Intervista a Giorgio Gomel sulla posizione di Jcall (movimento di ebrei europei) sul riconoscimento dello Stato di Palestina alla vigilia del dibattito nel Parlamento italiano

Radio radicale ci occupiamo di riconoscimento dello Stato palestinese e ce ne occupiamo alla vigilia di una seduta della Parlamento che dovrà decidere su delle mozioni presentate proprio su questo argomento e siamo in collega Tocco non Giorgio gomme del che salutiamo buona sera gomme lo d'attesa che è rappresentante dj Colle Italia Jacob è un movimento di ebrei europei fondato nel due mila dieci sulla base di un appello alla ragione che che sosteneva la necessità di una soluzione due Stati del conflitto israelo palestinese e che fu sottoscritto da oltre otto mila firmatari e presentato al Parlamento europeo e logico sulla scia di un appello
Che in Israele ha raccolto più di mille tra intellettuali ex ministri parlamentari un appello che chiedeva per la poi tra i Parlamenti e governi europei di riconosce lo Stato di Palestina anche voi avete diciamo appoggiato sottoscrivete questo appello perché
Ma noi abbiamo con accolto la saggezza ed è l'urgenza in un certo senso di questa terra di questo di questo manifesto perché pensiamo che
Una soluzione diciamo due Stati cioè la nascita di uno Stato palestinese accanto in buoni rapporti di vicinato in condizione di pace ecco
Con con Israele sia una necessità imprescindibile per Israele spesso oltre che per i palestinesi quindi una questione il diritto di autodeterminazione dei palestinesi
Ma un'altra questione e quella del futuro di Israele come come è stato legittimamente diciamo riconosciuto e in condizioni condizioni di sicurezza ora
Questa diciamo è materia essenzialmente di negoziati fra le due parti perché attiene a questioni molto concrete che dividono purtroppo
Le due parti questioni relative allo status di Gerusalemme questioni relative ai confini questioni relative agli sedimenti israeliani in Cisgiordania questioni relative ai dispositivi di sicurezza eccetera
I negoziati purtroppo sono falliti per un insieme di di di ragioni e questo è un motivo di grande frustrazione devo dire
E quindi la l'Autorità nazionale palestinese a a questo punto
Ha cercato di rendere più internazionalizzato diciamo il conflitto facendo una domanda di ammissione alle alle Nazioni Unite ecco e diversi Parlamenti
Nazionali in in in Europa hanno hanno risposto in modo positivo in particolare
Il Parlamento europeo essendo noi diciamo un'associazione paneuropea guardiamo che mentire con interesse a come si pronuncia il Parlamento europeo al di là dei dei Parlamenti nazionali
Quello francese lo spagnolo e nel caso specifico quello quello italiano di questi giorni il Parlamento europeo a approvato a larga maggioranza una
Risoluzione devo dire molto misurata perché dice
Il riconoscimento di uno Stato di Palestina
Importante ma la cosa essenziale è la ripresa dei negoziati fra le parti perché sono le due parti in lotta ovviamente che dovranno giungere ad un accordo di pace e insiste con grande sforzo assumo un
Sostegni io dell'Unione europea di concerto con gli Stati Uniti
Alla ripresa dei negoziati fra le parti euro un impegno energico del della dell'Europa nel cercare di riportare le le due parti al tavolo dei negoziati a spingerli
Verso l'accordo di pace ecco quindi secondo noi ecco una formulazione
Ragionevole di questo genere potrebbe
Essere anche quella della del del Parlamento italiano è ovvio che poi
I riconoscimenti sono spaventato a che fare con le decisioni di un Governo quindi un Parlamento può fare una mozione
Che spinge sollecita il Governo ad agire in questa direzione
Io più come diciamo in un comunicato che abbiamo diramato ieri
E
è un atto simbolico ovviamente quello del riconoscimento oggi perché l'Autorità nazionale palestinese a un controllo molto limitato sul territorio
Soltanto parte della Cisgiordania perché parte rilevante
Circa il sessanta per cento della Cisgiordania e sotto giurisdizione militare israeliana e quindi l'Autorità palestinese non esercita alcun controllo e poi c'è casacche
Nelle mani di Camassa ecco e quindi
Di una tirannide diciamo
Quindi
è un atto ovviamente simbolico
Però secondo noi è importante perché intanto riduce un pochino al massimo la assimetria fra le due parti da una parte c'è uno Stato e dall'altra parte c'è un'autorità con l'autonomia limitata e senza riconoscimento internazionale
E può diciamo ce lo auguriamo ecco può
Riuscire forse a sporcare la situazione in parte al momento
E finisco
Su in virtù
Di un impulso congiunto energico della comunità delle nazioni
Può forse ecco spingere delle due parti aggiungere aggiungere un accordo di pace insomma questa è ovviamente un augurio non una certezza ma pensiamo che il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite di molti governi del mondo fra cui i Governi europei
Posso andare positivamente in questa direzione
Ecco però poi nel Parlamento italiano sembra difficile che venga fatto questo passo perché
Abbiamo visto per esempio nella partito di maggioranza del Partito Democratico come peraltro su altre questioni
C'è stata una forte divisione e sembra insomma che e le pressioni che pure ci sono state da parte del Governo israeliano del premier Netanyahu perché non venga fatto questo passo sembra che stiano o raggiungendo l'oroscopo
Ma dunque
Allora ci può essere un motivo che ha a che fare con i tempi cioè nel senso che
Siamo molto vicini ad elezioni Dorelli imminente il diciassette di marzo
C'è una battaglia elettorale durissima sono delle iniezioni di capitale importanza per
Il futuro del Paese io penso
Noi pensiamo
Molti israeliani Loppio penso nel senso di
Davvero un'alternativa a questo punto
Molto netto e di una scelta diciamo che è nelle mani dell'elettore fra
Una strada che porti verso una soluzione a due Stati e alla spartizione insomma
Della Palestina storica in due in due entità
Con diciamo tutte le soluzioni riserve dal punto di vista territoriale dei confini che iscritti si devono
Che si devono negoziare e invece una una soluzione che conduca
A darlo ad un'ammissione dei soddisfatto dei dei dei territori al persistere dell'occupazione è una console molto difficile ecco per un futuro
Israele che resti uno Stato democratico a maggioranza la maggioranza ebraica quindi per quanto riguarda
Diciamo adesso specificamente
Il Parlamento italiano posso capire ecco forse la
La la la delicatezza del momento ancorché altri Parlamenti nel corso delle degli ultimi settimane o mesi in Europa abbiano prova approvato mozioni
Mozione analoghe trovo ecco che
Peraltro sul testo molto simile a quella del Parlamento europeo sul sito si potrebbe saggiamente converge perché insisto la risorsa sul Parlamento europeo non dice
Si riconosce solo a condizione che i negoziati riprendano
La ridotta quale Tropea dice ci devono essere allora è un'altra cosa si riconosce ed è importante che i negoziati riprendano e anzi
Come dicevo all'inizio
Sollecita molto è che i governi della UE ad agire premendo premendo sulle parti ma non
Non subordina url una cosa all'altra perché
La posizione diciamo di Israele è nel dire
Il riconoscimento a punire dopo quello che è importante che che che i negoziati giungla non accordi perché per certi versi è una tautologia perché è ovvio che era così importante che ci sia un negoziato fra le parti che si giunga ad una
Ad una
Ad una ad una soluzione il punto è che Israele non molto ha fatto
Più aggiungere a questa ad alcuna soluzione cioè del sesso si è arroccata in modo ostinato nella difesa dello status quo non ha offerto un'iniziativa di pace coraggiosa verso i palestinesi e devo dire
Rispetto al fallimento della del negoziato sotto all'edizione americana per l'anno scorso
Molte responsabilità sono nelle mani del grado di sapere certo non è una responsabilità piena ed esclusiva
Ma ma ha una responsabilità significativa
C'è sono da quella parte
Ecco dunque questa è la posizione di J. con la questo movimento di ebrei europee io che per ha presentato in Italia da appunto che con l'Italia ad diamo ho parlato con Giorgio Dahò come lei che ringrazio e mi auguro una buona giornata e vedremo poi il risultato di
Co è stata aggiornata di votazioni sul riconoscimento dello stato di Palestina grazie nei secoli c'è il prologo agli ascoltatori di Radio Radicale