo che questa sfida
Il terzo settore l'abbia raccolto e credo che il lavoro che sta che sta facendo dalla Commissione insieme a
Al Governo sia un buon lavoro e credo ne verrà fuori un buon testo grazie ringraziamo SUAP patriarca
E ci abbiamo
Verso le conclusioni con l'onorevole Donata Lenzi che la rete o la relatrice del disegno di legge delega per la riforma del terzo settore e l'onorevole Luigi Bobba Sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Io vi inviterei avvenire
Da questo lato io
Per le conclusioni
Non le ho viste anche le cedo
Per le conclusioni non vorrei essere nei vostri panni perché gli spunti di riflessione sono stati tanti le posizioni
Ancora di più
Prego rituale darmi un tempo le dopo un tempo vedo un breve tempo siamo sui sei minuti di intervento
Allora Madre terra ci sono opere che in alcune milioni era sottratti l'onorevole bene purtroppo
Credo
Allora nei minuti così brevi vado sintetizzando molto
Noi nel lavoro che stiamo facendo con una discussione molto complicata tra di noi perché la materia assai vasta
E credo vada riconosciuto il coraggio del Governo ad affrontare un tema
Così largo nessuna delle proposte di legge che erano state presentate nelle ultime legislature si era posto il per tema di riordinare tutto il terzo settore se eravamo accontentati di meno ecco
In questo grosso lavoro che ci attende alcuni cambiamenti rispetto a come stanno ovviamente è stata scritta la
La rivista li abbiamo fatti io ricordo qui che abbiamo inserito nell'articolo uno la definizione di terzo settore
In per il quale si intende il complesso degli enti privati costituiti con finalità civiche solidaristiche
Che senza scopo di lucro promuovono e realizzano attività di interesse generale anche mediante la produzione lo scambio
Di beni e servizi di utilità sociale realizzati anche attraverso forme di mutualità in attuazione del principio di sussidiarietà
La un po'lunga ma credo che non siamo riusciti a metterci dentro tutto il suo massimo esperto nel rispetto a a quelli che erano gli obiettivi ricordo che abbiamo già distinto
Quella che la riforma del Codice delle Codice civile del libro primo del Codice civile da quella che è la normativa di settore
Che noi abbiamo voluto mettere in un codice con una l'interlocuzione anche con il Governo perché è il secondo il nostro Pignone il codice A può meglio al vero una parte iniziale di carattere generale
Che ponga alcuni regole comuni per tutto il terzo settore o per gran parte di esso e poi mantenere nelle che fasi su nei titoli successivi le distinzioni che
Qui sono state e sono emerse tra l'erogazione di volontariato stazioni promozione sociale eccetera eccetera per esempio non so alla normativa che riguarda i registri a una larga parte che ha sicuramente va condivisa
E perché tenere distinto la parte che riguarda il la modifica del Codice Civile perché senza avventurarci in un esame
Di tutte le associazioni che sono lì ricomprese esso sono profit non profit io penso che il Circolo della caccia che li rientrano si ponga neanche il problema sei protetto non profit
Però il tema che ci dobbiamo porre noi glieli la normativa promozionale interessa anche il Circolo dalla caccia la risposta è no cioè voglio dire il tema non è
Le motivazioni per i quali in una repubblica democratica in piena libertà ci si mette assieme si fa un'associazione il tema è che se io vado a costruire
Una normativa che vuole favorire alcune iniziative lo faccio per quelle iniziative hanno
Come dice la nostra definizione una finalità forte civico solidaristica e compiono degli atti conseguenze di attività solidali che mi interessa valorizzare
E nei confronti delle quali poi vedrò se la normativa fiscale piuttosto quella del cinque per mille vanno lì orientate
Perché se non facciamo questa distinzione di fondo ci troviamo di fronte al problema che peraltro l'elenco del cinque per mille Zappa emergere in cui dentro c'è assolutamente di tutto
Chiudo dicendo che ovviamente ho ascoltato con attenzione ci servirà per i successivi articoli tre il quattro in particolare e le cose che avete detto quelle che sono scritte nel libro io mantengo un'attenzione a due questioni che ho raccolto insomma da da quello che voi avete detto e cioè
La distinzione tra piccolo e grande
Le che
Ne indenne il momento in cui vado a mettere delle regole non è una distinzione di di di di poco conto
Sapendo che hanno svolto svolgono funzioni sociali di versi
La piccola spesso è più capace di affrontare con me innovazione situazioni estreme e difficili
Penso all'intervento nella
Periferia
Romana magari io lauro uscire la sera a distribuire i sacchi a pelo ai senza tetto cioè ha più capacità di rispondere a a bisogni immediati
Di adattarsi alla realtà ha bisogno di norme il suo tipo la grande incappa in grado di mettere in campo grandi risorse risposte penso Macchini
Interviene sui campi dell'assistenza in particolare
La seconda cosa che riguarda anche nel momento che fare ragioneremo di valutazione di impatto sociale eccetera ma insomma
E noi adesso siamo in una fase storica in cui tutto deve essere sempre tradotto in un numero un qualche leggera responsabilità ce l'ha anche il mondo dell'informazione personalità i numeri non non non non c'è no attenzione
Però teniamo presente che come abbiamo iniziato a discutere dicendo che è uno Stato non può guardare solo al PIL come
Misurazione della produzione ma dobbiamo cominciare tutto il lavoro di Giovannini anche a valutare gli indicatori di benessere così noi dobbiamo
Portare dentro sociale l'abitudine a misurarsi a valutarsi che c'è troppo poco ma farlo con gli indicatori giusti capaci di interpretarne la complessità
Ringraziamo
L'onorevole Donata Lenzi la parola al sottosegretario Bobba con una domanda ovviamente venti quando ci fu il terremoto in Emilia Corriere della Sera attivo con
Un aiuto subito che il Comitato di Corriere della Sera una raccolta fondi raccoglieremo circa tre milioni di euro
Con questi tre milioni di euro reali abbiamo realizzato un polo scolastico accarezzo
Sul quale abbiamo pagato l'IVA
Quindi
Qualche mese fa quando ci accorgemmo appunto che c'erano questi lavori da dover realizzare in più c'era il pagamento dell'IVA ci ponemmo il problema di come affrontare la questione ovviamente
Corriere la risolta finanziando anche l'IVA per questa attività
Ma ci sta
Corriere se lo può permettere
Ma
Le tante organizzazioni che realizzano strutture e infrastrutture per il territorio spesso si trovano a doversi confrontare con questa voce di spesa che più volte ne abbiamo chiesto al Governo
Diciamo di di di ragionarci su se possibile anche di intervenire come avviene in altri Paesi dell'Unione europea dove c'è una defiscalizzazione più elevata per il terzo settore o ci sono degli incentivi per andare a bilanciare quello che è l'esborso
Di tassazione
All'onorevole Bobba glielo chiediamo in ogni tipo di occasione
Faremo qualcosa per l'IVA onorevole
Vedremo per l'Iraq a suo tempo la risposta dell'onorevole non cambia mai
No vorrei solo fare qualche brevissima osservazione anche perché siamo tutti stanchi poi queste sedie sono di una scomodità epocale scopo vuol dire
Quindi
Per dire queste in anzitutto continuo a sorprendermi avendo fatto
Insieme a questo utilissimo incontro di presentazione questo volume tantissimi incontri dal mese di giugno fino ad oggi in tutte le parti d'Italia
Come diciamo ci sia
Veramente una varietà straordinaria di esperienze di iniziative di progetti di caratteristiche di originalità
E dall'altro lato che ogni incontro che faccio scopro che c'è una nuova norma che
Non avevamo mai preso in considerazione adesso il collega anche ricordato il professor Roversi ma non c'è incontro in cui non viene fuori una norma che e questo dice fondo dei quella complessità
Io sento un poco insieme alla relatrice tutti gli altri la responsabilità
Questa complessità poi a ridurla acqua a un prodotto che sia effettivo perché altrimenti rischiamo di fare un po'come sulle riforme costituzionali nuovo
Da ampi e vasti dibattiti e poi non si riesce mai ad arrivare ad una conclusione
Prima cosa è questa seconda cosa
Attenzione a non farci imprigionare negli stereotipi
Io consiglio a tutti di leggere chi non l'ha fatto la indagine il censimento dell'Istat
Perché dobbiamo capire dove vanno appunto a piovere tra virgolette queste norme perché altrimenti rischiamo di fare delle norme magari belle giuste e astratte
E ci sono stati cinque sorprese nel nel censimento dell'Istat primo questo settore non è prevalentemente Wham far
è sportivo culturale e turistico secondo questo settore nonostante come ha detto professor Roversi sì una biblioteca di circolari regolamenti su commerciale non commerciale
Sono enti non commerciali che per il quarantasette per cento fanno attività commerciale quindi come dire la realtà è andata da un'altra parte
Terzo aspetto sono prevalentemente finanziati dal privato il mondo al pubblico per i due terzi
Quarto aspetto abbiamo quattro virgola sette milioni di volontari associati ma ce n'è anche tre virgola uno milioni individuali
Già solo questo è il capo quattro caratteristiche ci devono fare uscire da un certo stereotipo che il welfare che la dal Terzo Settore sia UE al fare che sia fa soprattutto
Attività non commerciale
Che sia soprattutto finanziato dal pubblico che sia soprattutto fatto da organizza solo da organizzazioni
Ci aggiungo Paro ultima diciamo elemento
Che benissimo ho seguito con grande interesse le intervento presso il PROPER spero teniamo conto che se stiamo tra quelli che stanno sotto i cinque mila euro di Bilancio sono il trentaquattro per cento di questo trecentomila organizzazione e un altro quasi quaranta per cento sta sotto i trenta mila
Cosa diavolo vogliamo andare a controllare cioè come dire è un'operazione al limite dell'inutilità se non di un costo aggiuntivo certo quel quindi quattordici per cento che fa l'ottantacinque per cento del fatturato del terzo settore beh le forse
Doveva dobbiamo diciamo metter metterci le mani però anche qui bisogna tener conto di queste cose
Terza osservazione
Che
Credo che io l'unica cosa a cui non ricevendo esempio professor De Siervo
è il riferimento all'articolo centodiciotto perché per me è il cuore della riforma
Perché oggi quel quell'articolo è largamente disapplicato o largamente contraddetto e della legislazione e soprattutto dalle pratiche regolamentari e circolari eccetera eccetera eccetera
Altro che favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati nello svolgimento
L'attività di interesse generale secondo il principio di sussidiarietà se guardiamo la realtà e piena di esempi che sono il contrario
Allora quel punto lì per me il punto chiave cioè la riforma deve avere una una un comunque un elemento tra ente per me questo è l'elemento trenta al quale poi tutto complesso di norme qua
Due ultimissime cose ho veramente finito
Il tema servizio civile certo
Noi scommettiamo grandemente su questi cento mila giovani che facciano servizio perché quello deve diventare uno straordinario vivaio di vocazioni all'impegno volontario
Se non lo facciamo oggi
C'è il rischio di un crollo dire della spina dorsale che regge le organizzazioni fatto da anziani adulti attivi
E che non c'è dove spesso non c'è un passaggio di testimone se non c'è un investimento che guardi al futuro e difficile che ne usciamo per questo la dimissione volontaria deve essere cruciale dal punto di vista della riforma
In ultimo sull'impresa sociale professor Roversi nella norma
Ce scritto che è possibile una pur parziale
Remunerazione del capitale e una in limiti prefissati una redistribuzione degli utili
Anche qui vorrei che su questo punto e c'è anche Monica il altri strumenti oltre diciamo al vantaggio dell'investimento in termini fiscali ma anche nella raccolta di
Capitali o comunque di forme di erogazione ricordo che
La legge di stabilità ha previsto un aumento della soglia
Di detraibilità fino a trenta mila euro dai due mila attuali coi nella relazione tecnica hanno fatto una stima
Non so spero che sia sbagliata nel senso che ci sia quell'intervento di Edo Patriarca una potenzialità di sviluppo perché
Sono stati considerati che solo dieci dodici mila persone siano diciamo pronte a a diciamo a a prendere il volo cioè ad hoc a dare più di due mila euro sfruttando quel ventisei per cento tra virgolette di donazione ma al di là di questo
Direi che lì il punto chiave non è son d'accordo con Guerini qua dice attenzione la finalità diciamo dell'impresa sociale
Ma anche attenzione al fatto
Che se noi lasciamo la norma così come nella centocinquantacinque
Appunto non succede niente va beh possiamo dire non ce ne importa un granché non è un elemento cruciale a me sembra che ci sia bisogno invece di un'area di soggetti imprenditoriali
Capaci di organizzare delle risposte ai tantissimi nuovi bisogni a cui non ci sono risposte
Che si affianca una che si accompagnano che sono complementari che non sono concorrenti con le cooperative sociali
E che organizzano quelle risposte che oggi
Non non possiamo aspettarci che avvengono direttamente dal pubblico che non è una mancanza di di di tutela dei diritti sociali ma è piuttosto la capacità di Rio
Riorientare delle risorse ha una finalità di imprenditorialità sociale ecco per ore ore ed ore alcune norme di sostegno diciamo e all'investimento e alla possibile ripartizione degli utili
Pur dentro un quadro che sicuramente ve lo assicuro non
Non mi attirerà ICAR i finanzieri d'assalto è perché non si potrà distribuire il patrimonio si scioglie l'organizzazione quindi già questo non si potrà fare un aumento di capitale remunerato cioè ci sono quelle norme di salvaguardia che
Allora chiudo veramente dicendo che credo che le sollecitazioni che sono venute ci aiutano a continuare nel lavoro che in Commissione affari sociali sperando
Che nel mese di marzo insomma la la legge conosca la luce alla Camera salvi gli ingolfamento i parlamentari
Bene io
Ringraziamo l'onorevole
Porta io
Che avere
Per un brevissimo intervento Emanuele Rossi Luca Gori che sono i due curatori
Del
Del Peter che questa mattina diciamo abbiamo raccontato del momento a favore di telecamera che abbiamo raccontato e grazie al quale abbiamo potuto appunto ascoltare
Cosa ne pensa sia il mondo del terzo settore chi ci sta lavorando dal punto di vista politico
E
Ora diciamo un brevissimo commento perché abbiamo sforato di qualche minuto appunto la prospettiva di chi invece appurato questo pay per e quindi a forse un una visione complessiva di quello che è in questo momento lo stato dell'arte
Io
Io volevo ringraziare
La la Camera dei deputati la la Commissione dodicesima la la rivista no profit per questa
Occasione che ci ha dato
Sia di di presentare il nostro il nostro lavoro un lavoro che
Devo dirlo è frutto di una riflessione corale di un gruppo di
Ricercatori di professionisti
Che va avanti da da tanto tempo e che diciamo è stata anche molto veloce perché avete visto i tempi sono stati delle linee-guida e che la pubblicazione del disegno di legge noi siamo usciti subito con questo volume
Con l'intenzione di dare un contributo ai lavori parlamentari
Devo dire insomma dall'esito dei quest'incontro
Di oggi e sono contento
Che diciamo
Il nostro la nostra riflessione sia stata a accolta sia stata anche criticamente
Commentata da studiosi della della materia dagli operatori del settore anche da poi dai decisori dei decisori politici
Il lo spirito con il quale ci siamo avvicinati a questo lavoro di ricerca è stato quello appunto dell'Abu la notizia cioè partire dal fatto che comunque un fatto un elemento positivo che si discuta di questo
E che nel Paese si sia aperto un dibattito di pace a tratti anche di visivo ma
Sicuramente molto animato vi dico che in questi giorni
L'organizzazione di il
Diciamo di questa giornata è stata deterrente subissato dalle richieste di partecipazione a qualcuno e me ne scuso abbiamo dovuto dire di no per i limiti evidenti
Di di spazio ma significa che nel Paese c'è un fermento c'è un'attesa
Rispetto alla quale ecco credo che e chi ha la responsabilità di portare avanti questo processo politico deve farsi farsi carico
Abbiamo nel volume abbiamo voluto dare anche alcune soluzioni operative a partire dalla definizione di terzo settore all'individuazione appunto del rapporto fra attività istituzionale attività commerciale
Però ho cercato come dire appunto di porci in quell'ottica positiva di di proposta
Sicuramente ecco questa nostra attività andrà avanti e monitora ed anche i successivi passaggi e parlamentari e diciamo il successivo svilupparsi del del dibattito
Partendo alla da questo elemento che devo dire io ho trovato sorprendente che tutti avete sottolineato della straordinaria vitalità vivacità e varietà del terzo settore nel nostro Paese
Ringrazio tutti voi dell'attenzione e voglio ringraziare in maniera particolare tutti coloro che hanno contribuito a questo numero
Perché veramente sono stati veloci preparati e attenti alle sollecitazioni che li abbiamo ho sottoposto Grandes siamo educatori
Il professor Emanuele Rossi si è riunito ringraziamento da parte mia mi associo a tutti i ringraziamenti già fatti male vorrei aggiungere un altro all'onorevole Vargiu Presidente alla Commissione che c'era ospitato organizzato questo incontro
E a giornalista dottor Luca Patitucci chiaramente è stato eccezionale conduttore di questa giornata competente puntuale e preciso lo ringrazio davvero
Solo diciamo le cose che sono state dette l'abbiamo scritta insomma abbiamo dibattuto quindi non vorrei aggiungere null'altro se non
Diciamo così dare due suggerimenti modesti suggerimenti ai nostri parlamentari poi ai Governo che scriverà a queste cose
I due suggerimenti sono questi prima cosa scrivete delle cose chiare e comprensibili
Perché il mondo di differimento cioè questo vale in generale vale in generale varrebbe sempre però soprattutto in questi casi bisogna fare in modo che queste organizzazioni non abbiano bisogno di avvocati e commercialisti
Abbiamo il più possibile si siano più possibile in grado di poter fare le loro cose a rispettare le leggi con il lavoro proprio volontario se possibile o comunque
Diciamo di professionalità normali ecco che non debbano essere richiamate
Ad brigate a spendere soldi precaria consulenti per capire cosa c'è scritto per interpretare per applicare eccetera ecco questa
Al di là di quello che ci muoviamo vorrete scrivere scriveteci purché rifare però scrivetelo in modo che sia il più possibile nitido e chiare applicabili seconda cosa appunto che sia
Una legge con decreti legislativi applicabili
Sappiamo tutti che il rischio del legislazione in generale ma in Italia in modo particolare è quello di fare delle leggi manifesto che poi diventano difficili da applicare
O che sono impossibili da applicare
Ecco io vi chiederei un impegno particolare a pensare a
Ogni volta che si pensa una misura come questa possa essere e se può essere applicata mi riferisco non solo faccio un solo esempio
Il registro unico va benissimo
è una buona idea utile ma bisogna pensare a chi lo tiene con quali risorse lo tiene con quali mezzi alla possibilità di andare a vedere se uno che è scritto c'è scritto giustamente e correttamente oppure no
Come qui si può rimediare una colica Boccuni iscrizione non corrette e così via ecco se non si pensa a queste si scrive solo registra il terzo settore
Se messa una bella idea ma poi non gli si è data legame necessarie quindi il problema della applicazione in concreto della legge ecco deve essere seguita con molta attenzione
Ma io confido che venendo da una Commissione
In cui i quasi tutti i componenti sono esperti e
Hanno praticato questo mondo
Intensamente profondamente come penso ecco sono convinto che tutte queste attenzioni saranno sicuramente ascoltate grazie
Bene la ringraziamo il professor Rossi ringraziamo il professor Vargiu per l'ospitalità la Fondazione che ha realizzato
Non elevata al professore dall'onorevole
Quindi
Ringraziamo tutti quanti gli intervenuti gli onorevoli il mondo del terzo settore chi ci ha seguito in sala e chi ci ha seguito in diretta streaming grazie mille